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Informatore n.52 - Istituto Oncologico Romagnolo

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Informatore n.52 - Istituto Oncologico Romagnolo
L’INFORMATORE N° 52 - GIUGNO 1999 - NUOVA SERIE
dell’ ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO
per la lotta contro il cancro in Romagna
Trimestrale - Dir. resp. Luciano Foglietta - Red. L. de' Calboli, 14 - FORLÌ - tel. 0543 35929 - Reg. Tribunale Forlì n. 568 del 18/3/1980 - Spedizione abbon. postale - 45% - art. 2 comma 20/B
legge 662/96 - Pubblicità inferiore 45% - Filiale di Forlì - Stampa FILOGRAF LITOGRAFIA s.r.l. - Iscr. Registro Nazionale della Stampa n. 06027 del 30/10/1997 - Codice di Impresa 08013.
I primi venti anni dello IOR
Convegni scientifici e manifestazioni pubbliche per celebrare l’avvenimento
na cooperativa per la lotta contro i tumori”: con questo titolo, il
25 aprile 1979, “Il Resto del Carlino” pubblicava la notizia della nascita
dell’Istituto Oncologico Romagnolo.
Motivazioni e propositi dei promotori
della straordinaria iniziativa, supportati
da statistiche e argomentazioni di carattere scientifico, occupavano l’intero
spazio di una pagina del quotidiano. Presentando l’evento, i redattori definivano
la portata dell’annuncio come un vero e
proprio invito alla speranza: da una
parte l’uomo
che soffre, colpito da tumore; dall’altra, la
prospettiva reale
per opporsi a
questa malattia
da tutti tanto
temuta fino al
punto da non
pronunciarne
neppure il nome.
“Un malaz”,
un “malaccio”,
sussurrava a
mezza voce la
nostra gente come quattro
anni più tardi
dirà, a piena
voce e senza
più veli, Lamberto Valli in
un memorabile, drammatico
intervento ai microfoni della Radio Italiana - cercando di celare, senza riuscirvi, il timore reverenziale, quasi sacro,
provato nei confronti di quello che ancora in quegli anni veniva indicato e nominato come il “male oscuro”.
“Uomini di scienza e uomini di buona
volontà - scrivevano quei giornalisti hanno unito le loro forze per ipotizzare
e avviare un’azione di fondo. I loro
nomi, le loro persone, la loro competen-
U
za rappresentano la più seria garanzia e
la più concreta possibilità di riuscita.
Assieme, essi ci propongono di prendere coscienza di una realtà. La solidarietà
di molti può divenire forza propulsiva e
determinante per la crescita della struttura che ci viene
prefigurata. E’ un’iniziativa nobile, di
largo respiro e suscettibile di sviluppi senza
precedenti se ben
assecondata dalla
di un’azione più localizzata, e quindi
più capillarizzata, diretta ad intervenire
sugli aspetti della nostra entità territoriale
e sulla sua connessione alle realtà epidemiologiche specifiche. Sono queste le
realtà che toccano tutti noi da vicino, dalle
quali partiranno interventi corretti e
mirati”.
Vent’anni dopo quell’annuncio, non
solo la Romagna ma l’Italia intera e
il mondo scientifico internazionale
conoscono e apprezzano l’Istituto
Oncologico Romagnolo, i suoi sviluppi, le sue realizzazioni, le sue
prospettive per un imminente futuro.
Per celebrare la ventennale ricorren1979-1999
za, sono state programmate iniziatiVe n t ’ a n n i d i
ve a carattere scientifico e altre di
Solidarietà
ampio interesse pubblico. Fra le
prime, figurano il
convegno tenuto a
Milano Marittima
il 4 giugno sulla
Produzione scientifica dell’Istituto
Oncologico Romagnolo: 20 anni di
ricerca, il convegno internazionale
che si svolgerà a
Bellaria-Igea Marina
dal 29 settembre al 2
ottobre sul tema
L’approccio globale
al paziente oncologico, al quale farà
seguito - nella giornata successiva, il 3
volontà di un’intera comunità, quale
ottobre - il XV convegno dei Volontari
quella che anima e vivifica questa
IOR. Fra le inziative pubbliche, avrà
nostra terra di Romagna. Altre istituziogrande risonanza l’ Air Show 1999, che
ni e altre personalità stanno lanciando
si terrà domenica 18 luglio nel cielo di
da qualche tempo, a livello nazionale,
Bellaria-Igea Marina con la partecipaappelli ad intensificare la partecipaziozione della pattuglia acrobatica nazione dei cittadini alla lotta contro i
nale, conosciuta col nome di “Frecce
tumori. Sono proposte serie e certamenTricolori”, al quale faranno da prologo,
te degne di apprezzamento. Tuttavia,
venerdì 16 alle 21 nel Palazzo dei Conquella che appare su queste colonne
gressi di Bellaria, il concerto della
(segue in 2a pagina)
contiene in sé tutti gli elementi concreti
1
I VENT’ANNI DELLO IOR
dalla (1a pagina)
Banda dell’Aeronautica Militare e
sabato 17 le prove tecniche dei velivoli
che il giorno dopo parteciperranno allo
Show.
Date e qualità delle manifestazioni sono
state illustrate dalla stampa, dopo la
conferenza tenuta nella sede forlivese
nei primi giorni di maggio. “Vent’anni
fa - ha detto in quell’occasione il presidente on. Roberto Pinza, facendo il
punto sulle dimensioni raggiunte dall’Istituto ai giorni nostri - non avrei mai
immaginato che l’allora nascente IOR
sarebbe divenuto tanto grande e importante. Le radici sbocciate nel 1979 si
sono diffuse in tutto il territorio delle
tre province di Forlì, Ravenna e Rimini
ed oggi non hanno confronto in tutta
Italia. Dalla prima raccolta di denaro,
attuata secondo la logica del granello
tipica dei nostri braccianti e finalizzata
all’acquisto iniziale degli strumenti
indispensabili per sopravvivere, siamo
passati ai luminosi traguardi degli
ultimi anni, raggiunti con l’appoggio di
istituzioni, aziende, paesi interi, cittadini d’ogni condizione”. Al chiudersi
del 1998, il quadro delle risorse umane
presentava 3.715 soci, 7.000 aderenti,
800 volontari, 90 borsisti e collaboratori tecnico-scientifici, interni ed esterni;
i programmi d’investimento per la
ricerca scientifica avevano raggiunto 2
miliardi 451 milioni (nel 1997, 2
miliardi 58 milioni) mentre quelli per
l’assistenza domiciliare erano saliti a 1
miliardo 415 milioni (nel 1997, 1
miliardo 308 milioni); nello stesso anno
sono state acquistate attrezzature scientifiche per 942 milioni (704 nel 1997);
in collaborazione con medici di famiglia e Ausl, 1.175 malati di tumore sono
stati assistiti gratuitamente a domicilio.
Entrando in ambito eminentemente
scientifico, il prof. Dino Amadori ha
messo in rilievo la parte svolta dallo
IOR nel conseguimento di prestigiosi
obiettivi. “Vorrei sottolineare - ha detto
fra l’altro - la forte collaborazione rag-
giunta fra le Oncologie operanti nel
territorio, tale da consentire alla
Romagna di disporre oggi della miglior
rete assistenziale del Paese. Determinanti, a questo proposito, sono stati gli
interventi dell’Istituto Oncologico sulle
istituzioni pubbliche: è sufficiente l’esempio dato da una realtà come Rimini
che appena dieci anni fa non disponeva
di una struttura ospedaliera di Oncologia. Dalla sua istituzione ad oggi, lo
IOR si è adoperato infaticabilmente per
far sì che dai “piccoli ghetti per malati
inguaribili “ si giungesse all’introduzione di una cultura dell’Oncologia, ad
un approccio globale fatto di ricerca,
assistenza, solidarietà. Ora si sta lavorando al progetto di costituzione dell’Istituto di Ricerca e Cura dei Tumori,
che sorgerà a Meldola con la partecipazione delle Aziende Unità Sanitarie
Locali di Forlì, Cesena, Ravenna e
Rimini e le Fondazioni Casse di Risparmio di Forlì, Cesena e Ravenna. Per
consentire l’attivazione del progetto,
occorrerà procedere alla ristrutturazione dell’ospedale esistente nella città
del Bidente in funzione di una Oncologia ad alta specializzazione, innovativa, con unità operative per trattamenti
particolari di immunoterapia e radioterapia, di applicazione clinica della
ricerca di base, di terapia sperimentale. Un terzo della superficie totale sarà
destinato agli operatori della ricerca
scientifica; agli ammalati saranno
riservati 45 posti-letto”.
Il dott. Giorgio Cruciani e il dott. Vincenzo Erroi hanno completato le infor-
mazioni sulle attività dell’Istituto
Oncologico Romagnolo illustrando, il
primo, i livelli raggiunti dai programmi
di ricerca scientifica, la cui conduzione
e attuazione sono affidate a qualificati
ed esperti professionisti interni ed
esterni allo IOR, e, il secondo, l’opera
preziosissima ed indispensabile dei
volontari impegnati su vari versanti,
dalla raccolta di fondi all’assistenza
domiciliare a malati di tumore, dall’apporto organizzativo alle iniziative alla
partecipazione gestionale: “Con l’avvento dell’Istituto di Ricerca e Cura dei
Tumori - ha aggiunto il dott. Erroi nuovi, importanti, compiti saranno affidati agli uomini e alle donne del volontariato”.
Le celebrazioni del ventennale IOR
sono organizzate con la partecipazione
e il contributo di istituzioni e aziende
operanti sul nostro territorio: Banca di
Credito Cooperativo Romagna Est Bellaria, Banca Popolare dell’EmiliaRomagna Cesena, Comune di Cesena,
Conad Romagna-Marche Forlì, Filograf
Litografia Forlì, Idrotermica Coop
Forlì, Marco Polo Forlì, Provincia di
Forlì-Cesena, Pulix Coop Forlì, RAS
Assicurazioni,
Regione
EmiliaRomagna, Shering Plough Milano,
Società Pubblicità Editoriale Cesena.
didascalia:
In prima pagina, due immagini della
Conferenza Stampa: il prof. Amadori,
l’on. Pinza, il dott. Cruciani, il dott.
Erroi; i colleghi della stampa Foggetti,
D’Egidi, Rondoni.
Domenica 3 ottobre 1999 avrà luogo a Bellaria-Igea Marina,
al Centro Congressi Europeo, il 15° Convegno dei Volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo. L’assise celebrerà il ventesimo anniversario di fondazione dello
IOR, ma al di là di questo tema che rappresenta l’ufficialità dell’anno ci sarà
spazio e tempo per affrontare altri argomenti che, però
- a sottolineare la straordinarietà dell’avvenimento - non sono stati prefissati come
invece, è prassi consueta. Sarete voi ad indicarli, comunicando con la massima
tempestività il tema che più vi sta a cuore.
Potrete rivolgervi a qualunque sede IOR (o, se volete, per iscritto alla sede di
FORLI’ Largo de’ Calboli 14), ma non perdete tempo!
IL 4 GIUGNO SI E’ SVOLTO A MILANO MARITTIMA IL PRIMO CONVEGNO SCIENTIFICO DEL VENTESIMO DI FONDAZIONE DELLO IOR
“LA PRODUZIONE SCIENTIFICA DELL’ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO”
Col titolo “La produzione Scientifica dell’Istituto Oncologico Romagnolo”, il 4
giugno si è svolto nel centro congressi dell’Hotel “Mare e Pineta” di Milano Marittima, il primo convegno scientifico inserito
nel programma delle manifestazioni indette
per il ventesimo anniversario di fondazione
dello IOR. Suddiviso in due sessioni - preclinica e clinica - il simposio ha consentito
ai partecipanti di approfondire la conoscenza della ventennale attività di Ricerca Scientifica finanziata dall’Istituto, lo stato dei
lavori, i risultati raggiunti e gli obiettivi
futuri. Alla relazione introduttiva tenuta dal
dott. Giorgio Cruciani affidiamo il compito
emblematico di far sintesi sugli argomenti
trattati.
*
2
’Istituto Oncologico Romagnolo nacque
nel 1979 per iniziativa di alcuni soci fondatori dotati di lungimiranza e di grandi
capacità professionali, fra i quali in primo piano
il prof. Dino Amadori. Gli Ospedali di Romagna erano allora dedicati in modo esclusivo
all’assistenza, mentre le possibilità di fare ricerca erano inesistenti e le strutture oncologiche
molto limitate, spesso senza posti-letto o collocate in sotterranei, quasi a voler nascondere dei
malati scomodi. In questi anni sono stati compiuti progressi giganteschi. In Romagna esiste
oggi una rete di strutture oncologiche, tutte con
ottimi standard assistenziali; nelle tre province
sono operanti Dipartimenti di Oncologia in
grado di gestire i pazienti in tutto il loro percorso, dalla diagnosi precoce alle terapie combinate, fino ai trattamenti più sofisticati.
L
Se tutto ciò è avvenuto, si deve in gran parte
all’azione di sensibilizzazione che lo IOR ha
condotto in questi anni, promuovendo la
ricerca oncologica, creando un modello per le
cure palliative domiciliari, affiancando sempre
le strutture pubbliche, al fine di garantire le
migliori possibilità terapeutiche a tutti i pazienti delle nostre aree. Il denaro che lo IOR ha raccolto grazie alla generosità dei romagnoli è
stato speso sempre per dare supporto alle iniziative di strutture oncologiche dei nostri ospedali. In Romagna non esiste una Facoltà di
Medicina, ma grazie allo IOR si sono create
delle convenzioni fra tutte le Aziende Usl e l’Università degli Studi di Ferrara, per cui molti
specializzandi in Oncologia oggi frequentano
con profitto i nostri Ospedali, mentre i nostri
(continua in 3a pagina)
IL CONGRESSO
INTERNAZIONALE
IL 23 APRILE 1999 SI E’ RIUNITA L’ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI DELL’ISTITUTO ONCOLOGICO
UNANIME CONSENSO PER L’OPERATO DEL DIRETTIVO
el quadro delle manifestazioni organizzate in occasione del ventennale di
fondazione dello IOR, dal 29 settembre al 2 ottobre, avrà luogo al Centro Congressi Europeo di Bellaria il 2° Convegno
Internazionale “L’approccio globale al
paziente oncologico: dai trattamenti
innovativi alle cure palliative”. Ne sono
promotori la Divisione di Oncologia Medica dell’Ospedale di Forlì, l’Azienda USL di
Forlì, l’Istituto Oncologico Romagnolo.
Fanno parte del Comitato scientifico i dottori Amadori - che è anche presidente del convegno - De Conno (Milano), Erroi (Forlì),
Marangolo (Ravenna), Marinari (Merate),
Ravaioli (Rimini), Silvestrini (Milano),
Tonato (Perugia). Compongono la Segreteria scientifica Marco Maltoni, Stefania
Derni, Laura Fabbri, Maria Teresa Rinieri,
Elisabetta Sansoni, Francesca Soldati, Patrizia Buda. Ottanta sono i relatori, provenienti dagli Stati Uniti, dalla Svizzera, dal Regno
Unito e da tutta Italia, che si avvicenderanno nel corso delle quattro giornate. Le relazioni si svilupperanno all’interno di otto sessioni: “Attualità e prospettive della ricerca
oncologica”, “Modelli e organizzazione in
Cure Palliative”, “Approccio dell’accreditamento”, “Stato delle Cure palliative”, “Qualità professionale”, “Ricerca e medicina
basata sull’evidenza in Cure Palliative”,
“Introduzione alla Psico-Oncologia”, “Prospettive nella terapia del dolore cronico
oncologico”. Si terranno cinque simposi:
“Attualità nella terapia ormonale del carcinoma mammario”, “Nuove modalità di trattamento nella terapia antitumorale: approccio terapeutico in relazione alla qualità della
vita”, “Cancro del colon retto”, “Aspetti
innovativi nelle terapie di supporto e nelle
Cure Palliative”, Nuove frontiere nel trattamento delle patologie neoplastiche” e cinque “letture”: “Oncologia Medica e Cure
Palliative: razionale, metodologie, obiettivi”, “Le terapie innovative in Oncologia
Medica”, “La ricerca in Cure Palliative”,
“Le neoplasie solide guaribili con chemioterapia: revisione e modelli paradigmatici”,
“Novità nella fisiopatologia del dolore cronico oncologico”.
N
l 23 aprile 1999, nella Sala Aragosta della
Camera di Commercio di Forlì si è riunita
l’assemblea generale dei Soci dell’Istituto
Oncologico Romagnolo per la discussione e
l’approvazione del Bilancio Consuntivo chiuso
il 31 dicembre 1998. Come per gli anni scorsi,
le risultanze economiche non sono state considerate soltanto sotto il profilo tecnico, ma
soprattutto hanno raffigurato una fotografia
dell’enorme impegno profuso dai volontari, i
quali hanno dato ulteriore testimonianza di sentita adesione alle finalità dell’o IOR.
A causa delle difficoltà attraversate dal nostro
Paese e, soprattutto, dell’esplosione del “caso
Di Bella”, la raccolta di fondi “sul campo”
(offerte, quote di adesione, ricavato di manifestazioni) pur mostrando un piccolo incremento
rispetto al 1997 (dovuto ad un afflusso straordinario di contributi finalizzati al sostegno dell’Oncologia riminese), di fatto ha subìto un
calo, il cui impatto è stato limitato dallo spirito
di sacrificio e dalla dedizione dei volontari.
Nel 1998, l’Istituto ha elevato del 19 per cento
l’ammontare degli interventi compiuti nel
1997 per la Ricerca Scientifica e di oltre l’8 per
cento - sempre rispetto al 1997 - quello per il
Servizio di Assistenza Domiciliare, mentre i
pazienti assistiti sono passati nel 1998 da 1129
a 1175. Tali operazioni sono state realizzate sia
attraverso la concessione di borse di studio e
l’attivazione di contratti di collaborazione
libero-professionali, sia attraverso l’acquisto di
attrezzature moderne e tecnologicamente
avanzate (in questo settore sono stati spesi 942
milioni). Dal canto suo, l’Associazione Volontari e Amici dello IOR ha notevolmente accentuato la sua attività affiancatrice.
Il bilancio dell’Istituto - sottoposto per il sesto
anno consecutivo a certificazione da parte
della Società Uniaudit di Bologna, ai sensi dell’articolo 15 della Legge 59/92 - si è chiuso
con una differenza passiva di gestione dovuto
sostanzialmente al notevole incremento degli
investimenti istituzionali (Ricerca Scientifica e
Assistenza Domiciliare) a cui abbiamo appena
fatto cenno. Per la copertura si è fatto ricorso al
Fondo di Riserva indivisibile (operazione
approvata nel corso dell’assemblea del 23
aprile 1999). I costi di gestione sono aumentati meno del 2 per cento (da 1178 a 1200
milioni) rispetto al 1997; nel contempo, le
I
spese promozionali sono diminuite di oltre il
17 per cento (da 524 a 434 milioni), anche se i
ricavi da manifestazioni sono calati solo del 3
per cento (da 1058 a 1027 milioni). Un ulteriore, notevole impegno è stato profuso dal
Consiglio d’Amministrazione e dal Comitato
Medico Scientifico a sostegno del progetto che
vede l’Istituto Oncologico Romagnolo in
prima fila per la realizzazione in Meldola dell’Istituto Tumori della Romagna.
Come già abbiamo dato notizia su “L’Informatore”, il 6 novembre 1998, l’assemblea dei
Soci ha deliberato all’unanimità la trasformazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo da
Società Cooperativa a responsabilità limitata
in Cooperativa Sociale a responsabilità limitata, in maniera da adeguare la struttura tecnicogiudirica dello IOR alla normativa in vigore
dal 4 dicembre 1997 e portarlo all’acquisizione dello status di Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale con l’accesso ai vantaggi conseguenti. Nel gennaio 1999, l’Ufficio
del Registro di Ravenna ha notificato la non
assoggettabilità dell’eredità Bergami - ricevuta nel 1996 - alle imposte di successione: così,
nel corrente esercizio si valuterà la possibilità
di utilizzare il fondo per imposte di 401
milioni, a suo tempo accantonato. Lo stesso
esercizio sarà caratterizzato dall’obiettivo precipuo, da una parte di rafforzare i risultati già
ottenuti e, dall’altra, di dare ulteriore impulso
al proseguimento delle finalità istituzionali
dello IOR, mirando ad un bilancio in pareggio.
L’assemblea ha preso atto della relazione presentata dalla Società di Revisione Uniaudit di
Bologna, che nelle considerazioni finali così si
esprime: “A nostro giudizio, il bilancio nel suo
complesso è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato
economico dell’Istituto Oncologico Romagnolo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 1998
in conformità alle norme che disciplinano il
bilancio di esercizio e alle disposizioni di
statuto e di legge in materia di cooperazione”.
Dopo di ché, ha approvato le relazioni sulla
gestione, sull’esito delle verifiche periodiche
eseguite dal Collegio dei Revisori dei Conti e
l’illustrazione sullo stato delle attività scientifiche fatta dal Coordinatore del Comitato
Medico.
PRODUZIONE SCIENTIFICA
ricerca di base, su culture cellulari o su animali
di laboratorio, ed oggi i laboratori biologici dell’Istituto hanno fatto un ulteriore salto qualitativo grazie alla riorganizzazione guidata dalla
prof. Rosella Silvestrini, mentre nei laboratori
dell’ENEA di Roma lavorano biologi borsisti
IOR, garantendo così la possibilità di effettuare ricerche di alto livello su tumori murini. In
campo epidemiologico esiste ormai una struttura consolidata come il Registro Tumori della
Romagna.
Per la prima volta abbiamo voluto presentare
alcuni dei risultati della ricerca IOR sotto
forma di congresso, per facilitare scambi culturali fra l’Istituto e gli altri ricercatori medici,
biologi o psicologi, che lavorano in Italia. Per il
futuro vorremmo che questa iniziativa fosse
ripetuta con una cadenza biennale e che tutte le
ricerche oncologiche prodotte nei nostri ospedali fossero, un domani, patrimonio di un unico
grande Istituto Scientifico.
Giorgio Cruciani
Fra i relatori del convegno di Milano Marittima: il
prof. Dino Amadori, primario della Divisione di
Oncologia Medica dell’Ospedale Pierantoni di Forlì,
e la dott. Rosella Silvestrini, responsabile dei Laboratori Biologici dell’Istituto Oncologico Romagnolo.
dalla (2a pagina)
medici svolgono attività di docenza presso la
Scuola di Specializzazione in Oncologia della
stessa Università.
La ricerca clinica è svolta in tutte le nostre
strutture, con risultati che vengono apprezzati
sempre più spesso attraverso pubblicazioni su
riviste internazionali di grande prestigio. La
partecipazione a trials clinici garantisce ai
malati uno standard terapeutico e assistenziale
maggiore anche perché ogni atto medico viene
sottoposto al vaglio di un’équipe di super
esperti. Favorendo la partecipazione dei malati
alla ricerca clinica oncologica, lo IOR contribuisce, quindi, a migliorare la qualità dell’assistenza. I dati pubblicati da Eurocare ci dicono
che la sopravvivenza dei pazienti oncologici
nelle nostre aree è fra le migliori in Europa. In
questi ultimi anni si è sviluppata anche la
3
DA VENERDI’ 16 A DOMENICA 18 LUGLIO, I GIORNI DELLA GRANDE MANIFESTAZIONE CHE SALUTERA’ I VENT’ANNI DELL’ISTITUTO
LE “FRECCE TRICOLORI” DIPINGERANNO LA BANDIERA NEL CIELO DI BELLARIA
A
IR SHOW 1999 è la denominazione
della grande manifestazione che saluterà i venti anni dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Organizzata dallo IOR in collaborazione col Comune di Bellaria-Igea
Marina e l’Aero Club Rimini, si svolgerà
domenica 18 luglio nello spazio aereo che
domina la spiaggia di Bellaria-Igea Marina e
vivrà un prologo di lusso nella serata di
venerdì 16 con il Concerto della Banda dell’Aeronautica Militare, che si terrà alle 21 al
Palazzo dei Congressi di Bellaria-Igea Marina. La giornata di sabato 17 luglio sarà dedicata all’effettuazione delle prove tecniche da
parte dei velivoli che parteciperanno allo
show. Domenica 18 luglio, la grande parata s’inizierà alle 15,30: avranno luogo lanci di paracadutisti, velivoli civili si esibiranno in figurazioni acrobatiche, si svolgeranno dimostrazioni di Elisoccorso; poi, le emozioni saliranno
con l’entrata in scena dei paracadutisti dell’Aeronautica Miolitare, i “Falchi Blu” e alle
18 raggiungeranno la massima intensità con
l’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori”. Gli apporti dell’Aeronautica Militare sono a titolo completamente
gratuito.
Ritenute il “fiore all’occhiello” dell’Aeronautica
Militare, le Frecce Tricolori rappresentano la
sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti
dell’intera Forza Armata. Eredi delle gloriose
Pattuglie Acrobatiche del passato, sono l’espressione più spettacolare dell’Aeronautica Militare
ed hanno avuto il privilegio di poter dimostrare al
pubblico e agli esperti di tutto il mondo la tecnica
di volo dell’insuperata scuola acrobatica italiana,
nata a Campoformido (Udine) nel 1930. Negli
anni ‘50 l’Italia veniva rappresentata nelle varie
manifestazioni nazionali ed internazionali da Pattuglie che si formavano annualmente presso i vari
reparti da caccia. Il 1° luglio 1961 lo Stato Maggiore dell’A. M. decise di costituire una Pattuglia
Acrobatica Nazionale con sede stabile nell’aeroporto di Rivolto del Friuli. Si chiudeva in questo
modo l’anello storico che aveva visto i più prestigiosi Reparti misurarsi in competizioni cavalleresche nel nome del col. Rino Fouger, pioniere ed
inventore del volo acrobatico.
Nacque, così, il 313° Gruppo Addestramento
Acrobatico “Frecce Tricolori” - questa è la sua
denominazione organica e di impiego - formato
da una compagine molto affiatata e capace, che
nella sua globalità operativa sente l’onore, la
responsabilità ed il peso della fiducia che le viene
accordata dalla Forza Armata e dalla Nazione. Il
velivolo inizialmente adottato fu il glorioso F-86.
Alla fine del 1981 il 313° Gruppo effettuò la
transizione sull’Aermacchi MB-339A P. A. N.
Attualmente il Reparto si compone di circa 90
uomini, fra ufficiali e sottufficiali, e con i suoi
dieci velivoli costituisce la più numerosa ed una
delle più prestigiose compagini acrobatiche al
mondo. Questa è la sua formazione: comandante
T.Col. Umberto ROSSI Pony 0, capoformazione
T.Col. Maurizio de RINALDIS Pony 1, 1° gregario sinistro Cap. Paolo TARANTINO Pony 2,
1° gregario destro Magg. Stefano MIOTTO
Pony 3, 2° gregario sinistro Cap. Alessandro
FIASCHI Pony 4, 2°gregario destro Ten. Giovanni ADAMINI Pony 5, 1° fanalino Magg.
4
Ettore PAPA Pony 6, 3° gregario sinistro Cap.
Mario FERRANTE Pony 7, 3° gregario destro
S.Ten. Rudy BARASSI Pony 8, 2°fanalino Cap.
Alessandro ZANOTELLI Pony 9, solista Cap.
Dimitri MARZAROLI Pony 10, Piloti in addestramento Cap. Massimo TAMMARO Pony 11,
Cap. Andrea ROSSI Pony 12. Capo Ufficio
Relazioni Esterne Ten. Andrea SAIA, Capo
Ufficio Comando Magg. Adriano VENDRAMIN, Capo Servizio Tecnico Rinforzato Cap.
Giacomo ZANELLI, Capo Sezione Tecnica e
Programmazione Ten. Stefano COMMISSO.
Un programma qual è quello delle Frecce Trico-
lori è il frutto di tanti anni di attività specifica nell’acrobazia collettiva svolta dai reparti dell’Aeronautica Militare. E’, quindi, un patrimonio di
grande esperienza, costruito e tramandato nel
tempo attraverso il contributo di idee e di esperienze dei componenti delle Pattuglie Acrobatiche Italiane. Nelle manifestazioni aeree svolte sia
in Italia che all’estero, le fumate tricolori ricordano il Paese dei tanti che si sono immolati per la
sua indipendenza e alle nazioni amiche la capacità di un’ Italia che dalle macerie del 1945 è
assurta a potenza economica di considerazione
internazionale. A tutt’oggi la P. A. N. ha volato in
più di 2.000 manifestazioni, visitando tutti i Paesi
europei, le nazioni del Nord Africa, Medio
Oriente, Canada e Stati Uniti d’America. Esperienza di particolare importanza e rilievo è stata
la trasferta del 1986 in Canada e Nord America,
ripetuta nel 1992 in occasione del cinquecentenario della scoperta del Nuovo Mondo, col nome
di “Columbus ‘92”.
Il concerto della Banda dell’Aeronautica Militare
Italiana avrà luogo venerdì 16 luglio, alle 21, al
Palazzo dei Congressi di Bellaria-Igea Marina,
secondo questo programma: G. Rossini “Guglielmo Tell” sinfonia; P. Hindemith “Sinfonia in si b”
I moderatamente veloce, con vigore - molto
agitato, II andantino grazioso - veloce e brillante,
III fuga; A. Shaw “Concetto per clarinetto” solista
A/te Fabrizio Nori; G. Verdi “La battaglia di
Legnano” sinfonia; P. Sparke “Dance Movements” - ritimico
- molto vivo lento - molto
ritmico. La Banda
Musicale dell’Aeronautica Italiana
venne costituita
con decreto ministeriale il 1° luglio
1937 e fu tenuta a
battesimo
dal
maestro Pietro
Mascagni, alla cui
presenza venne
effettuato il primo
concerto.
Da
allora, la Banda ha
avuto sede presso
il Comando della
II R.A. in Roma
fino al 1995, anno
in cui è passata
alle dipendenze
disciplinari ed
amministrative
del Re.S.C.A.M.,
mentre per l’impiego dipende dal
V Reparto S.M.A.
E’ costituita da
ottimi professionisti, diplomati nei
Conservatori italiani. Tutto il personale che ne fa
parte accede alla
Banda per concorso statale ed è in
Servizio Permanente Effettivo.
Il repertorio comprende moltissimi brani di autori
che vanno dal ‘600 ai giorni nostri, fra i quali Bach,
Ros-sini, Verdi, Bellini, Wagner, Gershwin, Hindemith, Schoemberg. Dal 1937 ad oggi ha svolto
un’intensa attività compiendo tournée in tutto il
mondo, suonando nei più importanti teatri e riscuotendo sempre il favore della critica e del pubblico.
Tra gli altri, vanno ricordati i concerti tenuti a
New York, Buenos Aires, San Paolo del Brasile
e Rio de Janeiro, Chicago, Amburgo, Monaco
di Baviera, Sleswih-Holstein, Lussemburgo,
Ankara, Ravenna, Roma, Belgio, Francia,
Olanda, Danimarca, Bulgaria, Spagna. Oltre ai
concerti, la Banda svolge servio d’onore al
palazzo del Quirinale in alternanza con altre
bande militari e partecipa alle cerimonie più
significative della Forza Armata. Dal 1992 è
diretta dal maestro T.Col. Patrizio Esposito.
SI E’ COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE “VITTORIO TISON - CULTURA E SOLIDARIETA’”. STABILITI I PRIMI INTERVENTI OPERATIVI
“OBIETTIVO TANZANIA” PER PROSEGUIRE L’OPERA AVVIATA DA VITTORIO TISON
I
l 17 aprile 1995 moriva il dott. Vittorio
Tison, anatomo patologo, componente il
nucleo fondatore dell’Istituto Oncologico
Romagnolo, ricercatore scientifico, uomo di
profonda umanità. “Vittorio - disse il prof. Dino
Amadori durante una toccante commemorazione tenuta di fronte all’assemblea dei soci dello
IOR - rappresentava un vero e proprio punto
d’equilibrio fra le diverse anime del nostro Istituto, sensibile com’era ai problemi della cultura, della ricerca e dell’assistenza, ma soprattutto per l’inesauribile carica interiore di generosa disponibilità, sotto tutti gli aspetti. Negli ultimi tempi della sua esistenza - pochi ne erano a
conoscenza - aveva costruito e attrezzato per
l’Ostetricia un Ospedale a Mbweni, nel territorio di Dar es Salaam, in Tanzania, là dove per
le misere condizioni sociali ed economiche il
parto è più vicino alla morte che alla vita”.
Un anno dopo, un gruppo di amici avanzava la
proposta di dar vita ad un’associazione dedicata al dott. Tison, che ne perpetuasse la memoria
e il patrimonio culturale, scientifico e di
“amore” da lui lasciato. Il 14 gennaio 1999
l’auspicio si è trasformato in realtà con la costituzione, di fronte al notaio dott. Mario De
Simone, dell’Associazione Vittorio Tison Cultura e Solidarietà, onlus con sede in
Faenza, corso Mazzini 153, nei locali dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Il Consiglio
Direttivo è composto da Dino Amadori, Angelo
Gambi, Isabella Bonini vedova Tison (vice presidente), Giuseppe Travaglini, Vincenzo Erroi
(segretario), Giorgio Papi, Vincenzo Renato
Stracca Pansa, Rodrigo Rodriguez; sono
membri del Collegio dei revisori dei Conti
Giulio Vanitelli, Cristina Antonelli, Mario Porcellini e, quali supplenti, Nadia Ranieri, Alberto
Zuccherelli.
Nella sua prima seduta, il Consiglio direttivo ha
esaminato e discusso varie proposte di progetto, ha deliberato sulle startegie operative da
adottare ed ha provveduto ad attribuire ad ogni
consigliere precise responsabilità, con particolare riguardo ad un’opera di sensibilizzazione e
visibilità di cui l’Associazione deve essere fatta
oggetto per poter crescere e realizzare così gli
scopi che si prefigge. Come prioritario, è stato
posto il progetto suggerito dall’Associazione
“Ruwuma” di Meda (Milano) che prevede la
realizzazione di un laboratorio di Anatomia
Patologica presso il Dispensario Poliambulatorio di Mbweni in Tanzania, per la cui creazione
il dott. Vittorio Tison aveva dato un apporto
fondamentale. Con tale progetto s’intende
fornire materialmente un laboratorio per le
analisi ad una zona che ne è sprovvista e,
soprattutto, creare un punto di riferimento per
l’addestramento e l’aggiornamento di personale indigeno, contribuendo in tal modo a far crescere anche culturalmente quella stessa realtà.
Sono già stati presi i contatti preliminari con le
autorità tanzaniane, per verificare la disponibilità alla realizzazione del progetto secondo le
modalità avanzate dai promotori dell’iniziativa.
IL PUNTO SULLO “STUDIO
TISON” FRA I LAVORATORI
DELL’INDUSTRIA CERAMICA
La prima iniziativa scientifica promossa dall’Associazione “Vittorio Tison - Cultura e Solidarietà” e attuata in collaborazione del Servizio di Oncologia dell’Ospedale degli Infermi
di Faenza, del Servizio di Medicina del Lavoro
dell’Ausl di Ravenna distretto di Faenza, del
Servizio di Fisica Sanitaria dell’Ausl di
Ravenna, è stato il Convegno “Indagine Epidemiologica sull’incidenza tumorale tra i
lavoratori dell’industria della ceramica
faentina - Stato attuale e problematiche di
uno studio di coorte nella definizione di un
rischio lavorativo”. Il simposio, che si è
tenuto a Faenza, nella sala consiliare del
Comune, il 23 aprile 1999, è stato aperto dal
dott. Angelo Gambi responsabile del Servizio
Oncologico dell’Ospedale faentino e componente il Comitato Medico Scientifico IOR, che
ha sottolineato il suo duplice compito: rendere
noto il cammino di questo studio iniziato nel
1983 e, in particolare, legarlo alla memoria del
dott. Tison, che ne fu ideatore e appassionato
sostenitore.
Hanno portato il saluto dell’Amministrazione
Comunale il Sindaco dott. Enrico De Giovanni e l’assessore alla Sanità Ferri. Entrambi
hanno messo in risalto l’importanza degli
studi connessi con i problemi della salute dei
lavoratori esprimendo ammirazione e stima
nei confronti del dott. Vittorio Tison ed elogiandone il valore umano e scientifico. Ha
svolto la prima relazione il prof. Mancini,
docente all’Istituto di Anatomia Patologica al
Policlinico Sant’Orsola dell’Università di
Bologna, che si è soffermato sugli aspetti dell’attività scientifica e professionale del dott.
Tison e sulle sue doti peculiari di schiettezza e
franchezza, pronto a rilevare anche le contraddizioni del mondo scientifico e infaticabile nel
rapporto con gli ammalati e con quanti si
rivolgevano a lui.
Il dott. Vittorio Tison. Una fase del Convegno sull’indagine epidemiologica fra i lavoratori della ceramica. Al centro: il dott. Enrico De Giovanni, compianto sindaco di Faenza e amico dello IOR (è stata l’ultima sua presenza ad una manifestazione pubblica), il dott. Angelo Gambi, il prof. Mancini.
E’ intervenuta, poi, la dott. Candela, responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’Ausl di Reggio Emilia, che ha compiuto un’analisi della letteratura scientifica esistente sui
due fattori di rischio oncogeno per i lavoratori
della ceramica: la silice e il piombo. La prima
è stata inserita nel 1997 dallo IARC nei cancerogeni di tipo 1, quale sostanza ad alto
rischio ad una esposizione massiva, responsabile di un aumento del tumore al polmone.
Tuttavia, la cancerogenicità è stata dimostrata
in soggetti che avevano contratto la silicosi,
mentre non si è trovato evidenza di aumentato
rischio alla silice in lavoratori non silicotici.
Ha precisato, inoltre, che fra i lavoratori della
ceramica, quelli esposti a questo rischio nelle
nostre fabbriche non raggiungono il 2 per
cento e che comunque non sussiste un’esposizione tale da provocare silicosi. Il piombo fa
parte - per lo IARC - del gruppo 2B, essendo
una sostanza della quale non è provata la cancerogenicità per l’uomo; non così per alcuni
animali. Peraltro - ha dichiarato la dott.
Candela - i Servizi di Medicina del Lavoro, a
Reggio Emilia come a Faenza, hanno sempre
lavorato per ridurre le concentrazioni di queste
sostanze, sicuramente tossiche, i cui livelli di
esposizione sono ampiamente compresi entro
la soglia di sicurezza.
Le dottoresse Francesconi e Monti hanno
ripercorso la storia dello studio sull’industria
ceramica faentina facendo notare come il suo
avviamento sia stato pensato all’inizio degli
anni ‘80, quando nell’ambiente erano scattati
allarmi e paure, poi rientrati rispetto al possibile inquinamento ambientale causato dalla diffusione delle fabbriche di ceramica nel comprensorio. La dott. Monti, in particolare, ha
fatto notare il fattivo rapporto di collaborazione per la raccolta dei dati di movimento, sviluppato fra le aziende del settore coinvolte
nello studio (Cedir, Cerdomus, Senio, La
Faenza, Maioliche faentine, Monoceram) e gli
enti del gruppo di controllo di lavoratori non
esposti (dipendenti dell’Ausl 37, del Comune,
della Banca Popolare e della Cassa di Risparmio). Lo stato attuale dello studio e le problematiche connesse hanno formato il tema della
relazione tenuta dal dott. Bucchi (IOR Registro
Tumori della Romagna), il quale ha illustrato
gli obiettivi della ricerca non mancando di far
notare come ancora, per ottenere buona attendibilità, sia necessario attendere altro tempo.
Tuttavia, alla conclusione mancano gli ultimi
passi: definire il confronto della mortalità ottenuta nella coorte dei ceramisti col dato della
popolazione (suddivisa per zona, età, sesso e
periodo), superare il vaglio di un report esterno
a conferma della validità e ottenere la pubblicazione dei risultati. Soltanto allora, i dati
diverranno ufficiali e non confutabili. Infine, il
dott. Goldoni del Servizio di Igiene Pubblica
dell’Ausl di Modena, ha illustrato uno studio
che sta partendo nell’area del comprensorio
ceramico di Fiorano, dove le indagini sulla
mortalità mettono in evidenza un alto numero
di decessi per tumore ai polmoni, del quale si
cerca di accertare la causa: la ceramica? il
fumo? il fattore immigrazione? il traffico? In
termini strettamente dichiarati - ha concluso il
dott. Gambi - non si possono ancora trarre conclusioni, ma sia per l’entità dell’esposizione
dei lavoratori e sia per la giovane “età” della
coorte, si ha la sensazione che non esistano i
presupposti per evidenziare risultati negativi se
non un’evidenza di basso rischio, o nullo.
5
IL MONDO DELLA SCUOLA ACCOGLIE E FA SUO L’IMPEGNO DEL GRUPPO DI LAVORO PER L’EDUCAZIONE SANITARIA ONCOLOGICA
“LASCIATECI PULITI” SCRIVONO I RAGAZZI DENUNCIANDO I PERICOLI DEL FUMO
l programma di educazione sanitaria oncologica venne attivato dagli operatori IOR a
Faenza nel 1991, in seguito alle richieste
provenienti da alcune Scuole per l’approfondimento di temi sul rischio oncologico, con particolare riguardo al fumo di tabacco. Fu così
costituito un gruppo collaborativo con i servizi
delle Aziende Usl della Romagna, secondo una
metodologia tipica di lavoro che vede gli operatori dell’Istituto lavorare in sinergia con le
Istituzioni pubbliche: gli operatori sanitari, gli
insegnanti, i Provveditorati. Così venne reso
operativo un programma di Prevenzione dell’abitudine al fumo nella Scuola Media, dal titolo
“Lasciateci puliti”, che utilizza una metodologia già dimostratasi efficace, ovvero non una
semplice informazione sui danni del fumo, ma
un insieme di attivazioni
capaci di aiutare i ragazzi a capire le motivazioni, le situazioni concrete
in cui potrebbero
cominciare a fumare e
per imparare a dire “No,
grazie!”.
L’opera capillare di contatto con le Scuole
romagnole, lo sforzo del
gruppo di lavoro per
raggiungere e formare
tutti gli insegnanti aderenti al programma, lla
disponibilità di tutta una
serie di supporti - dalla
guida didattica ai questionari per le indagini
valutative di efficacia - e il lavoro di rielaborazione e restituzione dei dati hanno fatto sì che
questo programma raggiungesse una dimensione che nessun altro progetto di educazione
sanitaria aveva mai sviluppato: in 7 anni scolastici (dal 1992-93 al 1998-99) 14.000 ragazzi di
seconda Media in Romagna, con il coinvolgimento di 250 insegnanti, hanno seguito il programma. Le valutazioni svolte a distanza di
tempo ne hanno dimostrato l’efficacia accertando un contenimento dell’abitudine al fumo
fra la popolazione giovanile romagnola. In
questi anni sono stati stabiliti contatti con
Centri nazionali che si occupano di lotta al
tabagismo, suscitando collaborazioni anche a
I
livello europeo. Da un lato, il lavoro rivolto alle
Scuole si è arricchito di ulteriori strumenti (un
CD-Rom “Next generation Interattivi contro il
fumo” in collaborazione con alcuni Centri
nazionali ed europei ed un concorso svolto in
12 Paesi della Comunità Europea: lo “Smoke
free class competition”), dall’altro, l’orizzonte
degli interventi si è ampliato con l’attivazione
di “Ospedale senza fumo”, un’operazione di
sensibilizzazione rivolta agli operatori sanitari,
e con la costruzione di percorsi possibili per gli
adulti che vogliono smettere di fumare.
Questo tipo di lavoro, svolto dalle Ausl romagnole - grazie agli stimoli e alle risorse fornite
dallo IOR - ha ricevuto un riconoscimento nel
Piano Sanitario, che pone tra le priorità il
lavoro di prevenzione degli stili di vita a rischio
come l’abitudine al fumo. Anche in Regione si
sta attivando un programma di lotta al tabagismo per tutta l’Emilia-Romagna, che riprende
l’esperienza da noi acquisita in questi anni di
confronto col problema.
Angelo Gambi
Coordinatore Gruppo Educazione
Sanitaria Oncologica
Al centro, due esempi fra i mille lavori prodotti
dagli alunni delle Scuole Medie romagnole e presentati nel corso della “Giornata Mondiale senza
Tabacco” che si è svolta il 31 maggio 1999. A destra,
fra i visitatori delle mostre allestite nelle nostre
città, il dott. Vincenzo Erroi direttore dell’Istituto
Oncologico Romagnolo.
A
nche quest’anno, il lavoro svolto è stato
presentato in varie città romagnole il 31
maggio, “Giornata Mondiale senza Tabacco”. Mostre, convegni, feste che, nell’ambito del progetto di prevenzione promosso dallo IOR in collaborazione con i servizi di Educazione alla Salute delle
Aziende Usl di Romagna, hanno mobilitato i ragazzi
delle Scuole Medie A FORLI’, lunedì 31 maggio si è
svolta la tradizionale Festa al Parco urbano, con giochi
fra le classi accompagnate dagli insegnanti. Varie
Scuole aderenti al progetto hanno allestito mostre con
i lavori eseguiti dai ragazzi. Una mostra di lavori si è
tenuta anche a RIMINI, dal 26 al 31 maggio, alla
Rotonda presso l’Ospedale degli Infermi. Altrettanto è
stato fatto a RAVENNA durante il mese di maggio
all’Ospedale S. Maria delle Croci. A LUGO la Scuola
Media “Gherardi”, in occasione della tradizionale “Camminata per un libro” che si è svolta il 29 maggio, ha mobilitato
i ragazzi partecipanti al progetto invitandoli ad indossare
magliette prodotte da loro con
slogan e messaggi antifumo.
A COTIGNOLA il 31 maggio si è tenuta una manifestazione in piazza. I ragazzi della
II A della Scuola Media di
ALFONSINE hanno realizzato nella mattinata una trasmissione su Punto Zero Hit
Radio 105.55. A FAENZA, il
31 maggio, ragazzi e insegnanti, sono sfilati in corteo
con striscioni, cartelli con
disegni e slogan da loro stessi coniati e distribuendo ai
passanti volantini con riflessioni sul tema del “fumo”.
Nella Residenza comunale, si è svolta una tavola
rotonda, promossa dallo IOR e dalle Aziende Usl di
Romagna, sul tema “Liberi dal fumo: l’esperienza
romagnola”. Vi hanno preso parte l’assessore regionale alla sanità Giovanni Bissoni, il coordinatore del
gruppo regionale tabagismo Maurizio Laezza, il coordinatore del gruppo romagnolo di educazione sanitaria
oncologica Angelo Gambi e i rappresentanti delle
Aziende Usl di Cesena Mauro Palazzi, di Forlì Andrea
Bolognesi, di Ravenna Gianfranco Bertazzini e di
Rimini Saverio Lovecchio. A BRISIGHELLA il 31
maggio i ragazzi delle Scuole Medie hanno preso parte
ad una manifestazione in piazza.
FERVE ININTERROTTA L’ATTIVITA’ CONVEGNISTICA NAZIONALE E LOCALE SULLE PROBLEMATICHE E LE CONQUISTE DELL’ONCOLOGIA
CONGRESSI, CONVEGNI, CONFERENZE, INCONTRI D’AGGIORNAMENTO ONCOLOGICO
Dal 17 al 19 dicembre 1998 si è svolta a
ROMA, all’Hotel Excelsior, la Conferenza
Nazionale sull’Oncologia, organizzata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica
sotto l’alto patronato del Presidente della
Repubblica, sotto l’egida dell’Istituto Superiore
di Sanità e col patrocinio del Ministero della
Sanità, del Ministero dell’Università e della
Ricerca Scientifica e Tecnologica. Impostata sul
tema di fondo “Compiti e responsabilità nell’attuale realtà sanitaria” e presieduta dai professori Dino Amadori e Gianni Bonadonna, la
Conferenza ha visto la partecipazione di qualificati esperti. Sono stati sviluppati argomenti di
attualità, quali la ricerca, vista sia nei suoi
aspetti metodologici e normativi, sia in quelli
scientifici ed organizzativi; la formazione e
l’aggiornamento dell’oncologo medico; le strut-
6
ture assistenziali, gli ambiti di competenza e
l’applicazione della qualità totale. I lavori sono
stati conclusi da una Tavola Rotonda - a cui
hanno partecipato alcune volontarie IOR - intitolata “Dalla parte del paziente”, nella quale
sono stati dibattuti i delicati aspetti della comunicazione, della tutela dei diritti del malato e
delle responsabilità dei mass-media nell’informazione scientifica.
tenuto le relazioni la dott. Elisabetta Deiana,
responsabile del Laboratorio di Biologia Vascolare dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche
“Mario Negri” e la dott. Bruna Baldassarri,
responsabile del Presidio Ospedaliero di
Faenza. Ha portato il saluto della città, il sindaco
Maurizio Roi; la dott. Clara Caravita, presidente della Consulta per le Pari Opportunità del
Comune di Lugo, ha introdotto la serata.
A LUGO, nel teatro Rossini, ha avuto luogo il
25 febbraio un incontro scientifico “Donna e
Ricerca Medica”, organizzato dalla Consulta
per le Pari Opportunità del Comune di Lugo in
collaborazione con l’Azienda Usl di Ravenna
presidio ospedaliero e distretto sanitario di Lugo
e l’Istituto Oncologico Romagnolo. Tema: “La
Ricerca e le nuove terapie anticancro”. Hano
Al Centro Congressi Europeo di BELLARIAIGEA MARINA, venerdì 16 aprile si è tenuto
il Sesto Incontro di Aggiornamento in
Oncoematologia organizzato da: Azienda Usl
Rimini, Divisione di Oncologia, Modulo di
Ematologia dell’Ospedale di Rimini, Presidio
di Oncologia dell’Ospedale di Cattolica, in col(segue in7a pagina)
QUI LUGO: UNA NUOVA E PIU’ FUNZIONALE SEDE DEI SERVIZI DI ONCOLOGIA
restauro compiuto ha recuperato l’intero edificio
nel pieno rispetto delle linee essenziali. All’interno, assieme al ripristino dell’originario scalone
centrale, sono stati attrezzati in ambienti accoglienti ambulatori, day-hospital e direzione sanitaria; al primo piano, i Servizi di Oncologia, gli
studi medici, gli ambulatori, il day-hospital. Noi
dello IOR siamo soddisfatti di questa definitiva
collocazione, che vede premiata l’opera di sensibilizzazione avviata all’inizio degli anni ‘80 quando a Lugo si discuteva della riorganizzazione della rete ospedaliera - affinché nella programmazione del 2° Piano Sanitario regionale venisse
incluso un presidio oncologico nell’allora Usl 36
di Lugo. Gli amministratori scelsero la nostra proposta, che in seguito fu fatta propria dalla
Regione. Nel giugno 1992 fu avviato il Servizio
Oncologico con ambulatori al IV piano del padiglione centrale e il day-hospital al piano terra, in
prossimità del reparto di Medicina. L’Istituto
Oncologico Romagnolo mise a disposizione
risorse finanziarie per 100 milioni, destinate
all’acquisto di strumentazioni sanitarie e all’istituzione di borse di studio. Un anno dopo, lo IOR
avviò anche a Lugo il Servizio di assistenza
domiciliare, gestito oggi in convenzione con l’Azienda Usl di Ravenna. In occasione del trasferimento dell’Oncologia nell’Umberto I, il Consiglio d’amministrazione dell’Istituto ha deliberato
la spesa di 200 milioni per l’acquisto dell’arredamento dell’intero Servizio e di una Stereotassi da
affiancare al mammografo già in dotazione dell’Ospedale. Lo IOR ha completato il proprio
intervento stanziando altri 20 milioni per una
campagna contro il fumo, all’insegna dello slogan
“Non fumare in Ospedale - Rispetta i Malati”.
L’Istituto Oncologico Romagnolo - è bene ricordarlo - ha potuto mettere a disposizione queste
risorse finanziarie grazie alla generosità e alla
sensibilità dei cittadini del comprensorio lughese,
che con assidua tenacia devolvono offerte allo
IOR.
Rositano Tarlazzi
PER LA SALUTE PSICOLOGICA DELLA DONNA COLPITA DA CANCRO ALLA MAMMELLA
l 27 gennaio, alla presenza dell’assessore
regionale alla sanità Giovanni Bissoni, del sindaco Maurizio Roi, del direttore generale dell’Azienda Usl di Ravenna Alessandro Martignani,
dei sindaci del comprensorio, di operatori sanitari,
rappresentanti delle associazioni e cittadini, è stato
inaugurato il restaurato padiglione “Umberto I”
dell’Ospedale Civile. Per l’occasione, sono state
presentate due pubblicazioni sulla storia degli
ospedali: “1900, l’Ospedale Umberto I di Lugo” e
“Le buone Opere” a cura di Franco Silvagni, socio
ed estimatore dello IOR, persona di straordinarie
doti letterarie ed umane e animatore delle più
diverse forme di solidarietà. Purtroppo, poche ore
dopo aver raccolto apprezzamenti ed elogi per
questo suo ultimo lavoro, Silvagni è improvvisamente deceduto.
Il padiglione “Umberto I”, costruito nel 1900, è
collocato nel complesso ospedaliero del Nosocomio di Lugo, che si affaccia su viale Masi. Il
I
K. Magnani, psicologa borsista IOR
L. Grassi, psichiatra, responsabile del Servizio di psico-oncologia dell’Università di
Ferrara
G. Cruciani, primario del Servizio di Oncologia dell’Ospedale di Lugo
Il cancro della mammella rappresenta uno dei
più frequenti tipi di neoplasia nel sesso femminile, e da tempo è noto che - così come ogni
altra patologia neoplastica - la diagnosi di
cancro al seno comporta gravi conseguenze
sul piano della salute psicologica, sia della
persona colpita dalla malattia sia dei suoi
familiari. La letteratura scientifica negli ultimi
anni ha particolarmente approfondito questi
aspetti; viene indicato infatti che il 30 per
cento circa delle pazienti affette da tumore al
seno sviluppa sintomi di tipo depressivo,
ansioso o misto, e circa il 10-15 per cento presenta difficoltà di adattamento alla malattia.
Le conseguenze di tali disturbi psicologici
interferiscono in misura notevole sulla qualità
della vita della donna, in particolare: le relazioni interpersonali e familiari risultano
indebolite e fonte di disagio; la sessualità
viene profondamente influenzata sia per gli
esiti dell’intervento chirurgico che delle
terapie; le capacità lavorative risultano alterate, con difficoltà di ritorno alla normalità; il
rischio di suicidio appare aumentato dalla
presenza di disturbi psicologici, in particolare
della depressione.
Nonostante tali dati, l’attivazione di servizi
psicologici/psichiatrici miranti a prendersi
cura di questi aspetti risulta, in Italia, poco frequente. Al contrario, in molte realtà europee e
nordamericane in particolare, si è assistito al
progressivo diffondersi di unità specificamente deputate alla cura psicologica delle pazienti e dei pazienti affetti da cancro. Nel corso di
studi effettuati in questi centri è emerso che le
pazienti con carcinoma della mammella
(segue in 10a pagina)
LUGO, BELLARIA-IGEA MARINA, RAVENNA, FORLI’ HANNO OSPITATO PERSONALITA’ DI SPICCO DEL MONDO MEDICO-SANITARIO
NUOVE RICERCHE E NUOVE STRATEGIE TERAPEUTICHE ANTITUMORALI
laborazione con l’Associazione Italiana contro
le Leucemie e l’Istituto Oncologico Romagnolo. I lavori sono stati aperti dal dott. Alberto
Ravaioli, primario della Divisione di Oncologia
dell’ospedale degli Infermi e membro del
Comitato Medico-Scientifico IOR.
Organizzati dall’Istituto Oncologico Romagnolo, hanno avuto luogo due “Meet the Professor”. Al primo, che si è tenuto a RAVENNA
all’Ospedale Santa Maria delle Croci il 26
aprile, è stato ospite il dott. Giampietro Gasparini, primario della Divisione di Oncologia
Medica, Dipartimento di Ematologia-Oncologia, Azienda Ospedaliera “Bianchi-MelacrinoMorelli” di Reggio Calabria. Tema trattato: Inibizione dell’angiogenesi: una nuova strategia
terapeutica antitumorale. Il secondo si è
Il 1° luglio 1999 il dott. Maurizio MARANGOLO primario
della Divisione di Oncologia Medica dell’Ospedale di Ravenna,
ha assunto le funzioni di Coordinatore del Comitato Medico-Scientifico dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Il dott. Marangolo, che in passato ha già rivestito tale incarico, resterà in
carica fino al 30 giugno 2001.
Un vivo ringraziamento va al dott. Giorgio CRUCIANI, primario del Servizio di Oncologia
dell’Ospedale di Lugo, che nel biennio 1997-1999 ha svolto il compito di Coordinatore, infaticabile nella presenza attiva ai momenti significativi della vita dell’Istituto, nella divulgazione delle finalità connesse con la Ricerca Scientifica, nella formazione e l’organizzazione di
volontari per l’Assistenza domiciliare, nell’opera di educazione sanitaria.
svolto a FORLÌ alla Sala Garzanti dell’Hotel
della Città il 21 maggio. E’ intervenuto il prof.
Giovanni Zotta, direttore generale del Servizio
Vigilanza sugli Enti, Ministero della Sanità, che
ha sviluppato il tema Modalità del finanziamento della ricerca sanitaria nel settore
oncologico. Ha introdotto il dott. Dino
Amadori.
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VOL
9
QUI LUGO: UN INVITO DELLO IOR A “NON FUMARE IN OSPEDALE”
dalla (7a pagina)
seguite in maniera specifica attraverso un
intervento psicologico strutturato, riportano
una riduzione significativa dei sintomi di sofferenza psicologica, un miglioramento della
qualità della vita e delle relazioni interpersonali, una riduzione dei sintomi fisici, quali il
dolore, e un miglioramento della prognosi,
con una sopravvivenza significativamente
maggiore rispetto a pazienti non seguite psicologicamente (Spiegel e coll. 1981, 1983,
1989; Fawzy e coll. 1990).
A questo scopo, sulla base dei risultati emersi
dagli studi dei gruppi di ricerca statunintensi,
l’Istituto Oncologico Romagnolo, in collaborazione col Servizio di Oncologia dell’Ospedale di Lugo e col servizio di Psicooncologia
della Clinica Psichiatrica dell’Università di
Ferrara, ha strutturato un progetto di ricerca
con una valenza prevalentemente assistenziale diretta a tutte le donne che sono state
operate al seno. In particolare, ci si é proposti
di realizzare un intervento di psicoterapia di
gruppo supportivo-espressiva (secondo il
modello di D. Spiegel, Standford University)
per il trattamento delle difficoltà nell’adattamento alla malattia. La metodologia del
gruppo possiede alcuni specifici requisiti, rappresentati dai seguenti temi: essere insieme
facilita l’apprendimento di modalità di reazione alla malattia più idonee; l’aiutarsi reciprocamente contrasta i sentimenti di inutilità, dando senso alla propria esistenza; condividere le proprie esperienze allevia i sentimenti di solitudine, migliora la capacità di
comunicazione e favorisce la spinta alla coesione e alla ripresa delle relazioni con il
mondo esterno; percepire gli altri come
persone e non come ammalati di cancro
facilita la ricostruzione di un’immagine di sé
integrata.
In conclusione, riteniamo che questo tipo di
intervento permetta di facilitare l’adattamento
alla malattia nelle pazienti che spontaneamente non hanno avuto capacità di reazione all’evento cancro.
———————————
Fawzy Fl., Cousin N., Fawzy Nw. et al.: A
structured psychiatric intervention for cancer
patients. J. Changes over time in methods of
coping and affective disturbance.
Archives of General Psychiatry
47:720, 1990
Grassi L., Albieri
G., Rosti G. et al.:
Psychiatric morbidity after cancer
diagnosis. New
Trends in Experimental and Clinical Psychiatry
3:199, 1987
Grassi L., Maestri
A., Malacarne P. et
al.: Depression,
psychosocial
variables and occurrance of live
events among cancer patients. Journal of Affective
Disorders 44:21,
1997
Grassi L., Rosti
G., Albieri G. et
al: Psychosocial
variables and mental adjustment to cancer.
Psycho-Oncology 2:99, 1993
Spiegel D., Spira J.: Supportive-Expressive
Group Therapy: a treatment manl of psychosocial intervention for women with recurrent
breast cancer. Department of Psychiatry and
Behavioral Sciences, Stanford, 1991.
A pagina 7, l’ingresso del rinnovato padiglione
dell’Ospedale di Lugo. Qui sopra, una delle tante
colonnine “Ospedale senza fumo” installate nel
nosocomio lughese; gli ultimi due libri pubblicati
sull’Umberto I°.
VENTIDUE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT OPERANTI IN ITALIA NEL SETTORE DELLE CURE PALLIATIVE RIUNITE IN FEDERAZIONE
UNA SVOLTA NELLA CURA E NELL’ASSISTENZA DELL’AMMALATO INGUARIBILE
Sul finire del mese di maggio, è
stata presentata a Milano la neocostituita Federazione Cure Palliative, Onlus che raggruppa ventidue organizzazioni non profit
attive nel settore delle Cure Palliative in Italia, con lo scopo di tutelare ulteriormente i bisogni dei
pazienti in fase terminale e delle
loro famiglie. Presidente nazionale
della Federazione è stato eletto il
dott. Furio Zucco, vice presidente
il dott. Vincenzo Erroi direttore
dell’Istituto Oncologico Romagnolo.
n questi ultimi mesi, sulla base
degli indirizzi innovativi espressi nel nuovo
Piano Sanitario Nazionale 1998-2000, particolare impulso è stato dato allo sviluppo di una
rete nazionale di cure continue e qualificate
rivolta ai pazienti in fase terminale a causa di
malattia inguaribile. Questo riconoscimento di
fatto della necessità di erogare cure palliative al
domicilio della persona malata oppure presso
strutture hospice, che lentamente va diffondendosi anche nel nostro Paese, è finalmente conse-
I
10
guenza di scelte coraggiose nelle politiche sanitarie. Ciò determinerà verosimilmente una svolta
importante nel concetto di cura e assistenza del
malato inguaribile, che allineerà il nostro sistema
sanitario agli indirizzi e agli standard europei.
Sino ad oggi in questa area, che coinvolge ogni
anno più di 180.000 malati (neoplastici, Hiv/Aids
e affetti da malattie cronico degenerative in particolare del sistema nervoso), solamente le Organizzazioni Non profit e in particolare quelle di
volontariato hanno costituito una presenza costante in grado di garantire la visibilità di una grave
emergenza sociale e sanitaria, altrimenti misconosciuta e rimossa.
Proprio nel momento in cui le Istituzioni definiscono stanziamenti economici per la diffusione
delle cure rivolte ai pazienti in fase terminale, è
fondamentale che le Organizzazioni Non Profit,
che sino ad oggi si sono fatte carico del problema,
partecipino al momento realizzativo della rete,
garantendone non solo il cruciale apporto solidaristico ma anche la tutela dei modelli assistenziali e degli standard di cure sperimentate e validate
in questi vent’anni. Per questo, 22 importanti
Organizzazioni Non Profit impegnate nel
settore delle cure palliative hanno sentito la
necessità di costituire l’organismo federativo,
pubblicizzandolo con atto notarile del 6 aprile
1999. Per svolgere funzioni adeguate alla situazione in atto, la Federazione ha deciso, come suo
primo atto, di operare in unità d’intenti e in piena
condivisione di obiettivi con la Società Italiana
di Cure Palliative, che rappresenta gli operatori
del settore.
Un momento dell’incontro di presentazione della
neonata Federazione Cure Palliative, che raggruppa
ventidue organizzazioni non profit. Presidente il dott.
Furio Zucco, vice presidente il dott. Vincenzo Erroi.
QUI RIMINI: NUOVE ATTREZZATURE PER LA DIVISIONE DI ONCOLOGIA MEDICA
altrimenti - i volontari dello IOR che tanto si
te. E’un altro passo compiuto verso l’incremenartedì 22 dicembre, nella Divisione di
sono adoperati per la felice riuscita dell’operato della specializzazione dei servizi ospedalieOncologia dell’Ospedale degli Infermi
zione denominata “Oggi Rimini è diversa!”. Si
ri”. Il direttore generale dell’Azienda Usl Rimidi Rimini sono state presentate ufficialsono fatti interpreti di tale stato d’animo il dott.
ni, Valther Domeniconi, ha aggiunto: “Risultati
mente le nuove attrezzature scientifiche acquiAlberto Ravaioli, primario della Divisione e
di grande prestigio stanno giungendo a compistate grazie alle generose donazioni pervenute
membro del Comitato Medico-Scientifico delmento nei diversi reparti del nostro ospedale.
all’Istituto Oncologico Romagnolo e all’Assol’Istituto Oncologico, il dott. Eduardo Pinto preOrmai i riminesi non si recano più presso altre
ciazione Italiana contro le Leucemie, in risposta
sidente dell’Associazione Italiana contro le
Aziende Usl per cercare di riguadagnare la
della cittadinanza riminese all’invito lanciato
Leucemie e il rag. Vinicio Paganini vice presisalute compromessa: le ultime statistiche ci
dallo stesso IOR a partecipare alla realizzazione
dente dello IOR. “Prima della fine del 1999 il
avvertono che è già cominciata un’inversione di
del nuovo Reparto di degenza Oncologica. Si
Reparto sarà pronto” ha detto in chiusura il
tendenza”.
tratta di cinque apparecchiature destinate ad
direttore Domeniconi. Al raggiungimento degli
Particolarmente soddisfatti si sono mostrati i
essere utilizzate per eseguire il trapianto di
importanti obiettivi conseguiti ha preso parte
medici, i ricercatori, i biologi, i componenti il
midollo autologo: un separatore immunomagneanche la ditta COCIF di Longiano.
personale paramedico e - non poteva essere
tico Isolex 300 i. del valore di oltre 50 milioni,
donato dalla ditta
COCIF di Longiano;
un criopreservatore Ice
Cube Sy lab 1810; un
criocontenitore TP 60;
un tank di stoccaggio
Espace 330; un mirodismembratore tessutale
Braun. “Un nuovo
esempio di collaborazione fra pubblico e
privato - ha detto il sindaco di Rimini Giuseppe Chicchi intervenendo all’incontro pubblico organizzato per la
circostanza - di cui la
città ha ragione di Alla presentazione sono intervenuti il dott. Pinto presidente AIL Rimini, il dott. Alberto Ravaioli, il sindaco di Rimini dott. Chicchi,
compiacersi vivamen- il dott. Domeniconi direttore Ausl, il rag. Paganini vice presidente IOR. (Foto Leica di P. Antonietta)
M
PROCLAMATI I VINCITORI DEL CONCORSO PRESEPI “TULLIO OLIVIERI” ORGANIZZATO DALLO IOR, DAL COMUNE E DAL PROVVEDITORATO
ESPERTI E GIURIA POPOLARE NON HANNO DUBBI: VINCE L’ALIGHIERI-FERMI
Rimini, il 10 gennaio 1999 si è conclusa, con la cerimonia di premiazione, la
seconda edizione del Concorso Presepi
“Tullio Olivieri” per i ragazzi delle Scuole
Medie, promosso dall’Istituto Oncologico
Romagnolo in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e Musei comunali e il Provveditorato agli Studi. Il primo premio è stato vinto
dalla Media Unificata 2 “Alighieri-Fermi”,
che ha raccolto i massimi consensi sia della
giuria degli esperti, sia della giuria popolare:
“Una coincidenza che conferma la qualità del
lavoro”, ha detto il componente il Consiglio
d’Amministrazione dello IOR per la sede riminese Massimiliano Filippini consegnando alla
A
preside Enrica Morolli due assegni da 1 milione di lire ciascuno. Un brillante risultato è stato
conseguito anche dall’originale presepe realizzato dagli alunni della professoressa Brolli
appartenenti all’altro plesso, la “Fermi” di
Viserba, ai quali il referendum popolare ha
riservato il secondo premio con menzione d’onore speciale rilasciata dalla giuria. Altre menzioni, da parte dell’editore Luisé e della giuria,
sono andate alle Scuole “Bertola” di Rimini e
“Di Duccio” di Miramare. Una targa ed un
assegno di 300.000 lire sono andati a tutte le
Scuole partecipanti: “Panzini”, “Spallanzani”,
“Borgese”, “Marvelli” (di Rimini) e “Panzini”
(di Bellaria), oltre a quelle vincitrici dei premi
maggiori.
In occasione della cerimonia di premiazione,
le Poste Italiane hanno predisposto uno speciale annullo postale, celebrando, così, anche
il ventesimo anniversario di fondazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Alla manifestazione finale ha preso parte un numeroso
pubblico, composto da studenti, insegnanti,
presidi, funzionari del Provveditorato. Alla
luce di tanto successo, gli organizzatori hanno
già annunciato la ripetizione dell’iniziativa per
il prossimo Natale. Dal canto loro, gli sponsores: la famiglia Olivieri, l’editore Luisé e il
presidente del Circolo Malatestiano Zilli,
hanno riconfermato piena disponibilità.
La signora Teresa Olivieri . Il presepio allestito dai ragazzi della Scuola Media “Alighieri-Fermi”, vincitore del Premio della Commissione artistica e del
Premio per referendum popolare. Il Consigliere dello IOR prof. Massimiliano Filippini, consegna il premio alla preside prof. Morolli.
11
QUI RIMINI: TREMILA PERSONE ALLO SHOW DI CRISTINA D’AVENA “MILLECOLORI”
omenica 7 febbraio, al Palazzetto dello
Sport di Rimini, gremito di alunni delle
Scuole Elementari, è andato in scena
“Millecolori” spettacolo allestito per la premiazione del 10° Concorso di disegno “Marcello
Cappellini”, organizzato dall’Istituto Oncologico
Romagnolo per onorare la memoria del suo vice
presidente. Ospite d’eccezione, Cristina
D’Avena, che per un’ora intera ha sciorinato il
repertorio delle sue canzoni riscuotendo applausi e consensi a non finire. Con lei, hanno suscitato entusiasmo i ballerini Clarissa, Mirco e
Davide, diretti dal coreografo Mathieu. Oltre a
Cristina, il pubblico ha riservato una vera ovazione ad altri due noti personaggi della Televisione, Antonella Clerici e Max Pezzali, che in
diretta telefonica hanno cantato due canzoni
dello “Zecchino d’oro”. Come contagiati dal
clima “ardente”, gli stessi presentatori di “Millecolori”, Tamara Cantelli e Gianfranco Gori di
Radiogamma, il flautista Costantino Brigliadori
e l’immancabile Bimbobell hanno esaltato la
platea.
Al concorso, intitolato “Gioco con la mia città”,
hanno preso parte 4.500 alunni delle Scuole Elementari del circondario riminese, rendendo assai
arduo il compito della giuria che, dopo una
“scrematura” di 300 disegni, sono giunti a definire i migliori quindici piccoli artisti, che ad uno
ad uno sono saliti sul palco per ricevere i premi
in palio, consegnati da Mafalda Cappellini, dagli
oncologi Dino Amadori e Alberto Ravaioli, dal
Provveditore agli Studi Arena, dal direttore dei
Musei comunali Pier Luigi Foschi e da Ugo Raz-
D
I VINCITORI
I vincitori del Concorso “Cappellini”. I
primi cinque hanno ricevuto un libro sull’Arco d’Augusto offerto dall’Assessorato
alla Cultura, un assegno di 200.000 lire ed
un altro di 350.000 per la loro classe. Sono:
Chiara Terenzi classe I B Scuola “Casti”,
insegnanti Franchini, Giorgini, Zaffini;
Jessica Corbelli classe II A Scuola “Maestre
Pie”, insegnante Prosdocimi; Luca Savioli
classe III A Scuola “Alba Adriatica”, insegnante Piva; Ilaria Paolizzi classe IV A
Scuola via Conforti, insegnante Rocchi;
Mauro Pierro classe V A Scuola “Il
Cammino”, insegnante Castellucci. Altri
bambini hanno ricevuto un assegno di
100.000 lire: Marco Guiduzzi classe I B
Scuola “De Amicis”, insegnanti Cancello,
Fantini, Gasparucci; Arianna Pompili
classe I Scuola “Alberti”, insegnanti Pompi,
Mancini; Cristina Manini classe II B Scuola
“Ferrari”, insegnanti Bisognani, Montanari, Muzzupappa; Greta Pozzi classe II A
Scuola di via Ferrari, insegnante Gentilini;
Pia Veratti classe III A Scuola “Lagomaggio”, insegnante Giuseppina Oliva; Lara
Farneti classe III Scuola “Moretti” Santarcangelo; Giacomo Vallana classe IV B
Scuola di via Conforti, insegnante Rocchi;
Thomas Gualtieri classe IV Scuola “Tre
Ponti” di Bellaria, insegnanti Navarra,
Natali, Franciosi.
zaboni del Rolo Banca che, con la ditta Garmoni
ha sponsorizzato l’iniziativa. “Abbiamo contato
in sala oltre tremila persone - dice Maurizio
Cappellini, figlio dell’indimenticato Marcello un grande successo per uno spettacolo che
voleva essere il premio speciale offerto a tutti i
partecipanti al concorso. Un solo disappunto: la
raccolta di fondi organizzata qui al Palazzetto è
risultata inferiore a quella dello scorso anno:
sette milioni contro i dodici del 1998. Peccato,
perché questi soldi sono destinati all’Assistenza
domiciliare che lo IOR fornisce gratuitamente a
tutta la cittadinanza. Continueremo, tuttavia,
con immutato impegno: “Millecolori” 2000 si
chiamerà “Duemilacolori”!”
“Sul nostro territorio - ha aggiunto il dott.
Alberto Ravaioli, primario Oncologo dell’Ospedale degli Infermi di Rimini - il programma di
assistenza domiciliare segue 200 pazienti ogni
anno: ogni giorno sono “in linea” una ventina di
malati. Il servizio è offerto dal lunedì al venerdì
, tramite lo IOR, da una cooperativa formata da
sette infermiere alle quali si aggiungono quattro
medici e due psicologhe (la struttura pubblica le Oncologie di Rimini e di Cattolica - resta
comunque il principale riferimento) . I costi raggiungono i 500 milioni l’anno; per il 1998 e il
1999, grazie ai contributi dei Rotary Club di
Rimini e di Riccione, siamo riusciti ad aggiungere un servizio di reperibilità anche nei fine settimana, una disponibilità oggi divenuta indispensabile. Tenuto conto che, per statuto, i “services” rotariani non potranno essere ripetuti,
occorrerà acquisire nuovi fondi”.
... fra i tanti che aiutano
l'Istituto Oncologico Romagnolo c'é
SEDE:
In alto, il dott. Amadori, il rag. Paganini, Cristina
D’Avena, Bimbobell. Una fase dello spettacolo
“Millecolori. Primo piano di Cristina D’Avena.
Qui sopra, il simbolo del concorso 1998.
12
47037 RIMINI (SAN VITO)
VIA VILFREDO PARETO, 1
TELEFONO 0541/620051 - TELEFAX 0541/620756
DA QUINDICI ANNI IL GRUPPO CONAD ROMAGNA-MARCHE AFFIANCA L’ISTITUTO ONCOLOGICO
LA SPESA AL CONAD PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO
È così semplice!
Noi, Voi e CONAD
insieme per sostenere
l’Assistenza Domiciliare gratuita
ai malati di cancro.
Dal 21
al 26 giugno
fai la spesa al CONAD
Parte del ricavato
dalla vendita dei suoi
prodotti sarà devoluto
a favore dell’Assistenza
Domiciliare. La qualità
e il risparmio CONAD
insieme ad una
valida motivazione.
1979-1999
Ve n t ’ a n n i d i
Solidarietà
N NI D
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SO
rosegue ininterrotta la collaborazione instaurata fra il Gruppo
CONAD Romagna-Marche e
l’Istituto Oncologico Romagnolo,
uniti fin dai primi anni ‘80 nella lotta
contro il cancro. Dal 21 al 26 giugno è
stato “scritto un nuovo capitolo” - il
quindicesimo! - di questo straordinario
rapporto, grazie all’iniziativa promossa dalla grande organizzazione cooperativa di distribuzione che ha destinato
una parte del ricavato delle vendite di
prodotti Conad, effettuate in tale
periodo in tutti i Supermercati Conad e
nei negozi “Margherita”, al Servizio di
Assistenza Domiciliare svolto gratuitamente dallo IOR di concerto con le
Aziende Usl e i Medici di base.
Il CONAD Romagna-Marche compie
40 anni. Fondato nel 1956 come Cooperativa di Approvvigionamento fra
Esercenti, attraverso successivi accorpamenti e fusioni di sempre maggiore
entità è divenuto un vero colosso nell’ambito della distribuzione di prodotti alimentari, una realtà che insiste
oggi su un bacino di quasi un milione
e mezzo di abitanti e che serve una rete
multicanale di 298 punti di vendita
(100 supermercati e 198 negozi della
catena Margherita), la cui superficie
complessiva è pari a 73.725 metri quadrati. Fra lo stoccaggio e lo smistamento dei prodotti, la Cooperativa
dispone di un sistema di magazzini
che a loro volta raggiungono una
superficie di oltre 32 mila metri quadrati. Nel 1998 il giro d’affari ha raggiunto i 680 miliardi; nel ‘99 la previsione è di arrivare a 747. Con questi
trend, il muro dei mille miliardi, verosimilmente, non è tanto lontano.
CONAD Romagna-Marche si affaccia
al nuovo millennio, forte di esperienza, convinto delle proprie potenzialità,
con una presenza notevole sul territorio e con Punti di vendita che crescono
ed ottengono lusinghieri risultati. E’,
questa, una buona premessa per
affrontare con serietà le sfide che
saranno decisive per il futuro della
cooperativa e dei dettaglianti soci. Uno
dei progetti più importanti è quello di
allargare notevolmente l’area operativa della Cooperativa per disporre di
nuove aree di sviluppo. “A questo
scopo - avvertono i dirigenti - stiamo
lavorando su alcuni importanti progetti: integrazione e fusione con
CONAD Friul Veneto, un’operazione
che porterà ulteriori 150 miliardi di
fatturato e le province di Trieste,
Udine, Gorizia, Pordenone, Treviso e
Venezia; ottenimento dell’assegnazione da
parte di CONAD nazionale delle province di
Rovigo, Padova e Vicenza, che permetterà di
creare unitarietà di intervento in tutto il
Nord-Est italiano e continuità territoriale
con la Romagna-Marche; rafforzamento
dell’attuale programma di collaborazione
E
A RI
con CE. DI. Marche che rafforzerà la capacità operativa delle due cooperative nell’area marchigiana, con ulteriori possibili evoluzioni nel medio periodo; rafforzamento
della collaborazione commerciale, tecnicoinformativa e di quant’altro potrà essere di
comune interesse nel futuro con CE. DI.
Puglia-Basilicata-Calabria”.
MEDICINA NUCLEARE
DI CESENA SUSCITA
L’ATTENZIONE DEGLI
AMBIENTI NTERNAZIONALI
Il 18 febbraio, in occasione dell’inaugurazione di un nuovo blocco operatorio dell’Ospedale “Bufalini” di Cesena, l’allora
Sindaco Preger definì l’ospedale stesso
“istituzione di rilevanza internazionale”,
frase accolta da alcuni dei presenti con un
certo scetticismo. Il dott. Pietro Riva, primario di medicina Nucleare e membro del
Comitato Medico Scientifico IOR, si associò,
con una sua lettera, alla valutazione compiuta dall’architetto Preger, documentando
la sua presa di posizione con dati di fatto
precisi, dei quali pubblichiamo una sintesi.
P
resso il Servizio di Medicina Nucleare, nel 1998 sono stati ricoverati 28
cittadini stranieri (26 tedeschi, 1
polacco e 1 greco), affetti da tumore cerebrale, tutti inviati da famose Università della
Germania (Monaco di Baviera, Amburgo,
Heidelberg). Nel corso dello stesso anno scrive il dott. Riva - il sottoscritto e i suoi collaboratori hanno presentato ricerche riguardanti la radioimmunoterapia dei tumori del
cervello e condotte in collaborazione con la
Divisione di neurochirurgia e il Servizio di
Fisica sanitaria, nei seguenti congressi internazionali: “Radioactives Isotopes in Clinical
Medicine adn Research”, Badgastein
(Austria); “Vth Scandinavia Meeting on
Radioimmunotargeting”, Umea (Svezia);
“III International Congress of Nuclear Oncology”, Antalya (Turchia); “IV Congresso
Associazione Italiana Medicina Nucleare”,
Grado; “Post-Congress meeting” con la partecipazione delle Società di Medicina
Nucleare dell’Italia, della Slovenia, della
Croazia e dell’Ungheria; “15th International
Conference on Advances in the Application
of Monoclonal Antibodies in Clinical Oncology”, Santorini (Grecia); “Congresso
Mondiale di medicina Nucleare”, Berlino
(Germania); “Seventh Conference on
Radioimmodetection”, Princeton NJ
(USA); “Congresso dell’European Society
for Medical Oncoplogy”, Atene (Grecia). I
lavori presentati sono stati - secondo la prassi
- preventivamente esaminati da un comitato
scientifico che ne valuta la qualità e ne
accetta il contributo scientifico. Il dott. Riva
informa, inoltre, che - sempre nel corso del
1998 - sono stati pubblicati su rilevanti
riviste internazionali tre articoli redatti da
équipes scientifiche di cui fa parte lo stesso
dott. Riva e che, negli ultimi tempi, hanno
frequentato il Centro di Medicina Nucleare
di Cesena per apprendere la tecnica di
radioimmunoterapia dei tumori cerebrali il
dott. Jan-Quang Wu del Dipartimentio di
neurochirurgia dell’Università di Suzhou
(Cina) e il prof. Naofumi Katsuyama dell’Università di Okinawa (Giappone); allo
stesso scopo, in questo periodo sono presenti al centro due medici dell’Università
di Monaco di Baviera (Germania).
13
DAL 1° GIUGNO AL 31 LUGLIO SI SVOLGE LA CAMPAGNA DI SOLIDARIETA’ “UN PIENO DI SPERANZA” PROMOSSA DALLA ZANNONI
DA CINQUE ANNI LA “ZANNONI” DI FORLI’ PROCEDE AL PASSO CON LO IOR
E’ in atto dal 1° giugno e fino al 31 luglio, la campagna di solidarietà “Un pieno di speranza”, promossa dalla Zannoni s.r.l.
di Forlì a sostegno delle attività di ricerca scientifica dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Durante l’intero periodo una
parte del ricavato per ogni litro di carburante venduto dalle
Stazioni di Servizio della “catena” Zannoni andrà a far parte di
un fondo destinato allo IOR. E’ un’iniziativa che si ripropone
per il quinto anno consecutivo: non ci sono premi in palio, né
regali alla clientela, ma soltanto la soddisfazione di concorrere, con la propria scelta, ad un atto di solidarietà finalizzato alla
lotta contro il cancro in Romagna. E non è certamente poco!
Tanto più che agli automobilisti non costa nulla, perché - come
sempre - il contributo resta a carico della Società e dei gestori
che aderiscono alla manifestazione. La Zannoni s.r.l. opera a
Forlì da oltre 40 anni e vanta una lunga esperienza nel settore
della distribuzione di carburanti puliti, quali il gpl venduto fin
dal 1959 e il metano, in erogazione dal 1974, disponendo di
una catena di grandi impianti per la vendita di benzina,
gasolio, gpl e metano. La Zannoni provvede anche al rifornimento di varie Stazioni dislocate in Emilia-Romagna ed effettua forniture di metano alle reti urbane e alle industrie.
Hanno aderito alla “campagna di solidarietà sedici Stazioni di
Rifornimento presenti nei territori delle province di ForlìCesena, Ravenna, Rimini e Pesaro: Berti e Ruffilli Forlì viale
Roma 400 (AGIP); Domenico Greggi di Gianluca Greggi
Forlì via Piave 1 (SHELL); Cristiano Moretti Forlì via Ravegnana 474 (AGIP); Sergio Mengozzi Forlì via Isonzo 102
(AGIP); Leonardo Pellegrini Forlì via Costanzo II - zona
industriale (SHELL); Giuliana Bravi Fiumana di Predappio
via Provinciale 24 (SHELL); Daniele Carpi Villanova di Forlì
viale Bologna 302 (SHELL); Missiroli Conti Benedetti
Albonetti San Varano via Firenze 202/1 (SHELL); Neo
Zanetti di Stefano Zanetti Ronco di Forlì via don Pollini 15
(SHELL); Liviano Zattoni Durazzanino (Forlì) via Ravegnana 532 (MONTEDISON); Speedy s.n.c. di Gabriele Garavini Cesenatico viale Magellano11 (SHELL); Dal Pozzo
Faenza via Vittorio Veneto 15 (MONTEDISON); Franco
Marisalta Rimini via Matteucci 4 (SHELL); Claudio Paganelli Sala di Cesenatico via Canale di Bonificazione 429
(MONTEDISON); Gianvasco Amadei s.n.c. Novafeltria
(Pesaro) via Marecchiese 1 (MONTEDISON); Cappelli
GasAuto Talamello (Pesaro) via dell’Industria 20 (SHELL).
ALBUM DI FAMIGLIA: AVVENIMENTI, INIZIATIVE, MANIFESTAZIONI....
Cinque immagini natalizie ci riportano alle iniziative
che caratterizzano la fine d’anno. In senso orario: “Il
paese del Natale” (Punto IOR di Sant’Agata Feltria);
“La salute a tavola”, manifestazione indetta dal
Gruppo omonimo a favore dello IOR; “Una stella di
Natale per la Ricerca” (Punto IOR S. Mauro Pascoli)
circa 6 milioni d’incasso; Natale a Russi e a Godo con
offerte di oggetti caratteristici a favore dello IOR.
14
Continua generosa la collaborazione della Società Idrotermica
Coop di Forlì con l’Istituto Oncologico Romagnolo. Anche quest’anno il Consiglio d’Amministrazione ha stanziato una borsa di
studio per un giovane laureato impegnato nei progetti di ricerca.
Il presidente Agostino Mainetti ne consegna l’importo al prof.
Amadori. La borsa è stata conferita alla dott. Roberta Fedriga.
Nel corso della manifestazione organizzata da Promomercato, i Volontari IOR di Terra del Sole hanno distribuito piante da giardino e piante officinali raccogliendo
offerte pro IOR per oltre 2 milioni di lire. A sinistra,
un’immagine della cena sociale che ha avuto luogo a Riccione il 6 febbraio. Sono stati raccolti circa 10 milioni.
In occasione della “giornata ricreativa”, il Gruppo Folk Italiano alla Casadei, dei maestri Bruno e Maria Malpezzi, in
collaborazione col Circolo Farini, ha organizzato una pesca benefica a favore dello IOR. Un bimbo - nella prima foto
- Enrico Masotti ha offerto il suo uovo di Pasqua. Ospiti della festa, la signora Longo e il dott. Marangolo.
Si è svolta a Cesena, dal 22 aprile al 9 maggio 1999 sotto il porticato del palazzo Comunale, la VI edizione del “Mercatino
della Bontà”. L’iniziativa, promossa col patrocinio del
Comune, ha riscosso grande successo fra i cittadini. Sono stati
messi in offerta libera oggetti donati da commercianti, artigiani, cooperative e privati. E’ stata realizzata la somma di 18
milioni 230 mila lire.Nella foto, il sindaco Preger , accompagnato dall’assessore Urbini e dal Consigliere IOR Vicini, ha
inaugurato la manifestazione.
ALLA RELE’ L’IMMAGINE
DEL VENTENNALE I.O.R.
E’ stato tenuto a Ravenna un nuovo Corso per Volontari dell’Assistenza Ospedaliera. La foto ne ritrae i partecipanti al momento della consegna dei diplomi
avvenuta il 3 giugno. A destra, il 6 giugno ha avuto luogo a Morciano - organizzato dalla Polisportiva San Clemente - un incontro di calcio benefico fra la nazionale TV e la formazione delle “vecchie glorie”. Il responsabile del Punto IOR, Cleto Quadrelli consegna una medaglia al capitano TV Paolo Bonolis.
Il 30 dicembre 1998 si è svolta al Grand Hotel di Riccione la presentazione
del libro “Frammenti di cielo”, opera di Gastone Mariani, imprenditore riccionese, affezionato sostenitore delle attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo, che il 22 febbraio 1999 morirà in seguito ad incidente stradale. Nel
numero scorso de “L’Informatore” abbiamo dato notizia dell’iniziativa di
Mariani di stampare in proprio il libro e di destinare l’intero ricavato allo
IOR. Ora torniamo sull’avvenimento per ricordare un vero amico e per
informare che la sua famiglia continua a diffondere il libro, mantenendo
fede alla promessa. Nella foto, da sinistra il consigliere IOR Biaggi, il dott.
All’Agenzia di Comunicazione RELE’s. r. l. è
stata affidata la cura dell’immagine dell’Istituto Oncologico Romagnolo nelle celebrazioni
per il ventesimo anniversario di fondazione.
Una delle prime uscite ufficiali della Relé - in
questa veste - è avvenuta in occasione della
conferenza stampa tenuta a Forlì per annunciare il programma delle manifestazioni in
calendario. Nella foto, Michela Fabbri titolare
della Relé s. r. l.
A Riccione, sul palco “Disco Estate”, ha avuto luogo il Concorso Internazionale di bellezza “Miss Over”, organizzato
dall’Associazione Everover, presieduta da Elio Pari (a sinistra nella foto). Nell’occasione sono state raccolte offerte
per oltre un milione e devolute allo IOR.
15
C. R. I. e Istituto Oncologico Romagnolo, ad
ognuno dei quali è andata la quota pari a 7
milioni di lire.
RICCIONE - Le iniziative della manifestazione “Giò Tenda 1998” si sono concluse col versamento allo IOR dell’importo di 10 milioni
183 mila lire. Un ulteriore somma, pari a 1
milione 732 mila 635 lire, è stata versata all’Istituto dai volontari che hanno rinunciato ai
gettoni di presenza per il servizio prestato:
Maria Pia Ricci, Giorgio del Bianco, Pasquale
Biaggi, Enrico Silvagni, Matilde Aurora, Maria
Villa, Giuliana Battarra.
NOTIZIE
TESI DI LAUREA - Presso la sede forlivese
dell’Università agli Studi di Bologna, nella
seconda sessione dell’anno accademico 199798, Annalisa Bertozzi volontaria del Servizio di
Assistenza Domiciliare, nipote di Graziella Salaroli, si è laureata in “Organizzazione Aziendale”
(corso di laurea in Economia e Commercio)
discutendo la tesi “L’organizzazione a rete
nelle imprese non profit in campo assistenziale: il caso dell’Istituto Oncologico Romagnolo”. Relatore, il prof. Massimo Bianchi. Congratulazioni alla neo-dottoressa, con viva gratitudine per la scelta compiuta.
TROFEO BIONDINI - L’Istituto Oncologico
Romagnolo ringrazia la Famiglia Biondini, promotrice da undici anni della manifestazione
karting dedicata alla memoria della figlia Emanuela, e tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione dell’XI edizione della gara: la
Famiglia Foschi della Pista Happy Valley di
Pinarella ed i collaboratori, gli sponsores, la
Federazione Italiana Karting, i Cronometristi e il
Direttore di Gara, il servizio C. R. I., i Commissari dell’A. C. Forlì, l’Associazione Ufficiali di
Gara Romagna, i piloti e gli accompagnatori. Il
ricavato, pari a 4 milioni 440 mila lire, unitamente al contributo di 840 mila lire offerto dall’associazione Ufficiali di gara Romagna e
quello di 1 milione 365 mila lire della federazione Italiana Karting - complessivamente 6 milioni
645 mila - è stato devoluto a favore dei programmi di ricerca e assistenza domiciliare IOR.
FAENZA - L’8 dicembre 1998 le “nazionali”
Cantanti e Ciclisti (ha partecipato anche Marco
Pantani) hano disputato un incontro di calcio. La
manifestazione ha riportato un grande successo
di pubblico. L’utile sugli incassi è stato devoluto
ad enti e associazioni di volontariato AVIS, AVA,
RIMINI - Il “Mercatino della Solidarietà”
organizzato con la collaborazione del Comitato
Centro Storico Rimini e allestito in concomitanza con le festività natalizie 1998, ha fatto realizzare la somma di 12 milioni 85 mila lire che è
stata devoluta al fondo per l’apertura del nuovo
Reparto di degenza Oncologica dell’Ospedale
di Rimini. Rinnoviamo la nostra gratitudine ai
commercianti della città che hanno contribuito,
con l’offerta di oggetti, alla realizzazione dell’iniziativa.
TERRA DEL SOLE - Il “Gruppo del Fuoco”
ha organizzato l’annuale manifestazione gastronomica natalizia devolvendo parte del ricavato pari ad un milione di lire - all’Istituto Oncologico Romagnolo.
SAVARNA - Il 10 febbraio, al Centro Auser “La
Pioppa” di Savarna, il dott. Maurizio Marangolo, primario della Divisione di Oncologia
Medica dell’Ospedale di Ravenna e componente il Comitato medico-Scientifico IOR, ha
tenuto una conferenza sul tema “Come l’Istituto Oncologico Romagnolo si inserisce nel
progresso oncologico”.
LUGO - L’8 marzo, in occasione della “Festa
della Donna”, le Donne di Villa Pianta hanno
raccolto offerte per 350 mila lire, a favore delle
attività scientifiche dell’Istituto Oncologico
Romagnolo. Un sentito ringraziamento.
SAN PATRIZIO - Un doveroso ringraziamento a due fedelissime volontarie, Gina Zappi e
Vanda Federici. Durante l’anno, Gina confeziona centrini con pizzi ricamati a mano e li
propone ai suoi compaesani in cambio di offerte
per lo IOR: a fine anno ha versato mezzo
milione ricavato da questa attività. Anche Vanda
si cimenta da anni in un’attività affine producendo oggetti di vario tipo e collaborando, così,
all’allestimento di “mercatini” e sagre all’interno delle quali è presente l’Istituto Oncologico.
S. MAURO PASCOLI - L’11 aprile si è svolta
a San Mauro Pascoli la “Festa dell’Alberazzo”.
I volontari IOR hanno organizzato una pesca di
beneficenza e una distribuzione di fiori, gerani,
rose, azalee. I proventi utili (oltre 300 mila lire)
sono stati versati all’Istituto.
VERGHERETO - Venerdì 30 aprile, all’Albergo “Pineta”, il dott. Dino Amadori, primario
della Divisione di Oncologia Medica dell’Ospedale di Forlì, ha tenuto una pubblica conferenza
sulle “Attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo nella ricerca e nell’assistenza”.
FILO D’ARGENTA - Dal 7 al 9 maggio ha
avuto luogo al Parco Unità la XIV edizione
della “Sagra del Pesce Azzurro”, organizzata
dal Comune di Argenta - Consiglio di Partecipazione Filo d’Argenta e dal Comune di Alfonsine - Consulta Locale Filo Alfonsine. Nel corso
della sagra (non s’era mai vista tanta partecipazione!), trionfo del pesce azzurro allo stand
gastronomico e distribuzione di azalee in
cambio di offerte per la lotta contro il cancro
ingaggiata vent’anni fa dallo IOR.
LAVEZZOLA - Favorita da un vivissimo successo, nei giorni 14, 15 e 16 maggio si è svolta
la XVII Sagra Lavezzolese della porchetta e
del tortellino: incessante attività dello stand
gastronomico, sfilata delle Majorettes, raduno
cicloturistico e di auto e moto d’epoca, corsa di
duathlon, l’Osteria, la fabbrica dei bomboloni, il
Mercatino della Bontà a favore dell’Istituto
Oncologico Romagnolo, il Luna Park e musica,
tanta musica con i Dik Dik in Tour e Franco
Bastelli.
NOZZE - Il 13 giugno, Elisabetta e Fabio, due
giovani entusiasti della vita, hanno coronato il
loro sogno d’amore convolando a nozze. Come
è avvenuto in occasione di altri matrimoni, Elisabetta e Fabio hanno rinunciato a distribuire
bomboniere devolvendo l’equivalente valore
all’Istituto Oncologico Romagnolo.
DOVADOLA - Venerdì 18 giugno, il dott. Dino
Amadori ha partecipato all’inaugurazione ufficiale del Punto IOR di Dovadola, attivo da
qualche tempo. Il dott. Amadori ha tenuto una
conferenza illustrando le attività di ricerca
scientifica e di assistenza domiciliare dell’Istituto Oncologico.
FORLI’ - L’Istituto Oncologico Romagnolo cambia sede. Giunto a scadenza il contratto d’affitto per l’uso dei locali ubicati in
Largo de Calboli 14, a fine estate si trasferirà al numero 63 di corso Mazzini,
sempre in centro storico: fra le due sedi,
quella attuale e quella futura, intercorrono
non più di 200 metri di distanza.
dell’ ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO
per la lotta contro il cancro in Romagna
Trimestrale - Dir. resp. Luciano Foglietta - Red. L. de' Calboli, 14 - FORLÌ - tel. 0543/35929 - Reg. Tribunale Forlì n. 568 del 18/3/1980 - Spedi-zione abbon.
postale - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Pubblicità inferiore 45% - Filiale di Forlì - Stampa FILOGRAF LITOGRAFIA s.r.l.
Iscr. Registro Nazionale della Stampa n. 06027 del 30/10/1997 - Codice di Impresa 08013.
SOMMARIO: pag. 1 I primi vent’anni dello IOR - pag. 2 La produzione scientifica dell’Istituto Oncologico Romagnolo - pag. 3 Il Congresso internazionale - pag. 3 Unanime consenso per l’operato del Direttivo - pag. 4 Le Frecce
Tricolori dipingeranno la bandiera nel cielo di Bellaria - pag. 5 “Obiettivo Tanzania”, per proseguire l’opera avviata da Vittorio Tison - pag. 5 Il punto sullo “Studio Tison” fra i lavoratori dell’industria ceramica - pag. 6 “Lasciateci
puliti” scrivono i ragazzi denunciando i pericoli del fumo - pag. 6 Congressi, convegni, conferenze, incontri di aggiornamento oncologico - pag.7 Qui Lugo: una nuova e più funzionale sede dei Servizi di Oncologia - pag. 7
Un Progetto innovatore di Ricerca Assistenziale - pag. 8/9 Festa della Mamma 1999: mobilitati i volontari IOR - pag. 10 Un invito dello IOR a non fumare in Ospedale - pag. 10 Una svolta nella cura e nell’assistenza dell’ammalato inguaribile - pag. 11 Qui Rimini: nuove attrezzature per la Divisione di Oncologia Medica - pag. 11 Esperti e giuria popolare non hanno dubbi: vince l’Alighieri-Fermi - pag. 12 Qui Rimini: Tremila persone allo show di Cristina D’Avena “Millecolori”- pag.12 I vincitori - pag.13 La spesa al Conad per la lotta contro il cancro - pag.13 Medicina Nucleare di Cesena suscita l’attenzione degli ambienti internazionali - pag.14 Da cinque anni la “Zannoni”
di Forlì procede al passo con lo IOR - pag. 14/15 Album di famiglia: avvenimenti, iniziative, manifestazioni ... - pag. 15 Affidata alla Relé l’immagine del ventennale IOR - pag. 16 Notizie
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N. 52 - GIUGNO 1999 - NUOVA SERIE
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