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13.07.2012 Lezione sull`utilizzo degli strumenti collettivi per la
PERCORSO EMAS DISTRETTUALE
DISTRETTO CONCIARIO SANTA CROCE SULL’ARNO
Come utilizzare gli strumenti “collettivi” sviluppati e messi
a disposizione dal Comitato Promotore di Distretto
(composto da Associazioni, Provincia e Comuni) per
un’applicazione semplificata di EMAS e ISO 14001 da parte
delle aziende del distretto conciario toscano
Tiberio Daddi, 13 Luglio 2012
[email protected]
Oggi parleremo di:
1. Il percorso di Emas distrettuale (cenni)
2. I principali elementi richiesti per lo sviluppo di un
Sistema di Gestione Ambientale certificato e l’utilizzo
degli strumenti collettivi:
SGA impresa
Strumenti collettivi
Analisi iniziale
Analisi settoriale e territoriale
Politica e Programma
ambientale
Politica e Programma di
distretto
Sistema di Gestione
Ambientale
Cassetta degli attrezzi
Posizione EMAS distretti
Breve storia
• Tutto nasce con il modello “italiano” e
“toscano” dell’EMAS di distretto
• Poi arriva il Regolamento EMAS II con le
Decisioni
e
Raccomandazioni
di
accompagnamento
• Successivamente la Posizione APO che rende
effettivamente
applicative
le
indicazioni
dell’EMAS II
• Infine l’EMAS III che conferma ma toglie un
po’ di praticità alle indicazioni precedenti
PUNTO 7 DELLA DECISIONE 681/01:
PICCOLE IMPRESE IN DISTRETTI O
AREE OMOGENEE
Esse hanno la possibilità di:
- cercare soluzioni comuni ai loro problemi
ambientali
- scambiare esperienze sull'identificazione di
aspetti e impatti ambientali,
- elaborare congiuntamente una politica e un
programma ambientali,
- effettuare a vicenda audit interni presso
l'organizzazione del partner,
…(SEGUE)
ANCORA:
- usare le stesse infrastrutture per la
gestione di vari impatti ambientali,
- sulla base del loro impegno comune per
attuare l'EMS, avvalersi dei servizi dello
stesso verificatore, cosa che, per la
similarità degli EMS, faciliterà la verifica e
il processo di convalida e ridurrà i
corrispondenti costi,
- partecipare a progetti ambientali locali,
come i processi di Agenda 21
Modalità di registrazione EMAS
• Una volta adottati e riconosciuti gli obiettivi e
i target ambientali, ciascuna organizzazione
(PMI, servizi pubblici, autorità locali, ecc.)
possono, su base volontaria e secondo la
procedura EMAS, determinare le tappe
necessarie per conformarsi individualmente
al 1221/2009 e chiedere la registrazione su
base individuale
Emas di distretto: FASI
1
2
3
4
5
• COSTITUZIONE SOGGETTO GESTORE
• ELABORAZIONE DI UN’ANALISI AMBIENTALE TERRITORIALE
• ELABORAZIONE DI UNA POLITICA AMBIENTALE
• ELABORAZIONE DI UN PROGRAMMA AMBIENTALE DI
MIGLIORAMENTO
• COMUNICAZIONE
Emas di distretto: OBIETTIVO
1
•COSTITUZIONE SOGGETTO GESTORE
2
•ELABORAZIONE DI UN’ANALISI
AMBIENTALE TERRITORIALE
3
•ELABORAZIONE DI UNA POLITICA
AMBIENTALE
4
•ELABORAZIONE DI UN PROGRAMMA
AMBIENTALE DI MIGLIORAMENTO
5
•COMUNICAZIONE
EMAS SINGOLE
ORGANIZZAZIONI
INSEDIATE NEL
DISTRETTO
Semplificazioni citate nella Posizione
EMAS distretti
10
Distretti registrati EMAS
Analisi Ambientale Iniziale e indicatori:
requisiti per le singole organizzazioni e
strumenti collettivi utilizzabili
12
I passi per l’adesione a Emas: tutto
inizia con l’Analisi Ambientale (1)
1. Effettuare una Analisi Ambientale Iniziale che individui e
valuti tutti gli aspetti ambientali connessi con l’attività al fine di
identificare quelli più significativi.
2. Adottare una Politica Ambientale che sancisca in modo
inequivocabile l’impegno e le strategie dell’Organizzazione a
favore della tutela ambientale.
3. Definire e applicare un Programma Ambientale che
contenga obiettivi di miglioramento specifici definiti sulla base
dei risultati dell’Analisi Ambientale condotta
I passi per l’adesione a Emas: tutto
inizia con l’Analisi Ambientale (2)
4. Dotarsi di un di un Sistema di Gestione Ambientale in
grado di perseguire gli obiettivi inseriti nel Programma e
mantenere fede agli impegni assunti
5. Programmare e attuare una attività di verifica attraverso
periodici Audit al fine di valutare l’efficacia e l’efficienza del
sistema ed effettuare il Riesame della Direzione
6. Elaborare una Dichiarazione Ambientale che illustri gli
impegni assunti e sia rivolta al pubblico
7. Sottoporre alla verifica di un verificatore ambientale
accreditato Emas il sistema di gestione affinché ne accerti la
rispondenza ai requisiti del Regolamento e permetta l’iscrizione
nel Registro delle imprese Emas
Qualche definizione utile (EMAS III art.2)…
Aspetto Ambientale : “elemento delle attività, dei
prodotti o dei servizi di un’organizzazione che ha o può
avere un impatto sull’ambiente”
Impatto Ambientale : “qualsiasi modifica all’ambiente,
positiva o negativa, derivante in tutto o in parte dalle
attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione”
Aspetto
ambientale
significativo:
“un
aspetto
ambientale che ha, o può avere, un impatto ambientale
significativo”
15
Qualche definizione utile (EMAS III art.2)…
Analisi Ambientale Iniziale: “esauriente
analisi iniziale dei problemi, dell’impatto e
delle
prestazioni
ambientali
connesse
all’attività di un’organizzazione”
Prestazione
Ambientale:
“i
risultati
misurabili della gestione dei propri aspetti
ambientali da parte di un’organizzazione”
16
Obiettivi della AAI
Individuare, valutare e documentare gli
aspetti ambientali rilevanti connessi con le
attività svolte
Studiare l’interazione tra tali aspetti e
l’attuale assetto organizzativo e gestionale
dell’organizzazione
Predisporre un quadro completo del contesto
territoriale
ambientale
dove
opera
l’organizzazione
17
Obiettivi della AAI
Verificare
l’ottemperanza
legislativi e regolamentari
a
requisiti
Costruire una gamma di indicatori sulla
base dei quali misurare le prestazioni
ambientali
Fornire una base informativa sulla quale
individuare gli obiettivi ed elaborare il
programma ambientale
18
La fotografia delle prestazioni ambientali
Screening per aree
o per processi
Aspetto ambientale
Legislazione
Analisi
Benchmarking
…
della relazione
Interviste
Ispezioni
Registrazioni
…
Indagine
identificazione
Attività
Impatto ambientale
valutazione
classificazione
significativo
non significativo
Diretti e Indiretti; Positivi e Negativi; condizioni Normali-Eccezionali-Emergenza
19
La AAI secondo l’allegato I
L’analisi copre cinque settori chiave:
Individuazione degli obblighi normativi applicabili in
materia di ambiente
Individuazione di tutti gli aspetti ambientali diretti e indiretti
che hanno un impatto ambientale significativo, opportunamente
definiti e quantificati, e compilazione di un registro degli impatti
ritenuti significativi.
descrizione dei criteri secondo cui valutare la significatività
dell’impatto ambientale (oggettivi e riproducibili)
esame di tutte le pratiche e procedure gestionali esistenti in
materia di ambiente
valutazione dell’insegnamento tratto dall’analisi di incidenti
precedenti
20
Approccio sistematico, oggettivo, riproducibile
AAI contenuti
21
1. Individuazione dei requisiti legislativi e
regolamentari cui ottemperare
2. Identificazione, analisi e valutazione degli
aspetti ambientali
3. Selezione degli indicatori e impostazione del
registro degli aspetti ambientali
4. Analisi procedure di gestione ambientale
esistenti e riepilogo degli incidenti ambientali
passati
5.
Relazione di sintesi dell’Analisi Ambientale
Iniziale
Identificazione requisiti legislativi
Le organizzazioni devono poter dimostrare di:
a) Aver identificato e conoscere le implicazioni per
l’organizzazione di tutti gli obblighi normativi
applicabili in materia di ambiente
b) Provvedere al rispetto della normativa ambientale
comprese le autorizzazioni e i relativi limiti
c) Aver
predisposto
procedure
che
all’organizzazione di mantenere nel
obblighi
22
consentano
tempo tali
Elementi legislativi rilevanti
Normative ambientali (comunitarie, nazionali, regionali,
locali)
relative
all’attività
produttiva
specifica
dell’organizzazione e le sue conseguenze sull’ambiente, i
prodotti e i servizi forniti, lo specifico settore in cui
l’organizzazione opera
Regolamenti interni già operativi definiti dalla casa
madre
Direttive definite dall’organizzazione in materia di
ambiente
Impegni derivanti da accordi di tipo volontario o dalla
partecipazione a iniziative promosse da soggetti esterni
(gruppi ambientalisti, associazioni locali)
23
Aspetti ambientali: identificazione,
analisi e valutazione
Un’organizzazione deve considerare tutti gli
aspetti delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi
e decidere, sulla base di criteri da essa definiti,
quali aspetti abbiano un impatto importante e da
lì muovere per stabilire i suoi obiettivi e target.
Detti
criteri
devono
essere
pubblicamente
disponibili.
Un’organizzazione prende in considerazione gli
aspetti ambientali sia diretti che indiretti delle sue
attività, prodotti e servizi.
24
Le tipologie di aspetti ambientali
Aspetti Ambientali Diretti
attività, ai prodotti e ai servizi
sui quali quest’ultima ha un
Ovvero si trovano sotto il
(management control: nel
dell’organizzazione.
: sono quelli associati alle
dell’organizzazione medesima
controllo di gestione diretto.
totale controllo gestionale
senso di governo, guida)
Aspetti Ambientali Indiretti : sono quelli che possono
derivare dall’interazione di un’organizzazione con terzi che
possono essere influenzati, in misura ragionevole,
dall’organizzazione che intende ottenere la registrazione
EMAS
25
Aspetti ambientali diretti:
identificazione, analisi e valutazione
input
Processo
output
Emissioni,
scarichi,rifiuti,…
Processo
Aspetto
Ambientale
Impatto ambientale
Emissioni in atmosfera
Emissione SOV
Emissione
particolati
26
effetti diretti sulla salute
- formazione ozono
fotochimimco
- riscaldamento globale
- danni alla vegetazione
- …
-
…
=
1 processo ha più
aspetti ambientali
Ogni aspetto
ambientale ha più
impatti
Come identificarli?
Procedura per fasi tesa ad individuare gli
aspetti ambientali significativi (All. III Racc.
07/09/2001):
1.Individuazione di tutti gli aspetti ambientali
2.Definizione dei criteri di significatività da parte
dell’organizzazione, tenendo conto delle norme
comunitarie
3.Individuazione
degli
aspetti
ambientali
significativi sulla base dei criteri di significatività
di cui alla fase 2
27
AA diretti - riguardano gli elementi
inclusi nel seguente elenco non
esaustivo (Allegato I EMAS III):
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
obblighi normativi e limiti previsti dalle autorizzazioni;
emissioni in atmosfera;
scarichi nelle acque;
produzione, riciclaggio, riutilizzo, trasporto e smaltimento di
rifiuti solidi e altri tipi di rifiuti, in particolare di quelli
pericolosi;
uso e contaminazione del suolo;
uso di risorse naturali e di materie prime (compresa
l’energia);
uso di additivi e coadiuvanti nonché di semilavorati;
questioni locali (rumore, vibrazioni, odori, polveri, impatto
visivo e altre);
aspetti legati ai trasporti (sia per beni che per servizi);
rischi di incidenti ambientali e impatti ambientali che
derivano o possono derivare a seguito di incidenti e possibili
situazioni di emergenza;
effetti sulla biodiversità.
Approccio sistemico per la loro
identificazione:
Definizione dei confini
Individuazione delle attività (pregresse, attuali, future)
Condizioni operative (normali, eccezionali, emergenza)
Analisi matrici ambientali (aria, acqua, suolo,…)
Identificazione degli impatti (attuali e potenziali)
Determinazione degli impatti significativi
Limitando il processo alla analisi delle
sole attività sotto il diretto controllo
della organizzazione si identificano gli:
Aspetti Ambientali Diretti
29
Matrice delle interazioni ambientali
1: Consumo di materie prime
3: Consumi idrici
5: Emissioni in atmosfera e polveri
7: Odori
9: Rifiuti e imballaggi
11: Scarichi idrici
13: Trasporti con mezzi aziendali
1
Approvvigionamento materie
prime, secondarie e accessorie
3
X
4
5
X
X
X
X
X
X
X
X
Rifinitura e confezionamento
X
X
X
X
X
Imballaggio per spedizione
X
X
Servizi amministrativi e
commerciali
Deposito materiali di scarto
Struttura Stabilimento
7
8
9
10
11
12
X
13
14
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
6
X
Preparazione materiale per
lavorazioni esterne
Assemblaggio materiali
Carico e spedizione
30
2
2: Consumi energetici
4: Contaminazione suolo e sottosuolo
6: Rumori e vibrazioni
8: Sostanze pericolose
10: Occupazione suolo e impatto visivo
12: Amianto
14: Impatto visivo
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Gli aspetti ambientali indiretti
Elenco (non esaustivo) all’All.I Reg. EMAS:
aspetti legati al ciclo di vita del prodotto
investimenti di capitale, concessione di prestiti,
servizi assicurativi
inserimento di un prodotto su nuovi mercati (norme
nel campo dell’istruzione)
scelta e composizione dei servizi (trasporti,
ristorazione)
decisioni amministrative e di programmazione (per
P.A.)
assortimento dei prodotti (preferenza a prodotti che
possano essere ritirati a fine ciclo dal produttore)
comportamenti di (sub) appaltatori e fornitori
31
Gli aspetti ambientali indiretti
Norma ISO 14001:04, A.3.1:
progettazione e sviluppo
processi produttivi
imballaggio e trasporto
appaltatori e fornitori
gestione dei rifiuti
estrazione e distribuzione di materie prime e risorse
naturali
distribuzione, uso e fine vita dei prodotti
fauna e biodiversità
32
I soggetti intermedi
Gli impatti derivanti da aspetti diretti sono generati
esclusivamente da attività e processi decisionali
dell’organizzazione
Gli impatti derivanti da aspetti indiretti dipendono (in
modo più o meno consapevole) anche dalle attività e dai
poteri decisionali di altri soggetti che risultano parti
attive nell’interazione tra organizzazione e ambiente
(soggetti intermedi)
Es. Rifiuti:
- Aspetto diretto come scarti del processo produttivo di una
azienda di elettrodomestici
- Aspetto indiretto nella modalità di smaltimento a fine ciclo di
vita
(soggetto
intermedio:
cliente
acquirente
dell’elettrodomestico)
33
Il controllo gestionale (2)
L’organizzazione deve stabilire il livello di controllo gestionale che ha sui
soggetti intermedi dei propri aspetti indiretti
Il livello di controllo gestionale può essere suddiviso in 3 categorie:
ALTO: l’organizzazione può imporre regole al soggetto intermedio (es.
contratti
di
appalto)
o
lo
può
sorvegliare
MEDIO: l’organizzazione può incentivare il soggetto intermedio a
comportamenti più compatibili con l’ambiente (es. vuoti a rendere con
restituzione
cauzione)
BASSO: l’organizzazione può solo sensibilizzare il soggetto intermedio
(esempio etichette informative sullo smaltimento del prodotto)
34
Esempio identificazione aspetti indiretti in
azienda settore calzaturiero
ASPETTI AMBIENTALI
ASPETTO INDIRETTO
CONNESSI CON LE ATTIVITA’
Distribuzione
Produzione
Pre-produzione
DEI SOGGETTI INTERMEDI
Altro
Aspetti legati al prododotto
FASE
SOGGETTO
CONTROLLO
INTERMEDIO
GESTIONALE
Attività svolta dalle concerie per
la concia della pelle necessaria per
la produzione della scarpa
Consumo materie prime, Consumi idrici,
Consumo chimici, Consumi energetici,
Rifiuti, Scarichi idrici, Odori, Emissioni in
atmosfera, Rumore, Suolo e sottosuolo.
Concerie
Basso
Attività svolta dai
fornitori/produttori di collanti e
adesivi
Consumo materie prime, Consumi idrici,
Consumo chimici, Consumi energetici,
Rifiuti, Scarichi idrici, Odori, Emissioni in
atmosfera, Rumore, Suolo e sottosuolo.
Aziende fornitrici
di adesivi
Medio
Approvvigionamento delle
materie prime
Emissioni in atmosfera; Rumore; Suolo e
sottosuolo; Consumi energetici
Trasportatori
Basso
Attività svolta dai
tomaifici/trancerie
Consumo materie prime, Consumi energetici,
tomaifici/trancerie
Rifiuti, Rumore, Suolo e sottosuolo.
Alto
Attività svolta dai tacchifici,
solettifici, suolifici
Consumo materie prime, Consumi idrici,
Consumo chimici, Consumi energetici,
Rifiuti, Scarichi idrici, Odori, Emissioni in
atmosfera, Rumore, Suolo e sottosuolo.
Tacchifici,
solettifici, suolifici
Basso
Attività svolta dai produttori di
imballaggi (scatolifici)
Consumo materie prime, Consumi idrici,
Consumo chimici, Consumi energetici,
Rifiuti, Scarichi idrici, Odori, Emissioni in
atmosfera, Rumore, Suolo e sottosuolo.
Aziende fornitrici
di imballaggi
Basso
Trasporto dei prodotti finiti
Emissioni in atmosfera; rumore; suolo e
sottosuolo; consumi energetici
Trasportatori
Medio
Manutenzione muletto elettrico
Rifiuti, consumi energetici, consumo materie
prime
Manutenzione impianti idrico ed
elettrico
Rifiuti, Consumi energetici, Consumo
materie prime
Manutenzione straordinaria
macchinari produttivi
Rumore, consumi energetici, rifiuti, consumo
materie prime
Impresa
manutenzione
macchinari
Alto
Servizio smaltimento rifiuti
Consumi energetici, emissioni in atmosfera,
rifiuti, suolo e sottosuolo
Smaltitori
Basso
Impresa
manutenzione
muletti
Idraulici,
elettricisti
Alto
Alto
Misurare gli aspetti ambientali: gli indicatori
Finalità degli indicatori:
L'uso degli indicatori ambientali facilita la
descrizione delle prestazioni ambientali perché
consente di tradurre dati grezzi in informazioni di
facile comprensione
Gli indicatori ambientali riassumono l'ampia serie
di dati sull'ambiente in un numero ridotto di
pacchetti di informazioni essenziali. In questo modo
le organizzazioni possono facilmente quantificare e
riportare dati sulle prestazioni ambientali e gestire i
loro aspetti e impatti ambientali.
36
Misurare gli aspetti ambientali: gli indicatori
(all. IV Reg Emas)
a) forniscono una valutazione
ambientali dell’organizzazione
accurata
delle
prestazioni
b) sono comprensibili e privi di ambiguità
c) consentono la comparazione da un anno all’altro per
valutare
l’andamento
delle
prestazioni
ambientali
dell’organizzazione
d) consentono confronti con i parametri di riferimento a livello
settoriale, nazionale o regionale, come opportuno
e) consentono eventualmente
regolamentari
37
confronti
con
gli
obblighi
Misurare gli aspetti ambientali: gli indicatori
Requisiti per gli indicatori:
Comparabilità: gli indicatori devono consentire di
effettuare una comparazione e mostrare i cambiamenti
avvenuti nelle prestazioni ambientali,
Equilibrio: tra settori problematici (negativi) e settori
promettenti (positivi),
Continuità: gli indicatori devono basarsi sugli stessi
criteri e riferirsi a periodi o unità di tempo comparabili,
Tempestività: gli indicatori devono essere aggiornati con
una frequenza sufficiente per consentire interventi in tempo
utile,
Chiarezza: gli indicatori devono essere chiari e
comprensibili.
38
I Key performance indicators di EMAS III
(All.IV)
Gli indicatori chiave si riferiscono alle seguenti tematiche
ambientali:
1. efficienza energetica;
2. efficienza dei materiali;
3. acqua;
4. rifiuti;
5. biodiversità
6. emissioni
39
Valutazione degli aspetti – criteri di
significatività (1)
Una volta individuati e quantificati gli aspetti ambientali è
possibile procedere alla loro valutazione
Nello stabilire i criteri si deve tener conto dei seguenti
elementi:
• Potenzialità dell’aspetto ambientale di produrre danni e
dati esistenti in azienda relativi agli aspetti identificati
• Fragilità dell’ambiente
• Entità, quantità, frequenza e reversibilità dell’impatto
• Scala e durata dell’impatto
Valutazione degli aspetti – criteri di
significatività (2)
• Esistenza di una legislazione ambientale pertinente e
relativi requisiti
• Importanza che l’aspetto riveste per le parti interessate e
per i dipendenti
• Attività dell’organizzazione con i costi ambientali e
benefici ambientali più elevati
Analisi emergenze e incidenti
occorsi in passato
Ulteriore sezione dell’AAI sarà costituita dal
paragrafo relativo alle emergenze e agli incidenti
avvenuti in passato. In tale sezione oltre a tali
elementi possono essere anche inserite informazioni
sulla situazione di prevenzione incendio
Relazione di sintesi della AAI (2)
Descrizione delle caratteristiche ambientali del contesto
territoriale di riferimento
Descrizione delle attività d’impresa, dei processi
produttivi e dei prodotti realizzati (o servizi forniti)
Descrizione dell’assetto gestionale ed organizzativo
Presentazione della metodologia di analisi e dei criteri di
significatività degli aspetti ambientali
Identificazione e descrizione degli aspetti ambientali
Valutazione degli aspetti ambientali diretti e indiretti
Analisi delle prassi e delle procedure gestionali attuali
Analisi delle emergenze e degli incidenti occorsi in
passato
Schema di sintesi degli aspetti ambientali diretti e
indiretti significativi, comprensivo degli indicatori di
prestazione
43
Relazione di sintesi della AAI (3)
Il rapporto di AAI sintetizza le evidenze emerse
durante le precedenti fasi di analisi
Il rapporto di AAI non è un documento
pubblico, ma viene letto dal verificatore per
valutare la correttezza delle analisi svolte
Un buon rapporto di AAI è una ottima base di
partenza per la redazione della Dichiarazione
Ambientale
…
44
ANALISI AMBIENTALE
INIZIALE E STRUMENTI
COLLETTIVI
www.assoconciatori.com
www.consorzioconciatori.it
www.conciambiente.it
Semplificazioni citate nella Posizione
EMAS distretti
48
Semplificazioni citate nella Posizione
EMAS distretti
Informazioni generali per
approfondire le tematiche legate ai
SGA
Manuale di sostenibilità
49
ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E
STRUMENTI COLLETTIVI
Valutazione
significatività
Inquadramento
Territoriale
Analisi
Ambientale
Iniziale
Analisi
Ambientale
Territoriale
Inquadramento
Territoriale
Dichiarazione
Ambientale
50
ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E
STRUMENTI COLLETTIVI
Identificazione
indicatori
Descrizione
ciclo
produttivo
Analisi
Ambientale
Settoriale
Valutazione
significatività
Identificazione
aspetti
ambientali
51
ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E
STRUMENTI COLLETTIVI
LCA prodotto
caratterizzante
Aspetti
ambientali
indiretti
52
ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E
STRUMENTI COLLETTIVI
Sito
conciambiente
Schema di
Report di
Analisi
Ambientale
iniziale
53
POLITICA E PROGRAMMA
54
Politica Ambientale
La politica ambientale definisce l’impegno che la direzione
dell’organizzazione intende assumersi nei confronti della
protezione ambientale ed enuncia gli obiettivi e i principi
generali d’azione che guideranno tutti i suoi atti nel campo
della gestione delle problematiche ambientali connesse con lo
svolgimento della sua attività
Politica Ambientale:
le caratteristiche
• appropriata alla natura,
dell’organizzazione;
alla
dimensione
e
agli
impatti
• impegno al miglioramento continuo e alla prevenzione
dell’inquinamento;
• impegno alla conformità legislativa;
• quadro di riferimento per la definizione di obiettivi e traguardi;
• documentata e resa operante, mantenuta attiva e diffusa;
• Datata, firmata e resa disponibile al pubblico
Programma Ambientale
Una volta identificati gli aspetti ambientali significativi e
formulato, con la politica ambientale, l’impegno di prevenire,
gestire e tenere sotto controllo tali aspetti, l’organizzazione
deve definire gli obiettivi specifici di miglioramento e
programmare gli interventi idonei al loro perseguimento
introducendo questi obiettivi in un Programma Ambientale
E’ di fondamentale importanza che vi sia coerenza fra la
politica ambientale dell’organizzazione, gli aspetti ambientali
risultati come significativi nell’Analisi Ambientale Iniziale e gli
obiettivi di miglioramento introdotti nel Programma
Ambientale
Programma Ambientale i contenuti
• L’aspetto ambientale a cui si riferisce e l’
obiettivo
• Il traguardo di riferimento (misurabili se
possibile)
• Le azioni (attività operative da realizzare)
• Le responsabilità per ogni livello rilevante
• Le risorse stanziate
• I tempi di realizzazione
Semplificazioni citate nella Posizione
EMAS distretti
59
Semplificazioni citate nella Posizione
EMAS distretti
60
Semplificazioni citate nella Posizione
EMAS distretti
61
ANALISI AMBIENTALE INIZIALE E
STRUMENTI COLLETTIVI
Politica
distrettuale
Schema di
programma
ambientale
Politica e
Programma
Programma
distrettuale
Schema di
politica
ambientale
62
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
63
Sistema di gestione ambientale:
conformità normativa
4.3.2 Prescrizioni legali e altre prescrizioni
L'organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più
procedure per:
• identificare e avere accesso alle prescrizioni legali applicabili e alle
altre prescrizioni che l’organizzazione sottoscrive che riguardano i
propri aspetti ambientali;
• determinare come tali prescrizioni si applicano ai propri aspetti
ambientali.
L'organizzazione deve assicurare che tali prescrizioni legali applicabili
e altre prescrizioni che l’organizzazione sottoscrive, siano tenute in
considerazione nello stabilire, attuare e mantenere attivo il proprio
sistema di gestione ambientale.
Strumenti collettivi
(www.conciambiente.it)
4.3.2
Prescrizioni
legali
Bozza
procedura
Registro
normative
Sistema di gestione ambientale:
Ruoli e Responsabilità
4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità e autorità
La direzione deve assicurare la disponibilità delle risorse indispensabili per
stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare il sistema di gestione
ambientale. Esse comprendono le risorse umane e le competenze
specialistiche, le infrastrutture organizzative, le tecnologie e le risorse
finanziarie.
Al fine di agevolare una gestione ambientale efficace, ruoli, responsabilità e
autorità devono essere definiti, documentati e comunicati.
L’alta direzione dell’organizzazione deve nominare un apposito rappresentante
della direzione, o più di uno, il quale, indipendentemente da altre
responsabilità, deve avere ruoli, responsabilità e autorità definiti per:
• assicurare che il sistema di gestione ambientale sia stabilito, attuato e
mantenuto attivo in conformità ai requisiti della presente norma
internazionale
• riferire all’alta direzione sulle prestazioni del sistema di gestione ambientale
al fine del riesame, comprese le raccomandazioni per il miglioramento.
Strumenti collettivi
(www.conciambiente.it)
4.4.1
Ruoli e
responsabilità
Bozza Manuale SGA
Sistema di gestione ambientale:
Ruoli e Responsabilità
4.4.2 Competenza, formazione e consapevolezza
L’organizzazione deve assicurare che qualsiasi persona che esegua, per
l’organizzazione stessa o per conto di essa, compiti che possono causare uno o
più impatti ambientali significativi identificati dall'organizzazione, abbia
acquisito la competenza necessaria mediante appropriata istruzione, formazione
o esperienza e deve conservarne le relative registrazioni.
L’organizzazione deve identificare le necessità formative in relazione ai propri
aspetti ambientali ed al proprio sistema di gestione ambientale. Essa deve
provvedere alla formazione o intraprendere altre azioni per soddisfare tali
necessità e deve conservarne le relative registrazioni.
L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure
affinché le persone che lavorano per l’organizzazione, o per conto di essa, siano
consapevoli:
•dell’importanza della conformità alla politica ambientale, alle procedure e ai
requisiti del sistema di gestione ambientale
•degli aspetti ambientali significativi e dei relativi impatti ambientali, reali o
potenziali, associati al proprio lavoro e dei benefici per l’ambiente dovuti al
miglioramento delle proprie prestazioni individuali
•dei propri ruoli e delle proprie responsabilità nell’ottenimento della conformità
ai requisiti del sistema di gestione ambientale
•delle conseguenze potenziali di scostamenti rispetto alle procedure specificate.
Strumenti collettivi
(www.conciambiente.it)
4.4.2
Formazione
Bozza Procedura
Piano della
formazione di
distretto
Modulo di
pianificazione
registrazione
Sistema di gestione ambientale:
Comunicazione e documentazione
4.4.3 Comunicazione
L’organizzazione deve, in relazione ai propri aspetti ambientali ed al proprio sistema di
gestione ambientale, stabilire, attuare e mantenere attive una o più procedure per:
assicurare la comunicazione interna fra i differenti livelli e le diverse funzioni
dell’organizzazione
ricevere, documentare e rispondere alle richieste pertinenti provenienti dalle parti
interessate esterne.
L’organizzazione deve decidere se comunicare all’esterno riguardo ai propri aspetti
ambientali significativi e deve documentare la propria decisione. Se l’organizzazione decide
di comunicare all’esterno, essa deve stabilire ed attuare uno o più metodi di comunicazione
esterna.
4.4.4 Documentazione
La documentazione del sistema di gestione ambientale deve comprendere:
la politica ambientale, gli obiettivi e i traguardi
la descrizione del campo di applicazione del sistema di gestione ambientale
la descrizione dei principali elementi del sistema di gestione ambientale e delle loro
interazioni, nonché il riferimento ai documenti correlati
i documenti, comprese le registrazioni, richiesti dalla presente norma internazionale
i documenti, comprese le registrazioni, che l’organizzazione ritiene necessari per assicurare
una pianificazione, un funzionamento ed un controllo efficaci dei processi relativi ai propri
aspetti ambientali significativi
Strumenti collettivi
(www.conciambiente.it)
Bozza procedura
comunicazione
Registro comunicazioni
Bozza procedura
documentazione
4.4.3 & 4.4.4
Registro documenti SGA
Sistema di gestione ambientale:
Controllo operativo
4.4.6 Controllo operativo
L’organizzazione deve identificare e pianificare le operazioni che sono associate
agli aspetti ambientali significativi identificati, in conformità alla propria
politica ambientale, ai propri obiettivi e ai propri traguardi, al fine di assicurare
che siano condotte nelle condizioni specificate:
stabilendo, attuando e mantenendo attive una o più procedure documentate
per tenere sotto controllo situazioni in cui l’assenza di procedure documentate
potrebbe portare a difformità rispetto alla politica ambientale, agli obiettivi e ai
traguardi
elaborando, nella/e procedura/e, i criteri operativi
stabilendo, attuando e mantenendo attive le procedure concernenti gli aspetti
ambientali significativi identificati dei beni e dei servizi utilizzati
dall’organizzazione e comunicando ai fornitori, compresi gli appaltatori, le
procedure e i requisiti ad essi applicabili.
Strumenti collettivi
(www.conciambiente.it)
4.4.6
Controllo
operativo
Gestione
fornitori
Gestione
rifiuti
Controllo
emissioni in
atmosfera
Gestione
scarichi
idrici
Gestione
sostanze
pericolose
Sistema di gestione ambientale:
Sorveglianza e misurazione
4.5.1 Sorveglianza e misurazione
L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una
o più procedure per sorvegliare e misurare, regolarmente, le
principali caratteristiche delle proprie operazioni che possono
avere un impatto ambientale significativo.
La/e
procedura/e
deve/devono
comprendere
la
documentazione delle informazioni che consentono di
sorvegliare l’andamento delle prestazioni, dei controlli operativi
applicabili e della conformità agli obiettivi e ai traguardi
ambientali dell’organizzazione.
L’organizzazione deve assicurare che sia utilizzata, e sottoposta
a manutenzione, attrezzatura di sorveglianza e misurazione
tarata o verificata e deve conservarne le relative registrazioni.
Strumenti collettivi
(www.conciambiente.it)
4.5.1
Sorveglianza e
misurazione
Bozza procedura
Gestione delle
misurazioni delle
prestazioni e
monitoraggio
Registro per
sorveglianza e
misurazioni
Sistema di gestione ambientale:
NC, AC, AP
4.5.3 Non conformità, azioni correttive e azioni preventive
L’organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive una o più
procedure per trattare le non conformità reali o potenziali e per
intraprendere azioni correttive e azioni preventive.
La/e procedura/e deve/devono definire i requisiti per:
a) identificare e correggere le non conformità e intraprendere azioni
per mitigare i relativi impatti ambientali
b) esaminare le non conformità, determinarne la/e causa/e e
intraprendere azioni al fine di impedirne il ripetersi
c) valutare la necessità di azioni tese a prevenire le non conformità ed
attuare le azioni appropriate identificate per impedirne il verificarsi
d) registrare i risultati delle azioni correttive e delle azioni preventive
intraprese
e) riesaminare l’efficacia delle azioni correttive e delle azioni preventive
intraprese.
Le azioni intraprese devono essere adeguate all’importanza dei
problemi e agli impatti ambientali fronteggiati.
L’organizzazione deve assicurare che alla documentazione del sistema
di gestione ambientale siano apportate tutte le modifiche necessarie.
Strumenti collettivi
(www.conciambiente.it)
4.5.3
NC, AC, AP
Bozza
procedura
Rapporto
NC
Modulo
segnalazio
ne NC
Sistema di gestione ambientale:
Audit Interno
4.5.5 Audit interno
L’organizzazione deve assicurare che siano condotti audit interni del sistema di
gestione ambientale a intervalli pianificati, al fine di:
1. determinare se il sistema di gestione ambientale:
- è conforme a quanto è stato pianificato per la gestione ambientale, compresi i
requisiti della presente norma internazionale;
- è stato correttamente attuato ed è mantenuto attivo;
1. fornire alla direzione informazioni sui risultati degli audit.
Uno o più programmi di audit devono essere pianificati, stabiliti, attuati e
mantenuti attivi dall’organizzazione, tenendo in considerazione l’importanza
ambientale della/e operazione/i esaminata/e e i risultati degli audit precedenti.
Devono essere stabilite, attuate e mantenute attive una o più procedure di
audit che indichino:
• le responsabilità e i requisiti per pianificare e condurre gli audit, per
riportarne i risultati e per conservarne le relative registrazioni;
• la determinazione dei criteri, del campo di applicazione, della frequenza e della
metodologia degli audit.
La selezione degli auditor e la conduzione degli audit deve assicurare
l'obiettività e l'imparzialità del processo di audit.
Strumenti collettivi
(www.conciambiente.it)
4.5.5
Audit interno
Check list per la
conduzione degli
audit
Sistema di gestione ambientale:
Riesame della Direzione
4.6 Riesame della direzione
L’alta direzione deve riesaminare il sistema di gestione ambientale
dell’organizzazione, ad intervalli pianificati, per assicurare che esso continui ad
essere idoneo, adeguato ed efficace.
I riesami devono comprendere la valutazione delle opportunità di miglioramento
e la necessità di apportare modifiche al sistema di gestione ambientale,
compresi politica, obiettivi e traguardi ambientali.
Le registrazioni dei riesami della direzione devono essere conservate.
Gli elementi in ingresso per i riesami della direzione devono comprendere:
i risultati degli audit interni e delle valutazioni sul rispetto delle prescrizioni
legali e delle altre prescrizioni che l’organizzazione sottoscrive
le comunicazioni provenienti dalle parti interessate esterne, compresi i
reclami
la prestazione ambientale dell’organizzazione
il grado di raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi
lo stato delle azioni correttive e preventive
lo stato di avanzamento delle azioni previste dai precedenti riesami della
direzione
il cambiamento di situazioni circostanti, comprese le evoluzioni delle
prescrizioni legali e delle altre prescrizioni relative ai propri aspetti ambientali
le raccomandazioni per il miglioramento.
Strumenti collettivi
(www.conciambiente.it)
4.6
Riesame
della
Direzione
Bozza
procedura
Verbale di
riesame
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