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PIETRO BAIOCCHI Il suo nome è entrato a pieno titolo nella storia di

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PIETRO BAIOCCHI Il suo nome è entrato a pieno titolo nella storia di
ABRUZZESI ILLUSTRI
PIETRO BAIOCCHI
(1834 – 1860)
patriota
«Sono orgoglioso di poter rappresentare un Comune che tra i propri cittadini ha l'onore di
annoverare Pietro Baiocchi, che ha preso parte alla spedizione dei Mille e contribuito così
all' unificazione del Paese»
(Gabriele Astolfi sindaco di Atri)
Il suo nome è entrato a pieno titolo nella storia di chi ha fatto l’Italia avendo, unico
abruzzese, preso parte alla spedizione dei Mille di Garibaldi.
Pietro Baiocchi era nato ad Atri il 7 maggio del 1834 da
Andrea e Matilde De Sabatinis.
La sua vita fin dai primi anni non gli riservò un destino
facile, perse presto entrambi i genitori e fu costretto a
cavarsela da solo. Fu soprattutto sotto la guida del
letterato atriano Gabriello Cherubini e di Ariodante
Mambelli, matematico, filosofo e ardente mazziniano,
che Pietro Baiocchi ritrovò la forza di andare avanti e di
dedicarsi agli studi, inizialmente nel seminario di Atri
poi a Teramo rivelando subito un vivido ingegno ed una
mente aperta, qui entra in contatto con gli ambienti
patriottici e con i giovani rivoluzionari.
Fu a questo punto che iniziò a crescere in lui l’amore
per la patria ritenuta ingiustamente oppressa e divisa;
iniziò a coltivare la sua passione politica, con azioni di propaganda e proselitismo che
svolgeva, fin dal 1859, in modo clandestino, per sfuggire alla sospettosa vigilanza della
polizia borbonica.
«Molte informazioni prese su di me», scriveva allo zio Pasquale De Sabatinis nel febbraio del
1860, «mi danno a sospettare che la polizia possa pigliarmi allo scopo delle sue ricerche. Io però la sto
eludendo alla meglio ma, quando non potrò più, saprò pigliare una certissima mia risoluzione».
In quel periodo iniziavano infatti a giungergli notizie di fermenti rivoluzionari in Sicilia e
della rapida organizzazione a Genova del generale Garibaldi.
L’entusiasmo giovanile e l’ardore patriottico furono per lui richiami irresistibili, così
Pietro Baiocchi, all’età di 26 anni, decise di disertare l’esercito regolare e di unirsi
all’impresa garibaldina.
«Le circostanze vogliono che io abbandoni questi luoghi e mi volga a miglior piaggia», scriveva sempre
allo zio il 21 febbraio 1860. «Le vostre benedizioni e quelle degli altri miei parenti scorgano i miei
passi. Addio, siate felici; possiamo rivederci a miglior tempo».
Così salutò i parenti prima di partire alla volta di Quarto, non sapendo però che quel
“miglior tempo” per lui non sarebbe arrivato.
Pietro Baiocchi (1834-1860) patriota
ABRUZZESI ILLUSTRI
La mattina del 11 maggio le due navi garibaldine entrano nel porto di Marsala, a bordo
milleottantasette uomini tra cui Pietro Baiocchi. La sua presenza è documentata
ampiamente dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, supplemento del 12 novembre
1878, dove, al n° 48 compare il suo nome con specificata la paternità per evitare casi di
omonimia.
Dopo lo sbarco, i “Mille”muovono verso Salemi e quindi Calatafimi dove Baiocchi ebbe
il suo battesimo di fuoco quando, affiancati da mezzo migliaio di siciliani, si batterono
contro i soldati borbonici che formavano la brigata al comando del generale Francesco
Landi.
Sopravvisse a quello storico giorno, la sua ora però era dietro l’angolo. Dopo diverse
scaramucce e manovre tattiche, nella notte tra il 26 e il 27 maggio, Garibaldi decide di
entrare a Palermo attraverso Porta Termini; qui si verifica un violento combattimento
che causa gravi perdite tra i garibaldini, Baiocchi, unico abruzzese dei Mille, muore a 26
anni colpito da arma da fuoco era l’alba del 27 maggio del 1860.
Non è mai stato possibile ricostruire le circostanze esatte della sua morte né il luogo della
sepoltura che, nelle situazioni belliche, quasi sempre avviene in fretta in luoghi
improvvisati o in fosse comuni.
Il comune di Atri, nel giugno
del 1887, onora adeguatamente
il
suo
generoso
eroe
promuovendo tre giorni di
festeggiamenti con l’intervento
dei parlamentari della provincia
di Teramo, degli amministratori
locali,
delle
associazioni
patriottiche e delle bande
musicali di Montepagano e
Loreto Aprutino. In questa
occasione, dopo l’esecuzione
dell’inno di Garibaldi e il rituale
corteo dei reduci, fu scoperta
una lapide nella casa natia di
Atri, lapide apposta sulla casa natale di Pietro Baiocchi nel 1887
Baiocchi.
Carlo Maria d’Este
(Centro reg.le Beni Culturali)
BIBLIOGRAFIA E FONTI
Barbara Gambacorta, in “Il Centro” edizione di Teramo del 20.05.2010.
Nicola Mattucci (a cura di): Atriani nel Risorgimento. Pietro Baiocchi e Ariodante Mambelli,
Pietro Baiocchi (1834-1860) patriota
ABRUZZESI ILLUSTRI
Camillo Pace, Lettere di Pietro Baiocchi, in “Rivista abruzzese di scienze lettere ed arti”, a. XXVII,
1912
Giovanni Di Leonardo, Baiocchi Pietro, in Gente d’Abruzzo Dizionario Biografico, Castelli,
Andromeda, 2006, ad vocem
Aggiunto in Sulmona il 2 gennaio 2015
Pietro Baiocchi (1834-1860) patriota
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