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02 Di arco in arconovità!
Di arco in arco I vari tipi di arco: Differenze e particolarità Arco dritto L’arco dritto, conosciuto anche come Longbow, è il classico arco che una volta incordato assume la forma a “D”. E’ conosciuto dai più come l’arco di Robin Hood, e in effetti gli archi inglesi e sassoni erano tutti di questa forma. Archi di questa geometria hanno grosse doti di stabilità e di fluidità nell’essere aperti (intesa come “sensazione” di aprire un arco meno forte di quanto non lo sia in realtà). Questa forma di arco pecca invece nella possibilità di uso in destrezza, ad esempio nell’uso da cavallo e in veloci cambi di direzione di tiro. Questo per il fatto che un arco così concepito risulta ingombrante per queste altre tipologie di utilizzo. Facili da costruire (in poco tempo da un pezzo di legno diritto) sono archi nati e usati da popolazioni con grandi boschi a disposizione e che non avevano necessità dell’uso da cavallo. Come attrezzo sportivo trovoamo l’arco dritto nelle categorie “Arco storico” (FIARC) e “Longbow” (FIARC e FITARCO). In tutte le categorie sportive con questo tipo di arco devono obbligatoriamente essere tirate frecce in legno. Arco ricurvo La forma dell’arco ricurvo prende il nome dalla controcurvatura dei flettenti che la caratterizza. L’arco ricurvo è di più difficile costruzione dell’arco dritto; richiede come minimo l’uso di dime (telai per dare la forma al legno) e di tecniche di costruzione sofisticate rispetto all’arco dritto. Si conoscono archi di questa forma costruiti, anche nell’antichità, con diversi materiali; ad esempio legno e corno legati insieme con tendine e colla animale. Questa forma d’arco, a differenza dell’arco dritto, permette una maggiore destrezza nell’uso dell’arco, con possibilità di tiro da cavallo e variazioni repentine di direzione di tiro. Anche la freccia esce con maggior velocità (a parità di forza e di arciere) rispetto all’arco dritto, ma a scapito della stabilità e della fluidità dell’arco stesso. Gli attrezzi sportivi moderni riprendono questa forma sia nella categoria dell’arco ricurvo, sia in quella dell’arco nudo (senza mirino) e olimpico (mirino e stabilizzazione). Le frecce tirate in uso sportivo con queste tipologie di arco sono prevalentemente in carbonio, in alluminio e in materiale misto carbonio-alluminio. Sono permesse, ma poco utilizzate, anche frecce in legno. Lo Yumi L’arco giapponese merita, nell’analisi delle geometrie dell’arco, un discorso a sé. E’ un arco a prima vista molto strano: asimmetrico nella forma dei flettenti (il superiore molto più lungo di quello inferiore), si tiene molto inclinato in avanti e il gesto per tirare la freccia è tra i più complessi. Tuttavia quando un arciere è diventato padrone dell’uso di quest’arco, può tirare una freccia con molta più velocità e può usare l’arco sia a cavallo che in altre situazioni di tiro che richiedono maggiore destrezza. Cercando di immedesimarsi nella cultura e nello stile di vita degli antichi samurai si capisce che lo studio di una geometria più micidiale, seppure di difficile apprendimento, non poteva che nascere in quei luoghi e in quei tempi. Arco compound Questo tipo di arco nasce in epoca contemporanea (anni ’60) per raggiungere il massimo della precisione e velocità di uscita della freccia. Tutto costruito in metallo (a parte i primi esemplari che avevano ancora parti in legno) sfrutta un sistema di carrucole asimmetriche e cavi di tensione per permettere la massima stabilità dell’arciere (molto forte all’inizio della trazione e molto leggero all’allungo completo) e dell’arco (minimo movimento dei flettenti), la massima quantità di moto della freccia in uscita e l’allungo sempre costante. Tutti gli aiuti che necessitano all’arciere per la maggior precisione possono essere usati con questo tipo di arco: dalla diottra usata come mirino alla visette (un piccolo foro montato sulla corda per traguardare il mirino) allo sgancio meccanico. Il “difetto” di questo tipo di arco sta nella lentezza necessaria del gesto e nella maggior difficoltà nell’utilizzo in destrezza. Tuttavia la precisione di questo tipo di arco difficilmente viene raggiunta in gara da archi di forma tradizionale. Anche per questo tipo di arco le frecce utilizzate in uso sportivo sono in carbonio e/o in alluminio.