Comments
Transcript
Visite guidate ai luoghi della Grande Guerra
I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria Visite guidate ai luoghi della Grande Guerra ������ ������ � ������ ����� �� ��������� �� ������� ������ ������ � ������ ����� �� ��������� �� ������� È intento fondamentale del progetto far conoscere alle nuove generazioni i luoghi, splendidi ed affascinanti, che hanno fatto da scenario alle terribili e tragiche vicende legate alla Grande Guerra sul fronte dolomitico. Le tracce di 29 lunghissimi mesi di lotta, sopravvissute allo scorrere del tempo, aumentano la suggestione e la bellezza del paesaggio insegnando ad osservare, conoscere, imparare. Per la visita con le scolaresche si sono così individuati percorsi di varia lunghezza e difficoltà, alcuni dei quali realizzabili anche da persone con ridotte capacità motorie. Gli itinerari proposti sono stati scelti tenendo presenti alcune caratteristiche fondamentali quali la loro rappresentatività dal punto di vista storico, la facilità d’accesso, la loro conoscenza da parte di chi, storici-accompagnatori, guiderà l’uscita. Autorità ed Enti finanziatori Il Presidente della Comunità Montana Agordina · Rizieri Ongaro L’Assessore alle politiche comunitarie della C. M. Agordina · Tiziano De Col Il Presidente della Comunità Montana Centro Cadore · Flaminio Da Deppo Il Presidente della Comunità Montana Cadore Longaronese Zoldano · Renzo Bortolot Il Presidente della Comunità Montana della Valle del Boite · Domenico Belfi Il Sindaco del Comune di Auronzo di Cadore · Walter Antoniol Il Sindaco del Comune di Forno di Zoldo · Fausta De Feo Il Sindaco del Comune di La Valle Agordina · Silvio De Zorzi Il Sindaco del Comune di Livinallongo del Col di Lana · Ugo Ruaz Il Sindaco del Comune di Lorenzago di Cadore · Nizzardo Tremonti Il Sindaco del Comune di Lozzo di Cadore · Alessandro Da Pra Il Sindaco del Comune di Pieve di Cadore · Roberto Granzotto Il Sindaco del Comune di Rocca Pietore · Maurizio De Cassan Il Sindaco del Comune di Vigo di Cadore · Antonio Mazzucco Il Sindaco del Comune di Vodo di Cadore · Domenico Belfi Il Sindaco del Comune di Zoldo Alto · Lucia Colussi Il Sindaco del Comune di Zoppé di Cadore · Domenico Sagui Pascalin “…le Alpi vedono prodigi, non solo di singoli, ma anche di grosse pattuglie, di plotoni, di intere compagnie. E non solo si vedono eccellere i più esperti, ma anche le più giovani reclute si trasformano presto in provetti alpinisti. Alcune vie nuove di Montagna vengono aperte per necessità di guerra anche sotto il fuoco nemico…” (A. Berti). La memoria storica per riscoprire la Montagna, per non dimenticare, per conoscere gli uomini che vissero questa tragica, ma straordinaria avventura. Memorie di guerra per sentieri di pace. A questo è stato volto, e si volge, il lavoro del Comitato Tecnico e Scientifico del Progetto Interreg III che ora – come risultato delle proprie ricerche – offre la possibilità, attraverso itinerari di facile accesso, di “toccare con mano” la vita al fronte, le difficoltà di una vita vissuta ad oltre 2000 metri dai soldati degli eserciti contrapposti. E questo per ricordare che la guerra non è un evento dimenticato e che – come dice il Sottotenente Medico Gino Frontali – “… non è una parentesi che possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso di prima…”. Il Comitato Scientifico e Tecnico Rispettiamo le montagne che ci ospitano NORME COMPORTAMENTALI Le presenti note sono state riassunte per rendere un servizio agli insegnanti che accompagneranno i propri alunni nei siti interessati dagli eventi bellici della Grande Guerra. Premesso che gli itinerari scelti sono in generale sicuri e privi di rischi intrinseci, ricordiamo che sono pur sempre escursioni in ambiente dolomitico. Riteniamo opportuno evidenziare pertanto alcuni consigli pratici per non trovarsi in difficoltà durante le escursioni. Equipaggiamento: sono consigliati scarponcini da montagna e comunque idonee calzature che evitino spiacevoli distorsioni durante il cammino, vestiario comodo (tute o abbigliamento da montagna) maglione, giacca impermeabile, berretto, guanti, borraccia con bevande, eventuale colazione e/o pranzo al sacco per escursioni più lunghe. Si consiglia altresì di portare abiti di ricambio da lasciare in pullman e da utilizzare nel caso in cui durante l’escursione ci si imbattesse in pioggia. Condizioni meteorologiche: l’accompagnatore (autorizzato dall’Ente coordinatore) sarà presente agli appuntamenti con qualsiasi condizione meteorologica e si riserverà di annullare l’escursione in mancanza delle condizioni di sicurezza. Rispetto della natura: - condurre gli alunni lungo la sentieristica indicata evitando di danneggiare la vegetazione, spaventare gli animali, rimuovere sassi e altro materiale dal suolo e dagli alvei; - evitare gli schiamazzi, evitare di accendere radio ed emettere suoni che disturbino gli animali presenti nell’ambiente circostante e gli altri visitatori; - NON accendere fuochi; - non danneggiare fiori o piante e non prelevare dal loro ambiente, piccoli animali e nidi; - riportare a casa qualunque tipo di rifiuto depositandolo negli appositi contenitori; - per qualsiasi esigenza rivolgersi all’accompagnatore. Numero d’emergenza: 118 Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) fornire le proprie generalità, il luogo da cui si chiama ed il proprio numero di telefono cellulare, indicando se possibile il tipo di emergenza. Visite guidate ai siti della Grande Guerra 2 INDICE DEI PERCORSI 3 6 7 5 4 11 10 PIEVE DI CADORE 8 14 13 15 9 12 16 ZOLDO 17 AGORDO 18 BELLUNO FELTRE INDICE 1 PIANI DI LAVAREDO 2 MONTE PIANA 3 VAL DE L’AGA - FORCELLA DELL’ARGHENA 4 MUSEO ALL’APERTO DELLE CINQUE TORRI 5 MUSEO ALL’APERTO DEL LAGAZUOI 6 MUSEO “FORTE TRE SASSI” 7 COL DI LANA - MONTE SIEF 8 MUSEO STORICO A SERAUTA-MARMOLADA 9 PASSO MAURIA – MIARON 10 COL PELOS – COL CIAMPON 11 COL VIDAL 12 COL VACCHER – MONTE RICCO 13 FORCELLA CIBIANA – MONTE RITE 14 STRADA CIANDOLADA – BECCO DI CUZZE 15 MONTE PUNTA 16 SPIZ ZUEL 17 FORTE DI PEDEN (BATTERIA LISTOLADE) 18 TAGLIATA DI SAN MARTINO 1 AURONZO DI CADORE CORTINA D’AMPEZZO 1 PIANI DI LAVAREDO (m. 2350) DESCRIZIONE PERCORSO PRIMA LINEA AURONZO-CORTINA La visita è volta alla conoscenza dei luoghi che funsero da base logistica per l’esercito italiano agli inizi del conflitto e che furono oggetto dei primi colpi dei cannoni austriaci. Siamo all’ombra delle Tre Cime di Lavaredo. Dal Rifugio Auronzo a Forcella Longéres (m.2330) il percorso si snoda su terreno in falsopiano. RITROVO A Misurina (m.1800), al pedaggio della strada a pagamento delle Tre Cime da cui è comunque necessario proseguire con autobus o altro. DISLIVELLO 100 metri circa con percorso in falsopiano. DURATA 3-4 ore. La permanenza nell’area può variare essendo ricca di opere e manufatti storici. DIFFICOLTÀ Escursionistico, adatto anche a persone con scarse capacità motorie. ACCOMPAGNATORE Antonella Fornari. NOTE Il territorio delle Tre Cime di Lavaredo è universalmente riconosciuto per la spettacolarità dei panorami che lo circondano, in qualunque stagione. Ad esso si associano numerosi percorsi sui luoghi teatro della Grande Guerra. Vicine sono anche le Fortificazioni austriache di Landro e un cimitero austriaco. MONTE PIANA (m. 2324) 2 DESCRIZIONE PERCORSO RITROVO Misurina (m. 1756) presso la pensione Genzianella, località Piani di Paludetto. Si prosegue con navetta fino al rifugio A. Bosi. DISLIVELLO 100 metri circa con percorso a saliscendi sull’altopiano. DURATA 4-5 ore o più a seconda di cosa si intende visitare sulla cima, oltre ai tempi di trasferimento con le navette. DIFFICOLTÀ Escursionistico, anche se richiede un minimo di allenamento in quanto trattasi di escursione d’alta montagna. ACCOMPAGNATORE Antonella Fornari. NOTE Misurina, nota anche per la bellezza dell’omonimo lago, al tempo del conflitto ospitava importanti presidi logistici quali un ospedale da campo, smistamento viveri e postazioni di retrovia. PRIMA LINEA AURONZO-CORTINA Il percorso permette di conoscere il monte che - con i suoi 14.000 morti - è diventato simbolo dell’olocausto. Lungo l’anello che collega il monte Piana, presidiato dagli Italiani, con il monte Piano, difeso dagli Austriaci, si trovano la galleria della “Guardia Napoleone”, postazioni in caverna e il luogo dei cruenti scontri di Forcella dei Castrati. 3 VAL DE L’AGA - FORCELLA DELL’ARGHENA (m. 2000) DESCRIZIONE PERCORSO PRIMA LINEA AURONZO-CORTINA L’escursione alla Val de l’Aga permette di visitare il complesso dell’omonima caserma, opera costruita, alla fine dell’ottocento, dall’esercito italiano a protezione dei confini. L’itinerario per Forcella dell’Arghena consente l’accesso alle singolari trincee italiane che richiesero, per la loro costruzione, il sacrificio di un intero bosco di Pino Cembro che ricopriva il fianco della montagna. RITROVO Vedi itinerario 1. Dal terzo tornante della rotabile che porta al Rifugio Auronzo si procede su sentiero per la Val de l’Aga; dal primo per Forcella dell’Arghena. DISLIVELLO 350/400 metri circa. DURATA 4-5 ore sia per la Val de l’Aga che per Forcella dell’Arghena. DIFFICOLTÀ Escursionistico d’alta montagna che richiede un minimo di allenamento. ACCOMPAGNATORE Antonella Fornari. NOTE Oltre Malga Rinbianco, lungo la strada militare per la Val dell’Arghena si raggiungono i ruderi del baraccamento militare e l’ex cimitero italiano. Parallela vi è pure la strada militare che raggiungeva la Valle dei Castrati. MUSEO ALL’APERTO DELLE CINQUE TORRI (m. 2255) 4 DESCRIZIONE PERCORSO RITROVO Alla stazione di partenza delle funivie di Cinque Torri o di passo Falzarego-Lagazuoi. DISLIVELLO Percorso pianeggiante a m. 2255. DURATA Da 1 a 2 ore secondo i vari percorsi indicati. DIFFICOLTÀ Escursionistico, anche se richiede un minimo di allenamento in quanto trattasi di escursione d’alta montagna. ACCOMPAGNATORE Paolo Giacomel. NOTE Sono facilmente raggiungibili con poche decine di minuti di cammino il Rifugio Averau (m. 2416), il Rifugio Cinque Torri (m. 2137), il lago alpino Bai de Dones (m. 1889). PRIMA LINEA AURONZO-CORTINA Si sale con la seggiovia quadriposto dalla stazione di Bai de Dones (m.1889) al Rifugio Scoiattoli (m. 2255); da qui si seguono le indicazioni per visitare camminamenti, trincee, postazioni d’artiglieria, baracca-comando, magazzini e osservatori restaurati lungo un percorso segnalato da cartelli illustrativi. 5 MUSEO ALL’APERTO DEL LAGAZUOI (m. 2778) DESCRIZIONE PERCORSO PRIMA LINEA AURONZO-CORTINA Il Lagazuoi è la montagna dolomitica più perforata da gallerie di guerra ora restaurate e rese percorribili con la posa di cordini di sicurezza e di gradini. Il percorso è segnalato da cartelli illustrativi e allestimenti museali che segnalano le postazioni di prima linea contrapposta di Austriaci e Italiani. RITROVO Piazzale della Funivia per il Monte Lagazuoi al passo Falzarego. DISLIVELLO 200-300 metri. DURATA Dalle 2 alle 3 ore circa a seconda che si scelga di ritornare alla stazione di partenza o di scendere a piedi. DIFFICOLTÀ Per la visita alle gallerie occorre essere muniti oltre che di scarponi da montagna, di caschetto e torcia elettrica. ACCOMPAGNATORE Paolo Giacomel. NOTE In zona sono visitabili la Cengia Martini, la Postazione Vonbank, con tempi di percorrenza variabili da 1 a 3 ore. MUSEO “FORTE TRE SASSI” (m. 2197) 6 RITROVO Piazzale antistante il forte al passo Valparola. DISLIVELLO 100 metri circa. DURATA 1-2 ore. DIFFICOLTÀ Escursionistico, la visita al museo è adatta anche a persone con ridotte capacità motorie o in carrozzina. ACCOMPAGNATORE Paolo Giacomel. NOTE Dal forte si possono percorrere, oltre alla galleria Goiginger sul Sass de Stria, le trincee Edelweiss che si spingono verso il Setsass, il Monte Sief e il Col di Lana; poco oltre il Passo Valparola sono visitabili un cimitero militare austro-ungarico e uno dell’Alpenkorps germanico. PRIMA LINEA CORTINA – MARMOLADA DESCRIZIONE PERCORSO Il forte-tagliata Tre Sassi fu costruito tra il 1897 e il 1901 in località ‘ntrà I Sas’ per la difesa del Passo Valparola e della Val Badia. Dalle feritoie e finestre si vedono il Col di Lana, la Marmolada, il Setsass, il Lagazuoi, l’Averau. Il materiale esposto proviene dai due fronti contrapposti per 29 mesi di guerra tra il 5 giugno 1915 e il 3 novembre 1917. 7 COL DI LANA - MONTE SIEF (m. 2209) DESCRIZIONE PERCORSO PRIMA LINEA CORTINA – MARMOLADA La cima del Monte Sief 2425 m è costituita da una sottile cresta di roccia sulla quale fu costruito dagli Austriaci un osservatorio. Si può seguire l’itinerario CAI n. 21 fino al Passo del Sief 2209 m. RITROVO In vari punti: Forte Tre Sassi, Pieve di Livinallongo, Castello di Andraz, Palla. DISLIVELLO Da Pieve di Livinallongo 1000 metri, da Passo Valparola 300 metri. DURATA 5-8 ore. DIFFICOLTÀ Per salire il Monte Sief il percorso è elementare; facile la salita al Col di Lana, nonostante il dislivello dal punto di partenza. ACCOMPAGNATORE Paolo Giacomel. NOTE In alternativa è possibile visitare il castello di Andraz, il cimitero militare di Salesei, il Forte La Corte, la Tagliata Ruaz, il Museo della Grande Guerra sul Pian de la Chiccia, i luoghi dove furono edificati i villaggi, le trincee ed i cimiteri degli Italiani e degli Austriaci. MUSEO STORICO A SERAUTA-MARMOLADA (m. 2950) 8 DESCRIZIONE PERCORSO RITROVO Partenza dalla stazione della funivia di Malga Ciapela a 1449 m. DISLIVELLO Il museo, raggiungibile in funivia, sorge a 2950 metri ai bordi del ghiacciaio. DURATA 2-3 ore. DIFFICOLTÀ Escursionistico d’alta montagna. ACCOMPAGNATORE Paolo Giacomel. NOTE Il Museo della Grande Guerra in Marmolada è nato nel 1990 a Rocca Pietore con lo scopo di conservare e catalogare i reperti e i fatti che ricordano il primo conflitto mondiale sul fronte della Marmolada. PRIMA LINEA CORTINA – MARMOLADA Il museo storico sorge a Punta Serauta, luogo di scontri fra i due eserciti. Dai finestroni del museo sono visibili le trincee e le postazioni austriache e italiane (visitabili). Interessanti i resti della città di ghiaccio. 9 PASSO MAURIA – MIARON (m. 1900) SECONDA LINEA FORTI CENTRO CADORE DESCRIZIONE PERCORSO L’itinerario parte dal Passo della Mauria. Si snoda lungo i tornanti della bella strada militare che raggiunge - dopo 4 km - lo spiazzo destinato al posizionamento dei “medi calibri”. Un ulteriore tornante, porta alla caserma del “Monte Miaron”. Panorama mozzafiato che - dalle Tre Cime di Lavaredo - spazia fino alla Carnia. RITROVO Passo Mauria. DISLIVELLO 600 metri. DURATA 3-4 ore, con la possibilità di effettuare soste intermedie variabili in funzione dell’interesse nei riguardi dei manufatti visitabili. DIFFICOLTÀ Escursionistico, su comoda strada forestale caratterizzata da una costante pendenza. ACCOMPAGNATORE Giovanni De Donà. NOTE In alternativa sono visitabili le altre fortificazioni della zona di Vigo di Cadore. COL PELOS – COL CIAMPON (m. 1100) 10 RITROVO Vigo di Cadore - Laggio di Cadore. DISLIVELLO 100 metri. DURATA 3-4 ore, con la possibilità di effettuare soste intermedie variabili in funzione dell’interesse nei riguardi dei manufatti visitabili. DIFFICOLTÀ Escursionistico, adatto anche a persone con ridotte capacità motorie, non in carrozzina. ACCOMPAGNATORE Giovanni De Donà. NOTE Visita alla Biblioteca Storica Cadorina o alle chiese monumento nazionale di Vigo. SECONDA LINEA FORTI CENTRO CADORE DESCRIZIONE PERCORSO Realizzate dal Regno d’Italia nel 1890 per bloccare la stretta di Tre Ponti, queste postazioni sono raggiungibili attraverso comode strade militari volute, all’epoca, per il transito dei cannoni. Gli impianti, seppur semplici meritano una visita in quanto antesignani dei più moderni forti realizzati all’inizio del secolo ventesimo. 11 COL VIDAL (m. 1800) SECONDA LINEA FORTI CENTRO CADORE DESCRIZIONE PERCORSO Il forte di Col Vidal, in sinergia coi forti di Col Piccolo e Monte Tudaio, doveva bloccare eventuali penetrazioni austriache dalla Val Ansiei o dal Comèlico. Le sue imponenti rovine si possono raggiungere percorrendo la rotabile militare che da “Sora Crepa” si snoda per quattro chilometri ai piedi dei “Colli di Cervera” fino al Col Vidal e si propone come una balconata sull’Oltrepiave cadorino. RITROVO Lozzo di Cadore; per Pian dei Buoi - località Sora Crepa, con idonea navetta. DISLIVELLO 100 metri. DURATA 5-6 ore, con possibilità di percorrere vari itinerari: i forti principali oppure le linee di difesa sui colli dell’altopiano. DIFFICOLTÀ Escursionistico adatto anche a persone con ridotte capacità motorie. Per lunghi tratti idoneo anche a carrozzine. ACCOMPAGNATORE Giovanni De Donà. NOTE In alternativa sono visitabili il Museo della latteria e la Roggia dei Mulini di Lozzo. COL VACCHER – MONTE RICCO (m. 1000) 12 RITROVO Pieve di Cadore. DISLIVELLO 100 metri. DURATA 3-4 ore. DIFFICOLTÀ Escursionistico. Fino all’ingresso ai forti è agibile anche a persone disabili in carrozzina. ACCOMPAGNATORE Giovanni De Donà. NOTE Il Forte di Monte Ricco sorge sulle fondamenta dell’antico castello della “città murata” delle Dolomiti. In alternativa sono visitabili il Museo della Magnifica Comunità di Cadore e la casa del Tiziano. SECONDA LINEA FORTI CENTRO CADORE DESCRIZIONE PERCORSO I due forti di Monte Ricco e Col Vaccher rappresentano i prototipi del primo periodo della fortificazione cadorina, voluta dal giovane Regno d’Italia sul finire del 1800. La loro struttura riporta ad una concezione difensiva quasi medioevale. Raggiungibili, da Pieve, per comoda carrareccia, costituiscono davvero una pagina di archeologia militare. 13 FORCELLA CIBIANA – MONTE RITE (m. 2100) DESCRIZIONE PERCORSO SECONDA LINEA RITE - AGORDO Il Forte di Monte Rite è il più giovane, e quindi il più moderno, impianto difensivo cadorino. Terminato dopo il 24 maggio 1915, doveva controllare le provenienze nemiche dalla conca di Cortina e dallo Zoldano. Le sue strutture sono state adattate a museo dall’alpinista R. Messner, ma l’opera, nonostante ciò, mantiene vivo il suo fascino primitivo e si erge a balconata sulle più belle cime dolomitiche. RITROVO Forcella Cibiana. DISLIVELLO 700 metri. DURATA 6 ore (se si sale con navetta e si scende a piedi) con possibilità di compiere un’escursione, in sommità, lungo l’anello naturalistico. DIFFICOLTÀ Escursionistico. Se trasportate in navetta, adatto anche a persone disabili in carrozzina. ACCOMPAGNATORE Giovanni De Donà. NOTE In alternativa la visita ai murales di Cibiana. STRADA CIANDOLADA – BECCO DI CUZZE (m. 1693) 14 DESCRIZIONE PERCORSO RITROVO Località Cianié. Da Vodo o Zoppè di Cadore con idonea navetta. DISLIVELLO 460-200 metri. DURATA 3-4 ore. DIFFICOLTÀ Facile da località Cianié a Forcella Cucei, dove si raggiungono le piazzole degli appostamenti. Impegnativo poi per i saliscendi alle trincee del costone di Cuzze. ACCOMPAGNATORE Giovanni De Donà. NOTE In alternativa la visita al Forte di Pian dell’Antro (Venas). SECONDA LINEA RITE - AGORDO Il percorso si snoda nel bosco. Parte da località Cianié e porta fra strade, sentieri e postazioni della cosiddetta “Linea Gialla”, alle opere difensive realizzate durante la Grande Guerra per supportare i forti corazzati di Monte Rite e Pian dell’Antro, muti testimoni di una guerra preparata e mai combattuta. 15 MONTE PUNTA (m. 1952) DESCRIZIONE PERCORSO SECONDA LINEA RITE - AGORDO Interessante visita alle postazioni d’artiglieria in caverna realizzate su progetto dell’Architetto Alberto Alpago Novello di Belluno. Altrettanto interessante è la strada militare selciata arricchita da suggestive opere in pietrame e lungo la quale si ritrovano linee trincerate di difesa. Sulla Cima, osservatorio militare e stupendo panorama sulle cime dolomitiche (Pelmo) e sulla Valle di Zoldo. RITROVO Costa di Zoldo Alto oppure a Casal (frazione di Forno di Zoldo). DISLIVELLO Da Costa di Zoldo: 527 metri. Da Casal: 910 metri. DURATA 5–6 ore, su percorsi variabili da strada boschiva a sentiero di montagna. DIFFICOLTÀ Per escursionisti ben allenati. ACCOMPAGNATORE Giovanni De Donà. NOTE In alternativa, visita ai Murales di Cibiana o alla “Fusinela” di Pralongo. SPIZ ZUEL (m. 1990) 16 DESCRIZIONE PERCORSO RITROVO Malga Grava. DISLIVELLO 800 metri. DURATA 5 ore, su comoda strada militare caratterizzata da pendenza costante. DIFFICOLTÀ Per escursionisti ben allenati. ACCOMPAGNATORE Giovanni De Donà. NOTE In alternativa, visita ai Murales di Cibiana o alla “Fusinela” di Pralongo. SECONDA LINEA RITE - AGORDO Dopo l’abitato di Chiesa, sulla strada del Passo Duran, si imbocca la strada per Malga Grava. Da qui la bella mulattiera militare realizzata tra il 1916-17 porta, con larghi tornanti, fin sullo Spiz Zuel o Agnelessa. La vetta si propone come ideale balconata sull’intera vallata di Zoldo con stupende viste sul Monte Civetta e il Monte Pelmo. Qui si possono visitare le varie opere difensive: postazioni, camminamenti e gallerie progettate dall’Architetto Alberto Alpago Novello. 17 FORTE DI PEDEN (BATTERIA LISTOLADE) (m. 778) DESCRIZIONE PERCORSO SECONDA LINEA RITE - AGORDO La Batteria Listolade, nel Comune di Taibon Agordino, meglio conosciuta come “Forte di Pèden”, fu realizzata alla fine dell’800 ai piedi del Monte San Lucano per controllare la stretta di Listolade e le provenienze da Val Corpassa. Si può raggiungere attraverso una bellissima strada militare che si diparte da Taibon e che è caratterizzata da ciclopici muri a secco. La postazione, seppure coperta dalla vegetazione, merita d’essere visitata, per le sue peculiarità architettoniche e militari. RITROVO Coi di Pèden. DISLIVELLO 340 metri. DURATA 2-3 ore, su comoda e caratteristica strada militare. DIFFICOLTÀ Escursionistico. ACCOMPAGNATORE Giovanni De Donà. NOTE In alternativa visita al sito delle Miniere della Val Imperina. TAGLIATA DI SAN MARTINO (m. 790) 18 DESCRIZIONE PERCORSO RITROVO Ponte dei Castei – Tagliata del Sasso di S. Martino. DISLIVELLO 250 metri. DURATA 4 ore, su strade e sentieri militari. DIFFICOLTÀ Escursionistico. ACCOMPAGNATORE Giovanni De Donà. NOTE In alternativa visita al sito delle Miniere della Val Imperina. SECONDA LINEA RITE - AGORDO La Tagliata di San Martino venne realizzata - presso il Ponte di Castei - fra il 1883 e il 1887 per respingere provenienze nemiche dalla conca di Agordo. L’itinerario permette di visitare i resti dell’opera di “chiusura bassa” distrutta dagli Italiani durante la ritirata nel novembre del 1917. Si sale quindi, sempre per strada militare, alle casermette del “blockhaus”. Il sentiero permette, inoltre, di salire fino al Sasso San Martino a visitare gallerie, resti di una ridotta e di una batteria. �� ��������� �� � ������ ����� presso le vostre sedi - incontri con storici esperti della Grande Guerra - mostra itinerante sulla Grande Guerra composta da 14 pannelli di grande formato. I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO ������ ������ ������� propongono DISTRIBUZIONE GRATUITA Per informazioni: UFFICIO INTERREG presso Comunità Montana Agordina Via IV Novembre, 2 32021 AGORDO (BL) – Italia Tel 0039 0437 62390 Fax 0039 0437 62043 E mail [email protected] Per una più approfondita conoscenza dei luoghi della Grande Guerra le Comunità Montane ed i Comuni del Bellunese aderenti al Progetto Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungs Parks THE PLACES OF THE GREAT WAR IN THE PROVINCE OF BELLUNO Interventions of recovery and improvement in the territories of the Memorial Park PROGRAMMA DI INIZIATIVA COMUNITARIA INTERREG III ITALIA-AUSTRIA 2000-2006 - PROGRAMM ZUR GEMEINSCHAFTSINITIATIVE INTERREG III ÖSTERREICH-ITALIEN 2000-2006 - PROGRAMME OF COMMUNITY INITIATIVE INTERREG III ITALY-AUSTRIA 2000-2006 M.I.U.R. - Dir. gen. del Veneto - C.S.A. di Belluno I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria Visite guidate ai luoghi della Grande Guerra ������ ������ � ������ ����� �� ��������� �� �������