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Renzi è arrabbiato con Angela
18 Sabato 19 Dicembre 2015 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA Pare abbia sbattuto i pugni sul tavolo. Ma in Germania non ne sanno ancora nulla Renzi è arrabbiato con Angela E si è alleato con il polacco Tusk che è un perdente sono sprecati miliardi da investire con maggior successo. La riforma del senato proprio non la interessa. Alzare la voce a Bruxelles a volte è necessario, ma alle proteste devono seguire proposte reali, non slogan. O i soliti appelli anti-tedeschi. Sempre colpa di Angela, la cattiva. Licenziare il nostro ambasciatore alla Ue è una prova di debolezza, si commenta a Bruxelles. Quel che dice la stampa conta fino a un certo punto. Ma i giornali e le tv tedesche hanno l’abitudine di riportare solo fatti. da Berlino ROBERTO GIARDINA B asta con Angela, proclama Renzi. Lo dicono tutti i media italiani. A Bruxelles attacca la Cancelliera, ma nessuno, in Germania, se ne accorge. O vuole notarlo, il che è quasi lo stesso. Per sicurezza ho controllato su Google, non si sa mai, e mi sono imbattuto in un articolo della Süddeutsche Zeitung: Renzi ne ha abbastanza dei consigli della Merkel. Poi ho guardato meglio: la data è del 5 ottobre del 2014. Dopo un anno siamo sempre lì. Bisogna stare attenti nel fare ricerche in Internet. Qualche ragione il nostro premier ce l’ha, poi sbaglia tutto nell’offensiva. La Germania guardava da un’altra parte quando i profughi annegavano innanzi a Lampedusa, e solo ora che arrivano a Monaco o a Berlino chiede la solidarietà europea. La Merkel non si oppone a prolungare le sanzioni alla Russia, che giovano solo agli americani, e poi trama con Putin per raddoppiare il North Stream, la pipeline lungo il Baltico. E perché allora si è detto no al South Stream, che doveva rifornirci di gas russo attraverso l’Adriatico? Vero, ma non basta. Renzi sembra un giocatore bravo fino all’area di rigore, ma alle parole o ai dribbling non fa seguire mai i fatti. Non tira in porta. La Germania è sempre più isolata in Europa. Tutti rimproverano alla Merkel di non agire, poi, quando prende una decisione, tutti a urlare contro l’egemonia prussiana. Raddoppiare il gasdotto lungo l’Ostsee sarebbe una decisione saggia. Non possiamo lasciare il controllo del nostro fabbisogno energetico alla Polonia o all’Ucraina. Noi dovremmo essere d’accordo, a condizione che il gas, in caso di bisogno, arrivi anche a noi. Già nel 2009, se non ricordo male, Scaroni dell’Eni aveva proposto di collegare tutte le arterie energetiche vitali per la Ue: unendo nord e sud avremmo riserve per tre anni, spiegava, anche in caso di blocco alle forniture. Perché non pretenderlo? Invece abbiamo chiesto l’intervento di Donald Tusk, il presidente della Ue. Cioè, come a suo tempo Berlusconi, ci alleiamo con i polacchi, oggi ai ferri corti con la Germania, e sull’orlo di una pericolosa deriva democratica. Ci mettiamo da soli nella serie B d’Europa. Angela ha, al suo fianco, il solo Hollande, in cui neanche i suoi hanno fiducia. Matteo Renzi insieme alla Merkel e a Hollande: il premier italiano vuol fare la voce grossa Sarebbe il momento per l’Italia di riprendersi il suo ruolo in Europa (il terzo tra i due forti). Non per dire sempre sì a Berlino, ma per sostenere il ruolo di alleato affidabile. E, nel caso, critico. In politica, come insegnava Machiavelli, compaesano di Matteo, bisogna essere pragmatici. Per i pro- fughi che fare da oggi? I tedeschi protestano perché noi non li registriamo. Renzi risponde che «il problema delle impronte digitali da prendere quando i fuggiaschi giungono da noi, è una barzelletta». Ma la Germania ne ha accolti un milione, resteranno solo quanti ne hanno diritto, le pratiche di espulsione per migliaia di abusivi richiedono mesi. Se noi facessimo la nostra parte, il lavoro sarebbe più veloce. Renzi protesta perché la Merkel non ha tenuto fede alle promesse di essere meno severa nel controllo del nostro bilancio. Ma lei sarebbe stata pronta a chiudere un occhio, innanzi a interventi reali per favorire la ripresa: non capisce il regalino di 80 euro con cui si Giorni fa hanno riportato con rilievo il rifiuto di Renzi a prolungare automaticamente le sanzioni contro Putin. Una decisione giusta e tempestiva. Un nostro premier che finalmente agisce. Poi ci si è fermati. Peccato. Ma la stampa in Germania è lenta. Forse oggi (domani per me, mentre scrivo) i giornali informeranno finalmente i loro lettori che Renzi non è d’accordo con Angela. Ma per i lettori non è una novità. © Riproduzione riservata LO CHIEDE IL PRESIDENTE DELLA DUMA. MOSCA REAGISCE ALL’ESPANSIONE OCCIDENTALE I russi: la Nato è un cancro per l’Europa Va sciolta per avere un continente più stabile DI MAICOL MERCURIALI «D issolvere la Nato, perché è un cancro all’interno dell’Europa». Mentre il presidente Vladimir Putin teneva la maxi conferenza stampa di fine anno, dove non ha risparmiato avvertimenti e minacce alla Turchia di Tayyip Erdogan, il presidente della Duma, Sergey Naryshkin, faceva questa considerazione sull’Alleanza atlantica durante la sua visita ufficiale in Serbia, dove ha incontrato la sua omologa Maja Gojkovic. portanti esercitazioni che suonavano come un avvertimento a Putin. Poi, sull’intervento militare in Siria e il contrasto all’Isis, seppur tra mille perplessità reciproche, Russia e Occidente si sono avvicinati, con Barack Obama e Putin che sono giunti a coordinare le rispettive forze, con il presidente francese François Hollande che ha cercato di riavvicinare la Casa Bianca e il Cremlino. Ma poi c’è stato l’abbattimento del jet russo da parte dell’aeronautica turca e, in un momento così delicato per le relazioni internazionali, la Nato che ha chiesto al MonteneDal progetto di colgro di aderire all’Alleanza laborazione interparSoldati della Nato impegnati in una missione internazionale come ventinovesimo paese lamentare tra Russia e Serbia (paese che non si è unito alle dovrebbe avvenire in più fasi. «Prima membro. Una richiesta che ha fatto sanzioni europee nei confronti di Mo- di tutto», è il ragionamento di Na- infuriare la Russia. A Mosca, come sca) su terrorismo, traffico di droga, ryshkin, «gli Stati Uniti dovrebbero ha spiegato il portavoce del Cremlino, sicurezza e aiuti umanitari, si è pas- essere esclusi dal blocco e, dopo questo Dmitry Peskov, vedono questa espansati a discutere dell’attuale situazione passaggio, sarebbe possibile sciogliere sione verso est con molta preoccupaziointernazionale: quindi del Califfato di in modo indolore l’intera organizzazio- ne e interpretano questa mossa come Al Baghdadi, dell’intervento nella Si- ne. Questo sarebbe un buon passo ver- una minaccia alla Federazione russa. ria di Bashar al-Assad e delle recenti so una maggiore sicurezza e stabilità Nonostante le rassicurazioni del titolare della Farnesina, Paolo Gentiloni, e tensioni con la Turchia, membro Nato. in tutto il continente europeo». del sottosegretario di Stato Usa John E sull’organizzazione guidata da Jens Dopo l’annessione della Cri- Kerry, la portavoce del ministro degli Stoltenberg il politico russo non ha avuto parole tenere: «Vedo questa or- mea da parte di Mosca, i rapporti esteri russo, Maria Zakharova, ha reganizzazione come un tumore su tutto tra Russia e Nato si sono fatti via via centemente richiesto che la popolazioil continente europeo. Sarebbe meglio sempre più tesi. L’Alleanza atlantica ne del Montenegro si esprima con un se venisse sciolta». Uno scioglimento ha rafforzato la sua presenza nelle referendum sull’adesione alla Nato. che, secondo lo speaker della Duma, repubbliche baltiche, ha condotto im© Riproduzione riservata