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“Sono un tipo, anzi un topo italiano?” Il caso dell`identità italiana di
Faculteit Letteren & Wijsbegeerte
Lisa Vandenbroucke
“Sono un tipo, anzi un topo italiano?”
Il caso dell’identità italiana di
Geronimo Stilton e la traduzione in
nederlandese
Masterproef voorgedragen tot het behalen van de graad van
Master in het Vertalen
2014
Promotor Dr. Sara Vandewaetere
Vakgroep Vertalen Tolken Communicatie
Faculteit Letteren & Wijsbegeerte
Lisa Vandenbroucke
“Sono un tipo, anzi un topo italiano?”
Il caso dell’identità italiana di
Geronimo Stilton e la traduzione in
nederlandese
Masterproef voorgedragen tot het behalen van de graad van
Master in het Vertalen
2014
Promotor Dr. Sara Vandewaetere
Vakgroep Vertalen Tolken Communicatie
PREFAZIONE
In primo luogo vorrei ringraziare il mio direttore di tesi Sara Vandewaetere per
raccomandarmi l’argomento della presente tesi di laurea. È stata di vero aiuto a me, cercando
delle soluzioni per qualche problema oppure dando dei consigli per migliorare il mio testo.
Sono molto riconoscente per il fatto che ha sempre ascoltato la mia opinione e mi ha dato
molta libertà sia nella scelta dell’approccio della tesi sia nel processo di scrivere.
Vorrei ringraziare la casa editrice De Wakkere Muis per avermi aiutato con alcune domande
specifiche e avermi messo in contatto con Petra Muller, editore a De Wakkere Muis, la quale
voglio ringraziare per la sua spiegazione delle ricezioni diverse di adulti e bambini dei libri di
Geronimo Stilton.
Desidero ringraziare anche i miei genitori per avermi dato l’opportunità di fare questa
formazione supplementare di traduttore dopo che mi ero già laureata in letteratura comparata.
Mi hanno sempre spalleggiato nella mia scelta di continuare gli studi.
Sono molto grata anche alle mie coinquiline perché mi hanno incoraggiato durante il processo
della stesura e per aver riempito il nostro appartamento con distrazione e amicizia.
Infine, vorrei ringraziare la mia ragazza perché crede in me. Lei è sempre stata il mio
sostegno e mi ha circondato con il suo amore.
4
INDICE
PREFAZIONE............................................................................................................................................. 3
1. INTRODUZIONE.................................................................................................................................... 6
2. GERONIMO STILTON............................................................................................................................ 8
2.1 Autore ............................................................................................................................................ 8
2.2 Editori ............................................................................................................................................ 9
2.3 Libri ................................................................................................................................................ 9
2.4 Corpus.......................................................................................................................................... 11
3. L’IDENTITÀ ITALIANA ......................................................................................................................... 13
3.1 La teoria del polisistema.............................................................................................................. 13
3.2 Le parole culturali ........................................................................................................................ 14
3.3 Valori italiani................................................................................................................................ 17
3.3.1 La famiglia............................................................................................................................. 18
3.3.2 L’arte di arrangiarsi............................................................................................................... 19
3.3.3 Il lavoro ................................................................................................................................. 20
4. LA LETTERATURA PER BAMBINI......................................................................................................... 22
4.1 Posizione della letteratura per l’infanzia nel sistema letterario ................................................. 22
4.2 Pubblico doppio, richieste diverse .............................................................................................. 24
4.3 Traduzione della letteratura per l’infanzia .................................................................................. 25
5. TRADUZIONE DEI VALORI IN NEDERLANDESE ................................................................................... 27
5.1 La traduzione della “Filosofia di Geronimo Stilton” .................................................................... 28
5.1.1 La famiglia............................................................................................................................. 28
5.1.2 L’arte di arrangiarsi............................................................................................................... 29
5.1.3 Il lavoro ................................................................................................................................. 31
5.2 La traduzione dei libri .................................................................................................................. 32
5.2.1 La famiglia............................................................................................................................. 33
5.2.2 L’arte di arrangiarsi............................................................................................................... 42
5.2.3 Il lavoro ................................................................................................................................. 47
5.3 Conclusione ................................................................................................................................. 52
6. CONCLUSIONE ................................................................................................................................... 55
BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................................................ 59
5
APPENDICE ............................................................................................................................................ 62
6
1. INTRODUZIONE
Geronimo Stilton, sia autore che protagonista dei libri omonimi, ha un successo
ineguagliabile, non soltanto in Italia, ma anche in Belgio e nei Paesi Bassi. Anche se la sua
storia ha già compiuto più di dieci anni, il topo continua ad esercitare una forte attrazione sui
bambini dei tre paesi. Eppure, alcuni cominciano a dubitare se il successo in Belgio
continuerà visto che il mercato potrebbe essere sazio, mentre in altri paesi il successo di
Geronimo Stilton sta aumentando (Baeckens in Hindryckx 2001, p. 81). Secondo lo stesso
Baeckens il merchandising in misura crescente legato ai libri possa significare la fine del topo,
perché facendo così – secondo alcuni – si perderebbe il valore educativo, adesso molto
importante. Il tema dell’educazione tornerà più avanti nella tesi.
In questa tesi di laurea, invece, non ci concentreremo sui motivi per il successo dei
libri dato che altri studiosi ci hanno proposto argomenti convincenti. Hindryckx (2011), nella
sua tesi di laurea, ha studiato il successo dei libri sul mercato belga, confrontando le opinioni
di bambini con quelle di studiosi di letteratura, autori, critici e genitori. Spiega il divario fra la
ricezione dei bambini e quella degli adulti in base alla teoria del polisistema di Even-Zohar
(2000). Il suo, dunque, è uno studio letterario. La ricerca per la tesi di Boon (2012), dall’altra
parte, si situa piuttosto nell’ambito della traduttologia generale e studia principalmente
l’importanza della traduzione per il successo dei libri nei Paesi Bassi. Fatte nei Paesi Bassi,
ma pubblicate anche in Belgio, le traduzioni sono state scritte in un nederlandese accettabile
per entrambe le comunità linguistiche, quindi, possiamo supporre che l’influenza della
traduzione sia comparabile nei Paesi Bassi e in Belgio. Lo studio di Boon è da situare
nell’ambito della traduttologia generale approfondendo e ampliando nella direzione della
traduzione lo studio di Hindryckx del quale il quadro di riferimento è piuttosto letterario
(Boon 2012, p. 5). Allo stesso modo il nostro studio vuole essere complementare rispetto alle
due tesi citate.
Piuttosto di concentrarci sul successo dei libri, studieremo chi è Geronimo. Infatti,
l’inchiesta tra bambini dai sette ai dodici anni, effettuata da Hindryckx, mostra che è il
personaggio di Geronimo stesso ad essere considerato come elemento migliore nei libri. Solo
l’elemento dei profumi risulta ancora più popolare nell’inchiesta (l’82 %); ad oltre il 50 %
degli interrogati, invece, è il protagonista a piacere di più (Hindryckx 2011, p. 53).
7
In base a questo studio, ci sembra interessante partire dall’identità del topo e la sua rilevanza
per la traduzione. D’una parte, ricercheremo se si trova un’identità o cultura tipicamente
italiana nei libri, quindi, se Geronimo Stilton ha caratteristiche italiane. Dall’altra parte,
esamineremo – se quest’identità esiste – come essa è stata tradotta in nederlandese.
Verificheremo se ci sono dei temi o valori tipicamente italiani nei libri e, inoltre,
controlleremo se e come questi temi e valori vengono mantenuti e tradotti in nederlandese. La
nostra domanda centrale è dunque se si può vedere un’ identità italiana in Geronimo Stilton,
personaggio che ha nel frattempo conquistato il mondo, e come tale identità viene poi trattata
nelle traduzioni. Si può vedere che il famoso protagonista-topo è italiano? Quali temi e valori
possono aiutare a renderci conto che i libri sono italiani sia negli originali che nelle
traduzioni? I resultati potranno probabilmente ricondurre ad una delle quattro ipotesi generali
seguenti: oppure i libri italiani descrivono davvero un’identità italiana ed i libri tradotti la
mantengono (1) oppure no (2). Alternativamente l’identità italiana non è presente nei libri
originali e neanche nelle traduzioni (3) oppure la traduzione aggiunge quest’ idea di identità
italiana (4). Consideriamo soprattutto le prime tre possibilità le più plausibili.
Per raggiungere questo scopo, la nostra ricerca avrà due parti: una parte teorica ed una
pratica. La parte teorica consiste di due componenti: uno studio dell’identità italiana con un’
analisi di tratti e valori tipici della cultura nonché un’indagine sulla letteratura per l’infanzia e
la sua traduzione. Esamineremo la posizione dei sistemi linguistici del nederlandese e
dell’italiano mediante la teoria di Even-Zohar (2000) e applicheremo la teoria di Newmark
(1988) per quanto riguarda le cosiddette parole culturali. Diversamente da Boon, nella nostra
ricerca dell’identità non focalizzeremo solo su realia, ma soprattutto sui valori che emergono
dai libri. Il secondo componente teorico esaminerà, dunque, la letteratura per bambini, sia
quella italiana che quella belga, e si occuperà sia della posizione del genere all’interno dei
sistemi linguistici (Ghesquiere 2001, Shavit 2006) sia della teoria di traduzione per bambini
(Lathey 2006, Epstein 2012 et al.). La parte pratica, invece, metterà l’accento sul corpus di
cinque libri – scelto mediante vari criteri che vengono spiegati dopo – nei quali studieremo la
traduzione dei tratti e valori italiani identificati. Cominciamo, però, con una descrizione di
Geronimo Stilton, i suoi creatori ed i suoi libri.
8
2. GERONIMO STILTON
2.1 Autore
Il personaggio Geronimo Stilton è venuto alla luce nel 2000 presso la casa editrice Edizioni
Piemme a Milano. Forse non è un caso che il topo Geronimo Stilton nasce proprio in Italia,
perché già da molti anni il paese conosce bene quest’altro topo: Topolino. In Italia,
“Topolino” è anche il nome di una rivista con fumetti. Nel 1988, The Walt Disney Company
ha acquisito la rivista da Mondadori1 per poi cederla a Panini nel 20132. Benché le storie
fossero inizialmente soprattutto americane, dopo qualche tempo gli autori italiani
cominciavano a scrivere le proprie storie italiane. Non è ancora certo se i creatori di
Geronimo Stilton si sono ispirati alla rivista “Topolino”, ma pare una questione interessante e
da esaminare. Nella presente tesi di laurea, però, ci manca il tempo. Noi ci concentriamo
sull’esistenza di Geronimo, più che sulla sua genesi.
Sebbene si dica che Geronimo Stilton stesso sia autore e protagonista dei suoi libri, il
suo vero creatore è Elisabetta Dami, editore a Piemme. Dami in origine si rifiutava di rendere
il suo nome pubblico, perché ci teneva che i bambini, e soprattutto il proprio figlio, credessero
che Geronimo esista davvero (Eetezonne in Hindryckx 2011, p. 3). Inoltre, Elisabetta Dami
non lavora da sola ai libri di Geronimo; infatti, ha “una squadra di Stilton” (Fiori 2008) e
collabora con editori, illustratori ed altri che contribuiscono ad ogni storia. Tuttavia, il ‘vero’
autore è Geronimo Stilton. Un topo che abita a Topazia, sull’Isola dei Topi ed è il dirretore
dell’Eco del Roditore, un giornale famoso sull’isola. Geronimo è un carattere intelletuale, si
veste e si comporta come gentiluomo (D’Isa 2010) e si è laureato in Topologia della
Letteratura rattica ed in Filosofia archeotopica comparata. Viene descritto come antieroe
(Debrouwere 2009), ma anche come vero e proprio signore (Reynebeau 2009). È un topo
angosciato, ma viene sempre trascinato in un’avventura a lieto fine dalla sua famiglia. Grazie
a loro, riesce ogni volta a vincere le sue paure.
1
Sciotto, A. (31.07.2013). Topolino alla Panini: è sciopero. Online
http://espresso.repubblica.it/attualita/cronaca/2013/07/31/news/topolino-alla-panini-e-sciopero-1.57276
(09.05.2014)
2
s.n. (26.09.2013). Topolino alla Panini!. Online http://www.paninicomics.it/web/guest/news?id=83660
(09.05.2014)
9
2.2 Editori
Dal 2000 al 2010, sono state vendute 45 milioni di copie (solo La Repubblica parla di 65
milioni di esemplari3), di cui 20 milioni solo in Italia (Hindryckx 2011). I libri sono stati
tradotti in 35 diverse lingue e diffusi in 150 paesi (D’Isa 2010). Il topo è conosciuto non solo
in Europa, ma anche negli Stati Uniti (D’Isa 2010) ed in Asia (Boon 2012). Tradotto da Loes
Randazzo, il primo libro in nederlandese, Mijn naam is Stilton, Geronimo Stilton, è uscito nel
2002. Randazzo, che lavorava nella casa editrice Zirkoon, ha fondato una filiale, De Wakkere
Muis, che si occupa solo della pubblicazione dei libri di Geronimo Stilton. In Italia, si fa finta
che Geronimo sia un autore alla Edizioni Piemme, ed allo stesso modo anche nei Paesi Bassi
si fa credere che il topo sia il capo di De Wakkere Muis. In Belgio, nonostante che le
traduzioni siano fatte dallo stesso traduttore Loes Randazzo, i libri vengono pubblicati da un
altro editore: la casa editrice Bakermat in collaborazione con Lannoo (Hindryckx 2011). In
effetti, non esiste una filiale belga che pubblica solo i libri di Geronimo Stilton come nei Paesi
Bassi.
2.3 Libri
Secondo Hindryckx (2011), originariamente l’idea era che i libri dovessero essere
autobiografici e raccontassero ogni volta un’avventura vissuta da Geronimo, però oggi, solo
in una buona parte dei libri si tratta davvero da Geronimo. Per comporre il nostro corpus, ci
siamo limitati solo ai libri pubblicati nei Paesi Bassi ed in Belgio perché solo questi libri sono
importanti per il nostro studio. Esistono ormai diverse serie organizzate, come si vedrà tra
poco, attorno a determinati argomenti, ma ogni serie segue anche la propria strada. In realtà,
alcuni argomenti ricorrono in diverse serie, come per esempio le storie classiche che sono
presenti sia nei fumetti che nella serie di storie classiche.
Sebbene esistano quindici serie dei libri in Italia, nel panorama olandese e belga dei
libri di Geronimo Stilton sono state pubblicate dodici serie le quali non si sovrappongono
completamente con quelle italiane4. Mentre in Italia le serie sono più ampie e si compongono
3
Fiori S., Elisabetta Dami, in “La Repubblica”, Online, 11 dicembre 2010,
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/12/11/elisabetta-dami.html (06.03.2014).
4
s.n. (s.d.). Libri al top. Online http://geronimostilton.com/portal/IT/it/libri_top/ (21.05.2014)
10
di più libri di diversi temi, nei Paesi Bassi ed in Belgio il numero dei libri in una serie è
piuttosto limitato ed i libri si trattano sempre dallo stesso tema. Esiste in primo luogo la serie
Storie da Ridere (Leesboeken), con circa 70 titoli, che contiene le storie originali di
Geronimo, in cui il topo è sempre il protagonista. Nella serie Nel Regno della Fantasia
(Fantasia) sono stati pubblicati otto libri che si svolgono tutti nel regno della fantasia. Sono
proprio questi libri che hanno molto successo in Belgio (Hindryckx 2011). Esiste anche la
serie Cronache del Regno della Fantasia (Kronieken van Fantasia) con sei titoli. Nella serie
Viaggio nel Tempo (Reis door de Tijd), il nostro topo vive delle avventure in varie altre
epoche, visitando diversi popoli e culture. Esistono cinque titoli in nederlandese. Geronimo è
anche il protagonista in Preistotopi (Oerknagers). Sei libri raccontano come i topi vivono
nella preistoria. C’è anche una serie di fumetti con nove titoli, due serie sui personaggi
secondari Oscar Tortuga e Joe Carrot con cinque titoli tutte e due. Inoltre, la sorella di
Geronimo, Tea, ha la sua serie, scritta soprattutto per ragazze. Esistono oltre quaranta titoli
sulle avventure di Tea. Ci sono anche cinque titoli per la serie I Supertopi (Superhelden) e
sono pubblicati anche libri più generali per esempio sulla pace, sulla felicità e libri per le
vacanze. Per concludere Geronimo racconta anche oltre venti storie classiche. Si vede che è
molto ampio il mercato nederlandese e belga con quasi 200 titoli5 (cfr. tab. 1).
Titolo della serie
Numero dei libri in nederlandese
Storie da Ridere (Leesboeken)
Nel Regno della Fantasia (Fantasia)
Cronache del Regno della Fantasia
(Kronieken van Fantasia)
Viaggio nel Tempo (Reis door de Tijd)
Preistotopi (Oerknagers)
Fumetti
Storie di Oscar Tortuga
Storie di Joe Carrot
Storie di Tea
I Supertopi (Superhelden)
Storie Classiche
Libri generali
Totale
71 titoli
8 titoli
6 titoli
5 titoli
6 titoli
9 titoli
5 titoli
5 titoli
43 titoli
5 titoli
20 titoli
16 titoli
199 titoli
Tab. 1
5
s.n. (s.d.). Lijst van boeken van Geronimo Stilton. Online
http://nl.wikipedia.org/wiki/Lijst_van_boeken_van_Geronimo_Stilton (20.05.2014)
11
2.4 Corpus
Visto che ci sono già moltissimi libri di Geronimo, abbiamo dovuto scegliere un corpus di
libri sui quali focalizzeremo il nostro lavoro. Per rendere questa scelta più ragionata, abbiamo
cercato di farci guidare da alcuni criteri che rispettiamo per ogni libro possibile (cfr. tab. 2).
Innanzitutto, abbiamo provato ad utilizzare un libro di ogni ‘categoria’. Sono sei le categorie
che si trattano davvero di Geronimo Stilton oltre ai fumetti, i libri sui personaggi secondari, i
libri generali, i libri di sua sorella, Tea, e le storie classiche. In secondo luogo, volevamo solo
lavorare con libri nei quali Geronimo è il protagonista. Esistono anche libri scritti da
Geronimo, ma nei quali non ha un altro ruolo, per esempio Le Avventure di re Artù, Le
Avventure di Ulisse o Le Avventure di Marco Polo. Questo motivo era importante perché
vorremmo sottolineare l’eventuale identità italiana nei libri. Siccome queste storie o leggende
appartengono ad altre culture, l’identità italiana sarebbe minima e questi libri sono meno
interessanti. Si tratta ogni volta di una versione della storia raccontata da Geronimo stesso. I
libri cominciano, quindi, nel mondo del topo, ma lui scrive un libro sull’eroe o racconta la sua
storia agli altri. In questi casi, dunque, Geronimo è narratore più che protagonista. Ci siamo
resi conto che Le Avventure di Marco Polo è un’eccezione perché Marco Polo è un
personaggio italiano. Quindi, è ben possibile che l’identità nazionale sarà presente in questo
libro proprio perché fa parte del canone italiano, il che di nuovo rende poco interessante il
libro. Infine, in alcuni libri si tratta di tradizioni più o meno italiane o di emozioni che
potrebbero provocare risposte tipicamente italiane. Abbiamo incluso due libri con queste
caratteristiche perché crediamo che sia molto probabile che l’identità italiana possa essere
trovata in questi libri.
Combinando questi tre criteri, siamo rimasti con cinque libri. Ognuno di un’altra
categoria o con argomenti diversi che potrebbero evidenziare la tradizione italiana e con
Geronimo sempre nel ruolo di protagonista. Per quanto riguarda i libri della categoria Storie
da Ridere (Leesboeken) abbiamo incluso Il Mistero degli Elfi (Het geheim van Kerstmis), un
libro in cui si parla di alcuni riti che fanno parte di Natale. Anche Tutta colpa di un caffè con
panna (Vlinders in je buik) è una delle Storie da Ridere (Leesboeken), ma in questo piccolo
volume viene trattato l’amore, per cui abbiamo ipotizzato che vi si potrebbero trovare
approcci all’amore tipicamente italiani. Nella categoria Nel Regno della Fantasia (Fantasia)
abbiamo scelto il primo libro e per Viaggio nel Tempo (Reis door de Tijd) utilizziamo il
secondo libro. L’ultima categoria è Preistotopi (Oerknagers) dalla quale preferiamo
12
Sei nella lava fino al collo, Stiltonùt! (Het pruttelt onder mijn poten). Non abbiamo incluso un
libro della categoria I Supertopi (Superhelden) perché sarà chiaro che ci manca il tempo e lo
spazio di studiare oltre cinque libri. Inoltre, dalla lista del prestito di Hindryckx (2011, p. 108)
risulta chiaro che la categoria piace meno ai bambini nederlandofoni.
Titolo della serie
Serie che
si tratta di
Geronimo
Geronimo
Protagonista
Tema/
Tradizione
Libro scelto
-
Storie da Ridere
(Leesboeken)
Nel Regno della
Fantasia (Fantasia)
Cronache del Regno
della Fantasia
(Kronieken van
Fantasia)
Viaggio nel Tempo
(Reis door de Tijd)
Preistotopi
(Oerknagers)
Fumetti
Storie di Oscar
Tortuga
Storie di Joe Carrot
Storie di Tea
I Supertopi
(Superhelden)
Storie Classiche
Libri generali
Tab. 2
X
Il Mistero degli
Efli
Tutta colpa di un
caffè con panna
X
X
X
X
Fantasia I
X
X
Viaggo nel Tempo 2
X
X
Sei nella lava fino al
collo, Stiltonùt!
X
X
-
X
13
3. L’IDENTITÀ ITALIANA
L’obiettivo della presente tesi di laurea è studiare la presenza dell’identità italiana dei libri di
Geronimo Stilton sia nell’originale che nella traduzione. Sia nei Paesi Bassi che in Belgio,
però, non è facile rendersi conto del fatto che Geronimo Stilton sia di origine italiana.
Pensiamo che ci siano almeno due motivi plausibili per questo fatto. D’una parte il cognome
del topo, Stilton, suona – ed è – molto inglese. Lo stilton, infatti, è un formaggio inglese
famoso e non ha nessun legame con l’Italia. Un’altra spiegazione potrebbe essere che è raro
che un libro ed un autore italiano hanno così tanto successo nelle regioni del Nord Europa.
Tuttavia, Geronimo Stilton è di origine italiana e quindi, in questo capitolo, vogliamo
esaminare alcuni valori stereotipi dell’identità italiana. Prima di farlo, però, vogliamo citare –
mediante la teoria del polisistema di Even-Zohar (2000) – alcuni elementi che spiegano
perché le traduzioni di libri in italiano non sono frequenti nelle regioni nederlandofone
europee. In secondo luogo useremo la teoria di Newmark (1988) sulle ‘parole culturali’ per
precisare quali elementi della cultura italiana ci interessano e guardiamo le diverse procedure
possibili per tradurle. Infine investigheremo con l’aiuto del testo la “Filosofia di Geronimo
Stilton” (cfr. App. B) ed alcune fonti sull’identità italiana quali sono i valori italiani salienti
nei libri di Geronimo Stilton.
3.1 La teoria del polisistema
Even-Zohar (2000 in Hindryckx 2011, p. 5) ritiene che la letteratura mondiale sia un grande
polisistema ed ogni letteratura nazionale sia un subsistema oppure un sistema all’interno del
polisistema. Più specificamente, Even-Zohar tiene conto di due grandi tipi di sistemi: sistemi
centrali e sistemi periferici. Nel suo articolo “Translation as a cultural world system”, in cui
applica la teoria di Even-Zohar, Heilbron indica che la lingua inglese è il sistema centrale per
eccellenza (2000, p. 14), e che essa ha, quindi, molta influenza sul polisistema dato che testi
appartenenti a questo sistema vengono spesso tradotti in altre lingue, soprattutto nelle lingue
di sistemi periferici. Un sistema periferico ha un’influenza piuttosto limitata sul polisistema
perché, invece di essere tradotto, ammette nel proprio sistema delle traduzioni da lingue
principali, subendo così l’influenza dei loro sistemi centrali.
14
Secondo Heilbron, che ha applicato la teoria del polisistema all’area nederlandofona,
(1995 in Hindryckx 2011 e Boon 2012) il nederlandese è una lingua periferica. Ciò, quindi,
vuol dire che si traduce molto al nederlandese, ma i libri nederlandofoni stessi non vengono
tradotti frequentemente. Sono soprattutto i libri scritti nei sistemi centrali, come l’inglese, che
vengono tradotti e perciò il mercato del libro nederlandofono consiste in larga misura di
traduzioni anglosassoni (Heilbron 1995 in Hindryckx 2011). Visto che la lingua e, per
estensione, la letteratura nederlandese non occupa una posizione centrale, esse non hanno
neanche una grande influenza su altre lingue (Even-Zohar 2000 in Hindryckx 2011) e si può
seguire un ragionamento simile per la lingua italiana. In realtà, diversamente da Even-Zohar,
Heilbron ha aggiunto nella sua analisi una terza categoria di sistemi: sistemi semi-periferici.
Ritiene che sei lingue appartengano a questo sistema: spagnolo, italiano, danese, svedese,
polacco e ceco (2000, p. 14). Secondo lui, però, una lingua semi-periferica non differisce
molto da una lingua periferica e la linea fra i due tipi di sistemi letterari è piuttosto sfumata
(ibid.). Dunque anche l’italiano, infatti, è una lingua periferica dalla quale non si traducono
molti libri, anzi, in modo simile al nederlandese, l’italiano accetta tante traduzioni da altre
lingue. In realtà, dunque, la traduzione di libri provenienti da sistemi centrali svolge un ruolo
importante in entrambi i sistemi periferici. Risulta, inoltre, che è eccezionale che un libro di
origine italiana – una lingua periferica – abbia successo nelle regioni nederlandofone –
un’altra lingua periferica –, visto che normalmente si traduce da lingue centrali a lingue
periferiche. Nel capitolo seguente, applichiamo la teoria del polisistema anche alla letteratura
per l’infanzia (cfr. infra).
3.2 Le parole culturali
Adesso sappiamo che il successo nei Paesi Bassi ed in Belgio dei libri italiani di Geronimo
Stilton è un fenomeno piuttosto raro, ma dobbiamo ancora esaminare se l’identità del nostro
topo-protagonista sia davvero italiano. Per raggiungere questo scopo useremo la teoria di
Newmark sulle parole culturali (cultural words), descritta in A Textbook of Translation
(1988). Se pensiamo all’identità di un paese, vengono in mente in primo luogo vari simboli ed
oggetti stereotipici del paese e la propria cultura. Per quanto riguarda l’Italia, si pensa,
15
per esempio, ai piatti tipici, al vino, al calcio o alla bandiera6, tuttavia ci concentriamo meno
su tali oggetti, anche perché nella sua tesi di laurea Boon ha già studiato la traduzione dei
realia (elementi specifici di una cultura) nei libri di Geronimo Stilton. Lei, infatti, ha
esaminato come sono stati tradotti nomi propri, toponimi e denominazioni di o con cibo
(2012, p. 31). Noi, invece, abbiamo scelto di andare alla ricerca di valori ed idee, quindi realia
immateriali, per caratterizzare l’Italia. Useremo questi elementi per capire meglio se e in che
misura i libri di Geronimo Stilton diffondono dei valori tipicamente italiani. Inoltre, nel quinto
capitolo, esamineremo come questi valori sono stati tradotti in nederlandese.
Visto che non si tratta veramente di realia materiali, preferiamo usare il termine
‘parole culturali’ (cultural words), che è anche stato utilizzato da Newmark nella sua teoria. Il
termine ‘realia’ ci sembra meno per le idee e gli stereotipi che stiamo cercando, per cui
preferiamo tenere il termine realia per indicare soprattutto elementi ‘reali’ oppure concreti
della cultura italiana. Inoltre, Newmark definisce cultura come “the way of life and its
manifestations that are peculiar to a community that uses a particular language as its means of
expression” (1988, p. 94) e, quindi, sta già focalizzando soprattutto sugli elementi immateriali
di una cultura che interessano anche a noi nella presente ricerca. Per raggiungere il suo
obiettivo, Newmark distingue cinque categorie di parole culturali (p. 95):
1)
2)
3)
4)
Ecology (flora, fauna, winds, plains, hills)
Material culture (food, clothes, houses and towns, transport)
Social culture (work and leisure)
Organizations, customs, activities, procedures, concepts (political and
administrative, religious, artistic)
5) Gesture and habits.
Si vede chiaramente che la maggior parte delle categorie sono categorie immateriali (3-5),
dunque, anche per Newmark le categorie materiali, oppure i veri realia, sono di minore
importanza. Boon ha esaminato soprattutto la seconda categoria di Newmark, in particolare le
subcategorie del cibo e delle città. Per la presente tesi di laurea, invece, saranno le categorie 3
e 5 ad essere specialmente interessanti per il nostro caso. Nella terza categoria potremmo
trovare elementi che hanno a che fare con il lavoro di Geronimo Stilton. Il topo-protagonista,
infatti, è direttore del giornale L’Eco del Roditore, il giornale più famoso dell’isola dove abita,
e sembra che viva per il suo lavoro, un fatto sul quale torneremo ancora più avanti.
6
Guanci, V. (s.d.). Storia e identità italiana. Online
http://www.treccani.it/scuola/tesine/centocinquant_anni_anni_d_identita_italiana/guanci.html (22.03.2014).
16
Per quanto riguarda la quinta categoria, saranno con ogni probabilità le abitudini descritte nei
libri ad attirare la nostra attenzione. Si pensi, per esempio, alle tradizioni natalizie centrali al
libro Il Mistero degli Elfi (Het Geheim van Kerstmis).
Newmark non solo distingue categorie di parole culturali, ma anche alcune strategie
per tradurle. In primo luogo contrappone due grandi procedure per la traduzione di elementi
culturali: “transference” contro “componential analysis” (1988, p. 96). Con transference
intende lo spostamento della parola culturale dalla lingua di partenza alla lingua di arrivo
senza cambiarla sostanzialmente. La parola diventa, dunque, un prestito. Newmark aggiunge
comunque che sebbene il cosiddetto transference offre “local colour and atmosphere” (ibid.),
impedisca anche la comprensione perché “it emphasises the culture and excludes the
message” (ibid.). Componential analysis, invece, implica che il traduttore deve analizzare il
termine nella lingua di partenza e decomporlo perché esso possa capire che cosa significa.
Deve, quindi, esaminare di quali parole il termine nella lingua di partenza è composto. Poi, il
traduttore cerca un termine o un concetto equivalente nella lingua di arrivo, visto che non
esiste un equivalente diretto nella lingua di arrivo, rendendo così molto comprensibile il
significato della parola culturale (p. 114). Newmark osserva giustamente che il “componential
analysis ... excludes the culture and highlights the message” (p. 96).
Poi, Newmark aggiunge che ad essere davvero importanti per la traduzione di parole
culturali non sono queste procedure, ma, invece, è il pubblico che leggerà la traduzione (p.
102). Visto che, nella presente tesi di laurea, ci concentreremo su un pubblico di bambini, le
procedure di traduzione vanno adattate a quest’uso. Ammettiamo, dunque, che la procedura
più spesso applicata nella traduzione dei libri di Geronimo Stilton sarà la componential
analysis, perché il pubblico giovane non è ancora in grado di capire ciascuno riferimento ad
una cultura straniera. Sebbene Newmark abbia anche elencato altre procedure di traduzione
(1988, p. 81-93), preferiamo lavorare soltanto con quelle due summenzionate, i quali ci
sembrano i più adatti per i concetti “immateriali” che studieremo noi. Ci sembra, quindi,
meno utile usare procedure stilate per la traduzione di termini concreti. Vogliamo, però,
aggiungere che Newmark considera anche “deletion” e “compensation” delle procedure di
traduzione. Deletion ha luogo in caso di ridondanza di una metafora o se la metafora non ha
nessun obiettivo oppure (p. 103) mentre si applica compensation per compensare l’eventuale
perdita di valore in un’ altra parte (p. 90). Per quanto riguarda il nostro studio, effettivamente,
la cancellazione di certe idee o valori particolari potrebbe accadere, perciò includiamo anche
17
la procedura di deletion. Inoltre, è possibile che il traduttore abbia voluto compensare per
qualche perdita e abbia quindi usato compensation.
3.3 Valori italiani
A prima vista, Geronimo Stilton non sembra per niente un topo italiano, al contrario, sembra
quasi un gentiluomo inglese con il suo nome inglese, il suo tailleur giacca e pantaloni e il suo
pince-nez, benché la sua origine sia comunque italiana. Tuttavia si potrebbe argomentare che
la volontà di dare un aspetto classico e piuttosto antiquato a Geronimo non è del tutto estraneo
alla cultura italiana. Lo studioso Galli della Loggia, per esempio, mette in evidenza proprio il
fatto che l’Italia proverebbe delle difficoltà ad essere un paese davvero moderno (Galli della
Loggia 1998, p. 139). Secondo questo studio, l’Italia considera la modernità come qualcosa
non tutta sua, ma come qualcosa importata (id., p. 140), il che potrebbe spiegare perché il
nostro protagonista-topo si veste in tal modo. L’Italia si sente sicura nell’anti-modernità e
Geronimo Stilton rappresenta quest’incapacità di modernizzare. È proprio l’aspetto classico
che rende Geronimo Stilton italiano visto che – più che attraverso la modernità – l’Italia si
caratterizza attraverso l’anti-modernità. Allo stesso tempo, va notato che quest’anti-modernità
va poi persa nei tratti inglesi di questo aspetto. Si potrebbe dire che gli aspetti fisici o concreti
del fisico del topo siano inglesi, ma che i valori e le idee sono proprie anche alla cultura
italiana. Insomma, scegliendo l’identità classica inglese per neutralizzare l’identità italiana, si
ha soltanto accentuato quest’ultima identità.
Nella sezione che segue evidenzieremo alcuni valori e caratteristiche tipicamente
italiani e esamineremo come essi vengono utilizzati nei libri del topo. Leggendo la “Filosofia
di Geronimo Stilton” (cfr. App. B), pubblicata sul suo sito web7, possiamo scoprire i valori
sui quali i libri si basano. La “Filosofia” fa, dunque, da filo conduttore per la nostra ricerca di
valori italiani. Confrontiamo i valori descritti nella “Filosofia” con alcune fonti sull’identità
italiana. Nel quinto capitolo, invece, confronteremo la “Filosofia” originale italiana con quella
tradotta in nederlandese.
7
s.n. (s.d.). La Filosofia di Geronimo Stilton. Online http://geronimostilton.com/portal/IT/it/gioca/
(01.05.2014).
18
3.3.1 La famiglia
Uno dei primi valori menzionati chiaramente nella “Filosofia di Geronimo Stilton” è la
famiglia ed il rispetto per gli anziani. Per di più, essi vengono chiamati “valori sempre attuali”
(Filosofia di Geronimo Stilton p. 1) e si dedica un intero paragrafo all’importanza della
famiglia nella vita di Geronimo Stilton. La famiglia è “il motore di tutta la sua [di Geronimo
Stilton] vita” (id., p. 2). Questa centralità della famiglia è un aspetto risentito anche dagli
italiani come valore molto importante. Nel suo corso non pubblicato “Italiaanse
Taalbeheersing” (Competenze Linguistiche italiane, traduzione, LV), Giuliano Izzo (ottobre –
dicembre 2013 presso l’università di Gand) ha mostrato, usando il sondaggio ‘Demos’ per La
Repubblica (2009), quali sono, secondo gli italiani stessi, i valori e le idee tipicamente italiani:
Dalla tabella risulta chiaramente che il valore centrale dell’identità italiana è l’attaccamento
alla famiglia. Oltre il 25 % degli interrogati lo indica come la caratteristica che distingue il
popolo italiano dagli altri popoli. In effetti, l’attaccamento alla famiglia si avvantaggia su tutte
le altre caratteristiche con oltre il 10 %. Solo l’arte di arrangiarsi, al quale torneremo più
avanti in questo capitolo, vi si avvicina arrivando al 20,4 %. Dunque, sembra che possiamo
assumere che il concetto della famiglia sembra considerato da molti italiani come centrale
19
nell’identità nazionale. Inoltre, in un altro corso “Italiaans: Maatschappelijke ontwikkelingen
in het taalgebied” (italiano: Sviluppi sociali nell’area linguistica, traduzione, LV) di Manuela
Caniato (ottobre – dicembre 2013 presso l’università di Gand) è diventato chiaro che la
famiglia è il pilastro della società italiana. Il corso ha preso in considerazione vari aspetti della
società italiana e ha dedicato anche un capitolo alla famiglia italiana. Spiega come e perché il
nucleo familiare è una delle fondamenta più importanti della società italiana ed afferma che,
anche nei nostri giorni, “il paese ha continuato a crescere sulla base di una forte coesione
familiare” (Caniato 2013-2014, p. 36). Anche Galli della Loggia nel suo libro L’identità
italiana (1998) parla dell’importanza della famiglia per la società italiana collegandola inoltre
all’economia italiana (p. 147). In effetti, l’economia italiana dipende da maggior parte dalle
famiglie, visto che esistono molte aziende ed imprese familiari che fanno parte del cosiddetto
‘Made in Italy’, una marca di prodotti di esportazione tipicamente italiani. In breve, si può
effettivamente considerare la famiglia il motore della società e dell’economia italiane.
Riteniamo che abbiamo trovato argomenti forti per riconoscere nei libri di Geronimo Stilton
un valore molto presente nell’identità italiana: l’importanza della famiglia nella vita degli
italiani.
3.3.2 L’arte di arrangiarsi
Dalla tabella del sondaggio ‘Demos’ summenzionata possiamo dedurre che anche l’arte di
arrangiarsi è una caratteristica tipicamente italiana ed, infatti, la troviamo anche nella
“Filosofia di Geronimo Stilton”. Il termine ‘arte di arrangiarsi’ viene dal film omonimo
(1954), diretto da Luigi Zampa, sull’abilità di un italiano di sempre adattarsi ai cambiamenti
nel suo paese nella prima metà del ventesimo secolo8. In due paragrafi della “Filosofia” si dà
risonanza al concetto dell’arte di arrangiarsi.
In primo luogo, c’è una sezione che esprime l’importanza della fantasia e spiega che
“[c]hi è fantasioso saprà guardare il mondo con occhi diversi e riuscirà a vedere quello che gli
altri non vedono, saprà risolvere i problemi guardandoli anche da un altro punto di vista,
usando creatività, intraprendenza, ottimismo” (Filosofia p. 2). Geronimo Stilton stima molto
l’uso della fantasia, sia per eliminare i suoi pregiudizi verso l’ignoto sia per salvarsi da
8
s.n. (s.d.). L’arte di arrangiarsi. My Movies, Online http://www.mymovies.it/film/1954/lartediarrangiarsi/
(28.03.2014).
20
situazioni pericolose. Questo, in effetti, è proprio ciò che significa l’arte di arrangiarsi: essere
capaci di adattarsi; secondo Diamanti l’arte di arrangiarsi, infatti, “[d]escrive, in particolare, la
capacità innovativa e creativa degli italiani” (Diamanti 2009). Più degli altri popoli, gli italiani
sono noti per la loro abilità di adeguarsi a cambiamenti e di risolvere i loro problemi.
In secondo luogo, anche l’enfasi sul lieto fine nella “Filosofia” potrebbe aver a che
fare con l’arte di arrangiarsi. Come è già stato detto, essa indica la capacità di salvarsi da
situazioni difficili, quindi, gli italiani sanno come crearsi un lieto fine. Anche Geronimo
Stilton, benché si trovi spesso involontariamente in avventure pericolose, riesce sempre a
vincere (Filosofia di Geronimo Stilton p. 3). Ci siamo resi conto del fatto che il lieto fine sia
anche un valore americano. Si pensa, per esempio, al sogno americano, il quale esprime una
grande fiducia nel futuro oppure alla dichiarazione di indipendenza dal 1776, dove si
stabilisce il diritto di ogni cittadino di ricercare la felicità. Benché il concetto del lieto fine sia,
quindi, un concetto piuttosto universale, noi consideriamo il lieto fine alla luce dell’arte di
arrangiarsi. Laddove per gli americani, il lieto fine è soprattutto un modo di vivere, per
Geronimo Stilton è un obiettivo a se stante. È un fine che Geronimo raggiunge talvolta solo
per caso grazie alla sua capacità di adattarsi alla situazione dove si trova. Dunque, Geronimo
Stilton ha già due caratteristiche tipicamente italiane: sottolinea l’importanza della famiglia ed
è un maestro nell’arte di arrangiarsi. Inoltre, nella “Filosofia”, entrambi gli elementi si
presentano insieme. Si dice che Geronimo riesce a risolvere i suoi problemi grazie alla sua
fantasia (quindi all’arte di arrangiarsi), ma non ci riuscirebbe mai senza aiuto della sua
famiglia (p. 3). Nel corso di Izzo è stato spiegato che gli italiani sono molto orgogliosi della
loro capacità di sempre arrangiarsi. Sono, infatti, sempre in grado di risolvere i loro problemi,
grazie al loro ingegno, la loro mente acuta e alla loro voglia di lottare (Izzo 2013-2014, p. 40).
Possiamo concludere, dunque, che anche l’arte di arrangiarsi va considerata un valore
tipicamente italiano.
3.3.3 Il lavoro
Un terzo elemento descritto nella “Filosofia di Geronimo Stilton” è l’importanza del lavoro. A
prima vista, sembra strano che il lavoro sia un valore tipicamente italiano, dato che ci sembra
poter affermare che fuori dall’Italia esistono pregiudizi verso l’Italia che la vedono come un
paese dove si lavora relativamente poco, specialmente se confrontato ad altri paesi,
21
fra cui la Germania. Proprio per questa ragione, è interessante fermarci un attimo sul fatto che
per gli italiani e la società italiana, in realtà, il lavoro è molto centrale. La caricatura
dell’italiano che non lavora è molto esagerata, anzi, il lavoro è così importante che svolge
perfino un ruolo centrale in un libro per bambini. Sappiamo che Geronimo è il direttore
dell’Eco del Roditore, il giornale più famoso nell’Isola del Topo, dove abita, ma dobbiamo
aggiungerne che a Geronimo piace molto lavorare. A volte dimentica che nella vita non c’è
solo lavoro; glielo ricordano volentieri i suoi parenti e amici. La “Filosofia” dichiara che
“Geronimo lavora moltissimo ed è sempre molto impegnato. Ma lo fa con gioia, perché
lavorare è la sua vita e si sente un privilegiato a poter fare un lavoro che gli piace tanto” (p.
2). Nel suo corso, Caniato ha sottolineato l’influenza del lavoro sulla vita italiana. Gli italiani
sono molto orgogliosi dei loro prodotti tipici italiani. Abbiamo già brevemente menzionato il
settore del ‘Made in Italy’, una marca di prodotti di esportazione, nella quale molti italiani
lavorano, facendo parte di aziende, spesso a carattere familiare. In tale modo, gli italiani
vendono i loro prodotti nel mondo intero (Caniato 2013-2014, p. 84-85). Per di più, nello
stesso corso, sono stati presentati i primi tre articoli della Costituzione della Repubblica
Italiana, che contiene 139 articoli in totale. Nel primo articolo è stabilito che: “L’Italia è una
Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita
nelle forme e nei limiti della Costituzione” (p. 8, corsivo mio). Concentriamoci sulla parte
“fondata sul lavoro”. Significa che colui che vuole realizzarsi in Italia, dovrà lavorare. A
raggiungere il benessere ed il potere serve soprattutto lavorare. Inoltre, il lavoro è anche un
valore sociale ed è sia dovere che diritto del cittadino italiano. Sebbene non sia strano che il
lavoro viene menzionato nella Costituzione, è soprattutto la posizione del concetto nella
Costituzione della Repubblica Italiana a meravigliarci. Confrontandola, per esempio, con la
posizione del concetto del lavoro nella Costituzione belga, notiamo che il lavoro viene solo
menzionato per la prima volta nel ventitreesimo articolo9 (Costituzione belga, 2014, art. 23).
Sembra, quindi, accettabile dire che anche il lavoro è un valore tipicamente italiano, che
distingue l’identità del popolo italiano dagli altri popoli. Per quanto riguarda i libri di
Geronimo Stilton potremmo collegare il concetto del lavoro con quello della famiglia, visto
che anche la sorella di Geronimo, Tea Stilton, lavora presso L’Eco del Roditore. Lei è
l’inviato speciale del giornale. Il giornale non è davvero un’impresa familiare, ma è
comunque notevole che i fratelli ci lavorino insieme.
9
De Belgische Grondwet, 28/03/2014. http://www.senate.be/doc/const_nl.html
22
Vengono espressi, quindi, valori italiani, ma anche valori universali nei libri del nostro
topo. Valori come pace, felicità, importanza dell’istruzione e amicizia sono valori condivisi da
molti popoli, ma, valori come l’importanza della famiglia, il concetto dell’arte di arrangiarsi e
l’accento sul lavoro, al contrario, possono essere riconosciuti anche come tipicamente italiani.
Nonostante questi valori italiani, non possiamo dire, secondo noi, che Geronimo Stilton è un
topo solo italiano. I valori universali che esso personifica, infatti, lo rendono un topo del
mondo intero con alcune caratteristiche piuttosto italiane. Si ha quasi l’impressione che gli
autori hanno fatto entrare la loro identità italiana, con le sue idee e valori, nei libri loro
malgrado. Nel quinto capitolo esamineremo se quest’identità italiana che solo parzialmente
definisce Geronimo Stilton, sia presente anche nelle traduzioni nederlandesi dei libri.
4. LA LETTERATURA PER BAMBINI
In questo capitolo entriamo nel merito della letteratura per l’infanzia. Questo genere si
distingue da quasi tutti gli altri generi perché è molto “... audience-defined ... [A]dult
literature is defined solely by genre and topic while work for children tends to be separated by
age and then by style or topic” (Epstein 2012, p. 3). Dunque, la letteratura per l’infanzia si
definisce proprio attraverso il suo pubblico. Vale, quindi, la pena di esaminare chi fa parte di
questo pubblico e come il pubblico è determinante per la posizione del genere nel sistema
letterario. In primo luogo, facciamo un resoconto della posizione della letteratura per bambini
con l’aiuto delle teorie di Shavit (2006) e Ghesquiere (2001). Poi, analizzeremo i diversi
pubblici della letteratura per l’infanzia e le loro richieste per il genere attraverso gli studi di
Puurtinen (1995) ed Epstein (2012) e concludiamo, infine, con una riproduzione delle
strategie applicate nella traduzione della letteratura per l’infanzia.
4.1 Posizione della letteratura per l’infanzia nel sistema letterario
Mediante la teoria del polisistema di Even-Zohar (2000) abbiamo già, nel capitolo precedente,
investigato la posizione della letteratura tradotta nel sistema nederlandofono.
23
Even-Zohar stesso non è entrato nel merito della letteratura per l’infanzia. Ciononostante
potremmo cercare di classificare il genere letterario, utilizzando la sua teoria e le idee di
Shavit (in Lathey 2006). Come abbiamo già spiegato, Even-Zohar considera la letteratura
mondiale un grande polisistema del quale ciascuna letteratura nazionale costituisce un
subsistema e la letteratura italiana e nederlandofona si possono descrivere come subsistemi
periferici, piuttosto che centrali. Ciò implica che né la letteratura nederlandese né quella
italiana hanno molto influenza su altri sistemi visto che soltanto quelli centrali (come il
sistema inglese) possono essere influenti. Abbiamo trovato che entrambi i sistemi importanti
per il nostro studio accettano molte traduzioni da altre lingue proprio perché sono sistemi
periferici, e che è piuttosto eccezionale per un sistema periferico di accettare una traduzione di
un libro da un altro sistema periferico. Il fatto che i libri italiani di Geronimo Stilton sono stati
tradotti in nederlandese può quindi essere considerato sorprendente.
Adesso, esamineremo qual è la posizione della letteratura per l’infanzia all’interno di
entrambi i sistemi letterari. Shavit (2006) ritiene che la letteratura per l’infanzia si trova, in
generale, in una posizione periferica, ma è Ghesquiere (2001 in Hindryckx 2011) che ci
fornisce una spiegazione per questo fatto. Ghesquiere dice che alla base della posizione
periferica della letteratura per l’infanzia vi è il problema del canone doppio. La letteratura per
l’infanzia viene valutata e letta da due gruppi molto diversi. D’una parte ci sono gli adulti che
preferiscono i libri che hanno letto personalmente, e dall’altra parte ci sono i bambini che in
generale preferiscono libri chiari con un intreccio univoco (Ghesquiere 2001, p. 90 in
Hindryckx 2011, p. 7). Il primo canone, dunque, è quello compilato dagli adulti e contiene i
cosiddetti ‘classici’, mentre il secondo canone contiene libri scelti dai bambini e che devono il
loro successo soprattutto al consumo di massa piuttosto che alla stima del pubblico adulto
(Ghesquiere in Hindryckx 2011). Possiamo concludere, quindi, che la letteratura per
l’infanzia ha alla sua interna due tipi di libri che vanno distinti e che il genere va diviso in due
parti per poter classificarlo adeguatamente. Il primo canone della letteratura per l’infanzia,
quello compilato dagli adulti, si trova in una posizione centrale nel sistema, laddove il
secondo canone, quello definito dai bambini, è piuttosto periferico. Dobbiamo, quindi,
esaminare a quale canone Geronimo Stilton appartiene.
24
4.2 Pubblico doppio, richieste diverse
Se dovremmo distinguere il genere della letteratura per adulti dalla letteratura per bambini, la
differenza più notevole sono i due pubblici diversi ai quali la letteratura per bambini deve
rivolgersi. I due pubblici, quello degli adulti e quello dei bambini, dissentono sulle
caratteristiche assegnate alla letteratura menzionata. Puurtinen (1995 in O’Connell in Lathey
2006, p.17) sostiene che la letteratura per l’infanzia “in fact address[es] two audiences:
children, who want to be entertained and possibly informed, and adults, who have quite
different tastes and literary expectations”. Abbiamo già fatto riferimento a questo divario nel
paragrafo qui sopra sul canone doppio. Secondo Epstein (2012, p. 12-13) gli adulti
preferiscono libri che civilizzano ed insegnano i bambini perché essi diventino adulti
socializzati in una cultura particolare. Possiamo, quindi, affermare con certezza che per gli
adulti la letteratura per l’infanzia deve incorporare e diffondere le norme e i valori della
cultura nella quale è stata pubblicata cosicché i bambini li conoscano ed apprendino ad essere
bravi cittadini adatti a questa cultura.
Per quanto riguarda i libri di Geronimo Stilton, abbiamo già brevemente esaminato i
valori ci presenti attraverso la “Filosofia di Geronimo Stilton” (cfr. supra). Anche se abbiamo
concluso che certi valori sono tipicamente italiani ed altri universali, tutti i valori presenti nei
testi insegnano ai bambini come essere ‘buoni’. Nella “Filosofia” viene anche menzionato che
il ‘male’ è quasi assente dei libri di Geronimo Stilton (p. 1) e, se il male appare, viene sempre
vinto dal bene (id., p. 3). Visto che esprimono i valori stabiliti dagli adulti, i libri di Geronimo
Stilton sembrano appartenere al primo canone, il canone degli adulti. Niente è più falso, però.
Adulti sia belgi che olandesi si sono pronunciati in modo negativo sui libri. In
entrambi i paesi esiste un premio importante per libri per l’infanzia: nei Paesi Bassi il premio
si chiama la ‘Nederlandse Kinderjury’ (giuria di bambini olandese, traduzione, LV) e in
Belgio è la ‘Vlaamse Kinder- en Jeugdjury’ (giuria di bambini e di giovani fiamminghi,
traduzione, LV). La ‘Nederlandse Kinderjury’ ha premiato nei tre anni scorsi ogni volta un
libro di Geronimo Stilton (Fantasia IV, Fantasia V e Fantasia VI), mentre la ‘Vlaamse
Kinder- en Jeugdjury ha scelto altri libri (Akveld 2013). Il fatto che i bambini olandesi
preferiscono i libri di Geronimo Stilton non piace all’élite intelletuale che ci si è pronunciata
sfavorevolmente. Gli intelletuali accusano il premio ‘Nederlandse Kinderjury’ perché esso
non fornisce ai bambini una lista di ‘libri candidati’ compilata in anticipo da adulti,
25
il che la ‘Vlaamse Kinder- en Jeugdjury’ invece fa. In tale modo, la giuria della ‘Nederlandse
Kinderjury’ premia sempre dei libri popolari, come Geronimo Stilton, laddove la giuria della
‘Vlaamse Kinder- en Jeugdjury’ preferisce libri più letterari dato che sono presenti soltanto
questi libri sulla lista compilata dagli adulti. I libri di Geronimo Stilton piacciono molto anche
ai bambini fiamminghi (Hindryckx 2011), ma non hanno nessuna probabilità di vincere il
premio perché non vengono scelti dagli adulti. Questi ultimi trovano i libri troppo stereotipati
e poco letterari (Debrouwere 2009).
Possiamo concludere, quindi, dicendo che i libri di Geronimo Stilton appartengono al
secondo canone. Sono quasi unicamente i bambini che li stimano molto, mentre gli adulti
tendono a criticarli. Sebbene i libri corrispondano alla maggioranza dei criteri stabiliti dagli
adulti (sono educativi e socializzanti ed esprimono valori centrali), questi ultimi non amano i
libri così adorati dai bambini. Questo divario sembra causato dalle diverse richieste avanzate
ai libri fra bambini ed adulti. Bambini amano i libri perché sono chiari, divertenti e
avvincenti; gli adulti a volte li apprezzano meno perché sono troppo facili, poco approfonditi
e molto diretti. Forse anche il fatto che hanno chiari elementi di novità rispetto ai libri letti
dagli adulti al loro tempo, ha un ruolo in quest’apprezzamento esitante. Pensiamo, per
esempio, alla presenza di immagini aumentata, per cui i libri di Geronimo Stilton
assomigliano sempre di più a fumetti. Sembra che la visualizzazione prevalga sul testo, che le
immagini siano più importanti delle parole. Inoltre, anche nel testo stesso, la visualizzazione è
presente. Su ciascuna pagina diverse parole sono colorate, ingrandite o decorate con figurini.
Per di più, le pagine dove la quantità di parole è più densa – per esempio se dà delle
informazioni supplementari – possono essere molto facilmente saltate. Sembra quasi un libro
‘interattivo’ nel quale il bambino, infatti, può scegliere su cosa cliccare – quindi leggere – e su
cosa non cliccare – quindi non leggere. Il fatto che il bambino può semplicemente saltare le
parti formative potrebbe contribuire all’opinione negativa dagli adulti.
4.3 Traduzione della letteratura per l’infanzia
Nel paragrafo precedente abbiamo visto che la letteratura per l’infanzia ha due pubblici a cui
deve piacere: gli adulti ed i bambini. Ciò è vero per la creazione, la pubblicazione e la
revisione dei libri, ma anche – e perfino in più larga misura – per la traduzione del genere che
26
è chiaramente nelle mani degli adulti. Sono, infatti, gli adulti ai quali tocca la selezione dei
libri da tradurre e sono anche gli adulti che traducono i libri scelti. I bambini di solito non
vengono sentiti direttamente. Possiamo dire, quindi, che gli adulti si sono assunti un compito
difficile e delicato visto che devono essere in grado di mettersi in testa dei bambini. Oittinen
dice che traduttori “must take their [the children’s] experiences, abilities, and expectations
into consideration” (Oittinen 2000 in Epstein 2012, p. 34). I traduttori devono, quindi,
immaginarsi la mente di un bambino e devono valutare se un bambino sarebbe in grado di
capire un certo libro o un certo riferimento nel libro.
Dato che l’opinione prevalente sulla funzione della letteratura per l’infanzia è che essa
ha un compito educativo e civilizzante, i traduttori fanno sì che i lettori giovani possano
capire quello che stanno leggendo. Perciò, molti traduttori fanno la propria bandiera della
leggibilità dei libri per bambini, limitando così l’estraneo nella letteratura per l’infanzia
(Oittinen 2000 in Epstein 2012, p. 8). Epstein riferisce allo studio di Shavit (2006) e collega la
tendenza di eliminare l’estraneo dalla letteratura per l’infanzia alla posizione periferica della
letteratura per bambini nel polisistema (2012, p. 8). Gli studiosi affermano che traduttori si
prendono molte libertà nella traduzione di letteratura per l’infanzia proprio perché la
letteratura si trova in posizione periferica. Shavit aggiunge che tutte queste procedure di
traduzione vengono accettate se la strategia usata costituisce (in Lathey 2006, p. 26):
(1) an adjustment of the text to make it appropriate and useful for the child, in
accordance with what society regards (at a certain point in time) as educationally
‘good for the child’;
(2) and an adjustment of the plot, characterization, and language to prevailing
society’s perceptions of the child’s ability to read and comprehend.
Deduciamo, quindi, che i traduttori – e per estensione tutti gli adulti coinvolti nella letteratura
per l’infanzia – considerano i bambini piccole persone a cui vanno insegnati certi contenuti e
che sono difficilmente in grado di capire quello che è strano o diverso. O’Sullivan (in Lathey
2006, p. 153) critica questo punto di vista e spiega che “[t]he translation process represents
another filter through which a text has to pass before reaching child readers, and the filter is
often used to ‘correct’ aspects of the original text that are not deemed pedagogically
acceptable for them”. Se torniamo alla teoria di Newmark (cfr. supra) e utilizziamo le sue
procedure transference e componential analysis per la traduzione di riferimenti culturali qui,
nel contesto della traduzione della letteratura per l’infanzia, possiamo affermare che
27
nella traduzione per bambini si preferisce in genere la procedura di componential analysis, ciò
che è più importante è il messaggio o la storia e non la cultura dalla quale la storia viene. I
valori presenti nei libri vengono adattati in modo che corrispondano alla cultura di arrivo
(López in Lathey 2006, p. 41). La strategia più diffusa nell’ambito della traduzione della
letteratura per l’infanzia è, quindi, quella di eliminare l’estraneo ed adattare i riferimenti
culturali della cultura di partenza alla cultura di arrivo. A causa del canone doppio e della
posizione piuttosto periferica del genere, inoltre, il traduttore ha carta bianca per quanto
riguarda le scelte fatte per la sua traduzione.
Insomma, tradurre per bambini è un compito difficile. Hunt descrive il compito del
traduttore per bambini come uno con “singular responsibility in transmitting cultural values,
rather than ‘simply’ telling a story” (in Epstein 2012, p. 3-4). Visto che la caratteristica
centrale della letteratura per bambini è dover insegnare il bambino, anche il traduttore ci
svolge un ruolo importante. Lui deve, infatti, trasmettere e adattare i valori di una cultura
all’altra.
5. TRADUZIONE DEI VALORI IN NEDERLANDESE
In questo capitolo finale esaminiamo se e come il traduttore nederlandese ha mantenuto nelle
sue traduzioni i valori italiani che sono presenti nei libri di Geronimo Stilton. Nel terzo
capitolo abbiamo già studiato attraverso la “Filosofia di Geronimo Stilton” quali sono i valori
ai quali ci si riferisce più frequentemente. Abbiamo concluso che sono tre i valori più
importanti: l’attaccamento alla famiglia, l’arte di arrangiarsi e la volontà di lavorare. Adesso
cercheremo più in dettaglio come questi valori vengono usati nel corpus da noi compilato nel
primo capitolo. Prima di farlo, però, vale la pena di anche fermarci un attimo sulla traduzione
della “Filosofia di Geronimo Stilton” (cfr. App. C) stessa.
28
5.1 La traduzione della “Filosofia di Geronimo Stilton”
5.1.1 La famiglia
Per quanto riguarda l’importanza della famiglia descritta nella “Filosofia” possiamo
constatare che la versione italiana la accentua in modo più chiaro della versione nederlandese.
Nel primo paragrafo sulla motivazione di Geronimo Stilton si legge:
Con il suo agire e la sua autoironia, Geronimo Stilton trasmette valori sempre attuali:
l'importanza della famiglia, la capacità di vincere le proprie paure, l'accettazione dei
difetti altrui, l'importanza dell'istruzione, la coerenza, la disponibilità, l'apertura verso
le altre culture, la curiosità per quello che non si conosce, la consapevolezza che il
gioco di squadra è vincente rispetto alle iniziative del singolo, la pace nel mondo,
l'amicizia, l'amore. Inoltre la solidarietà, l'onestà, la lealtà, la sincerità, il rispetto per
gli anziani e per le diverse abilità (p. 1, corsivo mio).
La versione nederlandese, invece, dice:
Door zijn manier van doen en doordat hij om zichzelf kan lachen, geeft hij belangrijke
waarden mee: het belang van vrienden en familie, de mogelijkheid om angsten te
overwinnen, het openstaan voor vreemde culturen en andere gewoontes,
nieuwsgierigheid naar het onbekende, het besef dat samenwerken succesvoller is dan
alleen werken, respect voor je medemuis: kortom, een positief wereldbeeld (p. 1,
corsivo mio).
Laddove la “Filosofia” italiana sottolinea l’importanza della famiglia, in quella nederlandese
la famiglia è stata incatenata al concetto dell’amicizia. Si nota, inoltre, che l’amicizia appare
solo quasi alla fine della descrizione italiana. Risulta, quindi, che per i nederlandofoni i
concetti ‘famiglia’ ed ‘amicizia’ sono intimamente collegati, mentre in italiano, la famiglia è
un valore isolato ed indipendente. Gli italiani non le considerano uguali, anzi la famiglia è la
più preziosa. Ciò che colpisce anche è il riferimento diretto nella versione italiana al rispetto
per gli anziani. In nederlandese si legge soltanto ‘rispetto per gli altri topi’, senza che gli
anziani vengono minimamente menzionati. La mancata traduzione del riferimento agli anziani
si aggiunge ai valori tradizionali italiani come l’importanza della famiglia. Inoltre, ci sono
altri elementi che mancano nella traduzione nederlandese come l’importanza dell’istruzione,
la solidarietà, l'onestà, la lealtà, la sincerità e l’accettazione dei difetti altrui. In questo caso si
tratta di valori tradizionali che hanno a che fare con il comportamento di un buon cittadino nei
confronti di altri. Ciò che resta in nederlandese sono valori molto generali (l'apertura verso
29
le altre culture, la curiosità per quello che non si conosce ed una concezione positiva del
mondo). Valori concreti come l’importanza dell’istruzione oppure l’accettazione dei difetti
altrui, invece, sono valori che sicuramente fanno parte dell’universo mentale di un bambino.
Ci sembra notevole che la versione nederlandese non abbia mantenuto almeno l’importanza
dell’istruzione alla quale si avrebbe potuto collegare la curiosità.
Inoltre, più avanti nella “Filosofia” si dedica un intero paragrafo all’importanza della
famiglia nei libri di Geronimo Stilton. Anche qui, notiamo una chiara differenza fra la
versione italiana e quella nederlandese. Di nuovo, la “Filosofia” nederlandese combina
l’amicizia e la famiglia in un paragrafo, mentre la versione italiana mantiene due paragrafi,
uno per ciascun valore. Sembra, quindi, che in italiano sia la famiglia a fare da bandiera.
Dopo aver fatto un piccolo studio delle traduzioni inglesi e francesi della “Filosofia” (cfr.
App. D), però, abbiamo scoperto che sia la versione inglese che quella francese hanno
mantenuto i due paragrafi separati della “Filosofia” italiana. Risulta che il traduttore
nederlandese ha decisamente scelto di adattare la struttura. Sorge, dunque, la domanda
dell’indipendenza del traduttore: sembra che il traduttore nederlandese non si sia ispirato sulle
traduzioni inglesi o francesi, ma che abbia preso la decisione da solo. Sebbene si pensi che un
traduttore si faccia guidare da altre traduzioni della stessa opera, esso qui non l’ha fatto. In
conclusione potremmo dire che altrettanto importante per lo studio di traduzioni è il punto di
vista e le decisioni concreti del traduttore in questione. Potrebbe essere interessante studiare
anche altre differenze fra le traduzioni dei libri di Geronimo Stilton, il che, per mancanza di
tempo, lasceremmo ad altri studiosi.
5.1.2 L’arte di arrangiarsi
Il secondo valore descritto nella “Filosofia di Geronimo Stilton” è l’arte di arrangiarsi. Nel
terzo capitolo (cfr. supra), abbiamo già fatto riferimento all’importanza nella cultura italiana
di essere capaci di adattarsi e abbiamo detto che nei libri di Geronimo Stilton si può trovare
l’arte di arrangiarsi, fra le altre cose nell’enfasi sulla fantasia e la certezza del lieto fine.
Adesso, studiamo se questo valore particolare sia presente anche nella “Filosofia”
nederlandese. Nel paragrafo italiano sulla fantasia si può leggere:
30
... [L]a fantasia ... [n]on deve essere una fuga dal mondo reale, ma una specie di
viaggio da cui si torna cresciuti. Chi è fantasioso saprà guardare il mondo con occhi
diversi e riuscirà a vedere quello che gli altri non vedono, saprà risolvere i problemi
guardandoli anche da un altro punto di vista, usando creatività, intraprendenza,
ottimismo (p. 2, corsivo mio).
Si potrebbe dire, quindi, che per Geronimo Stilton, la fantasia stimola l’arte di arrangiarsi, il
che è stato mantenuto nella traduzione nederlandese:
Fantasie ... stel[t] ... in staat om ... situaties op een andere manier te bekijken. Zo kan
je soms tot creatieve oplossingen komen, waar je eerder niet aan dacht. Het kan je ook
helpen bij het uitvoeren van dingen waar je tegenop ziet (bijvoorbeeld een spreekbeurt
of een wedstrijd). Door je een positieve situatie in te beelden raak je optimistischer
over de goede afloop. Het is wel belangrijk dat het geen vlucht uit de realiteit wordt,
maar eerder een uitstapje, waarna je naderhand weer huiswaarts keert (p. 2, corsivo
mio).
In entrambe le versioni, la fantasia è un mezzo per cambiare il suo punto di vista, il che ci
aiuta a trovare nuove soluzioni. La versione italiana è leggermente più pronunciata, dicendo
letteralmente che la fantasia ci può far crescere, far maturare. La “Filosofia” nederlandese,
invece, è più concreta, cerca di immaginarsi le difficoltà che un bambino potrebbe dover
superare e, perciò, aggiunge l’esposizione orale ed il concorso in quanto esempi di situazioni
difficili. Al contrario del paragrafo precedente sulla motivazione di Geronimo Stilton, è la
nostra impressione che la versione nederlandese qui riesca a tener più conto dell’universo
mentale del bambino, anzi che superi perfino la versione italiana.
Se facciamo un confronto anche per i paragrafi sul lieto fine, capiamo che anche qui le
versioni sono molto simili. Tutti e due sono colmi di gioia e fiducia. La versione italiana
dichiara che “il lieto fine non è un' illusione ma un messaggio di speranza, perché Geronimo
insegna ad avere fiducia nel futuro, a non scoraggiarsi nelle difficoltà e a costruire un futuro
migliore” (p. 3), tradotta quasi letteralmente in nederlandese, dove si dice che:
op deze manier kun je een goede afloop van een verhaal ook als een teken van hoop
beschouwen. Geronimo leert ons om vertrouwen te hebben in de toekomst, niet te snel
op te geven in moeilijke situaties en aan een betere toekomst te bouwen (p. 2).
Inoltre, nella traduzione del paragrafo precedente sulla fantasia, notiamo un’enfasi
leggermente più forte sul lieto fine di quella nell’originale. Nel capitolo precedente
sull’identità italiana (cfr. supra), abbiamo già fatto riferimento al lato americano del lieto fine.
31
Nell’esempio presente, l’influenza della cultura americana ci sembra molto chiara. Nella
traduzione il valore ha subito ‘un’americanizzazione’ dato che più che un obiettivo raggiunto
per caso, il lieto fine è diventato un modo di vivere, quello di essere ottimista. Concludiamo
che sia la versione italiana che la versione nederlandese della “Filosofia di Geronimo Stilton”
sottolineano l’importanza della fantasia, della fiducia. Anche se noi le risentiamo soprattutto
come valori universali, e forse anche “americani”, non sono comunque neanche del tutto
estranei ai valori condivisi nella società italiana dove fanno parte dell’arte di arrangiarsi. Nella
“Filosofia” il traduttore nederlandese ha mantenuto il valore italiano dell’arte di arrangiarsi e,
quindi, una parte della cultura italiana.
5.1.3 Il lavoro
Il terzo e ultimo valore tipicamente italiano del quale la “Filosofia” parla è il diritto e
l’obbligo di lavorare. Come sappiamo già, il lavoro prende un posto centrale nella società
italiana (cfr. capitolo 3), e viene, quindi, anche menzionato in un paragrafo della “Filosofia”
italiana. In quella nederlandese, però, manca il paragrafo sul lavoro. Le poche cose che se ne
dice si trovano nel paragrafo sulla vita quotidiana (Geronimo Stilton en het dagelijks leven), il
quale esiste anche in italiano (Geronimo Stilton e la vita) ma che racconta soltanto che cosa il
nostro protagonista-topo fa tutto il giorno. Nella versione nederlandese, benché il concetto del
lavoro sia presente, esso non viene sottolineato allo stesso modo in cui è accentuato nella
versione italiana. In nederlandese si legge solo che Geronimo è sempre molto impegnato e che
non vorrebbe mai cambiare lavoro. Poi si comincia a spiegare quanto gli piace scrivere i suoi
libri. Nella versione italiana, dall’altra parte, ci si dilunga sul fatto che Geronimo lavora con
gioia e con responsabilità. Si aggiunge che:
lavorare è la sua vita e si sente un privilegiato a poter fare un lavoro che gli piace
tanto. Geronimo concepisce il suo lavoro in modo profondamente etico: mette il cuore
in ogni storia che racconta, per infondere coraggio, ottimismo ed energia (p. 2).
Si nota, inoltre, che l’aspetto etico del lavoro è completamente sparito nella traduzione
nederlandese dove Geronimo lavora soltanto per scrivere un bel libro dicendo che “[e]en boek
dat recht vanuit het hart geschreven is, is altijd mooier, echter, beter” (p. 1). In italiano, con le
sue storie Geronimo vuole anche dare “coraggio, ottimismo ed energia” (p. 2), il che riassume
benissimo lo scopo dei libri di Geronimo Stilton: vogliono rendere più inventivi, felici ed
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attivi i loro lettori giovani. In conclusione si potrebbe dire che sebbene il lavoro sia un valore
centrale per gli italiani, è chiaro che il lavoro occupa un posto molto meno importante nella
versione nederlandese dato che da un lato non si dedica un paragrafo nella “Filosofia”
nederlandese, il che quella italiana fa, e che dall’altro lato non si ha incluso il piacere e
l’aspetto etico del lavoro di Geronimo.
5.2 La traduzione dei libri
Dopo aver studiato come i valori sono stati resi nelle versioni italiana e nederlandese della
“Filosofia” di Geronimo Stilton, vorremmo vedere se e come queste differenze incidono
anche più concretamente sulle traduzioni dei libri in italiano e in nederlandese.
Nell’appendice si può trovare un riassunto di ciascun libro del corpus (cfr. App. A). In questo
capitolo, continuiamo a seguire i tre valori individuati in precedenza: la famiglia, l’arte di
arrangiarsi e l’etica del lavoro. Investigheremo se possiamo trovare ciascuno dei valori nel
libro italiano e, poi, verificheremo se e come il valore è stato mantenuto in nederlandese. Per
quanto riguarda la procedura usata dal traduttore, seguiamo la teoria di Newmark (cfr.
capitolo 3), utilizzando quattro procedure da lui presentate: transference, componential
analysis, deletion e compensation. Facciamo una suddivisione in base a queste quattro
procedure, incorporando sia l’italiano che il nederlandese e studieremo come il traduttore ha
affrontato la sua traduzione. Parleremo di transference quando il traduttore ha mantenuto il
messaggio nella sua traduzione, mentre con componential analysis indichiamo che esso ha
cambiato qualcosa nel testo per adattarlo meglio alla cultura di arrivo. Qualche volta, il
traduttore ha cancellato completamente le parole e quindi il messaggio, il che identifichiamo
come deletion. Infine, in alcuni casi, il traduttore ha preferito di aggiungere parole,
compensando così per l’eventuale perdita di valore culturale in altre occasioni, cioè, quindi,
compensation.
33
5.2.1 La famiglia
L’attaccamento alla famiglia è il primo valore discusso. Grazie alla traduzione della
“Filosofia” abbiamo visto che il valore sembra meno centrale in nederlandese.
Ora, investigheremo anche come l’importanza della famiglia è stata tradotta nei libri. Per
ciascuna procedura della teoria di Newmark abbiamo cercato vari esempi nel nostro corpus.
Viaggio nel tempo 2 – Reis door de tijd 2
a) Transference
(1a) p.43 – Professore, accetto. Ma a una condizione: posso portare con me anche la
mia famiglia, la Famiglia Stilton?
(1b) p. 43 ‘Professor, ik ga! Maar op één voorwaarde: kan ik mijn familie meenemen,
de familie Stilton?
Il traduttore ha scelto di mantenere la condizione posta da Geronimo Stilton nello stesso modo
che nell’originale. L’importanza della sua famiglia per Geronimo ne risulta chiaramente sia in
italiano che in nederlandese. C’è, però, una leggera differenza fra le grafie delle parole
‘famiglia Stilton’. In italiano, entrambe le parole hanno ricevuto una maiuscola e si è
cambiato il “tipo” in un “tipo molto elegante”. In nederlandese, invece, solo il nome Stilton è
scritto con la maiuscola e sono stati messi in corsivo soltanto le due parole. Da un lato, è vero
che l’italiano ricorre più facilmente alla lettera maiuscola ma dall’altra non c’è un vero
motivo evidente per cui famiglia viene scritta con maiuscola in questo contesto, senno proprio
l’importanza che le viene dedicata. Sicuramente tenendo conto dell’uso costante della
tipografia per dare significato al testo, ci sembra un dettaglio non trascurabile. Concludiamo,
quindi, che l’enfasi sulla famiglia è leggermente più notevole nell’originale.
(2a) p. 124 ... ci sarebbero anche il mio vecchio padre Aurelius e la mia vecchia madre
Gliceria! ... e anche la vecchia madre di mia moglia, Antonia ... mio zio Balbinus, mia
zia Diana e mio cugino Caius ... il mio lontanissimo cugino Pius...
(2b) p. 124 ... mijn oude vader Aurelius en mijn oude moeder Gliceria zijn er ook nog!
... ook nog de oude moeder van mijn vrouw, Antonia ... mijn oom Balbinus, mijn tante
Diana en mijn neefje Caius ... een verre neef Pius...
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Qui, contrariamente all’esempio menzionato nel paragrafo ‘deletion’ qui sotto,
l’enumerazione dei parenti è stata mantenuta. Secondo noi, il traduttore ha fatto questa scelta
non per sottolineare l’importanza della famiglia, ma proprio per mantenere l’effetto divertente
dell’enumerazione stessa.
b) Componential analysis
(1a) p. 191 Lo racconterei ai nipoti che lo racconterebbero ai nipoti che lo
racconterebbero ai nipoti... e così via e così via e così via... per generazione e
generazione e generazione.
(1b) p. 191 Dan had ik iets om aan mijn kleinkinderen te vertellen, die het op hun
beurt weer aan hun kleinkinderen vertellen en als die dan kleinkinderen hebben...
enzovoort... enzovoort... generatie na generatie na generatie!
Nella traduzione è stata aggiunta un’ipotesi: ‘se questi avessero nipoti’, mentre in italiano
l’avere nipoti non viene messo in dubbio. Nella cultura italiana sembra essere una certezza, un
effetto evidente della vita. In nederlandese, invece, questa relazione causa-effetto è meno
stabilita. Il traduttore ha, quindi, scelto di non tradurre questa evidenza dei nipoti.
c) Deletion
(1a) p. 99 Così finii schiavo insieme alla mia famiglia. Anch’io avevo una famiglia
una volta. Ma mia moglie Licia e i miei sette figli Aulus, Decimus, Claudia,
Publius, Tullia, Marta, Gaia saranno venduti al mercato degli schiavi domani
pomeriggio!
(1b) p. 99 ‘Zo ben ik slaaf geworden, mijn hele familie. Mijn vrouw Licia en zeven
kinderen worden morgen op de slavenmarkt verkocht!’
L’enfasi sulla famiglia è stata cancellata. In italiano la seconda volta che si menziona famiglia
la parola è scritta in corsivo e in verde. In nederlandese la seconda apparenza della parola
manca invece interamente. Anche i nomi dei figli sono stati eliminati. La famiglia sembra
perciò occupare un posto meno importante nel testo in nederlandese.
35
d) Compensation
(1a) p. 198 Potevo rischiare la mia vita... ma non era giusto mettere in pericolo quella
dei miei amici! ... ma i miei amici erano più importanti!
(1b) p. 198 Ik kon mijn leven wel op het spel zetten, maar de andere meesleuren in
een gevaarlijke situatie, nee, dat kon niet! Het was mijn familie! ... maar mijn
familie was belangrijker!
È molto notevole che il traduttore ha scelto di tradurre ‘amici’ con ‘familie’. Forse si tratta di
un errore nell’originale che è stato corretto dal traduttore. Secondo la logica della storia,
Geronimo non deve salvare amici, ma proprio la sua famiglia. In questo caso, il traduttore
avrebbe quindi corretto l’errore, traducendo ‘amici’ con ‘familie’.
Il Mistero degli Elfi – Het Geheim van Kerstmis
a) Componential analysis
(1a) p. 79 Che cosa conta di più per te, il tuo lavoro o il tuo nipotino? – Ma il mio
nipotino, naturalmente!
(1b) p. 78 ‘Wat is er belangrijker, je werk of je neefje?’ ‘Mijn neefje, natuurlijk!’
In questo brano, Geronimo deve scegliere fra il suo lavoro e la sua famiglia. Sceglie la sua
famiglia, anche se sappiamo che il lavoro è importantissimo per lui. In questo senso, la scelta
è già notevole, ma aggiungiamo anche che in nederlandese è stata cancellata la parte ‘per te’.
Nella versione italiana, Geronimo deve scegliere per se stesso, ovvero deve fare una scelta
personale; in nederlandese sembra trattarsi di una scelta più generale. Quindi, potremmo dire
che, nonostante che il suo lavoro sia centrale per Geronimo, la sua famiglia è ancora più
importante. Nella cultura italiana, i due valori sono centrali, ma la famiglia vincerà sul lavoro,
perfino nel caso dello stacanovista Geronimo Stilton.
(2a) p. 79-80 Il vero spirito del Natale non significa solo comprare regali, ma fare
qualcosa per gli altri, donando ciò che vi è di più prezioso al mondo: attenzione,
affetto vero, amicizia, amore!
(2b) p. 79 Dat is het geheim van Kerst, het echte kerstgevoel is niet alleen maar
cadeautjes kopen, maar iets samen doen. Dat is onbetaalbaar! Vriendschap, aandacht,
liefde!
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Nella traduzione, la nozione dell’‘affetto vero’ è stata cancellata. Secondo noi, si potrebbe
dire che affetto si colleghi spesso alla famiglia, più che all’amicizia, perché esso richiede un
legame molto forte che esiste solo fra parenti. Natale è un’occasione di famiglia per
eccellenza, ma nella traduzione l’aspetto familiare manca. Aggiungiamo, però, che il libro
cerca di trasmettere un messaggio morale per quanto riguarda la festa di Natale. Essa non
significa solo dare e ricevere regali, ma è la celebrazione dell’amore. La parte educativa,
quindi, è stata tradotta.
(3a) p. 83 A Natale devi stare con le persone che ami!
(3b) p. 83 De kerstdagen moet je vieren met je familie en je vrienden.
A prima vista, la versione italiana sembra più generale della traduzione, ma se pensiamo
all’espressione italiana ‘Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi’, concludiamo che ‘che ami’
potrebbe riferire alla famiglia più che agli amici. Per di più, in nederlandese si attira
l’attenzione in modo molto esplicito sugli amici, il che in italiano non si fa. Nella cultura
italiana, si festeggia Natale in famiglia.
(4a) p. 96-97 Vi donerò ciò che vi è di più prezioso al mondo: amore vero! Vi dono il
mio cuore, colmo di tanto affetto.
(4b) p. 96 Iets van onschatbare waarde: mijn vriendschap!
Nella traduzione, di nuovo, si attira l’attenzione soprattutto sull’aspetto di amicizia, mentre
nell’originale viene spiegato in modo più ampio che il regalo dato da Geronimo è molto
prezioso, visto che non è soltanto amicizia, anzi è amore vero. Secondo noi, si può sentire
amicizia solo per gli amici, laddove amore potrebbe raggiungere sia amici che parenti. Di
nuovo, quindi, il nederlandese esplicita la nozione dell’amicizia e allo stesso tempo si limita
all’amicizia, mentre in italiana implicitamente viene inclusa anche la famiglia.
(5a) p. 104 E avevo imparato tante cose... per esempio, che dovevo trovare più tempo
per me e la mia famiglia. Tempo per divertirmi con i miei amici, che avevo a lungo
trascurato!
(5b) p. 104 Ik zou meer tijd vrij maken om met mijn familie en vrienden leuke
dingen te doen!
Come abbiamo anche visto nella traduzione della “Filosofia di Geronimo Stilton”, il
traduttore ha di nuovo scelto di collegare i concetti ‘famiglia’ e ‘amicizia’ in una sola frase,
mentre in italiano i due vengono menzionati ognuno separatamente.
37
In nederlandese i concetti sono intimamente collegati, ma in italiano la famiglia ricopre un
ruolo particolare e più importante dell’amicizia.
b) Deletion
(1a) p. 84 La famiglia è importante, ricordalo sempre!
(1b) p. 84 /
Il traduttore ha cancellato l’intera frase sull’importanza della famiglia, il che potrebbe indicare
che la famiglia non gli sembra così centrale per la tematica del libro.
Sei nella lava fino al collo, Stiltonùt! – Het pruttelt onder mijn poten
a) Transference
(1a) p. 29 – Molluscone di un cugino!
(1b) p. 29 ‘Kom op, neef. Wees niet zo’n slampamper.’
Il traduttore ha mantenuto il riferimento al legame familiare fra Geronimo e Trappola (Klem),
ma lo ha tolto dall’insulto. Facendo così, ha reso leggermente meno forte il legame, anzi, ha
accentuato soprattutto l’insulto. In due altri esempi, il traduttore ha mantenuto le parole che
sottolineano il legame fra i due topi, perché – secondo noi – anche Trappola è un personaggio
centrale nei libri.
(2a) p. 66 – Deciditi, cugino!
(2b) p. 66 ‘Kom op, neef!’
(3a) p. 113 – Oh meno male, cugino!
(3b) p. 113 ‘O, eh... dank je neef.
b) Componential analysis
(1a) p. 25 – Ricorda, nipote: c’è sempre un fondo di verità nelle leggende!
(1b) p. 25 ‘Onthoud dit, Geronimo: in een fabel zit altijd een kern van waarheid.’
38
Secondo noi, il traduttore non ha tradotto ‘nipote’ con ‘kleinzoon’ perché Nonna Torquata,
contrariamente a Trappola, non ricopre un ruolo molto importante nei libri di Geronimo
Stilton, per cui il legame familiare non va sottolineato in modo così chiaro. Nella traduzione,
quindi, si cancella l’importanza del legame familiare fra Nonna Torquata e Geronimo
sostituendo la parola che indica il legame dal nome ‘Geronimo’. Anche in altri esempi, questa
procedura è stata applicata.
(2a) p. 31 – Forza, nipote!
(2b) p. 31 ‘Kom op, Geronimo!’
(3a) p. 39 – Non c’è tempo da perdere, nipote!
(3b) p. 39 ‘We hebben haast, Geronimo’, zei ze.
(4a) p. 48 – E da questo punto in avanti a guidare la fila sarai TU, nipote!
(4b) p. 48 ‘Ga JIJ vanaf hier voorop, Geronimo?’
(5a) p. 105 – Scampato pericolo, nipoti!
(5b) p. 105 ‘Ze zijn weg, jongens!’
c) Deletion
(1a) p.18 Fannullone di un nipote!
(1b) p. 18 Nietsnut! Lanterfanter!
Talvolta, il traduttore ha completamente eliminato il riferimento al legame familiare senza
nemmeno sostituirlo con un’altra parola. Nell’esempio qui sopra, il legame familiare
nell’insulto è stato cancellato nella traduzione. Allo stesso modo, anche l’enfasi sul fatto che
Geronimo viene incitato da sua nonna sparisce in nederlandese. Sembra, di nuovo, che
il legame fra nonna e nipote sia meno importante in nederlandese che in italiano. I due esempi
seguenti (2a/2b) e (3a/3b) sostengono la stessa idea.
(2a) p. 23 – Silenzio, nipote senza cuore!
(2b) p. 23 ‘Hou toch je snuit!’
(3a) p. 52 – Stai bene, nipote?
(3b) p. 52 ‘Gaat het?’
39
(4a) p. 98 – Che cosa sta succedendo? – chiesi sgomento a mia sorella Tea.
(4b) p. 98 ‘Wat is dit allemaal?’ vroeg ik geschokt aan Thea.
Nel caso di (4a/4b), il traduttore ha scelto di non tradurre ‘mia sorella’ in nederlandese. Forse
ha ragionato che il legame familiare fra Geronimo e Tea fosse già chiaro, almeno più chiaro
del legame fra Trappola e Geronimo, oppure non gli sembrava importante tradurre le due
parole perché non riteneva molto centrale il legame per la storia, anche se è centrale
nell’originale.
(5a) p. 115 È proprio vero, una famiglia unita vince sempre contro ogni avversità!
(5b) p. 115 /
La nozione della forza di una famiglia unita è stata cancellata completamente nella traduzione
nederlandese. Sembra che il traduttore consideri la famiglia meno centrale nella cultura
nederlandese che nella cultura italiana e abbia scelto di cancellare quest’idea perché non la
considera centrale neanche per la storia.
Tutta colpa di un caffè con panna – Vlinders in je buik
a) Transference
(1a) p. 39 – Cugino, abbiamo pensato di farti una visita per tirarti su di morale! È a
questo che servono i parenti, no?
(1b) p. 39 ‘Neef, kijk niet zo sip. We komen je een beetje opvrolijken! Daar heb je toch
familie voor, nietwaar?
Anche in questo libro, il traduttore ha a volte mantenuto il legame familiare ed a volte no.
Questa frase è stata tradotta in modo molto letterale. Così è stata trasferita l’importanza della
famiglia anche al nederlandese.
(2a) p. 95 ... anzi, ce l’ha mio cugino Trappola... – così dicendo strizzò l’occhio a mio
cugino, con aria trionfante. Vidi mio cugino impallidire.
(2b) p. 95 Of eigenlijk, mijn neef Klem heeft het nog...’ toen ze dit zei gaf ze Klem
een triomfantelijke knipoog. Ik zag mijn neef verbleken.
40
Potremmo classificare quest’esempio oppure nella categoria di transference oppure in quella
di componential analysis. Il traduttore ha scelto di tradurre letteralmente solo due volte le
parole che indicano il legame familiare. La seconda volta che viene usata la parola ‘cugino’ è
stata cancellata e sostituita dal nome, Klem. Forse il traduttore trovava superfluo ripetere tre
volte che si tratta del cugino di Geronimo.
b) Componential analysis
(1a) p. 69 Mio cugino si mise in testa alla nostra piccola spedizione ...
(1b) p. 69 Klem ging dan ook aan kop ...
Allo stesso modo che in Sei nella lava fino al collo, Stiltonùt!, anche in Tutta colpa di un caffè
con panna, a volte la parola che indica il legame familiare fra Geronimo e Trappola è stata
sostituita dal nome nederlandese di Trappola, Klem. Facendo così, si elimina il legame
familiare non solo dall’esempio (1a/1b), ma anche dalla frase seguente (2a/ab).
(2a) p. 90 Mio cugino insisteva ...
(2b) p. 90 Klem ging door ...
(3a) p. 103 Nella stanza accanto mia sorella e Trappola erano impegnatissimi come
me a rispondere al telefono.
(3b) p. 103 In het kantoor naast mij waren Thea en Klem net als ik bezig telefoontjes
te beantwoorden.
Forse per rendere la frase più univoca ed equilibrata, nell’esempio (3a/3b), il traduttore ha
scelto di omettere ‘mia sorella’, e l’ha sostituito con il nome, Thea, introducendo così due
nomi, invece di un nome comune ed un nome proprio.
c) Deletion
(1a) p. 57 – Dí un po’, da quanto tempo ce l’hai il brevetto, cugina?
(1b) p. 57 ‘Zeg eens, hoe lang heb jij je vliegbrevet?’
41
È Trappola che si rivolge a Tea. In italiano, il loro legame familiare viene precisato, ma in
nederlandese esso è stato cancellato perché il traduttore lo potrebbe aver ritenuto meno
importante.
Nel Regno della Fantasia I – Fantasia I
L’importanza della famiglia non viene sottolineata nel libro Nel Regno della Fantasia I
perché, qui, Geronimo va da solo in cerca di avventure. Se parte senza la sua famiglia, è
accompagnato invece da un rospo che vuole raccontargli la sua storia di “Cavaliere Senza
Macchia e Senza Paura”. Per strada, i due incontrano vari altri personaggi che entrano nel loro
gruppo di avventurieri nel regno della Fantasia per salvare la Regina delle Fate, Floridiana.
Invece di focalizzare sulla famiglia, in questo libro si dedica molto tempo all’importanza
dell’amicizia. Vari personaggi incontrati da Geronimo si sentono soli e abbandonati. Il libro ci
insegna che sono importanti gli amici e che tutti meritano avere degli amici, il che è, secondo
noi, un valore piuttosto universale e non tipicamente italiano. Tuttavia, facciamo alcuni
esempi dell’enfasi sull’amicizia nel libro.
a) Transference
(1a) p. 58 La solitudine è una gran brutta cosa e tutti hanno bisogno di amici, anche i
ragni giganti!
(1b) p. 58 Eenzaamheid is een lelijk ding. Iedereen, ook een gigantische spin, heeft
behoefte aan vriendschap.
(2a) p. 120 – ... i cuori degli amici sono sempre vicini!
(2b) p. 120 ... vrienden draag je in je hart!’
I due esempi, (1a/1b) e (2a/2b) mostrano tutti e due un’enfasi sull’amicizia sia nell’originale
che nella traduzione. L’amicizia sembra un valore incontestabilmente importante.
42
b) Componential analysis
(1a) p. 243 Amore e Amicizia sono medicine potenti, che possono guarire le ferite del
cuore. Adesso fai parte della Compagnia della Fantasia: con te siamo in otto.
(1b) p. 243 Vriendschap en Liefde kunnen hartzeer genezen! Ze zijn het beste
medicijn! We maken je lid van de Fantasia Club: nu zijn we met zijn achten.
Notiamo che l’importanza dell’amicizia è stata trasferita al nederlandese, ma che l’ordine
delle parole ha cambiato. In nederlandese, al primo posto c’è l’amicizia, mentre in italiano
l’amore viene prima.
5.2.2 L’arte di arrangiarsi
Come abbiamo già indicato nel terzo capitolo, possiamo trovare il fenomeno dell’arte di
arrangiarsi soprattutto nella fantasia usata e nell’enfasi sul lieto fine nei libri di Geronimo
Stilton. Ci concentremo, quindi, sul libro Nel Regno della Fantasia I (Fantasia I) e sulle finali
degli altri libri. Solo del libro Viaggio nel Tempo 2 (Reis door de tijd 2), abbiamo aggiunto un
altro passaggio perché corrisponde molto bene all’obiettivo del presente capitolo.
Nell’analisi seguente, focalizzeremo prima sul libro Nel Regno della Fantasia I
(Fantasia I) nel quale l’uso della fantasia – come equivalente dell’arte di arrangiarsi – è
centrale. Cominciamo anche con il passaggio finale del libro che esplicita l’effetto illuminante
della fantasia.
Nel Regno della Fantasia I – Fantasia I
a) Transference
(1a) p. 310 – ‘Nel Regno della Fantasia’ parla di tante tante tante cose: di Paura e di
Coraggio, di Guerra e di Pace, di Luce e di Ombra, di Bene e di Male... ma soprattutto
parla di Amore e di Amicizia!
(1b) p. 310 “‘Fantasia’ gaat over heel veel dingen: over angst, over moed, over oorlog
en vrede, over licht en duister, over goed en kwaad, maar vooral over vriendschap!”
43
In questa frase viene confermata che la fantasia può aiutare sia a rendere più comprensibile il
mondo sia a creare un mondo migliore. Visto che abbiamo detto che la fantasia è una parte
importante dell’arte di arrangiarsi, potremmo dire che anche l’arte di arrangiarsi ha
un’influenza positiva sull’uomo. La traduzione nederlandese ha mantenuto l’idea della
fantasia come importante fattore di influenza sulle qualità umane, ma notiamo che c’è una
differenza nell’ultima frase. La nozione dell’amore è stata eliminata, e è invece solo
l’amicizia a essere sottolineata, il che rende di nuovo chiaro che il traduttore riteneva gli amici
più importanti per la cultura nederlandese.
b) Componential analysis
(1a) p. 319 – Le ali della Fantasia sono importanti per volare in alto, sempre più in
alto. Ognuno deve avere il coraggio di spiccare il volo. Parla dei tuoi sogni e dei tuoi
ideali con le persone che ami, scoprirai che insieme si possono realizzare sogni
bellissimi, come un mondo migliore, pieno di amore e di pace per tutti! Tutti i sogni
che vengono dal cuore hanno le ali!
(1b) p. 319 ‘De vleugels van de fantasie brengen ons overal heen, hoger en hoger. Je
moet wel durven vliegen. Durf je dromen waar te maken, je idealen. Praat erover met
je vrienden. En het allermooiste is: vriendschap voor iedereen! Dromen geven je
vleugels!
In italiano, ci si incita ad usare i propri sogni per migliorare il mondo. Si dice anche che far
diventare realtà i propri sogni richiede coraggio. Nella versione italiana, quindi, i sogni
possono stimolarci a fare delle cose grandi. In nederlandese, però, i sogni sembrano essere più
individuali, come se si trattasse soltanto dei sogni di azioni che portano benefici al livello
individuale. Inoltre, la morale ‘amicizia per tutti’ sembra aggiunta velocemente alla fine. La
possibilità di cambiare la realtà con l’aiuto dei sogni, che vedremo più avanti anche nella fine
di Viaggio nel Tempo 2, non è stata trasferita al nederlandese.
(2a) p. 318 – La MAGIA è quando ci si illude di poter cambiare la realtà. Ma è solo
un’illusione, non basta un tocco di bacchetta magica per trasformare le cose che non si
vogliono accettare! La FANTASIA invece è la capacità di guardare la realtà con occhi
diversi e trovare ciò che gli altri non sanno vedere: l’Armonia dove c’è Disarmonia,
il Bene dove sembra trionfare il Male, la Luce dove sembrano prevalere le Tenebre!
(2b) p. 318 ‘Magie is als je jezelf wijsmaakt dat je de werkelijkheid kunt veranderen.
Het is maar een illusie, een toverstafje is niet genoeg om de dingen te veranderen die
je niet aanstaan. De fantasie echter maakt het mogelijk om met andere ogen naar
dingen te kijken en dingen te zien die anderen niet zien: mogelijkheden te ontdekken,
ook daar waar ze niet lijken te zijn... Licht in de duisternis!
44
In primo luogo, vogliamo incentrare l’attenzione sull’adattamento dell’aspetto tipografico
delle parole magia e fantasia. In italiano sono scritte per intero in lettere maiuscole per
accentuarle. In nederlandese, invece, si conformano alle norme dell’ortografia e non sono
state sottolineate; in altre parole sono state rese meno importanti. Poi, la traduzione è più
generale in confronto all’originale, dove la fantasia aiuta a vedere anche delle cose buone in
faccende negative. In nederlandese si può soltanto scoprire opportunità dove esse, a prima
vista, non sembrano essere. La funzione della fantasia – e quindi dell’arte di arrangiarsi – è
più concreta nell’originale che nella traduzione.
Tutta colpa di un caffè con panna – Vlinders in je buik
a) Transference
(1a) p. 116 Mi barricai dentro, da fuori sentivo tra gli strilli delle mie ‘insistenti’ ammiratrici
la voce della mia sorella. – Geronimo! Ti ordino di uscire! Io sospirai. – Ah, l’amore...
(1b) p. 116 ... en deed de deur op slot. Ik hoorde tussen de stemmen van mijn bewonderaars
mijn zus piepen: ‘Geronimo, kom onmiddellijk uit die kast!’ Ik zuchtte. ‘Ah, de liefde...’
Questo passaggio finale non contiene un messaggio morale. Qui, Geronimo ha dimenticato il
suo innamoramento per la topolina Provolinda. Essendo tornato da un’avventura, Geronimo è
adesso al centro dell’attenzione e tutte le topoline sono innamorate di lui, ma, per un motivo
imprecisato, tutto ciò lo lascia indifferente. Inoltre, neanche la versione nederlandese ha
aggiunto una morale alla fine della storia. I due finali sono identiche e si tratta quindi di una
traduzione letterale.
45
Sei nella lava fino al collo, Stiltonùt! – Het pruttelt onder mijn poten
a) Transference
(1a) p. 123 Mi sentii tutta la pancia rimescolare (d’accordo, forse era anche la fame, ma non
stiamo a sottilizzare!). Mi sentivo il topo più felice della preistoria! Non mi sarei scordato di
quel bacio... ehm... no, cioè... volevo dire... di quell’avventura per almeno dieci, cento,
milee... ...ere geotopiche!
(1b) p. 123 Mijn maag keerde om van geluk (of eigenlijk van de honger, maar dat is niet
belangrijk). Ik was de gelukkigste oerknager aller tijdperken. Deze kus... eh... ik bedoel...
ahum... dit avontuur, vergeet ik in geen tien, honderd, duizend, miljoen jaar meer!
Proprio com’era il caso per la fine del libro Tutta colpa di un caffè con panna, neanche qui c’è
una morale alla fine della storia. In entrambe le versioni, si fa notare che l’avventura ha
preso luogo già secoli prima, dicendo che Geronimo non dimenticherà mai questo bacio,
neanche se passeranno i secoli. Di nuovo, si tratta di una traduzione abbastanza diretta.
Il Mistero degli Elfi – Het Geheim van Kerstmis
a) Componential analysis
(1a) p. 104 Era un Natale meraviglioso, il migliore della mia vita. E avevo imparato tante
cose... per esempio, che dovevo trovare più tempo per me e la mia famiglia. Tempo per
divertirmi con i miei amici, che avevo a lungo trascurato! Tempo per dedicarmi al mio
nipotino! Tempo per riflettere su ciò che davvero contava per me nella vita! Ma anche tempo
per sognare... perché a volte i sogni ci aiutano a capire meglio la realtà!
(1b) p. 104 Zo werd het toch nog een fantastische kerst, de beste totnogtoe! Ja, mijn lesje
had ik wel geleerd. Als zelfs mijn opa vond dat ik te veel werkte! Ik zou meer tijd vrij
maken om met mijn familie en vrienden leuke dingen te doen! Tijd om samen te spelen! Tijd
om samen op reis te gaan! Tijd om samen te dromen! Dat was een wijze raad die de
Kerstman mij in mijn droom had gegeven... Het was toch een droom, of niet?
In italiano, Geronimo ha imparato molto di più che nella versione nederlandese. Ha imparato
delle cose generali importanti per la sua vita. Nella traduzione, invece, si dice che ha ricevuto
una bella lezione, il che è più specifico e soprattutto negativo. Inoltre, l’ultima frase è stata
cambiata in nederlandese. L’originale vuole insegnare che i sogni sono importanti, che
possono aiutare a interpretare la realtà. Abbiamo riscontrato lo stesso messaggio nello studio
della “Filosofia di Geronimo Stilton”: essere in grado di guardare la realtà con altri occhi può
46
aiutarci a capire meglio proprio questa realtà. Nella traduzione, però, ci si domanda soltanto
se Geronimo ha sognato la sua avventura o no. La morale della storia è completamente
cambiata. Nella traduzione, l’enfasi sul potere curativo dei sogni è stata eliminata.
Viaggio nel Tempo 2 – Reis door de tijd 2
a) Transference
(1a) p. 43 La vita mi ha insegnato una cosa: è bello sognare, ma meglio ancora è vivere i
propri sogni, anche se ciò richiede coraggio!
(1b) p. 43 Maar als ik één ding in het leven heb geleerd dan is het: dromen zijn mooi, maar je
dromen echt beleven is nog mooier! Ook al heb je daar een hele wagonlading moed voor
nodig!
Benché questo non sia il passaggio finale, ci sembra che fa notare l’importanza dei sogni nei
libri di Geronimo Stilton; sogni che possono far parte dell’arte di arrangiarsi. Geronimo ci
insegna che è importante osare sognare e realizzare i nostri sogni. Non possiamo avere paura
se i nostri sogni sembrano difficili o pericolosi. Insomma, è necessario avere fiducia nel
futuro e nelle proprie capacità. In italiano, la frase “vivere i propri sogni” è stata messa in
corsivo per sottolinearla, ma in nederlandese, l’enfasi si trova invece sul bisogno di coraggio,
di cui Geronimo è a corto. Il traduttore accentua il fatto che Geronimo ha bisogno di molto
coraggio prima di poter intraprendere un’azione. L’enfasi sull’importanza di vivere i sogni è
resa meno evidente nella traduzione. Anche se l’accento sui sogni è sparito nella traduzione, il
traduttore ha compensato per questa perdita aggiungendo un’enfasi sul coraggio
(compensation).
b) Componential analysis
(1a) p. 318-319 Ho anche scoperto che quando si è insieme ai propri amici si ha una grande
forza e si possono cambiare le cose: si può addirittura cambiare il mondo! Sapete perché?
Perché la storia di domani la scriviamo noi oggi, vivendo giorno per giorno in pace e
armonio, aiutandoci l’un l’altro... La storia siamo noi!
(1b) p. 318-319 Samen ben je sterk! Allemaal maken ze met hun eigen geschiedenis deel uit
van de Geschiedenis (met een hoofdletter G). En de geschiedenis van morgen schrijven wij,
hier, vandaag! Laten we elkaar daarbij helpen en zorgen dat het een vredige toekomst
wordt! De geschiedenis zijn wij!
47
Anche in questo caso, la morale cambia nella traduzione. In italiano, sembra che la pace e
l’armonia ci sono già e che dobbiamo solo mantenerle. In nederlandese, invece, dobbiamo
ancora costruire questa pace e armonia, costruirle insieme. Inoltre, in italiano si legge che la
forza dell’amicizia si trova nel poter cambiare il mondo, un aspetto che è sparito nella
traduzione. La forza del cambiamento oppure la fiducia in un bellissimo futuro sono sparite
nella traduzione.
5.2.3 Il lavoro
L’ultimo valore che abbiamo discusso è il lavoro. Sappiamo che il suo lavoro è centrale per
Geronimo e abbiamo identificato tale valore come tipico per la società italiana. Adesso,
studiamo se quest’interesse è anche stato trasferito alla traduzione nederlandese.
Tutta colpa di un caffè con panna – Vlinders in je buik
a) Transference
(1a) p. 13 Appena aprii la porta mia sorella mi corse incontro infuriata. – Geronimooo!
Geronimooo! Ma dov’eri? La riunione è già iniziata!
(1b) p. 13 Ik had de deur nog niet geopend of daar kwam mijn zus me woedend tegemoet
stampen! ‘Geronimooo! Waar bleef je toch? De vergadering is al lang begonnen!’
In entrambe le versioni è chiaro che Tea, la sorella di Geronimo, non è abituata al fatto che
suo fratello è in ritardo, dato che Geronimo di solito è puntualissimo. La sorpresa di Tea è
stata mantenuta in nederlandese perché è importante delineare il cambiamento nel
comportamento di Geronimo adesso che è innamorato.
48
b) Componential analysis
(1a) p. 17 – Bastaaa! Questo è un giornale, sai? È una redazione! Qui si LA-VO-RA!!! –
gridò, a volume sempre più alto. – Sì, certo... – mormorai, in tono sognante. – Certo...
lavorate... lavorate pure... bravi...
(1b) p. 17 ‘Genoeg! Dit hier is een redactie, weet je nog? Redactie! Hier wordt gewerkt!’
brulde ze steeds luider. ‘Jazeker,’ prevelde ik. ‘Natuurlijk... werken... ja ja... goed zo...’
Anche in questo esempio si dà sfogo alla sorpresa di Tea, ma nell’originale si ripete tre volte
la parola ‘lavoro’. La prima volta, è perfino scritta tutta in maiuscole con tre punti esclamativi
per far sì che salti agli occhi. Poi, Geronimo stesso ripete due volte che gli altri lavorano. In
nederlandese, invece, manca completamente l’enfasi grafica sul concetto del lavoro. Facendo
così, si relega il lavoro in secondo piano.
Nel Regno della Fantasia I – Fantasia I
a) Componential analysis
(1a) p. 309 Accesi il computer e scrissi per mesi senza interruzione, dormendo poche ore per
notte, rosicchiando bocconcini di formaggio per darmi energia! Finalmente il libro fu pronto!
(1b) p. 309 Ik begon te schrijven, maandenlang, zonder onderbreking. Ik stopte alleen om
een paar uur per nacht te slapen of wat te knabbelen aan kaasvlinders: zo kreeg ik nieuwe
energie! Eindelijk was het boek af!
Nella traduzione è stato aggiunto il verbo ‘stoppen’, ‘fermarsi’, che manca nell’originale.
Sembra che il testo italiano sottolinei in questo modo più chiaramente il fatto che Geronimo
continua a lavorare. In nederlandese, invece, si vede che lui smette, anche se è solo per poche
ore, alcune volte per dormire o mangiare. Nella traduzione, sembra che Geronimo viva meno
nel lavoro che nell’originale.
b) Compensation
(1a) p. 308 Di una cosa però ero certo: dovevo scrivere un libro che narasse quella fantastica
avventura!
(1b) p. 308 Van één ding was ik zeker: ik moest een boek schrijven over dit fantastische
avontuur!
49
Sia nell’originale che nella traduzione, Geronimo si sente obbligato a raccontare l’avventura
vissuta. È il suo lavoro e, quindi, una volta rientrato, comincia immediatamente a scrivere.
Tuttavia, il traduttore ha scelto di sottolineare l’obbligo con cui Geronimo lavora, mettendo in
corsivo il verbo ‘moest’, ‘dovevo’. Ciò potrebbe indicare che al Geronimo della versione
nederlandese piace leggermente di più scrivere il libro, che scrivere è un’abitudine
connaturale per lui, il che è notevole perché quest’aspetto manca nell’originale mentre
sappiamo che il Geronimo italiano adora lavorare. Forse il traduttore ha voluto compensare
perché in altri punti del libro l’importanza del lavoro è stata indebolita.
Viaggio nel tempo 2 – Reis door de tijd 2
a) Componential analysis
(1a) p. 9 Era un gellido venerdì d’autunno, ed ero rimasto in ufficio fino a tardi. Ehm, io
sono un tipo, anzi un topo, mooolto impegnato...
(1b) p. 9 Het was een ijskoude vrijdag in de herfst en ik was nog op kantoor aan het werk.
Tja, ik ben een man, eh muis, die het altijd druk heeft...
Anche se sembra trattarsi di una traduzione abbastanza letterale, vediamo che in nederlandese
il traduttore non ha mantenuto gli accenti presenti nell’originale. In primo luogo, ha cancellato
il fatto che Geronimo ha lavorato ‘fino a tardi’. Possiamo solo sapere che è tardi guardando il
disegno in cui è già buio. Inoltre, sebbene la parola ‘druk’, ‘impegnato’, sia scritta in rosso
anche in nederlandese, il traduttore ha omesso l’averbio molto – sostituendolo però con
‘altijd’, ‘sempre’ –, che, in italiano, è stato sottolineato grazie alla presentazione grafica con
tre o. Nella traduzione, quindi, l’attenzione per il lavoro è di nuovo stata mitigata.
Il Mistero degli Elfi – Het Geheim van Kerstmis
a) Transference
(1a) p. 10-12 È un tipo, anzi un topo, molto severo, ma mi ha insegnato tante cose importanti:
per esempio, il valore del lavoro onesto. Il suo motto è: ‘La sfortuna non esiste, basta
lavorare, lavorare, LAVORARE!
50
(1b) p. 10-12 Het is een strenge man, eh muis, maar ik heb veel van hem geleerd:
bijvoorbeeld, hard werken. Zijn lijfspreuk is: Tegenslag bestaat niet, als je maar wilt werken,
werken, werken!
Il traduttore ha tradotto letteralmente il passaggio e ha anche mantenuto la presentazione
grafica e l’enfasi sulla ripetizione delle parole ‘werken’, ‘lavorare’. Dunque, l’importanza del
lavoro è stata trasferita dalla cultura italiana a quella nederlandese. La stessa cosa succede
nell’esempio seguente (2a/2b).
(2a) p. 20 Dovevo lavorare, lavorare, lavorare!
(2b) p. 20 Ik moest werken, werken, werken!
(3a) p. 83 – Ma nonno, tu continuavi a dirmi che dovevo lavorare lavorare lavorare... Il
nonno tuonò: - Nipote, è vero che io ti ho detto di lavorare, ma tu stai esagerando! Il
lavoro non deve togliere tempo al tuo nipotino, alla famiglia, agli amici, alla fidanzata!
(3b) p. 83 ‘Maar opa, u zei toch zelf dat ik moest werken, werken, werken...’ Opa
donderde: ‘Kleinzoon, het is waar dat ik zei dat je moest werken, maar je kunt het ook
overdrijven! Werk mag nooit voor je neefje, je familie, je vrienden of je vriendin
gaan.
Nell’esempio (3a/3b), due valori si collegano: l’importanza del lavoro e della famiglia.
Vediamo che, sia nell’originale che nella traduzione, la famiglia vince sul lavoro. Il traduttore
non ha cambiato niente nella sua traduzione, quindi potremmo concludere che esso crede che
anche nella cultura nederlandese l’equilibrio fra famiglia e lavoro sia la stessa. Il lavoro è
importante, ma i parenti e i cari sono ancora più importanti.
b) Transference e deletion
(1a) p. 13 Lavora lavora lavora ... io lavoro lavoro lavoro...
(1b) p. 13 Werken, werken werken ... ik werk, werk, werk...
In alcuni casi il traduttore ha mantenuto le parole, ma ha cambiato la presentazione grafica di
esse. Qui, per esempio, il traduttore ha completamente mantenuto la presentazione grafica
solo nella seconda serie. Benché in italiano ciascuna parola sia scritta con un carattere grafico
più grande, ciò è il caso solo nella seconda serie in nederlandese.
51
(2a) p. 15 Ma dovevo lavorare, lavorare, lavorare!
(2b) p. 15 Maar ik moest werken, werken, werken!
Di nuovo, il traduttore ha mantenuto la ripetizione ma non la grafia marcata. La seconda
parola ‘werken’ non è scritta con un carattere grafico più grande. Anche nell’esempio (3a/3b),
le parole sono le stesse, ma la presentazione grafica fa sì che diminuisca leggermente l’enfasi
sul lavoro.
(3a) p. 17 Colpa di tutti gli impegni di lavoro!
(3b) p. 17 Dat kwam door al dat werk!
c) Deletion
(1a) p. 14 ... mantenendo la promessa fatta a mio nonno, mi tuffai ancora di più nel lavoro.
(1b) p. 14 ... ik hield mijn woord, ik stortte me op mijn werk.
In italiano, si legge che Geronimo era già molto impegnato e che, ora, lavora ancora di più.
Questa nozione è stata eliminata nella traduzione. Anche la grafia notevole del verbo ‘mi
tuffai’ è sparita in nederlandese. L’enfasi sul lavoro, quindi, è stata diminuita.
(2a) p. 102 ... offrire non solo regali, ma anche e soprattutto amore! E significa impegnarsi,
fare qualcosa per gli altri!
(2b) p. 102 Cadeautjes geven is niet genoeg, samen iets doen is veel belangrijker!
In italiano, c’è un gioco di parole con il verbo ‘impegnarsi’. Diverse volte è stato usato per
indicare che Geronimo non ha tempo, che è un topo molto ‘impegnato’, quindi occupato. Ma
qui, vuol dire che Geronimo deve impegnarsi per altri, non per il suo lavoro. Ha ricevuto una
bella lezione e nel testo originale si usa la stessa parola per indicare un’azione nuova. Nella
traduzione manca questo cambiamento nel significato del verbo, perché non esiste un
equivalente adatto in nederlandese. Il gioco di parole, quindi, è stata eliminata. Così è andata
persa anche completamente l’idea che bisogna impegnarsi, vivere la propria vita anche a
servizio degli altri.
52
d) Compensation
(1a) p. 28 – Sì sì sì, lo so che tu sei un tipo, anzi un topo, molto impegnato, ma ci sono cose
più importanti del lavoro.
(1b) p. 28 ‘Ja, ja, ja, ik weet dat je een drukbezette man, eh muis, bent. Erg druk zelfs, maar
er zijn belangrijker zaken in het leven.
Nella traduzione, è stato aggiunto una seconda volta che Geronimo è molto impegnato, ‘erg
druk zelfs’, sottolineando così la vita intensa del topo.
Sei nella lava fino al collo, Stiltonùt! – Het pruttelt onder mijn poten
a) Componential analysis
(1a) p. 16 Io lavoro tutto il giorno e tutti i giorni! E quando non lavoro, penso al lavoro! E
quando dormo, sogno di lavorare!
(1b) p. 16 Ik werkte dag en nacht! En als ik niet werkte, dan dacht ik aan mijn werk. En als
ik sliep, dan droomde ik over mijn werk!
C’è un’enfasi sottile sulla quantità di lavoro in italiano che non c’è in nederlandese. ‘Dag en
nacht’, ‘giorno e notte’, non vuol dire che Geronimo lavora anche ogni giorno, il che esso fa
nell’originale. Per di più, in italiano, l’intera costruzione è scritta nel presente, mentre, in
nederlandese è passato. L’uso del passato rende meno vicino e diretto il fatto che Geronimo
lavora così tanto. Ci si prende distanza dall’importanza del lavoro.
5.3 Conclusione
Concludiamo che il traduttore ha fatto uso di ciascuna delle procedure individuate seguendo
lo schema di Newmark, ma che compensation è la procedura meno usata. Solo quattro volte il
traduttore ha trovato necessario compensare per una perdita di un determinato valore. Per
quanto riguarda le altre procedure, studiamo i risultati per ciascun valore discusso.
Cominciamo con l’attaccamento alla famiglia (tab. 3), dove il traduttore ha utilizzato
nove volte la procedura transference e otto volte deletion su un totale di 34 procedure.
53
La procedura componential analysis è stata centrale nella traduzione del valore della famiglia:
il traduttore l’ha impiegata in sedici occasioni. Per di più, solo una volta, il traduttore ha
aggiunto delle informazioni usando la procedura di compensation. Dato che la componential
analysis viene usata per rendere più comprensibile il contesto per la cultura di arrivo e che il
traduttore l’ha applicato in quasi la metà dei suoi interventi, possiamo dire che l’importanza
della famiglia tipicamente italiana non è stata mantenuta nella traduzione dei libri. Invece, è
stata sostituita sistematicamente da un’enfasi sull’amicizia, la quale sembra più centrale nella
traduzione nederlandese. Sembra che il traduttore abbia impiegato un approccio coerente per
la traduzione del concetto della famiglia, aggiungendone sempre il concetto dell’ amicizia.
La famiglia
Transference
9
Componential analysis
16
Deletion
8
Compensation
1
Totale
34
Tab. 3
L’arte di arrangiarsi, dall’altra parte, è stata neutralizzata (tab. 4). Dalle nove
procedure applicate in totale, quattro volte il traduttore ha trasferito la nozione con una
transference e di nuovo quattro volte l’ha modificato usando la componential analysis. In
nessun caso il traduttore ha eliminato delle parole, anzi, una volta ha perfino aggiunto una
frase nella traduzione. Concludiamo che il traduttore non ha trovato molto significante
la nozione dell’arte di arrangiarsi e forse non l’ha identificato come un valore tipicamente
italiano.
54
L’arte di arrangiarsi
Transference
4
Componential analysis
4
Deletion
0
Compensation
1
Totale
9
Tab. 4
Anche per quanto riguarda il valore del lavoro (tab. 5) sembra che il traduttore non
fosse sicuro se trasferirlo nella traduzione nederlandese oppure no. In sette occasioni ha
trasferito letteralmente il messaggio, ma quattro volte ha usato la componential analysis
accanto a cinque casi di deletion. Messe insieme, queste due ultime procedure sono state usate
nove volte, superando così la procedura di transference, il che ci potrebbe far pensare che il
traduttore ha scelto di adattare il contenuto dei libri alla cultura di arrivo. Dobbiamo, però,
anche renderci conto dell’uso della compensation. Due volte, il traduttore ha voluto
compensare per la perdita di valore. Siamo anche rimasti, quindi, con nove occasioni in cui il
traduttore ha mantenuto il significato o ha compensato per la perdita di esso. Diremmo che,
nonostante l’uso frequente di deletion e componential analysis, il valore del lavoro è stato
trasferito al nederlandese, ma che il traduttore ha diminuito l’accento su di esso. Sappiamo,
infatti, che la procedura di deletion è stata applicata soprattutto per cambiare la
rappresentazione grafica della parola ‘werk’, ‘lavoro’. Dunque, il valore del lavoro è stato
tradotto, ma l’enfasi che aveva ricevuto nell’originale è stata tolta nella traduzione.
Il lavoro
Transference
7
Componential analysis
4
Deletion
5
Compensation
2
Totale
18
Tab. 5
55
6. CONCLUSIONE
L’obiettivo della presente tesi di laurea era esaminare se Geronimo Stilton fosse un topo
tipicamente italiano e come quest’eventuale identità sarebbe poi stata tradotta in nederlandese.
Benché i libri del topo siano molto popolari sia in Belgio che nei Paesi Bassi, solo pochi
lettori si rendono conto della sua origine per causa del suo aspetto esteriore ed il suo nome
inglese, ma anche per causa del fatto che la letteratura per l’infanzia italiana non viene
facilmente tradotta in nederlandese. In realtà, i creatori di Geronimo Stilton sono italiani e,
dunque, valeva la pena, secondo noi, investigare se si può trovare quest’identità nei libri.
Alla domanda se Geronimo sia italiano, la casa editrice olandese De Wakkere Muis,
dalla quale Geronimo stesso sarebbe il capo, risponde:
[I]k heb geen Italiaanse identiteit, althans niet zo ver ik weet. Ik ben geboren en
getogen in Rokford (op Muizeneiland). Er wordt mij weleens vaker gevraagd hoe dat
nou zit met Italië, en ik denk dat dat door twee dingen komt. In de eerste plaats heb ik
jaren geleden met de Italiaanse uitgeverij afgesproken dat zij als eerste mijn boeken
mogen vertalen en uitgeven. Ten tweede lees en hoor ik weleens dat mijn boeken
geschreven zijn door de (sic) Elisabetta Dami. Zij is Italiaanse en is degene die mij
vele jaren geleden heeft aangeraden om mijn avonturen uit te geven in boekvorm10.
Si nega completamente la possibilità di un’identità italiana perché Geronimo non abita in
Italia. Inoltre, come abbiamo già spiegato nel secondo capitolo, il suo creatore, Elisabetta
Dami, si è inizialmente rifiutata di rendere pubblico il suo nome e ha fatto finta che Geronimo
fosse un vero autore. Secondo la risposta citata, che viene attribuita a Geronimo Stilton stesso,
l’origine italiana di Dami è stata confusa con l’origine di esso stesso. Noi, dall’altra parte,
abbiamo trovato che nei libri sono presenti degli aspetti italiani, anche se è chiaro che si ha
voluto limitarli.
Per studiare la presenza di questi valori italiani, abbiamo attraversato varie tappe,
arrivando così all’identificazione di essi. In primo luogo, abbiamo scoperto che solo
raramente i libri di un sistema letterario periferico vengono tradotti in un altro. Poi, dopo aver
studiato la teoria di Newmark sulla traduzione di parole culturali siamo rimasti con quattro
procedure importanti a cui si può fare ricorso per la traduzione delle parole culturali. Infine,
con l’aiuto di due corsi, diverse fonti sull’identità italiana e
10
Stilton, G. comunicazione personale, 05.03.2014
56
lo studio della “Filosofia di Geronimo Stilton” abbiamo identificati tre valori tipicamente
italiani che sono presenti nei libri di Geronimo Stilton: l’importanza della famiglia, l’arte di
arrangiarsi e l’enfasi sul lavoro.
Dall’altra parte, abbiamo trovato che i libri esprimono anche valori universali, il che
dobbiamo tener in mente quando formuliamo una conclusione generale. La seconda parte
teorica della nostra ricerca consisteva nello studio della letteratura per l’infanzia, nella quale
abbiamo trovato che questo genere ha un pubblico doppio e che i suoi traduttori tendono ad
adattare il contenuto alla cultura di arrivo. Infine, nell’ultimo capitolo, di carattere più
applicato, abbiamo esaminato se il traduttore nederlandese ha applicato questa procedura di
adattare i libri alla cultura nederlandese.
Risulta dal nostro studio che sono presenti dei valori tipicamente italiani sia
nell’originale che nella traduzione. Geronimo Stilton sembra un topo italiano, il che si può
vedere dall’importanza della famiglia espressa chiaramente nei libri. Anche l’arte di
arrangiarsi e l’enfasi sul lavoro sono elementi particolarmente italiani che sono presenti nei
libri del topo. A questo riguardo, Geronimo è davvero un italiano. In margine a questa
identificazione dei valori italiani, abbiamo inoltre notato che è particolare in Geronimo Stilton
la rappresentazione della donna. Secondo noi, sarebbe molto interessante studiare come le
topoline vengono presentate nei libri, perché a prima vista ci sono soltanto due tipi di
topoline: quelle snelle e giovani e quelle brutte e anziane. Era tuttavia meno evidente
collegare questo tipo di valore implicito in modo diretto all’identità italiana. Siccome il tempo
e lo spazio della presente ricerca sono limitati, abbiamo quindi deciso di non approfondire
questa idea. Tuttavia, ci sembra una pista di ricerca particolarmente interessante che potrebbe
essere sviluppato in futuro.
Allo stesso tempo, i libri promuovono anche molti valori universali, ad esempio: pace,
felicità, importanza dell’istruzione e amicizia, il che potrebbe spiegare perché i libri hanno
così tanto successo nel mondo intero. Insistendo su valori condivisi da popoli diversi,
diminuisce l’enfasi sui valori soprattutto italiani. Quindi, concludiamo che solo chi conosce
molto bene la cultura italiana potrebbe vedere che Geronimo sia italiano, e che quest’identità
non è centrale nei libri. Più che italiano, Geronimo vuole essere un cittadino del mondo che
risponde ai valori universali dell’uomo. Secondo noi, è riuscito in quest’intento.
57
Dopo aver preso in considerazione il quadro teorico e il contenuto dei libri in italiano,
abbiamo guardato il ruolo dell’identità italiana nelle traduzioni. Abbiamo indagato più
specificamente la traduzione di tutti i riferimenti ai valori precedentemente identificati e
abbiamo concluso che il traduttore ha perlopiù adattato i libri alla cultura nederlandese o ad
una cultura universale. Ha eliminato l’enfasi sulla famiglia, il primo dei valori indagati,
collegandola sistematicamente ad un’enfasi sull’amicizia oppure eliminandola interamente. Il
valore dell’arte di arrangiarsi è stato neutralizzato: il traduttore ha talvolta mantenuto questo
valore, talvolte l’ha eliminato. In questo modo, l’enfasi sull’importanza di essere in grado di
adattarsi a ciascuna situazione è pressoché sparita. Il terzo valore, quello del lavoro, è stato
trasferito al nederlandese, ma l’enfasi su di esso è stata molto diminuita. Cioè, anche se il
traduttore ha tradotto le parole, ha eliminato l’accento su di esse. Talvolta, ha modificato la
grafia di parole sottolineate in italiano, sbarazzandole dalla loro enfasi.
Oltre al fatto che nella traduzione l’identità italiana è stata resa molto meno presente,
va aggiunto che i valori universali sono invece stati enfatizzati. Anche le traduzioni
esprimono valori come la pace, il rispetto per gli altri e l’ignoto e la curiosità. La presenza di
questi valori rende Geronimo di nuovo piuttosto un cittadino del mondo invece di un cittadino
italiano. Inoltre, si potrebbe dire che l’aggiunta sistematica del concetto dell’amicizia
renderebbe il Geronimo in traduzione leggermente più ‘nederlandese’. Come abbiamo visto
nello studio delle traduzioni inglesi e francesi della “Filosofia”, solo la traduzione
nederlandese ha modificato la divisione dei paragrafi. Forse solo il traduttore nederlandese ha
stimato l’amicizia alla stessa altezza della famiglia, diminuendo così l’importanza della
famiglia a favore dell’amicizia. In una ricerca complementare, sarebbe interessante studiare il
ruolo individuale di un traduttore di letteratura per bambini. Qual è l’influenza delle sue scelte
e idee personali sulla traduzione e in quale misura si ispira alle altre traduzioni della stessa
opera?
Insomma, se l’identità italiana è già ben nascosta nei libri originali, essa è quasi
assente nella traduzione nederlandese. Rispondendo alla domanda centrale della presente tesi
di laurea, espressa nell’introduzione in quattro ipotesi (cfr. p. 6), diciamo che la seconda
ipotesi (2) è la più plausibile: c’è, infatti, un’identità italiana nei libri di Geronimo – anche se
di minore importanza – ma essa è stata tradotta soltanto parzialmente. Inoltre, grazie all’email della casa editrice olandese abbiamo scoperto che anche nei libri originali gli autori
italiani hanno introdotto l’identità italiana quasi loro malgrado, in modo non voluto.
58
I suoi creatori avevano infatti voluto creare un topo universale che racconta storie universali,
ma contro la loro volontà gli hanno dato comunque un’identità italiana. Nonostante la loro
tentazione di non includere un’identità nazionale e la sua presenza poco evidente, l’identità
italiana è tuttavia sottilmente presente nei libri di Geronimo Stilton. La traduzione
nederlandese, a sua volta, ha diminuito ancora ulteriormente il ruolo dell’identità italiana. In
sintesi, sia nell’originale che nella traduzione Geronimo rappresenta un buon cittadino del
mondo e meno un cittadino italiano. Geronimo Stilton ci sembra, quindi, un tipo, anzi un topo
mondiale.
59
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62
APPENDICE
A. Riassunto dei libri
1. Viaggio nel Tempo 2 – Reis door de tijd 2
Grazie all’invenzione della Solarya di professor Volt, Geronimo comincia un viaggio nel
tempo. Non parte da solo, ma è accompagnato dalla sua famiglia: vanno con lui sua sorella
Tea, suo cugino Trappola e suo nipote Benjamin. In primo luogo, i quattro si fermano
nell’antica Roma dove salvano una signora e aiutano uno schiavo. Poi, viaggiano al tempo dei
Maya, dove salvano due bambini e fanno la danza sacra della pioggia. Infine, visitano la corte
di Versailles dove abita il Re Sole e cercano il ladro del medaglione reale. Il filo conduttore
nel racconto è l’importanza di amicizia, l’apertura verso nuove culture e l’attaccamento alla
famiglia. Inoltre, il libro ravviva l’interesse per la storia e dà molte informazioni sulle epoche
visitate dai topi.
2. Il Mistero degli Elfi – Het Geheim van Kerstmis
È la vigilia di Natale e Geronimo è molto impegnato. Non ha neanche tempo per ricevere
regali per celebrare il Natale. Continua a lavorare fino a tardi ed è così stanco che si
addormenta in ufficio. Proprio in quel momento riceve una visita di un elfo che lo porta con
sé a Babbo Natale. Quest’ultimo è malato e Geronimo deve distribuire i regali ai bambini.
Poi, Babbo Natale raccomanda a Geronimo di trovare più tempo per la sua famiglia, il che è il
vero messaggio di Natale.
3. Sei nella lava fino al collo, Stiltonùt! – Het pruttelt onder mijn poten
Siamo nella preistoria e la nonna di Geronimo, Torquata, lo obbliga a far parte di una
spedizione in cerca della terra di Ribollonia dove si potrebbe trovare una cura per i
reumatismi della nonna. Geronimo parte insieme alla sua famiglia, vince vari pericoli e,
infine, il gruppo scopre Ribollonia e, quindi, la cura per nonna Torquata. Tornano a casa dove
vengono ricevuti con tutti gli onori.
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4. Tutta colpa di un caffè con panna – Vlinders in je buik
Geronimo si innamora di una topolina bella, Provolinda, ma lei non è interessata. Geronimo,
dall’altra parte, dimentica tutto e non fa altro che sognare e pensare a lei. Tea, Trappola e
Benjamin decidono di intervenire e partono in cerca di avventure con Geronimo. Vanno a
cercare la Valle delle Formaggine e tornano come supereroi. Appena tornato, Geronimo
comincia di nuovo a lavorare e dimentica completamente la sua passione per Provolinda. Il
lavoro lo guarisce dall’innamoramento.
5. Nel Regno del Fantasia I – Fantasia I
Dopo un giorno molto impegnato, Geronimo torna a casa e scopre per caso un vecchio
carillon. Comincia così il viaggio nel regno della fantasia, accompagnato dal rospo
Scribacchinus Scribacchius. Geronimo deve salvare la Regina delle Fate. Viaggia per vari
regni di creature fantasiose e la Compagnia della Fantasia continua ad ampliare. Alla fine, la
Compagnia trova la Regina delle Fate e Geronimo la salva. I valori fondamentali presenti nel
libro sono l’importanza dell’amicizia e della fiducia nel futuro. Inoltre, si dice che la fantasia
può aiutare a capire meglio la realtà e forse guardarla con occhi diversi.
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B. Filosofia di Geronimo Stilton (IT)
LA FILOSOFIA di GERONIMO STILTON
GERONIMO STILTON E LE SUE MOTIVAZIONI
Le debolezze di Geronimo ispirano simpatia: si soffre per lui, si ride di lui e si gioisce con lui
nel finale, perché ogni sua sconfitta si trasforma in un successo.
Con il suo agire e la sua autoironia, Geronimo Stilton trasmette valori sempre attuali:
l'importanza della famiglia, la capacità di vincere le proprie paure, l'accettazione dei difetti
altrui, l'importanza dell'istruzione, la coerenza, la disponibilità, l'apertura verso le altre
culture, la curiosità per quello che non si conosce, la consapevolezza che il gioco di squadra è
vincente rispetto alle iniziative del singolo, la pace nel mondo, l'amicizia, l'amore. Inoltre la
solidarietà, l'onestà, la lealtà, la sincerità, il rispetto per gli anziani e per le diverse abilità.
Le storie di Geronimo Stilton sono avventurose e piene di colpi di scena, senza però sfruttare
eccessi e atteggiamenti volgari. Nelle sue storie non ci sono armi, violenza, alcool, tabacco,
gioco d'azzardo, caccia, violazione della legge e parole volgari, atteggiamenti non conformi
alle norme di sicurezza, razzismo, magia, astrologia, comportamenti deviati.
GERONIMO STILTON E I VALORI UNIVERSALI DELLA VITA
Il comportamento di Geronimo Stilton è basato su valori etici universali, come la disponibilità
verso gli altri, il desiderio di fare del bene, l'impegno per crescere e migliorarsi. Inoltre
Geronimo è animato da un sano ottimismo: non si lascia mai abbattere da una situazione
negativa. Sul momento, magari, può essere depresso, perfino quasi disperato. Questo stato
d'animo tuttavia dura sempre pochissimo e lascia spazio all'azione.
GERONIMO STILTON E L'UGUAGLIANZA
Geronimo Stilton vive in una società multietnica, basata sul principio del rispetto delle
diversità. Inoltre, Geronimo è molto attento al tema della parità tra maschi e femmine sia nella
vita sociale sia in ambito lavorativo.
GERONIMO STILTON E LA VITA
In alcuni momenti Geronimo si sente vittima delle circostanze sfavorevoli in cui si viene a
trovare. Il lavoro lo assorbe completamente e si sente soffocare dalle responsabilità nei
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confronti dei collaboratori, degli amici, della sua famiglia. Ma alla fine di ogni avventura
Geronimo ha la sensazione di essere in completa armonia con se stesso e con il mondo, perché
la vita è bella e lui è contento di avere tanti amici e una famiglia speciale come la sua.
GERONIMO STILTON E LA FELICITÀ
Geronimo insegna che la vera felicità non è desiderare ciò che non si ha, ma apprezzare ciò
che si ha. L'attenzione deve essere focalizzata sugli aspetti positivi dell'esistenza e non sulle
inevitabili mancanze. La vera gratificazione non è legata al piacere effimero e occasionale, ma
deriva dall'usare le proprie energie per scopi positivi.
GERONIMO STILTON E LA PACE
Geronimo Stilton nelle sue avventure mette sempre in luce gli orrori della guerra valorizzando
l'importanza della pace. I suoi libri vogliono essere rassicuranti: bisogna ricordare
continuamente che il futuro che ci aspetta è bello. Il suo motto è: ‘Invece di essere contro la
guerra, sostieni la pace!’
GERONIMO STILTON E IL CORAGGIO
Geronimo insegna che affrontare le proprie paure è il modo più semplice e diretto per
vincerle. Le esperienze migliori sono quelle che richiedono più impegno ma che fanno
crescere, stimolandoci a sviluppare nuove capacità. Il vero coraggio non è essere senza paura,
ma affrontare con consapevolezza i propri limiti e tentare di superarli.
GERONIMO STILTON E LA FAMIGLIA
Per Geronimo la famiglia e gli affetti sono fondamentali: sono il motore di tutta la sua vita.
La famiglia rappresenta quella carezza sul cuore che può rasserenare anche la giornata più
nera.
Non esiste disaccordo che non possa essere superato fra parenti o amici, e non esiste problema
che non si possa appianare.
GERONIMO STILTON E L'AMICIZIA
Per Geronimo l'amicizia è un valore fondamentale e per salvaguardarla è disposto a mettere
da parte tutte le sue paure e ad affrontare qualunque difficoltà. Non di rado Geronimo assume
il ruolo di 'eroe per caso', che sfida il pericolo in nome dell'amicizia.
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GERONIMO STILTON E IL LAVORO
Geronimo ama moltissimo il suo lavoro e dice sempre: 'Ah come amo i libri! Mi piace
leggerli, sfogliarli, annusarli: adoro l'odore dell'inchiostro fresco, della carta appena stampata!
Che bello il mestiere dell'editore!'.
Geronimo lavora moltissimo ed è sempre molto impegnato. Ma lo fa con gioia, perché
lavorare è la sua vita e si sente un privilegiato a poter fare un lavoro che gli piace tanto.
Geronimo concepisce il suo lavoro in modo profondamente etico: mette il cuore in ogni storia
che racconta, per infondere coraggio, ottimismo ed energia.
Un libro scritto con il cuore è diverso dagli altri: è più bello, più vero, migliore!
GERONIMO STILTON E I SUOI AVVERSARI
L'atteggiamento di Geronimo nei confronti dei suoi antagonisti non è mai di scontro violento
ma sempre di competizione con fair play, cioè con educazione e rispetto dell'altro. Spesso
considera i dispetti che gli fanno i suoi nemici come una prova per esercitare la sua pazienza.
GERONIMO STILTON E LA FANTASIA
Il termine Fantasia deriva dal greco phaino, mostrare. È la capacità della mente di inventare
storie o situazioni fantastiche (senza legami con la realtà, situazioni vissute o riferimenti
concreti).
È la fantasia che stimola a giocare, a 'far finta', cioè a inventarsi grandi ed emozionanti
avventure con i compagni di gioco. Non deve essere una fuga dal mondo reale, ma una specie
di viaggio da cui si torna cresciuti. Chi è fantasioso saprà guardare il mondo con occhi diversi
e riuscirà a vedere quello che gli altri non vedono, saprà risolvere i problemi guardandoli
anche da un altro punto di vista, usando creatività, intraprendenza, ottimismo.
GERONIMO STILTON E L'IMMAGINAZIONE
Il termine 'immaginazione' deriva dal latino 'imaginatio' / 'imaginari' (immaginare). È la
capacità di visualizzare cose o situazioni partendo dagli stimoli della vita di tutti i giorni. Per
esempio, se si legge un libro o si guarda un film, si può immaginare di essere il protagonista
del libro o del film. L'immaginazione è una qualità che usata nel modo giusto può essere
molto utile anche a superare alcune difficoltà e paure come gli esami, le gare sportive, un
discorso in pubblico… Immaginarsi in una situazione positiva aiuta a diventare più fiduciosi e
ottimisti e addirittura a realizzare i propri sogni!
67
GERONIMO STILTON E LA MAGIA
La magia è solo un'illusione negativa! Non basta, infatti, una bacchetta magica per cambiare
la realtà o trasformare le cose che non si vogliono accettare. Da sempre l'uomo ha cercato
aiuto nella magia per risolvere i problemi... ma la magia non esiste!
Gli amuleti magici sono inutili, le formule magiche non funzionano... e streghe, maghi, fate,
folletti, gnomi, orchi e giganti esistono solo nelle fiabe e li possiamo accettare solo come
protagonisti di racconti fantastici.
GERONIMO STILTON E I PERSONAGGI NEGATIVI
Nel mondo della fantasia esistono anche personaggi negativi, come gli orchi e le streghe. Essi
rappresentano il male e sono personaggi antipatici, da non imitare, perché sono perdenti e
infelici. Il Bene trionfa sempre sul Male, anche se non è immediatamente verificabile.
GERONIMO STILTON E IL LIETO FINE
Geronimo non è un eroe, non è sportivo né muscoloso, ha paura praticamente di tutto. Ma,
nonostante questo, alla fine riesce sempre a vincere, a raggiungere la meta, a risolvere le
situazioni difficili. Questo grazie all'umorismo, alla capacità di vedere il lato positivo di ogni
cosa e grazie, soprattutto, all'aiuto degli amici.
Se ci si identifica con lui per le sue debolezze, ci si sente rassicurati: se ce la fa quel
pasticcione di Geronimo… si può riuscire a vincere le proprie paure e superare le difficoltà!
In questo senso si può dire che il lieto fine non è un'illusione ma un messaggio di speranza,
perché Geronimo insegna ad avere fiducia nel futuro, a non scoraggiarsi nelle difficoltà e a
costruire un futuro migliore.
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C. Filosofie van Geronimo Stilton (NL)
DE FILOSOFIE ACHTER GERONIMO STILTON
GERONIMO STILTON EN ZIJN MOTIVATIE
Geronimo Stilton is een muis met zwaktes. Maar deze zwaktes maken hem juist nog
sympathieker: je hebt met hem te doen, je lacht met hem en leeft mee tot het einde, waar al
zijn gebreken juist een succes blijken.
Door zijn manier van doen en doordat hij om zichzelf kan lachen, geeft hij belangrijke
waarden mee: het belang van vrienden en familie, de mogelijkheid om angsten te overwinnen,
het openstaan voor vreemde culturen en andere gewoontes, nieuwsgierigheid naar het
onbekende, het besef dat samenwerken succesvoller is dan alleen werken, respect voor je
medemuis: kortom, een positief wereldbeeld.
De verhalen van Geronimo Stilton zijn avontuurlijk en vol verrassingen, maar niet agressief.
Geronimo wordt niet geassocieerd met wapens, geweld, alcohol, tabak, gokspelen, jacht,
schending van rechten of aanstootgevend taalgebruik, racisme, magie, astrologie etc. Voor
zover dergelijke elementen al in de verhalen voorkomen, is dit altijd om het gevaar en de
domheid ervan aan te tonen.
GERONIMO STILTON EN DE UNIVERSELE WAARDEN VAN HET LEVEN
Het gedrag van Geronimo Stilton is gebaseerd op universele ethische waarden, zoals
toegankelijk zijn voor anderen, het verlangen om goed te doen, de overtuiging om te willen
groeien en jezelf te willen verbeteren. Geronimo bezit een gezonde dosis optimisme: hij laat
zijn kop nooit hangen in negatieve situaties. Op het moment zelf kan hij even neerslachtig en
zelfs ontroostbaar overkomen, maar deze situatie duurt nooit lang en draait uiteindelijk steeds
op iets positiefs uit.
GERONIMO STILTON EN GELIJKHEID
Geronimo Stilton leeft in een multiculturele samenleving, gebaseerd op het respecteren van
verscheidenheid. Ook gelijkheid tussen mannelijke en vrouwelijke knagers is een waarde, die
zowel sociaal als op het werk belangrijk wordt geacht.
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GERONIMO STILTON EN HET DAGELIJKS LEVEN
Geronimo voelt zich vaak slachtoffer van de ongelukkige situaties waarin hij terechtkomt.
Zijn werk eist hem helemaal op en hij voelt zich soms benauwd door de verantwoordelijkheid
die hij draagt tegenover zijn collega’s, vrienden en familie. Maar aan het einde van elk
avontuur keert de harmonie steeds terug. Geronimo prijst zich uiteindelijk steeds weer
gelukkig met alle knagers om hem heen. Hij zou zijn werk ook nooit voor iets anders willen
ruilen, hoe druk hij het ook heeft! Hij zegt altijd: \'O, wat hou ik van boeken! Ik hou ervan ze
te lezen, ze te ruiken: ik hou van de geur van verse inkt in versgedrukte boeken! Het is
fantastisch om uitgever te zijn!\'. Geronimo legt zijn hart en ziel in elk verhaal dat hij schrijft.
Een boek dat recht vanuit het hart geschreven is, is altijd mooier, echter, beter!
GERONIMO STILTON EN GELUK
Geronimo leert de lezer dat echt geluk niet te vinden is in dromen over wat je niet hebt, maar
wel in het waarderen van wat je wel hebt. Natuurlijk heeft iedereen een verlanglijstje, maar
echt geluk ontstaat door energie te steken in positieve doeleinden, niet in toevallige
pleziertjes.
GERONIMO STILTON EN VREDE
Geronimo Stilton benadrukt steeds de gruwel van oorlog en het belang van vrede. Zijn boeken
willen geruststellen: probeer voor ogen te houden dat de toekomst die op ons wacht mooi zal
zijn. Zijn motto is: \'In plaats van oorlog te voeren, kun je beter de vrede verdedigen!\'
GERONIMO STILTON EN MOED
De beste manier om je angsten te overwinnen, is jezelf ermee te confronteren, leert Geronimo
ons. Deze ervaringen vergen weliswaar meer moeite, maar ze leren je nieuwe dingen en laten
je groeien. Moedig zijn is niet hetzelfde als zonder vrees zijn. Moedig ben je als je jezelf met
je angsten confronteert, rekening houdend met je eigen grenzen, en je angsten zo dus
overwint.
GERONIMO STILTON EN FAMILIE EN VRIENDSCHAP
Liefde en vriendschap zijn voor Geronimo fundamentele waarden.
Daarom staan familie en vrienden voor hem centraal: ze zijn de ruggengraat van zijn bestaan.
Bij hen kan hij altijd troost en liefde vinden in moeilijke tijden.
70
Discussies of onenigheden binnen de familie of vriendenkring zijn nooit onoplosbaar. Ze
kunnen altijd worden opgelost of uitgesproken.Voor zijn dierbaren zet hij zonder probleem
zijn angsten opzij en gaat hij geen obstakel uit de weg. Geronimo werpt zich, in naam van de
vriendschap, vaak als \'toevallige held\' op in gevaarlijke situaties.
GERONIMO STILTON EN ZIJN TEGENSTANDERS
Geronimo\'s gedrag tegenover zijn tegenstanders is nooit gewelddadig, maar eerder
competitiegericht. Hij is steeds eerlijk, beschaafd en is altijd bereid een tegenstander een
tweede kans te geven. In een fantasiewereld bestaan er ook slechte personages zoals orken en
heksen. Ze worden voorgesteld als personages, die maar beter niet geïmiteerd kunnen worden.
Het zijn zwakkelingen en ze zijn ongelukkig. Het Goede overheerst altijd het Kwade, ook al
lijkt het op het eerste gezicht niet zo.
GERONIMO STILTON EN FANTASIE EN VERBEELDING
Het woord \'fantasie\' komt van het Griekse woord phaino, wat tonen/schouwen betekent. Het
is de mogelijkheid van de geest om verhalen of denkbeeldige situaties te bedenken (zonder
binding met de realiteit, werkelijk beleefde situaties of concrete referenties). De term
\'verbeelding\' komt van het Latijnse woord imaginatio. Hiermee wordt het vermogen om
dingen of situaties te visualiseren bedoeld, gebaseerd op een prikkel uit het dagelijkse leven.
Bijvoorbeeld: als je een boek leest of een film ziet, kan je jezelf in de plaats van de
hoofdrolspeler zien.
Fantasie en verbeelding stellen ons niet alleen in staat om allerlei spannende uitstapjes in ons
hoofd te maken, maar ook om situaties op een andere manier te bekijken. Zo kan je soms tot
creatieve oplossingen komen, waar je eerder niet aan dacht. Het kan je ook helpen bij het
uitvoeren van dingen waar je tegenop ziet (bijvoorbeeld een spreekbeurt of een wedstrijd).
Door je een positieve situatie in te beelden raak je optimistischer over de goede afloop. Het is
wel belangrijk dat het geen vlucht uit de realiteit wordt, maar eerder een uitstapje, waarna je
naderhand weer huiswaarts keert.
Fantasie en verbeelding moet je niet met magie verwarren! Magische toverstafjes, heksen,
trollen, elfen en ga zo maar door, bestaan niet. Ook al zou je dat soms wel willen en hebben
mensen eeuwenlang geprobeerd om problemen met behulp van magie op te lossen: magie
hoort alleen maar thuis in een sprookjesboek!
71
GERONIMO STILTON EN EEN GOEDE AFLOOP
Geronimo is allesbehalve een held. Hij is niet sportief, niet gespierd en is voor zowat alles
bang. Toch is hij aan het einde van het verhaal in staat om te winnen, zijn doelen te bereiken
en moeilijke situaties op te lossen. Dit heeft hij te danken aan zijn humor, zijn vermogen om
de positieve kant van alles te zien en uiteraard aan de hulp van zijn familie en vrienden.
Voel je je net als Geronimo soms een kluns? Wees gerust: als die kluns van een Geronimo het
kan, dan kan ook jij je angsten en moeilijkheden overwinnen!
Op deze manier kun je een goede afloop van een verhaal ook als een teken van hoop
beschouwen. Geronimo leert ons om vertrouwen te hebben in de toekomst, niet te snel op te
geven in moeilijke situaties en aan een betere toekomst te bouwen.
72
D. Frammenti delle “Filosofie” inglesi e francesi
GERONIMO STILTON AND FAMILY
For Geronimo Stilton, family and loved ones are fundamental: they are the backbone of his
whole life.
Family represents the caress on your heart that can brighten even the darkest of days.
Disagreements between relatives and friends that can\'t be resolved don\'t exist, nor do
problems that can\'t be sorted out.
GERONIMO STILTON AND FRIENDSHIP
For Geronimo friendship is a fundamental value and he is ready to put all his fears aside and
to face up to any difficulties in order to preserve it. Geronimo often takes the role of the
'chance hero', who confronts danger in the name of friendship.
GERONIMO STILTON ET LA FAMILLE
Pour Geronimo Stilton, la famille et les êtres aimés sont fondamentaux : ils sont les piliers de
sa vie. L'amour de la famille est comme une caresse sur le cœur qui illumine même les jours
les plus sombres. On peut toujours régler les désaccords entre parents et amis, de même que
l'on peut trouver une solution à tous les problèmes.
GERONIMO STILTON ET L'AMITIÉ
Pour Geronimo, l'amitié est primordiale et, pour la préserver, il est prêt à mettre ses peurs de
côté et à affronter toutes les difficultés. Geronimo endosse souvent le rôle du « héros malgré
lui », qui affronte les dangers au nom de l'amitié.
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