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Metodo e qualità dell`esperienza scolastica

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Metodo e qualità dell`esperienza scolastica
Metodo e qualità
dell’esperienza
scolastica
a cura di Francesco cappa
2014 FrancoAngeli
Una pista di lettura
(a cura di Paola Marcialis)
Nota – per gentile concessione dell’editore, sono qui riportati indice e piste di lettura del testo in oggetto
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
1
STRUTTURA
PRESENTAZIONE DEL
METODO DI RICERCA E
DELLE RICERCHE
Metodo e qualità dell’esperienza scolastica
Indice
Introduzione di Francesco Cappa
Metodo e qualità dell’esperienza scolastica: percorsi di ricerca e formazione
pag.
7
»
»
»
»
13
14
22
27
»
27
»
39
»
53
di Jole Orsenigo
»
71
L’esperienza della valutazione di Anna Rezzara
Metodo educativo e qualità della scuola secondo studenti e studentesse
»
89
di Rossana Brambilla
»
102
»
118
»
129
»
149
»
169
di Cristina Palmieri
1. Presupposti e oggetti di ricerca e formazione
2. La ricerca a scuola
3. Le esperienze di ricerca
3.1. La prima ricerca: “Cambiare la scuola: metodo e qualità dell’esperienza scolastica”
3.2 La seconda ricerca: “Il ruolo dell’insegnante tra metodo e qualità dell’esperienza
scolastica”
La professionalità dell’insegnante: tra materialità e affettività
di Pierangelo Barone
La scuola che c’è. Sulla valorizzazione discorsiva dell’esistente
ANALISI DEI RISULTATI
DI RICERCA SECONDO
DIVERSE
ANGOLAZIONI
La retorica della «riforma della scuola» tra umanesimo e scientismo
di Simona Faucitano
L’educativo: legittimazione di un impensato
di Manuela Palma
Il clima e la sintassi. Dimensione relazionale e metodo nel dispositivo scolastico di
Ernesto Curioni
L’amore per la materia. Didattica, metodo e affettività
di Francesco Cappa
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
2
STRUTTURA
• Ci sono due contributi di Francesco Cappa: l’introduzione e il saggio finale, che si può leggere come
conclusione (provvisoria) della fase di ricerca
• Il saggio di Palmieri presenta la cornice teorica e l’impianto metodologico delle ricerche e i risultati di due
ricerche
• Tutti gli altri saggi commentano i risultati delle ricerche:
 condividono la cornice teorica (la Clinica della formazione)
 introducono ulteriori riferimenti culturali e scientifici (vedi indicazioni bibliografiche alla fine di ogni saggio)
 puntano l’attenzione su aspetti/punti di vista differenti
 hanno uno stile di scrittura differente
Nota: per facilitare la lettura, ogni saggio (tranne quelli di Cappa) è corredato di una pista di
lettura, una sorta di filo di Arianna per uscire dal labirinto… Queste piste di lettura sono
anticipate nelle slide che seguono, insieme ad altri commenti, e sono del curatore del testo.
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA
PISTA DI LETTURA
3
Metodo e qualità dell’esperienza scolastica:
percorsi di ricerca e formazione
di Cristina Palmieri
• Come si alimenta il sapere pedagogico? Attraverso approfondimenti
teorici, analisi critiche delle categorie a cui ricorre, individuazione di
rappresentazioni sempre più pertinenti dei fatti educativi, ma anche
attraverso ricerche sul campo.
• Questo saggio ha il compito di illustrare modalità e risultati delle
ricerche svolte dal Centro Studi in ambito scolastico, mostrando gli
elementi intorno a cui il Centro Studi ha iniziato a elaborare riflessioni
sul metodo e la qualità dell’esperienza scolastica, oggetto specifico
delle attività di ricerca.
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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Metodo e qualità dell’esperienza scolastica:
percorsi di ricerca e formazione
di Cristina Palmieri
• La prima parte descrive l’impostazione metodologica delle ricerche e costituisce
un compendio aggiornato per comprendere come si procede nel fare ricerca
secondo i presupposti pedagogici della Clinica della Formazione. In particolare, vi
è illustrato “il quadrante”, strumento clinico che sostiene l’analisi dell’esperienza
educativa, senza amputarne la complessità.
• Nella seconda parte, si fa il punto sull’esperienza scolastica comprendendola
come esperienza educativa. Il che significa chiedersi come “faccia scuola” chi a
scuola lavora e studia (Metodo) e che tipo di scuola vivano le persone che
quotidianamente la abitano (Qualità).
• Nella terza parte, infine, sono presentati i risultati di due ricerche, che offrono un
aggiornamento sulle esperienze scolastiche contemporanee, colte sulla scena
educativa ma anche nel loro backstage, da cui partire oggi per continuare a “fare
scuola” ma anche per “cambiare la scuola” (Massa,1999).
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
5
Metodo e qualità dell’esperienza scolastica:
percorsi di ricerca e formazione
di Cristina Palmieri
• Per la prima parte – risulta utile aver già letto Massa e Rezzara
• Per la seconda parte – risulta utile aver già letto Dewey e Selmo
• Per la terza parte – risulta molto utile aver letto Massa
NOTA 1 – Massa è il riferimento teorico di tutti i saggi del testo (anche se non vi
fanno riferimento esplicito: vedere le indicazioni bibliografiche di ogni saggio)
NOTA 2 – il saggio di Palmieri è il riferimento referenziale e metodologico di tutti i
saggi del testo, il che vuol dire che tutti gli altri autori/autrici hanno delegato
Palmieri a descrivere l’impianto metodologico – che condividono – e analizzano le
due ricerche dai materiali di ricerca MA ANCHE dai risultati presentati da Palmieri
NOTA 3 – Il saggio di Palmieri è condizione necessaria per comprendere tutti gli altri
saggi
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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La professionalità dell’insegnante: tra materialità e
affettività di Pierangelo Barone
La densità dell’esperienza scolastica non sembra degna di essere
“detta”, soprattutto perché docenti e ragazzi considerano il loro
quotidiano come un testo «troppo banale per essere narrato»
(qui sotto). Come fare a costruire un discorso sulla
professionalità dell’insegnante?
NOTA: Quando ci sono «queste virgolette», vuol dire che c’è una
citazione di parole precise di un autore: nel nostro caso, di
Barone. Questo vuol dire che quando troviamo una (parentesi)
siamo di fronte a un riferimento della citazione (es. Massa, 1997
+ in numero della pagina). Se avessimo trovato solo (Massa,
1997), saremmo stati di fronte a un riferimento del pensiero di
Massa, espresso con le parole dell’autore.
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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La professionalità dell’insegnante: tra materialità e
affettività di Pierangelo Barone
Questo saggio accede alla professionalità dei docenti, partendo dal
metodo, che è ciò che fa “la differenza” a scuola, nella concreta
esperienza scolastica. La cornice è costituita dalle due ricerche
presentate nel capitolo precedente di questo testo e nel saggio si opera
un affondo sulle rappresentazioni e le immagini del ruolo del docente
che affiorano nelle ricerche dalle storie di formazione degli insegnanti,
soprattutto dalle narrazioni degli incidenti critici. Diverse figure
emergono (artigiano, coltivatore, maieuta, buona madre, regista, …) e
rinviano variamente alla materialità educativa.
NOTA: Provare a rintracciare nella vostra esperienza scolastica le figure
descritte da Barone: è un esercizio multiplo di memoria
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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La professionalità dell’insegnante: tra materialità e
affettività di Pierangelo Barone
Come gli insegnanti “allestiscono la scena”, “predispongono le
condizioni”, “apparecchiano” l’esperienza, dipende dalle situazioni, è
sempre intrecciato con le loro vicende esistenziali ed è costantemente
messo sullo sfondo: in primo piano c’è quasi sempre la relazione tra
docente e l’altro da sé, o studente. “Dare spazio” agli studenti, implica
una disposizione particolare dei docenti: quella di sapere e/o potere
scendere in campo e mettersi in gioco. …
NOTA: questa terminologia è tipicamente massiana (tratta dal pensiero
di Riccardo Massa) e indica quali mosse strategiche possono mobilitare
un cambiamento nel modo di fare scuola.
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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La scuola che c’è. Sulla valorizzazione discorsiva
dell’esistente di Jole Orsenigo
Un altro modo per guardare i risultati delle ricerche sulla scuola
presentate in apertura di questo testo è quello di guardare alla scuola
che c’è, alla scuola “altra” che c’è già e che si costituisce ogni giorno
quando l’esperienza scolastica è effetto di un metodo diverso da quello
disciplinare e la vita scolastica acquista senso per docenti e ragazzi.
È la prospettiva di questo saggio che, dopo aver enumerato le sue
chiavi di lettura, prova a trovare le parole per dire la scuola che c’è già,
costruisce un discorso pedagogico sulle esperienze significative che la
scuola attuale produce.
NOTA: questo saggio ha un’alta sintonia con le conclusioni del
precedente e parte da dove ha chiuso il precedente.
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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La scuola che c’è. Sulla valorizzazione discorsiva
dell’esistente di Jole Orsenigo
Ci sono molte ragioni per cui i protagonisti della scuola che c’è già,
rimangono in silenzio: una di queste è che bisogna avere lenti particolari per
seguire le tracce delle esperienze significative a scuola e più in generale nel
mondo dell’educazione. Nel saggio è evidenziato come l’incontro “vero” tra
docenti e ragazzi avviene a partire da una sapiente valorizzazione dei primi
nei confronti dei secondi. Su questo riconoscimento, quando accade, si gioca
la possibilità di uscire dai binari della scuola tradizionale: spiazzamento,
attivazione del desiderio, seduzione verso l’esperienza dell’apprendimento,
trasformazione di ogni occasione di vita in esperienza educativa.
NOTA: esempi di fuoriuscita dai binari della scuola tradizionale tratti dalla
vostra esperienza sono partiti da una valorizzazione dell’insegnante verso
la/lo studente? ( valorizzare=prendere in considerazione tutti e a uno a uno)
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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La scuola che c’è. Sulla valorizzazione discorsiva
dell’esistente di Jole Orsenigo
È così che i ragazzi imparano a essere cittadini della loro comunità: è
questa la “tavola del sapere” imbandita con sapienza dai docenti,
professionisti dell’educazione e anche adulti che fanno parte della
comunità; tocca ai pedagogisti imparare a saper dire di tutto ciò: ai
ragazzi e ai docenti, alla comunità sociale (la polis), alla comunità
scientifica.
NOTA: qui è in gioco la dimensione sociale di quanto si impara a scuola.
Da confrontare con il contributo di Simona Faucitano e la terza
posizione – il radicamento – oltre umanesimo/scientismo
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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L’esperienza della valutazione di Anna Rezzara
La prospettiva che apre questo saggio è di guardare i
risultati delle ricerche come un discorso sulla
valutazione. A scuola, dove ogni momento di vita
scolastica è permeato dall’istanza valutativa, non si
parla di valutazione: “come se” fosse un tabù.
NOTA: Cosa è un tabù?
Solo a scuola la valutazione è un tabù? In famiglia?
Nello sport? Nel gruppo di amici? Nelle pratiche
artistiche?
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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L’esperienza della valutazione di Anna Rezzara
Apparentemente inconciliabile con la scuola che genera esperienze
educative piene di significato, la valutazione è vista a una dimensione,
quella “cattiva”. Il lavoro del saggio è rintracciare i segni della
valutazione invisibile, quella “buona”, quella che riaggancia la sua più
nobile tradizione: valutare in questa ottica significa ridare senso. Se per
metodo si intende il modo con cui ogni docente costruisce le condizioni
concrete dell’esperienza scolastica, la valutazione è il momento in cui si
aggancia l’esperienza scolastica al suo senso.
NOTA: esempi di valutazione buona/cattiva, tratti dalla vostra
esperienza possono aiutare a vedere meglio quella parte di valutazione
che solitamente rimane invisibile nella scuola, dietro a
voti/registri/verifiche/interrogazioni/scrutini/pagelle, anche on line/….
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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L’esperienza della valutazione di Anna Rezzara
Se per metodo si intende il modo con cui ogni docente costruisce le
condizioni concrete dell’esperienza scolastica, la valutazione è il momento in
cui si aggancia l’esperienza scolastica al suo senso. In un corpo a corpo con i
modelli di metodo emersi dalle ricerche, il saggio evidenzia e rende visibili
altrettanti significati per le pratiche valutative che li accompagnano.
Ripercorrere i vari modelli di metodo emersi dalle ricerche (un modello
maieutico, un modello della cura educativa, un modello di governo
dell’esperienza, un modello laboratoriale) è uno sforzo pedagogico
necessario per cominciare a dare in modo consapevole senso e significato
all’esperienza scolastica, ovvero a praticare la funzione di valutazione
“buona” che gli studenti oggi invocano a gran voce e che i docenti oggi
praticano “quasi senza volerlo”.
NOTA: Provare a rintracciare nella vostra esperienza scolastica i modelli di
metodo descritti da Rezzara: è un esercizio multiplo di memoria
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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Metodo educativo e qualità della scuola secondo
studenti e studentesse di Rossana Brambilla
Prendere sul serio i protagonisti della scuola è stato il compito delle
ricerche condotte. In questo saggio si rendono visibili e
pedagogicamente fruibili le riflessioni dei ragazzi e delle ragazze,
autorevoli testimoni e interlocutori, di una scuola che in parte c’è già e
in parte “non ancora”. Studenti e studentesse sanno che a scuola
vengono condizionati, sanno di entrare in un ingranaggio che funziona
in modo più o meno oliato come un cubo di Rubik; in una parola,
sembrano sapere la “lezione” di Massa (1975, 1986, 1987).
NOTA: vedi schema successivo (diapositiva 17) – questo è il primo
disegno di quella che diventerà la Clinica della formazione. E’ della fine
degli anni ‘70 e verrà pubblicato nel 1986, mentre la Clinica della
formazione verrà pubblicato nel 1992…
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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Metodo educativo e qualità della scuola secondo
studenti e studentesse di Rossana Brambilla
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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Metodo educativo e qualità della scuola secondo
studenti e studentesse di Rossana Brambilla
Sulla scorta di 18 elementi elaborati dai ragazzi e dalle ragazze che
hanno partecipato alle ricerche, il saggio una sorta di modello del
metodo educativo, che può costituire una leva di cambiamento per
tutti i protagonisti della scuola. In ogni caso, è un tassello del dialogo
sulla qualità della scuola tra docenti e studenti, oggi raro e occasionale.
Questo dialogo può essere sostenuto, valorizzato, e maggiormente
praticato, in quanto esso stesso parte di un’educazione alla democrazia,
alla sovranità, alla partecipazione. Nello spirito della legge costitutiva
dello stato italiano, la Costituzione.
NOTA: vedi schema successivo (diapositiva 19) – da seguire con i 18
elementi sottomano.
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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Metodo educativo e qualità della scuola secondo
studenti e studentesse di Rossana Brambilla
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA PISTA DI LETTURA
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La retorica della «riforma della scuola» tra
umanesimo e scientismo di Simona Faucitano
Questo saggio apre una prospettiva terza per pensare alla riforma della
scuola, finora collocata – e bloccata - tra umanesimo e scientismo. Si può
andare oltre il recinto retorico disegnato dai tre imperativi attuali
(«modernizzazione», «razionalizzazione», «ottimizzazione») che hanno di
fatto governato le ultime proposte di riforma in Italia? L’analisi condotta ci
dice in primo luogo che umanesimo e scientismo concorrono in egual misura
a costruire il sistema retorico e ad assolutizzarlo come unico scenario
praticabile, in secondo luogo, che il costrutto di “competenza” crea una sorta
di conciliazione tra le due prospettive, infine, che per riconquistare la
possibilità di pensare in modo pedagogico alla scuola, e alla sua riforma,
possiamo guadagnare una prospettiva terza.
NOTA: la scrittura del saggio è complessa e i riferimenti teorici richiedono un
esercizio di attenzione cospicuo.
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA
PISTA DI LETTURA
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La retorica della «riforma della scuola» tra
umanesimo e scientismo di Simona Faucitano
Questa prospettiva terza fa perno sulle riflessioni sul “radicamento” di
S. Weil, come uno dei bisogni più misconosciuti dell’essere umano e
indica una direzione di riflessioni e pratiche per ritrovare senso e
significato in uno dei luoghi – la scuola – dove lo “sradicamento”,
l’essere sottomesso a effettuare una prestazione fine a se stessa, non
solo attecchisce bene, ma rischia anche di dilagare.
NOTA: provate a contestualizzare la tesi del saggio, attraverso la
domanda: nella mia esperienza di scuola quando ero immersa in una
situazione che mi chiedeva SOLO di effettuare una prestazione e
quando ero in una situazione che mi chiedeva di pensare al significato
di quello che stavo facendo?
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA
PISTA DI LETTURA
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L’educativo: legittimazione di un impensato di
Manuela Palma
Ci sono tanti discorsi sulla scuola, di diversa provenienza disciplinare:
paradossalmente quanto è prodotto per sorreggere e trasformare la
scuola, finisce per confondere i suoi protagonisti, in particolar modo gli
insegnanti. L’operazione proposta in questo saggio è quella di partire
dalle voci di chi vive e produce l’esperienza scolastica, per ricostruire la
forma della scuola attuale.
NOTA: Nella prima parte del saggio, durante la lettura tenere a mente
questa domanda: quante discipline pensano la scuola?
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA
PISTA DI LETTURA
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L’educativo: legittimazione di un impensato di
Manuela Palma
Nell’esercizio di pensiero e di analisi dei materiali delle ricerche, si evidenzia una marca
particolare dell’esperienza scolastica: l’educativo. Che caratteristiche ha questo elemento
ricorsivo nelle storie professionali degli insegnanti? In quali situazioni si riscontra? Come
viene agito? Nel procedere dell’analisi, appare sempre più chiaro che c’è uno scarto
importante tra quello che gli insegnanti fanno e quello di cui sono in grado di render conto.
L’esperienza scolastica, soprattutto di fronte all’irruzione di un problema, di una criticità, di
un malessere, è sapientemente gestita: appaiono gesti, rituali e posture; gli insegnanti
allestiscono una vera e propria “tavola imbandita del sapere”, ma ne sono troppo poco
consapevoli e soprattutto non annettono quasi mai questi gesti educativi alla mappa della
loro professionalità. Ma è da quei gesti sempre più strategici che può svilupparsi un
discorso della scuola, che ne colga la sua forma attuale e che ne intenzioni – se del caso - i
cambiamenti.
NOTA: Nella seconda del saggio, durante la lettura tenere a mente questa domanda: che
cos’è l’educativo? E nella terza parte, quali sono i gesti strategici identificati?
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA
PISTA DI LETTURA
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Il clima e la sintassi. Dimensione relazionale e
metodo nel dispositivo scolastico di Ernesto Curioni
La polarizzazione dell’esperienza scolastica si gioca ancora oggi tra l’educare
e l’istruire; questo saggio ne ricostruisce alcuni indizi (gli affetti, il clima, gli
spazi e i tempi) e propone di riguardare la questione alla luce di una
sintattica pedagogica (“istruire chi?”; “educare a cosa?”), per poi approdare
alla dimensione progettuale dell’esperienza scolastica, la costruzione di una
sorta di partitura scolastica.
NOTA: il dilemma tra educare e istruire (sottotitolo del testo di Massa del
1997) viene riproposto al centro di questo saggio in una chiave di lettura
particolare: è facilitante? Come ci aiuta a passare dal dilemma al progetto
(=scrittura in cui sono descritti gli effetti che si vogliono raggiungere in un
contesto specifico a partire da condizioni specifiche, e i modi in cui si vogliono
perseguire quegli effetti) e alla partitura (=sorta di copione, in cui è previsto
dare molte indicazioni sul corpo e la sua postura, utile per andare sulla
«scena educativa» dove realizzare gli effetti dell’azione educativa)?
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA
PISTA DI LETTURA
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BUONA LETTURA!
Da parte del Laboratorio Permanente Cambiare la scuola:
educare e istruire del centro Studi Riccardo Massa
Da parte di tutto il gruppo dell’insegnamento di Pedagogia generale M-Z
Da parte mia
METODO E QUALITA’ DELL’ESPERIENZA SCOLASTICA – UNA
PISTA DI LETTURA
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