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Visite guidate ai luoghi della Grande Guerra

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Visite guidate ai luoghi della Grande Guerra
I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO
Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria
Visite guidate ai luoghi della Grande Guerra
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È intento fondamentale del progetto far conoscere alle nuove generazioni i luoghi,
splendidi ed affascinanti, che hanno fatto da scenario alle terribili e tragiche vicende
legate alla Grande Guerra sul fronte dolomitico.
Le tracce di 29 lunghissimi mesi di lotta, sopravvissute allo scorrere del tempo,
aumentano la suggestione e la bellezza del paesaggio insegnando ad osservare,
conoscere, imparare.
Per la visita con le scolaresche si sono così individuati percorsi di varia lunghezza
e difficoltà, alcuni dei quali realizzabili anche da persone con ridotte capacità
motorie.
Gli itinerari proposti sono stati scelti tenendo presenti alcune caratteristiche
fondamentali quali la loro rappresentatività dal punto di vista storico, la facilità
d’accesso, la loro conoscenza da parte di chi, storici-accompagnatori, guiderà
l’uscita.
Autorità ed Enti finanziatori
Il Presidente della Comunità Montana Agordina · Rizieri Ongaro
L’Assessore alle politiche comunitarie della C. M. Agordina · Tiziano De Col
Il Presidente della Comunità Montana Centro Cadore · Flaminio Da Deppo
Il Presidente della Comunità Montana Cadore Longaronese Zoldano · Renzo Bortolot
Il Presidente della Comunità Montana della Valle del Boite · Domenico Belfi
Il Sindaco del Comune di Auronzo di Cadore · Walter Antoniol
Il Sindaco del Comune di Forno di Zoldo · Fausta De Feo
Il Sindaco del Comune di La Valle Agordina · Silvio De Zorzi
Il Sindaco del Comune di Livinallongo del Col di Lana · Ugo Ruaz
Il Sindaco del Comune di Lorenzago di Cadore · Nizzardo Tremonti
Il Sindaco del Comune di Lozzo di Cadore · Alessandro Da Pra
Il Sindaco del Comune di Pieve di Cadore · Roberto Granzotto
Il Sindaco del Comune di Rocca Pietore · Maurizio De Cassan
Il Sindaco del Comune di Vigo di Cadore · Antonio Mazzucco
Il Sindaco del Comune di Vodo di Cadore · Domenico Belfi
Il Sindaco del Comune di Zoldo Alto · Lucia Colussi
Il Sindaco del Comune di Zoppé di Cadore · Domenico Sagui Pascalin
“…le Alpi vedono prodigi, non solo di singoli, ma anche di grosse pattuglie, di plotoni, di intere compagnie. E non solo si vedono eccellere i più esperti, ma anche le più giovani reclute si trasformano presto in provetti alpinisti. Alcune vie nuove di Montagna
vengono aperte per necessità di guerra anche sotto il fuoco nemico…” (A. Berti).
La memoria storica per riscoprire la Montagna, per non dimenticare, per
conoscere gli uomini che vissero questa tragica, ma straordinaria avventura.
Memorie di guerra per sentieri di pace.
A questo è stato volto, e si volge, il lavoro del Comitato Tecnico e Scientifico
del Progetto Interreg III che ora – come risultato delle proprie ricerche – offre
la possibilità, attraverso itinerari di facile accesso, di “toccare con mano” la
vita al fronte, le difficoltà di una vita vissuta ad oltre 2000 metri dai soldati
degli eserciti contrapposti.
E questo per ricordare che la guerra non è un evento dimenticato e che
– come dice il Sottotenente Medico Gino Frontali – “… non è una parentesi che
possiamo affrettarci a chiudere per tornare al discorso di prima…”.
Il Comitato Scientifico e Tecnico
Rispettiamo le montagne che ci ospitano
NORME COMPORTAMENTALI
Le presenti note sono state riassunte per rendere un servizio agli insegnanti che accompagneranno i propri alunni nei siti interessati dagli
eventi bellici della Grande Guerra.
Premesso che gli itinerari scelti sono in generale sicuri e privi di rischi
intrinseci, ricordiamo che sono pur sempre escursioni in ambiente dolomitico.
Riteniamo opportuno evidenziare pertanto alcuni consigli pratici per
non trovarsi in difficoltà durante le escursioni.
Equipaggiamento: sono consigliati scarponcini da montagna e comunque idonee calzature che evitino spiacevoli distorsioni durante il
cammino, vestiario comodo (tute o abbigliamento da montagna) maglione, giacca impermeabile, berretto, guanti, borraccia con bevande,
eventuale colazione e/o pranzo al sacco per escursioni più lunghe.
Si consiglia altresì di portare abiti di ricambio da lasciare in pullman e da utilizzare nel caso in cui durante l’escursione ci si imbattesse in pioggia.
Condizioni meteorologiche: l’accompagnatore (autorizzato dall’Ente
coordinatore) sarà presente agli appuntamenti con qualsiasi condizione
meteorologica e si riserverà di annullare l’escursione in mancanza delle
condizioni di sicurezza.
Rispetto della natura:
- condurre gli alunni lungo la sentieristica indicata evitando di danneggiare la vegetazione, spaventare gli animali, rimuovere sassi e altro
materiale dal suolo e dagli alvei;
- evitare gli schiamazzi, evitare di accendere radio ed emettere suoni
che disturbino gli animali presenti nell’ambiente circostante e gli
altri visitatori;
- NON accendere fuochi;
- non danneggiare fiori o piante e non prelevare dal loro ambiente,
piccoli animali e nidi;
- riportare a casa qualunque tipo di rifiuto depositandolo negli appositi contenitori;
- per qualsiasi esigenza rivolgersi all’accompagnatore.
Numero d’emergenza: 118
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
fornire le proprie generalità, il luogo da cui si chiama ed il proprio numero di telefono cellulare, indicando se possibile il tipo di emergenza.
Visite guidate ai siti della Grande Guerra
2
INDICE DEI PERCORSI
3
6
7
5
4
11 10
PIEVE DI CADORE
8
14 13
15
9
12
16 ZOLDO
17
AGORDO
18
BELLUNO
FELTRE
INDICE
1 PIANI DI LAVAREDO
2 MONTE PIANA
3 VAL DE L’AGA - FORCELLA DELL’ARGHENA
4 MUSEO ALL’APERTO DELLE CINQUE TORRI
5 MUSEO ALL’APERTO DEL LAGAZUOI
6 MUSEO “FORTE TRE SASSI”
7 COL DI LANA - MONTE SIEF
8 MUSEO STORICO A SERAUTA-MARMOLADA
9 PASSO MAURIA – MIARON
10 COL PELOS – COL CIAMPON
11 COL VIDAL
12 COL VACCHER – MONTE RICCO
13 FORCELLA CIBIANA – MONTE RITE
14 STRADA CIANDOLADA – BECCO DI CUZZE
15 MONTE PUNTA
16 SPIZ ZUEL
17 FORTE DI PEDEN (BATTERIA LISTOLADE)
18 TAGLIATA DI SAN MARTINO
1
AURONZO DI CADORE
CORTINA D’AMPEZZO
1
PIANI DI LAVAREDO (m. 2350)
DESCRIZIONE PERCORSO
PRIMA LINEA AURONZO-CORTINA
La visita è volta alla conoscenza dei luoghi che funsero da base logistica per
l’esercito italiano agli inizi del conflitto e che furono oggetto dei primi colpi dei
cannoni austriaci. Siamo all’ombra delle Tre Cime di Lavaredo.
Dal Rifugio Auronzo a Forcella Longéres (m.2330) il percorso si snoda su terreno
in falsopiano.
RITROVO
A Misurina (m.1800), al pedaggio della strada a pagamento delle Tre Cime da cui
è comunque necessario proseguire con autobus o altro.
DISLIVELLO
100 metri circa con percorso in falsopiano.
DURATA
3-4 ore. La permanenza nell’area può variare essendo ricca di opere e manufatti
storici.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico, adatto anche a persone con scarse capacità motorie.
ACCOMPAGNATORE
Antonella Fornari.
NOTE
Il territorio delle Tre Cime di Lavaredo è universalmente riconosciuto per la spettacolarità dei panorami che lo circondano, in qualunque stagione. Ad esso si
associano numerosi percorsi sui luoghi teatro della Grande Guerra. Vicine sono
anche le Fortificazioni austriache di Landro e un cimitero austriaco.
MONTE PIANA (m. 2324)
2
DESCRIZIONE PERCORSO
RITROVO
Misurina (m. 1756) presso la pensione Genzianella, località Piani di Paludetto. Si
prosegue con navetta fino al rifugio A. Bosi.
DISLIVELLO
100 metri circa con percorso a saliscendi sull’altopiano.
DURATA
4-5 ore o più a seconda di cosa si intende visitare sulla cima, oltre ai tempi di
trasferimento con le navette.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico, anche se richiede un minimo di allenamento in quanto trattasi di
escursione d’alta montagna.
ACCOMPAGNATORE
Antonella Fornari.
NOTE
Misurina, nota anche per la bellezza dell’omonimo lago, al tempo del conflitto
ospitava importanti presidi logistici quali un ospedale da campo, smistamento
viveri e postazioni di retrovia.
PRIMA LINEA AURONZO-CORTINA
Il percorso permette di conoscere il monte che - con i suoi 14.000 morti - è diventato simbolo dell’olocausto. Lungo l’anello che collega il monte Piana, presidiato
dagli Italiani, con il monte Piano, difeso dagli Austriaci, si trovano la galleria della
“Guardia Napoleone”, postazioni in caverna e il luogo dei cruenti scontri di Forcella dei Castrati.
3
VAL DE L’AGA - FORCELLA DELL’ARGHENA (m. 2000)
DESCRIZIONE PERCORSO
PRIMA LINEA AURONZO-CORTINA
L’escursione alla Val de l’Aga permette di visitare il complesso dell’omonima caserma, opera costruita, alla fine dell’ottocento, dall’esercito italiano a protezione
dei confini.
L’itinerario per Forcella dell’Arghena consente l’accesso alle singolari trincee italiane che richiesero, per la loro costruzione, il sacrificio di un intero bosco di Pino
Cembro che ricopriva il fianco della montagna.
RITROVO
Vedi itinerario 1. Dal terzo tornante della rotabile che porta al Rifugio Auronzo si
procede su sentiero per la Val de l’Aga; dal primo per Forcella dell’Arghena.
DISLIVELLO
350/400 metri circa.
DURATA
4-5 ore sia per la Val de l’Aga che per Forcella dell’Arghena.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico d’alta montagna che richiede un minimo di allenamento.
ACCOMPAGNATORE
Antonella Fornari.
NOTE
Oltre Malga Rinbianco, lungo la strada militare per la Val dell’Arghena si raggiungono i ruderi del baraccamento militare e l’ex cimitero italiano. Parallela vi è pure
la strada militare che raggiungeva la Valle dei Castrati.
MUSEO ALL’APERTO DELLE CINQUE TORRI (m. 2255)
4
DESCRIZIONE PERCORSO
RITROVO
Alla stazione di partenza delle funivie di Cinque Torri o di passo Falzarego-Lagazuoi.
DISLIVELLO
Percorso pianeggiante a m. 2255.
DURATA
Da 1 a 2 ore secondo i vari percorsi indicati.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico, anche se richiede un minimo di allenamento in quanto trattasi di
escursione d’alta montagna.
ACCOMPAGNATORE
Paolo Giacomel.
NOTE
Sono facilmente raggiungibili con poche decine di minuti di cammino il Rifugio
Averau (m. 2416), il Rifugio Cinque Torri (m. 2137), il lago alpino Bai de Dones
(m. 1889).
PRIMA LINEA AURONZO-CORTINA
Si sale con la seggiovia quadriposto dalla stazione di Bai de Dones (m.1889) al
Rifugio Scoiattoli (m. 2255); da qui si seguono le indicazioni per visitare camminamenti, trincee, postazioni d’artiglieria, baracca-comando, magazzini e osservatori restaurati lungo un percorso segnalato da cartelli illustrativi.
5
MUSEO ALL’APERTO DEL LAGAZUOI (m. 2778)
DESCRIZIONE PERCORSO
PRIMA LINEA AURONZO-CORTINA
Il Lagazuoi è la montagna dolomitica più perforata da gallerie di guerra ora
restaurate e rese percorribili con la posa di cordini di sicurezza e di gradini. Il
percorso è segnalato da cartelli illustrativi e allestimenti museali che segnalano
le postazioni di prima linea contrapposta di Austriaci e Italiani.
RITROVO
Piazzale della Funivia per il Monte Lagazuoi al passo Falzarego.
DISLIVELLO
200-300 metri.
DURATA
Dalle 2 alle 3 ore circa a seconda che si scelga di ritornare alla stazione di partenza o di scendere a piedi.
DIFFICOLTÀ
Per la visita alle gallerie occorre essere muniti oltre che di scarponi da montagna,
di caschetto e torcia elettrica.
ACCOMPAGNATORE
Paolo Giacomel.
NOTE
In zona sono visitabili la Cengia Martini, la Postazione Vonbank, con tempi di
percorrenza variabili da 1 a 3 ore.
MUSEO “FORTE TRE SASSI” (m. 2197)
6
RITROVO
Piazzale antistante il forte al passo Valparola.
DISLIVELLO
100 metri circa.
DURATA
1-2 ore.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico, la visita al museo è adatta anche a persone con ridotte capacità
motorie o in carrozzina.
ACCOMPAGNATORE
Paolo Giacomel.
NOTE
Dal forte si possono percorrere, oltre alla galleria Goiginger sul Sass de Stria, le
trincee Edelweiss che si spingono verso il Setsass, il Monte Sief e il Col di Lana;
poco oltre il Passo Valparola sono visitabili un cimitero militare austro-ungarico e
uno dell’Alpenkorps germanico.
PRIMA LINEA CORTINA – MARMOLADA
DESCRIZIONE PERCORSO
Il forte-tagliata Tre Sassi fu costruito tra il 1897 e il 1901 in località ‘ntrà I Sas’ per
la difesa del Passo Valparola e della Val Badia. Dalle feritoie e finestre si vedono
il Col di Lana, la Marmolada, il Setsass, il Lagazuoi, l’Averau. Il materiale esposto
proviene dai due fronti contrapposti per 29 mesi di guerra tra il 5 giugno 1915 e
il 3 novembre 1917.
7
COL DI LANA - MONTE SIEF (m. 2209)
DESCRIZIONE PERCORSO
PRIMA LINEA CORTINA – MARMOLADA
La cima del Monte Sief 2425 m è costituita da una sottile cresta di roccia sulla
quale fu costruito dagli Austriaci un osservatorio. Si può seguire l’itinerario CAI
n. 21 fino al Passo del Sief 2209 m.
RITROVO
In vari punti: Forte Tre Sassi, Pieve di Livinallongo, Castello di Andraz, Palla.
DISLIVELLO
Da Pieve di Livinallongo 1000 metri, da Passo Valparola 300 metri.
DURATA
5-8 ore.
DIFFICOLTÀ
Per salire il Monte Sief il percorso è elementare; facile la salita al Col di Lana,
nonostante il dislivello dal punto di partenza.
ACCOMPAGNATORE
Paolo Giacomel.
NOTE
In alternativa è possibile visitare il castello di Andraz, il cimitero militare di Salesei, il Forte La Corte, la Tagliata Ruaz, il Museo della Grande Guerra sul Pian
de la Chiccia, i luoghi dove furono edificati i villaggi, le trincee ed i cimiteri degli
Italiani e degli Austriaci.
MUSEO STORICO A SERAUTA-MARMOLADA (m. 2950)
8
DESCRIZIONE PERCORSO
RITROVO
Partenza dalla stazione della funivia di Malga Ciapela a 1449 m.
DISLIVELLO
Il museo, raggiungibile in funivia, sorge a 2950 metri ai bordi del ghiacciaio.
DURATA
2-3 ore.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico d’alta montagna.
ACCOMPAGNATORE
Paolo Giacomel.
NOTE
Il Museo della Grande Guerra in Marmolada è nato nel 1990 a Rocca Pietore con
lo scopo di conservare e catalogare i reperti e i fatti che ricordano il primo conflitto mondiale sul fronte della Marmolada.
PRIMA LINEA CORTINA – MARMOLADA
Il museo storico sorge a Punta Serauta, luogo di scontri fra i due eserciti. Dai
finestroni del museo sono visibili le trincee e le postazioni austriache e italiane
(visitabili). Interessanti i resti della città di ghiaccio.
9
PASSO MAURIA – MIARON (m. 1900)
SECONDA LINEA FORTI CENTRO CADORE
DESCRIZIONE PERCORSO
L’itinerario parte dal Passo della Mauria. Si snoda lungo i tornanti della bella strada militare che raggiunge - dopo 4 km - lo spiazzo destinato al posizionamento
dei “medi calibri”. Un ulteriore tornante, porta alla caserma del “Monte Miaron”.
Panorama mozzafiato che - dalle Tre Cime di Lavaredo - spazia fino alla Carnia.
RITROVO
Passo Mauria.
DISLIVELLO
600 metri.
DURATA
3-4 ore, con la possibilità di effettuare soste intermedie variabili in funzione dell’interesse nei riguardi dei manufatti visitabili.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico, su comoda strada forestale caratterizzata da una costante pendenza.
ACCOMPAGNATORE
Giovanni De Donà.
NOTE
In alternativa sono visitabili le altre fortificazioni della zona di Vigo di Cadore.
COL PELOS – COL CIAMPON (m. 1100)
10
RITROVO
Vigo di Cadore - Laggio di Cadore.
DISLIVELLO
100 metri.
DURATA
3-4 ore, con la possibilità di effettuare soste intermedie variabili in funzione dell’interesse nei riguardi dei manufatti visitabili.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico, adatto anche a persone con ridotte capacità motorie, non in
carrozzina.
ACCOMPAGNATORE
Giovanni De Donà.
NOTE
Visita alla Biblioteca Storica Cadorina o alle chiese monumento nazionale di
Vigo.
SECONDA LINEA FORTI CENTRO CADORE
DESCRIZIONE PERCORSO
Realizzate dal Regno d’Italia nel 1890 per bloccare la stretta di Tre Ponti, queste
postazioni sono raggiungibili attraverso comode strade militari volute, all’epoca,
per il transito dei cannoni. Gli impianti, seppur semplici meritano una visita in
quanto antesignani dei più moderni forti realizzati all’inizio del secolo ventesimo.
11
COL VIDAL (m. 1800)
SECONDA LINEA FORTI CENTRO CADORE
DESCRIZIONE PERCORSO
Il forte di Col Vidal, in sinergia coi forti di Col Piccolo e Monte Tudaio, doveva
bloccare eventuali penetrazioni austriache dalla Val Ansiei o dal Comèlico. Le sue
imponenti rovine si possono raggiungere percorrendo la rotabile militare che da
“Sora Crepa” si snoda per quattro chilometri ai piedi dei “Colli di Cervera” fino al
Col Vidal e si propone come una balconata sull’Oltrepiave cadorino.
RITROVO
Lozzo di Cadore; per Pian dei Buoi - località Sora Crepa, con idonea navetta.
DISLIVELLO
100 metri.
DURATA
5-6 ore, con possibilità di percorrere vari itinerari: i forti principali oppure le linee
di difesa sui colli dell’altopiano.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico adatto anche a persone con ridotte capacità motorie. Per lunghi
tratti idoneo anche a carrozzine.
ACCOMPAGNATORE
Giovanni De Donà.
NOTE
In alternativa sono visitabili il Museo della latteria e la Roggia dei Mulini di Lozzo.
COL VACCHER – MONTE RICCO (m. 1000)
12
RITROVO
Pieve di Cadore.
DISLIVELLO
100 metri.
DURATA
3-4 ore.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico. Fino all’ingresso ai forti è agibile anche a persone disabili in
carrozzina.
ACCOMPAGNATORE
Giovanni De Donà.
NOTE
Il Forte di Monte Ricco sorge sulle fondamenta dell’antico castello della “città
murata” delle Dolomiti.
In alternativa sono visitabili il Museo della Magnifica Comunità di Cadore e la
casa del Tiziano.
SECONDA LINEA FORTI CENTRO CADORE
DESCRIZIONE PERCORSO
I due forti di Monte Ricco e Col Vaccher rappresentano i prototipi del primo periodo della fortificazione cadorina, voluta dal giovane Regno d’Italia sul finire del
1800. La loro struttura riporta ad una concezione difensiva quasi medioevale.
Raggiungibili, da Pieve, per comoda carrareccia, costituiscono davvero una pagina di archeologia militare.
13
FORCELLA CIBIANA – MONTE RITE (m. 2100)
DESCRIZIONE PERCORSO
SECONDA LINEA RITE - AGORDO
Il Forte di Monte Rite è il più giovane, e quindi il più moderno, impianto difensivo
cadorino. Terminato dopo il 24 maggio 1915, doveva controllare le provenienze
nemiche dalla conca di Cortina e dallo Zoldano. Le sue strutture sono state adattate a museo dall’alpinista R. Messner, ma l’opera, nonostante ciò, mantiene vivo
il suo fascino primitivo e si erge a balconata sulle più belle cime dolomitiche.
RITROVO
Forcella Cibiana.
DISLIVELLO
700 metri.
DURATA
6 ore (se si sale con navetta e si scende a piedi) con possibilità di compiere
un’escursione, in sommità, lungo l’anello naturalistico.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico. Se trasportate in navetta, adatto anche a persone disabili in
carrozzina.
ACCOMPAGNATORE
Giovanni De Donà.
NOTE
In alternativa la visita ai murales di Cibiana.
STRADA CIANDOLADA – BECCO DI CUZZE (m. 1693)
14
DESCRIZIONE PERCORSO
RITROVO
Località Cianié. Da Vodo o Zoppè di Cadore con idonea navetta.
DISLIVELLO
460-200 metri.
DURATA
3-4 ore.
DIFFICOLTÀ
Facile da località Cianié a Forcella Cucei, dove si raggiungono le piazzole degli
appostamenti. Impegnativo poi per i saliscendi alle trincee del costone di Cuzze.
ACCOMPAGNATORE
Giovanni De Donà.
NOTE
In alternativa la visita al Forte di Pian dell’Antro (Venas).
SECONDA LINEA RITE - AGORDO
Il percorso si snoda nel bosco. Parte da località Cianié e porta fra strade, sentieri
e postazioni della cosiddetta “Linea Gialla”, alle opere difensive realizzate durante la Grande Guerra per supportare i forti corazzati di Monte Rite e Pian dell’Antro, muti testimoni di una guerra preparata e mai combattuta.
15
MONTE PUNTA (m. 1952)
DESCRIZIONE PERCORSO
SECONDA LINEA RITE - AGORDO
Interessante visita alle postazioni d’artiglieria in caverna realizzate su progetto
dell’Architetto Alberto Alpago Novello di Belluno.
Altrettanto interessante è la strada militare selciata arricchita da suggestive opere in pietrame e lungo la quale si ritrovano linee trincerate di difesa. Sulla Cima,
osservatorio militare e stupendo panorama sulle cime dolomitiche (Pelmo) e sulla
Valle di Zoldo.
RITROVO
Costa di Zoldo Alto oppure a Casal (frazione di Forno di Zoldo).
DISLIVELLO
Da Costa di Zoldo: 527 metri. Da Casal: 910 metri.
DURATA
5–6 ore, su percorsi variabili da strada boschiva a sentiero di montagna.
DIFFICOLTÀ
Per escursionisti ben allenati.
ACCOMPAGNATORE
Giovanni De Donà.
NOTE
In alternativa, visita ai Murales di Cibiana o alla “Fusinela” di Pralongo.
SPIZ ZUEL (m. 1990)
16
DESCRIZIONE PERCORSO
RITROVO
Malga Grava.
DISLIVELLO
800 metri.
DURATA
5 ore, su comoda strada militare caratterizzata da pendenza costante.
DIFFICOLTÀ
Per escursionisti ben allenati.
ACCOMPAGNATORE
Giovanni De Donà.
NOTE
In alternativa, visita ai Murales di Cibiana o alla “Fusinela” di Pralongo.
SECONDA LINEA RITE - AGORDO
Dopo l’abitato di Chiesa, sulla strada del Passo Duran, si imbocca la strada per
Malga Grava. Da qui la bella mulattiera militare realizzata tra il 1916-17 porta, con
larghi tornanti, fin sullo Spiz Zuel o Agnelessa. La vetta si propone come ideale
balconata sull’intera vallata di Zoldo con stupende viste sul Monte Civetta e il
Monte Pelmo. Qui si possono visitare le varie opere difensive: postazioni, camminamenti e gallerie progettate dall’Architetto Alberto Alpago Novello.
17
FORTE DI PEDEN (BATTERIA LISTOLADE) (m. 778)
DESCRIZIONE PERCORSO
SECONDA LINEA RITE - AGORDO
La Batteria Listolade, nel Comune di Taibon Agordino, meglio conosciuta come
“Forte di Pèden”, fu realizzata alla fine dell’800 ai piedi del Monte San Lucano per
controllare la stretta di Listolade e le provenienze da Val Corpassa. Si può raggiungere attraverso una bellissima strada militare che si diparte da Taibon e che è
caratterizzata da ciclopici muri a secco. La postazione, seppure coperta dalla vegetazione, merita d’essere visitata, per le sue peculiarità architettoniche e militari.
RITROVO
Coi di Pèden.
DISLIVELLO
340 metri.
DURATA
2-3 ore, su comoda e caratteristica strada militare.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico.
ACCOMPAGNATORE
Giovanni De Donà.
NOTE
In alternativa visita al sito delle Miniere della Val Imperina.
TAGLIATA DI SAN MARTINO (m. 790)
18
DESCRIZIONE PERCORSO
RITROVO
Ponte dei Castei – Tagliata del Sasso di S. Martino.
DISLIVELLO
250 metri.
DURATA
4 ore, su strade e sentieri militari.
DIFFICOLTÀ
Escursionistico.
ACCOMPAGNATORE
Giovanni De Donà.
NOTE
In alternativa visita al sito delle Miniere della Val Imperina.
SECONDA LINEA RITE - AGORDO
La Tagliata di San Martino venne realizzata - presso il Ponte di Castei - fra il 1883
e il 1887 per respingere provenienze nemiche dalla conca di Agordo. L’itinerario
permette di visitare i resti dell’opera di “chiusura bassa” distrutta dagli Italiani
durante la ritirata nel novembre del 1917. Si sale quindi, sempre per strada militare, alle casermette del “blockhaus”. Il sentiero permette, inoltre, di salire fino al
Sasso San Martino a visitare gallerie, resti di una ridotta e di una batteria.
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presso le vostre sedi
- incontri con storici esperti della Grande Guerra
- mostra itinerante sulla Grande Guerra composta
da 14 pannelli di grande formato.
I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO
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propongono
DISTRIBUZIONE GRATUITA
Per informazioni:
UFFICIO INTERREG presso Comunità Montana Agordina
Via IV Novembre, 2
32021 AGORDO (BL) – Italia
Tel 0039 0437 62390 Fax 0039 0437 62043
E mail [email protected]
Per una più approfondita conoscenza dei luoghi
della Grande Guerra le Comunità Montane ed i
Comuni del Bellunese aderenti al Progetto
Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria
DIE ORTE DES ERSTEN WELTKRIEGES IN DER PROVINZ BELLUNO
Eingriffe der Wiederinstandsetzung und Valorisierung in den Gebieten des Erinnerungs Parks
THE PLACES OF THE GREAT WAR IN THE PROVINCE OF BELLUNO
Interventions of recovery and improvement in the territories of the Memorial Park
PROGRAMMA DI INIZIATIVA COMUNITARIA INTERREG III ITALIA-AUSTRIA 2000-2006 - PROGRAMM ZUR GEMEINSCHAFTSINITIATIVE INTERREG III ÖSTERREICH-ITALIEN 2000-2006 - PROGRAMME OF COMMUNITY INITIATIVE INTERREG III ITALY-AUSTRIA 2000-2006
M.I.U.R. - Dir. gen. del Veneto - C.S.A. di Belluno
I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN PROVINCIA DI BELLUNO
Interventi di recupero e valorizzazione nei territori del Parco della Memoria
Visite guidate ai luoghi della Grande Guerra
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