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test di memoria e apprendimento - test tema
TEST E STRUMENTI DI VALUTAZIONE PSICOLOGICA E EDUCATIVA Collana diretta da Cesare Cornoldi e Luigi Pedrabissi Cecil R. Reynolds e Erin D. Bigler TEST DI MEMORIA E APPRENDIMENTO TEST TEMA Edizione italiana a cura di Dario Ianes Erickson Indice 7 Prefazione 9 La memoria e le basi teoriche del test TEMA Aspetti della memoria La valutazione della memoria in una prospettiva storica La neurobiologia della memoria La necessità di valutare la memoria nell’infanzia e nell’adolescenza Il test TEMA Le componenti del TEMA Note di cautela 23 Istruzioni sulla somministrazione e sull’attribuzione dei punteggi Le procedure di base del test Il tempo di somministrazione Stabilire i «soffitti» dei subtest Procedure di somministrazione 39 Interpretazione delle funzioni della memoria e il TEMA Fattori che influenzano la prestazione mnestica normale Lo studio di un caso: Edoardo L’interpretazione dei risultati del TEMA Interpretazione clinica degli indici compositi e dei punteggi standard Interpretazione clinica dei risultati ottenuti da Edoardo nel TEMA Sindromi cliniche e l’interpretazione del TEMA 67 Costruzione e standardizzazione del TEMA Il calcolo delle norme e la standardizzazione I risultati della standardizzazione Il calcolo dei punteggi standard 73 Attendibilità e validità Attendibilità Validità 91 Bibliografia 95 Appendice A: Punteggi normativi per i subtest e il ricordo differito 111 Appendice B: Conversione delle somme dei punteggi standard in indici 115 Appendice C: Conversione dei punteggi grezzi ottenuti nei subtest in età equivalenti 121 Protocollo di valutazione 137 Protocollo di valutazione supplementare PREFAZIONE Prefazione I ricercatori che si occupano della cognizione umana sono sempre stati d’accordo sul ruolo centrale della memoria. Anche gli psicologi clinici che hanno il compito di valutare le disfunzioni cognitive hanno sempre riconosciuto la fondamentale importanza della memoria in vari tipi di disturbi neurologici. Comunque, la tradizione nella valutazione clinica della memoria è stata quella di usare differenti test, normati e standardizzati separatamente. Alcune di queste procedure sono state basate su compiti di ricerca che possono avere particolare rilevanza per indagare alcuni aspetti del funzionamento della memoria, ma non possono avere una validità ecologica tale da renderli utili strumenti clinici. D’altro canto, le valutazioni di derivazione clinica spesso hanno poco del rigore sperimentale e del metodo di valutazione della memoria derivato dalla ricerca e dipendono dal «giudizio clinico» piuttosto che dal confronto con dati normativi ben stabiliti. Nel nostro lavoro con bambini e adolescenti che presentavano vari tipi di disturbi di apprendimento, deficit evolutivi o disturbi neurologici, abbiamo rilevato la necessità di una batteria globale di test normativi, adeguatamente normati, valutati empiricamente e utili dal punto di vista clinico. Di conseguenza, per raggiungere questo fine, abbiamo cominciato nel 1988 a costruire e standardizzare una batteria globale per valutare la memoria nei bambini e negli adolescenti. Il risultato dei nostri sforzi è il Test di memoria e apprendimento (TEMA). Il TEMA conserva l’utile dicotomia tra memoria verbale e non verbale, distinzione che è il fuoco della ricerca da più di trent’anni. Questo test si articola in una serie di subtest clinici che aiutano a valutare i diversi aspetti clinicamente rilevanti del funzionamento della memoria attraverso vari punteggi e cioè: l’Indice di ricordo differito, l’Indice di attenzione/ concentrazione, l’Indice di rievocazione sequenziale, l’Indice di rievocazione libera, l’Indice di rievocazione associativa e l’Indice di apprendimento. Abbiamo cercato di rendere ciascun aspetto di questo test di memoria e apprendimento clinicamente rilevante e fondato empiricamente. La gamma di età va da 5 a 19 anni, un range in cui le modificazioni cognitive significative sono molto legate all’età. Per far sì che un simile strumento di valutazione fosse utile, abbiamo ottenuto un campione normativo nazionale. Abbiamo inoltre cercato di rendere la somministrazione, la registrazione, l’attribuzione dei punteggi e l’interpretazione il più possibile chiari e completi e clinicamente utili. Di conseguenza, siamo convinti che il TEMA sia attualmente la più globale singola batteria della memoria e di compiti di apprendimento standardizzati per bambini e adolescenti. La questione è di particolare importanza perché con il TEMA è oggi permesso un confronto diretto tra 7 TEST DI MEMORIA E APPRENDIMENTO numerosi aspetti della memoria in una singola batteria di test. Tutto questo permette la valutazione dei punti di forza e dei deficit, nonché l’individuazione di potenziali indicatori patologici di problemi di memoria. Il TEMA potrà quindi essere usato in numerosi ambienti clinici e di ricerca, e potrà fornire informazioni preziose sui sintomi che influenzano il funzionamento della memoria a coloro che effettuano la (TEMA) valutazione dei bambini. Il vero banco di prova di una batteria di valutazione come questa è nella sua utilità clinica e nelle sue applicazioni. Speriamo che questi obiettivi siano stati raggiunti e aspettiamo di vederne i risultati nelle ricerche e nei commenti di altri studiosi. Cecil R. Reynolds e Erin D. Bigler 8 TEST DI MEMORIA E APPRENDIMENTO (TEMA) TABELLA 1.2 dimento. Questa batteria considera il costrutto della memoria da una prospettiva sicuramente migliorata rispetto ai materiali allora disponibili ma ancora limitata. Ecco perché era necessario uno studio della memoria più approfondito. Per esempio, molti studi di ricerca che hanno preso in esame svariati disturbi di apprendimento hanno evidenziato una memoria deficitaria o disfunzionale (si veda la rassegna di Swanson, in corso di stampa). Fain, Davenport, Yingling e Galin (1988) dimostrarono che alcuni ragazzi dislessici presentavano deficit di memoria sia verbale che non verbale in confronto al gruppo di controllo analogo per età e quoziente intellettivo. Questi dati hanno implicazioni molto importanti per la comprensione dei disturbi della lettura poiché risulta che i problemi possano andare al di là delle abilità cognitive di base del riconoscimento e del ricordo di parole. Comunque, le diversità di problemi evidenti in altre categorie di bambini con disturbi di apprendimento (Hynd e Willis, in corso di stampa) richiedeva un esame più approfondito del funzionamento della memoria. Si rendeva palese la necessità di una batteria per i bambini, in grado di valutare molte diverse funzioni della memoria, che avrebbe potuto chiarifificare ulteriori caratteristiche talvolta presenti nei soggetti con disturbi di apprendimento. Il test TEMA fornisce la valutazione più sistematica, completa ed efficiente della memoria nei bambini e negli adolescenti. Subtest e indici principali e supplementari M DS 10 10 10 10 10 3 3 3 3 3 10 10 10 10 10 3 3 3 3 3 10 10 10 3 3 3 10 3 100 100 100 100 15 15 15 15 100 100 100 100 100 15 15 15 15 15 Subtest principali Verbali Ricordo di storie Ricordo selettivo di parole Ricordo di oggetti Sequenze di cifre in avanti Ricordo di coppie di parole Non verbali Memoria di facce Ricordo selettivo visivo Memoria visiva astratta Memoria sequenziale visiva Memoria di collocazione spaziale Subtest supplementari Verbali Sequenze di lettere in avanti Sequenze di cifre all’indietro Sequenze di lettere all’indietro Non verbali Imitazione motoria della mano Punteggi riassuntivi Indici principali Indice di memoria verbale Indice di memoria non verbale Indice di memoria composita Indice di ricordo differito Il test TEMA Indici supplementari Il TEMA è una batteria standardizzata di valutazione globale della memoria da utilizzare con soggetti di età compresa tra i 5 anni e 0 mesi e i 19 anni, 11 mesi e 30 giorni. È composta da una batteria di base di 10 subtest (5 verbali e 5 non verbali) divisa formalmente in una scala di memoria verbale e in una scala di memoria non verbale. Una combinazione di queste scale forma la scala composita di memoria. Vengono presentati inoltre quattro ulteriori subtest (tre verbali e uno non verbale) che possono sostituire uno dei subtest di base, se inappropriato per un particolare soggetto. Questi subtest vengono anche usati per calcolare alcuni indici supplementari, che troverete più avanti. È anche disponibile una procedura di ricordo differito, che è basata sulla rievocazione degli stimoli presentati nei primi quattro subtest Indice di rievocazione sequenziale Indice di rievocazione libera Indice di rievocazione associativa Indice di apprendimento Indice di attenzione/concentrazione della batteria di base e che fornisce un indice di ricordo differito. Ogni subtest del TEMA ha una media di 10 e una deviazione standard di 3. Anche gli indici della scala sono graduati secondo la metrica consueta, con una media di 100 e una deviazione standard di 15. La tabella 1.2 mostra i vari subtest e gli indici ottenibili con il TEMA. 18 LA MEMORIA E LE BASI TEORICHE DEL TEST TABELLA 1.3 Percentili Relazione tra i punteggi standard e i ranghi percentili del TEMA a (TEMA) Punteggi ai subtesta Punteggi negli indicib Percentili 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 150 145 140 135 130 125 120 115 110 105 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 99,9+ 99,87 99,62 99 98 95 91 84 75 63 50 37 25 16 9 5 2 1 0,38 0,13 Un percentile mostra la percentuale del campione normativo che dà un punteggio uguale o inferiore a un punteggio specificato. Un percentile di 98, per esempio, significa che il punteggio del soggetto è uguale o superiore a quello del 98% dei soggetti del campione normativo ed è nella fascia più alta di punteggi, pari al 2% dei soggetti. I punteggi standard e i ranghi percentili forniscono diversi tipi di informazioni. Un punteggio standard del TEMA è un valore (Gordon, 1984) che descrive la distanza di un punteggio dalla media. I punteggi standard sono utili per fare confronti tra i risultati dei subtest come nell’analisi della discrepanza, nel considerare cioè le differenze tra i subtest (come è normale nella diagnosi sui disturbi dell’apprendimento [Reynolds, 1986]) e nella valutazione dei punti di forza e dei lati deboli nell’ambito di un profilo dei punteggi. I percentili riflettono la frequenza e la rarità di un punteggio nella distribuzione. La tabella 1.3 mostra la relazione dei punteggi del TEMA. La batteria principale La batteria principale del TEMA consiste di 10 subtest (5 verbali e 5 non verbali) che danno l’indice di memoria verbale, l’indice di memoria non verbale, l’indice di memoria composita e l’indice di ricordo differito (si veda la tabella 1.2 per la composizione di ciascuna scala). I subtest di ciascuna scala principale (verbale e non verbale) forniscono un’ampia valutazione della memoria in ciascun ambito esaminando la rievocazione libera e associativa, le funzioni significative e astratte della memoria, la rievocazione sequenziale e il processo di apprendimento — tra gli altri fattori di memoria. Questa batteria di 10 subtest principali permetterà di dare risposta alla maggior parte delle domande sulle funzioni della memoria; comunque, come dicevamo sopra, sono disponibili anche ulteriori subtest e indici di memoria. M = 10; DS = 3 M = 100; DS = 15 b I tipi di punteggi Per i subtest e gli indici compositi del TEMA vengono forniti due tipi di punteggi normativi: i punteggi standard e i ranghi percentili. I punteggi standard I punteggi standard del TEMA sono calcolati in base alle età e mantengono le stesse deviazioni standard usate dalle più note scale di valutazione dell’intelligenza. Come dicevamo sopra, i subtest hanno una media di 10 e una deviazione standard di 3. I punteggi standard consentono di rilevare la distanza dei punteggi ottenuti dalla media normativa del gruppo di standardizzazione. Un punteggio standard di 13 in un subtest e un indice composito di 115 si situano entrambi una deviazione standard sopra la media. I punteggi standard del TEMA sono punteggi normalizzati ottenuti usando le procedure descritte in dettaglio nel capitolo quarto. I subtest e gli indici supplementari I quattro subtest supplementari (tre verbali e uno non verbale — si veda la tabella 1.2) vengono usati per potenziare la batteria principale quando si desidera una valutazione della memoria ancora più dettagliata, e risultano particolarmente utili al neuropsicologo e al ricercatore. La somministrazione di 19 TEST DI MEMORIA E APPRENDIMENTO (TEMA) TABELLA 1.4 questi quattro subtest richiede tipicamente meno di 15 minuti, e permette di derivare ulteriori indici che comprendono l’indice di rievocazione sequenziale, l’indice di rievocazione libera e l’indice di attenzione/ concentrazione. Due di questi indici supplementari, l’indice della rievocazione associativa e l’indice di apprendimento, vengono calcolati sulla base dei risultati dei subtest principali somministrati normalmente. La composizione di ciascun indice supplementare è illustrata nella tabella 1.4. L’uso di questi indici aggiuntivi è facilitato dal protocollo di valutazione supplementare. Indici supplementari e composizione in subtest Rievocazione sequenzialea Memoria sequenziale visiva Sequenze di cifre in avanti Sequenze di lettere in avanti Imitazione motoria della mano Rievocazione liberaa Memoria di facce Ricordo di oggetti Memoria visiva astratta Memoria della collocazione spaziale L’apprendimento e le curve dell’apprendimento Come notavamo prima, è possibile ricavare un indice di apprendimento da quei subtest principali che richiedono la presentazione ripetitiva di stimoli uguali nelle varie prove successive. Questi quattro subtest (ricordo selettivo di parole, ricordo selettivo visivo, ricordo di oggetti e ricordo di coppie di parole) consentono la valutazione della rievocazione immediata nella prima prova e la definizione di una curva di apprendimento nel corso delle prove successive con lo stesso stimolo. L’indice di apprendimento fornisce un buon metodo psicometrico per valutare l’apprendimento sulla base di questi subtest. Il protocollo di valutazione supplementare del TEMA permette di tracciare il grafico delle curve di apprendimento per una analisi visiva immediata. Rievocazione associativab Ricordo di storie Ricordo di coppie di parole Attenzione/concentrazionea Sequenze di cifre in avanti Sequenze di cifre all’indietro Sequenze di lettere in avanti Sequenze di lettere all’indietro Imitazione motoria della mano Apprendimentob Ricordo selettivo di parole Ricordo selettivo visivo Ricordo di oggetti Ricordo di coppie di parole a La descrizione dei subtest b Questa sezione descrive ciascuno dei 10 subtest principali e dei 4 supplementari. Richiede almeno un subtest supplementare. Può essere derivato interamente dai subtest principali. condotte approfondite ricerche per anni. La sequenza delle rievocazioni non è rilevante. 3. Ricordo selettivo di parole (RSP). È un compito di rievocazione libera verbale in cui il soggetto impara una lista di parole e la ripete; gli vengono ricordate soltanto le parole che ha tralasciato di prova in prova. Valuta l’apprendimento e le funzioni di rievocazione immediata nella memoria verbale. Le prove continuano fino a che non si sia raggiunto l’apprendimento della lista o comunque dopo aver eseguito otto prove. Non ha importanza la sequenza della rievocazione. 4. Ricordo selettivo visivo (RSV). È un subtest non verbale analogo al ricordo selettivo di parole in cui i soggetti devono indicare specifici punti in un 1. Ricordo di storie (RDS). È un test verbale che richiede la rievocazione di brevi storie lette dall’esaminatore. Il subtest fornisce una misura della rievocazione significativa e semantica ed è legato, per alcuni aspetti, anche alla rievocazione sequenziale. 2. Memoria di facce (MDF). È un subtest non verbale che richiede il riconoscimento e l’identificazione di determinati volti in mezzo a una serie di altri volti che fungono da distrattori; vengono mostrate foto in bianco e nero di individui di varie età, maschi e femmine di diverse etnie. Il subtest valuta la memoria significativa non verbale in un modo estremamente pratico su cui sono state 20 LA 5. 6. 7. 8. 9. 10. MEMORIA E LE BASI TEORICHE DEL TEST riquadro, dopo la dimostrazione offerta dall’esaminatore, e devono ripetere la prova per cercare di identificare i punti che avevano ricordato in modo errato. Come nel subtest precedente, le prove continuano fino a che il soggetto non abbia mostrato di padroneggiare il compito o dopo l’ottava prova. Ricordo di oggetti (RDO). L’esaminatore presenta una serie di figure, le nomina e invita poi il soggetto a ricordarle, ripetendo questo processo per quattro prove. Sono così associati stimoli verbali e non verbali, mentre la rievocazione è interamente verbale, creando una situazione che interferisce con la rievocazione nella maggior parte dei bambini con disturbi di apprendimento ma che è invece neutra o facilitante per i bambini senza difficoltà (Swanson, in corso di stampa). Memoria visiva astratta (MVA). Compito non verbale, valuta la rievocazione immediata di figure non significative il cui ordine non è rilevante. Al soggetto viene presentato un determinato stimolo dopodiché gli viene chiesto di riconoscerlo in mezzo ad alcuni distrattori. Sequenze di cifre in avanti (SCA). Compito di rievocazione verbale di cifre, il subtest misura la rievocazione meccanica di una sequenza di cifre. Memoria sequenziale visiva (MSV). Compito non verbale, il subtest richiede la rievocazione della sequenza di una serie di disegni geometrici non significativi. Dapprima vengono presentati i disegni in un certo ordine, poi gli stessi disegni vengono ripresentati in un ordine diverso e il soggetto deve mostrare l’ordine in cui erano stati presentati inizialmente. Ricordo di coppie di parole (RCP). Compito verbale di apprendimento di coppie associate, il subtest consiste nel chiedere al soggetto di rievocare l’altra parola della coppia a mano a mano che l’esaminatore fornisce la prima parola di ciascuna coppia. È un classico compito di psicologia sperimentale in cui vengono usate coppie facili e difficili e che permette di calcolare misure di rievocazione immediata, associativa e di apprendimento. Memoria di collocazione spaziale (MCS). È un compito non verbale che valuta approfonditamente la memoria spaziale. Al soggetto viene presentata una serie di grossi punti distribuiti su 11. 12. 13. 14. (TEMA) una pagina dopodiché gli si chiede di rievocare la loro collocazione. Imitazione motoria della mano (IMM). Si tratta di una valutazione psicomotoria, basata sulla visualizzazione dello stimolo (modello motorio), della memoria sequenziale. Al soggetto viene chiesto di riprodurre una serie ordinata di movimenti della mano nella stessa sequenza temporale in cui sono stati presentati dall’esaminatore. Sequenze di lettere in avanti (SLA). Questo compito verbale è analogo a quelli più comuni di rievocazione di cifre in avanti da cui diverge soltanto per il fatto che si usano lettere invece di numeri. Sequenze di cifre all’indietro (SCI). È lo stesso compito di base delle sequenze di cifre in avanti, tranne che per il fatto che il soggetto deve rievocarle in ordine inverso. Sequenze di lettere all’indietro (SLI). Questo compito verbale è analogo a quello delle Sequenze di cifre all’indietro, salvo che per il fatto che gli stimoli sono costituiti da lettere anziché da cifre. Il ricordo differito Ci sono quattro compiti di ricordo differito: il Ricordo di storie, la Memoria di facce, il Ricordo selettivo di parole e il Ricordo selettivo visivo. Questi compiti valutano l’apprendimento e il decadimento del ricordo, ed è stato rilevato che i risultati divergono fortemente a seconda che vengano somministrati a bambini, a adolescenti o a adulti con specifici disturbi neurologici e lesioni in determinate aree del cervello. Sono anche legati ai meccanismi attentivi e alla buona funzionalità di una varietà di processi cognitivi. L’indice di ricordo differito può servire anche come misura dell’oblio e può essere di particolare interesse quando viene confrontato con l’indice di memoria composita e con l’indice di apprendimento. Le componenti del TEMA La scatola del Test di memoria e apprendimento contiene i seguenti materiali: 1. 2. 3. 4. 21 il Manuale per la somministrazione; il Protocollo di valutazione; il Protocollo di valutazione supplementare; il Volume di illustrazioni di volti umani; TEST DI MEMORIA E APPRENDIMENTO 5. la Scheda per il ricordo selettivo visivo; 6. il Volume di illustrazioni per il ricordo di oggetti e i subtest non verbali; 7. Il set di carte per il ricordo differito. (TEMA) memoria, e il TEMA non ha meccanismi di controllo rispetto a una simile interferenza funzionale. Quindi, una certa conoscenza della personalità del soggetto sarà talvolta d’aiuto, e strumenti di valutazione come il Revised Children’s Manifest Anxiety Scale (Reynolds e Richmond, 1985) o il Self-report od Personality, Child and Adolescent Forms (Reynolds e Kamphaus, 1992) potrebbero essere utili in combinazione con il TEMA. I neuropsicologi troveranno il TEMA utile, come dicevamo prima, per valutare i bambini che abbiano riportato trauma cranico e che presentino moltissime altre disfunzioni neuropsicologiche. Tuttavia, gli esaminatori sono avvisati che, nonostante il TEMA consenta di rilevare la presenza di lesioni cerebrali e la loro localizzazione, il processo di inferire il livello e la localizzazione di un danno cerebrale usando dati psicometrici è problematico nei bambini a causa di fattori connessi allo sviluppo, all’esperienza e alla plasticità. Gli esaminatori dovranno procedere con cautela in questi ambiti, anche se confermiamo che il TEMA rivelerà una considerevole utilità in questo processo diagnostico. Gli psicologi clinici dovrebbero anche essere consapevoli delle limitazioni psicometriche di ogni scala di valutazione. Benché i dati sull’attendibilità siano molto buoni, il TEMA risulta abbastanza difficile per i bambini di cinque anni. Quindi, se si valuta un bambino di cinque anni, gli esaminatori dovrebbero prestare particolare attenzione all’interpretazione dei punteggi. Ulteriori studi sulla validità rispetto al gruppo di età di cinque anni sono in corso e verranno pubblicati prossimamente. Anche l’attenzione all’errore nei punteggi del test è importante. Il TEMA ha coefficienti di attendibilità molto alti ma i punteggi continuano a contenere una varianza di errore, e limiti estremi rigidi o grandi cambiamenti nell’interpretazione basati su una piccola variazione di punteggio andrebbero evitati. Inoltre, benché l’insieme degli item di ogni subtest o punteggio composito sia altamente attendibile, non si può dire altrettanto di ciascun singolo item, e gli esaminatori dovrebbero astenersi dall’attribuire un significato eccessivo alla prestazione relativa a un item singolo. Gli esaminatori che usano il «testing intelligente» (Kaufman, 1979; Reynolds, 1987) dovrebbero evitare problemi simili nell’interpretazione del test. Comunque, nessuna avvertenza può sostituire una solida preparazione psicometrica e una buona conoscenza della letteratura psicologica. L’esaminatore avrà bisogno soltanto di materiali per scrivere e di un orologio per calcolare i tempi di risposta: basterà un orologio su cui siano visibili i secondi anche se un cronometro è ovviamente preferibile. Note di cautela La valutazione dei bambini e degli adolescenti è un compito complesso che richiede la conoscenza dello sviluppo infantile, delle differenze individuali, della psicometria, acume clinico ed esperienza non solo relativamente agli strumenti di valutazione ma anche rispetto ai bambini e agli adolescenti. La memoria è un fenomeno complesso che, come dicevamo sopra in questo capitolo, può essere suddiviso in numerose componenti che attualmente non possono essere valutate tutte né con il test TEMA né con altri analoghi. Per quanto ampio e rivolto a componenti cruciali della memoria che sono rilevanti per l’apprendimento scolastico e per l’integrità delle funzioni neuropsicologiche, il TEMA non è assolutamente esaustivo come misura della memoria. Non vengono valutate né la memoria a lungo termine né quella incidentale, benché i compiti di ricordo differito possano essere connessi a queste componenti della memoria. Le distorsioni della percezione iniziale e dei processi di recupero sono anch’esse rilevanti per comprendere la memoria dei bambini, e il contesto degli eventi e della loro rievocazione può influenzare fortemente la memoria degli eventi quotidiani. Nel caso di problemi di memoria relativamente alla vita di tutti i giorni o di difficoltà di apprendimento, sarà necessario acquisire ulteriori informazioni e effettuare altre ricerche, in particolare se si sarà riportato un punteggio nella o sopra la media al TEMA. Considerato nel contesto di una completa valutazione individuale, il TEMA dovrebbe essere in grado di dare risposta alla maggior parte delle domande riguardanti la natura e il livello delle funzioni mnestiche di un particolare individuo. Tuttavia, deve essere considerato in un contesto. L’ansia e altri sintomi psichiatrici possono interferire con i processi di 22 ISTRUZIONI SULLA SOMMINISTRAZIONE E SUI PUNTEGGI 2 Istruzioni sulla somministrazione e sull’attribuzione dei punteggi 4. Creare una buona relazione con il soggetto (o i soggetti) spiegando le finalità del test e facendo vivere la seduta di somministrazione come un evento piacevole. 5. Prestare molta attenzione al grado di affaticamento del soggetto e interrompere per tempo la somministrazione se nota segni di stanchezza o di perdita di interesse. 6. Lodare e incoraggiare il soggetto per i suoi sforzi con commenti del tipo: «Stai veramente lavorando bene!». Fare attenzione a non limitare i rinforzi alle sole risposte corrette — la lode va usata anche solo per lo sforzo e la cooperazione. 7. Se la somministrazione del test viene interrotta da fattori ambientali (per esempio da forti rumori) o da un errore dell’esaminatore (per esempio nel leggere o nel presentare un item stimolo), continuare la somministrazione con i due item seguenti e poi tornare all’item interrotto per risomministrarlo. 8. Nell’attribuzione dei punteggi, dare 1 alle risposte corrette e 0 a quelle scorrette, a meno che non sia specificato diversamente. 9. Somministrare i subtest in ordine (vale a dire cominciando dal subtest 1 e finendo con il 14). 10. Se si usa la procedura del ricordo differito, bisognerebbe cominciare tale somministrazio- In questa sezione vengono fornite le informazioni sulla somministrazione del test TEMA. In particolare, gli argomenti affrontati saranno: – le procedure di base per la somministrazione; – le regole per l’applicazione dei «soffitti» (limiti superiori ai quali si termina la presentazione degli item di un subtest); – la quantità di tempo richiesta; – specifiche istruzioni per la somministrazione dei subtest del TEMA. I lettori sono pregati di leggere attentamente le informazioni esposte in questo capitolo e di seguire le procedure il più possibile alla lettera. I subtest devono essere somministrati usando le procedure standardizzate descritte nelle prossime pagine. Le procedure di base del test Per esser certo di somministrare in modo attendibile il test, l’esaminatore dovrà seguire le seguenti semplici regole: 1. Familiarizzarsi bene con i contenuti del manuale. 2. Esercitarsi nella somministrazione del test non meno di tre volte, prima di usarlo. 3. Somministrare il test in un ambiente privo di distrattori, adeguatamente illuminato, calmo, riparato e confortevole. 23 TEST DI MEMORIA E APPRENDIMENTO ne dopo un intervallo di 30 minuti, ma non bisogna mai interrompere la somministrazione di un subtest in corso per procedere con il ricordo differito. Una volta iniziato, qualunque subtest va portato a compimento senza interruzione. (TEMA) Stabilire i «soffitti» dei subtest Il TEMA va somministrato individualmente. I «soffitti» (limite superiore raggiunto dal soggetto in un subtest oltre il quale non si somministrano più ulteriori item) vanno utilizzati per abbreviare i tempi di somministrazione di alcuni dei subtest: (a) ricordo di storie, (b) ricordo di oggetti, (c) memoria visiva astratta, (d) sequenze di cifre in avanti, (e) memoria sequenziale visiva, (f) imitazione motoria della mano, (g) memoria di collocazione spaziale, (h) sequenze di lettere in avanti, (i) sequenze di cifre all’indietro, (j) sequenze di lettere all’indietro. Per i subtest Memoria visiva astratta e Memoria di collocazione spaziale, il soffitto si registra quando il soggetto sbaglia tre item su cinque consecutivi. Per Sequenze di cifre in avanti, Imitazione motoria della mano, Sequenze di lettere in avanti, Sequenze di cifre all’indietro e Sequenze di lettere all’indietro, il soffitto viene toccato quando il soggetto guadagna meno di quattro punti in ognuno di due item consecutivi. In Ricordo di storie, Ricordo di oggetti e Il tempo di somministrazione Quasi tutti i subtest possono essere somministrati in un tempo variabile tra i 4 e i 10 minuti. Alcuni di essi vanno cronometrati. Quattro subtest (Ricordo di storie, Memoria di facce, Ricordo selettivo di parole e Ricordo selettivo visivo) vengono somministrati una seconda volta per valutare la capacità di ricordo differito. Un esaminatore esperto potrà somministrare la batteria principale in meno di 45 minuti. Non è insolito che siano necessari da 60 a 75 minuti nelle prime tre/cinque somministrazioni quando si sta imparando a usare la batteria. SUBTEST 6. Memoria visiva astratta Mostrate il primo simbolo stimolo che si trova nel Volume di illustrazioni, cominciate a cronometrare e, indicando la figura, dite: Guarda questo. Dopo cinque secondi, andate alla pagina della scelta delle risposte e dite: Trovalo qui. Cominciate il test dall’item 1 per bambini di età compresa tra i 5 e gli 8 anni, e dall’item 11 per tutti i ragazzi più grandi. Interrompete il test se il soggetto sbaglia 3 item su 5 item consecutivi. Item per età Risposte Punteggio giuste 1o0 5-8 anni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 5 6 4 5 1 5 2 1 2 2 _____ 1 _____ 1 _____ 1 1 _____ 1 _____ 1 _____ 0 _____ 1 _____ 1 _____ 1 _____ Item per età Risposte Punteggio 1o0 9-19 anni giuste 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 4 2 4 1 2 3 6 3 2 6 _____ 0 _____ 0 _____ 1 _____ 1 _____ 1 1 _____ 1 _____ 1 _____ 0 _____ 0 _____ Item 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 (Massimo 40 punti) Totale Fig. 2.1 Illustrazione dell’uso dei «soffitti» nel subtest 6. 24 Risposte Punteggio giuste 1o0 1 4 6 3 2 2 5 3 2 3 16 _____ 1 _____ 0 _____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ Item 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 Risposte Punteggio giuste 1o0 3 6 1 5 3 6 6 5 2 5 _____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ _____ ISTRUZIONI SULLA SOMMINISTRAZIONE E SUI PUNTEGGI L’esatto uso dei subtest in cui il soffitto viene invece toccato quando si totalizzano meno di quattro punti in ognuno di due item consecutivi è illustrato nella figura 2.2. L’esempio è basato sul subtest 7, Sequenze di cifre in avanti, ma gli stessi criteri si applicano anche per Imitazione motoria della mano, Sequenze di lettere in avanti, Sequenze di cifre all’indietro e Sequenze di lettere all’indietro. Il subtest 8, Memoria sequenziale visiva, usa lo stesso metodo di attribuzione dei punteggi, ma una specifica serie di item viene somministrata a ciascuna persona; la regola per sospendere la somministrazione prevede che si riporti uno «0» in due prove consecutive. Nell’esempio della figura 2.2, la somministrazione è iniziata con l’item 1, e i primi quattro item sono stati somministrati nei termini delle istruzioni riportate (indipendentemente dai risultati ottenuti). Poi, la somministrazione è continuata finché il soggetto ha totalizzato meno di quattro punti in ognuno di due Memoria sequenziale visiva vengono usate serie specificate di item, ma potrete interrompere quando un punteggio grezzo «0» viene registrato in un dato numero di item. Se per un motivo qualsiasi è stato somministrato qualche item dopo aver toccato il soffitto e qualcuno di essi ha avuto esito positivo, tali item vanno considerati comunque mancati. L’esatto uso dei soffitti con il criterio di tre item sbagliati su cinque consecutivi è illustrato nell’esempio della figura 2.1. L’esempio si basa sul subtest 6, Memoria visiva astratta, ma le regole che sono state applicate valgono anche per il subtest Memoria di collocazione spaziale. Nell’esempio, la somministrazione è iniziata con l’item 1 ed è continuata fino a quando il soggetto ha sbagliato tre item su cinque consecutivi, raggiungendo il soffitto nell’item 22. A questo punto, la somministrazione è stata interrotta. Il numero di item superati (16) è stato computato e si è registrato il punteggio grezzo 16. SUBTEST 7. Sequenze di cifre in avanti Dite al soggetto: Ti dirò alcuni numeri. Ascoltami con attenzione, perché dopo che l’avrò fatto ti chiederò di ripeterli nell’ordine esatto in cui li avrò detti io. Leggete i numeri qui sotto alla velocità di un numero al secondo. Somministrate gli item 1-4 a tutti i soggetti. Per gli item rimanenti, interrompete il test dopo che il soggetto avrà totalizzato meno di 4 punti in ciascuno di due item consecutivi. Il punteggio grezzo corrisponde al numero di cifre ricordate nella corretta posizione. Item 1 2 3 Sequenze di cifre 8-5 85 3 - 10 3 10 6-8-3 683 2-1-5 4 245 5 4619 6 7 8 9 4-6-1-9 3 - 2 - 4 - 10 3249 6-9-1-3-5 69 3 1 5 Punteggio Item 2 10 2 11 3 12 2 13 4 14 3 15 3 16 10 - 6 - 8 - 5 - 9 17 6-4-9-2-1-8 18 Sequenze di cifre Punteggio 4-3-5-1-6-4 1 - 3 - 9 - 6 - 8 - 3 - 10 6 - 5 - 10 - 1 - 8 - 3 - 1 4-2-1-3-9-8-3-9 9 - 4 - 10 - 1 - 2 - 8 - 10 - 3 1 - 4 - 9 - 2 - 8 - 10 - 2 - 9 - 3 9 - 1 - 3 - 10 - 5 - 2 - 8 - 4 - 6 8 - 5 - 6 - 10 - 4 - 1 - 3 - 9 - 2 - 5 2 - 1 - 5 - 3 - 8 - 4 - 9 - 2 - 6 - 10 (Massimo 108 punti) Totale 19 Fig. 2.2 Illustrazione della corretta procedura di attribuzione dei punteggi e di applicazione dei soffitti per il subtest 7. Le barre indicano i numeri ricordati nella posizione corretta. Per ogni numero ricordato correttamente si riceve un punto. 25 TEST DI MEMORIA E APPRENDIMENTO item consecutivi. Il soffitto è l’item 7 e il numero di punti è stato quindi computato, registrando il punteggio grezzo totale 19. prima storia. Alla fine della prima storia, dite: Adesso raccontami la storia meglio che ti riesce. Iniziate la seconda e la terza storia con le parole: Adesso proviamo con un’altra. Ricordati di ripeterla nel modo in cui l’hai sentita. Incoraggiate il soggetto se necessario. Procedure di somministrazione Procedura di registrazione. Scrivete la storia ripetuta dal soggetto sullo spazio soprastante ciascuna riga della storia stampata sul protocollo di valutazione. Per fare più in fretta, potreste rimaneggiare direttamente il testo stampato sul protocollo di valutazione a mano a mano che il soggetto lo racconta modificandolo. In questa sezione vengono fornite le istruzioni per somministrare ciascun subtest. Di esse viene fornita anche una versione abbreviata nel protocollo di valutazione del TEMA. I subtest vengono descritti nell’ordine in cui andrebbero somministrati. Si noti che le parole che dovrebbero essere pronunciate dagli esaminatori appaiono in corsivo. Tali affermazioni sono riportate anche nel protocollo di valutazione. Attribuzione dei punteggi. Il soggetto riceve un punto per ciascun elemento della storia ripetuto correttamente. Il punteggio grezzo totale corrisponde alla somma dei punti ricevuti in tutte le storie ripetute. Nelle tabelle delle pagine seguenti vengono presentati dei criteri specifici di valutazione per ogni storia. Notate che il soggetto potrà sempre sostituire un termine con un sinonimo accurato a eccezione dei nomi propri, anche quando viene detto espressamente che è richiesta una risposta «letterale». Procedure per la valutazione del ricordo differito Tutti e quattro i subtest con cui può essere valutato il ricordo differito (Ricordo di storie, Memoria di facce, Ricordo selettivo di parole e Ricordo selettivo visivo) devono essere somministrati 30 minuti dopo aver finito di somministrare il subtest Ricordo di storie, iniziando dal subtest 1 e continuando nell’ordine fino al 4. È quindi fondamentale che, allorché si sia dato l’avvio alla somministrazione, ci sia tempo sufficiente nella seduta per somministrare i subtest 1-4 sia per la valutazione della memoria immediata sia poi per il ricordo differito, passati i 30 minuti. SUBTEST 1. RICORDO (TEMA) Registrazione dei tempi. Segnate l’ora esatta in cui finite il subtest Ricordo di storie nel punto predisposto sul protocollo di valutazione. Inizierete i subtest di Ricordo differito 30 minuti dopo. Se in quel momento starete somministrando un subtest, dovrete finirlo prima di iniziare la sequenza del Ricordo differito. Ricordate che la componente del Ricordo differito va somministrata sempre nella stessa seduta in cui i subtest sono stati somministrati per la prima volta. DI STORIE Materiali. Protocollo di valutazione. Inizio. A ogni soggetto vengono somministrate tre storie, una dietro l’altra, cominciando nel modo seguente: Età 5-8 anni: storia 1 Età 9-11 anni: storia 2 Età 12-19 anni: storia 3 Si continua eventualmente con le storie 4 e 5. SUBTEST 2. MEMORIA DI FACCE Materiali. Protocollo di valutazione; Volume di illustrazioni di volti umani; fiches da gioco o gettoni. Fine. Interrompete il test se il soggetto riporta un punteggio 0 in una qualunque storia o dopo aver somministrato tre storie. Inizio. Iniziate la somministrazione con l’item di prova e poi iniziate dall’item 1 per tutte le età. Fine. Somministrate tutti gli item. Istruzioni. Ambientate la prima storia a seconda dell’età del soggetto e dite: Ti racconterò una storia. Ascoltami attentamente perché, dopo che avrò finito, ti chiederò di dirmi tutto quello che ti ricordi della storia. Adesso ti racconto la Istruzioni. Aprite il libro dei volti alla pagina dell’item di prova. Date al soggetto un gettone, mostrate l’item di prova e, indicando la figura, dite: Guarda questo viso. Lasciate cinque secondi di tempo 26 ISTRUZIONI SULLA SOMMINISTRAZIONE E SUI PUNTEGGI Storia 1 – Il nuoto: criteri di valutazione delle risposte Elemento della storia Risposte alternative accettate (1 punto) Criterio generale di correttezza Esempi di risposte da 0 punti La classe d’asilo letterale L’asilo scuola, classe della signora Rossi nome esatto Signorina Rossi maestra, signorina andò a nuotare nuotare o letterale andò in piscina in un giorno caldissimo giorno caldo o letterale giorno, giornata di giugno giugno o letterale in estate per festeggiare festeggiare o letterale divertirsi, giocare la fine fine o letterale ultimo giorno d’estate della scuola. scuola o letterale delle lezioni Tutti letterale Ciascuno Essi si divertivano, sinonimo o letterale se la spassavano, se la godevano nuotavano, giocavano eccetto Roberto letterale o idea simile ma non Roberto Roberto che aveva paura aveva paura o letterale spaventato non gli piaceva dell’acqua. acqua nuotare La sua insegnante insegnante o signora Rossi Ella, lei, essa lo aiutò aiutò o letterale fu gentile e alla fine fine o letterale Infine della giornata giornata o letterale del tempo Roberto nome esatto Lui, il ragazzo si divertiva quanto si divertiva o letterale gli altri bambini. altri bambini o letterale sapeva nuotare gli altri Storia 2 – Il carnevale: criteri di valutazione delle risposte Elemento della storia Risposte alternative accettate (1 punto) Criterio generale di correttezza Era quasi giunta quasi giunta o letterale la festa festa o letterale di Carnevale letterale a scuola scuola o letterale e Gino letterale non ce la faceva più non ce la faceva o letterale ad aspettare. letterale Era il suo giorno letterale quasi, si avvicinava Esempi di risposte da 0 punti tempo riunione, circo questo ragazzo, un ragazzo non riusciva più ad aspettare era eccitato serata di scuola preferito. divertente Mise da parte risparmiò o letterale le paghette settimanali paghette o letterale tutti i suoi risparmi per tutto il mese tutto il mese o letterale l’intero mese, il mese per molto tempo per comprare biglietti comprare biglietti o letterale acquistare biglietti, per prendere biglietti per i biglietti alla lotteria dei dolci. lotteria dei dolci o letterale festa di carnevale gioco dei dolci, dolci Quella domenica, domenica o letterale prese il suo denaro, un po’ di soldi il primo giorno (continua) 27