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iniziativa sulla legittima difesa

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iniziativa sulla legittima difesa
Losone, 23 febbraio 2016
INIZIATIVA SULLA LEGITTIMA DIFESA:
CERCASI VOLONTARI PER IL 10 APRILE
All’inizio del prossimo mese di aprile verrà lanciata in Ticino un’iniziativa popolare cantonale ( la sesta del
Guastafeste) che in estrema sintesi chiederà di rimborsare tutti i costi legali per la difesa di fiducia alle persone
che sono state assolte in procedimenti giudiziari connessi alla legittima difesa.
I formulari per le firme saranno disponibili dal 4 aprile agli sportelli di tutte le
Cancellerie comunali nonchè su questo sito internet e sul sito dell’Amministrazione
cantonale (www.ti.ch/dirittipolitici).
Ci sarà tempo solo due mesi per raccogliere ben 7'000 firme.
Del comitato faranno parte esponenti di diversi partiti, e più precisamente :
Giorgio Ghiringhelli, primo firmatario, fondatore del movimento politico Il Guastafeste
Lorenzo Quadri, consigliere nazionale della Lega dei ticinesi e municipale di Lugano
Marco Chiesa, consigliere nazionale dell’UDC
Roberta Pantani, consigliera nazionale della Lega dei ticinesi e municipale di Chiasso
Fabio Regazzi, consigliere nazionale del PPD
Iris Canonica, già deputata in Gran Consiglio per il Partito socialista
Moreno Colombo, sindaco di Chiasso del PLR (fino al 10 aprile 2016)
Valerio De Giovanetti, già candidato al Gran Consiglio per i Verdi liberali
Aron D’Errico, candidato al Consiglio comunale di Locarno per la Lega dei ticinesi
Battista Ghiggia , già candidato al Consiglio degli Stati per la Lega dei ticinesi
Oviedo Marzorini, già deputato in Gran Consiglio per il PPD e presidente Fed. cant. delle società di tiro
Mauro Minotti, deputato in Gran Consiglio per la Lega dei ticinesi
Edo Pellegrini, presidente della sezione ticinese dell’Unione democratica federale (UDF)
Alberto Siccardi, già candidato al Gran Consiglio per Area liberale e La Destra
Pietro Vanetti, già municipale di Losone per il movimento del Guastafeste
A nome del comitato lancio un appello a tutti i cittadini di buona volontà sensibili al problema della legittima
difesa a mettersi a disposizione a titolo volontario per raccogliere firme alle bancarelle che verranno allestite
all’esterno dei seggi elettorali in occasione delle elezioni comunali del 10 aprile.
Gli interessati sono invitati a contattare subito ( e in ogni caso non oltre il 28 marzo) Giorgio Ghiringhelli ,
preferibilmente via email ([email protected]) o per telefono ( 091/7921054).
Ed ecco l’elenco dei Comuni per i quali cerchiamo dei collaboratori volontari (e per i quali abbiamo già ottenuto
l’autorizzazione dei rispettivi Municipi) :
Acquarossa, Agno, Airolo, Altomalcantone, Arbedo-Castione, Avegno-Gordevio, Balerna, Bioggio,
Blenio, Breggia, Brissago, Cadenazzo, Canobbio, Capriasca, Castel San Pietro, Centovalli, Cevio,
Chiasso, Collina d’oro, Comano, Cureglia, Faido, Gambarogno, Locarno-centro, Lodrino, Lugano (
seggi di Viganello, Breganzona, Pregassona Alta e Bassa , Pambio Noranco, Besso, Lugano-Centro,
Cadro, Cassarate, Castagnola e Sonvico) Lumino, Malvaglia, Minusio , Monteceneri, Morbio inferiore,
Novazzano, Paradiso, Ponte Capriasca, Riva San Vitale, Savosa, Stabio, Sant’Antonino, Solduno,
Tenero , Torricella-Taverne, Vezia
LEGITTIMA DIFESA : COSA CAMBIEREBBE CON LA PROPOSTA DELL’INIZIATIVA
In base agli articoli 15 e 16 del Codice penale federale ognuno ha diritto di respingere un’aggressione “in
modo adeguato alle circostanze” . Per cui se la difesa è proporzionata al tipo di aggressione, chi si difende
non è condannabile neppure se uccide o ferisce qualcuno. Però se la difesa è sproporzionata o eccessiva la
persona che si è difesa arrischia una condanna, pur con tutte le attenuanti dovute alla “scusabile eccitazione o
sbigottimento “ del momento. Quindi in ogni caso la persona che si è difesa da un aggressione ferendo o
uccidendo il suo aggressore dovrà subire un processo , e il giudice dovrà stabilire se la difesa è stata legittima
e proporzionata oppure se è stata esagerata, e se vi sono delle attenuanti.
La persona che si trova in una situazione del genere dovrà dunque obbligatoriamente farsi difendere da un
avvocato e avrà la possibilità di scegliere se farsi difendere da un avvocato d’ufficio che magari non ha molta
esperienza ma che costa di meno oppure da un proprio avvocato di fiducia che normalmente costa molto di
più ma che offre maggiori garanzie di successo.
In un caso o nell’altro se l’imputato viene condannato per il reato di “eccesso” di difesa sarà tenuto a pagare
l’avvocato.
In caso di assoluzione, invece, i costi dell’avvocato d’ufficio saranno assunti dallo Stato mentre che i costi
dell’avvocato di fiducia saranno in gran parte a carico della persona assolta : difatti in questo caso lo Stato si
limita a versare un’indennità a discrezione del giudice , la quale però coprirà solo in parte o in minima parte i
costi dell’avvocato.
Ecco, in sostanza l’iniziativa chiede che in caso di assoluzione dell’imputato difeso da un avvocato di
fiducia lo Stato rimborsi integralmente anche questi costi, perché non è giusto che un cittadino
processato e assolto per essersi difeso in modo legittimo debba anche sborsare migliaia di franchi per
pagarsi l’avvocato, visto che a garantire la sua sicurezza avrebbe dovuto essere lo Stato. Una legge
del genere è già stata introdotta qualche mese fa pure in Lombardia!
Il comitato si rende conto che il problema della legittima difesa andrebbe risolto più a monte, modificando il
Codice penale e facendo in modo che le persone che si difendono da un’aggressione, specialmente in casa
propria, godano di una specie di impunità automatica che eviti loro i rischi e le spese di un processo. Ma per
modificare il Codice penale occorre o una decisione del Parlamento nazionale o un’iniziativa popolare a livello
federale ( per la cui riuscita sono però necessarie almeno 100'000 firme).
A livello cantonale l’unica cosa che si può fare è per l’appunto – come propone l’iniziativa - quella di
intervenire sulla copertura dei costi per gli imputati che sono stati assolti da qualsiasi accusa di
“eccesso” di difesa. Non è molto ma è meglio di niente. Con questa iniziativa il comitato intende anche
sensibilizzare sull’argomento e promuovere un dibattito sulla necessità di modificare a livello nazionale le
regole della legittima difesa a favore delle persone aggredite, mediante opportune modifiche del Codice
penale.
Per vostra informazione aggiungo che già con una mozione presentata a Berna il 10 dicembre 2013 il
consigliere nazionale Lorenzo Quadri (membro del comitato) aveva proposto una modifica del Codice penale
in modo che “l’autorità competente prescinda dal procedimento penale, dal rinvio a giudizio o dalla punizione
in caso di eccesso di legittima difesa” per le persone aggredite nella loro abitazione. Ma già in data 12 febbraio
2014 il Consiglio federale aveva però proposto di respingere la mozione , ritenendo che le attuali disposizioni
già “ consentono di tenere conto delle circostanze concrete e di decidere , nel singolo caso, se un eccesso di
legittima difesa è scusabile o se si impone l’impunità”. A detta del Consiglio federale l’”impunità automatica”
proposta da Quadri permetterebbe di sparare sempre a un rapinatore che si introduce in un’abitazione privata
e dunque provocherebbe delle reazioni del tutto sproporzionate . Probabilmente la mozione Quadri verrà
messa in votazione nel Parlamento nazionale nel mese di marzo del 2016 e quasi sicuramente sarà bocciata.
Ragion per cui l’unica possibilità di un piccolo miglioramento in questo settore rimarrà la nostra iniziativa
cantonale.
Soprattutto nel Nord Italia quasi non passa giorno senza che un cittadino finisca nei guai con la legge per
essersi difeso con le armi da violente bande di rapinatori ( provenienti in particolare dall’est europeo ) entrati
nelle loro proprietà per rapinarli. In Ticino per ora la situazione è meno grave , ma non c’è da farsi illusioni : la
domanda non è “ se” anche da noi prima o poi qualcuno si difenderà sparando ai suoi aggressori e ferendoli o
uccidendoli, bensì “quando” ciò succederà…(fra l’altro era già successo anni fa a Brissago e il cittadino in
questione che aveva ucciso con un coltello il suo rapinatore era stato processato e assolto ma aveva dovuto
assumersi una spesa di 9'000 franchi per il suo avvocato di fiducia).
Conclusione
Tutti coloro che volendo fare qualcosa di concreto per questa giusta causa metteranno gratuitamente a
disposizione qualche ora del loro tempo per le bancarelle del 10 aprile (non è necessario essere svizzeri per
raccogliere firme) , riceveranno a inizio aprile una busta con i formulari per le firme, dei manifestini da esporre
alle bancarelle, una copia dell’autorizzazione municipale, l’indicazione dei giorni e degli orari in cui sarà in
funzione il seggio elettorale nel Comune prescelto, un piccolo argomentario ed alcune istruzioni sulla raccolta
delle firme.
Eventualmente siamo anche disposti a versare a studenti, pensionati e casalinghe un piccolo contributo
finanziario ( 1 franco per firma) ai raccoglitori, ma la precedenza per l’occupazione della bancarella sarà data
ai volontari. Solo se non ci fossero volontari per una determinata bancarella prenderemmo in considerazione
una remunerazione. Una remunerazione è invece esclusa per i gruppi politici locali , i quali se vorranno
collaborare dovranno farlo per motivi ideali o politici, ma non per soldi.
Giorgio Ghiringhelli
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