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Oncologia Testa-collo Oncologia Testa collo
Oncologia Testa-collo Testa collo UNIVERSITA’ DI ROMA “LA SAPIENZA” UNIVERSITA’ SAPIENZA” CATTEDRA DI CHIRURGIA MAXILLOMAXILLO-FACCIALE Prof Giorgio Iannetti Prof. EPIDEMIOLOGIA • Il cavo orale/orofaringe l / f i rappresentano la l sede d primaria i i di insorgenza delle neoplasie maligne del distretto testa-collo • LL’incidenza incidenza media in Italia è di circa tre nuovi casi su 100 000 abitanti / anno • Il picco di insorgenza si ha nella VI-VII decade • Lieve prevalenza del sesso maschile (l (l’incidenza incidenza nelle donne è passata dal 15% degli anni ‘30 al 47% degli anni ‘90 per le l mutate abitudini bi di i di vita) i ) Cancer incidence, 1997 TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE ANATOMIA CAVO ORALE E’ compreso tra le labbra ed il pilastro tonsillare anteriore e comprende : • Labbra g mobile ((2/3 / anteriori)) • Lingua • Pelvi orale • Gengiva • Mucosa buccale • Trigono retromolare • Palato duro Ajcc 2002 TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE ANATOMIA OROFARINGE E’ compreso tra il pilastro tonsillare anteriore ed il faringe e comprende : Base lingua (1/3 posteriore) • Palato molle • Tonsilla palatina • Parete faringea Ajcc 2002 TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE SEDE D D’INSORGENZA INSORGENZA CAVO ORALE In ordine decrescente di frequenza: • Lingua mobile (2/3 anteriori) • Pelvi P l i orale l • Gengiva • Mucosa buccale • Labbra • Trigono Ti retromolare t l • Palato duro OROFARINGE • Base lingua • Tonsilla palatina • Palato molle • Parete faringea TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE ISTOLOGIA CAVO ORALE - OROFARINGE In ordine decrescente di frequenza: • Carcinoma squamocellulare (91%) • Adenocarcinoma delle ghiandole salivari minori • Linfoma • Melanoma M l • Sarcomi N.B. I linfomi sono più frequenti a livello dell’orofaringe per ll’abbondanza abbondanza del tessuto linfatico dell dell’anello anello del Waldeyer I tumori del distretto cervico facciale riflettono nella loro eterogeneità la varietà dei tessuti p presenti in q questa regione. g Ciascun sottotipo istologico si presenta con un particolare comportamento istologico. • Ca spinocellulare : spiccata invasione locale ( infiltra i tessuti sottostanti) metastatizza per via linfatica (N) con frequenza diversa secondo la localizzazione primaria di T; tardive la M a distanza. • Ca indifferenziato : • Ca adenoido-cistico: (origine ghiandolare) lento acrescimento locale tipo espansivo, crescita lungo le guaine perineurali, alta % di recidive. Rare metastasi su N , ffrequentii M polmonari l i • Adenocarcinoma: poco più rapido ed infiltrativo, metastatizza precocemente sia su N che h M • Melanomi,sarcomi, tumori nervosi, etc mostrano anche nel ditretto testa collo caratteristiche analoghe alle altre sedi di insorgenza. insorgenza minore invasività locale, secondarismi precoci. Trattamento Multidisciplinare • Chirurgia g • Radioterapia • Chemioterapia Ch i t i Sono le armi di cui disponiamo p e che vanno utilizzate dopo DIAGNOSIS , STAGING DIAGNOSIS • ANAMNESI • TIPO DI SINTOMI, INIZIO DELLA STORIA CLINICA • ABITUDINI DI VITA, FUMO ALCOL, INFEZIONI DA PAPILLOMAVIRUS, TRAUMATISMI CRONICI DA PROTESI ESPOSIZIONI A RADIAZIONI IONIZZANTI, PROFESSIONE ETC ESAME CLINICO ACCURATA ISPEZIONE ESTERNA ED INTRAORALE PALPAZIONE DEI LINFONODI DEL COLLO Q l è il primo Quale i accertamento t t diagnostico di ti da d effettuare? Biopsia Biopsia p incisionale o escissionale? Fisopatologia e pricipi di trattamento Ca spinocellulare RADICALITA’: asportazione della neoplasia circondata , in tutti i suoi margini g , da alcuni cm di tessuto sano SISTEMA LINFATICO DUE CATENE ORIZZONTALI DUE CATENE VERTICALI Rouviere 193 ASPETTI ANATOMO-FISIOLOGICI DI INTERESSE CLINICO DRENAGGIO OBBLIGATO DAI TERRITORI CEFALICI * VIE PREFERENZIALI DEL FLUSSO LINFATICO ** In generale la linfa proveniente da un determinato distretto attraversa per primi i linfonodi più prossimi al tumore * Cantù e coll. 1996 ** Fisch et al. (1964), Haagensen et al.(1972) ASPETTI ANATOMO-FISIOLOGICI DI INTERESSE CLINICO LA LINEA MEDIANA SUDDIVIDE LA RETE LINFATICA CERVICALE IN DUE UNITA’ FUNZIONALI AUTONOME Un tumore lateralizzato darà quasi sempre metastasi omolaterali SOVVERSIONE DEL NORMALE FLUSSO LINFATICO PER CAUSE PATOLOGICHE O IATROGENE LA RETE LINFATICA DEL COLLO E’ COMPLETAMENTE INCLUSA IN UN SISTEMA FASCIO-APONEUROTICO FASCIO APONEUROTICO Possibilità di eseguire interventi di svuotamento in monoblocco della rete linfatica satellite Cantù e coll. 1996 DISTRIBUZIONE DELLE METASTASI LINFONODALI NEL CARCINOMA DEL CAVO ORALE CARCINOMA DEL CAVO ORALE (QUALSIASI SEDE DI T) LINFONODI TRIBUTARI SITUATI NELLA PARTE ALTA DEL COLLO PROBABILITA’ METASTASI LINFONODALI LATEROCERVICALI PER SEDE DI T CARCINOMI SUPERIORI = CAPACITA’ METASTATIZZANTE BASSA ALVEOLO SUPERIORE GENGIVA SUPERIORE PALATO DURO 10–20% CARCINOMI INFERO-ANTERIORI = CAPACITA’ METASTATIZZANTE MEDIA 2/3 ANTERIORI LINGUA ALVEOLO INFERIORE GENGIVA GENGIVA INFERIORE PAVIMENTO ORALE MUCOSA GENIENA 30–50% CARCINOMI POSTERIORI = CAPACITA’ METASTATIZZANTE ALTA REGIONE AMIGDALO-GLOSSO-PALATINA TRIGONO GO O RETROMOLARE O O A 50–70% CANTU’ G. et al.: Strategia su N nel carcinoma del cavo orale. Riv. It. Chir. Max. Fac.2:51-53, 1996 TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL OROFARINGE DELL’OROFARINGE UNIVERSITA’ DI ROMA “LA SAPIENZA” UNIVERSITA’ SAPIENZA” CATTEDRA DI CHIRURGIA MAXILLOMAXILLO-FACCIALE Prof Giorgio Iannetti Prof. TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE ANATOMIA CAVO C VO O ORALE E ’ compreso tra le labbra ed il pilastro tonsillare anteriore e comprende : • Labbra g mobile ((2/3 anteriori)) • Lingua • Pelvi orale • Gengiva • Mucosa buccale • Trigono retromolare • Palato duro Ajcc 2002 TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE ANATOMIA OROFARINGE O O NG E’ compreso tra il pilastro tonsillare anteriore ed il faringe e comprende : Base lingua (1/3 posteriore) • Palato molle • Tonsilla palatina • Parete faringea Ajcc 2002 TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE EPIDEMIOLOGIA • Il cavo orale/orofaringe l / f i rappresentano t l sede la d primaria i i di insorgenza delle neoplasie maligne del distretto testacollo •L L’incidenza incidenza media in Italia è di circa tre nuovi casi su 100 000 abitanti / anno • Il picco di insorgenza si ha nella VI-VII decade • Lieve prevalenza del sesso maschile (l (l’incidenza incidenza nelle donne è passata dal 15% degli anni ‘30 al 47% degli anni ‘90 per le l mutate t t abitudini bit di i di vita) it ) Cancer incidence, 1997 TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE SEDE D’INSORGENZA D INSORGENZA CAVO ORALE In ordine decrescente di frequenza: • Lingua mobile (2/3 anteriori) • Pelvi P l i orale l • Gengiva • Mucosa buccale • Labbra • Trigono Ti retromolare t l • Palato duro OROFARINGE • Base lingua • Tonsilla palatina • Palato molle • Parete faringea TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE ISTOLOGIA CAVO ORALE - OROFARINGE In ordine decrescente di frequenza: • Carcinoma squamocellulare (91%) • Adenocarcinoma delle ghiandole salivari minori • Linfoma • Melanoma M l • Sarcomi N.B. I linfomi sono più frequenti a livello dell’orofaringe per ll’abbondanza abbondanza del tessuto linfatico dell dell’anello anello del Waldeyer TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE ETIOLOGIA FATTORI LOCALI • Fumo Effetto sinergico • Alcool • Traumatismo cronico (protesi) • Esposizione a radiazioni ionizzanti (RT pregressa) • Infezioni virali (EBV e HPV) FATTORI GENERALI • Malnutrizione M l i i ( id (sideropenia) i ) • Carenza vitaminica (A, C ed E) • Immunodepressione TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE CLINICA MANIFESTAZIONE • FORME ESOFITICHE • FORME ENDOFITICHE (INFILTRANTI) • FORME ULCERATE ESOFITICA INFILTRANTE SPESSO COMBINATE ULCERATA TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE CLINICA SINTOMATOLOGIA PRECOCE • Algia locale (anche se il tabagismo induce una anestesia del cavo orale) • Emorragia a stillicidio dalla lesione SINTOMATOLOGIA TARDIVA • Dolore irradiato (spesso verso ll’orecchio orecchio e/o il collo) • Motilità o perdita di elementi dentali • Limitazione Limita ione funzionale f n ionale (anchiloglossia, (anchiloglossia trisma ecc, ecc per infiltrazione dei muscoli profondi) Spesso i pazienti tendono ad ignorare i sintomi per lungo tempo TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE PROCEDURE DIAGNOSTICHE • Accertamento istologico g mediante biopsia p incisionale o escissionale (da ripetere se non significativa in prima istanza) • Rx e TC con m.d.c. del massiccio facciale e del collo per valutare l’interessamento ’ osseo e l’eventuale ’ diffusione locoregionale • RMN con m.d.c. per lo studio dei rapporti con i muscoli ed i tessuti molli peritumorali • Rx torace in 2P e/o TC total bodyy p per valutare eventuali diffusioni a distanza (in caso di malattia avanzata) TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE PROCEDURE DIAGNOSTICHE RX TC RMN TC TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE FATTORI CHE INFLUENZANO IL TRATTAMENTO • CARATTERISTICHE DEL TUMORE • CARATTERISTICHE DEL PAZIENTE •CARATTERISTICHE DEL PRESIDIO OSPEDALIERO TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE FATTORI CHE INFLUENZANO IL TRATTAMENTO CARATTERISTICHE DEL TUMORE • Stadio (TNM) • Sede (prognosi migliore nelle localizzazioni anteriori rispetto alle posteriori) • Grado G d di infiltrazione i filt i neii T1-T2 T1 T2 (a ( parità ità di T la l % di metastasi linfonodali occulte va dal 7% al 41% se l’infiltrazione è rispettivamente di 3 o di 8 mm) • Istologia e/o grading TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE TNM Tis: Carcinoma in situ T1: Tumore di 2cm o meno nel diametro maggiore T2: Tumore compreso tra i 2 ed i 4 cm gg di 4 cm T3: Tumore maggiore T4a (resecabile): Tumore che invade l’osso; la cute; il n. alveolare l l i f i inferiore; l muscolatura la l t estrinseca t i d ll della lingua; il laringe T4b (non resecabile): Tumore che coinvolge i processi pterigoidei; t i id i la l base b cranica; i ll’arteria t i carotide tid interna i t Ajcc-Uicc 2002 TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE TNM NX: Linfonodi non valutabili N0: Non metastasi linfonodali N1: Metastasi di un solo linfonodo omolaterale inferiore a 3 cm N2: Metastasi in unlinfonodo unico omolaterale compreso tra i 3 ed d i 6 cm; multipli lti li linfonodi li f di omo-, controt o bilaterali bil t li con dimensioni minori di 6 cm N3: Metastasi linfonodale maggiore di 6 cm MX: Metastasi a distanza non valutabili M0: Assenza di metastasi a distanza M1 Presenza M1: P di metastasi t t i a distanza di t Ajcc-Uicc 2002 TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE FATTORI CHE INFLUENZANO IL TRATTAMENTO CARATTERISTICHE DEL PAZIENTE • Età • Performance status • Tolleranza al trattamento • Professione P f i • Compliance • Stile di vita ( fumo, alcool) socio-economica economica • Situazione socio TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE FATTORI CHE INFLUENZANO IL TRATTAMENTO CARATTERISTICHE DEL PRESIDIO OSPEDALIERO • Supporto per una corretta diagnosi e staging di malattia (centro di diagnosi istologica e/o citologica, servizio TC, RM, PET) • Servizio di Oncologia Medica • Servizio di Radioterapia • Personale qualificato ifi per interventi i i microchirurgici i i i i TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE TRATTAMENTO STADI PRECOCI T1-T2;N0 EXERESI CHIRURGICA RADICALE PER VIA TRANSORALE RADIOTERAPIA SU T EVENTUALE RADIOTERAPIA SU N (CASI A RISCHIO) TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE TRATTAMENTO STADI AVANZATI T3-T4;N+ CHEMIOTERAPIA NEOADIUVANTE (EVENTUALE) TRATTAMENTO CHIRURGICO DI T E DI N + RICOSTRUZIONE RADIOTERAPIA ADIUVANTE (6O Gy su N + eventuale boost su T) TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE TRATTAMENTO CHIRURGICO STADI AVANZATI T3-T4;N+ ASPORTAZIONE AMPIA IN TESSUTO MACROSCOPICAMENTE SANO COINVOLGENTE LE STRUTTURE OSSEE E MUSCOLARI LIMITROFE EXERESI CONTESTUALE DEL TUMORE PRIMITIVO (T) E DELLE STAZIONI LINFONODALI LATEROCERVICALI TRIBUTARIE (N) IN MONOBLCCO RICOSTRUZIONE PRIMARIA DEL DEFICIT CHIRURGICO T M dib l Mandibola T N N RESEZIONE EN BLOC ASPORTAZIONE AMPIA IN TESSUTO SANO TUMORI MALIGNI DEL CAVO ORALE E DELL’OROFARINGE TRATTAMENTO CHIRURGICO OBIETTIVI DELLA RICOSTRUZIONE RICOSTRUZIONE DEL DIAFRAMMA ORO-CERVICALE RIPRISTINO DELL’EURITMIA DEL VISO RIABILITAZIONE DEGLUTIZIONE) FUNZIONALE (MASTICAZIONE, FONAZIONE, OPZIONI RICOSTRUTTIVE LEMBI LOCALI LEMBI PEDUNCOLATI (lembo mio-cutaneo di m. Gran Pettorale) LEMBI LIBERI RIVASCOLARIZZATI (fascio-cutanei; miocutanei; ossei) Ca basocellulare inferiore Asportazione Lembi locali labbro Ca epidermoidale p pelvi orale anteriore Pelvectomia e mandibulotomia (corticale interna) +s l c +s.l.c. Lembi L bi locali l li Ca epidermoidale g trigono retromolare dx S.L.R. Emimandibulectomia dx Lembo pettorale