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scarica i percorsi - Città per camminare
2
PassaPorto
Città
per Camminare
e della salute
delle
con il patrocinio di:
progetto promosso da:
ITALIAN WELNESS
Alliance
con il contributo non condizionato di:
Testi di
MAP Italia srl
A.s.d. Scuola del Cammino
Impaginazione
Labò Grafica - Saluzzo
Stampa
a cura di Fusta Editore
www.fustaeditore.it
Finito di stampare
nel mese di Novembre 2012
INDICE
Introduzione
1 Valle d’Aosta - Aosta
Da Aosta a “Quota BP”, un’escursione divertente
pag 5
»
8
alla portata di tutti
2 Valle d’Aosta
In cammino in Valle d’Aosta
» 12
3 Piemonte - Torino
Fitwalking all’ombra della mole
» 18
4 Piemonte - Saluzzo
Saluzzo: alla scoperta dei tesori del Marchesato
» 22
5 Liguria - Sanremo
Fitwalking con vista mare sulla pista ciclabile
del Parco Costiero del Ponente Ligure
» 26
6 Lombardia - Milano
Fitwalking all’Idroscalo, il mare dei milanesi
» 30
7 Lombardia - Milano
Da Milano a Gorgonzola lungo il Naviglio Piccolo
» 34
8 Lombardia - Varese
» 38
Passeggiando a piedi o in bicicletta intorno al Lago di Varese
9 Lombardia - Brescia
Scopriamo Brescia camminando
» 42
10 Trentino Alto Adige - Rovereto
Da Rovereto sulle orme dei dinosauri
» 48
11 Trentino Alto Adige - Ponale
Strada del Ponale: un panorama unico
» 52
sulla sponda trentina del Lago di Garda
12 Veneto – Selvazzano
13 Friuli Venezia Giulia - Trieste
» 56
Fitwalking sulle sponde del Bacchiglione
» 60
Trieste in cammino per le vie del centro
3
14 Emilia Romagna - Salsomaggiore
pag 64
15 Emilia Romagna - Sala Baganza
»
68
16 Toscana - Firenze
»
72
17 Toscana - Viareggio e Livorno
»
76
18 Umbria - Assisi e Gubbio
»
80
19 Marche - Ancona e Conero
»
84
20 Lazio - Roma
»
88
21 Lazio - Ciociaria
»
92
22 Abruzzo - Valle del fiume Fino
»
96
23 Molise - Matese
» 100
24 Campania - Napoli
» 104
25 Puglia - Lecce
» 108
26 Basilicata - Matera
» 112
27 Calabria - Aspromonte
» 116
28 Sicilia - Palermo
» 120
29 Sardegna - Gallura
» 126
4
Non solo terme a Salsomaggiore
Alla scoperta del Parco Boschi di Carrega
A Firenze sulle tracce di Dante
Il Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli
Il sentiero francescano
Nelle Marche fitwalking con vista mare
Scopriamo la città eterna attraverso i suoi parchi
Alla scoperta della Ciociaria
Una passeggiata nella Valle del Fino
Il Matese, il tetto del Molise
Il Parco di Capodimonte, il bosco di Napoli
Alla scoperta di Lecce, la Firenze del Sud
Matera, in cammino tra i Sassi
L’Aspromonte, un balcone verde sul mare
Il Parco della Favorita, un’oasi di verde in città
Gallura, natura selvaggia tra mare e montagna
INTRODUZIONE
Città per Camminare e della Salute è un progetto nato
dall’esperienza di Maurizio Damilano, campione olimpico e
mondiale di marcia, ideato per offrire opportunità concrete
per promuovere l’attività motoria e stili di vita salutari.
Aver potuto realizzare questo “passaporto” è il primo passo mosso in tale direzione ed è importante l’ampio coinvolgimento Istituzionale e Scientifico, soprattutto con i patrocini
della presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della
Salute e del Ministero delle Regioni, del Turismo e dello Sport,
della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome,
dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, dell’Unione Provincie Italiane, del CONI e grazie al supporto dell’Agenzia Nazionale dei Giovani.
Si parte con 30 città e territori dove sono stati individuati
percorsi adatti ad una pratica motoria semplice ma efficace dal
punto di vista della prevenzione salutistica.
Maurizio Damilano ha commentato dal punto di vista tecnico tali percorsi che, nella prospettiva del progetto, dovranno moltiplicarsi nel corso dei prossimi anni per offrire sempre
maggiori opportunità di pratica ai cittadini.
Il progetto è non solo un servizio offerto alle città ed alla
popolazione locale, ma un’opportunità di promozione e di caratterizzazione delle città stesse, del loro territorio e delle loro
tipicità.
Caratterizzare queste città come territori della salute, attenti alle necessità delle persone in termini di stili e qualità di
vita, è una finalità diretta e caratterizzante del progetto “Città
per Camminare e della Salute”.
L’incremento della cultura dell’attenzione alla propria salute e della sensibilità nei confronti di azioni di prevenzione
5
semplici da attuare ma di grande efficacia, così come dimostrano i numerosi studi dedicati proprio al miglioramento della
salute attraverso l’utilizzo del cammino quale attività motoria,
è al centro dell’impegno che tutti i soggetti coinvolti a fianco di
Maurizio Damilano e della Scuola del Cammino hanno profuso
per realizzare questo primo passo.
Il prossimo, unitamente a quello di infoltire sempre più la
schiera di appassionati del cammino e di persone che si avvicinano a tale pratica con finalità di tutela e potenziamento della
propria salute, sarà la realizzazione di una “squadra” di città
sempre più grande.
Città a dimensione d’uomo dove la cultura del camminare,
del muoversi a piedi, é un simbolo distintivo di civiltà e di progresso.
Il passaporto che abbiamo realizzato vuole simboleggiare
proprio la via di accesso a questo importante modo di pensare,
un ideale documento di accesso in questo mondo, in queste
città, nella scelta di uno stile di vita capace di innalzare la qualità di vita, perché camminare fa bene alla salute e alle città.
6
Le città
per camminare
e della salute
NORD
CENTRO
SUD
Città PER Camminare
E DELLA Salute
7
1
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Da Aosta a “Quota BP”,
un’escursione divertente
alla portata di tutti
percorso
La Valle d’Aosta è una
regione in grado di offrire un’ampia scelta di
percorsi escursionistici
con diversi livelli di difficoltà da scegliere a seconda del proprio grado
di preparazione, la sua
conformazione geografica determina ovviamente una prevalenza di
itinerari che presentano
un dislivello.
Il percorso proposto è uno degli itinerari più conosciuti dagli
aostani grazie al breve tragitto
che lo separa dalla città, si sviluppa per 6 Km circa tra andata e ritorno e ha un dislivello
contenuto pari a 195 m (si parte da 597 m per arrivare a 792
m) che lo rende allenante senza essere proibitivo per i meno
preparati. Si può percorrere in
un tempo contenuto (stimato in un’ora e mezza circa tra
andata e ritorno), partendo
dall’Arco di Augusto e girando
8
a sinistra subito dopo il ponte
sul torrente Buthier (itinerario
n°6 dell’apposita segnaletica).
Si passa sotto la strada statale e si gira a destra in direzione dell’ospedale Beauregard,
in corrispondenza del primo
incrocio sulla sinistra (tra la
strada per il Beauregard e
la via Seigneurs de Quart) si
imbocca la stradina a destra
che prevede un tratto in salita piuttosto impegnativo. Nel
corso del tragitto si incontra
la chiesetta di Sant’Orso, nota
per gli affreschi romanici dell’XI
secolo, sorta sul presunto luogo del miracolo del santo, e si
prosegue lasciando a sinistra il
campeggio e a destra il castello Jocteau, sede della Scuola
Militare Alpina. Da notare sul
prato a destra un curioso cono
di una sessantina di metri di
diametro, sormontato da un
vigneto e da un ricovero per
attrezzi, molto probabilmente
risalente all’età del ferro.
Giunti alla fine della stradina ci si immette sulla strada
principale in direzione della
La salute sui percorsi fitwalking
stazione forestale, si prosegue
per meno di 100 metri quindi
in corrispondenza di una curva verso sinistra si imbocca la
stradina che sale sulla destra e
la si segue fino a raggiungere il
tornante della strada asfaltata
proveniente dalla frazione Arsin. Qui si imbocca il sentiero
segnalato sulla destra si entra
all’interno della riserva di Tsatelet ed in poco tempo si guadagna la cima tondeggiante
da dove si gode un panorama
unico sulle vette circostanti
Aosta, sul monte Emilius, sulla
Becca di Nona e sulla valle del
Gran San Bernardo. Il sito denominato “Chatelair” in francese e “Tsateli” in patois è anche conosciuto come “Quota
BP” in onore di Baden Powell
fondatore dello scoutismo.
Roppoz
via
a
m
Ro
come
raggiungere
Riserva
Tsatelet
Aosta
Per raggiungere Aosta:
in auto autostrada A5
uscita Aosta est oppure
Aosta ovest e SS26 e SS27
in treno linea Torino –
Chivasso – Aosta e linea
Aosta – Prè-St-Didier
collegamenti autobus
verso i paesi della Valle
d’Aosta e le principali città
del Nord Italia
9
1
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Percorso dalle caratteristiche tecniche
semplici che si presenta particolarmente adatto all’utilizzo
da parte di chi svolge
attività a fini salutistici, seppure possa
rappresentare
uno
dei diversi percorsi
utilizzabili dai praticanti di fitwalking
più performanti od
esperti.
Dal punto di vista tecnico è
importante valutare il proprio livello di preparazione
per poter affrontare la parte più in salita (seppure mai
proibitiva) al giusto passo.
In modo particolare per i
camminatori interessati al
fitwalking quale esercizio
per la salute sarà importante
affrontare questi tratti di salita camminando dinamicamente ma con un “occhio”
puntato a sentire il proprio
impegno cardio-respiratorio.
E’ importante non superare quella soglia di fatica
che impedisce di scambiare
10
qualche parola con i propri
compagni di cammino oppure, se si cammina da soli,
sentire di avere atti respiratori non troppo frequenti e
una sensazione di affanno
controllabile. La seconda parte presenta la possibilità di
recuperare adeguatamente
lo sforzo iniziale ed è quindi
un ottimo percorso per chi si
sta dando alla disciplina del
fitwalking o alla sua attività
fisica un livello crescente di
impegno e organizzazione.
Su tali tipi di percorso sarebbe importante poter usufruire di un cardiofrequenzimetro - quello strumento che
misura i battiti cardiaci durante l’esercizio - in modo da
poter ancor meglio modulare
e controllare l’impegno fisico
e affrontare adeguatamente
il tracciato.
info
Ufficio del Turismo di Aosta
Tel. 0165/236627
[email protected]
www.lovevda.it
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Aosta, capoluogo della
Regione autonoma Valle
d’Aosta, vanta una storia millenaria; fondata dai
Romani nel 25 a.C. è ricca
di monumenti preistorici,
romani, medievali e delle
epoche successive.
Tra i monumenti segnaliamo l’area megalitica di
Saint-Martin de Corleans,
testimonianze di epoca romana come la Porta
Pretoria, il Teatro, il Criptoportico forense, l’Arco
d’Augusto e due capolavori dell’arte medievale quali
la Cattedrale e Sant’Orso.
Sul territorio segnaliamo
le località di Saint-Vincent
sede del Casino de la Vallée e delle omonime terme,
Pré-Saint-Didier anch’essa
nota località termale e i siti
storici del Castello di Fénis
e del Forte di Bard.
11
2
Città PER Camminare
E DELLA Salute
In cammino
in Valle d’Aosta
percorso
La Valle d’Aosta è tra
le mete più amate da
escursionisti, alpinisti e
appassionati di trekking,
il Cervino, il Monte Rosa
e il Monte Bianco, il Parco Nazionale del Gran
Paradiso e il Parco Regionale del Mont Avic sono
mete che appassionano
i più esperti amanti della montagna, i grandi
cammini come il Grande Sentiero dei Walzer,
la Via Francigena e la
Via Alpina mete imperdibili per gli escursionisti.
Per chi vuole avvicinarsi al cammino in montagna proponiamo due
percorsi dalla distanza
e dal dislivello contenuti adatti anche ai meno
esperti che consentono
però di vivere in pieno il
piacere di camminare in
uno splendido paesaggio montano.
12
ITINERARIO 1
Da Antagnod a
Mandriou sulle rive
del Ru Courtaud
Il primo itinerario si trova nel
Vallone delle Cime Bianche
sul versante di Ayas, si parte
da Antagnod, a pochi chilometri da Champoluc, a quota
1.900 metri e si costeggia il
Ru Courtaud. A partire dal
Mille in Valle d’Aosta venne
ideato un sistema capillare
di trasporto e distribuzione
dell’acqua attraverso i ru,
opere di ingegneria realizzate spesso in zone rocciose e
impervie, percorrerli rappresenta un meraviglioso modo
di conoscere le particolarità
del territorio e della vita contadina. Il Ru Courtaud è uno
dei ru più conosciuti, costruito alla fine del 1300 raccoglie
le acque dall’alpeggio omonimo ai piedi del vallone delle
Cime Bianche e le trasporta
fino al Colle di Joux. Da Verrès si imbocca la strada della
Valle d’Ayas, dopo Brusson
La salute sui percorsi fitwalking
e la frazione Extrepieraz si
svolta a sinistra al bivio per
Antagnod. Dopo aver attraversato Lignod e raggiunto
Antagnod, si svolta a sinistra
per Barmasc risalendo fino
al parcheggio dove si trova poco distante un piccolo
chalet vicino al quale parte
una strada sterrata che porta
al Plan Tchantchavellà. Una
ventina di minuti di cammino
in un bosco di abete rosso
consentiranno di superare
il dislivello dell’escursione e
raggiungere il ru. Una volta
raggiunto si svolta a destra
per seguire il sentiero a valle
del corso d’acqua che si dipana in un primo momento
all’ombra del bosco e successivamente attraverso gli
alpeggi. All’altezza di una
stazione di ponti radio si
continua seguendo il ru che
si addentra nel bosco dove si
trova una casetta che ospitava i “revan” i controllori
del tratto del ru. All’uscita
del bosco si verrà accolti da
uno splendido panorama sui
prati fioriti. Il percorso termina all’altezza della doppia
staccionata che risale il prato (segnavia 3), il ritorno può
essere svolto seguendo in discesa la poderale che incontra di nuovo il ru. Il tempo
di percorrenza stimato è di
circa 2 h (solo per l’andata).
Mandriou
Antagnod
come
raggiungere
il percorso
Per raggiungere Antagnod:
in auto autostrada A5
uscita Verrès poi proseguire sulla strada regionale
45 della Valle d’Ayas.
Per raggiungere Morgex:
in auto autostrada A5 direzione traforo del Monte
Bianco uscita Morgex
in treno stazione ferroviaria di Morgex linea Torino – Chivasso – Aosta
13
2
Città PER Camminare
E DELLA Salute
ITINERARIO 2
Morgex, sulle sponde
del lago d’Arpy
Questo secondo itinerario si
trova vicino a Morgex, cittadina situata a 920 metri
di altitudine a metà della
vallata del Monte Bianco,
definita la capitale della Valdigne, ovvero dell’Alta Valle
d’Aosta, è nota per il Doc
Blanc de Morgex e La Salle vino prodotto con le uve
provenienti dai vigneti del
territorio che sono i più alti
d’Europa. Nonostante il dislivello più impegnativo che si
attesta intorno ai 300 metri
è un percorso escursionistico
che non presenta particolari
difficoltà e che può essere
affrontato anche dai meno
esperti. Punto di partenza
di questo percorso è il Colle
San Carlo, all’uscita autostradale di Aosta si percorre la
statale 26 verso Courmayeur
fino a raggiungere Morgex,
alla rotonda prima del paese
si svolta a sinistra sulla regionale seguendo le indicazioni
per il Colle San Carlo. Si costeggia quindi la Dora Baltea
e dopo aver attraversato il
ponte si continua sulla strada che con una serie di ripidi
tornanti guadagna rapidamente quota. Arrivati al colle
si ha l’inizio dell’itinerario,
14
seguendo le indicazioni per il
Lago d’Arpy (sentiero numero 15) si entra in un bosco di
abeti rossi e larici, dopo circa
un quarto d’ora di cammino
si incontra un bivio sulla destra che conduce al Colle de
La Croix, si prosegue in leggera discesa inoltrandosi nel
vallone che conduce al lago e
poco a poco riprende a salire
attraversando a mezza costa
la base del crinale tra rododendri e macchie di mirtilli.
Una volta arrivati in prossimità della cascata, dopo un
breve e facile tratto in salita,
sarà possibile raggiungere
un pianoro da dove è possibile ammirare il lago ed un
meraviglioso panorama su
parte della catena del Monte Bianco, dal Dente del Gigante alle Grandes Jorasses.
Il lago d’Arpy è noto per una
curiosità che si cela sotto le
sue limpide acque, è uno dei
pochi siti delle Alpi in cui si
può trovare una rara specie
di anfibio, il tritone alpino.
info
Turismo in Valle d’Aosta:
www.regione.vda.it
Ufficio del Turismo – Ayas
Champoluc, Tel. 0125/307113
[email protected]
Ufficio del Turismo – La Thuile
Tel. 0165/884179
[email protected]
La salute sui percorsi fitwalking
Colle latoArpy
Monte
Charvet
Lago d’Arpy
15
2
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Per soddisfare le richieste che si indirizzavano verso la possibilità
di unire fitwalking e
“escursionismo leggero” ecco due percorsi
che ben si adattano a
chi vuole avere il piacere di camminare in
montagna, ma anche
di farlo senza trovarsi
su di un sentiero adatto
unicamente al trekking.
Entrambi i tracciati, seppure
con qualche piccola diversificazione, sono adatti ad essere
affrontati con facilità. Buono
l’utilizzo per il fitwalking-cross
(ossia quello con i bastoncini),
oppure anche come cammino
vigoroso in ambiente montano.Naturalmente si troverà
una pendenza che, trattandosi di montagna, è inevitabile pensare di non dover
affrontare.Il consiglio è quello
di muoversi in modo attento.
Innanzitutto verificare bene
le proprie condizioni in relazione alla quota a cui sono
situati i due percorsi. Sempre
partendo da questa precauzione affrontare comunque i
tracciati ad un passo adegua16
to. Uno dei due, presenta tra
l’altro una salita iniziale che
permette di portarsi in quota,
pertanto è ancor più importante affrontarla senza eccessi
di ritmo. Ricorderei a tutti che
su percorsi montani il problema non è unicamente quello
di essere più o meno in grado di affrontarli, ma la verità
è quella di saperli affrontare
al passo giusto. Non parliamo di percorsi alpinistici o di
trekking impegnativo. Stiamo
vedendo due percorsi di trekking leggero, quindi affrontabili da chiunque se percorsi
con cautela. In salita l’azione
di cammino compie qualche
piccolo aggiustamento per
facilitare lo sviluppo del passo.
Si tende a spostare il busto in
avanti in modo più accentuato di quanto si faccia in piano.
Il passo si accorcia leggermente per poter mantenere una
buona cadenza e non faticare
eccessivamente. In discesa al
contrario il passo si allunga e
l’azione prende un atteggiamento di frenata. Se le discese
sono ripide il lavoro di gambe
è molto impegnativo e, se se
ne sentisse la necessità, l’aiuto
di un bastoncino in appoggio
potrebbe risultare molto utile.
Le scarpe un po’ più ricche nel
La salute sui percorsi fitwalking
“grip” si adattano meglio in
quanto facilitano la presa con
il terreno evitando pericoli
di scivoloni. Quando si va in
montagna pensare sempre
ad un abbigliamento che si
adatti a possibili repentini
cambi di clima. Meglio quindi avere con se uno zainetto
cosa fare,
dove andare
Antagnod è un frazione di
Ayas situata a 1710 metri
di altitudine in posizione
panoramica, da qui si gode
infatti una magnifica vista
sul massiccio del Monte
Rosa. Da vedere la Chiesa
Parrocchiale di San Martino,
riedificata nel 1839 su una
precedente costruzione della fine del XV sec. che custodisce al suo interno un
altare barocco in legno finemente intagliato, dipinto
e dorato. Nel centro storico
è inoltre possibile vedere alcune costruzioni tipiche tra
cui la Maison Fournier, una
costruzione contraddistinta da una lunga balconata
in legno affiancata da una
torre scalare cilindrica. Tipica della zona la produzione
artigianale dei Sabots i tipici
zoccoli in legno utilizzati dai
valligiani in ogni stagione
per la loro eccezionale ca-
leggero con alcuni indumenti
di ricambio od aggiunta. Pensare ad una riserva d’acqua,
occhiali sportivi da utilizzare
per il sole ma anche contro la
polvere in caso vi fosse vento.
Mai dimenticare un cappellino per il sole e un K.way o
ombrello se dovesse piovere.
ratteristica di mantenere i
piedi caldi ed asciutti.Morgex è situato a 923 metri
di altitudine in un ampio
spazio pianeggiante, sul suo
territorio, fino a 1200 metri,
sono coltivati i vigneti da cui
si ottiene “il vino più alto
d’Europa” il D.O.C. Blanc de
Morgex e de La Salle. Da vedere nel centro dell’abitato
la Torre de L’Archet del X-XI
sec. che nelle epoche passate ospitava i principi di Savoia quando si recavano in Valle per le Udienze Generali.
Nella chiesa parrocchiale del
paese dedicata a Santa Maria Assunta, dal bel campanile romanico, sono emersi
resti di origine paleocristiana
mentre al suo interno sono
custoditi un notevole altare
barocco e affreschi quattro
e cinquecenteschi. Degna di
attenzione è inoltre la fontana del Beato Vuillerme legata alla figura del santo locale
che ne avrebbe trasformato
l’acqua in vino.
17
3
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Fitwalking
all’ombra della Mole
percorso
Torino è una città che
consente di vivere la storia immersi nella natura.
Partendo dal centro città, da
Piazza Vittorio, si può imboccare ai Murazzi il lungo Po,
lasciandosi alle spalle la Gran
Madre, dopo pochi passi si
entra nello scorcio più verde
della città, il Parco del Valentino. Polmone verde della città è ormai tra i simboli della
prima capitale d’Italia al pari
della Mole Antonelliana la cui
guglia, dal parco, si scorge in
lontananza; terreno ideale per
tutti gli appassionati di sport,
è la piacevole meta per fitwalkers, podisti, pattinatori, ciclisti
nonché pescatori che attendono pazienti un movimento
della canna da pesca e canottieri che solcano con vigore le
acque tranquille del grande
fiume che costeggia il parco.
Per i fitwalkers è però una
meta privilegiata per i suoi
sentieri pianeggianti, asfaltati
o dal terreno regolare privo di
avvallamenti, che consentono
la regolarità del passo.
Entrando da Corso Cairoli si
18
viene accolti da una folta vegetazione e collinette erbose che
ci ricordano quanto sia piacevole camminare a contatto con
la natura, proseguendo lungo
il sentiero asfaltato si incontra
il Castello del Valentino, sede
della facoltà di architettura, il
Giardino roccioso e il Giardino
montano realizzati in occasione del centenario dell’Unità
d’Italia e il Borgo Medievale e
la sua Rocca, creato per l’Esposizione Generale del 1884 ed
ancora oggi apprezzata meta
turistica. Dopo una visita tra
le antiche botteghe del borgo si può proseguire verso
la Fontana dei Dodici Mesi e
tornare al punto di partenza
percorrendo o i sentieri sterrati
interni del parco, alla ricerca di
un po’ di tranquillità, o Viale
Medaglie d’Oro, percorso ampio ed asfaltato, per procedere
a passo più svelto. Il circuito
di Fitwalking descritto si sviluppa all’interno del Parco del
Valentino per circa 4 Km (andata e ritorno). Per chi volesse
percorrere un tratto di strada
più lungo è inoltre possibile
seguire il lungo Po in direzio-
La salute sui percorsi fitwalking
come
raggiungere
ne Moncalieri e raggiungere le
Vallere dove ha sede l’ente di
controllo del fiume Po. Il Parco
delle Vallere permette inoltre di
estendere ulteriormente il percorso utilizzando i sentieri che
si snodano al suo interno.
il percorso
Il Parco del Valentino è situato in centro di Torino
e costeggia le principali arterie di accesso alla
città Corso Unità d’Italia,
Corso Massimo d’Azzelio
e corso Moncalieri, lungo
queste direttive e nelle
immediate vicinanze del
parco sono presenti diversi parcheggi per poter
posteggiare l’auto.
Ci sono inoltre diverse linee di autobus e tram che
lo collegano alle aree più
periferiche della città.
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Parco del
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19
3
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Il Parco del Valentino si
presta molto bene alla
pratica del Fitwalking in
virtù della conformazione pianeggiante dei vari
percorsi e della possibilità di utilizzare larghi
tratti di strada asfaltata.
In un contesto come questo è veramente possibile
utilizzare tutte le diverse
metodologie di training,
così come dedicarsi con
soddisfazione ad un più
tranquillo Fitwalking che
permetta di accedere a tutti i benefici salutistici che
l’attività offre.
Non dimenticherei inoltre
il grande vantaggio che
l’ampio parco cittadino
offre per diversi aspetti:
dall’accessibilità
praticamente a qualsiasi orario
in virtù anche delle ampie
zone coperte da illuminazione pubblica, alla possibilità di svolgere l’attività
in buona tranquillità vista
l’ampia
frequentazione,
alla buona copertura ombrosa che consente anche
nella stagione più calda
di praticare sport senza
offrire eccessivamente il
20
calore, infine le fontanelle
ed i locali pubblici che si
incontrano lungo il percorso permettono di idratarsi
adeguatamente.
info
Turismo Torino
Tel. 011/535181
www.turismotorino.org
[email protected]
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Torino è una città “riscoperta” di recente in occasione delle celebrazione
del 150° dell’Unità d’Italia
e nel recente passato quale
sede delle Olimpiadi Invernali. Fondata dai romani,
perla del barocco e prima capitale d’Italia Torino
racchiude molte bellezze
storico-artistiche che meritano una visita dalle Porte
Palatine e l’Anfiteatro Romano, Palazzo Madama e
Palazzo Reale con la vicina
Cappella del Guarini, Palazzo Carignano, sede del
primo parlamento italiano,
che ora ospita il rinnovato
Museo del Risorgimento,
ed il teatro Carignano, la
Gran Madre e Villa della
Regina sino ad arrivare al
simbolo della città la Mole
Antonelliana ora sede del
Museo del Cinema.
L’interland offre le famose
regge sabaude: la Venaria
Reale e l’annesso Parco de
La Mandria, il Castello di
Rivoli sede del Museo di
arte contemporanea, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Castello di Moncalieri
ed il Castello di Agliè.
21
4
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Saluzzo:
alla scoperta dei tesori
del Marchesato
percorso
Saluzzo grazie alla particolarità del suo territorio
offre diverse tipologie di
percorsi da quelli collinari più impegnativi a
suggestivi trekking urbani alla scoperta dei
segni lasciati dalla storia.
Il percorso che porta fino al
Santuario di Santa Cristina è
un giusto mix tra questi due
elementi, è infatti un itinerario
interamente collinare che conduce fuori dal centro urbano
per raggiungere una fitta vegetazione boschiva che rende
il percorso particolarmente
piacevole nella stagione più
calda. Dal piazzale della Castiglia, antico castello dei Marchesi di Saluzzo, si prende via
San Lorenzo e per quasi un
chilometro e mezzo si affrontano diversi tratti in salita più
o meno impegnativi per poi
raggiungere la chiesetta di
San Lorenzo dell’XI secolo. Da
lì e per i successivi 700 metri
il percorso, ora in morbido fal22
sopiano lungo il crinale della
collina, regala viste di eccezionale suggestione panoramica
sulla valle Po e sul gruppo del
Monviso da una parte e sulla pianura Saluzzese fino alle
Langhe e alle alture del torinese dall’altra.
Giunti alla sommità dove si
trova il Villaggio della Pace
della Comunità Cenacolo si
scende in direzione del villaggio residenziale Creusa da qui
si può proseguire verso via
San Bernardino e completare
il percorso facendo ritorno a
Saluzzo incontrando sulla propria strada la cappella funeraria di San Grato, villa Radicati
del XVI secolo e la chiesa ed
il convento di San Bernardino
oppure si può procedere a
destra in direzione del Pilone
Botta attraverso un piacevole
falsopiano lambito da frutteti
e vigneti.
Dal Pilone Botta il sentiero,
completamente sterrato, si
tuffa nel bosco, dapprima in
falsopiano, poi in leggera salita sino all’isola dei pini verdi
La salute sui percorsi fitwalking
(20 minuti dal Pilone Botta),
dopo di che la salita si fa a
tratti impegnativa anche se risulta quasi sempre seguita da
passaggi che consentono di
recuperare il fiato.
L’ultimo chilometro, già in
territorio di Verzuolo, è particolarmente impegnativo, ma
l’improvvisa vista del grande
prato sotto il santuario di Santa Cristina all’uscita del bosco
cancella la fatica.
L’origine del santuario è del
XIV secolo. Nel Quattrocento fu luogo di romitaggio del
beato Aimone Tapparelli di Lagnasco. La chiesa e gli edifici
attuali sono stati edificati dai
frati domenicani di San Giovanni di Saluzzo nel XVI secolo.
come
raggiungere
Saluzzo
In auto dall’autostrada
A6, al casello di Marene
prendere la statale SP662
in direzione Savigliano,
giunti a Savigliano seguire per Saluzzo
Dall’autostrada A4, proseguire sulla A55 al casello di Pinerolo proseguire
sulla statale SP589 in direzione Saluzzo
In treno dalla stazione di
Savigliano si raggiunge
Saluzzo attraverso un servizio autobus
23
4
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Il percorso proposto si
presta a diversi livelli di
preparazione nel suo
complesso è un percorso impegnativo sia
in termini di distanza
percorsa che di asperità
nel terreno.
La lunghezza complessiva è
infatti di circa 15 Km (andata e ritorno) adatto quindi a
camminatori e fitwalkers più
allenati considerati anche i
tratti in salita e sterrati che
ben si prestano all’utilizzo
dei bastoni e alla tecnica del
Fitwalking Cross. I neofiti
possono invece prepararsi,
per provare poi con un po’
di allenamento il circuito
completo, percorrendo solo
il primo tratto dell’itinerario
proposto dalla Castiglia fino
alla Creusa e ritorno per circa 5 Km complessivi altamente panoramici ed impegnativi se affrontanti ad un
ritmo sostenuto.
info
Ufficio turistico IAT di Saluzzo
Tel. 0175/46710
www.saluzzoturistica.it
[email protected]
24
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Saluzzo è una cittadina caratterizzata da un borgo
antico di periodo medievale
particolarmente suggestivo,
nella parte più alta della città infatti sono ancora tangibili i fasti di un prestigioso
passato: gli eleganti palazzi
del XV secolo della Salita al
Castello, il Palazzo della Arti
Liberali e il Palazzo Comunale con la Torre Civica che
con i suoi 48 metri di altezza costituisce un eccezionale punto panoramico sulla
città e sul territorio e, culmine del borgo medievale,
piazza Castello con la storica Fontana della Drancia
sormontata dall’imponente
torrione della Castiglia. Tra
i punti di interesse da non
perdere il Duomo edificato tra il 1491 e il 1511, la
casa natale di Silvio Pellico,
scrittore carbonaro celebre
per aver scritto “Le mie prigioni”, il Convento di San
Giovanni (XIII – XVI sec.),
Casa Cavassa e la Chiesa
di San Bernardo (XIV – XVI
sec.). Il territorio circostante
offre proposte altrettanto
interessanti sia dal punto di
vista paesaggistico che storico: il Castello della Manta,
il Castello di Lagnasco, il
Castello Malingri di Bagnolo e il Castello del Roccolo
a Busca e la splendida Abbazia di Staffarda risalente
al XII sec.
25
5
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Fitwalking con vista mare
sulla pista ciclabile del parco
costiero del Ponente Ligure
percorso
La riviera ligure offre uno
splendido scenario per
svolgere attività sportiva è infatti tra le mete
amate da ciclisti, podisti
e camminatori per gli allenamenti sia estivi che
invernali, la mitezza del
clima consente infatti
già ad inizio primavera
di abbandonare l’abbigliamento più pesante
e nei mesi più caldi di
affrontare l’attività fisica
accompagnati nelle ore
più fresche da una piacevole brezza di mare.
Nel tratto di costa di Ponente
è stata recentemente inaugurata (2008) la Pista Ciclabile
del Parco Costiero del Ponente Ligure, il percorso nasce sul
tracciato costiero della vecchia ferrovia a binario unico
tra Ospedaletti e San Lorenzo
al Mare dismessa nel 2001 e
spostata a monte, con i suoi
26
24 Km è tra le piste ciclabili
sul mare più lunghe del Mediterrano ed è già in progetto,
mano a mano che si compirà lo spostamento della linea
ferroviaria a monte, l’allungamento sino a Finale Ligure.
Il percorso è inserito in un
contesto ambientale unico,
con la maggior parte del tracciato a bordo mare al quale
si può accedere facilmente
in più punti, circondato dalla
macchia mediterranea e dai
giardini della Riviera, attraversa piccoli borghi suggestivi. Tecnicamente non presenta particolari difficoltà è per
lo più facile e pianeggiante
e si può eventualmente suddividere in “tappe”. Il primo
tratto da San Lorenzo al Mare
alla Cipressa è stato il primo
ad essere inaugurato, ha una
lunghezza di 4,5 Km circa e
non presenta difficoltà se non
una lunga galleria; un tempo
inaccessibile a causa della ferrovia e della sede della strada
statale Aurelia, presenta dei
La salute sui percorsi fitwalking
passaggi suggestivi a stretto
contatto con il mare. Il tratto
inizia nel centro di San Lorenzo al Mare, piccolo borgo costiero sorto alla foce del Rio
San Lorenzo, la pista ricalca
esattamente il vecchio percorso ferroviario, si segue un
rettilineo affiancato dal lungomare pedonale dal quale
tra l’altro è possibile accedere
agevolmente a diverse spiagge libere, per poi proseguire
in galleria al termine del lungomare. La galleria è illuminata, dotata di colonnine di
SOS e di tettoie anti-umidità
è però particolarmente lunga (circa 1,5 Km) per questo
motivo può essere fredda e
angusta da percorrere magari
in solitudine, è però possibile
utilizzare la biforcazione per
la strada pedonale e percorrere l’Aurelia per poco più di
1 Km per poi riguadagnare
la pista ciclabile in prossimità dello sbocco della galleria
lato ovest. Il percorso prosegue ora parallelo all’Aurelia
entrando nel Comune di Santo Stefano costeggiando il
porto turistico di Marina degli Aregai ed infilandosi poi
nel cuore del borgo. Rasente alle case la pista si allarga
percorrendo poi l’area della
vecchia stazione e prosegue
fino a raggiungere, dopo
aver percorso circa 4 Km, il
Comune di Riva Ligure dove
la pista continua in una zona
che fa da spartiacque tra il
centro storico del paese e la
periferia. La pista prosegue
poi parallelamente alla strada
in direzione Arma di Taggia,
che dista 2 Km circa, in una
zona leggermente impervia
e selvaggia, in questo tratto
infatti la ferrovia non consentiva l’accesso alla costa così il
litorale non è stato curato o
attrezzato. Al termine del rettilineo il percorso si distacca
dall’Aurelia avvicinandosi al
comune di Taggia per raggiungere al termine il lungo
ponte sul Torrente Argentina
che da il nome alla valle su cui
sorge Taggia e il suo centro
costiero Arma di Taggia. Passato il ponte prosegue lungo
la grande area pianeggiante
un tempo sede dello scalo
ferroviario di Arma e, passata la vecchia stazione, entra
nel centro abitato dirigendosi
verso la zona balneare di Bussana. Dopo alcuni chilometri
si arriva ai Tre Ponti, un’area
di spiagge già nel comune di
Sanremo molto frequentata
nel periodo estivo, dopodichè
la pista entra all’interno del
nucleo urbano di Sanremo.
Il tratto da Arma di Taggia a
Sanremo misura 8 Km circa.
27
5
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Classico tracciato destinato ad una pratica
allargata il percorso,
ricavato sulla dismessa
ferrovia litoranea ligure,
nasce come pista ciclabile e così è stato largamente utilizzato e conosciuto inizialmente. Con
il crescere della pratica
della corsa e del cammino esso è poi diventato
meta per molti podisti.
Il fatto che sia nato come percorso ciclabile fa sì che ancora oggi molti ciclisti lo utilizzino e, pertanto, impone un
po’ di attenzione alle minime
regole di circolazione onde
evitare inconvenienti dovuti a
scontri o a semplici discussioni tra ciclisti e pedoni. La sua
particolarità è al contempo
la lunghezza, anche se legata ad un andare e vieni sullo
stesso tracciato, ossia non
con un percorso ad anello, e
la possibilità di dividerlo in diversi tronconi facilitando così
persone già ben allenate ma
anche fruitori più semplici.In
diversi tratti gli aspetti paesaggistici sono stupefacenti
e accompagnano ed agevolano quelli tecnici che si fon28
dono in primis su di una camminata veloce, spedita, dinamica e facilitata dallo scorrere
piatto della strada.Il fitwalking trova in questo tracciato
un riferimento ideale. Lunghi
tratti assolutamente pianeggianti ed affrontabili a buone
velocità lo rendono adattissimo a questa pratica sportiva.
In estate sarà un po’ il caldo
e d il sole a condizionare le
scelte di orari e distanze da
percorrere. Il consiglio è quello di prediligere le ore mattutine e quelle serali al fine di
non incorrere in un’eccessiva
esposizione al sole o rischi di
disidratazione. Portare sempre in testa un cappellino e,
se possibile, dell’acqua per
idratarsi. In inverno o nelle
mezze stagioni sarà possibile
trovarsi un po’ disturbati dal
vento che si infila sul tracciato
facilitato dalla sua collocazione tra il mare e l’entroterra.
Mai dimenticare di indossare
gli occhiali quando vi è forte
vento al fine di proteggere gli
occhi dalla polvere o dai granelli di sabbia.
info
Agenzia regionale Promozione Turistica “In Liguria”
www.turismoinliguria.it
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
come
raggiungere
il percorso
La Pista Ciclabile del Parco
Costiero del Ponente Ligure
è facilmente raggiungibile
sia in auto che con i mezzi
di trasporto pubblico.
In auto autostrada A10
uscita Imperia Ovest o
Arma di Taggia a seconda
che si prenda il tratto verso San Lorenzo al Mare o
Sanremo; lungo il percorso sono disponibili diversi
parcheggi sia gratuiti che a
pagamento.
In autobus linea RT Imperia
– Sanremo (non è possibile
il trasporto delle bici)
La Riviera dei Fiori, tratto di riviera di Ponente nel
quale si dipana il percorso
proposto, propone bellissime spiagge con insenature
sabbiose e un mare calmo
come quella di Riva Ligure,
di Bussana e la spiaggia dei
Tre Ponti a Sanremo ed un
entroterra suggestivo ricco
di storia e tradizione. Alle spalle infatti delle località costiere più famose come Sanremo, Ospedaletti, Bordighera, Riva Ligure
troviamo colline coperte di
olivi, serre di fiori e vigneti
dai quali si scorgono gli antichi borghi di Lingueglietta, Apricale, Triora e Seborga dove il tempo sembra
essersi fermato.
Diano Marina
San Lorenzo al mare
Riviera delle palme
Sanremo
Ventimiglia
Ospedaletti
Costa Azzurra
29
6
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Fitwalking all’ idroscalo
il mare dei milanesi
percorso
Milano è una città che
inaspettatamente offre diversi itinerari per
chi vuole tenersi in forma e praticare attività
fisica all’aria aperta,
numerosi sono infatti
i parchi cittadini che
ben si prestano alla
pratica di sport quali
walking, running, jogging e fitwalking.
Nella zona ovest c’è il Boscoincittà, bosco urbano
con 20.000 alberi; in quella
nord-ovest quartiere QT8 il
Montestella o “Montagnetta di San Siro” area vasta
370.000 mq realizzata su
terrazze e gradoni; tra Milano e Sesto San Giovanni c’è
il Parco Nord che si estende
per oltre 250 ettari; lungo
il fiume Lambro troviamo il
Parco Lambro; in prossimità dell’aeroporto di Linate
si estende il Parco Forlanini. Nella stessa area, ad est
di Milano in fondo a viale
30
Forlanini, si trova l’Idroscalo oasi verde e polo sportivo
cittadino molto conosciuto
definito “il mare dei milanesi”. L’Idroscalo è stato realizzato a cavallo tra gli anni
’20 e ’30 del secolo scorso
come scalo per idrovolanti,
all’epoca aereo di linea per
eccellenza sulle grandi distanze, la vocazione sportiva ha però prevalso sin dagli albori quella aviatoria
imponendosi come bacino
per la pratica di molti sport
acquatici.
Il bacino artificiale alimentato da acque sorgive e da
quelle provenienti dal Naviglio Martesana è lungo
2.600 metri, largo tra i 250
e i 400 metri e profondo
da 3 a 5 metri ed è inserito
in un parco naturale di circa 1.600.000 metri quadrati all’interno del quale si sviluppa un bellissimo percorso
ottimo per il fitwalking.
Si tratta di un circuito circolare di pochi metri superiore
ai 6 Km che si snoda su un
La salute sui percorsi fitwalking
tracciato misto (4,8 Km su
asfalto e 1,4 Km su sterrato)
lungo il perimetro del bacino idrico. Il percorso è bene
attrezzato sono presenti infatti delle utili paline di 2
metri di altezza posizionate ogni 200 metri che consento di rilevare la distanza
percorsa ed eventualmente i tempi, diverse fontanelle che dispensano acqua e
permettono con facilità di
dissetarsi e molte panchine per una sosta e un po’ di
meritato riposo dopo l’allenamento.
Nella stagione estiva è inoltre possibile, a pochi chilometri dal centro di Milano,
sentirsi al mare, è infatti presente uno stabilimento balneare con ombrelloni,
sdraio e noleggio di imbarcazioni.
come
raggiungere
il parco
L’Idroscalo è a est di
Milano tra i Comuni
di Segrate e Peschiera
Borromeo, è raggiungibile:
in auto da Viale Forlanini si prende la direttrice corso XXII Marzo
giunti in Viale Forlanini si percorre tutto
e si svolta a sinistra
in direzione Novegro
Idroscalo. In auto dalla Tangenziale Est si
prende l’uscita Linate
e si prosegue per Viale Forlanini. Per chi
arriva in auto sono
presenti 3 parcheggi
a pagamento per una
capienza complessiva
di circa 2.500 posti
auto.
con i mezzi pubblici
autobus 73 fino al capolinea all’aeroporto
di Linate, dall’aeroporto navetta gratuita per l’Idroscalo
linea 183 (attiva dal
5 giugno fino al 15
settembre).
31
6
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Come per tutte le grandi città le soluzioni sono
molte e di conseguenza
sono anche diverse le
opportunità per variare
sedi e luoghi di allenamento, oltre che trovare
condizioni dove svolgere tipi di lavoro diverso.
Il percorso dell’Idroscalo ha
delle caratteristiche ideali per i praticanti regolari
come per quelli più estemporanei.
Non presenta difficoltà altimetriche e il fondo stradale è diviso tra asfalto e
sterrato e può coniugare
(seppure nei limiti di caratteristiche più tradizionali
ed adatte ai camminatori
senza bastoni) il piacere di
chi ama il cammino semplice o il fitwalking, e chi ama
invece il camminare con i
bastoncini o il fitwalking
cross.Proprio perchè molto
semplice esso è adatto ad
ogni livello di pratica.
Inoltre, come già accennato, una città come Milano
offre tantissime soluzioni
così che anche chi volesse
trovare percorsi più impegnativi o spazi ancor più
32
ampi può facilmente frequentare altri parchi in Città
o alla periferia.Salite e percorsi ondulati si possono
trovare alla “montagnetta
di S. Siro”.
Tracciati più lunghi al parco Nord o al Forlanini, ma
anche parchi più centrali
in città come il parco Manin possono offrire ottime
alternative e varianti facilmente utilizzabili.
info
Idroscalo
www.idroscalo.info
Tel. 02/70200902
[email protected]
La salute sui percorsi fitwalking
33
7
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Da Milano a Gorgonzola
lungo il Naviglio Piccolo
percorso
La seconda proposta
vede protagonista oltre
che la città anche l’hinterland milanese, parte
infatti da Milano per arrivare sino a Gorgonzola
costeggiando il Naviglio
della Martesana (anche
noto come Naviglio Piccolo) canale irriguo e navigabile realizzato al termine del 1.400.
Largo dai 9 ai 18 metri, profondo da 1 a 3 metri e lungo
38,7 Km la Martesana è un
canale che collega Milano
con il fiume Adda dal quale
riceve le acque, deve il suo
nome a Francesco Sforza che
nel 1457, prima ancora che
iniziassero il lavori per la realizzazione, lo chiamò così
per il contado che avrebbe
attraversato. Il canale, al cui
progetto pare abbia contribuito anche Leonardo da
Vinci ospite a Milano proprio
nel periodo della realizzazione, fino a metà Ottocento è
stato utilizzato con regolarità
34
sia per il trasporto di merci
(derrate alimentari, legno,
carbone e materiali per l’edilizia) che di persone, la sua
utilità è andata poi scemando fino al 1958 quando è
stato declassato da via di trasporto a canale irriguo. Negli
anni ’90 è stata inaugurata
una pista ciclopedonale che
da Milano arriva fino all’Adda attraversando scorci inaspettati fatti di cascine, ville
sontuose, ponticelli, borghi
e antichi casolari. Su questo
percorso si sviluppa l’itinerario proposto ideale per il Fitwalking, lungo ben 18,5 Km
interamente pianeggiante ed
asfaltato, costeggia costantemente il corso d’acqua. La
partenza è fissata nell’area
nord-est di Milano dal Giardino Cassina de’ Pomm che
sorge sulla sponda sinistra
della Martesana da qui si imbocca via Tofane si oltrepassano tre ponti ferroviari e si
arriva nel territorio di Gorla,
antico quartiere di Milano
ricco di storia. Superato viale
Monza si prosegue lungo via
Bestelli e si raggiunge il Parco
La salute sui percorsi fitwalking
Martesana da dove il paesaggio si fa industriale, il canale
scorre infatti tra capannoni
ed edifici industriali, arrivati
in località Giaggiolo si scorge invece Villa Cazzaniga,
particolare per l’imbarcadero
sul Naviglio. Si attraversa poi
Cologno Monzese e superato il ponte sul fiume Lambro
si arriva a Vimodrone (8 Km)
da dove segnaliamo, parallela al percorso, la linea della
metropolitana che costeggia
il percorso sino a Gorgonzola. Dopo Vimodrone si arriva
a Cernusco sul Naviglio dove
si scorgono le logge e il giardino di Villa Alari Visconti e
Villa Uboldo, costeggiando
l’alzaia si arriva alla Cascina Gogna dove consigliamo
prudenza perché a riva del
canale non è presente il parapetto, passato il torrente
Molgora si entra nel comune
di Gorgonzola, questo tratto
è uno dei più suggestivi perché offre scorci d’altri tempi.
Da qui il percorso volendo prosegue sino a Trezzo
sull’Adda dove si trova l’incile
ovvero il punto in cui l’Adda
viene “inciso” e da origine al
Naviglio Martesana.
come
raggiungere
il percorso
Il Giardino Cassina de
Pomm si trova in Via Melchiorre Gioia raggiungibile
con la linea della metropolitana M2 fermata Gioia e
con le linee autobus 43 e
37. Da Gorgonzola si può
raggiungere il punto di partenza utilizzando sempre la
linea della metropolitana
M2 (fermata Gorgonzola).
Trezzo
sull’Adda
ilano
da M
tostra
cia
- Bres
Au
Cernusco
sul Naviglio
Gorgonzola
Cologno Monzese
Milano
35
7
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Un percorso che potrei
definire adatto a far provare ai cittadini il piacere
di uscire dalla città a piedi senza inconvenienti e
con estrema comodità.
Ciò è dovuto ad una caratteristica quasi unica per
questo tipo di percorsi in
quanto, per un certo tratto
del percorso, è possibile utilizzare direttamente la metropolitana che, tra Vimodrone e Gorgonzola, fiancheggia il tracciato, così che
i camminatori anche meno
esperti od allenati possano
spingersi avanti sapendo
di poter poi fare tranquillamente ritorno in città utilizzando la metropolitana.
Una comodità non di poco
conto per facilitarne l’utilizzo ed evitare che, non potendo camminare troppo
a lungo, si utilizzi sempre
il medesimo tratto di strada avanti ed indietro. Essendo tutto in asfalto e pianeggiate questo percorso è
particolarmente adatto alla
pratica del fitwalking. Il fatto che tocchi aree di campagna con scorci non solo
bucolici ma anche di particolare suggestione perché legati a architetture e
36
forme organizzative di altri
tempi. Non mancano i punti per effettuare delle soste
o toccare centri abitati ma,
per coloro che volessero
percorrerlo per lunghi tratti
e sia in andata che ritorno,
il suggerimento è quello di
fornirsi comunque di un po’
d’acqua da portare con se,
qualche alimento o integratore energetico alimentare.
info
Milano è turismo
www.turismo.milano.it
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Milano è una città in cui
antico e moderno si sono
uniti per creare un connubio unico, conosciuta come
la città simbolo della moda, celebre per le vie dello
shopping Milano è in grado
di offrire anche un interessante patrimonio artistico.
Oltre al Duomo, cattedrale
in stile gotico simbolo con
la sua Madonnina della cit-
tà, si possono ammirare
la basilica di Sant’Ambrogio, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, il Castello
Sforzesco, Galleria Vittorio Emanuele, il Teatro Alla Scala e Villa Belgioioso
Bonaparte, senza considerare le opere di più recente costruzione come il
grattacielo Pirelli e la Torre
Velasca.
37
8
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Passeggiando a piedi
o in bicicletta intorno
al lago di Varese
percorso
Il Lago di Varese dista solo 6 Km dalla città, un
tempo fu tra le principali
fonti economiche del territorio, le prime fabbriche
alle fine del 1800 sorsero
infatti sulle sue rive, oggi è invece un punto di
interesse turistico ed un
terreno di svago e sport
per i varesini grazie alla
pista ciclabile di 28 Km
che lo circonda.
La pista ciclabile si sviluppa su
asfalto, cemento e per un breve
tratto su terra battuta, i rari saliscendi mai impegnativi rendono il percorso accessibile a tutti
a bikers più o meno allenati e
a camminatori anche inesperti.
Il tracciato può essere percorso
sia in bicicletta che a piedi, in
questo caso diviso in più tappe,
la folta vegetazione e gli scorci
suggestivi del lago lo rendono
adatto anche per una gita “fuori porta” o per una pausa rilassante a contatto con la natura
38
in compagnia della famiglia, il
percorso è infatti adatto anche
ai bambini, si esce poche volte
dalla pista ciclabile per percorrere pochi metri su strade poco
trafficate. Se si decide di percorrerlo a passo di Fitwalking si
può dividere anche in più tratti
a seconda del proprio livello di
preparazione.Partendo dal Lido
della Schiranna, località che fa
parte del Comune di Varese
che ospita l’animato lungolago
varesino e il parco Zanzi area
verde della città e sede del padiglione fieristico, percorrendo la
pista in senso orario si raggiunge il borgo di Capolago, tempo
fa lungo la riva era presente un
piccolo porto dove si tenevano
delle feste oggi invece per visitare il paese bisogna uscire dalla pista, proseguendo si arriva a
Buguggiate, il cui territorio sulle
rive del lago è limitato il paese si sviluppa infatti in collina
come l’insediamento di origine
medievale di Erbamolle, e successivamente ad Azzate dove
sono conservate alcune ville realizzate tra il XVI e il XVII secolo.
La salute sui percorsi fitwalking
Dopo Azzate si arriva a Galliate
Lombardo e Bodio Lomnago
dove sono stati rivenuti numerosi reperti archeologici che
fanno pensare che probabilmente anche nei millenni passati la zona era già popolata da
civiltà primitive. Fiancheggiando la riva e godendo delle suggestive vedute panoramiche
del lago si raggiunge Cazzago
Brabbia dove sono ancora perfettamente conservate alcune
ghiacciaie risalenti al 18° secolo
in cui veniva stipato il ghiaccio
invernale così che il pesce pescato nel lago, grazie alla temperatura costante, si conservasse per tutto l’anno, in questo
paese si trova inoltre una palude protetta dal WWF che può
essere visitata. Tornando sulla
pista ciclabile si giunge al pontile di imbarco di Biandronno dal
quale è possibile interrompere
magari la propria passeggiata
a piedi o in bicicletta per una
visita in barca all’Isolino Virginia
dove sono avvenuti importanti
ritrovamenti di epoca preistorica raccolti in parte del piccolo
museo archeologico.
come
raggiungere
il percorso
In Auto: da Milano: A8
uscita Buguggiate, dal Piemonte: A26 raccordo A8
direzione Varese uscita Buguggiate, da Lugano: Valico
Ponte Tresa prendere la SS
233 direzione Varese, giunti
a Varese proseguire per Varese Lago, da Como SS 342
direzione Varese, in località
Folla di Malnate prendere
la Tangenziale. Proseguire
sulla SP 1 direzione Laveno.
In Treno: Ferrovie dello
Stato – Linea Gallarate – Laveno: stazione Travedona
– Biandronno Ferrovie Nord
Milano – Linea Varese – Laveno: stazione Gavirate
In Aereo: aeroporto di
Malpensa
39
8
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Tracciato di lunga distanza, questo percorso, inserito nel magnifico scenario del lago,
offre opportunità diverse per realizzare la propria uscita di fitwalking.
La dolcezza della sua conformazione si adatta con grande duttilità a diversi approcci.
Ideale per i meno esperti e coloro che desiderano affrontare belle passeggiate, esso si
presenta come un terreno
ideale anche per i fitwalkers
più esperti. Il fondo stradale
asfaltato o in cemento, ma
comunque sempre liscio anche nei piccoli tratti in terra
battuta, permette una pratica del fitwalking perfetta dal
punto di vista tecnico. I rari
tratti obbligati esterni alla pista, ed effettuati su strade a
normale percorrenza, tocca-
no percorsi stradali poco trafficati e con ridotti rischi per i
pedoni. Le sue caratteristiche
fortemente protette dal traffico (per i pedoni a volte il rischio è rappresentato dai ciclisti che lo percorrono a scopo di allenamento) lo rendono ideale anche per escursioni famigliari e quindi anche
ai bambini.Il tracciato è molto esposto al sole e di conseguenza è in buona parte
soleggiato. Questo è indubbiamente un vantaggio per
le stagioni più fredde, anche
se in estate la sua esposizione lo rende più adatto all’utilizzo in orari meno caldi (presto al mattino o verso il tardo
pomeriggio). Lungo il percorso è possibile trovare diverse fontanelle per dissetarsi e
questo rende molto fruibile
questo bel tracciato che costeggia il lago di Varese.
info
Agenzia del Turismo di
Varese
www.vareselandoftourism.it
Tel. 0332/252071
[email protected]
40
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
La Provincia di Varese è la
terra dei laghi, infatti ne
delimitano i confini il Lago
Maggiore ed il lago di Lugano ed ospita sul suo territorio oltre al Lago di Varese, il Lago di Comabbio ed
il Lago di Monate oltre al
Lago di Biandronno ora diventato una palude. Le caratteristiche del territorio,
costituito da un’area montana, una collinare ed una
pianeggiante ne fanno un
luogo ideale per praticare sport dal cammino, al
trekking, dalla bicicletta,
all’equitazione sino a sport
più impegnativi come l’arrampicata.
Il paesaggio si fonde con
le tracce lasciate dal passato, consigliamo di visitare
Castiglione Olona, angolo rinascimentale unico in
Lombardia,
Castelseprio
ed il Monastero Longobardo di Cairate.
41
9
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Scopriamo Brescia
camminando
percorso
Brescia è una città che si
può piacevolmente scoprire camminando, proponiamo quindi tre itinerari cittadini che fanno
parte del progetto “Università di Brescia – Il ritratto della salute”, che possono essere uniti per una
camminata più impegnativa ed un itinerario
nel verde da godersi sia
in estate che in inverno
Itinerario 1
Il punto di ritrovo è Piazza del
Mercato, costruita nel ‘400 e
sede oggi del Rettorato dell’Università degli Studi di Brescia, da
qui andiamo verso sud e imbocchiamo Corso Palestro che, tra
case cinquecentesche, ci porta
in Corso Zanardelli e successivamente in Corso Magenta.
Terminato questo affascinante
rettilineo ci troviamo in Piazzale Arnaldo, caratterizzato dal
Mercato dei Grani un porticato
lungo più di cento metri edificato per ospitare i negozianti di
42
granaglie e di altri prodotti agricoli, e attuale snodo della vita
notturna cittadina. A svettare è
il monumento dedicato ad Arnaldo da Brescia opera bronzea
eretta nel 1882 dedicata al celebre predicatore scomunicato nel
1148 per la sua avversione al
potere temporale e le ricchezze
del clero. Fatto il giro del piazzale si svolta a destra in Piazza Tebaldo Brusato, luogo ideale per
fare due chiacchiere al riparo del
traffico, una volta attraversata si
gira a sinistra e si entra in via dei
Musei dove incontriamo il Monastero di Santa Giulia, Patrimonio Mondiale dell’Unesco ospita
il principale museo cittadino, la
Basilica Romana eretta tra il 69 e
il 96 d.C. che ospitava le funzioni giuridiche e commerciali della
città, tra il medioevo ed il Seicento divenne palazzo privato e
perse ogni traccia originaria riemerse nel ’90 con i restauri. Al
termine della via si svolta in via
Gabriele Rosa e successivamente in Via Trieste per arrivare in
via Dieci Giornate, passeggiando sotto i portici ci dirigiamo a
sinistra nel suggestivo Vicolo del
Gambero che ci porta in Piaz-
La salute sui percorsi fitwalking
za Bruno Boni. Lasciata questa
piazza alle nostre spalle si attraversa via Antonio Gramsci e si ritorna al punto di partenza dopo
aver percorso 3 Km.
come
raggiungere
il percorso
In Auto: da Milano e da Venezia: Autostrada A4 uscita
Brescia centro, da Torino e
da Piacenza: Autostrada
A21 uscita Brescia est
In Treno, Ferrovie dello
Stato: stazione Brescia
In Aereo: Aeroporto di Verona Villafranca (50 Km da
Brescia) – Aeroporto di Bergamo (50 Km da Brescia) –
Aeroporto di Milano Linate
(100 Km da Brescia)
Itinerario 2
Tornati in Piazza del Mercato
si può proseguire la camminata alla scoperta del cuore della
città ed aggiungere altri 3 Km
al proprio itinerario. Ci dirigiamo quindi verso Piazza Loggia, dopo aver attraversato
Piazza Vittoria, dove troviamo
il Palazzo della Loggia costruito tra il 1492 e il 1574 con il
contributo di Andrea Palladio
e il Monte di Pietà costituito
da due edifici il primo risalente a fine 1400 ed il secondo a
fine 1500. Passando per Piazza della Loggia potrà capitare
di sentire dei rintocchi, è la
Torre dell’Orologio costruzione cinquecentesca dotata di
un raffinato meccanismo orologiaio che segna ore, fasi lunari e segni zodiacali su due
43
9
Città PER Camminare
E DELLA Salute
diversi quadranti. Dopo via X
Giornate si entra in Via Musei e si raggiunge Piazzetta
Tito Speri, imbocchiamo la
stradina che troviamo a sinistra (Contrada Sant’Urbano)
e cominciamo una salita che
ci porta al Castello, simbolo
della città fortezza del XIII
secolo che si erge sul colle
Cidneo dove si sono dati il
cambio celti, romani, veneziani, francesi e austriaci.
E’ abbracciato dal più grande vigneto urbano d’Europa ed è dotato di mura che
nel XIV secolo arrivarono ad
inglobare addirittura il Duomo. Attraverso il portale
cinquecentesco sovrastato
dal Leone di San Marco entriamo in uno dei posti più
44
affascinanti della città.
Lasciato alle nostre spalle il
Castello andiamo a sinistra,
scendendo troviamo la Chiesa di San Pietro in Oliveto,
sede dei Carmelitani Scalzi,
che la leggenda vuole sia
stata fondata su un antico
tempio di Giove. Continuando la discesa proseguiamo
lungo via Brigida Avogadro,
a destra troviamo di nuovo Via Musei imboccandola
troveremo a destra il Teatro
Romano, struttura edificata
in epoca Flavia ed utilizzata
fino al 1173, era il secondo
teatro romano più grande
del Nord Italia dopo quello
di Verona. Da qui si può far
ritorno verso il punto di partenza.
La salute sui percorsi fitwalking
ItInerarIo 3
Per gli amanti del verde e della natura consigliamo invece
un percorso sempre di 3 Km
che parte dalla sede del Cus
Brescia in Via Branze, da qui
andando a destra ed attraversando i due incroci che troviamo lungo la strada arriviamo
in Via della Garzetta, parte
del famoso Parco delle Colline. Proseguendo lungo una
strada pedonale che troviamo
alla nostra sinistra si arriva in
via ottaviano Montini girando sempre a sinistra imbocchiamo via nikolaiewka che ci
riporterà al punto di partenza. Per chi volesse proseguire
nella camminata e godere dei
50.000 mq di verde del Parco
Castelli può prendere da Via
Branze Via ambaraga e giungere direttamente al parco.
45
9
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Come tutti i percorsi
cittadini anche questi
bellissimi itinerari all’interno della città di Brescia favoriscono una
pratica allargata.
Il poter usufruire di un tracciato inserito all’interno della
città permette a tutti di muoversi in modo indipendente
e senza la necessità di mezzi
di trasporto necessari a raggiungere i luoghi di pratica.
Naturalmente questo ci permette anche una riflessione sul messaggio di come la
città possa comunque offrire
ottime prospettive di pratica,
ma anche sul come potremmo stimolare sempre più le
città a trasformarsi in luoghi
a dimensione d’uomo, dove
il cammino ha un ruolo centrale.Dal punto di vista tecnico i percorsi non presentano
particolari difficoltà. La salita
al castello è l’unico vero punto in cui la strada non è assolutamente pianeggiante, ma
anche in questo caso non si
tratta di un dislivello impossibile. Le difficoltà sono quindi praticamente nulle. Come
sempre i consigli quando ci
si muove su percorsi cittadini
46
sono quelli di prestare l’adeguata attenzione alle segnaletiche stradali ed al rispetto del codice della strada. Le
camminate in città offrono
diversi vantaggi anche se sul
piano del ritmo di cammino,
il dover dare attenzione al codice stradale rompe un po’ la
camminata con le necessarie soste, interruzioni o rallentamenti dovuti appunto al
muoversi in città. La camminata nel verde, pur essendo
sempre in fondo svolta su di
un percorso cittadino, offre
maggiore libertà dal punto di
vista del ritmo e delle soluzioni disponibili per organizzare
l’uscita di cammino. Il chilometraggio è abbastanza limitato, anche se in tutti i casi è
possibile poter incrementare
la distanza. Il percorso cittadino è molto adatto a progetti di attività motoria e di miglioramento degli stili di vita
come ad esempio i gruppi di
cammino. Il percorso nel verde si addice meglio ad un impegno anche di tipo più sportivo. Non bisogna comunque
dimenticare i tradizionali suggerimenti relativi a calzature
ed abbigliamento: utilizzare scarpe adatte al cammino
La salute sui percorsi fitwalking
onde evitare problematiche
ai piedi; l’abbigliamento può
essere anche di tipo informale/casual e non obbligatoriamente tecnico/sportivo. Verificare se vi sono punti ove
rinfrescarsi (fontanelle etc…)
specialmente nei peridi caldi.
In caso non vi fossero punti
di ristoro sarebbe opportuno
munirsi sempre di una piccola
bottiglia d’acqua che si potrà
trasportare con un marsupio
o uno zainetto leggero.
info
Università di Brescia
- Il ritratto della salute
www.ilritrattodellasalute.org
www.unibs.it
Bresciatourism
www.bresciatourism.it
cosa fare,
dove andare
La Provincia di Brescia è un
territorio vasto e articolato
dove bastano pochi spostamenti per entrare in paesaggi radicalmente diversi. Si
passa dalla storia di Brescia,
alla tranquillità della pianura bresciana che lambisce
le dolci colline della Franciacorta sino alle alte vette
della Val trompia
t
e della
Val Camonica. Il territorio
bresciano offre inoltre paesaggi lacustri il lago di Iseo è
una meta d’interesse naturalistico e non solo, il lago di
Garda non necessita di presentazioni ed anche i laghi
minori come il lago d’Idro
riservano sorprese.
47
10
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Da Rovereto
sulle orme dei dinosauri
percorso
Il Trentino Alto Adige è
conosciuto per le sue
montagne e per la varietà di proposte per gli
amanti dell’outdoor:
sci, ciclismo, trekking,
nordic walking e sul lago di Garda sport acquatici come vela, windsurf e canoa sono solo
alcune delle attività che
si possono praticare.
Considerata l’ampia scelta, soprattutto di percorsi
escursionistici adatti prevalentemente a chi già pratica
trekking o cammina in montagna, proponiamo due percorsi non troppo impegnativi e accessibili a tutti che
portano alla scoperta di uno
splendido panorama e di un
aspetto del Trentino meno
conosciuto. Questo primo
itinerario porta alla scoperta
di due gruppi di impronte di
dinosauri risalenti a 200 milioni di anni fa all’inizio del
Giurassico, le impronte più
grandi hanno un diametro
48
di 30-40 centimetri ed una
profondità media intorno ai
10 centimetri, per consentire una visione d’insieme nei
punti migliori di osservazione
sono state posizionate delle
sopraelevazioni in legno. Si
accede a questo percorso
dal parcheggio antistante
la Caverna Damiano Chiesa
(520 m), grotta nella quale
venne catturato Damiano
Chiesa, irredentista e martire della Grande Guerra,
si scende sull’asfalto fino a
che, al tornante a destra, si
lascia la strada per prendere
a sinistra una pista sterrata.
Questa è una ex strada militare che si dirige verso i Lavini di Marco, dopo circa 10
minuti di cammino appare a
sinistra il grande lastrone su
cui sono impresse le impronte dei grandi rettili. Si sale
quindi lungo questo sentiero
superando i punti di osservazione e raggiungendo una
soprastante mulattiera (650
m), proseguendo su questa a
sinistra si comincia a vedere
il secondo gruppo di orme.
Una volta superate si conti-
La salute sui percorsi fitwalking
nua sul tracciato principale
che di lì a poco inizia a scendere raggiungendo il punto
di partenza la Caverna Damiano Chiesa. Questo percorso ha un dislivello conte-
nuto (200 m) e una lunghezza di circa 5 Km è quindi un
percorso che non presenta
particolari difficoltà adatto
anche a chi non è un esperto
di cammino in montagna.
come raggiungere
il cammino dei dinosauri
In auto da Trento e Bolzano, seguendo l’autostrada A22 in
direzione Modena prendere l’uscita Rovereto. Da Rovereto seguendo le indicazioni si prende per l’Ossario di Castel
Dante da dove si prosegue lungo la Strada degli Artiglieri
fino al piazzale antistante la Caverna Damiano Chiesa dove
si trova un ampio parcheggio.
LEGENDA
voi siete qui
percorso
consigliato per
raggiungere le
orme dal casello
autostradale
Rovereto sud
49
10
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Poter unire aspetti di
carattere culturale così
speciali e particolari con
un percorso che mette a
disposizione le caratteristiche sia per una pratica più continuativa, sia
per una visita speciale
non è affatto semplice.
In questo caso troviamo a
disposizione entrambe le
cose. Il percorso è semplice
e con un dislivello contenuto. Si può praticare del
buon fitwalking anche nei
tratti di sentiero non asfaltato, con qualche difficoltà in
più nei tratti di mulattiera. E’
comunque molto adatto a
camminate a passo svelto, a
escursioni sportivo-culturali e
a sgambate salutistiche. Per
i fitwalkers si possono sfruttare bene i tratti asfaltati e
quelli sentieristici più battuti.
Vista la pendenza ridotta il
passo potrà essere comunque deciso e sarà possibile
mantenere un buon ritmo e
una buona tecnica. Nei tratti
di mulattiera sarebbe più utile potersi affidare al fitwalking cross, con i bastoncini,
anche se le stesse caratteristiche della strada non im50
pediscono ad un fitwalker di
ben affrontare anche questi
tratti. Chi si trovasse ad affrontare il percorso per la
prima volta sarà certamente
incuriosito dalla sua connotazione paleontologica, e
potrà dedicare qualche minuto all’osservazione delle
impronte di questi animali
preistorici, ma soprattutto
avrà tutto il tratto di strada
rimanente per riflettere sui
misteri e le meraviglie del
creato e della storia terrestre.
info
Agenzia per il Turismo
Rovereto e Vallagarina
www.visitrovereto.it
Tel.: 0464/430363
[email protected]
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
La parte meridionale del
Trentino offre diversi itinerari turistici di sicuro interesse:
a Rovereto, Città della Pace,
hanno sede diversi musei tra
cui il Mart (Museo di Arte
Moderna e Contemporanea)
museo fra i più importanti
d’Europa che ospita importanti mostre temporanee e
permanenti, il Museo Civico
che produce una rassegna
di film archeologici di livello
internazionale, il Museo Storico Italiano della Guerra ubicato all’interno del Castello
di Rovereto che documenta
il primo conflitto mondiale e
la Campana della Pace che
ogni sera suona cento rintocchi per ricordare i caduti
di tutte le guerre. La Vallagarina, valle in cui si trova
Rovereto, ospita oltre al suo
castello affascinanti castelli
medievali come il Castello di
Beseno, Castel Pietra, Castel
Noarna, Castel Corno ed il
Castello di Avio. Gli amanti
dello sci possono invece far
riferimento alle vicine stazioni di Brentonico Polsa – San
Valentino e Folgaria Skitour
dei Forti.
51
11
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Strada del Ponale: un
panorama unico sulla sponda
trentina del lago di Garda
percorso
L’itinerario è ubicato
vicino a Rovereto nella
parte meridionale del
Trentino al confine con
Veneto e Lombardia
sulle sponde trentine
del Lago di Garda.
Si parte dalla centrale idroelettrica di Riva del Garda, si prende
Via Gargnano (Gardesana Occidentale) in direzione Limone,
sulla destra prima del tunnel si
sale lungo la vecchia strada del
Ponale. Il sentiero nella sua parte iniziale si presenta sterrato
con dei tabelloni segnaletici utili
per gli escursionisti che lo percorrono per la prima volta. L’itinerario percorre i tunnel scavati
nella roccia calcarea e il tracciato a strapiombo sulle acque del
Garda, la pendenza della salita
si mantiene su un quasi costante 5%, essendo però il sentiero abbastanza stretto in alcuni
tratti e molto frequentato sia da
ciclisti che escursionisti e turisti
si deve prestare attenzione al
traffico. Lungo il percorso sono
presenti diverse feritoie, gallerie
52
e fortificazioni austro-ungariche
erette per impedire la discesa
delle truppe garibaldine dalla
valle di Ledro verso il Garda e
poi in difesa del confine dell’Impero austro-ungarico con l’Italia
prima della I Guerra Mondiale.
Il sistema fortificatorio in galleria, chiamato Tagliata del Ponale, è costituito da un dedalo di
corridoi e trincee scavate direttamente sopra il lago di Garda
in una posizione panoramica
unica. La galleria serviva come
accesso principale ad una serie
di appostamenti difensivi che
giungevano fino al livello del
lago partendo da quota 170
metri. All’inizio non era che un
fortino scoperto armato con
alcuni cannoni con lo scopo di
sbarrare la strada a chi scendeva dalla Val di Ledro, negli anni
a ridosso della Grande Guerra
il complesso venne rinforzato
e ridisegnato radicalmente per
far fronte alle nuove esigenze
pre-belliche. La Batteria Bellavista o della Madonnina, posta
al primo promontorio a sud di
Riva a pochi metri dal livello del
La salute sui percorsi fitwalking
lago rappresenta un ulteriore
appostamento difensivo, la costruzione in posizione invidiabile dal punto di vista strategico
era rivolta alla difesa del porto
di Riva. Dopo qualche chilometro, in prossimità dei ruderi di
un vecchio ristorante, lo sterrato lascia il posto al vecchio
asfalto della strada del Ponale
ormai in disuso. Si attraversa
poi su di un ponte una profonda gola con la quale la valle di
Ledro sfocia nel lago di Garda
e nel cui letto scorre il torrente
Ponale. Da questo punto in poi
inizia un tratto più difficoltoso,
il percorso si inerpica con una
pendenza lievemente maggiore con diversi spettacolari tornanti in direzione dell’abitato
di Pregasina passando in un
tratto più boscoso a cui si arri-
come
raggiungere
il percorso
In auto seguendo l’autostrada A22 o la Statale 12
del Brennero fino all’uscita di Rovereto Sud/lago di
Garda Nord, imboccare poi
la Statale 240 per circa 15
Km; da Trento percorrere
la Statale 45bis; da Sud del
lago di Garda SS 249
In treno stazione ferroviaria di Rovereto, prendere il
pullman diretto che porta
fino a Riva.
Ga
lle
ria
Mo
nt
eS
per
one
Riva del Garda
va dopo un ultimo breve tratto
su una strada aperta al traffico.
Raggiunta la grande statua dedicata alla “Regina Mundi” si
può fare una sosta ammirando
il panorama dall’alto, poche
centinaia di metri ancora e si
raggiunge il paese di Pregasina.
Lago di Garda
Località Olivetti
53
11
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Tecnicamente è un percorso complesso per chi
pratica fitwalking. Molto meglio affrontarlo
con i bastoncini facendo fitwalking cross.
La conformazione del percorso e il fondo stradale
ne incentivano l’utilizzo e i
bastoni potranno aiutare in
modo particolare in alcuni passaggi più complicati.
Naturalmente si tratta di
un tracciato comunque affrontabile a buon passo di
cammino se non si hanno
ambizioni sportive. La sua
collocazione particolarmente paesaggistica ne fa una
54
meta molto interessante per
chi vuole godere di scorci
mozzafiato e sicuramente
attrattiva per chi vuole poter
visitare almeno una volta un
luogo così bello dal punto di
vista ambientale e storico.
Portarsi dell’acqua o bevande per idratarsi, anche se il
tracciato, lungo circa 7 Km,
può essere in un tempo non
superiore all’ora e 45 minuti.
info
Agenzia per il Turismo
Rovereto e Vallagarina
www.visitrovereto.it
Tel.: 0464/430363
[email protected]
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
L’area del Garda Trentino è
la meta ideale per gli amanti
degli sport acquatici e non
solo: vela, windsurf, canoa,
trekking, mountain bike e
free climbing sono solo alcune delle attività che si
possono praticare. Chi è alla
ricerca del relax può invece
godere del caratteristico paesaggio tra lago e montagna
e visitare le attrazioni che
Riva del Garda offre come la
Rocca di Riva, edificio medievale circondato da un canale
al quale si accede mediante
un ponte levatoio oggi sede
del Museo Civico, il Palazzo
Pretorio, la Torre Apponale,
il Bastione maniero veneziano edificato sulle pendici del
Monte Rocchetta, Forte San
Nicolò, Torbole suggestivo
paese di pescatori ed il Museo delle Palafitte a Molina
di Ledro.
Merita anche la visita il Lago
di Tenno formatosi in seguito
ad una frana che ha bloccato il corso del Rio Secco al
centro del quale c’è la suggestiva isoletta raggiungibile
in barca o tramite un piccolo
passaggio nei periodi di secca; l’acqua del lago compie
inoltre un salto di 87 metri,
Cascata del Varone, e va a
riempire la fossa sottostante.
55
12
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Fitwalking sulle sponde
del Bacchiglione
percorso
A pochi chilometri da
Padova, città d’arte e di
storia punto di passaggio tra i Colli Euganei e
la Laguna Veneta, proponiamo un percorso
nel comune di Selvazzano Dentro lungo le rive
del fiume Bacchiglione.
La partenza è dal centro del
paese che deve il suo nome
proprio al fiume che attraversa la cittadina da ovest a est e
la divide in due parti una alla
destra e una alla sinistra del
fiume, l’aggettivo “dentro”
fa riferimento alla posizione
del centro dell’abitato situato
alla destra del corso fiume. In
prossimità del Ponte Vittorio
Emanuele II si imbocca a sinistra, in direzione ovest, l’argine destro, una strada bianca
in terra battuta e ghiaia sottile
56
abbastanza larga che segue
le anse del fiume mostrando all’orizzonte le montagne.
Senza significative variazioni di
pendenza si percorrono 5 Km
circa arrivando alla fine dell’argine nel comune di Saccolongo, alle porte della frazione di
Creola. E’ questo l’unico tratto
di asfalto del percorso (di circa
400 metri) che grazie ad una
pista ciclabile ci porta ad attraversare il ponte sul Bacchiglione per poi imboccare a destra
l’argine sinistro. Le caratteristiche del fondo restano invariate in questa parte di ritorno,
con il fiume che si avvicina e
poi si piega allontanandosi
dal percorso e lasciando spazio ad una campagna fertile
e di straordinario respiro, con
la presenza silenziosa dei Colli
Euganei sulla destra. Ci si trova
così nuovamente a Selvazzano,
al ponte di partenza ma sulla
La salute sui percorsi fitwalking
riva opposta dopo aver percorso quasi 8,5 Km. Per un allenamento più impegnativo è possibile proseguire attraversando
via Vittorio Emanuele II sull’argine sinistro e raggiungere il
ponte della frazione Tencarola
di Selvazzano per rientrare poi
sull’argine destro percorrendo
altri 5,7 Km prima di raggiungere nuovamente il punto di
partenza. L’ultimo tratto di argine si restringe a due corsie di
terra battuta ed erba e costeggia gli impianti sportivi comunali, una villa del Cinquecento
Ca’ Bigolin e l’antico oratorio
di San Michele.
come
raggiungere
il percorso
In auto dall’autostrada
A4 direz. Venezia - Milano, al casello Padova ovest
seguire la statale 11 per
Vicenza. Dall’autostrada
A4 direz. Bologna – Padova, al casello Padova ovest
seguire la tangenziale di
Corso Australia in direzione Tencarola
In treno dalla stazione di
Padova servizio autobus
fino a Selvazzano
57
12
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Tracciato incastonato
in un contesto naturalistico e con caratteristiche da “fuori strada”
particolarmente adatte
al fitwalking cross (con
i bastoncini) o a belle
passeggiate.
Il fitwalking più intenso risulta invece un po’ limitato
dal terreno in larga parte
sterrato che non facilita, sia
per la qualità degli appoggi
che per la completezza della
spinta, ritmi particolarmente
brillanti. Vale comunque la
pena utilizzarlo anche per
camminate un po’ più vivaci
del solito, o per alternare un
lavoro su di un terreno un
po’ meno scorrevole per chi
volesse un impegno muscolare un briciolo accentuato.
E’ un percorso adattissimo
per chi vuole muoversi a
passo svelto per dare al fisico un impegno salutistico
ottimale.Un motivo tecnico di vantaggio per questo
percorso è poi la possibilità
di provare diverse tecniche
di cammino e quindi stimolare la camminata in tante
58
direzioni.Per svolgere della
buona attività fisica a fini
salutistici questo tracciato è
molto adatto.
Permette di affrontare una
distanza coerente all’impegno fisico a fini salutistici
modulando percorsi che
vanno da poco più di 5 Km
(massimo un’ora di cammino se lo si affronta a buon
passo), sino a 9 (1 ora e
mezza di buon passo) o 15
Km (circa 2 ore/ 2ore e un
quarto se si fa già un fitwalking di buon impegno).
info
Turismo Padova Terme
Euganee
www.turismopadova.it
[email protected]
Art Walking Associazione
per la Cultura e lo Sport A.S.D
[email protected]
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Padova è una città di grandi
tradizioni artistiche e culturali con oltre 3.000 anni di
storia che hanno lasciato in
eredità una miniera di monumenti di grande valore
storico-artistico.
Il più celebre è la Cappella degli Scrovegni, uno dei
massimi monumenti dell’arte figurativa di tutti i tempi
custode del più completo ciclo di affreschi di Giotto, ma
sono da segnalare anche il
Palazzo della Regione simbolo del grande potere raggiunto dal Comune di Padova nel ‘200 che racchiude
uno straordinario ciclo di
affreschi a tema astrologico,
il Battistero del Duomo che
racchiude un ciclo di affreschi dedicati agli elisioni più
salienti del dell’Antico e del
Nuovo Testamento, Palazzo del Bo sede storica della
gloriosa Università patavina
che racchiude il più antico
teatro anatomico del mondo e la cattedra di Galileo
Galilei, la Basilica di S. Antonio meglio conosciuta come
Basilica del Santo eretta nel
XIII secolo per custodire la
salma di S. Antonio unica
per la sua commistione di
stili lombardo, toscano e
bizantino, la Chiesa degli
Eremitani che custodisce gli
affreschi di Andrea Mantenga e Prato della Valle celebre piazza ellittica tra le più
grandi d’Europa circondata
da un canale e contraddistinta dall’isola centrale (isola Mummia).
La provincia di Padova è
altrettanto ricca, castelli
medievali e ville nobiliari caratterizzato il paesaggio dei
Colli Euganei, da vedere il
Castello di S. Pelagio, il Castello del Catajo, il Castello
di Monselice, il Castello di
Valbona, Villa Contarini,
Villa Cornaro, Ca’ Marcello,
Villa Emo.
59
13
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Trieste in cammino
per le vie del centro
percorso
Trieste è una città di confine con un occhio al
mare Adriatico e l’altro
al promontorio carsico,
una città Mitteleuropea
affacciata sul mare in cui
le tracce della storia si sovrappongono convivendo armoniosamente.
La camminata ha inizio dalla principale piazza della città,
Piazza dell’Unità d’Italia storicamente chiamata piazza Grande,
una vasta superficie rettangolare chiusa su tre lati da splendidi palazzi mentre il quarto si
affaccia direttamente sul mare.
Sul fondo della piazza sorge il
Municipio, edificato del 1877
da Giuseppe Bruni è contraddistinto da una serie di arcate e da
una torre con orologio sopra la
quale le statue di due mori, noti
in città con i nomi di Micheze e
Jacheze, battono le ore. Ai lati
della stessa piazza segnaliamo
Palazzo Modello; Casa Stratti
che ospita uno dei caffè storici
della città il Caffè degli Specchi;
il Palazzo del Governo ora sede
della Prefettura caratterizzato
60
dai mosaici, gli attuali che raffigurano lo stemma dei Savoia
vennero a sostituire nei primi
anni ’20 quelli originari che raffiguravano lo stemma imperiale
austro-ungarico e i membri della casa imperiale; il Palazzo del
Lloyd Triestino oggi sede della
Presidenza della Giunta Regionale edificato per l’allora Lloyd
austro-ungarico di navigazione
a vapore; l’Hotel Duchi d’Aosta
ed il barocco Palazzo Pitteri il più
antico palazzo di piazza Unità.
Nell’angolo a destra si trova la
colonna sulla cui sommità si erge
la statua di Carlo VI imperatore
d’Austria che concesse a Trieste
lo status di porto franco mentre
al centro di fronte al Municipio
troviamo la Fontana dei Quattro Continenti (1751 – 1754)
edificata a rappresentazione di
Trieste come città della fortuna proprio grazie all’istituzione
del porto franco, la fontana è
costituita da quattro statue allegoriche che richiamano i quattro continenti allora conosciuti
(Europa, Asia, Africa e America),
sulla sommità una figura femminile alata adagiata sulle rocce del
Carso e circondata dalle ricchez-
La salute sui percorsi fitwalking
ze frutto dei commerci rappresenta la città. Da Piazza Unità,
seguendo le rive, si prende poi
a destra inoltrandosi nel quartiere noto come Borgo Teresiano il cui nome deriva dalla sua
fondatrice Maria Teresa d’Austria che fece bonificare la zona
delle antiche saline e, sui terreni
sottratti al mare, attorno al Canal Grande (oggi noto come
Canale di Ponterosso) trafficato
molo mercantile fece edificare
un rione completamente nuovo
in stile neoclassico. All’inizio fu
abitato principalmente da mercanti e commercianti, al piano
terra trovavano sistemazione i
magazzini, al primo le stanze
padronali, al secondo gli uffici e
al quarto le stanze dei domestici. Risalendo il canale si incontra prima Palazzo Carciotti oggi
sede della Capitaneria di Porto,
prospiciente il mare e facilmente riconoscibile dalla sua cupola
azzurra e poi la chiesa di S. Antonio Taumaturgo realizzata in
stile neoclassico dall’architetto
Pietro Nobile nella prima metà
dell’800, ai tempi della sua realizzazione il canale raggiungeva
la base della scalinata posta in
facciata. Ritornando verso piazza dell’Unità attraverso parte
della zona pedonale si giunge
in Piazza della Borsa la cui toponomastica deriva dall’omonimo
palazzo oggi sede della camera di commercio la cui facciata
contraddistinta da un colon-
nato dorico richiama quella di
un tempio greco, tra le statue
allegoriche poste alla sommità
vi sono raffigurati anche la città
di Trieste e il Danubio. A sinistra
della Borsa si trova il massiccio
palazzo del Tergesteo progettato per fungere da centro destinato al commercio, a destra della borsa vi è invece Casa Rusconi
uno dei pochi esempi di architettura barocca, tra i palazzi che
si affacciano sulla piazza segnaliamo inoltre Casa Bartoli edificio in stile Liberty che coniuga al
meglio le esigenze commerciali
e residenziali: le grandi vetrate
contraddistinguono i locali commerciali mentre la veranda con
il giardino d’inverno separa la
parte pubblica da quella privata.
Attraverso la Galleria del Tergesteo, sede di eleganti negozi, si
giunge di fronte al Teatro Comunale Giuseppe Verdi costruito in stile neoclassico traendo
ispirazione dal Teatro alla Scala
di Milano. Per i più allenati l’itinerario può proseguire costeggiando il mare fino al Castello
di Miramare, che dista circa 8
Km dal centro della città, voluto
attorno alla metà dell’Ottocento
dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per vivere
insieme alla consorte Carlotta
del Belgio offre la testimonianza
di una lussuosa dimora nobiliare
circondata da un parco rigoglioso a picco sul mare.
61
13
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Camminare in città non
solo rappresenta una
comoda soluzione per
potersi ricavare sotto
casa il proprio angolo
per l’attività motoria, ma
è anche un felice connubio per unire all’attività
visite di città storiche e
architettonicamente importanti (per chi non ha
la fortuna di abitarci), e
Trieste ne è certamente
un esempio.
Naturalmente camminare in
città è leggermente diverso
rispetto al camminare su percorsi studiati (o nati) appositamente per muoversi. La camminata avrà obbligatoriamente delle interruzioni dovute al
rispetto delle regole stradali,
all’attenzione al passaggio di
auto, motociclette, biciclette
e altri pedoni. Sarà però altrettanto stimolante e positiva. Fare fitwalking, soprattutto se l’obiettivo e quello
del benessere o della salute,
non significa fare delle gare,
doversi esercitare utilizzando
metodologie di allenamento
sofisticate. Si tratta di camminare in modo energico, de62
ciso, vigoroso – ricordate che
solo a 6Km/h o più possiamo
parlare di cammino sportivo,
veloce – pur potendo godere
delle bellezze che ci circondano e rispettando il codice della strada. Il percorso proposto
per Trieste ha il vantaggio che
può essere protratto e sviluppato anche ai margini della
città. Raggiungere il Castello di Miramare è non solo un
bellissimo itinerario, ma anche un momento per camminare in un bellissimo scenario
paesaggistico e trovare alla
fine uno dei più interessanti
monumenti dal punto di vista
architettonico e di collocazione. Per chi dovesse giungere da fuori Trieste sono certo
che il viaggio ne varrà la pena;
per chi è normalmente a Trieste non mi resta che dire: ma
quanto siete fortunati!
La salute sui percorsi fitwalking
come
raggiungere
Trieste
In auto autostrada A4 Venezia/Trieste casello del Lisert prendere l’uscita Sistiana e poi la strada costiera
SS14 oppure uscire all’uscita
del Lisert e prendere la SS20
In pullman ci sono diverse autolinee che collegano
Trieste alle principali città
italiane ed internazionali
per informazioni www.autostazionetrieste.it
In treno collegamenti ferroviari con tutta Italia, stazione di riferimento Stazione Centrale di Trieste che si
trova a pochi minuti dalla
piazza principale
In aereo l’Aeroporto Internazionale di Ronchi dei
Legionari è collegato alla
Stazione Ferroviaria da un
autobus navetta
In nave collegamenti marittimi con le città della costa istriana e con le località
balneari di Grado e Lignano
info
Agenzia Turismo Friuli
Venezia Giulia
www.turismofvg.it
Tel.: 800 016 044
info @turismo.fvg.it
cosa fare,
dove andare
Trieste è una città di confine tra il Carso e il mare
dove si respira un’aria speciale un po’ mitteleuropea
che ha ispirato grandi letterati come James Joyce,
Italo Svevo e Umberto
Saba.
Il territorio circostante è
altrettanto affascinante,
la costeria dalle bianche
falesie con le sue piccole baie ed i sentieri intrisi
dei profumi della macchia
mediterranea, i castelli di Miramare e Duino, il
promontorio carsico con
colori, tradizioni e sapori
inconfondibili e aspetti naturalistici particolari tra cui
la Grotta del Gigante, la
cavità turistica più grande
al mondo, le riserve naturali di Miramare, Duino
e della Val Rosandra e la
pittoresca cittadina istroveneta di Muggia.
63
14
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Non solo terme
a Salsomaggiore
percorso
Salsomaggiore Terme
è un centro termale di
fama internazionale inserito in un’oasi verde
a soli 30 minuti da Parma. Circondato da dolci e verdi colline è un
luogo ideale per abbinare alle cure termali
delle piacevoli uscite di
Fitwalking alla scoperta
del suo territorio.
Proponiamo a questo proposito due percorsi immersi nel
verde molto piacevoli anche
nei mesi più caldi.
ITINERARIO 1
Salsomaggiore.
Percorso
“Della Lucciola”
Questo percorso viene chiamato dai salsesi il “Percorso
della Lucciola” dal nome del
ristorante, ora chiuso, presente sul percorso posto su
un piccolo colle appena fuori
Salsomaggiore Terme. Questo
itinerario è molto conosciuto e
64
frequentato, capita così molto
spesso di percorrerlo in compagnia o di incrociare runners,
podisti e fitwalkers. Il percorso
è relativamente breve, 7,4 Km,
ma non banale, si parte dalla
nuova Piazza Berzieri davanti
alle storiche terme di Salsomaggiore, i primi chilometri si
percorrono in salita costante
ed ombreggiata, la pendenza
richiede un po’ di allenamento per evitare di scollinare in
debito d’ossigeno, la fatica
è però ricompensata da uno
stupendo panorama sulle
dolci colline circostanti. Dopo
poche centinaia di metri, sulla costa panoramica, la strada
inizia una discesa abbastanza
marcata che ci riporta a Salsomaggiore.
ITINERARIO 2
Salsolonga.
Un percorso all’interno
del Parco Regionale
Fluviale dello Stirone
Questo tracciato offre ai fitwalkers la possibilità di praticare un paio d’ore di cammino
La salute sui percorsi fitwalking
vigoroso al cospetto di uno
stupendo paesaggio collinare,
dove storia e bellezza si fondono con estrema naturalezza. Si
parte all’ombra del Castello di
Scipione, a Scipione Castello a
pochi chilometri da Salsomaggiore, castello risalente all’XI
secolo ancora abitato dalla
famiglia fondatrice i Pallavicini, e si sale per costa Lame da
dove si può ammirare il borgo
fortificato di Vigoleno, nelle
giornate limpide lo sguardo
spazia fino al crinale appenninico da dove svettano le cime
del Monte Cusna e dell’Alpe
di Succiso. Si scende poi fino
al parco del torrente Stirone,
parco fluviale regionale dal
1988, questo piccolo corso
d’acqua è di grande importanza storica e culturale si narra
che lungo il suo corso, a Fidenza, il Santo Donnino com-
pì il suo primo miracolo trasportando la sua testa tagliata
dai messi imperiali romani al di
là delle acque e depositandola
dove ora sorge il duomo, più a
valle a Fontanelle il torrente ha
visto nascere lo scrittore Giovanni Guareschi. Durante la
costruzione dell’autostrada A1
le cave di sabbia hanno inoltre
portato alla luce importanti ritrovamenti di abitanti dell’antico mare padano come balene, pesci marini e conchiglie
fossili. I chilometri all’interno
del parco sono piacevolmente
ombreggiati e si cammina in
un sentiero scorrevole e profumato, pur essendo a pochi
metri dalla strada si è completamente immersi nella natura.
Il percorso misura 12,6 Km di
cui circa 7 Km su strada asfaltata a basso traffico ed i restanti su sterrato.
65
14
Città PER Camminare
E DELLA Salute
come
raggiungere
il percorso
Per raggiungere Salsomaggiore Terme: in auto A1
Milano – Bologna uscire
al casello di Fidenza e seguire le indicazioni per
Salsomaggiore - Tabiano;
A21 Brescia – Torino uscire
al casello di Fiorenzuola e
seguire le indicazione per
Salsomaggiore – Tabiano
oppure a Fiorenzuola imboccare l’autostrada A1
MI-BO e uscire a Fidenza.
in treno linea Milano-Bologna, Brescia-Fidenza, La
Spezia-Fornovo scendere
alla stazione di Fidenza e
prendere il metropolitano
FS Fidenza-Salsomaggiore.
Per raggiungere Scipione
Castello: da Salsomaggiore (2 Km) da Viale Porro
proseguire fino al bivio per
Scipione Castello
info
Salsomaggiore Terme Turismo
www.portalesalsomaggiore.it
Tel.: 0524/580211
[email protected]
66
La salute sui percorsi fitwalking
commento
tecnico
I percorsi proposti sono
entrambi molto adatti
al fitwaking dalla configurazione altimetrica
non proibitiva ed un
buon fondo stradale che
consente di affrontarli a
passo sportivo, una bella
opportunità per i fitwalkers ben condizionati al
fine di migliorare la propria tecnica e stimolare
l’apparato cardio-circolatorio utilizzando variazioni di ritmo e tratti di
interval training.
I tratti in asfalto sono più
adatti al cammino veloce,
ma il fatto di poter variare
sui due tipi di fondo stradale potrà anche permettere
una sollecitazione muscolare dell’esercizio diversificata
e trarne vantaggi ulteriori.
I neofiti e chi vuole solo cimentarsi in una bella passeggiata possono godere
dello splendido panorama
della collina parmigiana sentendosi come in un libro o in
un film, nel ricordo di Giovanni Guareschi, che nacque proprio in questi luoghi,
e del suo celebre personaggio Don Camillo.
cosa fare,
dove andare
Salsomaggiore Terme è un
centro termale di fama internazionale, le sue acque
termali erano già apprezzate ed utilizzate in epoca
preromana. La struttura
urbanistica ed architettonica della cittadina si definiscono nei primi decenni del
‘900 secondo uno schema
tipico delle “villes d’eau”
dell’epoca che culmina nelle Terme Berzieri monumento in stile Liberty, simbolo di
Salsomaggiore Terme.
Il territorio offre rinomate
località quali Parma, Piacenza, i “luoghi Verdiani”
ed i “Castelli del Ducato di
Parma e Piacenza”.
67
15
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Alla scoperta del Parco
Boschi di Carrega
percorso
Il Parco Boschi di Carrega, istituito nel 1982,
è il primo Parco della
Regione Emilia Romagna. Si estende sui terrazzi fluviali quaternari
fra il fiume Taro e il torrente Baganza ed ha
una estensione di circa
1270 ettari (2600 ettari considerato anche il
Pre parco).
E’ gestito da un Consorzio
di enti locali costituito dai
Comuni di Parma, Collecchio, Sala Baganza, Felino e
Fornovo e dalla Provincia di
Parma. Tutela un’area boscata collinare di grande interesse naturalistico e storico
culturale. Fu infatti luogo
di villeggiatura e riserva di
caccia delle famiglie ducali, già dalla seconda metà
del ‘500 con i Farnese. La
tradizione venatoria continuò con i Borbone e Maria
Luigia d’Austria, fino agli
ultimi proprietari, la famiglia Carrega. L’area protetta
68
presenta una grande diversità di ambienti: ai boschi si
alternano vaste radure, coltivi, giardini storici e specchi
d’acqua. L’area meridionale
del Parco è inoltre occupata
dai calanchi, rilievi argillosi di
origine marina formatisi 5/6
milioni di anni fa.
Oltre la metà della superficie
del Parco è occupata da boschi, con prevalenza di querceti misti a rovere e cerro, ma
anche da castagneti e boschi
di valenza storica come la
Faggeta di Maria Amalia, i
giardini monumentali e i piccoli nuclei di conifere presenti intorno ai laghi. Nell’area
protetta e nelle vicinanze
sono presenti alcuni gioielli
architettonici, come le Ville
del Casino dei Boschi e del
Ferlaro, residenze estive delle
famiglie ducali e numerose
testimonianze di interesse
storico come il Bagno di Maria Amalia, la ghiacciaia del
Casino dei Boschi e, nelle vicinanze, la Pieve medievale
di Talignano e l’acquedotto
Farnese, in località Castella-
La salute sui percorsi fitwalking
ro. Nelle vicinanze si possono
visitare la Corte di Giarola,
sede del vicino Parco del Taro
e la Rocca di Sala Baganza.
L’itinerario Fitwalking di
Sala Baganza è un percorso
immerso nel bosco lungo
l’anello in asfalto di Via Capanna, lungo 5 km e mezzo.
Il traffico nei fine settimana
è limitato ai soli residenti,
rendendo l’itinerario sicuro e
tranquillo. Il circuito costeg-
gia e sovrasta la storica Faggeta di Maria Amalia, uno
dei punti più suggestivi del
Parco e boschi misti di querce e il punto più alto giunge
al rilievo di Monte Castione
(320 m). Un tratto del circuito costeggia il Centro Recupero Animali Selvatici del
Parco che si occupa della
cura e della restituzione in
natura di piccoli mammiferi
e ungulati.
come
raggiungere
il parco
In auto dall’autostrada
A1, al casello Parma ovest
prendere la Via Emilia in
direzione Parma e passato il ponte sul fiume Taro
immettersi sulla strada
per Collecchio a destra.
Dall’autostrada A15 in direzione nord uscita al casello di Fornovo e tenere la
direzione Collecchio e Sala
Baganza. Da Parma città,
tenere la Statale della Cisa
in direzione La Spezia e a
Strabella girare a sinistra
per Sala Baganza (Km 15)
In treno dalla stazione di
Parma si deve raggiungere
il centro e da via Mazzini,
autobus N°6 per Sale e
Felino.
69
15
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Il Parco Boschi di Carrega, nei suoi tratti non
asfaltati, consente di
avvicinarsi alla tecnica
del Fitwalking Cross.
Il Fitwalking Cross si differenzia dal tradizionale Fitwalking per l’ausilio dei
bastoncini durante la sua
pratica, il terreno ideale è
appunto quello non asfaltato in cui l’utilizzo dei bastoni
consente, con un’azione di
appoggio e spinta, di non
perdere la dinamicità del
passo. Nei tratti asfaltati
consigliamo di praticare il
tradizionale Fitwalking tenendo presente che le diverse asperità da affrontare
dovranno richiedere un adeguamento della tecnica: in
salita si accorcia leggermente il passo e si tende ad una
maggiore inclinazione del
busto in avanti, in discesa al
contrario il passo si allunga
e diminuisce la frequenza.
info
Parco Regionale dei Boschi
di Carrega
Tel. 0521-836026
e-mail: [email protected]
70
cosa fare,
dove andare
Il territorio che circonda il
Parco Boschi di Carrega è
ricco di itinerari storici, naturalistici ed enogastronimici, la provincia di Parma
offre infatti un paesaggio
naturale e variegato che si
estende tra il Po e il crinale
appenninico con tanti piccoli centri densi di storia,
castelli, pievi medievali e
teatri.
Da vedere: Parma, città
piena di grazia dalla gran
tradizione musicale e culturale, consigliamo di visitare il Duomo, il Battistero,
il Palazzo Ducale e la Casa
di Arturo Toscanini e il Teatro Regio.
In provincia si può scegliere tra itinerari artistici e
optare per le grandi dimore storiche come la Reggia
di Colorno, Villa Pallavicino e la Casa Natale di Giuseppe Verdi a Busseto oppure concedersi un pausa
di relax e benessere alle
Terme di Salso e Tabiano .
La salute sui percorsi fitwalking
71
16
Città PER Camminare
E DELLA Salute
A Firenze
sulle tracce di Dante
percorso
Firenze è tra le città italiane più conosciute, le
immagini dei suoi scorci più tipici sono negli
occhi di tutti, proponiamo quindi un itinerario meno consueto
che consenta di vivere il fascino medievale
della città alla scoperta
della Firenze di Dante.
Poeta simbolo della città vi ha
vissuto a cavallo tra il duecento ed il trecento, la città era
già fiorente e densamente
popolata, contesa tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Il nostro percorso inizia
da Porta San Gallo, di fronte
a Piazza della Libertà, uno degli antichi ingressi della città
da cui passavano persone e
merci provenienti dal nord, la
sua costruzione fu voluta nel
1285 da Rolandino da Canossa capitano di parte guelfa, la
conferma di tale appartenenza è data dalla presenza di due
leoni che rappresentano questo schieramento. Si prosegue
72
poi per uno dei simboli che
ha dato il nome alla stazione
principale la Basilica di Santa
Maria Novella, la cui costruzione fu iniziata nella prima
metà del Duecento. L’esterno
si contraddistingue per il contrasto cromatico tra marmi
bianchi e verdi che formano
dei disegni geometrici, all’interno, nella Cappella Strozzi,
troviamo un affresco del Giudizio Universale raffigurato
secondo gli schemi che tracciò
Dante nella Divina Commedia, nel quale è presente tra
gli eletti lo stesso poeta. Lasciata Santa Maria Novella si
prosegue verso la casa natale
del Sommo poeta ora sede
del museo a lui dedicata, non
è possibile verificare se la sua
residenza fosse effettivamente
nello stesso palazzo in cui è
ospitato il museo, sicuramente
la zona, accanto alla Chiesa di
Santa Margherita de’ Cerchi
è corretta in quanto la indica
nei suoi scritti, in questa chiesa ha sposato Gemma Donati,
conobbe probabilmente Beatrice e qui si trova la tomba di
suo padre e non si esclude che
La salute sui percorsi fitwalking
possa essere sepolta lei stessa.
Dalla Casa di Dante si arriva
al Palazzo del Bargello, detto
anche Palazzo del Popolo, nel
quale si amministrava la giustizia; oggi questo imponente
palazzo medievale ospita una
delle collezioni più importanti
di Firenze: il Museo Nazionale
del Bargello dove si trovano
capolavori come il David di
Donatello e opere di Michelangelo e Benvenuto Cellini.
Nella Cappella del Bargello
dipinta dalla scuola di Giotto
si trova una raffigurazione di
Dante. L’itinerario si conclude
raggiungendo dopo aver percorso circa 4 Km Piazza della
Signoria, uno dei simboli della
città contesa da Guelfi e Ghibellini, cuore pulsante della
città suggellato dalla costruzione del trecentesco Palazzo
della Signoria sede temporanea di Cosimo I de’ Medici e
poi sede del Governo.
come
raggiungere
Firenze
In auto: da Milano A1 Bologna - Firenze uscita Firenze Nord. Da Genova A12
fino a Viareggio e seguire
con l’A11 per Firenze uscita Firenze Nord. Da Roma
A1 Roma - Milano uscita
Firenze Sud
In treno: stazione ferroviaria di Santa Maria Novella
che è situata nel centro
della città. Firenze Rifredi,
vicina all’ospedale Careggi,
e Firenze Campo di Marte,
vicino allo stadio, sono le
altre stazioni della città.
In aereo: Aeroporto Amerigo Vespucci situato a
pochissimi chilometri dal
centro storico è ben collegato con taxi, navette ed
autobus.
73
16
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
In un insieme di percorsi dedicati al fitwalking ed alla salute, ma che non
vogliono dimenticare anche la città e le
possibilità che essa
offre, pensare ad un
tracciato che avesse
più le caratteristiche
della camminata tra
storia e cultura che
quelle del tracciato
sportivo ha un senso
leggibile.
Il senso sta nell’idea che le
città hanno molti risvolti
per essere “camminate”.
E’ un bel termine pensare
che una città possa essere
camminata. Ci da l’impressione di conquista ma anche di familiarità.
In fondo camminare una
città può anche essere visto come una conquista di
civiltà, come un’opportunità di miglior qualità di vita,
come strumento per ottenere dalla città situazioni
che possono aiutarci a stare meglio: più in forma, in
maggior salute. L’itinerario
74
proposto non rappresenta
certo il percorso di riferimento e così tecnico sul
quale praticare il fitwalking
o il proprio allenamento.
Rappresenta però di certo,
come già ho detto, il miglior modo per godere a
pieno di una città. Per viverla meglio.
Per amarla di più. Per conoscerla più a fondo.
Visitare una città a piedi
permette infatti non solo
di fare movimento ma di
viverla, godendo di scorci
caratteristici e di soffermarsi su particolari che ci sfuggirebbero anche correndo
o passando in bicicletta.
Inoltre è un’occasione di
visita turistica per chi non
vi abita. Se parliamo di Firenze non possiamo poi
dimenticare che scoprirla
a piedi è un arricchimento,
un immergersi nella storia
e nella cultura italiana. La
città di Dante ci aprirà una
strada nuova e ci offrirà
emozioni enormi.
info
Firenze Turismo
www.firenzeturismo.it
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Firenze e il territorio circostante sono una fonte pressoché inesauribile di bellezze storiche, artistiche, architettoniche e naturalistiche
che meritano una visita.
Non si può lasciare Firenze
senza aver visitato la Basilica di Santa Croce, Piazza
della Signoria, Palazzo Vecchio con la Galleria degli Uffizi e il Corridoio Vasariano,
Ponte Vecchio, Santa Maria
Novella e Palazzo Strozzi, la
Cattedrale di Santa Maria
del Fiore con il suo campanile progettato da Giotto,
la Galleria dell’Accademia
che custodisce il David di
Michelangelo, la Chiesa di
Santo Spirito e Palazzo Pitti
con i Giardini di Boboli.
Anche nei dintorni della città la scelta è ampia e
variegata le dolci colline
del Chianti nascondono
borghi unici, la Valdelsa
ospita la più grande palude
interna italiana il Padule di
Fucecchio,la Montagna Fiorentina è terreno ideale per
gli appassionati di escursionismo, il Mugello e la Valdarno coniugano natura e
storia.
75
17
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Il Parco Regionale
di Migliarino San Rossore
Massaciuccoli
percorso
Il Parco Regionale di Migliarino, San Rossore,
Massaciuccoli è localizzato lungo la costa compresa tra Viareggio e Livorno e si estende per
24.000 ettari. Pur essendo al centro di un’area
fortemente urbanizzata
questo territorio ha mantenuto notevoli caratteri
naturali tanto che vi si
trova dei tratti di area costiera non edificata.
Il parco si sviluppa tra la Provincia di Pisa e la Provincia di
Lucca ed è caratterizzato dalla presenza di grandi Tenute e
fattorie, ancora oggi presenti
nel parco, risalenti al XV e XVI
secolo. Le Tenute erano governate da un ministro alle cui
dipendenze lavorava un certo
numero di lavoratori a cui si
affiancavano operai assunti
temporaneamente in caso di
necessità straordinarie, al loro
interno venivano svolte princi76
palmente attività quali la produzione di legname, lo sfruttamento delle praterie per il
pascolo degli animali, la pesca
e la caccia come nelle Tenute di
San Rossore, Coltano e Castagnolo, Migliarino e Tombolo
ubicate nell’area pisana. Le fattorie (Vecchiano, Casabianca e
Collesalvetti) basavano invece
la loro economia sul podere e
sulla conduzione mezzadrile.
Alcune di queste Tenute sono
ubicate nelle zone di libero
accesso altre visitabili solo se
accompagnati dalle guide, diverse sono infatti le modalità
di accesso e di visita ai territori del Parco. Vi sono appunto
zone di libero accesso, altre
alle quali è possibile accedere
solo con appositi permessi e
infine aree di proprietà privata.
Fanno parte dei territori senza
limitazioni la Tenuta Borbone e
Macchia Lucchese, il lago e il
padule di Massaciuccoli, la bonifica di Vecchiano, parte della
Tenuta di Migliarino, la Tenuta
di Tombolo e quella di Coltano. Gli altri territori sono o non
La salute sui percorsi fitwalking
fruibili, come la parte occidentale della Tenuta di San Rossore
e le zone militari della Tenuta di
Tombolo, o fruibili solo in determinati giorni, come la Tenuta di
San Rossore, o accessibili con
accompagnamento delle guide del Parco, come la Tenuta
di Migliarino. Gli itinerari all’interno del Parco sono molteplici
tra questi ne suggeriamo uno
che copre la parte più a nord
del Parco e parte da Viareggio,
precisamente dal Viale dei Tigli
(tra Torre del Lago e Viareggio)
e si snoda su strade sterrate
all’interno della pineta di ponente tra pini secolari e macchia mediterranea fino a sbucare sull’arenile preceduto da un
retro duna intatto e suggestivo
che prosegue sino al mare. Il
percorso è prevalentemente su
sabbia compatta e strade sterrate con leggeri saliscendi lungo i crinali delle antiche dune
ora coperte dalla vegetazione.
come
raggiungere
il parco
Il Parco Regionale di Migliarino San Rossore e
Massaciuccoli è situato
tra Viareggio e Livorno, è
raggiungibile:
in auto dall’autostrada
A12 Genova – Rosignano uscita Pisa Nord o Pisa
Centro; dall’austostrada
A11 Firenze – Mare casello Pisa Nord;
in auto utilizzando la
viabilità ordinaria Superstrada Firenze – Pisa
– Livorno; SS1 Aurelia;
SS12 dell’Abetone e del
Brennero; SS224 ; SS67;
SS206
in treno Stazione Ferroviaria di Pisa
77
17
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Le caratteristiche di
questo percorso permettono diverse soluzioni tecniche e un utilizzo molto variegato.
La suggestione dei sentieri in
terra battuta, sabbia e terreno
misto è notevole e ben contribuisce a un cambio di superficie, soprattutto per chi è
solitamente abituato all’asfalto, senza che ciò possa creare particolari problemi. La distanza complessiva di 10 Km
è ideale sia per i principianti
che per camminatori o fitwalkers più esperti che possono
usufruire dei diversi saliscendi e del fondo stradale più impegnativo per introdurre dei
lavori di fartleck. Per i principianti vi è l’incanto dell’ambiente naturalistico che contribuirà certamente a rendere
più scorrevoli i chilometri percorsi. Visto il fondo in sabbia
e terra questo percorso è particolarmente adatto per il fitwalking cross o altre forme di
cammino con i bastoni: condizioni che renderanno particolarmente piacevole ed affascinante affrontare salitine
e discese e i passaggi lungo i
crinali delle antiche dune.
78
cosa fare,
dove andare
La Versilia è un territorio di
grande vocazione turistica,
celebri le località costiere
come Viareggio e Forte dei
Marmi e i comuni ai piedi
delle Alpi Apuane, snodo
tra terra e mare, come Camaiore, Massarosa, Pietra
Santa e Seravezza.
Il Litorale Pisano è incastonato nel Parco Regionale Migliarino San Rossore
Massaciuccoli si distingue
per le sue ampie spiagge
circondate da pinete e dune
a due passi da importanti
città d’arte come Lucca caratterizzata dalle sue mura
di periodo rinascimentale
che si estendono per più
di 4 chilometri e Pisa conosciuta in tutto il mondo per
il Campanile di Santa Maria
meglio conosciuto come
“Torre Pendente” o “Torre
di Pisa”.
info
Ente Parco Regionale
Migliarino San Rossore
Massaciuccoli
www.parcosanrossore.org
Tel.: 050/539111
La salute sui percorsi fitwalking
79
18
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Il sentiero
francescano
percorso
Il sentiero tra Assisi e
Gubbio conosciuto come il sentiero francescano prende il nome
da San Francesco non
solo per il fatto che egli
lo compì molte volte
con i suoi frati per recarsi alla Verna ma anche
perché è al centro di un
episodio fondamentale
della sua giovinezza.
Quando nel 1206 Francesco
riconsegnò al padre tutti i
beni terreni partì solo e vestito di una specie di saio alla
volta di Gubbio, città in cui
poteva contare sull’amicizia
di Giacomo Spadalonga per
poter riprendere con maggior
vigore la sua opera di conversione e di ricostruzione materiale e spirituale della chiesa.
Questo itinerario di 50 Km
circa non ha solo una valenza
spirituale è anche di grande
interesse storico-architettonico e paesaggistico, è diviso in
tappe dal chilometraggio accessibile a tutti.
80
Primo tratto:
Assisi – Pieve San Nicolò
Km 9 circa
Partendo dall’attuale Porta
San Giacomo di Assisi ci si dirige verso Pieve San Nicolò e
da lì si prosegue alla volta di
Valfabbrica fino alla località Il
Pioppo che segnava il confine
tra i boschi ed i campi coltivati.
Secondo tratto:
Pieve S. Nicolò – Valfabbrica
Km 4,5 circa
La leggenda narra che durante
il viaggio San Francesco trovò
ospitalità presso il monastero benedettino di Valfabbrica
che oggi conserva dell’antica
abbazia solamente il rosone
centrale e tre monofore nelle
fiancate mentre si è persa la
struttura absidale originale.
Terzo tratto:
Valfabbrica – Coccorano
Km 3,5 circa
Da Valfabbrica si prosegue in
direzione di Gubbio passando
il Chiascio e risalendo la strada sotto Coccorano. Si narra
che in questo tratto il frate
subì un’aggressione da parte
La salute sui percorsi fitwalking
di un gruppo di briganti ed in
seguito a ciò chiese accoglienza agli abitanti del posto trovando rifugio presso il vicino
castello di Coccorano.
Quarto tratto:
Coccorano – Biscina
Km 13 circa
Si continua in direzione Vallingegno, oltrepassando il castello di Biscina, un tempo confine
tra i comuni di Gubbio e Valfabbrica e punto fondamentale per il controllo strategico.
Quinto tratto:
Settimo tratto:
Fassia – Gubbio
Km 7 circa
Il viaggio verso Gubbio termina
ripercorrendo i passi di San Frencesco entrando in città dall’attuale porta di San Pietro per
incontrare Giacomello Spadalonga sul cui fondaco intorno al
1240 vengono costruiti la chiesa
ed il convento di San Francesco. Inizialmente i francescani
si erano stabiliti alle porte della
città nella piccola chiesa di Santa
Maria della Vittoria ottenuta dai
benedettini di San Pietro.
Biscina – Vallingegno
Km 8 circa
Lungo la strada si possono ammirare monumenti cardine per
il francescanesimo la Chiesa di
Caprignone, l’Abbazia ed il castello di Vallingegno e l’Eremo
di San Pietro in Vigneto.
Sesto tratto:
Vallingegno – Fassia
Km 6 circa
Quasi al termine del tragitto,
ormai poco distanti da Gubbio,
si attraversano luoghi nei quali
molti pellegrini si concentravano per avere ospitalità e cura
fuori dalle mura, in quei luoghi
sorsero due ospedali Santa Maria di Fonte Salice o Montebaroncello e Santa Maria Maddalena di Fassia per curare e portare assistenza ai lebbrosi.
81
18
Città PER Camminare
E DELLA Salute
come
raggiungere
Assisi
In auto da Nord autostrada A14 Adriatica uscita di
Cesena (150 Km da Assisi)
e proseguimento per Perugia (E45) fino all’uscita
per Assisi e autostrada A1
del Sole uscita Valdichiana
fino a raggiungere Perugia
proseguimento per Cesena (E45) fino all’uscita per
Assisi. Da Sud autostrada
A14 Adriatica uscita Civitanova Marche proseguimento per Foligno – Perugia fino all’uscita per Assisi
e autostrada A1 del Sole
uscita di Orte si prosegue
sulla E45 in direzione Perugia – Cesena fino all’uscita
per Assisi
In treno collegamenti ferroviari con tutta Italia, stazione di riferimento
Assisi/S.Maria degli Angeli
In aereo l’Aeroporto Internazionale “Leonardo
da Vinci” Fiumicino Roma
è collegato ad Assisi da un
autobus navetta
info
Ufficio del Turismo
di Assisi
Tel.: 075 8138 680
[email protected]
82
commento
tecnico
Una proposta molto
particolare questa del
tracciato Assisi-Gubbio. Una sfida da dividere a tappe, ma che
i più temerari e preparati potrebbero anche
affrontare in una soluzione unica.
Io consiglio di godersela a
tappe. Per chi è del luogo è
occasione per cambiare itinerari tutto sommato prossimi
alla residenza. Per chi dovesse raggiungere Assisi da fuori
zona è una buona scusa per
allungare di qualche giorno la
visita. Tutti i tratti dell’itinerario sono immersi nella natura
in un paesaggio stimolante
dal punto di vista spirituale
ricco di storia e scorci davvero unici. Il chilometraggio
dei vari tratti non è proibitivo
è consente di effettuare delle uscite di un’ora/un’ora e
mezza circa (in quelli più brevi
calcolando anche il ritorno)
su distanze alla portata di tutti. I consigli in generale sono
di: utilizzare calzature con un
buon grip per una miglior
aderenza anche sul terreno
scivoloso, regolare il passo in
La salute sui percorsi fitwalking
relazione alla pendenza del
tracciato, portare con sè una
bottiglietta o una borraccia
d’acqua per idratarsi, scegliere un abbigliamento comodo
e in estate un cappellino per
ripararsi dal sole ma soprattutto di godere di questa
bellissima esperienza. Quello
proposto è un itinerario dalla
grande spiritualità che tocca
anche l’anima.
cosa fare,
dove andare
Ad Assisi e nei territori limitrofi tutto parla di San
Francesco e Santa Chiara,
gli edifici di culto sono tanti
e bellissimi, preziosi testimoni di un passato lontano.
Da non perdere la Basilica
Superiore di San Francesco
e la Basilica Inferiore dove
sono custodite sin dal 1230
le spoglie mortali del santo
e dove si possono ammirare
gli affreschi di Giotto e Cimabue, la Cattedrale di San
Rufino, la chiesa di Santa
Maria Maggiore e la Basilica
di Santa Maria degli Angeli
con la Porziuncola.
Sul monte Subasio vale la
pena visitare l’Eremo delle
Carceri e l’Abbazia di San
Benedetto. Tra gli edifici civili da vedere l’anfiteatro romano dell’inizio del I secolo
d.c., la piazza del Comune
con il Tempio di Minerva, il
Palazzo del Capitano del Popolo e la Torre del Popolo.
83
19
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Nelle Marche
Fitwalking con vista mare
percorso
La città di Ancona sorge
sulle pendici settentrionali del Monte Conero anche detto Monte
d’Ancona che con i suoi
572 m di altezza è il
promontorio più importante del medio Adriatico ed unico tratto di
costa rocciosa calcarea
da Trieste al Gargano.
Proponiamo quindi due itinerari uno cittadino alla
scoperta di Ancona ed uno
alla scoperta della natura del
promontorio.
ITINERARIO 1
Alla scoperta di Ancona
Il percorso inizia dalla Cattedrale di S. Ciriaco splendido
esempio di romanico italiano
ricco di influssi orientali. La
cattedrale, in pietra bianca
del Conero, domina il porto
dall’alto del colle Guasco godendo di un panorama suggestivo. Scendendo lungo la scalinata laterale alla cattedrale si
raggiunge piazza del Senato,
84
luogo dell’antico foro romano, qui si affacciano la Chiesa
dei SS. Pellegrino e Teresa, il
romanico Palazzo del Senato e
alle sue spalle l’Anfiteatro romano eretto in età augustea.
Proseguendo la discesa lungo
via Ferretti e via Pizzeccolli si
incontrano in successione il
Museo Archeologico Nazionale delle Marche ricco di materiali greci e piceni provenienti
da scavi locali, il Palazzo degli
Anziani, la Chiesa del Gesù, la
Chiesa di San Francesco alle
Scale con il bel portale in stile
gotico-veneziano, la Pinacoteca Comunale che comprende
le principali opere dell’arte
figurativa marchigiana e non
solo dal 1400 ad oggi (Crivelli,
Tiziano, Guercino). Si è arrivati
così in Piazza del Plebiscito al
centro della quale si trova la
statua di Papa Clemente XII
con la chiesa neoclassica di
San Domenico e l’entrata al
Museo della Città. Sulla piazza, cuore della vita notturna,
si affaccia quello che fu durante il rinascimento il Palazzo del Governo con la torre
civica risalente al Medioevo.
La salute sui percorsi fitwalking
Scendendo lungo il vicolo degli Orefici si raggiunge Corso
Mazzini in cui si può ammirare
la Fontana del Calamo anche
detta delle “tredici cannelle”,
attraversando piazza Roma
si raggiunge corso Garibaldi,
l’asse viario principale, che si
estende fra piazza Cavour e
il porto. Tornando in via della
Loggia, una volta centro commerciale della città, si può ammirare il portale in gotico fiorito della Loggia dei Mercanti
un tempo mercato delle merci
che arrivavano via mare. Merita la vista anche la minuscola
chiesa romanica che si incontra subito dopo, la Chiesa di
Santa Maria della Piazza.
Consigliamo infine di allungare il percorso di 500 metri
circa e di visitare la Mole Vanvitelliana conosciuta come
Lazzaretto, un’isola sull’acqua
concepita dal Vanvitelli come
struttura militare e sanitaria.
ITINERARIO 2
Alla scoperta del
Monte Conero,
il “gomito d’Italia”
Il promontorio del Monte
Conero rappresenta l’unico
elemento paesaggisticamente movimentato lungo quella piatta e monotona fascia
sabbiosa che caratterizza il
litorale adriatico dal Carso
al Gargano. Il promontorio
offre di se due immagini
completamente diverse: una
verticale assolata e panoramicamente maestosa nel
versante a mare, l’altra più
docile ombrosa che degrada
verso l’entroterra. L’itinerario
si prefigge di mettere in luce
proprio questo dualismo,
partendo da Poggio d’Ancona, facilmente raggiungibile da Ancona seguendo la
strada per Sirolo, si segue il
sentiero sterrato in direzione
Belvedere Nord punto panoramico posto a picco su
uno sperone calcareo. Proseguendo verso la Chiesa di
San Pietro e l’ex Convento
dei Camaldolesi si incontrano piccole radure erbose
come Pian di Raggetti che
si aprono nei fitti boschi di
leccio, pino domenistico, cipresso, carpino nero, ornello
e roverella. Dall’ex convento
si può poi proseguire o verso
“Le Due Sorelle” punto panoramico a picco sul mare
o verso la località di Stirolo.
Dal 1987 le ricchezze geologiche, botaniche e storiche
dell’area sono protette attraverso l’istituzione del Parco Regionale del Conero, il
consorzio che gestisce il Parco ha realizzato una serie di
sentieri segnalati che ne consentono la piena fruizione.
85
19
Città PER Camminare
E DELLA Salute
come
raggiungere
Ancona
In auto da Nord e da Sud
A14 uscita Ancona Nord o
Ancona Sud. Dal Centro
superstrada SS76 che collega Roma e l’Umbria con
Ancona.
In treno Stazione di riferimento Ancona Centrale
da dove partono e transitano tutte le tipologie di treni
tra cui Intercity ed Eurostar.
La stazione dista circa 20
minuti a piedi dal centro.
In nave il porto di Ancona
è tra i principali dell’Adriatico ed è collegato con la
Croazia, con la Grecia con
la Turchia e scalo anche per
le navi da crociera.
In aereo l’aeroporto “Raffaello Sanzio” servito dalle
principali compagnie nazionali, è ubicato nel comune di Falconara e dista
circa 18 Km dal centro di
Ancona collegato con treno ed autobus.
info
Regione Marche Assessorato al Turismo
www.turismo.marche.it
Sistema Turistico della
Marca Anconetana
www.marcaanconetana.it
Tel.: 071/6629434
86
commento
tecnico
Percorso cittadino che
permette di vivere e
scoprire la città muovendosi e facendo esercizio fisico.
Adatto ad un buon fitwalking
sportivo, il percorso può essere svolto anche come itinerario turistico alla scoperta della città. Come tutti i percorsi
cittadini esso deve raffrontarsi
con la necessità del rispetto
delle regole stradali e questo,
nel caso di un fitwalking più
sportivo, più veloce e dinamico, potrebbe rappresentare
un piccolo inconveniente in
quanto a brevi interruzioni di
continuità. Il percorso completo (ossia sino alla Mole
Vanvitelliana) misura circa 5
Km. Non presenta particolari
difficoltà se non un tratto in
lieve salita nella parte iniziale
per raggiungere colle Guasco
e conseguentemente un tratto successivo in lieve discesa.
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Ancona, capoluogo di regione, posta sul promontorio del
Monte Conero si affaccia direttamente sul mare, questo
è l’unico tratto di costa alta
delle Marche ricco di grotte,
scogli, insenature e piccole
spiagge sabbiose.
La vegetazione originaria della regione era quasi ovunque
la foresta di latifoglie con pre-
valenza di roverella che si ritrova oggi ampiamente nella
baia di Portonovo.
Oltre ad Ancona le attrattive turistiche della provincia
sono molteplici, segnaliamo:
le grotte di Frasassi e Genga,
Jesi, Arcevia, Sassoferrato,
Camerino, Loreto, Corinaldo,
Osimo, Castellane di Suasa,
Senigallia, Sirolo e Numana.
87
20
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Scopriamo la città eterna
attraverso i suoi parchi
percorso
Roma è una città che
non ha bisogno di descrizioni, il suo patrimonio
artistico è conosciuto in
tutto il mondo ed il suo
fascino è senza tempo.
Oltre agli itinerari più noti mirati alla scoperta delle bellezze
artistiche ed architettoniche
della città è possibile conoscerla percorrendo a piedi i tanti
parchi, delle vere e proprie oasi
verdi in cui staccare dal traffico
e dal caos cittadino e ritemprarsi facendo dell’attività motoria all’aria aperta. Le possibilità sono davvero molteplici, le
passeggiate del Gianicolo e del
Pincio sono le più conosciute;
per una gita “fuori porta” pur
restando in città o per godere di spazi più ampi è possibile
scegliere tra diversi parchi ed
aree verdi: il Parco del Pineto
Sacchetti; il Parco degli Scipioni;
il Parco del Colle Oppio dove
si trovano resti monumentali
di grande importanza come il
padiglione della Domus Aurea
neroniana, le Terme di Tito e
di Traiano; il Parco della Mole
Adriana; il Parco S. Gregorio al
88
Celio; Parco Savello anche noto
come Giardino degli Aranci piccolo terrazzo sull’Aventino che
affaccia sul Tevere; il Parco di
Monte Mario posto sull’omonimo colle nella zona nord-ovest
della città. Di grande interesse
sono infine i parchi collegati alle
grandi ville borghesi ed aristocratiche: i Giardini del Quirinale ed i Giardini di S. Andrea al
Quirinale area verde nel cuore
della città; i giardini di Villa Balestra adagiati sulla sommità dei
Monti Parioli; i giardini di Villa
Fiorelli; il parco di Villa Glori situato sulla collina che domina
l’ansa del Tevere immerso tra
i quartieri Parioli e Flaminio; i
giardini di Villa Grazioli; il parco
di Villa Ada Savoia tra i più ampi
della città dove sono stati inseriti
appositi percorsi attrezzati per lo
sport; il parco di Villa Borghese
tra i più estesi, delimitato da ben
nove ingressi; il parco di Villa
Torlonia che si estende lungo la
via Nomentana per 16 ettari ed
il parco di Villa Doria Pamphilj di
cui proponiamo l’itinerario. Villa Pamphili è il più grande dei
parchi romani e una delle ville
meglio conservate. La villa ini-
La salute sui percorsi fitwalking
ziò a configurasi come fastosa
residenza di campagna durante il pontificato di Innocenzo X
a metà del ‘600, in quegli anni
Camillo Pamphilj fece edificare
il Casino del Bel Respiro con gli
annessi giardini, ristrutturò l’edificio di Villa Vecchia e commissionò la realizzazione di alcune
delle fontane principali del parco. Nel Settecento la Villa venne
ampliata attraverso l’annessione di terreni limitrofi e venne realizzato il Giardino dei Cedrati,
a fine ‘800 ci fu l’ultimo grande ampliamento della Villa con
l’acquisizione della Villa Corsini
a Porta San Pancrazio. L’intera
Villa è di proprietà del Comune
di Roma l’accesso al parco che
dispone di percorsi ciclopedonali e percorsi ginnici attrezzati è
quindi libero e gratuito. Questo
grande parco è tra le mete preferite degli amanti del jogging,
del fitwalking e del nordic walking che possono godere di un
ambiente ricco di natura e storia.
Costeggiando la Villa e seguendo i sentieri presenti nel parco si
riesce a coprire una distanza di 7
Km circa su un terreno che non
presenta difficoltà e accessibile a
tutti, costeggiando il perimetro
del parco si raggiunge invece
una distanza di 12 Km.
come
raggiungere
il parco
Facilmente raggiungibile in
auto Villa Pamphilj offre numerosi ingressi. Gli ingressi
principali si trovano in Via
Leone XIII 30, Via Leone XIII
74 – 75, Largo M.L. King
8, via Aurelia Antica 327 e
183, Via S. Pancrazio 10,
Piazza di S. Pancrazio, Via
Vitellia 76 e 102, Via della
Nocetta 30. Sono presenti
dei parcheggi in zona per
lasciare l’auto. E’ possibile
raggiungere il parco con i
mezzi pubblici le linee autobus che effettuano il collegamento sono: 31 – 44
– 75 – 791 – 870 – 982.
89
20
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Il percorso di Villa Pamphilj è un percorso che
si snoda all’interno di
una delle ville più grandi di Roma un classico
anche per i runners.
Pur essendo all’interno della
città il parco di Villa Pamphilj
offre l’opportunità di muoversi in un ambiente assolutamente naturalistico, avendo
la netta impressione di essere
ben lontani dalla città. Lungo
circa 6.5 Km, il percorso si
snoda lungo un tracciato su
sterrato ma molto ben battuto, caratteristica che non
lo rende velocissimo come
un percorso stradale ma sicuramente affascinante per
il passaggio in un ambiente
con molte caratteristiche interessanti dal punto di vista
sia naturalistico che storico, e
lo rende agevolissimo per la
pratica di un buon fitwalking
sportivo. E’ un percorso che si
adatta facilmente sia ai principianti che a persone più allenate e che nella parte centrale
presenta una serie di leggeri
saliscendi che permettono di
eseguire un buon lavoro di
fartlek in modo naturale. Da
sottolineare che la presenza di
un punto jogging dove poter
90
cambiarsi, farsi una doccia e
lasciare i propri oggetti, rende
questo percorso fruibile più
facilmente da tutti e in qualunque ora della giornata.
cosa fare,
dove andare
Roma è sicuramente una delle città più famose e visitate
del mondo, conosciuta per
l’immenso patrimonio archeologico, artistico ed architettonico. I punti d’interesse
sono centinaia segnaliamo
quindi solo i luoghi da “cartolina” quei luoghi da non
perdere che meritano assolutamente la visita: la Basilica
di San Pietro e i Musei Vaticani con la Cappella Sistina,
il Colosseo, la Basilica di San
Paolo fuori le Mura, la Bocca
della Verità, il Campidoglio, il
Circo Massimo, Campo de’
Fiori, la Fontana di Trevi, i Fori
Imperiali, Galleria Borghese,
il Pantheon e Piazza Navona
e Piazza di Spagna.
info
Portale turistico della città
www.turismoroma.it
Tel.: 06/0608
La salute sui percorsi fitwalking
91
21
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Alla scoperta
della Ciociara
percorso
La Ciociaria è identificata con la provincia di
Frosinone terra al confine tra Campania ed
Abruzzo, teatro di molte vicende storiche.
Città come Alatri, Anagni, Ferentino e Veroli con le loro cinte murarie del IV sec. a.C. sono
straordinarie
testimonianze
lasciate delle popolazioni preromane degli Ernici e dei Volsci, mentre l’area archeologica
di Cassino, il mercato romano
di Ferentino e i Fasti verulani
a Veroli i segni della grande
espansione romana. Punto di
demarcazione fra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie,
al centro tra Roma e Napoli, fu
un continuo territorio di scontro fino all’Unità d’Italia. La
Ciociaria è un territorio anche
di grande interesse naturalistico, la dorsale appeninica che
la costeggia lungo il versante
nord-orientale composta dai
Monti Simbruini, Ernici e dai
Monti della Meta, conferisce
al paesaggio caratteristiche
singolari. I Monti Ernici grazie
alla presenza di alcune cime
92
superiori ai 2000 metri rappresentano il tetto della Ciociaria,
caratterizzati dal fenomeno del
carsismo sono ricchi di grotte e
doline anche di grandi dimensioni come il Pozzo d’Antullo
nel territorio di Collepardo,
una grande voragine carsica
con una circonferenza di circa
300 metri ed una profondità di
60. La leggenda narra di contadini miscredenti che, noncuranti della festa, iniziarono
a “battere” il grano il giorno
dell’Assunta, per intervento
divino il tutto sprofondò fino a
generare la cavità del pozzo. Il
fondo attraverso un articolato
sistema di cunicoli sotterranei
è collegato con le Grotte dei
Bambocci, gioiello della natura
tempestato di stalagmiti e stalattiti. Il percorso che proponiamo porta a Prato di Campoli,
pianoro erboso a 1.200 metri
di altitudine circondato da boschi rigogliosi. A circa 3,2 Km
dal bivio di S.Maria Amareno si
giunge in località “Case Calcaterra” ad una curva a gomito
denominata “Curva Paradiso”
a quota 775 m, da qui inizia
l’antica via per Prato di Cam-
La salute sui percorsi fitwalking
pali, utilizzata per secoli da pastori e contadini prima dell’avvento dell’attuale strada realizzata nel 1947. Il sentiero, per
lunghi tratti ancora con i segni
evidenti del lavoro dell’uomo,
imbocca naturalmente la valle
prospiciente e si innalza in direzione nord est verso il boscoso vallone di Prato di Campoli.
L’antico tracciato segue il lato
destro dell’evidente canale di
scorrimento delle acque piovane e supera delle spettacolari
formazioni rocciose aggirandole sul versante destro del
bosco. La salita quasi sempre
all’ombra della faggeta si sviluppa sul comodo sentiero sotto i bei pendii delle Montagne
Cannavinole e di Forca Fura
che dominano il percorso sul
versante destro. Giunti al Casotto Comunale alla Fontana
di Campali (1.108 m) si aggira alla destra e si prosegue nel
bosco fino ai Pozzi Vecchi adiacenti al parcheggio che chiude
la carrabile di Veroli.
come
raggiungere
Veroli
In auto autostrada A1
(Milano – Napoli) uscita
Frosinone. S.S. dei Monti
Lepini direzione Fiuggi. S.S.
155 “per Fiuggi “ direzione Fiuggi, dopo 6 Km bivio
per Veroli (S.P. Verolana Seconda)
In treno Treno Roma –
Napoli via Cassino fermata
Frosinone. La stazione di
Frosinone è collegata a Veroli da un servizio autobus.
93
21
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Percorso molto adatto
ad un trekking leggero. L’uso del fitwalking
cross – con i bastoncini – è sicuramente più
appropriato del classico
fitwalking, sia per la natura del percorso che si
sviluppa in salita, sia per
il fondo stradale.
Ci si troverà ad affrontare
un dislivello complessivo di
circa 360 mt. Certamente
quindi non un trekking di
enorme impegno ma sicuramente non del tutto semplice. Si tratta in ogni caso
di un percorso adatto a tut-
94
ti, ma da affrontare con le
dovute precauzioni sia nel
ritmo che nell’attenzione al
fondo stradale. Sarà necessario prevedere dalle 3 alle
4 ore di cammino trekking
per completare il percorso.
Lo scenario paesaggistico è
molto bello ed affascinante
e questo faciliterà sicuramente l’impegno e la durata della camminata.
info
Portale Turistico
della Ciociaria
www.ciociariaturismo.it
Tel.: 0775/211417
[email protected]
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Veroli è uno dei centri della
Ciociaria più ricchi di storia,
cultura ed arte. Città ernica
poi municipio romano ebbe
grande importanza nel medioevo quale sede vescovile.
Tanti sono i monumenti che
attestano la sua importanza, della città pre-romana
rimangono i resti di mura
poligonali, all’epoca romana il foro, il camminamento
del IV sec. d.C. e i Fasti Verulan, raro calendario con la
commemorazione di alcuni
eventi della storia romana.
Al periodo medievale appartiene il Borgo S. Croce, la
chiesa di Sant’Erasmo, l’Abbazia di Casamari e la Cattedrale di S. Andrea. Meritano
inoltre la visita Anagni città
del celebre “schiaffo di Anagni” dove si può ammirare
il duecentesco palazzo di
Bonifacio VIII, Alatri in cui
spicca l’acropoli e le mura
ciclopiche, Ferentino e la
sua rocca le sue mura megalitiche ed infine il castello
di Fumone con il giardino
pensile costruito sui torrioni
dell’antico maniero risalente
all’epoca medievale utilizzato anche come prigione
pontificia.
95
22
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Una passeggiata
nella valle del Fino
percorso
La natura in Abruzzo
forma un quadro molto vario: pareti di roccia
e foreste, orsi e camosci
fanno da contraltare a
dolci paesaggi collinari
che degradano verso il
mare.
I grandi parchi come il Parco Nazionale del Gran Sasso
– Monti della Laga, il Parco
Nazionale della Maiella e
d’Abruzzo ed il Parco SirenteVelino offrono paesaggi incantevoli e possibilità di passeggiate escursionistiche di
alto livello. Le colline dell’entroterra si offrono come terrazze panoramiche da cui
ammirare scenari meravigliosi e le località sulla costa con
i loro ampi lidi sono mete
ideali per rilassarsi e godersi
sole, spiaggia e mare.
L’itinerario che proponiamo
attraversa una delle zone
meno frequentate della provincia di Teramo, ubicata nella parte settentrionale della
regione, ma sicuramente tra
le più affascinanti e ricche di
96
tradizioni ovvero la valle del
fiume Fino piccolo fiume che
nasce dal Gran Sasso e sfocia
nel fiume Saline. Da Silvi Marina, amena località balneare
apprezzata per il suo arenile
lungo più di 6 Km, si raggiunge Silvi Alta che offre una
splendida veduta sull’Adriatico. Da qui attraverso la panoramica statale 553 si raggiunge in una decina di chilometri la storica città d’arte di
Atri con il suo centro storico
ricco di monumenti, palazzi
signorili, musei e caratteristici vicoli e piazze è formato
da un dedalo di viuzze che
hanno conservato l’aspetto medievale. Proseguendo
lungo la valle del Fino proseguendo lungo la provinciale
si giunge a Villa Bozza centro
di origine pre-romana e poi
Castilenti. Dopo circa 4 Km
troviamo Castiglione Messer
Raimondo carattestico borgo
medievale posto a 300 metri
d’altezza, chi vuole ammirare
il panorama della valle può
raggiungere Montefino che
conserva i resti di un castel-
La salute sui percorsi fitwalking
lo degli Acquaviva, duchi di
Atri. Da qui si può proseguire
fino a Bisenti, ricco di testimonianze medievali, da dove
si raggiungono Villa Vomano
e Basciano per poi fare ritorno ad Atri.Questo itinerario,
in una valle non ancora toccata dal turismo di massa ma
dal grande fascino per i suoi
borghi medievali arroccati
sulle colline, può ovviamente
essere percorso in più tappe
alternando
eventualmente
alcuni tratti in bici ed alcuni
a piedi o avendo un auto di
supporto, i comuni della valle
distano tra di loro in media
10 Km così da consentire tappe non troppo impegnative.
come
raggiungere
Silvi Marina
In auto autostrada A14
Bologna – Taranto con
uscita al casello Atri-Pineto.
In treno arrivo alla stazione ferroviaria di Pescara o Giulianova e poi
si prosegue con il treno
regionale fino alla stazione di Silvi Marina.
In aereo a soli 25 Km da
Silvi Marina si trova l’aeroporto internazionale di
Pescara.
97
22
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Un bel itinerario tra i
borghi di questa parte di
Abruzzo spesso meno
conosciuta. Un itinerario
turistico che potrebbe
impegnare i camminatori sul territorio alcune
giornate offrendo così
l’opportunità di godere
della ricca tradizione di
ospitalità dell’Abruzzo.
Per chi fosse stanziale questi
percorsi rappresentano delle
vere e proprie opportunità di
pratica quotidiana. Il fatto di
unire agli spostamenti tra un
Borgo e l’altro la possibilità di
visitare i singoli Borghi permette di intervallare un esercizio più intenso e continuativo ad una più tranquilla visita
dei vari centri storici. I tratti di
spostamento si effettuano su
tracciati molto adatti alla pratica di un fitwalking veloce e
dinamico, e divengono vera
occasione di pratica sportiva.
I percorsi sono semplici e affrontabili da tutti. Si dovrà a
volte transitare su tratti stradali percorsi da autovetture
e quindi è richiesta una certa
attenzione. Il consiglio è quello di scegliere sempre il lato
98
sinistro della strada quando
si cammina su direttrici percorse da mezzi a motore. In
questo modo sarà più facile
tenere sotto controllo il procedere delle auto e degli altri
mezzi che si vedranno arrivare frontalmente e non invece
colti alle spalle dal loro arrivo. La collocazione di questi
itinerari permette la pratica
l’intero anno. Ricordarsi delle classiche precauzioni da
adottarsi nelle singole stagioni ed in relazione ai loro climi.
Il fatto di potersi muovere da
un Borgo all’altro permette
di avere punti di riferimento
chiari. Essendo i percorsi da
affrontare a tappe sequenziali sarebbe ideale poter avere un appoggio esterno (un
auto) che aspetta nel luogo
scelto per l’arrivo di tappa.
In caso contrario si dovranno
affrontare in andata e ritorno
e di conseguenza bisognerà
programmare bene le tappe
in relazione ai chilometri da
affrontare.
info
Abruzzo Turismo
www.abruzzoturismo.it
Tel.: 800/502520
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Abruzzo, regione di mare e
di montagna, è in grado di
soddisfare tutte le esigenze turistiche.
Gli amanti della natura possono ritemprarsi a
contatto con fauna e flora
unici nei tre grandi parchi
Nazionali quello d’Abruzzo, quello della Maiella
ed il Parco Nazionale del
Gran Sasso; gli amanti del
mare distendersi al sole
sui lunghi arenili sabbiosi
di Giulianova, Alba Adriatica, Tortoreto e Vasto; gli
amanti delle città d’arte e
dei borghi antichi visitare
Teramo, Chieti, Lanciano
e Sulmona.
99
23
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Il Matese
il tetto del Molise
percorso
Il Matese è un territorio compreso tra Molise e Campania con un
perimetro di circa 100
Km per un’estensione
di circa 700 ettari, è
un enorme massiccio
calcareo con numerosi monti che sfiorano i
2.000 metri.
E’ percorso fin dai tempi remoti da antiche carrarecce che
danno la possibilità di raggiungere le parti alte percorrendo
suggestivi sentieri. Tra questi
ne proponiamo uno che parte
ed arriva a Roccamandolfi, piccolo centro abitato di origine
longobarda a quota 819 metri
a circa 30 Km da Isernia. Un
tempo era difeso dal castello
medioevale che si erge sulla sommità del colle sulle cui
pendici si distende l’abitato, il
castello caratterizzato dalle sue
torri circolari fu cinto d’assedio
da Federico II nel 1221 nel corso della contesa fra Normanni
e Svevi. La fortificazione è addossata sulle ripide pareti della
100
forra scavata dal torrente Callora, di fronte si staglia la mole
di Monte Miletto (2.050 m), la
cima più alta del Matese. Per
visitare l’ambiente selvaggio
caratterizzato dal corso del
torrente è consigliabile partire dal ponte in pietra, dove la
provinciale scavalca lo stesso
fiume, nei pressi della fontanella posta all’ingresso della
parta bassa dell’abitato. Si imbocca un sentiero che mostra
antiche tracce di sistemazione
con muretti in pietrame a secco e che si snoda poi a mezza
costa, il percorso è parallelo al
corso del torrente che si può
ammirare in basso.
Il corso d’acqua è stagionale
gonfio d‘inverno per lo sciogliersi delle nevi dei monti
del Matese e quasi in secca
d’estate, per chi vuole vivere
da vicino lo spettacolo suggestivo dell’ambiente intatto è
possibile effettuare l’itinerario
alternativo lungo il letto del
fiume. Si potranno ammirare
salti di acque limpide che si dividono in cento rivoli fra pareti
calcaree a cui sono abbarbica-
La salute sui percorsi fitwalking
te piante di leccio. Nel periodo
primaverile le ripide pareti grigie si colorano del bianco dei
fiori delle piante sassifragacee.
Il sentiero attualmente fa perdere le tracce alla sorgente
posta in corrispondenza della
rupe del castello. I più allenati
possono proseguire in un trekking di maggiore impegno con
alcuni passaggi tecnici fino a
Castelpetroso.
come
raggiungere
Roccamandolfi
In auto da Isernia percorrendo la SS 17 in direzione Campobasso sino al
bivio di Cantalupo dove si
imbocca la strada provinciale per il paese
101
23
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
La proposta è per un
trekking semplice ma
dal grande fascino.
Il percorso è di tipo
escursionistico, niente fitwalking a passo
svelto ma una bella e
lunga camminata da
regolare sui passi personali, tenendo conto
che a completare il
percorso serviranno
circa 4 ore; varrà però
certamente la pena
avventurarsi in questo
tracciato fortemente
paesaggistico e naturalistico.
Natura selvaggia, scorci
panoramici eccezionali, angoli di territorio unici e che
si porteranno per sempre
con se stessi. Questo è il
circuito offerto dal Molise:
un mix di situazioni uniche
ed accattivanti.
Il consiglio – pur essendo il
percorso semplice ed adatto a tutti – è quello di munirsi di due bastoncini da
fitwalking cross, in modo
particolare se si è poco abi102
tuati ad affrontare salite e
discese su terreni non lisci.
Vista la durata della camminata consigliamo di
portare con se un piccolo
zaino contenete uno spuntino (pane, marmellata o
miele, del formaggio grana, qualche frutto e del
cioccolato; indispensabile poi una bottiglia d’acqua), qualche indumento
di ricambio, l’immancabile
K-way o mantellina antipioggia e vento, gli occhiali sportivi per il sole e
il vento e un cappellino,
possibilmente chiaro, che
avrete però la precauzione
di indossare sin dall’inizio
dell’escursione.
Il dislivello complessivo è di
450 mt, e il percorso permette di muoversi appieno
nel contesto del bosco e a
ridosso del torrente.
info
Turismo in Molise
www.moliseturismo.eu
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Il Molise è un mix di combinazioni, la presenza della
montagna e del mare ne
fanno una meta di sicuro
interesse turistico, il 55%
del suo territorio è montuoso con due vette sopra
i 2.000 metri (Colle Petroso
e Colle Miletto) ed il resto
con pendenze più dolci
intorno ai 1.000 – 1.500
metri. Campitello Matese
e Capracotta sono le due
località montane più conosciute per gli sport invernali, la prima per lo sci alpino
mentre la seconda per lo
sci di fondo, frequentate
anche d’estate come mete
per il trekking. Passando
dalla montagna al mare
la località più rinomata è
sicuramente Termoli che
oltre ad ampie spiagge di
sabbia bianca come Rio
Vivo e Sant’Antonio offre
ai visitatori un borgo molto
interessante composto dalle antiche case dei marinai
dove sopravvive un’atmosfera genuina.
Per gli amanti del mare
un’altra meta imperdibile
sono le Isole Tremiti, arcipelago composto da 5
isole che appartengono
alla provincia di Foggia,
sospese nelle acque cristalline dell’Adriatico di fronte
a Termoli (da cui partono i
traghetti che effettuano il
collegamento) e al Gargano.
103
24
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Il parco di Capodimonte
il bosco di Napoli
percorso
Napoli è una città in
grado di offrire scorci
suggestivi e caratteristici che ne fanno una
città unica, tra questi si
annovera il Parco di Capodimonte, oasi verde
molto conosciuta e frequentata dai napoletani
che la chiamano “Bosco di Capodimonte”.
Maggiore area verde di Napoli, il parco si estende per
134 ettari presentandosi con
boschi intervallati da ampie
praterie, valloni solcati da
piccoli torrenti e aree ricche
di cave, peculiarità delle colline napoletane.
Il parco fu voluto da Carlo III
di Borbone nel 1734, fu concepito inizialmente come riserva di caccia ma con Re Ferdinando II fu trasformato in
giardino all’inglese assumendo l’aspetto che conserva attualmente. L’area adiacente
il Museo di Capodimonte,
che è ubicato all’interno della Reggia di Capodimonte, è
104
caratterizzata da ampi prati
con varie specie vegetali, in
quest’area oltre alla Reggia
vi sono diversi fabbricati edificati principalmente nel ‘700
come il Casino dei Principi, il
Palazzo Palazzotti, le Scuderie e la Chiesa di San Gennaro. L’ingresso del parco vero
e proprio è delimitato dalla
Porta di Mezzo dalla quale
si dipanano cinque viali principali che a loro volta hanno
vari bivi e diramazioni per un
numero complessivo di oltre
cento tra vialetti e sentieri,
i percorsi a disposizione per
camminare e praticare attività motoria sono quindi
molteplici e vari e possono
essere modulati a seconda
del livello di allenamento. Il
primo “Stradone” sulla destra conduce verso il Vallone
Amendola come il secondo
viale che raggiunge un finto
rudere, il Grottino, dopo aver
attraversato aree a bosco. Il
viale di mezzo, il più lungo
e suggestivo per la copertura a “Grottone”, corre diritto per più di un chilometro
e mezzo da Porta di Mezzo
La salute sui percorsi fitwalking
fino al confine nord del parco
concludendosi in uno slargo
dove sorge un piccolo manufatto di mattoni il Roccolo
dal quale si gode un’ampia
veduta sul panorama dei vecchi casali e sul ripido pendio
che degrada fino al Cavone
Maiano, lungo il tracciato di
questo stradone partono diversi percorsi che raggiungono i Valloni di San Gennaro
e dei Cervi e si affacciano
alcuni edifici rustici quali il
Fabbricato San Gennaro, il
Fabbricato Cutaneo e la Vaccheria. Quello adiacente attraversa quasi l’intero Bosco
lambendo il vallone di San
Gennaro mentre l’ultimo,
denominato “Stradone della
Porcellana” giunge al Fabbricato Porcellana già Real Fabbrica della Porcellana.
come
raggiungere
il parco
Il Parco di Capodimonte
è situato a Nord di Napoli
vicino all’aeroporto di Capodichino, è raggiungibile:
in auto dall’autostrada
utilizzando la Tangenziale
Nord uscita Capodimonte
dall’aeroporto con l’Alibus
fino a Piazza Municipio e
autobus C63/R4
dalla stazione FS metropolitana linea 2 direzione
Pozzuoli fermata Cavour e
autobus da Piazza Museo
178/M2/201
metropolitana linea 2
direzione Pozzuoli fermata
Montesanto e autobus da
Piazza Dante C63/R4
105
24
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Poter contare in una
città come Napoli di
un parco così vario
come appunto è quello di “Capodimonte”
permette agli amanti del fitwalking, ma
anche ai camminatori
principianti e a coloro
che fanno del semplice esercizio fisico
a scopo salutistico, di
trovare spazi e situazioni adatti ad ogni
livello ed esperienza,
senza dimenticare il
poterlo praticare in
condizioni di buona
sicurezza.
Seppure sia necessario
inoltrarsi in circuiti e giri
anche ripetuti per affrontare distanze maggiori, è
altrettanto vero che la varietà dell’area permette di
variare le metodologie di
lavoro e rendere il parco
di Capodimonte un vero
e proprio luogo di allenamento adatto a tanti mezzi
di preparazione e programmi variati.
106
I sentieri più ripidi aiutano
i camminatori alla ricerca di stimoli allenanti più
intensi a trovare le condizioni ideali per ripetute in
salita o variazioni di ritmo.
Gli stradoni ed i tratti più
in piano aiuteranno i principianti e coloro che debbono rimanere in regimi di
lavoro controllato a trovare
il modo di rispettare le loro
esigenze, trovando comunque ambienti e situazioni
stimolanti.
Nelle aree sterrate, che
spesso coincidono anche
con le location più impegnative, sarà possibile
sfruttare il fitwalking cross
godendo dell’ausilio dei
tipici bastoncini per affrontare al meglio i tratti più
complessi.
info
Inaples
www.inaples.it
Tel. 081/7956160 – 61 – 62
[email protected]
Real Bosco di Capodimonte
Via Miano 4
Tel.: 081/7410080
Orari: 7.45 – 18.00
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Napoli è una città affascinante e ricca di storia, la
prima colonizzazione risale al IX a.c. quando mercanti e viaggiatori achei e
dell’Anatolia
fondarono
Partenope.
Tante sono quindi le tracce
lasciate da questo glorioso
passato: gli Scavi di San
Lorenzo Maggiore, Castel
dell’Ovo, il Maschio Angioino, Castel Sant’Elmo,
Palazzo Reale, il Cimitero
delle Fontanelle, Palazzo
San Felice, il Rione Sanità,
la Cappella del Tesoro di
San Gennaro, Piazza Plebiscito solo per citare i punti
d’interesse più famosi.
Anche il territorio circostante merita la visita a
partire dal Golfo di Napoli,
Posillipo, il Parco Nazionale del Vesuvio e le celeberrime Pompei ed Ercolano.
107
25
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Alla scoperta di Lecce
la Firenze del sud
percorso
Lecce è la capitale del
Salento, i tanti reperti
storici ed i rinomati palazzi barocchi ne fanno
la “Firenze del Sud”.
Il nostro itinerario inizia dal Castello di Carlo V costruito a
metà del 1500 ha una particolare struttura con pianta trapezoidale e quattro bastioni, alla
struttura difensiva, circondata
da un fossato colmato successivamente alla fine del 1800, si
accedeva attraverso due porte:
“Porta Falsa” e “Porta Reale”;
la parte più antica del suo interno è costituita dal mastio quadrangolare di epoca angioina il
cui ambiente ipogeico è stato
utilizzato come cappella all’interno della quale c’è un altare
barocco, l’altra cappella presente all’interno del castello è dedicata a Santa Barbara. Da qui ci
spostiamo in Piazza Sant’Oronzo il cui assetto è completamente mutato rispetto a quello originario in seguito alla scoperta dell’Anfiteatro risalente
alla prima metà del II sec. d.c.
e riportato alla luce accidentalmente nel 1929 che misura108
va 102x83 metri e la possibilità
di contenere 25.000 spettatori.
L’antica piazza, stratificatasi dal
Medioevo all’Ottocento occupava perciò lo spazio che si apre
sull’Anfiteatro, mentre quella
attuale nasce dall’abbattimento del quartiere delle botteghe.
Dell’anfiteatro romano sono visibili la cavea, la pavimentazione
a grandi lastre regolari di pietra
dell’orchestra e la scena mentre
le statue sono conservate presso il Museo provinciale; ultimamente sono stati restaurati alcuni bassorilievi e alcune colonne che possono essere ammirate all’interno dei tunnel scavati
nell’anfiteatro a una profondità
di circa 7 metri dal piano stradale. Sulla colonna romana che
nel Seicento da Brindisi fu portata a Lecce è posta la settecentesca statua di S. Oronzo, in legno rivestito di lamine di rame
realizzata a Venezia. Sempre
sulla piazza si affaccia il Palazzo del Sedile costruito per volere
del sindaco veneziano Pier Mocenigo è stato sede dell’università sino alla metà del XIX secolo.
L’attigua chiesetta rinascimentale di San Marco suggella con
La salute sui percorsi fitwalking
il suo leone alato l’autorevolezza, anche economica, della colonia veneziana a Lecce. Dopo
piazza Sant’Oronzo raggiungiamo la poco distante Chiesa
di Santa Croce la più caratteristica manifestazione del barocco leccese con l’annesso Convento dei Celestini attualmente sede dell’Amministrazione
Provinciale di Lecce dopo averne ammirato lo splendido chiostro ci dirigiamo verso la Chiesa di Santa Irene dedicata all’allora santa protettrice della città.
Continuando la nostra camminata attraverso le vie del centro
storico ci dirigiamo verso Piazza del Duomo. Una volta giunti è possibile ammirare l’accesso
scenografico allo splendido invaso della piazza, dove spicca il
Campanile risalente alla seconda metà del 1.600 ed il Duomo
edificato nel 1659 su quello romanico esistente che presenta una facciata principale molto sobria ed una finta facciata
laterale collocata frontalmente
alla piazza. Il fondale della piazza è reso suggestivo dal Palazzo Vescovile, alla sua destra vi è
il Palazzo del Seminario dalla caratteristica facciata ricoperta da
bugne lisce col portale sormontato da una leggiadra loggia a
tre archi. Da Piazza del Duomo
ci spostiamo verso Porta Rudie,
prima di giungervi però in Via Libertini troviamo la Chiesa di San
Giovanni Battista con le caratteristiche colonne tortili che conferiscono alla facciata barocca
un forte slancio verticale. Porta
Rudiae, che conduceva all’antica città messapica di Rudiae,
cadde sul finire del XVII sec. e
venne ricostruita nel 1703, oltre
alle statue di S. Oronzo, S. Irene
e S. Domenico sulle mensole vi
sono i busti dei mitici fondatori
della città di Lecce. Poco distante si trova un’altra porta d’ingresso alla città, Porta Napoli
chiamata anche Arco di Trionfo
alta più di 20 metri è stata edificata in onore di Carlo V di cui
è visibile lo stemma sul frontone, costituiva l’accesso più prestigioso alla città.
come
raggiungere
Lecce
In auto Dal versante adriatico seguire l’autostrada
A14 fino a Bari Nord poi
prendere la superstrada
Brindisi – Lecce. Dal versante tirrenico A1 da Firenze a Napoli poi A16 fino a
Bari Nord poi superstrada
Brindisi – Lecce.
In treno Stazione di riferimento Lecce
In aereo l’aeroporto più
vicino è Brindisi che è collegato alla città da un servizio navetta.
109
25
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Ancora un percorso
cittadino che facilita
la pratica alle persone meno disponibili a
muoversi, ai più anziani e a coloro che vogliono utilizzare l’area
cittadina per fare attività anche più volte nel
corso della giornata.
Naturalmente si tratta
anche di un bel percorso
da inserire in un itinerario turistico. Le difficoltà
sono praticamente nulle.
Il muoversi in città richiede
di prestare attenzione alle
segnaletiche stradali ed al
rispetto del codice della
strada. Il ritmo non può essere molto intenso e spesso è frammentato a causa
proprio del rispetto delle
norme di circolazione.
Il chilometraggio è abbastanza limitato ed è indicato in modo particolare
per chi è alle prime armi,
info
Viaggiare in Puglia
www.viaggiareinpuglia.it
[email protected]
110
sta iniziando un progetto
di attività motoria e di miglioramento degli stili di
vita, oppure per chi vuole
godersi la bellezza della città e farne una o più visite
mirate a scopo culturale o
turistico. Non dimenticare comunque di utilizzare
scarpe adatte al cammino
onde evitare problematiche
ai piedi, anche se in questo
caso l’abbigliamento può
essere di tipo informale/
casual e non obbligatoriamente tecnico/sportivo.
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
La costa del Salento è caratterizzata da una elevata
variabilità dei paesaggi, il
Salento ha il suo cuore nella provincia di Lecce e tocca in parte quella di Brindisi
sull’Adriatico e di Taranto
sul mar Ionio.
Merita una visita sia la
parte costiera che l’entroterra dove lo stile unico del barocco leccese ne
caratterizza l’architettura
mischiandosi con le tracce
dei Messapi e della Grecia
salentina che conserva nella lingua, nei canti e nelle
feste l’antica cultura della
Magna Grecia.
Sulla costa le località che
meritano una visita sono
molteplici: Santa Cesarea
e Castro con le grotte e
le piccole calette, Otranto
crocevia tra il Mediterraneo e l’Oriente, Gallipoli ed
il suo borgo antico, Porto
Cesareo e le sue lunghe
spiagge, Nardò e le sue
masserie.
111
26
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Matera
in cammino tra i “sassi”
percorso
Per poter godere a pieno dello splendido scenario dei Sassi di Matera
e della Murgia circostante è consigliabile percorrere la zona a piedi.
Dalla Villa Comunale si scende
per via Pentasuglia, la strada
in pendenza ci conduce a Via
D’Addozio, si entra nel Sasso
Barisano, la parte del quartiere
“Sasso” più esposta geograficamente verso Bari questo quartiere si estende a Nord Ovest
della Civita, qui si può ammirare
il Monastero di S. Agostino oggi
sede della Sopraintendenza ai
Beni Architettonici e Ambientali,
edificato nel 1591 e restaurato
ed in parte riedificato le 1747,
la chiesa sorge sulle rovine, visitabili all’interno, dell’antico
cenobio rupestre di S. Guglielmo. Dal sagrato della chiesa la
vista si apre a sinistra su Murgia
Timone e il profondo canyon
solcato dal torrente Gravina,
a destra su la Civita, cuore antico della città su cui troneggia
la Cattedrale. Continuando per
via D’Addozio sulla destra si
scorge il campanile della chiesa
112
rupestre di S. Pietro Barisano,
la chiesa che mostra una bella
facciata settecentesca è in realtà la sovrapposizione di facciata
su chiesa ipogea probabilmente
scavata nell’anno 1000; proseguendo si giunge in Via Fiorentini ai piedi della Civita che si
rivela un grande agglomerato di
abitazioni e palazzotti costruiti
secondo i criteri dell’architettura
spontanea locale, le strade che
si arrampicano sulla Civita, percorribili solo a piedi, conducono
nel centro della città. Prendendo a sinistra si prosegue per via
Fiorentini, guardando in alto a
destra scorgiamo la Torre Metellana raggiungibile percorrendo
via Casale, faceva parte delle
mura che cingevano la città.
Più avanti, dopo una curva, via
Madonna delle Virtù corre lungo lo strapiombo sulla Gravina,
torrente che scorre nella profonda fossa naturale che delimita i
due antichi rioni della città Sasso
Barisano e Sasso Caveoso, portando al complesso monastico
rupestre di Madonna delle Virtù
e S.Nicola dei Greci che risale al
X – XI secolo. Costeggiando la
Gravina, sulla Murgia antistante
La salute sui percorsi fitwalking
tre finistre nella roccia rivelano
la presenza della cripta della
Madonna degli Angioli, continuando per via Madonna delle
Virtù giungiamo in piazza S. Pietro Caveoso, nella piazza si erge
a picco sulla Gravina la chiesa
di S. Pietro Caveoso rifatta nel
1706 e tutt’oggi aperta al culto. Sulla destra della chiesa un
arco ci conduce ad una rampa
a destra della quale vi è la ricostruzione di una casa contadina
e più avanti la chiesa rupestre di
S. Pietro in Monterrone. Proseguendo si giunge a S. Lucia alle
Malve, chiesa rupestre ricca di
affreschi e primo insediamento
lauriotico a Matera; una stradina si arrampica su di un enorme
masso, il Monte Errone, dove si
trovano le chiese rupestri di S.
Maria de Idris e di San Giovanni in Monterrone raggiungibile
solo attraverso la prima chiesa,
da qui si scende in via Buozzi.
A sinistra della via si sale fino a
Vico S. Leonardo da dove si raggiunge il Convicinio di S. Antonio gruppo di quattro chiese rupestri comunicanti i cui ingressi
si aprono su un cortile comune;
tornati in via Buozzi, dopo un
breve cammino, si giunge ad
un bivio: a sinistra si prende via
Casalnuovo dove si trovano una
serie di chiese rupestri, a destra
la strada ci conduce in via Ridola dove affacciati dalla piazzetta Pascoli si può godere di uno
splendido panorama sui Sassi.
come
raggiungere
Matera
In auto dalla costa tirrenica
autostrada Salerno - Reggio
Calabria seguendo le indicazioni per Potenza. Proseguire per Metaponto lungo la
SS407 fino alle indicazioni per
Matera. Dalla costa adriatica
autostrada Bologna - Taranto
fino all’uscita Bari Nord. Proseguire per Altamura - Matera cioè le SS 96 e poi SS 99.
Da Calabria e Sicilia autostrada Reggio Calabria - Salerno,
uscire a Sibari e percorrrere
la SS 106 Jonica per Taranto. Prendere l’uscita Matera
nei pressi di Metaponto. Dal
Salento la strada più comoda
prevede di superare Taranto
e percorrere la SS 106 Jonica fino all’uscita Matera nei
pressi di Metaponto. In treno
Matera non è ancora collegata alla rete ferroviaria, è servita
dalle ferrovie a scartamento
ridotto (Ferrovie Appulo Lucane) che la collegano a Bari (60
Km) in tempi che vanno dai
60 ai 90 minuti. In autobus a
causa delle carenze ferroviarie
sono presenti diverse soluzione che collegano Matera
alle principali città italiane. In
aereo l’aeroporto più vicino è
Bari Palese che è collegato alla
città da un servizio navetta.
113
26
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Si tratta di un percorso e di una proposta
molto particolare, direi
con forti valenze turistiche, ma anche occasione di pratica per chi
a Matera ci vive.
I Sassi di Matera sono un
luogo unico per l’incanto
che creano e la loro fama ha
ormai varcato i confini nazionali ed europei da quando
sono stati inseriti tra i monumenti Patrimonio Mondiale
dell’UNESCO. Dal punto di
vista turistico il percorso offre non solo l’occasione per
camminare, ma il migliore, e
forse unico modo, per godere pienamente di questo
luogo. Il percorso è caratterizzato da un fondo stradale
sconnesso e da una configurazione mossa con tratti
di impegnativa salita ed altrettanto ripide discese. La
pratica del fitwalking cross,
con i bastoncini che possono offrire un prezioso aiuto
sia nei tratti in salita che in
quelli di discesa, oltreché facilitare una buona stabilità
nella camminata in relazione al fondo sconnesso dove
ci si muove, è certamente la
soluzione migliore. Per chi
114
ne approfitta per una visita
turistica consiglio, almeno la
prima volta, di non perdersi
nel voler obbligatoriamente
avanzare senza soste. Sono
così tante ed interessanti le
cose da visitare che merita
studiare le giuste tappe e
non perdersi un così grande spettacolo. Volendo poi
ripetere il percorso in una
forma più continuativa ricordo di porre attenzione alla
natura stessa del percorso,
evitando quindi di avviarsi
ad un passo troppo rapido e
trovarsi poi sulle ripide ascese in difficoltà e a corto di
fiato. Altrettanta attenzione
va posta nei tratti in discesa
dove è necessario valutare
bene l’appoggio dei piedi
a terra onde evitare spiacevoli sovraccarichi a caviglie
e ginocchia od addirittura
distorsioni importanti. In sintesi un percorso da godersi
a passo tranquillo e con le
dovute pause.
info
APT Basilicata
www.aptbasilicata.it
Tel.: 0835/331983
[email protected]
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
Matera è una città che merita la visita per la sua particolare conformazione, da
visitare oltre ai celeberrimi
Sassi, il Duomo realizzato nel
1268-70 secondo lo stile romanico – pugliese è il principale luogo di culto della città
dedicato alla Madonna della
Bruna patrona di Matera insieme a S. Eustachio; il Museo archeologico nazionale
che si trova nei locali dell’ex
Monastero di S. Chiara ed
ospita i reperti archeologici
degli scavi effettuati nella
zona di Matera, prodotti dell’artigianato locale e
raccolte di opere di scrittori
lucani e, distribuite sul territorio, le oltre 120 chiese
rupestri quasi tutte risalenti
all’Alto Medioevo ricavate
da grotte naturali rielaborate
o da cavità scavate dall’uomo. A pochi chilometri da
Matera (70 Km) sulla costa
segnaliamo Policoro ed il suo
Parco Archeologico situato
alle spalle del Museo Nazionale della Sirtide che comprende i resti della città di
Siris-Heraclea, il Santuario di
Demetra e il Tempio Arcaico
dedicato a Dionisio risalente
al VII sec. a.c. , e Metaponto
città fondata dai greci verso
la fine dell’VIII sec. a.c. dove
si trovano importanti reperti
tra la foce del Bradano e del
Basento, il sito archeologico dell’antica Metapontum,
una delle più importanti città
della Magna Grecia, conserva le tracce significative di
un glorioso passato: il teatro, il tempio di Apollo Lido,
il tempio di Hera e il tempio
di Afrodite, la necropoli di
Crucinia e le Tavole Palatine
15 colonne doriche trabeate
molto ben conservate.
115
27
Città PER Camminare
E DELLA Salute
L’Aspromonte, un balcone
verde sul mare
percorso
L’Aspromonte è uno
dei territori più antichi
della penisola, la morfologia della montagna
è caratterizzata da forme addolcite da altopiani che si succedono
verso il basso formando come degli enormi
balconi che si affacciano sul mare.
La vegetazione si presenta
sotto le forme più disparate
ed in particolare a causa delle differenze climatiche si distribuisce asimmetricamente
nei due versanti jonico e tirreno. Anche la fauna è varia
caratterizzata dalla presenza
del lupo, del gatto selvatico
nonché di alcuni rapaci non
comuni come l’aquila del Bonelli. In questo territorio che
fa parte del Parco Naturale
dell’Aspromonte si possono
fare numerose escursioni, alcune più facili altre più difficili, proponiamo un itinerario
a pochi chilometri dai confini
del parco, vicino alla costa,
adatto all’escursionismo e
116
al trekking che non presenta
però particolari difficoltà così
da potersi rivolgere anche ai
meno esperti.
Il monte S. Elia sovrasta la città di Palmi, dalla sua sommità
si gode un panorama privilegiato sulla Costa Viola l’appendice dell’Aspromonte che
sprofonda in ripidi costoni nel
Tirreno dove le antiche mulattiere, nel passato vitali arterie di connessione tra costa
ed entroterra al servizio degli
agricoltori e dei pastori, sono
ora utilizzate dagli appassionati di cammino off-road.
Il percorso inizia proprio dal
belvedere in cima al monte dal quale si può ammirare tutta la costa tirrenica da
Capo Vaticano allo Stretto
di Messina comprese le isole
Eolie e l’Etna. Da qui, indicato da segnali rosso-bianchi,
parte un sentiero tra i castagni che scende verso Palmi,
seguendolo si imbocca una
stradina asfaltata nei pressi
della quale vi è una fontana.
Prendendo a sinistra la strada
diventa un sentiero che contorna i fianchi del monte se-
La salute sui percorsi fitwalking
guendo i resti di un vecchio
acquedotto.
Dopo circa un’ora di cammino si incontra una biforcazione dove il sentiero in quota
diventa meno evidente mentre verso sinistra, una stradina carrabile sale con alcuni
tornanti fino all’orlo del terrazzo soprastante, la si segue
per un breve tratto per poi lasciarla per un sentiero appena accennato sulla sinistra. Si
sale ora verso alcuni pali visibili in lontananza, dopo averli
raggiunti si prosegue su una
piccola strada che segue il
ciglio del terrazzo fino ad un
piccolo parco. Dopo alcune
centinaia di metri si raggiungono le balconate panorami-
che di S. Elia che consentono
di affacciarsi nuovamente sul
mare e osservare buona parte
del sentiero percorso.
come
raggiungere
Palmi
In auto Autostrada A3
Salerno – Reggio Calabria
svincolo Sant’Elia
Strada Statale 18 Tirrena
Inferiore
In treno Stazione di riferimento Palmi sulla linea
Salerno – Reggio Calabria
In aereo l’aeroporto di riferimento Reggio Calabria
117
27
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Percorso da trekking leggero che permette comunque di svolgere un
fitwalking controllato.
Ideale soprattutto per il fitwalking cross – con i bastoncini -, il tracciato ha la
caratteristica tipica dei percorsi escursionistici. Il dislivello limitato (circa 300 mt)
lo rende alla portata di tutti,
con attenzione ai passaggi
più tecnici sui diversi piccoli
sentieri. Caratteristica principale di questo percorso è la
sua bellezza paesaggistica.
Si cammina tra cielo e mare
con punti che offrono sensazioni forti dal punto di vista
dell’impatto emotivo con il
territorio. Seppure vi siano
dei punti ove poter bere in
estate è meglio portare con
se un rifornimento d’acqua.
Non dimenticare un vestiario
adatto, leggero, un cappellino e gli occhiali da sole. Nelle stagioni intermedie potrà
servire un K-way o mantellina antipioggia e antivento,
e sempre gli occhiali da sole
che in questo caso saranno particolarmente utili per
difenderci dal vento e dalla
polvere che alzerà piuttosto
che dalla luminosità del sole.
118
info
Parco Nazionale
dell’Aspromonte
www.parcoaspromonte.gov.it
Tel.: 0965/743060
La Costa Viola
www.lacostaviola.it
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
La provincia di Reggio Calabria presenta diversi punti d’interesse turistico dal
Parco Nazionale dell’Aspromonte fino alle spiagge e
all’acqua cristallina della Costa Viola. All’interno del parco meritano la visita la Cascata di Salino che precipita
con due salti da un’altezza
di 70 metri, il Santuario di
San Nicodemo sull’altipiano
di Limina a Mammola, l’Area
Grecanica ed il Castello Normanno di Bova, Gerace importante borgo medievale
con la Cattedrale ed il castello risalente al XII secolo,
il Santuario della Madonna
della Montagna di Polsi nel
comune di San Luca. Sulla costa Palmi offre degli
scorsi unici, adagiata su un
terrazzo digradante verso il
mare e riparata dal colle di
Sant’Elia è ritenuta una città
di mare e di montagna; oltre
alle spiagge della Tonnara,
Pietrenere e Scinà ed i meravigliosi fondali della costa
granitica si possono fare
escursioni naturalistiche e visite archeologiche nei siti di
Taureana o visitare le grotte
neolitiche di Tarditi. Sempre
sulla costa segnaliamo inoltre le località balneari di Seminara, Bagnara e Scilla.
119
28
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Il Parco della Favorita
un’oasi di verde in città
percorso
Il Parco della Favorita o Real Tenuta della
Favorita è l’area verde
più estesa della città di
Palermo.
La sua realizzazione si deve a
Ferdinando III di Borbone che
nel 1798 costretto a lasciare
Napoli invasa dall’esercito
francese ripiegò a Palermo,
per riprodurre le bellezze
della reggia di Portici fece
espropriare una superficie
di 400 ettari di terre che si
estendevano dalla Piana dei
Colli al Pantano di Mondello creando il Real Parco della
Favorita che come la reggia
ispiratrice offriva la duplice
attrazione della caccia e della pesca.
L’ingresso principale del
parco è in Piazza Leoni e si
estende dalle falde di Monte Pellegrino, promontorio
calcareo alto oltre 600 metri
che caratterizza il panorama
di Palermo, alla Contrada
Pallavicino.
I viali principali del parco
120
sono intitolati a figure mitologiche: Viale Diana, Viale
d’Ercole e Viale di Pomona.
I viali erano in origine destinati al lento passeggio per
godere, soprattutto d’estate
della frescura della rigogliosa
vegetazione, ora sono utilizzati come arterie di attraversamento veloce raccomandiamo quindi prudenza nel
loro attraversamento.
All’interno del parco fu inoltre costruita tra il 1798 e il
1802 la Palazzina Cinese, dimora di Ferdinando IV durante il suo esilio forzato, dietro
la palazzina venne impiantato un giardino secondo il
gusto francese del ‘700 il cui
spazio chiuso e definito contrastava con il parco. Appena
fuori dal parco, sul margine
est (Viale del Fante) sorge la
settecentesca Villa Valguarnera di Niscemi che conserva
ancora buona parte dell’arredo originario, oggi sede di
rappresentanza del Sindaco
di Palermo. Numerosi sono
gli itinerari percorribili, ne se-
La salute sui percorsi fitwalking
gnaliamo 3 dal chilometraggio decisamente contenuto
alla portata quindi anche dei
neofiti e dei meno allenati:
Dal Giusiano
alle Scuderie Reali
alla Roccia dello
Schiavo
Il sentiero si avvia dal Giusiano e costeggiando il Viale
Diana si giunge sul piazzale
delle Scuderie Reali.
Passando accanto ad uno dei
torrioni si raggiunge Grotta
Niscemi, il sentiero si snoda poi lungo il pedemonte
giungendo alla Roccia dello
Schiavo dove la macchia mediterranea si mostra in tutto
il suo splendore. Lunghezza
Km 3,6 – dislivello 70 m.
Dalla palazzina cinese
alla fontana d’Ercole
al Giusiano
Il sentiero ha inizio dall’ellisse prospiciente la Palazzina
Cinese, ci si inoltra nel giardino percorrendo un sentiero battuto che porta da una
pineta artificiale alla macchia
mediterranea.
Proseguendo si incontra
una torre, la Colonna d’Ac-
qua, facente parte dell’antico sistema di irrigazione del
giardino. Attraversando viale
Pomona si giunge ad un’area
attrezzata, proseguendo si
svolta a sinistra sotto un cipresseto e si giunge presso la
sede della Riserva alle Case
Giusino. Lunghezza Km 1,5
– dislivello 35 m.
Dalla colonna d’acqua
al Bosco Niscemi
Il sentiero prende inizio dalla
Colonna d’Acqua, traversando il viale Pomona si prosegue per il largo sterrato e
dopo un centinaio di metri si
entra nel fitto Bosco di Niscemi che ospita una gran varietà di fauna terrestre e arboricola con una nutrita colonia
di barbagianni. Il sentiero si
richiude ad anello ritornando
al punto di partenza; al bivio
Niscemi è possibile svoltare
verso il Monte dirigendosi
verso le Scuderie Reali.
Lunghezza Km 2,2 – dislivello 20 m. Chi volesse intensificare l’allenamento può
raggiungere la celeberrima
spiaggia di Mondello ubicata
a poca distanza dal parco o
affrontare le strade che portano alla sommità del Monte
Pellegrino.
121
28
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
Palermo è una città fortunata dal punto di vista del bacino
utilizzabile per l’attività motoria. Il Parco
della Favorita si unisce
agli stupendi lungomare dove il piacere
di muoversi, di correre, di camminare raggiunge livelli di grande coinvolgimento.
Ci fermiamo sul Parco della Favorita che rappresenta il riferimento principale
per gli sportivi palermitani.
Non soltanto perché qui è
ubicato lo stadio “Barbera” che ospita la squadra
cittadina, ma perché questo parco è veramente il
riferimento di tutti coloro
che si muovono a piedi o
in bicicletta. I tre percorsi
indicati sono espressione
di 3 facili anelli percorribili
da chiunque e con poche
complicazioni dovute al
traffico (anche se come già
detto una certa attenzione
è necessaria essendo il Par122
co attraversato da direttrici
stradali ad alto scorrimento). Le distanze limitate ne
fanno degli esempi facilmente utilizzabili da tutti,
dove i principianti possono
limitarsi a percorrere una
volta o due l’anello mentre i fitwalkers più esperti
possono non solo ripetere
più volte i circuiti ma anche
trovare il modo per incastonarli in un più ampio giro.
Adattissimo al fitwalking
ed al cammino veloce il
Parco della Favorita presenta ampi spazi con sentieri
in sterrato, ma anche tratti
in asfalto, che permettono di utilizzare al meglio
la tecnica del fitwalking. Il
clima palermitano permette di svolgere attività praticamente tutto l’anno ed
anche nei mesi invernali il
freddo non è mai tale da
creare problemi. In estate le
temperature raggiungono
picchi elevati ed è quindi
importante prestare attenzione agli orari di svolgimento dell’attività (nelle
ore più fresche e meno soleggiate), all’abbigliamento
La salute sui percorsi fitwalking
(materiale tecnico leggero,
un cappellino, occhiali) e
all’idratazione (fornirsi di
un contenitore per l’acqua
oppure valutare la possibilità di trovare acqua disponibile sul o lungo il tracciato).
La Favorita è anche però
un luogo di visita per chi
volesse scoprirne le bellezze architettoniche che custodisce, ma anche come
interessante scoperta naturalistica visto l’interesse botanico che il Parco e
l’area ove è ubicato rappresentano.
Il parco della Favorita è
inoltre non molto distante dalla famosa spiaggia
di Mondello. Pertanto è
possibile unire nella bella
stagione all’attività fatta
a piedi anche un’attività
natatoria rilassante, rinfrescante e tonificante. Dal
punto di vista sportivo – citata prima la presenza dello Stadio Barbera – questo
spazio verde a pochi passi
anche dal centro cittadino,
ha fatto un po’ la storia
dello sport palermitano.
In modo particolare ha visto allenarsi per moltissimi
anni i più importanti fondisti siciliani idealmente
come
raggiungere
Palermo
In auto Da Messina autostrada A20. Da Catania autostrada A19
In treno Stazione di riferimento Palermo, collegamento con le principali città italiane passaggio
dello Stretto di Messina
su traghetto compreso
nel prezzo del biglietto
In aereo l’aeroporto
“Falcone Borsellino” (ex
punta Raisi) servito dalle principali compagnie
nazionali, dista 30 Km
dal centro di Palermo
(autostrada A29 Trapani
– Palermo) collegato con
treno ed autobus
In nave il porto di Palermo è collegato con
Genova, Livorno, Napoli,
Cagliari e Salerno
rappresentati dalla figura di
Salvatore Antibo, uno dei
più grandi mezzofondisti
italiani di tutti i tempi.
123
28
Città PER Camminare
E DELLA Salute
cosa fare,
dove andare
La città di Palermo è considerata il punto nodale,
culturale ed economico, tra
il Mar Mediterraneo e l’Europa per questo motivo in
passato è stata terra di conquista dei Sicani, dei Cretesi, dei Greci, dei Fenici, dei
Romani, dei Bizantini, degli
Arabi, dei Normanni e degli
Svevi degli Angioini, degli
Aragonesi, degli Spagnoli e
degli Austriaci. Tutte queste
popolazioni hanno lasciato
monumenti e resti straordinari. Nel IX secolo d.C. con
gli arabi la città acquistò
splendore, il Castello della
Zisa, Castello di Maredolce
e Palazzo Reale o dei Normanni con la meravigliosa
Cappella Palatina sono te-
stimonianza di questo periodo.
Durante il periodo Normanno e Svevo si registrò un
grande sviluppo economico
e culturale e la realizzazione
della Chiesa e del Chiostro
di San Giovanni degli Eremiti, sotto la dominazione
degli Aragonesi furono realizzati grandi cambiamenti
nella città, al ‘700 e all’800
si devono il Teatro Massimo,
il Politeama, i lavori di ampliamento della Cattedrale (navate laterali e cupola
barocca) e l’Orto Botanico.
Da non perdere inoltre la
splendida spiaggia di Mondello ed il Santuario di Santa Rosalia ubicato sul Monte
Pellegrino.
info
Assessorato al Turismo
Comune di Palermo
www.turismopalermo.it
Tel.: 091.6058351
124
La salute sui percorsi fitwalking
125
29
Città PER Camminare
E DELLA Salute
Gallura, natura selvaggia
tra mare e montagna
percorso
Il percorso che proponiamo offre la possibilità di conoscere la splendida Gallura nella parte
settentrionale della Sardegna, percorrendo a
piedi, magari in più tappe, in bici o a cavallo 23
chilometri tra boschi di
lecci, sugheri, corbezzoli, erica e lavanda e tra le
bellezze granitiche del
Monte Limbara (1.362
m) che sovrasta la zona
con le sue rocce frastagliate scolpite dai venti e
dagli agenti atmosferici.
Famosa per il suo mare cristallino, la Sardegna offre anche
all’interno paesaggi di grande
bellezza ed interesse naturalistico, la valle del Riu Carasu, nei
pressi dei Monti Longu, è ambito di nidificazione dell’aquila
reale mentre il Monte S. Ampulla, oltre ad un magnifico panorama sul lago Coghinas, offre una sorprendente ricchezza
flogistica tra cui esempi di rosa
canina, paeonia macula e ta126
xus baccata. Tempio Pausania
è il principale centro della Gallura situato ai piedi del Monte
Limbara, ha assunto l’attuale
denominazione ad inizi ‘900
quando venne aggiunto “Pausania” ad indicare Phausiana
che fu la prima sede vescovile
in Gallura e località medievale
sorta sui ruderi della Olbia romana. Circondato da lussureggianti vigneti di vermentino e
da estesi boschi di sughero è
rinomato per la lavorazione di
queste materie prime è inoltre
uno dei maggiori punti di villeggiatura montana sia per il
clima mite che per l’abbondanza di acque termali, ha un centro storico molto interessante
caratterizzato dal tipico colore
grigio del “granito gallurese”
utilizzato sia nella lastricatura
delle strade che nelle costruzioni. Altra caratteristica della città la presenza sui comignoli di
molte case e persino sul campanile della chiesa, a ricordo del
famoso “Gallo di Gallura” nominato da Dante nell’VIII canto
del Purgatorio, di galli in lamiera. Il percorso che proponiamo
parte dalla località di Vallicciola,
La salute sui percorsi fitwalking
ad una decina di chilometri da
Tempio Pausania, si prosegue
verso sud ovest tra i magnifici
scorci panoramici del Monte
Limbara caratterizzato da rilievi
aspri e frastagliati. Percorrendo
mulattiere, a tratti lastricate di
granito, attraverso un vallone
selvaggio si giunge al Monte
Longu che sovrasta maestoso
la Valle del Riu Carasu. Proseguendo si raggiunge il Monte
S. Ampulla (1.086 m) la cui
sommità, facilmente accessibile, permette all’escursionista
di estendere lo sguardo sullo
splendido lago artificiale Coghinas, dopo il Bivio de Martis
si prosegue tra magnifici boschi
di lecci e sugheri e un sottobosco tipicamente mediterraneo
verso il Passo del Limbara per
poi immettersi su una sterrata
che riconduce a Vallicciola passando per il bosco di sequoie.
come
raggiungere
Tempio Pausania
In auto Strade statali da Sassari SS127 e
SS672 a scorrimento veloce, da Olbia SS127, da
Palau SS133 e da Oschiri SS392.
In treno Stazione di riferimento Tempio Pausania delle Ferrovie della
Sardegna sulla linea turistica del Trenino Verde
da Sassari a Palau.
In aereo aeroporto
“Costa Smeralda” di
Olbia aeroporto Alghero - Fertilia
In nave porto di Porto
Torres, Olbia e Golfo
Aranci
127
29
Città PER Camminare
E DELLA Salute
commento
tecnico
La Sardegna è una delle mete turistiche più
ambite e quindi poter sapere di usufruire
di un percorso, anche
suddividibile in più parti è molto stimolante.
Ci troviamo di fronte ad un
tracciato molto suggestivo. I piccoli sentieri sono a
tratti poco più di mulattiere
e quindi ci si deve orientare verso il fitwalking cross
– quello con i bastoncini –,
oppure optare per un trekking leggero da svolgere in
tranquillità durante le vacanze estive in più tappe. Per chi
volesse farne un percorso
per l’attività quotidiana di
cammino consiglierei di sceglierne i segmenti a secondo del lavoro da svolgere,
così da unire l’orografia del
territorio alle necessità di allenamento. Siamo in Sardegna e, seppure ci si muova
in una quota media intorno
ai 1.000 mt s.l.m. il caldo
si sente. Fortunatamente
le zone ombreggiate non
mancano, ma il caldo nella
stagione piena è particolarmente forte e non lascerà
indenne neppure le aree
128
più in quota. I consigli sono
sempre i medesimi, portarsi
dell’acqua, vestirsi leggeri,
ed in modo particolare utilizzando materiali tecnici che
facilitano lo scambio termico, usare sempre un cappellino (meglio se bianco o chiaro) e avere con se gli occhiali
sportivi da sole, un qualche
rifornimento alimentare e un
ricambio di abbigliamento
qualora si optasse per una
gita più lunga.
info
Sardegna Turismo
www.sardegnaturismo.it
sardegnaturismo@regione.
sardegna.it
La salute sui percorsi fitwalking
cosa fare,
dove andare
La Gallura è un territorio
da scoprire, caratterizzato
da rocce granitiche e rilievi non particolarmente alti
dall’aspetto però piuttosto
aspro dove svetta il Monte Limbara. Le campagne
all’interno comprendono i
comuni di Arzachena, Luogosanto, Aggius e Tempio
Pausania dov’è presente una
fonte termale la cui acqua
è utilizzata per la terapia
idroponica, sono zone scarsamente urbanizzate dove
si può riconoscere in alcuni
punti l’antica organizzazione
del territorio nei tipici “stazzi” ovvero insediamenti rurali
di pastori-agricoltori formati
da edifici a pianta rettangolare costruiti con blocchi di
granito. La costa orientale è
frastagliata da una serie di
fiordi, scogli e isolette che
formano l’arcipelago della Maddalena che crea una
sorta di ponte naturale che
conduce sino alla Corsica, al
suo interno si trova l’isola di
Caprera ultimo asilo di Giuseppe Garibaldi. L’antichità
del territorio è testimoniata
dalla presenza di numerose
costruzioni come quelle localizzate lungo la strada tra
Arzachena e Luogosanto, la
Tomba dei Giganti di Li Lolghi e la Necropoli di Li Muri o
quelle ubicate lungo la via Olbia – Arzachena come il Tempietto nuragico di Malchitti
e il nuraghe Albucciu. Sulla
costa settentrionale, nelle
vicinanze delle spiagge di
Capo Testa e Santa Reparata,
si possono invece osservare i
tagli di cava delle miniere di
granito ormai abbandonate.
La Gallura è anche il territorio
che ospita la Costa Smeralda,
località celeberrima che offre
spiagge incantevoli e servizi
turistici di prim’ordine.
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Città PER Camminare
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Appunti di viaggio
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Sono stato a...
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