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la direzione strategica
Piano di Organizzazione Aziendale ASL della provincia di Bergamo. Anno 2012
LA DIREZIONE STRATEGICA
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Piano di Organizzazione Aziendale ASL della provincia di Bergamo. Anno 2012
LA DIREZIONE GENERALE
RAPPRESENTANZE ISTITUZIONALI
Sono definiti rappresentanze istituzionali dei Sindaci presso l’ASL i seguenti organismi: la Conferenza dei
Sindaci, il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e le Assemblee distrettuali dei Sindaci.
L’ASL garantisce il supporto tecnico-operativo alle suddette rappresentanze istituzionali attraverso l’Ufficio
Sindaci (Deliberazione ASL n. 1510 del 27.12.2011).
La Conferenza dei Sindaci
La Conferenza dei Sindaci (D.Lgs. 502/1992 e s.m.i., l.r. 33/2009, l.r. 3/2008), composta da tutti i sindaci
dei Comuni che fanno parte dell'ambito territoriale di ciascuna ASL:
concorre alla formulazione, nell'ambito della programmazione regionale, delle linee di indirizzo per
l'impostazione programmatica dell'attività sociosanitaria e sanitaria;
esamina il bilancio pluriennale di previsione e il bilancio di esercizio delle ASL e trasmette alla Regione
le relative osservazioni;
verifica lo stato di attuazione dei programmi e dei progetti delle ASL, trasmettendo le proposte e le
valutazioni ai rispettivi direttori generali e alla Regione.
La Conferenza, organismo dell’ASL, ha sede presso l’Azienda stessa.
Il Consiglio regionale (con regolamento regionale del 24.04.1998) disciplina le modalità per l'elezione del
presidente nonché per la convocazione e il funzionamento della Conferenza.
Per l'esercizio delle sue funzioni la Conferenza dei Sindaci si avvale del Consiglio di Rappresentanza dei
Sindaci eletto dalla Conferenza stessa.
Le ASL (l.r. 3/2008) programmano, a livello locale, la realizzazione della rete delle unità d'offerta
sociosanitarie, nel rispetto della programmazione regionale ed in armonia con le linee di indirizzo formulate
dai comuni, attraverso la Conferenza dei Sindaci del territorio di competenza di ciascuna ASL.
Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci
Il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci è un organismo istituzionale cui sono affidate le attribuzioni
comunali in ordine all'integrazione delle funzioni sanitarie e sociali, così come definito dalla normativa (D.
Lgs. 502/1992 e s.m.i., l.r. 33/2009, l.r. 3/2008).
Con regolamento regionale del 24.04.1998 sono disciplinati il funzionamento e le modalità di convocazione
del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci.
Il Consiglio di Rappresentanza è composto dal presidente della Conferenza e da quattro membri eletti dalla
Conferenza stessa. I componenti durano in carica cinque anni.
Le sedute del Consiglio di Rappresentanza non sono pubbliche, ad esse partecipano in via permanente i
Presidenti delle Assemblee distrettuali dei Sindaci.
Alle sedute del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci partecipa di diritto la Direzione Strategica ASL.
I Comuni (l.r. 3/2008), in forma singola o associata, sono titolari delle funzioni amministrative concernenti
gli interventi sociali svolti a livello locale e concorrono alla programmazione, progettazione e realizzazione
della rete delle unità di offerta sociali e sociosanitarie, secondo gli indirizzi definiti dalla Regione, in
particolare:
programmano, progettano e realizzano la rete locale delle unità d'offerta sociali, nel rispetto degli
indirizzi e conformemente agli obiettivi stabiliti dalla Regione, anche promuovendo la partecipazione di
altri soggetti territoriali;
riconoscono e promuovono la sperimentazione di unità d'offerta e di nuovi modelli gestionali nell'ambito
della rete sociale, nel rispetto della programmazione regionale;
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erogano, nei limiti delle risorse disponibili, servizi e prestazioni di natura economica e assumono gli
oneri connessi all'eventuale integrazione economica delle rette;
definiscono i requisiti di accreditamento delle unità di offerta sociali in base ai criteri stabiliti dalla
Regione, accreditano le unità d'offerta e stipulano i relativi contratti;
definiscono eventuali livelli di assistenza ulteriori rispetto a quelli definiti dalla Regione;
determinano i parametri per l'accesso prioritario alle prestazioni, di cui all'articolo 6, comma 2, sulla
base degli indirizzi stabiliti nell'ambito della programmazione regionale, anche assicurando interventi di
emergenza e di pronto intervento assistenziale, di norma mediante forme di ospitalità temporanea od
erogazione di sussidi economici;
gestiscono il sistema informativo della rete delle unità d'offerta sociali.
L'Assemblea Distrettuale dei Sindaci
L'assemblea dei sindaci (l.r. 33/2009), istituita a livello distrettuale e composta da tutti i sindaci dei comuni
compresi nel territorio del distretto, o una sua rappresentanza autonomamente determinata, formula
proposte e pareri alla conferenza dei sindaci in ordine alle linee di indirizzo e di programmazione dei servizi
sociosanitari ed esprime il proprio parere sulla finalizzazione e sulla distribuzione territoriale delle risorse
finanziarie.
L'assemblea distrettuale dei sindaci, il cui funzionamento è disciplinato da provvedimenti della Giunta
regionale (DGR 41788 del 5.03.1999), svolge le funzioni del comitato dei sindaci di distretto previsto
dall'articolo 3-quater del d.lgs. 502/1992.
A livello distrettuale è garantita la partecipazione dei cittadini.
Il Direttore del Distretto sociosanitario, in rappresentanza della Direzione Generale ASL, collabora
nell’organizzazione e nella gestione dell’Assemblea dei Sindaci con il Presidente dell’Assemblea e con il
Responsabile dell’Ufficio di Piano (Delibera ASL 1510/2011).
L’Assemblea distrettuale dei Sindaci approva o aggiorna il piano di zona.
Il piano di zona (l.r. 3/2008) è lo strumento di programmazione in ambito locale della rete d'offerta sociale
che definisce le modalità di accesso alla rete, indica gli obiettivi e le priorità di intervento, individua gli
strumenti e le risorse necessarie alla loro realizzazione. Tale strumento attua l'integrazione tra la
programmazione della rete locale di offerta sociale e la rete d'offerta sociosanitaria in ambito distrettuale,
anche in rapporto al sistema della sanità, dell'istruzione e della formazione e alle politiche del lavoro e della
casa.
La programmazione dei piani di zona ha valenza triennale, con possibilità di aggiornamento annuale.
Il piano di zona è approvato o aggiornato dall'Assemblea distrettuale dei sindaci, secondo modalità che
assicurano la più ampia partecipazione degli organismi rappresentativi del terzo settore e l'eventuale
partecipazione della provincia.
L'ambito territoriale di riferimento per il piano di zona è costituito, di norma, dal distretto sociosanitario
delle ASL.
Nella realtà dell’ASL della provincia di Bergamo sono presenti 14 Ambiti territoriali e 7 distretti sociosanitari.
I comuni attuano il piano di zona mediante la sottoscrizione di un accordo di programma con l'ASL
territorialmente competente e, qualora ritenuto opportuno, con la provincia. Gli organismi rappresentativi
del terzo settore, che hanno partecipato alla elaborazione del piano di zona, aderiscono, su loro richiesta,
all'accordo di programma.
Al fine della conclusione e dell'attuazione dell'accordo di programma, l'assemblea dei sindaci designa un
ente capofila individuato tra i comuni del distretto o altro ente con personalità giuridica di diritto pubblico.
L'ufficio di piano è la struttura tecnico-amministrativa che assicura il coordinamento degli interventi e
l'istruttoria degli atti di esecuzione del piano.
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Ciascun comune del distretto contribuisce al funzionamento dell'ufficio di piano proporzionalmente alle
risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili e comunque senza maggiori oneri a carico del bilancio
regionale.
Si elencano di seguito i 14 ambiti territoriali in cui è suddivisa l’ASL della Provincia di Bergamo, i Comuni
afferenti ad ogni Ambito (i cui Amministratori costituiscono le rispettive Assemblee distrettuali dei Sindaci)
e i 7 Distretti sociosanitari di riferimento.
Ufficio Sindaci
L’Ufficio Sindaci è l’ufficio di supporto all’attività della Conferenza dei Sindaci, del Consiglio di
Rappresentanza e delle Assemblee distrettuali dei Sindaci previsto dalla l.r. 3/2008.
Il regolamento di funzionamento dell’ufficio è stato approvato con Deliberazione del Direttore Generale ASL
n. 1510 del 27.12.2011.
L’Ufficio Sindaci è in staff alla Direzione Generale, con un particolare raccordo con la Direzione Sociale e, ai
sensi della DGR 937/2010, dipende funzionalmente dal solo Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei
Sindaci.
L’Ufficio Sindaci dell’ASL di Bergamo costituisce, in coerenza con la l.r. 3/2008 e successive disposizioni
normative, una struttura organizzativa adibita a supportare l’ambito dell’integrazione tra le politiche sociali
e quelle sanitarie.
I principali compiti dell’Ufficio sono:
supporto tecnico-operativo alla Conferenza dei Sindaci, al Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci
e alle Assemblee distrettuali dei Sindaci nello svolgimento delle funzioni loro attribuite dalla
normativa nazionale e regionale;
raccolta e lettura dei dati finalizzati a definire le priorità d’intervento, stesura di indicazioni
progettuali e individuazione delle risorse in riferimento alle linee programmatiche indicate dall’ASL
e dal Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci;
collaborazione e raccordo con la Direzione Sociale ASL in particolare per quanto riguarda le
attività inerenti il monitoraggio dei Piani di Zona e il rapporto con il territorio e gli Ambiti
Territoriali;
gestione di gruppi di lavoro, anche interistituzionali, su tematiche socio-sanitarie e socioassistenziali di dimensione provinciale;
ideazione, costruzione, monitoraggio, verifica e valutazione di progetti, programmi, linee guida,
intese, accordi e convenzioni promossi e attuati dal Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci;
costruzione di partnership istituzionali e/o operative utili alla conduzione della propria attività;
supporto amministrativo al Consiglio di Rappresentanza e alla Conferenza dei Sindaci (gestione
agenda lavori, organizzazione logistica di sedute, riunioni e incontri, predisposizione istruttorie,
verbalizzazione, cura della corrispondenza);
affiancamento del Presidente del Consiglio di Rappresentanza nello svolgimento delle funzioni di
carattere regionale che lo vedono coinvolto quali: la partecipazione alla Consulta della Sanità e
agli incontri con il Dipartimento Welfare dell’ANCI Lombardia;
raccordo operativo con la Direzione Strategica, i Presidenti delle Assemblee distrettuali dei
Sindaci, le organizzazioni rappresentate nella Consulta di Orientamento, i singoli Comuni, la
Provincia di Bergamo, la Fondazione della Comunità Bergamasca, i rappresentanti del Terzo
Settore e delle diverse organizzazioni sociali, i Responsabili degli Uffici di Piano, i Responsabili
ASL;
cura della comunicazione inerente attività e iniziative della Conferenza dei Sindaci e del Consiglio
di Rappresentanza dei Sindaci: gestione dei contatti con i media locali, predisposizione e gestione
pagina dedicata al Consiglio dei Sindaci sul sito web ASL, predisposizione e invio di una newsletter
periodica;
programmazione dell’attività formativa a favore dei Sindaci, degli Assessori comunali e dei
Responsabili Uffici di Piano, in relazione alle aree di integrazione sociale e socio-sanitaria di loro
competenza;
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amministratore di sistema dei flussi informativi e dei dati immessi nel software unico per i servizi
sociali integrati dei 14 Ambiti Territoriali della provincia di Bergamo, al fine di redigere, su
richiesta, report e analisi aggregate;
responsabilità della gestione del budget annuale a disposizione del Consiglio di Rappresentanza
dei Sindaci.
Sono parte integrante dell’Ufficio Sindaci i 14 responsabili degli Uffici di Piano degli Ambiti Territoriali
quando:
si dedicano a questioni di tipo socio-sanitario e/o socio-assistenziale di interesse provinciale;
partecipano alle sedute delle Assemblee distrettuali dei Sindaci in qualità di segretari delle stesse;
partecipano a organismi o gruppi di lavoro come tecnici e/o esperti del Consiglio di Rappresentanza
dei Sindaci.
L’Ufficio Sindaci cura i rapporti fra il Consiglio di Rappresentanza e la Direzione Strategica ASL, in modo
particolare per le materie riguardo alle quali viene chiesto il parere o il coinvolgimento degli organismi di
rappresentanza dei Sindaci.
L’Ufficio si interfaccia con la Direzione Strategica, i Direttori di Dipartimento, i Direttori di Distretto per le
attività sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali che vedono coinvolte le rappresentanze dei Sindaci, gli
Ambiti Territoriali e/o i Comuni.
L’Ufficio si raccorda, inoltre, con le diverse articolazioni aziendali avvalendosi, quando necessario, anche
della loro collaborazione tecnica - giuridica - amministrativa.
ARTICOLAZIONE DELLA DIREZIONE GENERALE
Sono posti in Direzione Generale, per la valenza strategica e l’interesse trasversale delle funzioni
assegnate, i seguenti uffici/organismi di nuova istituzione:
Organismo di Coordinamento per la programmazione e la prevenzione
Ha la funzione di definire all’inizio di ogni anno, sulla base degli esiti delle analisi epidemiologiche, le
principali linee di programmazione e di prevenzione al fine di rispondere in modo coordinato ai bisogni di
salute della popolazione provinciale e predisporre il Documento di programmazione e il Piano Integrato
Locale (PIL) da inviare in Regione. Compito dell’Organismo è inoltre quello di monitorare lo stato di
avanzamento e di misurare l’efficacia delle azioni e dei progetti adottati.
Di tale Organismo fanno parte un rappresentante di ogni Dipartimento, compreso quello Amministrativo
per le azioni di competenza, e di ogni Servizio in staff alle Direzioni direttamente coinvolto nelle attività di
prevenzione.
L’Organismo è coordinato da un Responsabile individuato del Direttore Generale.
Ufficio Gestione Progetti Aziendali
Svolge la funzione di monitorare sotto il profilo contabile ed amministrativo i progetti sviluppati in Azienda
e finanziati da Istituzioni esterne e da Terzi.
Ufficio Programmazione e Sviluppo
Svolge una funzione di supporto al Controllo di Gestione e nella gestione organizzativa al fine di analizzare,
affrontare e risolvere situazioni particolarmente critiche, individuate di volta in volta dalla Direzione
Strategica, inerenti alle attività istituzionali in capo alle Unità Operative e/o strutture aziendali afferenti alla
Direzione Generale.
Centro Studi ASL Bergamo (CeSAB)
Il CeSAB persegue finalità di carattere scientifico.
Si propone di promuovere iniziative di studio/ricerca su materie di interesse istituzionale legate alla mission
dell’ASL, in coerenza con le indicazioni ministeriali, regionali ed aziendali con l’intento di sviluppare,
potenziare e monitorare progetti di miglioramento della qualità dell’assistenza in ambito sanitario e sociale
tenendo in giusta considerazione i bisogni, anche inespressi, dei cittadini.
Il CeSAB intende altresì diffondere cultura all’interno e all’esterno dell’Azienda, fornendo informazioni su
studi e soluzioni operative ed organizzative adottate nell’interesse della popolazione e dei fruitori dei propri
servizi e di quelli forniti da altri soggetti erogatori di assistenza.
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Il CeSAB si propone di:
raccogliere, sistematizzare e diffondere la conoscenza dei lavori prodotti in Azienda attraverso il sito
aziendale ed eventuali altri canali quali ad esempio EPICENTRO, riviste, ecc..;
promuovere l’utilizzo dello strumento SBBL (Sistema Bibliotecario Lombardo);
attivare e monitorare progetti di studio/ricerca aziendale in settori di interesse quali:
• prevenzione
• clinica
• organizzazione e programmazione sanitaria.
Per la realizzazione dei suoi scopi CeSAB può agire in collaborazione con il Ministero della Salute, con le
Regioni, le Aziende sanitarie, Università, Società scientifiche, altri organismi e istituzioni pubbliche, con
associazioni anche di volontariato e con Enti pubblici e privati, Aziende che si propongono scopi
complementari o che si occupano, senza scopi di lucro, delle medesime tematiche.
Alla Direzione Generale afferiscono:
il Dipartimento Programmazione Acquisto e Controllo (DPAC);
il Dipartimento (funzionale) di governo e coordinamento distrettuale
le strutture complesse:
Distretto Socio Sanitario di Bergamo
Distretto Socio Sanitario di Dalmine
Distretto Socio Sanitario Isola Bergamasca
Distretto Socio Sanitario Est Provincia
Distretto Socio Sanitario Bassa Bergamasca
Distretto Socio Sanitario Valle Brembana e Valle Imagna
Distretto Socio Sanitario Valle Seriana e Val di Scalve
Servizio di Medicina Legale
le strutture semplici:
Controllo di gestione (CG)
Formazione e aggiornamento aziendale (FA)
Sistema Qualità Aziendale (UQ)
Sistema Informativo Aziendale (SIA)
Direzione delle Professioni Sanitarie e Sociali (DPSS)
la funzione Prevenzione e Protezione (SPP), l’ Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione Istituzionale
(URP), l’Ufficio Stampa e l’Ufficio Sindaci.
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STRUTTURE DI STAFF ALLA DIREZIONE GENERALE
Controllo di Gestione (CG)
Supporta la Direzione Strategica e i vari livelli di responsabilità con gli strumenti necessari per la
programmazione, pianificazione e verifica dell’utilizzo efficiente ed efficace delle risorse.
Aree di responsabilità del responsabile della struttura:
gestione del processo di budget e monitoraggio obiettivi aziendali e di interesse regionale;
supporto alla Direzione per la pianificazione strategica;
assolvimento del debito informativo esterno (flussi istituzionali attribuiti alla funzione);
analisi e valutazione delle performance aziendali finalizzate all’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse;
identificazione delle criticità nei flussi informativi e definizione delle aree di miglioramento per
l’integrazione e la standardizzazione dei dati.
Formazione e Aggiornamento Aziendale (FA)
Supporta la Direzione Strategica e i vari livelli di responsabilità nelle seguenti funzioni:
la raccolta del fabbisogno formativo;
la progettazione ed erogazione degli eventi formativi programmati nell’ambito del Piano Formativo
Annuale/Pluriennale;
l’accreditamento ECM/CPD;
la verifica dell’impatto formativo sull’Azienda.
I clienti del Servizio sono:
tutto il personale dipendente a qualsiasi titolo dall’ASL;
il personale convenzionato con l’ASL quale: i Medici di medicina generale, i Pediatri di famiglia ed i
Medici della continuità assistenziale.
Il Servizio accredita altresì eventi formativi promossi da soggetti esterni a livello Provinciale quali: Ordine
dei Medici, Ordine dei Farmacisti, Associazioni di Volontariato, Strutture del privato accreditato dell’Area
sanitaria e dell’Area sociale.
Nella tabella sottostante sono stati classificati in ordine tassonomico gli ambiti di intervento della struttura
semplice Servizio di Formazione e Aggiornamento Aziendale a supporto della Direzione Generale, con la
quale collabora per garantire:
AMBITO DI INTERVENTO
Sostegno ai processi di cambiamento organizzativo
Supporto metodologico ai processi di attuazione del piano organizzativo
aziendale, di revisione organizzativa, di gestione di strumenti di integrazione
interfunzionale. Il Servizio si attiva tramite richiesta dei Direttori e dei
Responsabili delle articolazioni aziendali che promuovono tali processi e svolge
un lavoro di affiancamento agli stessi responsabili e ai loro collaboratori, oltre
ad eventuali gruppi di lavoro, al fine di accompagnare la struttura nella
realizzazione delle attività, fornendo il necessario supporto di competenza
organizzativa, di animazione dei gruppi di lavoro e di supporto nella gestione
degli aspetti inerenti alle risorse umane.
Sostegno al raggiungimento di Obiettivi strategici
Supporto metodologico alla Direzione strategica per promuovere attività volte
al raggiungimento di obiettivi di interesse generale perseguibili anche
attraverso la funzione “Formazione”.
TIPOLOGIA FORMATIVA
Formazione Strategica
La finalità della formazione è quella di diffondere la
cultura aziendale in modo tale che le persone
sappiano come agire in tutti contesti “limite”che
non possono essere previsti o tradotti in istruzioni
operative, soprattutto nelle fasi di cambiamento.
Formazione Operativa
La finalità della formazione è quella di insegnare
ad operare in modo efficace in un determinato
contesto lavorativo, riducendo in questo modo i
tempi di maturazione dell’esperienza, i margini di
errore ed aumentando i margini di sicurezza.
Sostegno allo sviluppo e valutazione delle competenze
Formazione Comportamentale e Individuale
Supporto metodologico ai processi di valutazione del personale e di
costruzione dei profili di competenza in affiancamento ai Direttori strategici, di
Dipartimento e di Area. Questo affiancamento può prevedere incontri o
riunioni ad hoc con i responsabili interessati, anche in un’ottica interfunzionale,
nonché l’analisi delle criticità emerse nelle varie fasi della valutazione del
personale.
La finalità della formazione è quella di migliorare
la prestazione dell’individuo sotto il profilo delle
competenze o in altre parole al fine di migliorare la
capacità del personale nel dare risposte giuste ai
problemi dell’utenza.
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I principali ambiti di intervento, da cui discendono anche le singole procedure operative, sono:
redazione del Piano di Formazione Annuale;
programmazione e gestione dell’ Aggiornamento interno;
gestione dell’Aggiornamento esterno secondo le due modalità di aggiornamento obbligatorio ed
aggiornamento facoltativo;
coordinamento del Comitato scientifico aziendale e del Nucleo di Valutazione della Formazione, istituiti
con deliberazioni aziendali, organismi deputati alla verifica della congruità dell’apparato formativo sia al
momento della stesura del Piano annuale che all’atto della valutazione degli interventi attuati;
gestione del budget annuale assegnato al Servizio di Formazione ed Aggiornamento Aziendale previa
negoziazione con la Direzione Generale. Il budget, dopo un confronto interlocutorio con le OO.SS. del
Comparto e della Dirigenza, viene formalizzato con la deliberazione annuale che recepisce il Piano
dell’anno successivo.
Sistema Qualità Aziendale (UQ)
Scopo essenziale di UQ è assicurare una collaborazione continua tra Alta Direzione e Direzioni Operative:
nella programmazione, sviluppo e controllo dei progetti e delle azioni atte al perseguimento degli
obiettivi aziendali in tema di qualità e miglioramento;
nella realizzazione, mantenimento e sviluppo dell’organizzazione generale e specifica per ogni ambito
operativo aziendale;
nel mantenimento e nel miglioramento dei processi direzionali e operativi.
UQ garantisce l’applicazione dei requisiti della Norma ISO 9001 ed esplica inoltre:
il monitoraggio, attraverso un piano di auditing interno, del mantenimento dei requisiti di
accreditamento istituzionale delle strutture aziendali direttamente gestite;
il coordinamento dei programmi regionali e aziendali connessi al tema della qualità: risk management e
valutazione delle aziende sanitarie secondo gli standard della Joint Commission International, che
trovano nella norma ISO un utile strumento di gestione integrata;
il coordinamento della Consulta provinciale della qualità.
Tali attività, attuate per mezzo della Rete Aziendale per il Miglioramento (RAM, coordinata dal Responsabile
del Sistema Qualità Aziendale (RQA), che è anche il Risk Manager aziendale), si esplicano tramite:
la predisposizione, approvazione, emissione, distribuzione e periodica revisione della documentazione di
sistema;
verifica e revisione della qualità attraverso l’attività di audit presso le articolazioni organizzative
aziendali, programmata e/o su mandato della Direzione strategica;
gestione delle non conformità, segnalate anche attraverso l’incident reporting, e delle relative azioni
correttive e preventive;
programmazione di eventi formativi, coerentemente con gli obiettivi aziendali e in raccordo con
Formazione e Aggiornamento.
In particolare, le funzioni svolte dal Risk Manager idonee a garantire la qualità dei servizi erogati e il
superamento delle principali situazioni di criticità clinica e gestionale, si esplicano, conformemente alla
circolare 46/SAN del 27.12.2004, attraverso il coordinamento dell’attività del Gruppo di Coordinamento del
Rischio (il cui Regolamento di funzionamento è stato approvato con delibera n° 533/2007 “Regolamento di
funzionamento del Gruppo di coordinamento del rischio”) e l’integrazione con il Comitato Valutazione
Sinistri, in capo all’Area Affari generali e Legali del DAMM, cui competono la gestione dei sinistri con
l’obiettivo di minimizzare l’impatto economico degli stessi e la definizione della politica di copertura
assicurativa aziendale.
Le attività tipiche della funzione di risk management coprono alcune necessità specifiche e funzioni
all’interno della struttura:
sensibilizzazione degli operatori al tema del rischio e alla segnalazione degli eventi avversi, attraverso la
formazione, in collaborazione con i componenti del Gruppo di coordinamento ed il Comitato di
Valutazione Sinistri e secondo le indicazioni della Direzione aziendale;
facilitazione dell’individuazione dei momenti di rischio ed eventi avversi e con relative proposte di azioni
correttive alla Direzione aziendale;
promozione di analisi dei processi aziendali per l’individuazione di aree critiche e proposte di azioni
preventive alla Direzione aziendale.
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Il processo di integrazione degli strumenti utilizzati da UQ è riscontrabile nelle schede obiettivo, parte
integrante del Documento di budget, di anno in anno assegnate dalla Direzione Generale.
Sistema Informativo Aziendale (SIA)
Il SIA è una funzione riportata alla Direzione Generale. Assicura il knowledge management, cioè quel
complesso di procedure, strumenti informatici e flussi che determinano la produzione e la circolazione di
informazioni adeguatamente strutturate.
Il SIA garantisce la predisposizione di un sistema di indicatori sintetici (cruscotto direzionale) per il
monitoraggio da parte dell’Alta Dirigenza delle dimensioni di bisogno, domanda, offerta, performance e
disponibilità di risorse utili all'esigenza di superare il gap tra gestione strategica e gestione corrente, di
monitorare nel breve/medio periodo il raggiungimento degli obiettivi strategici, di indirizzare il management
verso il raggiungimento di traguardi in termini di massimizzazione del rapporto risorse/benefici per la
popolazione assistita.
L’ASL di Bergamo si caratterizza per una presenza diffusa sul territorio attraverso 50 sedi periferiche in cui
sono attive oltre 1.200 postazioni di lavoro con un rapporto “computer/ dipendenti” pari circa 1 a 1.
Inoltre, presso la sede centrale, sono gestiti 70 elaboratori dipartimentali.
Le postazioni di lavoro sono connesse in una rete locale (LAN) mentre le varie sedi sono connesse in una
rete geografica (WAN).
La connettività interna viene gestita utilizzando una intranet aziendale mentre la connettività verso
l’esterno avviene tramite il portale web dell’ASL, che rappresenta uno degli strumenti privilegiati attraverso
cui si svolge la comunicazione con il cittadino e con gli altri attori del sistema socio sanitario provinciale
(MAP, PdF, strutture di ricovero, strutture ambulatoriali, farmacie, Comuni, RSA, ecc...).
E' l'Unità Operativa che si occupa, a tutto campo, di informatica e della sua applicazione ai processi
organizzativi voluti dalla Direzione Aziendale. Information Technology: si occupa della struttura tecnica
e degli apparati di rete.
Il SIA assicura le seguenti attività:
presidio, analisi e diffusione dei dati per le rilevazioni strategiche, per le Direzioni e la definizione di
regole e standard per l'organizzazione e gestione dei dati aziendali;
supporto nella preparazione dei flussi verso la Regione;
sviluppo e presidio del progetto CRS SISS. Il progetto strategico della Regione Lombardia, valido per
tutti i servizi della pubblica amministrazione;
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monitoraggio obiettivi SISS assegnati alla Direzione Generale;
ruolo di PdA/PdR centrale nella gestione delle carte SISS per EEPA, RSA, Farmacie, ecc.;
ruolo di mediazione nelle chiamate “in sofferenza” dei MMG/PLS;
contributo all’implementazione puntuale del data warehouse (DWH) aziendale fondato
sull’integrazione delle diverse banche dati;
monitoraggio funzionalità ERP (l’ASL utilizza attualmente una suite applicativa per la gestione del
ciclo passivo basata su Oracle Application con set up specifico per il settore sanità sviluppato da
Oracle Italia) e supporto per le procedure di scambio;
monitoraggio funzionalità di tutti i sistemi software complessi come da definizione del Garante della
Privacy;
scrittura capitolati di gara, partecipazioni a commissioni tecniche, consulenze verso terze parti, anche
esterne all'ASL;
partecipazione a tutti i tavoli di lavoro regionali sui temi dell'informatica;
gestione dei processi di esternalizzazione di ruoli e competenze;
punto di riferimento per la gestione dei fornitori di informatica;
supporto alla gestione della Privacy, nel costante rispetto delle linee guida del Garante;
supporto alla ridefinizione dei processi organizzati, nella misura in cui si basano sull'informatica;
presidio e gestione dell’infrastruttura tecnologica del sistema informativo aziendale;
gestione dei servizi di help desk e manutenzione dei sistemi (Hardware/Software/Rete) a garanzia di:
• affidabilità ed efficienza del sistema con relativa qualità dei livelli di servizio
• assistenza e manutenzione del sistema informatico
• qualità della trasmissione e comunicazione dei flussi informativi sulla rete telematica aziendale
controllo e coordinamento dell’operato dei fornitori esterni di servizi I.T., con particolare
attenzione alla qualità dei servizi acquisiti e all’ottimizzazione dei costi sostenuti;
attività di consulenza tecnologica e scelta sulle nuove soluzioni tecnologiche da adottare
controllo e gestione delle politiche aziendali di utilizzo dei Sistemi Informativi;
presidio e gestione della sicurezza informatica aziendale e di tutto il sistema informativo nel suo
complesso.
Prevenzione e Protezione (SPP)
La funzione Prevenzione e Protezione garantisce il supporto tecnico e la consulenza al DG che, in qualità di
Datore di Lavoro, deve garantire e gestire la tutela degli operatori dell’Azienda.
Il Responsabile della Prevenzione e Protezione è nominato dal DG e a lui direttamente risponde nello
svolgimento delle funzioni previste dalla normativa vigente.
Fanno parte del servizio, oltre al supporto amministrativo, gli Addetti del Servizio di Prevenzione e
Protezione che coadiuvano e collaborano con il Responsabile al fine di applicare in modo coerente le
indicazioni previste dalla normativa antinfortunistica.
Le competenze del Responsabile SPP si possono così riassumere:
consulenza e supporto alla Direzione Generale e alle singole articolazioni aziendali per il rispetto e
l’applicazione delle normative antinfortunistiche. Più specificatamente cura l'individuazione dei fattori di
rischio, l’elaborazione dei documenti di valutazione dei rischi e l'individuazione delle misure per la
sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente e sulla base della
specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale;
propone i programmi di informazione e formazione per i lavoratori in materia di igiene e sicurezza degli
ambienti di lavoro. Fornisce altresì ai lavoratori le informazioni relative alla prevenzione dei rischi
specifici tramite i sistemi di comunicazione interni;
assicura il collegamento trasversale ed i flussi informativi in materia di sicurezza dei lavoratori tra la
Direzione Generale e le strutture organizzative dell’azienda e tra i vari soggetti del sistema
prevenzionistico aziendale (Dirigenti e preposti, medici competenti, rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza, fornitori);
rappresenta la struttura di riferimento per l’Area Risorse Strumentali per l’ottenimento ed il rispetto dei
requisiti strutturali di sicurezza previsti negli ambienti di lavoro aziendali.
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Piano di Organizzazione Aziendale ASL della provincia di Bergamo. Anno 2012
Area Relazioni Esterne
La base da cui partire per individuare un’organizzazione delle attività di comunicazione – informazione è
fornita dalla Legge 150/2000 “Disciplina delle attività di comunicazione ed informazione della Pubblica
Amministrazione” e s.m.i..
Secondo la normativa sono distinte le attività di comunicazione e informazione istituzionale, affidate
all’Ufficio Relazioni con il Pubblico e comunicazione istituzionale, e quelle di informazione verso i
mass media, affidate all’Ufficio Stampa.
Per l’efficacia del sistema comunicativo aziendale è necessario naturalmente un raccordo fra tali funzioni:
proprio a tal fine viene configurata un’Area relazioni esterne, all’interno della quale si coordineranno i
Responsabili dei due Uffici sopra individuati.
All’interno di tale Area si identificano quindi:
Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione Istituzionale
Secondo quanto espresso dalla normativa, i soggetti che si occupano di relazioni con il pubblico hanno il
compito in primo luogo di dare piena visibilità all'attività delle pubbliche amministrazioni, garantendo al
cittadino la possibilità di partecipare ed accedere all'attività della stessa, anche attraverso il coinvolgimento
e l'aggiornamento costante rispetto agli iter dei procedimenti amministrativi.
Va inoltre ricordato che la Direttiva sulle attività di comunicazione del 7 febbraio 2002 del Ministro per la
Funzione Pubblica, è intervenuta per dare nuovo impulso a tali strutture, collocandole in un
quadro sinergico e integrato, che ricomprende anche le redazioni dei siti aziendali a completamento della
funzione di massimo raccordo del “comunicare” aziendale.
Proprio per assolvere a questo complesso mandato istituzionale, garantendo la massima sinergia fra gli
strumenti messi in campo, all’Ufficio Relazioni con il Pubblico vengono affidati due fondamentali processi di
responsabilità:
a) Relazioni con Cittadini singoli e associati, marketing istituzionale e verifica della
soddisfazione del cittadino
L’organizzazione del servizio è articolata in maniera da fornire sia un contributo alla Direzione
Strategica per gestire le relazioni con i soggetti istituzionali della Provincia sia per offrire un canale di
accoglienza e supporto per la cittadinanza di riferimento.
Nello specifico si garantisce:
informazione, accoglienza ed orientamento dei cittadini sia con la mediazione di altri organismi sia in
maniera diretta. Sono deputati ad assolvere a tali compiti gli Uffici Relazioni con il Pubblico centrale e
territoriali, questi ultimi dislocati nelle principali sedi erogative della provincia. I Referenti URP
territoriali svolgono la loro attività coordinati dal Responsabile dell’URP, da cui dipendono
funzionalmente, garantendo l’informazione sui servizi e l’accesso a questi, l’ascolto delle esigenze degli
utenti e la raccolta delle loro segnalazioni e reclami;
coordinamento della predisposizione e aggiornamento della Carta dei Servizi;
progettazione e realizzazione di azioni finalizzate a rispondere ai bisogni dei cittadini e degli altri
soggetti pubblici di riferimento (stakeholder) realizzando una rete di relazioni con i soggetti accreditati,
facendosi anche promotore di progetti nel segno dell’innovazione e della semplificazione;
funzione di marketing istituzionale e verifica della soddisfazione del cittadino rispetto all’erogazione dei
servizi direttamente garantiti;
gestione del portale aziendale, in un ottica di sempre maggiore implementazione di servizi da offrire
alla cittadinanza di riferimento per via telematica;
coordinamento con l’UPT sulle questioni di interesse comune fermo restando le rispettive competenze.
b) Informazione e Comunicazione Istituzionale
La funzione è tesa a garantire un supporto alla comunicazione necessaria all’ASL per far conoscere le
proprie attività e contribuire a creare un’identità aziendale unica e riconoscibile sul territorio.
In particolare la funzione si occupa di:
organizzare e supportare le proposte di iniziative e le campagne informative sulle attività di carattere
generale, curando la realizzazione della documentazione informativa di supporto;
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Piano di Organizzazione Aziendale ASL della provincia di Bergamo. Anno 2012
assicurare la definizione e la realizzazione delle strategie e delle politiche aziendali in tema di
comunicazione pubblica e istituzionale, supportando anche il sistema interno della comunicazione
aziendale;
contribuire alla programmazione delle attività comunicative relative ai rapporti con i partner
istituzionali;
provvedere al coordinamento dell’organizzazione di convegni ed eventi, al fine di garantire la massima
sinergia fra le componenti aziendali impegnate nelle iniziative, ottimizzando i risultati dei diversi
contributi profusi.
Ufficio Stampa
Il compito principale di questo Ufficio è quello di curare la comunicazione con gli organi di informazione di
massa.
Fondamentali obiettivi sono:
provvedere alla gestione dell’informazione in collegamento con organi di informazione (stampa,
radiofonici, televisivi); in particolare, redazione di articoli e comunicati stampa, organizzazione di eventi
per le testate giornalistiche e televisive, realizzazione di rassegne stampa;
realizzazione della newsletter istituzionale;
collaborazione con le varie strutture aziendali per la stesura e pubblicazione di articoli tematici;
ausilio alla realizzazione di interviste;
gestione del materiale fotografico a supporto delle iniziative aziendali.
STRUTTURE IN LINE ALLA DIREZIONE GENERALE
SERVIZIO DI MEDICINA LEGALE
Il Servizio di Medicina Legale svolge la sua specifica funzione mediatrice tra i diritti/bisogni del cittadino e
le legittime esigenze di allocazione delle risorse, rappresentando un qualificato riferimento tecnico medico
legale per tutti gli operatori dell’azienda. E’ struttura complessa che comprende una struttura semplice
(Invalidi civili, handicap e prestazioni correlate) e assolve a compiti istituzionali nell’ambito delle
macroattività sotto elencate:
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responsabilità organizzativa diretta e/o diretta erogazione di prestazioni medico legali di particolare
valenza specialistica. In particolare:
coordinamento organizzativo e partecipazione diretta alle commissioni per l’accertamento dell’invalidità
civile, cecità, sordità, disabilità ed handicap;
coordinamento organizzativo e partecipazione diretta degli accertamenti sanitari collegiali ai fini
pensionistici per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni (inabilità a qualsiasi lavoro proficuo L.
274/91, inabilità pensionistica ai sensi della L. 333/95 e inidoneità psicofisica al servizio ai sensi del
D.P.R. 171/2011);
accertamenti medico-legali anche collegi previsti da normative contrattuali (idoneità, grave patologia e
simili);
coordinamento organizzativo e partecipazione diretta ai collegi porto d’armi;
coordinamento organizzativo delle attività di “medicina fiscale”;
coordinamento organizzativo della medicina necroscopica;
gestione organizzativa ed esecuzione dei riscontri diagnostici autoptici ai sensi del Regolamento di
Polizia Mortuaria;
gestione delle richieste di indennizzo per i danni da vaccinazione/trasfusione (l.210/92);
gestione del rischio clinico con partecipazione al Comitato Valutazione Sinistri nell’ambito dell’attività di
Risk Management e costituzione di un osservatorio medico-legale per il rischio clinico;
consulenza e valutazione di II livello in contenziosi su certificazioni di I livello erogate sul territorio della
ASL.
tutela della qualità della prestazione medico-legale dell’azienda:
collaborazione e cooperazione con le altre realtà aziendali e con i competenti riferimenti regionali in
tutte le attività finalizzate alla promozione della qualità della prestazione medico-legale tra cui in
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particolare l’elaborazione di linee guida operative (tempi, risorse e procedure) per garantire
un’accettabile livello qualitativo della prestazione medico-legale;
interventi di formazione (elaborati in proprio o partecipando a progetti formativi di altre strutture)
diretti sia al personale interno all’azienda che ai medici convenzionati;
collaborazione ad iniziative di educazione sanitaria (diritti doveri del cittadino utente - diritti doveri
dell’operatore del SSN);
attivazione/gestione di processi di omogeneizzazione delle prestazioni medico-legali comunque erogate
dall’ASL (protocolli, linee guida ecc.);
partecipazione ai programmi di verifica della qualità delle prestazioni organizzate dall’ASL, anche
mediante verifiche a campione delle prestazioni;
attività di consulenza e supporto specifico alle strutture erogatrici di prestazioni medico-legali.
attività di consulenza e supporto alle articolazioni dirigenziali dell’ASL:
assistenza diretta medico-legale nel contenzioso assicurativo – giudiziario ed extragiudiziario;
consulenza in tema di interpretazione/applicazione di normativa del biodiritto (es. trapianti,
accertamento morte, consenso all’atto medico; obblighi giuridici ….);
collaborazione/consulenza medico-legale con le strutture deputate all’Accreditamento e controllo delle
strutture sanitarie;
partecipazione/collaborazione al comitato etico aziendale;
collaborazione con gli organismi di tutela degli utenti (Ufficio pubblica tutela, Tribunale dei diritti del
malato, Ordini e Collegi professionali, etc.), per le problematiche a valenza medico-legale ed eticodeontologica.
Inoltre nell’ottica di una riorganizzazione del Servizio di Medicina Legale, si sono prese in considerazione le
“linee guida per la compilazione del modello LA” rilevazione dei costi per Livelli di Assistenza- anno 2011
riferito alle Aziende Sanitarie Locali che attribuiscono, con finalità di tipo economico, le attività svolte, tra le
quali l’attività certificatoria, ai Dipartimenti e ai Servizi.
Le certificazioni che, secondo questo documento, afferiscono alla Medicina Legale sono le seguenti:
Porto d’armi
Guida veicoli, imbarcazioni e navi da diporto
Esenzione uso cinture di sicurezza
Contrassegni libera circolazione e parcheggi per disabili
Accertamenti medico-legali nei confronti di dipendenti pubblici: cessione del quinto dello stipendio,
idoneità fisica al servizio, idoneità allo svolgimento di mansioni lavorative, ecc.
Rilascio o rinnovo libretti sanitari (non più previsti in R.L. ma per chi presta la sua attività lavorativa al
di fuori della regione)
Condotta di motori
Gas tossici
Conduzione di caldaie o generatori di vapori
Visite medico-legali richieste da autorità giudiziaria, Procure, Questure
Visite fiscali
Medicina necroscopica
Collegio porto d’armi
Collegio inabilità lavorativa
Le certificazioni, attualmente, sono rilasciate negli ambulatori territoriali dai medici
pur non prevedendo alcuna modifica organizzativa in tal senso, l’afferenza di tale
Medicina Legale consente una lettura ed una interpretazione univoca della
regolamentare il rilascio delle certificazioni e fornire un’azione informativa e di
territoriali.
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del DPM o del DSS e,
attività al Servizio di
normativa al fine di
consulenza alle unità
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Direzione delle Professioni Sanitarie e Sociali (DPSS)
La DGR Lombardia n.VII/14049 del 8/8/2003 ha previsto nell’assetto organizzativo delle Aziende Sanitarie
regionali, il Servizio Infermieristico Tecnico e Riabilitativo Aziendale (SITRA) da inserire nell’adozione del
Piano di Organizzazione e Funzionamento Aziendale delle Aziende Sanitarie della Regione Lombardia.
All’interno delle Aziende Sanitarie Locali, il SITRA si colloca in “line” alla Direzione Sanitaria Aziendale,
comprendendo tutte le professionalità sanitarie riconducibili nei “profili professionali”. Resta esclusa dal
Servizio la qualifica di Assistente Sociale, in quanto classificata come professione sociale.
Alla luce dell’attuale organizzazione all’interno dell’ASL di Bergamo, stante le finalità e le peculiarità di
integrazione aziendali, si ritiene opportuno inserire anche le professioni sociali all’interno della struttura
organizzativa del SITRA, sviluppando contestualmente, in modo analogo alle altre professioni, gli specifici
contenuti e funzioni.
Tutto ciò premesso, al fine di una migliore e più efficiente gestione delle attività, valorizzando la
funzionalità e la responsabilizzazione dei professionisti afferenti all’area sanitaria e sociale, si modifica di
conseguenza l’attuale struttura del SITRA, che evolve assumendo la denominazione di Direzione delle
Professioni Sanitarie e Sociali (DPSS).
L’organizzazione della DPSS si inserisce in un dinamico contesto interistituzionale derivante dal quadro
normativo nazionale e regionale in materia sanitaria, sociale e di welfare.
Natura istituzionale e finalità
La DPSS è una struttura semplice a valenza aziendale, dotata di autonomia gestionale, che opera in staff
alla Direzione Generale. Il Direttore Generale può avvalersi del contributo dei Direttori Sanitario e Sociale,
per gli ambiti di reciproca competenza.
La DPSS è una struttura titolare di indirizzo, direzione, organizzazione e gestione del personale
infermieristico, ostetrico, tecnico sanitario, riabilitativo, di prevenzione e degli operatori di supporto,
nonché degli assistenti sociali, che operano all’interno dell’ASL di Bergamo, in linea con le politiche e gli
obiettivi definiti dalla Direzione Strategica.
La DPSS concorre al perseguimento della mission e della vision aziendale, assicurando:
la costruzione, lo sviluppo e la gestione delle politiche generali di governance in aderenza alle
indicazioni della Direzione Strategica;
l’attuazione di attività di progettazione, sviluppo e ricerca di modelli organizzativi e funzionali di
riferimento, orientati allo sviluppo e alla valorizzazione delle professioni afferenti alla DPSS;
l'efficacia e l'efficienza degli interventi professionali realizzati negli ambiti della prevenzione, della cura e
della riabilitazione, sulla base delle funzioni individuate dalle norme istitutive degli specifici profili
professionali e dei codici deontologici, in un quadro di miglioramento continuo della qualità degli
interventi stessi, in integrazione con i diversi sistemi organizzativi e professionali aziendali;
la partecipazione al governo dell’offerta e della domanda di prestazioni e al correlato sviluppo del
sistema di accreditamento dei produttori delle prestazioni professionali relative ai profili di competenza
nell’area sanitaria, socio sanitaria e assistenziale.
Tali attività si realizzano attraverso il governo dei seguenti processi:
la programmazione e l’allocazione degli operatori professionali;
la qualificazione e lo sviluppo delle competenze professionali attraverso la
promozione e l’implementazione degli interventi di formazione ed aggiornamento;
la promozione dei progetti di ricerca;
l’omogeneizzazione degli standard operativi e l’elaborazione di procedure e istruzioni operative;
le sessioni di analisi, studio e comparazione degli indicatori sanitari inerenti la qualità e la quantità delle
prestazioni professionali assorbite sia nel contesto sanitario, sia in quello socio sanitario.
Direzione delle Professioni Sanitarie e Sociali
Il Dirigente della DPSS è un professionista appartenente alle professioni di cui alla Legge n. 251 del 10
agosto 2000, in possesso dei requisiti professionali previsti dalla normativa vigente. È nominato dal
Direttore Generale, attraverso idonea procedura selettiva ai sensi della normativa in vigore.
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Il Dirigente della DPSS collabora con gli altri membri della Direzione Strategica. Interagisce in modo
sinergico con i Direttori di Dipartimento, di Distretto Socio Sanitario e di Struttura Complessa, nonché con i
dirigenti delle aree di staff aziendali. E’ membro del Collegio di Direzione.
Funzioni
La DPSS si avvale, per l’espletamento delle proprie funzioni, di un’organizzazione articolata in quattro
diversi livelli direzionali, in line con la Direzione:
1. Responsabile di Area Infermieristica;
2. Responsabile di Area Tecnica;
3. Responsabile di Area Riabilitativa;
4. Responsabile di Area Sociale.
e di una funzione in staff:
5. Responsabile Ricerca e Sviluppo
Le quattro Aree professionali si dotano di un proprio regolamento, approvato dalla Direzione delle
Professioni Sanitarie e Sociali, che disciplina il modello organizzativo di specifico interesse e le forme
interne di relazione, compreso la specifica relativa ai ruoli e alle funzioni dei titolari di posizione
organizzativa e di indennità di coordinamento.
In relazione alla complessità organizzativa aziendale, anche alla luce della deliberazione del Consiglio
Regionale n. IX/3822 del 25/7/2012, si prevede che per lo svolgimento delle funzioni in line venga
individuato e conferito un corrispettivo numero di incarichi professionali dirigenziali, per garantire un più
efficace governo delle funzioni e dei processi organizzativi e gestionali, oltre che didattici e organizzativi.
Personale afferente alla DPSS
Alla DPSS fanno riferimento i professionisti operanti nelle articolazioni organizzative presenti nell’ASL di
Bergamo:
Responsabile di
Area Infermieristica
1. Dietista
2. Infermiere
3. Ostetrica
4. Personale di
supporto*
Direzione Professioni Sanitarie e Sociali
Dirigente
Responsabile Ricerca e Sviluppo
Professioni Sanitarie e Tecniche
Responsabile di
Responsabile di
Area Tecnica
Area Riabilitativa
1. Ed.
1. Assistente Sanitario
Professionale
2. Tecnico della Prevenzione ambiente e luoghi di
2. Fisioterapista
lavoro
3. Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico
4. Assistenti Tecnici addetti ai servizi di prevenzione *
Professioni Sociali
Responsabile di
Area Sociale
1. Assistente
Sociale
* operatori con funzioni ausiliarie, non compresi tra i professionisti afferenti alle Aree Sanitarie e Tecniche
DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE ACQUISTO E CONTROLLO (DPAC) e
DIPARTIMENTO DI GOVERNO E COORDINAMENTO DISTRETTUALE
L’assetto organizzativo e le funzioni dei due Dipartimenti sono descritte nel capitolo “Dipartimenti”.
DISTRETTI SOCIO SANITARI (DSS)
Le attività sanitarie, socio-sanitarie e socio assistenziali di competenza dell’ASL sono organizzate a livello
territoriale in funzione della complessità dei servizi da erogare e della dimensione ottimale definita dal
livello regionale.
L’assetto organizzativo e le funzioni sono descritte nel capitolo “Le Articolazioni Organizzative Territoriali”.
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DIREZIONE SANITARIA
IL DIRETTORE SANITARIO (DS)
Il Direttore Sanitario (DS), nominato ai sensi dell’art. 3 del D.Lgs 502/92 e s.m.i. in via fiduciaria dal
Direttore Generale, ha un rapporto di lavoro a tempo pieno ed esclusivo, stipulato in osservanza delle
norme del titolo terzo del libro quinto del Codice Civile.
Il DS risponde al Direttore Generale del raggiungimento degli obiettivi e della gestione delle risorse
assegnate e partecipa al processo di pianificazione strategica con l’esercizio delle funzioni a lui attribuite;
concorre al governo aziendale con la formulazione di proposte e pareri.
In particolare:
coadiuva il Direttore Generale nella gestione aziendale fornendo pareri obbligatori sugli atti relativi alle
materie di competenza;
dirige, a livello strategico, le attività sanitarie ai fini igienico sanitari e organizzativi;
svolge attività di indirizzo, coordinamento, supporto, verifica nei confronti dei Direttori dei Dipartimenti
da lui dipendenti e dei responsabili dei servizi sanitari, promuovendone l’integrazione;
promuove ogni utile iniziativa volta al raggiungimento dell’integrazione tra le diverse realtà erogatrici di
servizi sanitari, ospedalieri ed extra-ospedalieri, anche al fine di garantire la migliore continuità delle
cure tra Ospedale e Territorio;
presiede il Consiglio dei Sanitari, l’Organismo di Coordinamento per la Salute Mentale e l’Organismo di
Coordinamento per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e, su delega del Direttore
Generale, i Comitati Aziendali della Medicina Generale e della Pediatria di Famiglia.
Dipendono dal Direttore Sanitario i seguenti Dipartimenti:
Dipartimento di Prevenzione Medico (DPM)
Dipartimento di Prevenzione Veterinario (DPV)
Dipartimento Cure Primarie e Continuità Assistenziale (DCPCA)
L’articolazione organizzativa dei Dipartimenti sanitari è descritta nel capitolo “Dipartimenti”.
STAFF DELLA DIREZIONE SANITARIA
In staff alla Direzione Sanitaria sono le strutture:
Servizio Farmaceutico Territoriale (struttura complessa)
Servizio di Promozione della Salute (struttura semplice)
Inoltre afferisce alla Direzione Sanitaria, per delega del DG, la funzione di Sorveglianza Sanitaria, svolta
attraverso la figura del Medico Competente che:
attua, in stretta collaborazione con il SPP, gli adempimenti di competenza derivanti dall’applicazione del
Testo Unico 81/2008;
collabora con il Datore di Lavoro alla predisposizione ed attuazione delle misure per la tutela della
salute e dell’integrità psico-fisica dei lavoratori;
effettua gli accertamenti sanitari sullo stato di salute dei lavoratori nei casi previsti dalla normativa
vigente;
fornisce giudizi di idoneità alle mansioni specifiche al lavoro;
istituisce ed aggiorna le cartelle sanitarie e di rischio per i lavoratori sottoposti a sorveglianza
fornisce informazioni ai lavoratori sul significato e sui risultati degli accertamenti sanitari cui sono
sottoposti;
visita gli ambienti di lavoro e partecipa alla programmazione del controllo dell’esposizione dei lavoratori
collabora con il Direttore Generale alla predisposizione del servizio di pronto soccorso;
partecipa all’attività di formazione e informazione dei lavoratori.
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SERVIZIO FARMACEUTICO TERRITORIALE (SFT)
MISSION
Il Servizio Farmaceutico Territoriale si pone l’obiettivo di migliorare lo stato di salute della comunità
attraverso le funzioni di governo del processo di assistenza farmaceutica territoriale, assicurando la qualità
dei servizi, la facilità di accesso agli stessi, l’appropriatezza delle prescrizioni, la compatibilità economica del
sistema, il tutto non dimenticando la necessità di una corretta informazione sui farmaci rivolta ad operatori
e cittadini, nonché di una attenta azione di farmacovigilanza.
L’ attività di vigilanza e di verifica del corretto svolgimento delle attività delle farmacie convenzionate
garantisce i cittadini circa il mantenimento degli standard di qualità sui prodotti erogati.
Principali funzioni e articolazione organizzativa
Il Servizio Farmaceutico Territoriale è una struttura complessa istituita con Deliberazione del Direttore
Generale n° 401 del 27 aprile 2011, riconoscendo la notevole articolazione delle problematiche riferibili al
settore farmaceutico presenti sul territorio provinciale, in considerazione della diversità degli interlocutori
naturali rappresentati dai Direttori delle 274 farmacie convenzionate, dai circa 1000 tra MAP/CA e PdF, da
tutte le Strutture di Ricovero e cura pubbliche e Private Accreditate, dalle RSA.
Occupandosi anche della distribuzione diretta di alcune categorie di farmaci e presidi sanitari, l’interfaccia è
rappresentata anche da Medici Specialisti ed assistiti.
Il SFT è così articolato:
S.S. Servizio di Assistenza Farmaceutica
S.S. Servizio di Farmacoeconomia
S.S. Servizio di Vigilanza Farmaceutica
S.S. Servizio di Assistenza Protesica
ai quali si aggiunge una funzione di tipo amministrativo gestita dall’ Ufficio di Farmacocontabilità, naturale
corollario di tutta l’attività di tipo prettamente sanitario.
Le funzioni in capo alle singole Strutture Semplici possono così essere descritte:
Servizio di Assistenza Farmaceutica (SAF)
Attivazione di progetti interaziendali inerenti la logistica del farmaco, dispositivi medici e politica degli
acquisti.
Acquisto, gestione e distribuzione del materiale per pazienti aventi diritto per varie patologie e tutto il
materiale necessario ai Distretti, Servizi e Dipartimento per le Dipendenze, compreso il servizio di
Ossigenoterapia a lungo termine domiciliare.
Collaborazione con il Servizio Approvvigionamenti ed Economato nella programmazione delle gare,
stesura di capitolati di gara e partecipazione a Commissioni per la valutazione anche in ottica di gare
consorziate tra ASL.
Attività di Farmacovigilanza (FV) sul territorio e per le strutture private accreditate, gestione di una rete
provinciale con le Aziende ospedaliere sulla Farmacovigilanza
attraverso la pubblicazione di un Bollettino trimestrale
Verifica delle prescrizioni, acquisto, controllo, e distribuzione dei presidi protesici (in collaborazione con
il Servizio di Assistenza Protesica).
Servizio di Farmacoeconomia (SFE)
In accordo con il Dipartimento di Cure Primarie e Continuità Assistenziale e per quanto di competenza:
sviluppa progetti, azioni e linee di indirizzo per i Distretti e per i medici prescrittori al fine di
razionalizzare i consumi dei farmaci; fornisce informazioni e supporto per la corretta informazione sulle
modalità prescrittive dei medicinali, contribuendo alla divulgazione su basi scientifiche e cliniche
validate d’informazione indipendente sui farmaci in un ottica di tutela della salute pubblica e nel
rispetto delle risorse disponibili;
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promuove sul territorio la prescrizione dei farmaci equivalenti tra gli operatori sanitari (medici e
farmacisti);
svolge attività di monitoraggio e controllo della spesa farmaceutica e feed – back informativi per il
medico, controllo dell’appropriatezza e del rispetto delle norme regolatorie da parte dei prescrittori;
partecipa come componente alla Commissione di valutazione dei medici iperprescrittori.
Direttamente:
collabora con le Strutture erogatrici attraverso il Tavolo Tecnico della Farmaceutica per promuovere la
continuità assistenziale e prescrittiva Ospedale –Territorio;
attiva nuclei indipendenti di informazione farmaceutica in rete tra le varie strutture della provincia;
condivide ed aggiorna il Prontuario delle dimissioni delle Aziende Ospedaliere;
sperimenta nuovi strumenti per la verifica dell’appropriatezza dei percorsi di cura delle patologie
croniche, al fine di valutare per ogni singolo paziente il livello di adesione al percorso diagnostico
terapeutico assistenziale in termini di persistenza in terapia, utilizzo di farmaci equivalenti,
controindicazioni, interazioni tra farmaci, e aderenza alle note AIFA;.
aggiornamento in tempo reale del Prontuario sintetico per principio attivo dei farmaci equivalenti in
Lista di Trasparenza ministeriale.
Organizza iniziative informative per la corretta applicazione delle norme relative a Note AIFA, Piani
Terapeutici, Decreti e Circolari ministeriali e regionali.
Servizio di Vigilanza Farmaceutica (SVF)
Vigila e controlla le attività delle Farmacie, Parafarmacie e Distributori o Depositari all’ingrosso di
medicinali per uso umano della provincia attraverso il coordinamento della Commissione Ispettiva sui
grossisti e depositi medicinali ad uso umano e della Commissione di Vigilanza sulle Farmacie;
Svolge attività autorizzativa relativa ad : apertura ed esercizio di farmacie e dispensari farmaceutici,
trasferimento di titolarità e di locali delle farmacie, esecuzione degli sfratti - art. 35 L.n.253/50,
indennità di avviamento, conferimento della gestione provvisoria di farmacie ai sensi dell’art.129,
modifica patti sociali delle farmacie societarie e di anagrafica farmacie a seguito di variazioni
toponomastiche;
Determina e predispone: il pagamento dell’indennità di residenza ai farmacisti rurali e i pareri per la
revisione delle piante organiche delle sedi farmaceutiche.
Servizio di Assistenza Protesica (SAP)
Coordina e indirizza, dal punto di vista tecnico professionale, i servizi sanitari erogatori destinati agli
assistiti affetti da patologie morbose invalidanti e/o da bisogni assistenziali complessi e/o da
compromissione dell’autonomia personale;
Garantisce il coordinamento tecnico delle attività di prescrizione, fornitura di presidi, protesi ed ausili
sanitari, nonché di ossigeno(vedi sopra) e ventilo terapia domiciliare attraverso la condivisione di
procedure e modalità prescrittive con gli Specialisti prescrittori delle Strutture pubbliche e private
accreditate del territorio;
Verifica l’ implementazione, da parte degli specialisti prescrittori, dell’ utilizzo dello strumento
informatico AssistantRL con il progressivo abbandono dell’impiego della prescrizione cartacea;
Garantisce la trasmissione periodica dei dati di flusso come previsti dalla D. G. Sanità e la conseguente
reportistica;
Assicura il raggiungimento degli obiettivi aziendali attraverso la formulazione dei previsti Piani di
Governo bimestrali e dei flussi informativi alla Direzione Sociale Aziendale e Regionale;
Collabora puntualmente con il Controllo di Gestione e, contestualmente con il Servizio Economico
Finanziario per la realizzazione delle reportistiche di spesa (compresa rendicontazione CET) e la verifica
contabile delle fatture;
Collabora con il Servizio Approvvigionamenti nella programmazione delle gare, stesura di capitolati di
gara e partecipazione Commissioni per la valutazione anche in ottica di gare consorziate tra ASL.
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All’Ufficio di Farmacocontabilità è demandata la gestione del budget per la farmaceutica convenzionata e la
vigilanza sulla Convenzione tra SSN e Farmacie convenzionate, nonché la verifica della completezza e
tempestività nella trasmissione dei flussi informativi dei farmaci in distribuzione diretta e doppio canale.
Tutte le Strutture partecipano attivamente alla realizzazione di attività scientifiche finalizzate:
alla sviluppo di tematiche di interesse farmacologico con l’ obiettivo di sensibilizzare Medici e
Farmacisti al migliore impiego dei diversi prodotti, sia in termini di appropriatezza che di controllo della
spesa;
alla sperimentazione sul campo dei farmaci attraverso la partecipazione al Comitato di Bioetica, sia
come esperto della materia, sia assicurando il supporto operativo alla Segreteria Scientifica;
alla condivisione di tutte le iniziative previste dal Comitato Controllo Infezioni Provinciale;
all’ attività di tutoraggio per gli studenti della Facoltà di Farmacia e per gli specializzandi della
Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera.
Servizio di promozione della salute
Mission
Il Servizio Promozione della salute, struttura semplice in staff alla Direzione Sanitaria, si pone l’obiettivo di
contribuire a ridurre la diffusione dei principali fattori di rischio e di promuovere comportamenti protettivi
nella popolazione bergamasca, diffondendo interventi di provata efficacia, ricercando e sviluppando
approcci innovativi per prevenire le più diffuse patologie cronico-degenerative e infettive.
Principali attività
Il Servizio si occupa, dunque, di:
sperimentare e valutare interventi e approcci innovativi nel campo della promozione della salute, anche
mediante l’utilizzo di nuove tecnologie e mezzi di comunicazione (social network, interventi mobile e webbased, piattaforme di formazione a distanza, ecc…);
creare alleanze inter-istituzionali e sviluppare reti nel campo della promozione della salute: nei servizi
sanitari, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle comunità locali (HPH, WHP, HPS, HC);
creare collaborazioni trasversali tra servizi ASL su progetti a larga scala, anche mediante il
coinvolgimento dei Distretti e delle articolazioni periferiche dell’azienda;
offrire supporto metodologico e tecnico-scientifico ai servizi ASL per la pianificazione, il project
management, la valutazione di efficacia nel campo della promozione della salute;
sviluppare iniziative, programmi e campagne su scala provinciale;
orientare la definizione degli obiettivi prioritari, delle strategie di intervento e delle metodologie
appropriate attraverso l'analisi dei dati di efficacia e l’uso dell’epidemiologia;
sviluppare percorsi ed eventi formativi nelle aree specifiche di competenza.
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LA DIREZIONE AMMINISTRATIVA
La Direzione Amministrativa costituisce parte integrante della Direzione Strategica Aziendale, contribuisce
insieme alla Direzione Sociale e Direzione Sanitaria alla realizzazione della mission aziendale, nonché alla
definizione delle linee strategiche e delle politiche aziendali.
Il Direttore Amministrativo, nominato dal Direttore Generale in via fiduciaria, svolge le funzioni assegnate
dalla normativa vigente dal D.Lgs. 229/99 e dalla L.R. 31/97 e successive integrazioni e modificazioni;
supporta il Direttore Generale nella definizione e nella direzione del sistema di governo economicofinanziario dell’Azienda assumendo diretta responsabilità delle funzioni attribuite alla sua competenza e
concorrendo, con la formulazione di proposte e di pareri, alla formalizzazione delle decisioni della direzione
strategica.
Il Direttore Amministrativo Aziendale è il referente istituzionale del Direttore Generale per quanto attiene la
gestione economica aziendale e l’equilibrio di bilancio, sulla base degli obiettivi generali e specifici di
mandato attribuiti al legale rappresentante, delle indicazioni regionali in materia di determinazione del
livello dei costi complessivi dell’Azienda e di contenimento della spesa.
Il Direttore Amministrativo, nelle materie di sua competenza, può delegare con proprio atto una o più
funzioni al Direttore del Dipartimento Amministrativo o ad un Dirigente di struttura complessa o semplice
allo scopo individuato.
Il Direttore Amministrativo è delegato dal Direttore Generale nella funzione di Responsabile della
Delegazione Trattante negli incontri con le Organizzazioni Sindacali, facendosi assistere dal Dirigente
dell’Area Risorse Umane e dai Dirigenti responsabili dei Servizi/Strutture interessate.
E’ componente istituzionale del Collegio di Direzione, del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni e
Presidente dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari.
Dipende dal Direttore Amministrativo:
Dipartimento Amministrativo (DAMM)
L’ assetto organizzativo del suddetto Dipartimento è descritto nel capitolo “Dipartimenti”.
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Piano di Organizzazione Aziendale ASL della provincia di Bergamo. Anno 2012
LA DIREZIONE SOCIALE
La Direzione Sociale concorre alla gestione delle funzioni strategiche dell’ASL, coadiuvando la Direzione
Generale unitamente alle altre Direzioni Aziendali, nel perseguimento della mission e della vision aziendali.
Il Direttore Sociale, nominato dal Direttore Generale in via fiduciaria, svolge le funzioni assegnate dalla
normativa vigente dalla L.R. 31/97 e successive integrazioni e modificazioni, assumendo la direzione e il
coordinamento delle attività socio sanitarie e sociali di competenza delle ASL.
Di concerto con le altre Direzioni, la Direzione Sociale ha il principale compito di assicurare l’integrazione
delle funzioni sanitarie, socio sanitarie e socio assistenziali, garantendo attraverso i Dipartimenti ad essa
afferenti la continuità del processo di cura e di assistenza in una prospettiva di coordinamento delle
attività, e partecipa alla definizione delle priorità nell’ambito della prevenzione e promozione della salute.
L’ASL, per il tramite della Direzione Sociale, deve poter raggiungere i seguenti obiettivi:
costruire e realizzare i piani aziendali in linea con le politiche del welfare e gli obiettivi strategici
regionali;
completare e rafforzare le funzioni di programmazione, acquisto e controllo del sistema socio sanitario,
avvalendosi del supporto dell’osservatorio epidemiologico per la parte relativa agli elementi di contesto e di
potenziale sviluppo;
perseguire le finalità di governo delle reti socio sanitarie presenti sul territorio in stretto raccordo con i
Distretti Socio Sanitari e i Dipartimenti Aziendali;
favorire la collaborazione con gli Ambiti territoriali per garantire al cittadino un percorso unitario
all’interno delle reti;
promuovere la diffusione di linee guida al fine di assicurare risposte validate e omogenee su tutto il
territorio provinciale;
governare la rete dei servizi direttamente erogati e delle strutture accreditate attraverso sistemi di
valutazione dell’appropriatezza e della qualità dei servizi stessi;
potenziare l’informazione la comunicazione al cittadino;
prevedere un ruolo strategico della formazione degli operatori quale strumento per sostenere i processi
di cambiamento nel quadro dei valori di riferimento.
Attraverso l’osservazione costante dei fenomeni in corso nell’attuale contesto provinciale, la
riorganizzazione dell’intera area socio sanitaria deve poter contare su:
supporto alla funzione di programmazione aziendale e alla prevenzione in capo alla Direzione
Strategica;
valorizzazione delle competenze professionali presenti nell’ASL e promozione delle capacità di risposta
ai bisogni dei cittadini e delle loro famiglie;
ri-orientamento dei servizi afferenti alla Direzione Sociale in funzione della complessità del bisogno;
integrazione attraverso una forte attenzione alle caratteristiche organizzative dell’ASL nel suo
complesso in modo da non duplicare le funzioni e i compiti, con particolare riferimento al ruolo dei Distretti
Socio Sanitari e dei Dipartimenti Aziendali;
orientamento al territorio e ai bisogni emergenti.
In attuazione dei suddetti criteri, che esprimono l’indirizzo strategico dell’Azienda, la Direzione Sociale
assume il seguente assetto organizzativo:
Strutture di Staff
Strutture semplici:
Raccordo Territoriali (RT)
Servizio di Coordinamento Organizzativo (SCO)
Servizio Accreditamento Controllo Appropriatezza e Qualità (SACAQ)
Uffici:
Ufficio Negoziazione e Acquisto Prestazioni Socio sanitarie
Ufficio Protezione Giuridica
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Piano di Organizzazione Aziendale ASL della provincia di Bergamo. Anno 2012
Sono altresì in staff alla Direzione Sociale le funzioni di presidio dei progetti innovativi e delle
sperimentazioni nonché dei flussi informativi socio sanitari.
Raccordo Territoriale (RT)
La Direzione Sociale intende accompagnare e coordinare attraverso questa struttura di staff, la ricaduta
territoriale delle azioni e delle attività promosse nell’area socio sanitaria, con particolare riferimento alla
linee programmatiche aziendali e di valutazione dei risultati, riferite a:
l’area distrettuale;
gli ambiti territoriali;
le unità d’offerta socio sanitarie;
l’integrazione culturale;
le sperimentazioni regionali;
la formazione.
In specifico per:
l’area distrettuale, garantire il raccordo operativo delle attività promosse dai Dipartimenti ASSI e
Dipendenze, con il Distretto socio sanitario, avvalendosi dei Coordinatori socio sanitari del Distretto;
gli ambiti territoriali, gestire il monitoraggio dei piani di zona, i relativi flussi e debiti informativi previsti
dalla Regione Lombardia;
le unità d’offerta sociosanitarie, promuovere una adeguata informazione al cittadino oltre a facilitare
l’accesso delle reti socio-sanitarie anche attraverso l’estensione dei punti unici di accesso;
l’integrazione culturale, monitorare il fenomeno migratorio provinciale in raccordo con le varie agenzie
del territorio, agevolare l’accesso ai servizi mediante l’uso di strumenti che favoriscono la comprensione
e la relazione tra operatori ed utenti stranieri;
le sperimentazioni regionali, definire i processi necessari alla loro attuazione curando l’ effettiva
esecuzione delle relative progettualità;
l’area formazione, individuare e realizzare percorsi formativi su materie ed oggetti relativi alla
programmazione socio-sanitaria integrata.
Servizio di Coordinamento Organizzativo (SCO)
Svolge le seguenti funzioni:
predisposizione, gestione, monitoraggio del Bilancio Socio-Sanitario e di tutti gli adempimenti ad esso
connessi in collaborazione con Area Risorse Economiche, Negoziazione Acquisto Prestazioni Sanitarie
Socio-sanitarie e Controllo di Gestione;
predisposizione, gestione, monitoraggio del Bilancio Socio-Assistenziale in collaborazione con Area
Risorse Economiche, Negoziazione Acquisto Prestazioni Sanitarie Socio-sanitarie e Controllo di
Gestione;
collaborazione alla predisposizione del CET con Area Risorse Economiche, Negoziazione Acquisto
Prestazioni Sanitarie Socio-sanitarie, Controllo di Gestione;
monitoraggio e supervisione degli aspetti economici dei progetti gravanti sui Bilanci Socio Sanitario e
Socio Assistenziale;
monitoraggio sulla compatibilità economica dei provvedimenti amministrativi proposti dai Dipartimenti
ASSI e Dipendenze;
predisposizione dei provvedimenti amministrativi di competenza della Direzione Sociale;
rilevazione del fabbisogno formativo delle strutture in staff secondo le indicazioni della struttura
Servizio di Formazione e Aggiornamento Aziendale;
mantenimento e sviluppo del sistema qualità delle strutture della Direzione Sociale e dei programmi
regionali inerenti la qualità del Servizio in raccordo con il Sistema Qualità Aziendale;
supporto alla Direzione Sociale sul piano organizzativo, gestionale e funzionale.
Il Servizio Accreditamento Controllo Appropriatezza e Qualità (ACAQ) – Area socio
sanitaria esercita le sue funzioni nell’ambito dell’articolato complesso panorama delle strutture e
dei servizi Socio Sanitari e Socio Assistenziali nel rispetto delle indicazioni e delle linee guida
definite dalla Regione e dall’ASL stessa.
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Piano di Organizzazione Aziendale ASL della provincia di Bergamo. Anno 2012
Si tratta di attività a rilevanza strategica che comportano una costante interlocuzione, anche
diretta, con i legali Rappresentanti delle strutture Socio Sanitarie e Socio Assistenziali, con Enti
Locali, Enti Interistituzionali e rappresentanti delle categorie produttive e trasversale con
articolazioni interne all’ASL, quali DPAC, DPM, DASSI, DD, DAMM e con i Distretti Socio Sanitari.
In particolare esercita funzioni di verifica e controllo dei requisiti gestionali, strutturali e igienico
sanitari delle strutture socio sanitarie e socio assistenziali, in relazione all’abilitazione all’esercizio ed
all’accreditamento, nonché vigilanza sul mantenimento dei requisiti e degli aspetti amministrativi
istituzionali e statutari degli enti; controllo e valutazione dell’appropriatezza della qualità delle
prestazioni erogate agli utenti nelle strutture socio sanitarie accreditate; verifica e controllo di
ulteriori indici di qualità dei servizi e dell’adempimento degli obblighi contrattuali; istruttoria e
predisposizione degli atti relativamente alla stipula dei contratti con le strutture socio sanitarie
accreditate; supporto a pronto intervento in situazioni di emergenza; gestione, monitoraggio e
assolvimento dei flussi informativi e dei debiti informativi connessi alle funzioni espletate.
Il servizio di ACAQ svolge anche attività di informazione ed assistenza a supporto di coloro che
hanno intenzione di aprire nuovi servizi o di adeguare quelli esistenti in coerenza con le disposizioni
regionali di riferimento o di informazione rivolta agli utenti dei servizi, o ai loro familiari, che
intendono segnalare problemi e chiedere chiarimenti sui servizi\strutture soggetti a vigilanza.
Tali attività sono indirizzate a sviluppare il livello di corresponsabilità dei soggetti erogatori delle
prestazioni, con l’obiettivo fondamentale di sostenere il costante miglioramento della qualità.
L’esercizio dell’attività di vigilanza è finalizzato a tutelare i cittadini fruitori dei servizi, a promuovere
l’uso appropriato delle risorse di sistema e la corretta competizione tra gli erogatori.
L’attività di vigilanza è organizzata secondo principi di carattere generale di programmazione,
omogeneità e completezza.
Gli interventi programmati sono definiti anch’essi nel “Piano Annuale dei Controlli”, redatto a cura
del DPAC, in funzione delle indicazioni regionali.
Ufficio Negoziazione e Acquisto Prestazioni Socio sanitarie
Svolge le seguenti funzioni:
definizione dei budget
definizione dei contratti
monitoraggio delle attività di budgettizzazione e di contrattualistica, con particolare riferimento alle
prestazioni aggiuntive ed ai processi di qualità
di tutte le Unità d’Offerta socio sanitarie.
Ufficio Protezione Giuridica
L’Ufficio protezione giuridica nel coordinare a livello provinciale le azioni di protezione giuridica, con
particolare attenzione all’Amministrazione di Sostegno (AdS), svolge le seguenti funzioni:
promuove percorsi formativi ed informativi per gli operatori dei servizi sanitari e sociali;
organizza e conduce il lavori del Tavolo interistituzionale AdS per una corretta applicazione della legge
istitutiva dell’AdS;
promuove la definizione di buone prassi per i percorsi procedurali nei ricorsi per le nomine degli AdS,
d’intesa con il Tribunale ed i Giudici Tutelari (semplificazione dei percorsi, unificazione della modulistica,
ecc.);
fornisce consulenza, sostegno e supervisione agli sportelli degli Ambiti nella fase di presentazione del
ricorso e nella fase di post-nomina;
fornisce consulenza e supervisione agli stessi sportelli per i casi particolarmente complessi e meritevoli
di valutazione, compresa l’eventuale presa in carico in accordo con i servizi sociali mandanti.;
organizza, conduce e coordina il tavolo di lavoro dei referenti territoriali;
promuove e coordina eventuali ricognizioni statistiche.
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Piano di Organizzazione Aziendale ASL della provincia di Bergamo. Anno 2012
I DIPARTIMENTI SOCIO SANITARI
Dipendono dal Direttore Sociale (DSOC):
• Dipartimento delle Attività Socio Sanitarie Integrate (DASSI)
• Dipartimento delle Dipendenze (DD)
Gli assetti organizzativi dei suddetti Dipartimenti sono descritti nel capitolo “Dipartimenti”.
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