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2 PassaPorto Città per Camminare e della salute delle con il patrocinio di: progetto promosso da: ITALIAN WELNESS Alliance con il contributo non condizionato di: Testi di MAP Italia srl A.s.d. Scuola del Cammino Impaginazione Labò Grafica - Saluzzo Stampa a cura di Fusta Editore www.fustaeditore.it Finito di stampare nel mese di Novembre 2012 INDICE Introduzione 1 Valle d’Aosta - Aosta Da Aosta a “Quota BP”, un’escursione divertente pag 5 » 8 alla portata di tutti 2 Valle d’Aosta In cammino in Valle d’Aosta » 12 3 Piemonte - Torino Fitwalking all’ombra della mole » 18 4 Piemonte - Saluzzo Saluzzo: alla scoperta dei tesori del Marchesato » 22 5 Liguria - Sanremo Fitwalking con vista mare sulla pista ciclabile del Parco Costiero del Ponente Ligure » 26 6 Lombardia - Milano Fitwalking all’Idroscalo, il mare dei milanesi » 30 7 Lombardia - Milano Da Milano a Gorgonzola lungo il Naviglio Piccolo » 34 8 Lombardia - Varese » 38 Passeggiando a piedi o in bicicletta intorno al Lago di Varese 9 Lombardia - Brescia Scopriamo Brescia camminando » 42 10 Trentino Alto Adige - Rovereto Da Rovereto sulle orme dei dinosauri » 48 11 Trentino Alto Adige - Ponale Strada del Ponale: un panorama unico » 52 sulla sponda trentina del Lago di Garda 12 Veneto – Selvazzano 13 Friuli Venezia Giulia - Trieste » 56 Fitwalking sulle sponde del Bacchiglione » 60 Trieste in cammino per le vie del centro 3 14 Emilia Romagna - Salsomaggiore pag 64 15 Emilia Romagna - Sala Baganza » 68 16 Toscana - Firenze » 72 17 Toscana - Viareggio e Livorno » 76 18 Umbria - Assisi e Gubbio » 80 19 Marche - Ancona e Conero » 84 20 Lazio - Roma » 88 21 Lazio - Ciociaria » 92 22 Abruzzo - Valle del fiume Fino » 96 23 Molise - Matese » 100 24 Campania - Napoli » 104 25 Puglia - Lecce » 108 26 Basilicata - Matera » 112 27 Calabria - Aspromonte » 116 28 Sicilia - Palermo » 120 29 Sardegna - Gallura » 126 4 Non solo terme a Salsomaggiore Alla scoperta del Parco Boschi di Carrega A Firenze sulle tracce di Dante Il Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli Il sentiero francescano Nelle Marche fitwalking con vista mare Scopriamo la città eterna attraverso i suoi parchi Alla scoperta della Ciociaria Una passeggiata nella Valle del Fino Il Matese, il tetto del Molise Il Parco di Capodimonte, il bosco di Napoli Alla scoperta di Lecce, la Firenze del Sud Matera, in cammino tra i Sassi L’Aspromonte, un balcone verde sul mare Il Parco della Favorita, un’oasi di verde in città Gallura, natura selvaggia tra mare e montagna INTRODUZIONE Città per Camminare e della Salute è un progetto nato dall’esperienza di Maurizio Damilano, campione olimpico e mondiale di marcia, ideato per offrire opportunità concrete per promuovere l’attività motoria e stili di vita salutari. Aver potuto realizzare questo “passaporto” è il primo passo mosso in tale direzione ed è importante l’ampio coinvolgimento Istituzionale e Scientifico, soprattutto con i patrocini della presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute e del Ministero delle Regioni, del Turismo e dello Sport, della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, dell’Unione Provincie Italiane, del CONI e grazie al supporto dell’Agenzia Nazionale dei Giovani. Si parte con 30 città e territori dove sono stati individuati percorsi adatti ad una pratica motoria semplice ma efficace dal punto di vista della prevenzione salutistica. Maurizio Damilano ha commentato dal punto di vista tecnico tali percorsi che, nella prospettiva del progetto, dovranno moltiplicarsi nel corso dei prossimi anni per offrire sempre maggiori opportunità di pratica ai cittadini. Il progetto è non solo un servizio offerto alle città ed alla popolazione locale, ma un’opportunità di promozione e di caratterizzazione delle città stesse, del loro territorio e delle loro tipicità. Caratterizzare queste città come territori della salute, attenti alle necessità delle persone in termini di stili e qualità di vita, è una finalità diretta e caratterizzante del progetto “Città per Camminare e della Salute”. L’incremento della cultura dell’attenzione alla propria salute e della sensibilità nei confronti di azioni di prevenzione 5 semplici da attuare ma di grande efficacia, così come dimostrano i numerosi studi dedicati proprio al miglioramento della salute attraverso l’utilizzo del cammino quale attività motoria, è al centro dell’impegno che tutti i soggetti coinvolti a fianco di Maurizio Damilano e della Scuola del Cammino hanno profuso per realizzare questo primo passo. Il prossimo, unitamente a quello di infoltire sempre più la schiera di appassionati del cammino e di persone che si avvicinano a tale pratica con finalità di tutela e potenziamento della propria salute, sarà la realizzazione di una “squadra” di città sempre più grande. Città a dimensione d’uomo dove la cultura del camminare, del muoversi a piedi, é un simbolo distintivo di civiltà e di progresso. Il passaporto che abbiamo realizzato vuole simboleggiare proprio la via di accesso a questo importante modo di pensare, un ideale documento di accesso in questo mondo, in queste città, nella scelta di uno stile di vita capace di innalzare la qualità di vita, perché camminare fa bene alla salute e alle città. 6 Le città per camminare e della salute NORD CENTRO SUD Città PER Camminare E DELLA Salute 7 1 Città PER Camminare E DELLA Salute Da Aosta a “Quota BP”, un’escursione divertente alla portata di tutti percorso La Valle d’Aosta è una regione in grado di offrire un’ampia scelta di percorsi escursionistici con diversi livelli di difficoltà da scegliere a seconda del proprio grado di preparazione, la sua conformazione geografica determina ovviamente una prevalenza di itinerari che presentano un dislivello. Il percorso proposto è uno degli itinerari più conosciuti dagli aostani grazie al breve tragitto che lo separa dalla città, si sviluppa per 6 Km circa tra andata e ritorno e ha un dislivello contenuto pari a 195 m (si parte da 597 m per arrivare a 792 m) che lo rende allenante senza essere proibitivo per i meno preparati. Si può percorrere in un tempo contenuto (stimato in un’ora e mezza circa tra andata e ritorno), partendo dall’Arco di Augusto e girando 8 a sinistra subito dopo il ponte sul torrente Buthier (itinerario n°6 dell’apposita segnaletica). Si passa sotto la strada statale e si gira a destra in direzione dell’ospedale Beauregard, in corrispondenza del primo incrocio sulla sinistra (tra la strada per il Beauregard e la via Seigneurs de Quart) si imbocca la stradina a destra che prevede un tratto in salita piuttosto impegnativo. Nel corso del tragitto si incontra la chiesetta di Sant’Orso, nota per gli affreschi romanici dell’XI secolo, sorta sul presunto luogo del miracolo del santo, e si prosegue lasciando a sinistra il campeggio e a destra il castello Jocteau, sede della Scuola Militare Alpina. Da notare sul prato a destra un curioso cono di una sessantina di metri di diametro, sormontato da un vigneto e da un ricovero per attrezzi, molto probabilmente risalente all’età del ferro. Giunti alla fine della stradina ci si immette sulla strada principale in direzione della La salute sui percorsi fitwalking stazione forestale, si prosegue per meno di 100 metri quindi in corrispondenza di una curva verso sinistra si imbocca la stradina che sale sulla destra e la si segue fino a raggiungere il tornante della strada asfaltata proveniente dalla frazione Arsin. Qui si imbocca il sentiero segnalato sulla destra si entra all’interno della riserva di Tsatelet ed in poco tempo si guadagna la cima tondeggiante da dove si gode un panorama unico sulle vette circostanti Aosta, sul monte Emilius, sulla Becca di Nona e sulla valle del Gran San Bernardo. Il sito denominato “Chatelair” in francese e “Tsateli” in patois è anche conosciuto come “Quota BP” in onore di Baden Powell fondatore dello scoutismo. Roppoz via a m Ro come raggiungere Riserva Tsatelet Aosta Per raggiungere Aosta: in auto autostrada A5 uscita Aosta est oppure Aosta ovest e SS26 e SS27 in treno linea Torino – Chivasso – Aosta e linea Aosta – Prè-St-Didier collegamenti autobus verso i paesi della Valle d’Aosta e le principali città del Nord Italia 9 1 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Percorso dalle caratteristiche tecniche semplici che si presenta particolarmente adatto all’utilizzo da parte di chi svolge attività a fini salutistici, seppure possa rappresentare uno dei diversi percorsi utilizzabili dai praticanti di fitwalking più performanti od esperti. Dal punto di vista tecnico è importante valutare il proprio livello di preparazione per poter affrontare la parte più in salita (seppure mai proibitiva) al giusto passo. In modo particolare per i camminatori interessati al fitwalking quale esercizio per la salute sarà importante affrontare questi tratti di salita camminando dinamicamente ma con un “occhio” puntato a sentire il proprio impegno cardio-respiratorio. E’ importante non superare quella soglia di fatica che impedisce di scambiare 10 qualche parola con i propri compagni di cammino oppure, se si cammina da soli, sentire di avere atti respiratori non troppo frequenti e una sensazione di affanno controllabile. La seconda parte presenta la possibilità di recuperare adeguatamente lo sforzo iniziale ed è quindi un ottimo percorso per chi si sta dando alla disciplina del fitwalking o alla sua attività fisica un livello crescente di impegno e organizzazione. Su tali tipi di percorso sarebbe importante poter usufruire di un cardiofrequenzimetro - quello strumento che misura i battiti cardiaci durante l’esercizio - in modo da poter ancor meglio modulare e controllare l’impegno fisico e affrontare adeguatamente il tracciato. info Ufficio del Turismo di Aosta Tel. 0165/236627 [email protected] www.lovevda.it La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Aosta, capoluogo della Regione autonoma Valle d’Aosta, vanta una storia millenaria; fondata dai Romani nel 25 a.C. è ricca di monumenti preistorici, romani, medievali e delle epoche successive. Tra i monumenti segnaliamo l’area megalitica di Saint-Martin de Corleans, testimonianze di epoca romana come la Porta Pretoria, il Teatro, il Criptoportico forense, l’Arco d’Augusto e due capolavori dell’arte medievale quali la Cattedrale e Sant’Orso. Sul territorio segnaliamo le località di Saint-Vincent sede del Casino de la Vallée e delle omonime terme, Pré-Saint-Didier anch’essa nota località termale e i siti storici del Castello di Fénis e del Forte di Bard. 11 2 Città PER Camminare E DELLA Salute In cammino in Valle d’Aosta percorso La Valle d’Aosta è tra le mete più amate da escursionisti, alpinisti e appassionati di trekking, il Cervino, il Monte Rosa e il Monte Bianco, il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parco Regionale del Mont Avic sono mete che appassionano i più esperti amanti della montagna, i grandi cammini come il Grande Sentiero dei Walzer, la Via Francigena e la Via Alpina mete imperdibili per gli escursionisti. Per chi vuole avvicinarsi al cammino in montagna proponiamo due percorsi dalla distanza e dal dislivello contenuti adatti anche ai meno esperti che consentono però di vivere in pieno il piacere di camminare in uno splendido paesaggio montano. 12 ITINERARIO 1 Da Antagnod a Mandriou sulle rive del Ru Courtaud Il primo itinerario si trova nel Vallone delle Cime Bianche sul versante di Ayas, si parte da Antagnod, a pochi chilometri da Champoluc, a quota 1.900 metri e si costeggia il Ru Courtaud. A partire dal Mille in Valle d’Aosta venne ideato un sistema capillare di trasporto e distribuzione dell’acqua attraverso i ru, opere di ingegneria realizzate spesso in zone rocciose e impervie, percorrerli rappresenta un meraviglioso modo di conoscere le particolarità del territorio e della vita contadina. Il Ru Courtaud è uno dei ru più conosciuti, costruito alla fine del 1300 raccoglie le acque dall’alpeggio omonimo ai piedi del vallone delle Cime Bianche e le trasporta fino al Colle di Joux. Da Verrès si imbocca la strada della Valle d’Ayas, dopo Brusson La salute sui percorsi fitwalking e la frazione Extrepieraz si svolta a sinistra al bivio per Antagnod. Dopo aver attraversato Lignod e raggiunto Antagnod, si svolta a sinistra per Barmasc risalendo fino al parcheggio dove si trova poco distante un piccolo chalet vicino al quale parte una strada sterrata che porta al Plan Tchantchavellà. Una ventina di minuti di cammino in un bosco di abete rosso consentiranno di superare il dislivello dell’escursione e raggiungere il ru. Una volta raggiunto si svolta a destra per seguire il sentiero a valle del corso d’acqua che si dipana in un primo momento all’ombra del bosco e successivamente attraverso gli alpeggi. All’altezza di una stazione di ponti radio si continua seguendo il ru che si addentra nel bosco dove si trova una casetta che ospitava i “revan” i controllori del tratto del ru. All’uscita del bosco si verrà accolti da uno splendido panorama sui prati fioriti. Il percorso termina all’altezza della doppia staccionata che risale il prato (segnavia 3), il ritorno può essere svolto seguendo in discesa la poderale che incontra di nuovo il ru. Il tempo di percorrenza stimato è di circa 2 h (solo per l’andata). Mandriou Antagnod come raggiungere il percorso Per raggiungere Antagnod: in auto autostrada A5 uscita Verrès poi proseguire sulla strada regionale 45 della Valle d’Ayas. Per raggiungere Morgex: in auto autostrada A5 direzione traforo del Monte Bianco uscita Morgex in treno stazione ferroviaria di Morgex linea Torino – Chivasso – Aosta 13 2 Città PER Camminare E DELLA Salute ITINERARIO 2 Morgex, sulle sponde del lago d’Arpy Questo secondo itinerario si trova vicino a Morgex, cittadina situata a 920 metri di altitudine a metà della vallata del Monte Bianco, definita la capitale della Valdigne, ovvero dell’Alta Valle d’Aosta, è nota per il Doc Blanc de Morgex e La Salle vino prodotto con le uve provenienti dai vigneti del territorio che sono i più alti d’Europa. Nonostante il dislivello più impegnativo che si attesta intorno ai 300 metri è un percorso escursionistico che non presenta particolari difficoltà e che può essere affrontato anche dai meno esperti. Punto di partenza di questo percorso è il Colle San Carlo, all’uscita autostradale di Aosta si percorre la statale 26 verso Courmayeur fino a raggiungere Morgex, alla rotonda prima del paese si svolta a sinistra sulla regionale seguendo le indicazioni per il Colle San Carlo. Si costeggia quindi la Dora Baltea e dopo aver attraversato il ponte si continua sulla strada che con una serie di ripidi tornanti guadagna rapidamente quota. Arrivati al colle si ha l’inizio dell’itinerario, 14 seguendo le indicazioni per il Lago d’Arpy (sentiero numero 15) si entra in un bosco di abeti rossi e larici, dopo circa un quarto d’ora di cammino si incontra un bivio sulla destra che conduce al Colle de La Croix, si prosegue in leggera discesa inoltrandosi nel vallone che conduce al lago e poco a poco riprende a salire attraversando a mezza costa la base del crinale tra rododendri e macchie di mirtilli. Una volta arrivati in prossimità della cascata, dopo un breve e facile tratto in salita, sarà possibile raggiungere un pianoro da dove è possibile ammirare il lago ed un meraviglioso panorama su parte della catena del Monte Bianco, dal Dente del Gigante alle Grandes Jorasses. Il lago d’Arpy è noto per una curiosità che si cela sotto le sue limpide acque, è uno dei pochi siti delle Alpi in cui si può trovare una rara specie di anfibio, il tritone alpino. info Turismo in Valle d’Aosta: www.regione.vda.it Ufficio del Turismo – Ayas Champoluc, Tel. 0125/307113 [email protected] Ufficio del Turismo – La Thuile Tel. 0165/884179 [email protected] La salute sui percorsi fitwalking Colle latoArpy Monte Charvet Lago d’Arpy 15 2 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Per soddisfare le richieste che si indirizzavano verso la possibilità di unire fitwalking e “escursionismo leggero” ecco due percorsi che ben si adattano a chi vuole avere il piacere di camminare in montagna, ma anche di farlo senza trovarsi su di un sentiero adatto unicamente al trekking. Entrambi i tracciati, seppure con qualche piccola diversificazione, sono adatti ad essere affrontati con facilità. Buono l’utilizzo per il fitwalking-cross (ossia quello con i bastoncini), oppure anche come cammino vigoroso in ambiente montano.Naturalmente si troverà una pendenza che, trattandosi di montagna, è inevitabile pensare di non dover affrontare.Il consiglio è quello di muoversi in modo attento. Innanzitutto verificare bene le proprie condizioni in relazione alla quota a cui sono situati i due percorsi. Sempre partendo da questa precauzione affrontare comunque i tracciati ad un passo adegua16 to. Uno dei due, presenta tra l’altro una salita iniziale che permette di portarsi in quota, pertanto è ancor più importante affrontarla senza eccessi di ritmo. Ricorderei a tutti che su percorsi montani il problema non è unicamente quello di essere più o meno in grado di affrontarli, ma la verità è quella di saperli affrontare al passo giusto. Non parliamo di percorsi alpinistici o di trekking impegnativo. Stiamo vedendo due percorsi di trekking leggero, quindi affrontabili da chiunque se percorsi con cautela. In salita l’azione di cammino compie qualche piccolo aggiustamento per facilitare lo sviluppo del passo. Si tende a spostare il busto in avanti in modo più accentuato di quanto si faccia in piano. Il passo si accorcia leggermente per poter mantenere una buona cadenza e non faticare eccessivamente. In discesa al contrario il passo si allunga e l’azione prende un atteggiamento di frenata. Se le discese sono ripide il lavoro di gambe è molto impegnativo e, se se ne sentisse la necessità, l’aiuto di un bastoncino in appoggio potrebbe risultare molto utile. Le scarpe un po’ più ricche nel La salute sui percorsi fitwalking “grip” si adattano meglio in quanto facilitano la presa con il terreno evitando pericoli di scivoloni. Quando si va in montagna pensare sempre ad un abbigliamento che si adatti a possibili repentini cambi di clima. Meglio quindi avere con se uno zainetto cosa fare, dove andare Antagnod è un frazione di Ayas situata a 1710 metri di altitudine in posizione panoramica, da qui si gode infatti una magnifica vista sul massiccio del Monte Rosa. Da vedere la Chiesa Parrocchiale di San Martino, riedificata nel 1839 su una precedente costruzione della fine del XV sec. che custodisce al suo interno un altare barocco in legno finemente intagliato, dipinto e dorato. Nel centro storico è inoltre possibile vedere alcune costruzioni tipiche tra cui la Maison Fournier, una costruzione contraddistinta da una lunga balconata in legno affiancata da una torre scalare cilindrica. Tipica della zona la produzione artigianale dei Sabots i tipici zoccoli in legno utilizzati dai valligiani in ogni stagione per la loro eccezionale ca- leggero con alcuni indumenti di ricambio od aggiunta. Pensare ad una riserva d’acqua, occhiali sportivi da utilizzare per il sole ma anche contro la polvere in caso vi fosse vento. Mai dimenticare un cappellino per il sole e un K.way o ombrello se dovesse piovere. ratteristica di mantenere i piedi caldi ed asciutti.Morgex è situato a 923 metri di altitudine in un ampio spazio pianeggiante, sul suo territorio, fino a 1200 metri, sono coltivati i vigneti da cui si ottiene “il vino più alto d’Europa” il D.O.C. Blanc de Morgex e de La Salle. Da vedere nel centro dell’abitato la Torre de L’Archet del X-XI sec. che nelle epoche passate ospitava i principi di Savoia quando si recavano in Valle per le Udienze Generali. Nella chiesa parrocchiale del paese dedicata a Santa Maria Assunta, dal bel campanile romanico, sono emersi resti di origine paleocristiana mentre al suo interno sono custoditi un notevole altare barocco e affreschi quattro e cinquecenteschi. Degna di attenzione è inoltre la fontana del Beato Vuillerme legata alla figura del santo locale che ne avrebbe trasformato l’acqua in vino. 17 3 Città PER Camminare E DELLA Salute Fitwalking all’ombra della Mole percorso Torino è una città che consente di vivere la storia immersi nella natura. Partendo dal centro città, da Piazza Vittorio, si può imboccare ai Murazzi il lungo Po, lasciandosi alle spalle la Gran Madre, dopo pochi passi si entra nello scorcio più verde della città, il Parco del Valentino. Polmone verde della città è ormai tra i simboli della prima capitale d’Italia al pari della Mole Antonelliana la cui guglia, dal parco, si scorge in lontananza; terreno ideale per tutti gli appassionati di sport, è la piacevole meta per fitwalkers, podisti, pattinatori, ciclisti nonché pescatori che attendono pazienti un movimento della canna da pesca e canottieri che solcano con vigore le acque tranquille del grande fiume che costeggia il parco. Per i fitwalkers è però una meta privilegiata per i suoi sentieri pianeggianti, asfaltati o dal terreno regolare privo di avvallamenti, che consentono la regolarità del passo. Entrando da Corso Cairoli si 18 viene accolti da una folta vegetazione e collinette erbose che ci ricordano quanto sia piacevole camminare a contatto con la natura, proseguendo lungo il sentiero asfaltato si incontra il Castello del Valentino, sede della facoltà di architettura, il Giardino roccioso e il Giardino montano realizzati in occasione del centenario dell’Unità d’Italia e il Borgo Medievale e la sua Rocca, creato per l’Esposizione Generale del 1884 ed ancora oggi apprezzata meta turistica. Dopo una visita tra le antiche botteghe del borgo si può proseguire verso la Fontana dei Dodici Mesi e tornare al punto di partenza percorrendo o i sentieri sterrati interni del parco, alla ricerca di un po’ di tranquillità, o Viale Medaglie d’Oro, percorso ampio ed asfaltato, per procedere a passo più svelto. Il circuito di Fitwalking descritto si sviluppa all’interno del Parco del Valentino per circa 4 Km (andata e ritorno). Per chi volesse percorrere un tratto di strada più lungo è inoltre possibile seguire il lungo Po in direzio- La salute sui percorsi fitwalking come raggiungere ne Moncalieri e raggiungere le Vallere dove ha sede l’ente di controllo del fiume Po. Il Parco delle Vallere permette inoltre di estendere ulteriormente il percorso utilizzando i sentieri che si snodano al suo interno. il percorso Il Parco del Valentino è situato in centro di Torino e costeggia le principali arterie di accesso alla città Corso Unità d’Italia, Corso Massimo d’Azzelio e corso Moncalieri, lungo queste direttive e nelle immediate vicinanze del parco sono presenti diversi parcheggi per poter posteggiare l’auto. Ci sono inoltre diverse linee di autobus e tram che lo collegano alle aree più periferiche della città. Co rs oM ass im oD ’Az eg II lio Co rs oV itto rio Em anu ele Parco del Valentino Fium Cors oM onc alie ri Po nte Um be rto I e Po Co rs oC air oli 19 3 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Il Parco del Valentino si presta molto bene alla pratica del Fitwalking in virtù della conformazione pianeggiante dei vari percorsi e della possibilità di utilizzare larghi tratti di strada asfaltata. In un contesto come questo è veramente possibile utilizzare tutte le diverse metodologie di training, così come dedicarsi con soddisfazione ad un più tranquillo Fitwalking che permetta di accedere a tutti i benefici salutistici che l’attività offre. Non dimenticherei inoltre il grande vantaggio che l’ampio parco cittadino offre per diversi aspetti: dall’accessibilità praticamente a qualsiasi orario in virtù anche delle ampie zone coperte da illuminazione pubblica, alla possibilità di svolgere l’attività in buona tranquillità vista l’ampia frequentazione, alla buona copertura ombrosa che consente anche nella stagione più calda di praticare sport senza offrire eccessivamente il 20 calore, infine le fontanelle ed i locali pubblici che si incontrano lungo il percorso permettono di idratarsi adeguatamente. info Turismo Torino Tel. 011/535181 www.turismotorino.org [email protected] La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Torino è una città “riscoperta” di recente in occasione delle celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia e nel recente passato quale sede delle Olimpiadi Invernali. Fondata dai romani, perla del barocco e prima capitale d’Italia Torino racchiude molte bellezze storico-artistiche che meritano una visita dalle Porte Palatine e l’Anfiteatro Romano, Palazzo Madama e Palazzo Reale con la vicina Cappella del Guarini, Palazzo Carignano, sede del primo parlamento italiano, che ora ospita il rinnovato Museo del Risorgimento, ed il teatro Carignano, la Gran Madre e Villa della Regina sino ad arrivare al simbolo della città la Mole Antonelliana ora sede del Museo del Cinema. L’interland offre le famose regge sabaude: la Venaria Reale e l’annesso Parco de La Mandria, il Castello di Rivoli sede del Museo di arte contemporanea, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Castello di Moncalieri ed il Castello di Agliè. 21 4 Città PER Camminare E DELLA Salute Saluzzo: alla scoperta dei tesori del Marchesato percorso Saluzzo grazie alla particolarità del suo territorio offre diverse tipologie di percorsi da quelli collinari più impegnativi a suggestivi trekking urbani alla scoperta dei segni lasciati dalla storia. Il percorso che porta fino al Santuario di Santa Cristina è un giusto mix tra questi due elementi, è infatti un itinerario interamente collinare che conduce fuori dal centro urbano per raggiungere una fitta vegetazione boschiva che rende il percorso particolarmente piacevole nella stagione più calda. Dal piazzale della Castiglia, antico castello dei Marchesi di Saluzzo, si prende via San Lorenzo e per quasi un chilometro e mezzo si affrontano diversi tratti in salita più o meno impegnativi per poi raggiungere la chiesetta di San Lorenzo dell’XI secolo. Da lì e per i successivi 700 metri il percorso, ora in morbido fal22 sopiano lungo il crinale della collina, regala viste di eccezionale suggestione panoramica sulla valle Po e sul gruppo del Monviso da una parte e sulla pianura Saluzzese fino alle Langhe e alle alture del torinese dall’altra. Giunti alla sommità dove si trova il Villaggio della Pace della Comunità Cenacolo si scende in direzione del villaggio residenziale Creusa da qui si può proseguire verso via San Bernardino e completare il percorso facendo ritorno a Saluzzo incontrando sulla propria strada la cappella funeraria di San Grato, villa Radicati del XVI secolo e la chiesa ed il convento di San Bernardino oppure si può procedere a destra in direzione del Pilone Botta attraverso un piacevole falsopiano lambito da frutteti e vigneti. Dal Pilone Botta il sentiero, completamente sterrato, si tuffa nel bosco, dapprima in falsopiano, poi in leggera salita sino all’isola dei pini verdi La salute sui percorsi fitwalking (20 minuti dal Pilone Botta), dopo di che la salita si fa a tratti impegnativa anche se risulta quasi sempre seguita da passaggi che consentono di recuperare il fiato. L’ultimo chilometro, già in territorio di Verzuolo, è particolarmente impegnativo, ma l’improvvisa vista del grande prato sotto il santuario di Santa Cristina all’uscita del bosco cancella la fatica. L’origine del santuario è del XIV secolo. Nel Quattrocento fu luogo di romitaggio del beato Aimone Tapparelli di Lagnasco. La chiesa e gli edifici attuali sono stati edificati dai frati domenicani di San Giovanni di Saluzzo nel XVI secolo. come raggiungere Saluzzo In auto dall’autostrada A6, al casello di Marene prendere la statale SP662 in direzione Savigliano, giunti a Savigliano seguire per Saluzzo Dall’autostrada A4, proseguire sulla A55 al casello di Pinerolo proseguire sulla statale SP589 in direzione Saluzzo In treno dalla stazione di Savigliano si raggiunge Saluzzo attraverso un servizio autobus 23 4 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Il percorso proposto si presta a diversi livelli di preparazione nel suo complesso è un percorso impegnativo sia in termini di distanza percorsa che di asperità nel terreno. La lunghezza complessiva è infatti di circa 15 Km (andata e ritorno) adatto quindi a camminatori e fitwalkers più allenati considerati anche i tratti in salita e sterrati che ben si prestano all’utilizzo dei bastoni e alla tecnica del Fitwalking Cross. I neofiti possono invece prepararsi, per provare poi con un po’ di allenamento il circuito completo, percorrendo solo il primo tratto dell’itinerario proposto dalla Castiglia fino alla Creusa e ritorno per circa 5 Km complessivi altamente panoramici ed impegnativi se affrontanti ad un ritmo sostenuto. info Ufficio turistico IAT di Saluzzo Tel. 0175/46710 www.saluzzoturistica.it [email protected] 24 La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Saluzzo è una cittadina caratterizzata da un borgo antico di periodo medievale particolarmente suggestivo, nella parte più alta della città infatti sono ancora tangibili i fasti di un prestigioso passato: gli eleganti palazzi del XV secolo della Salita al Castello, il Palazzo della Arti Liberali e il Palazzo Comunale con la Torre Civica che con i suoi 48 metri di altezza costituisce un eccezionale punto panoramico sulla città e sul territorio e, culmine del borgo medievale, piazza Castello con la storica Fontana della Drancia sormontata dall’imponente torrione della Castiglia. Tra i punti di interesse da non perdere il Duomo edificato tra il 1491 e il 1511, la casa natale di Silvio Pellico, scrittore carbonaro celebre per aver scritto “Le mie prigioni”, il Convento di San Giovanni (XIII – XVI sec.), Casa Cavassa e la Chiesa di San Bernardo (XIV – XVI sec.). Il territorio circostante offre proposte altrettanto interessanti sia dal punto di vista paesaggistico che storico: il Castello della Manta, il Castello di Lagnasco, il Castello Malingri di Bagnolo e il Castello del Roccolo a Busca e la splendida Abbazia di Staffarda risalente al XII sec. 25 5 Città PER Camminare E DELLA Salute Fitwalking con vista mare sulla pista ciclabile del parco costiero del Ponente Ligure percorso La riviera ligure offre uno splendido scenario per svolgere attività sportiva è infatti tra le mete amate da ciclisti, podisti e camminatori per gli allenamenti sia estivi che invernali, la mitezza del clima consente infatti già ad inizio primavera di abbandonare l’abbigliamento più pesante e nei mesi più caldi di affrontare l’attività fisica accompagnati nelle ore più fresche da una piacevole brezza di mare. Nel tratto di costa di Ponente è stata recentemente inaugurata (2008) la Pista Ciclabile del Parco Costiero del Ponente Ligure, il percorso nasce sul tracciato costiero della vecchia ferrovia a binario unico tra Ospedaletti e San Lorenzo al Mare dismessa nel 2001 e spostata a monte, con i suoi 26 24 Km è tra le piste ciclabili sul mare più lunghe del Mediterrano ed è già in progetto, mano a mano che si compirà lo spostamento della linea ferroviaria a monte, l’allungamento sino a Finale Ligure. Il percorso è inserito in un contesto ambientale unico, con la maggior parte del tracciato a bordo mare al quale si può accedere facilmente in più punti, circondato dalla macchia mediterranea e dai giardini della Riviera, attraversa piccoli borghi suggestivi. Tecnicamente non presenta particolari difficoltà è per lo più facile e pianeggiante e si può eventualmente suddividere in “tappe”. Il primo tratto da San Lorenzo al Mare alla Cipressa è stato il primo ad essere inaugurato, ha una lunghezza di 4,5 Km circa e non presenta difficoltà se non una lunga galleria; un tempo inaccessibile a causa della ferrovia e della sede della strada statale Aurelia, presenta dei La salute sui percorsi fitwalking passaggi suggestivi a stretto contatto con il mare. Il tratto inizia nel centro di San Lorenzo al Mare, piccolo borgo costiero sorto alla foce del Rio San Lorenzo, la pista ricalca esattamente il vecchio percorso ferroviario, si segue un rettilineo affiancato dal lungomare pedonale dal quale tra l’altro è possibile accedere agevolmente a diverse spiagge libere, per poi proseguire in galleria al termine del lungomare. La galleria è illuminata, dotata di colonnine di SOS e di tettoie anti-umidità è però particolarmente lunga (circa 1,5 Km) per questo motivo può essere fredda e angusta da percorrere magari in solitudine, è però possibile utilizzare la biforcazione per la strada pedonale e percorrere l’Aurelia per poco più di 1 Km per poi riguadagnare la pista ciclabile in prossimità dello sbocco della galleria lato ovest. Il percorso prosegue ora parallelo all’Aurelia entrando nel Comune di Santo Stefano costeggiando il porto turistico di Marina degli Aregai ed infilandosi poi nel cuore del borgo. Rasente alle case la pista si allarga percorrendo poi l’area della vecchia stazione e prosegue fino a raggiungere, dopo aver percorso circa 4 Km, il Comune di Riva Ligure dove la pista continua in una zona che fa da spartiacque tra il centro storico del paese e la periferia. La pista prosegue poi parallelamente alla strada in direzione Arma di Taggia, che dista 2 Km circa, in una zona leggermente impervia e selvaggia, in questo tratto infatti la ferrovia non consentiva l’accesso alla costa così il litorale non è stato curato o attrezzato. Al termine del rettilineo il percorso si distacca dall’Aurelia avvicinandosi al comune di Taggia per raggiungere al termine il lungo ponte sul Torrente Argentina che da il nome alla valle su cui sorge Taggia e il suo centro costiero Arma di Taggia. Passato il ponte prosegue lungo la grande area pianeggiante un tempo sede dello scalo ferroviario di Arma e, passata la vecchia stazione, entra nel centro abitato dirigendosi verso la zona balneare di Bussana. Dopo alcuni chilometri si arriva ai Tre Ponti, un’area di spiagge già nel comune di Sanremo molto frequentata nel periodo estivo, dopodichè la pista entra all’interno del nucleo urbano di Sanremo. Il tratto da Arma di Taggia a Sanremo misura 8 Km circa. 27 5 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Classico tracciato destinato ad una pratica allargata il percorso, ricavato sulla dismessa ferrovia litoranea ligure, nasce come pista ciclabile e così è stato largamente utilizzato e conosciuto inizialmente. Con il crescere della pratica della corsa e del cammino esso è poi diventato meta per molti podisti. Il fatto che sia nato come percorso ciclabile fa sì che ancora oggi molti ciclisti lo utilizzino e, pertanto, impone un po’ di attenzione alle minime regole di circolazione onde evitare inconvenienti dovuti a scontri o a semplici discussioni tra ciclisti e pedoni. La sua particolarità è al contempo la lunghezza, anche se legata ad un andare e vieni sullo stesso tracciato, ossia non con un percorso ad anello, e la possibilità di dividerlo in diversi tronconi facilitando così persone già ben allenate ma anche fruitori più semplici.In diversi tratti gli aspetti paesaggistici sono stupefacenti e accompagnano ed agevolano quelli tecnici che si fon28 dono in primis su di una camminata veloce, spedita, dinamica e facilitata dallo scorrere piatto della strada.Il fitwalking trova in questo tracciato un riferimento ideale. Lunghi tratti assolutamente pianeggianti ed affrontabili a buone velocità lo rendono adattissimo a questa pratica sportiva. In estate sarà un po’ il caldo e d il sole a condizionare le scelte di orari e distanze da percorrere. Il consiglio è quello di prediligere le ore mattutine e quelle serali al fine di non incorrere in un’eccessiva esposizione al sole o rischi di disidratazione. Portare sempre in testa un cappellino e, se possibile, dell’acqua per idratarsi. In inverno o nelle mezze stagioni sarà possibile trovarsi un po’ disturbati dal vento che si infila sul tracciato facilitato dalla sua collocazione tra il mare e l’entroterra. Mai dimenticare di indossare gli occhiali quando vi è forte vento al fine di proteggere gli occhi dalla polvere o dai granelli di sabbia. info Agenzia regionale Promozione Turistica “In Liguria” www.turismoinliguria.it La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare come raggiungere il percorso La Pista Ciclabile del Parco Costiero del Ponente Ligure è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi di trasporto pubblico. In auto autostrada A10 uscita Imperia Ovest o Arma di Taggia a seconda che si prenda il tratto verso San Lorenzo al Mare o Sanremo; lungo il percorso sono disponibili diversi parcheggi sia gratuiti che a pagamento. In autobus linea RT Imperia – Sanremo (non è possibile il trasporto delle bici) La Riviera dei Fiori, tratto di riviera di Ponente nel quale si dipana il percorso proposto, propone bellissime spiagge con insenature sabbiose e un mare calmo come quella di Riva Ligure, di Bussana e la spiaggia dei Tre Ponti a Sanremo ed un entroterra suggestivo ricco di storia e tradizione. Alle spalle infatti delle località costiere più famose come Sanremo, Ospedaletti, Bordighera, Riva Ligure troviamo colline coperte di olivi, serre di fiori e vigneti dai quali si scorgono gli antichi borghi di Lingueglietta, Apricale, Triora e Seborga dove il tempo sembra essersi fermato. Diano Marina San Lorenzo al mare Riviera delle palme Sanremo Ventimiglia Ospedaletti Costa Azzurra 29 6 Città PER Camminare E DELLA Salute Fitwalking all’ idroscalo il mare dei milanesi percorso Milano è una città che inaspettatamente offre diversi itinerari per chi vuole tenersi in forma e praticare attività fisica all’aria aperta, numerosi sono infatti i parchi cittadini che ben si prestano alla pratica di sport quali walking, running, jogging e fitwalking. Nella zona ovest c’è il Boscoincittà, bosco urbano con 20.000 alberi; in quella nord-ovest quartiere QT8 il Montestella o “Montagnetta di San Siro” area vasta 370.000 mq realizzata su terrazze e gradoni; tra Milano e Sesto San Giovanni c’è il Parco Nord che si estende per oltre 250 ettari; lungo il fiume Lambro troviamo il Parco Lambro; in prossimità dell’aeroporto di Linate si estende il Parco Forlanini. Nella stessa area, ad est di Milano in fondo a viale 30 Forlanini, si trova l’Idroscalo oasi verde e polo sportivo cittadino molto conosciuto definito “il mare dei milanesi”. L’Idroscalo è stato realizzato a cavallo tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso come scalo per idrovolanti, all’epoca aereo di linea per eccellenza sulle grandi distanze, la vocazione sportiva ha però prevalso sin dagli albori quella aviatoria imponendosi come bacino per la pratica di molti sport acquatici. Il bacino artificiale alimentato da acque sorgive e da quelle provenienti dal Naviglio Martesana è lungo 2.600 metri, largo tra i 250 e i 400 metri e profondo da 3 a 5 metri ed è inserito in un parco naturale di circa 1.600.000 metri quadrati all’interno del quale si sviluppa un bellissimo percorso ottimo per il fitwalking. Si tratta di un circuito circolare di pochi metri superiore ai 6 Km che si snoda su un La salute sui percorsi fitwalking tracciato misto (4,8 Km su asfalto e 1,4 Km su sterrato) lungo il perimetro del bacino idrico. Il percorso è bene attrezzato sono presenti infatti delle utili paline di 2 metri di altezza posizionate ogni 200 metri che consento di rilevare la distanza percorsa ed eventualmente i tempi, diverse fontanelle che dispensano acqua e permettono con facilità di dissetarsi e molte panchine per una sosta e un po’ di meritato riposo dopo l’allenamento. Nella stagione estiva è inoltre possibile, a pochi chilometri dal centro di Milano, sentirsi al mare, è infatti presente uno stabilimento balneare con ombrelloni, sdraio e noleggio di imbarcazioni. come raggiungere il parco L’Idroscalo è a est di Milano tra i Comuni di Segrate e Peschiera Borromeo, è raggiungibile: in auto da Viale Forlanini si prende la direttrice corso XXII Marzo giunti in Viale Forlanini si percorre tutto e si svolta a sinistra in direzione Novegro Idroscalo. In auto dalla Tangenziale Est si prende l’uscita Linate e si prosegue per Viale Forlanini. Per chi arriva in auto sono presenti 3 parcheggi a pagamento per una capienza complessiva di circa 2.500 posti auto. con i mezzi pubblici autobus 73 fino al capolinea all’aeroporto di Linate, dall’aeroporto navetta gratuita per l’Idroscalo linea 183 (attiva dal 5 giugno fino al 15 settembre). 31 6 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Come per tutte le grandi città le soluzioni sono molte e di conseguenza sono anche diverse le opportunità per variare sedi e luoghi di allenamento, oltre che trovare condizioni dove svolgere tipi di lavoro diverso. Il percorso dell’Idroscalo ha delle caratteristiche ideali per i praticanti regolari come per quelli più estemporanei. Non presenta difficoltà altimetriche e il fondo stradale è diviso tra asfalto e sterrato e può coniugare (seppure nei limiti di caratteristiche più tradizionali ed adatte ai camminatori senza bastoni) il piacere di chi ama il cammino semplice o il fitwalking, e chi ama invece il camminare con i bastoncini o il fitwalking cross.Proprio perchè molto semplice esso è adatto ad ogni livello di pratica. Inoltre, come già accennato, una città come Milano offre tantissime soluzioni così che anche chi volesse trovare percorsi più impegnativi o spazi ancor più 32 ampi può facilmente frequentare altri parchi in Città o alla periferia.Salite e percorsi ondulati si possono trovare alla “montagnetta di S. Siro”. Tracciati più lunghi al parco Nord o al Forlanini, ma anche parchi più centrali in città come il parco Manin possono offrire ottime alternative e varianti facilmente utilizzabili. info Idroscalo www.idroscalo.info Tel. 02/70200902 [email protected] La salute sui percorsi fitwalking 33 7 Città PER Camminare E DELLA Salute Da Milano a Gorgonzola lungo il Naviglio Piccolo percorso La seconda proposta vede protagonista oltre che la città anche l’hinterland milanese, parte infatti da Milano per arrivare sino a Gorgonzola costeggiando il Naviglio della Martesana (anche noto come Naviglio Piccolo) canale irriguo e navigabile realizzato al termine del 1.400. Largo dai 9 ai 18 metri, profondo da 1 a 3 metri e lungo 38,7 Km la Martesana è un canale che collega Milano con il fiume Adda dal quale riceve le acque, deve il suo nome a Francesco Sforza che nel 1457, prima ancora che iniziassero il lavori per la realizzazione, lo chiamò così per il contado che avrebbe attraversato. Il canale, al cui progetto pare abbia contribuito anche Leonardo da Vinci ospite a Milano proprio nel periodo della realizzazione, fino a metà Ottocento è stato utilizzato con regolarità 34 sia per il trasporto di merci (derrate alimentari, legno, carbone e materiali per l’edilizia) che di persone, la sua utilità è andata poi scemando fino al 1958 quando è stato declassato da via di trasporto a canale irriguo. Negli anni ’90 è stata inaugurata una pista ciclopedonale che da Milano arriva fino all’Adda attraversando scorci inaspettati fatti di cascine, ville sontuose, ponticelli, borghi e antichi casolari. Su questo percorso si sviluppa l’itinerario proposto ideale per il Fitwalking, lungo ben 18,5 Km interamente pianeggiante ed asfaltato, costeggia costantemente il corso d’acqua. La partenza è fissata nell’area nord-est di Milano dal Giardino Cassina de’ Pomm che sorge sulla sponda sinistra della Martesana da qui si imbocca via Tofane si oltrepassano tre ponti ferroviari e si arriva nel territorio di Gorla, antico quartiere di Milano ricco di storia. Superato viale Monza si prosegue lungo via Bestelli e si raggiunge il Parco La salute sui percorsi fitwalking Martesana da dove il paesaggio si fa industriale, il canale scorre infatti tra capannoni ed edifici industriali, arrivati in località Giaggiolo si scorge invece Villa Cazzaniga, particolare per l’imbarcadero sul Naviglio. Si attraversa poi Cologno Monzese e superato il ponte sul fiume Lambro si arriva a Vimodrone (8 Km) da dove segnaliamo, parallela al percorso, la linea della metropolitana che costeggia il percorso sino a Gorgonzola. Dopo Vimodrone si arriva a Cernusco sul Naviglio dove si scorgono le logge e il giardino di Villa Alari Visconti e Villa Uboldo, costeggiando l’alzaia si arriva alla Cascina Gogna dove consigliamo prudenza perché a riva del canale non è presente il parapetto, passato il torrente Molgora si entra nel comune di Gorgonzola, questo tratto è uno dei più suggestivi perché offre scorci d’altri tempi. Da qui il percorso volendo prosegue sino a Trezzo sull’Adda dove si trova l’incile ovvero il punto in cui l’Adda viene “inciso” e da origine al Naviglio Martesana. come raggiungere il percorso Il Giardino Cassina de Pomm si trova in Via Melchiorre Gioia raggiungibile con la linea della metropolitana M2 fermata Gioia e con le linee autobus 43 e 37. Da Gorgonzola si può raggiungere il punto di partenza utilizzando sempre la linea della metropolitana M2 (fermata Gorgonzola). Trezzo sull’Adda ilano da M tostra cia - Bres Au Cernusco sul Naviglio Gorgonzola Cologno Monzese Milano 35 7 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Un percorso che potrei definire adatto a far provare ai cittadini il piacere di uscire dalla città a piedi senza inconvenienti e con estrema comodità. Ciò è dovuto ad una caratteristica quasi unica per questo tipo di percorsi in quanto, per un certo tratto del percorso, è possibile utilizzare direttamente la metropolitana che, tra Vimodrone e Gorgonzola, fiancheggia il tracciato, così che i camminatori anche meno esperti od allenati possano spingersi avanti sapendo di poter poi fare tranquillamente ritorno in città utilizzando la metropolitana. Una comodità non di poco conto per facilitarne l’utilizzo ed evitare che, non potendo camminare troppo a lungo, si utilizzi sempre il medesimo tratto di strada avanti ed indietro. Essendo tutto in asfalto e pianeggiate questo percorso è particolarmente adatto alla pratica del fitwalking. Il fatto che tocchi aree di campagna con scorci non solo bucolici ma anche di particolare suggestione perché legati a architetture e 36 forme organizzative di altri tempi. Non mancano i punti per effettuare delle soste o toccare centri abitati ma, per coloro che volessero percorrerlo per lunghi tratti e sia in andata che ritorno, il suggerimento è quello di fornirsi comunque di un po’ d’acqua da portare con se, qualche alimento o integratore energetico alimentare. info Milano è turismo www.turismo.milano.it La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Milano è una città in cui antico e moderno si sono uniti per creare un connubio unico, conosciuta come la città simbolo della moda, celebre per le vie dello shopping Milano è in grado di offrire anche un interessante patrimonio artistico. Oltre al Duomo, cattedrale in stile gotico simbolo con la sua Madonnina della cit- tà, si possono ammirare la basilica di Sant’Ambrogio, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, il Castello Sforzesco, Galleria Vittorio Emanuele, il Teatro Alla Scala e Villa Belgioioso Bonaparte, senza considerare le opere di più recente costruzione come il grattacielo Pirelli e la Torre Velasca. 37 8 Città PER Camminare E DELLA Salute Passeggiando a piedi o in bicicletta intorno al lago di Varese percorso Il Lago di Varese dista solo 6 Km dalla città, un tempo fu tra le principali fonti economiche del territorio, le prime fabbriche alle fine del 1800 sorsero infatti sulle sue rive, oggi è invece un punto di interesse turistico ed un terreno di svago e sport per i varesini grazie alla pista ciclabile di 28 Km che lo circonda. La pista ciclabile si sviluppa su asfalto, cemento e per un breve tratto su terra battuta, i rari saliscendi mai impegnativi rendono il percorso accessibile a tutti a bikers più o meno allenati e a camminatori anche inesperti. Il tracciato può essere percorso sia in bicicletta che a piedi, in questo caso diviso in più tappe, la folta vegetazione e gli scorci suggestivi del lago lo rendono adatto anche per una gita “fuori porta” o per una pausa rilassante a contatto con la natura 38 in compagnia della famiglia, il percorso è infatti adatto anche ai bambini, si esce poche volte dalla pista ciclabile per percorrere pochi metri su strade poco trafficate. Se si decide di percorrerlo a passo di Fitwalking si può dividere anche in più tratti a seconda del proprio livello di preparazione.Partendo dal Lido della Schiranna, località che fa parte del Comune di Varese che ospita l’animato lungolago varesino e il parco Zanzi area verde della città e sede del padiglione fieristico, percorrendo la pista in senso orario si raggiunge il borgo di Capolago, tempo fa lungo la riva era presente un piccolo porto dove si tenevano delle feste oggi invece per visitare il paese bisogna uscire dalla pista, proseguendo si arriva a Buguggiate, il cui territorio sulle rive del lago è limitato il paese si sviluppa infatti in collina come l’insediamento di origine medievale di Erbamolle, e successivamente ad Azzate dove sono conservate alcune ville realizzate tra il XVI e il XVII secolo. La salute sui percorsi fitwalking Dopo Azzate si arriva a Galliate Lombardo e Bodio Lomnago dove sono stati rivenuti numerosi reperti archeologici che fanno pensare che probabilmente anche nei millenni passati la zona era già popolata da civiltà primitive. Fiancheggiando la riva e godendo delle suggestive vedute panoramiche del lago si raggiunge Cazzago Brabbia dove sono ancora perfettamente conservate alcune ghiacciaie risalenti al 18° secolo in cui veniva stipato il ghiaccio invernale così che il pesce pescato nel lago, grazie alla temperatura costante, si conservasse per tutto l’anno, in questo paese si trova inoltre una palude protetta dal WWF che può essere visitata. Tornando sulla pista ciclabile si giunge al pontile di imbarco di Biandronno dal quale è possibile interrompere magari la propria passeggiata a piedi o in bicicletta per una visita in barca all’Isolino Virginia dove sono avvenuti importanti ritrovamenti di epoca preistorica raccolti in parte del piccolo museo archeologico. come raggiungere il percorso In Auto: da Milano: A8 uscita Buguggiate, dal Piemonte: A26 raccordo A8 direzione Varese uscita Buguggiate, da Lugano: Valico Ponte Tresa prendere la SS 233 direzione Varese, giunti a Varese proseguire per Varese Lago, da Como SS 342 direzione Varese, in località Folla di Malnate prendere la Tangenziale. Proseguire sulla SP 1 direzione Laveno. In Treno: Ferrovie dello Stato – Linea Gallarate – Laveno: stazione Travedona – Biandronno Ferrovie Nord Milano – Linea Varese – Laveno: stazione Gavirate In Aereo: aeroporto di Malpensa 39 8 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Tracciato di lunga distanza, questo percorso, inserito nel magnifico scenario del lago, offre opportunità diverse per realizzare la propria uscita di fitwalking. La dolcezza della sua conformazione si adatta con grande duttilità a diversi approcci. Ideale per i meno esperti e coloro che desiderano affrontare belle passeggiate, esso si presenta come un terreno ideale anche per i fitwalkers più esperti. Il fondo stradale asfaltato o in cemento, ma comunque sempre liscio anche nei piccoli tratti in terra battuta, permette una pratica del fitwalking perfetta dal punto di vista tecnico. I rari tratti obbligati esterni alla pista, ed effettuati su strade a normale percorrenza, tocca- no percorsi stradali poco trafficati e con ridotti rischi per i pedoni. Le sue caratteristiche fortemente protette dal traffico (per i pedoni a volte il rischio è rappresentato dai ciclisti che lo percorrono a scopo di allenamento) lo rendono ideale anche per escursioni famigliari e quindi anche ai bambini.Il tracciato è molto esposto al sole e di conseguenza è in buona parte soleggiato. Questo è indubbiamente un vantaggio per le stagioni più fredde, anche se in estate la sua esposizione lo rende più adatto all’utilizzo in orari meno caldi (presto al mattino o verso il tardo pomeriggio). Lungo il percorso è possibile trovare diverse fontanelle per dissetarsi e questo rende molto fruibile questo bel tracciato che costeggia il lago di Varese. info Agenzia del Turismo di Varese www.vareselandoftourism.it Tel. 0332/252071 [email protected] 40 La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare La Provincia di Varese è la terra dei laghi, infatti ne delimitano i confini il Lago Maggiore ed il lago di Lugano ed ospita sul suo territorio oltre al Lago di Varese, il Lago di Comabbio ed il Lago di Monate oltre al Lago di Biandronno ora diventato una palude. Le caratteristiche del territorio, costituito da un’area montana, una collinare ed una pianeggiante ne fanno un luogo ideale per praticare sport dal cammino, al trekking, dalla bicicletta, all’equitazione sino a sport più impegnativi come l’arrampicata. Il paesaggio si fonde con le tracce lasciate dal passato, consigliamo di visitare Castiglione Olona, angolo rinascimentale unico in Lombardia, Castelseprio ed il Monastero Longobardo di Cairate. 41 9 Città PER Camminare E DELLA Salute Scopriamo Brescia camminando percorso Brescia è una città che si può piacevolmente scoprire camminando, proponiamo quindi tre itinerari cittadini che fanno parte del progetto “Università di Brescia – Il ritratto della salute”, che possono essere uniti per una camminata più impegnativa ed un itinerario nel verde da godersi sia in estate che in inverno Itinerario 1 Il punto di ritrovo è Piazza del Mercato, costruita nel ‘400 e sede oggi del Rettorato dell’Università degli Studi di Brescia, da qui andiamo verso sud e imbocchiamo Corso Palestro che, tra case cinquecentesche, ci porta in Corso Zanardelli e successivamente in Corso Magenta. Terminato questo affascinante rettilineo ci troviamo in Piazzale Arnaldo, caratterizzato dal Mercato dei Grani un porticato lungo più di cento metri edificato per ospitare i negozianti di 42 granaglie e di altri prodotti agricoli, e attuale snodo della vita notturna cittadina. A svettare è il monumento dedicato ad Arnaldo da Brescia opera bronzea eretta nel 1882 dedicata al celebre predicatore scomunicato nel 1148 per la sua avversione al potere temporale e le ricchezze del clero. Fatto il giro del piazzale si svolta a destra in Piazza Tebaldo Brusato, luogo ideale per fare due chiacchiere al riparo del traffico, una volta attraversata si gira a sinistra e si entra in via dei Musei dove incontriamo il Monastero di Santa Giulia, Patrimonio Mondiale dell’Unesco ospita il principale museo cittadino, la Basilica Romana eretta tra il 69 e il 96 d.C. che ospitava le funzioni giuridiche e commerciali della città, tra il medioevo ed il Seicento divenne palazzo privato e perse ogni traccia originaria riemerse nel ’90 con i restauri. Al termine della via si svolta in via Gabriele Rosa e successivamente in Via Trieste per arrivare in via Dieci Giornate, passeggiando sotto i portici ci dirigiamo a sinistra nel suggestivo Vicolo del Gambero che ci porta in Piaz- La salute sui percorsi fitwalking za Bruno Boni. Lasciata questa piazza alle nostre spalle si attraversa via Antonio Gramsci e si ritorna al punto di partenza dopo aver percorso 3 Km. come raggiungere il percorso In Auto: da Milano e da Venezia: Autostrada A4 uscita Brescia centro, da Torino e da Piacenza: Autostrada A21 uscita Brescia est In Treno, Ferrovie dello Stato: stazione Brescia In Aereo: Aeroporto di Verona Villafranca (50 Km da Brescia) – Aeroporto di Bergamo (50 Km da Brescia) – Aeroporto di Milano Linate (100 Km da Brescia) Itinerario 2 Tornati in Piazza del Mercato si può proseguire la camminata alla scoperta del cuore della città ed aggiungere altri 3 Km al proprio itinerario. Ci dirigiamo quindi verso Piazza Loggia, dopo aver attraversato Piazza Vittoria, dove troviamo il Palazzo della Loggia costruito tra il 1492 e il 1574 con il contributo di Andrea Palladio e il Monte di Pietà costituito da due edifici il primo risalente a fine 1400 ed il secondo a fine 1500. Passando per Piazza della Loggia potrà capitare di sentire dei rintocchi, è la Torre dell’Orologio costruzione cinquecentesca dotata di un raffinato meccanismo orologiaio che segna ore, fasi lunari e segni zodiacali su due 43 9 Città PER Camminare E DELLA Salute diversi quadranti. Dopo via X Giornate si entra in Via Musei e si raggiunge Piazzetta Tito Speri, imbocchiamo la stradina che troviamo a sinistra (Contrada Sant’Urbano) e cominciamo una salita che ci porta al Castello, simbolo della città fortezza del XIII secolo che si erge sul colle Cidneo dove si sono dati il cambio celti, romani, veneziani, francesi e austriaci. E’ abbracciato dal più grande vigneto urbano d’Europa ed è dotato di mura che nel XIV secolo arrivarono ad inglobare addirittura il Duomo. Attraverso il portale cinquecentesco sovrastato dal Leone di San Marco entriamo in uno dei posti più 44 affascinanti della città. Lasciato alle nostre spalle il Castello andiamo a sinistra, scendendo troviamo la Chiesa di San Pietro in Oliveto, sede dei Carmelitani Scalzi, che la leggenda vuole sia stata fondata su un antico tempio di Giove. Continuando la discesa proseguiamo lungo via Brigida Avogadro, a destra troviamo di nuovo Via Musei imboccandola troveremo a destra il Teatro Romano, struttura edificata in epoca Flavia ed utilizzata fino al 1173, era il secondo teatro romano più grande del Nord Italia dopo quello di Verona. Da qui si può far ritorno verso il punto di partenza. La salute sui percorsi fitwalking ItInerarIo 3 Per gli amanti del verde e della natura consigliamo invece un percorso sempre di 3 Km che parte dalla sede del Cus Brescia in Via Branze, da qui andando a destra ed attraversando i due incroci che troviamo lungo la strada arriviamo in Via della Garzetta, parte del famoso Parco delle Colline. Proseguendo lungo una strada pedonale che troviamo alla nostra sinistra si arriva in via ottaviano Montini girando sempre a sinistra imbocchiamo via nikolaiewka che ci riporterà al punto di partenza. Per chi volesse proseguire nella camminata e godere dei 50.000 mq di verde del Parco Castelli può prendere da Via Branze Via ambaraga e giungere direttamente al parco. 45 9 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Come tutti i percorsi cittadini anche questi bellissimi itinerari all’interno della città di Brescia favoriscono una pratica allargata. Il poter usufruire di un tracciato inserito all’interno della città permette a tutti di muoversi in modo indipendente e senza la necessità di mezzi di trasporto necessari a raggiungere i luoghi di pratica. Naturalmente questo ci permette anche una riflessione sul messaggio di come la città possa comunque offrire ottime prospettive di pratica, ma anche sul come potremmo stimolare sempre più le città a trasformarsi in luoghi a dimensione d’uomo, dove il cammino ha un ruolo centrale.Dal punto di vista tecnico i percorsi non presentano particolari difficoltà. La salita al castello è l’unico vero punto in cui la strada non è assolutamente pianeggiante, ma anche in questo caso non si tratta di un dislivello impossibile. Le difficoltà sono quindi praticamente nulle. Come sempre i consigli quando ci si muove su percorsi cittadini 46 sono quelli di prestare l’adeguata attenzione alle segnaletiche stradali ed al rispetto del codice della strada. Le camminate in città offrono diversi vantaggi anche se sul piano del ritmo di cammino, il dover dare attenzione al codice stradale rompe un po’ la camminata con le necessarie soste, interruzioni o rallentamenti dovuti appunto al muoversi in città. La camminata nel verde, pur essendo sempre in fondo svolta su di un percorso cittadino, offre maggiore libertà dal punto di vista del ritmo e delle soluzioni disponibili per organizzare l’uscita di cammino. Il chilometraggio è abbastanza limitato, anche se in tutti i casi è possibile poter incrementare la distanza. Il percorso cittadino è molto adatto a progetti di attività motoria e di miglioramento degli stili di vita come ad esempio i gruppi di cammino. Il percorso nel verde si addice meglio ad un impegno anche di tipo più sportivo. Non bisogna comunque dimenticare i tradizionali suggerimenti relativi a calzature ed abbigliamento: utilizzare scarpe adatte al cammino La salute sui percorsi fitwalking onde evitare problematiche ai piedi; l’abbigliamento può essere anche di tipo informale/casual e non obbligatoriamente tecnico/sportivo. Verificare se vi sono punti ove rinfrescarsi (fontanelle etc…) specialmente nei peridi caldi. In caso non vi fossero punti di ristoro sarebbe opportuno munirsi sempre di una piccola bottiglia d’acqua che si potrà trasportare con un marsupio o uno zainetto leggero. info Università di Brescia - Il ritratto della salute www.ilritrattodellasalute.org www.unibs.it Bresciatourism www.bresciatourism.it cosa fare, dove andare La Provincia di Brescia è un territorio vasto e articolato dove bastano pochi spostamenti per entrare in paesaggi radicalmente diversi. Si passa dalla storia di Brescia, alla tranquillità della pianura bresciana che lambisce le dolci colline della Franciacorta sino alle alte vette della Val trompia t e della Val Camonica. Il territorio bresciano offre inoltre paesaggi lacustri il lago di Iseo è una meta d’interesse naturalistico e non solo, il lago di Garda non necessita di presentazioni ed anche i laghi minori come il lago d’Idro riservano sorprese. 47 10 Città PER Camminare E DELLA Salute Da Rovereto sulle orme dei dinosauri percorso Il Trentino Alto Adige è conosciuto per le sue montagne e per la varietà di proposte per gli amanti dell’outdoor: sci, ciclismo, trekking, nordic walking e sul lago di Garda sport acquatici come vela, windsurf e canoa sono solo alcune delle attività che si possono praticare. Considerata l’ampia scelta, soprattutto di percorsi escursionistici adatti prevalentemente a chi già pratica trekking o cammina in montagna, proponiamo due percorsi non troppo impegnativi e accessibili a tutti che portano alla scoperta di uno splendido panorama e di un aspetto del Trentino meno conosciuto. Questo primo itinerario porta alla scoperta di due gruppi di impronte di dinosauri risalenti a 200 milioni di anni fa all’inizio del Giurassico, le impronte più grandi hanno un diametro 48 di 30-40 centimetri ed una profondità media intorno ai 10 centimetri, per consentire una visione d’insieme nei punti migliori di osservazione sono state posizionate delle sopraelevazioni in legno. Si accede a questo percorso dal parcheggio antistante la Caverna Damiano Chiesa (520 m), grotta nella quale venne catturato Damiano Chiesa, irredentista e martire della Grande Guerra, si scende sull’asfalto fino a che, al tornante a destra, si lascia la strada per prendere a sinistra una pista sterrata. Questa è una ex strada militare che si dirige verso i Lavini di Marco, dopo circa 10 minuti di cammino appare a sinistra il grande lastrone su cui sono impresse le impronte dei grandi rettili. Si sale quindi lungo questo sentiero superando i punti di osservazione e raggiungendo una soprastante mulattiera (650 m), proseguendo su questa a sinistra si comincia a vedere il secondo gruppo di orme. Una volta superate si conti- La salute sui percorsi fitwalking nua sul tracciato principale che di lì a poco inizia a scendere raggiungendo il punto di partenza la Caverna Damiano Chiesa. Questo percorso ha un dislivello conte- nuto (200 m) e una lunghezza di circa 5 Km è quindi un percorso che non presenta particolari difficoltà adatto anche a chi non è un esperto di cammino in montagna. come raggiungere il cammino dei dinosauri In auto da Trento e Bolzano, seguendo l’autostrada A22 in direzione Modena prendere l’uscita Rovereto. Da Rovereto seguendo le indicazioni si prende per l’Ossario di Castel Dante da dove si prosegue lungo la Strada degli Artiglieri fino al piazzale antistante la Caverna Damiano Chiesa dove si trova un ampio parcheggio. LEGENDA voi siete qui percorso consigliato per raggiungere le orme dal casello autostradale Rovereto sud 49 10 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Poter unire aspetti di carattere culturale così speciali e particolari con un percorso che mette a disposizione le caratteristiche sia per una pratica più continuativa, sia per una visita speciale non è affatto semplice. In questo caso troviamo a disposizione entrambe le cose. Il percorso è semplice e con un dislivello contenuto. Si può praticare del buon fitwalking anche nei tratti di sentiero non asfaltato, con qualche difficoltà in più nei tratti di mulattiera. E’ comunque molto adatto a camminate a passo svelto, a escursioni sportivo-culturali e a sgambate salutistiche. Per i fitwalkers si possono sfruttare bene i tratti asfaltati e quelli sentieristici più battuti. Vista la pendenza ridotta il passo potrà essere comunque deciso e sarà possibile mantenere un buon ritmo e una buona tecnica. Nei tratti di mulattiera sarebbe più utile potersi affidare al fitwalking cross, con i bastoncini, anche se le stesse caratteristiche della strada non im50 pediscono ad un fitwalker di ben affrontare anche questi tratti. Chi si trovasse ad affrontare il percorso per la prima volta sarà certamente incuriosito dalla sua connotazione paleontologica, e potrà dedicare qualche minuto all’osservazione delle impronte di questi animali preistorici, ma soprattutto avrà tutto il tratto di strada rimanente per riflettere sui misteri e le meraviglie del creato e della storia terrestre. info Agenzia per il Turismo Rovereto e Vallagarina www.visitrovereto.it Tel.: 0464/430363 [email protected] La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare La parte meridionale del Trentino offre diversi itinerari turistici di sicuro interesse: a Rovereto, Città della Pace, hanno sede diversi musei tra cui il Mart (Museo di Arte Moderna e Contemporanea) museo fra i più importanti d’Europa che ospita importanti mostre temporanee e permanenti, il Museo Civico che produce una rassegna di film archeologici di livello internazionale, il Museo Storico Italiano della Guerra ubicato all’interno del Castello di Rovereto che documenta il primo conflitto mondiale e la Campana della Pace che ogni sera suona cento rintocchi per ricordare i caduti di tutte le guerre. La Vallagarina, valle in cui si trova Rovereto, ospita oltre al suo castello affascinanti castelli medievali come il Castello di Beseno, Castel Pietra, Castel Noarna, Castel Corno ed il Castello di Avio. Gli amanti dello sci possono invece far riferimento alle vicine stazioni di Brentonico Polsa – San Valentino e Folgaria Skitour dei Forti. 51 11 Città PER Camminare E DELLA Salute Strada del Ponale: un panorama unico sulla sponda trentina del lago di Garda percorso L’itinerario è ubicato vicino a Rovereto nella parte meridionale del Trentino al confine con Veneto e Lombardia sulle sponde trentine del Lago di Garda. Si parte dalla centrale idroelettrica di Riva del Garda, si prende Via Gargnano (Gardesana Occidentale) in direzione Limone, sulla destra prima del tunnel si sale lungo la vecchia strada del Ponale. Il sentiero nella sua parte iniziale si presenta sterrato con dei tabelloni segnaletici utili per gli escursionisti che lo percorrono per la prima volta. L’itinerario percorre i tunnel scavati nella roccia calcarea e il tracciato a strapiombo sulle acque del Garda, la pendenza della salita si mantiene su un quasi costante 5%, essendo però il sentiero abbastanza stretto in alcuni tratti e molto frequentato sia da ciclisti che escursionisti e turisti si deve prestare attenzione al traffico. Lungo il percorso sono presenti diverse feritoie, gallerie 52 e fortificazioni austro-ungariche erette per impedire la discesa delle truppe garibaldine dalla valle di Ledro verso il Garda e poi in difesa del confine dell’Impero austro-ungarico con l’Italia prima della I Guerra Mondiale. Il sistema fortificatorio in galleria, chiamato Tagliata del Ponale, è costituito da un dedalo di corridoi e trincee scavate direttamente sopra il lago di Garda in una posizione panoramica unica. La galleria serviva come accesso principale ad una serie di appostamenti difensivi che giungevano fino al livello del lago partendo da quota 170 metri. All’inizio non era che un fortino scoperto armato con alcuni cannoni con lo scopo di sbarrare la strada a chi scendeva dalla Val di Ledro, negli anni a ridosso della Grande Guerra il complesso venne rinforzato e ridisegnato radicalmente per far fronte alle nuove esigenze pre-belliche. La Batteria Bellavista o della Madonnina, posta al primo promontorio a sud di Riva a pochi metri dal livello del La salute sui percorsi fitwalking lago rappresenta un ulteriore appostamento difensivo, la costruzione in posizione invidiabile dal punto di vista strategico era rivolta alla difesa del porto di Riva. Dopo qualche chilometro, in prossimità dei ruderi di un vecchio ristorante, lo sterrato lascia il posto al vecchio asfalto della strada del Ponale ormai in disuso. Si attraversa poi su di un ponte una profonda gola con la quale la valle di Ledro sfocia nel lago di Garda e nel cui letto scorre il torrente Ponale. Da questo punto in poi inizia un tratto più difficoltoso, il percorso si inerpica con una pendenza lievemente maggiore con diversi spettacolari tornanti in direzione dell’abitato di Pregasina passando in un tratto più boscoso a cui si arri- come raggiungere il percorso In auto seguendo l’autostrada A22 o la Statale 12 del Brennero fino all’uscita di Rovereto Sud/lago di Garda Nord, imboccare poi la Statale 240 per circa 15 Km; da Trento percorrere la Statale 45bis; da Sud del lago di Garda SS 249 In treno stazione ferroviaria di Rovereto, prendere il pullman diretto che porta fino a Riva. Ga lle ria Mo nt eS per one Riva del Garda va dopo un ultimo breve tratto su una strada aperta al traffico. Raggiunta la grande statua dedicata alla “Regina Mundi” si può fare una sosta ammirando il panorama dall’alto, poche centinaia di metri ancora e si raggiunge il paese di Pregasina. Lago di Garda Località Olivetti 53 11 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Tecnicamente è un percorso complesso per chi pratica fitwalking. Molto meglio affrontarlo con i bastoncini facendo fitwalking cross. La conformazione del percorso e il fondo stradale ne incentivano l’utilizzo e i bastoni potranno aiutare in modo particolare in alcuni passaggi più complicati. Naturalmente si tratta di un tracciato comunque affrontabile a buon passo di cammino se non si hanno ambizioni sportive. La sua collocazione particolarmente paesaggistica ne fa una 54 meta molto interessante per chi vuole godere di scorci mozzafiato e sicuramente attrattiva per chi vuole poter visitare almeno una volta un luogo così bello dal punto di vista ambientale e storico. Portarsi dell’acqua o bevande per idratarsi, anche se il tracciato, lungo circa 7 Km, può essere in un tempo non superiore all’ora e 45 minuti. info Agenzia per il Turismo Rovereto e Vallagarina www.visitrovereto.it Tel.: 0464/430363 [email protected] La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare L’area del Garda Trentino è la meta ideale per gli amanti degli sport acquatici e non solo: vela, windsurf, canoa, trekking, mountain bike e free climbing sono solo alcune delle attività che si possono praticare. Chi è alla ricerca del relax può invece godere del caratteristico paesaggio tra lago e montagna e visitare le attrazioni che Riva del Garda offre come la Rocca di Riva, edificio medievale circondato da un canale al quale si accede mediante un ponte levatoio oggi sede del Museo Civico, il Palazzo Pretorio, la Torre Apponale, il Bastione maniero veneziano edificato sulle pendici del Monte Rocchetta, Forte San Nicolò, Torbole suggestivo paese di pescatori ed il Museo delle Palafitte a Molina di Ledro. Merita anche la visita il Lago di Tenno formatosi in seguito ad una frana che ha bloccato il corso del Rio Secco al centro del quale c’è la suggestiva isoletta raggiungibile in barca o tramite un piccolo passaggio nei periodi di secca; l’acqua del lago compie inoltre un salto di 87 metri, Cascata del Varone, e va a riempire la fossa sottostante. 55 12 Città PER Camminare E DELLA Salute Fitwalking sulle sponde del Bacchiglione percorso A pochi chilometri da Padova, città d’arte e di storia punto di passaggio tra i Colli Euganei e la Laguna Veneta, proponiamo un percorso nel comune di Selvazzano Dentro lungo le rive del fiume Bacchiglione. La partenza è dal centro del paese che deve il suo nome proprio al fiume che attraversa la cittadina da ovest a est e la divide in due parti una alla destra e una alla sinistra del fiume, l’aggettivo “dentro” fa riferimento alla posizione del centro dell’abitato situato alla destra del corso fiume. In prossimità del Ponte Vittorio Emanuele II si imbocca a sinistra, in direzione ovest, l’argine destro, una strada bianca in terra battuta e ghiaia sottile 56 abbastanza larga che segue le anse del fiume mostrando all’orizzonte le montagne. Senza significative variazioni di pendenza si percorrono 5 Km circa arrivando alla fine dell’argine nel comune di Saccolongo, alle porte della frazione di Creola. E’ questo l’unico tratto di asfalto del percorso (di circa 400 metri) che grazie ad una pista ciclabile ci porta ad attraversare il ponte sul Bacchiglione per poi imboccare a destra l’argine sinistro. Le caratteristiche del fondo restano invariate in questa parte di ritorno, con il fiume che si avvicina e poi si piega allontanandosi dal percorso e lasciando spazio ad una campagna fertile e di straordinario respiro, con la presenza silenziosa dei Colli Euganei sulla destra. Ci si trova così nuovamente a Selvazzano, al ponte di partenza ma sulla La salute sui percorsi fitwalking riva opposta dopo aver percorso quasi 8,5 Km. Per un allenamento più impegnativo è possibile proseguire attraversando via Vittorio Emanuele II sull’argine sinistro e raggiungere il ponte della frazione Tencarola di Selvazzano per rientrare poi sull’argine destro percorrendo altri 5,7 Km prima di raggiungere nuovamente il punto di partenza. L’ultimo tratto di argine si restringe a due corsie di terra battuta ed erba e costeggia gli impianti sportivi comunali, una villa del Cinquecento Ca’ Bigolin e l’antico oratorio di San Michele. come raggiungere il percorso In auto dall’autostrada A4 direz. Venezia - Milano, al casello Padova ovest seguire la statale 11 per Vicenza. Dall’autostrada A4 direz. Bologna – Padova, al casello Padova ovest seguire la tangenziale di Corso Australia in direzione Tencarola In treno dalla stazione di Padova servizio autobus fino a Selvazzano 57 12 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Tracciato incastonato in un contesto naturalistico e con caratteristiche da “fuori strada” particolarmente adatte al fitwalking cross (con i bastoncini) o a belle passeggiate. Il fitwalking più intenso risulta invece un po’ limitato dal terreno in larga parte sterrato che non facilita, sia per la qualità degli appoggi che per la completezza della spinta, ritmi particolarmente brillanti. Vale comunque la pena utilizzarlo anche per camminate un po’ più vivaci del solito, o per alternare un lavoro su di un terreno un po’ meno scorrevole per chi volesse un impegno muscolare un briciolo accentuato. E’ un percorso adattissimo per chi vuole muoversi a passo svelto per dare al fisico un impegno salutistico ottimale.Un motivo tecnico di vantaggio per questo percorso è poi la possibilità di provare diverse tecniche di cammino e quindi stimolare la camminata in tante 58 direzioni.Per svolgere della buona attività fisica a fini salutistici questo tracciato è molto adatto. Permette di affrontare una distanza coerente all’impegno fisico a fini salutistici modulando percorsi che vanno da poco più di 5 Km (massimo un’ora di cammino se lo si affronta a buon passo), sino a 9 (1 ora e mezza di buon passo) o 15 Km (circa 2 ore/ 2ore e un quarto se si fa già un fitwalking di buon impegno). info Turismo Padova Terme Euganee www.turismopadova.it [email protected] Art Walking Associazione per la Cultura e lo Sport A.S.D [email protected] La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Padova è una città di grandi tradizioni artistiche e culturali con oltre 3.000 anni di storia che hanno lasciato in eredità una miniera di monumenti di grande valore storico-artistico. Il più celebre è la Cappella degli Scrovegni, uno dei massimi monumenti dell’arte figurativa di tutti i tempi custode del più completo ciclo di affreschi di Giotto, ma sono da segnalare anche il Palazzo della Regione simbolo del grande potere raggiunto dal Comune di Padova nel ‘200 che racchiude uno straordinario ciclo di affreschi a tema astrologico, il Battistero del Duomo che racchiude un ciclo di affreschi dedicati agli elisioni più salienti del dell’Antico e del Nuovo Testamento, Palazzo del Bo sede storica della gloriosa Università patavina che racchiude il più antico teatro anatomico del mondo e la cattedra di Galileo Galilei, la Basilica di S. Antonio meglio conosciuta come Basilica del Santo eretta nel XIII secolo per custodire la salma di S. Antonio unica per la sua commistione di stili lombardo, toscano e bizantino, la Chiesa degli Eremitani che custodisce gli affreschi di Andrea Mantenga e Prato della Valle celebre piazza ellittica tra le più grandi d’Europa circondata da un canale e contraddistinta dall’isola centrale (isola Mummia). La provincia di Padova è altrettanto ricca, castelli medievali e ville nobiliari caratterizzato il paesaggio dei Colli Euganei, da vedere il Castello di S. Pelagio, il Castello del Catajo, il Castello di Monselice, il Castello di Valbona, Villa Contarini, Villa Cornaro, Ca’ Marcello, Villa Emo. 59 13 Città PER Camminare E DELLA Salute Trieste in cammino per le vie del centro percorso Trieste è una città di confine con un occhio al mare Adriatico e l’altro al promontorio carsico, una città Mitteleuropea affacciata sul mare in cui le tracce della storia si sovrappongono convivendo armoniosamente. La camminata ha inizio dalla principale piazza della città, Piazza dell’Unità d’Italia storicamente chiamata piazza Grande, una vasta superficie rettangolare chiusa su tre lati da splendidi palazzi mentre il quarto si affaccia direttamente sul mare. Sul fondo della piazza sorge il Municipio, edificato del 1877 da Giuseppe Bruni è contraddistinto da una serie di arcate e da una torre con orologio sopra la quale le statue di due mori, noti in città con i nomi di Micheze e Jacheze, battono le ore. Ai lati della stessa piazza segnaliamo Palazzo Modello; Casa Stratti che ospita uno dei caffè storici della città il Caffè degli Specchi; il Palazzo del Governo ora sede della Prefettura caratterizzato 60 dai mosaici, gli attuali che raffigurano lo stemma dei Savoia vennero a sostituire nei primi anni ’20 quelli originari che raffiguravano lo stemma imperiale austro-ungarico e i membri della casa imperiale; il Palazzo del Lloyd Triestino oggi sede della Presidenza della Giunta Regionale edificato per l’allora Lloyd austro-ungarico di navigazione a vapore; l’Hotel Duchi d’Aosta ed il barocco Palazzo Pitteri il più antico palazzo di piazza Unità. Nell’angolo a destra si trova la colonna sulla cui sommità si erge la statua di Carlo VI imperatore d’Austria che concesse a Trieste lo status di porto franco mentre al centro di fronte al Municipio troviamo la Fontana dei Quattro Continenti (1751 – 1754) edificata a rappresentazione di Trieste come città della fortuna proprio grazie all’istituzione del porto franco, la fontana è costituita da quattro statue allegoriche che richiamano i quattro continenti allora conosciuti (Europa, Asia, Africa e America), sulla sommità una figura femminile alata adagiata sulle rocce del Carso e circondata dalle ricchez- La salute sui percorsi fitwalking ze frutto dei commerci rappresenta la città. Da Piazza Unità, seguendo le rive, si prende poi a destra inoltrandosi nel quartiere noto come Borgo Teresiano il cui nome deriva dalla sua fondatrice Maria Teresa d’Austria che fece bonificare la zona delle antiche saline e, sui terreni sottratti al mare, attorno al Canal Grande (oggi noto come Canale di Ponterosso) trafficato molo mercantile fece edificare un rione completamente nuovo in stile neoclassico. All’inizio fu abitato principalmente da mercanti e commercianti, al piano terra trovavano sistemazione i magazzini, al primo le stanze padronali, al secondo gli uffici e al quarto le stanze dei domestici. Risalendo il canale si incontra prima Palazzo Carciotti oggi sede della Capitaneria di Porto, prospiciente il mare e facilmente riconoscibile dalla sua cupola azzurra e poi la chiesa di S. Antonio Taumaturgo realizzata in stile neoclassico dall’architetto Pietro Nobile nella prima metà dell’800, ai tempi della sua realizzazione il canale raggiungeva la base della scalinata posta in facciata. Ritornando verso piazza dell’Unità attraverso parte della zona pedonale si giunge in Piazza della Borsa la cui toponomastica deriva dall’omonimo palazzo oggi sede della camera di commercio la cui facciata contraddistinta da un colon- nato dorico richiama quella di un tempio greco, tra le statue allegoriche poste alla sommità vi sono raffigurati anche la città di Trieste e il Danubio. A sinistra della Borsa si trova il massiccio palazzo del Tergesteo progettato per fungere da centro destinato al commercio, a destra della borsa vi è invece Casa Rusconi uno dei pochi esempi di architettura barocca, tra i palazzi che si affacciano sulla piazza segnaliamo inoltre Casa Bartoli edificio in stile Liberty che coniuga al meglio le esigenze commerciali e residenziali: le grandi vetrate contraddistinguono i locali commerciali mentre la veranda con il giardino d’inverno separa la parte pubblica da quella privata. Attraverso la Galleria del Tergesteo, sede di eleganti negozi, si giunge di fronte al Teatro Comunale Giuseppe Verdi costruito in stile neoclassico traendo ispirazione dal Teatro alla Scala di Milano. Per i più allenati l’itinerario può proseguire costeggiando il mare fino al Castello di Miramare, che dista circa 8 Km dal centro della città, voluto attorno alla metà dell’Ottocento dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per vivere insieme alla consorte Carlotta del Belgio offre la testimonianza di una lussuosa dimora nobiliare circondata da un parco rigoglioso a picco sul mare. 61 13 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Camminare in città non solo rappresenta una comoda soluzione per potersi ricavare sotto casa il proprio angolo per l’attività motoria, ma è anche un felice connubio per unire all’attività visite di città storiche e architettonicamente importanti (per chi non ha la fortuna di abitarci), e Trieste ne è certamente un esempio. Naturalmente camminare in città è leggermente diverso rispetto al camminare su percorsi studiati (o nati) appositamente per muoversi. La camminata avrà obbligatoriamente delle interruzioni dovute al rispetto delle regole stradali, all’attenzione al passaggio di auto, motociclette, biciclette e altri pedoni. Sarà però altrettanto stimolante e positiva. Fare fitwalking, soprattutto se l’obiettivo e quello del benessere o della salute, non significa fare delle gare, doversi esercitare utilizzando metodologie di allenamento sofisticate. Si tratta di camminare in modo energico, de62 ciso, vigoroso – ricordate che solo a 6Km/h o più possiamo parlare di cammino sportivo, veloce – pur potendo godere delle bellezze che ci circondano e rispettando il codice della strada. Il percorso proposto per Trieste ha il vantaggio che può essere protratto e sviluppato anche ai margini della città. Raggiungere il Castello di Miramare è non solo un bellissimo itinerario, ma anche un momento per camminare in un bellissimo scenario paesaggistico e trovare alla fine uno dei più interessanti monumenti dal punto di vista architettonico e di collocazione. Per chi dovesse giungere da fuori Trieste sono certo che il viaggio ne varrà la pena; per chi è normalmente a Trieste non mi resta che dire: ma quanto siete fortunati! La salute sui percorsi fitwalking come raggiungere Trieste In auto autostrada A4 Venezia/Trieste casello del Lisert prendere l’uscita Sistiana e poi la strada costiera SS14 oppure uscire all’uscita del Lisert e prendere la SS20 In pullman ci sono diverse autolinee che collegano Trieste alle principali città italiane ed internazionali per informazioni www.autostazionetrieste.it In treno collegamenti ferroviari con tutta Italia, stazione di riferimento Stazione Centrale di Trieste che si trova a pochi minuti dalla piazza principale In aereo l’Aeroporto Internazionale di Ronchi dei Legionari è collegato alla Stazione Ferroviaria da un autobus navetta In nave collegamenti marittimi con le città della costa istriana e con le località balneari di Grado e Lignano info Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia www.turismofvg.it Tel.: 800 016 044 info @turismo.fvg.it cosa fare, dove andare Trieste è una città di confine tra il Carso e il mare dove si respira un’aria speciale un po’ mitteleuropea che ha ispirato grandi letterati come James Joyce, Italo Svevo e Umberto Saba. Il territorio circostante è altrettanto affascinante, la costeria dalle bianche falesie con le sue piccole baie ed i sentieri intrisi dei profumi della macchia mediterranea, i castelli di Miramare e Duino, il promontorio carsico con colori, tradizioni e sapori inconfondibili e aspetti naturalistici particolari tra cui la Grotta del Gigante, la cavità turistica più grande al mondo, le riserve naturali di Miramare, Duino e della Val Rosandra e la pittoresca cittadina istroveneta di Muggia. 63 14 Città PER Camminare E DELLA Salute Non solo terme a Salsomaggiore percorso Salsomaggiore Terme è un centro termale di fama internazionale inserito in un’oasi verde a soli 30 minuti da Parma. Circondato da dolci e verdi colline è un luogo ideale per abbinare alle cure termali delle piacevoli uscite di Fitwalking alla scoperta del suo territorio. Proponiamo a questo proposito due percorsi immersi nel verde molto piacevoli anche nei mesi più caldi. ITINERARIO 1 Salsomaggiore. Percorso “Della Lucciola” Questo percorso viene chiamato dai salsesi il “Percorso della Lucciola” dal nome del ristorante, ora chiuso, presente sul percorso posto su un piccolo colle appena fuori Salsomaggiore Terme. Questo itinerario è molto conosciuto e 64 frequentato, capita così molto spesso di percorrerlo in compagnia o di incrociare runners, podisti e fitwalkers. Il percorso è relativamente breve, 7,4 Km, ma non banale, si parte dalla nuova Piazza Berzieri davanti alle storiche terme di Salsomaggiore, i primi chilometri si percorrono in salita costante ed ombreggiata, la pendenza richiede un po’ di allenamento per evitare di scollinare in debito d’ossigeno, la fatica è però ricompensata da uno stupendo panorama sulle dolci colline circostanti. Dopo poche centinaia di metri, sulla costa panoramica, la strada inizia una discesa abbastanza marcata che ci riporta a Salsomaggiore. ITINERARIO 2 Salsolonga. Un percorso all’interno del Parco Regionale Fluviale dello Stirone Questo tracciato offre ai fitwalkers la possibilità di praticare un paio d’ore di cammino La salute sui percorsi fitwalking vigoroso al cospetto di uno stupendo paesaggio collinare, dove storia e bellezza si fondono con estrema naturalezza. Si parte all’ombra del Castello di Scipione, a Scipione Castello a pochi chilometri da Salsomaggiore, castello risalente all’XI secolo ancora abitato dalla famiglia fondatrice i Pallavicini, e si sale per costa Lame da dove si può ammirare il borgo fortificato di Vigoleno, nelle giornate limpide lo sguardo spazia fino al crinale appenninico da dove svettano le cime del Monte Cusna e dell’Alpe di Succiso. Si scende poi fino al parco del torrente Stirone, parco fluviale regionale dal 1988, questo piccolo corso d’acqua è di grande importanza storica e culturale si narra che lungo il suo corso, a Fidenza, il Santo Donnino com- pì il suo primo miracolo trasportando la sua testa tagliata dai messi imperiali romani al di là delle acque e depositandola dove ora sorge il duomo, più a valle a Fontanelle il torrente ha visto nascere lo scrittore Giovanni Guareschi. Durante la costruzione dell’autostrada A1 le cave di sabbia hanno inoltre portato alla luce importanti ritrovamenti di abitanti dell’antico mare padano come balene, pesci marini e conchiglie fossili. I chilometri all’interno del parco sono piacevolmente ombreggiati e si cammina in un sentiero scorrevole e profumato, pur essendo a pochi metri dalla strada si è completamente immersi nella natura. Il percorso misura 12,6 Km di cui circa 7 Km su strada asfaltata a basso traffico ed i restanti su sterrato. 65 14 Città PER Camminare E DELLA Salute come raggiungere il percorso Per raggiungere Salsomaggiore Terme: in auto A1 Milano – Bologna uscire al casello di Fidenza e seguire le indicazioni per Salsomaggiore - Tabiano; A21 Brescia – Torino uscire al casello di Fiorenzuola e seguire le indicazione per Salsomaggiore – Tabiano oppure a Fiorenzuola imboccare l’autostrada A1 MI-BO e uscire a Fidenza. in treno linea Milano-Bologna, Brescia-Fidenza, La Spezia-Fornovo scendere alla stazione di Fidenza e prendere il metropolitano FS Fidenza-Salsomaggiore. Per raggiungere Scipione Castello: da Salsomaggiore (2 Km) da Viale Porro proseguire fino al bivio per Scipione Castello info Salsomaggiore Terme Turismo www.portalesalsomaggiore.it Tel.: 0524/580211 [email protected] 66 La salute sui percorsi fitwalking commento tecnico I percorsi proposti sono entrambi molto adatti al fitwaking dalla configurazione altimetrica non proibitiva ed un buon fondo stradale che consente di affrontarli a passo sportivo, una bella opportunità per i fitwalkers ben condizionati al fine di migliorare la propria tecnica e stimolare l’apparato cardio-circolatorio utilizzando variazioni di ritmo e tratti di interval training. I tratti in asfalto sono più adatti al cammino veloce, ma il fatto di poter variare sui due tipi di fondo stradale potrà anche permettere una sollecitazione muscolare dell’esercizio diversificata e trarne vantaggi ulteriori. I neofiti e chi vuole solo cimentarsi in una bella passeggiata possono godere dello splendido panorama della collina parmigiana sentendosi come in un libro o in un film, nel ricordo di Giovanni Guareschi, che nacque proprio in questi luoghi, e del suo celebre personaggio Don Camillo. cosa fare, dove andare Salsomaggiore Terme è un centro termale di fama internazionale, le sue acque termali erano già apprezzate ed utilizzate in epoca preromana. La struttura urbanistica ed architettonica della cittadina si definiscono nei primi decenni del ‘900 secondo uno schema tipico delle “villes d’eau” dell’epoca che culmina nelle Terme Berzieri monumento in stile Liberty, simbolo di Salsomaggiore Terme. Il territorio offre rinomate località quali Parma, Piacenza, i “luoghi Verdiani” ed i “Castelli del Ducato di Parma e Piacenza”. 67 15 Città PER Camminare E DELLA Salute Alla scoperta del Parco Boschi di Carrega percorso Il Parco Boschi di Carrega, istituito nel 1982, è il primo Parco della Regione Emilia Romagna. Si estende sui terrazzi fluviali quaternari fra il fiume Taro e il torrente Baganza ed ha una estensione di circa 1270 ettari (2600 ettari considerato anche il Pre parco). E’ gestito da un Consorzio di enti locali costituito dai Comuni di Parma, Collecchio, Sala Baganza, Felino e Fornovo e dalla Provincia di Parma. Tutela un’area boscata collinare di grande interesse naturalistico e storico culturale. Fu infatti luogo di villeggiatura e riserva di caccia delle famiglie ducali, già dalla seconda metà del ‘500 con i Farnese. La tradizione venatoria continuò con i Borbone e Maria Luigia d’Austria, fino agli ultimi proprietari, la famiglia Carrega. L’area protetta 68 presenta una grande diversità di ambienti: ai boschi si alternano vaste radure, coltivi, giardini storici e specchi d’acqua. L’area meridionale del Parco è inoltre occupata dai calanchi, rilievi argillosi di origine marina formatisi 5/6 milioni di anni fa. Oltre la metà della superficie del Parco è occupata da boschi, con prevalenza di querceti misti a rovere e cerro, ma anche da castagneti e boschi di valenza storica come la Faggeta di Maria Amalia, i giardini monumentali e i piccoli nuclei di conifere presenti intorno ai laghi. Nell’area protetta e nelle vicinanze sono presenti alcuni gioielli architettonici, come le Ville del Casino dei Boschi e del Ferlaro, residenze estive delle famiglie ducali e numerose testimonianze di interesse storico come il Bagno di Maria Amalia, la ghiacciaia del Casino dei Boschi e, nelle vicinanze, la Pieve medievale di Talignano e l’acquedotto Farnese, in località Castella- La salute sui percorsi fitwalking ro. Nelle vicinanze si possono visitare la Corte di Giarola, sede del vicino Parco del Taro e la Rocca di Sala Baganza. L’itinerario Fitwalking di Sala Baganza è un percorso immerso nel bosco lungo l’anello in asfalto di Via Capanna, lungo 5 km e mezzo. Il traffico nei fine settimana è limitato ai soli residenti, rendendo l’itinerario sicuro e tranquillo. Il circuito costeg- gia e sovrasta la storica Faggeta di Maria Amalia, uno dei punti più suggestivi del Parco e boschi misti di querce e il punto più alto giunge al rilievo di Monte Castione (320 m). Un tratto del circuito costeggia il Centro Recupero Animali Selvatici del Parco che si occupa della cura e della restituzione in natura di piccoli mammiferi e ungulati. come raggiungere il parco In auto dall’autostrada A1, al casello Parma ovest prendere la Via Emilia in direzione Parma e passato il ponte sul fiume Taro immettersi sulla strada per Collecchio a destra. Dall’autostrada A15 in direzione nord uscita al casello di Fornovo e tenere la direzione Collecchio e Sala Baganza. Da Parma città, tenere la Statale della Cisa in direzione La Spezia e a Strabella girare a sinistra per Sala Baganza (Km 15) In treno dalla stazione di Parma si deve raggiungere il centro e da via Mazzini, autobus N°6 per Sale e Felino. 69 15 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Il Parco Boschi di Carrega, nei suoi tratti non asfaltati, consente di avvicinarsi alla tecnica del Fitwalking Cross. Il Fitwalking Cross si differenzia dal tradizionale Fitwalking per l’ausilio dei bastoncini durante la sua pratica, il terreno ideale è appunto quello non asfaltato in cui l’utilizzo dei bastoni consente, con un’azione di appoggio e spinta, di non perdere la dinamicità del passo. Nei tratti asfaltati consigliamo di praticare il tradizionale Fitwalking tenendo presente che le diverse asperità da affrontare dovranno richiedere un adeguamento della tecnica: in salita si accorcia leggermente il passo e si tende ad una maggiore inclinazione del busto in avanti, in discesa al contrario il passo si allunga e diminuisce la frequenza. info Parco Regionale dei Boschi di Carrega Tel. 0521-836026 e-mail: [email protected] 70 cosa fare, dove andare Il territorio che circonda il Parco Boschi di Carrega è ricco di itinerari storici, naturalistici ed enogastronimici, la provincia di Parma offre infatti un paesaggio naturale e variegato che si estende tra il Po e il crinale appenninico con tanti piccoli centri densi di storia, castelli, pievi medievali e teatri. Da vedere: Parma, città piena di grazia dalla gran tradizione musicale e culturale, consigliamo di visitare il Duomo, il Battistero, il Palazzo Ducale e la Casa di Arturo Toscanini e il Teatro Regio. In provincia si può scegliere tra itinerari artistici e optare per le grandi dimore storiche come la Reggia di Colorno, Villa Pallavicino e la Casa Natale di Giuseppe Verdi a Busseto oppure concedersi un pausa di relax e benessere alle Terme di Salso e Tabiano . La salute sui percorsi fitwalking 71 16 Città PER Camminare E DELLA Salute A Firenze sulle tracce di Dante percorso Firenze è tra le città italiane più conosciute, le immagini dei suoi scorci più tipici sono negli occhi di tutti, proponiamo quindi un itinerario meno consueto che consenta di vivere il fascino medievale della città alla scoperta della Firenze di Dante. Poeta simbolo della città vi ha vissuto a cavallo tra il duecento ed il trecento, la città era già fiorente e densamente popolata, contesa tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Il nostro percorso inizia da Porta San Gallo, di fronte a Piazza della Libertà, uno degli antichi ingressi della città da cui passavano persone e merci provenienti dal nord, la sua costruzione fu voluta nel 1285 da Rolandino da Canossa capitano di parte guelfa, la conferma di tale appartenenza è data dalla presenza di due leoni che rappresentano questo schieramento. Si prosegue 72 poi per uno dei simboli che ha dato il nome alla stazione principale la Basilica di Santa Maria Novella, la cui costruzione fu iniziata nella prima metà del Duecento. L’esterno si contraddistingue per il contrasto cromatico tra marmi bianchi e verdi che formano dei disegni geometrici, all’interno, nella Cappella Strozzi, troviamo un affresco del Giudizio Universale raffigurato secondo gli schemi che tracciò Dante nella Divina Commedia, nel quale è presente tra gli eletti lo stesso poeta. Lasciata Santa Maria Novella si prosegue verso la casa natale del Sommo poeta ora sede del museo a lui dedicata, non è possibile verificare se la sua residenza fosse effettivamente nello stesso palazzo in cui è ospitato il museo, sicuramente la zona, accanto alla Chiesa di Santa Margherita de’ Cerchi è corretta in quanto la indica nei suoi scritti, in questa chiesa ha sposato Gemma Donati, conobbe probabilmente Beatrice e qui si trova la tomba di suo padre e non si esclude che La salute sui percorsi fitwalking possa essere sepolta lei stessa. Dalla Casa di Dante si arriva al Palazzo del Bargello, detto anche Palazzo del Popolo, nel quale si amministrava la giustizia; oggi questo imponente palazzo medievale ospita una delle collezioni più importanti di Firenze: il Museo Nazionale del Bargello dove si trovano capolavori come il David di Donatello e opere di Michelangelo e Benvenuto Cellini. Nella Cappella del Bargello dipinta dalla scuola di Giotto si trova una raffigurazione di Dante. L’itinerario si conclude raggiungendo dopo aver percorso circa 4 Km Piazza della Signoria, uno dei simboli della città contesa da Guelfi e Ghibellini, cuore pulsante della città suggellato dalla costruzione del trecentesco Palazzo della Signoria sede temporanea di Cosimo I de’ Medici e poi sede del Governo. come raggiungere Firenze In auto: da Milano A1 Bologna - Firenze uscita Firenze Nord. Da Genova A12 fino a Viareggio e seguire con l’A11 per Firenze uscita Firenze Nord. Da Roma A1 Roma - Milano uscita Firenze Sud In treno: stazione ferroviaria di Santa Maria Novella che è situata nel centro della città. Firenze Rifredi, vicina all’ospedale Careggi, e Firenze Campo di Marte, vicino allo stadio, sono le altre stazioni della città. In aereo: Aeroporto Amerigo Vespucci situato a pochissimi chilometri dal centro storico è ben collegato con taxi, navette ed autobus. 73 16 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico In un insieme di percorsi dedicati al fitwalking ed alla salute, ma che non vogliono dimenticare anche la città e le possibilità che essa offre, pensare ad un tracciato che avesse più le caratteristiche della camminata tra storia e cultura che quelle del tracciato sportivo ha un senso leggibile. Il senso sta nell’idea che le città hanno molti risvolti per essere “camminate”. E’ un bel termine pensare che una città possa essere camminata. Ci da l’impressione di conquista ma anche di familiarità. In fondo camminare una città può anche essere visto come una conquista di civiltà, come un’opportunità di miglior qualità di vita, come strumento per ottenere dalla città situazioni che possono aiutarci a stare meglio: più in forma, in maggior salute. L’itinerario 74 proposto non rappresenta certo il percorso di riferimento e così tecnico sul quale praticare il fitwalking o il proprio allenamento. Rappresenta però di certo, come già ho detto, il miglior modo per godere a pieno di una città. Per viverla meglio. Per amarla di più. Per conoscerla più a fondo. Visitare una città a piedi permette infatti non solo di fare movimento ma di viverla, godendo di scorci caratteristici e di soffermarsi su particolari che ci sfuggirebbero anche correndo o passando in bicicletta. Inoltre è un’occasione di visita turistica per chi non vi abita. Se parliamo di Firenze non possiamo poi dimenticare che scoprirla a piedi è un arricchimento, un immergersi nella storia e nella cultura italiana. La città di Dante ci aprirà una strada nuova e ci offrirà emozioni enormi. info Firenze Turismo www.firenzeturismo.it La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Firenze e il territorio circostante sono una fonte pressoché inesauribile di bellezze storiche, artistiche, architettoniche e naturalistiche che meritano una visita. Non si può lasciare Firenze senza aver visitato la Basilica di Santa Croce, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio con la Galleria degli Uffizi e il Corridoio Vasariano, Ponte Vecchio, Santa Maria Novella e Palazzo Strozzi, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore con il suo campanile progettato da Giotto, la Galleria dell’Accademia che custodisce il David di Michelangelo, la Chiesa di Santo Spirito e Palazzo Pitti con i Giardini di Boboli. Anche nei dintorni della città la scelta è ampia e variegata le dolci colline del Chianti nascondono borghi unici, la Valdelsa ospita la più grande palude interna italiana il Padule di Fucecchio,la Montagna Fiorentina è terreno ideale per gli appassionati di escursionismo, il Mugello e la Valdarno coniugano natura e storia. 75 17 Città PER Camminare E DELLA Salute Il Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli percorso Il Parco Regionale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli è localizzato lungo la costa compresa tra Viareggio e Livorno e si estende per 24.000 ettari. Pur essendo al centro di un’area fortemente urbanizzata questo territorio ha mantenuto notevoli caratteri naturali tanto che vi si trova dei tratti di area costiera non edificata. Il parco si sviluppa tra la Provincia di Pisa e la Provincia di Lucca ed è caratterizzato dalla presenza di grandi Tenute e fattorie, ancora oggi presenti nel parco, risalenti al XV e XVI secolo. Le Tenute erano governate da un ministro alle cui dipendenze lavorava un certo numero di lavoratori a cui si affiancavano operai assunti temporaneamente in caso di necessità straordinarie, al loro interno venivano svolte princi76 palmente attività quali la produzione di legname, lo sfruttamento delle praterie per il pascolo degli animali, la pesca e la caccia come nelle Tenute di San Rossore, Coltano e Castagnolo, Migliarino e Tombolo ubicate nell’area pisana. Le fattorie (Vecchiano, Casabianca e Collesalvetti) basavano invece la loro economia sul podere e sulla conduzione mezzadrile. Alcune di queste Tenute sono ubicate nelle zone di libero accesso altre visitabili solo se accompagnati dalle guide, diverse sono infatti le modalità di accesso e di visita ai territori del Parco. Vi sono appunto zone di libero accesso, altre alle quali è possibile accedere solo con appositi permessi e infine aree di proprietà privata. Fanno parte dei territori senza limitazioni la Tenuta Borbone e Macchia Lucchese, il lago e il padule di Massaciuccoli, la bonifica di Vecchiano, parte della Tenuta di Migliarino, la Tenuta di Tombolo e quella di Coltano. Gli altri territori sono o non La salute sui percorsi fitwalking fruibili, come la parte occidentale della Tenuta di San Rossore e le zone militari della Tenuta di Tombolo, o fruibili solo in determinati giorni, come la Tenuta di San Rossore, o accessibili con accompagnamento delle guide del Parco, come la Tenuta di Migliarino. Gli itinerari all’interno del Parco sono molteplici tra questi ne suggeriamo uno che copre la parte più a nord del Parco e parte da Viareggio, precisamente dal Viale dei Tigli (tra Torre del Lago e Viareggio) e si snoda su strade sterrate all’interno della pineta di ponente tra pini secolari e macchia mediterranea fino a sbucare sull’arenile preceduto da un retro duna intatto e suggestivo che prosegue sino al mare. Il percorso è prevalentemente su sabbia compatta e strade sterrate con leggeri saliscendi lungo i crinali delle antiche dune ora coperte dalla vegetazione. come raggiungere il parco Il Parco Regionale di Migliarino San Rossore e Massaciuccoli è situato tra Viareggio e Livorno, è raggiungibile: in auto dall’autostrada A12 Genova – Rosignano uscita Pisa Nord o Pisa Centro; dall’austostrada A11 Firenze – Mare casello Pisa Nord; in auto utilizzando la viabilità ordinaria Superstrada Firenze – Pisa – Livorno; SS1 Aurelia; SS12 dell’Abetone e del Brennero; SS224 ; SS67; SS206 in treno Stazione Ferroviaria di Pisa 77 17 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Le caratteristiche di questo percorso permettono diverse soluzioni tecniche e un utilizzo molto variegato. La suggestione dei sentieri in terra battuta, sabbia e terreno misto è notevole e ben contribuisce a un cambio di superficie, soprattutto per chi è solitamente abituato all’asfalto, senza che ciò possa creare particolari problemi. La distanza complessiva di 10 Km è ideale sia per i principianti che per camminatori o fitwalkers più esperti che possono usufruire dei diversi saliscendi e del fondo stradale più impegnativo per introdurre dei lavori di fartleck. Per i principianti vi è l’incanto dell’ambiente naturalistico che contribuirà certamente a rendere più scorrevoli i chilometri percorsi. Visto il fondo in sabbia e terra questo percorso è particolarmente adatto per il fitwalking cross o altre forme di cammino con i bastoni: condizioni che renderanno particolarmente piacevole ed affascinante affrontare salitine e discese e i passaggi lungo i crinali delle antiche dune. 78 cosa fare, dove andare La Versilia è un territorio di grande vocazione turistica, celebri le località costiere come Viareggio e Forte dei Marmi e i comuni ai piedi delle Alpi Apuane, snodo tra terra e mare, come Camaiore, Massarosa, Pietra Santa e Seravezza. Il Litorale Pisano è incastonato nel Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli si distingue per le sue ampie spiagge circondate da pinete e dune a due passi da importanti città d’arte come Lucca caratterizzata dalle sue mura di periodo rinascimentale che si estendono per più di 4 chilometri e Pisa conosciuta in tutto il mondo per il Campanile di Santa Maria meglio conosciuto come “Torre Pendente” o “Torre di Pisa”. info Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli www.parcosanrossore.org Tel.: 050/539111 La salute sui percorsi fitwalking 79 18 Città PER Camminare E DELLA Salute Il sentiero francescano percorso Il sentiero tra Assisi e Gubbio conosciuto come il sentiero francescano prende il nome da San Francesco non solo per il fatto che egli lo compì molte volte con i suoi frati per recarsi alla Verna ma anche perché è al centro di un episodio fondamentale della sua giovinezza. Quando nel 1206 Francesco riconsegnò al padre tutti i beni terreni partì solo e vestito di una specie di saio alla volta di Gubbio, città in cui poteva contare sull’amicizia di Giacomo Spadalonga per poter riprendere con maggior vigore la sua opera di conversione e di ricostruzione materiale e spirituale della chiesa. Questo itinerario di 50 Km circa non ha solo una valenza spirituale è anche di grande interesse storico-architettonico e paesaggistico, è diviso in tappe dal chilometraggio accessibile a tutti. 80 Primo tratto: Assisi – Pieve San Nicolò Km 9 circa Partendo dall’attuale Porta San Giacomo di Assisi ci si dirige verso Pieve San Nicolò e da lì si prosegue alla volta di Valfabbrica fino alla località Il Pioppo che segnava il confine tra i boschi ed i campi coltivati. Secondo tratto: Pieve S. Nicolò – Valfabbrica Km 4,5 circa La leggenda narra che durante il viaggio San Francesco trovò ospitalità presso il monastero benedettino di Valfabbrica che oggi conserva dell’antica abbazia solamente il rosone centrale e tre monofore nelle fiancate mentre si è persa la struttura absidale originale. Terzo tratto: Valfabbrica – Coccorano Km 3,5 circa Da Valfabbrica si prosegue in direzione di Gubbio passando il Chiascio e risalendo la strada sotto Coccorano. Si narra che in questo tratto il frate subì un’aggressione da parte La salute sui percorsi fitwalking di un gruppo di briganti ed in seguito a ciò chiese accoglienza agli abitanti del posto trovando rifugio presso il vicino castello di Coccorano. Quarto tratto: Coccorano – Biscina Km 13 circa Si continua in direzione Vallingegno, oltrepassando il castello di Biscina, un tempo confine tra i comuni di Gubbio e Valfabbrica e punto fondamentale per il controllo strategico. Quinto tratto: Settimo tratto: Fassia – Gubbio Km 7 circa Il viaggio verso Gubbio termina ripercorrendo i passi di San Frencesco entrando in città dall’attuale porta di San Pietro per incontrare Giacomello Spadalonga sul cui fondaco intorno al 1240 vengono costruiti la chiesa ed il convento di San Francesco. Inizialmente i francescani si erano stabiliti alle porte della città nella piccola chiesa di Santa Maria della Vittoria ottenuta dai benedettini di San Pietro. Biscina – Vallingegno Km 8 circa Lungo la strada si possono ammirare monumenti cardine per il francescanesimo la Chiesa di Caprignone, l’Abbazia ed il castello di Vallingegno e l’Eremo di San Pietro in Vigneto. Sesto tratto: Vallingegno – Fassia Km 6 circa Quasi al termine del tragitto, ormai poco distanti da Gubbio, si attraversano luoghi nei quali molti pellegrini si concentravano per avere ospitalità e cura fuori dalle mura, in quei luoghi sorsero due ospedali Santa Maria di Fonte Salice o Montebaroncello e Santa Maria Maddalena di Fassia per curare e portare assistenza ai lebbrosi. 81 18 Città PER Camminare E DELLA Salute come raggiungere Assisi In auto da Nord autostrada A14 Adriatica uscita di Cesena (150 Km da Assisi) e proseguimento per Perugia (E45) fino all’uscita per Assisi e autostrada A1 del Sole uscita Valdichiana fino a raggiungere Perugia proseguimento per Cesena (E45) fino all’uscita per Assisi. Da Sud autostrada A14 Adriatica uscita Civitanova Marche proseguimento per Foligno – Perugia fino all’uscita per Assisi e autostrada A1 del Sole uscita di Orte si prosegue sulla E45 in direzione Perugia – Cesena fino all’uscita per Assisi In treno collegamenti ferroviari con tutta Italia, stazione di riferimento Assisi/S.Maria degli Angeli In aereo l’Aeroporto Internazionale “Leonardo da Vinci” Fiumicino Roma è collegato ad Assisi da un autobus navetta info Ufficio del Turismo di Assisi Tel.: 075 8138 680 [email protected] 82 commento tecnico Una proposta molto particolare questa del tracciato Assisi-Gubbio. Una sfida da dividere a tappe, ma che i più temerari e preparati potrebbero anche affrontare in una soluzione unica. Io consiglio di godersela a tappe. Per chi è del luogo è occasione per cambiare itinerari tutto sommato prossimi alla residenza. Per chi dovesse raggiungere Assisi da fuori zona è una buona scusa per allungare di qualche giorno la visita. Tutti i tratti dell’itinerario sono immersi nella natura in un paesaggio stimolante dal punto di vista spirituale ricco di storia e scorci davvero unici. Il chilometraggio dei vari tratti non è proibitivo è consente di effettuare delle uscite di un’ora/un’ora e mezza circa (in quelli più brevi calcolando anche il ritorno) su distanze alla portata di tutti. I consigli in generale sono di: utilizzare calzature con un buon grip per una miglior aderenza anche sul terreno scivoloso, regolare il passo in La salute sui percorsi fitwalking relazione alla pendenza del tracciato, portare con sè una bottiglietta o una borraccia d’acqua per idratarsi, scegliere un abbigliamento comodo e in estate un cappellino per ripararsi dal sole ma soprattutto di godere di questa bellissima esperienza. Quello proposto è un itinerario dalla grande spiritualità che tocca anche l’anima. cosa fare, dove andare Ad Assisi e nei territori limitrofi tutto parla di San Francesco e Santa Chiara, gli edifici di culto sono tanti e bellissimi, preziosi testimoni di un passato lontano. Da non perdere la Basilica Superiore di San Francesco e la Basilica Inferiore dove sono custodite sin dal 1230 le spoglie mortali del santo e dove si possono ammirare gli affreschi di Giotto e Cimabue, la Cattedrale di San Rufino, la chiesa di Santa Maria Maggiore e la Basilica di Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola. Sul monte Subasio vale la pena visitare l’Eremo delle Carceri e l’Abbazia di San Benedetto. Tra gli edifici civili da vedere l’anfiteatro romano dell’inizio del I secolo d.c., la piazza del Comune con il Tempio di Minerva, il Palazzo del Capitano del Popolo e la Torre del Popolo. 83 19 Città PER Camminare E DELLA Salute Nelle Marche Fitwalking con vista mare percorso La città di Ancona sorge sulle pendici settentrionali del Monte Conero anche detto Monte d’Ancona che con i suoi 572 m di altezza è il promontorio più importante del medio Adriatico ed unico tratto di costa rocciosa calcarea da Trieste al Gargano. Proponiamo quindi due itinerari uno cittadino alla scoperta di Ancona ed uno alla scoperta della natura del promontorio. ITINERARIO 1 Alla scoperta di Ancona Il percorso inizia dalla Cattedrale di S. Ciriaco splendido esempio di romanico italiano ricco di influssi orientali. La cattedrale, in pietra bianca del Conero, domina il porto dall’alto del colle Guasco godendo di un panorama suggestivo. Scendendo lungo la scalinata laterale alla cattedrale si raggiunge piazza del Senato, 84 luogo dell’antico foro romano, qui si affacciano la Chiesa dei SS. Pellegrino e Teresa, il romanico Palazzo del Senato e alle sue spalle l’Anfiteatro romano eretto in età augustea. Proseguendo la discesa lungo via Ferretti e via Pizzeccolli si incontrano in successione il Museo Archeologico Nazionale delle Marche ricco di materiali greci e piceni provenienti da scavi locali, il Palazzo degli Anziani, la Chiesa del Gesù, la Chiesa di San Francesco alle Scale con il bel portale in stile gotico-veneziano, la Pinacoteca Comunale che comprende le principali opere dell’arte figurativa marchigiana e non solo dal 1400 ad oggi (Crivelli, Tiziano, Guercino). Si è arrivati così in Piazza del Plebiscito al centro della quale si trova la statua di Papa Clemente XII con la chiesa neoclassica di San Domenico e l’entrata al Museo della Città. Sulla piazza, cuore della vita notturna, si affaccia quello che fu durante il rinascimento il Palazzo del Governo con la torre civica risalente al Medioevo. La salute sui percorsi fitwalking Scendendo lungo il vicolo degli Orefici si raggiunge Corso Mazzini in cui si può ammirare la Fontana del Calamo anche detta delle “tredici cannelle”, attraversando piazza Roma si raggiunge corso Garibaldi, l’asse viario principale, che si estende fra piazza Cavour e il porto. Tornando in via della Loggia, una volta centro commerciale della città, si può ammirare il portale in gotico fiorito della Loggia dei Mercanti un tempo mercato delle merci che arrivavano via mare. Merita la vista anche la minuscola chiesa romanica che si incontra subito dopo, la Chiesa di Santa Maria della Piazza. Consigliamo infine di allungare il percorso di 500 metri circa e di visitare la Mole Vanvitelliana conosciuta come Lazzaretto, un’isola sull’acqua concepita dal Vanvitelli come struttura militare e sanitaria. ITINERARIO 2 Alla scoperta del Monte Conero, il “gomito d’Italia” Il promontorio del Monte Conero rappresenta l’unico elemento paesaggisticamente movimentato lungo quella piatta e monotona fascia sabbiosa che caratterizza il litorale adriatico dal Carso al Gargano. Il promontorio offre di se due immagini completamente diverse: una verticale assolata e panoramicamente maestosa nel versante a mare, l’altra più docile ombrosa che degrada verso l’entroterra. L’itinerario si prefigge di mettere in luce proprio questo dualismo, partendo da Poggio d’Ancona, facilmente raggiungibile da Ancona seguendo la strada per Sirolo, si segue il sentiero sterrato in direzione Belvedere Nord punto panoramico posto a picco su uno sperone calcareo. Proseguendo verso la Chiesa di San Pietro e l’ex Convento dei Camaldolesi si incontrano piccole radure erbose come Pian di Raggetti che si aprono nei fitti boschi di leccio, pino domenistico, cipresso, carpino nero, ornello e roverella. Dall’ex convento si può poi proseguire o verso “Le Due Sorelle” punto panoramico a picco sul mare o verso la località di Stirolo. Dal 1987 le ricchezze geologiche, botaniche e storiche dell’area sono protette attraverso l’istituzione del Parco Regionale del Conero, il consorzio che gestisce il Parco ha realizzato una serie di sentieri segnalati che ne consentono la piena fruizione. 85 19 Città PER Camminare E DELLA Salute come raggiungere Ancona In auto da Nord e da Sud A14 uscita Ancona Nord o Ancona Sud. Dal Centro superstrada SS76 che collega Roma e l’Umbria con Ancona. In treno Stazione di riferimento Ancona Centrale da dove partono e transitano tutte le tipologie di treni tra cui Intercity ed Eurostar. La stazione dista circa 20 minuti a piedi dal centro. In nave il porto di Ancona è tra i principali dell’Adriatico ed è collegato con la Croazia, con la Grecia con la Turchia e scalo anche per le navi da crociera. In aereo l’aeroporto “Raffaello Sanzio” servito dalle principali compagnie nazionali, è ubicato nel comune di Falconara e dista circa 18 Km dal centro di Ancona collegato con treno ed autobus. info Regione Marche Assessorato al Turismo www.turismo.marche.it Sistema Turistico della Marca Anconetana www.marcaanconetana.it Tel.: 071/6629434 86 commento tecnico Percorso cittadino che permette di vivere e scoprire la città muovendosi e facendo esercizio fisico. Adatto ad un buon fitwalking sportivo, il percorso può essere svolto anche come itinerario turistico alla scoperta della città. Come tutti i percorsi cittadini esso deve raffrontarsi con la necessità del rispetto delle regole stradali e questo, nel caso di un fitwalking più sportivo, più veloce e dinamico, potrebbe rappresentare un piccolo inconveniente in quanto a brevi interruzioni di continuità. Il percorso completo (ossia sino alla Mole Vanvitelliana) misura circa 5 Km. Non presenta particolari difficoltà se non un tratto in lieve salita nella parte iniziale per raggiungere colle Guasco e conseguentemente un tratto successivo in lieve discesa. La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Ancona, capoluogo di regione, posta sul promontorio del Monte Conero si affaccia direttamente sul mare, questo è l’unico tratto di costa alta delle Marche ricco di grotte, scogli, insenature e piccole spiagge sabbiose. La vegetazione originaria della regione era quasi ovunque la foresta di latifoglie con pre- valenza di roverella che si ritrova oggi ampiamente nella baia di Portonovo. Oltre ad Ancona le attrattive turistiche della provincia sono molteplici, segnaliamo: le grotte di Frasassi e Genga, Jesi, Arcevia, Sassoferrato, Camerino, Loreto, Corinaldo, Osimo, Castellane di Suasa, Senigallia, Sirolo e Numana. 87 20 Città PER Camminare E DELLA Salute Scopriamo la città eterna attraverso i suoi parchi percorso Roma è una città che non ha bisogno di descrizioni, il suo patrimonio artistico è conosciuto in tutto il mondo ed il suo fascino è senza tempo. Oltre agli itinerari più noti mirati alla scoperta delle bellezze artistiche ed architettoniche della città è possibile conoscerla percorrendo a piedi i tanti parchi, delle vere e proprie oasi verdi in cui staccare dal traffico e dal caos cittadino e ritemprarsi facendo dell’attività motoria all’aria aperta. Le possibilità sono davvero molteplici, le passeggiate del Gianicolo e del Pincio sono le più conosciute; per una gita “fuori porta” pur restando in città o per godere di spazi più ampi è possibile scegliere tra diversi parchi ed aree verdi: il Parco del Pineto Sacchetti; il Parco degli Scipioni; il Parco del Colle Oppio dove si trovano resti monumentali di grande importanza come il padiglione della Domus Aurea neroniana, le Terme di Tito e di Traiano; il Parco della Mole Adriana; il Parco S. Gregorio al 88 Celio; Parco Savello anche noto come Giardino degli Aranci piccolo terrazzo sull’Aventino che affaccia sul Tevere; il Parco di Monte Mario posto sull’omonimo colle nella zona nord-ovest della città. Di grande interesse sono infine i parchi collegati alle grandi ville borghesi ed aristocratiche: i Giardini del Quirinale ed i Giardini di S. Andrea al Quirinale area verde nel cuore della città; i giardini di Villa Balestra adagiati sulla sommità dei Monti Parioli; i giardini di Villa Fiorelli; il parco di Villa Glori situato sulla collina che domina l’ansa del Tevere immerso tra i quartieri Parioli e Flaminio; i giardini di Villa Grazioli; il parco di Villa Ada Savoia tra i più ampi della città dove sono stati inseriti appositi percorsi attrezzati per lo sport; il parco di Villa Borghese tra i più estesi, delimitato da ben nove ingressi; il parco di Villa Torlonia che si estende lungo la via Nomentana per 16 ettari ed il parco di Villa Doria Pamphilj di cui proponiamo l’itinerario. Villa Pamphili è il più grande dei parchi romani e una delle ville meglio conservate. La villa ini- La salute sui percorsi fitwalking ziò a configurasi come fastosa residenza di campagna durante il pontificato di Innocenzo X a metà del ‘600, in quegli anni Camillo Pamphilj fece edificare il Casino del Bel Respiro con gli annessi giardini, ristrutturò l’edificio di Villa Vecchia e commissionò la realizzazione di alcune delle fontane principali del parco. Nel Settecento la Villa venne ampliata attraverso l’annessione di terreni limitrofi e venne realizzato il Giardino dei Cedrati, a fine ‘800 ci fu l’ultimo grande ampliamento della Villa con l’acquisizione della Villa Corsini a Porta San Pancrazio. L’intera Villa è di proprietà del Comune di Roma l’accesso al parco che dispone di percorsi ciclopedonali e percorsi ginnici attrezzati è quindi libero e gratuito. Questo grande parco è tra le mete preferite degli amanti del jogging, del fitwalking e del nordic walking che possono godere di un ambiente ricco di natura e storia. Costeggiando la Villa e seguendo i sentieri presenti nel parco si riesce a coprire una distanza di 7 Km circa su un terreno che non presenta difficoltà e accessibile a tutti, costeggiando il perimetro del parco si raggiunge invece una distanza di 12 Km. come raggiungere il parco Facilmente raggiungibile in auto Villa Pamphilj offre numerosi ingressi. Gli ingressi principali si trovano in Via Leone XIII 30, Via Leone XIII 74 – 75, Largo M.L. King 8, via Aurelia Antica 327 e 183, Via S. Pancrazio 10, Piazza di S. Pancrazio, Via Vitellia 76 e 102, Via della Nocetta 30. Sono presenti dei parcheggi in zona per lasciare l’auto. E’ possibile raggiungere il parco con i mezzi pubblici le linee autobus che effettuano il collegamento sono: 31 – 44 – 75 – 791 – 870 – 982. 89 20 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Il percorso di Villa Pamphilj è un percorso che si snoda all’interno di una delle ville più grandi di Roma un classico anche per i runners. Pur essendo all’interno della città il parco di Villa Pamphilj offre l’opportunità di muoversi in un ambiente assolutamente naturalistico, avendo la netta impressione di essere ben lontani dalla città. Lungo circa 6.5 Km, il percorso si snoda lungo un tracciato su sterrato ma molto ben battuto, caratteristica che non lo rende velocissimo come un percorso stradale ma sicuramente affascinante per il passaggio in un ambiente con molte caratteristiche interessanti dal punto di vista sia naturalistico che storico, e lo rende agevolissimo per la pratica di un buon fitwalking sportivo. E’ un percorso che si adatta facilmente sia ai principianti che a persone più allenate e che nella parte centrale presenta una serie di leggeri saliscendi che permettono di eseguire un buon lavoro di fartlek in modo naturale. Da sottolineare che la presenza di un punto jogging dove poter 90 cambiarsi, farsi una doccia e lasciare i propri oggetti, rende questo percorso fruibile più facilmente da tutti e in qualunque ora della giornata. cosa fare, dove andare Roma è sicuramente una delle città più famose e visitate del mondo, conosciuta per l’immenso patrimonio archeologico, artistico ed architettonico. I punti d’interesse sono centinaia segnaliamo quindi solo i luoghi da “cartolina” quei luoghi da non perdere che meritano assolutamente la visita: la Basilica di San Pietro e i Musei Vaticani con la Cappella Sistina, il Colosseo, la Basilica di San Paolo fuori le Mura, la Bocca della Verità, il Campidoglio, il Circo Massimo, Campo de’ Fiori, la Fontana di Trevi, i Fori Imperiali, Galleria Borghese, il Pantheon e Piazza Navona e Piazza di Spagna. info Portale turistico della città www.turismoroma.it Tel.: 06/0608 La salute sui percorsi fitwalking 91 21 Città PER Camminare E DELLA Salute Alla scoperta della Ciociara percorso La Ciociaria è identificata con la provincia di Frosinone terra al confine tra Campania ed Abruzzo, teatro di molte vicende storiche. Città come Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli con le loro cinte murarie del IV sec. a.C. sono straordinarie testimonianze lasciate delle popolazioni preromane degli Ernici e dei Volsci, mentre l’area archeologica di Cassino, il mercato romano di Ferentino e i Fasti verulani a Veroli i segni della grande espansione romana. Punto di demarcazione fra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie, al centro tra Roma e Napoli, fu un continuo territorio di scontro fino all’Unità d’Italia. La Ciociaria è un territorio anche di grande interesse naturalistico, la dorsale appeninica che la costeggia lungo il versante nord-orientale composta dai Monti Simbruini, Ernici e dai Monti della Meta, conferisce al paesaggio caratteristiche singolari. I Monti Ernici grazie alla presenza di alcune cime 92 superiori ai 2000 metri rappresentano il tetto della Ciociaria, caratterizzati dal fenomeno del carsismo sono ricchi di grotte e doline anche di grandi dimensioni come il Pozzo d’Antullo nel territorio di Collepardo, una grande voragine carsica con una circonferenza di circa 300 metri ed una profondità di 60. La leggenda narra di contadini miscredenti che, noncuranti della festa, iniziarono a “battere” il grano il giorno dell’Assunta, per intervento divino il tutto sprofondò fino a generare la cavità del pozzo. Il fondo attraverso un articolato sistema di cunicoli sotterranei è collegato con le Grotte dei Bambocci, gioiello della natura tempestato di stalagmiti e stalattiti. Il percorso che proponiamo porta a Prato di Campoli, pianoro erboso a 1.200 metri di altitudine circondato da boschi rigogliosi. A circa 3,2 Km dal bivio di S.Maria Amareno si giunge in località “Case Calcaterra” ad una curva a gomito denominata “Curva Paradiso” a quota 775 m, da qui inizia l’antica via per Prato di Cam- La salute sui percorsi fitwalking pali, utilizzata per secoli da pastori e contadini prima dell’avvento dell’attuale strada realizzata nel 1947. Il sentiero, per lunghi tratti ancora con i segni evidenti del lavoro dell’uomo, imbocca naturalmente la valle prospiciente e si innalza in direzione nord est verso il boscoso vallone di Prato di Campoli. L’antico tracciato segue il lato destro dell’evidente canale di scorrimento delle acque piovane e supera delle spettacolari formazioni rocciose aggirandole sul versante destro del bosco. La salita quasi sempre all’ombra della faggeta si sviluppa sul comodo sentiero sotto i bei pendii delle Montagne Cannavinole e di Forca Fura che dominano il percorso sul versante destro. Giunti al Casotto Comunale alla Fontana di Campali (1.108 m) si aggira alla destra e si prosegue nel bosco fino ai Pozzi Vecchi adiacenti al parcheggio che chiude la carrabile di Veroli. come raggiungere Veroli In auto autostrada A1 (Milano – Napoli) uscita Frosinone. S.S. dei Monti Lepini direzione Fiuggi. S.S. 155 “per Fiuggi “ direzione Fiuggi, dopo 6 Km bivio per Veroli (S.P. Verolana Seconda) In treno Treno Roma – Napoli via Cassino fermata Frosinone. La stazione di Frosinone è collegata a Veroli da un servizio autobus. 93 21 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Percorso molto adatto ad un trekking leggero. L’uso del fitwalking cross – con i bastoncini – è sicuramente più appropriato del classico fitwalking, sia per la natura del percorso che si sviluppa in salita, sia per il fondo stradale. Ci si troverà ad affrontare un dislivello complessivo di circa 360 mt. Certamente quindi non un trekking di enorme impegno ma sicuramente non del tutto semplice. Si tratta in ogni caso di un percorso adatto a tut- 94 ti, ma da affrontare con le dovute precauzioni sia nel ritmo che nell’attenzione al fondo stradale. Sarà necessario prevedere dalle 3 alle 4 ore di cammino trekking per completare il percorso. Lo scenario paesaggistico è molto bello ed affascinante e questo faciliterà sicuramente l’impegno e la durata della camminata. info Portale Turistico della Ciociaria www.ciociariaturismo.it Tel.: 0775/211417 [email protected] La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Veroli è uno dei centri della Ciociaria più ricchi di storia, cultura ed arte. Città ernica poi municipio romano ebbe grande importanza nel medioevo quale sede vescovile. Tanti sono i monumenti che attestano la sua importanza, della città pre-romana rimangono i resti di mura poligonali, all’epoca romana il foro, il camminamento del IV sec. d.C. e i Fasti Verulan, raro calendario con la commemorazione di alcuni eventi della storia romana. Al periodo medievale appartiene il Borgo S. Croce, la chiesa di Sant’Erasmo, l’Abbazia di Casamari e la Cattedrale di S. Andrea. Meritano inoltre la visita Anagni città del celebre “schiaffo di Anagni” dove si può ammirare il duecentesco palazzo di Bonifacio VIII, Alatri in cui spicca l’acropoli e le mura ciclopiche, Ferentino e la sua rocca le sue mura megalitiche ed infine il castello di Fumone con il giardino pensile costruito sui torrioni dell’antico maniero risalente all’epoca medievale utilizzato anche come prigione pontificia. 95 22 Città PER Camminare E DELLA Salute Una passeggiata nella valle del Fino percorso La natura in Abruzzo forma un quadro molto vario: pareti di roccia e foreste, orsi e camosci fanno da contraltare a dolci paesaggi collinari che degradano verso il mare. I grandi parchi come il Parco Nazionale del Gran Sasso – Monti della Laga, il Parco Nazionale della Maiella e d’Abruzzo ed il Parco SirenteVelino offrono paesaggi incantevoli e possibilità di passeggiate escursionistiche di alto livello. Le colline dell’entroterra si offrono come terrazze panoramiche da cui ammirare scenari meravigliosi e le località sulla costa con i loro ampi lidi sono mete ideali per rilassarsi e godersi sole, spiaggia e mare. L’itinerario che proponiamo attraversa una delle zone meno frequentate della provincia di Teramo, ubicata nella parte settentrionale della regione, ma sicuramente tra le più affascinanti e ricche di 96 tradizioni ovvero la valle del fiume Fino piccolo fiume che nasce dal Gran Sasso e sfocia nel fiume Saline. Da Silvi Marina, amena località balneare apprezzata per il suo arenile lungo più di 6 Km, si raggiunge Silvi Alta che offre una splendida veduta sull’Adriatico. Da qui attraverso la panoramica statale 553 si raggiunge in una decina di chilometri la storica città d’arte di Atri con il suo centro storico ricco di monumenti, palazzi signorili, musei e caratteristici vicoli e piazze è formato da un dedalo di viuzze che hanno conservato l’aspetto medievale. Proseguendo lungo la valle del Fino proseguendo lungo la provinciale si giunge a Villa Bozza centro di origine pre-romana e poi Castilenti. Dopo circa 4 Km troviamo Castiglione Messer Raimondo carattestico borgo medievale posto a 300 metri d’altezza, chi vuole ammirare il panorama della valle può raggiungere Montefino che conserva i resti di un castel- La salute sui percorsi fitwalking lo degli Acquaviva, duchi di Atri. Da qui si può proseguire fino a Bisenti, ricco di testimonianze medievali, da dove si raggiungono Villa Vomano e Basciano per poi fare ritorno ad Atri.Questo itinerario, in una valle non ancora toccata dal turismo di massa ma dal grande fascino per i suoi borghi medievali arroccati sulle colline, può ovviamente essere percorso in più tappe alternando eventualmente alcuni tratti in bici ed alcuni a piedi o avendo un auto di supporto, i comuni della valle distano tra di loro in media 10 Km così da consentire tappe non troppo impegnative. come raggiungere Silvi Marina In auto autostrada A14 Bologna – Taranto con uscita al casello Atri-Pineto. In treno arrivo alla stazione ferroviaria di Pescara o Giulianova e poi si prosegue con il treno regionale fino alla stazione di Silvi Marina. In aereo a soli 25 Km da Silvi Marina si trova l’aeroporto internazionale di Pescara. 97 22 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Un bel itinerario tra i borghi di questa parte di Abruzzo spesso meno conosciuta. Un itinerario turistico che potrebbe impegnare i camminatori sul territorio alcune giornate offrendo così l’opportunità di godere della ricca tradizione di ospitalità dell’Abruzzo. Per chi fosse stanziale questi percorsi rappresentano delle vere e proprie opportunità di pratica quotidiana. Il fatto di unire agli spostamenti tra un Borgo e l’altro la possibilità di visitare i singoli Borghi permette di intervallare un esercizio più intenso e continuativo ad una più tranquilla visita dei vari centri storici. I tratti di spostamento si effettuano su tracciati molto adatti alla pratica di un fitwalking veloce e dinamico, e divengono vera occasione di pratica sportiva. I percorsi sono semplici e affrontabili da tutti. Si dovrà a volte transitare su tratti stradali percorsi da autovetture e quindi è richiesta una certa attenzione. Il consiglio è quello di scegliere sempre il lato 98 sinistro della strada quando si cammina su direttrici percorse da mezzi a motore. In questo modo sarà più facile tenere sotto controllo il procedere delle auto e degli altri mezzi che si vedranno arrivare frontalmente e non invece colti alle spalle dal loro arrivo. La collocazione di questi itinerari permette la pratica l’intero anno. Ricordarsi delle classiche precauzioni da adottarsi nelle singole stagioni ed in relazione ai loro climi. Il fatto di potersi muovere da un Borgo all’altro permette di avere punti di riferimento chiari. Essendo i percorsi da affrontare a tappe sequenziali sarebbe ideale poter avere un appoggio esterno (un auto) che aspetta nel luogo scelto per l’arrivo di tappa. In caso contrario si dovranno affrontare in andata e ritorno e di conseguenza bisognerà programmare bene le tappe in relazione ai chilometri da affrontare. info Abruzzo Turismo www.abruzzoturismo.it Tel.: 800/502520 La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Abruzzo, regione di mare e di montagna, è in grado di soddisfare tutte le esigenze turistiche. Gli amanti della natura possono ritemprarsi a contatto con fauna e flora unici nei tre grandi parchi Nazionali quello d’Abruzzo, quello della Maiella ed il Parco Nazionale del Gran Sasso; gli amanti del mare distendersi al sole sui lunghi arenili sabbiosi di Giulianova, Alba Adriatica, Tortoreto e Vasto; gli amanti delle città d’arte e dei borghi antichi visitare Teramo, Chieti, Lanciano e Sulmona. 99 23 Città PER Camminare E DELLA Salute Il Matese il tetto del Molise percorso Il Matese è un territorio compreso tra Molise e Campania con un perimetro di circa 100 Km per un’estensione di circa 700 ettari, è un enorme massiccio calcareo con numerosi monti che sfiorano i 2.000 metri. E’ percorso fin dai tempi remoti da antiche carrarecce che danno la possibilità di raggiungere le parti alte percorrendo suggestivi sentieri. Tra questi ne proponiamo uno che parte ed arriva a Roccamandolfi, piccolo centro abitato di origine longobarda a quota 819 metri a circa 30 Km da Isernia. Un tempo era difeso dal castello medioevale che si erge sulla sommità del colle sulle cui pendici si distende l’abitato, il castello caratterizzato dalle sue torri circolari fu cinto d’assedio da Federico II nel 1221 nel corso della contesa fra Normanni e Svevi. La fortificazione è addossata sulle ripide pareti della 100 forra scavata dal torrente Callora, di fronte si staglia la mole di Monte Miletto (2.050 m), la cima più alta del Matese. Per visitare l’ambiente selvaggio caratterizzato dal corso del torrente è consigliabile partire dal ponte in pietra, dove la provinciale scavalca lo stesso fiume, nei pressi della fontanella posta all’ingresso della parta bassa dell’abitato. Si imbocca un sentiero che mostra antiche tracce di sistemazione con muretti in pietrame a secco e che si snoda poi a mezza costa, il percorso è parallelo al corso del torrente che si può ammirare in basso. Il corso d’acqua è stagionale gonfio d‘inverno per lo sciogliersi delle nevi dei monti del Matese e quasi in secca d’estate, per chi vuole vivere da vicino lo spettacolo suggestivo dell’ambiente intatto è possibile effettuare l’itinerario alternativo lungo il letto del fiume. Si potranno ammirare salti di acque limpide che si dividono in cento rivoli fra pareti calcaree a cui sono abbarbica- La salute sui percorsi fitwalking te piante di leccio. Nel periodo primaverile le ripide pareti grigie si colorano del bianco dei fiori delle piante sassifragacee. Il sentiero attualmente fa perdere le tracce alla sorgente posta in corrispondenza della rupe del castello. I più allenati possono proseguire in un trekking di maggiore impegno con alcuni passaggi tecnici fino a Castelpetroso. come raggiungere Roccamandolfi In auto da Isernia percorrendo la SS 17 in direzione Campobasso sino al bivio di Cantalupo dove si imbocca la strada provinciale per il paese 101 23 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico La proposta è per un trekking semplice ma dal grande fascino. Il percorso è di tipo escursionistico, niente fitwalking a passo svelto ma una bella e lunga camminata da regolare sui passi personali, tenendo conto che a completare il percorso serviranno circa 4 ore; varrà però certamente la pena avventurarsi in questo tracciato fortemente paesaggistico e naturalistico. Natura selvaggia, scorci panoramici eccezionali, angoli di territorio unici e che si porteranno per sempre con se stessi. Questo è il circuito offerto dal Molise: un mix di situazioni uniche ed accattivanti. Il consiglio – pur essendo il percorso semplice ed adatto a tutti – è quello di munirsi di due bastoncini da fitwalking cross, in modo particolare se si è poco abi102 tuati ad affrontare salite e discese su terreni non lisci. Vista la durata della camminata consigliamo di portare con se un piccolo zaino contenete uno spuntino (pane, marmellata o miele, del formaggio grana, qualche frutto e del cioccolato; indispensabile poi una bottiglia d’acqua), qualche indumento di ricambio, l’immancabile K-way o mantellina antipioggia e vento, gli occhiali sportivi per il sole e il vento e un cappellino, possibilmente chiaro, che avrete però la precauzione di indossare sin dall’inizio dell’escursione. Il dislivello complessivo è di 450 mt, e il percorso permette di muoversi appieno nel contesto del bosco e a ridosso del torrente. info Turismo in Molise www.moliseturismo.eu La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Il Molise è un mix di combinazioni, la presenza della montagna e del mare ne fanno una meta di sicuro interesse turistico, il 55% del suo territorio è montuoso con due vette sopra i 2.000 metri (Colle Petroso e Colle Miletto) ed il resto con pendenze più dolci intorno ai 1.000 – 1.500 metri. Campitello Matese e Capracotta sono le due località montane più conosciute per gli sport invernali, la prima per lo sci alpino mentre la seconda per lo sci di fondo, frequentate anche d’estate come mete per il trekking. Passando dalla montagna al mare la località più rinomata è sicuramente Termoli che oltre ad ampie spiagge di sabbia bianca come Rio Vivo e Sant’Antonio offre ai visitatori un borgo molto interessante composto dalle antiche case dei marinai dove sopravvive un’atmosfera genuina. Per gli amanti del mare un’altra meta imperdibile sono le Isole Tremiti, arcipelago composto da 5 isole che appartengono alla provincia di Foggia, sospese nelle acque cristalline dell’Adriatico di fronte a Termoli (da cui partono i traghetti che effettuano il collegamento) e al Gargano. 103 24 Città PER Camminare E DELLA Salute Il parco di Capodimonte il bosco di Napoli percorso Napoli è una città in grado di offrire scorci suggestivi e caratteristici che ne fanno una città unica, tra questi si annovera il Parco di Capodimonte, oasi verde molto conosciuta e frequentata dai napoletani che la chiamano “Bosco di Capodimonte”. Maggiore area verde di Napoli, il parco si estende per 134 ettari presentandosi con boschi intervallati da ampie praterie, valloni solcati da piccoli torrenti e aree ricche di cave, peculiarità delle colline napoletane. Il parco fu voluto da Carlo III di Borbone nel 1734, fu concepito inizialmente come riserva di caccia ma con Re Ferdinando II fu trasformato in giardino all’inglese assumendo l’aspetto che conserva attualmente. L’area adiacente il Museo di Capodimonte, che è ubicato all’interno della Reggia di Capodimonte, è 104 caratterizzata da ampi prati con varie specie vegetali, in quest’area oltre alla Reggia vi sono diversi fabbricati edificati principalmente nel ‘700 come il Casino dei Principi, il Palazzo Palazzotti, le Scuderie e la Chiesa di San Gennaro. L’ingresso del parco vero e proprio è delimitato dalla Porta di Mezzo dalla quale si dipanano cinque viali principali che a loro volta hanno vari bivi e diramazioni per un numero complessivo di oltre cento tra vialetti e sentieri, i percorsi a disposizione per camminare e praticare attività motoria sono quindi molteplici e vari e possono essere modulati a seconda del livello di allenamento. Il primo “Stradone” sulla destra conduce verso il Vallone Amendola come il secondo viale che raggiunge un finto rudere, il Grottino, dopo aver attraversato aree a bosco. Il viale di mezzo, il più lungo e suggestivo per la copertura a “Grottone”, corre diritto per più di un chilometro e mezzo da Porta di Mezzo La salute sui percorsi fitwalking fino al confine nord del parco concludendosi in uno slargo dove sorge un piccolo manufatto di mattoni il Roccolo dal quale si gode un’ampia veduta sul panorama dei vecchi casali e sul ripido pendio che degrada fino al Cavone Maiano, lungo il tracciato di questo stradone partono diversi percorsi che raggiungono i Valloni di San Gennaro e dei Cervi e si affacciano alcuni edifici rustici quali il Fabbricato San Gennaro, il Fabbricato Cutaneo e la Vaccheria. Quello adiacente attraversa quasi l’intero Bosco lambendo il vallone di San Gennaro mentre l’ultimo, denominato “Stradone della Porcellana” giunge al Fabbricato Porcellana già Real Fabbrica della Porcellana. come raggiungere il parco Il Parco di Capodimonte è situato a Nord di Napoli vicino all’aeroporto di Capodichino, è raggiungibile: in auto dall’autostrada utilizzando la Tangenziale Nord uscita Capodimonte dall’aeroporto con l’Alibus fino a Piazza Municipio e autobus C63/R4 dalla stazione FS metropolitana linea 2 direzione Pozzuoli fermata Cavour e autobus da Piazza Museo 178/M2/201 metropolitana linea 2 direzione Pozzuoli fermata Montesanto e autobus da Piazza Dante C63/R4 105 24 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Poter contare in una città come Napoli di un parco così vario come appunto è quello di “Capodimonte” permette agli amanti del fitwalking, ma anche ai camminatori principianti e a coloro che fanno del semplice esercizio fisico a scopo salutistico, di trovare spazi e situazioni adatti ad ogni livello ed esperienza, senza dimenticare il poterlo praticare in condizioni di buona sicurezza. Seppure sia necessario inoltrarsi in circuiti e giri anche ripetuti per affrontare distanze maggiori, è altrettanto vero che la varietà dell’area permette di variare le metodologie di lavoro e rendere il parco di Capodimonte un vero e proprio luogo di allenamento adatto a tanti mezzi di preparazione e programmi variati. 106 I sentieri più ripidi aiutano i camminatori alla ricerca di stimoli allenanti più intensi a trovare le condizioni ideali per ripetute in salita o variazioni di ritmo. Gli stradoni ed i tratti più in piano aiuteranno i principianti e coloro che debbono rimanere in regimi di lavoro controllato a trovare il modo di rispettare le loro esigenze, trovando comunque ambienti e situazioni stimolanti. Nelle aree sterrate, che spesso coincidono anche con le location più impegnative, sarà possibile sfruttare il fitwalking cross godendo dell’ausilio dei tipici bastoncini per affrontare al meglio i tratti più complessi. info Inaples www.inaples.it Tel. 081/7956160 – 61 – 62 [email protected] Real Bosco di Capodimonte Via Miano 4 Tel.: 081/7410080 Orari: 7.45 – 18.00 La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Napoli è una città affascinante e ricca di storia, la prima colonizzazione risale al IX a.c. quando mercanti e viaggiatori achei e dell’Anatolia fondarono Partenope. Tante sono quindi le tracce lasciate da questo glorioso passato: gli Scavi di San Lorenzo Maggiore, Castel dell’Ovo, il Maschio Angioino, Castel Sant’Elmo, Palazzo Reale, il Cimitero delle Fontanelle, Palazzo San Felice, il Rione Sanità, la Cappella del Tesoro di San Gennaro, Piazza Plebiscito solo per citare i punti d’interesse più famosi. Anche il territorio circostante merita la visita a partire dal Golfo di Napoli, Posillipo, il Parco Nazionale del Vesuvio e le celeberrime Pompei ed Ercolano. 107 25 Città PER Camminare E DELLA Salute Alla scoperta di Lecce la Firenze del sud percorso Lecce è la capitale del Salento, i tanti reperti storici ed i rinomati palazzi barocchi ne fanno la “Firenze del Sud”. Il nostro itinerario inizia dal Castello di Carlo V costruito a metà del 1500 ha una particolare struttura con pianta trapezoidale e quattro bastioni, alla struttura difensiva, circondata da un fossato colmato successivamente alla fine del 1800, si accedeva attraverso due porte: “Porta Falsa” e “Porta Reale”; la parte più antica del suo interno è costituita dal mastio quadrangolare di epoca angioina il cui ambiente ipogeico è stato utilizzato come cappella all’interno della quale c’è un altare barocco, l’altra cappella presente all’interno del castello è dedicata a Santa Barbara. Da qui ci spostiamo in Piazza Sant’Oronzo il cui assetto è completamente mutato rispetto a quello originario in seguito alla scoperta dell’Anfiteatro risalente alla prima metà del II sec. d.c. e riportato alla luce accidentalmente nel 1929 che misura108 va 102x83 metri e la possibilità di contenere 25.000 spettatori. L’antica piazza, stratificatasi dal Medioevo all’Ottocento occupava perciò lo spazio che si apre sull’Anfiteatro, mentre quella attuale nasce dall’abbattimento del quartiere delle botteghe. Dell’anfiteatro romano sono visibili la cavea, la pavimentazione a grandi lastre regolari di pietra dell’orchestra e la scena mentre le statue sono conservate presso il Museo provinciale; ultimamente sono stati restaurati alcuni bassorilievi e alcune colonne che possono essere ammirate all’interno dei tunnel scavati nell’anfiteatro a una profondità di circa 7 metri dal piano stradale. Sulla colonna romana che nel Seicento da Brindisi fu portata a Lecce è posta la settecentesca statua di S. Oronzo, in legno rivestito di lamine di rame realizzata a Venezia. Sempre sulla piazza si affaccia il Palazzo del Sedile costruito per volere del sindaco veneziano Pier Mocenigo è stato sede dell’università sino alla metà del XIX secolo. L’attigua chiesetta rinascimentale di San Marco suggella con La salute sui percorsi fitwalking il suo leone alato l’autorevolezza, anche economica, della colonia veneziana a Lecce. Dopo piazza Sant’Oronzo raggiungiamo la poco distante Chiesa di Santa Croce la più caratteristica manifestazione del barocco leccese con l’annesso Convento dei Celestini attualmente sede dell’Amministrazione Provinciale di Lecce dopo averne ammirato lo splendido chiostro ci dirigiamo verso la Chiesa di Santa Irene dedicata all’allora santa protettrice della città. Continuando la nostra camminata attraverso le vie del centro storico ci dirigiamo verso Piazza del Duomo. Una volta giunti è possibile ammirare l’accesso scenografico allo splendido invaso della piazza, dove spicca il Campanile risalente alla seconda metà del 1.600 ed il Duomo edificato nel 1659 su quello romanico esistente che presenta una facciata principale molto sobria ed una finta facciata laterale collocata frontalmente alla piazza. Il fondale della piazza è reso suggestivo dal Palazzo Vescovile, alla sua destra vi è il Palazzo del Seminario dalla caratteristica facciata ricoperta da bugne lisce col portale sormontato da una leggiadra loggia a tre archi. Da Piazza del Duomo ci spostiamo verso Porta Rudie, prima di giungervi però in Via Libertini troviamo la Chiesa di San Giovanni Battista con le caratteristiche colonne tortili che conferiscono alla facciata barocca un forte slancio verticale. Porta Rudiae, che conduceva all’antica città messapica di Rudiae, cadde sul finire del XVII sec. e venne ricostruita nel 1703, oltre alle statue di S. Oronzo, S. Irene e S. Domenico sulle mensole vi sono i busti dei mitici fondatori della città di Lecce. Poco distante si trova un’altra porta d’ingresso alla città, Porta Napoli chiamata anche Arco di Trionfo alta più di 20 metri è stata edificata in onore di Carlo V di cui è visibile lo stemma sul frontone, costituiva l’accesso più prestigioso alla città. come raggiungere Lecce In auto Dal versante adriatico seguire l’autostrada A14 fino a Bari Nord poi prendere la superstrada Brindisi – Lecce. Dal versante tirrenico A1 da Firenze a Napoli poi A16 fino a Bari Nord poi superstrada Brindisi – Lecce. In treno Stazione di riferimento Lecce In aereo l’aeroporto più vicino è Brindisi che è collegato alla città da un servizio navetta. 109 25 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Ancora un percorso cittadino che facilita la pratica alle persone meno disponibili a muoversi, ai più anziani e a coloro che vogliono utilizzare l’area cittadina per fare attività anche più volte nel corso della giornata. Naturalmente si tratta anche di un bel percorso da inserire in un itinerario turistico. Le difficoltà sono praticamente nulle. Il muoversi in città richiede di prestare attenzione alle segnaletiche stradali ed al rispetto del codice della strada. Il ritmo non può essere molto intenso e spesso è frammentato a causa proprio del rispetto delle norme di circolazione. Il chilometraggio è abbastanza limitato ed è indicato in modo particolare per chi è alle prime armi, info Viaggiare in Puglia www.viaggiareinpuglia.it [email protected] 110 sta iniziando un progetto di attività motoria e di miglioramento degli stili di vita, oppure per chi vuole godersi la bellezza della città e farne una o più visite mirate a scopo culturale o turistico. Non dimenticare comunque di utilizzare scarpe adatte al cammino onde evitare problematiche ai piedi, anche se in questo caso l’abbigliamento può essere di tipo informale/ casual e non obbligatoriamente tecnico/sportivo. La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare La costa del Salento è caratterizzata da una elevata variabilità dei paesaggi, il Salento ha il suo cuore nella provincia di Lecce e tocca in parte quella di Brindisi sull’Adriatico e di Taranto sul mar Ionio. Merita una visita sia la parte costiera che l’entroterra dove lo stile unico del barocco leccese ne caratterizza l’architettura mischiandosi con le tracce dei Messapi e della Grecia salentina che conserva nella lingua, nei canti e nelle feste l’antica cultura della Magna Grecia. Sulla costa le località che meritano una visita sono molteplici: Santa Cesarea e Castro con le grotte e le piccole calette, Otranto crocevia tra il Mediterraneo e l’Oriente, Gallipoli ed il suo borgo antico, Porto Cesareo e le sue lunghe spiagge, Nardò e le sue masserie. 111 26 Città PER Camminare E DELLA Salute Matera in cammino tra i “sassi” percorso Per poter godere a pieno dello splendido scenario dei Sassi di Matera e della Murgia circostante è consigliabile percorrere la zona a piedi. Dalla Villa Comunale si scende per via Pentasuglia, la strada in pendenza ci conduce a Via D’Addozio, si entra nel Sasso Barisano, la parte del quartiere “Sasso” più esposta geograficamente verso Bari questo quartiere si estende a Nord Ovest della Civita, qui si può ammirare il Monastero di S. Agostino oggi sede della Sopraintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali, edificato nel 1591 e restaurato ed in parte riedificato le 1747, la chiesa sorge sulle rovine, visitabili all’interno, dell’antico cenobio rupestre di S. Guglielmo. Dal sagrato della chiesa la vista si apre a sinistra su Murgia Timone e il profondo canyon solcato dal torrente Gravina, a destra su la Civita, cuore antico della città su cui troneggia la Cattedrale. Continuando per via D’Addozio sulla destra si scorge il campanile della chiesa 112 rupestre di S. Pietro Barisano, la chiesa che mostra una bella facciata settecentesca è in realtà la sovrapposizione di facciata su chiesa ipogea probabilmente scavata nell’anno 1000; proseguendo si giunge in Via Fiorentini ai piedi della Civita che si rivela un grande agglomerato di abitazioni e palazzotti costruiti secondo i criteri dell’architettura spontanea locale, le strade che si arrampicano sulla Civita, percorribili solo a piedi, conducono nel centro della città. Prendendo a sinistra si prosegue per via Fiorentini, guardando in alto a destra scorgiamo la Torre Metellana raggiungibile percorrendo via Casale, faceva parte delle mura che cingevano la città. Più avanti, dopo una curva, via Madonna delle Virtù corre lungo lo strapiombo sulla Gravina, torrente che scorre nella profonda fossa naturale che delimita i due antichi rioni della città Sasso Barisano e Sasso Caveoso, portando al complesso monastico rupestre di Madonna delle Virtù e S.Nicola dei Greci che risale al X – XI secolo. Costeggiando la Gravina, sulla Murgia antistante La salute sui percorsi fitwalking tre finistre nella roccia rivelano la presenza della cripta della Madonna degli Angioli, continuando per via Madonna delle Virtù giungiamo in piazza S. Pietro Caveoso, nella piazza si erge a picco sulla Gravina la chiesa di S. Pietro Caveoso rifatta nel 1706 e tutt’oggi aperta al culto. Sulla destra della chiesa un arco ci conduce ad una rampa a destra della quale vi è la ricostruzione di una casa contadina e più avanti la chiesa rupestre di S. Pietro in Monterrone. Proseguendo si giunge a S. Lucia alle Malve, chiesa rupestre ricca di affreschi e primo insediamento lauriotico a Matera; una stradina si arrampica su di un enorme masso, il Monte Errone, dove si trovano le chiese rupestri di S. Maria de Idris e di San Giovanni in Monterrone raggiungibile solo attraverso la prima chiesa, da qui si scende in via Buozzi. A sinistra della via si sale fino a Vico S. Leonardo da dove si raggiunge il Convicinio di S. Antonio gruppo di quattro chiese rupestri comunicanti i cui ingressi si aprono su un cortile comune; tornati in via Buozzi, dopo un breve cammino, si giunge ad un bivio: a sinistra si prende via Casalnuovo dove si trovano una serie di chiese rupestri, a destra la strada ci conduce in via Ridola dove affacciati dalla piazzetta Pascoli si può godere di uno splendido panorama sui Sassi. come raggiungere Matera In auto dalla costa tirrenica autostrada Salerno - Reggio Calabria seguendo le indicazioni per Potenza. Proseguire per Metaponto lungo la SS407 fino alle indicazioni per Matera. Dalla costa adriatica autostrada Bologna - Taranto fino all’uscita Bari Nord. Proseguire per Altamura - Matera cioè le SS 96 e poi SS 99. Da Calabria e Sicilia autostrada Reggio Calabria - Salerno, uscire a Sibari e percorrrere la SS 106 Jonica per Taranto. Prendere l’uscita Matera nei pressi di Metaponto. Dal Salento la strada più comoda prevede di superare Taranto e percorrere la SS 106 Jonica fino all’uscita Matera nei pressi di Metaponto. In treno Matera non è ancora collegata alla rete ferroviaria, è servita dalle ferrovie a scartamento ridotto (Ferrovie Appulo Lucane) che la collegano a Bari (60 Km) in tempi che vanno dai 60 ai 90 minuti. In autobus a causa delle carenze ferroviarie sono presenti diverse soluzione che collegano Matera alle principali città italiane. In aereo l’aeroporto più vicino è Bari Palese che è collegato alla città da un servizio navetta. 113 26 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Si tratta di un percorso e di una proposta molto particolare, direi con forti valenze turistiche, ma anche occasione di pratica per chi a Matera ci vive. I Sassi di Matera sono un luogo unico per l’incanto che creano e la loro fama ha ormai varcato i confini nazionali ed europei da quando sono stati inseriti tra i monumenti Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Dal punto di vista turistico il percorso offre non solo l’occasione per camminare, ma il migliore, e forse unico modo, per godere pienamente di questo luogo. Il percorso è caratterizzato da un fondo stradale sconnesso e da una configurazione mossa con tratti di impegnativa salita ed altrettanto ripide discese. La pratica del fitwalking cross, con i bastoncini che possono offrire un prezioso aiuto sia nei tratti in salita che in quelli di discesa, oltreché facilitare una buona stabilità nella camminata in relazione al fondo sconnesso dove ci si muove, è certamente la soluzione migliore. Per chi 114 ne approfitta per una visita turistica consiglio, almeno la prima volta, di non perdersi nel voler obbligatoriamente avanzare senza soste. Sono così tante ed interessanti le cose da visitare che merita studiare le giuste tappe e non perdersi un così grande spettacolo. Volendo poi ripetere il percorso in una forma più continuativa ricordo di porre attenzione alla natura stessa del percorso, evitando quindi di avviarsi ad un passo troppo rapido e trovarsi poi sulle ripide ascese in difficoltà e a corto di fiato. Altrettanta attenzione va posta nei tratti in discesa dove è necessario valutare bene l’appoggio dei piedi a terra onde evitare spiacevoli sovraccarichi a caviglie e ginocchia od addirittura distorsioni importanti. In sintesi un percorso da godersi a passo tranquillo e con le dovute pause. info APT Basilicata www.aptbasilicata.it Tel.: 0835/331983 [email protected] La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare Matera è una città che merita la visita per la sua particolare conformazione, da visitare oltre ai celeberrimi Sassi, il Duomo realizzato nel 1268-70 secondo lo stile romanico – pugliese è il principale luogo di culto della città dedicato alla Madonna della Bruna patrona di Matera insieme a S. Eustachio; il Museo archeologico nazionale che si trova nei locali dell’ex Monastero di S. Chiara ed ospita i reperti archeologici degli scavi effettuati nella zona di Matera, prodotti dell’artigianato locale e raccolte di opere di scrittori lucani e, distribuite sul territorio, le oltre 120 chiese rupestri quasi tutte risalenti all’Alto Medioevo ricavate da grotte naturali rielaborate o da cavità scavate dall’uomo. A pochi chilometri da Matera (70 Km) sulla costa segnaliamo Policoro ed il suo Parco Archeologico situato alle spalle del Museo Nazionale della Sirtide che comprende i resti della città di Siris-Heraclea, il Santuario di Demetra e il Tempio Arcaico dedicato a Dionisio risalente al VII sec. a.c. , e Metaponto città fondata dai greci verso la fine dell’VIII sec. a.c. dove si trovano importanti reperti tra la foce del Bradano e del Basento, il sito archeologico dell’antica Metapontum, una delle più importanti città della Magna Grecia, conserva le tracce significative di un glorioso passato: il teatro, il tempio di Apollo Lido, il tempio di Hera e il tempio di Afrodite, la necropoli di Crucinia e le Tavole Palatine 15 colonne doriche trabeate molto ben conservate. 115 27 Città PER Camminare E DELLA Salute L’Aspromonte, un balcone verde sul mare percorso L’Aspromonte è uno dei territori più antichi della penisola, la morfologia della montagna è caratterizzata da forme addolcite da altopiani che si succedono verso il basso formando come degli enormi balconi che si affacciano sul mare. La vegetazione si presenta sotto le forme più disparate ed in particolare a causa delle differenze climatiche si distribuisce asimmetricamente nei due versanti jonico e tirreno. Anche la fauna è varia caratterizzata dalla presenza del lupo, del gatto selvatico nonché di alcuni rapaci non comuni come l’aquila del Bonelli. In questo territorio che fa parte del Parco Naturale dell’Aspromonte si possono fare numerose escursioni, alcune più facili altre più difficili, proponiamo un itinerario a pochi chilometri dai confini del parco, vicino alla costa, adatto all’escursionismo e 116 al trekking che non presenta però particolari difficoltà così da potersi rivolgere anche ai meno esperti. Il monte S. Elia sovrasta la città di Palmi, dalla sua sommità si gode un panorama privilegiato sulla Costa Viola l’appendice dell’Aspromonte che sprofonda in ripidi costoni nel Tirreno dove le antiche mulattiere, nel passato vitali arterie di connessione tra costa ed entroterra al servizio degli agricoltori e dei pastori, sono ora utilizzate dagli appassionati di cammino off-road. Il percorso inizia proprio dal belvedere in cima al monte dal quale si può ammirare tutta la costa tirrenica da Capo Vaticano allo Stretto di Messina comprese le isole Eolie e l’Etna. Da qui, indicato da segnali rosso-bianchi, parte un sentiero tra i castagni che scende verso Palmi, seguendolo si imbocca una stradina asfaltata nei pressi della quale vi è una fontana. Prendendo a sinistra la strada diventa un sentiero che contorna i fianchi del monte se- La salute sui percorsi fitwalking guendo i resti di un vecchio acquedotto. Dopo circa un’ora di cammino si incontra una biforcazione dove il sentiero in quota diventa meno evidente mentre verso sinistra, una stradina carrabile sale con alcuni tornanti fino all’orlo del terrazzo soprastante, la si segue per un breve tratto per poi lasciarla per un sentiero appena accennato sulla sinistra. Si sale ora verso alcuni pali visibili in lontananza, dopo averli raggiunti si prosegue su una piccola strada che segue il ciglio del terrazzo fino ad un piccolo parco. Dopo alcune centinaia di metri si raggiungono le balconate panorami- che di S. Elia che consentono di affacciarsi nuovamente sul mare e osservare buona parte del sentiero percorso. come raggiungere Palmi In auto Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria svincolo Sant’Elia Strada Statale 18 Tirrena Inferiore In treno Stazione di riferimento Palmi sulla linea Salerno – Reggio Calabria In aereo l’aeroporto di riferimento Reggio Calabria 117 27 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Percorso da trekking leggero che permette comunque di svolgere un fitwalking controllato. Ideale soprattutto per il fitwalking cross – con i bastoncini -, il tracciato ha la caratteristica tipica dei percorsi escursionistici. Il dislivello limitato (circa 300 mt) lo rende alla portata di tutti, con attenzione ai passaggi più tecnici sui diversi piccoli sentieri. Caratteristica principale di questo percorso è la sua bellezza paesaggistica. Si cammina tra cielo e mare con punti che offrono sensazioni forti dal punto di vista dell’impatto emotivo con il territorio. Seppure vi siano dei punti ove poter bere in estate è meglio portare con se un rifornimento d’acqua. Non dimenticare un vestiario adatto, leggero, un cappellino e gli occhiali da sole. Nelle stagioni intermedie potrà servire un K-way o mantellina antipioggia e antivento, e sempre gli occhiali da sole che in questo caso saranno particolarmente utili per difenderci dal vento e dalla polvere che alzerà piuttosto che dalla luminosità del sole. 118 info Parco Nazionale dell’Aspromonte www.parcoaspromonte.gov.it Tel.: 0965/743060 La Costa Viola www.lacostaviola.it La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare La provincia di Reggio Calabria presenta diversi punti d’interesse turistico dal Parco Nazionale dell’Aspromonte fino alle spiagge e all’acqua cristallina della Costa Viola. All’interno del parco meritano la visita la Cascata di Salino che precipita con due salti da un’altezza di 70 metri, il Santuario di San Nicodemo sull’altipiano di Limina a Mammola, l’Area Grecanica ed il Castello Normanno di Bova, Gerace importante borgo medievale con la Cattedrale ed il castello risalente al XII secolo, il Santuario della Madonna della Montagna di Polsi nel comune di San Luca. Sulla costa Palmi offre degli scorsi unici, adagiata su un terrazzo digradante verso il mare e riparata dal colle di Sant’Elia è ritenuta una città di mare e di montagna; oltre alle spiagge della Tonnara, Pietrenere e Scinà ed i meravigliosi fondali della costa granitica si possono fare escursioni naturalistiche e visite archeologiche nei siti di Taureana o visitare le grotte neolitiche di Tarditi. Sempre sulla costa segnaliamo inoltre le località balneari di Seminara, Bagnara e Scilla. 119 28 Città PER Camminare E DELLA Salute Il Parco della Favorita un’oasi di verde in città percorso Il Parco della Favorita o Real Tenuta della Favorita è l’area verde più estesa della città di Palermo. La sua realizzazione si deve a Ferdinando III di Borbone che nel 1798 costretto a lasciare Napoli invasa dall’esercito francese ripiegò a Palermo, per riprodurre le bellezze della reggia di Portici fece espropriare una superficie di 400 ettari di terre che si estendevano dalla Piana dei Colli al Pantano di Mondello creando il Real Parco della Favorita che come la reggia ispiratrice offriva la duplice attrazione della caccia e della pesca. L’ingresso principale del parco è in Piazza Leoni e si estende dalle falde di Monte Pellegrino, promontorio calcareo alto oltre 600 metri che caratterizza il panorama di Palermo, alla Contrada Pallavicino. I viali principali del parco 120 sono intitolati a figure mitologiche: Viale Diana, Viale d’Ercole e Viale di Pomona. I viali erano in origine destinati al lento passeggio per godere, soprattutto d’estate della frescura della rigogliosa vegetazione, ora sono utilizzati come arterie di attraversamento veloce raccomandiamo quindi prudenza nel loro attraversamento. All’interno del parco fu inoltre costruita tra il 1798 e il 1802 la Palazzina Cinese, dimora di Ferdinando IV durante il suo esilio forzato, dietro la palazzina venne impiantato un giardino secondo il gusto francese del ‘700 il cui spazio chiuso e definito contrastava con il parco. Appena fuori dal parco, sul margine est (Viale del Fante) sorge la settecentesca Villa Valguarnera di Niscemi che conserva ancora buona parte dell’arredo originario, oggi sede di rappresentanza del Sindaco di Palermo. Numerosi sono gli itinerari percorribili, ne se- La salute sui percorsi fitwalking gnaliamo 3 dal chilometraggio decisamente contenuto alla portata quindi anche dei neofiti e dei meno allenati: Dal Giusiano alle Scuderie Reali alla Roccia dello Schiavo Il sentiero si avvia dal Giusiano e costeggiando il Viale Diana si giunge sul piazzale delle Scuderie Reali. Passando accanto ad uno dei torrioni si raggiunge Grotta Niscemi, il sentiero si snoda poi lungo il pedemonte giungendo alla Roccia dello Schiavo dove la macchia mediterranea si mostra in tutto il suo splendore. Lunghezza Km 3,6 – dislivello 70 m. Dalla palazzina cinese alla fontana d’Ercole al Giusiano Il sentiero ha inizio dall’ellisse prospiciente la Palazzina Cinese, ci si inoltra nel giardino percorrendo un sentiero battuto che porta da una pineta artificiale alla macchia mediterranea. Proseguendo si incontra una torre, la Colonna d’Ac- qua, facente parte dell’antico sistema di irrigazione del giardino. Attraversando viale Pomona si giunge ad un’area attrezzata, proseguendo si svolta a sinistra sotto un cipresseto e si giunge presso la sede della Riserva alle Case Giusino. Lunghezza Km 1,5 – dislivello 35 m. Dalla colonna d’acqua al Bosco Niscemi Il sentiero prende inizio dalla Colonna d’Acqua, traversando il viale Pomona si prosegue per il largo sterrato e dopo un centinaio di metri si entra nel fitto Bosco di Niscemi che ospita una gran varietà di fauna terrestre e arboricola con una nutrita colonia di barbagianni. Il sentiero si richiude ad anello ritornando al punto di partenza; al bivio Niscemi è possibile svoltare verso il Monte dirigendosi verso le Scuderie Reali. Lunghezza Km 2,2 – dislivello 20 m. Chi volesse intensificare l’allenamento può raggiungere la celeberrima spiaggia di Mondello ubicata a poca distanza dal parco o affrontare le strade che portano alla sommità del Monte Pellegrino. 121 28 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico Palermo è una città fortunata dal punto di vista del bacino utilizzabile per l’attività motoria. Il Parco della Favorita si unisce agli stupendi lungomare dove il piacere di muoversi, di correre, di camminare raggiunge livelli di grande coinvolgimento. Ci fermiamo sul Parco della Favorita che rappresenta il riferimento principale per gli sportivi palermitani. Non soltanto perché qui è ubicato lo stadio “Barbera” che ospita la squadra cittadina, ma perché questo parco è veramente il riferimento di tutti coloro che si muovono a piedi o in bicicletta. I tre percorsi indicati sono espressione di 3 facili anelli percorribili da chiunque e con poche complicazioni dovute al traffico (anche se come già detto una certa attenzione è necessaria essendo il Par122 co attraversato da direttrici stradali ad alto scorrimento). Le distanze limitate ne fanno degli esempi facilmente utilizzabili da tutti, dove i principianti possono limitarsi a percorrere una volta o due l’anello mentre i fitwalkers più esperti possono non solo ripetere più volte i circuiti ma anche trovare il modo per incastonarli in un più ampio giro. Adattissimo al fitwalking ed al cammino veloce il Parco della Favorita presenta ampi spazi con sentieri in sterrato, ma anche tratti in asfalto, che permettono di utilizzare al meglio la tecnica del fitwalking. Il clima palermitano permette di svolgere attività praticamente tutto l’anno ed anche nei mesi invernali il freddo non è mai tale da creare problemi. In estate le temperature raggiungono picchi elevati ed è quindi importante prestare attenzione agli orari di svolgimento dell’attività (nelle ore più fresche e meno soleggiate), all’abbigliamento La salute sui percorsi fitwalking (materiale tecnico leggero, un cappellino, occhiali) e all’idratazione (fornirsi di un contenitore per l’acqua oppure valutare la possibilità di trovare acqua disponibile sul o lungo il tracciato). La Favorita è anche però un luogo di visita per chi volesse scoprirne le bellezze architettoniche che custodisce, ma anche come interessante scoperta naturalistica visto l’interesse botanico che il Parco e l’area ove è ubicato rappresentano. Il parco della Favorita è inoltre non molto distante dalla famosa spiaggia di Mondello. Pertanto è possibile unire nella bella stagione all’attività fatta a piedi anche un’attività natatoria rilassante, rinfrescante e tonificante. Dal punto di vista sportivo – citata prima la presenza dello Stadio Barbera – questo spazio verde a pochi passi anche dal centro cittadino, ha fatto un po’ la storia dello sport palermitano. In modo particolare ha visto allenarsi per moltissimi anni i più importanti fondisti siciliani idealmente come raggiungere Palermo In auto Da Messina autostrada A20. Da Catania autostrada A19 In treno Stazione di riferimento Palermo, collegamento con le principali città italiane passaggio dello Stretto di Messina su traghetto compreso nel prezzo del biglietto In aereo l’aeroporto “Falcone Borsellino” (ex punta Raisi) servito dalle principali compagnie nazionali, dista 30 Km dal centro di Palermo (autostrada A29 Trapani – Palermo) collegato con treno ed autobus In nave il porto di Palermo è collegato con Genova, Livorno, Napoli, Cagliari e Salerno rappresentati dalla figura di Salvatore Antibo, uno dei più grandi mezzofondisti italiani di tutti i tempi. 123 28 Città PER Camminare E DELLA Salute cosa fare, dove andare La città di Palermo è considerata il punto nodale, culturale ed economico, tra il Mar Mediterraneo e l’Europa per questo motivo in passato è stata terra di conquista dei Sicani, dei Cretesi, dei Greci, dei Fenici, dei Romani, dei Bizantini, degli Arabi, dei Normanni e degli Svevi degli Angioini, degli Aragonesi, degli Spagnoli e degli Austriaci. Tutte queste popolazioni hanno lasciato monumenti e resti straordinari. Nel IX secolo d.C. con gli arabi la città acquistò splendore, il Castello della Zisa, Castello di Maredolce e Palazzo Reale o dei Normanni con la meravigliosa Cappella Palatina sono te- stimonianza di questo periodo. Durante il periodo Normanno e Svevo si registrò un grande sviluppo economico e culturale e la realizzazione della Chiesa e del Chiostro di San Giovanni degli Eremiti, sotto la dominazione degli Aragonesi furono realizzati grandi cambiamenti nella città, al ‘700 e all’800 si devono il Teatro Massimo, il Politeama, i lavori di ampliamento della Cattedrale (navate laterali e cupola barocca) e l’Orto Botanico. Da non perdere inoltre la splendida spiaggia di Mondello ed il Santuario di Santa Rosalia ubicato sul Monte Pellegrino. info Assessorato al Turismo Comune di Palermo www.turismopalermo.it Tel.: 091.6058351 124 La salute sui percorsi fitwalking 125 29 Città PER Camminare E DELLA Salute Gallura, natura selvaggia tra mare e montagna percorso Il percorso che proponiamo offre la possibilità di conoscere la splendida Gallura nella parte settentrionale della Sardegna, percorrendo a piedi, magari in più tappe, in bici o a cavallo 23 chilometri tra boschi di lecci, sugheri, corbezzoli, erica e lavanda e tra le bellezze granitiche del Monte Limbara (1.362 m) che sovrasta la zona con le sue rocce frastagliate scolpite dai venti e dagli agenti atmosferici. Famosa per il suo mare cristallino, la Sardegna offre anche all’interno paesaggi di grande bellezza ed interesse naturalistico, la valle del Riu Carasu, nei pressi dei Monti Longu, è ambito di nidificazione dell’aquila reale mentre il Monte S. Ampulla, oltre ad un magnifico panorama sul lago Coghinas, offre una sorprendente ricchezza flogistica tra cui esempi di rosa canina, paeonia macula e ta126 xus baccata. Tempio Pausania è il principale centro della Gallura situato ai piedi del Monte Limbara, ha assunto l’attuale denominazione ad inizi ‘900 quando venne aggiunto “Pausania” ad indicare Phausiana che fu la prima sede vescovile in Gallura e località medievale sorta sui ruderi della Olbia romana. Circondato da lussureggianti vigneti di vermentino e da estesi boschi di sughero è rinomato per la lavorazione di queste materie prime è inoltre uno dei maggiori punti di villeggiatura montana sia per il clima mite che per l’abbondanza di acque termali, ha un centro storico molto interessante caratterizzato dal tipico colore grigio del “granito gallurese” utilizzato sia nella lastricatura delle strade che nelle costruzioni. Altra caratteristica della città la presenza sui comignoli di molte case e persino sul campanile della chiesa, a ricordo del famoso “Gallo di Gallura” nominato da Dante nell’VIII canto del Purgatorio, di galli in lamiera. Il percorso che proponiamo parte dalla località di Vallicciola, La salute sui percorsi fitwalking ad una decina di chilometri da Tempio Pausania, si prosegue verso sud ovest tra i magnifici scorci panoramici del Monte Limbara caratterizzato da rilievi aspri e frastagliati. Percorrendo mulattiere, a tratti lastricate di granito, attraverso un vallone selvaggio si giunge al Monte Longu che sovrasta maestoso la Valle del Riu Carasu. Proseguendo si raggiunge il Monte S. Ampulla (1.086 m) la cui sommità, facilmente accessibile, permette all’escursionista di estendere lo sguardo sullo splendido lago artificiale Coghinas, dopo il Bivio de Martis si prosegue tra magnifici boschi di lecci e sugheri e un sottobosco tipicamente mediterraneo verso il Passo del Limbara per poi immettersi su una sterrata che riconduce a Vallicciola passando per il bosco di sequoie. come raggiungere Tempio Pausania In auto Strade statali da Sassari SS127 e SS672 a scorrimento veloce, da Olbia SS127, da Palau SS133 e da Oschiri SS392. In treno Stazione di riferimento Tempio Pausania delle Ferrovie della Sardegna sulla linea turistica del Trenino Verde da Sassari a Palau. In aereo aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia aeroporto Alghero - Fertilia In nave porto di Porto Torres, Olbia e Golfo Aranci 127 29 Città PER Camminare E DELLA Salute commento tecnico La Sardegna è una delle mete turistiche più ambite e quindi poter sapere di usufruire di un percorso, anche suddividibile in più parti è molto stimolante. Ci troviamo di fronte ad un tracciato molto suggestivo. I piccoli sentieri sono a tratti poco più di mulattiere e quindi ci si deve orientare verso il fitwalking cross – quello con i bastoncini –, oppure optare per un trekking leggero da svolgere in tranquillità durante le vacanze estive in più tappe. Per chi volesse farne un percorso per l’attività quotidiana di cammino consiglierei di sceglierne i segmenti a secondo del lavoro da svolgere, così da unire l’orografia del territorio alle necessità di allenamento. Siamo in Sardegna e, seppure ci si muova in una quota media intorno ai 1.000 mt s.l.m. il caldo si sente. Fortunatamente le zone ombreggiate non mancano, ma il caldo nella stagione piena è particolarmente forte e non lascerà indenne neppure le aree 128 più in quota. I consigli sono sempre i medesimi, portarsi dell’acqua, vestirsi leggeri, ed in modo particolare utilizzando materiali tecnici che facilitano lo scambio termico, usare sempre un cappellino (meglio se bianco o chiaro) e avere con se gli occhiali sportivi da sole, un qualche rifornimento alimentare e un ricambio di abbigliamento qualora si optasse per una gita più lunga. info Sardegna Turismo www.sardegnaturismo.it sardegnaturismo@regione. sardegna.it La salute sui percorsi fitwalking cosa fare, dove andare La Gallura è un territorio da scoprire, caratterizzato da rocce granitiche e rilievi non particolarmente alti dall’aspetto però piuttosto aspro dove svetta il Monte Limbara. Le campagne all’interno comprendono i comuni di Arzachena, Luogosanto, Aggius e Tempio Pausania dov’è presente una fonte termale la cui acqua è utilizzata per la terapia idroponica, sono zone scarsamente urbanizzate dove si può riconoscere in alcuni punti l’antica organizzazione del territorio nei tipici “stazzi” ovvero insediamenti rurali di pastori-agricoltori formati da edifici a pianta rettangolare costruiti con blocchi di granito. La costa orientale è frastagliata da una serie di fiordi, scogli e isolette che formano l’arcipelago della Maddalena che crea una sorta di ponte naturale che conduce sino alla Corsica, al suo interno si trova l’isola di Caprera ultimo asilo di Giuseppe Garibaldi. L’antichità del territorio è testimoniata dalla presenza di numerose costruzioni come quelle localizzate lungo la strada tra Arzachena e Luogosanto, la Tomba dei Giganti di Li Lolghi e la Necropoli di Li Muri o quelle ubicate lungo la via Olbia – Arzachena come il Tempietto nuragico di Malchitti e il nuraghe Albucciu. Sulla costa settentrionale, nelle vicinanze delle spiagge di Capo Testa e Santa Reparata, si possono invece osservare i tagli di cava delle miniere di granito ormai abbandonate. La Gallura è anche il territorio che ospita la Costa Smeralda, località celeberrima che offre spiagge incantevoli e servizi turistici di prim’ordine. 129 Città PER Camminare E DELLA Salute Appunti di viaggio La salute sui percorsi fitwalking Città PER Camminare E DELLA Salute Sono stato a... 2