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Oggi entrano in vigore nuove norme per una maggiore

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Oggi entrano in vigore nuove norme per una maggiore
Commissione europea - Comunicato stampa
Oggi entrano in vigore nuove norme per una maggiore protezione delle
vittime di reati nell'UE
Bruxelles, le 16 novembre 2015
Le nuove norme dell'UE, in applicazione da oggi, cambiano radicalmente il modo in cui
vengono trattate le vittime di reati in Europa.
La direttiva sui diritti delle vittime istituisce una serie di diritti vincolanti per le vittime di reati e impone
agli Stati membri obblighi chiari al fine di assicurarne la messa in pratica (IP/12/1066).
Le norme si applicano a tutti i cittadini vittime di reati nell'UE, indipendentemente dalla loro
nazionalità. Si applicano anche nel caso in cui i procedimenti penali si svolgano nell'UE.
Věra Jourová, Commissaria responsabile per la giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha
dichiarato: "Secondo le stime, ogni anno una persona su sette è vittima di un reato nell'UE. A partire
da oggi, le nuove regole conferiscono alle vittime diritti chiari in materia di informazione, protezione e
accesso ai servizi di assistenza in tutti gli Stati membri. Le nuove norme cambieranno il modo in cui
vengono trattate le vittime di reati e ciò apporterà grandi benefici alle nostre società nel loro
complesso. È giusto che l'attenzione per le vittime sia al centro dei procedimenti penali.
Tuttavia, non tutti gli Stati membri hanno comunicato alla Commissione di aver recepito la direttiva.
Invito gli Stati membri che ancora non hanno provveduto al recepimento a farlo quanto prima, in modo
che le vittime e i loro familiari possano beneficiarne concretamente".
L'obiettivo delle nuove norme è far sì che tutte le vittime di reati e i loro familiari vengano riconosciuti
come tali e trattati in maniera rispettosa e non discriminatoria, sulla base di un approccio adeguato alle
loro necessità individuali.
Gli elementi principali dei nuovi diritti sono qui di seguito illustrati.
- Diritti dei familiari delle vittime – I familiari delle vittime decedute godranno degli stessi diritti
delle vittime dirette, come il diritto all'informazione, all'assistenza e alla compensazione. Anche i
familiari delle vittime sopravvissute hanno diritto ad assistenza e protezione.
- Diritto di comprendere e di essere compresi - Tutte le informazioni fornite alle vittime devono
essere espresse in un linguaggio chiaro e accessibile. La forma di comunicazione deve essere
adeguata alle esigenze specifiche di ciascuna vittima, tenendo conto, tra l'altro, dell'età, della
lingua e dell'eventuale disabilità.
- Diritto all'informazione - Le autorità nazionali devono fornire alle vittime una serie di
informazioni sui loro diritti e sulle forme di assistenza di cui possono usufruire. Tali informazioni
devono essere comunicate sin dal primo contatto con l'autorità competente e senza indugio.
- Diritto all'assistenza- Gli Stati membri devono garantire che le vittime abbiano accesso ai servizi
di assistenza e le autorità devono agevolare il ricorso a tali servizi. L'assistenza deve essere
gratuita e disponibile anche per le vittime che non hanno denunciato ufficialmente il reato. Devono
essere disponibili sia servizi di assistenza generale aperti a tutte le vittime di reati che servizi di
assistenza specializzata, come rifugi, sostegno per il trauma subito e consulenza, adatti ai diversi
tipi di vittime.
- Diritto di prendere parte al procedimento penale - Le vittime avranno un ruolo più attivo nei
procedimenti penali. Avranno il diritto di essere ascoltate e informate sulle diverse fasi del
procedimento. Qualora non siano d'accordo con una decisione di non luogo a procedere, avranno il
diritto di impugnarla. Inoltre, le vittime hanno diritto alla compensazione e, per i sistemi giudiziari
nazionali che prevedano provvedimenti di giustizia riparatoria, sono state istituite norme per far sì
che le vittime possano fruire di tali misure in maniera sicura.
- Diritti alla protezione - Occorre difendere le vittime sia dagli autori di reati che dal sistema
stesso di giustizia penale. Al fine di poter determinare le esigenze delle vittime in materia di
protezione, è opportuno effettuare una valutazione, su base individuale, di tutte le vittime per
stabilire se esse siano esposte al rischio di nuovi pericoli che possano insorgere durante il
procedimento penale. In tal caso, devono essere istituite speciali misure per proteggerle durante il
procedimento da qualsiasi minaccia da parte dell'autore del reato. Un'attenzione particolare deve
essere dedicata alla protezione dei bambini.
Tali norme dell'UE devono essere ora recepite e applicate da tutti gli Stati membri. Inoltre, dal
momento che molti dei diritti stabiliti dalla direttiva sono chiari e precisi, i singoli cittadini possono
appellarsi direttamente ad essi nei tribunali nazionali anche qualora il loro Stato membro non abbia
ancora recepito pienamente la direttiva nel diritto nazionale.
Prossime tappe
La Commissione monitora il recepimento nel diritto nazionale e assiste gli Stati membri in tale
processo, organizzando tra l'altro riunioni bilaterali e regionali e partecipando ad altri incontri per
esperti del settore. La Commissione coopererà strettamente con la prossima Presidenza olandese e con
la società civile.
Qualora gli Stati membri vengano meno ai loro obblighi, la Commissione adotterà provvedimenti legali
al fine di garantire il rispetto delle disposizioni.
Contesto
Nel maggio 2011 la Commissione ha presentato una proposta di direttiva UE che istituisce norme
minime per le vittime di reato (IP/11/585 e MEMO/11/310) per migliorare i diritti di 75 milioni di
vittime di reati.
Nel settembre 2012 il Parlamento europeo ha avallato le due leggi proposte (MEMO/12/659) che,
nell'ottobre 2012, sono state adottate dal Consiglio dell'UE (si veda l'IP/12/1066). Precedentemente, in
giugno, il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri avevano raggiunto un accordo a seguito di
intensi negoziati mediati dalla Commissione europea.
Una volta pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, la direttiva dovrà essere recepita
negli ordinamenti nazionali dagli Stati membri entro tre anni.
Per ulteriori informazioni
La direttiva sui diritti delle vittime: FAQ
Scheda: Quali cambiamenti apporterà la nuova direttiva sulle vittime?
La direttiva sui diritti delle vittime
Orientamenti per gli Stati membri sulla direttiva sui diritti delle vittime
Diritti delle vittime
IP/15/6095
Contatti per la stampa:
Christian WIGAND (+ 32 2 296 22 53)
Melanie VOIN (+ 32 2 295 86 59)
Justyna MILANOWSKA (+32 2 299 42 46)
Informazioni al pubblico: contattare Europe Direct telefonicamente allo 00 800 67 89 10 11 o per email
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