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le alluvioni e la difesa idraulica

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le alluvioni e la difesa idraulica
ASSESSORATO ALLE OPERE PUBBLICHE, PROTEZIONE CIVILE
E AUTONOMIE LOCALI
Dipartimento Risorse Forestali e Montane
SERVIZIO BACINI MONTANI
Mario Cerato
LE ALLUVIONI E LA DIFESA IDRAULICA
La difesa dalle alluvioni in Trentino
• riguarda vicende antiche e
complesse
• ha molti aspetti originali
• ha avuto impatti umani e sociali
molto profondi
Torrente Brusago
costruzione serra - 1910
Strigno - 1966
• per le popolazioni era essenziale
la presenza dell’acqua nei pressi
degli insediamenti
• la prima forma di difesa dalle alluvioni è
consistita nella scelta di luoghi adeguati
per gli insediamenti
Torrente Fersina – Canezza - 1882
Nel Medioevo
vi era una grande differenza
organizzativa e di possibilità
finanziarie nella difesa idraulica
fra città e campagna
Questo divario divenne
ancor più evidente
nel Rinascimento
durante l’episcopato di
Bernardo Clesio
Serra di Ponte Alto
Nelle valli ci si difendeva con opere
rudimentali costruite
rubando il tempo alle attività
rurali necessarie per
sopravvivere a condizioni di
vita molto difficili
La città di Trento, nel periodo clesiano, ebbe un
rapido rinnovamento delle
strutture urbane
Serra di Ponte Alto
Questo sviluppo determinò
anche lavori idraulici di
grande portata come lo
spostamento del Fersina
sul suo tracciato attuale e
la costruzione della Serra di
Ponte Alto
Vi era la necessità di bonificare i fondovalle e di dissodare
terreni in montagna per aumentare la superficie coltivabile
La bonifica del
fondovalle era legata
alla difesa idraulica
degli abitati e delle
campagne
Le condizioni del territorio privo di difese idrauliche
Si rese evidente la
necessità di limitare
i dissesti in montagna
e di salvaguardare
i boschi
Val Rendena - 1966
Si giunse in questo modo
all’inizio dell’Ottocento
alle guerre napoleoniche
ed alle trasformazioni sociali
di quel periodo
Trento - 1882
La dissoluzione dei retaggi feudali e la penetrazione delle
idee illuministe furono un fattore di forte stimolo per
l’esecuzione dei lavori idraulici
In questa situazione - ricca di spinte contraddittorie in senso
progressista ed in senso conservatore - si concretizzarono
idee e progetti tecnici in discussione da lungo tempo
Le alluvioni dell’ottobre 1823
risultarono un ulteriore fattore di impulso
e di organizzazione
Trento nord - 1966
i Consorzi di difesa, costituiti ormai in tutto il Trentino,
presero coraggio e realizzarono lavori di difesa “comunitari”
tuttora efficienti e fondamentali per la nostra sicurezza
A metà dell’Ottocento
si realizzarono le rettifiche dell’Adige
sul territorio trentino e si iniziò un
programma di grandi serre di trattenuta
del materiale trasportato dagli affluenti
dell’Adige e dai principali torrenti
Trento - 1882
Si giunse così alla
grande inondazione del 1882
che innescò la riorganizzazione dei lavori di difesa idraulica
Torrente Avisio -Serra San Giorgio - Lavis
Il modello organizzativo predisposto dall’allora Impero
austro-ungarico si dimostrò valido e sufficientemente
elastico per evolvere ed adattarsi alle esigenze tecniche
e politiche maturate nel tempo
Torrente Brusago – costruzione serra - 1910
Questo modello è stato sostanzialmente mantenuto
dai governi che si sono
succeduti in Trentino
fino ad oggi
Tratti distintivi
della storia della difesa idraulica in Trentino
Vari aspetti, come la collocazione
geografica, ma anche
fattori storici, politici e sociali,
hanno favorito il recepimento
degli impulsi positivi provenienti
da varie direzioni
Bacino del Chieppena - 1959
Vermiglio, rio Cortina - 2003
Anche nella difesa idraulica
il Trentino si dimostra una
“terra di mezzo” con una
naturale vocazione europea
Stupefacente è stata la capacità di accogliere le novità tecniche
e la rapidità di risposta che vi è stata dopo le grandi alluvioni
dell’800, ma anche dopo l’alluvione del 1966
Ci rimane
un patrimonio in opere
di cui possiamo beneficiare,
ma soprattutto ci rimane
un’eredità culturale unica
Torrente Centa - Manutenzione della sistemazione realizzata negli anni Trenta - 2005
Dobbiamo responsabilmente coltivare questa eredità, che
arricchisce la nostra identità e riversa i suoi benefici effetti
anche sull’operatività e sugli investimenti che vengono fatti in
sicurezza idrogeologica
Grazie per l’attenzione
Inizio costruzione galleria Adige-Garda - 1937
Imer – cunettone sul rio S. Pietro
fine Ottocento
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