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Il mattone tira - Associazione Svizzera Inquilini
GIU. 2007 no. 113 www.asi-infoalloggio.ch INQUILINI UNITI In quest’ultimi anni, l’edilizia ha avuto una ripresa importante. Dopo anni, in cui più nessuno piazzava un mattone, si è ricominciato a costruire. Per anni il mercato dei capitali la faceva da padrone, le borse impazzivano e qualcuno, ogni tanto, rimaneva fregato. Si è capito che bisognava investire in qualcosa di solido, di sicuro. E così il mattone è apparso subito come l’investimento da fare. Il mercato dei capitali, con i tassi ipotecari ai minimi storici, ha soffiato vento forza sette nelle vele dell’edilizia. Con grande euforia si è iniziato a costruire case e palazzi. Oggetti di lusso, ma anche appartamenti che messi in vendita hanno coronato il sogno di una vita di tanti inquilini. Questo è successo nelle città, ma anche in periferia, dove il terreno ha ancora un prezzo accettabile, e dove ora non si trova più un’aiuola per piantare i porri. E la frenesia continua. Pure in questi ultimi mesi, giornali e internet lanciano offerte d’acquisto, anche se la Camera Ticinese dell’Economia Fondiaria, lancia il suo primo allarme: siamo poi sicuri che tutto quanto si sta costruendo, sarà as- In questo numero Dossier: il rumore ■ Rapporto attività ASI ■ Riconsegna dell'appartamento POSTCODE 1 Ass. Svizzera Inquilini - Fed. della Svizzera Italiana via Stazio 2, 6900 Massagno G.A.B. 6500 Bellinzona 1 ■ Mercato dell'alloggio Il mattone tira sorbito dal mercato? Sempre la CATEF afferma che le banche ora, sono più prudenti e tendono a chiudere il rubinetto. Un recente studio edito da Credit Suisse (Mercato immobiliare 2007, fatti e tendenze) preannuncia che il fabbisogno di alloggi aumenterà fino al 2010, per poi subire negli anni successivi una contrazione. Le opinioni quindi sono contrastanti, e bisognerà aspettare segnali più attendibili per capire cosa succederà in futuro. Quello che invece, già ora ci si potrebbe attendere, è l’aumento dell’offerta d’appartamenti in affitto. Infatti, chi ha acquistato ha a sua volta liberato dei locali. Chi si orienta su oggetti di lusso, si presume lasci libero un appartamento caro, che non è certo alla portata dell’inquilino con una disponibilità media. Spesso però, si liberano appartamenti con un affitto interessante. Il più delle volte, può diventare proprietario chi per anni ha pagato un affitto sopportabile, e ha così messo un gruzzolo da parte. Ad approfittarne quindi dovrebbero essere gli inquilini. In realtà ciò non succede. Ad ogni cambio, l’affitto si alza. La domanda d’alloggi con un prezzo ragionevole è in ogni modo alta ed il tasso di sfitto talmente basso, che l’effetto calmiere non si vede. C’è da augurarsi che in futuro, un effetto benefico si faccia sentire. Intanto il mattone tira, gli inquilini anche, però loro sempre e solo la cinta. Politica della casa Un aspetto economico relativo all’alloggio piuttosto significativo della nostra realtà è il costo delle pigioni. Il livello nazionale del prezzo degli affitti risulta cresciuto del 2,2% rispetto all’anno precedente, con un aumento medio mensile di Fr. 44.-. Si tratta quasi del doppio, se confrontato con l’aumento medio dell’indice dei prezzi al consumo. Uno studio pubblicato nell’autunno 2006 dal BASS1, indica che il mercato dell’alloggio, il mercato più importante in Svizzera con quasi due milioni di appartamenti in locazione generanti a fine 2005 un valore di circa fr.500.- miliardi, disponeva nel corso del 2006 di Fr.26.- miliardi derivanti dalle pigioni annuali. Lo studio ha indicato che i canoni di locazione sono aumentati costantemente, più del 33,5% rispetto alla variazione dei parametri di calcolo. La differenza in 17 anni è stata calcolata attorno ai Fr. 46 miliardi, ossia Fr. 2,5 miliardi all’anno non ridistribuiti agli inquilini attraverso la riduzione delle pigioni. Per un appartamento di media grandezza significa Fr. 124.- mensili di mancata riduzione del canone di locazione. Per quello Anno 2004 2005 2006 Associazione Inquilini Attività 2006 Il 4 aprile 2007 ha avuto luogo l’Assemblea ordinaria dell’ASI, dove sono stati presentati, oltre ad un resoconto sull’operato dell’associazione, anche un bilancio sulla situazione dell’alloggio, con particolare riferimento alla realtà cantonale. Riproponiamo dei passaggi scelti di quanto illustrato. che attiene il livello degli affitti in Ticino, la media delle pigioni complessive mensili, rilevata l’ultima volta nel 2003, è pari a 998.- franchi. La media Svizzera è leggermente superiore, attestandosi a Fr.1’108.-/mese nel 2006 (+11%, ovvero +1’320.franchi all’anno, 110 franchi al mese)2. Le cifre esposte vanno correlate con il reddito medio pro capite, che in Ticino si attesta attorno a Fr. 37’242.- annuali, ossia Fr. 3’103.- al mese. A livello Svizzero, il salario medio pro capite si situa attorno a Fr. 48’604.- ossia Fr. 4’050.-. Attualmente, a livello cantonale la locazione ricopre quindi il 32% del budget di un economia domestica e risulta quindi essere la voce più importante tra le spese di consumo. Il costo delle abitazioni è aumentato in misura ancor maggiore se si tiene in considerazione il costante e preoccupante aumento Luganese 3375 3419 3411 47.9% 48.3% 47,4% Mendrisiotto 1250 1224 1229 17.8% 17.3% 17,1% delle spese accessorie che ammontavano nel 2004 in media a 150 franchi al mese, ovvero al 12,6% dell’affitto lordo3. Per quanto attiene all’attività dell’associazione, gli incarti aperti dagli uffici ASI regionali nel corso dell’anno 2006 sono leggermente aumentati rispetto all’anno precedente (1’186 incarti, +21 rispetto al 2005, pari a + 1,7%) Tale aumento, da leggere in rapporto al massiccio calo dei colloqui (-392 casi), indica come le problematiche e le esigenze degli associati diventino sempre più complesse, tali da rendere necessario un lavoro più approfondito. In generale, il lavoro dell’associazione è aumentato, basta guardare il volume delle telefonate effettuate (3559, ossia +392), dalle lettere spedite (1847, ovvero +112)) e dall’aumento del numero di istanze introdotte presLocarnese 1259 1256 1317 17.9% 17.7% 18,3% so le autorità giudiziarie (379, +20). Quanto alle tematiche degli incarti si può in particolare rilevare il massiccio aumento dei casi litigiosi che hanno come oggetto le spese accessorie e i relativi conteggi. Si può osservare il leggero aumento dei casi relativi alle richieste di risarcimento danni a fine locazione e di liberazione del deposito garanzia. Pressoché stabili invece le contestazioni relative all’aumento di pigione e alla disdetta data dall’inquilino. Infine, è aumentato, con nostra grande soddisfazione, il numero dei soci che ha raggiunto la quota 7171. Note 1 Büro für Arbeits-und sozialpolitische Studien BASS AG, Hypothekarzinsentwicklung und Mieten in der Schweiz, Ottobre 2006, 2 Rivista “Dati, statistiche e società”, anno VI, N 3, sett. 2006 3 comunicato UST del 21.12.2004 “Rilevazione strutturale degli affitti”. Bellinzonese 1157 1187 1214 16.4% 16.7% 16,9% TOTALE 7041 7086 7171 -13 + 45 + 85 Dossier Mercoledì 25 aprile 2007, all’insegna del motto “il silenzio è d’oro!”, si è svolta la “giornata internazionale contro il rumore” promossa da Cercle Brut (associazione dei responsabili cantonali per la prevenzione dei rumori), Società svizzera di acustica, Lega svizzera contro il rumore e Medici per l’ambiente, con il sostengo dell’Ufficio federale dell’ambiente e l’Ufficio federale della sanità pubblica. La giornata mirava a sensibilizzare la popolazione sugli effetti che un’elevata esposizione al rumore può avere sulla salute. All’inizio del 19º secolo lo scienziato Robert Koch (colui che scoprì la tubercolosi) aveva intuito che il rumore sarebbe diventato una “malattia” della società, affermando che “un giorno l’uomo dovrà combattere il rumore come il colera e la peste”. Ma di cosa si tratta in realtà? Su queste pagine, riproponiamo il contenuto del materiale informativo e didattico pubblicato dal Centro di coordinamento “Giornata contro il rumore” e dall’Ufficio federale dell’ambiente UFAM. Che cos’è il rumore? 1 Dalle pagine internet dedicate a questo tema (www.ti.ch/rumore e www.rumore.ch) leggia- 25 aprile 2007, giornata contro il rumore IL RUMORE In Svizzera, circa un milione di persone vive in aree il cui rumore ambientale è superiore ai valori limiti consentiti. Il rumore nell’ambiente si ripercuote sulla salute creando problemi fisici e psichici. Il rumore è la forma di inquinamento ambientale maggiormente percepita dalla popolazione. mo che “il rumore è una forma di inquinamento che deturpa il paesaggio sonoro. Le strade, le ferrovie, il traffico aereo e i poligoni di tiro sono le fonti di rumore più importanti. La somma di tutte le fonti produce il cosiddetto rumore di fondo che è in continuo aumento. Il rumore è dunque un fenomeno strettamente legato ad un certo modo di evolvere della società. Le soluzioni sono molto complesse poiché implicano delle sostanziali modifiche nell’ambito della pianificazione, della progettazione di impianti e del proprio modo di vita”. Il nostro udito è stato programmato per permetterci di sentire il sottofondo sonoro tipico di un paesaggio naturale oramai scomparso da tempo. I rumori forti e inusuali rappresentavano, in epoche oramai lontane, un segnale di pericolo al quale il corpo umano reagiva con un particolare stato di allerta che lo preparava ad affrontare la situazione, abitualmente con la lotta oppure la fuga. Da allora, il sottofondo sonoro è cambiato in modo drastico, quale conseguenza del cambiamento delle nostre condizioni di vita. Siamo costantemente sommersi da un’infinità di rumori provenienti da disparate fonti (pensiamo ai rumori dell’industria oppure delle comunicazioni e della mobilità). Il nostro corpo, perché così programmato, reagisce alle numerose sollecitazioni causate dai rumori forti e molesti. Il risultato è che il nostro corpo vive in un continuo stato di stress, che compromette il nostro benessere e la nostra salute. Contrariamente a quanto facciamo con gli occhi, non possiamo chiudere le orecchie. Le onde sonore raggiungono la membrana timpanica anche di notte, quando, tra l’altro vi è una maggiore sensibilità al rumore e le sollecitazioni sonore vengono continuamente elaborate dal cervello. Gli effetti del rumore sull’uomo non dipendono soltanto dal volume e dalla durata del rumore stesso, ma anche dal tipo di frastuono, dalla sensibilità acustica e dalla situazione individuale delle persone nel momento in cui sono esposte agli stimoli sonori. Le cause del rumore2 Le fonti di rumore più determinanti presenti sul territorio cantonale sono in ordine d’importanza le strade, le ferrovie, il traffico aereo e i poligoni di tiro . La mobilità è quindi la principale causa di rumore. Il risultato è che con l’aumento degli spostamenti nella seconda metà del 1900, circa 2/3 della popolazione svizzera è disturbata dal rumore. Non sorprende quindi che le persone cerchino di fuggire dalle città, solitamente molto rumorose. Tuttavia, spesso si riscontra una forte contraddizione, poiché queste stesse persone, di frequente, vanno a Dossier lavorare in automobile (diventando così essi stessi una fonte di rumore), perché difficilmente si è disposti a rinunciare alle comodità oramai acquisite. Nemmeno durante il tempo libero si è disposti a rinunciare a spostarci in macchina, tanto che il 50% del traffico motorizzato è legato proprio alle attività ricreative. Anche quando si cerca svago e relax si produce continuamente rumore. La fuga dall’inquinamento fonico, inoltre, crea anche una discriminazione sociale, poiché le persone che rimangono nelle zone più rumorose sono quelle che non possono permettersi un appartamento più tranquillo e, di conseguenza, più caro. Evidentemente, gli appartamenti rumorosi sono quelli meno richiesti e così occupati dai gruppi di popolazione finanziariamente più svantaggiati. Il rumore crea in tal modo una segregazione sociale che causa isolamento ed emarginazione. Effetti del rumore 3 Come già indicato precedentemente, una continua esposizione al rumore fa ammalare, poiché il corpo si trova costantemente sotto stress. Il nostro organismo genera falsi allarmi, poiché subisce stimoli sonori ed elabora così delle sensazioni di pericolo, che però non trovano riscontro nella realtà. Il rumore copre, inoltre, i veri segnali di pericolo provocando una sensazione di insicurezza. Le situazioni di stress possono provocare danni alla salute, come disturbi digestivi, ipertensione, infarto cardiaco o turbe del sonno. Il rumore può diminuire la concentrazione e provocare cambiamenti di umore (depressione o comportamento aggressivo). Studi scientifici hanno mostrato che l’inquinamento fonico può causare, tra i bambini, delle difficoltà di apprendimento oppure, a determinate condizioni, l’aumento dell’aggressività. Il corpo non si abitua mai all’inquinamento fonico ed ogni anno in Svizzera vengono ricoverate quasi 500 persone vittime del rumore. Naturalmente, il primo organo che soffre dell’esposizione al rumore è l’apparato uditivo (orecchio), che può anche venir seriamente danneggiato (ad esempio, ascoltando musica ad alto volume). Soprattutto tra i giovani, si riscontra un aumento dei problemi in questo senso. È quindi importante proteggere le nostre orecchie affinché si riesca a sentire, anche in futuro, tutti i suoni che ci circondano. Lotta ai rumori4 L’ordinanza federale contro l’inquinamento fonico impone ai Cantoni di prendere tutte le misure necessarie per limitare i rumori della strada. Ad oggi, solo un terzo dei risanamenti previsti è stato effettuato. Il Consiglio Federale ha prolungato i termini per i risanamenti (2015 per le strade nazionali e 2018 per le autostrade). La legge sulla protezione dell’ambiente e l’ordinanza contro l’inquinamento fonico hanno l’obiettivo di proteggere la popolazione da rumori dannosi o molesti seguendo i principi seguenti: – l’eliminazione del rumore alla fonte – la prevenzione di possibili fonti d’inquinamento fonico – il risanamento degli impianti rumorosi – l’addebitamento dei costi a coloro che generano il rumore Appositi valori limiti sono stati fissati per le seguenti fonti d’inquinamento fonico: strade, rotaie, aeroporti, impianti di tiro civili, impianti industriali e commerciali. La protezione dell’udito sul posto di lavoro è disciplinata dall’ordinanza sulla prevenzione degli infortuni. L’ordinanza sugli stimoli sonori e i raggi laser fissa invece dei valori limite volti a proteggere l’udito nel corso di manifestazioni sonore con musica amplificata elettronicamente. Cosa possiamo fare? La lotta all’inquinamento fonico è una tematica importantissima. Il risanamento delle strade è un obiettivo primario, ma non l’unico. La lotta al rumore attraverso interventi incisivi alla fonte, come migliorie tecniche oppure la rivisitazione del proprio stile vita, rappresentano a tuttoggi delle sfide per la politica e per la società. Tuttavia, ognuno di noi può fornire un contributo importante alla riduzione del rumore con il proprio comportamento, soprattutto sulle strade e in casa. Ecco alcuni accorgimenti che si possono prendere5: – utilizzare, quando e dove possibile, i mezzi di trasporti pubblici o la bicicletta, oppure andare a piedi – in automobile, guidare in modo tranquillo e mantenere un’andatura regolare, evitando brusche frenate e accelerazioni – in casa, evitare di tenere troppo alto il volume del televisore, della radio, anche per rispetto dei vicini – durante i lavori di giardinaggio utilizzare apparecchi manuale od elettrici – nel tempo libero, non creare disturbo ai vicini quando si svolgono attività all’aperto, in particolare la sera e nei fine settimana. E con i vicini? I rumori provocati dal vicinato sono anche un’importante causa di disagio. Questa tematica non è regolamentata, e spetta ad ognuno di noi adottare il comportamento più adeguato per evitare i rumori molesti. I regolamenti della casa, se esistono, sono delle valide linee guida per orientare il proprio comportamento al rispetto della tranquillità e della serenità dei vicini. Ovviamente, si tratta di una tematica molto delicata, che va affrontata in modo specifico a seconda della situazione. Ci pare utile però riproporre il contenuto del volantino 6 “rumore: semplici soluzioni per il quieto vivere” promosso dal Cantone Ticino che illustra schematicamente tutti gli accorgimenti che si possono prendere, nella propria casa, per Dossier mestici, tenere basso il volume degli apparecchi, ridurre il livello dei bassi degli stereo, utilizzare cuffie per l’ascolto della musica. vità di giardinaggio rumorose (utilizzo tosaerba, motosega,..). Rumori che fanno parte della vita e che sono inevitabili: attività edili, attività con martello e trapano, attività di giardinaggio rumorose, suoni di strumenti musicali, utilizzo di elettrodomestici rumorosi, scrosci d’acqua. pianti di un bambino. garantire una pacifica convivenza tra vicini. Semplici soluzioni efficaci da adottare: applicare tamponi a sedie e tavolini, applicare supporti antivibrazioni agli elettrodomestici, mettere tappeti sui pavimenti e utilizzare calzature con suola in gomma e in tessuto. Semplici soluzioni raccomandabili: addestrare animali do- Rumori che fanno parte della vita e che sono tollerabili di giorno: suoni di strumenti musicali, utilizzo di elettrodomestici rumorosi (aspirapolvere, frullatore,...), rumore dell’acqua dei sanitari. Rumori che fanno parte della vita e sono tollerabili di giorno eccetto i giorni festivi: attività edili, attività con martello e trapano, atti- Rumori che devono essere evitati di notte: Rumori che devono essere evitati 24 ore al giorno: Intensità sonore eccessive di apparecchi, saltare con forza su superfici, intensità sonore eccessive di apparecchi televisivi, utilizzare scarpe con tacchi rigidi, trascinare la mobilia, sbattere violentemente le porte, mettere in funzione lavatrici che producono emissioni moleste. Note 1 tratto dalla scheda “Il rumore è nocivo” del 18 gennaio 2007 dell’Ufficio federale dell’ambiente UFAM 2 tratto dalla scheda “Il rumore disturba, stressa e fa male” del Centro di coordinamento “Giornata contro il rumore” 3 tratto dalla scheda “Ricerca sugli effetti del rumore: situazione attuale” del Centro di coordinamento “Giornata contro il rumore” 4 tratto dalla scheda “Il rumore è nocivo” del 18 gennaio 2007 dell’Ufficio federale dell’ambiente UFAM 5 tratto dalla scheda “Il rumore disturba, stressa e fa male” del Centro di coordinamento “Giornata contro il rumore” 6 scaricabile dal sito internet www.ti.ch/rumore Alla Finestra Un’inquilina, chiamiamola Silvia, del Canton Jura, ha abitato nel suo appartamento per oltre 23 anni. Negli ultimi anni di locazione, ha incontrato diversi problemi e non ha mai smesso di lottare. Vediamo cosa è successo. L’alloggio di Silvia, situato in un immobile piuttosto vecchio, appartiene ad una comunione ereditaria composta da tre persone. Nel 1999, un certo Arturo, amico della famiglia dei proprietari, comincia ad immischiarsi negli affari dell’inquilina, fino ad arrivare ad insultarla pesantemente. Silvia sporge denuncia penale e il Giudice riconosce il signor Arturo colpevole di ingiuria e lo condanna. Nel 2001, la battaglia continua, infatti Silvia si rivolge alla giustizia per quello che riguarda la fissazione della pigione. I tribunali di prima e seconda giurisdizione le danno ragione e fissano al ribasso il suo canone di locazione, condannando i proprietari a rimborsarle una decina di migliaia di franchi pagati di troppo. In seguito, Silvia chiede ai proprietari di eseguire alcuni lavori di manutenzione nel suo appartamento, siccome niente è stato fatto da più di 20 anni, eccetto la cucina che è stata cambiata. I Ricordiamo a tutti i soci di comunicarci subito eventuali cambiamenti di indirizzo La lunga battaglia di un'inquilina proprietari accettano di fare i lavori di ritinteggio, tuttavia la pittura della cucina è a carico dell’inquilina. Nel 2005, il soffitto del bagno rischia di crollare, e Silvia chiede nuovamente l’intervento dei proprietari. I lavori vengono eseguiti in tutta urgenza e l’inquilina ottiene pure una riduzione del canone di locazione del 25% per i disagi subiti. Per un mese, Silvia ha dovuto fare la doccia da una vicina!! L’anno seguente, le viene notificata una disdetta, non motivata. Fatto curioso, la disdetta è firmata dal Signor Arturo (l’uomo condannato nel 1999 per ingiuria) che nel frattempo è diventato gerente dello stabile e non vedeva l’ora di potersi vendicare dall’inquilina, come da sua stessa ammissione. Silvia contesta la disdetta, perché si tratta, all’evidenza di una disdetta data per ritorsione. Purtroppo, l'ufficio di conciliazione non annulla la disdetta, ma accorda all’inquilina una proroga del contratto di locazione, che l’inquilina accetta, decidendo di partire. tratto dal giornalino “Droit au logement”, aprile 2007 Röschtigrabe Dalla stampa d’oltralpe che appare sugli organi di informazione degli inquilini della Svizzera romanda e tedesca L'associazione inquilini di Lucerna lancia un'iniziativa popolare Sull'esempio di Berna, anche l’associazione inquilini di Lucerna ha deciso il lancio di un’iniziativa popolare dal titolo “per abitare in modo finanziariamente accessibile e attrattivo” con l’obiettivo di mettere sul mercato un numero maggiore di appartamenti ad affitti moderati. Chi cerca un appartamento nella Svizzera centrale si trova spesso confrontato con affitti che hanno subìto un’impennata senza che, né il cantone di Lucerna né la stessa banca cantonale, operino per invertire la tendenza, p.es. attraverso la politica dei tassi ipotecari. Con l’iniziativa costituzionale citata, l’associazione inquilini di Lucerna intende garantire gli interessi degli inquilini che rappresentano il 68% della popolazione. Il suolo edificabile rappresenta sempre più un bene oltremodo scarso ciò che contribuisce ad aumentarne il prezzo. I costi di costruzione in costante aumento e la qualità degli appartamenti, dotati di tutti i comfort, rendono gli affitti dei nuovi stabili particolarmente elevati. Ciò esige di intervenire sugli stabili d’età più avanzata alfine di mettere sul mercato un’offerta attrattiva che possa andare a favore di famiglie con redditi bassi e modesti, di pensionati o studenti. L’iniziativa propone quindi che cantone e comuni creino le condizioni quadro che favoriscano la costruzione a prezzi vantaggiosi tramite – regolamentazioni cantonali che incentivano la costruzione di appartamenti di pubblica utilità – favorevoli condizioni di costruzione rilasciate da cantone e comuni a coloro che si impegnano nell’edificazione sociale di stabili d’affitto – cooperative di costruzione di pubblica utilità devono ricevere degli incentivi fiscali – cantone e comuni possono contribuire, con prestiti o contributi, alla creazione o al mantenimento di appartamenti a pigione moderata L’ente pubblico viene quindi chiamato, tramite l’iniziativa, a svolgere un importante ruolo nella politica dell’abitazione che tenga conto anche dei suoi aspetti sociali, in particolare nei momenti in cui il surriscaldamento economico manda le pigioni alle stelle e crea grossi problemi ai ceti medio-bassi della nostra società. tratto da M&W - aprile 2007 traduzione F.M Consigli pratici INQUILINI UNITI REDAZIONE E PUBBLICITÀ Associazione Svizzera Inquilini Federazione della Svizzera Italiana via Stazio 2, 6900 Massagno ✆ 091 967 51 44 - FAX 091 967 51 45 REDATTORI Lara Terrani (responsabile), Bill Arigoni, Elena Fiscalini, Franco Molinari, Corrado Mordasini STAMPA Tipografia Leins-Ballinari, Via Dogana 6500 Bellinzona SEGRETARIATO GENERALE Associazione Svizzera Inquilini Federazione della Svizzera Italiana Via Stazio 2 - 6900 Massagno ✆ 091 967 51 44 - FAX 091 967 51 45 Riconsegna dell'ente locato Attenti al verbale Ne abbiamo parlato già numerose volte, ma è sempre utile ricordare alcune regole d’oro da seguire attentamente al momento della riconsegna dell’appartamento avuto in locazione. Prepararsi all’incontro Avete il dubbio che il vostro proprietario o l’amministrazione possa fare delle storie? Allora, è meglio non farsi trovare impreparati è quindi opportuno presentarsi all’appuntamento con un testimone, che non sia vostro parente, che possa se necessario, riferire su quanto accaduto. Oppure, potete chiedere la presenza del perito comunale degli immobili; la cancelleria comunale del luogo dove è situato l’appartamento vi fornirà tutti i dati necessari. Allestimento e firma del verbale Il punto critico è senz’altro la firma del verbale di riconsegna. Di regola, il proprietario procede ad indicare su di un formulario prestampato le cose che a suo avviso non vanno bene. Alla fine, vi chiederà certamente di firmare il verbale. Fatelo solo se ne condividete pienamente il contenuto. Se vi sono dei punti, anche uno solo, che non condividete, allora non firmate. Assicuratevi anche che il proprietario o l’amministrazione vi diano una copia del verbale, altrimenti non firmatelo e fatevi notificare il documento a casa, per posta. In questo modo potrete rispondere, puntualizzando quel che condividete e quello che ritenete non corrispondere al vero. Ricordatevi che è meglio rifiutare di mettere una firma, piuttosto che assumervi una responsabilità che in realtà non volete assumervi. Se riconoscete dei danni e volete metterli a carico della vostra assicurazione responsabilità civile, avvertitela ancora prima del termine della locazione, affinché possa valutare quali sono i danni coperti dalla polizza. Saprete così come comportarvi al momento dell’allestimento del verbale. Attenzione alla clausola Quando il locatore utilizza il formulario prestampato edito dalla Catef, occorre prestare molta attenzione a quello che viene indicato in fondo alla pagina. I numeri che vengono menzionati, riguardano quelle postazioni che il locatore intende mettere a vostro carico. Se firmate il verbale, significa che sarete tenuti a pagare i costi di riparazione (se non siete in grado di fare voi i lavori secondo le regole dell’arte). Leggete quindi bene ciò che firmate, e per questo, non esitate a chiedere tempo per leggere attentamente tutto il documento! SEZIONE DI BELLINZONA E VALLI Viale Stazione 31a - 6500 Bellinzona Appuntamenti: telefonare LUNEDI dalle 9.00 alle 11.30 MARTEDI dalle 15.00 alle 19.00 GIOVEDI 9.00-11.30 e 14.00-17.00 ✆ 091 825 71 72 - CCP 65-949-3 UFFICIO DI LOCARNO Via ai Saleggi 11- 6600 Locarno Appuntamenti: telefonare LUNEDI dalle 14.00 alle 17.00, MERCOLEDI dalle 8.30 alle 11.30, VENERDI dalle 14.00 alle 17.00 ✆ 091 752 11 22 - CCP 65-6841-1 UFFICIO DI LUGANO Via Stazio 2 - 6900 Massagno Appuntamenti: telefonare da LUNEDI a VENERDI dalle 14.00 alle 17.00 ✆ 091 966 25 02 - CCP 69-3578-6 UFFICIO DEL MENDRISIOTTO Via Primavesi 2 - 6828 Balerna Appuntamenti: telefonare LUNEDI, MERCOLEDI, VENERDI dalle 14.00 alle 17.00 ✆ 091 683 40 67 - CCP 69-4821-1 In caso di dubbio rivolgetevi ai nostri uffici o al centro INFOALLOGGIO ✆ 091 966 82 72 siamo anche su Internet all'indirizzo www.asi-infoalloggio.ch