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gli effetti del fumo - Fondazione Niccolò Cusano

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gli effetti del fumo - Fondazione Niccolò Cusano
GLI EFFETTI DEL FUMO
Il fumo, che origina dalla combustione incompleta del tabacco e della carta che lo avvolge, è costituito da almeno
4000 sostanze che provocano gravi danni alla salute, tra queste sono presenti sostanze irritanti, catrame, monossido
di carbonio, nicotina.
Le sostanze irritanti – acido cianidrico, acroleina, formaldeide, ammoniaca e catrame – causano danni immediati alla
mucosa delle vie respiratorie. L'azione irritante provoca inoltre tosse, eccesso di muco, bronchite cronica ed enfisema.
Gli stimoli irritativi agiscono anche sulle prime vie aeree, sul cavo orale e sull'esofago. Quindi, il fumatore è spesso
soggetto a faringo-tonsilliti e laringiti acute e croniche, displasie del labbro e del cavo orale, della laringe e dell'esofago
e, non ultimi, tumori maligni.
Il catrame, oltre ad irritare le mucose delle vie respiratorie, è responsabile dell’ingiallimento dei denti e della
sensazione dell’amaro in bocca e dell’alito cattivo, tipici di un fumatore.
Il monossido di carbonio, introdotto attraverso il fumo di sigaretta, si lega all’emoglobina, riducendo la sua capacità di
trasportare l’ossigeno, determinando una riduzione dei nutrimenti e dell’ossigenazione che raggiungono i tessuti.
Per quanto riguarda invece la nicotina, presente nel tabacco in una percentuale compresa tra il 2 e l’8%, non è tossica
ma è responsabile della dipendenza provocata dal fumo. Quando viene introdotta nell’organismo, giunge ai polmoni,
passa nel sangue, per raggiungere il cervello in pochi secondi. La nicotina stimola la liberazione di dopamina nel
sistema nervoso centrale e di adrenalina nel surrene. All’effetto eccitatorio, segue, dopo un tempo piuttosto breve, un
effetto deprimente che spinge a fumare ancora per provare di nuovo gli effetti positivi.
Oltre alla dipendenza farmacologica da nicotina, nel fumatore si crea anche una dipendenza psicologica. Quando si
smette di fumare si manifesta una vera e propria sindrome da astinenza, caratterizzata da sintomi ben precisi come
irritabilità, difficoltà di concentrazione ed insonnia.
Le sostanze generate dalla combustione della sigaretta, provocano seri danni agli apparati respiratorio e vascolare
(con ripercussioni cardiache, cerebrali, ed alla circolazione arteriosa periferica), all’emoglobina, alla cavità orale ed alla
laringe, al primo tratto delle vie digestive, alla placenta ed al feto, all’apparato urogenitale ed al pancreas.
Apparato respiratorio
A livello dell’apparato respiratorio il fumo causa ingenti effetti:
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Il sistema mucociliare, che serve ad umidificare, riscaldare e a depurare l’aria inspirata, è drasticamente
ridotto nei fumatori. La parete interna del sistema respiratorio è tappezzata, dal naso fino ai bronchioli più
piccoli, da cellule ciliate. Tutte queste cilia compiono un movimento verso la faringe, facendo sì che lo strato
di muco sovrastante si sposti ad ondate. Se questo sistema non funziona correttamente possono verificarsi
infiammazioni ed infezioni.
La riduzione delle difese immunitarie a causa della ridotta attività delle cellule linfocitarie e dei macrofagi,
con un peggioramento del controllo sulle infezioni.
Rilascio di enzimi lesivi che provocano la distruzione del parenchima polmonare che si può degenerare fino a
determinare l’enfisema.
Aumento dell'attività bronchiale e delle manifestazioni asmatiche.
Invecchiamento precoce del sistema polmonare.
Apparato circolatorio
Ingenti anche i danni provocati al sistema circolatorio:
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A causa dell’immissione in circolo di catecolamine, causata dalla nicotina, aumenta la frequenza cardiaca e la
pressione arteriosa.
Il monossido di carbonio determina un aumento della carbossiemoglobina – emoglobina ricca di CO2 – che
determina un’ossigenazione insufficiente del muscolo cardiaco.
La nicotina aumenta la capacità di aggregazione delle piastrine e della coaugulabilità del sangue.
Il fumo determina l’aumento della pressione arteriosa, accelera l'aterosclerosi, ostacolando la circolazione del
sangue nei vasi e aumentando il rischio di infarto ed ictus.
I problemi circolatori causati dal fumo possono determinare:
Effetti endocrini e metabolici
Ingenti gli effetti nocivi del fumo anche a livello endocrino e metabolico:
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Il fumo aumenta i livelli ematici di catecolamine degli ormoni della crescita, ACTH, cortisolo, prolattina e
betaendorfine.
Le donne fumatrici possono presentare menopausa precoce e sono più soggette all’osteoporosi
Il peso corporeo dei fumatori è mediamente inferiore di 3-5 Kg rispetto ai non fumatori
A causa della più scarsa ossigenazione dei tessuti, la pelle di un fumatore assume un colo grigiastro, perde di
elasticità, appare avvizzita ed invecchiata.
Rischi per il feto
Pur essendo ormai ben noti ed accertati, è sempre bene ricordare che il fumo, provoca danni nei bambini sia durante
la gestazione che durante i primi mesi di vita.
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I bambini nati in famiglie di fumatori pesano mediamente 250-300 grammi in meno rispetto a quelli nati da
famiglie non fumatrici.
I neonati di madri fumatrici hanno un rischio maggiore di sindrome della morte prematura del lattante
Aumenta il rischio di malattie ed infezioni a carico dell'apparato respiratorio inferiore
Fumare durante la gravidanza può portare a gravi malformazioni nel bambino
Il fumo è inoltre responsabile di:
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Impotenza nell'uomo;
declino mentale;
invecchiamento precoce della pelle
Il fumo aumenta il rischio di molti tipi di tumore; a rischio sono prima di tutto le vie respiratorie in quanto
direttamente esposte al fumo. Nei fumatori il carcinoma polmonare ha una frequenza 20 volte superiore a
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quella riscontrata nei non fumatori. Alto è anche il rischio di tumore al rene e alla vescica, in quanto le
sostanze cancerogene del tabacco sono eliminate attraverso le urine.
Associato all'alcol, il fumo aumenta inoltre il rischio di tumori dell’esofago, del colon e del fegato.
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