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Roberto Laffi CISIS

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Roberto Laffi CISIS
Domenico Longhi
–
Roberto Laffi
CISIS - CPSG
ICAR – GEO
(infrastuttura geografica interregionale)
Domenico Longhi – Roberto Laffi ( C I S I S – C P S G )
ICAR – GEO
Proposta operativa
:
Costruire un progetto che
partendo dalle esperienze delle Regioni sulle
Piattaforme di Interoperabilità e Cooperazione applicativa:
possa giungere a realizzare una
Infrastruttura per l’Informazione Geografica
Domenico Longhi – Roberto Laffi ( C I S I S – C P S G )
ICAR – GEO
Infrastruttura per l’Informazione Geografica
una struttura comune e condivisa che:
 renda l’Informazione Geografica:
 compatibile
 utilizzabile
 garantisca :
 la disponibilità
 la qualità
 l’accessibilità
dei dati geotopocartografici
Domenico Longhi – Roberto Laffi ( C I S I S – C P S G )
ICAR – GEO
La costruzione di una infrastruttura per la gestione
dell’informazione geografica richiede di agire su di
una serie di fattori tecnologici:
 organizzazione
 dati
 standard
 tecnologia
 normativa
MA NON SOLO ………………
Domenico Longhi – Roberto Laffi ( C I S I S – C P S G )
ICAR – GEO
Il nuovo contesto
EUROPA
INSPIRE
INfrastructure for SPatial
InfoRmation in Europe
Lo sviluppo dei sistemi informativi geografici si inserisce nel
quadro di politiche nazionali e comunitarie che promuovono lo
sviluppo, a vari livelli, delle
Infrastrutture di Dati Geografici
(Infrastruttura di Dati Geografici ≡ Spatial Data Infrastructure)
(Infrastruttura di Dati Geografici ≡ Infrastruttura di Dati
Territoriali)
IDG ≡ SDI ≡ IDT
Domenico Longhi – Roberto Laffi ( C I S I S – C P S G )
Il nuovo contesto
•
E’ stato emanato il decreto sul Codice per la PA digitale
che stabilisce principi molto forti per quanto riguarda la
necessità di interscambio dati, la definizione di alcune
tipologie di dati come “strategiche”, ecc., nonché la
costituzione di un Comitato nazionale per le Regole
tecniche dei dati territoriali della P.A.
•
E’ stato emanato il decreto per l’istituzione dell’ SPC, che
prevede anche la definizione di domini di cooperazione
su temi specifici.
•
È stato emanato il DLG 159 del 4.3.06 che disciplina
l’integrazione fra Codice per la PA digitale e SPC
•
È stata emanata la L 248 del 4.8.2006 In attuazione delle
disposizioni di cui all'articolo 59, comma I-bis,, del Codice
per la PA digitale , la circolazione e la fruizione della base
dei dati catastali gestita dall'Agenzia del Territorio deve
essere assicurata entro il 31 dicembre 2006.
Relativamente alle regioni, alle province e ai comuni i
costi a loro carico per la circolazione e fruizione della
base dei dati catastali sono unicamente quelli di
connessione."
ITALIA
La
“informazione geografica”
quale
“Infrastruttura di Dati Geografici”
ICAR – GEO
Domenico Longhi – Roberto Laffi ( C I S I S – C P S G )
ICAR – GEO
Ma che cosa è una
SDI
(infrastruttura per i dati geografici)
Può essere individuata quale
Infrastruttura di Dati Geografici(SDI)
“l'insieme di tecnologie, politiche ed accordi
istituzionali tese a facilitare la disponibilità e
l'accesso a dati geospaziali...”
(http://www.freegis-italia.org/)
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Obiettivo della SDI
promuovere la condivisione e l'interscambio delle informazioni
geografiche interne del Sistema Informativo Geografico, con quelle
provenienti dalle altre P.A. sia nazionali che regionali
Essa inoltre deve rispettare:
 la Direttiva della Commissione Europea
INSPIRE (INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe)
 Le
•
•
•
norme stabilite in sede nazionale in materia di dati geografici:
Codice della PA digitale,
IntesaGIS, (DB Topo)
Comitato per le Regole Tecniche dei Dati Territoriali)
 Le norme e le realizzazioni nazionale in materia di cooperazione
applicativa:
• SPC
• ICAR (ed in particolare i task INF 1-INF 2-INF 3),
• DPCM interscambio dati catastali
• Schema DPCM metadati geografici
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STRUMENTI
Accordi di partecipazione all’IDT:
strumento che definisce ruoli e compiti dei soggetti che
collaborano all’Infrastruttura
Temi degli accordi:




Condivisione di dati geografici e gestione dei relativi
aggiornamenti;
Compilazione del Catalogo dei dati e servizi territoriali;
Produzione e messa a disposizione di servizi di interesse
geografico;
Sviluppo di progetti comuni.
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ICAR – GEO
Governance di un sistema di relazioni complesso
Dimensione verticale
Internazionale/Nazionale
 CISIS;
 Intesa Stato-Regioni-Enti Locali sul
sistema cartografico di riferimento;
 Comitato perle Regole Tecniche dei Dati Territoriali
(art. 59 DLgs 82/2005 e s.m.i. - CAD);
 Istituto Geografico Militare
 Istituto Idrografico della Marina;
 Autorità di Bacino Nazionali;
 Ministero dell’Ambiente;
 AGEA;
 ISPRA (ex APAT);
 ASI (Agenzia Spaziale Italiana);
 Enti di standardizzazione nazionale
(UNI/ISO: CEN/TC 287 ISO/TC 211);
 ESA (Agenzia Spaziale Europea);
 European Commission - Joint Research Centre ISPRA;
 EUREF;
 ........................
Dimensione orizzontale
Regionale
 Direzioni Generali;
 Agenzie e Società Regionali;
 Province;
 Comunità Montane;
 Comuni;
 Autorità di Bacino regionali
 CST (Centri Servizi Territoriali);
 ALI (Alleanze Locali per l’lnnovazione);
 Università;
 …………………..
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Criticità derivanti dal conflitto oggettivo esistente tra il requisito (o obiettivo) di
ottenere un modello coerente del territorio e il requisito di autonomia dei diversi
enti nella definizione delle caratteristiche del proprio SIT locale.
 Problemi tecnologici (diversità dei sistemi dei diversi enti): questi problemi sono
i meno gravi e lo diventano sempre meno grazie all’affermarsi degli standard di
interoperabilità
 Problemi semantici, cioè problemi dovuti alla diversa modellazione dei dati nei
diversi enti;
 Problemi geometrici, cioè problemi dovuti alla incongruenza geometrica tra dati
prodotti da diversi enti
 Problemi di integrazione, cioè problemi dovuti alla necessità di gestire
correttamente un insieme di oggetti che appartengono a diversi enti, decidendo quale
ente (o quali enti) ne sono il “proprietario” abilitato ad esempio ad aggiornarli, ecc…
 Problemi di copertura del territorio. Come ottenere che tutti gli enti necessari per
la costruzione del SIT integrato svolgano la loro parte.
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Criticità derivanti dalla lunga durata del processo di costruzione di un SIT
Integrato. La lunga durata del processo obbliga infatti a fare i conti con la
necessità di continuare a supportare i processi cooperativi esistenti
mentre si costituisce la nuova infrastruttura, facendo convivere il
“vecchio” sistema con il “nuovo”.
In particolare questo implica:
 Gestione della sussidiarietà temporanea nella produzione del dato.
 Gestione della coesistenza sul territorio di dati a diverso livello di
evoluzione/aggiornamento (macchia di leopardo). I processi cooperativi
dovranno essere in grado di funzionare utilizzando contemporaneamente dati
che riflettono il diverso livello di evoluzione dei sistemi locali.
 Gestione dell’evoluzione tecnologica
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Criticità derivanti dal problema dell’aggiornamento.
 Garantire che i dati vengano effettivamente aggiornati dagli enti
proprietari. Nei processi cooperativi è sempre difficile garantire che il
proprietario di certe informazioni le mantenga aggiornate se non ne ha bisogno
diretto; questo vale già all’interno dei sistemi informativi di un singolo ente, a
maggior ragione in un SIT Integrato tra enti diversi
 Garantire che gli aggiornamenti siano geometricamente armonizzati.
Significa che ogni ente deve eseguire i proprio aggiornamenti tenendo conto
non solo delle geometrie dei propri dati ma più in generale di tutti i dati presenti
nell’IDT;
 Mantenere integrati dati che vengono aggiornati con modalità diverse
da enti diversi: Ad esempio, aggiornamenti fotogrammetrici, speditivi, basati su
dati di progetto, ecc… Potrà verificarsi il problema di una diversa qualità
geometrica a livello di istanza, con conseguente mantenimento della relativa
metainfomazione.
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• RIFLESSIONI:
il ruolo che le regioni possono giocare per la realizzazione di
una IDT risulta fondamentale
 Attuano una governance di un sistema di relazioni complesso (livello locale,
nazionale ed UE);
 Partecipano, a vari livelli, alla definizione di specifiche tecniche e standard,
coordinandone l’adozione a livello locale;
 Promuovono lo sviluppo di progetti nel settore dell’IG, nell’ambito di programmi
nazionali e internazionali (INTERREG; eCONTENT…);
 Supportano le PA locali per lo sviluppo di applicazioni GIS;
 Sviluppano i sistemi informativi territoriali regionali in un’ottica di Infrastruttura
per l’Informazione Territoriale;
 Promuovono attività di ricerca e formazione nel settore dell’IG;
 Possono valutare C/B del processo di costruzione di una IDT regionale, e
promuovere lo sviluppo di poli dell’infrastruttura al livello più corretto;
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MA A CHE PUNTO SIAMO:
Sogno ? Realtà ?
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MA A CHE PUNTO SIAMO:
Si è concluso, con la collaborazione di alcuni Centri di Ricerca
Universitari il progetto:
LOTTO 4
ICAD-GEO Studio di Fattibilità per la realizzazione
di un progetto per la realizzazione di una
“Infrastruttura per la Cooperazione Applicativa
dei Dati Geografici”.
Domenico Longhi – Roberto Laffi ( C I S I S – C P S G )
ICAR – GEO
MA A CHE PUNTO SIAMO:
Regione Capofila:
REGIONE LIGURIA
Previsto a breve avvio delle
concertazioni interne al
CPSG
e quelle con gli altri due
Comitati Permanenti
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