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Reggia di Caserta 05 07 2014

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Reggia di Caserta 05 07 2014
Avv. Tiziana Barrella
Responsabile Scientifico Osservatorio Giuridico
Italiano
[email protected]
Solo il 35% di tutta la comunicazione
umana fa capo alle parole, tutto il
resto è non verbale.


Le parole possono essere manipolate o la loro
comprensione distorta. Il corpo,la sua gestualità,i
colori utilizzati,i segni che si manifestano su di
esso,non mentono.
Esistono numerose tecniche di decodifica del
linguaggio non verbale,ma la più antica forma è
certamente in nostro possesso da sempre. Le
informazioni recepite dal nostro cervello,attraverso
l’inconscia elaborazione di immagini, suoni o altri
fattori esterni,stimolano i nostri sensi e le nostre
emozioni generando un gradimento o meno di una
data situazione o individuo.
Lo studio della CNV
tradizionalmente ricorre
all’analisi di vari elementi.
Appartiene allo studio della CNV
tutto ciò che non passa
attraverso l’uso delle parole
I movimenti del corpo, del volto e delle mani, la
disposizione che i corpi assumono nello spazio, le
caratteristiche tonali, timbriche e ritmiche della
voce e dell’eloquio,la gestualità in genere.
La cnv consente di definire una relazione in atto,di
arricchire di significato il contenuto verbale,di
contenere richieste indirette di comportamento,di
comprendere in genere meglio la personalità ed il
carattere di un individuo
Tutta la storia umana è costellata da evidenti
segni dell’esistenza di una efficace forma
alternativa di comunicazione
In
ogni tempo e luogo,per veicolare un
messaggio incisivamente,veniva punito colui
che disertava, pubblicamente
La ritualità dei gesti ed in genere, cruente forme
di comunicazione non verbale, erano uno
strumento efficace per arrivare velocemente alle
masse analfabete e di variegata età oltre a
rimanere ben impresse nella memoria,fungendo
da vero e proprio deterrente
La spettacolarizzazione delle azioni lesive e la
creatività del metodo, avevano più efficacia di
ogni codificazione. Ciò al fine di affermare come
differenti siano le forme di comunicazione non
legate alla semantica e di come i messaggi
sottesi vengano ugualmente recepiti dal nostro
cervello
[email protected]
L’essere umano comunica in modo estremamente diversificato. Le
scienze delle comunicazioni suddividono in quattro componenti la
CNV.
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
Sistema paralinguistico è l'insieme dei suoni emessi .Si analizza il tono,
frequenza, ritmo e silenzio.
Sistema cinesico ci offre informazioni sui movimenti del corpo,postura,contatto
fisico,espressioni del volto, mimica facciale ,sguardi ,gestualità delle mani,
Prossemica analizza i messaggi inviati con l’occupazione dello spazio vitale
quando ci si trova con altri soggetti .Non è casuale la posizione di un individuo sul
territorio persone tendono a disporsi in una determinata situazione, apparentemente
casuale, è in realtà codificato da regole ben precise. Ognuno di noi tende a
suddividere lo spazio che ci circonda in quattro zone principali:
Zona intima (da 0 a 50 centimetri)
Zona personale (da 50 cm ad 1 metro)
Zona sociale (da 1 m a 3 o 4 m)
Zona pubblica (oltre i 4 m)
Aptica è costituita dai messaggi comunicativi espressi tramite contatto fisico. Molto
importante al fine di una corretta decodifica è comprendere il campo delle
differenze culturali dei soggetti agenti. In Africa il contatto fisico presente nei
rapporti interpersonali è diversa rispetto al Nord Europa.Le forme comunicative
possono essere notoriamente e comunemente codificate (la stretta di mano, il bacio
sulle guance come saluto ad amici e parenti),cosi’ come maggiormente legate alla
personalità del soggetto agente.
L’uomo non è solo il frutto della genetica,della biologia o
dell’ereditarietà. Il corpo risponde a sollecitazioni emotive che,
prolungate nel tempo, trasformano la stessa fisicità.
.  Decodificare le informazioni di cui il corpo è
depositario,diviene utile al fine di offrire all’osservatore
: strumenti per accedere alla personalità,carattere e vissuto.

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
Ogni area del corpo sovrasta funzioni fisiche e biologiche
diverse tra loro. In Oriente ogni organo, ogni dito della mano
o piede è riconducibile ad una chiave di lettura specifica in
termini psicosomatici.
Per l’antichissima medicina tradizionale cinese, l’intero corpo
umano è una macchina perfetta, in cui tutti gli equilibri fisici
dipendono da un equilibrio emotivo e psicologico.
Ogni singolo elemento esaminato deve essere inserito in un
contesto generale in cui è necessario tener conto anche del
fattore socio-culturale ove l’individuo agisce.
L’uomo è la sintesi di vari elementi.
Lo studio del corpo come “sede dei moti dell’animo” è antico.
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Platone (427a.c.) sosteneva che quando l’anima si ammala anche il corpo
cambia il suo aspetto.
Ovidio forniva indicazioni precise su come il colorito acquisisse un pallore
particolare in caso di invidia.
Aristotele (384 a.c.) nella Fisiognomica affermava che quando l’anima è
malinconica il corpo diviene languido e privo di colore.
Cicerone, Plinio, Seneca e Galeno effettuarono molte ed importanti ricerche.
Leonardo Da Vinci (1452 ) Michelangelo, Van Gogh e molti altri ,hanno
rappresentato in modo incisivo nelle loro opere i forti sentimenti che animano i
personaggi.
Gli antichi ritenevano che il volto fosse la sede delle passioni. Lo stesso
Leonardo nel suo “Trattato della Pittura” sostiene la diretta correlazione tra i
“moti dell’animo” e le espressioni del volto.
Giambattista Della Porta “De Humana physiognomonia” (1586) “Gli
occhi rivelano molto della
personalità di un
individuo..“Facile
distinguere il volto dell’uomo integro, del maligno, del leale, dello sleale,
del brutale, del deficiente e del geniale”.
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Giambattista Della Porta (1538) nel “De Humana physiognomonia” (1586) ha
definito la fisiognomica una sorta di oracolo che consente di conoscere le
predisposizioni e la natura dell’essere umano attraverso segni fissi del corpo,
oltre alla metamorfosi che i suddetti potrebbero subìre a causa di fattori esterni.
William Shakespeare (1564-1616) scriveva “La vostra faccia signore è un
libro aperto dove le persone possono leggere strane cose”
Thomas Browne (1605-1682) filosofo inglese nel Religio medici discute
della possibilità di dedurre le qualità interne di un individuo dall'aspetto
esteriore del viso: “nei tratti del nostro volto è scolpito il ritratto della nostra
anima”.
Johann Kaspar Lavater (1741-1801 ) teologo svizzero nel
Physiognomische Fragmente (1778) esamina il rapporto esistente fra il
carattere e l’aspetto fisico e sostiene che osservando attentamente i volti è
possibile interpretare la personalità, l’impronta caratteriale e la
predisposizione ad atteggiamenti di rabbia o ribellione, di calma e
riflessività.
Franz Joseph Gall (1758-1828) formula una teoria chiamata
successivamente frenologia, sostenendo che le facoltà morali ed
intellettuali di una persona risiedono nel nostro cervello. Dalla valutazione
di particolarità morfologiche del cranio di una persona, come linee,
depressioni, bozze, si può giungere alla determinazione delle qualità
psichiche dell'individuo e della sua personalità.
Charles Darwin (1809-1882) sostiene che le espressioni del viso hanno
un carattere universale a qualsiasi latitudine o razza si appartenga.
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Cesare Lombroso (1835-1909) sostiene che la propensione alla
delinquenza si può leggere dalla struttura della testa umana.
Lombroso ha attinto dalla fisiognomica per dar vita all’antropologia
criminale e alla odierna criminiologia.
Sigmund Freud (1856) attraverso gli studi sull’isteria affermò che
un contenuto psichico, qualora represso, era capace di provocare
importanti modificazioni corporee.
Wilhelm Reich (1897-1957), introdusse nella psicoanalisi anche
l'osservazione del corpo e descrisse per primo quello che noi oggi
chiamiamo linguaggio del corpo.
Luis Corman (1901-1996)
esamina i tratti del volto non
staticamente, ma in modo dinamico in virtù delle trasformazioni
subìte nel corso del tempo e degli eventi. (Morfopsicologia)
Alexander Lowen (1910-2008) ha consentito di riconsiderare la
mente e il corpo come un tutt’uno inscindibile.
Ken Dychtwald (1950) ha considerato il corpo come una struttura
in grado di recepire i messaggi della psiche e tradurli in vere e
proprie manifestazioni fisiche.
Paul Ekman, ha elaborato un complesso studio sulle espressioni
facciali e su tutte la fasce muscolari correlate, scoprendo che
esistono microespressioni che rivelano le nostre emozioni represse.
Esistono molte tecniche di codificazione e
decodificazione che consentono di dedurre la personalità
o le problematiche di un individuo dall’osservazione del
corpo
.
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La fisiognomica: si sofferma in particola modo sullo studio del
volto e deduce i caratteri psicologici e morali di una persona dai
lineamenti e dalle espressioni del volto.
La psicosomatica: si sofferma a ricercare la connessione tra
un disturbo somatico e la sua origine (Ken Dychtwald)
La bioenergetica: si occupa della salute e delle infermità
emotive dal punto di vista dell’unità psicosomatica (Alexander
Lowen)
La Morfopsicologia dinamica, esamina il modo in cui ogni
piccola storia da noi vissuta lascia il segno sul nostro viso
(Louis Corman)
La medicina tradizionale cinese vede il corpo come un
insieme di equilibri energetici. Lo scompenso di un singolo
circuito, chiamato meridiano, influenza la vitalità stessa delle
funzioni organiche ad esso collegate.
Le discipline che effettuano un’anamnesi che
coinvolge spirito-corpo –mente vedono il corpo
come la parte finale di un processo ben più
ampio
•L'ayurvedica, la medicina tradizionale indiana, ha come scopo quello di
aiutare le persone malate a curarsi, e le persone sane a mantenere il
proprio benessere e a prevenire le malattie.
•In tale medicina e nello yoga grande rilievo assumono anche la
condizione dei sette principali centri energetici il cui stato di alterazione
produce riflessi sulla sfera psico-emozionale e fisica.
Nella medicina tradizionale cinese il corpo è una complessa sintesi di
equilibri energetici che si somatizzano sul corpo, divenendo veri e propri
elementi indicatori da decodificare per il raggiungimento di un equilibrio
psico-fisico
Tutte le branche della conoscenza
sostengono che:
Emozioni
inespresse o non
canalizzate
Paura, rabbia, senso di
abbandono e rifiuto,
mancanza di autostima
ed amore verso se
stessi
Si traducono in
somatizzazioni
corporee
Il corpo può mutare in base alle emozioni? L’esperienza ed
alcune apparecchiature, possono rilevare le variazioni di
campi elettromagnetici e variazioni termiche

I canali elettrici che attraversano il corpo( meridiani) vengono
misurati con specifici macchinari( TEM test energetic meridian).
Attraverso un sensore posizionato su determinati punti del
corpo e collegato ad un computer, viene effettuato un bilancio
energetico,ovverossia una misurazione dell’energia elettrica
che in uno stato di equilibrio ha valori costanti.

La camera di Kirlian, misura un particolare effetto ottico
fotografico chiamato in fisica ” effetto corona”,cioè un alone
luminoso dalle visibili sfumature colorate che circondano
l’oggetto osservato e/o fotografato,frutto della ionizzazione dei
gas stimolati da un elevato campo elettrico.
Alcuni test realizzati su un campione di 700 individui
analizzati hanno dimostrato che le emozioni si
manifestano termicamente sul corpo
Secondo alcuni studi, in base alle emozioni muterebbero
alcune condizioni fisiologiche dell’individuo
Emozione
Rabbia
Paura
Tristezza
Felicità
Sorpresa
Disgusto
Frequenza
cardiaca
Aumenta
(molto 8 b/m)
Max + 25.3
Aumenta
(molto 8 b/m)
Max + 21.7
Aumenta
(medio 6 b/m)
Aumenta
(poco 2.6
b/m)
Aumenta
(poco 1.8
b/m)
Diminuisce
(meno 0.5
b/m)
Aumenta
+ 0,16 gradi
Diminuisce
(meno 0.01
gradi)
Aumenta
+ 0.01 gradi
Aumenta
+ 0.03
gradi
Diminuisce
(meno
0.005
gradi)
Diminuisce
(meno
0.03 gradi)
Temperatura
periferica
Conduttanza
cutanea
- 2.1 kilohm
- 0.37 kilohm
- 12.6 kilohm
+ 4.4
kilohm
Ekman, P., Levenson, .W. & Friesen, W.V. (1983). Autonomic nervous
system activity distinguishes among emotions. Science, 221, 1208-1210.
Emozioni ed organi
Cosa osservare:
Valutazione di genere
dell’individuo: Volto,
struttura del corpo,
gestualità, modo di
parlare
Valutazione di
specie:
patologie
evidenti, pelle,
denti…
Abbigliamento, contesto
ambientale, status
Personalità,
carattere,
vissuto
Evidenti stati
emozionali:
ansia, paura,
stress…
Ken Dychtwald identifica cinque componenti influenti
nella formazione dello psicosoma umano:
1.
2.
3.
4.
5.
l’ereditarietà: include tutti i fattori che sono con noi fin
dalla nascita;
l’attività e l’esposizione fisica: include tutte le azioni,
le attività, gli incontri fisici di cui ognuno di noi fa
esperienza nel corso della vita;
l’attività e l’esposizione emotiva e psicologica: i
sentimenti, gli atteggiamenti e le esperienze hanno
molta influenza sulle condizioni dello psicosoma di
ognuno;
la nutrizione: cioè tutto il combustibile, psicologico oltre
che fisico, che lo psicosoma assume e digerisce per
provvedere alla continua crescita;
l’ambiente: cioè tutte le strutture fisiche, sociali e
psicologiche entro cui viviamo le nostre vite.
Avv. Tiziana Barrella
[email protected]


Il lato destro del corpo è collegato all’emisfero
sinistro del cervello che controlla gran parte delle
funzioni neuromuscolari, del pensiero analitico e
logico. È legato agli aspetti della personalità quali
aggressività, forza o autorità. La metà destra
coincide con la praticità dell’individuo e con le
caratteristiche in genere maschili.
Il lato sinistro del corpo è collegato all’emisfero
destro del cervello, responsabile dell’orientamento
nello spazio e delle attività artistiche. La metà
sinistra del corpo viene assimilata alle qualità e
alle caratteristiche femminili, alla creatività e agli
aspetti emotivi.
Da non confondere:



Il cervello sinistro interessa la parte destra del nostro
corpo per quanto concerne la motricità e la sensibilità.
E' il cervello del buon senso, dell'analisi, della memoria.
Ha a che fare coi numeri e sa elaborare i dati uno ad
uno. Il suo funzionamento è lineare e si serve del
metodo di ragionamento deduttivo.
Il cervello destro interessa la parte sinistra del nostro
corpo ed elabora i dati della realtà secondo un metodo
globale e sintetico. Appartengono al suo ambito le
metafore, i simboli, le immagini. Tra le sue funzioni c'è
anche quella di disciplinare il linguaggio silenzioso del
corpo.
L'ascolto attivo permette di capire realmente ciò che
vuol dire il nostro interlocutore, non solo di comprendere
le parole
Avv. Tiziana Barrella
[email protected]


La parte superiore ha la funzione di vedere,
udire, sentire, parlare, pensare, comunicare e
respirare,è legata all’espressione esteriore e
alle comunicazioni interpersonali.
La metà inferiore del corpo è la parte
dell’organismo che stabilisce il contatto con la
terra, ha il compito di stabilizzare, muovere,
equilibrare, radicare e creare una situazione di
solidità. È orientata verso l’intimità, il sostegno,
l’introspezione, il senso della casa, la stabilità
emotiva e la dipendenza.
Analizziamo alcune macroaree presenti nella parte
superiore del corpo:Testa
la testa e il volto costituiscono “la maschera” che
presentiamo al mondo intero, in quanto vengono usati
per il contatto e la comunicazione diretta. La testa per
noi occidentali è la sede della mente, della ragione e
dell’intelletto.
Il Volto


Il volto è il nostro primo biglietto da visita. Espressioni comuni come
“faccia da schiaffi,faccia d’angelo,faccia di bronzo” rappresentano
la prima forma di giudizio apparentemente privo di cognizione.
La decodificazione istintiva attuata, aiuta a comprendere la
personalità del nostro interlocutore, anche perché, il viso insieme
alle mani è una delle poche parti del corpo scoperte. Attraverso i
suoi tratti e le sue espressioni siamo in grado di comprendere :
razza - sesso - età - intenzioni
La mimica e le espressioni
facciali
Un rapido metodo al fine di
verificare come le emozioni
incidano in modo profondo sul
corpo è quello di studiare le
espressioni facciali (Argyle 1972
;Ekman)
Il prolungarsi ripetuto nel
tempo sul volto di alcune
espressioni
(Rabbia,disgusto,paura,felicit
à,tristezza,sorpresa)
modificano i tratti mobili del
volto
La teoria Neuro-Culturale
Le caratteristiche delle emozioni fondamentali
Ekman (1992), An-Argument-For-Basic-Emotions, “Cognition and Emotions”


Esistono segnali espressivi distinti e universali uguali in tutto il mondo e
riconoscibili attraverso il programma facciale delle emozioni.
Ad ogni emozione corrisponde l’attivazione di determinati muscoli facciali
( FACS Facial Action Coding System, Ekman, Friesen, Hager, 2002)
Esistono movimenti facciali tipici per le
emozioni di base, primarie o fondamentali che
sono universali e condivise da tutte le culture



Le altre azioni compiute con il volto sono emozioni
secondarie o “non – emozioni” cioè atti che
regolano l’interazione verbale, commenti sulla
comunicazione, messaggi volontari
Le emozioni di base sono individuate da
cambiamenti dei muscoli della fronte, delle
sopracciglia, delle palpebre, delle guance, del naso,
delle labbra e del mento.Ne deriva che l’area di
maggiore interesse per lo studio dell’espressione
delle emozioni è il volto
( teoria Neuro-Culturale)
Ekman (1972,1992)
Le espressioni emozionali del volto
Nel volto esistono contemporaneamente
due strutture, una fissa e una mobile,
struttura ossea e muscolare.
Dividiamo il volto in tre fasce:
l'intellettiva o piano mentale (fronte,
occhi e tempie)
 la sensitiva o piano emotivo (naso,
zigomi e guance )
 la materiale o piano istintivo (bocca,
mascelle, mento).

Piano Superiore o Area celebrale
Piano Mediano o Area Affettiva
Piano Inferiore o Area Istintiva
Anche la forma del viso assume una
grande importanza nella lettura
dell’insieme

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

quadrato pazienza ed energia, poca inclinazione a
cambiare idea, legami forti rispetto alle tradizioni e
alla famiglia;
triangolare carattere testardo, ribelle, originale e
bizzarro;
rotondo persone aperte, socievoli, generose e un pò
infantili;
ovale soggetto impulsivo e intuitivo dall’umore
altalenante.
Rettangolare
analitico,obbiettivo,pratico.Schietto,leale.
Trapezioidale sicuro di sé ,esteta
Nella medicina tradizionale cinese il volto viene
ulteriormente suddiviso in microaree collegate a
meridiani energetici che, a loro volta, sono riconducibili
a stati emotivi e determinate somatizzazioni corporee
I capelli

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

Ordinati e raccolti: ricerca di un ordine interiore,
precisione, tentativo di frenare i propri impulsi e di
controllare il proprio mondo emotivo;
Sciolti e ribelli: desiderio di dare spazio ad aspetti più
istintuali, desiderio di libertà e insofferenza verso le
limitazioni;
Spettinati: personalità un pò distratta;
Corti o colorati: se non indicano uno status, possono
rappresentare una voglia di cambiamento;
L’osservazione dei capelli, della loro consistenza e della
lucidità, nonché del rapporto che l’individuo ha con gli
stessi, offre all’osservatore numerosi elementi sullo stato
fisico ed emotivo.
Avv. Tiziana Barrella
[email protected]
La fronte
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


È legata alla capacità di ascoltare,
apprendere,
memorizzare,
all’apertura
mentale e alla gestione delle proprie idee ed
ambizioni.
Fronte larga: buona capacità di ascolto e di
apprendimento;
Stretta: intelligenza analitica;
Bassa: adattabilità e senso pratico, indicatrice
di chi conosce i propri obiettivi e intende
perseguirli;
Alta: temperamento curioso ed intuitivo
Avv. Tiziana Barrella
[email protected]
Occhi
Molti affermano che essi siano lo specchio dell’anima,
ed al riguardo, esistono numerose branche della
conoscenza, come l’iridologia, che consentono di
effettuare una vera e propria anamnesi attraverso
l’osservazione dei segni nelle iridi.
 Gli occhi forniscono il 60% delle informazioni sulla
prontezza mentale e sullo stato di salute dell’individuo.
Gli occhi nella medicina cinese, sono collegati al fegato
e risentono molto di emozioni come la rabbia.
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Avv. Tiziana Barrella
[email protected]
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Luminosi e vivaci: soggetto dotato di grande vitalità, ottimismo ed entusiasmo;
Sguardo profondo: indicatore di un soggetto maturo e saggio;
Grandi: generosità, affidabilità e grande passionalità;
Tondi: talento artistico, persona affettuosa e vivace;
Sporgenti: soggetto energico e nervoso;
Incassati: tristezza repressa ed emozioni trattenute;
Piccoli: soggetto pratico e razionale, capace di grande concentrazione ma anche di
scatti d’ira;
Molto piccoli: incapacità a guardare le cose da un punto di vista oggettivo, poca
tolleranza e generosità, persona cauta e pignola;
Spenti: scarsa sicurezza in se stessi e nel futuro, malinconia, cali di umore,
mancanza di fiducia nella vita;
Distanziati: spontaneità, ampiezza di vedute ma anche tendenza alla dispersione;
Ravvicinati: grande capacità di concentrazione, attenzione, meticolosità e alto
senso critico;
Strabici: grande emotività e incapacità di canalizzare gli sforzi per raggiungere gli
obiettivi;
Sporgenti: curiosità volta a valutare e cogliere ogni situazione, paura;
Infossati: abitudine a controllare i sentimenti e a frenare l'emotività, introversione e
sensibilità, difficoltà a comunicare le proprie emozioni.
Avv. Tiziana Barrella
[email protected]
Lo sguardo e il colore
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Sguardo sfuggente: indicativo di una personalità tendente a non
assumersi responsabilità;
Sguardo penetrante: tipico di chi è sicuro di sé;
Distanza tra gli occhi: vicini ci suggeriscono una persona insicura
di sè stessa, che cerca sempre l’appoggio degli altri;
A giusta distanza: persona tollerante con gli altri, a cui piace
sentire le opinioni altrui in modo equilibrato;
Occhi marroni: passionalità;
Occhi grigi: razionalità;
Occhi verdi: personalità originale e sognatrice;
Occhi azzurri: appartengono a coloro che non vogliono impegnarsi
troppo, soprattutto in senso sentimentale ed affettivo;
Occhi blu: carattere mite;
Avv. Tiziana Barrella
[email protected]
Sopracciglia
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


In oriente si ritiene che la linea delle sopracciglia sia come
quella della mano, dal cui esame si possa leggere vita,
destino e amore.
Unite: spiccata gelosia, ostinazione e possessività;
Arcuate: temperamento passionale ed altero, profonda
tendenza spirituale, equilibrio fisico e mentale;
Con le punte rivolte verso le tempie: tendenza
all’aggressività;
Dritte: altruismo, sensibilità e razionalità;
Marcate e scure: personalità esigente che esige molto
dagli altri, ma anche molto efficiente ed organizzata.
Lunghe ciglia denotano una personalità dolce e carica di
spiritualità.
Avv. Tiziana Barrella
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Il naso


È inserito nella parte mediana del volto, detta piano
affettivo in quanto ci fornisce informazioni sulla vita
affettiva e sentimentale della persona. La grandezza
del naso e la conformazione delle narici ci lasciano
intuire la propensione dell’individuo a relazionarsi
con il mondo esterno, poiché esso è deputato alla
naturale immissione di ossigeno nel corpo.
L’osservazione del naso ci fornisce utili informazioni
anche sullo stato di salute di una persona, in
particolare su alcune funzioni del sistema circolatorio
e digerente.
Avv. Tiziana Barrella
[email protected]
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




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Lungo/corto: indica un soggetto capace o meno di entrare a fondo nelle
cose;
Largo/stretto: quando tutta la lunghezza si presenta larga, è indicativa di
un equilibrio tra forza spirituale e fisica, di un carattere solido, perseverante
ed affidabile. Nel naso sottile prevale invece la volontà spirituale;
Punta del naso: nella medicina tradizionale cinese è associata al cuore.
Una punta gonfia, con pori dilatati, peli e presenza di capillari denota una
debolezza cardiaca intesa non necessariamente in chiave di lettura
fisico/organica, ma piuttosto emozionale;
Orientato verso il basso: persona sensibile, timida e insicura;
Orientato verso l'alto: tendenza alla paura e senso di sfiducia;
Naso all’insù - concavo: soggetto legato al mondo infantile e inclinazione
alla tenerezza;
Naso aquilino: tendenza al comando, attaccamento alle tradizioni, senso
della famiglia, diplomazia e perseveranza;
A patata: soggetto affettuoso, dotato di forza di volontà e benevolenza;
Naso fine e allungato: persona molto attiva e decisa.
Avv. Tiziana Barrella
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Le narici
La struttura delle narici può cambiare da
un periodo all’altro della vita.
 Strette: chiusura verso gli affetti e le
emozioni, tendenza all'autocontrollo e
alla difesa delle proprie posizioni;
 Allargate:
dinamismo e apertura
mentale.

La bocca

Essa è in stretta correlazione con lo stato degli organi riproduttivi. Nelle
persone anziane infatti, tale organo tenderà a perdere di tono e vigore,
proprio in virtù della stretta interazione esistente fra queste due parti del
corpo. Nella medicina cinese è collegata allo stomaco e all’intestino crasso,
denotando pertanto insufficienze in queste aree.

Grande: tendenza alla comunicazione, esuberanza, energia, vitalità,
sensualità e possessività;
Grande e carnosa: carattere estroverso, gioioso e attivo, ricco di fantasia,
che si esprime sia nella vita privata sia nella professione;
Piccola: timidezza e controllo dei propri sentimenti ed emozioni;
Dai contorni lineari: carattere sognatore, portato al misticismo;
Diritta: tenacia e determinazione;
Asimmetrica: ironia, sarcasmo, scarsa tolleranza verso gli altri e avidità;
Larga e sottile: carattere duro ed avaro, poco incline ai sentimentalismi;
Labbra sporgenti: curiosità, ricchezza di interessi, sincerità, propensione
al pettegolezzo, ma senza cattiveria, tendenza a giustificare sempre e
comunque le azioni del prossimo;
Rientranti: riservatezza, autocontrollo, senso di autonomia, amore per la
solitudine e timore del giudizio degli altri.

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
Avv. Tiziana Barrella
[email protected]
Il sorriso



Contribuisce in maniera determinante a
definire l'espressione del volto.
Sorriso a labbra socchiuse: carattere allegro
ed estroverso. Generosità, comprensione,
disponibilità ad aiutare gli altri non solo con
consigli e suggerimenti ma, quando serve,
anche economicamente;
Sorriso a labbra aperte: non sempre naturale
e a volte forzato, attraente, persuasivo e
accattivante.
Avv. Tiziana Barrella
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Il Mento
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



Stretto, ma non allungato: raffinatezza,
eleganza e tradizionalismo;
La fossetta: forte impeto artistico unito,
tuttavia, ad una eccessiva precisione;
Sporgente: tipico di una personalità
carismatica e forte;
Appuntito: intelligenza e vivacità;
Doppio: saggezza, amore per il “bello”.
Il collo
È fisicamente la zona che sorregge la testa
e quindi tutte le idee ed i pensieri. Tutte le
emozioni ascendono dal ventre o dal petto
e vengono ulteriormente trasformate dai
sentimenti in pensieri e parole. Su di esso
si concentrano tensioni e può essere
considerato come un “barometro” dello
stress complessivo (Ken Dychtwald);
 Collo Lungo: fierezza ed eleganza;
 Collo Taurino: capacità di affrontare con
forza la vita e sopportazione degli sforzi
fisici.
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Arti superiori
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Le braccia si protendono dal torace e
dalle spalle per collegarci alla gente, alle
cose e alle attività. I blocchi nelle spalle
e nelle braccia frenano non soltanto il
nostro desiderio di aggredire e colpire,
ma anche il nostro desiderio di
abbracciare.
Le Spalle
Spalle curve: la persona ha la sensazione di portare il
peso del mondo su di sé;
 Spalle rialzate: indicano un atteggiamento di paura;
 Spalle quadrate: capacità di assumersi responsabilità;
 Ipersviluppate: forte ego;
 Spalle curve in avanti: generalmente una è più
sporgente dell’altra e in ogni caso indica atteggiamento di
autoprotezione e paura di soffrire;
 Spalle retratte all’indietro: tendenza a mantenere la
calma, il soggetto è insoddisfatto della propria vita e vive
conflitti contrastanti;
 Spalle
strette: difficoltà a reggere pressioni e
cambiamenti della vita quotidiana.
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Le Braccia
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Braccia deboli sottosviluppate: debolezza
ed impotenza di afferrare la propria vita;
Braccia
massicce
ipermuscolose:
mancanza di tatto nella modalità di
comunicazione;
Braccia sottili contratte: fatica a tenersi
stretto qualcosa per un tempo prolungato;
Braccia grasse: inerzia emotiva, modalità di
espressione eccessivamente drammatica e
goffa.
Le mani
Hanno simbolicamente a che fare con la
capacità di gestire, prendere ed afferrare,
dare e ricevere;
 Nelle interpretazioni simboliche, la mano
destra offre e la sinistra prende;
 Nella medicina tradizionale cinese ogni
singolo dito è collegato ad un organo.
Anche le unghie ed il loro stato di salute
sono preziosi elementi indicatori. Il
meridiano associato alle unghie è il fegato.
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I meridiani energetici presenti
sulle mani
Tipi di mano
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Mani piccole: sensibilità, allegria, incostanza, immaginazione e avarizia;
Mani grandi: scarsa sensibilità, intelligenza analitica e senso pratico;
Mani rosee: affettività ed allegria;
Mani rossastre: ottimismo e collera;
Mani pallide o giallastre: nervosismo, scarsa energia e chiusura interiore;
Mani rigide: animo risoluto ed energia/ goffaggine o timidezza;
Mani flessibili: adattabilità;
Mani cedevoli e molli indicano un carattere debole o un soggetto facilmente
influenzabile;
Mani con pelle ruvida: senso pratico;
Mani con pelle fine: delicatezza nei sentimenti;
Dita corte: persone vivaci e impazienti; dita lunghe: individui riflessivi, precisi e
pazienti;
Dita lisce: comportamento impulsivo e presenza di spirito; dita nodose:
ponderazione, ordine e metodo;
Dita a punta o affusolate: intuizione, ispirazione e tendenze idealistiche,
temperamento artistico;
Dita che terminano con forma quadrata: razionalità, carattere riflessivo e senso
pratico.
Parte anteriore del corpo
La parte anteriore del corpo rispecchia
l’IO sociale, l’IO inconscio. È la parte
responsabile di quegli aspetti come
amore,
comunicazione,
nostalgia,
tristezza, felicità, desiderio e interesse.
È la parte più vulnerabile ed in essa
risiedono molte aree interessanti al fine
di una valutazione psicosomatica
(Dychtwald).
Torace Contratto / Torace
Espanso
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Espanso: distacco da aspetti legati all’accoglienza;
Contratto: azioni più passive che aggressive, inclinazione alla depressione;
I polmoni: organi deputati, nella medicina tradizionale cinese, alla capacità
comunicativa;
Diaframma: grande muscolo posto sotto le costole inferiori. Eventuali
contrazioni del diaframma indicano emozioni represse o forti traumi;
Il cuore: sovrasta a livello psicologico tutte le emozioni più profonde, legate
a gioie e dolori, leggerezza interiore o abbrutimento, risente di tutte le
lacune affettive legate all’abbandono, al rifiuto e al senso di non
appartenenza. È molto legato alle esperienze vissute nell’infanzia ed in
particolar modo al rapporto con i genitori;
I seni rappresentano la femminilità per eccellenza, e nello specifico, il
legame che un bambino ha con la madre nei suoi primissimi mesi di vita.
Sono il simbolo del nutrimento e della rassicurazione.
Addome
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È un’enorme macroarea in cui risiedono psicologicamente
moltissime emozioni e che viene molto influenzata dai
cambiamenti.
Lo stomaco e l’intestino sono quegli organi che
maggiormente riflettono i nostri stati emotivi, tutti noi, almeno
una volta nella vita, abbiamo avuto a che fare con
problematiche generate da forti interazioni con eventi
esterni. La manifestazione in chiave patologica di tale
organo, la cui funzione biologica principale è quella di
elaborare e trasmettere i nutrimenti provenienti dall’esterno,
potrà generare scompensi di varia natura.
Stessa cosa dicasi per l’intestino, organo ancora più
sensibile alle sollecitazioni esterne. Qualora ci siano in noi
emozioni che tratteniamo o che di contro non riusciamo a
trattenere, è proprio quest’organo che fa sentire
prepotentemente la sua presenza.
Parte posteriore
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Nella parte posteriore del corpo si accumulano tutte le
emozioni più nocive, come ira e paura.
La schiena, è un’area molto estesa che duole qualora la
propria vita sia stata caratterizzata da forti responsabilità.
Quasi come avviene nel mondo animale, anche gli esseri
umani istintivamente utilizzano strumenti di protezione
quando hanno timore per se stessi. Mettersi di schiena offre
un maggiore senso di sicurezza, protegge automaticamente
gli organi che si ritengono più fragili e delicati e che
sarebbero maggiormente esposti se rivolgessimo al nostro
interlocutore la nostra parte anteriore.
Nella parte posteriore del corpo sono localizzati
anatomicamente organi come i reni e i glutei .
Reni e glutei
I Reni: secondo la medicina tradizionale
cinese tali organi sarebbero i depositari
di emozioni primordiali legate alla senso
della stabilità, alle paure e all’illusione.
 I glutei: hanno prevalentemente a che
fare con la sfera del proprio vissuto
intimo e con il desiderio di avere
maggiore o minore spazio o stabilità
nella vita sentimentale ed emotiva.
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Avv. Tiziana Barrella
[email protected]
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La contrattura dei muscoli delle gambe
e dei piedi blocca la spinta alla ribellione,
ma diminuisce anche la nostra capacità di
stare in piedi e di essere indipendenti.
I muscoli che uniscono il bacino al
tronco e alle gambe, sono coinvolti
nel controllo della sessualità e delle
funzioni escretorie. Le loro tensioni
croniche
intorpidiscono
la
nostra
sessualità e spesso sono causa di dolori
lombari e di stimolo ad urinare
frequentemente.
Arti inferiori
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Sono legati alla capacità di movimento e alla
propria indipendenza ed autonomia.
Gambe deboli e sottosviluppate: difficoltà di
radicamento e poca autonomia;
Gambe massicce e muscolose: difficoltà a
percepire
il
cambiamento,
autocontrollo,
pulsioni e rigidità;
Gambe grasse: difficoltà nel cominciare
un’azione e nello svolgerla fino in fondo;
Gambe sottili e contratte: incoerenza.
I Piedi
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Attraverso i piedi avviene il contatto con
la terra e con ciò che questa rappresenta,
ovvero la base, la stabilità e la sicurezza.
I piedi permettono di camminare e di
spostarsi, alludendo simbolicamente alla
possibilità di avanzare nella vita e di
superare le difficoltà;
I piedi sono altresì legati alla capacità di
agire senza percepire fortemente vincoli
imposti o legami dettati da convenzioni
sociali e stereotipi.
La Pelle
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Le problematiche ad essa collegate, il colore
dell'incarnato, le rughe profonde e le cicatrici
costituiscono uno degli elementi chiave per l'analisi
della personalità.
Un colorito pallido indica mancanza di energia,
malumore e pigrizia;
Un colorito rosa acceso esprimere sensualità ed
estroversione;
Un colorito spento e grigiastro indica ipocondria,
pessimismo e scarsa fiducia negli altri;
Un colorito che tende al giallastro è un segnale di
forte irascibilità ma anche di ascolto verso l'altro e di
lealtà.
Il respiro
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Rilassati e calmi: respiro senza sforzo;
Profonda emozione: respirazione più intensa;
Paura: ispirazione a scatti e trattenuta;
Tensione: respirazione poco profonda;
Polmonare: le emozioni vengono “bloccate” a
livello superficiale;
Diaframmatico: le tensioni rilevate al livello
diaframmatico, tra cui anche una respirazione
a “scatti”, evidenziano una condizione mentale
di ansia, paura, stress o esaurimento nervoso.
Relazioni familiari come genesi di
un disturbo psicosmatico
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I rapporti in senso ampio con ascendenti e germani: manifestazioni come rabbia
ed aggressività sono emozioni scaturenti da una scarsa fiducia in sé o da una
sopravvalutazione di se stessi. La sua origine è diversificata e trova la sua genesi
proprio nei rapporti familiari in senso ampio;
Relazione con la madre: manifestazioni come ansia, paure generalizzate, stati
d’animo alterati, pensieri negativi, tristezza, ipertensione e cambiamenti d’umore;
Relazione con il padre: manifestazioni relative all’apparato digerente, a livello
emozionale, tutto ciò che afferisce in senso ampio al rapporto con i superiori o con le
autorità, cinismo, autocommiserazione e diffidenza;
Relazione con il partner o con i propri germani: manifestazioni come tristezza,
depressione, difficoltà ad abbandonare situazioni o rapporti o a trattenerli, mente
ristretta, testardaggine, inflessibilità e preoccupazione;
Relazione con i figli o propria condizione di figlio: manifestazioni legate al sistema
nervoso e disturbi legati alla sfera affettiva, paura, timidezza, mancanza di
determinazione, insicurezza, poca concentrazione e incapacità di affrontare i rischi.
Casi pratici: test di apprendimento
Il problema dell’identità
Il caso di Barbara
(-Alexander Lowen)
II disegno di Barbara dopo alcuni mesi di
terapia
Barbara disegna il suo modo di vedere gli
uomini
[email protected]
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Avv. Tiziana Barrella
[email protected]
Bibliografia:
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Charles Darwin - L’espressione delle emozioni nell’uomo e nell’animale;
Paul Ekman - Giù la maschera, come riconoscere le emozioni dalle espressioni del viso;
Louis Corman - Viso e carattere: iniziazione alla morfopsicologia;
Franco Mastrodonato - Medicina biointegrata. La medicina delle medicine;
Ken Dychtwald – Psicosoma;
Alexander Lowen - La spiritualità del corpo;
Alexander Lowen - Il tradimento del corpo;
Ray Ridinolfi - Shiatsu-do;
Yui Yahiro - Meiso shiatsu;
Ohashi - Olo shiatsu;
Ruth Wite – Chakra;
Renè Brunin - La tua mano parla;
Frenna-Calisti - L’agopuntura;
Phyllis Krystal - Rompere le catene;
Vera F. Birkenbihl - I segnali del corpo;
Vincenzo Mastronardi - Manuale di comunicazione non verbale;
Gertrud Hirschi - I Mudra lo yoga delle mani
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