Linee Guida SIAARTI sul trattamento del traumatizzato cranico grave
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Linee Guida SIAARTI sul trattamento del traumatizzato cranico grave
LINEE-GUIDA SIAARTI RACCOMANDAZIONI PER IL TRATTAMENTO DEL GRAVE TRAUMATIZZATO CRANICO ADULTO SOCIETA' ITALIANA DI ANESTESIA ANALGESIA RIANIMAZIONE E TERAPIA INTENSIVA Valutazione iniziale, osservazione e trattamento preospedaliero, criteri attuali di ospedalizzazione, monitoraggio sistemico e cerebrale, criteri di trattamento medico Gruppi di Studio: Neuroanestesia e Neurorianimazione della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) Neurotraumatologia della Società Italiana di Neurochirurgia (SINch) Componenti: M.BERARDINO, L.BERETTA, G.L.BRAMBILLA*, G.CITERIO, D.D'AVELLA*, R.DELFINI*, F.DELLACORTE, F.PROCACCIO, F.SERVADEI*, N.STOCCHETTI, G.TOMEI* a nome dei Gruppi di Studio di Neuroanestesia e Neurorianimazione della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI) e di Neurotraumatologia della Società Italiana di Neurochirurgia (SINch)* cliniche è che il danno cerebrale non si esaurisce PREMESSA Il grave trauma cranico costituisce uno dei problemi più frequenti incontrati dall'Anestesistarianimatore nel primo soccorso, nel trasporto, nel pronto soccorso e in rianimazione. È inoltre in assoluto uno dei maggiori problemi di salute sia come causa di morte, soprattutto in età giovanile e produttiva, che come causa di disabilità grave e dei conseguenti enormi costi al momento dell'impatto (danno primario) ma evolve nelle ore e nei giorni successivi (danno secondario). La rimozione chirurgica delle masse intracraniche rappresenta la priorità assoluta del management e non può essere sostituita da alcun trattamento alternativo. L'outcome di questi pazienti è drammaticamente influenzato dalla qualità del trattamento nelle prime ore dopo il trauma e in particolare dalla frequentissima concomitanza di fattori sistemici di aggravamento, quali l'ipotensione arteriosa e l'ipossia, oltre che dal ritardo diagnostico delle la prevenzione e il trattamento dei fattori extracerebrali alla base del danno economici e sociali. Tuttavia secondario costituisce l'obiettivo fondamentale del trattamento medico rianimatorio; il mantenimento meticoloso dell'omeostasi sistemica non solo previene il danno cerebrale secondario ischemico-anossico notevolmente intracranica, lo in sviluppo assenza di ma di limita ipertensione lesioni trattabili chirurgicamente. lesioni chirurgiche. Il progetto di sviluppare delle linee guida di Negli ultimi decenni sono stati effettuati notevoli progressi dell'evento nella comprensione traumatico; uno fisiopatologica dei concetti fondamentali emersi da ricerche sperimentali e management del grave traumatizzato cranico è risultato ambizioso in tutto il mondo e nel nostro caso sarebbe stato inappropriato, considerata la metodologia attraverso la quale queste 1 raccomandazioni hanno avuto origine. L'evidenza potrebbero avere in termini di riduzione di scientifica di efficacia di ciascuna componente del mortalità e disabilità è presumibilmente elevata. "management" del grave traumatizzato cranico è Da questa convinzione è nata nel 1995 l'iniziativa in genere molto scarsa, in quanto assai scarsi di circa 40 tra Neurochirurghi e Anestesisti- sono i lavori scientifici che, con metodologia Rianimatori, appartenenti ai Gruppi di Studio di corretta, hanno prodotto conclusioni attendibili. Il Neurotraumatologia processo di revisione critica in termini di evidenza Neurochirurgia della e Società di Italiana Neuroanestesia di e dall'American Neurorianimazione della SIAARTI, di elaborare Association of Neurological Surgeons in raccomandazioni italiane per il trattamento del di efficacia, condotto collaborazione con la Brain Trauma Foundation e quello basato su "expert opinion", realizzato dall'European Brain Injury Consortium, sono un punto di riferimento importante, sia dal punto di vista metodologico che clinico, da cui anche queste raccomandazioni italiane traggono origine e base scientifica. La necessità di suggerimenti specifici per il nostro Paese nasce dal fatto che le indicazioni pratiche racchiuse nelle "Guidelines dell'attuale realtà clinico- organizzativa italiana. Lo spirito di fondo è stato quello di fornire uno strumento pratico di riferimento per tutti gli operatori che si trovano a trattare i gravi traumatizzati cranici dalla rianimazione, rappresentando strada gli alla obiettivi organizzativi e clinici minimi da dover raggiungere severe brain injury" non coprono tutti gli primo soccorso e negli ospedali accreditabili per aspetti clinici e soprattutto non possono essere la cura dei gravi traumatizzati cranici, in presenza facilmente trasferite nella realtà organizzativa o meno di Neurochirurgia e Neurorianimazione. italiana. Per questo molte raccomandazioni possono Gran parte delle "raccomandazioni" qui riportate apparire estremamente modeste rispetto ad non ha un supporto scientifico adeguato ed è alcune realtà avanzate presenti a macchia di suscettibile di continua revisione; le indicazioni leopardo nel nostro Paese, sia nel campo dei cliniche ed organizzative devono essere quindi Servizi intese Neurotraumatologico e Rianimatorio. Il lavoro come management considerazione in tutto il territorio nazionale, in tutte le strutture di realtà the "evidenza scientifica", "opinione di esperti" e of in for grave traumatizzato cranico, frutto di un mix tra "suggerimenti" di comportamento. È importante sottolineare la prodotto valenza di Emergenza deve essere che inoltre in quello continuamente vincolante di queste rivisitato criticamente ed aggiornato. Tale sintesi anche un aspetto ha uno scopo eminentemente clinico e ciò prudenziale legato alle implicazioni medico legali giustifica la stringatezza delle argomentazioni e la e alla tutela degli operatori. Esiste infatti il rischio schematicità delle indicazioni. potenziale, in relazione all'attuale disomogeneità Queste "raccomandazioni" sono il prodotto del organizzativa sul territorio nazionale, che sia oggi lavoro impossibile applicare nella pratica clinica alcuni Neurochirurghi, di coloro cioè che nel nostro dei riportati. Paese hanno la maggiore responsabilità del L'efficacia che "raccomandazioni" pragmatiche, trattamento del grave traumatizzato cranico. realmente applicate in tutto il nostro Paese, Nonostante i limiti metodologici, esse nascono non "raccomandazioni" concetti che per vengono qui comune di Anestesisti-Rianimatori e 2 quindi da un consenso multidisciplinare e rappresentano un esempio concreto di volontà di Airway patency – Pervietà delle vie aeree cooperazione, che più di ogni altra cosa è in La pervietà delle vie aeree nei pazienti in coma grado di migliorare la qualità dell'organizzazione e (GCS della terapia. l'intubazione La loro efficacia implementazione, e la l'aggiornamento valutazione sono le di 8) deve essere tracheale assicurata previa con sedazione- analgesia (*). tappe La miorisoluzione con curari deve essere limitata fondamentali da percorrere perché il lavoro all'intubazione e mantenuta, solo in casi particolari compiuto risulti realmente utile. e con farmaci a breve emivita, per l'adattamento alla ventilazione. Ciò anche per permettere Le raccomandazioni presentate sono suddivise l'apertura di una "finestra" per la valutazione nei seguenti temi: clinica. • Prima valutazione e stabilizzazione delle Durante la valutazione ed il ripristino della funzioni vitali. pervietà delle vie aeree deve essere sempre • Valutazione neurologica. garantito il controllo della stabilità del rachide • Identificazione dei criteri per una corretta cervicale. ospedalizzazione. La via di intubazione consigliata è quella • Monitoraggio TAC. orotracheale. L'intubazione nasotracheale alla • Monitoraggio dei parametri sistemici in TI. cieca non è consigliata. • Indicazioni al monitoraggio della PIC. È fondamentale la protezione delle vie aeree • Indicazioni al monitoraggio della SjO2. dall'aspirazione di materiale gastrico, di sangue • Criteri di trattamento medico muco ecc. Il rischio di vomito è elevato. Un aspiratore dovrebbe essere sempre disponibile. Il Prima valutazione e stabilizzazione delle funzioni vitali L'obiettivo primario dell'assistenza pre- sondino prevenzione Breathing – Respiro Tutti i pazienti intubati devono essere sottoposti a e il trattamento dell'ipotensione e dell'ipossia sono priorità assoluta; questo essere frattura della base cranica e dell'etmoide. da conseguire attraverso una successione di La dovrebbe posizionato dalla bocca, per l'eventualità di una ospedaliera è la stabilizzazione delle funzioni vitali valutazioni ed interventi. nasogastrico fattore terapeutico • può influenzare drammaticamente l'outcome. Ciò si può ottenere applicando tempestivamente le fasi ABC della rianimazione: ventilazione controllata mirata ad ottenere: Adeguata ossigenazione (PaO2 >90 mmHg, con SaO2 >95%); • Prevenzione dell'ipercapnia e dell'ipocapnia, mantenendo una PaCO2 tra 30 e 35 mmHg. L'ipercapnia è un fattore importante di aggravamento "evitabile" della lesione cerebrale e va assolutamente prevenuta o corretta; l'acidosi e la vasodilatazione cerebrale sono infatti causa di 3 • ipertensione intracranica e danno cerebrale secondario. Non devono essere somministrate soluzioni ipotoniche (glucosata 5%); • L'iperventilazione, con la conseguente Non è consigliabile l'uso di diuretici ipocapnia, non è consigliabile per il rischio che la osmotici (mannitolo). vasocostrizione cerebrale indotta dalla Nella fase extraospedaliera, in caso di diminuzione di CO2 ematica causi ipoperfusione deterioramento clinico e segni clinici di cerebrale e aggravi una situazione già critica di erniazione cerebrale (anisocoria, segni di diminuzione di flusso o di inadeguato trasporto di lato), l'iperventilazione (PaCO2 25-30 mmHg) ossigeno. e il mannitolo (es.: mannitolo 18% 0.25 g/kg in 15 minuti) possono essere utilizzati per Circulation – Stabilità cardiocircolatoria contenere l'aumento di PIC e la compressione del tronco dell'encefalo e guadagnare il tempo C'è evidenza che anche un singolo episodio necessario a raggiungere la neurochirurgia, ipotensivo (PA sistolica <90 mmHg) nelle prime mantenendo, in ogni momento, una adeguata fasi dopo il trauma aumenti mortalità e disabilità. pressione arteriosa. Occorre ricordare che Per sicurezza occorre quindi mantenere una sono possibili ipotensione ed aumento del Pressione Arteriosa Sistolica superiore ai 110 volume dell'ematoma dopo somministrazione mmHg nell'adulto durante tutte le fasi del di mannitolo e che l'ipocapnia può diminuire il trattamento fusso cerebrale a livelli critici. per assicurare una adeguata Pressione di Perfusione Cerebrale (PPC) (che Per prevenire quindi un danno iatrogeno, viene questo calcolata IntraCranica Media sottraendo alla la Pressione Pressione Arteriosa Media). trattamento aggressivo va attentamente soppesato e attuato solo con i criteri sopra esposti. I passi consigliati per conseguire questo obiettivo sono: • Identificazione e contenimento delle Disability – Valutazione neurologica emorragie esterne. Ricordare che le La valutazione neurologica deve essere eseguita lesioni secondo le indicazioni seguenti: GCS, diametro del cuoio capelluto possono essere causa di grave sanguinamento e delle pupille e riflesso pupillare alla luce. possono essere facilmente fermate, una volta che esse siano considerate ed identificate; • Almeno un accesso venoso di grosso calibro ( 16 G); • Reintegro volemico iniziale con soluzioni isotoniche (fisiologica, ringer lattato); 4 Glasgow Coma Scale (scala a punteggio: minimo 3-max 15). Apertura Occhi: Risposta Verbale: Risposta Motoria: Punteggio GCS = spontanea 4 su comando 3 al dolore 2 assente (e in caso di edema periorbitario) 1 orientata 5 confusa 4 sconnessa 3 suoni incomprensibili 2 assente (e in caso di tubo tracheale) 1 esegue ordini 6 localizza lo stimolo 5 flessione-retrazione 4 flessione abnorme 3 estensione 2 assente 1 O+V+M (min 3-max 15) Al punteggio totale concorrono le tre componenti Metodologia di apertura degli Occhi-risposta Verbale-risposta Si considera la risposta motoria migliore dal lato Motoria. migliore e solo degli arti superiori. Occorre specificare l'ora della/e rilevazioni e Lo stimolo doloroso deve sempre seguire il registrare chi le ha effettuate. richiamo verbale. Lo stimolo deve essere di L'esame andrebbe eseguito dopo il ripristino durata dell'omeostasi circolatoria e respiratoria. Perché bilateralmente possa essere adeguatamente interpretato devono (sopraorbitale) che al tronco (con le nocche sullo essere comunque riportati, insieme ai punteggi sterno) o sul letto ungueale. Considerare sempre delle tre componenti del GCS, almeno i valori di la possibilità di lesione midollare cervicale e di PA e la presenza o meno di sedazione. lesioni nervose periferiche. Deve metodologia È opportuno documentare e trasmettere il GCS standardizzata (come suggerito successivamente) totale e scomposto nelle sue tre componenti. di stimolazione del paziente. Nel paziente in coma, in cui per definizione il essere seguita una ed intensità e sia adeguati, nel distretto portato cefalico punteggio Apertura Occhi è=1 e quello Verbale=1 Definizione di coma o 2, il GCS varia praticamente solo a secondo Un paziente è in coma se non è in grado di aprire della risposta Motoria allo stimolo doloroso, che gli occhi, pronunciare parole ed eseguire ordini ha quindi notevolissima importanza clinica e semplici (GCS <8, oppure uguale a 8 nel caso di prognostica. Per convenzione, in presenza di un paziente che emetta suoni incomprensibili) edema periorbitario tale da impedire l'apertura (tab.GCS). anche passiva degli occhi, si indica O=1 (E); in 5 presenza di tubo endotracheale la risposta - nei pazienti sedati aprire una "finestra" di Verbale è=1 (T). valutazione ogni 8 ore durante le prime 72 In presenza di sedazione attendere 10-20 min ore. oltre somministrati. Nonostante l'elevata sofisticazione possibile Testare la localizzazione anche mediante stimolo in TI resta irrinunciabile il controllo clinico del portato alla coscia (per evitare confusione con la paziente. La valutazione va annotata in modo flessione). tale che i cambiamenti siano prontamente La l'emivita flessione dei farmaci abnorme è caratterizzata evidenziati, ad esempio su uno schema orario dall'adduzione del braccio, la flessione del polso e quotidiano ad uso infermieristico e medico. l'incarceramento del pollice (vedi la classica Devono essere facilmente rilevabili anche i "decorticazione"). valori pressori, ventilatori, la temperatura e il L'estensione è caratterizzata dall'ipertono in livello di sedazione al momento della adduzione del braccio con pronazione e flessione valutazione del polso (vedi classica "decerebrazione"). L'uso È opportuno rilevare il GCS iniziale dopo aver permette nelle prime 72 ore l'apertura di una corretto ipotensione, ipossia ecc. Il GCS può "finestra" dopo 5-10 minuti di sospensione. migliorare Una drasticamente dopo un'adeguata rianimazione. Il di neurologica. farmaci altrettanto a rapida rapida eliminazione eliminazione è caratteristica anche dei nuovi analgesici monitoraggio neurologico mediante GCS oppioidi e benzodiazepinici. richiede una metodologia costante ed omogenea. Stato pupillare Exposure – Esposizione-Ricerca di lesioni associate Deve essere segnalato in modo da risalire al diametro ed alla reattività pupillare alla luce • In tutti i traumatizzati cranici deve (riflesso fotomotore). In caso di midriasi essere mantenuta la stabilizzazione del considerare ed annotare la presenza di farmaci rachide cervicale (collare rigido). (adrenergici, atropinici) e la presenza di stress e • In tutti i politraumatizzati dolore, oltre alla possibilità di lesioni periferiche essere esclusi del II o III nervo cranico. La miosi può essere l'emoperitoneo. il devono pneumotorace e causata da farmaci anestetici e oppioidi; la luce deve essere di adeguata intensità e il locale non È indispensabile che il politraumatizzato sia sovrailluminato. sottoposto più precocemente possibile ad un Valutazione neurologica nelle prime 72 ore trattamento La valutazione comprende GCS, dimensioni e situazione circolatoria e respiratoria e ad un reattività pupillari (vedi sopra) rapido screening diagnostico che escluda il rianimatorio che stabilizzi - all'ingresso; pneumotorace e - ogni ora e tutte le volte che compare una frequentemente non variazione neurologica (infermieri); tempestivo anche all'interno dell'Ospedale. ogni 4 ore e tutte le volte che avviene una Una diagnosi e trattamento precoci del PNX e variazione del quadro neurologico (medico); dell'emoperitoneo - l'emoperitoneo, la riconosciuti potrebbero ancora in modo ridurre 6 notevolmente la mortalità evitabile extra- ed Identificazione dei criteri per una corretta ospedalizzazione del traumatizzato in coma intraospedaliera, mediata attraverso l'insorgenza di ipotensione arteriosa, ipossia e shock. Ciò richiede un approccio multidisciplinare clinico ed I organizzativo, dell'impostazione durante tutta la prima fase criteri di seguito riportati risentono pragmatica delle diagnostica e la degenza in TI. raccomandazioni e della situazione organizzativa Nota bene: ulteriori elementi da considerare: estremamente eterogenea del nostro Paese. - - Informazioni dai primi soccorritori: oltre alle modalità del trauma, occorre raccogliere Centralizzazione. - È certo che il traumatizzato tutte le informazioni disponibili sui primi cranico grave dovrebbe essere ricoverato sempre momenti dopo il trauma, sulla presenza di un e subito in un centro specialistico, in grado cioè di eventuale intervallo libero (anche un breve proseguire nella sua completezza la sorveglianza periodo di coscienza prima del coma), di ed il trattamento al più alto livello qualitativo. convulsioni, di rino-otoliquorrea, di cianosi. Molte delle morti evitabili dipendono ancora da Età: è un fattore prognostico importante; l'età un'insufficiente avanzata influisce sull'outcome. - in organizzazione ed efficienza modo negativo all'interno dell'ospedale. Un soccorso adeguato la dinamica deve poter contare su strutture di ricezione Anche fisiopatologica della lesione traumatica può ospedaliera che abbiano essere molto differente nelle età estreme. continuativamente le caratteristiche essenziali del Anamnesi: le informazioni devono permettere "trauma center". La qualità operativa di questi di identificare patologie preesistenti, diatesi centri è anche assicurata da un volume di attività allergica, trattamenti farmacologici, lo stato in grado di mantenere le procedure efficienti ed eventuale di stomaco pieno e di assunzione di aggiornate 24 ore su 24. alcol o droghe. L'organizzazione attuale realmente del Sistema e di Emergenza Sanitaria non è in grado di garantire Durante il trasporto primario il monitoraggio sempre tempestivamente questo flusso verso i minimo indicato è: Centri Traumatologici con specialità Neurochirurgica. Il risultato è che una notevole - ECG; parte di pazienti vengono ricoverati in Ospedali - pressione arteriosa incruenta; senza Neurochirurgia. - saturimetria arteriosa. Lo scopo delle raccomandazioni è quello di fornire le indicazioni per garantire una corretta condotta Sebbene esista la possibilità che una PA elevata causata dallo stress traumatico favorisca l'edema cerebrale in pazienti con autoregolazione alterata, il rischio di creare ipoperfusione utilizzando farmaci ipotensivi consiglia di tollerare valori pressori sopranormali (fino a 160-170 mmHg), previa adeguata sedazione ed analgesia. clinica anche in ambienti non specialistici. Le stesse non devono essere interpretate come un incoraggiamento a non centralizzare ma solo a salvaguardare qualsiasi sicurezza e situazione tempestività in logistica. Il punto qualificante in tutti gli scenari possibili è che il management del grave traumatizzato 7 cranico ha due priorità di eguale importanza terapeutica: - identificare e trattare precocemente le lesioni asportabili chirurgicamente; - Secondo scenario – Ambiente extraospedaliero: coma con stabilità di circolo e di respiro Paziente traumatizzato in coma con stabilità di prevenire e trattare i fattori di aggravamento e circolo e respiro. Il requisito minimo dell'ospedale mantenere l'omeostasi. accogliente deve essere: - presenza di un reparto di Rianimazione che Scenari. - Vengono tratteggiate, a titolo garantisca esemplificativo alcune delle situazioni di più ventilatoria, monitoraggio arterioso cruento, frequente riscontro: possibilità di controlli emogasanalitici seriati, la possibilità di assistenza controllo neurologico (GCS e pupille) orario, Primo scenario – Ambiente extraospedaliero: coma senza stabilità di circolo e di respiro medico dedicato alla TI e rapporto infermiere paziente almeno di 1:2; - ore con possibilità di refertazione o sul posto Paziente in coma che nonostante gli interventi di rianimazione primaria non sia o tramite connessioni telematiche. stabilizzato presentando ad esempio insufficienza respiratoria acuta non risolta dall'intubazione e ventilazione Al momento del ricovero: - - paziente deve essere Chirurgia Generale attiva sulle 24 ore, di unità di tradizionale - ed ecografica. - diagnostica del danno neurochirurgica prima dovendo accogliere consulenza neurochirurgica (o diretta o con ed informazioni cliniche) riguardo l'indicazione del a trasferimento urgente o programmato in ambiente neurochirurgico/neurorianimatorio. L'Ospedale neurochirurgico di riferimento verrà informato diagnosi delle lesioni associate (radio-grafia l'ausilio di sistemi di trasmissione di immagini conseguimento della stabilità clinica. comunque definizione torace, del bacino ed eco-addomina-le); È sconsigliata l'esecuzione di esami specifici per diagnosi del dal trauma; Terapia Intensiva e di Radiologia con diagnostica la ottimizzazione cervicale compresa la VII vertebra entro 3 ore ospedalizzato nell'ospedale più vicino che disponga di una radiologica ed cranioencefalico (TAC encefalo) e rachide emorragia interna. Questo proseguimento trattamento rianimatorio; (ad es.: trauma toracico con emo-pneumotorace) insufficienza cardiocircolatoria grave suggestiva di presenza di un servizio TAC attivo sulle 24 Per la scarsità e l'affollamento dei letti nelle il Neurorianimazioni, è auspicabile istituire dei paziente stabilizzato (anche con i relativi interventi rapporti di collaborazione tra le rianimazioni chirurgici) per un esame TAC ed un bilancio per favorire il flusso dei malati chirurgici o a specialistico delle lesioni endocraniche. rischio di divenirlo verso i reparti di ospedali neurochirurgici previo scambio con pazienti stabilizzati. - Se l'esito della consulenza è la permanenza nell'Ospedale senza Neurochirurgia il trattamento successivo sarà mirato a: 8 a) mantenimento della stabilità cardiovascolare e respiratoria; in alcuni casi dopo un intervallo di tempo in cui il paziente viene sottoposto a più di un esame TAC b) monitoraggio clinico (GCS, quadro pupillare, (vedi sotto "Monitoraggio TAC"). Lo scopo è segni di lato) per individuare segni di quello di poter "classificare" in modo corretto i deterioramento pazienti secondo il tipo di lesione "iniziale". evoluzione neurologico che suggestivi implica di trasferimento immediato in Ospedale con neurochirurgia; c) controllo successivo della TAC encefalo alla 12a ora; Per uniformità di descrizione si fa riferimento alla classificazione di Marshall con l'aggiunta dell'indicazione del tipo di lesione e la specifica se unica o multipla. d) definizione dello studio radiologico completo del rachide anche in assenza di segni clinici; È importante inoltre segnalare la presenza di aria intracranica e se trauma chiuso o aperto. e) contatto con Neurochirurgo per il secondo triage. Vi sono notevoli limiti del monitoraggio; è Anche in caso di esclusione di una massa dimostrato che lesioni endocraniche possono a intracranica l'aspetto neurotraumatologico non volte subire importanti variazioni volumetriche può considerarsi concluso sino all'esaurirsi del senza significative variazioni della PIC per lungo periodo a rischio di almeno una settimana dal tempo. La combinazione del monitoraggio clinico trauma. e strumentale con i controlli programmati della TAC consentirà il miglior controllo dell'evoluzione Terzo scenario – Insorgenza di coma in ospedale senza Neurochirurgia dei processi occupanti spazio. L'esecuzione di TAC precoci è indispensabile per la diagnosi di masse chirurgiche; a volte, tuttavia, Paziente emodinamicamente stabile Criteri per il trasferimento in Neurochirurgia - peggioramento del GCS e in particolare della semeiotica pupillare (midriasi, miosi a spillo, e motoria precocità della TAC non permette di evidenziare lesioni in formazione. Una prima TAC deterioramento ed instabilità neurologica con anisocoria) la da sofferenza negativa non deve quindi instaurare un pericoloso senso di tranquillità e far trascurare la necessità di controlli successivi e dell'osservazione clinica, secondo i protocolli sopra esposti. ingravescente del tronco encefalico; - si sconsiglia di ritardare il trasferimento per effettuare indagini diagnostiche (TAC). Monitoraggio della Tomografia Assiale Computerizzata nei traumi cranici gravi Si fa riferimento alla prima TAC eseguita e a quelle successive che modificano nella fase acuta, qualitativamente o quantitativamente, la diagnosi iniziale. L'evidenza di alcune lesioni traumatiche (soprattutto chirurgiche) si ha, infatti, 9 Classificazione di Marshall Classe Lesione diffusa I Lesione diffusa II Definizione Nessuna patologia intracranica visualizzabile alla TAC Cisterne visibili con shift di 0-5 mm e/o lesioni ad alta-media densità <25 cc (compresi osso o corpi estranei) Cisterne compresse od assenti Lesione diffusa III (swelling) Shift della linea mediana di 0-5 mm Lesioni ad alta-media densità <25 cc Lesione diffusa IV (shift) Shift della linea mediana > di 5 mm Lesioni ad alta-media densità <25 cc Qualsiasi lesione chirurgicamente evacuata specificando: Massa evacuata Epidurale Subdurale Intraparenchimale Lesioni ad alta-media densità >25 cc Massa non evacuata non evacuate chirurgicamente specificando se uniche o multiple Emorragia subaracnoidea Presente / assente Monitoraggio TAC - ripetere l'esame entro le 24 ore; Se la TAC di ingresso è negativa: - ripetere l'esame entro 12 ore se: * il paziente ha presentato ipotensione arteriosa; * in presenza di alterazioni della coagulazione. - ripetere l'esame entro le 24 ore; * se è stata eseguita dopo le sei ore dal trauma; Se la TAC di ingresso non è negativa: * in assenza dei fattori di rischio; - ripetere l'esame entro 12 ore se: * è stata eseguita entro le tre-sei ore dal trauma. Controlli successivi programmati: - A 72 ore dal trauma - a 5 - 7 giorni dal trauma. - in tutti i casi di deterioramento clinico (peggioramento di 2 punti GCS, segni pupillari o motori); Controlli successivi mirati: - in caso di aumento sostenuto della PIC >25 mmHg; - in caso di diminuzione della CPP <70 mmHg per più di 15 minuti; - in caso della diminuzione della SjO2 <50% per più di 15 minuti. 10 vasopressori è auspicabile il posizionamento di un Indicazioni al monitoraggio dei parametri sistemici catetere di Swan-Ganz. L'obiettivo principale nella prevenzione del danno cerebrale secondario è, insieme al controllo della pressione intracranica, preservare l'omeostasi dell'organismo; ciò deve essere raggiunto durante tutte le fasi del trattamento e in particolare in Rianimazione. Il mantenimento Pulsossimetria (SaO2) - C'è evidenza del fatto che episodi anche brevi di inadeguato apporto di ossigeno possono avere impatto prognostico negativo. Occorre garantire una saturazione sempre superiore al 95%. precoce, meticoloso e continuo, di una adeguata PA (PAsistolica >110 mmHg), il trattamento dello stress con una corretta sedazione ed analgesia (non movimenti, tosse, risposta neurovegetativa, lacrimazione; adattamento alla ventilazione), un sufficiente trasporto di ossigeno (adeguata Hb e SO2 >95%), di normovolemia, normocapnia, normosodiemia, normoglicemia e normotermia Diuresi oraria perfusione. La - Altro indice monitorizzazione indiretto di oraria è considerata fondamentale. In caso di danno encefalico la risposta oligurica o poliurica può avere significato di iper- o iposecrezione di ADH; non è raro osservare una risposta poliurica a carico osmotico (iperglicemia oltre che all'eventuale somministrazione di mannitolo). sono di per sè un obiettivo terapeutico efficace e di notevole impatto sull'outcome. Lo spostamento dall'omeostasi a scopo terapeutico (ipocapnia, ipotermia) deve essere condotto in modo mirato ed estremamente controllato (vedi trattamento). minimo di monitoraggio strumentale, in qualsiasi di rianimazione accreditabile per corporea - L'aumento della temperatura cerebrale comporta incrementi del fabbisogno cerebrale di ossigeno e può aggravare lo squilibrio tra richiesta ed apporto, contribuendo Per ottenere ciò è indispensabile uno standard reparto Temperatura il trattamento di gravi traumatizzati cranici. Questo comprende: a determinare ischemia cerebrale. Fondamentale quindi il suo controllo misurazione oraria ma monitoraggio continuo. almeno è È con una consigliato un indispensabile far riferimento alla temperatura interna ricordando che il valore di temperatura cerebrale è di solito Pressione arteriosa cruenta - Il monitoraggio continuo è indispensabile. In presenza di monitoraggio concomitante della PIC permette il calcolo della PPC. superiore a quello rilevato nelle sedi di abituale monitoraggio in rianimazione. L'ipertermia deve essere precocemente e drasticamente trattata. È necessaria l'adozione anche dei seguenti indicatori Elettrocardiogramma di monitoraggio respiratorio, per mantenere un'adeguata ossigenazione e il livello voluto di CO2 ematica: Pressione Venosa Centrale (PVC) - Semplice se pur grossolano indicatore di volemia il cui ripristino è uno dei momenti terapeutici più importanti per il raggiungimento ed il mantenimento della normovolemia. In pazienti EmoGasAnalisi - Ogni 8 ore, in ogni caso di deterioramento neurologico e di: - modificazioni delle condizioni cardiocircolatorie; emodinamicamente instabili o in trattamento con 11 - modificazioni della saturazione venosa e non può essere determinata con metodi indiretti giugulare (SjO2); né, in modo qualitativamente e quantitativamente - modificazioni della regolazione del ventilatore; accettabile, con la TAC. - modificazioni della SaO2 e della ETCO2; - modificazione della temperatura e della È consigliabile eseguire prelievi per esame citochimico e batteriologico in tutti i casi in cui si sedazione. provvede a deliquorazione e comunque dopo il 3 - - CO2 di fine espirazione (ETCO2); - - curva della CO2 espiratoria; - - monitoraggio delle pressioni delle vie aeree giorno di monitoraggio. È indispensabile la contemporanea misurazione della Pressione monitoraggio Arteriosa continuo della Media per il Pressione di Rx torace:Deve essere disponibile 24 ore su 24, Perfusione Cerebrale (PPC). con la possibilità di un consulto del medico Il trasduttore della pressione arteriosa può essere radiologo. Deve essere effettuato: mantenuto a livello del meato acustico esterno, - all'ingresso; - dopo per una corretta determinazione della PPC posizionamento catetere PVC o (PPC=MAP-PIC). reintubazione; In caso di deliquorazione terapeutica il valore - urgentemente per sospetto PNX; registrato non rappresenta quello della PIC, - su indicazione dell'obiettività ascoltatoria e essendo della clinica; decompressione ossea o di liquorrea i valori su indicazione del monitoraggio respiratorio. monitorizzati possono sottostimare la gravità del - Deve essere effettuabile una tracheobroncoscopia al bisogno. aperto il sistema. Nel caso di rigonfiamento cerebrale o essere inattendibili, anche in relazione alle modalità di monitoraggio. In pratica, soprattutto in caso di decompressiva Monitoraggio di laboratorio - Non si entra nel ossea, vanno considerati allarmanti valori anche dettaglio dei principi del trattamento di un paziente minimamente aumentati di PIC. In presenza di critico. Si vuole solo sottolineare l'importanza della masse sottotentoriali, l'ernia cerebrale o la sodiemia sul flusso di acqua attraverso membrane compressione del tronco possono avvenire anche semipermeabili come la barriera emato-encefalica con valori non elevati di PIC, misurata nel e quello della glicemia il cui mancato controllo può comparto amplificare i danni di un alterato equilibrio acido In molti centri è ritenuto prudente misurare la PIC base e del metabolismo energetico della cellula nei cerebrale. ematoma intracranico, posizionando il catetere pazienti sovratentoriale. sottoposti ad evacuazione di alla fine dell'intervento. Indicazione al monitoraggio della pressione intracranica (PIC) Il monitoraggio della PIC rimane fondamentale per condurre un trattamento efficace; l'ipertensione intracranica è la minaccia principale alla sopravvivenza del traumatizzato in fase acuta 12 Pressione Intracranica (PIC) • Tutti i pazienti emodinamicamente stabili (Pas >110mmHg e SO2 >95%) che presentano un GCS =8 con TAC positiva per danno encefalico (lesioni ad alta densità i.e. ematomi o contusioni, ipodense i.e. edema o cisterne basali compresse). Indicazioni • GCS=8 con TAC negativa con presenza di almeno due dei seguenti fattori: - anomalie di diametro e reflettività pupillare; - asimmetria di risposta motoria; - ipotensione arteriosa; - età >40. • Vanno escluse le cause di coma metabolico e farmacologico. Quando posizionare il Al più presto, dopo stabilizzazione clinica e definizione diagnostica (a completamento monitoraggio ? degli esami strumentali) Dove posizionare il La sala operatoria è l'ambiente preferibile, per le condizioni di sterilità rispetto al monitoraggio? posizionamento al letto del malato nel reparto di Rianimazione. Tecnica La tecnica di prima scelta prevede il posizionamento di un catetere ventricolare. Se dopo due tentativi di posizionamento non si riesce ad individuare la cavità ventricolare è consigliato posizionare un catetere subdurale o parenchimale. Durata del Non vengono posti rigidi limiti temporali; la permanenza del catetere di rilevazione è monitoraggio condizionata dal quadro clinico. Sorveglianza delle È fondamentale l'adozione rigorosa delle tecniche di asepsi durante le manovre di complicanze drenaggio liquorale e di prelievo. Sono raccomandati i sistemi chiusi di drenaggio. Monitoraggio della saturazione venosa giugulare di ossigeno (SjO2) (CEO2), che è la differenza tra Saturazione arteriosa e Saturazione in giugulare. Pur essendo una metodica soggetta a notevoli limiti, essa La determinazione della differenza artero- giugulare di ossigeno è un utile indice del rapporto tra flusso ematico cerebrale e consumo di ossigeno. Al posto della misura della differenza AV, che può risultare fuorviante in caso di anemia grave, si considera la differenza in saturazione, consente di individuare situazioni pericolose di desaturazione, spesso causate da insufficiente PPC o da eccessiva iperventilazione ed ipocapnia. La SjO2 dovrebbe essere monitorizzata continuativamente, ma il costo e l'attendibilità del denominata Estrazione Cerebrale di Ossigeno 13 segnale offerto dai cateteri a fibre ottiche Un normale catetere venoso permette prelievi rimangono un problema aperto. seriati. Per la misurazione della SjO2 è indispensabile un cooximetro. Saturazione venosa giugulare di ossigeno (SjO2) - paziente sottoposto a iperventilazione terapeutica; Indicazione - paziente con GCS<8 con monitoraggio multiparametrico (auspicabile). # Il monitoraggio della SjO2 deve essere intrapreso il più precocemente possibile. # Si considera range normale di CEO2 tra 25 e 45 % - controllo Rx del corretto posizionamento con la punta del catetere nel bulbo giugulare, che normalmente si proietta a livello della giunzione atlo-occipitale; - taratura frequente (almeno ogni 12 ore) per i cateteri a fibre ottiche; Metodica - misurazione della SjO2 mediante Co-ossimetro. # È opportuno inserire il catetere dal lato della giugulare più grossa, come evidenziato dalla TAC, solitamente il destro. Il dato è comunque globale e sono possibili anche notevoli differenze tra i due lati. - ogni 12 ore; - deterioramento clinico (riduzione di 2 punti GCS); Prelievi seriati: - PIC >25 mmHg o PPC <70 mmHg; - variazione di EtCO2 o PaCO2; - modifica della sedazione; - anemizzazione acuta. Controindicazione: lesioni locali del collo. Complicanze: puntura carotidea; sono descritti casi di trombosi della giugulare e di infezione. Il monitoraggio della SjO2 non è sostitutivo di altri Altri monitoraggi cerebrali monitoraggi cerebrali e in particolare della PIC. Al di fuori di un monitoraggio multiparametrico Non sono stati considerati altri monitoraggi comprendente cerebrali, date le caratteristiche di requisiti minimi anche la PIC, la sua interpretazione (soprattutto per i valori elevati) e il di queste linee guida. suo valore come guida del trattamento sono molto Sono tuttavia da tener presente il monitoraggio limitati. continuo o seriato dell'EEG (anche in forma semplificata e processata), i Potenziali Evocati Multimodali, il Doppler Transcranico. 14 Tali monitoraggi offrono informazioni aggiuntive Le cause intracraniche includono: ipertensione per endocranica, la comprensione della dinamica lesioni espansive, edema, fisiopatologica, per guidare il trattamento e per la idrocefalo, infezioni, crisi comiziali, alterazioni di prognosi. flusso regionale e globale, danno da radicali liberi L'EEG è inoltre, nel nostro Paese, indispensabile e da sostanze eccitotossiche. per l'accertamento di morte a cuore battente. Le cause extracerebrali comprendono: ipotensione arteriosa, ipossia, anemia, ipertermia, Criteri di trattamento medico iper/ipocapnia, anormalità elettrolitiche (prevalentemente l'iposodiemia), ipo/iperglicemia, Questo testo rappresenta una sintesi ragionata disturbi dell'equilibrio acido-base. basata sia sulla letteratura che sull'opinione di un gruppo di esperti. Tale sintesi ha uno scopo eminentemente stringatezza clinico delle e ciò giustifica argomentazioni e la la schematicità delle indicazioni. Il primo insulto in ordine di importanza è la ritardata diagnosi ed evacuazione di ematomi intracranici. Va pertanto sottolineato che la terapia medica, in È stato scelto il termine "raccomandazioni" invece di quello di "linee guida" per i motivi metodologici e prudenziali già esposti nella premessa (Minerva Anestesiol. 1999;65). È importante ribadire che la maggior parte dei concetti esposti non si basa su un'adeguata evidenza scientifica ed è suscettibile presenza di lesioni aggredibili chirurgicamente, permette solamente di "guadagnare tempo" affinchè possa essere raggiunta rapidamente la sala operatoria. La terapia medica non può sostituire l'evacuazione chirurgica che, quando indicata, è l'unica terapia potenzialmente efficace. di continua revisione. Queste "raccomandazioni" sono il prodotto del lavoro comune di Anestesisti- Emodinamica Rianimatori e Neurochirurghi e completano la - Volemia parte di trattamento medico. - Pressione arteriosa Lo scopo della terapia medica del traumatizzato - Inotropi e vasocostrittori cranico è quello di evitare o ridurre gli insulti cerebrali secondari. Volemia Negli ultimi decenni sono stati effettuati notevoli progressi dell'evento nella comprensione traumatico. Uno fisiopatologica dei - momento dell'impatto (danno essere mantenuto molto frequentemente nel traumatizzato). - L'emorragia esterna e/o interna deve essere rapidamente esclusa o diagnosticata. Il suo primario) ma evolve nelle ore e nei giorni trattamento ha la massima priorità. successivi (danno secondario). Il danno secondario può essere dovuto a cause deve ristabilita in caso fosse ridotta (come accade sperimentale è che il danno neurologico non si al paziente normovolemico, e la volemia rapidamente concetti fondamentali emerso da ricerche di tipo clinico e esaurisce Il - Il pneumotorace pericardico intracraniche o extracraniche. La maggior parte e devono il tamponamento essere esclusi o diagnosticati. Se presenti, devono essere degli insulti secondari produce conseguenze drenati immediatamente. neuropatologiche di tipo ischemico. - Non esistono indicazioni alla restrizione idrica 15 poter calcolare correttamente la pressione di perfusione cerebrale. Pressione arteriosa - La pressione di perfusione cerebrale deve Inotropi e vasocostrittori essere mantenuta superiore a 70 mmHg, al fine di aumentare il flusso ematico cerebrale, - - - In ogni momento è necessario garantire ridotto nelle prime ore dopo il trauma, e di all'encefalo evitare gli effetti deleteri dell'ipotensione. Ciò adeguata. richiede il contemporaneo controllo della indispensabile pressione intracranica (PIC) e della pressione vasocostrittori arteriosa media (PAM) in quanto la pressione pressione di perfusione cerebrale (PPC) è uguale a vasocostrittori sono routinariamente impiegati PAM-PIC. nelle terapie intensive per migliorare la L'ipotensione deve essere evitata o corretta performance immediatamente arteriosa. Data la particolare suscettibilità dei L'ipotensione non è generalmente imputabile politraumatizzati a riduzioni della portata al trauma cranico di per sé ma ad una causa renale extracranica che va sempre ricercata e vasocostrittori deve sempre salvaguardare la corretta. Se presente, questa è dovuta a: perfusione renale. • perdite ematiche: - - - L'uso una pressione Pertanto capaci arteriosa di spesso a farmaci aumentare media. cardiaca farmaci perfusione diventa ricorrere plasmatica, di di e/o Inotropi la l'uso la e pressione dei vasocostrittori farmaci non è visibili: lesioni scalpo (soprattutto in sostitutivo età pediatrica), maxillofaciali, fratture dell'ipertensione intracranica. Il controllo della esposte; PIC è obiettivo prioritario per il mantenimento occulte: ematomi intra/retroperitoneali, ematoma pelvico, ossa alternativo al trattamento o miglioramento della pressione di perfusione emotorace, frattura o cerebrale. - lunghe, rottura aorta; Se ne consiglia l'uso: • per elevare i valori della PAM ancora • lesione midollare; inadeguata dopo reintegro volemico ed • pneumotorace; ottenere una normotensione arteriosa • contusione/tamponamento cardiaco; (PAM >90 mmHg); • eccessiva sedazione. • per migliorare la PPC quando il Queste cause vanno rapidamente ricercate e trattamento dell'ipertensione intracranica correttamente trattate. non risulta efficace al fine di ottenere una Pressione - È necessario mantenere sempre una di Perfusione Cerebrale >70mmHg. normotensione (Pressione Arteriosa Media >90 mmHg). È raccomandabile pertanto monitorizzare Farmaci utilizzabili in continuo la pressione arteriosa in modo cruento. La sede consigliata è l'arteria radiale ed il trasduttore di pressione dovrebbe essere tenuto a livello del meato acustico esterno, in modo da - Dopamina. - Se infusa a 2-5 µg/kg/min aumenta la contrattilità cardiaca e la gittata. A dosaggi superiori (fino a 10 µg/kg/min) 16 produce ulteriore aumento della gittata con una PaO2 di 90 mmHg e una saturazione di modesto aumento pressorio. Al di sopra dei emoglobina 10 rappresentano µg/kg/min aumentano le resistenze - Noradrenalina. - Provoca aumento superiore semplici ma al 97% importanti obiettivi. vascolari periferiche e di conseguenza i valori di pressione arteriosa media. arteriosa di Mantenere la normocapnia (PaCO2 di 35-40 mmHg). pressione arteriosa e di resistenze vascolari sistemiche. Il dosaggio iniziale consigliato, Non esistono indicazioni all' iperventilazione sufficientemente sicuro, in grado già di prolungata e l'iperventilazione preventiva (in aumentare i valori di pressione arteriosa è di assenza 0,02-0,04 dovrebbe essere evitata particolarmente nelle µg/kg/min, ma raggiungere dosaggi più necessario, prestando però si possono elevati la se di pressione massima Scelta dei farmaci funzionalità renale durante infusione di amine Sedazione simpaticomimetiche Analgesia essere attentamente monitorata. Il rischio potenziale Curari di Trattamenti di supporto anti-Epilettici indurre insufficienza renale elevata) prime 24 ore post-trauma . attenzione alla prevenzione di danni renali. La deve endocranica aumenta considerevolmente se i farmaci vasoattivi Sedazione: sono utilizzati in associazione a farmaci quali il mannitolo, gli aminoglicosidi, la vancomicina. Tale rischio si riduce se, invece, È necessario provvedere la volemia e l'infusione di liquidi vengono assistenza mantenute adeguate. sedazione ed analgesia, anche se non sono respiratoria, ad sempre, una previa adeguata presenti lesioni associate al trauma cranico. Ventilazione – Ossigenazione Obiettivi - Assicurare la pervietà delle vie aeree nei - controllo della sindrome da stress; pazienti in coma (GCS=8) con l'intubazione - controllo delle stimolazioni algogene; tracheale. Per indicazioni sulle modalità di - tolleranza al tubo tracheale; intubazione ed i farmaci da utilizzare si - adattamento al ventilatore; rimanda alla parte "prima valutazione e - riduzione delle alterazioni intracraniche indotte dal nursing. stabilizzazione delle funzioni vitali" delle Raccomandazioni. - Evitare e correggere immediatamente episodi Proprietà del farmaco ideale di ipossiemia. Classicamente si definisce ipossiemia una PaO2 =60 mmHg. Nel caso dei traumatizzati è prudente intervenire prima che questo livello venga raggiunto e garantire sempre e comunque una saturazione arteriosa superiore al 97%. Come limiti pratici - rapido inizio di azione e rapido metabolismo; - non accumulo; - assenza di metaboliti attivi; - riduzione della PIC e del metabolismo cerebrale; 17 non provocano variazioni dinamiche - non effetti collaterali cardiocircolatori; - rapida reversibilità per effettuare l'esame intracraniche o sistemiche se infusi a basso neurologico; dosaggio. - - Se somministrate in bolo e a dosaggi elevati basso costo. (Non esiste attualmente in commercio alcun possono: farmaco che presenti tutte queste caratteristiche.) - determinare modesta ipotensione arteriosa e arresto respiratorio; Nella scelta del tipo di sedazione è fondamentale - particolare i riflessi di tronco; che si considerino alcuni aspetti fondamentali: - - soprattutto nelle prime ore sono necessarie - possiedono azione anticonvulsivante; valutazioni neurologiche ripetute e frequenti e - riducono metabolismo minuti dalla sospensione del farmaco; (CBF); la stabilità emodinamica è essenziale in - in casi particolari, in particolare negli anziani e particolare in pazienti ipovolemici. Occorre negli etilisti, determinano reazioni paradosse evitare l'infusione troppo rapida ed il bolo caratterizzate da agitazione psico-motoria È consigliabile la somministrazione continua con l'utilizzo di Propofol pompe quindi Bolo 1-2 mg/kg effetti mantenimento 1-3 mg/kg/h infusionali. il Deve farmaco essere con meno depressivi sul sistema cardiovascolare. - ha attività ipnotica; - riduce il metabolismo e il flusso cerebrale e la PIC; Sono riportati i farmaci più comunemente utilizzati con dosaggi indicativi che, naturalmente, sono - numerosi fattori clinici, alla associazione con altri - a dosi elevate e dopo somministrazione in bolo può provocare ipotensione; farmaci e alla durata della somministrazione. Per ridurre gli effetti collaterali dovrà essere utilizzato ha rapidità di azione e breve cinetica di eliminazione; soggetti a notevole variabilità in relazione a - deve essere considerato l'elevato apporto di lipidi con la somministrazione continua; ragionevolmente il più basso dosaggio utile. - la reversibilità diminuisce dopo 36-72 ore di infusione; Benzodiazepine diazepam (bolo 0,03-0,1 mg/kg, l'infusione - infuso a basso dosaggio è stato associato, in continua può essere utilizzata ma provoca casi sporadici, alla comparsa di crisi motorie accumulo del farmaco); epilettiformi. midazolam (bolo 0,02-0,3 mg/kg , mantenimento 0,05-0,1 mg/kg/h); - il (CMRO2) ed il flusso ematico cerebrale privilegiato - moderatamente deve essere possibile effettuarle dopo pochi endovenoso. - modificare l'obiettività neurologica, ed in lorazepam (bolo 0,02-0,05 mantenimento 0,05-0,5 mg/kg/h). Oppioidi mg/kg, - Morfina (2-10 mg e.v.) - Meperidina che presenta però attività cardiodepressiva e minor managgevolezza Le benzodiazepine: - non possiedono proprietà analgesiche; - Fentanyl (bolo 0,25-1,5 µg/kg, mantenimento 0,3-1,5 µg/kg/h) 18 Recentemente sono state introdotte nuove importanza, in grado di modificare l'outcome. Non molecole potenti e con breve emivita. è possibile descrivere o approfondire tutti questi Si consiglia l'associazione di questi farmaci aspetti, che non sono peculiari del trattamento del nell'ambito del programma di sedazione anche se traumatizzato cranico e devono essere gestiti il malato non ha lesioni extracraniche di per sé secondo lo stato dell'arte di una "buona terapia algogene: il fine è una "difesa" dallo stress, dagli intensiva generale". Essi includono: stimoli esterni e dalle manovre di nursing che - la gastroprotezione; possono provocare un aumento della PIC. - la gestione dell'apparato respiratorio; L'associazione - il mantenimento di un bilancio idro-elettrolitico con miorisoluzione farmaci (come con per attività esempio di adeguato; le benzodiazepine) previene o riduce alcuni effetti - il controllo delle infezioni; collaterali dell'uso in continuo di questi farmaci (ad - la terapia nutrizionale; es. la "rigidità" muscolare). - il trattamento fisioterapico. Per quanto riguarda la terapia nutrizionale, dobbiamo ricordare che un'adeguata nutrizione è Curari associata ad una migliore evoluzione clinica. Non esistono indicazioni all'utilizzo routinario di L'alimentazione enterale precoce è consigliata; curari. In genere è sufficiente una profonda talvolta è presente un'intolleranza gastrica e può sedazione farmacologica. Se necessario, nelle essere utile la nutrizione enterale digiunale. condizioni indicate nel paragrafo "criteri d'uso", Questa inoltre facilita la gestione del paziente utilizzare miorilassanti non depolarizzanti, in nella fase subacuta e riabilitativa. infusione continua controllata. Criteri d'uso: Terapia antiepilettica - sempre associati a sedazione adeguata; - nel caso di grave ipertensione intracranica; Le crisi convulsive sono complicanze del trauma - per problematiche respiratorie; cranico ed esse sono dette "precoci" se si - per evitare il disadattamento dal ventilatore; verificano nella prima settimana e "tardive" se si - durante il trasporto; verificano più di sette giorni dopo il trauma. Nei - con possibilità di monitoraggio della fattori di rischio sembrano essere: la gravità del curarizzazione. trauma, le fratture affondate del cranio, le Complicanze: - i curari bambini si verificano con un'incidenza maggiore; i impediscono la valutazione contusioni e la presenza di ematoma. Occorre neurologica; ricordare la possibilità di crisi subcliniche o - possono mascherare una crisi epilettica; "elettriche" in pazienti curarizzati. - l'uso prolungato sembra essere legato a Profilassi farmacologica: maggior incidenza di complicanze infettive. - fenitoina e carbamazepina sono risultate efficaci nel prevenire le convulsioni posttraumatiche precoci, ma non quelle tardive. Altri aspetti terapeutici Quando i malati in fase acuta sono sedati con Il management comprende anche medico di questi altri aspetti di malati farmaci dotati di attività anticomiziale notevole 19 aspecifica - (benzodiazepine, propofol) la Va trattata energicamente ricordando però che profilassi sembra essere superflua; alcuni farmaci antipiretici possono avere un è sconsigliata per le crisi tardive. impatto negativo sull'emodinamica (riducendo la pressione arteriosa). Il mantenimento della normotermia con mezzi Terapia medica per il controllo della Pressione Intracranica Soglia di trattamento Per un corretto intracranica monitorizzata è trattamento necessario più farmacologici e fisici è quindi un obiettivo importante dell'ipertensione che precocemente la PIC sia possibile. Il monitoraggio della PIC è sufficientemente sicuro e così come la meticolosa prevenzione delle infezioni. L'ipotermia moderata (32-33°C) è da considerarsi oggi un'opzione terapeutica in attesa di verifica (vedi "Altre Opzioni") che non è tuttavia esente da La terapia proposta è contro l'ipertensione Trattamento urgente di sospetta ipertensione endocranica endocranica ed è indicata solo se la pressione endocranica è elevata. - trattamento, possibili gravi complicanze. legato ad un basso numero di complicanze. - del Il trattamento nell'adulto deve essere iniziato - Deliquorazione quando la PIC supera stabilmente (per - Mannitolo almeno 5 minuti) valori di 20-25 mmHg (15 - Iperventilazione mmHg - Tiopentone sodico - altre opzioni in presenza di craniotomia decompressiva). Prima di attuare un trattamento specifico devono essere esclusi, ed eventualmente corretti, alcuni Prima che sia iniziato il monitoraggio della PIC, è fattori ovviamente impossibile sapere se esista o meno che possono essere direttamente ipertensione responsabili dell'aumento della PIC: - - - endocranica, e la terapia non venoso sarebbe motivata. Tuttavia esistono condizioni (malposizionamento del capo e del collo, nelle quali il trattamento è indicato, dato il fondato disadattamento al ventilatore, pneumotorace); sospetto di ipertensione endocranica in atto, in cause di vasodilatazione cerebrale (febbre, particolare: ipercapnia, ipotensione, crisi epilettiche); - ostacolo al deflusso quando siano presenti segni clinici di cause di ipertensione arteriosa (dolore, stimoli erniazione transtentoriale (anisocoria e segni viscerali, sedazione inadeguata); di lato). - brivido; - iposodiemia; Scelta del trattamento - malfunzionamento apparecchiature. L'interpretazione dei dati del monitoraggio della PIC deve essere sempre associata a frequenti L'iperpiressia è un fattore di aggravamento molto valutazioni cliniche, TAC seriate e al calcolo della frequente nel decorso di questi malati e comporta pressione di perfusione cerebrale. La pressione modificazioni che endocranica deve essere mantenuta al di sotto aumentano il rischio di danno secondario e di del valore soglia salvaguardando la Pressione di ischemia. Perfusione Cerebrale, che deve restare superiore metaboliche e dinamiche 20 a 70 mmHg. Alcune terapie, infatti, possono inefficace, e la iperventilazione viene utilizzata ridurre la PIC ma causano, simultaneamente, quale ultimo presidio terapeutico, riservato ai casi diminuzioni Tale nei quali la PIC resti superiore ai valori soglia miglioramento nonostante il pregresso impiego di sedazione, della evenienza pressione determina arteriosa. un "cosmetico" della pressione endocranica cui non deliquorazione e mannitolo. corrisponde un miglioramento della PPC, che è invece essenziale per migliorare il flusso ematico Deliquorazione cerebrale. Le scelte terapeutiche devono essere effettuate considerando tutti i dati clinici e strumentali La deliquorazione permette una rapida rimozione di volume intracranico con conseguente riduzione della PIC: disponibili - posizionato un catetere ventricolare; La letteratura indica due possibilità terapeutiche: - un trattamento mirato, che presuppone una - ottenuta tramite l'analisi dei dati - un trattamento a scalini, che invece prende in considerazione meno l'utilizzo aggressivi e di - gravati - interpretando i multiparametrico, responsabile non è dati sempre del identificare dell'aumento avvenire il gradiente tra la punta del catetere e il punto una sottrazione troppo brusca potrebbe ventricolare, con un possibile peggioramento Non esistono prove di una superiorità di uno dei e deve causare sia il collabimento della parete ottiene risultato favorevole. approcci liquor illustrati al punto seguente; complicanze come prima scelta per poi due di circa 10 cm H2O, per evitare i problemi da arrivare a trattamenti più aggressivi se non si rimozione di gocciolamento del liquor deve essere di provvedimenti meno la lentamente; provenienti dal monitoraggio multiparametrico; - molto spesso la diminuzione della PIC è di breve durata; diagnosi eziopatogenetica dell'aumento della PIC la manovra è possibile solo quando è dello shift in caso di processo espansivo possibile, controlaterale, sia vere e proprie azioni di monitoraggio la della suzione causa ventricolare con possibilità di sanguinamento; pressione intracranica. sull'ependima - evitare le manipolazioni del catetere per minimizzare il rischio infettivo. La terapia a scalini è quindi raccomandabile per la sua semplicità e per la possibilità di essere effettuata anche in Centri in cui non sono utilizzabili monitoraggi multiparametrici. La deliquorazione impedisce la contemporanea lettura dei valori della PIC, in quanto effettuata con il sistema di misurazione aperto. Essa deve pertanto essere utilizzata in modo intermittente. La terapia a scalini include, oltre ad un livello basale di sedazione ed analgesia, l'utilizzo di Mannitolo deliquorazione, mannitolo e ipocapnia moderata, Ha sostituito nella pratica clinica gli altri diuretici che vengono introdotti in sequenza. In molti osmotici. I suoi meccanismi di azione sono Centri, ad esempio, si infonde mannitolo solo probabilmente molteplici. I più conosciuti sono gli dopo che la deliquorazione si sia dimostrata 21 effetti emodinamici sistemici e cerebrali e l'effetto L'utilizzo contemporaneo di altri diuretici quali la osmotico. furosemide non appare utile e inoltre l'effetto 1) Effetti emodinamici sistemici e cerebrali: additivo dei due diuretici sommati aumenta il rischio di ipovolemia. - espansione della volemia; - riduzione dell'ematocrito e della viscosità ematica; - - - - Iperventilazione (ipocapnia) aumento della gittata cardiaca e della L'iperventilazione permette una rapida riduzione pressione arteriosa; della incremento della pressione di perfusione cerebrale quando la reattività dei vasi cerebrali cerebrale; alle variazioni di CO2 è mantenuta. Studi in aumento del flusso ematico cerebrale, in volontari sani hanno rilevato una riduzione del particolare nel microcircolo; flusso ematico cerebrale del 40% dopo una riduzione della PIC. riduzione della PaCO2 di 10 mmHg. La riduzione PIC producendo una vasocostrizione Gli effetti sul flusso cerebrale sembrano essere di flusso ematico cerebrale è circa del 3% per più marcati in pazienti con bassa pressione di ogni mmHg di riduzione di PaCO2. perfusione cerebrale (<70 mmHg) L'iperventilazione preventiva non si è dimostrata 2) Effetto osmotico. efficace ed è prudente evitarla soprattutto nelle Riduzione del volume intracranico, dovuta al prime 24 ore. richiamo di acqua nei vasi per il gradiente di Determinazioni di flusso ematico cerebrale in pressione osmotica indotto dal mannitolo nelle pazienti traumatizzati cranici hanno dimostrato regioni a barriera ematoencefalica integra. che questo nella maggioranza dei casi è ridotto Il Somministrare in boli ripetuti (0,25- 1g/kg in precocemente e che si approssima alla soglia 15-20'). ischemica nelle prime ore dopo il trauma. mannitolo diffonde la barriera Misurazioni concomitanti della saturazione di e quindi ossiemoglobina al bulbo giugulare (SjO2) hanno somministrazioni ripetute possono peggiorare la rilevato riduzioni della saturazione correlabili ad pressione del ischemia e rallentamenti EEG. L'ipoperfusione gradiente osmotico. Questo fenomeno è più cerebrale aumenta il rischio di ischemia indotta o frequente in corso di infusione continua. peggiorata ematoencefalica - attraverso danneggiata intracranica L'effetto è per evidente inversione 15-30 minuti dopo l'infusione e dura da 90 minuti a 6 ore. - - Monitorizzare l'osmolarità sierica prospettico dall'ipocapnia. sull'utilizzo L'unico studio dell'iperventilazione preventiva ha dimostrato un peggiore outcome dei e pazienti mantenuti ipocapnici. mantenerla inferiore a 320 mOsm. Nella fase preospedaliera l'iperventilazione è Rimpiazzare le perdite idro-elettrolitiche per indicata in presenza di segni clinici di erniazione evitare ipovolemia. transtentoriale (comparsa di anisocoria e di segni Il mannitolo, somministrato ad alte dosi, può di provocare insufficienza renale acuta; tale rischio è l'iperventilazione va associata al mannitolo, allo aumentato se contemporaneamente vengono scopo di "guadagnare tempo" per effettuare la somministrati TAC ed intervenire chirurgicamente. farmaci nefrotossici (antibiotici, lato). In tale situazione estrema vasocostrittori) o in caso di sepsi. 22 L'ipocapnia moderata (PaCO2 tra 30 e 35 mmHg), - l'induzione degli enzimi epatici; è considerabile un trattamento relativamente - il favorire lesioni da decubito. esente da gravi complicanze e frequentemente Indicazione: efficace - nel pressione controllare intracranica. un La aumento sua della indicazione Non vi è indicazione d'uso come sedazione. L'impiego precoce a scopo "mirata" è l'iperemia cerebrale assoluta o relativa, ("protezione difficilmente dell'ipertensione intracranica) non ha dimostrato diagnosticabile e monitorizzabile cerebrale" o preventivo prevenzione nella pratica clinica. Per minimizzare il rischio di benefici clinici. peggiorare una eventuale ipoperfusione cerebrale 3) Il tiopentone ad alte dosi è un'opzione è consigliabile una condotta terapeutica in pazienti che presentino una prudenziale, mantenendo un'ipocapnia moderata solo per il ipertensione tempo necessario sulla guida della PIC, con terapia monitoraggio della terapeutico è da considerare una terapia determinazioni dei EtCO2 valori e frequenti emogasanalitici standard. estrema, e, intracranica non refrattaria Questo routinaria, alla atteggiamento non essendoci possibilmente, della saturazione venosa giugulare evidenze di efficacia. Il suo utilizzo deve L'ipocapnia marcata (con PaCO2 tra 25 e 30 essere attentamente valutato in una coorte mmHg) selezionata è un'opzione l'ipertensione terapeutica intracranica non quando risponde ipertensione alla ischemia cerebrale misurando la saturazione venosa giugulare o, dove possibile, il pazienti intracranica che presentino refrattaria alla terapia". terapia standard. È prudente escludere una eventuale di Prerequisiti per intraprendere il trattamento: - normovolemia e condizioni emodinamiche stabili; flusso ematico cerebrale. - possibilità di monitoraggio EEG; Questo atteggiamento terapeutico non è da - disponibilità di adeguate risorse di nursing. considerare standard, in quanto non vi è evidenza Se necessario, si dovranno utilizzare farmaci di efficacia, ma consigliabile in pazienti selezionati inotropi sulla base delle attuali conoscenze. emodinamica deve essere monitorizzata; oltre al e monitoraggio pressione Tiopentone sodico vasopressori. standard venosa La situazione (pressione centrale) è cruenta e consigliabile posizionare un catetere di Swan-Ganz. I barbiturici appaiono esercitare i loro effetti di protezione cerebrale e riduzione della pressione Regime terapeutico endocranica attraverso due diversi meccanismi: Tiopentone sodico con bolo lento di 30 mg/kg; il 1) riduzione del flusso ematico cerebrale e del mantenimento della effettuato con dosi estremamente variabili, indicativamente di 2- metabolismo cerebrale 2) inibizione viene perossidazione lipidica 10mg/kg/h, ma può essere necessario utilizzare mediata dai radicali liberi. dosaggi superiori per ottenere costantemente I principali effetti collaterali sono: periodi di soppressione dell'EEG di 10-20 sec. La - - la depressione cardiocircolatoria e somministrazione deve essere scalata l'ipotensione arteriosa; gradualmente e mantenuta al dosaggio minimo la maggior incidenza di sepsi; che permetta di mantenere la soppressione EEG 23 desiderata; tale dosaggio può variare È tuttavia comunque da considerare notevolmente tra paziente e paziente, a secondo prioritariamente nel rapporto tra benefici della durata dell'infusione e del tipo di lesione incerti e rischi conosciuti la possibilità di cerebrale. Non essendoci una correlazione lineare instabilità circolatoria e di gravi complicanze con la depressione metabolica cerebrale, i livelli indotte dal mantenimento del paziente a ematici sono di scarsa utilità come guida del temperature inferiori ai 34°C. trattamento. Solo l'attività di burst suppression all'EEG, che andrebbe monitorizzato in continuo, è correlata Terapie farmacologiche di "protezione cerebrale" alla riduzione utile di metabolismo e flusso (circa L'evidenza oggi disponibile è a sfavore dell'utilizzo del 50%). La letteratura protocolli anglosassone regimi terapeutici considera nei applicati al pentobarbital (protocollo di Eisenberg: dose carico = 10 mg/kg in 30 minuti poi 5 mg/kg ogni ora per 3 ore e mantenimento 1 mg/kg/ora) ma in Italia questo farmaco non è disponibile. Il tiopentone è maggiormente liposolubile e quindi presenta maggiori problemi legati all'accumulo del farmaco. degli steroidi. Una recente metanalisi ha tuttavia posto le basi per nuovi trials prospettici. Altre molecole che hanno dimostrato in laboratorio interessanti proprietà di protezione cerebrale sono state testate in trial clinici o sono attualmente in corso di studio con appropriati studi clinici policentrici. Al momento attuale nessuna molecola è risultata capace di modificare significativamente gli esiti neurologici a distanza. Questi trattamenti non hanno dimostrato in modo Altre opzioni convincente la loro efficacia. Essi possono, opzioni invece, presentare effetti collaterali estremamente terapeutiche per il controllo della pressione gravi o costi organizzativi ed economici molto intracranica e per il trattamento medico del trauma rilevanti. cranico. Per nessuna di esse si è raggiunta dimostrarne l'efficacia e la sicurezza, prima di evidenza di efficacia in condizioni controllate. proporne l'utilizzo nella pratica clinica. La letteratura propone numerose - Il trattamento con ossigeno iperbarico. - La somministrazione di farmaci vasocostrittori, come - l'indometacina, l'ergotamina Nuovi studi sono necessari per Conclusioni (che, insieme ad altri provvedimenti fanno parte Benché solo alcuni siano fondati sull'evidenza della cosiddetta terapia di Lund). scientifica, i suggerimenti esposti sono apparsi, studiata sulla base della revisione della letteratura e prospetticamente in un trial clinico e pare in dell'esperienza clinica, ragionevoli ed utili nella grado di offrire vantaggi rispetto al gruppo pratica clinica e nell'organizzazione attuale. trattato secondo La situazione organizzativa non è adeguata al è stato trattamento corretto di questi pazienti in numerose invece sospeso per motivi di sicurezza dei zone del Paese; deve quindi al più presto essere pazienti. stati ridiscussa e ridefinita in modo più omogeneo, pubblicati. Sono perciò necessarie prove nonostante le ristrettezze economiche, secondo ulteriori per poter esprimere raccomandazioni. criteri più funzionali di efficacia. L'ipotermia moderata è stata convenzionalmente. studio multicentrico I dati Un statunitense non sono ancora 24 È auspicabile che questo lavoro possa contribuire Ringraziamenti. - Si ringraziano tutti i Colleghi che a rendere più forti e motivate le richieste degli hanno partecipato alle riunioni plenarie dei Gruppi operatori sanitari, anche in termini di strutture, di di studio congiunti, contribuendo alla riuscita dei personale e di attrezzature. lavori. La prevenzione e il trattamento immediato di tutti i Il gruppo di lavoro congiunto (1995-1997) era fattori di aggravamento, sistemici e cerebrali, e il completato da: F. Albertario (Pavia), C.Anile* mantenimento (Terni), dell'omeostasi sono obiettivi C.Arienta* (Milano), L.Bolli prioritari e di sicura efficacia nel prevenire il danno D.Caldiroli (Sondalo), cerebrale secondario e favorire il miglior recupero G.Caruso* (Legnano), del paziente. M.Cormio (Monza), Nel caso in cui il monitoraggio della PIC mostri un A.Ducati* (Ancona), G.Faccani* (Torino), R.A. aumento Fontana* (Milano), G.Frank* (Bologna), G.Galli* dei valori pressori intracranici si suggerisce di: (Brescia), R.Galzio° 1) escludere le cause extracraniche (compresa (Milano), N.Latronico G.Caruselli* (Terni), (Ancona), M.Cenzato* (Milano), L.Cristofori* (Teramo), (Verona), G.Iapichino (Brescia), C.Mariotti* l'inadeguata sedazione ed analgesia) e le (Firenze), P.Martorano (Ancona), L.Mascia (Bari), masse evacuabili chirurgicamente (TAC); R.Massei 2) garantire una pressione di perfusione deliquorazione, provvedimenti mannitolo C.Ori (Padova), A.Paolin (Treviso), A. Parma (Milano), G.Profeta* (Napoli), M.Scerrati* (Roma), E.Sganzerla* (Monza), L. superiore ai 70 mmHg; 3) intraprendere (Lecco), specifici: e ipocapnia Targa (Cesena), G.Trincia* (Mestre), G.Vecchi (Milano), D.Zappi (Cesena). moderata (PaCO2 di 30-35 mmHg). Solo in caso di inefficacia: Indirizzo per la richiesta di estratti: F.Procaccio - 4) effettuare terapie di secondo livello, gravate Servizio Anestesia Rianimazione B, Ospedale da maggiori complicanze: ipocapnia spinta Maggiore di Verona, Piazza Stefani, 1 - 37126 (PaCO2 di 25-30 mmHg), barbiturici ad alte Verona. E-mail: [email protected] dosi (Burst-suppression eventualmente EEG) decompressioni ed chirurgiche Bibliografia (interne e/o esterne). Il trattamento intensivo medico è ancora in gran Aitkenhead AR: Analgesia and sedation parte basato su opinioni e studi clinici non intensive care. Br J Anaesth 1989;63:196-206. conclusivi. Queste "Raccomandazioni" in sono pertanto suscettibili di continua revisione ed Andrews PJD, Piper IR, Dearden NM, Miller JD. hanno lo scopo di: Secondary insults during intrahospital transport of - suggerire comportamenti equilibrati ed head injured patients. Lancet 1990;335:327-30. improntati a una prudente valutazione dei - vantaggi e dei rischi nell'impiego di ogni Bullock R, Chesnut RM, Clifton G et al. Guidelines terapia; for the management of severe head injury. J stimolare ricerche cliniche controllate di Neurotrauma 1996;13:643-734. elevata qualità scientifica. 25 Changaris DG, Mc Gray, Richardson JD et al. Marion DW, Penrod LE, Kelsey SF et al. Correlation of cerebral perfusion pressure and Treatment of traumatic brain injury with moderate Glasgow Coma Scale to outcome. J Trauma hypothermia. N Engl J Med 1997;336:540-6. 1987;27:1007-13. Marion DW, Carlier PM. Problems with initial GCS Chesnut RM, Prough DS. 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