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Galileo Galilei

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Galileo Galilei
Galileo Galilei
La vita
• 1564 nasce a Pisa
• 1574 si trasferisce a Firenze
• Si iscrive dapprima a Medicina, poi fa studi
di matematica e si dedica ad osservazioni
fisiche
• Dal 1583 le prime scoperte
• 1589 ottiene la cattedra di matematica a
Pisa
La vita
• 1592 va ad insegnare matematica a
Padova, ove rimane 18 anni
• 1609 costruisce il canocchiale
• 1610 annuncia le grandi scoperte
astronomiche (Sidereus Nuncius)
• Torna a Pisa come Primario Matematico e
Filosofico del granduca di Toscana
La vita
• Messosi in urto con gli aristotelici e con le
gerarchie ecclesiastiche, nel 1616 il card.
Bellarmino lo ammonisce
• Ma lui continua studiare e a pubblicare (il
Saggiatore, 23)
• 1632 Dialogo sopra i due massimi sistemi
del mondo
• Nello stesso anno viene citato a Roma
presso il Sant’Uffizio
La vita
• Il processo finisce nel giugno 1633:
Galileo abiura
• Il carcere a vita gli viene commutato in
confino prima nel palazzo dell’Arcivescovo
di Siena, poi presso la sua villa ad Arcetri
• Qui scrive i Discorsi e dimostrazioni
matematiche intorno a due nuove scienze
• Qui muore nel 1642
Le opere
• SIDEREUS NUNCIUS (Ragguaglio
Astronomico) 1610
• IL SAGGIATORE 1623
• DIALOGO SOPRA I DUE MASSIMI
SISTEMI DEL MONDO 1632
• DISCORSI E DIMOSTRAZIONI
MATEMATICHE INTORNO A DUE
NUOVE SCIENZE 1638
• Rimangono inoltre 25 lettere
Gli studi fisici
• Il problema del moto occupa la mente di
Galileo per tutta la vita, e perviene a
risultati così notevoli da essere
considerato il fondatore della dinamica
scientifica moderna
Gli studi fisici
• Intuizione teorica del principio di inerzia (un
corpo tende a conservare uno stato di quiete o
di moto rettilineo uniforme sinchè non
intervengano forze esterne a modificare tale
stato)
• Leggi sulla caduta dei gravi: tutti i corpi,
qualunque sia il loro peso, cadono con la stessa
velocità. Nel vuoto questa legge si realizza nella
sua purezza; in presenza di aria essa esercita
una resistenza che incide in piccola parte
Gli studi fisici
• Secondo principio della dinamica: le
forze applicate ai corpi non causano loro
delle velocità bensì delle accelerazioni che
risultano proporzionali alle forze che li
hanno prodotti.
• Galileo investiga anche altri campi della
fisica: termica, idrostatica, ottica,
acustica
Gli studi astronomici
• Galileo intuisce la verità del
copernicanesimo fin dagli inizi dei suoi
studi, e cerca di darne verifica empirica
per mezzo di quelle scoperte rese possibili
dall’utilizzo del telescopio.
• Affossa così la vecchia cosmologia
fondata sul dualismo tra terra e cieli
(diversità di moti, diversità di struttura)
Non contro Aristotele ma contro gli
aristotelici
• Mostra grande stima per Aristotele e per
gli altri scienziati antichi
• Ma disprezza i loro infedeli discepoli
• Invece di osservare direttamente la natura
si limitano a consultare libri nelle
biblioteche
• Vivono in un “mondo di carta”
• Peccano di dogmatismo antiscientifico
Gli studi astronomici
• Le macchie lunari (la luna non è un corpo
liscio)
• I 4 satelliti di giove (Pianeti Medicei) (non
solo la terra è centro di un movimento
astrale)
• Le macchie solari (i corpi celesti non sono
incorruttibili e sono soggetti al divenire)
Gli studi astronomici
• Le fasi di Venere (è un corpo opaco come
la terra che riceve luce dal sole)
• Scopre altre stelle oltre le stelle fisse, la
galassia e le nebulose
• Galileo usa scientificamente il
cannocchiale trasformandolo in telescopio.
Il Dialogo sopra i due massimi
sistemi
• Quattro giornate e tre personaggi:
Simplicio: difensore del geocentrismo,
pedante e attaccato all’aristotelismo
Salviati: copernicano, illuminato
Sagredo: moderatore
• Espone argomenti decisivi per la difesa
del copernicanesimo
Il Dialogo
• Pensiero scientifico è opposto qui al senso
comune e ai pregiudizi culturali del passato
• Principio della “relatività galileiana” (è
impossibile decidere, sulla base di esperienze
meccaniche compiute all’interno di un
sistema”chiuso” – cioè senza la possibilità di
riferirsi a qualcosa di esterno – se esso sia in
quiete o in moto rettilineo uniforme), che anticipa
la “relatività ristretta” di Einstein
L’immagine galileiana della scienza
•
•
•
•
Non è un sapere al servizio della fede
E’ autonoma dalla filosofia
La tradizione è dannosa quando è
dogma (rifiuto del principio di autorità)
La scienza è realistica, cioè descrizione
vera della realtà e non semplicemente
insieme di strumenti utili per fare calcoli
(così anche nei cfr del copernicanesimo)
L’immagine galileiana della scienza
•
•
•
E’ oggettiva: distinzione tra qualità soggettive
e qualità oggettive (che sono le sole descritte
dalla scienza, qualità quantitative e
controllabili, misurabili). Esse sono moto,
figura, luogo, grandezza.
Esclude l’uomo da se stessa (cioè le qualità
che risiedono nel soggetto senziente)
Non si occupa delle essenze: cerca solo cause
efficienti, non cause finali; si occupa
esclusivamente delle “leggi” che regolano i fatti
(visione meccanicistica)
L’immagine galileiana della natura
•
•
A cause simili corrispondono effetti simili:
uniformità dell’ordine naturale, che è
immutabile (visione deterministica ). Questo
permette di elaborare teorie generali e di
prevedere il futuro.
Il linguaggio della scienza è quello matematico
perché l’universo è scritto in lingua matematica
(convinzione pitagorica della struttura
matematica del cosmo).
Convinzioni filosofiche
•
•
•
La conoscenza matematica è perfetta.
L’uomo possiede alcune conoscenze
definitive e non rivedibili: extensive la
conoscenza umana umana rispetto a
quella divina è limitata, ma intensive
essa eguaglia la conoscenza divina
(Dialogo)
Fiducia assoluta nella ragione.
Convinzioni filosofiche
•
•
Nel rapporto uomo – Dio, il primo
linguaggio che Dio usa è quello della
natura stessa (matematica, fisica).
La Rivelazione (Sacra Scrittura) viene
come seconda a colmare una
insufficienza (linguaggio per gli
ignoranti). (Lettera a B.Castelli, Il
Saggiatore)
Il metodo scientifico
• In Galileo non vi è una teoria organica del
metodo, ma tentativi di sintetizzare il
procedimento della scienza.
Il metodo scientifico
• Lavoro della scienza articolato in due
momenti:
• analitico o risolutivo: risolvere un
fenomeno complesso nei suoi elementi
semplici, quantitativi e misurabili,
formulando un’ipotesi matematica sulla
legge da cui dipende
Il metodo scientifico
• sintetico o compositivo: verifica attraverso
l’esperimento, con cui si tenta di riprodurre
artificialmente il fenomeno. Se l’ipotesi
supera la prova risulta verificata e
formulata in termini di legge
Il metodo scientifico
• Attraverso quali strumenti?
• SENSATE ESPERIENZE
• E’ il momento osservativo - induttivo
della scienza (preponderante in talune
scoperte, come ad es. quelle relative ai
corpi celesti), cioè sperimentale
Il metodo scientifico
•
•
NECESSARIE DIMOSTRAZIONI
E’ il momento ipotetico – deduttivo della
scienza, cioè raziocinativo (preponderante in
altre scoperte come ad es. il principio di
inerzia). Si tratta dei ragionamenti logici
condotti su base matematica attraverso cui il
ricercatore, partendo da una intuizione di base
e procedendo per supposizione, formula in
teoria le sue ipotesi, riservandosi di verificarle
nella pratica.
• Intuendo, ragionando, sulla base di pochi
dati empirici lo scienziato perviene a delle
ipotesi mediante le quali deduce il
comportamento probabile dei fatti, che in
seguito si propone di verificare.
(esperimento ideale del piano inclinato).
Il metodo scientifico
• INDUZIONE (osservazione dei fatti naturali ) e
DEDUZIONE (ragionamenti logici) si
coimplicano in continuazione.
• Le s.e. vengono sempre assunte e rielaborate in
un contesto matematico – razionale e ridotte alla
loro struttura puramente quantitativa ed inoltre
sono fin dall’inizio “cariche di teoria” in quanto
illuminate da una ipotesi che le sceglie e le
seleziona (es. Galileo osservò i cieli partendo
dall’ipotesi copernicana).
Il metodo scientifico
• Le n.d. hanno sempre come riferimento
l’esperienza, che innanzitutto fornisce la
base o lo spunto per le ipotesi e,
secondariamente, conferisce loro validità
attraverso la “conferma sperimentale”
(verifica può essere diretta o indiretta).
• In tutto questo la matematica è lo
strumento.
Il metodo scientifico – l’esperienza
• ESPERIENZA: non è l’esperienza
immediata, ordinaria, che deve anzi
spesso essere contestata. E’ sempre il
frutto di una elaborazione teorico –
matematica dei dati. Essa inoltre non ha
valore scientifico se non viene legittimata
dall’esperimento (anche mentale).
La questione copernicana ed il
rapporto con le Scritture
• L’eliocentrismo sembrava negare la lettera
del testo biblico, che in alcuni luoghi pare
avallare il geocentrismo
• Ma questo solo perché allora si faceva
fatica a distinguere tra il testo e la sua
interpretazione
• Bellarmino ce lo aveva molto chiaro (cfr
lettera a Foscarini) ma non così altri
teologi
La questione copernicana ed il
rapporto con le Scritture
• Card Baronio: ““Spiritui Sancto mentem fuisse
nos docere quomodo ad coelum eatur, non
quomodo coelum gradiatur”.
• (citato da Galileo stesso nella lettera a Cristina
di Lorena)
• la Scrittura non si occupa dei dettagli del mondo
fisico, la cui conoscenza è affidata all’esperienza
e ai ragionamenti umani.
• Galileo aveva chiaro questo più dei teologi che
lo giudicarono
Verso il processo
• L’AMMONIZIONE DEL 1616
• Accusati i copernicani dai domenicani di
eresia nel 1612 e nel 1615, Galileo fu nel
1616 citato da uno di essi al Sant’Uffizio.
• I teologi dichiararono nel febbraio 1616
1) assurda e falsa in filosofia e formalmente
eretica la tesi eliocentrica
2) assurda e falsa in filosofia e per lo meno
erronea nella fede la mobilità della terra.
Verso il processo
• Nel marzo 1616 vennero messe all’indice
le opere di Copernico ma di Galileo non si
fece cenno.
• Intanto il 26 febbraio egli venne convocato
dal Cardinal Bellarmino per ordine di
Paolo V e formalmente ammonito a non
credere, insegnare o difendere l’opinione
copernicana a voce o per iscritto
Verso il processo
• Galileo acconsentì, ottenendo anche da
Bellarmino un certificato con cui
combattere le calunnie e le invenzioni che
circolavano su di lui in città.
Il processo
• IL PROCESSO DEL 1633
• Nel 1632 pubblicò il Dialogo, ma l’inquisitore di
Firenze diede ordine di sospenderne
immediatamente la diffusione.
• In ottobre si trasferì a Roma a disposizione del
sant’Uffizio. Soggiornò per un po’a casa
dell’ambasciatore del Granduca , poi in aprile fu
trasferito in alcune stanze del sant’Uffizio.
Il processo
• Nel frattempo Bellarmino era morto.
• Dopo 2 interrogatori, il 22 giugno 1633 fu
emessa la sentenza e nello stesso giorno
egli pronunciò la sua abiura al
copernicanesimo.
La Chiesa oggi e Galileo
• DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI ALLA SESSIONE
PLENARIA
DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA
DELLE SCIENZE
• Sabato, 31 ottobre 1992
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