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in famiglia I 2011 - Provincia SS. Annunziata

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in famiglia I 2011 - Provincia SS. Annunziata
Red
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Notiziario della Provincia “SS. Annunziata” dell’Ordine dei Servi di Maria
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IN FAMIGLIA
Anno XI
n. 1/2011
Gennaio/Febbraio
La vocazione di Cecilia
“Desideravo farmi Serva di Maria, perciò
bisognava che manifestassi la mia
vocazione ai miei, il coraggio mi
mancava. Finalmente un giorno mi decisi:
manifestai a mamma il mio desiderio di
andarmene lontano per farmi Serva di
Maria. Questa dapprima pianse, poi mi
supplicò a non dir niente a zio, per tema
ch’egli acconsentisse. Ed infatti non gli
dissi nulla cercavo con preghiere ed anche
con lacrime di convincere mamma ma
tutto inutile. [...] Consigliata dal mio
Confessore, parlai allo zio della mia
vocazione, questo si oppose
definitivamente dicendomi che ancora ero
troppo giovane, non solo, ma mi fece
anche notare che la mia salute non mi
per metteva d’abbracciare lo stato
religioso, e finì col dirmi, che mi avrebbe
fatto fare un lungo e divertente viaggio
con la speranza che alla fine di questo, la
mia vocazione sarebbe andata in fumo.
Lo zio s’ingannava, egli non sapeva che
q u a n d o u n’ a n i m a v i e n e a t t r a t t a
affascinata dal suo Dio, le cose anche più
divertenti, più deliziose di questo mondo,
l’annoiano, la stancano, la pungono come
tante spine. No, io ero sicura che Gesù, il
quale vegliava sulla mia povera anima,
non avrebbe permesso a questa di far
naufragio nel tempestoso mare del
mondo, ed accettai la prova con una certa
indifferenza, proponendomi di non dare
alcuna soddisfazione allo zio”.
“Finalmente
un giorno mi decisi:
manifestai a mamma
il mio desiderio
di andarmene lontano
per farmi Serva di Maria”
(da Storia di un pagliaccio)
In Famiglia, notiziario della Provincia SS. Annunziata dei Servi di Maria - n. 1/2011
FRATI E CONVENTI!
SS. ANNUNZIATA
CRONACA DI UN SUCCESSO
SPERATO... E OTTENUTO!
Sabato 6 novembre 2010 alle ore 18.00, hanno
avuto inizio, presso il Santuario della SS. Annunziata
di Firenze, i festeggiamenti per la ricorrenza del VII
centenario della morte di S. Alessio Falconieri, uno
dei sette Padri fondatori dell'Ordine dei Servi di
Maria.
Le celebrazioni sono partite con l'apertura della
mostra artistico-documentaria sulle Origini
dell'Ordine dei Servi di Maria, inaugurata nella
splendida cornice della Cappella di San Luca in
collaborazione con la facoltà di Lettere e Filosofia
dell'Università di Firenze.
Illustri personalità del mondo religioso e culturale
fiorentino sono intervenute all'inaugurazione,
iniziando dal
P. S e r g i o
Ziliani (Priore
p r ov i n c i a l e
d e l l a
Provincia SS.
Annunziata),
dal nuovo
Preside della
facoltà di
Lettere e
Filosofia, Prof.
Riccardo Bruscagli, il Prof. Fulvio Cervini
(Direttore della Scuola di Specializzazione in
Storia dell'arte), la Dott.ssa Brunella Teodori
(della Soprintendenza speciale per il
patrimonio storico-artistico e per il polo
musicale della città di Firenze) e la Prof.ssa
Dora Liscia Bemporad, curatrice della
mostra, che si è tenuta dal 6 al 14 novembre
2010 nel chiostro adiacente la Cappella di
San Luca.
Il tutto è stato inframmezzato dagli
intermezzi musicali del violinista Valerio
Losito e dagli interventi di Padre Alessandro
Greco dell'Ordine dei Servi di Maria, che ha
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2
avuto un ruolo fondamentale nell'organizzazione dei
festeggiamenti, dalla raccolta fondi, alla pubblicità
ed al reperimento dei materiali, molti dei quali
inediti.
I festeggiamenti sono continuati con una giornata
di studio, svoltasi il giorno 12 novembre 2010 nella
Sala dell'Annunciazione presso il Convento
dell'Annunziata e presieduta da P. Silvano
Maggiani, preside della Pontificia Facoltà teologica
Marianum, Roma,
che è stato anche
relatore, con un
intervento incentrato
sulla figura di S.
Alessio Falconieri
all'origine dell'Ordine
e del suo ruolo quale
patrono degli studi;
intervento al quale
hanno fatto seguito a
quelli del benedettino
P. Gregoire Reginald,
sulla vita di S. Alessio
all'interno della Legenda De Origine Ordinis
Servorum B.M. Virginis, della Prof.ssa Anna
Benvenuti dell'Università di Firenze, sul contesto
socio-culturale e politico a Firenze negli anni della
fondazione dell'Ordine dei Servi di Maria, di
Ludovica Sebregondi dal titolo “Le confraternite
Laiche a Firenze tra il XIII e il XIV secolo”, nonché
di Padre Lamberto Crociani dei Servi di Maria,
Professore di Liturgia alla
Facoltà di teologia di Siena
(incentrato sul rapporto tra
l'origine dei Serviti e le
Confraternite della
Misericordia) e di Marcello
Falletti, sulla canonizzazione
e il culto di S. Alessio.
Sabato 13 novembre, alle
ore 21, infine, è stata la volta
del Concerto di musica
sacra (con opere di G.P. Da
Palestrina, Felici, Haendel,
Pergolesi, Rheinberger,
In Famiglia, notiziario della Provincia SS. Annunziata dei Servi di Maria - n. 1/2011
FRATI E CONVENTI!
Franck e Perosi) tenuto presso la Basilica della SS.
Annunziata da i Cantori di San Giovanni, che ha
ottenuto un buon riscontro di pubblico e finalmente,
domenica 14 novembre, i festeggiamenti si sono
conclusi con la Santa Messa in onore di S. Alessio,
celebrata alle 11.30 nella Basilica da P. Franco M.
Azzalli, Procuratore Generale e Vicario Generale
dell'Ordine dei Servi di Maria, che ha visto una
buona affluenza di fedeli ed è stata animata dal coro
del Santuario.
Elisabetta Romeo
SS. ANNUNZIATA
DOVEROSAMENTE COERENTI
I nostri frati misero mano alla costruzione di S.
Maria a Cafaggio il 25 marzo 1250 e due anni dopo
commisero a certo Bartolomeo di affrescare proprio
il mistero dell’Annunciazione, a sinistra della porta
d’ingresso.
Il brav’uomo parve talmente ispirato e sorretto
nel dipingere il volto così celestiale, devoto alla
Madonna, da attirare gran numero di persone da
esigere: nuova Chiesa, dall’attuale titolo; tempietto;
ornamenti e tanti ex-voto e lampade.
Lumi ad olio non solo decorativi ma espressione
palpitante, viva di presenza davanti alla S. Vergine,
dimostrazione di amore, di ringraziamento e di
continua intercessione.
SS. Annunziata, particolare
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3
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lampade
se
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fecero di
maiolica,
bronzo,
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smaltato e
soprattutto
d’argento
Una delle lampade votive
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preziose.
C i ò
attirò l’attenzione del Governo Repubblicano,
indebitato per continue guerre, che espropriò più
volte e per utilità pubblica tanto argento e ne fece
fare dalla Zecca la moneta corrente.
Le rubarono anche le truppe francesi nel 1790, e
ci si provarono anche i soldati di Napoleone.
L’indignazione, ma quello che più conta, la
devozione di nobili famiglie e corporazioni popolari
fecero rifare lampade da collocare nell’edicolatempietto della Madonna. Costantemente furono
una trentina ma se ne offrirono anche più del
doppio, distribuite per tutta la Basilica e, “per
rimpiazzo”, in sacrestia. Dotate ognuna di un barile
(circa 31 kg) d’olio lampante per tenerle accese
costantemente.
Oggi dette lampade votive sono diciannove,
purtroppo non sufficientemente siglate-attribuibili
eccetto:
- la lampada di forma non tradizionale, scolpita
su bozzetto del prof. Vitaliano De Angelis nel 1952
per festeggiare il 7° centenario dell’affresco;
- le cinque lampade della nobile famiglia
Frescobaldi: una donata nel 1816; altra nel 1922; le
ultime tre nel 1952 per ottenere guarigioni e
ringraziare di speciale protezione avuta nella
guerra 1945.
Le sanzioni economiche inflitte all’Italia dalla
Società delle Nazioni nel 1936 costrinsero a
sostituire all’olio l’energia elettrica.
I Frescobaldi, unici contribuenti rimasti, ricordo
che tramite un loro funzionario, Domenico Drei, nel
1990 inviarono due taniche di olio commestibile
dicendo: “per doverosa coerenza”, la gratitudine e
l’affetto della Madonna doveva essere mantenuta
anche se in seguito potrà essere adeguata. Infatti il
solerte successore, dr. Alessandro Martini, nel 2003
In Famiglia, notiziario della Provincia SS. Annunziata dei Servi di Maria - n. 1/2011
FRATI E CONVENTI!
soddisfece per arretrati e concordò il prosieguo
dell’impegno in euro, corrisposti puntualmente per
la solennità dell’Annunciazione.
L’elargizione non più da ritenersi per la
manutenzione e illuminazione perenne delle
lampade (scrupolosamente eseguita) ma
dimostrazione di presenza di fronte alla Madonna
dei marchesi Frescobaldi, testimonianza di perenne
amore, devozione e fedeltà alla S. Chiesa.
I Servi di Maria grati ne rimangono ammirati.
Esempio per tutti!
fr. Giuseppe Spaggiari
SS. ANNUNZIATA
ESERCIZI SPIRITUALI
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4
argomento quanto mai opportuno: A CENA CON
IL SIGNORE, che dona PERDONO (nelle
premesse introitali della Messa), che ci fa ascoltare la
PAROLA (nella proclamazione delle letture), offre
nel PANE consacrato se stesso (sotto forma di cibo).
Il “silenzio” anche a tavola, favorito da
trasmissione di musiche, ha contribuito molto alla
concentrazione e riservatezza.
P. Giancarlo lasciando per la biblioteca il suo
libro, che ha usato come canovaccio in questi giorni,
ci accorgiamo aver omesso nelle prediche
l’interrogativo: ma per quando è “l’invito a cena?”.
Per i fedeli, lì sembra suggerire: nel giorno del
Signore, giorno dopo il sabato, adombrato
nell’ultimo giorno della creazione quando Dio si
riposò. Non così per i consacrati: l’invito è
avvolgente, quotidiano: nulla dies sine Te: VITA,
VIA, LUX! Così sia! Grazie caro Giancarlo!
La Comunità del Convento e dell’Infermeria
provinciale “SS. Annunziata” in Firenze ha fatto gli
E s e rc i z i
fr. Giuseppe Spaggiari
spirituali
annuali nei
giorni 7-11
RICORDO DEL P. TERENZIO BIONDI
febbraio c.a.
offrendo
Fin da giovane Seminarista aveva desiderato di
anche ad
essere
missionario e quando qualche Missionario
altri frati di
ritornava
in Patria lo sequestrava per avere notizie e
parteciparvi.
per
farsi
insegnare
qualche parola di lingua Siswati.
Diretti dal p.
Quando poi il Missionario ripartiva lui gli faceva a
Giancarlo
nome di tutti un discorsino di addio in quella lingua
p. Giancarlo Bruni, il predicatore
Bruni, ora
che aveva imbastito con quelle poche parole che
alle Stinche
aveva imparato.
(Panzano) di felice, grande...carriera!
Era di carattere piacevolissimo ed era lui che
Intervennero p. Benedetto Biagioli del Convento
teneva
viva ogni ricreazione con le sue trovate
di Siena, fr. Massimo Chechile da Nepi, fr.
geniali.
Ed era anche
Domenico De Filippi da Saviano, si è raggiunto il
molto
bel gruppo di 15 persone, !"adottando
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FRATI E CONVENTI!
Fu ordinato sacerdote alla fine della seconda
guerra mondiale e subito fu assegnato alla Missione
dello Swaziland. Prima però dovette trascorrere un
anno in Inghilterra insieme ad altri due sacerdoti, (P.
Stefano Papini e P. Luigi Ruggeri, per imparare bene
l’Inglese, dato che il Swaziland è un paese di lingua
Inglese.
Finito il corso d’‘Inglese partì insieme a quegli
stessi sacerdoti, imbarcandosi a Venezia durante il
1948.
Il suo primo assegnamento fu la Missione del
Buon Pastore a Siteki. Qui vi trovò un vecchio
Missionario Tirolese, P. Bonaventura Katrein, che
oltre alla pastorale si dedicava anche alla
radioestesia, una scienza che a quell’epoca era
ancora agli inizi. E fu lui che per mezzo del suo
pendolino radiestetico riuscì a trovare una vena
d’acqua nel territorio della Missione. A quella
scoperta al P. Terenzio Biondi balenò alla mente
un’idea che fu certamente una ispirazione del cielo.
Già dai primi giorni si era accorto che tanti malati
assediavano in continuazione una piccola clinica
gestita dalle Suore Mantellate Serve di Maria, e che
era assolutamente inadeguata ad accudire a tanti
malati specialmente perché mancava una buona
risorsa d’acqua, ma ora che l’acqua c’era si poteva
pensare a costruire un vero e proprio ospedale. Ma
per un grande progetto così ci volevano parecchi
soldi e P. Biondi, pieno di fiducia nella provvidenza
riuscì a trovare anche i soldi e l’ospedale fu costruito
Ora ci voleva una nuova Congregazione
specializzata nel campo della sanità e lui trovò anche
questa, e precisamente la Congregazione delle
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5
Missionary
Medical
Sisters che
mandò un
gruppo di
S u o r e
Olandesi.
L’Ospedale
si sviluppò
talmente
Bambini Swazi
bene da
diventare
uno dei migliori Ospedali del Swaziland e per questo
il Governo Inglese assegnò
al P. Biondi
l’onorificenza
chiamata Order of the British
Empire.
In seguito il P. Biondi fu trasferito alla Missione
di S.Pellegrino, una missione immensa confinante
col Mozambico. Una missione anche poverissima
dove dovette sgobbare molto per dotarla di Chiesa e
tante nuove scuole. Ma P. Biondi portò anche qui il
suo buon umore e la sua fiducia senza limiti nel
Signore e nella sua santissima Madre. E trovò anche
il tempo di scrivere alcuni bei libretti interessanti
dove ha riversato tutte le sue esperienze di
Missionario, e ha svelato il suo cuore che ha battuto
per ogni specie di persone ma soprattutto per i suoi
Swazi, ai quali ha donato il meglio di se stesso.
Sì, P. Biondi ha amato di un amore immenso
questo piccolo paese nonostante che vi abbia avuto
anche delle delusioni e sofferenze. Sia a Siteki che
alla Missione di S. Pellegrino fu attaccato di notte da
dei banditi spietati che lo legarono, lo picchiarono
derubarono e lo minacciarono di morte. Esperienze
queste che forse affrettarono la sua lunga e penosa
malattia. E anche qui P. Biondi ha dimostrato la sua
grande fiducia in Dio e nella Vergine Santa. Nei
lunghi anni passati in infermeria ci sono stati dei
giorni in cui veramente soffriva. Ma quando gli si
cantava, “O Terenzino bello tagliato col coltello…”,
non mancava mai di sorridere. Solo l’ultimo giorno,
quando ormai sembrava più di là che di qua, non ha
risposto a quel ritornello. E allora ho capito che era
la fine.
Ma non importa sono sicuro che se lo canterà da
solo in paradiso.
Villaggio Swazi
In Famiglia, notiziario della Provincia SS. Annunziata dei Servi di Maria - n. 1/2011
fr. Benedetto Biagioli
FRATI E CONVENTI!
PER NON DIMENTICARE
Il p. Giuseppe Spaggiari ha raccolto in elenco i frati deceduti
nel primo decennio della Provincia SS. Annunziata; cogliamo
l’occasione per ricordare, grati, questi nostri fratelli.
morto
p. Bari Michele
16/04/2000
f. Dell’Unto Carlo
03/07/2000
p. Giamperini Venanzio02/08/2000
p. Chianese Tommaso 15/09/2000
p. Brigotti Tommaso 10/11/2000
f. Rossi Riccardo
16/12/2000
p. Edoni Siro 22/12/2000
p. D’Andrea Andrea 01/02/2001
p. Casciello Pio
12/03/2001
p. Balloni Edoardo
05/06/2001
p. Zamin Giuseppe
19/09/2001
p. Conti Angelo
28/06/2002
f. Danti Alessio 26/09/2002
p. Mautone Bonfiglio 07/01/2003
p. Tollo Pietro 17/01/2003
p. Castelli Mario
26/08/2003
p. Bortone Giuseppe 04/09/2003
p. Colello Giovanni
12/03/2004
p. Mariani Mario
11/10/2004
p. Arianna Filippo
12/10/2004
f. Mulas Salvatore
13/10/2004
p. Menchini Camillo 26/12/2004
anni
rel.
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MANDURIA
Un suggerimento “servitano” per il
Santo Padre
Il p. Gabriele Meccariello, Parroco nella nostra
Chiesa di S. Michele Arcangelo in Manduria, ha
inviato una lettera alla segreteria di Stato della Città
del Vaticano, in quanto “assiduo ascoltatore e lettore
delle UDIENZE” che il Santo Padre tiene il
mercoledì. Scrive il p. Gabriele: “Con mia
meraviglia faccio presente che dopo le Sue riflessioni
su grandi esempi di santità (S. Francesco, S.
Domenico, S. Bonaventura, S. Agostino) e dopo aver
riflettuto in questi ultimi mesi sulle figure femminili,
mi aspettavo la presentazione delle figure dei nostri
p. Preite Salvatore
31/12/2004
f. Monaco Antonio
26/03/2005
p. Montanino Raffaele 21/06/2005
f. Salvetti Roberto
14/02/2006
p. Gibilisco Enrico
30/05/2006
f. Tessari Filippo
05/08/2006
p. Santini Martino
22/08/2006
p. Rotili Alessio
11/12/2006
p. Manzi Nicolò
01/02/2007
p. Remondetta Carlo 29/06/2007
p. Biagini Ermenegildo29/09/2007
p. De Sanctis Mauro 25/10/2007
p. Rocchi Carlo
26/02/2008
p. Ginindza Aaron
28/02/2008
p. Bianchi Emilio
06/03/2008
p. Caterini Tarcisio
11/03/2008
p. Aliboni Federico
18/05/2008
p. Bonaldo Raffaele 18/10/2008
p. Turchetti Tarcisio 23/11/2008
p. Ciarcià Fedele
14/01/2009
p. Geppetti Giuliano 21/03/2009
p. Marini Giovanni
18/11/2009
p. Fagioli Roberto
20/11/2009
p. Papini Pietro
03/06/2010
p. Papini Stefano
21/06/2010
p. Pisanelli Marcello 28/07/2010
f. Guidi Luciano
20/08/2010
p. De Vittorio Luigi
30/11/2010
p. Biondi Terenzio
30/01/2011
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6
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Sette Santi Fondatori” [...]. “Essi iniziarono la loro
vita comunitaria abbandonando i loro beni e
ritirandosi in solitudine su di un monte, per fare vita
comune nella penitenza e nella contemplazione”.
Prosegue il p. Gabriele:
“Penso cha la loro esperienza, avvenuta nel
tredicesimo secolo tra il quarto e il quinto decennio,
possa essere di esempio per questa nostra epoca
piena di contrasti tra Chiesa e Stato nella nostra
Italia e in tante altre nazioni”.
In data 19 febbraio 2011 la Segreteria di Stato,
nella persona di Mons. Peter B. Wells, ha risposto
alla missiva del p. Gabriele dicendo di avere preso
visione di quanto segnalato circa i suggerimenti per
le tematiche della catechesi svolte dal Santo Padre
nel corso dell’Udienza Generale del mercoledì.
In Famiglia, notiziario della Provincia SS. Annunziata dei Servi di Maria - n. 1/2011
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