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crescere è possibile, basta crederci

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crescere è possibile, basta crederci
applicativo
di antonio Vendramini
CON MACCHINE BEN GESTITE,
SI POSSONO OTTENERE
PRODOTTI DI GRANDE QUALITÀ
E PRECISIONE. NON BISOGNA
FARSI SPAVENTARE DAGLI
INVESTIMENTI INIZIALI. OGGI
I PRODUTTORI DI TECNOLOGIE
SONO IN GRADO DI VENIRE
INCONTRO ANCHE ALLE
ESIGENZE PIÙ “RESTRITTIVE”.
CRESCERE È POSSIBILE, BASTA CREDERCI
P
uò sembrare strano, ma alcune volte, visitando un’azienda
per riportarne un’esperienza
per il lettore, ci capita di trovare quasi al termine della visita il
“punto di partenza” da cui poi
derivare tutta la struttura dell’articolo. Questa
situazione si è ripetuta nella visita della società
Gasperotti srl con sede a Rovereto (Tn), produttrice di porte blindate multifunzione. Questo punto di partenza si trovava proprio all’ingresso nella parte produttiva dell’azienda, ma
la nostra attenzione su di esso è caduta proprio all’uscita dallo stesso. Cosa veniva presentato di così importante all’ingresso della fabbrica? tre porte blindate prodotte dall’azienda
in cui si potevano sperimentare direttamente
alcune caratteristiche del prodotto: grande tenuta all’aria; elevato isolamento acustico e termico. Nel primo caso, all’interno di una struttura chiusa dentro la porta, vi era un gruppo
di ventilazione che soffiava aria a 80 Km/h: le
semplici striscioline rosa fissate lungo il perimetro di apertura della porta non si muovevano, indicando una grande tenuta del serramento chiuso. Nel secondo caso, all’interno
della porta vi era un altoparlante che emana-
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Linea FMS Salvagnini installata presso la società Gasperotti srl con magazzino, cesoiatrice e punzonatrice S4 e pannellatrice P4.(foto Lasertec)
va suoni a oltre 100 dB: nulla veniva percepito
all’esterno. Nell’ultimo caso, un elemento refrigerante portava all’interno una temperatura
prossima a -20°C che rimaneva poi sostanzialmente inalterata, con l’esterno a temperatura
ambiente di 20 °C (il signor Gianmario Gasperotti, che ci ha guidato nella visita, ci ha detto
in proposito: «Ci siamo dotati di un laboratorio attrezzato per l’effettuazione di test per la
qualifica dei nostri prodotti sui massimi livelli
in base alla normativa internazionale esistente»). Queste tre condizioni ci dimostravano la
grande qualità delle lavorazioni necessarie per
la realizzazione di queste porte e, soprattutto,
quelle per generare le strutture metalliche degli infissi delle porte e degli stipiti. La nostra
visita alla società Gasperotti era proprio dedicata alla osservazione delle macchine per la
lavorazione delle lamiere presenti nell’azienda
trentina.
Un po’ di storia
Il signor Gianmario Gasperotti ci illustra brevemente lo sviluppo di questa azienda: «Essa
sostanzialmente nasce con il bisnonno come
falegnameria meccanica artigianale per realizzare le parti mobili dei mulini. Dopo una breve interruzione a cavallo tra le due guerre, con
nostro padre, appassionato di aviazione, che
opera alla Caproni di Taliedo (Mi), l’attività riprende nel 1945 come azienda metalmeccanica. Nel 1975, per iniziativa di noi tre fratelli
Renato, Riccardo e il sottoscritto, inizia la pro-
La pannellatrice P4 è dotata dell’opzione CUT per il taglio di piccoli profili piegati.(foto Lasertec)
duzione di serie di porte blindate (per soddisfare la richiesta di un cliente), affiancata alla produzione di serramenti metallici e carpenteria. Nel 1983, in risposta alla diminuzione di richieste di prodotti di serie, ci dedichiamo alla produzione esclusiva di sistemi speciali di sicurezza, portoncini e serramenti blindati. La nostra politica commerciale si è adattata a questa nuova realtà produttiva: partivamo sempre da un contatto diretto con un privato o con una piccola impresa che richiedeva di installare i nostri prodotti; da questi avevamo delle importanti reazioni sulla funzionalità dei nostri prodotti; dopo aver fatto i necessari adeguamenti, passavamo alla loro commercializzazione su una scala più ampia attraverso distributori. Devo osservare che in tutte queste evoluzioni l’attività dell’azienda si è
sempre contraddistinta per creatività, attenzione all’innovazione e soprattutto alla formazione tecnica del personale. Fino agli inizi del
nuovo millennio tagliavamo e piegavamo la lamiera con macchine a controllo numerico, ma
la professionalità dell’operatore ha sempre
avuto una grande incidenza sulla qualità del
prodotto e in tutto questo eravamo facilitati
dalla nostra abitudine di dare una formazione completa ai nostri collaboratori che dovevano avere una visione ad ampio spettro del
nostro lavoro per poterlo meglio capire e per
poter eseguire al meglio quello che veniva loro
richiesto. Tutto cambiò nel 2003 dopo un incontro occasionale con Salvagnini.
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Il coraggio premia
Il nostro interlocutore così prosegue: «Eravamo coscienti che dovevamo migliorare le nostre tecniche di lavorazione della lamiera, al fine di ottenere componenti di maggiore qualità
e precisione. Sapevamo che molte macchine
prodotte da Salvagnini ci sarebbero state utili, ma le potenzialità di investimento erano limitate viste le piccole dimensioni dell’azienda
(ancora oggi abbiamo una trentina di addetti).
Quando abbiamo intavolato la discussione con
Salvagnini, ci ha colpito l’approccio sistemico
adottato dal fornitore che ha cercato di capire quali erano le nostre effettive esigenze produttive. Da tale analisi nacque la proposta di
un centro di punzonatura-cesoiatura S4 usato,
ricondizionato e garantito da Salvagnini, con
carico/scarico automatico e, soprattutto, dotata di tutte le lavorazioni che servivano ai nostri
scopi e null’altro. La situazione migliore, a nostro avviso, era una macchina che avrebbe potuto essere “implementata” per poter soddisfare esigenze future e la S4 usata che ci portavamo in casa lo era. Con questa macchina,
che era ancora dotata di un controllo su base Unix, si procedeva automaticamente a lavorazioni di cesoiatura e punzonatura e tutto
questo poteva essere fatto con qualche forma
di parametrizzazione. Ringalluzziti da questo
sviluppo, nel 2005 ci siamo dotati di una unità
di piegatura robotizzata Roboformer, anch’essa ricondizionata e garantita da Salvagnini,
per cercare di automatizzare le operazioni di
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applicativo
All’ingresso nella parte produttiva dello
stabilimento Gasperotti srl vi sono le tre porte
con i test di tenuta all’aria, isolamento acustico e
termico: il «punto di partenza». (foto Lasertec)
piegatura delle lamiere. In realtà non siamo
mai riusciti ad adattare, come avremmo voluto, questo tipo di sistema al nostro prodotto. Era però diventato un elemento di richiamo per la nostra clientela che vedeva in esso un segno della nostra innovazione tecnologica, cosa che non era altrettanto visibile nella S4 che utilizzavamo invece su tre turni, con
nostra grande soddisfazione. Devo però osservare che anche grazie all’impiego dell’unità Roboformer, nell’ottobre del 2006 la nostra
azienda ha ricevuto il 1° premio fra le aziende del trentino per «L’impegno all’igiene e alla sicurezza del lavoro, all’integrazione sociale, economica e ambientale dell’attività lavorativa» per aver tolto al personale lavorazioni
pesanti e aver così consentito l’inserimento di
personale femminile in linea».
ni. Anche in questo caso Salvagnini ci è venuta incontro proponendoci la vendita di una linea S4+P4 che era nello show room, la sua integrazione con un magazzino e la fornitura di
accessori che, come vedremo, noi ritenevamo indispensabili. In più, procedevano al ritiro delle nostre macchine usate. In questo modo avevamo a disposizione una vera e propria
linea FMS di produzione flessibile». Il sig. Pierandrea Bello, project manager della società Salvagnini, ci dice in proposito: «Anche in
questo caso abbiamo lavorato a stretto contatto con il nostro cliente. Abbiamo installato
un magazzino su 9 livelli in grado di alimentare con continuità e a foglio singolo la punzonatrice – cesoiatrice S4 che è stata dotata di
una unità di maschiatura ed etichettatura in
modo che sia poi possibile identificare i pezzi che, molte volte, risultano essere uno diverso dall’altro dato il ridotto numero di pezzi per
lotto. In uscita di questo sistema vi è l’unità
di impilamento, seguita dall’unità di carico di
una pannellatrice P4-2525 (in grado di operare con un foglio avente lunghezza di 2500 mm,
per una altezza di piega di 254 mm). Questa linea S4+P4 Salvagnini ottimizza i tempi di produzione e migliora drasticamente la logistica
di fabbrica. Inoltre i suoi allestimenti automa-
tici in tempo mascherato e il controllo in tempo reale degli angoli di piega sono in grado di
assicurare altissimi livelli di produttività oltre
che la reale ed effettiva possibilità di lavorare «a lotto unitario». Il software Pack Modus
che governa la linea consente di gestire e bilanciare tutte le fasi di lavorazione anche in
presenza di differenze sostanziali nel tempo
ciclo tra le operazioni di punzonatura-cesoiatura e pannellatura, garantendo così un funzionamento continuo e costante della linea di
produzione». Il signor Gasperotti interviene:
«Conoscendo le nostre necessità, Salvagnini
ha poi introdotto nella macchina P4 l’opzione
CUT». Il sig. Bello si inserisce: «Con questa
opzione si possono ricavare più profili o pannelli stretti, anche uno diverso dall’altro, da
un singolo foglio di lamiera, eseguendo dei tagli di separazione dopo ciascuna sequenza di
pieghe caratteristiche del profilo stesso. Con
l’impiego di questa opzione si possono quindi realizzare profili difficilmente realizzabili (per natura dimensionale) su una pannellatrice». Riprende il sig. Gasperotti: «Per noi
questa è stata una grande innovazione di processo che ci ha consentito innanzitutto di realizzare, per esempio, le strutture delle lamiere degli stipiti con incassi a 45°, cosa che da
il sistema fms
Gasperotti ci dice: «Per effetto dell’aumentata produzione, nel 2009 abbiamo dovuto ampliare l’area coperta dello stabilimento e questo ha comportato necessariamente lo spostamento delle macchine operatrici, cosa che
aveva un costo elevato, non proprio giustificato dall’età delle stesse che superava i 20 an-
Strutture in lamiera di stipiti e di porte blindate prodotte con la linea FMS Salvagnini installata presso la
società Gasperotti srl. (foto Lasertec)
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alla struttura stessa una maggiore stabilità data la maggiore simmetria rispetto alla struttura tipica precedente a U rovesciata in cui non
si possono avere punti di riferimento precisi.
Successivamente, ma è un elemento non trascurabile nell’economia di una azienda, ci ha
dato la possibilità di ottimizzare ancor di più
lo sfrido permettendoci di gestire nello stesso foglio di partenza sia la porta che lo stipite. Questa opzione è resa possibile per spessori fino a 2,3 mm (mentre l’operazione di piegatura può accettare lamiere con spessori fino
a 3,2mm) e noi correntemente operiamo con
fogli fino a 2 mm». Abbiamo osservato accuratamente questa funzione: l’opzione CUT utilizza un riscontro di taglio creato da un utensile
di piega a forma di piastra e una lama di taglio
verticale che risulta essere sovrapposta alla lama inferiore di piega. Molti profili arrivano poi
già correttamente punzonati dalla S4. L’unico
operatore della linea deve provvedere al controllo della presenza dei fogli nel magazzino e
al prelievo dei pannelli o dei profili realizzati
(che escono in realtà a poca distanza di tempo
l’uno dall’altro). Il commento del sig. GaspeCon l’opzione CUT della pannellatrice P4 è possibile ottenere piccoli particolari, riducendo gli
sfridi. (foto Lasertec)
Gianmario Gasperotti, titolare assieme ai fratelli
Renato e Riccardo della società Gasperotti srl.
(foto Lasertec)
rotti: «Questa linea è entrata in produzione a
fine 2010 offrendoci il grande vantaggio di poter procedere operando in maniera completamente parametrica le lavorazioni dei nostri
prodotti. Essa è diventata il cuore dell’azienda
e per tutti noi addetti sentire la sequenza continua dei battiti della punzonatrice in S4 è ormai come sentire quelli del nostro cuore. Abbiamo instillato nei nostri collaboratori il concetto che dalle macchine dipende la nostra
operatività e che esse hanno un’anima interna
che va sempre tenuta in considerazione dall’operatore che deve entrare in colloquio con lei.
Sembrano frasi fatte, ma realmente da questo
dipende la vita di una azienda. L’operatività
della nostra linea è massima grazie alla buona formazione del nostro personale, al servizio
di teleservice (con team viewer e easy data)
di Salvagnini che ci semplifica ogni problema
di gestione e di manutenzione e, infine, grazie
all’uso di lamiere di qualità». Mentre dice questo, ci fa vedere direttamente dei profili piegati sulla pannellatrice e tagliati grazie all’opzione CUT (sono gli elementi degli stipiti): «Grazie alla modalità di piegatura tipica della pannellatrice la lamiera è poco tensionata; la piega è molto dolce anche se eseguita con raggi di
curvatura molto stretti. La qualità che garantisce una pannellatrice, per di più ben gestita
come la nostra, permette di ottenere a sua volta prodotti di grande qualità e precisione». Ri-
torniamo in questo modo al famoso punto di
partenza citato all’inizio. Il signor Bello poi ci
avvisa che Salvagnini ha installato nell’azienda
Gasperotti il software OPS (Order Processing
System) che integra la linea nel software gestionale proprio dell’utente. Per avere una visione diretta della grande operatività di questa opzione, passiamo nell’ufficio commerciale dell’azienda (posto direttamente a fianco di quello in cui il signor Gianmario Gasperotti ci ha ricevuto). Direttamente dal listino
degli ordini ricevuti, vengono selezionati quelli che devono essere lavorati e questi vengono trasferiti al software OPS che, grazie all’architettura parametrica dei programmi che è
insita nel linguaggio di programmazione Salvagnini, li trasforma direttamente in programmi macchina senza che sia necessario rifare
di volta in volta i singoli programmi sebbene
nella nostra produzione siamo in condizioni di
lotti quasi unitari. «In questo modo è possibile
operare senza intoppi anche con prodotti singoli. Questa nostra grande possibilità di poter
rispondere ai clienti in tempi brevi, in maniera estremamente flessibile, utilizzando macchine che ci consentono grande qualità e precisione sta, sempre più, diventando la nostra
arma vincente. Tutto questo grazie all’incontro con Salvagnini di quasi dieci anni orsono».
Il futuro in conclusione
Quello che è stato il punto di partenza dell’articolo può essere considerato, in conclusione,
anche quello per l’immediato futuro dell’azienda. Il sig. Gasperotti, congedandoci, infatti ci dice: «Le necessità di risparmio energetico, connesse a quelle di poter vivere in un ambiente
salutare, stanno concretandosi sempre più velocemente nello sviluppo delle cosiddette “casaclima”, abitazioni quindi che siano rispettose
dell’ambiente, del vivere civile e del risparmio
energetico. Per soddisfare queste condizioni
stanno ormai sempre più diffusamente sorgendo edifici di classe A. Queste strutture devono
però poter utilizzare serramenti e porte che siano in grado di rispettare le stesse condizioni.
Questa è la nostra carta vincente per il futuro, come dimostrato dai nostri test, grazie alle
macchine utilizzate», come citato ampiamente
nel nostro “punto di partenza”. ■
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