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rassegna stampa - Rugby Rovigo Delta

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rassegna stampa - Rugby Rovigo Delta
RASSEGNA STAMPA
Martedì 30 giugno 2015
Rassegna del 30 giugno 2015
SUPER10
Il Gazzettino Di Rovigo
37, 5 Piloni e tallonatoli, aria nuova in rossoblu
Paolo Romagnolo
1
Il Resto Del Carlino
Rovigo
Il Resto Del Carlino
Rovigo
Il Resto Del Carlino
Rovigo
5
La scheda anche undici gare con la maglia azzurra
Al. An.
3
5
«noi del rovigo avevamo cuore»
Alessandro Andrioli
4
5
La cena con gli amici a porto levante
O. P.
6
SERIE A - SERIE B - ALTRI
Il Resto Del Carlino
Rovigo
5
Il badia a villanova per solidarietà
7
FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY
La Voce Di Rovigo
6
Dai fasti all'esilio in messico
8
RABODIRECT-PRO12
La Voce Di Rovigo
27
Andrea de marchi e jeff montauriol al benetton treviso
9
Piloni e tallonatoli, aria nuova in rossoblu
Rinnovamento per la testa di mischia
rossoblu. Sta per arrivare il pilone Roberto
Tenga (ex Cavalieri Prato) che va ad
aggiungersi a quelli da tempo annunciati
(ma non ancora ufficializzati) di Domenico
Grassotti (Lazio), Francesco Pepoli (Lazio)
e Dario Bordonaro (Badia). Nel corso
dell'estate giungerà poi un pilone sudafricano. Dalla terra degli Springboks arriverà
anche il tallonatore titolare che sarà affiancato dai giovani Marco Silva (Colorno) e
Federico Silvestri (Lyons Piacenza).
Romagnolo a pagina XVI
Arriva il pilone
Roberto Tenga
RUGBY II
pilone
Roberto
Tenga, a
sinistra, ex
Cavalieri
Prato e a lato
il
riconfermato
Nicola Quaglio
Paolo Romagnolo
ROVIGO
Di ufficialità ancora non se ne
parla, ma la prima linea della
FemiCz Rugby Rovigo Delta
che affronterà la prossima stagione sembra quasi completata. Con ben 5 piloni su 8 in
partenza per altri lidi (rimasti
in rossoblu solo Renzo Barboni e Nicola Quaglio) e l'intera
batteria dei tallonatori interamente da sostituire (Enrico
Ceccato e Luke Mahoney hanno appeso gli scarpini al chiodo ed Enrico Manghi è tornato
a Reggio Emilia), il compito la recente positiva stagione
del direttore sportivo Pietro con la maglia della Pro Recco
Reale e del coach Filippo Fra- in Serie A. Radiomercato dava
ti non è stato affatto semplice. ormai per certo il suo passagFortunatamente molte delle gio ai rivali storici del Petrartrattative che ora sembrano in ca Padova, ma proprio sul filo
dirittura d'arrivo sono ben av- di lana pare l'abbiano spuntaviate da mesi. Pochi giorni fa, ta i Bersaglieri aggiudicandoin particolare, è andato a riem- si le prestazioni del giovane
pirsi un tassello importante pilone per la prossima stagionel pack rossoblu. Roberto ne (si parla di contratto annuaTenga, pilone classe 1990 ori- le) L'ex Cavalieri Prato, 108
ginario di Benevento, sembra chili per 182 centimetri, va
a un passo dalla firma con la così a compensare lo sgretolaRugby Rovigo.
mento della trattativa per portare a Rovigo Luca Redolfini,
A
FEMI CZ RUGBY che pare abbia preferito spostarsi dalle Zebre al Rugby
Testa di mischia Reggio.
Il nome di Tenga va ad
destinata aggiungersi
a quelli da tempo
annunciati (ma non ancora
a un ampio ufficializzati) di Domenico
Grassotti (Lazio), Francesco
rinnovamento Pepoli (Lazio) e Dario Bordonaro (Badia); inoltre nel corso
A fargli meritare l'interesse dell'estate giungerà un pilone
del club di viale Alfieri è stata sudafricano. Dalla terra degli
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Pag. 1
Springboks arriverà anche il
tallonatore titolare che, insieme ai giovani Marco Silva
(Colorno) e Federico Silvestri
(Lyons Piacenza), andrà a
comporre il reparto dei numeri due a disposizione di Filippo
Frati. Due giocatori stranieri
che dovranno garantire qualità ed esperienza alla mischia
SUPER10
dei Bersaglieri e che potrebbero essere pescati anche dal
prestigioso palcoscenico della
Currie Cup.
© riproduzione riservata
Pag. 2
LA SCHEDA
Anche undici gare con la maglia azzurra
TITO EMILIO Lupini compirà sessant'anni il 12 novembre. E' stato un pilone destro fortissimo all'epoca del dilettantismo: ora con
il professionismo il ruolo del «numero 3» è diventato così importante che tanti club costruiscono la squadra partendo proprio dal
pilone destro.
Fosse nato trent'anni dopo Lupini avrebbe avuto ingaggi principeschi magari in Premiership o nel Top 14 francese.
Ha giocato con la con il Transvaal e addirittura nei Cavaliers neozelandesi che nel tour del 1986 ebbero bisogno di un pilone proprio per giocare a Johannesbug.
E' stato chiamato in azzurro dal 1987 al 1989 ed ha disputato 11
gare con la nazionale italiana tra cui anche quelle della prima Coppa del Mondo nel 1987 in Nuova Zelanda.
Ha dato l'addio a rugby affrontando al Battaglini il Northen Transvaal. Chiusa l'esperienza rodigina ha allenato la sua Provincia
(Transvaal) in Currie Cup e poi addirittura nel Super 12 e nel Super 14. Attualmente è un imprenditore di successo a Johannesburg.
al. an.
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RUGBY
POLVERE DI STELLE
TITO LUPINI E' STATO UN PILONE DESTRO
FORTISSIMO ALL'EPOCA DEL DILETTANTISMO,
FECE LA FORTUNA DELLA RUGBY ROVIGO
«NOI DEL ROVIGO AVEVAMO CUORE»
Gli ultimi due scudetti rossoblu rivivono nei ricordi di Tito Lupini ieri di passaggio allo stadio
99PUNTUALE, ogni anno all'inizio dell'estate Tito Lupini, viene
a Rovigo per trascorrere qualche
giorno nella sua casa in città e salutare i vecchi amici oltre che naturalmente i compagni di squadra di un tempo tanto lontano
quanto glorioso.
Si tratta di un «oriundo» del tutto
particolare: nato a Joannesburg
ma da padre bergamasco e in una
famiglia in cui si è sempre parlato
l'italiano in caso.
Dopo una breve e non felice esperienza in un Amatori Milano ancora di scarse ambizioni Tito Emilio Lupini capitò a Rovigo nella
stagione 1984-85, allenatore Raffaello Salvan.
Vi resterà - tra giocatore, allenatore giocatore ed infine solo coach fino al 1992-93 disputando ben
quattro finali e vincendo due scudetti. In questi giorni è stato intervistato da «MondOvale», l'associazione rodigina che si occupa oltre
che di promuovere la cultura rugbistica anche di conservare le testimonianze di ex giocatori che
hanno costruito la storia della
Rugby Rovigo.
Spassoso il racconto del suo impatto con il Polesine. «Mi avevano convinto a venire qui raccontandomi che era un luogo con un
bel cima dove splendeva sempre
il sole e arrivai proprio per sperimentare di persona il peggior inverno degli ultimi cinquant'anni:
neve a volontà, freddo polare e
Adige completamente gelato!»
Le quattro finali con il Treviso?
«Gare intense, durissime. Il Be-
netton era sicuramente più torte
di noi tecnicamente parlando ma
noi avevamo più cuore. I trevigiani sapevano giocare ma soffrivano
la nostra aggressività che resta
un'arma sempre decisiva: non la
puoi comprare e, nello stesso tempo, se la possiedi non costa nulla!»
«A Roma andammo in svantaggio per un errore di Naas Botha
in presa in un momento in cui eravamo sotto pressione. Però non
abbiamo mai smesso di essere aggressivi perché era la nostra unica
speranza: la pressione costante sugli avversari alla fine è stata premiata. Il Benetton ha sbagliato un
calcio di spostamento innescando
Brunello che ha costruito l'azione
della meta vincente di Ravanelli».
Il secondo scudetto arrivò a Brescia due anni dopo sempre contro
la squadra della Marca.
«Non ci fu storia - racconta Lupini - eppure loro erano ancora i
più forti ed in più avevano vinto
la finale dell'anno prima a Bologna contro di noi. Ma all'inizio
mettemmo subito le cose in chiaro: al primo ingaggio in mischia
LE SFIDE
«Il Benetton tecnicamente
era più forte, ma noi avevamo
quel qualcosa in più»
LA PRIMA VOLTA
«Mi hanno convinto di venire
in Polesine dicendomi
che c'era un clima bellissimo»
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kk Bisogna cercare
giovani sudafricani
di talento
TITO LUPINI
Ex capitano rossoblu
andammo dentro con decisione ricordando loro che noi eravamo il
Rovigo. Poco dopo in una scaramuccia un pugno ben assestato ad
un uomo della loro prima linea fece capire che di fronte avevano
una squadra di tigri. E così presero paura, non furono più loro e
persero la gara e lo scudetto».
Due anni dopo a Padova però il
Benetton si prese la rivincita.
«Nel 1992 la competitività del
Treviso era ancora cresciuta grazie all'arrivo di Lynagh e altri
campioni. Ci provammo ma loro
erano assai più forti. Tuttavia non
perdemmo di molto e ancora adesso mi viene in mente quel pallone
sfuggito di mano a Dengra quando ormai sembrava meta...».
Lupini non parla volentieri del
Rovigo di oggi e delle ultime sconfitte in finale.
«Mi sembra impossibile perdere
due finali in casa! Noi in quegli
anni non abbiamo mai avuto l'opportunità di giocare il match-scudetto al «Battaglini» ma non credo che, se fosse capitato, avremmo fallito l'obiettivo. La finale di
quest'anno? Ho visto solo un pezzo in tv in questi giorni e sono stato male.... Ho visto anche che il
miglior «avanti» del Rovigo, Lu-
Pag. 4
ke Mahoney, ha giocato solo 20
minuti! Non capisco!».
Un consiglio per ingaggiare giocatori in Sudafrica?
«Se fossi una squadra italiana non
andrei a pescare in campioni a fi-
ne carriera e nemmeno in Currie
Cup, piuttosto punterei sui campionati universitari dove si vedono giovani davvero interessanti
che inoltre verrebbero volentieri
a fare un'esperienza in Italia. So-
no giocatori che debbono ancora
farsi conoscere ma potenzialmente fortissimi. Su quelli bisogna
puntare e non su atleti ormai a fine carriera»
Alessandro Andriolli
AL BATTAGLINI
Tito Lupini, 60 anni, ieri a Rovigo
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La cena
Con gli amici
a Porto Levante
COME tradizione la conviviale
del mese di giugno del Panathlon
Rovigo s'è svolta in una location
fuori porta. Questa volta la sede
scelta è stata quella di Porto Levante dove oltre a quelli rodigini
sono convenuti anche i panathleti di Chioggia per una sera che ha
avuto come ospiti d'onore un mito della Rugby Rovigo come Tito
Lupini e la campionessa italiana
di Laser Radiai in odore a conquistare anche il pass per le Olimpiadi di Rio 2016, Silvia Zennaro.
A fare gli onori di casa i presidenti del Panathlon Rovigo Federico
Cogo e quello di Chioggia
Alberto Elia. Tito Lupini, che si
trova per qualche giorno a Rovigo, ha ben accettato l'invito rivoltogli dagli amici Lello Salvan, Vittorio Cogo e Renzo Bullo per passare una serata a raccontare i fasti
di un tempo quando ancora la
Rugby Rovigo era capace di vincere gli scudetti.
o.p.
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Rugby
Il Badia a Villanova
per solidarietà
VENERDÌ a Villanova del Ghebbo con inizio dalle 18.30, la Rugby Badia 1981 e la Pro Loco villanovese, partendo da un'iniziativa promossa da Fabrizio Berto,
promuoveranno una serata a scopo benefico denominata "Noi
bambini del mondo" a favore della Onlus aiutiamoli a vivere "01ga".
Il programma prevede, con il
coordinamento dei tecnici della
Rugby Badia, una dimostrazione
di rugby giovanile con gli 80 ragazzi del 5° Zhermack Rugby
Camp di Badia Polesine che si
mescoleranno ai bambini bielorussi che in questo periodo sono
in affidamento a famiglie della zona.
SERIE A - SERIE B - ALTRI
Pag. 7
IL PATRON Giancarlo Checchinato è stato campione di rugby
Dai fasti all'esilio in Messico
Abbandonare la nave, probabilmente
era l'unico modo per salvarsi, mentre i
creditori lo inseguivano per riavere in
parte quanto era loro dovuto: sei milioni
di euro. A tanto è stato stimato il fallimento della Romanina Country club.
Oggi Giancarlo Checchinato, ex rugbysta, ex imprenditore, ex assicuratore,
ex agricoltore, vive ad Aguascalientes,
nel bel mezzo del Messico.
Qui gestisce il centro studi MessicoItalia, che promuove la cooperazione tra
i due paesi e coinvolge anche la regione
Veneto e l'università Ca' Foscari. Nonostante il suo naufragio imprenditoriale,
dunque, qualcuno gli ha dato ancora
credito.
Checchinato è stato anche prima giocatore di rugby, la sua stazza lo rivelava
innegabilmente, e poi presidente del
Rovigo rugby per varie stagioni, fino
alla vittoria nel 1988 dello scudetto, a
Roma.
Il patron della Romanina ha anche corso
per diventare il numero uno della Fede-
razione italiana del rugby, lui mago
delle relazioni e della comunicazione,
ma non è riuscito, nonostante fosse
lontano un passo dal successo,
n figlio, Carlo, è un campione di rugby e
ha superato il padre nel mondo della
palla ovale. Nel Rugby Rovigo club esordì a 18 anni in prima squadra, e conquistò il campionato nel 1990.
Pochi mesi dopo la conquista dello scudetto giunse anche l'esordio in Nazionale (30 settembre, contro la Spagna in
Coppa FIRA, proprio a Rovigo). Fu la
prima di 84 presenze in 14 anni in maglia azzurra, con la quale Checchinato
disputò le Coppe del Mondo del 1991 in
Inghilterra, 1995 in Sudafrica, 1999 in
Galles e 2003 in Australia.
Dal 9 aprile 2010 Carlo è direttore per
lAlto Livello della Federazione Italiana
Rugby; la neoistituita struttura si occupa della gestione delle nazionali maggiori nonché i rapporti con le due società
italiane che disputano dal 2010-11 la
Celtic League.
, il brillante ripudiato
Giancarlo Checchinato, ex patron della Romanina
FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY
Pag. 8
GUINNESS PRO12
Andrea De Marchi
ejeff Montauriol
al Benetton Treviso
TREVISO - A due settimane dall'inizio dall'attività e a due
giorni da quello ufficiale della nuova stagione, che coinciderà anche con l'avvio della nuova campagna abbonamenti, il Benetton Rugby comunica la definizione della propria
rosa per la stagione 2015/2016, ormai consolidata quasi
interamente con gli ultimi eventuali tasselli che verranno
definiti prossimamente. Intanto lo staff sarà costituito dal
presidente Amerino Zatta, Marius Goosen Director of Rugby, Antonio Pavanello direttore sportivo, Enrico Ceccato team manager, Umberto Casellato head coach, Martin
Field-Dodgson skills coach, Manuel Ferrari allenatore della
mischia. I nuovi arrivati sono: Robert Barbieri, terza linea
da Leicester Tigers, Luca Bigi, tallonatore dal Petrarca
Padova, Alberto De Marchi, pilone da Sale Sharks, Andrea
De Marchi, terza linea dalla Femi Cz Rugby Rovigo Delta,
Simone Ferrari, pilone dal Rugby Milano, Filippo Filippetto, pilone da M-Three San Dona, Omel Gega, tallonatore
dal Marchiol Mogliano, Tommaso Iannone, utility back
dalle Zebre, Luke McLean, utility back da Sale Sharks, JeanFrancois Montauriol, seconda linea dalla Femi Cz Rugby
Rovigo Delta, Duncan Naudè, seconda linea da Chalon,
Tom Palmer, seconda linea da Gloucester, Filo Paulo,
seconda linea dai Cardiff Blues, Chris Smylie, mediano di
mischia dagli Hurricanes, Braam Steyn, terza Linea dal
Cammi Calvisano, Cherif Traorè, pilone dal Rugby Viadana.
Hanno, invece, lasciato il club Romulo Acosta, Albert
Anae, Leo Auva'a, Michele Campagnaro, Joe Carlisle, Nicola Cattina, Paul Derbyshire, Simone Favaro, Amar Kudin,
Mat Luamanu, Giovanni Maistri, Bruno Mercanti, Jose
Novak, Franco Sbaraglini, Henry Seniloli, Meyer Swanepoel, Ruggero Trevisan, Tomas Vallejos Cinalli, Comiel
Van Zyl e Antonio Pavanello passato al ruolo dirigenziale.
RABODIRECT-PRO12
Pag. 9
Fly UP