EPIDEMIOLOGIA FATTORI DI RISCHIO Il PUNTO TESTA COLLO
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EPIDEMIOLOGIA FATTORI DI RISCHIO Il PUNTO TESTA COLLO
SITO aziendale– PUNTO TESTA COLLO EPIDEMIOLOGIA I tumori maligni del distretto testa e collo rappresentano, a livello mondiale, circa il 10% dei tumori maligni negli uomini ed il 4% nelle donne. Nella provincia di Modena, in base ad una valutazione dei dati forniti dal Registro Tumori Provinciale, nel 2009 sono stati diagnosticati 98 casi di neoplasie maligne della testa e del collo, corrispondenti a circa il 3,5% del numero complessivo dei tumori maligni. Le fasce d’età più colpite sono per i maschi quelle tra i 45 ed i 74 anni, per le donne tra i 60 ed i 75 anni e oltre. La sede più colpita è la laringe; a seguire cavo orale ed orofaringe. FATTORI DI RISCHIO Il fumo rappresenta di gran lunga la causa principale dei tumori maligni della testa e del collo nei paesi sviluppati. Il rischio di sviluppare uno di questi tumori maligni in soggetti che fumano meno di 15 sigarette al giorno è di 3-4 volte aumentato rispetto ai non fumatori mentre per livelli di fumo maggiori sale a 9-10 volte. Tale rischio, tuttavia, declina sostanzialmente circa dieci anni dopo la cessazione del fumo. Per i tumori maligni del cavo orale l’associazione è forte oltre che con il consumo di sigarette, con l’uso di pipa e sigari. Dopo il tabacco, il secondo responsabile delle neoplasie della testa e del collo è il consumo elevato di bevande alcoliche. L’aumento di rischio nei forti bevitori (più di 8 bicchieri al giorno) è di 2-3 volte per la laringe, ma di 3-5 per cavo orale e faringe. Nel caso di cavo orale e faringe si verifica un’interazione sommatoria tra fumo e alcol, che porta nei soggetti che fumano e bevono a elevatissimi rischi relativi (50-100). Anche se i tumori maligni della testa e del collo in soggetti che non hanno mai fumato sono molto rari, aumenti moderati di rischio sono stati dimostrati in forti bevitori non fumatori. Inoltre, il rischio di tumore è proporzionale alla quantità di etanolo assunta e non dipende dal tipo di bevanda alcolica (vino, birra o superalcolici) consumata in prevalenza. Inoltre, è allo studio la possibilità che alcuni tipi di virus, soprattutto del genere papilloma virus umano, possano giocare un ruolo importante. A differenza delle altri sottosedi, i carcinomi della rinofaringe sono rari eccetto che in alcune popolazioni ben definite quali Cinesi, Eschimesi, Filippini e abitanti di alcune aree del Nord Africa. Il PUNTO TESTA COLLO Il PUNTO testa-collo è una modalità di presa in carico del malato che garantisce la multidisciplinarietà e la centralità dello stesso, ovvero non è più il malato che deve andare alla ricerca dei vari specialisti, ma sono i vari specialisti che si pongono unitariamente a disposizione del malato per offrire un intervento tempestivo e integrato. Alla struttura possono afferire sia pazienti della provincia che extra provincia. La presa in carico avviene dalla diagnosi della patologia e prosegue nella fase terapeutica (chirurgica, radioterapica o oncologica) e prosegue nella fase di follow-up (visite di controllo), al fine di garantire al malato la continuità di cura. La suddetta modalità assistenziale si pone i seguenti obiettivi: • Migliorare la qualità assistenziale • Ottimizzare i tempi di trattamento, intesa sia nel senso di una riduzione • dei tempi di attesa che di rispetto dei tempi utili per le varie fasi terapeutiche • Semplificare le procedure burocratiche e dei conseguenti disagi per il paziente • Fornire al paziente un sostegno psicologico reale per tutto il percorso diagnostico-riabilitativo STRUTTURE COINVOLTE E REFERENTI PER AREA SPECIFICA Responsabile del Percorso Diagnostico Terapeutico: Dr.Angelo Ghidini Tel. 059/4222402 Otorinolaringoiatria E’ responsabile della applicazione a livello aziendale/dipartimentale del percorso e – col supporto dei responsabili/referenti delle diverse strutture coinvolte - del suo monitoraggio. In particolare e gli sorveglia l’andamento generale del percorso, in relazione agli obiettivi di sicurezza, efficienza, efficacia ed appropriatezza, rileva le criticità ed attiva azioni correttive e di miglioramento. Egli è garante dell’applicazione del percorso multidisciplinare scelto per il paziente, pianifica momenti sistematici di verifica dei risultati e controlla i risultati ottenuti per gli indicatori idonei al controllo del prcesso e stabilisce, in accordo con la direzione, eventuali necessità di apportare correzioni o miglioramenti. Referenti per Area specifica: Dr.ssa Federica Bertolini , tel. 059/4223222 Dr.ssa Roberta Depenni tel. 059/4223222 Oncologia Medica Oncologia Medica Dott.ssa Flavia Cantile tel. 059/4223222 Oncologia Medica Dr.sa Manuela Parmiggiani Radioterapia oncologica tel. 059/4222301 Radioterapia Dr.ssa Alessandra Casolo Tel. 059.422.2320 Medicina Nucleare Dr. Alessio Baccarani Tel. 059.4223692 Chirurgia Plastica e Ricostruttiva Dr.ssa Michelina Ciliberti tel. 059/4222238 Dr. Giuseppe Pollastri tel. 059/4224552 Radiologia 2 Chirurgia Cranio Maxillo facciale Dr.ssa Stefania Corrado tel. 059/4224983 Dr.ssa Maria Pia Luppi tel. 059/4222739 Dr. Paolo Barbieri tel. 059/4224920 Anatomia patologica Logopedia riabilitativa Psicologia Dr.ssa Silvia Gabriele tel. 059/4225096, 059/4222288 Lorena Martinelli Tel 059/4225564. Servizio Dietetico Organizzazione assistenza sanitaria non medica: Morena Castagnoli segreteria del Centro Organizzazione Oncologico attività Modenese e amministrativa segreteria PUNTO testa-collo tel. 059/4223222. Presidente LILT sezione di Modena Sig .Claudio Dugoni Lega Italiana Lotta ai Tumori - sezione di Modena Claudio Dugoni tel. 059/374217, 059/4225747 Ciascuno per la parte di competenza sorveglia l’andamento del percorso in relazione anche all’applicazione delle linee guida, protocolli, procedure previste, motivando eventuali decisioni che si discostino da quanto previsto. Svolge il monitoraggio attraverso gli indicatori di performance idonei per la parte di propria competenza e rappresenta il raccordo coi i colleghi della propria unità operativa per la condivisione delle informazioni e delle attività oltre che per gli aggiornamenti di carattere tecnico e scientifico. Ciascuno relaziona sull’andamento delle attività (rischi, eventi indesiderati, risultati, ...) al responsabile del Percorso e diffonde le informazioni necessarie a tutti gli operatori coinvolti della propria unità operativa. IL PERCORSO Il diagramma di flusso di seguito riportato descrive in maniera sintetica e schematica lo svolgimento del percorso diagnostico terapeutico ed assistenziale Al percorso vengono avviati esclusivamente i pazienti per i quali (cui) le indagini effettuate abbiano individuato una problematica di tipo neoplastico, oppure quelli per i quali si intenderà definire la natura del sospetto clinico di patologia neoplastica. Paziente con disfonia/disfagia/dispnea Ambulatorio medico di base Ambulatorio ORL 1°livello Controlli ambulatoriali periodici (1°livello) NO Ps odontoiatrico Ambulatorio maxillo facciale 1°livello Ambulatorio consulenze urgenti ORL Clinicamente sospetto SI Ambulatorio ORL 2°livello (valutazione strumentale fibroscopica e/o videostrobolaringoscopica) Indagini bioptiche (agoaspirato e/o biopsia-Imaging) Positività oncologica SI INTERVENTO CHIRURGICO Segreteria del PDT VISITA COLLEGIALE (team multidisciplinare costituito da oncologo, radioterapista, radiologo, ORL, maxillo-facc., ch. plastico, anat. patologo, endocrinologo) Segreteria del PDT VISITA COLLEGIALE (team multidisciplinare costituito da oncologo,radioterapista, radiologo, ORL, maxillo-facc.,ch. plastico, anat. patologo, endocrinologo) Guarigione clinica con margini liberi; no metastasi Programma terapeutico integrato chemio-radiante Margini chirurgici interessati e/o metastasi linfonodali Consulenza odontoiatrica pretrattamento NO FOLLOW UP (controlli clinici e/o strumentali ogni 2 mesi per il 1°anno poi ogni 6 mesi, poi annuali per sempre Chirurgia di completamento e/o di salvataggio Guarigione clinica SI Follow-up post-terapia (controlli semestrali In visita collegiale) Intervento psicologico e/o valutazioni dietetiche NO ACCESSO E RELATIVE PRESTAZIONI EROGATE Possono accedere al percorso diagnostico terapeutico oncologico per il distretto testa e collo i pazienti che presentano una diagnosi sospetta o accertata di neoplasia maligna del distretto testacollo. Non essendo un centro di screening il paziente non può accedervi direttamente dal medico di base, senza una precedente validazione clinica fornita da uno specialista. Sono esclusi dal percorso i pazienti con neoplasia maligna della tiroide. Il sospetto diagnostico viene formulato da uno specialista coinvolto nella struttura del PUNTO, generalmente un otorinolaringoiatra e/o uno specialista in chirurgia maxillo-facciale durante la visita che viene effettuata a livello ambulatoriale; questa può essere eseguita in ambulatorio divisionale, su specifica richiesta del medico di base,come urgenza nell’ambulatorio di Pronto Soccorso della clinica Otorinolaringoiatrica oppure negli ambulatori dei singoli medici a livello libero-professionale. Nei casi in cui sia ravvisato un sospetto di neoplasia il paziente viene avviato ad un percorso diagnostico che lo porterà ad eseguire un prelievo bioptico in anestesia locale o generale nel più breve tempo possibile, oltre all’esecuzione di indagini radiologiche mirate (Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) e/o Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) senza e con mezzo di contrasto). Una volta che la diagnosi di neoplasia è stata posta , il paziente entrerà nel percorso terapeutico che può variare a seconda dello stadio della malattia . APPROCCI TERAPEUTICI Possono essere identificati due raggruppamenti di approccio terapeutico: 1. Stadio 1 “chirurgico”. Nei casi in cui lo specialista Otorinolaringoiatra o Maxillo-facciale verifichi che esistono le caratteristiche per una terapia risolutiva di tipo chirurgico il paziente, previa discussione del caso in ambito multidisciplinare, viene avviato direttamente all’intervento e , se all’esame istologico definitivo, non emergano fattori inaspettati che impongono ulteriori trattamenti, il paziente verrà avviato alla discussione collegiale. 2. Stadio 2 “multi terapeutico” Nei casi in cui lo specialista Otorinolaringoiatra o Maxillo-facciale non ravveda un’indicazione di tipo chirurgico e vi sia una indicazione alternativa (radioterapica e/o chemioterapica), il paziente verrà valutato collegialmente ed avviato al programma terapeutico combinato, specificatamente definito sulla base delle caratteristiche cliniche e anatomo patologiche della malattia. PERCORSI DI TRATTAMENTO Il programma terapeutico viene formulato tenendo conto non solo delle caratteristiche del tumore, ma considerando in egual misura anche le caratteristiche del paziente (età, condizioni generali, presenza di copatologie). La scelta della migliore terapia (chirurgica, radioterapica o chemioradioterapica) è comunque frutto, come e’ stato detto, di una discussione collegiale che coinvolge i singoli specialisti, che si riservano di richiedere ulteriori indagini al fine di ottimizzare il trattamento programmato LA VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE La decisione di avviare il paziente direttamente ad un trattamento chirurgico elettivo o, al contrario, ad una discussione collegiale per una presa in carico di tipo multidisciplinare viene stabilita in base a quanto previsto da linee guida nazionali o internazionali (NCCN: National Comprehensive Cancer Network), limitatamente al distretto testa e collo. Qualora si siano verificati i requisiti di ammissione ( diagnosi di sospetto o accertata di neoplasia del distretto testa collo ), il medico di riferimento prenota la visita. in questi casi il criterio di immissione in lista e’ sempre un criterio di urgenza. Dal momento della diagnosi istologica al momento della prima visita viene garantito il tempo massimo d’attesa non superiore alle 3 settimane. Nell’ambulatorio multidisciplinare, ovvero al momento della visita del paziente, sono solitamente sempre presenti specialisti otorinolaringoiatri, maxillo-facciali, oncologi, radioterapisti e dietisti. In questa sede il paziente viene valutato collegialmente per stabilire quello che sarà l’iter terapeutico per lui più idoneo e riceve spiegazioni sulle possibilità e i rischi-benefici relativi agli interventi terapeutici proposti. All’interno dell’equipe, esiste la possibilità di attivare anche un supporto psicologico per i pazienti o i familiari che lo richiedono o nei casi in cui gli specialisti del team lo ritengano lo opportuno . Qualora vi sia la necessità di ulteriori pareri e/o interventi specialistici (chirurgo plastico, odontoiatra, audiometrista, nutrizionista, tecnico di riabilitazione per la funzione deglutitoria e fonatoria), questi sono richiesti nell’ambito della stessa visita interdisciplinare. L’ambulatorio si svolge il mercoledì mattina dalle 8:30 alle 12:30 per le prime visite ed il primo controllo post radioterapia, mentre il mercoledì pomeriggio dalle 14:00 alle 17:30 per le visite di controllo. La sede delle visite collegiali è l’ambulatorio nr. 1, piano seminterrato ingresso 2, Radioterapia. Al termine della visita viene redatta la lettera per il medico inviante, contenente l’iter terapeutico definito ed eventuali relativi appuntamenti. Al momento della visita il paziente deve presentare una impegnativa per visita otorinolaringoiatrica /punto testa collo che sarà stata preliminarmente compilata e consegnata al paziente dallo specialista inviante ( otorinolaringoiatra e/o maxillo/facciale e/o oncologo e/o radioterapista ) nel caso delle prime visite e da uno degli specialisti del team multidisciplinare che programmano di volta in volta il follow-up nel caso delle visite di controllo. Durante la prima fase di follow-up ( visite di controllo ), sino ad 1 anno dal termine dei trattamenti effettuati, le eventuali indagini suggerite dagli specialisti nel referto della visita verranno programmate direttamente dal team multidisciplinare, mentre dopo tale periodo , lòe indagini proposte devono essere prenotate mediante il Centro Unico di Prenotazione ( CUp ) con impegnativa del Medico di Medicina Generale, e i relativi referti devono essere presentati al momento della visita successiva. Gli eventuali accertamenti diagnostici , qualora si ravvisasse invece il dubbio di una ripresa di malattia , verranno direttamente programmati all’interno della struttura ospedaliera dallo specialista di riferimento. LINEE GUIDA DI RIFERIMENTO L’approccio diagnostico e terapeutico avviene base a quanto previsto da linee guida nazionali o internazionali − NCCN Clinical Practice Guidelines in Oncology – Head and Neck Cancer v.I.2012 − Linee Guida AIOM-AIRO 2008 - I Tumori della Testa e del Collo − Meta-Analysis of Chemotherapy in Head and Neck Cancer (MACH-NC) 2001 IL TRATTAMENTO CHIRURGICO L’intervento chirurgico viene deciso in base alle caratteristiche della neoplasia (tipo istologico, dimensioni e sede) e alle condizioni generali del paziente. Trattandosi di neoplasie del distretto testa e collo, gli interventi possibili sono numerosi a seconda del distretto interessato. Per quanto riguarda le neoplasie laringee, attualmente la tendenza è un sempre maggior ricorso verso le terapie conservative, cioè verso le laringectomie parziali o subtotali, che consentono una vita socialmente più accettabile per il paziente. Il numero di laringectomie totali è andato sensibilmente(( in ))calando negli ultimi anni a favore degli interventi parziali, confermando una tendenza a livello nazionale ed europeo. I trattamenti chirurgici a livello del distretto testa e collo, oltre alla parte di exeresi del tumore, che varia a seconda della sede interessata, prevedono nella maggior parte dei casi anche un trattamento di asportazione dei linfonodi loco-regionali, cioè un intervento di svuotamento laterocervicale (mono o bilaterale). Quest’ultimo viene a volte effettuato anche in assenza di metastasi latero-cervicali clinicamente presenti, quindi a scopo profilattico; la decisione in tal senso viene presa sulla base delle caratteristiche di estensione del tumore primario. A volte, in certi casi di neoplasie particolarmente estese, in cui vi sia comunque una indicazione chirurgica, la fase demolitiva, cioè di exeresi della neoplasia, può essere seguita da una fase ricostruttiva. Questo avviene grazie alla collaborazione che si è instaurata da tempo tra gli specialisti dei settori otorinolaringoiatrico e maxillo-facciali con quelli della Chirurgia Plastica e ricostruttiva. Negli ultimi anni sono stati eseguiti numerosi interventi di ricostruzione, contestualmente agli interventi di asportazione di varie neoplasie del distretto testa e collo, mediante la creazione di lembi microvascolari di diverso tipo, con risultati più che soddisfacenti. LA TERAPIA RIABILITATIVA POST CHIRURGICA Il trattamento riabilitativo è parte integrante della terapia oncologica chirurgica conservativa del distretto cervico-facciale, soprattutto nei casi di laringectomie parziali o subtotali. Tali interventi che a volte possono essere altamente demolitori, permettono comunque di ripristinare gradualmente le normali e fisiologiche funzioni laringee rappresentate da respirazione, deglutizione e fonazione. La funzione più compromessa risulta essere quella deglutitoria che provoca a volte una disfagia talmente grave da mettere a rischio la sopravvivenza del paziente. Diventa perciò fondamentale integrare la terapia chirurgica con il trattamento riabilitativo per il recupero deglutito rio, che viene svolto nell’immediato postoperatorio dal logopedista, il quale segue quotidianamente il paziente nella ripresa alimentare per via naturale, guidandolo nell’apprendimento di tecniche e manovre deglutitorie facilitanti. Il logopedista collabora perciò sia con l’equipe medico-chirurgico-infermieristica dell’Unità Operativa, sia con il Servizio Dietetico ed in certi casi con lo psicologo. In alcuni casi dopo la dimissione la terapia logopedica prosegue ambulatorialmente con il training per l’apprendimento della neovoce che completerà l’iter di recupero funzionale. Nel caso in cui siano ancora presenti modesti disturbi deglutitori, il paziente potrà essere avviato a periodi di DH riabilitativi nel momento del pasto. LA RADIOTERAPIA La radioterapia delle neoplasie del distretto cervico-facciale costituisce in genere un trattamento integrato rispetto alle altre modalità, quella chirurgica e quella medica. In alcuni casi specifici, nei pazienti in cui la sede della neoplasia, non sia accessibile ad un’ adeguata chirurgia, in stadi avanzati, con la finalità di risparmiare la funzionalità di un organo, o di evitare soluzioni chirurgiche altamente mutilanti o deformanti, può esser impiegata come trattamento radicale con finalità di eradicare la malattia, in associazione alla chemioterapia. in stadi iniziali, ad esempio nei tumori glottici, la radioterapia può esser impiegata come modalità di trattamento esclusiva e con le stesse probabilità di ottenere il controllo di malattia, rispetto alla chirurgia. La radioterapia è la modalità prescelta in quei casi in cui,indipendentemente dallo stadio di malattia, il paziente per età o copatologie associate, non sia in grado di tollerare un trattamento chirurgico o chemioterapico. In altri casi la radioterapia può esser utile alla palliazione di sintomi, non controllati da altre modalità terapeutiche, come la disfagia, la presenza di grosse masse cervicali, che determinano sintomatologia compressiva. Il trattamento è impostato dagli specialisti del reparto di Radioterapia, ed è preceduto dalla visita con il medico radioterapista, durante la quale il programma terapeutico comunicato in occasione della visita collegiale è illustrato più estesamente, con particolare riferimento alle varie fasi del processo radioterapico e all’accurata descrizione dei risultati e degli effetti secondari a breve e lungo termine della terapia proposta. LA CHEMIOTERAPIA Nei casi di pazienti in cui si preveda un trattamento di tipo chemioterapico, lo specialista di riferimento diviene lo specialista oncologo e il paziente eseguirà quindi sotto le sue direttive le terapie presso il COM. Nel trattamento delle neoplasie localmente avanzate, la chemioterapia può essere somministrata secondo due modalità sostanzialmente equivalenti: a) CONCOMITANTE alla radioterapia, cioè con inizio contemporaneo delle due modalità di trattamento; b) di INDUZIONE, in cui la somministrazione di 3 ciclidi chemioterapia precede la fase in cui chemio e radioterapia sono erogate contemporaneamente. Nel caso in cui, a debita distanza dalla fine del trattamento chemio-radioterapico combinato, la malattia persista, viene valutata a possibilità di un intervento chirurgico che elimini il residuo della neoplasia (chirurgia di recupero). Nei tumori di testa e collo operati, che abbiano l’indicazione a un trattamento complementare per ridurre il rischio di recidiva loco-regionale o a distanza, la chemioterapia e la radioterapia sono CONCOMITANTI e vengono definite ADIUVANTI. La chemioterapia viene somministrata per via endovenosa, con una periodicità solitamente di 3 settimane. Allo scopo di garantire un buon accesso venoso per l’infusione dei farmaci chemioterapici, viene solitamente posizionato un catetere venoso centrale (PICC), che può essere facilmente rimosso alla fine del trattamento. Un buon accesso venoso centrale è inoltre importante nel caso in cui le inevitabili difficoltà all’alimentazione, che derivano dalla chemio-radioterpia concomitanti, comportino un calo di peso debilitante per il paziente e rendano quindi necessaria la temporanea somministrazione di sostanze nutritizie per via endovenosa. Oltre ai chemioterapici tradizionali, negli ultimi anni si sono resi disponibili dei farmaci biologici (solitamente immunoglobuline come il cetuximab), che sono in grado di bloccare uno specifico bersaglio sulla cellula tumorale e che vengono somministrati con cadenza settimanale contemporaneamente alla radioterapia. La loro efficacia è sostanzialmente uguale a quella dei farmaci chemioterapici e attende di essere confermata in via definitiva da numerosi studi in corso. L’inizio della chemioterapia è preceduto dalla visita con il medico oncologo, nella quale il programma terapeutico comunicato in occasione della visita collegiale viene illustrato più estesamente. L’INTERVENTO NUTRIZIONALE La terapia nutrizionale nel paziente con tumore del distretto testa -collo risulta fondamentale per prevenire un deterioramento dello stato nutrizionale, spesso presente fin dall’esordio della malattia, e indurre un graduale e progressivo miglioramento fisico che possa permettere al paziente malnutrito e/o ipofagico candidato a chemio o radioterapia di effettuare lo schema terapeutico programmato. La valutazione dello stato nutrizionale del paziente deve avvenire all’inizio della sua storia clinica e proseguire durante tutte le fasi terapeutiche modulandosi a seconda delle esigenze e delle nuove condizioni cliniche del paziente. Tale valutazione dovrà registrare alcuni fondamentali parametri nutrizionali, quali: • Body Mass Index (BMI) • • • • % di calo ponderale rispetto alle condizioni precedenti l’insorgenza della malattia; parametri biochimici, utili anche per la classificazione del grado di malnutrizione (emocromo con formula linfocitaria, albumina, transferrina, pre-albumina...) un’ approfondita indagine alimentare dal punto di vista quali-quantitativo Il trattamento nutrizionale per i pazienti affetti da neoplasia dovrà tener conto delle alterazioni metaboliche indotte dalla patologia ed essere in grado di soddisfare i fabbisogni calorico-proteici, vitaminici e minerali oltre a prevedere l’eventuale supplementazione di sostanze antiossidanti e disintossicanti in grado di ridurre lo stress ossidativo e la tossicità dei chemioterapici a base di cisplatino. Il supporto nutrizionale deve inoltre essere personalizzato sulla base dei fabbisogni, dello stato nutrizionale, delle condizioni cliniche presenti o in previsione dei trattamenti terapeutici a cui il paziente dovrà essere sottoposto. EFFETTI COLLATERALI La radiodermite è un effetto collaterale frequente del trattamento integrato chemioradiante, peggiorato dall’impiego di alcuni farmaci oncologici. Solitamente si manifesta soprattutto durante gli ultimi giorni del ciclo di radioterapia (approssimativamente dopo 3-4 settimane dall’inizio del trattamento). All’inizio del trattamento il paziente viene informato dell’importanza di mantenere la cute pulita, non utilizzare profumi o liquidi irritanti, utilizzare solo indumenti di fibre naturali e mantenere la cute idratata. Per la gestione di questi pazienti sono necessarie appropriate medicazioni che vengono gestite da personale infermieristico opportunamente addestrato attraverso corsi di formazione con la costante collaborazione dei medici, che insieme al nutrizionista impostano un programma terapeutico personalizzato. La costante supervisione del medico consente l’introduzione di una opportuna terapia antibiotica sistemica che risulta spesso fondamentale per la risoluzione clinica. I pazienti ancora in trattamento attivo vanno medicati solo dopo avere effettuato il trattamento radiante quotidiano, in quanto le medicazioni sono di norma rimosse in fase di radioterapia. Ogni medicazione richiede in media 40 minuti e la guarigione delle lesioni di grado maggiore avviene in circa 2-3 settimane con interventi quotidiani. Il personale infermieristico di riferimento è: • per la Divisione di Oncologia: Capo Sala Day Hospital COM Oriana Pisani • per il Servizio di Radioterapia : I.P. Gabriella Ruini, I.P. Stefania Morselli Sarà il medico di riferimento che durante la visita in ambulatorio segnalerà al personale infermieristico della struttura di appartenenza i pazienti che entreranno nel suddetto percorso. FOLLOW UP Una volta concluso il percorso terapeutico, viene stabilita la fase dei successivi controlli ( follow-up) che è di fondamentale importanza per il potenziale rischio di recidive della malattia neoplastica e che verrà gradualmente dilazionato nel tempo in caso di successo terapeutico. Le visite di follow-up sono prenotate dai pazienti stessi , sempre presso la segreteria del COM (tel.059 4223224), secondo le indicazioni fissate dagli specialisti, nella visita precedente. ACCESSO PRESSO PRONTO SOCCORSO SPECIALISTICO Il Pronto Soccorso Otorinolaringoiatrico é situato presso 8 piano, Ingresso 1, aperto 24 ore su 24 in caso di problematiche di competenza ORL. L’ambulatorio affido oncologico del Dipartimento Integrato di Oncologia, Ematologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio (indirizzato soprattutto ai pazienti in trattamento attivo presso il Servizio di Radioterapia e/o presso la Struttura Complessa di Oncologia) é situato presso il Centro Oncologico Modenese, II piano, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 18:00 ed il sabato mattina dalle 8:00 alle 12:00. L’ambulatorio al di fuori dei suddetti orari è chiuso, così come nei giorni di festività. INDAGINE QUALITA’ DELLA VITA: Negli ultimi anni la valutazione della qualità della vita ha assunto un ruolo sempre piu’ importante nell’ambito della patologia tumorale, tanto da costituire un indicatore fondamentale per la valutazione del successo terapeutico. Per tale motivo anche noi abbiamo deciso di introdurre un metodo di valutazione della qualita’ della vita nel PDT tumori testa e collo. Si e’ deciso di utilizzare a tale scopo due questionari gia’ largamente utilizzati in ambito oncologico: il Karnofsky performance scale e il Performance status scale for head and neck cancer patients. Il primo consiste di una scala di valori compresa tra 0 e 100 dove ai valori minimi corrisponde uno stato di salute maggiormente compromesso, mentre al 100% corrisponde uno stato di buona salute. Il secondo consta di 3 sottoscale, una relativa alle abilità nell’alimentazione, la seconda alle abilità di comunicazione e la terza relativa all’alimentazione in pubblico. I punteggi in ogni sottoscala variano da 0 a 100, e i punteggi maggiori stanno ad indicare una migliore performance. Il questionario testa e collo viene sottoposto al paziente prima e/o dopo aver iniziato un trattamento. In questo modo si può quantificare se il reinserimento nella vita sociale del paziente è accettabile o no e si possono anche comparare gli effetti dei vari tipi di terapia sullo stato psicofisico del paziente VERIFICA DEI RISULTATI E MONITORAGGIO DEL PERCORSO AUDIT CLINICO Tutti i casi trattati all’interno del PDTA rispetto ai quali si verifichino particolari criticità sono oggetto di confronto e di discussione collegiale tra tutte le discipline coinvolte nel trattamento attraverso lo svolgimento di SEA_Significant Event Audit (vedi procedura aziendale PO86 “Modalità di svolgimento del SEA_Significant Event Audit”). La casistica viene studiata attraverso lo svolgimento di audit clinico (vedi procedura aziendale PO85 “Modalità di svolgimento dell’Audit clinico”) e i cui esiti rimangono documentati e discussi collegialmente per la condivisione delle informazioni e delle conoscenze con tutti i professionisti interessati L’attività di verifica dei risultati é sistematica e prevede momenti di confronto all’interno dell’equipe dei professionisti coinvolti. In particolare almeno 1 volta all’anno il Responsabile generale organizza un incontro di riesame ( audit clinico ) la cui partecipazione é rivolta a tutti coloro che ricoprono ruoli di responsabilità all’interno del PDTA. Il Responsabile generale del PDTA potrà convocare incontri aggiuntivi in base alle necessità rilevate. La verifica prende in considerazione: • L’andamento generale del PDTA sulla base degli indicatori stabiliti • La gestione degli eventi indesiderati clinici ed organizzativi • Gli esiti dlel’indagine di customer satisfaction • I risultati correlati agli eventuali obiettivi di budget • l’andamento su eventuali attività di ricerca avviate in proposito • lo stato di avanzamento dell’attività di formazione ed addestramento degli operatori I risultati di tale attività di verifica sono verbalizzati. INDICATORI DI ATTIVITA’ • numero di prime visite • numero di controlli • numero totale di pazienti inseriti nel percorso • numero di pazienti con percorso esclusivamente chirurgico INDICATORI DI PROCESSO INDICATORE TEMPO DI PERMANENZA DEL PAZIENTE IN LISTA D’ATTESA INTERVALLO TRA DIAGNOSI E INIZIO TRATTAMENTO DI INDUZIONE INTERVALLO TRA INDUZIONE E INIZIO RT Standard di riferimento < 30 gg </= 3 settimane >11-15 gg e < 30 gg INTERVALLO TRA INTERVENTO CHIRURGICO E INIZIO TRATTAMENTI ADIUVANTI </= 6-8 settimane INTERVALLO TRA INDICAZIONE AL TRATTAMENTO E INIZIO TRATTAMENTO RT-CT CONCOMITANTE (escludendo pazienti con induzione) % di lettere di prima visita complete di tutte le informazioni relative a una corretta stadiazione, programma terapeutico, condizioni cliniche del pz e indagini ulteriori proposte < 30 gg 100% INDICATORI DI PERFORMNCE CLINICA INDICATORE MARGINI INDENNI ALL’INTERVENTO CHIRURGICO DEFINITIVO (Stratificati per localizzazione) NUMERO DI COMPLICANZE CHIRURGICHE (stratificate per tipologia) TOSSICITA’ RADIOTERAPICA TARDIVA stratificata per tipologia: % TL>/=G2, % TM,TF,TC,TS>/=G3 NUMERO PAZIENTI CON COMPLICANZE CHEMIOTERAPICHE NUMERO E % DI PAZIENTE CHA HANNO INTERROTTO L’ITER TERAPEUTICO PROGRAMMATO % DI EVIDENZA DI RECIDIVA ALL’IMAGING (TC o RM) CONFERMATO DAL DATO ISTOLOGICO Standard di riferimento Laringe R0 >/= 95% Cavità nasali R0>/= 70% Cavo orale R0>/=95% Ghiandole salivari R0 >/= 50% </=20% </= 5% </= 15% </= 5% >/= 60% % FALSI POSITIVI ALL’IMAGING CON RISCONTRO PET e/o BIOPTICO NEGATIVO % FALSI NEGATIVI ALL’IMAGING CON RISCONTRO BIOPTICO POSITIVO PAZIENTI CON PERDITA DI PESO SUPERIORE AI 15% NEGLI ULTIMI 6 MESI </= 35% STATO DELLE PRESTAZIONI DI ALIMENTAZIONE E VOCE ( SECONDO PERFORMANCE STATUS SCALE FOR HEAD END NECK CANCER PSS-HN) 70% >/= 70 per ND (normal diet) 70%>/= 75 per EP (eating public) 70% >/= 75 per US (comprensibilità della voce) 70% >/= 80 KPS VALUTAZIONE DEL KARNOFSKY PERFORMANCE STATUS SCALE POST-TRATTAMENTO </= 5% </= 10% RUOLO DEL VOLONTARIATO Nell’ambito del PUNTO il volontario svolge un ruolo importante per il supporto al paziente, in particolare l’Associazione Modenese La Nostra Voce, nata per la tutela e l’assistenza dei pazienti affetti da tumore alla laringe e per supportare le loro famiglie sul territorio della Provincia di Modena. Le attività svolte dall’Associazione sono le seguenti: • Counseling e sostegno psicologico pre, intra e post operatorio al paziente e alla famiglia. Tale attività viene svolta in un ambulatorio dedicato per assistere i pazienti e dare un supporto ai familiari durante tutto il percorso di cura in ospedale e organizzare l’immediata assistenza a domicilio dopo la dimissione. I volontari presenti in ambulatorio, operando in sinergia con il personale del Reparto di Otorinolaringoiatria, daranno tutte le informazioni relative alla miglior gestione del periodo di ricovero e cura. • Immediata assistenza domiciliare post-dimissione per le prime medicazioni rese necessarie dall’intervento, inclusa l’autogestione dell’ eventuale stomia. • Prosecuzione delle visite domiciliari con fini di sostegno psicologico. • Avvio alla rieducazione fonetica (per singoli pazienti) con logopedista. • Assistenza domiciliare ai pazienti in fase critica avanzata di malattia. • Centro di riferimento nazionale per corsi di riabilitazione, ginnastica funzionale e terapie in acqua. • Assistenza burocratica per il disbrigo di pratiche di invalidità e accompagnamento. • Supporto alla ricerca per patologia correlata. • Aggiornamento costante a carattere scientifico e tecnico. • Attività di aiuto a pazienti e familiari per il reinserimento sociale. • Attività di prevenzione di fumo e alcol e agenti inquinanti ambientali. I volontari sono presenti presso il Reparto di Otorinolaringoiatria (Ingresso Centrale, 8 piano, Reparto di Otorinolaringoiatria): Lunedì, mercoledi, giovedì, venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 Il martedì, dalle ore 14.00 alle ore 16.00 i volontari sono coadiuvati dalla presenza dello psicologo. Contatti: ASSOCIAZIONE MODENESE “LA NOSTRA VOCE” via Cialdini, 4 - 41121 Modena lunedì e sabato: dalle ore 9.30 alle ore 11.30 Telefono e fax 059 330567 [email protected] · www.lanostravoce.it RIFERIMENTI BIBLOGRAFICI • • • • • • Posner MR,Hershock DM, Blajman CR et al: Cisplatin and Fluorouracil alone or with Docetaxel in Head and Neck Cancer.N Engl J Med. 357(17):1705-15,2007 Vermorken JB, Remenar E,Van Herpen C,et al: Cisplatin,fluorouracil and docetaxel in unresecable Head and Neck Cancer.N Engl J Med.357(17):1965-704;2007 Bernier J,Cooper JS, Pajak TF et al. 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