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il dubbio e la fede - Liceo Classico "G. Prati"
IL DUBBIO E LA FEDE Espressioni poetiche e creative Classi IVA – IVB – IVD – IVE –VD Ginnasio LICEO CLASSICO “G. PRATI” – TRENTO ANNO SCOL 2014-15 Luce del dubbio, solo Tu fai affiorar rosa oscura ma non si mostri sua bianca purezza intangibile. Melissa Dobrea IV E 2 Emanuela Stamer Elisa Dalvai IVD 3 IN CORSA Dubbio e Fede, una mappa e un tesoro, ma ognuno si chiede, se sia vero l'oro. Un viaggio in tempesta, che non riserva riposo, una corsa lesta, alla ricerca del vero, fasce e bende ciò che resta, e videro, e credettero. Giacomo Zanetti, Matteo Mussari, Francesco Magaletti V D 4 FORSE È VERO C’era una volta un grande scienziato. Aveva studiato molto, si era laureato più volte con il massimo dei voti ed era convinto che la scienza fosse in grado di dare una risposta a qualunque domanda. Sin da piccolo era stato un bambino molto intelligente e molto promettente, perciò, quando i suoi genitori avevano provato a iscriverlo alla catechesi, lui si era opposto in quanto non vedeva l’utilità di studiare una cosa che non potesse essere accertata in qualche modo. E se loro provavano a insegnargli la fede, lui trovava sempre il modo di aggirare i loro argomenti. Non voleva proprio saperne di credere in Dio senza che qualcuno gliene avesse fornito una prova sicura. I genitori, esasperati da tanta cocciutaggine, si arresero e lui continuò a vivere serenamente la sua vita. Come abbiamo detto, egli studiò molto, poi si laureò e divenne anche famoso. Tuttavia si rendeva conto che i suoi genitori, nonostante tutto, non erano davvero soddisfatti di lui e sapeva che il motivo era la religione. Lui era convinto che Dio non esistesse e voleva dimostrare ai suoi genitori e al mondo di avere ragione: così incominciò a fare conferenze in cui, con argomentazioni precise, negava con forza l’esistenza divina. E ovviamente cominciarono i dibattiti con tutti i grandi pensatori convinti del contrario: teologi, vescovi, cardinali, semplici preti o suore, tutti quanti cadevano di fronte ai suoi discorsi. E la gente cominciava a credere che avesse davvero ragione. 5 Così quel gruppo di persone che ancora aveva fede in Dio si appellò al Papa affinché convincesse finalmente quel grande studioso a rinunciare alle sue idee o, come minimo, a smettere di spingere le persone all’ateismo. Allora il Papa decise di invitarlo in Vaticano per parlare del problema. Così, qualche giorno dopo, lo studioso si recò a Roma, pronto al suo dibattito finale, poiché pensava: ”Se riesco a superare anche il Papa, tutti finalmente capiranno che la ragione è superiore alla fede, la religione perderà ogni senso e la scienza trionferà”. Mentre veniva condotto al cospetto di Sua Santità, si preparava a disputare come il suo solito anche con lui, per confutare le prove dell’esistenza di Dio e dimostrare la verità della sua fede assoluta nella ragione. Entrando nella sala in cui il Papa lo stava aspettando, lo vide passeggiare avanti e indietro con un libro in mano, immerso in profonda meditazione. Il pontefice non prestò alcuna attenzione al visitatore. Finalmente si arrestò, lo guardò di sfuggita, e sbottò fuori a dire: “Chissà, forse è proprio vero”. Lo scienziato chiamò invano a raccolta tutto il suo orgoglio: gli tremavano le ginocchia, tanto era imponente e severo il Papa alla vista. Egli si volse però completamente a lui, rivolgendogli con calma le seguenti parole: “Figlio mio, i grandi pensatori, teologi e saggi, con i quali tu hai polemizzato, hanno sprecato inutilmente le loro parole con te; quando te ne sei andato, ci hai fatto sopra una risata. Essi non sono stati in grado di porgerti Dio e il suo regno; ora, sappi che neppur io sono in grado di farlo. Ma pensaci, figlio mio, perché forse è vero”. L’illuminista fece appello a tutte le sue energie interiori, per ribattere; ma quel tremendo “forse”, che risuonava ripetutamente scandito ai suoi orecchi, aveva spezzato ogni sua possibilità di opposizione. - 6 In questa storia è descritta con molta precisione la situazione dell’uomo di fronte al problema di Dio. Nessuno è in grado di porgere agli altri Dio e il suo regno, nemmeno il credente a se stesso. E proprio per questo ci sarà sempre qualcuno che affermerà che Dio non esiste, tuttavia a costui rimarrà sempre appiccicata addosso l’inquietudine del “forse però è vero”. Infatti, come diceva Papa Benedetto XVI: ”Il forse è l’ineluttabile tentazione alla quale l’uomo non può assolutamente sottrarsi, nella quale anche rifiutando la fede egli deve accettare la sua indiscutibilità.” Delaiti Paolo Gasperetti Elena Marafante Cornelia Quagliata Clara IVA 7 FEDE È DUBBIO Cos’è la fede? Non è credere di sapere, ma continuare a sperare nella fine delle lotte, sperare nella fine dei dolori, sperare nello smettere di sopravvivere e cominciare a vivere; vivere in un luogo … in un luogo privo di timori, privo di paure e di dubbi … in un mondo di certezze e chiarezze. Fede è dubbio. Ugolini Alessandro IVE 8 andare a Fondo crEdere fiDarsi ricErca Disperarsi crUccio arraBbiarsi Boh.... chIssà..... agnOsticismo Leonardo Hausbergher IVE 9 TRENINO DI DOMANDE Icaro è un bambino molto curioso. Lo è stato da sempre. In lui sorgono domande, miriadi di domande. I suoi genitori, esausti di cercare risposte più o meno probabili per saziare la sua curiosità, lo hanno portato per una settimana dal nonno. Questi è un macchinista in pensione, grande appassionato di treni e un nonno molto affettuoso. Icaro non vede l'ora di trascorrere del tempo con lui e, aspettando quell'ora, ha preparato nella sua testolina un sacco di domande. Dopo poche ore trascorse col nonno alla stazione, le conoscenze di Icaro sui treni sono pari a quelle dell'anziano macchinista, il quale, sfinito, si è seduto su una panchina al sole per dare un po' di meritata quiete alle corde vocali che tanto hanno raccontato e ai timpani che così a lungo hanno vibrato al suono di quella vocetta squillante... “Nonno, perché...” “Aspetta, Icaro, facciamo un po' di pausa: il nonno è vecchio e stanco...” “Oh, nonno!” Rassegnato Icaro fissa il cielo concolore ai suoi occhietti, ma, passati tre minuti: “Nonno?” “Icaro, siamo in pausa!” “Sono passate ore, nonno! La pigrizia non è una virtù!” “Io, pigro?! D'accordo: cosa devi chiedermi?” “Perché il cielo non cade?” Il nonno guarda il cielo con le sue pupille offuscate, sospira e si alza, raddrizzando piano la schiena. “Vieni con me”. I due vanno verso un treno sul binario morto, un vecchio treno, arrugginito e impolverato. “Sai Icaro, questo è il primo treno che ho condotto, avevo l'età di tuo fratello, pensa!” Sulla parete dell'ultimo vagone il nonno scrive, sulla polvere, con il suo grosso polpastrello, “OSSERVAZIONE”. “OS-SER-VA-ZIO-NE... perché scrivi questa parola, 10 nonno?” “Tieni ferma la linguetta e seguimi!” Sul settimo vagone scrive DUBBIO, sul sesto DOMANDA, sul quinto IPOTESI, sul quarto RICERCA, sul terzo SCOPERTA, sul secondo SICUREZZA e sul primo FEDE. “Io torno a sedermi sulla panchina” avverte il nonno, ripulendosi le mani dalla polvere “tu rispondi alla tua domanda, sei un bambino intelligente”. Icaro è senza parole: sente che il nonno gli ha lanciato una sfida e lui è risoluto a vincerla. “Osservazione: ho guardato IL CIELO. Dubbio: IL CIELO STA SU. La domanda che ho fatto al nonno è: PERCHÈ IL CIELO NON CADE? Ipotesi: beh, ci può essere QUALCUNO CHE LO SORREGGE, oppure il cielo HA PAURA DI STARE SULLA TERRA, oppure... la maestra ha detto che è ARIA. Ricerca: devo guardare se c'è qualcuno che lo sorregge e se ha un cervello che gli permetta di avere paura.” Così arrotola il suo album di figurine a mo' di cannocchiale: non vede né un gigante, né un cervello. “Come sapere se è aria? Beh, se lo ha detto la maestra, allora è vero. Scoperta: visto che non c'è né un gigante, né un cervello e la maestra ha ragione, il cielo è fatto di aria! Quindi la sicurezza è che il cielo è ARIA! FEDE... Qualcuno ha fatto il cielo d'aria per non farlo cadere! Nonno, nonno! Ho vinto!” Sveva Mattivi VD 11 Dubbio e fede: opposizione, infinita distanza oppure nesso. Io ho un dubbio perché ho fede. Io ho fede perché ho un dubbio. Libero avanzo nella ricerca delle risposte. Denny Costa IVD 12 Si… ma no… forse… perché se è sicuro non è più fede. La certezza è staticità, la fede è movimento. La fede concede il dubbio crea subbuglio. Francesca Flori Benedetta Pedrolli Giorgia Vinante Giorgia Vulcan IVB 13 DUBBIO E FEDE Io credo, ma dubito mi fido, ma non fino in fondo. Ho paura di ciò che non conosco ma lo voglio scoprire. Sono più forte di quello che sembro ma molto più fragile giù, nel profondo. Io credo in quello che non conosco, perché mi fido di qualcosa più grande di me. Dubito di questo, ma non mi interessa. Perché io conosco quello in cui credo. Giorgia Tomio IVD 14 Dio è dubbio dubbio è fede fede è credere credere è dubitare dubitare è essere essere è esistere esistere è vivere vivere è esistere esistere è essere essere è dubitare dubitare è credere credere è fede fede è dubbio dubbio è Dio. Dubbio e fede, due gemelli siamesi: se uno si stacca Nardelli Giulia Dalla Brida Elisabetta Cordin Giovanni IVB l’altro cessa di esistere. 15 Il dubbio è fede La fede è dubbio. Il dubbio è una passerella che trema fra l'errore e la veritá; La fede è lealtá, sinceritá e serenità. Comincia laddove la ragione finisce. Il dubbio fornisce debolezze e lievi certezze. Ogni forse è amico della fede Ogni dubbio diventato domanda è preghiera di chiunque non si arrenda. Angela Cuni, Elena Gius Sofia Lionello IVD 16 RAP A RITMO DI FEDE Noi nati nella fede Cresciuti nella plebe Ci si chiede chi siamo Ma noi non rispondiamo Ed è qui che nasce il dubbio Proprio come davanti un bivio La strada della luce o quella dell'oblio? La fede ci guiderà In questa strada senza pietà Solo alla morte si capirà cosa abbiamo scelto Perchè la strada era senza cartello Sofia Bonanno, Veronica Maturi, Irene Bellin IVD 17 BISCOTTI BRUCIATI Un giorno una signora decise di organizzare una cena con le amiche. Le amiche erano entusiaste e quindi la signora cominciò a pensare a cosa avrebbe potuto preparare. Non era affatto preoccupata, perché sapeva di essere molto brava a cucinare e non aveva alcun dubbio nelle sue capacità. Soddisfatta andò a dormire. La mattina seguente le era completamente passata di mente la cena. Se ne ricordò solamente nel tardo pomeriggio, allora cominciò a preparare il tutto. Anche se mancava poco all'ora in cui sarebbero arrivate le sue ospiti, lei non si sentiva in ritardo, anzi, era completamente rilassata: era una bravissima cuoca, non si sarebbe mai fatta prendere dall'ansia per qualcosa che le riusciva così facile. Come prima cosa impastò i biscotti, poi li dispose sulla teglia ordinatamente come al suo solito e li mise in forno. Era stata proprio brava e veloce! La cena, pensava, sarebbe stata certamente un successone. Proprio in quel momento squillò il suo cellulare, rispose. Era una sua amica che la avvisava che stava partendo e che sarebbe arrivata in mezz'ora. Non aveva ancora preparato niente tranne i biscotti e le sue amiche non avrebbero certo gradito mangiare solo questi per cena. Nonostante questo, cominciò a preparare il cibo con molta calma. Anche se non era riuscita a preparare quello che aveva in mente, la cena sarebbe stata buonissima, perché lei era capace di cucinare in modo sublime anche qualcosa di semplice. Il tempo passava e lei, concentrata, continuava a cucinare. Il campanello suonò, chi poteva essere? Le ospiti erano forse in anticipo? Guardò l'orologio e si accorse che non erano le amiche in 18 anticipo, ma lei in ritardo. Aprì la porta e le accolse abbastanza frettolosamente, doveva lavorare! Le amiche erano un po' stupite da questa fredda accoglienza, ma entrarono comunque in casa e si sedettero sul divano. Una delle invitate ad un certo punto si accorse che aleggiava nell'aria un odore veramente cattivo, un odore di bruciato. Anche se non voleva essere scortese, l'amica lo fece presente alla padrona di casa, che incredula si ostinava a ribattere che non poteva essere, che forse quella puzza avvertita dalla sua amica proveniva dall'esterno. Ma ora che annusava con più attenzione anche lei la percepiva. Subito le vennero in mente i biscotti, che, confidando nelle sue capacità e presa dalle altre preparazioni, erano bruciati. Una sensazione di vergogna la pervase subito: lei, bravissima cuoca, aveva bruciato dei semplicissimi biscotti. Non le era mai successo! Era veramente imbarazzata, anche se le sue amiche non le facevano pesare questo errore. Pure la cena era stata un fiasco totale, perché confidando troppo nelle proprie abilità non aveva curato molto i piatti. Quando le sue amiche se ne andarono, lei, avvilita, andò a dormire e rifletté sul significato della cena appena trascorsa. Il disastro che ne era venuto fuori non era stato casuale, bensì era stata la sua noncuranza a causarlo. Lei, credendo di essere fin troppo brava, non aveva fatto attenzione, perché era sicura che grazie alla sua estrema bravura sarebbe tutto andato al meglio. Ebbene, non era andata così: aveva bruciato i biscotti e con essi anche tutte le sue certezze, la sua arroganza, il suo modo di vedersi superiore, il suo egocentrismo. La prossima volta avrebbe sicuramente fatto più attenzione, perché si sarebbe posta dei dubbi sulle sue capacità e questi dubbi le avrebbero dato la possibilità di superarsi, di continuare a migliorarsi e di andare avanti. L'eccesiva autostima ci blocca e ci rende statici. Credere di aver raggiunto la 19 vetta e di essere arrivati ci fa pensare di essere perfetti e che le idee degli altri siano sbagliate. Conoscere i propri limiti aiuta a superarli. Andrea Bazzoli, Sofia Ruele, Gabriele Andretti, Luca Cestari, Lorenzo Passerini IV A 20 Giorgia Pagnusat Sara Torresani Pietro Boschini Mattia Sartori VD 21 Vai e forse un giorno troverai quello che hai sempre cercato. Forse, apre possibilità, non certezze, non cerca la fine, ma va avanti e non si ferma. Credi e scoprirai le risposte, ma non smettere mai di cercare; non temere, puoi fallire, la fede è un viaggio senza fine. Silvia Donati, Sofia Folgheraiter e Sara Fedel IVA 22 Credere Un'avventura improvvisa Che non si può controllare ma coinvolge tutto il nostro io. Per credere non servono certezze. Le prove dell' esistenza di quel qualcosa o qualcuno. Credere È affidare noi stessi, tutta la nostra vita, le cose che amiamo nelle mani di un essere superiore che non conosciamo. Credere è sentirsi al sicuro. Sentirsi a casa. Luisa Longobucco IVE 23 Adolescenti e fede Salto nel buio, il dubbio è il buio dove ci si lascia cadere. Non tutti desiderano buttarsi nell’ ignoto. Paura, insicurezza, indecisione… troppe possibilità che la vita ci offre. Spesso non riteniamo importante la fede, non siamo abituati a fidarci di qualcosa di cui non abbiamo certezze. L’ indecisione e l’insicurezza sono ostacoli della vita, possiamo combatterli solo con il coraggio e la buona volontà. Con un salto ci tuffiamo nel buio con una sola certezza: la fede nasce dal dubbio. Aurora Librandi, Patrizia Cadonna, Silvia Lorenzin IVE 24 La fede La fede è come un gabbiano. Si libra nel cielo trasportato dal vento sicuro che non potrà mai cadere: perchè sente una forza che lo sostiene. Il dubbio Il dubbio aiuta a porre domande e ad aprire nuovi orizzonti alla ricerca di sé. Giacomo Degasperi, Alessandro Bassetti Nicolas Defant IVB 25 I DUBBI E LA FIDUCIA DI UN ASINO E DI UN CERVO Un giorno un asino cieco, fermandosi a bere, aveva perso le tracce del suo gruppo ed era entrato in un fitto bosco. Dopo essersi coricato sotto un albero , iniziò a ragliare cercando di richiamare i suoi amici. Intanto un bel cervo si avvicinò lentamente e gli chiese: “Cosa ci fai tutto solo in mezzo a questo folto bosco?”. Dopo qualche secondo l’asinello gli rispose impaurito: “Chi sei? Non riesco a vederti!” “Ciao, sono un cervo: Qualche anno fa un cacciatore mi ha sparato a una zampa e ora sono diventato zoppo e faccio moltissima fatica a camminare. E tu, come mai non ci vedi?” “Io sono nato così, già dai primi giorni di vita non ho mai potuto ammirare la luce del sole . Ora ho perso le tracce del mio gruppo e non riesco più a tornare a casa”. “Non preoccuparti” disse il cervo “io ti posso aiutare a ritrovare i tuoi amici: conosco ogni angolo di questo bosco”. “Non so… ho qualche dubbio, ormai è da tempo che sono qui, chissà dove saranno andati i miei cari…” “Abbi fiducia in me. Insieme riusciremo a trovarli”. 26 I due animali così dicendo si misero in cammino, attraversarono il bosco e si diressero nella valle dove scorreva un grosso fiume sulle rive del quale spesso si riposavano le carovane assetate e sfinite dai lunghi viaggi. Il tragitto fu molto lungo ma l’amicizia dei due ogni giorno diventava più forte e sincera. Al terzo giorno di cammino arrivarono al fiume e lì, come aveva detto il cervo, trovarono gli amici dell’asinello che lo accolsero con grande gioia. I dubbi dell’asino erano scomparsi e la fiducia nei confronti del cervo era completa. Così, per ringraziarlo dell’aiuto l’asino chiese al cervo di rimanere a vivere insieme a loro. Il cervo, che non aveva né un gruppo né amici, accettò di buon grado e iniziò a viaggiare per tutto il mondo in compagnia della sua nuova famiglia. Federica Segalla, Eleonora Caldonazzi IVD 27 Per pensaRe DIo occorre Coraggio: non basta IntErnet per Ritrovare l’inContro con l'Altro Leonardo Hausbergher IVE 28 Quando ci sono troppe domande senza risposta, quando pensi che il tunnel non possa mai finire, quando l’oscurità opprimente ti avvolge come in una notte senza luna, questo é il dubbio. Senza dubbio non c'é fede. Senza fede non c'é dubbio. Quando non hai bisogno di risposte, quando trovi qualcuno a cui affidare le tue speranze e le tue paure, quando vedi l'orizzonte rischiararsi ma non é ancora sorto il sole, allora sarai certo di aver trovato la fede. Senza dubbio non c'é fede. Senza fede non c'é dubbio. Sara Predelli Giulia Torghele Martina Gasparrini IV E 29 Dubita che il mare sia salato, dubita che il cielo sia sopra la terra e che la terra sia sotto i tuoi piedi, e dubita della tua immagine riflessa nello specchio. Continua a pensare e dubitare, ma non perdere mai la fede. Non c’è fede incrollabile, nemmeno per coloro che non si pongono dubbi, la vita infatti è ricca di sorprese. Dal Rì Laura Imoscopi Federica Moscon Giada Ravanelli Alissia Filippi Valentina IVB 30 Credo Il Signore mi è stato vicino, Mai mi ha abbandonato, Io ho barcollato, Il dubbio, la fede, Una parola li contiene Credo Se da te accettiamo il bene, perché non il male? Ho puntato il dito, ho vacillato pensando di ascoltare Le voci che una tentazione mi porgevano, lascia stare Ho visto la mia vita rotolare, Per poi tornare E di beni mi hai colmato Di luce mi hai investito Non avevo capito Il progetto che poi nella mia vita hai costruito Ho cercato delle risposte E in te ho trovato il bene La fede è cosa buona E il dubbio la completa Credo, basta una parola Tommaso Berselli, Pietro Garzon, Giovanni Arighi IVD 31 confid enza io g g cora ricon oscim ento e n relazio e domand rischio paura ?? ? Schiavini Filippo, Leonardo Lenzi, Ezeifedi Odiraa IVE 32 Credere è un avventura Credere è una favola che coinvolge tutto me stesso, un intreccio tra certezza e dubbio, leggenda e amore. Io credo in qualcuno, non perché lo ritenga un obbligo, ma perché credo sia un ideale, che parte dal più profondo del mio cuore. Dobbiamo difendere con tutte le nostre forze il nostro essere, il nostro pensiero, le nostre radici. Talvolta ho dubbi, insicurezze, ma è proprio in quei momenti che devo liberarmi da qualsiasi schema e prigione e avere fiducia. Elia Toscana IV E 33 Viviana Pasolli Letizia Marcucci Valerio Macchiarella Alice Mazzetto Giulia Endrizzi IVA 34 Tra milioni di occhi cerchiamo qualcuno di cui ci possiamo fidare e con cui possiamo confidarci. Fidarsi è lasciarsi andare senza provare paura, fare un salto in quel dubbio che è la vita senza chiedersi il perché delle cose. Viviamo in quel mare che è la vita affrontando ogni giorno una tempesta di dubbi. Laura Acquaviva IVE 35 ' אולUlai forse Il dubbio mi porta a rischiare mi dà limiti da superare quando riesco a capire che perfetto non sono subito inizio a sentire delle altre persone il suono sorrisi, parole, relazioni un mondo di felicità ed emozioni che prima ignoravo perché troppo me stesso amavo, invece senza di esso non potrei vivere adesso. Il dubbio mi rende curioso esso spesso mi dà come un torrente impetuoso un fiume di possibilità. Forse una vita colma di felicità Forse una pervasa di sconfitte Ulai, forse ma se non ci provi, non lo puoi sapere. Andrea Bazzoli, Sofia Ruele, Gabriele Andretti, Luca Cestari, Lorenzo Passerini IV A 36 IL BRUCO Bruco, quando ti chiudi nella crisalide setosa non conosci il tuo destino, eppur con cura meticolosa ti avvolgi lentamente. Perché, bruco, questo ti fai? I dubbi sono tanti forse non uscirai mai, eppur tu continui, vai avanti e finito il tuo lavoro riposi nel bozzolo d'oro. Il vento potrebbe via portarti molte disgrazie potrebbero toccarti, eppur tu riposi, tranquillo. Ed ecco che lentamente ti schiudi ma bruco più non sei bensì farfalla, bellissima. Andrea Bazzoli, Sofia Ruele, Gabriele Andretti, Luca Cestari, Lorenzo Passerini IV A 37 UN VIAGGIO TRA DUBBIO E FEDE Giulia Nollo, Valentina Samuelli e Anna Vergot IVD 38 39