Più Compost meno Nitrati - Consorzio Italiano Compostatori
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Più Compost meno Nitrati - Consorzio Italiano Compostatori
AZIONE 2 Più Compost meno Nitrati Manuale per le Amministrazioni Comunali ANO CO MP LI IO ITA RZ RI IDRA CONSO Fondazione O S TAT O ® “Più compost, meno nitrati manuale pratico per le amministrazioni comunali” edizione (2011) A cura di: CIC- Consorzio Italiano Compostatori Sedi: loc. Cascina Sofia – 20873 Cavenago Brianza (MB) Tel. 02.95019471 - Fax 02.95337098 Via Cavour 183/A - 00184 Roma Mail: [email protected] - Web:www.compost.it nell’ambito del Progetto “Acqua e Compost, grandi amici” – www.acquaecompost.it Progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo, a cura di: Fondazione Idra Via Mazzini, 41 - 20871 Vimercate (MB) www.fondazioneidra.it Coordinatore di progetto: Gianrico Sangalli Alessandro Mottadelli [email protected] Partner del progetto: - Coordinamento Sviluppo Sostenibile (Agenda 21) - CS&L Consorzio Sociale - GRISS Gruppo di Ricerca sullo Sviluppo Sostenibile - Legambiente - Università degli Studi Milano Bicocca - CEM Ambiente Spa Testi e foto: M. Centemero, L. Bianconi, W. Zanardi Progetto grafico ed impaginazione: KoraStudio – www.korastudio.it Realizzazione e stampa: Grafiche Scotti – Cesano Maderno (Milano) Finito di stampare nel mese di Maggio 2011 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI SOMMARIO Premessa...................................................................................... 5 Chi siamo....................................................................................... 6 Gli Acquisti Verdi – Green Public Procurement (GPP).................9 Compost: utile all’agricoltura, aiuta l’ambiente.........................17 Il Compost certificato (il Marchio Compost di Qualità)..............21 Impiegare il compost...................................................................26 Realizzazione e manutenzione del verde ornamentale.............28 Come riconoscere il compost migliore..................................... 40 Il compost e la Pedemontana.................................................... 41 Manuale per le Amministrazioni Comunali Notizie utili sul compost (Conoscere il compost)......................20 3 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI Questo manuale è stato realizzato all’interno del Progetto “Acqua & Compost, grandi amici”, co-finanziato dalla Fondazione Cariplo, che si pone come obiettivo quello di promuovere la valorizzazione, il recupero e il riutilizzo della frazione umida e degli scarti verdi attraverso produzione e utilizzo di compost di qualità con finalità di ridurre inquinanti derivati da concimi di sintesi (nitrati) in falda, nel reticolo idrico, nei pozzi per la captazione dell’acqua potabile e in carico al depuratore. Il manuale è rivolto alle Amministrazioni Pubbliche e a tutti i tecnici e responsabili che si occupano della gestione e manutenzione del verde pubblico (parchi, giardini, aiuole, aree verdi, ad uso ricreativo e sportivo, ecc). Lo scopo è quello di promuovere e diffondere pratiche agricole ambientalmente sostenibili ed in particolare l’uso del compost nella gestione del patrimonio del verde pubblico naturale, agricolo ed attrezzato. Il manuale si propone come guida e vademecum per la promozione dell’utilizzo del compost di qualità da parte delle amministrazioni comunali, fornendo gli strumenti utili per la corretta conoscenza del compost di qualità, una panoramica sulla normativa che ne regola il settore e l’utilizzo, la tematica degli Acquisti Verdi, dettagliate informazioni sulla qualità del sistema produttivo e sulle certificazioni di qualità del prodotto ammendante. A supporto dell’utilizzo del compost nella manutenzione delle aree verdi, vengono indicate inoltre le corrette modalità di utilizzo e di gestione, le dosi e i tempi ottimali di impiego, i campi di applicazione, ecc. Per maggiori informazioni : www.acquaecompost.it Manuale per le Amministrazioni Comunali PREMESSA 5 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI IO ITA RZ Manuale per le Amministrazioni Comunali 6 RI ANO CO MP LI CONSO CHI SIAMO O S TAT O ® Il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) rappresenta oggi il punto di riferimento per oltre 120 imprese che operano sia in Italia che all’estero. Si tratta di aziende pubbliche e private che gestiscono impianti di compostaggio per la produzione di biogas e compost di qualità oltre a produttori di macchine e attrezzature, aziende che realizzano impianti, laboratori e Centri di Ricerca. Gli obiettivi del CIC sono: •favorire la buona pratica e la diffusione della raccolta differenziata, •dare impulso al recupero di rifiuti organici per ottenere biogas (digestione anaerobica) e compost di qualità, •promuovere il corretto utilizzo degli ammendanti compostati nelle attività agricole, nei recuperi, nei ripristini ambientali e in altri impieghi, •sostenere i propri associati attraverso assistenza tecnica, normativa e iniziative di promozione e commercializzazione dei prodotti ottenuti dal compostaggio, •organizzare attività formative e di aggiornamento sul compostaggio e sull’impiego dei prodotti, •svolgere ricerche, studi e divulgare le informazioni sulle metodologie e tecniche relative alla produzione e utilizzazione dei prodotti compostati. Dal 2003 il CIC assegna il Marchio “Compost di Qualità“ ai migliori ammendanti prodotti negli impianti associati. La certificazione che si basa sul controllo analitico del prodotto, viene rilasciata dopo una fase di monitoraggio sulla qualità dell’ammendante e mantenuta qualora il prodotto sia conforme al Regolamento del Marchio di Qualità CIC. Il Regolamento dispone verifiche secon- AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI do un programma di campionamenti che effettuano professionisti indipendenti i quali inviano il materiale da analizzare presso laboratori accreditati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MIPAAF). Ciò garantisce l’assoluta autorevolezza del Marchio di Qualità e la compatibilità dell’ammendante prodotto dalle aziende associate con qualsiasi tipo di impiego in agricoltura, nel florovivasimo, in paesaggistica, in hobbistica, ecc. Fondazione Idra, costituita nel febbraio 2006, per volontà del socio fondatore Idra Patrimonio appartenente al Gruppo Idra, società privata a capitale pubblico il cui fine sociale è quello di gestire il ciclo integrato dell’acqua (progettazione, costruzione e gestione di impianti di Fondazione collettamento, trattamento e depurazioIDRA ne delle acque reflue), è un Ente no profit per la sostenibilità, riconosciuta dalla Regione Lombardia e iscritta al registro regionale delle fondazioni, realizza attività di ricerca e sviluppo, con lo scopo di creare un unico referente per lo studio del territorio, apportando maggiore efficienza nella richiesta di finanziamenti pubblici, risultando indipendente da ogni interesse particolare: sia di enti pubblici che di quelli privati. Gli obiettivi principali che Fondazione Idra si è posta sono: la sostenibilità ambientale e sociale nello sviluppo del patrimonio idrico, la trasparenza nei processi decisionali che hanno effetti sull’ambiente, l’approccio preventivo e di mercato sulle politiche ambientali, la regolazione dei servizi di pubblica utilità. Idra svolge e promuove inoltre progetti finalizzati al rilievo della rete idrica minore del nord-est milanese, con l’obiettivo di pro- Manuale per le Amministrazioni Comunali Maggiori informazioni riguardanti le attività del CIC, le aziende associate e certificate, le news, la normativa, i corsi, convegni e l’aggiornamento sulle più recenti notizie riguardanti il settoresi possono trovare sul sito www.compost.it. 7 AZIONE 2 Manuale per le Amministrazioni Comunali PIù COMPOST MENO NITRATI 8 muovere la conservazione, l’incremento e l’informatizzazione dell’archivio del patrimonio idrico-ambientale, per permettere a più di venti comuni di ottenere un regolamento per quanto riguarda la mappatura, la manutenzione e la riscossione dei canoni per la parte di loro competenza in riferimento alle norme e ai vincoli territoriali. Inoltre è in svolgimento il piano dei sottoservizi per la conoscenza del territorio e delle reti esistenti, offerto alle Amministrazioni appartenenti al campo di azione di Fondazione, e diretto alla redazione del Piano Urbano Generale dei Servizi del Sottosuolo, quale strumento di pianificazione che delinea il processo di gestione del sottosuolo urbano al fine di permettere ai comuni di migliorare i servizi a rete, di governare il sottosuolo stradale, rendendo più efficiente ed efficace la posa di nuove reti e la loro manutenzione, conseguentemente limitando i costi sociali per la città. Fondazione ha inoltre promulgato negli anni passati bandi per l’erogazione di contributi per il sostegno di progetti ambientali legati al tema dell’acqua e della sua tutela, anche con la partecipazione di diversi enti tra cui l’Università di Milano - Bicocca, di Pavia, l’Istituto di Ricerca Sulle Acque CNR-IRSA, Legambiente, associazioni che operano a favore del risparmio idrico. Foto AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI Recuperare gli scarti organici trasformandoli in un fertilizzante organico come il compost, rappresenta un sistema efficace per contribuire in modo significativo all’uso sostenibile delle risorse agricole ed ambientali. Apportare compost nei terreni ha lo scopo di mantenere la fertilità, permette di ridurre l’impiego di fertilizzanti minerali (generalmente di sintesi e derivanti dal petrolio, quindi provenienti da risorse non rinnovabili), riducendo al contempo la quantità di scarti organici da avviare a operazioni di trattamento meno virtuose come lo smaltimento in discarica o l’incenerimento. Il compost, o meglio la sostanza organica e gli elementi nutritivi in esso contenuti, oltre a conservare nel lungo periodo la fertilità contribuisce a migliorare lo stato strutturale del terreno, aumenta la capacità sia di assorbire e rilasciare acqua nel suolo che di trattenere gli elementi nutritivi in forma facilmente assimilabile Manuale per le Amministrazioni Comunali Compost: Utile all’agricoltura, aiuta l’ambiente 9 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI da parte della pianta. Garantisce, inoltre, un’attività microbiologica utile alla fertilità integrale di un suolo agricolo. Manuale per le Amministrazioni Comunali Notizie utili sul compost (Conoscere il compost) 10 Il compost di qualità è un Ammendante Il compost di qualità è utilizzato nel settore agricolo e/o florovivaistico come ammendante e commercializzato secondo le indicazione e i limiti indicati dal Decreto Legislativo n. 75/2010. La normativa sui fertilizzanti distingue il Compost di qualità in due categorie: • Ammendante Compostato Verde (ACV) • Ammendante Compostato Misto (ACM) AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI a seconda che le matrici organiche di origine siano, rispettivamente, solo scarti vegetali (sfalci d’erba, ramaglie, potature, legno) oppure scarti vegetali mescolati ad altri rifiuti organici (umido domestico, scarti dell’agroindustra, digestati, fanghi di depurazione, altri sottoprodotti agroforestali). Tipologia Materie prime di partenza AMMENDANTE COMPOSTATO VERDE AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO Prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di trasformazione e stabilizzazione di rifiuti organici che possono essere costituiti da scarti di manutenzione del verde ornamentale, altri materiali vegetali come sanse vergini (disoleate o meno) od esauste, residui delle colture, altri rifiuti di origine vegetale. Prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di trasformazione e stabilizzazione di rifiuti organici che possono essere costituiti dalla frazione organica degli rifiuti urbani proveniente da raccolta differenziata, da rifiuti di origine animale compresi liquami zootecnici, da rifiuti di attività agroindustriali e da lavorazione del legno e del tessile naturale non trattati, da reflui e fanghi, nonché dalle matrici previste per l’ammendante compostato verde Inoltre l’Ammendante Compostato può essere utilizzato come matrice per la produzione di altri fertilizzanti quali ad esempio: • • • • • Ammendante Torboso Composto Substrato di Coltivazione Base Substrato di Coltivazione Misto Concimi Organici Concimi Organo-minerali. Manuale per le Amministrazioni Comunali Allegato 2 del D.lgs. 75/2010 11 AZIONE 2 Manuale per le Amministrazioni Comunali PIù COMPOST MENO NITRATI 12 Il compost si produce in impianti industriali autorizzati al recupero degli scarti organici attraverso un processo biologico controllato che accelera ciò che avviene normalmente in natura. E’ tutto merito delle trasformazioni compiute da microrganismi (principalmente batteri e funghi), presenti naturalmente negli scarti, che degradano e trasformano la sostanza organica. L’attività dei microrganismi comporta un consumo di ossigeno (biologicamente si tratta di una “respirazione”) e lo sviluppo di calore; le molecole organiche sono trasformate in anidride carbonica e acqua e sali minerali mentre altre molecole complesse vengono scomposte e successivamente rielaborate fino a diventare humus. Grazie all’attività microbica la temperatura del materiale aumenta provocando un effetto simile alla pastorizzazione; il compost quindi è anche un prodotto igienizzato e può essere utilizzato senza alcun rischio per la crescita delle piante e per la salute umana. AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI il compost certificato Il CIC ha sviluppato un sistema per certificare la qualità del compost prodotto dai propri associati. Ad oggi sono 38 i prodotti certificati (tra ACM e ACV). La certificazione si pone come obiettivo quello fornire una garanzia del produttore di creare un valore aggiunto all’ammendante compostato, assicurando ai destinatari finali trasparenza, affidabilità e qualità. Il programma di certificazione prevede attualmente il controllo analitico costante del prodotto che deve risultare conforme ai limiti stabiliti dalla normativa sui fertilizzanti (D.lgs 75/2010). Tale controllo è affiancato da un sistema di verifica sulla tracciabilità/ rintracciabilità (provenienza delle matrici organiche, l’identificazione del lotto produttivo, ecc) nonché dalla verifica sulla qualità/ purezza degli scarti organici di origine trattati dall’impianto stesso (programma di analisi merceologiche sulla FORSU). Periodicamente, secondo un programma annuale stabilito dal regolamento di applicazione del Marchio, i campionatori, agronomi liberi professionisti che hanno seguito un corso di formazione del CIC, si recano negli impianti che aderiscono al programma ed eseguono i campionamenti di compost mediante un protocollo di prelievo e conservazione del campione molto preciso. Il fertilizzante viene analizzato presso un laboratorio accreditato per le analisi di ammendanti organici e substrati dal MIPAAF e idoneo ad analisi per il Marchio Europeo Ecolabel. La certificazione si ottiene al termine di un’attenta verifica sui risultati analitici ottenuti da campioni prelevati durante una fase di monitoraggio che dura mediamente quattro mesi; solo se il prodotto rispetta i limiti imposti dalla normativa sui fertilizzanti è possibile ottenere la certi- Manuale per le Amministrazioni Comunali Il MARCHIO COMPOST Di QUALITA’ 13 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI Manuale per le Amministrazioni Comunali ficazione rilasciata dal CIC ed entrare nella fase di mantenimento del Marchio con un calendario di campionamenti variabile in funzione del quantitativo di scarto trattato e/o di compost prodotto. Come anticipato, oltre a verificare la qualità de prodotto, il Regolamento del Marchio prevede il controllo sulla tracciabilità e rintracciabilità (origine e destinazione dei fertilizzanti) concetto che è stato recentemente introdotto nella disciplina dei fertilizzanti in seguito ad una revisione della norma. Per un fertilizzante come il compost gli elementi principali della tracciabilità sono rappresentati dai dati relativi alla provenienza delle matrici organiche e dall’identificazione del lotto produttivo. 14 Per verificare se un impianto è dotato di un buon sistema di tracciabilità il CIC effettua le necessarie verifiche ed approfondimenti sui cicli produttivi con particolare riferimento a: •provenienza delle matrici organiche, • codice CER (catalogo europeo dei rifiuti) delle matrici trattate, •creazione di un lotto o partita di materiale (miscela) da avviare a processo, •tempo di trattamento, •tipo di vagliatura, •tipologia di prodotto ottenuto (ACM, ACV, ecc), •vocazione o destinazione di utilizzo dell’ammendante compostato ottenuto. Gli impianti di compostaggio operano la tracciabilità non solo per conformarsi a norme obbligatorie, ma soprattutto per ottenere uno strumento di gestione interna del rischio, di coordinamento di filiera, di vantaggio competitivo e per migliorare il rapporto fra produttori e consumatori. La ricostruzione del percorso delle matrici organiche (classificazione, provenienza, introduzione nella miscela, trattamento e tipo di prodotto finale) oltre che puntare al concetto di garanzia del prodotto si pone l’obiettivo di creare valore aggiunto all’ammendante compostato e assicurare trasparenza nei confronti dell’utilizzatore. A partire dal 2003 si è registrato un crescente interesse ed un AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI conseguente sensibile aumento dei prodotti che possono fregiarsi di questo ambito riconoscimento che il CIC assegna ai migliori prodotti aderenti al programma di certificazione. Si prevede al termine del 2011 un numero di prodotti certificati pari a 40 per un ammontare di ca. 350.000 t/anno di Compost di Qualità, circa 25-30% della produzione Italiana. Le Caratteristiche del COMPOST DI QUALITA’ Medie relative al Marchio Compost di Qualità CIC anni 2007 - 2010 Densità (t/m3) MEDIA ACM (n= 600) MEDIA ACV (n=80) 0,45-0,6 0,35-0,45 pH 7,7 8,2 Conducibilità dS/m 3,40 1,29 Umidità % stq 30,6 40,2 Ceneri % s.s. 48 56 Azoto totale % N s.s. 2,2 1,6 Azoto organico % N tot 90 97 Sostanza organica % s.s. 54 47 Fosforo (% P2O5 s.s.) 1,4 0,5 Potassio (% K2O s.s.) 1,3 0,4 Carbonio organico % s.s. 27 23,5 C umico e fulvico % s.s. 12 8 Rapporto carbonio/azoto 13,1 14,5 SCEGLI QUELLO ADATTO ALLE TUE ESIGENZE L’AMMENDANTE COMPOSTATO VERDE (ACV) E’ un prodotto solitamente molto maturo poiché è sottoposto a Manuale per le Amministrazioni Comunali Parametro 15 AZIONE 2 Manuale per le Amministrazioni Comunali PIù COMPOST MENO NITRATI 16 processi di trasformazione più lunghi dell’ACM (almeno 6 mesi di ciclo). Possiede una buona dotazione di sostanza organica, ha un contenuto relativamente basso in elementi nutritivi (titolo 1-0,50,5) e anche una bassa salinità che nelle analisi è solitamente espressa come conducibilità elettrica specifica (dS/m). Quest’ultima caratteristica consente un impiego con ottimi risultati in buca di piantagione (per il trapianto di piccole e gradi piante) e in tutte le pratiche agronomiche e florovivaistiche che prevedono un diretto contatto del prodotto con la radice; per questo motivo il “compost verde” è anche idoneo per la costituzione di terricci per il florovivaismo. Il compost verde impiegato direttamente in agricoltura (pieno campo) ha il compito esclusivo di apportatore di sostanza organica umificata (azione ammendante in senso stretto) in grado di migliorare le proprietà fisico - strutturali e biologiche del terreno agrario in caso di siti poveri di sostanza organica. AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI Entrambe le tipologie di prodotti trovano impiego in un altro settore di applicazione fortemente vocato: l’agricoltura organica o biologica. Per gli utilizzi nell’agricoltura biologica gli Ammendanti Compostati NON devono contenere fanghi di depurazione (cfr. All.13 D.lgs.75/2010). Altri settori in grado di valorizzare molto bene il compost come vettore di sostanza organica ed elementi della fertilità sono il giardinaggio e la paesaggistica, in specifico all’atto della costruzione del paesaggio vegetale in aree di neo-insediamento. Manuale per le Amministrazioni Comunali L’AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO (ACM) Possiede un buon contenuto di elementi fertilizzanti (titolo 2-1,51,5), una buona dotazione in sostanza organica ed una salinità maggiore del compost verde. L’ACM è indicato per le attività specializzate e forti consumatrici di sostanza organica, come l’orticoltura, ma anche per le colture da rinnovo come il mais, il girasole e nei reimpianti in viticoltura e frutticoltura che si avvalgono fortemente del suo potere fitonutritivo. 17 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI Manuale per le Amministrazioni Comunali IMPIEGARE IL COMPOST 18 Il compost oltre agli impieghi diretti in pieno campo, si presta ad essere ulteriormente lavorato per la produzione di altri fertilizzanti. Può essere infatti opportuna la necessità di miglioramenti (aggiunte di elementi, correzione pH, o altro) per raggiungere gli standard commerciali dei prodotti potenzialmente sostituibili e che già possiedono un mercato consolidato; di fatto l’industria dei fertilizzanti è ormai attrezzata (tecnicamente e commercialmente) per garantire la trasformazione tramite arricchimenti di elementi nutritivi, correzioni, trattamento fisico – chimico per il compost pellettato e il compost granulato e la conseguente vendita. Il compost di qualità può essere utilizzato anche per la costituzione di substrati (sia ACM che ACV) e come matrice per la realizzazione di concimi organo minerali (questo vale solo per l’Ammendante Compostato Verde) così come previsto dal Dlgs 75/2010 rispettivamente dagli Allegati 4 e 5 del Dlgs 75/2010. AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI L’utilizzo di Ammendante compostato nella fertilizzazione del suolo consente di aumentare i contenuti di sostanza organica ed elementi nutritivi e migliorare le caratteristiche fisiche dei terreni (maggiore porosità, maggior contenuto di acqua disponibile, aumento della velocità di infiltrazione dell’acqua e una riduzione dei fenomeni erosivi). Gli elementi nutritivi forniti con il compost sono presenti per la maggior parte in forma organica, quindi vengono gradualmente mineralizzati e quindi messi a disposizione delle radici mediante un apporto nutrizionale a medio-lungo effetto che riduce al minimo i rischi di squilibri vegeto-produttivi e di scadimenti qualitativi. Oltre agli impieghi nell’agricoltura convenzionale il compost, se possiede requisiti di qualità, può essere commercializzato come prodotto “consentito in agricoltura biologica ” ai sensi del Regolamento (CE) n. 834/2007 e ai sensi dell’allegato XIII del D.lgs. 75/2010. Il Compost di Qualità che è impiegato in agricoltura biologica non contiene fanghi di depurazione. Manuale per le Amministrazioni Comunali UN PRODOTTO PER L’AGRICOLTURA CONVENZIONALE E BIOLOGICA 19 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI Manuale per le Amministrazioni Comunali REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DEL VERDE ORNAMENTALE 20 Attraverso l’utilizzo di ammendanti compostati nella manutenzione del verde pubblico si possono perseguire i seguenti scopi: • arricchire di sostanza organica il terreno utilizzato per gli interventi di allestimento di aree verdi, • costruire substrati di semina per tappeti erbosi, • ricaricare di sostanza organica i tappeti erbosi, • favorire lo sviluppo delle piantine, garantendo un apporto fertilizzante a lungo termine, con un equilibrato apporto di elementi nutrienti, quali azoto, fosforo e potassio, • sostituire con un prodotto economico e “pulito” e rispettoso dell’ambiente, i tanti fertilizzanti chimici di sintesi normalmente impiegati nella gestione del verde. Il compost garantisce elevate prestazioni in particolare per le attività che sono caratterizzate da notevoli consumi di sostanza organica come la gestione del verde pubblico, la paesaggistica AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI (concimazioni, reimpianti arborei, costituzione di soprassuoli, ecc), il recupero ed il ripristino ambientale. Il tappeto erboso rappresenta una delle componenti essenziali degli spazi verdi e dal punto di vista della gestione può essere considerato come un impianto poliennale. Un problema comune e frequente nei tappeti erbosi è la compattazione del suolo, dovuta all’eccessivo calpestio che provoca la riduzione della porosità tra le particelle che costituiscono il terreno. Ciò provoca dei cambiamenti significativi sulle proprietà strutturali del terreno che vede così diminuire il proprio potere drenante e la capacità di fornire agli apparati radicali i necessari scambi gassosi. La conseguenza è un declino generale del tappeto erboso, del suo vigore e della sua capacità di recupero. La compattazione del suolo e i suoi conseguenti effetti negativi possono essere ridotti fornendo un substrato dotato di un opportuno contenuto di sostanza organica e di materiale inerte dotato di appropriata granulometria e di buone caratteristiche fisiche e chimiche, come ad esempio la sabbia. Il compost può essere utilizzato per la costituzione dei soprassuoli (topsoil) e per la manutenzione dei tappeti erbosi tecnici (campi da golf, ip- Manuale per le Amministrazioni Comunali IL TAPPETO ERBOSO (ORNAMENTALE, RICREATIVO E SPORTIVO) 21 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI podromi, ecc), soprattutto in alternativa all’utilizzo dei terricci con prevalenza di componente torbosa. Manuale per le Amministrazioni Comunali Le caratteristiche dell’ammendante, ed in particolare: - la granulometria del prodotto (che rende più facile le lavorazioni del terreno favorendo così l’emergenza omogenea delle piantine anche quando si usano semi piccoli); - la totale assenza di semi infestanti germinabili; - l’assenza di odori sgradevoli anche durante la distribuzione; lo rendono particolarmente indicato per l’impianto e la conduzione di prati ornamentali e sportivi. 22 • Per la realizzazione di un top-soil si utilizza compost in quantità di circa 20 t/ha mescolato con 10 t/ha di sabbia grossolana (0,5-1 mm). Si crea in questo modo uno strato superficiale destinato ad accogliere la gran parte delle radici, la cui caratteristica è quella di provvedere a un rapido allontanamento delle acque meteoriche e garantire al contempo una buona riserva idrica. Si procede quindi con l’operazione di top-dressing che consiste nel distribuire un sottile e uniforme miscuglio di sabbia e ammendante compostato sulla superficie del tappeto erboso. L’operazione si esegue dove è stata precedentemente realizzata una scarificatura o carotatura, operazione compiuta con opportuni attrezzi meccanici che penetrano all’interno del terreno, estraggono delle carote di terra e formano degli interstizi che vengono chiusi con la miscela di sabbia e ammendante compostato (1-2 Kg di sabbia per m2), attraverso l’uso di un erpice o a mezzo di una rete metallica trascinata. I migliori risultati si ottengono con una densità di 200 buchi/m2 e a una profondità di lavoro variabile tra 10-12 cm e 15-18 cm. Il top dressing serve a favorire l’arieggiamento del terreno. I periodi più favorevoli sono la primavera, quando l’attività vegetativa è intensa e il suolo è sufficientemente asciutto per sopportare il passaggio della macchina, e l’autunno, quando la sabbia può essere ben assorbita dal tappeto erboso, prima del rallentamento dell’attività vegetativa. • All’impianto, prima dell’aratura o della fresatura del terreno, si consiglia la distribuzione di 250 q/ha di prodotto, integrate con 4-5 q/ha di solfato potassico, oppure di 7-8 q/ha di cenere. AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI L’aggiunta di ammendante compostato a un terreno di riporto, proveniente per esempio dagli scavi di cantieri e caratterizzato da bassa fertilità, ha lo scopo fondamentale di apportare sostanza organica, migliorare la struttura, la lavorabilità e quindi prepararlo all’insediamento di nuova vegetazione, erbacea o arborea. I risultati che si ottengono nel medio-lungo periodo sono molteplici: • miglioramento della struttura e della porosità con incremento della aerazione e della capacità drenante del terreno, aumento della disponibilità idrica del terreno, maggiore resistenza al compattamento e all’erosione; • stimolo dell’attività microbica, incremento della disponibilità dei macro-nutrienti (carbonio, azoto, fosforo) • potenziamento della velocità di degradazione degli inquinanti organici (fitofarmaci o altre sostanze potenzialmente inquinanti) e aumento della capacità di sequestro dei metalli pesanti. L’ammendante compostato deve essere interrato, in corrispondenza delle lavorazioni di preparazione del terreno e prima della semina o della messa a dimora delle piante. Per gli impieghi a contatto diretto con semi o radici, come il letto di semina per l’insediamento di nuove piantine, o come materiale per il riempimento di buche di piantagione, è richiesto materiale con un elevato grado di maturità per evitare eventuali problemi di fitotossicità nei confronti delle colture. Manuale per le Amministrazioni Comunali ALLESTIMENTO DI AIUOLE ORNAMENTALI O AREE VERDI 23 AZIONE 2 Manuale per le Amministrazioni Comunali PIù COMPOST MENO NITRATI 24 Per le colture erbacee ornamentali (semina e mantenimento), la miscela in grado di garantire migliori prestazioni, prevede una dose di circa il 30-35% di ammendante compostato (per le piante acidofile si scende a >20%), mentre per le colture arboree ornamentali e per tutte le colture trapiantate da un substrato ad un altro, la dose di ammendante può salire fino al 60-70%. La profondità di interramento non deve superare i 20-30 cm, per consentire al prodotto di essere presente nell’area esplorata dalle radici in accrescimento e per evitare che si collochi negli strati più profondi scarsamente ossigenati, dove la trasformazione della sostanza organica in humus risulterebbe molto rallentata. AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI La difficoltà di approvvigionamento di materiali a costi contenuti per la costituzione di substrati per le piante in contenitore come la torba (risorsa non rinnovabile nel breve periodo), ha fornito lo stimolo per la realizzazione di miscele che prevede l’impiego degli ammendanti compostati in miscela con altri materiali, tra cui le torbe stesse. Il compost rappresenta un complemento alle caratteristiche chimiche della torba (soprattutto quella bionda) in quanto ha una reazione (pH) e una salinità più elevate. La salinità (espressa dalla conducibilità elettrica specifica), nel caso delle coltivazioni in contenitore rappresenta un fattore limitante se superiore a certi limiti (1,5 – 2 dS/m). I compost da sole matrici lignocellulosiche (ACV) rispettano generalmente e ampiamente tali limiti, per contro, i prodotti compostati a base di matrici organiche più “ricche” dal punto di vista fitonutritivo (ACM) sono caratterizzate da maggiori livelli di conducibilità. Per attenuare la variabilità delle caratteristiche chimico-fisiche, Manuale per le Amministrazioni Comunali OPERAZIONI DI RINVASO 25 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI imputabile alla spiccata eterogeneità delle matrici organiche sottoposte al processo di compostaggio, è consigliabile l’utilizzo di ACV o di ACM con elevato grado di maturazione. È preferibile che la miscela con altri materiali, come torba, perlite, pomice e sabbia, sia realizzata con le seguenti dosi di ammendante compostato : Manuale per le Amministrazioni Comunali • rinvasi di annuali perenni – miscela di ACV e torba: 40-60% in volume • rinvasi di acidofile – miscele di ACV e torba: 20-30% in volume • rinvasi di arboree e arbustive – miscela di ACV e torba: 50-70% in volume 26 L’IMPIEGO IN CAMPO AMBIENTALE E IL RIPRISTINO DI SITI DEGRADATI La particolare ricchezza di batteri e funghi e la conseguente elevata attività microbica rendono il compost idoneo ad alcuni impieghi non convenzionali e legati alle operazioni di disinquinamento e bonifica ambientale identificate con il termine inglese bioremedation. L’aggiunta di compost a suoli contaminati accelera la degradazione dei contaminanti organici e contribuisce alla progressiva diminuzione della tossicità dei siti inquinati. Questo grazie alla ricchezza della popolazione microbica che, vivendo a carico della sostanza organica, trova nel compost un substrato idoneo alla crescita e allo sviluppo, contribuendo così alla degradazione microbica delle componenti indesiderate. Le tecniche normalmente adottate nella progettazione degli interventi di riqualificazione ambientale di Ingegneria Naturalistica, che prevede l’utilizzo di materiali vivi e morti per la creazione di condizioni idonee per il ripristino di ecosistemi che abbiano subito, processi di degrado e/o erosione in grado di metterli a rischio. Gli interventi di riqualificazione ambientale richiedono l’uso di AZIONE 2 matrici pedologiche che consentano un effetto “starter” alla vegetazione, un’attivazione biologica del suolo e che contribuiscano significativamente alla riduzione delle aggressioni dovute agli agenti atmosferici. A livello paesaggistico le applicazioni di sostanza organica al suolo vengono effettuate per varie ragioni: • arricchimento di sostanza organica per le terre impoverite, • costruzione di substrati di semina per tappeti erbosi, • ricarico di sostanza organica per la manutenzione di tappeti erbosi. Nei ricarichi di sostanza organica su terreni vergini e su terre di coltivo riportate, ai fertilizzanti organici è richiesta essenzialmente una funzione ammendante (apporto di sostanza organica umificata). Negli ambiti urbani e periurbani sempre più frequentemente si verifica l’opportunità di poter recuperare a verde, con diversa destinazione, aree degradate aventi diversa origine e caratterizzazione. Le tipologie più frequenti che si presentano sono le cave e discariche in fase di post coltivazione, le aree industriali non più utilizzate e il recupero di aree precedentemente impermeabilizzate con cemento e/o asfalto. In tutti questi i casi il recupero di fertilità dei terreni, dopo le eventuali operazioni di bonifica, possono essere facilitate attraverso la somministrazione di compost di qualità al terreno che contribuisce a ripristinare la funzionalità agronomica dei terreni, specie in contesti dove risulta molto difficile il reperimento di letame. L’aggiunta di ammendante compostato in suoli contaminati consente di convertire e degradare in forme meno tossiche moltissimi contaminanti organici, (i pesticidi, gli idrocarburi policiclici aromatici, i coloranti sintetici, i conservanti del legno, polimeri sintetici, ecc.) I composti organici inquinanti vengono metabolizzati in condizioni aerobiche o anaerobiche attraverso processi biochimici espletati dai microrganismi, che portano alla formazione di composti quali anidride carbonica e acqua. • Il recupero di suoli contaminati mediante l’impiego del compost Manuale per le Amministrazioni Comunali PIù COMPOST MENO NITRATI 27 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI Manuale per le Amministrazioni Comunali prevede l’escavazione del suolo e il suo mescolamento con l’ammendante e altri materiali correttivi organici quali trucioli, fieno e concime, che forniscono una porosità sufficiente ed un equilibrio tra carbonio ed azoto adatto per promuovere l’attività termofila e microbica che si sviluppa in condizioni aerobiche. Per quanto riguarda le modalità e le quantità si suggerisce di interrare dopo l’eventuale bonifica le stesse quantità riportate per i tappeti erbosi. 28 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI La pacciamatura consiste nella copertura totale o parziale del terreno con strati di materiali in grado di contrastare la germinazione e lo sviluppo di malerbe attraverso il blocco parziale delle radiazioni luminose e per effetto dell’innalzamento termico che ne deriva. A tal scopo, oltre ai film plastici, può essere utilizzato l’Ammendante compostato, distribuito su tutto il terreno interessato o intorno alle singole piante, in uno strato di almeno 5-6 cm, allo scopo di limitare lo sviluppo di erbe infestanti, mantenere nel tempo un maggiore e più costante tenore di umidità in prossimità dell’apparato radicale e aumentare il tenore di sostanza organica nel terreno. Lo strato pacciamante evita inoltre eccessivi innalzamenti della temperatura, garantendo minori escursioni termiche sia giornaliere che stagionali. Manuale per le Amministrazioni Comunali LA PACCIAMATURA 29 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI L’efficacia del compost in pacciamatura si esaurisce dopo un anno circa, per cui si consiglia comunque di rinnovare lo strato pacciamante a ogni stagione vegetativa. Manuale per le Amministrazioni Comunali La realizzazione di strati pacciamanti andrebbe sempre prevista subito dopo la messa a dimora delle giovani piante, in quanto migliora il loro sviluppo complessivo in fase di allevamento e esercita un’influenza positiva sul mantenimento della vigoria nella fase di mantenimento. L’ammendante utilizzato per la pacciamatura è in grado anche di fornire elementi nutritivi alle piante, contribuendo alla restituzione dei nutrienti asportati dalle produzioni e dallo sviluppo vegetativo e consentendo così una riduzione nel ricorso ai concimi minerali. 30 Le dosi indicate nel presente manuale sono quelle generalmente consigliate per ottenere un’ottimale concimazione del terreno e sfruttare a pieno i benefici del compost. Nella pratica, oltre a valutare le singole condizioni pedo-climatica in cui si opera, occorre tuttavia considerare eventuali restrizioni normative, sia a livello regionale che provinciale, che di disciplinare di produzione, che possono imporre restrizioni nelle dosi di fertilizzante ammesse per ettaro e per anno in ragione dell’applicazione della “Direttiva Nitrati”. La quantità di azoto realmente disponibile per la coltura durante il primo anno, è stimata circa nell’ordine del 30% della dose apportata (per somministrazioni non annuali). AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI IMPIEGO DEL COMPOST: UNA GUIDA PER TUTTI > per l’orto FUNZIONE: concimazione di fondo del terreno DOSI: 2-3 Kg/mq MODO D’USO: prima della semina o del trapianto, distribuite il compost sul terreno e interratelo con una vangatura nei primi 10-15 cm. > per il prato FUNZIONE: concimazione nelle operazioni di risemina dei prati DOSI: strato sottile di 1 cm MODO D’USO: miscelate il compost con sabbia e terra (30-40% di compost), distribuite uno strato omogeneo ed uniforme di terriccio su tutto il prato e poi seminate. > alberi e arbusti FUNZIONE: concimazione DOSI: 10-20 l/buca (dipende dalla grandezza della buca) MODO D’USO: miscelate in parti uguali compost e terreno; prima della messa a dimora della pianta, disponete la miscela sul fondo della buca di piantagione e successivamente riempite con terreno. > per le piante in vaso FUNZIONE: substrato di crescita DOSI: dipende dalla grandezza del vaso MODO D’USO: create una miscela di compost (30-50% di compost) e terriccio torboso o terra sufficiente a riempire il vaso. Se dovete rinvasare piante acidofile (azalee, rododendri, gardenia, ecc.) mettete il 20% di compost nella miscela. > pacciamatura FUNZIONE: controllo delle erbe infestanti, mantenimento della giusta umidità del terreno e apporto di sostanza organica. La pacciamatura oltre ad evitare lo sviluppo di erbacce, diminuisce l’evaporazione dell’acqua dal terreno nei mesi più caldi e mantiene una temperatura più alta durante i mesi invernali. DOSI: strato con spessore di 3-5 cm MODO D’USO: distribuite il compost in uno strato uniforme alla base delle piante sul terreno o in fioriera. Ricostituite lo strato ogni 2-3 mesi circa con nuovo compost. Manuale per le Amministrazioni Comunali > per i giardini e aiuole FUNZIONE: concimazione di fondo del terreno prima della semina. DOSI: 10-15 Kg/mq MODO D’USO: distribuite e mescolate il compost alla terra con una vangatura o una zappatura, interrandolo nei primi 10-15 cm. 31 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI Manuale per le Amministrazioni Comunali Gli Acquisti Verdi Green Public Procurement (GPP) 32 INTRODUZIONE L’Unione Europea ha introdotto da alcuni anni il concetto di IPP (Integrated Product Policy) all’interno di documenti come il Libro Verde sulla Politica Integrata di Prodotto (COM 2001/68) e il Sesto Programma d’azione per l’ambiente della CEE (COM 2001/31), nei quali si evidenzia l’importanza che presso l’amministrazione pubblica sia attiva una politica degli acquisti tesa a valorizzare i prodotti e i servizi aventi minori impatti ambientali. L’obiettivo dell’IPP è quello di orientare le politiche ambientali verso il consumo di prodotti e servizi ecologici, e quindi promuovere gli acquisti ecologici attraverso uno strumento chiave innovativo che è il GPP, letteralmente “acquisti verdi pubblici”, che ha l’obiettivo di stimolare le pubbliche amministrazioni verso l’acquisto di beni e servizi che presentano i minori impatti AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI LA NORMATIVA IN ITALIA Il Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 203/2003 introduce l’obbligo per tutti gli enti pubblici e le società a prevalente capitale pubblico, di approvvigionarsi con manufatti e beni iscritti al Repertorio del Riciclaggio e realizzati con materiale riciclato proveniente dal post-consumo, in misura pari ad almeno il 30% del proprio fabbisogno annuale. Il provvedimento definisce “materiale riciclato” un materiale realizzato utilizzando rifiuti derivanti da post-consumo, nei limiti in peso imposti dalle tecnologie impiegate per la sua produzione, e come “manufatti e beni ottenuti con materiale riciclato” quelli realizzati con una prevalenza in peso di materiale riciclato, ovvero prodotti che presentino una percentuale in peso di materiale riciclato pari ad almeno il 51%. Gli Enti soggetti all’obbligo devono coprire almeno il 30% del loro fabbisogno annuale per ciascuna categoria di prodotti con beni e materiali che rientrano nella suddetta definizione; l’unità di misura del fabbisogno annuale può coincidere con l’unità di prodotto e, dove questa non sia identificabile, con l’importo della spesa annua complessiva per quella data categoria di prodotti. Manuale per le Amministrazioni Comunali ambientali lungo l’intero ciclo di vita. Aumentando la domanda pubblica di prodotti “verdi”, da un lato si stimola l’offerta e dall’altro si incentiva la ricerca, la produzione e la diffusione di nuove tecnologie, di nuovi processi produttivi più competitivi dal punto di vista della sostenibilità ambientale. La domanda di prodotti e servizi “ecologici” potrebbe difatti contribuire a raggiungere importanti obiettivi di sostenibilità ambientale tra cui: • la riduzione della produzione di rifiuti (la riduzione degli imballaggi, la diffusione di prodotti con maggiore durata di vita utile, l’acquisto di prodotti in materiale riciclato, ecc) • la riduzione dell’uso di materie prime non rinnovabili, di sostanze tossiche e nocive nelle produzioni e nei prodotti finali, ecc. 33 AZIONE 2 Manuale per le Amministrazioni Comunali PIù COMPOST MENO NITRATI 34 La formulazione del decreto ministeriale rende quindi necessaria l’emanazione di indicazioni settoriali che definiscano per ciascuna filiera i limiti in contenuto di materiale riciclato e le metodologie di calcolo del fabbisogno del 30% da soddisfare. Viene introdotto anche il concetto della congruità di prezzo, che si ritiene rispettata se l’eventuale incremento di prezzo non supera quello dei corrispondenti manufatti e beni contenenti materie prime vergini di una percentuale che dovrà essere di volta in volta definita per i diversi settori merceologici. Il Decreto istituisce il Repertorio del Riciclaggio in cui vengono iscritti i materiali riciclati e i manufatti o beni realizzati con materiale riciclato, se ritenuti idonei. Il Registro contiene l’elenco dei materiali riciclati, dei manufatti e beni in materiale riciclato, indica l’offerta, la disponibilità e la congruità del prezzo ed è tenuto e reso pubblico dall’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti (www.osservatorionazionalerifiuti.it). La Comunità Europea considera inoltre la necessità di favorire lo sviluppo sostenibile anche attraverso la normativa sugli appalti, emanando nuove direttive europee in tema di appalti pubblici, che introducono la possibilità per le pubbliche amministrazioni di includere i criteri ecologici nelle proprie procedure di acquisto (COM 2001/274, Dir 2004/17/CE, Dir 2004/18/CE). L’Italia ha recepito tali direttive europee con il D. Lgs. N. 163 del 12/05/2006 (Codice dei contratti pubblici a lavori, servizi e forniture), il quale fornisce la possibilità di introdurre importanti criteri di sostenibilità ambientale all’interno delle procedure di acquisto: • nelle specifiche tecniche di un prodotto o di un servizio è possibile inserire requisiti di “prestazione ambientale” come l’impiego di materiali ottenuti da processi a ridotto impatto ambientale (per es. utilizzo di alimenti biologici per le mense scolastiche), o sfruttando la presenza di un marchio ecologico (per es. Ecolabel) • al momento della selezione dei candidati è possibile richiamare considerazioni di carattere ambientale come l’adesione del fornitore a un sistema di gestione ambientale, se AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI Un altro importante strumento legislativo italiano in materia di acquisti verdi è il D.M. n.135 dell’11 Aprile 2008 (Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione) che ha l’obiettivo di promuovere la diffusione del GPP presso gli Enti Pubblici. Tra gli scopi fissati dal Piano vi è anche la riduzione dei rifiuti prodotti, promuovendo comportamenti che mirino alla razionalizzazione stessa degli acquisti e criteri ambientali che favoriscano l’acquisto e la diffusione di prodotti più durevoli, facilmente riutilizzabili, contenenti materiali riciclati, riciclabili, con un ridotto imballaggio. Il Piano individua le categorie di prodotti che rientrano nei settori prioritari di intervento, tra cui è citata la categoria “servizi urbani e al territorio, gestione del verde pubblico, arredo urbano”. GLI AMMENDANTI NEGLI ACQUISTI VERDI Tra i prodotti che rientrano negli “acquisti verdi” c’è anche il compost di qualità, ovvero l’Ammendante compostato così come definito dal decreto che disciplina i fertilizzanti, il D.lgs. n.75/2010 “Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell’articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 88”: “materiale da aggiungere al suolo in situ, principalmente per conservarne o migliorarne le caratteristiche fisiche e/o chimiche e/o l’attività biologica, disgiuntamente o unitamente tra loro, i cui tipi e caratteristiche sono riportati nell’allegato 2”. Manuale per le Amministrazioni Comunali influisce sulla qualità del bene o servizio o sulla capacità di un’impresa di realizzare un appalto con criteri ecologici • nei bandi di gara per l’aggiudicazione di un appalto si può fare riferimento anche ai costi ambientali, che incidono sul costo complessivo del prodotto, quali i costi per il consumo di acqua, di energia e di altre risorse utilizzate, i costi di riciclaggio e smaltimento del prodotto, ecc • in fase di esecuzione dell’appalto, gli enti appaltanti possono esigere il recupero o il riutilizzo dei materiali di imballaggio e dei prodotti usati da parte del fornitore, ecc. 35 AZIONE 2 Manuale per le Amministrazioni Comunali PIù COMPOST MENO NITRATI 36 La circolare sugli ammendanti del 22 marzo 2005 (rettificata dalla Circolare del 23 novembre 2005) “Indicazioni per l’operatività nel settore degli ammendanti, ai sensi del DM 203/2003”, rappresenta un traguardo importante per il settore del compostaggio, in quanto contribuisce alla promozione del mercato del Compost di Qualità. Gli Ammendanti Compostati Verde e/o Misto rientrano a tutti gli effetti tra i materiali riciclati am missibili all’iscrizione nel Repertorio del Riciclaggio definito dal DM 203/2003. I criteri sono applicabili sia per appalti di fornitura (acquisto diretto di ammendanti) che in appalti di servizio che ne prevedano l’utilizzo (servizio di manutenzione di aree verdi pubbliche e interventi di ripristino paesaggistico). Recentemente è stato pubblicato il Decreto MATTM del 12 ottobre 2009 riguardante “Criteri ambientali minimi per l’acquisto di ammendanti e carta da parte della pubblica amministrazione” (vedi box): AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI IL COMPOST NELLE N.T.A.: I CAPITOLATI PER LE OPERE A VERDE Specifiche tecniche di minima e criteri di valutazione per Acquisti Pubblici Ecologici Aggiornamento al febbraio 2011 del Decreto del Ministero dell’Ambiente del 12 ottobre 2009 inerente i requisiti per gli ammendanti per gli Acquisti Pubblici Verdi. AMMENDANTI DEL SUOLO Utilizzi L’Ammendante deve essere prodotto a partire da almeno il 70% di rifiuti organici derivanti da raccolta differenziata. L’Ammendante deve rispettare la normativa nazionale di riferimento per la commercializzazione di Fertilizzanti ed essere identificato con le seguenti categorie commerciale: Ammendante compostato verde (ACV) e Ammendante compostato misto (ACM). La rispondenza ai requisiti di legge deve essere attestata con autodichiarazione da parte delle ditte concorrenti. L’Ammendante (ACV o ACM) deve poter essere impiegato (e deve essere specificatamente indicato) in una o più di queste applicazioni: • per ricarichi di sostanza organica per parchi e giardini; • per la cura di aree verdi ricreative e sportive; • per la costruzione del verde urbano; • per la ricostituzione della copertura vegetale delle discariche; • per la ricostituzione della copertura vegetale negli interventi di bonifica; • per colture estensive; • per colture protette; • per colture in contenitore; • per colture di pregio (orticole, floricole, vivai, ecc.); • per aiuole, aree spartitraffico; • per particolari interventi paesaggistici (tetti verdi, barriere fonoassorbenti, ecc.). Manuale per le Amministrazioni Comunali Rintracciabilità L’appaltatore deve fornire un’indicazione del lotto di produzione che consenta la rintracciabilità del prodotto. (L’Ecolabel europeo e il Marchio del Consorzio Italiano Compostatori – CIC possono costituire mezzo di prova per attestare la rispondenza a tale requisito). 37 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI IL COMPOST NELLE N.T.A.: I CAPITOLATI PER LE OPERE A VERDE • Specifiche tecniche di minima Manuale per le Amministrazioni Comunali Ingredienti organici Il prodotto non deve contenere torba e la sostanza organica che contiene deve derivare dal trattamento e/o dal riutilizzo di rifiuti (definiti nella direttiva 2006/12/CE, del 5 aprile 2006, relativa ai rifiuti e nell’allegato I della medesima). 38 Ingredienti Minerali I minerali non devono essere prelevati da: • siti di importanza comunitaria designati a norma della direttiva 92/43/CEE del Consiglio sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della fauna e della flora selvatiche; • aree della rete Natura 2000, costituite da zone di protezione speciale ai sensi della direttiva 79/409/CE del Consiglio concernente la conservazione degli uccelli selvatici, e aree di cui alla direttiva 92/43/CEE, o aree equivalenti situate al di fuori della Comunità europea soggette alle corrispettive disposizioni della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica. Limitazione delle sostanze pericolose Il contenuto degli elementi indicati di seguito nel prodotto finale deve essere inferiore ai valori indicati, riferiti al peso a secco (mg/kg peso secco) Zinco – Zn 500 Rame – Cu 230 Nichel – Ni 100 Cadmio – Cd 1,5 Piombo – Pb 140 Mercurio – Hg 1,5 Cromo VI 0,5 Contaminanti fisici Devono essere rispettati i seguenti valori limite: - Materiale plastico, vetro e metalli (frazione > 2 mm) : < 0,5 % s.s. - Inerti litoidi (frazione > 5 mm): < 5 % s.s. AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI Salute e sicurezza Devono essere rispettati i seguenti limiti di patogeni primari: - E.Coli: < 1000 MPN/g (MPN: numero più probabile) - Salmonelle: assenti in 25 g di campione di prodotto tal quale - Uova di elminti: assenti in 1,5 g Caratteristiche del prodotto Il prodotto deve contenere almeno il 35% di sostanza organica espressa in peso di sostanza secca. Stabilità Deve essere garantita la stabilità/maturazione dell’ammendante, rispettando i limiti di carbonio umico e fulvico sul secco, stabiliti dal D. Lgs 75/2010 “Riordino e Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti”, fissati in: • Minimo 2,5 % per l’ammendante compostato verde • Minimo 7 % per l’ammendante compostato misto. Inoltre è previsto che l’ Indice di germinazione (dil.30%) sia > 60% Criteri di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa È possibile utilizzare ulteriori criteri ambientali, oltre a quelli minimi, attribuendo ad essi un punteggio premiante calibrato sulle esigenze della stazione appaltante, indirizzando così i fornitori ad offrire i prodotti con le migliori prestazioni ambientali presenti nel mercato. Punti __ /__ assegnati in relazione alle misure di riduzione dell’impatto ambientale della fornitura proposta secondo i criteri sottoindicati: • Prodotti che rispettano i criteri stabiliti per l’ottenimento dell’etichetta ecologica dell’Ecolabel europeo (Reg. CE 1980/2000, Decisione 2006/799/CE); Manuale per le Amministrazioni Comunali Rispondenza ai requisiti La rispondenza ai requisiti sopra elencati deve essere attestata con autodichiarazione da parte delle ditte concorrenti. La ditta affidataria dovrà produrre le certificazioni di conformità da parte di organismi indipendenti riconosciuti. (L’Ecolabel europeo può costituire mezzo di prova per attestare la rispondenza a tali requisiti). 39 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI COME RICONOSCERE IL COMPOST MIGLIORE: • Controllare sempre l’etichetta dell’Amendante Compostato e, se il materiale è venduto sfuso, chiedere al venditore e/o all’impianto la dichiarazione di conformità del prodotto con i criteri richiesti (d.lgs n. 75/2010 allegato 2). Inoltre, anche la semplice dichiarazione di impianto associato CIC rappresenta una garanzia di serietà e di impegno al rispetto delle normative vigenti; • Il Compost di Qualità deve essere iscritto al Registro dei Fertilizzanti del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (D.Lgs 75/2010); • L’impianto di compostaggio deve aver adottato un programma di Tracciabilità del prodotto e ha eseguito, o sta eseguendo, le procedure di certificazione della Tracciabilità; Manuale per le Amministrazioni Comunali • L’Ammendante Compostato è certificato con il Marchio di Qualità CIC; (l’elenco dei prodotti certificati è consultabile sul sito www.compost.it); • L’Ammendante Compostato può essere certificato anche con l’Ecolabel Europeo; si tratta di un Marchio di Qualità poco diffuso in Italia, ma che assicura un’alta qualità ecologica. L’ETICHETTA TIPO DI UN AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO: Lotto n. xx del xx/xx/xxxx Analisi Media Umidità (%) Valore (< 50 %s.s.) pH Valore [6-8,5] Carbonio Organico [C] (% s.s.) Valore (> 20 % s.s.) Acidi umici e fulvici [HA + FA] (% s.s.) Valore (> 7 % s.s.) Azoto totale [N] (% s.s.) Valore Azoto organico [N] (% s.s. di N tot) Valore (> 80 % N tot) Rapporto carbonio-azoto [C/N] Valore (< 25) Salinità (ds/m) Valore MATRICE Scarti alimentari domestici Scarti vegetali Scarti agro-industriali Fanghi 40 Determinazione % AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI L’Autostrada Pedemontana Lombarda è una grossa arteria autostradale con un percorso di 67 km e una serie di opere stradali accessorie: 20 km di tangenziali, 70 km di strade che interesseranno 5 province (Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Como, Varese), in un territorio abitato da circa 4 milioni di persone. L’area attraversata dalla Pedemontana è fortemente urbanizzata, densamente abitata ed edificata, con edifici a carattere prevalentemente industriale; il forte sviluppo urbano, edilizio e industriale degli ultimi 40 anni ha comportato la perdita dell’assetto originale del territorio, delle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche, quindi già fortemente sofferente a causa della violenta e disordinata urbanizzazione cui è stata sottoposta. Sono stati stanziati complessivamente 150 milioni di euro che dovrebbero coprire gli interventi di mitigazione (50 milioni) e le opere di compensazione ambientale (100 milioni) che dovranno servire a finanziare la realizzazione di molteplici opere per la salvaguardia dell’ambiente circostante: integrando la Pedemontana con gli interventi di mitigazione e compensazione ambientale, l’obiettivo dovrebbe essere quello di realizzare il più esteso progetto ambientale (quasi 700 ettari di superficie, equivalenti alla superficie interessata dall’infrastruttura) mai sviluppato in Italia (*). Tutti i soggetti interessati dal tracciato autostradale (Regione Lombardia, Province, Comuni, Parchi) dovranno concentrare le loro risorse su questo progetto di riqualificazione. Dovranno essere messi a punto interventi di mitigazione ambientale ed opere di compensazioni ambientale, che comprenderanno la Greenway, percorso ciclabile e pedonale lungo 90 km, Manuale per le Amministrazioni Comunali IL COMPOST E LA PEDEMONTANA 41 * Per maggiori informazioni consultare il sito: www. pedemontana.com AZIONE 2 Manuale per le Amministrazioni Comunali PIù COMPOST MENO NITRATI 42 che si snoda dalla provincia di Varese fino a quella di Bergamo; i progetti locali di riqualificazione ambientale, che interesseranno 44 Comuni; le “misure compensative”, ovvero fondi di Autostrada Pedemontana Lombarda messi a disposizione degli enti locali per ulteriori opere di riqualificazione ambientale. Le mitigazioni ambientali che saranno messe in atto, inoltre, sono costituite dai diversi interventi e soluzioni tecniche, connessi al tracciato autostradale e di scala locale, utili a “limitare” l’impatto visuale e acustico dell’opera sul territorio. Le mitigazioni creeranno un’ampia striscia verde, di estensione variabile, creata secondo i seguenti criteri: • scelta di particolari essenze vegetali ad elevata capacità di assorbimento della CO2 e contenimento della dispersione delle polveri, abbinate all’eventuale formazione di terrapieni con funzione quindi di filtro degli inquinanti atmosferici • La schermatura degli effetti acustici, ottenuta con la creazione, attraverso rimodellamenti morfologici, di dune antirumore associate ad ampie fasce boscate • La creazione di fasce ed aree verdi di connettività, con funzione di stepping-stone (segna-passo) agli spostamenti della fauna, laddove il tracciato attraversa le aree agricole; • Il mascheramento dei manufatti e delle opere che presentano elementi intrusivi nella percezione e fruizione del paesaggio • La ricucitura della rete ecologica nei punti in cui l’opera interseca elementi della rete stessa, come fiumi, corsi d’acqua naturali e artificiali, aree naturali, varchi. E’ sempre più evidente come una gestione sostenibile e ambientalmente corretta delle aree ai margini delle grosse opere autostradali, debba essere affidata a professionisti del settore in possesso di requisiti specifici e come sia importante che gli attori coinvolti (amministrazioni pubbliche, tecnici, architetti, paesaggisti, agronomi) siano adeguatamente informati e comunichino fra loro in modo da poter applicare al meglio tutti gli strumenti necessari per mettere in atto opere di compensazione di elevata qualità ambientale e altamente sostenibili. AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI Oggi sempre maggiore enfasi viene posta sulla sostenibilità ambientale, così come sulla riduzione degli impatti delle grosse opere autostradali sull’ambiente; in questo senso l’utilizzo di compost nella paesaggistica, nelle applicazioni ambientali ed opere di compensazione sta prendendo sempre più piede. Il compost è un prodotto estremamente versatile, che possiede un’enorme varietà di benefici, oggi ormai ampiamente conosciuti e quantificati: migliora le proprietà del suolo, proprietà fisiche (per es. la struttura del suolo) le proprietà chimiche (fornisce elementi nutritivi) e le proprietà biologiche; inoltre, la vegetazione messa a dimora con compost cresce più sana e più velocemente, resiste meglio alle avversità e alle condizioni sfavorevoli (per es. siccità). Possiamo di seguito riassumere i vantaggi dell’utilizzo del compost nelle opere di compensazione lungo i bordi stradali ad alto scorrimento: Manuale per le Amministrazioni Comunali IL COMPOST NELLE OPERE DI COMPENSAZIONE 43 AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI • • Manuale per le Amministrazioni Comunali • 44 • • • • Miglioramento della struttura: riduce la densità del terreno, migliora la lavorabilità e la porosità, aumentando la sua permeabilità ai gas e all’acqua, e quindi riducendo i pericoli dell’erosione. Tenore di umidità: porta ad una maggiore resistenza alla siccità e una migliore utilizzazione dell’acqua. Possono essere così ridotte la frequenza e la quantità di irrigazioni; dal momento che il compost può trattenere quantità di acqua pari a molte volte il suo peso, il suo uso può enormemente supportare la piantumazione della vegetazione ai bordi delle strade. Modifica e stabilizza il pH: l’aggiunta di compost può modificare il pH della miscela di terreno utilizzata, abbassandolo o alzandolo (a seconda del pH del compost e del terreno di partenza); inoltre può stabilizzare il pH del suolo (il compost ha un ottimo potere tampone) , rendendo quest’ultimo più resistente ai possibili sbalzi e variazioni. Aumenta la capacità di scambio cationico: rende il terreno più abile a trattenere i nutrienti più a lungo; permette inoltre alle piante di utilizzare in maniera più efficiente i nutrienti, riducendo la perdita per lisciviazione e migliorando la ritenzione dei nutrienti nella zona dell’apparato radicale. Fornisce nutrienti: il compost contiene molti micro e macro nutrienti, che vengono rilasciati nel lungo periodo perché strettamente legati alla sostanza organica. Fornisce microrganismi utili: i microrganismi del suolo, come batteri, protozoi, attinomiceti, funghi, ecc, proliferano in presenza di sostanza organica, che loro stessi degradano portando alla formazione di humus e al tempo stesso al rilascio di nutrienti disponibili per le piante. Alcuni microrganismi inoltre promuovono l’attività radicale, come i funghi che vivono in simbiosi sulle radici. Diminuisce l’insorgenza di patologie delle piante: l’incidenza di patologie su molte piante è strettamente influenzata dalla quantità di sostanza organica e di microrganismi presenti nel suolo; l’aumento di certe popolazioni di microrganismi può aiutare a sopprimere alcune patologie quali Fusarium, Nematodi e altre. AZIONE 2 PIù COMPOST MENO NITRATI • Diminuisce la carica di composti inquinanti: il compost ha la capacità di legare metalli pesanti e altri contaminanti, riducendo sia il loro rilascio nel suolo che l’assorbimento da parte delle piante (biodisponibilità). È stato ormai dimostrato come siti contaminati con diversi inquinanti possono essere migliorati dall’aggiunta di compost di qualità. METODI DI APPLICAZIONE DEL COMPOST • Aggiunto al terreno (top soil o creazione di substrati di coltivazione): • per stabilizzare il tappeto erboso • per bonifica e risanamento di siti contaminati • come ammendante per la crescita della vegetazione • come fertilizzante di base per le nuove piantumazioni • per la gestione di aree umide • Applicazioni di superficie: • pacciamatura • come copertura per il controllo dell’erosione • manutenzione del tappeto erboso (topdressing) Anche se l’acquisto di compost può inizialmente, e solo in certi tipi di applicazione, rendere più elevati i costi di costruzione, i costi di manutenzione risulteranno comunque decisamente più contenuti. È stato per esempio provato e dimostrato che l’utilizzo di compost in progetti di piantumazione lungo bordi stradali, porta ad uno sviluppo vegetativo più veloce e ad un miglioramento del tasso di sopravvivenza delle piante. Quindi, sebbene i costi iniziali di installazione possano risultare maggiori, i costi nel lungo periodo sono senza dubbio decisamente più bassi. Manuale per le Amministrazioni Comunali Senza entrare troppo nel dettaglio, esistono oggi diverse potenziali applicazioni del compost nelle opere di compensazione lungo i bordi delle autostrade e nelle aree verdi limitrofe. 45 AZIONE 2 Manuale per le Amministrazioni Comunali PIù COMPOST MENO NITRATI 46 CONTROLLO DELL’EROSIONE L’erosione causata dalle opere di costruzione di autostrade è molto frequente, in quanto la vegetazione e lo strato di suolo superficiale vengono rimossi, lasciando un terreno troppo povero per sostenere la crescita delle piante. La prevenzione dell’erosione è essenziale per il mantenimento della qualità e della produttività del suolo e per la protezione dei vicini corsi d’acqua. Se non viene trattato, il suolo esposto a erosione viene continuamente dilavato, e specialmente se contiene sostanze chimiche inquinanti, può costituire un forte pericolo per i corsi d’acqua adiacenti. Il problema può essere evitato coprendo tutta l’area adiacente e i pendii scoscesi con vegetazione; ma, se le piante non sviluppano le radici in fretta, il suolo verrà dilavato e la crescita delle piante sarà resa ancora più difficile. AZIONE 2 I tradizionali metodi, come idrosemina, pacciamature, coperture anti-erosione geo-tessili, da tempo utilizzati, spesso richiedono ripetuti tentativi prima di trovare la soluzione più efficiente, diventando quindi costosi e spesso fallimentari specialmente in presenza di suoli molto poveri. Già da diversi anni ormai è stato con successo introdotto l’utilizzo di compost per il controllo dell’erosione. Il compost può benissimo sostituire le tecniche tradizionali, applicato come “copertura”, in strati di circa 5-10 cm. Strati minori possono essere utilizzati in aree con minori precipitazioni o su terreni con scarsa pendenza. Questo strato di compost permette non solo di attenuare la potenza delle precipitazioni meteoriche, che causano erosione, ma anche di trattenere l’acqua limitando il suo scivolamento e migliorando quindi il contenuto di umidità all’interno del terreno. Questi strati di compost vengono sparsi sul terreno con l’utilizzo di pale meccaniche o spandiconcimi appositi. Manuale per le Amministrazioni Comunali PIù COMPOST MENO NITRATI 47 NOTE ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ 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