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Cos`è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)

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Cos`è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
Studio Tributario
e Societario
Nuovo ruolo delle Dogane
e
Operatore Economico
Autorizzato
La certificazione AEO
strumento strategico nella catena logistica
internazionale:
una marcia in più per le aziende in Dogana
Roma, 12 Febbraio 2013
Member of
Deloitte Touche Tohmatsu Limited
Agenda
Sommario
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•
•
2
Nuovo ruolo dell’Autorità doganali nella UE
Cos’è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
Mappatura dei rischi
Le tipologie di certificato AEO
Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Accordi di mutuo riconoscimento tra programmi AEO
Procedure domiciliate import e export e sdoganamento telematico
Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Certificazioni AEO rilasciate in Italia ed in Europa
Conclusioni
© 2013 Studio Tributario e Societario
Nuovo ruolo delle Autorità doganali nella UE
IL NUOVO RUOLO DELLE AUTORITA’ DOGANALI E’ A TUTELA:
• degli interessi finanziari della UE, tramite mirati controlli attraverso il sistema
informatico dell’ANALISI DEI RISCHI oggettivi e soggettivi, presunti allo
sdoganamento delle merci
• dell’interesse della UE a contrastare il commercio sleale ed illegale
• dell’interesse della sicurezza della UE, dei suoi cittadini e dell’ambiente
• dello sviluppo di processi di telematizzazione (e-customs)
• della promozione di partnership di affidabilità con gli operatori virtuosi
AEO, anche in mutuo riconoscimento con i paesi esteri
E’ ORMAI NECESSARIA UNA GESTIONE CONSAPEVOLE DEI RAPPORTI
CON LE AUTORITA’ DOGANALI DA PARTE DELLE AZIENDE CHE
EFFETTUANO IMPORT/EXPORT (!)
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© 2013 Studio Tributario e Societario
Agenda
Sommario
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Nuovo ruolo dell’Autorità doganali nella UE
Cos’è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
Mappatura dei rischi
Le tipologie di certificato AEO
Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Accordi di mutuo riconoscimento tra programmi AEO
Procedure domiciliate import e export e sdoganamento telematico
Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Certificazioni AEO rilasciate in Italia ed in Europa
Conclusioni
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Cos’è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
July 12
EU – USA
November 01
USA:
Introduction of
C-TPAT
January 02
(CustomsApril 04
Introduction of
Trade
EU – USA
Partnership CSI
(Container Transport
against
Security
security coTerrorism)
Initiative)
operation
Mutual
recognition
September 06
EU-China
Agreement
EU-Japan (safety &
Summit security)
April 06
2007-2008
2007
Jan 09
EU Risk Profile
USA C-TPAT EU – Japan Database &
Customs
becomes
paperless
compulsory Agreement customs
June 10
EU – Japan
Mutual
recognition
agreement
2001
September 01
World Trade Centre
attacksN
W
E
S
March 04
May 05
June 05
July 05
Madrid
bombings
EU Customs
Code:
Introduction of
safety and
security
amendments
London
World
bombings
Customs
Organisation
introduces
global AEO
standards
(SAFE
Framework)
October 06
Voting on EU’s
AEO
Implementing
Regulations
(safety and security
arrangements)
January 08
AEO
Implementing
Regulations
come into force
July 09
Go live of
compulsory
prenotification
procedures
2009-2011
New Community
Customs Code
Expansion of AEO
standard for
simplification
procedures
Principali riferimenti:
• Regolamento Comunitario n. 648 del 2005 e Regolamento Comunitario n. 1875 del 2006
• “Orientamenti” del 29 giugno 2007 e del 17 Aprile 2012 emanati dalla Commissione UE
• “Modello Compact AEO” del 13 giugno 2006 emanato dalla Commissione UE
• Circolari n. 36/D del 28 dicembre 2007
• Nuovo Questionario di autovalutazione predisposto dalla Commissione Europea in vigore dal 1° gennaio 2011
• Circolari dell’Agenzia delle Dogane n. 41/D del 30 Dicembre 2011 e n. 10/D dell’11 Maggio 2012
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Cos’è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
A partire dal 1 gennaio 2008, gli operatori che dimostrano un adeguato livello di
affidabilità e sicurezza della propria Supply Chain, con riferimento alle attività di
importazione ed esportazione, possono richiedere alle Autorità Doganali, il
certificato di Operatore Economico Autorizzato (AEO – Authorized Economic
Operator)
Operatore Economico Autorizzato (AEO)
“gli operatori economici che soddisfano le condizioni per ottenere la qualifica di
operatore economico autorizzato, distinguendosi così in modo positivo rispetto
agli altri operatori economici, devono essere considerati partner affidabili nella
catena di approvvigionamento”*.
* n. 5 del Regolamento CE n. 1875 del 2006
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Cos’è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
La certificazione comunitaria si applica agli operatori economici e ai loro partner
commerciali che intervengono nella catena di approvvigionamento internazionale,
ossia a:
• Produttori
• Esportatori
• Spedizionieri/imprese di spedizione
• Depositari
• Agenti doganali
• Vettori
• Importatori
La procedura per la concessione dello status AEO è facoltativa, tuttavia le maggiori
imprese internazionali già intendono operare solo con altri operatori “AEO” in modo
da poter sfruttare pienamente i vantaggi della certificazione.
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Cos’è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
• Lo status di AEO è riconosciuto a seguito di verifiche audit dell’Agenzia delle
Dogane su:
Informazioni
sull’azienda
L’osservanza
degli obblighi
doganali per i tre
anni antecedenti
alla
presentazione
dell’istanza
L’adeguatezza
del sistema
logistico e
contabile
dell’impresa
richiedente
Una comprovata
solvibilità
finanziaria
La rispondenza
ad adeguate
norme di
sicurezza, sia
sicurezza fisica
che IT.
• A livello comunitario è stato emanato un questionario di autovalutazione,
suddiviso in sezioni corrispondenti ai riquadri sopra indicati, per valutare lo stato
di adeguamento della propria struttura societaria agli standard fissati dalle
norme comunitarie per l’ottenimento dei certificati AEO.
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Agenda
Sommario
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Nuovo ruolo dell’Autorità doganali nella UE
Cos’è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
Mappatura dei rischi
Le tipologie di certificato AEO
Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Accordi di mutuo riconoscimento tra programmi AEO
Procedure domiciliate import e export e sdoganamento telematico
Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Certificazioni AEO rilasciate in Italia ed in Europa
Conclusioni
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Mappatura dei rischi
AEO Compact Model
•
Al fine di ottimizzare l’utilizzo delle proprie risorse nell’effettuazione dei
controlli doganali, l’Unione Europea a breve implementerà un “EU Risk Profile
Database” in cui verrà associato un livello di rischio/ affidabilità all’interno della
Supply Chain internazionale di tutti gli operatori europei e dei loro partner
appartenenti alla catena logistica.
•
I controlli doganali verranno concentrati sulle società con un profilo di rischio
alto.
Possibile perdita di
business o maggiori
costi legati ai tempi dei
controlli
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La certificazione
AEO
consente
l’ottenimento di
un basso profilo
di rischio
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Mappatura dei rischi
Ai fini del rilascio del certificato AEO, le Autorità doganali dovranno
•
•
•
•
•
Effettuare un’analisi del livello di rischio dell’operatore
Preparare un adeguato piano di audit sulla base del livello di rischio
individuato e dell’attività svolta dall’operatore economico
Effettuare un’attività di audit
Individuare i rischi che non sono accettabili per l’operatore economico
Prendere la decisione se rilasciare o meno il certificato
AEO Compact Model (cfr. TAXUD/2006/1452) per il processo dell’analisi dei rischi
P
High
r
o
b
Medium
a
b
i
Low
l
i
t
à
11
Low
Medium
High
Impatto (conseguenze)
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Mappatura dei rischi
In Italia, la procedura informatizzata del circuito doganale di controllo, all’atto della
registrazione della dichiarazione doganale, segnala:
•
•
•
•
canale verde: se la merce non deve essere sottoposta al alcun ulteriore
controllo rispetto al controllo automatizzato effettuato dal sistema;
canale giallo: se si deve procedere al controllo documentale;
canale arancione: se si deve procedere al controllo scanner;
canale
rosso:
se
si
deve
procedere
al
controllo
fisico.
Gli operatori economici autorizzati – che hanno spontaneamente richiesto
l’intervento un Audit doganale – potranno beneficiare di una riduzione dei fattori di
rischio nell’ambito della procedura di controlli anzidetta in base al livello di
affidabilità doganale che l'Agenzia riterrà di poter attribuire loro.
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Mappatura dei rischi
Le particolarità dell’Italia
• Sebbene nel Nuovo Codice Doganale Europeo siano stati introdotti i principi
per una gestione comune dei rischi, non sono ancora attuati sistemi di controllo
omogenei e coerenti a livello comunitario.
•
Pertanto, in attesa che vengano realizzate le applicazioni informatiche
connesse al Full System business Process Model AEO, nel Circuito doganale
di controllo dell’Agenzia delle Dogane, saranno definiti e attivati due livelli di
affidabilità, al fine di gestire i benefici e le riduzioni dei controlli doganali,
selezionati in modo automatizzato.
 Affidabilità (A), con riduzioni di controllo dal 10% al 50% .
 Alta Affidabilità (AA), con riduzioni di controllo dal 51% al 90%.
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Agenda
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Nuovo ruolo dell’Autorità doganali nella UE
Cos’è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
Mappatura dei rischi
Le tipologie di certificato AEO
Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Accordi di mutuo riconoscimento tra programmi AEO
Procedure domiciliate import e export e sdoganamento telematico
Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Certificazioni AEO rilasciate in Italia ed in Europa
Conclusioni
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Le tipologie certificati AEO
CERTIFICATI
Certificato AEOC
– Semplificazioni
doganali
I criteri
•Sezione I:
Informazioni
sull’azienda
•Sezione II:
Osservanza degli
obblighi doganali e
fiscali
•Sezione III:
Sistema contabile e
logistico dell’impresa
del richiedente (che
include: sistemi o
processi che
distinguono i beni
comunitari da quelli
non comunitari)
•Sezione IV:
Solvibilità finanziaria
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Certificato
AEOS –
Sicurezza
•Sezione I:
Informazioni
sull’azienda
•Sezione II:
Osservanza degli
obblighi doganali e
fiscali
•Sezione III:
Sistema contabile e
logistico dell’impresa
del richiedente (con
esclusione dei
sistemi o processi
che distinguono i
beni comunitari da
quelli non
comunitari)
•Sezione IV:
Solvibilità finanziaria
•Sezione V:
Requisiti di
sicurezza
Certificato
AEOF –
Semplificazioni doganali
e Sicurezza
(Full)
•Sezione I:
Informazioni
sull’azienda
•Sezione II:
Osservanza degli
obblighi doganali e
fiscali
•Sezione III:
Sistema contabile e
logistico
dell’impresa del
richiedente (che
include: sistemi o
processi che
distinguono i beni
comunitari da quelli
non comunitari)
•Sezione IV:
Solvibilità
finanziaria
•Sezione V:
Requisiti di
sicurezza
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Nuovo ruolo dell’Autorità doganali nella UE
Cos’è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
Mappatura dei rischi
Le tipologie di certificato AEO
Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Accordi di mutuo riconoscimento tra programmi AEO
Procedure domiciliate import e export e sdoganamento telematico
Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Conclusioni
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Vantaggi
Vantaggi Diretti
Vantaggi Indiretti
Riduzione dei controlli documentali, scanner e fisici (fino al
90% degli attuali controlli);
Fidelizzazione della clientela e maggiore credibilità sul
mercato;
Trattamento prioritario delle spedizioni se selezionate per
il controllo (controlli doganali complementari prioritari);
Migliori relazioni con le Autorità doganali;
Scelta, da parte dell’operatore, del luogo presso cui
effettuare i controlli doganali;
Migliore pianificazione delle spedizioni e minori ritardi
nelle spedizioni;
Diminuzione dei furti e delle perdite;
Procedura agevolata nell’ottenere le semplificazioni
doganali attualmente previste dal Codice doganale
(procedura della dichiarazione incompleta, procedura di
domiciliazione,
speditore
autorizzato,
redazione
posticipata del manifesto, destinatario autorizzato nel
regime TIR);
Diminuzione degli incidenti legati alle condizioni di
sicurezza;
Esonero garanzia per depositi IVA; per i titolari di
domiciliata
Miglioramento negli adempimenti fiscali e minor rischio
di sanzioni.
Sdoganamento telematico all’esportazione con procedure
di domiciliazione H23.
Per AEOS e AEOF:
Semplificazioni varie nell’ambito del transito comunitario
(come l’uso di una garanzia globale o la dispensa dalla
garanzia, ecc.)
NB: Mutuo riconoscimento dei programmi di sicurezza con
Paesi terzi.
Numero ridotto di dati per le dichiarazioni sommarie;
Comunicazione preventiva dell’esito positivo del circuito
doganale di controllo sulla dichiarazione sommaria
(l’Ufficio doganale competente comunica l’AEO che la
spedizione è stata selezionata al controllo fisico, prima
dell’effettivo ingresso delle merci nel territorio doganale
comunitario).
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Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO (segue…)
Minori controlli fisici e documentali
La certificazione AEO è rilasciata per il singolo soggetto richiedente.
In generale le Autorità doganali nell’individuazione del profilo di rischio della singola
operazione doganale dovrebbero tener conto:
• del tipo di rappresentanza esistente tra l’agente e l’importatore (diretta o
indiretta) e
• degli specifici rischi identificati durante la procedura di autorizzazione per la
certificazione AEO.
Se solo alcuni degli operatori economici coinvolti nella supply chain hanno la
certificazione AEO si ha una riduzione dei controlli fisici e documentali sino al 50%.
Tale riduzione opera in misura massima – sino al 90% – se tutti gli operatori
economici coinvolti nella supply chain hanno la certificazione AEO.
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Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO (segue…)
Situazione 1) – Agente doganale certificato AEO / importatore non AEO
• in caso di rappresentanza diretta (agente che agisce in nome e per conto
dell’importatore), il soggetto certificato AEO e il dichiarante (i.e. l’importatore)
non coincidono e ciò comporta un maggior profilo di rischio dell’operazione;
• in caso di rappresentanza indiretta (agente che agisce in nome proprio), il profilo
di rischio dell’importazione dovrebbe essere ridotto.
Situazione 2) – Agente doganale non certificato / importatore AEO
• La riduzione del profilo di rischio dell’importazione dovrebbe essere effettuata
considerando gli specifici profili emersi in sede di rilascio della certificazione AEO
riguardanti la qualità delle procedure predisposte per verificare l’accuratezza
delle dichiarazioni doganali presentate dall’agente e delle altre formalità doganali
affidate all’agente;
• il profilo di rischio dell’importazione dovrebbe tener conto anche del grado di
coinvolgimento dell’agente nei contatti con le autorità doganali.
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Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Numero ridotto di dati per le dichiarazioni sommarie
Gli operatori AEO non saranno tenuti ad indicare nelle dichiarazioni sommarie i
seguenti dati:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Numero di articoli;
Localizzazione delle merci;
Codice del luogo di scarico;
Tipo di colli;
Marchi di spedizione;
Numero di identificazione del materiale, se containerizzato;
Massa lorda (kg);
Codici delle merci pericolose (ONU);
Numero del suggello;
Codice del metodo di pagamento delle spese di trasporto.
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Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Comunicazione preventiva dei controlli da effettuare
• «Quando una dichiarazione sommaria di entrata è stata presentata da un titolare
di certificato AEO di cui all’articolo 14 bis, paragrafo 1, lettera b) o c), il
competente ufficio doganale può comunicare all’operatore economico autorizzato,
prima dell’ingresso delle merci nel territorio doganale comunitario, quando in esito
a un’analisi del rischio di sicurezza, la spedizione è stata selezionata per essere
sottoposta a un controllo fisico complementare. Tale comunicazione può avvenire
soltanto se non compromette il controllo da effettuare»
• «Gli Stati membri possono tuttavia procedere a un controllo fisico anche quando
un operatore economico autorizzato non abbia ricevuto comunicazione, prima
dell’arrivo delle merci nel territorio doganale della Comunità, della selezione della
spedizione per tale controllo. Il primo comma e il secondo comma si applicano per
analogia alle merci destinate all’uscita dal territorio doganale della Comunità»
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Mappatura dei rischi
Le tipologie di certificato AEO
Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Accordi di mutuo riconoscimento tra programmi AEO
Procedure domiciliate import e export e sdoganamento telematico
Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Certificazioni AEO rilasciate in Italia ed in Europa
Conclusioni
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Accordi di mutuo riconoscimento
Giappone
USA
Accordo di mutuo riconoscimento firmato e operativo
Accordo di mutuo riconoscimento firmato e operativo
Svizzera
Norvegia
Accordi di mutuo riconoscimento firmati, ma non ancora operativi
Andorra
Cina
Accordo di mutuo riconoscimento in fase di negoziazione
NB certificazioni analoghe in Brasile (“Regime Linea
Azzurra”);
Canada (Fast);
America Latina (BASC); Australia (Frontline).
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Accordo relativo ai programmi A.E.O./C-TPAT tra U.E. e U.S.A
 4 maggio 2012: Decisione per il Mutuo Riconoscimento tra il Programma CTPAT)» Stati Uniti di America e il Programma AEO dell’Unione Europea;
 3 luglio 2012: Nota informativa della Commissione europea contenente
procedure operative che gli operatori AEO comunitari devono adottare per
beneficiare dei vantaggi derivanti dal «trattamento favorevole fornito dal mutuo
riconoscimento» (che «si tradurrà in una riduzione dei costi, procedure
semplificate e maggiore praticabilità delle attività commerciali transoceaniche»);
 per beneficiare di tali vantaggi, gli AEO comunitari devono registrare il proprio
numero EORI tramite una applicazione web che è stata creata dalle autorità US
per richiedere il loro abbinamento al proprio numero o ai numeri
“Manufacturer’s Identification (MID)”.
Cfr. Comunicazione dell’Agenzia delle Dogane del 5 luglio 2012
Chi esporta beni negli Stati Uniti deve procedere al più presto a richiedere la
certificazione AEO con la componente sicurezza (AEOS e AEOF) prima di poter
chiedere tale abbinamento con il numero MID americano e poter quindi beneficiare
dei vantaggi anzidetti.
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Accordo relativo ai programmi A.E.O./C-TPAT tra U.E. e U.S.A
«EU – US Mutual Recognition Decision» del 31 gennaio 2013
http://ec.europa.eu/taxation_customs/resources/documents/common/whats_new/1
3_01_31_eu-us_questions-answers.pdf
• “as the Decision is reciprocal, following the launch in January 2013 of the
information exchange of C-TPAT importer members that also export to the EU,
the EU will start to recognize that status in the EU’s risk management systems.
This means that as C-TPAT exports reach any of the 27 Member States, those
shipments will be considered secure and will receive a lower risk score”.
• “by using the MID of the AEO manufacturer/exporter in the entry summary
declaration the entire supply chain will benefit from the reduced risk score”.
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Mappatura dei rischi
Le tipologie di certificato AEO
Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Accordi di mutuo riconoscimento tra programmi AEO
Procedure domiciliate import e export e sdoganamento telematico
Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Certificazioni AEO rilasciate in Italia ed in Europa
Conclusioni
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Nuove procedure telematiche
A partire dalle ore 8 del 27 Novembre 2012
Con Circolare n. 16 è stato completato il percorso per la digitalizzazione delle
dichiarazioni doganali, con l’eliminazione dei casi residuali in cui è richiesta la copia
cartacea delle dichiarazioni comunque trasmesse via EDI.
A tal fine, è stato aggiornato il tracciato del messaggio «IM» («Registrazione della
dichiarazione di importazione e di introduzione in deposito») che consente l’invio
delle dichiarazioni telematiche, firmate digitalmente, ed il conseguente
sdoganamento telematico per
• le operazioni di introduzione in deposito in procedura di domiciliazione, di
importazione definitiva, di perfezionamento attivo, ammissione temporanea e di
introduzione in deposito in procedura ordinaria
• lo scarico automatizzato delle merci precedentemente introdotte in deposito
doganale e l’estrazione della merce dal deposito di tipo E
Con il nuovo messaggio IM, sono previsti due nuovi campi (per il momento vuoti)
• campo «pre-clearing», predisposto per il prossimo utilizzo di tale procedura;
• campo «Codice e CIN luogo di scarico delle merci» che consentirà ai soggetti
AEO, titolari di procedura domiciliata, di indicare un luogo di scarico diverso da
quello di visita delle merci!
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Procedure domiciliate import e export
Nel quadro di un regime normale di importazione ed esportazione, anche a seguito
delle nuove procedure di sdoganamento telematico, l’operatore deve in ogni caso
presentare le merci in dogana con l’indicazione di tutti i dati richiesti nella relativa
dichiarazione doganale.
Un operatore economico che importa e esporta frequentemente
• può, invece, beneficiare della procedura domiciliata (i.e. una procedura di
sdoganamento facilitato che consente al soggetto autorizzato di poter spedire o
ricevere le merci direttamente nei propri locali o altri luoghi autorizzati espletando
direttamente le formalità doganali).
• previo ottenimento di apposita autorizzazione. A tal fine il richiedente deve avere
«di fatto» i requisiti richiesti per gli operatori AEOC (cfr. Regolamento EC n.
1192/2008 e Determinazione del 14 dicembre dell’Agenzia delle Dogane )
cfr. Le Linee Guida sulle procedure semplificate TAXUD/1284/2005
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Procedure telematiche in domiciliazione
ll servizio di sdoganamento telematico è disponibile tutti i giorni dalle 1.00 alle 24.00
(H23):
• negli uffici che assicurano un’operatività estesa fino alle 24 ore, per le
operazioni di importazione ed esportazione in procedura domiciliata;
• in tutti gli uffici, per le operazioni di esportazione e di esportazione abbinata
a transito effettuate dagli operatori AEO in procedura domiciliata, in ragione
dell’affidabilità e del grado di responsabilità richiesto ed assicurato da tali
operatori nell’espletamento delle formalità doganali.
NB Le merci selezionate per il controllo (esito
della dichiarazione “non
svincolabile”) devono restare nel luogo autorizzato sino
all’intervento del
funzionario doganale, di norma effettuato nella fasce orarie e nei giorni di operatività
degli uffici di controllo (cfr. Nota n° 78736 del 22.06.2012).
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Nuovo ruolo dell’Autorità doganali nella UE
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Mappatura dei rischi
Le tipologie di certificato AEO
Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Accordi di mutuo riconoscimento tra programmi AEO
Procedure domiciliate import e export e sdoganamento telematico
Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Certificazioni AEO rilasciate in Italia ed in Europa
Conclusioni
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Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Circ. n. 36/D del 28.12.2007: «le attività di audit consentono all’Agenzia di avere
una conoscenza approfondita dell’operatore e un quadro circostanziato dell’attività
dello stesso, attraverso la raccolta di evidenze oggettive, informazioni operative e
documentali raccolte anche sul campo dagli auditors doganali … E’, pertanto,
importante che l’utente si prepari adeguatamente all’audit … coordinando le
proprie strutture e servizi e tenendo sempre attivo il canale di comunicazione
con il team di auditors degli uffici delle dogane affinché le attività di audit si
svolgano in modo rapido ed in condizioni di efficienza operativa».
• è consigliabile informare fin da subito l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
competente in merito all’intenzione della Società di procedere alla richiesta della
certificazione AEO;
• al termine delle fasi di attività di pre-audit, è opportuno discutere in anticipo con
l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli competente le eventuali azioni correttive
individuate.
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Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Descrizione criticità rilevata:
La Società non dispone di un ufficio doganale adeguatamente strutturato con un
responsabile addetto alle questioni doganali e del personale specificamente
dedicato.
L’assenza di una tale struttura non garantisce la presenza di procedure adeguate
per la corretta osservanza delle norme doganali, con particolare riferimento alla
individuazione del valore in dogana, classificazione ed origine della merce.
Descrizione Rischio:
Assenza di procedure adeguate per la corretta determinazione dei diritti doganali
dovuti.
Raccomandazioni:
Si raccomanda di strutturare un ufficio interno con personale specifico dedicato alle
questioni doganali. In particolare si consiglia di individuare un responsabile delle
questioni doganali e del personale specificamente dedicato. Training e
aggiornamento!
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Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Descrizione criticità rilevata:
Identificazione di diverse casistiche di errata compilazione di bollette doganali
essendo il controllo sulle bollette doganali predisposte e presentate dagli
spedizionieri talvolta effettuato a posteriori dalle società che importano ed
esportano.
Descrizione Rischio:
Comportamento inosservante delle norme fiscali doganali.
Raccomandazioni:
Implementazione di procedure che devono assicurare :
• la completezza, l’accuratezza e la tempestività delle dichiarazioni doganali
redatte dalla Società e/o dagli spedizionieri/agenti;
• la corretta presentazione e conservazione della documentazione giustificativa;
• erogazione di istruzioni chiare ed inequivocabili all’agente;
• controlli (ex ante ed ex post) dell’accuratezza e tempestività dell’attività
dell’agente;
• modalità di notifica all’agente di eventuali errori/modifiche relativi alle
voci/scritture appurate;
• comunicazione volontaria di errori all’Agenzia delle Dogane.
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Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Descrizione criticità rilevata:
La Società non include nel valore in dogana delle importazioni le royalties pagate
alla società capogruppo ed altri terzi licenzianti. La Società non ha documentazione
a supporto di tale impostazione (pareri/studi).
Descrizione Rischio:
Comportamento inosservante delle norme doganali.
Raccomandazioni:
Si raccomanda un’attenta analisi dell’obbligo di includere o meno le royalties nel
valore in dogana, mediante una attenta analisi dei relativi contratti e di altri elementi
di fatto al fine di valutare se i controlli effettuati dal licenziante nei confronti del
produttore vanno al di là di un mero controllo di qualità e se l’acquirente delle merci
sia o meno libero di ottenere tali merci da altri fornitori non legati al venditore.
Cfr. Circolare dell’Agenzia delle Dogane n. 21/D del 30 Novembre 2012
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Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Descrizione criticità rilevata:
In certi casi, gli spedizionieri effettuano transiti sia in importazione che in
esportazione. In questi casi, le operazioni di transito T1 sono gestite direttamente
dagli spedizionieri. La Società non dispone di documentazione a supporto delle
operazioni di transito effettuate e non procede alla verifica della chiusura
dell’operazione di transito (cfr. appuramento del T1), né riesce ad estrapolare dal
sistema i dati relativi ai suddetti trasporti.
Descrizione Rischio:
Comportamento inosservante delle norme doganali e rischio per la sicurezza dei
beni
Raccomandazioni:
Si raccomanda di verificare, anche con l’Ufficio Logistica della Società, come
introdurre un maggior coinvolgimento della Società nella gestione dei transiti accesi
dai propri spedizionieri e, in particolare, di adottare e formalizzare una procedura
per il controllo e il monitoraggio da parte della Società dell’attività degli spedizionieri
con riferimento ai predetti transiti.
NB problema similare per appuramento delle operazioni di esportazione
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Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Descrizione criticità rilevata:
Con gli spedizionieri che sono incaricati ad effettuare sia il servizio di trasporto, non
esistono contratti che specifichino gli specifici obblighi contrattuali né la tipologia e
le modalità di rappresentanza che i primi possono conferire ad altri agenti doganali
(diretta o indiretta). L’autorità doganale, in conformità con la legge, può chiedere in
qualsiasi momento l’apposita documentazione/mandato di rappresentanza del
dichiarante
Descrizione Rischio:
Disconoscimento da parte dell’Autorità doganale del mandato di rappresentanza tra
la Società e gli spedizionieri che si presentano in dogana per la dichiarazione.
Raccomandazioni:
Si raccomanda di formalizzare un contratto con gli spedizionieri - o con eventuali
altri agenti - in cui siano specificati, tra gli altri, l’oggetto e le modalità dell’incarico
(e.g. eventuali procedure di domiciliazione utilizzate dagli agenti per conto della
Società) e le relative responsabilità nonché la tipologia di rappresentanza conferita,
i.e. diretta e indiretta.
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Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Descrizione criticità rilevata:
La classificazione della merce è affidata all’agente doganale e, in alcuni casi, la
Società fa riferimento solo alla nomenclatura combinata indicata dal fornitore in
fattura senza svolgere ulteriori analisi.
Descrizione Rischio:
Aumento del rischio di errore nella classificazione delle merci.
Raccomandazioni:
Implementazione di una procedura di classificazione che, tra gli altri, preveda:
• la nomina di un responsabile della classificazione della merce che si interfacci
con altri Uffici tecnici della qualità e progettazione del prodotto;
• creazione, mantenimento, modifica autorizzazione e archiviazione dei dati
(anche storici) nelle anagrafica prodotti, in cui ogni articolo è collegato ad un
codice merceologico con le relative aliquote di diritti;
• creazione e mantenimento di apposite schede tecniche di classificazione;
• aggiornamento periodico e revisione periodica delle principali classificazioni
adottate dalla Società.
NB Banca dati BTI, Note esplicative SA e della CEE, Sentenze ECJ
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Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Descrizione criticità rilevata:
Con riferimento ai certificati Eur 1 la procedura è gestita dagli spedizionieri in
parziale autonomia. In particolare, abbiamo riscontrato che la Società non effettua
alcun controllo di monitoraggio sulla adeguatezza delle procedure adottate dagli
spedizionieri con riferimento all’emissione dei predetti certificati.
Descrizione Rischio:
Aumento del rischio che la dichiarazione d’origine della merce possa risultare
incompleta / errata / falsa. Nel caso di controllo da parte dell’autorità doganale
sull’origine delle merci, la Società potrebbe non disporre dei necessari documenti di
prova (anche per dimostrare la propria buona fede).
Raccomandazioni:
Per quanto riguarda la merce destinata all’esportazione, si raccomanda di
predisporre una procedura scritta, con aggiornamento periodico, introducendo
maggiori controlli (sia formali che sostanziali) da parte della Società con riferimento
alla procedura di emissione dei certificati Eur 1 che accompagnano i beni in
esportazione. NB dichiarazioni a lungo termine, contratti e visite in loco con fornitori
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Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Es. Procedura per la determinazione del valore in dogana e della base
imponibile IVA all’importazione.
• indicare il nome del responsabile per la determinazione del valore in dogana;
• metodi utilizzati per la determinazione del valore;
• modalità di compilazione e presentazione delle dichiarazioni sul valore, ove
richieste;
• modalità di determinazione del valore in dogana ed IVA;
• modalità di contabilizzazione dei costi di nolo ed assicurazione;
• relazione acquirente-venditore secondo la regolamentazione CE ed impatto che
la relazione può avere sul prezzo della merce importata;
• restrizioni alla disponibilità della merce da parte dell’acquirente;
• se la vendita o il prezzo è soggetta a condizioni o prestazioni a causa delle quali
non può essere determinato un valore per la merce che viene valutata;
• corrispettivi e diritti di licenza, relativi alla merce importata, dovuti direttamente o
indirettamente dall’acquirente come condizione della vendita;
• accordi in base ai quali una parte dei proventi di eventuali rivendite, cessioni o
utilizzazioni successive viene pagata direttamente o indirettamente al venditore;
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Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Es. Procedura per la determinazione del valore in dogana e della base
imponibile IVA all’importazione.
• costi sostenuti dall’acquirente (ma non inclusi nel prezzo) per commissioni o
mediazione (escluse le commissioni di acquisto) oppure per contenitori e
imballaggio;
• beni e/o servizi forniti dall’acquirente a titolo gratuito oppure a prezzo ridotto per
l’uso connesso alla produzione ed alla vendita per l’esportazione della merce
importata (al riguardo, si consiglia di verificare che tutte le attività di studio, d'arte
e di design, piani e schizzi, necessari per produrre le merci importate, siano
eseguiti all’interno della Comunità);
• costi diversi da quelli connessi alla consegna della merce importata, compresi nel
prezzo dovuto;
• modalità secondo le quali il soggetto che redige la dichiarazione è a conoscenza
degli eventuali costi non direttamente legati ad una spedizione;
• modalità di conversione per le fatture emesse/ricevute in moneta estera;
• documentazione di supporto allegata alle bollette di importazione e esportazione.
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Agenda
Sommario
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•
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•
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•
•
•
•
•
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Nuovo ruolo dell’Autorità doganali nella UE
Cos’è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
Mappatura dei rischi
Le tipologie di certificato AEO
Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Accordi di mutuo riconoscimento tra programmi AEO
Procedure domiciliate import e export e sdoganamento telematico
Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Certificazioni AEO rilasciate in Italia ed in Europa
Conclusioni
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Certificazioni AEO rilasciate in Italia ed in Europa
Fino all’11/02/113 sono state rilasciate 11.095 certificazioni AEO in tutta Europa (di
cui 645 in Italia).
In particolare, tra gli altri, sono già operatori AEO:
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Certificazioni
dettaglio
Ranking Stato membro
AEO emessi
Ranking
Stato membro
AEO emessi
1
Germania
5143
14
Slovenia
78
2
Paesi bassi
1294
15
Danimarca
74
3
Francia
792
16
Finlandia
54
4
Italia
645
17
Slovacchia
48
5
Polonia
589
18
Romania
45
6
Spagna
483
19
30
7
Svezia
314
20
Grecia
Lettonia,
Lussemburgo
8
Regno Unito
304
21
Lituania
19
9
Belgio
270
22
Malta
18
10
Ungheria
266
23
Bulgaria
17
11
Austria
Repubblica
Ceca
Irlanda,
Portogallo
245
24
Estonia
15
116
25
Cipro
12
12
13
43
AEO rilasciate in Italia ed in Europa -
21
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Agenda
Sommario
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Nuovo ruolo dell’Autorità doganali nella UE
Cos’è un Operatore Economico Autorizzato (AEO)
Mappatura dei rischi
Le tipologie di certificato AEO
Vantaggi derivanti dalla certificazione AEO
Accordi di mutuo riconoscimento tra programmi AEO
Procedure domiciliate import e export e sdoganamento telematico
Pre–audit e alcuni esempi di azioni correttive
Certificazioni AEO rilasciate in Italia ed in Europa
Conclusioni
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Conclusioni
Il percorso per la certificazione AEO non è semplice, richiedendo
l’introduzione di controlli interni aggiuntivi e la costituzione di un Ufficio
doganale nonché una maggiore attenzione alla sicurezza dei prodotti,
ma
la certificazione AEO è alla base del nuovo Codice Doganale
• comporta di per sé vantaggi per la società che acquisisce una maggiore
consapevolezza del proprio business.
• consente di portare le dogane in house e ora anche paperless
• migliora i rapporti con le Autorità doganali
• sarà richiesta a breve anche dagli altri operatori AEO nonché dagli stessi clienti e
fornitori non comunitari in virtù degli accordi di mutuo riconoscimento
per rimanere competitivi nel commercio internazionale
occorre necessariamente prepararsi per tempo ad una nuova sfida!
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Per qualunque informazione o chiarimento …
… lo «Sportello dogane Unindustria»
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è a Vostra completa disposizione !
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