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CHI STA MORENDO HA DIRITTO:
CARTA DEI DIRITTI DEI MORENTI CHI STA MORENDO HA DIRITTO: TUTELA DEI MALATI INGUARIBILI ED A FINE VITA 2012 Numero 1 Delibera della Regione Veneto n. 1609 del 17 giugno 2008 1. A essere considerato come persona sino alla morte. 2. A essere informato sulle sue condizioni, se lo vuole. 3. A non essere ingannato e a ricevere risposte veritiere. 4. A partecipare alle decisioni che lo riguardano e al rispetto della sua volontà. 5. Al sollievo del dolore e della sofferenza. 6. A cure ed assistenza continue nell’ambiente desiderato. 7. A non subire interventi che prolunghino il morire. Hanno collaborato: Giorgio Giacomazzi Alessio Gioffredi Lorenzo Tognon Matteo Sponga Albino Ventimiglia Gino Gobber Gandolfo Fiorito 8. A esprimere le sue emozioni. 9. All’aiuto psicologico e al conforto spirituale, secondo le sue convinzioni e la sua fede. 10. Alla vicinanza dei suoi cari. 11. A non morire nell’isolamento e nella solitudine. 12. A morire in pace e con dignità. Ufficio relazioni con il pubblico dicembre 2011 Segreteria di redazione: R. Canova URP La Regione Veneto ha sviluppato un ampio disegno normativo per lo sviluppo delle cure palliative e la lotta al dolore. Per dare attuazione alla programmazione regionale in materia, ha provveduto alla costituzione dell’Osservatorio regionale per le cure palliative e la lotta al dolore. A supporto dello stesso, è stata costituita una Commissione regionale, composta da esperti. Il gruppo di lavoro ha elaborato un documento: “Tutela dei diritti dei malati inguaribili e a fine vita e dei malati con dolore”. Lo scopo del documento è di sollecitare le Aziende sanitarie, alla valutazione del grado di conseguimento delle tutele in esso contenute ed alla produzione di azioni volte all’informazione della cittadinanza, soprattutto per la componente bisognosa di assistenza. L’intento è di esplicitare i diritti delle persone malate a fine vita o con dolore fisico. Con questa informativa intendiamo comunicare all’utenza quanto l’Azienda ha realizzato e sta realizzando. Il Direttore Generale Dr. Bortolo Simoni ...per dare sollievo alle persone che soffrono a causa del dolore e/o negli ultimi momenti di vita! Pagina 2 ULSSINFORMA Carta Aziendale Ha espresso parere sul documento il Comitato Etico per la Pratica clinica. Globalità della sofferenza Impegni azienda sanitaria L’azienda si impegna a promuovere in tutto il personale che ha rapporti con i malati e i loro famigliari una comprensione globale della sofferenza che tenga conto degli aspetti fisici, psichici, relazionali, sociali e di isolamento della persona in condizioni di fine vita. A tale scopo l’Azienda mette a disposizione, sostiene e sviluppa, nell’ambito delle cure, figure professionali con competenza specifiche per l’approccio ed il sostegno alle varie dimensioni della sofferenza psicologica, relazionale e di disagio sociale dei malati e delle loro famiglie . Azioni svolte • Consulenze di Oncologia e di cure palliative per le UU.OO. che lo richiedono • Sviluppo delle attività di psicooncologia all’interno del nucleo di Cure Palliative anche con funzioni di consulenza per le UU.OO ( delibere n. 861/2008 e 477/2009) • Corsi di aggiornamento e formazione per migliorare le competenze delle figure professionali nell’approccio globale al malato in condizione di fine vita e alla famiglia Azioni da promuovere Corsi di formazione e aggiornamento continuo per acquisire le competenze specifiche a dare risposta alle domande del paziente e della sua famiglia. Partecipazione del malato al dimensionamento delle cure Impegni azienda sanitaria L’azienda si impegna a garantire la partecipazione consapevole del malato nelle scelte delle cure rispetto ai suoi problemi di salute e agli aspetti prognostici, rispettando i principi e le convinzioni del malato L’azienda richiama l’attenzione del proprio personale sulla necessità di: • riconoscere al morente la dignità di soggetto capace delle scelte e delle decisioni che lo riguardano • Impegnarsi a garantire al malato il diritto a non essere ingannato e a ricevere risposte veritiere • Adoperarsi affinché si dedichino spazi e tempi adeguati alla condivisione con il malato delle informazioni relative al suo stato di salute e alla propria diagnosi di malattia affinché mantenga la possibilità di effettuare con consapevolezza le scelte inerenti la sua salute e la sua vita • Favorire l’espressione da parte del paziente di indicazioni anticipate sui suoi desideri di cura • Raccogliere la testimonianza dei famigliari sulle volontà, convincimenti e desideri del malato • Adoperarsi affinché siano rispettate le decisioni prese dal paziente, soprattutto quando questi non è più in grado di esercitare la propria volontà Azioni svolte • Adozione del consenso informato dove richiesto • Riconoscimento dell’importanza della diversità dei vari professionisti che sola è in grado di assicurare la presa in carico mutidimensionale e multiprofessionale • Regolare svolgimento di incontri di équipe per perseguire l’integrazione degli operatori, al fine di dare la migliore risposta assistenziale possibile • Condivisione con il malato e i famigliari del piano assistenziale definito dalla UVMD • Orari dedicati per colloquio e supporto ai famigliari 2012 Numero 1 Pagina 7 LE CURE PALLIATIVE DOMICILIARI Struttura di via Marconi n°14 3° Piano Tel. 0439 883135 fax 0439 883137 Dove opera il Servizio • • • • Attività territoriale- al domicilio Il servizio di cure palliative a domicilio offre la possibilità di essere seguiti ed • assistiti nella propria abitazione, se desiderato dal malato il più a lungo possibile con coinvolgimento attivo della per• sona e della famiglia insieme al gruppo socio-sanitario. • Attività ospedaliera Consulenza intraospedaliera del medico dell’ U.C.P presso i reparti ospedalieri; visite degli infermieri dell’ U.C.P ai pazienti ricoverati. • Residenziale Il ricovero in Hospice si attua nei casi di impossibilità di realizzare a domicilio un controllo adeguato dei sintomi, di necessità di un periodo di “sollievo” per la famiglia, per inadeguatezza della casa a trattamenti domiciliari. • Attività ambulatoriale Presso l’ambulatorio dell’ hospice per eseguire terapie particolari, trasfusioni, medicazioni, colloqui con i familiari. Tipo di aiuto e sostegno offerti • • Terapia del dolore e dei principali sintomi che a volte compaiono, ad es: difficoltà a respirare, mancanza d’appetito, nausea, vomito, piaghe da decubito, stipsi... La prescrizione e la consegna dei farmaci, del materiale sanitario, la richiesta di ausili e presidi appropriati rispetto al bisogno della per- sona ed alla situazione nel quale essi devono essere utilizzati (letto articolato, carrozzina, materasso anti-decubito, pannoloni...). Educazione ed addestramento dei congiunti all’assistenza continua del malato nei limiti delle loro capacità e possibilità. Supporto emotivo e psicologico Prenotazione degli appuntamenti per l’esecuzione delle visite e controlli ambulatoriali. L’esecuzione dei prelievi per gli esami ematochimici a domicilio dell’utente e ritiro delle risposte. Proposta di aiuto pratico e compagnia da parte dei volontari. Ieri ho sofferto il dolore Ieri ho sofferto il dolore, non sapevo che avesse una faccia sanguigna, le labbra di metallo dure, una mancanza netta d'orizzonti. Il dolore è senza domani, è un muso di cavallo che blocca i garretti possenti, ma ieri sono caduta in basso, le mie labbra si sono chiuse e lo spavento è entrato nel mio petto con un sibilo fondo e le fontane hanno cessato di fiorire, la loro tenera acqua era soltanto un mare di dolore in cui naufragavo dormendo, ma anche allora avevo paura degli angeli eterni. Ma se sono così dolci e costanti, perchè l'immobilità mi fa terrore? Alda Merini Pagina 6 ULSSINFORMA sociale, Assistente spirituale. Particolare risalto ed importanza assume la figura del Volontario che fa parte integrante dell’ equipe e che permette di Tel 0439-883071 accentuare l’aspetto famigliare della Fax 0439-883072 struttura. Altri professionisti specialisti possono E’ una struttura residenziale territoriale essere attivati secondo le necessità per le cure palliative, facente parte della dell’ospite. rete di assistenza ai pazienti affetti da malattie progressive in fase avanzata a rapida evoluzione e a prognosi infausta Modalità di Accesso all’ Hospice L’accesso all’Hospice è definito per i quali ogni terapia finalizzata alla dall’UVMD (Unità di Valutatazione Multiguarigione o alla stabilizzazione della patologia non è possibile o appropriata . disciplinare ), che predispone , ove vi Il tratto peculiare dell’Hospice è costitui- siano le condizioni, la presa in carico to dalle piccole dimensioni, dalla possi- nella rete delle cure palliative. bilità di ricreare l’ambiente domestico e Nel caso in cui l’UVMD abbia già provveduto ad un progetto assistenziale doaccanto all’usuale controllo medico e miciliare, sarà il Medico Palliativista, infermieristico di sintomi si affiancano interventi di sostegno psicologico, rela- di concerto col Medico di Medicina Gezionale, spirituale. Tutto è caratterizzato nerale, a disporre il ricovero presso la nostra struttura . da un elevato contenuto umano. Le modalità di ricovero sono prevalentemente di tipo programmato e la tempeChi accede all’Hospice All’Hospice accedono pazienti che, già stività del ricovero è legata a variabili inseriti in un programma di cure palliati- quali il contesto familiare e la volontà ve, si trovino nelle seguenti condizioni: del paziente . Il ricovero è sempre subordinato al con•difficile controllo dei sintomi al domicisenso espresso dal paziente o dai suoi lio, famigliari. •assenza o temporanea inadeguatezza La presa in carico “globale” dell’ospite malato e con lui dei suoi famigliari, prevede il controllo dei sintomi fisici e psicologici. Questo tipo di sostegno può essere realizzato solo attraverso l’impegno, coerente e coordinato, di un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da: Medico palliativista, Infermiere, Operatore socio-sanitario, Psicologo, Assistente e Gli operatori dell’Hospice ive - ULS S liat l 2 a P F tr el del nucleo famigliare, •inadeguatezza logistica o assistenziale del domicilio, •rifiuto del paziente alla permanenza al domicilio, •necessità di un ricovero di sollievo. Cu re HOSPICE “LE VETTE” Centro Residenziale di cure palliative 2012 Numero 1 di fine vita Azioni da promuovere Proseguire nelle attività di formazione di • Accesso ai programmi di cura del tutto il personale. dolore senza ostacoli procedurali • Competenze professionali specifiche Scelta del luogo di cura per la presa in carico dei problemi di Impegni azienda sanitaria salute dei malati in condizioni di fine L’Azienda si impegna a favorire vita Il coinvolgimento dei famigliari nella • Individuazione di un case manager, gestione dei problemi di salute del individuato tra il personale delle cure paziente attraverso un’adeguata palliative, con compiti di facilitatore informazione e attraverso un supporto delle comunicazioni e di accesso alle psicologico e accompagnamento lungo il prestazioni percorso di cura. L’Azienda si impegna a dimensionare il personale dei nuclei di cure palliative e • La possibilità del malato di poter delle risorse strumentali alla popolazione scegliere fra le diverse forme di suscettibile di un programma di cure assistenza che possono essere palliative. messe in atto per soddisfare le sue Azioni svolte richieste e le sue necessità, anche • Attivazione del Nucleo di Cure qualora queste non siano espresse Palliative come referenza unica per le chiaramente. cure del paziente in condizione di fine • La possibilità di condurre le cure con vita tempestività e sicurezza nel luogo • Nucleo di Cure Palliative desiderato dimensionato alla popolazione • La possibilità di scelta del luogo di suscettibile per dotazione di cura da parte del malato e dei suoi personale, risorse strumentali e famigliari attraverso l’informazione strutturali (posti letto Hospice) diffusa al proprio personale delle Azioni da promuovere strutture esistenti nel territorio • Avvio del progetto per presa in carico Azioni svolte della terminalità cardiaca e • Esistenza del servizio religioso pneumologica • Esistenza del mediatore culturale • Consolidamento dei protocolli di collaborazione con l’UO di neurologia • Rilevazione in cartella clinica dei per la presa in carico dei pazienti con bisogni spirituali, religiosi e culturali SLA • Funzioni religiose eseguite in spazi • Collaborazione con il centro di cure dedicati palliative pediatriche della regione Azioni da promuovere Veneto e con l’UO di Pediatria Servizio spirituale per altre religioni dell’Ulss 2 per la presa in carico dei bambini in fase di teminalità Accessibilità e competenza • Attivazione di modalità di lavoro delle cure palliative comune con il day Impegni azienda sanitaria ...per dare sollievo hospital alle persone L’Azienda si impegna ad assicurare in oncologico che soffrono modo equo: a causa del dolore e/o • Programmi di cure palliative strutturati negli ultimi momenti e tempestivi per i malati in condizioni di vita! Pagina 3 Pagina 4 ULSSINFORMA Individuare tra il personale elle cure palliative, un operatore case manager con compiti: a) di facilitazione comunicativa tra il paziente e il resto degli operatori che lo curano; b) di organizzazione dell’accesso alle prestazioni sanitarie e sociali che si rendessero necessarie . Modalità organizzative del sistema di offerta Impegni azienda sanitaria L’Azienda si impegna • a perseguire percorsi di appropriatezza e di efficacia delle cure • a garantire la continuità delle cure e la gestione integrata del paziente in condizioni di fine vita Azioni svolte • Iniziative e gruppi di lavoro per inserire le problematiche del paziente in condizione di fine vita nei progetti previsti nei piani di zona • Attuazione del Percorso oncologico ambulatoriale (delibera n. 545/2009) Azioni da promuovere • Maggior integrazione del nucleo cure palliative con gli altri servizi territoriali (MMG, continuità assistenziale, servizi infermieristici domiciliari) • Miglioramento della gestione del dolore e maggior utilizzo dei farmaci per il controllo del dolore Contesto culturale Impegni azienda sanitaria L’Azienda si impegna a promuovere nelle diverse sedi e partecipare nel contesto sociale alle iniziative di informazione sui problemi e sui bisogni delle persone in condizione di fine vita Azioni svolte • Convegni e conferenze pubbliche • Interviste e pubblicazioni sui media • Comunicazioni alle amministrazioni comunali • Coinvolgimento delle associazioni di volontariato, promuovendo la formazione di volontari, che contribuiscano a rendere meno pesante l’isolamento sociale che spesso si crea intorno al malato e alla sua famiglia Azioni da promuovere • Convegni e conferenze pubbliche • Interviste e pubblicazioni sui media • Comunicazioni alle amministrazioni comunali • Coinvolgimento delle associazioni di volontariato. Aspetti generali di lotta al dolore Impegni azienda sanitaria L’Azienda riconosce l’importanza: • di porre a disposizione del paziente a fine vita trattamenti miranti ad abolire, od almeno ridurre, i sintomi fisici costantemente presenti nella malattia in fase terminale • di individuare e valutare il significato del sintomi dolore nel singolo malato e su questa base stabilire e attuare un programma di trattamento del dolore • di garantire l’accesso e l’uso dei farmaci antidolorifici e oppiodi per la terapia del dolore secondo le più aggiornate indicazioni mediche e scientifiche. L’Azienda si impegna a: • attuare comportamenti destinati alla prevenzione, valutazione, terapia del dolore • progettare e realizzare programmi destinati alla promozione di un’efficace prevenzione, valutazione e terapia del dolore • rendere disponibili i farmaci antidolorifici e oppiodi per la terapia del dolore senza vincoli organizzativi e procedurali 2012 Numero 1 Azioni svolte Costituzione del “ Comitato Ospedale senza dolore” (delibera n.301/2008) • Nomina dei referenti per il dolore ( 1 medico e 1 infermiere) • Rilevazione sistematica del dolore in alcune UU.OO. con utilizzo di scale di misurazione • Procedura per la misurazione del dolore nel paziente in Hospice • Procedura per il paziente con dolore postchirurgico • Diffusione a tutti i medici dipendenti e convenzionati delle nuove normative sull’utilizzo delle sostanze stupefacenti Azioni da promuovere Estensione della rilevazione sistematica del dolore in tutte le UU.OO. Pagina 5 personale sanitario in collaborazione con l’Università Azioni svolte • Corsi di formazione Azioni da promuovere • Linee guida sull’utilizzo dei farmaci per il dolore e sul monitoraggio dei risultati Diffondere la conoscenza sul problema dolore Impegni azienda sanitaria L’azienda si impegna a: • sviluppare azioni di informazione e sensibilizzazione alla cittadinanza a livello locale sui bisogni e sui problemi delle persone con dolore e sul vantaggio del corretto uso dei farmaci antidolorifici • riconoscere e sostenere le iniziative Espressione della propria soffeorganizzate dalle Associazioni dei cittadini e proposte dalle Aziende riguarrenza danti le modalità e le azioni da svolImpegni azienda sanitaria gere per prendere in carico il paziente L’azienda si impegna nell’attuare una con il dolore valutazione del dolore secondo criteri multidimensionali che intercettino anche Azioni svolte la sofferenza psicologica, il disagio so- • Convegni e conferenze pubbliche cio-relazionale e la condizione di isola- • Interviste e pubblicazioni sui media mento • Comunicazioni alle amministrazioni Azioni svolte comunali Unità di valutazione multidimensionale e • Coinvolgimento delle associazioni di multiprofessionale con rilevazione dei volontariato bisogni sanitari, sociali e psicologici. Azioni da promuovere • Convegni e conferenze pubbliche Ricevere cure efficaci erogate da personale in possesso di a- • Interviste e pubblicazioni sui media deguata formazione • Comunicazioni alle amministrazioni Impegni azienda sanitaria comunali L’azienda si impegna ad assicurare: • Coinvolgimento delle associazioni di • competenze professionali adeguate volontariato ad intercettare il bisogno di sollievo dal dolore • programmi di cure del dolore che garantiscano efficacia, appropriatezza e tempestività nella loro erogazione • corsi di formazione specifica per il