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Unità di apprendimento multidisciplinare per competenze

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Unità di apprendimento multidisciplinare per competenze
Unità di
apprendimento
multidisciplinare per
competenze
Pertosa, un luogo da scoprire
1
Proposta di MODELLO di PROGETTAZIONE di unita’ di lavoro formativa
Docente/i
Disciplina/e
GEOGRAFIA, ITALIANO, STORIA, ARTE E
IMMAGINE,SCIENZE, TECNOLOGIA,MATEMATICA
Classe/i
terza primaria.
Titolo
PERTOSA; UN LUOGO DA SCOPRIRE
Competenza/e  Qual è il profilo di competenza che voglio contribuire a
sviluppare con il mio percorso?
disciplinari
Apprendimenti che si vogliono promuovere
Apprendimento unitario
• Ricostruire
la storia di Pertosa delle origini, come insediamento preistorico dal Paleolitico al
Neolitico; l’ambiente naturale del luogo: le grotte, flora, fauna e il contesto
geografico, l’ambiente antropizzato: il paese e la struttura museale del MIDA
Produrre
scatti fotografici, manufatti, power point, video, testi informativi, descrittivi,
regolativi, narrativi realistici.
• Partecipare
all’ escursione naturalistica a Pertosa ed alla visita guidata della struttura
museale per acquisire le informazioni.
Atteggiamenti /comportamenti
• Motivazione allo studio, assunzione di responsabilità, maturazione nelle
scelte, coscienza delle proprie capacità, atteggiamento positivo - collaborativo,
autostima, rispetto reciproco, rispetto delle regole.
3
Asse storico- sociale: saper comprendere il cambiamento e la
diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione
sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali.
• Asse scientifico –tecnologico: saper osservare, descrivere ed
analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di
sistema e di complessità.
• Asse dei linguaggi: saper utilizzare gli strumenti
fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio
storico- artistico e letterario.
Competenze chiave di cittadinanza: imparare ad
imparare/individuare collegamenti e relazioni/agire in modo
autonomo e responsabile/comunicare/ collaborare e
partecipare/ acquisire ed interpretare l’informazione/
progettare.
2
Competenze trasversali
•
•
•
•
•
•
•
•
Comprende messaggi verbali orali e non verbali in situazioni interattive di diverso
genere ed interviene con correttezza, pertinenza, coerenza.
Comprende se, come, quando e perché in una data situazione di studio sia
necessario apprendere/acquisire ulteriori conoscenze/competenze.
Comprende come e perché dati e informazioni acquistano significato e valore nelle
loro interrelazioni all’interno di specifiche situazioni spazio-temporali .
Partecipa attivamente alle attività di insegnamento- apprendimento, portando
contributi personali ed originali, esito di ricerche individuali e di gruppo.
Organizza il suo apprendimento in ordine a tempi, fonti, risorse, tecnologie,
reperite anche al di là della situazione scolastica.
Esprime in autonomia opinioni, riflessioni, considerazioni, valutazioni
,assumendone la necessaria responsabilità.
Ricorre a quanto appreso in contesti pluridisciplinari per affrontare situazioni
nuove .
Conosce e utilizza le diverse fasi di un progetto :programmazione, pianificazione,
esecuzione, controllo.
5
DALLE INDICAZIONI DEL CURRICOLO 2012
• TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA CLASSE
TERZA
6
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al
termine della scuola primaria
GEOGRAFIA
• L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche,
utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.
• Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e
globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche,
progettare percorsi e itinerari di viaggio.
• Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e
satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
• Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti,
pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)
• Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina,
pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani.
7
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al
termine della scuola primaria
SCIENZE
• L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo
che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
• Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto
dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo
svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali,
propone e realizza semplici esperimenti.
8
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al
termine della scuola primaria
ITALIANO
•
•
•
•
•
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di
classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile
adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media
cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e
alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi
parafrasandoli, completandoli, trasformandoli
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e
caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono
correlate alla varietà di situazioni comunicative.
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali
relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti
del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi..
9
UNITA’ DI APPRENDIMENTO MULTIDISCIPLINARE
•
•
•
•
ITALIANO:
TESTI INFORMATIVI
TESTI NARRATIVOREALISTICI
TESTI DESCRITTIVI
TESTI REGOLATIVI
MATEMATICA:
RISOLUZIONE DI
PROBLEMI CONCRETI
ARTE E IMMAGINE
STUDIO DELLE IMMAGINI
GEOGRAFIA:
• L’ORIENTAMENTO
• LA CARTOGRAFIA
• GLI AMBIENTE CAMPANI
PERTOSA
UN PAESAGGIO DA
SCOPRIRE
TECNOLOGIA:
IL DEPLIANT
INFORMATIVO
SCIENZE:
IL METODO SPERIMENTALE
GLI ESSERI VIVENTI
10
Conoscenze
Lessico fondamentale per la gestione di semplici
comunicazioni orali in contesti formali e informali.
Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale
e non verbale.
Tecniche di lettura analitica e sintetica.
Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione
scritta.
Programmi applicativi più comuni :Word, Power Point.
I principali sviluppi storici che hanno coinvolto un
territorio.
Le diverse tipologie di fonti.
La preistoria: il Paleolitico
Le diverse fasi di progettazione e realizzazione di un
oggetto con materiale di uso comune.
I principali tipi di rocce e i processi da cui hanno avuto
origine.
Il lavoro del geografo.
Gli elementi fisici e la biodiversità nel sistema
ambientale del proprio territorio.
L’ambiente montuoso della Campania .
Le tecniche e i linguaggi per realizzare prodotti visivi.
Le tipologie del patrimonio storico - artistico e
museale di un territorio.
Abilità
Esporre in modo chiaro logico e coerente esperienze vissute o
testi ascoltati in contesti formali ed informali.
 Riconoscere nel testo orale e scritto, i differenti registri
comunicativi .
Applicare le diverse strategie di lettura.
Leggere le differenti fonti: letterarie, iconografiche,
cartografiche, ricavandone informazioni
Prendere appunti e redigere sintesi in forma semplice e chiara.
Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse
situazioni comunicative.
Collocare gli eventi storici affrontati secondo le coordinate
spazio-tempo.
Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle
abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria
esperienza personale.
Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta degli
elementi fisici, biologici, geologici di un territorio.
Riconoscere gli elementi principali del patrimonio storico artistico e ambientale di un territorio.
11
Valore formativo
Promuovere la conoscenza, il rispetto e la conservazione del
patrimonio ambientale, storico- artistico museale del proprio
territorio.
Prerequisiti
• saper utilizzare tablet , macchina fotografica digitale
• saper utilizzare il calcolo mentale e scritto
• saper risolvere semplici problemi
• sapersi orientare nello spazio e nel tempo
• riconoscere le caratteristiche di un paesaggio
12
Metodologie/strategie didattiche
COOPERATIVE LEARNING
L’insegnante assume il ruolo di facilitatore ed
organizzatore delle attività, strutturando “ambienti
di apprendimento” in cui gli alunni, favoriti da un
clima relazionale positivo, trasformano ogni attività
di apprendimento in un processo di” problem solving ” di gruppo. Gli studenti apprendono in
piccoli gruppi aiutandosi reciprocamente e
sentendosi corresponsabili del reciproco percorso.
Organizzazione delle attività
Progettazione guidata del percorso didattico
Osservazioni dirette sul territorio
Consultazione di testi
Lettura ed analisi dei testi consultati
Approfondimento ed elaborazione dei contenuti,
anche in forma digitale
Uscita didattica
Visione di video, foto ed immagini con la LIM
Produzione di: cartelloni, il depliant di Pertosa
PEER EDUCATION
Alunni di classe terza svolgono il ruolo di tutor e
formatori per altri gruppi classe mostrando le
competenze specifiche maturate nel percorso
formativo
DIDATTICA LABORATORIALE
Gli alunni sono protagonisti: formulano ipotesi,
operano e argomentano le scelte, padroneggiano i
processi, eseguono compiti anche complessi.
Percorsi differenziati di apprendimento .
13
Strumenti / Mezzi
Modalità di verifica
/Valutazione
MEZZI E STRUMENTI
Lavagna multimediale
Libri di testo
Internet
Computer
Macchina fotografica digitale
Fotocopiatrice
Filmati -fotografie- disegniesperienze praticheosservazioni sul campo attività manipolative –
esperimenti.
SCRITTO-GRAFICA
Componimenti / sintesi/relazioni/elaborati/manufatti
ORALE
Discussioni/ interventi personali/ interviste/ dialogo/
conversazioni guidate
Strumenti di valutazione
Osservazioni di processo:impegno,costanza,motivazione,capacità
di individuare problemi e di proporre ipotesi di soluzione,
concretezza,collaborazione,capacità di fronteggiare le crisi, di
collegare informazioni;
Analisi del prodotto:coerenza con la consegna , completezza ,
precisione, efficacia ecc.
Riflessione meta-cognitiva:relazione individuale scritta e orale che
renda conto del lavoro svolto, del percorso,delle scelte effettuate e
delle esperienze condotte e feedback dell’insegnante
Colloqui formali ed informali(interviste individuali o di gruppo,
conversazioni)
Autovalutazione /criteri : riflessione individuale su procedure;
riflessione su punti di forza e di debolezza;confronto e discussione
con i compagni.
Rubriche di valutazione:
• Rubrica per rilevare i livelli di qualità nella partecipazione in
gruppo
• Rubriche per rilevare le competenze disciplinari acquisite
RUBRICA PER RILEVARE I LIVELLI DI QUALITÀ NELLA PARTECIPAZIONE IN GRUPPO
ECCELLENTE(4)
- Svolge pienamente la
propria parte e anche
di più.
- Prende l’iniziativa
nell’aiutare il gruppo
ad organizzarsi.
- Fornisce molte idee
per lo sviluppo del
lavoro di gruppo.
- Assiste gli altri compagni
di gruppo
BUONO(3)
- Svolge in modo adeguato
la propria parte
del lavoro.
- Lavora in accordo
con gli altri membri
del gruppo.
- Partecipa alla discussione
dell’argomento.
- Offre incoraggiamento
agli altri
MEDIO(2)
- Svolge il lavoro quasi
come quello degli altri.
- È convinto a partecipare
dagli altri membri del
gruppo.
- Ascolta gli altri, in rare
occasioni suggerisce
delle cose.
- È preoccupato del proprio
lavoro
POVERO(1)
- Svolge meno lavoro
degli altri.
- Partecipa passivamente
al lavoro.
- Assume un
atteggiamento
da annoiato durante
il lavoro.
- Raramente si dimostra
interessato al proprio
lavoro.
COMUNI
CAZIONE
CON GLI
ALTRI
- Comunica chiaramente
desideri, idee,
bisogni personali e
sensazioni.
- Frequentemente esprime
apprezzamenti
per gli altri
membri del gruppo.
- Esprime feedback
positivi agli altri
- Accetta volentieri i
feedback dagli altri.
- Usualmente condivide
le sensazioni e i
pensieri con gli altri
partner del gruppo.
- Spesso incoraggia e
apprezza gli altri
membri del gruppo.
- Esprime feedback in
modi che non offendono.
- Accetta i feedback,
ma cerca di dar loro
poca importanza
- Raramente esprime le
sensazioni e le preferenze.
- Spesso incoraggia e
apprezza
gli altri.
- Sembra che dia per
scontato il lavoro degli
altri.
- Qualche volta ha ferito
i sentimenti dell’altro
con il feedback.
- Ha sostenuto il proprio
punto di vista sul feedback
ricevuto
Non ha parlato mai per
esprimere eccitazione
e/o frustrazione.
- Spesso con meraviglia
ha affermato ai membri
del gruppo “cosa sta
succedendo qui”?
- È stato apertamente
rude quando dava
feedback.
- Ha rifiutato di ascoltare
il feedback.
USO DEL
TEMPO
- Il lavoro derivante
dalle consegne è
sempre svolto in
tempo o qualche volta
prima di quanto
richiesto.
- Il lavoro derivante
dalle consegne è svolto
al limite del tempo
accordato
- Il lavoro derivante dalle
consegne è usualmente
in ritardo, ma completato
in tempo per essere
accettato.
- Alcuni lavori sono
sempre incompleti,
mentre gli altri partner
hanno completato le
15
consegne
LAVORO
COMUNE
16
RUBRICA VALUTATIVA: PRODUZIONE SCRITTA –
DIMENSIONI
ADERENZA ALLA
TRACCIA
RIFLESSIONE
LINGUISTICA
SEQUENZA LOGICOTEMPORALE
ORGANICITA’
ORIGINALITA’
OTTIMO
(9)
DISTINTO
(8)
BUONO
(7)
SUFFICIENTE
(6)
NON SUFFICIENTE
(5)
Si attiene pienamente
alla traccia
Si attiene in modo
adeguato alla traccia
Si attiene abbastanza
alla traccia
Si attiene poco alla
traccia
Non si attiene alla
traccia
Non commette errori
ortografici e rispetta
la sintassi
Commette alcuni
errori ortografici e
rispetta quasi
interamente la
sintassi
Commette pochi
errori ortografici e
rispetta la
parzialmente la
sintassi
Commette molti
errori ortografici e
rispetta
minimamente la
sintassi
Commette gravi
errori ortografici e
non rispetta la
sintassi
Utilizza
coerentemente gli
indicatori logicotemporali
Utilizza
adeguatamente gli
indicatori logicotemporali
Utilizza in modo
soddisfacente gli
indicatori logicotemporali
Utilizza in modo
sufficiente gli
indicatori logicotemporali
Non utilizza
indicatori logicotemporali
L’organizzazione del
testo è unitaria.
L’organizzazione del
testo è ordinata.
Il testo è organizzato
in maniera lineare.
L’organizzazione del
testo è semplice.
Il testo è organizzato
in maniera confusa.
Gli apporti personali
sono validi e
significativi.
Gli apporti personali
sono adeguatamente
significativi.
Gli apporti personali
sono abbastanza
significativi.
Gli apporti personali
sono presenti ma
poco significativi.
Gli apporti personali
non sono pertinenti,
o totalmente assenti.
17
TESTO ORIGINALE n° 1: Un panorama mozzafiato
Ed eccoci partire con armi e bagagli sulla vecchia Panda della mamma.
Lasciata l’autostrada, abbiamo imboccato una statale piena di tornanti, che si
inoltrava fra le montagne. Dopo la millesima curva, ci è apparso all’improvviso
il paese immerso nel fondovalle di un verde così intenso con tutte le case tipo
presepe posate a varie altezze e la chiesa dal campanile aguzzo più di una
matita appuntita, che le sorvegliava dall’alto.
Sullo sfondo, oltre il verde dell’ abetaie che si distribuiva sui pendii scoscesi,
spuntava una corona di rocce che pareva ritagliata nel cartone. Alcune cime
erano a torre, altre a piramide, e tantissime a guglia e ,al sole del tramonto,
prendevano un color rosa fucsia. Sotto i ghiacciai emanavano riflessi di
diamante. Ora, è risaputo che le Dolomiti sono rosa, dato che una volta furono
banchi di coralli o qualcosa di simile, ma non credevo di un rosa così sfacciato!
Questa volta ho dichiarato guerra a mia madre; si dovrà pentire di avermi
trascinata fin quassù…
Poi siamo arrivate alla casa: sembra una di quelle che disegnavo quando ero
piccola, quadrata e col tetto spiovente, piantata in mezzo a un prato verde con
tanti alberi da frutta.
18
ESERCIZI SULLA COMPRENSIONE DEL TESTO
1) Scrivi V (vero) o F (falso) accanto ad ogni affermazione.
V
01
La protagonista e la mamma partono per una vacanza al mare.
02
Prima percorrono l’autostrada, poi una strada piena di tornanti.
03
Sullo sfondo spunta una valle.
04
La catena di montagne al tramonto è di colore rosso.
05
Le Dolomiti una volta erano coralli.
06
La protagonista resta delusa ed indifferente di fronte al paesaggio.
07
La casa è quadrata col tetto spiovente.
08
Intorno alla casa ci sono grandi palazzi.
F
19
1) Completa il testo ed inserisci le parole mancanti, scegliendo fra quelle sotto elencate nella
tabella :
mamma
Dolomiti
campanile
casa
rosa
abeti
curve
viso
autostrada
auto
Ecco, io e la ……………….. partiamo, con attrezzature e bagagli, sulla sua vecchia ………………… .
Prima percorriamo l’ ……………….., poi imbocchiamo una strada piena di tornanti in mezzo alle
montagne.Dopo tante ……………….., vediamo il paese con tutte le case posate a varie altezze e la
chiesa dal ……………….. appuntito. Sullo sfondo,oltre il verde degli ……………….., spunta una catena di
montagne che sembra ritagliata nel cartone e che al sole del tramonto è di color ………………..
fucsia.Tutti sanno che le ……………….. sono rosa, perché una volta erano coralli.
Rimango meravigliata, però non faccio alcuna espressione sul ……………….. e non dico nulla.
Infine arriviamo alla ………………..: sembra una di quelle case che disegnavo quando ero piccola,
quadrata e col tetto spiovente, costruita in mezzo a un prato verde e con tanti alberi da frutta
20
1) Rispondi in modo completo alle domande:
1. Che cosa fanno la protagonista e la mamma?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
2. Con quale mezzo di trasporto vanno in vacanza?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
3. Dove si trova la strada piena di tornanti?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
4. Che cosa vedono dopo tante curve?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
5. Che cosa spunta oltre il verde degli abeti?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
6. Perché le Dolomiti sono rosa?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
7. Alla fine del viaggio dove arrivano?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
8. Com’è la casa?.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………
21
POI…
• A questa fase di macro-progettazione seguirà poi una fase di microprogettazione, in cui dettagliare le singole fasi individuando le specifiche
metodologie da impiegare, i tempi, le attività, i materiali e gli strumenti; in
una prospettiva di pianificazione strategica e flessibile, non si ritiene
invece indispensabile strutturare in modo troppo analitico la
progettazione delle singole fasi, ciò che deve risultare chiara e strutturata
è la trama complessiva del percorso.
Piano di lavoro dell’UDA
• Tempi previsti: 3 mesi ( in via previsionale)
• Consegna agli studenti : COMPITO DI REALTA’
 Formazione dei gruppi di lavoro(gruppi piccoli ed
eterogenei).
 Affidamento di ruoli e compiti
 Uscita sul territorio
 Elaborazione dei contenuti
 Ideazione e produzione
 Presentazione pubblica
 Relazione
23
• Compito di realtà
(situazione problema o prova situata)
• In termini operativi, quale prova di
competenza mi aspetto che i miei allievi
possano affrontare a conclusione del
percorso?
• Elaborare un depliant informativo per visitare
Pertosa.
24
ASSEGNAZIONE DEI RUOLI
25
Situazione stimolo : USCITA SUL TERRITORIO
ODA ITA: Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in
vista di scopi pratici
26
ODA GEOGRAFIA: L’ Orientamento
Muoversi consapevolmente nello
spazio circostante, orientandosi
attraverso punti di riferimento,
utilizzando gli indicatori topologici
(avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e
le mappe di spazi noti che si formano
nella mente (carte mentali).
27
ODA GEOGRAFIA: Paesaggio
Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio
percettivo e l’osservazione diretta.
LA
MONTAGNA
IL FIUME
28
ITALIANO-ARTE E IMMAGINE-GEOGRAFIA
ODA ITA: Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi
concreti (per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.)
DESCRIZIONE DI UN AMBIENTE
29
30
ARTE E IMMAGINE - GEOGRAFIA
L’arrivo in pullman a Pertosa
31
ASCOLTARE E PARLARE
ODA ITA: Interagire in modo
collaborativo in una conversazione, in
una discussione, in un dialogo su
argomenti di esperienza diretta,
formulando domande, dando risposte
e fornendo spiegazioni ed esempi.
Comprendere il tema e le
informazioni essenziali di
un’esposizione (diretta o trasmessa);
Formulare domande precise e
pertinenti di spiegazione e di
approfondimento durante o dopo
l’ascolto
32
ARTE E IMMAGINE: Le tecniche e i linguaggi per realizzare prodotti visivi
RITORNATI A SCUOLA…
IL PROGETTO DEL DEPLIANT INFORMATIVO
33
LA MAIL DELLA GUIDA:
Cari bambini della 3°A,
Sono Pierino, la guida del museo di Pertosa.
Sono stato molto colpito dal vostro entusiasmo e dalla vostra voglia di
conoscere il territorio in cui vivo: la nostra storia, l’ambiente in cui viviamo,
i frutti della nostra terra.
La vostra maestra mi ha detto che avete intenzione di realizzare un
dépliant che illustri l’ambiente di Pertosa per convincere altre classi a farci
visita.
È una splendida idea!!
Mi raccomando, appena sarà pronto, inviatemelo!
Sono proprio curioso di vedere cosa siete capaci di fare!
Un grande abbraccio
Pierino
34
ITALIANO: LA LETTERA
Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità
personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.)
35
Pierino, la guida del museo M.I.D.A.
La persona che possiamo osservare nella foto è
l' eccezionale guida del museo M.I.D.A.: Pierino.
Questo uomo è di corporatura robusta ed è basso. Il suo volto è ovale,
paffuto, allegro, vivace, calmo, dolce e di colore olivastro.
Gli occhi a mandorla di color castagna, accesi, espressivi e molto
intelligenti. I capelli non li ha . La sua fronte è spaziosa e alta.
Il naso è a patata. La bocca è grande e larga con le labbra sottili.
E' sempre fiero di sé e del suo museo, ma nonostante sia fiero e anche
severo.
Lui cammina veloce e sicuro.Spesso indossa una tuta blu.
Egli è allegro, dolce, simpatico e coraggioso e lo ha dimostrato quando
con le mani ha preso i vermi per il compostaggio, fa battute.
Durante la spiegazione era eccitato perché erano arrivati dei visitatori
si capiva perché si muoveva in continuazione e spesso ripeteva
"pigliamo".
I migliori scrittori.
DESCRIZIONE DI PERSONE
36
STORIA: Pertosa delle origini, come insediamento
preistorico dal Paleolitico al Neolitico
37
ITALIANO : IL TESTO INFORMATIVO
ODA ITA Ampliare il patrimonio lessicale attraverso
esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di
interazione orale e di lettura.
Usare in modo appropriato le parole man mano apprese
38
ODA ITA: Riconoscere se una frase è o no completa, costituita
cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi
necessari).
Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e
applicare le conoscenze ortografiche nella propria
produzione scritta.
ITALIANO : IL
TESTO
INFORMATIVO E
LA SINTASSI
DELLA FRASE
39
ITALIANO/SCIENZE/TECNOLOGIA: IL TESTO
REGOLATIVO «IL COMPOST»
ODA ITA: Comprendere e dare semplici istruzioni su un
gioco o un’attività conosciuta.
40
SCIENZE/TECNOLOGIA: IL METODO SPERIMENTALE
41
IL CARCIOFO BIANCO DI PERTOSA
OCCORRENTE






Bollitore
Acqua
Fornello
Panno di cotone bianco
Gomitolo di lana bianca
Foglie del carciofo di Pertosa
PROCEDIMENTO
Metto a bollire in un bollitore l’acqua e le
foglie del carciofo bianco di Pertosa. Quando
l’acqua inizia a bollire, immergo il panno di
cotone bianco e il gomitolo di lana bianca.
Lascia bollire per alcuni minuti, dopo di che
estraggo i tessuti e li lascio asciugare.
ITALIANO: IL TESTO REGOLATIVO
«COLORIAMO LA LANA CON IL
CARCIOFO BIANCO DI PERTOSA»
42
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