Comments
Transcript
in famiglia I 2011 - Provincia SS. Annunziata
Red azio Notiziario della Provincia “SS. Annunziata” dell’Ordine dei Servi di Maria ne: f Piaz r. Stefa za A n . Ma o M. M 53 n ema a il: s 100 S zoni , 5 zzoni IEN tefa A n o o TEL sm@ EFO libe 057 ro.i 7 22 NO t 263 3 FAX 057 7 22 342 0 IN FAMIGLIA Anno XI n. 1/2011 Gennaio/Febbraio La vocazione di Cecilia “Desideravo farmi Serva di Maria, perciò bisognava che manifestassi la mia vocazione ai miei, il coraggio mi mancava. Finalmente un giorno mi decisi: manifestai a mamma il mio desiderio di andarmene lontano per farmi Serva di Maria. Questa dapprima pianse, poi mi supplicò a non dir niente a zio, per tema ch’egli acconsentisse. Ed infatti non gli dissi nulla cercavo con preghiere ed anche con lacrime di convincere mamma ma tutto inutile. [...] Consigliata dal mio Confessore, parlai allo zio della mia vocazione, questo si oppose definitivamente dicendomi che ancora ero troppo giovane, non solo, ma mi fece anche notare che la mia salute non mi per metteva d’abbracciare lo stato religioso, e finì col dirmi, che mi avrebbe fatto fare un lungo e divertente viaggio con la speranza che alla fine di questo, la mia vocazione sarebbe andata in fumo. Lo zio s’ingannava, egli non sapeva che q u a n d o u n’ a n i m a v i e n e a t t r a t t a affascinata dal suo Dio, le cose anche più divertenti, più deliziose di questo mondo, l’annoiano, la stancano, la pungono come tante spine. No, io ero sicura che Gesù, il quale vegliava sulla mia povera anima, non avrebbe permesso a questa di far naufragio nel tempestoso mare del mondo, ed accettai la prova con una certa indifferenza, proponendomi di non dare alcuna soddisfazione allo zio”. “Finalmente un giorno mi decisi: manifestai a mamma il mio desiderio di andarmene lontano per farmi Serva di Maria” (da Storia di un pagliaccio) In Famiglia, notiziario della Provincia SS. Annunziata dei Servi di Maria - n. 1/2011 FRATI E CONVENTI! SS. ANNUNZIATA CRONACA DI UN SUCCESSO SPERATO... E OTTENUTO! Sabato 6 novembre 2010 alle ore 18.00, hanno avuto inizio, presso il Santuario della SS. Annunziata di Firenze, i festeggiamenti per la ricorrenza del VII centenario della morte di S. Alessio Falconieri, uno dei sette Padri fondatori dell'Ordine dei Servi di Maria. Le celebrazioni sono partite con l'apertura della mostra artistico-documentaria sulle Origini dell'Ordine dei Servi di Maria, inaugurata nella splendida cornice della Cappella di San Luca in collaborazione con la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze. Illustri personalità del mondo religioso e culturale fiorentino sono intervenute all'inaugurazione, iniziando dal P. S e r g i o Ziliani (Priore p r ov i n c i a l e d e l l a Provincia SS. Annunziata), dal nuovo Preside della facoltà di Lettere e Filosofia, Prof. Riccardo Bruscagli, il Prof. Fulvio Cervini (Direttore della Scuola di Specializzazione in Storia dell'arte), la Dott.ssa Brunella Teodori (della Soprintendenza speciale per il patrimonio storico-artistico e per il polo musicale della città di Firenze) e la Prof.ssa Dora Liscia Bemporad, curatrice della mostra, che si è tenuta dal 6 al 14 novembre 2010 nel chiostro adiacente la Cappella di San Luca. Il tutto è stato inframmezzato dagli intermezzi musicali del violinista Valerio Losito e dagli interventi di Padre Alessandro Greco dell'Ordine dei Servi di Maria, che ha PAGINA 2 avuto un ruolo fondamentale nell'organizzazione dei festeggiamenti, dalla raccolta fondi, alla pubblicità ed al reperimento dei materiali, molti dei quali inediti. I festeggiamenti sono continuati con una giornata di studio, svoltasi il giorno 12 novembre 2010 nella Sala dell'Annunciazione presso il Convento dell'Annunziata e presieduta da P. Silvano Maggiani, preside della Pontificia Facoltà teologica Marianum, Roma, che è stato anche relatore, con un intervento incentrato sulla figura di S. Alessio Falconieri all'origine dell'Ordine e del suo ruolo quale patrono degli studi; intervento al quale hanno fatto seguito a quelli del benedettino P. Gregoire Reginald, sulla vita di S. Alessio all'interno della Legenda De Origine Ordinis Servorum B.M. Virginis, della Prof.ssa Anna Benvenuti dell'Università di Firenze, sul contesto socio-culturale e politico a Firenze negli anni della fondazione dell'Ordine dei Servi di Maria, di Ludovica Sebregondi dal titolo “Le confraternite Laiche a Firenze tra il XIII e il XIV secolo”, nonché di Padre Lamberto Crociani dei Servi di Maria, Professore di Liturgia alla Facoltà di teologia di Siena (incentrato sul rapporto tra l'origine dei Serviti e le Confraternite della Misericordia) e di Marcello Falletti, sulla canonizzazione e il culto di S. Alessio. Sabato 13 novembre, alle ore 21, infine, è stata la volta del Concerto di musica sacra (con opere di G.P. Da Palestrina, Felici, Haendel, Pergolesi, Rheinberger, In Famiglia, notiziario della Provincia SS. Annunziata dei Servi di Maria - n. 1/2011 FRATI E CONVENTI! Franck e Perosi) tenuto presso la Basilica della SS. Annunziata da i Cantori di San Giovanni, che ha ottenuto un buon riscontro di pubblico e finalmente, domenica 14 novembre, i festeggiamenti si sono conclusi con la Santa Messa in onore di S. Alessio, celebrata alle 11.30 nella Basilica da P. Franco M. Azzalli, Procuratore Generale e Vicario Generale dell'Ordine dei Servi di Maria, che ha visto una buona affluenza di fedeli ed è stata animata dal coro del Santuario. Elisabetta Romeo SS. ANNUNZIATA DOVEROSAMENTE COERENTI I nostri frati misero mano alla costruzione di S. Maria a Cafaggio il 25 marzo 1250 e due anni dopo commisero a certo Bartolomeo di affrescare proprio il mistero dell’Annunciazione, a sinistra della porta d’ingresso. Il brav’uomo parve talmente ispirato e sorretto nel dipingere il volto così celestiale, devoto alla Madonna, da attirare gran numero di persone da esigere: nuova Chiesa, dall’attuale titolo; tempietto; ornamenti e tanti ex-voto e lampade. Lumi ad olio non solo decorativi ma espressione palpitante, viva di presenza davanti alla S. Vergine, dimostrazione di amore, di ringraziamento e di continua intercessione. SS. Annunziata, particolare PAGINA 3 D i lampade se ne fecero di maiolica, bronzo, f e r r o smaltato e soprattutto d’argento Una delle lampade votive m as s ello, preziose. C i ò attirò l’attenzione del Governo Repubblicano, indebitato per continue guerre, che espropriò più volte e per utilità pubblica tanto argento e ne fece fare dalla Zecca la moneta corrente. Le rubarono anche le truppe francesi nel 1790, e ci si provarono anche i soldati di Napoleone. L’indignazione, ma quello che più conta, la devozione di nobili famiglie e corporazioni popolari fecero rifare lampade da collocare nell’edicolatempietto della Madonna. Costantemente furono una trentina ma se ne offrirono anche più del doppio, distribuite per tutta la Basilica e, “per rimpiazzo”, in sacrestia. Dotate ognuna di un barile (circa 31 kg) d’olio lampante per tenerle accese costantemente. Oggi dette lampade votive sono diciannove, purtroppo non sufficientemente siglate-attribuibili eccetto: - la lampada di forma non tradizionale, scolpita su bozzetto del prof. Vitaliano De Angelis nel 1952 per festeggiare il 7° centenario dell’affresco; - le cinque lampade della nobile famiglia Frescobaldi: una donata nel 1816; altra nel 1922; le ultime tre nel 1952 per ottenere guarigioni e ringraziare di speciale protezione avuta nella guerra 1945. Le sanzioni economiche inflitte all’Italia dalla Società delle Nazioni nel 1936 costrinsero a sostituire all’olio l’energia elettrica. I Frescobaldi, unici contribuenti rimasti, ricordo che tramite un loro funzionario, Domenico Drei, nel 1990 inviarono due taniche di olio commestibile dicendo: “per doverosa coerenza”, la gratitudine e l’affetto della Madonna doveva essere mantenuta anche se in seguito potrà essere adeguata. Infatti il solerte successore, dr. Alessandro Martini, nel 2003 In Famiglia, notiziario della Provincia SS. Annunziata dei Servi di Maria - n. 1/2011 FRATI E CONVENTI! soddisfece per arretrati e concordò il prosieguo dell’impegno in euro, corrisposti puntualmente per la solennità dell’Annunciazione. L’elargizione non più da ritenersi per la manutenzione e illuminazione perenne delle lampade (scrupolosamente eseguita) ma dimostrazione di presenza di fronte alla Madonna dei marchesi Frescobaldi, testimonianza di perenne amore, devozione e fedeltà alla S. Chiesa. I Servi di Maria grati ne rimangono ammirati. Esempio per tutti! fr. Giuseppe Spaggiari SS. ANNUNZIATA ESERCIZI SPIRITUALI PAGINA 4 argomento quanto mai opportuno: A CENA CON IL SIGNORE, che dona PERDONO (nelle premesse introitali della Messa), che ci fa ascoltare la PAROLA (nella proclamazione delle letture), offre nel PANE consacrato se stesso (sotto forma di cibo). Il “silenzio” anche a tavola, favorito da trasmissione di musiche, ha contribuito molto alla concentrazione e riservatezza. P. Giancarlo lasciando per la biblioteca il suo libro, che ha usato come canovaccio in questi giorni, ci accorgiamo aver omesso nelle prediche l’interrogativo: ma per quando è “l’invito a cena?”. Per i fedeli, lì sembra suggerire: nel giorno del Signore, giorno dopo il sabato, adombrato nell’ultimo giorno della creazione quando Dio si riposò. Non così per i consacrati: l’invito è avvolgente, quotidiano: nulla dies sine Te: VITA, VIA, LUX! Così sia! Grazie caro Giancarlo! La Comunità del Convento e dell’Infermeria provinciale “SS. Annunziata” in Firenze ha fatto gli E s e rc i z i fr. Giuseppe Spaggiari spirituali annuali nei giorni 7-11 RICORDO DEL P. TERENZIO BIONDI febbraio c.a. offrendo Fin da giovane Seminarista aveva desiderato di anche ad essere missionario e quando qualche Missionario altri frati di ritornava in Patria lo sequestrava per avere notizie e parteciparvi. per farsi insegnare qualche parola di lingua Siswati. Diretti dal p. Quando poi il Missionario ripartiva lui gli faceva a Giancarlo nome di tutti un discorsino di addio in quella lingua p. Giancarlo Bruni, il predicatore Bruni, ora che aveva imbastito con quelle poche parole che alle Stinche aveva imparato. (Panzano) di felice, grande...carriera! Era di carattere piacevolissimo ed era lui che Intervennero p. Benedetto Biagioli del Convento teneva viva ogni ricreazione con le sue trovate di Siena, fr. Massimo Chechile da Nepi, fr. geniali. Ed era anche Domenico De Filippi da Saviano, si è raggiunto il molto bel gruppo di 15 persone, !"adottando #$ %&''()* orario +$,,- .*/* "0'%( intelligente. 1("(23 Agli esami era.)sempre 2)(- 4 .&5&.02* (""( 5")')5( 67 89)(:( sperimentale! o il primo ;):&'<& )" /7 !"#"$%&' Infatti non potendo diminuire la presenza in () *&'$+&7 ! =03o fra i primi (""& della '&:(") >) la >*'* >?*"2) )" ! =&@@:()* *:& classe. Santuario di Sante Messe e Confessioni, mattinata Non aveva una gran ,$ )'raccoglimento, A(>)")5(- 5&"&@:(2) .(" >*5)* /:*3 ognuno l’ha trascorsa in silenzio, bella voce ?)'5)("& /7comunitari ,$-'$&' () ./0&$& & .( però 0'( passò preghiera per conto proprio; momenti .&5)'( .) =:(2) /:*?&')&'2) .() ?(:) 5*'3 discretamente anche nel pomeriggio con meditazione del predicatore; ?&'2) .&""( B:*?)'5)(- /:&>&'2) ) /(:&'2)all’esame di canto adorazione “coram sanctissimo” nella cappella ) ')/*2) & %") (1)5)7 gregoriano dopo aver dell’Infermeria; Vespro e S. Messa concelebrata in B(.:& C&:&'<)* &:( '(2* (f a62:(.( t t o '&" r i d8(3 ere gli Basilica presieduta e con omelia del p. Bruni. >&'2)'* )" D =&@@:()* ,E+,e.( F&*'(:.* s a m i n a t o r&i c o n Il predicatore con afflato, esperienza particolare, .( 6(@(2)'( A(".)')7 G?&?( ?&>2)2* "H(@)3 qualche sua coinvolgente padronanza della Bibbia “allelujatica”, 2* .&) 6&:?) .) I(:)( )" E (%*>2* ,E#J &. buffonata. con citazioni a memoria sorprendenti, ha svolto >*"&''& )" K '*?&13 &1&>>* "( /:*=&>>)*'& !"#$%&'(&$ )* +,%,(-"$ .* /"$(&" , 0' 12'22'3 @:& ,EL+- .)?&'2('.* >(5&:.*2& )" E "03 %")* ,ELL7 8*'5"0>) %") >20.) (" 8*""&%)* In Famiglia, notiziario della.) Provincia dei Servi 2&*"*%)5* M*1(-SS. >) Annunziata &:( 2:(>=&:)2* /&: di Maria - n. 1/2011 @:&?& 2&1/* ( I*'2&>&'(:)*- 1(- (==(3 >5)'(2*- >)'* .() 2&1/) .&" 8*""&%)* .&"3 "( B*%%&:)'(- .() :(55*'2) .&) 1)>>)*'(3 :) .&" 6N(<)"('.- )" O %&''()* ,ELJ >) &:( )1@(:5(2* 5*' /7 62&=('* I7 B(/)') & /7 >*- >/):)2* & /:*'2&<<( .) @(2202(- S0(")3 !"# '!% !"#$ #+,& $ &11$, 5%(% (&,% ;- *+ =+))% (%* 5,.&2 C%)& ($ /% 5,.&2 #+(% C& * #&--$ .+$ 2 ;- G%$ <%* 3%-0+ FRATI E CONVENTI! Fu ordinato sacerdote alla fine della seconda guerra mondiale e subito fu assegnato alla Missione dello Swaziland. Prima però dovette trascorrere un anno in Inghilterra insieme ad altri due sacerdoti, (P. Stefano Papini e P. Luigi Ruggeri, per imparare bene l’Inglese, dato che il Swaziland è un paese di lingua Inglese. Finito il corso d’‘Inglese partì insieme a quegli stessi sacerdoti, imbarcandosi a Venezia durante il 1948. Il suo primo assegnamento fu la Missione del Buon Pastore a Siteki. Qui vi trovò un vecchio Missionario Tirolese, P. Bonaventura Katrein, che oltre alla pastorale si dedicava anche alla radioestesia, una scienza che a quell’epoca era ancora agli inizi. E fu lui che per mezzo del suo pendolino radiestetico riuscì a trovare una vena d’acqua nel territorio della Missione. A quella scoperta al P. Terenzio Biondi balenò alla mente un’idea che fu certamente una ispirazione del cielo. Già dai primi giorni si era accorto che tanti malati assediavano in continuazione una piccola clinica gestita dalle Suore Mantellate Serve di Maria, e che era assolutamente inadeguata ad accudire a tanti malati specialmente perché mancava una buona risorsa d’acqua, ma ora che l’acqua c’era si poteva pensare a costruire un vero e proprio ospedale. Ma per un grande progetto così ci volevano parecchi soldi e P. Biondi, pieno di fiducia nella provvidenza riuscì a trovare anche i soldi e l’ospedale fu costruito Ora ci voleva una nuova Congregazione specializzata nel campo della sanità e lui trovò anche questa, e precisamente la Congregazione delle PAGINA 5 Missionary Medical Sisters che mandò un gruppo di S u o r e Olandesi. L’Ospedale si sviluppò talmente Bambini Swazi bene da diventare uno dei migliori Ospedali del Swaziland e per questo il Governo Inglese assegnò al P. Biondi l’onorificenza chiamata Order of the British Empire. In seguito il P. Biondi fu trasferito alla Missione di S.Pellegrino, una missione immensa confinante col Mozambico. Una missione anche poverissima dove dovette sgobbare molto per dotarla di Chiesa e tante nuove scuole. Ma P. Biondi portò anche qui il suo buon umore e la sua fiducia senza limiti nel Signore e nella sua santissima Madre. E trovò anche il tempo di scrivere alcuni bei libretti interessanti dove ha riversato tutte le sue esperienze di Missionario, e ha svelato il suo cuore che ha battuto per ogni specie di persone ma soprattutto per i suoi Swazi, ai quali ha donato il meglio di se stesso. Sì, P. Biondi ha amato di un amore immenso questo piccolo paese nonostante che vi abbia avuto anche delle delusioni e sofferenze. Sia a Siteki che alla Missione di S. Pellegrino fu attaccato di notte da dei banditi spietati che lo legarono, lo picchiarono derubarono e lo minacciarono di morte. Esperienze queste che forse affrettarono la sua lunga e penosa malattia. E anche qui P. Biondi ha dimostrato la sua grande fiducia in Dio e nella Vergine Santa. Nei lunghi anni passati in infermeria ci sono stati dei giorni in cui veramente soffriva. Ma quando gli si cantava, “O Terenzino bello tagliato col coltello…”, non mancava mai di sorridere. Solo l’ultimo giorno, quando ormai sembrava più di là che di qua, non ha risposto a quel ritornello. E allora ho capito che era la fine. Ma non importa sono sicuro che se lo canterà da solo in paradiso. Villaggio Swazi In Famiglia, notiziario della Provincia SS. Annunziata dei Servi di Maria - n. 1/2011 fr. Benedetto Biagioli FRATI E CONVENTI! PER NON DIMENTICARE Il p. Giuseppe Spaggiari ha raccolto in elenco i frati deceduti nel primo decennio della Provincia SS. Annunziata; cogliamo l’occasione per ricordare, grati, questi nostri fratelli. morto p. Bari Michele 16/04/2000 f. Dell’Unto Carlo 03/07/2000 p. Giamperini Venanzio02/08/2000 p. Chianese Tommaso 15/09/2000 p. Brigotti Tommaso 10/11/2000 f. Rossi Riccardo 16/12/2000 p. Edoni Siro 22/12/2000 p. D’Andrea Andrea 01/02/2001 p. Casciello Pio 12/03/2001 p. Balloni Edoardo 05/06/2001 p. Zamin Giuseppe 19/09/2001 p. Conti Angelo 28/06/2002 f. Danti Alessio 26/09/2002 p. Mautone Bonfiglio 07/01/2003 p. Tollo Pietro 17/01/2003 p. Castelli Mario 26/08/2003 p. Bortone Giuseppe 04/09/2003 p. Colello Giovanni 12/03/2004 p. Mariani Mario 11/10/2004 p. Arianna Filippo 12/10/2004 f. Mulas Salvatore 13/10/2004 p. Menchini Camillo 26/12/2004 anni rel. 86 88 81 75 79 90 81 79 66 80 75 77 85 81 83 83 77 74 82 81 77 88 68 70 60 61 63 71 60 59 45 60 54 57 58 63 66 66 55 51 63 62 43 71 MANDURIA Un suggerimento “servitano” per il Santo Padre Il p. Gabriele Meccariello, Parroco nella nostra Chiesa di S. Michele Arcangelo in Manduria, ha inviato una lettera alla segreteria di Stato della Città del Vaticano, in quanto “assiduo ascoltatore e lettore delle UDIENZE” che il Santo Padre tiene il mercoledì. Scrive il p. Gabriele: “Con mia meraviglia faccio presente che dopo le Sue riflessioni su grandi esempi di santità (S. Francesco, S. Domenico, S. Bonaventura, S. Agostino) e dopo aver riflettuto in questi ultimi mesi sulle figure femminili, mi aspettavo la presentazione delle figure dei nostri p. Preite Salvatore 31/12/2004 f. Monaco Antonio 26/03/2005 p. Montanino Raffaele 21/06/2005 f. Salvetti Roberto 14/02/2006 p. Gibilisco Enrico 30/05/2006 f. Tessari Filippo 05/08/2006 p. Santini Martino 22/08/2006 p. Rotili Alessio 11/12/2006 p. Manzi Nicolò 01/02/2007 p. Remondetta Carlo 29/06/2007 p. Biagini Ermenegildo29/09/2007 p. De Sanctis Mauro 25/10/2007 p. Rocchi Carlo 26/02/2008 p. Ginindza Aaron 28/02/2008 p. Bianchi Emilio 06/03/2008 p. Caterini Tarcisio 11/03/2008 p. Aliboni Federico 18/05/2008 p. Bonaldo Raffaele 18/10/2008 p. Turchetti Tarcisio 23/11/2008 p. Ciarcià Fedele 14/01/2009 p. Geppetti Giuliano 21/03/2009 p. Marini Giovanni 18/11/2009 p. Fagioli Roberto 20/11/2009 p. Papini Pietro 03/06/2010 p. Papini Stefano 21/06/2010 p. Pisanelli Marcello 28/07/2010 f. Guidi Luciano 20/08/2010 p. De Vittorio Luigi 30/11/2010 p. Biondi Terenzio 30/01/2011 PAGINA 6 84 79 81 85 87 90 91 94 86 77 88 71 91 54 90 84 86 83 88 96 83 87 91 87 90 87 97 80 90 67 53 63 66 70 71 54 78 58 55 70 50 74 31 74 67 69 58 70 80 66 68 74 68 72 69 69 63 71 Sette Santi Fondatori” [...]. “Essi iniziarono la loro vita comunitaria abbandonando i loro beni e ritirandosi in solitudine su di un monte, per fare vita comune nella penitenza e nella contemplazione”. Prosegue il p. Gabriele: “Penso cha la loro esperienza, avvenuta nel tredicesimo secolo tra il quarto e il quinto decennio, possa essere di esempio per questa nostra epoca piena di contrasti tra Chiesa e Stato nella nostra Italia e in tante altre nazioni”. In data 19 febbraio 2011 la Segreteria di Stato, nella persona di Mons. Peter B. Wells, ha risposto alla missiva del p. Gabriele dicendo di avere preso visione di quanto segnalato circa i suggerimenti per le tematiche della catechesi svolte dal Santo Padre nel corso dell’Udienza Generale del mercoledì. In Famiglia, notiziario della Provincia SS. Annunziata dei Servi di Maria - n. 1/2011