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Capire l`Ipertensione Arteriosa
Capire l'Ipertensione Arteriosa Guida pratica per il paziente Testi e commenti a cura di Dr.ssa Francesca Pavan Sessione grafica a cura di Daiana Ormenese Capire l'Ipertensione Arteriosa Guida pratica per il paziente INDICE Introduzione pag 1 La pressione arteriosa pag 3 L'ipertensione arteriosa pag 6 I fattori di rischio pag 8 Dal sintomo alla diagnosi pag 11 Come curare l'ipertensione arteriosa pag 13 Introduzione Molte malattie sono in grado di provocare una serie di segni e sintomi clinici la precocemente e curata efficacemente. Inoltre, la ricerca scientifica ha cui comparsa ci preoccupa tanto da ricorrere alle immediate cure del medico permesso di mettere a punto farmaci antiipertensivi efficaci e ben tollerati ed il di fiducia. loro uso corretto, permette un controllo della pressione arteriosa in un buon Al contrario, per altre malattie che decorrono senza sintomi e vengono numero di pazienti. diagnosticate solo occasionalmente durante una visita medica di controllo, Infine tendiamo a sottovalutarne l'importanza e spesso non rispettiamo i suggerimenti l'ipercolesterolemia, l'iperuricemia, il diabete, il sovrappeso, può ridurre e le prescrizioni del medico. notevolmente il rischio di malattie cardiache e cerebro-vascolari. L'ipertensione arteriosa, caratterizzata dall'aumento dei livelli di pressione Pertanto è consigliabile effettuare controlli medici frequenti al fine di all'interno delle arterie, è una di quelle malattie che decorre generalmente diagnosticare precocemente l'ipertensione ed attuare adeguate misure senza segni e sintomi clinici di grandi entità che spesso vengono trascurati o terapeutiche. sottovalutati dal paziente. La terapia ed i consigli medici andranno eseguiti scrupolosamente e ciò L'ipertensione arteriosa è una malattia che può essere curata: pertanto è permetterà di convivere con l'ipertensione arteriosa mantenendo una buona importante rivolgersi al proprio medico di medicina generale ed eseguire qualità di vita. il controllo di altri fattori correttamente ogni suo consiglio, tanto alimentare quanto farmacologico al fine di prevenire le malattie cardiache. Molti studi epidemiologici indicano che l'incidenza dell'ipertensione arteriosa Buona lettura. aumenta con l'età, che può essere legata a fattori genetici ed è sicuramente favorita da taluni fattori igienico-dietetici, come l'eccesso di sale da cucina, il sovrappeso, lo stress. Molti studiosi hanno sottolineato che meccanismi renali, ghiandolari, vascolari e nervosi possono contribuire alla genesi dell'ipertensione arteriosa e che a lungo andare si possono verificare danni renali, cardiaci, cerebrali ed è possibile osservare anche gravi lesioni della parete arteriosa stessa, l'alterosclerosi. L'ipertensione arteriosa è dunque una malattia da non sottovalutare ma che fortunatamente, nella maggior parte dei casi, può essere diagnosticata 1 2 di rischio cardio-vascolari, quali LA PRESSIONE ARTERIOSA La pressione viene misurata con un apposito strumento chiamato “sfigmomanometro”. Esistono diversi tipi di sfigmomanometro: ci sono quelli digitali e quelli meccanici a colonnina di mercurio, comuni e precisi sono quelli Il cuore è un motore a due tempi rappresentati da 2 battiti cardiaci che vengono comunemente chiamati in medicina “sistole” e “diastole”. La sistole corrisponde al momento di “massima” attività del cuore (contrazione cardiaca), mentre la “diastole” è il momento di “minima” attività del cuore (riposo cardiaco). Il cuore pompa il sangue spingendolo durante la sistole con forte pressione a mercurio. Il bracciale dello sfigmomanometro, posizionato attorno al braccio, al di sopra della piega del gomito, viene gonfiato con l'aria spinta dalla pompetta lungo il tubicino di gomma. Gonfiando prima, e sgonfiando poi il bracciale, il medico rileva i valori della pressione arteriosa sistolica e diastolica, ovvero la pressione massima e minima vigente nella arteria sottostante il bracciale dello sfigmomanometro. Il bracciale nelle arterie che, essendo elastiche, si dilatano al passaggio del sangue stesso. comprime i vasi sanguigni del braccio registrando la pressione del sangue all'interno La pressione che si crea nelle arterie durante la fase di contrazione cardiaca è delle chiamata “pressione sistolica” o “massima”, mentre la pressione presente nelle sfigmomanometro permette di individuare il valore di pressione massima e arterie durante la fase di riposo cardiaco (durante la quale il cuore si riempie di minima espresso in millimetri di mercurio (mmHg). Tali valori registrati in individui sangue che ritorna dalle vene) è chiamata “pressione diastolica o minima”. “normali” in condizione di riposo corrispondono a 120 mmHg (pressione arterie. Gonfiando e sgonfiando il bracciale, il mercurio dello arteriosa sistolica o massima) e 80 mmHg (pressione arteriosa diastolica o minima). Se i valori pressori superano quelli generalmente ritenuti normali, si parla di ipertensione o malattia ipertensiva ed il paziente è definito “iperteso”. SISTOLE E DIASTOLE Quando il cuore si rilascia, tra un battito e l'altro, e i ventricoli ricevono il sangue dagli altri, la pressione arteriosa è ai livelli minimi (diastolica). Quando i ventricoli si contraggono energicamente e la pressione raggiunge il livello massimo, si parla di pressione sistolica. 3 4 IPERTENSIONE GRAVE L'IPERTENSIONE ARTERIOSA Una pressione diastolica (Minima) che sia costantemente al di sopra di 120 mmHg, è indicativa di ipertensione grave e richiede un'adeguata terapia farmacologica. risultante del tono elastico di tutte le arterie e delle arteriole del corpo umano, è regolata da molte sostanze ormonali prodotte da alcune ghiandole del IPERTENSIONE DI MEDIA GRAVITA' corpo umano chiamate “ghiandole endocrine”; varia da individuo ad individuo, In questo caso la pressione minima è costantemente compresa tra 105 e 120 mmHG. Questo Non esiste una pressione arteriosa “ideale”. La pressione arteriosa, che è la tipo di ipertensione richiede un'adeguata terapia farmacologica. tende ad aumentare con l'età, si modifica nel corso della giornata e risente delle attività svolte. Ad esempio, durante il sonno la pressione arteriosa tende a ridursi, mentre aumenta durante il giorno e con gli sforzi fisici. Sebbene non esista una pressione arteriosa ideale, si è visto che valori uguali o inferiori a 140 mmHg per la pressione sistolica e uguali o inferiori a 90 mmHg per la IPERTENSIONE LIEVE pressione diastolica non sono dannosi per la salute. Valori superiori a 140/90 mmHg, Valori di pressione minima costantemente tra 95 e 105 mmHg sono indicativi di ipertensione lieve, che deve essere prontamente trattata. registrati in occasione di diversi controlli nel corso del tempo, indicano uno stato di ipertensione arteriosa. L'ipertensione arteriosa è una patologia molto diffusa in tutto il mondo. Nella maggior parte dei casi non è possibile individuarne la causa e per questo motivo viene chiamata “ipertensione arteriosa essenziale”. IPERTENSIONE AL LIMITE Quando invece si riesce a scoprirne la causa determinante viene definita In questo caso la pressione minima oscilla sempre tra 90 e 95 mmHg. Si “ipertensione arteriosa secondaria”, secondaria cioè ad una causa nota raccomandano misure preventive. come: 1. l'insufficienza renale cronica, che si verifica quando i reni sono danneggiati al punto tale da non funzionare più correttamente; PRESSIONE NORMALE 2. il restringimento della grande arteria che origina dal cuore: l'aorta, Una pressione diastolica che si mantenga fra 70 e 90 mmHg viene considerata normale ovvero l'arteriosclerosi; 3. le malattie che colpiscono alcune ghiandole endocrine che hanno il compito di regolare la pressione arteriosa; IPOTENSIONE 4. il restringimento e la perdita di elasticità delle arterie: questa malattia è chiamata “arteriosclerosi” ed è causata dalle placche ateromatose L'ipotensione o bassa pressione arteriosa è difficile da definire: talvolta, in formate dall'aumento di grassi che si depositano in corrispondenza donne giovani e sane si riscontra una “minima” di soli 50 mmHg. delle biforcazioni delle arterie. 5 6 POSSIBILI CAUSE SPECIFICHE DI IPERTENSIONE I FATTORI DI RISCHIO Solo nel 10% circa dei casi l'ipertensione dipende da malattie specifiche, le più comuni fra queste sono illustrate qui sotto: Alcune persone sono predisposte a sviluppare l'ipertensione arteriosa, probabilmente per fattori genetici. Ma esistono anche particolari condizioni cliniche in grado di aumentare il rischio di sviluppare l'ipertensione arteriosa: i “fattori di rischio”. I fattori di rischio per l'ipertensione arteriosa che prenderemo in considerazione sono: – il diabete mellito – l'aterosclerosi – il fumo – il sale. Il diabete, ossia l'aumento eccessivo di zucchero (glucosio) nel sangue, è un Indipendentemente dalle cause, l'ipertensione arteriosa a lungo andare fattore di rischio per l'insorgenza dell'ipertensione arteriosa in quanto lo danneggia: zucchero presente in eccesso è in grado di indurre danni nella parete delle 1. cervello arterie. Tali lesioni provocano restringimento e perdita dell'elasticità della 2. cuore parete arteriosa stessa. Queste arterie ristrette e meno elastiche rendono 3. arterie difficile il passaggio del sangue (si adattano meno al passaggio del flusso 4. occhi sanguigno) ed il cuore è quindi costretto a pompare il sangue con maggior 5. reni forza per poter vincere la maggior resistenza offerta dalle arterie più “rigide”. e può quindi essere causa o concausa di: A lungo andare il cuore si affatica. 1. infarto del cuore 2. ictus cerebrale L'Aterosclerosi L'Aterosclerosi rappresenta un altro fattore di rischio in quanto i grassi, 3. insufficienza renale (trigliceridi e colesterolo), se presenti in eccesso nel sangue, si depositano sulla 4. perdita della vista. parete interna delle arterie sotto forma di “placche” che restringono ed Sebbene nella maggior parte dei casi, come già detto, non sia possibile irrigidiscono le arterie contribuendo all'aumento della pressione arteriosa e individuare le cause dell'ipertensione, sono noti i fattori di rischio, ossia le anche in questo caso aumenterà lo sforzo che il cuore dovrà compiere per condizioni in grado di aumentare il rischio di sviluppare la malattia ipertensiva. spingere il sangue nelle arterie. 7 8 Il fumo da tabacco rappresenta un fattore di rischio in quanto la nicotina è un eccitante in grado di stimolare l'attività del cuore e di innalzare la pressione; inoltre il fumo danneggia le pareti delle arterie determinando uno stato di restringimento ed una perdita di elasticità. La conseguenza, analogamente al diabete e all'aterosclerosi, sarà un aumento dello sforzo che il cuore dovrà compiere. B) presenza di fattori di rischio ambientali come: 1. fumo 2. molto sale e molti grassi animali nei cibi 3. vita sedentaria 4. abitudini di vita molto competitive e stressanti 5. molti alcolici Una dieta troppo ricca di sale può risultare dannosa in quanto il sale da cucina determina una ritenzione di liquidi nei tessuti e nel torrente circolatorio. Tale accumulo di liquidi sottopone il cuore ad un maggiore impegno per assicurare una “spinta” adeguata al sangue contenuto nelle arterie. Anche in questo caso si avrà un aumento di pressione con conseguente maggior lavoro da parte del cuore. 6. sovrappeso 7. assunzione di caffè e/o tè in quantità eccessiva 8. farmaci come: contraccettivi ormonali (pillola), cortisonici, decongestionanti nasali (farmaci contro il raffreddore) assunti per lunghi periodi Viene consigliato a tutti di fare un controllo della pressione sanguigna almeno L'Ipertensione arteriosa, quindi, con il passare del tempo determina un danno della funzionalità cardiaca. 1 volta/anno; tuttavia misurare la pressione arteriosa non deve diventare un incubo. I fattori famigliari o genetici non possono essere eliminati, ma è possibile tenere sotto controllo ad esempio alcune malattie, quali il diabete, Esistono inoltre delle condizioni in grado di aumentare il rischio di sviluppare l'ipertensione arteriosa come: A) una pregressa storia famigliare (padre, madre, nonni) o una pregressa manifestazione personale di: l'obesità ed il sovrappeso, e l'ipertensione arteriosa stessa. Esistono infatti terapie in grado di controllare adeguatamente tali patologie, specie se attuate precocemente. E' altrettanto possibile modificare le abitudini di vita che possono non solo aumentare il rischio di sviluppare l'ipertensione ma anche complicarla, 1. ipertensione arteriosa causando danni spesso difficilmente riparabili (infarto del cuore, ictus 2. ictus cerebrale cerebrale, cecità). Mangiare “bene” senza perdere il “gusto” di mangiare è 3. malattie endocrine possibile, come è possibile perdere peso, fare esercizio fisico, limitare o 4. diabete mellito eliminare l'uso delle sigarette e degli alcolici. 5. infarto miocardio 6. insufficienza renale cronica 7. aterosclerosi 8. arteriosclerosi 9 10 DAL SINTOMO ALLA DIAGNOSI l'ipertensione arteriosa è definita il “killer silente” perchè se non coesistono altre danni del cuore ed un esame del fondo dell'occhio, per esaminare lo stato affezioni o non sono presenti danni ad organi o ad apparati il paziente può delle arterie retiniche. non lamentare sintomi. Andranno anche eseguite alcune analisi di laboratorio per individuare alcune In alcuni casi possono comparire sintomi aspecifici, cioè non legati possibili cause di ipertensione arteriosa ed allo stesso tempo per verificare la all'ipertensione arteriosa, quali ad esempio cefalea e vertigini. concomitante presenza di altri fattori di rischio. Con il passare del tempo, tuttavia possono comparire segni e sintomi legati ai A volte può rendersi necessario un esame particolare che prevede la danni provocati dall'ipertensione arteriosa su alcuni “organi bersaglio”. misurazione della pressione arteriosa nell'arco delle 24 ore mentre il paziente Tali organi sono rappresentati dal cuore, le arterie, il cervello, il rene, la retina. svolge le attività quotidiane. Ciò si può ottenere con l'Holter pressorio, che In alcuni pazienti, infatti, il primo segno di uno stato di malattia ipertensiva può prevede essere rappresentato tanto da una angina pectoris quanto da una epistassi, automaticamente, ad intervalli prestabiliti, la pressione arteriosa. ovvero la perdita di sangue dal naso, o da disturbi visivi. Il medico, dunque, caso per caso deciderà l'iter diagnostico più adeguato per Altre volte può verificarsi un incidente vascolare cerebrale (ictus) senza che stabilire una corretta diagnosi e per suggerire i consigli e la terapia più idonea. l'applicazione di uno strumento mai il paziente abbia sospettato di essere iperteso. Con il persistere dell'ipertensione arteriosa, quindi, possono comparire i sintomi ed i segni clinici correlati ai danni indotti dall'ipertensione su ciascun organo bersaglio. Quindi, nelle fasi iniziali, dato il decorso silente e subdolo della malattia ipertensiva, l'iter diagnostico viene generalmente avviato solo dopo che un controllo occasionale dei valori della pressione sanguigna ha messo in evidenza gli alti valori pressori: da qui l'importanza della misurazione periodica della pressione anche in soggetti apparentemente asintomatici. Se viene diagnosticata un'ipertensione attraverso la misurazione della pressione arteriosa con lo sfigmomanometro, vengono in seguito applicate procedure diagnostiche utili per determinare lo stato clinico generale del paziente ed in particolare per valutare le condizioni di ciascun organo bersaglio. Oltre ad una accurata visita medica, occorre eseguire un elettrocardiogramma ed una radiografia del torace, per valutare eventuali 11 12 sul paziente che misura COME CURARE L'IPERTENSIONE ARTERIOSA La terapia dell'ipertensione arteriosa ha come scopo quello di ridurre L'ATTIVITA' FISICA gradatamente i valori pressori fino a valori accettabili. Naturalmente anche gli Se le condizioni fisiche lo permettono ed il vostro medico di fiducia vi da il altri fattori di rischio, quali la ipercolesterolemia (aumento eccessivo del permesso, potete eseguire qualche esercizio fisico di tipo aerobico, come ad colesterolo nel sangue), l'iperglicemia (aumento eccessivo dello zucchero nel esempio il camminare velocemente, marciare a lungo, o andare in bicicletta. sangue) e il sovrappeso andranno tenuti sotto stretto controllo medico al fine di Inizialmente, specie quando si è condotto una vita sedentaria, non ci si deve ridurre il rischio che tali fattori, sommandosi possano potenziarsi a vicenda. affaticare eccessivamente ed ogni esercizio fisico deve essere compiuto Questo spiega perchè il medico consiglia al paziente una serie di norme gradualmente. Occorre vestirsi adeguatamente, con un abbigliamento adatto igienico-dietetiche che mirano a correggere l'alimentazione, la vita sedentaria, e scarpe comode. il consumo di alcool e di fumo, lo stile di vita in generale. Gli esercizi fisici andrebbero compiuti regolarmente, tutti i giorni, magari in compagnia di amici per non annoiarsi e condividere il divertimento. IL FUMO Anche quando le condizioni atmosferiche non permettono di uscire sarebbe Il fumo rappresenta un fattore di rischio importante che nel paziente iperteso bene fare 10-15 minuti di ginnastica ogni giorno magari con una cyclette in assume un ruolo ancor più grave. Infatti, il fumo può provocare l'insorgenza di casa. lesioni della parete delle arterie, quindi dovrebbe essere presa la decisione di Comunque, se durante l'attività fisica accusate qualche sintomo (malessere, smettere di fumare o almeno di ridurre drasticamente il numero delle sigarette capogiro, dolore al petto o mancanza di fiato) fermatevi e riferite i sintomi consumate giornalmente. Smettere di fumare oltre che giovare alla cura della comparsi al vostro medico di fiducia. ipertensione arteriosa e alla riduzione dei danni polmonari e bronchiali, può anche contribuire a migliorare il rendimento muscolare durante l'attività fisica quotidiana. LA DIETA Il sovrappeso rappresenta uno dei nemici da combattere sia per il ruolo che esso svolge nella genesi dell'ipertensione arteriosa, sia per il fatto che spesso si LO STRESS accompagna all'ingestione di cibi ad alto contenuto di colesterolo e Anche lo stress ed i ritmi frenetici della vita moderna possono interferire negativamente sui livelli di pressione arteriosa. E' bene quindi, ricavare uno spazio nelle attività settimanali dedicato al relax, cercando di compensare i momenti di maggiore tensione, programmando un'attività sportiva, magari all'aria aperta ed in compagnia di amici. Il controllo dello stress vi aiuterà anche a contro llare la voglia di fumare, la sedentarietà, e la voglia di mangiare fuori dai pasti. 13 trigliceridi. Quindi, il soggetto iperteso ed in sovrappeso dovrebbe sempre tenere sotto controllo il proprio peso cercando di perdere “qualche chilo” (basterebbe il 10% del peso iniziale in 6 mesi per vedere già un netto miglioramento delle condizioni di ipertensione). 14 A tale scopo, oltre alla attività fisica, si dovrebbero correggere le abitudini I farmaci più comunemente utilizzati per il trattamento dell'ipertensione alimentari. Innanzi tutto bisogna ridurre il contenuto di sale da cucina nella arteriosa sono: dieta, non soltanto riducendone l'aggiunta sui cibi, ma anche evitando di assumere i cibi di per sé troppo salati. I DIURETICI: Anche l'acqua minerale andrebbe selezionata, scegliendo quella con il minor facilitano la perdita di liquidi con le urine, riducendo così il volume di sangue contenuto di sodio in base al valore riportato sull'etichetta della bottiglia. circolante e facilitando il lavoro del cuore. Questo meccanismo contribuisce Naturalmente anche i cibi troppo grassi (uova, latte intero, formaggio, fegato, alla riduzione dei livelli di pressione arteriosa. burro, lardo, carni grasse), i condimenti, i dolci, il caffè, lo zucchero e gli alcolici vanno assunti con moderazione. I BETA BLOCCANTI: In teoria nessun alimento dovrebbe essere abolito completamente dalla dieta, questo tipo di farmaci esplicano la propria attività antiipertensiva tramite purchè venga assunto con moderazione e secondo le reali necessità svariati e complessi meccanismi che inducono una riduzione della “forza” e energetiche. “frequenza” con la quale il cuore pompa il sangue nelle arterie. In pratica un buon regime alimentare prevede una corretta selezione dei cibi CALCIO ANTAGONISTI: in senso qualitativo e quantitativo. I calcio antagonisti, interferendo con i sistemi cellulari che trasportano il calcio, possono favorire uno stato di rilasciamento della parete arteriosa con I FARMACI Quando l'insieme di tutte le norme comportamentali non è sufficiente a ridurre i valori pressori, il medico potrà decidere di attuare una terapia farmacologica. Dovrete allora assumere regolarmente, senza mai interrompere bruscamente, il farmaco che vi è stato prescritto. La sospensione brusca potrebbe provocare un repentino rialzo della pressione arteriosa con conseguenze anche gravi. La terapia per l'ipertensione potrà essere modificata nel tempo in base ai valori di pressione. Talvolta la dose di farmaco inizialmente prescritta potrà anche essere ridotta, mentre altre volte occorrerà aumentare il dosaggio o addirittura associare più conseguente riduzione della resistenza che essa offre al passaggio del sangue. Ciò produce una sensibile riduzione dei livelli di pressione arteriosa. ACE INIBITORI: gli Ace-inibitori agiscono inibendo la formazione della Angiotensina 2, una sostanza che provoca l'incremento della pressione arteriosa tramite il restringimento del diametro delle arterie. Questo tipo di sostanze agisce tramite l'aumento del tono elastico della parete arteriosa ed è generalmente ben tollerato pur con qualche effetto collaterale, come la tosse secca. farmaci tra loro per ottenere una riduzione accettabile dei livelli pressori. 15 16 LA GESTIONE DELLA TERAPIA (Articolo tratto da “Salute Sì” n°54 di febbraio 2005) In generale i farmaci oggi disponibili sono in grado di curare la maggior parte IN ITALIA SI CONSUMA TROPPO SALE dei pazienti ipertesi, anche se spesso occorre combinare due o più farmaci tra UN CONTO MOLTO SALATO loro per ottenere un buon controllo dei valori della pressione. E' per questo che il medico quando prescriverà una terapia, che dovrà essere continuata anche per anni, dovrà scegliere per ciascun paziente il farmaco più efficace e meglio tollerato che non alteri i metabolismi del corpo, compatibile con altre malattie concomitanti e, quando possibile, in grado di prevenire, la progressione dei danni delle arterie indotti dalla malattia ipertensiva. Alcuni pazienti acquistano un misuratore di pressione arteriosa automatico che rileva la pressione massima e minima, e la frequenza cardiaca ma in tal caso è bene ricordare al paziente che non deve in nessun modo modificare la terapia La maggior parte del sale che consumiamo non lo aggiungiamo noi ai cibi: pane e prodotti da forno sono i primi responsabili del suo eccessivo consumo. Lo dimostra una inchiesta di Altroconsumo sui prodotti alimentari che si acquistano più comunemente. Negli alimenti che acquistiamo c'è davvero troppo sale. Questa, in sintesi, la realtà che emerge da un'inchiesta europea su centinaia di prodotti diversi (165 solo quelli italiani) condotta da Altroconsumo. Un quadro poco rassicurante, soprattutto se lo mettiamo in relazione con un recente studio epidemiologico sul consumo di sale nei maggiori Paesi in relazione ai valori pressori rilevati a casa, senza prima aver consultato il europei e negli Stati Uniti (studio Intersalt), in cui emerge che l'Italia è, insieme a medico curante. Portogallo e Spagna, il Paese che ne fa l'uso maggiore: (10-11 gr) in media al giorno, mentre il limite massimo raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità Occorre anche tenere (Oms) e dall'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) è di conto che alcuni effetti appena (6 gr/die). L'eccessivo consumo di sale è nella popolazione generale un terreno che contribuisce allo sviluppo dell'ipertensione e delle malattie cardiovascolari correlate. collaterali possono Per chi poi soffre di ipertensione, insufficienza cardiaca o renale, la riduzione del consumo scomparire con il tempo, di sale rappresenta una vera e propria necessità terapeutica. Purtroppo i risultati della quindi appuntate ogni seguente indagine dimostrano che il margine di manovra individua per mangiare meno sintomo e riferitelo al salato è assai limitato: la maggior parte dei prodotti trasformati (pane, biscotti, piatti vostro medico che potrà pronti...) ne contengono in quantità elevate. Un'impotenza spesso aggravata dall'assenza di così interpretarlo ed un'etichettatura chiara, che ci permetta di conoscere l'esatta quantità di sale nei prodotti che agire di conseguenza. acquistiamo quotidianamente. I dati sulle confezioni, per esempio, rappresentano un valore medio che non sempre coincide con la quantità reale. Inoltre sull'etichetta nutrizionale viene riportato il sodio, mentre le indicazioni dietetiche sono generalmente in (gr) di sale. 17 18 PIATTI PRONTI TEST: misurazione del sodio Abbiamo misurato con un test di laboratorio la quantità di sodio in 165 prodotti Pizza, hamburger e patatine dei fast food sono tutti più o meno ricchi di sale, anche se alimentari. esistono alcune differenze tra prodotti. La quantità massima di sale riscontrata in un Gli alimenti che sono stati presi in considerazione per lo svolgimento di questa cheeseburger, (6,16 gr) per porzione, supera già il limite giornaliero consigliato. indagine sono quelli che, per motivi diversi, apportano più cloruro di sodio alla nostra Attenzione anche alla scelta dei piatti pronti come lasagne, paste e contorni preparati, dieta, sia per loro natura, sia per il consumo frequente. in genere anche loro troppo salati (il tenore massimo riscontrato è di (4,39 gr) di sale per porzione negli agnolotti al prosciutto, cioè il 70% del consumo massimo Abbiamo suddiviso tutti questi prodotti per tipologia, in alcune grandi categorie: – giornaliero raccomandato). prodotti da forno (la categoria include pane, crackers e sostituti del pane, biscotti, fette biscottate e merendine); – cereali per la prima colazione e muesli; – formaggini, formaggi freschi e stagionati; – salumi e carne in scatola; – pesce in conserva e surgelato; – verdure sott'olio e sott'aceto; – dadi, sughi pronti, condimenti e margarine; – piatti pronti, sia confezionati sia acquistati presso i fast food; – patatine, snack per aperitivi e caramelle. Per una migliore comprensione e fruibilità delle informazioni si è indicato in tabella la quantità di sale e non di sodio presente nell'alimento [(sodio (gr) x 2,5 = sale (gr))], visto che di solito le indicazioni dietetiche fornite dai terapeuti sono espresse in (gr) di sale. Si segnala la quantità di sale sia per (100 gr) di prodotto, sia per porzione. 19 20 PRODOTTI A BASE DI CARNE PESCE I salumi, non stupisce, sono molto salati. In generale il prosciutto crudo lo è più del Tra le conserve di pesce, il tonno sott'olio non se la cava male. Decisamente più salate, cotto, con un contenuto di sale che può raggiungere quasi (3 gr) per porzione (rispetto invece, sono le alici: una porzione di questi pesciolini e siamo già a più della metà del a meno di uno nel prosciutto cotto). La carne in scatola non è tutta uguale: tra un limite giornaliero di sale consigliato. prodotto e l'altro si può “risparmiare” anche fino alla metà sul contenuto di sale. Per quel che riguarda il pesce surgelato, attenzione ai gamberetti, che sono risultati essere decisamente più ricchi di sale del merluzzo. 21 22 FORMAGGI DADI E CONDIMENTI Come è prevedibile i formaggi freschi, più ricchi di acqua, sono risultati I dadi da brodo sono un vero e proprio concentrato di cloruro di sodio: una porzione di moderatamente salati, con un contenuto di sale decisamente più basso di quello che dado (3 gr) è uguale a (1,75 gr) di sale in media. Anche i sughi pronti e le salse, come abbiamo misurato nei prodotti stagionati. maionese e ketchup sono assai salate, ma la prima lo è generalmente meno della seconda. 23 24 SALATINI E CARAMELLE PRODOTTI DA FORNO Patatine, sfizi da aperitivo, arachidi, un trionfo di sale? Ebbene NO: con nostra grande Dato il suo consumo elevato, il campione del sale è il pane. Consumandone 5 sorpresa, e a dispetto del nome, quasi tutti i campioni di questi prodotti sono risultati porzioni/die (quelle cioè raccomandate dall'Inran), in media si è già introdotto più del avere un contenuto moderato di sale. 70% del sale raccomandato. La quantità di sale contenuta nel pane è quasi paragonabile Quantitativi molto minori, per esempio, rispetto a quelli che abbiamo misurato nel a quella presente nei crackers e negli altri sostituti. Anche i biscotti, sebbene siano pane e nei suoi sostituti. Attenzione: anche le caramelle contengono sale, anche se il dolci, contengono molto sale. Vanno meglio le merendine, molto poco salate. In quantitativo per porzione è basso. generale possiamo dire che tutti i prodotti da forno, dato il loro vasto consumo, sono eccessivamente salati. 25 26 VERDURE SOTT'OLIO E SOTT'ACETO Una porzione di verdurine sott'olio o sott'aceto aggiunge più di (½ gr) di sale al nostro carico quotidiano. In questo caso ci sono prodotti decisamente più salati di altri: ci piacerebbe poter trovare sempre l'etichetta nutrizionale, per poter fare un confronto. Dal sodio al sale (1 gr) di sale da cucina (cloruro di sodio) contiene circa (0,4 gr) di sodio, sostanza responsabile del suo sapore, ma anche dei suoi effetti sulla pressione del sangue. Le necessità dell'organismo di sodio sono largamente coperte dal contenuto di sodio presente in natura nei cibi, per cui teoricamente non è necessario aggiungere sale agli alimenti che consumiamo. Il fabbisogno di sodio aumenta soltanto in condizioni di sudorazione estrema e prolungata, per esempio durante l'attività sportiva. E' per trovare un compromesso tra la soddisfazione del palato e la prevenzione dei rischi all'uso eccessivo di sale che è stato fissato un limite massimo di consumo giornaliero. Come abbiamo visto è di (6 gr), pari a un corrispondente apporto di circa (2,4 gr) di sodio (raccomandazione dell'Inran, in linea con l'Oms): una soglia che, purtroppo, è ancora ben al di sotto di quella media italiana. CEREALI Il sodio che assumiamo con la dieta, ha diverse origini. La fonte principale, sono i prodotti trasformati e i consumi fuori casa (54% dell'assunzione totale quotidiana), in cui il sodio è presente sia sotto forma di cloruro di sodio, sia sotto forma di altri sali Nella maggior parte dei cereali c'è troppo sale, soprattutto considerando che sono (glutammato di sodio, bicarbonato e così via). Seguono: il sale da cucina aggiunto nelle prodotti che si consumano tutti i giorni. Vanno meglio i muesli, con un contenuto di preparazioni casalinghe e a tavola (36% dell'apporto totale giornaliero) e il sodio cloruro di sodio molto più basso. presente naturalmente negli alimenti come frutta e verdura (il 10%). Buoni propositi Ridurre il sale, così come smettere di fumare, deve rientrare nell'agenda di ognuno di noi. Per farlo non servono misure drastiche (come avviene invece per il fumo), ma basta rieducare il palato in modo graduale a cibi meno salati. Il ministero della Salute, ha divulgato sul suo sito Internet (www.ministerodellasalute.it (www.ministerodellasalute.it)) alcuni consigli per ridurre il consumo di sodio nell'alimentazione. 27 28 L'elenco contempla diversi semplici accorgimenti come: – abituare progressivamente il palato ai sapori originali dei cibi; – aggiungere il sale solo all'acqua di cottura della pasta; – non aggiungere mai il sale nelle pietanze già condite; – ricorrere a spezie e aromi; – ridurre il consumo di cibi in scatola, spuntini salati, salse, dadi per brodo, Negli alimenti confezionati c'è troppo sale, non sempre indicato nell'etichetta nutrizionale, fatto che non aiuta certo a tenere sotto controllo il suo apporto nella nostra alimentazione. condimenti animali, pasti pronti surgelati o in busta; – Attenti al sale nascosto evitare di mangiare frequentemente carne conservata, formaggi stagionati, salumi, Lo dimostra questa inchiesta, per la quale si è analizzato il contenuto di sodio di 165 prodotti tra i più disparati, dal pane alle caramelle, passando per alimenti tipicamente salati come dadi da brodo e salumi. frutti di mare, pasta ripiena; Nella pagina successiva troverete la tabella con il riassunto del lavoro: prendendo – preferire le carni bianche; come riferimento il valore limite giornaliero di assunzione di sale consigliato – preferire il pane senza sale (tipo toscano); dall'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione e dall'Organizzazione – consumare molta frutta e verdura, gli alimenti in assoluto a più basso contenuto di mondiale della sanità (6 gr/die), viene indicata per ogni prodotto la percentuale del sodio; consumo massimo raccomandato che l'alimento ci fornisce con una porzione. leggere le etichette dei prodotti, che riportano il sale nella lista degli ingredienti e Se consideriamo i prodotti trasformati, la fonte principale di sale nella nostra talvolta, quando c'è anche l'informazione nutrizionale, la quantità media di sodio alimentazione è costituita dal pane e dai prodotti da forno, come crackers, grissini, fette per (100 gr); biscottate, biscotti, cereali e merendine, alimenti che generalmente non vengono tenere presente i nomi di alcuni ingredienti che indicano la presenza di sale percepiti come molto salati. nell'alimento come cloruro di sodio, bicarbonato di sodio, fosfato e glutammato In realtà l'apporto di sale di questi prodotti è importante, se pensiamo che vengono monosodico, nitrato e nitrito di sodio e così via. consumati tutti i giorni. In media, con 5 porzioni di pane in un giorno, cioè la razione – – consigliata dall'Inran, si assume già il 70% della quantità di sale raccomandata. 29 30 Fine 31