"un pensiero capace di non rinchiudersi nel locale e nel particolare
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"un pensiero capace di non rinchiudersi nel locale e nel particolare
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado Via Nigoline n° 16 ADRO "un pensiero capace di non rinchiudersi nel locale e nel particolare, ma capace di concepire gli insiemi, adatto a favorire il senso della responsabilità e il senso della cittadinanza" ( Edgar Morin, La testa ben fatta. Riforma dell'insegnamento e riforma del pensiero, Cortina, 2000). Sito internet: www.icadro.gov.it 1 DIREZIONE Via Nigoline n° 16 Adro 25030 (Bs) DIRIGENTE SCOLASTICO: Giampietro Poli Docente 1° collaboratore: Prof.ssa Gerardina Cignarella Docente 2° collaboratore Dott.ssa lidia Prandelli DOCENTI REFERENTI DI PLESSO: Prof.ssa Gerardina Cignarella Scuola Secondaria di Primo Grado Insegnante Lidia Prandelli Scuola Primaria Insegnante Brunella Casari Scuola dell’Infanzia CONSIGLIO DI ISTITUTO Presidente: Adriano Casali Signor COLLEGIO DEI DOCENTI Docenti scuola dell’Infanzia Docenti scuola Primaria Docenti Scuola Secondaria di I° Grado 2 DIREZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI: DSGA: Paola Ferrari Organizzazione dei servizi amministrativi e coordinamento personale ATA Segreteria: tel: 030 7356669/fax: 030 7356653 Orario: da lunedì a giovedì:dalle 8.00 alle 9.00, dalle 12.00 alle 13.00 dalle 15.30 alle 16.30 venerdì: dalle 8.00 alle 9.00, dalle 12.00 alle 13.00 sabato:dalle 10.00 alle12.00 COLLABORATORI SCOLASTICI Accoglienza e sorveglianza alunni e pubblico, vigilanza alunni, pulizia locali, spazi e arredi. 3 Il POF , Piano dell’Offerta Formativa è il documento che delinea e illustra in assoluta trasparenza la proposta formativa della scuola, ne è il documento fondamentale e ne costituisce anche la sua memoria storica. Partendo dall’analisi dei bisogni, delle risorse del territorio e dall’attenta valutazione delle risorse interne e delle competenze professionali, il POF definisce: le finalità ed i criteri organizzativi le strategie metodologiche la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa il contratto formativo. E’ flessibile e aperto, come tale è soggetto ad aggiornamenti nel corso dell’anno scolastico in funzione del sistema formativo ed organizzativo della scuola. Il POF è dunque il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale del nostro istituto, che sebbene articolato in tre segmenti, trova la sua unitarietà nella nostra finalità cardine: ….La nostra scuola è il luogo in cui nelle diversità e nelle differenze si persegue l’obiettivo della crescita della persona, si consegna il patrimonio culturale che viene dal passato, si accompagna il bambino ed il ragazzo nella scoperta del senso e si promuove la capacità di innovare e costruire il futuro di ciascuno. E’ una scuola che concentra la propria proposta formativa ed il percorso curricolare nell’attenzione a quell’ essere unico e irripetibile che è l’alunno… da: Nuove Indicazioni per il curricolo Il POF, elaborato dalla Commissione composta da insegnanti della scuola dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di Primo Grado, ha un’ impostazione dalla valenza triennale. E’ aggiornato annualmente e, successivamente alla condivisione ed approvazione del Collegio dei Docenti, viene adottato dal Consiglio di Istituto e reso pubblico. Il Piano dell’Offerta Formativa di questo Istituto deriva dalla lettura e rielaborazione dei seguenti testi normativi che si sono succeduti nel corso degli anni: COSTITUZIONE italiana: art. 3, 9, 33 e 34 DICHIARAZIONE DELL’UOMO E DEL CITTADINO DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DEL FANCIULLO 4 STATUTO DEGLI STUDENTI e DELLE STUDENTESSE DECRETO SULL’AUTONOMIA ( D.P.R. n.° 275 - 08/03/99) “L’autonomia delle istituzioni scolastiche si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana e alla domanda delle famiglie, al fine di garantire il successo formativo”. CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 7 Giugno 95) Questo documento sancisce il coronamento e la sistematizzazione in un quadro organizzativo unitario e coerente dei vari documenti educativi e didattici fondanti l’identità di una scuola. LEGGE N° 53 DEL 28/03/2003 Delega al governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale. DECRETO LEGISLATIVO N° 59 DEL 19/02/2004 Definizione delle norme generali relative alla Scuola dell'Infanzia e al primo ciclo dell'istruzione a norma dell'articolo 1 legge 53/2003. D.M. DEL 31 LUGLIO 2007 Decreta che a partire dall’anno scolastico 2007-2008, le scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione procedono all’elaborazione dell’offerta formativa avendo a riferimento in prima attuazione e con gradualità, le Indicazioni definite in via sperimentale. CARTA DELLA TERRA Con i suoi principi etici si propone di ispirare, in tutti i popoli, un sentimento d’interdipendenza globale e di responsabilità condivisa per il benessere dell’umanità e per le generazioni future. 5 L’Istituto Comprensivo è nato giuridicamente nell’anno scolastico 2002-2003 in seguito all’attuazione del DPR 233/1998 che ha previsto l’accorpamento delle scuole statali: materna, elementare e media del paese. Le tre scuole sono dislocate in tre stabili distinti ma contigui, ubicati all’interno di una vasta area verde, in prossimità del centro di Adro. L’Istituto Comprensivo1 nasce per razionalizzare la realtà scolastica ma da un punto di vista didattico- pedagogico ha permesso la costruzione di un’unica “ identità di scuola” nella quale docenti, genitori ed alunni possono riconoscere le comunanze di finalità ed obiettivi educativi e la coerenza del percorso formativo2. 1 L’impostazione di questo nuovo modello organizzativo si basa su alcuni elementi di fondo: Un unico Dirigente Scolastico Un unico Collegio dei Docenti che si può articolare in gruppi per ciascun ordine di scuole Un unico Consiglio di Istituto con la presenza di insegnanti e genitori dei tre ordini di scuola Un unico bilancio in gestione. 2 La presenza di docenti dei tre ordini nell’ambito degli stessi organi collegiali contribuisce a : Favorire lo scambio di esperienze Avvicinare stili professionali Creare un linguaggio professionale comune Facilitare la continuità educativo-didattica attraverso la concordanza di obiettivi cognitivi di passaggio e delle competenze, la condivisione dei curricoli , l’utilizzo degli stessi indicatori e delle stesse modalità di valutazione e la comunicazione di notizie sugli alunni La possibilità di avviare progetti comuni. 6 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di ADRO Dirigente scolastico. Giampietro Poli COMPRENDE Scuola Scuola Scuola Secondaria di dell’Infanzia Primaria Primo Grado Referente di plesso Referente di plesso Referente di plesso Brunella Casari Lidia Prandelli Gerardina Cignarella Fax 0307356663 7 scolastici Collaboratori Alunni Straniera Docenti lingua I.R.C. Docenti di Sostegno Docenti di Docenti Classe/ sezione Plesso 1 Scuola dell’InfanzIa 4 10+ 6h + 6h 0 1 1 + + 10h 1/2 109 2+24h 336 6 179 4+12h 8h Scuola primaria Scuola Secondaria 16 9 39 25 5+ 12h 1+ 12h 8 1 4 Totale 29 74+ 6h 7 2 + + 32h 16h 9 5+ 1/2 622 12+36 h L’Istituto Comprensivo di ADRO è collocato geograficamente nel territorio della Franciacorta, una delle zone più industriose della provincia. Il paese si trova a 25 Km dal capoluogo Brescia e a 6 Km dal lago di Iseo, a pochi chilometri si trovano i centri di Palazzolo, Chiari e Rovato sedi di Istituti Superiori e di diversi servizi. Adro, la cui unica frazione è Torbiato, si estende su una superficie di 17,1 Km 2, conta circa 7130 abitanti con una densità di 375 ab/Km2 e sorge a 271 metri sul livello del mare. Dall’ultimo censimento effettuato nel 2001 ad oggi, vi è stato un incremento della popolazione del 10% dovuto anche all’immigrazione di famiglie non italofone di provenienza rumena, pakistana, indiana e magrebina. Gli abitanti sono distribuiti in poco più di 2130 nuclei familiari con una media per nucleo famigliare di 3 componenti. La realtà economica del paese è caratterizzata dalla presenza di aziende vitivinicole, attività industriali di vario genere, imprese artigianali a carattere famigliare ed attività di servizio. In questi anni, tra i giovani sono comparsi atteggiamenti e disagi tipici delle società moderne: una scarsa importanza ai valori dell’essere rispetto a quelli dell’avere, un eccessivo individualismo, l’instaurarsi di relazioni poco significative, una preponderanza all’immediatezza, si parla infatti di “now generation” cioè “volere tutto e subito” e, non da ultimo il diffondersi del consumo di sostanze psicotrope illegali. La scuola viene quindi vissuta dai genitori come completamento naturale dell’educazione e si fa sempre più pressante l’esigenza di una maggior sinergia di interventi e di una politica omogenea che veda tutte le agenzie educative presenti sul territorio, scuola compresa, sintonizzate nell’elaborazione e attuazione di un progetto formativo coerente. La maggior parte degli alunni proviene da famiglie normalmente e stabilmente strutturate anche se è in rapido aumento il numero di nuclei famigliari con difficoltà di vario genere. Per promuovere la piena integrazione degli allievi e delle loro famiglie nel più vasto contesto sociale del paese, vengono stabilite utili sinergie con i numerosi enti e le importanti forme di aggregazione socioculturale operanti nel territorio con le quali la nostra scuola condivide programmi e iniziative. I primi referenti sono: L’Amministrazione Comunale a cui compete di provvedere all’attuazione delle norme regionali relative al “piano di diritto allo studio”. 10 Le parrocchie e gli Oratori che promuovono attività di formazione religiosa e culturale e momenti di socializzazione, di sostegno e di integrazione delle attività educative. La banda musicale. Le numerose associazioni di volontariato: AVIS, AIDO, ANASTASIS, AMBULANZA… I centri per l’aggregazione degli anziani: mensa ed assistenza sanitaria, tempo libero La Biblioteca Comunale. Associazioni sportive. Scuole materne non statali convenzionate con il Comune. ASL Palazzolo- Chiari. Banche ed operatori del terziario Nel corso di questi anni il nostri Istituto, pur nell’identità e nelle specificità individuali di ciascuno dei tre ordini da cui è composto, ha condiviso e consolidato alcune linee educativo didattiche che possono identificare il nostro percorso formativo, sono aspetti che accompagnano, dai 3 ai 14 anni, il lungo cammino di crescita personale e sociale dei nostri alunni. I Principi fondamentali su cui è fondato il nostro Istituto si ispirano agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione italiana e sono identificabili in : UGUAGLIANZA: nessuna discriminazione nell’erogazione di qualunque servizio offerto dalla scuola può essere compiuto per motivi di: sesso, razza, etnia, religione, condizioni psico-fisiche, socio-economiche, religiose o opinioni politiche. La vita della collettività scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, nel rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. 11 Ne consegue che, in pieno accordo con quanto sostenuto dal Presidente della Repubblica e dal ministro dell’Istruzione, l’istituzione competente deve garantire il rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e permettere un’istruzione scevra da condizionamenti di qualsiasi tipo. IMPaRzIalITa’ e ReGOlaRITa’: tutto il personale, docente e non docente, agisce secondo criteri di equità e imparzialità nei confronti degli alunni. L’Istituto, attraverso tutte le sue componenti, assicura la regolarità e la continuità dell’azione educativa nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge ed in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia. PARTECIPAZIONE: la scuola deve ampliare le proposte formative attraverso la partecipazione ad esperienze che si allargano oltre l’orizzonte scolastico valorizzando così la conoscenza attraverso l’esperienza ed offrendo situazioni piacevoli di apprendimento. Ogni alunno ha diritto a una formazione culturale e personale che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. L’allievo deve essere messo nelle condizioni di raggiungere la piena realizzazione di sé e l’acquisizione della cultura e dei valori necessari per vivere da cittadino responsabile ed attivo. “Nessuno- questo è il nostro valore di indirizzo-deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso”. L’alunno può esprimere all’atto dell’iscrizione l’opzione di avvalersi dell’insegnamento della Religione cattolica. ACCOGLIENZA ed INTEGRAZIONE: l’Istituto si impegna, con opportuni ed adeguati interventi, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso delle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione di situazioni problematiche relative agli alunni stranieri, agli alunni con disagio scolastico ed agli alunni diversamente abili, utilizzando personale qualificato, insegnanti con ore a disposizione, consulenza di esperti ed operatori delle strutture socio-sanitarie locali. L’obbligo scolastico e la frequenza regolare sono assicurati grazie alla stretta collaborazione tra la scuola e la famiglia. lIBeRTa’ dI InSeGnaMenTO: la programmazione collegiale condivisa tutela la libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, ne facilita le potenzialità evolutive e contribuisce allo sviluppo armonico della sua personalità nel rispetto degli obiettivi formativi della scuola del 1° ciclo. DIRITTO alla PRIVACY: è regolamentato dalla legge 675/96 e dai regolamenti vigenti. ORIENTAMENTO: è parte integrante dei curricoli di studio e più in generale del processo educativo e formativo. E’ considerato come un processo continuo di formazione che tende a indirizzare il bambino e l’allievo perché possa conoscere meglio se stesso, le sue attitudini e sappia valutare le proprie competenze per operare scelte consapevoli e realistiche, sia nel presente che nel futuro ed a porre le premesse per l’ulteriore educazione permanente. 12 …L’oggetto dell’educazione non è dare all’allievo una quantità sempre maggiore di conoscenze, ma è “costruire in lui uno stato interiore profondo, una sorta di polarità dell’anima che l’orienti in un senso definitivo, non solamente durante l’infanzia, ma per tutta la vita”… E. Durkheim Il nostro Istituto, all’interno del quadro delle Indicazioni Ministeriali, ha individuato e persegue con particolare attenzione alcune finalità educative che rappresentano le fondamenta del suo “essere” e “fare” scuola: 1. Promuovere il benessere socio-emotivo per favorire un apprendimento significativo e per sviluppare autonomia, creatività, automotivazione all’approfondimento ed alla ricerca. Ciò si realizza attraverso la costruzione di percorsi didattici e formativi finalizzati all’ampliamento delle opportunità, delle conoscenze, all’arricchimento personale degli allievi. Inoltre si propongono attività volte al consolidamento, al potenziamento e all’approfondimento delle capacità esistenti, al recupero dello svantaggio e infine alla prevenzione dell’abbandono e della dispersione scolastica. A tal fine l’Istituto organizza una serie di iniziative: Attività di sezioni e classi aperte con gruppi omogenei per età e/o attività Opportunità di apprendimento personalizzate nel rispetto delle diversità di ciascuno 13 Attività teatrali Visite di studio Attività musicali Attività motorie/sportive Attività di informatica Attività laboratoriali scientifiche-tecnico/pratiche 2. Far acquisire agli alunni una solida preparazione culturale per comprendere e fronteggiare la complessità della società moderna, formando intelligenze capaci di analizzare criticamente i problemi, di pensare e di scegliere autonomamente, per costruire un personale progetto di vita. Ciò si persegue facendo in modo che tutti gli alunni possano raggiungere adeguati livelli di preparazione sia in relazione agli standard di riferimento nazionali e internazionali (OCSE) sia nel rispetto delle inclinazioni e delle motivazioni di ciascuno. Riteniamo che la costruzione dei saperi e delle competenze sia centrata sulla messa a punto di analisi, sulla metodologia e sulla consapevolezza che si tratta di una costruzione infinita e non di un traguardo definitivamente raggiunto, sia in relazione alla rapida evoluzione delle conoscenze tecnico-scientifiche e dei linguaggi, sia in relazione al personale percorso di formazione mai terminato. La nostra scuola recepisce l’apprendimento come un valido strumento che l’alunno deve possedere per diventare protagonista di una società equa, solidale, basata sulla democrazia, sulla non violenza sulla pace e sulla tutela dei diritti di tutti gli uomini senza alcuna discriminazione. 3. Costruire un percorso scolastico centrato sulla continuità e sulla omogeneità curricolare e didattica affinché alunni e famiglie vi trovino obiettivi e finalità comuni, programmazioni disciplinari compatibili ed omogenee, atteggiamenti, comportamenti e metodologie affini. Rientrano in quest’ambito: L’attuazione di un curricolo verticale condiviso dai docenti del collegio. 14 Una particolare attenzione allo sviluppo del processo evolutivo all’adolescenza La presenza di insegnanti dei tre diversi ordini di scuola all’interno delle varie Commissioni del degli alunni dall’infanzia Collegio I progetti di continuità verticale tra scuola dell’Infanzia e scuola Primaria, scuola Primaria e Secondaria di 1° Grado 4. Promuovere la presa di coscienza dei valori fondamentali della democrazia, della cooperazione, della pace, della tolleranza, della solidarietà e del vivere civile, affinché questi arrivino a rappresentare la base sostanziale e non formale delle regole, delle norme, dei comportamenti e delle relazioni personali all’interno e all’esterno dell’Istituzione scolastica. Una tale formazione si fonda sull’implementazione di percorsi in grado di produrre una graduale ma solida presa di coscienza dei principi e delle regole che sono alla base della convivenza civile con modalità differenziate in relazione all’età degli alunni e alle loro competenze culturali e linguistiche. Si dà particolare importanza alla dimensione di “ascolto” nei confronti delle richieste e dei bisogni degli alunni e dei loro genitori per la realizzazione di rapporti scuola-famiglia proficui, improntati a reciproco rispetto, al confronto delle idee e delle competenze, attraverso lo sviluppo delle occasioni di scambio e di collaborazione. Dal punto di vista organizzativo questo ha determinato alcune scelte ed iniziative che caratterizzano in modo particolare il nostro Istituto: La costruzione di percorsi didattici e formativi finalizzati allo sviluppo, negli alunni, della loro autonomia e del senso di responsabilità e volti all’acquisizione di stili di vita corretti. La gestione delle riunioni e /o consigli di classe con i genitori in forma assembleare e non limitata ai soli rappresentanti, in alternanza con gli incontri dedicati ai colloqui individuali. I rapporti periodici con i genitori degli alunni in difficoltà. La creazione di occasioni di incontro, anche festose, in cui la scuola diventa “scuola aperta” e gli alunni possono mostrare ciò che hanno realizzato nel corso dell’anno(concerti, rappresentazioni teatrali, mostre…) 15 Le implicazioni pedagogiche e didattiche di una scuola concepita come ambiente educativo d’apprendimento, sono chiare e richiedono piena consapevolezza sia da parte dei docenti, sia da parte dei genitori. Ne consegue in primo luogo: L’ adozione di stili educativi rispettosi dell’alunno, delle sue caratteristiche personali e dei suoi bisogni individuali d’apprendimento L’attuazione di interventi adeguati verso le diversità, in modo che non diventino disuguaglianze per alcuni ma risorse e opportunità per tutti. Utilizzo di pratiche di gioco tese ad alleggerire il carico culturale delle discipline sia nella scuola dell’infanzia che nel biennio della scuola primaria e proposta di contesti dinamici all’interno dei quali l’apprendimento risulti un’esperienza piacevole e gratificante. Valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze individuali, considerate come punto di partenza per nuovi contenuti, in modo tale che l’alunno possa dare significato al suo apprendere. Promozione della collaborazione nell’apprendimento, perché l’interazione e l’aiuto reciproco sono un valore aggiunto rispetto all’imparare inteso solo come processo individuale. Promozione dell’esplorazione e della scoperta, perché porre problemi e domande per trovare soluzioni adeguate ed originali è uno stimolo alla creatività del pensiero. Promozione della consapevolezza del proprio modo di apprendere: ogni alunno deve costruire 16 il suo sapere (…imparare ad apprendere……) imparando a riflettere sugli esiti delle proprie azioni per valutare insuccessi e difficoltà, così come limiti o capacità e trarne valutazioni per migliorare. Attuazione di percorsi laboratoriali per stimolare l’operatività, il dialogo e la riflessione partecipata. Utilizzazione di una pluralità di mezzi e strumenti educativi e didattici che favoriscano le motivazioni dei bambini e dei ragazzi e consentano lo sviluppo di forme di intelligenza intuitiva, empirica ed immaginativa. La condivisione di riferimenti pedagogici, culturali e professionali. L’organizzazione delle attività s’impernia sulla spinta motivazionale ad insegnare e ad apprendere in un rapporto interattivo fra adulto/docente e bambino/ragazzo che abbia come sfondo l’emozione del conoscere e il desiderio di apprendere. Questa curiosità di sapere permetterà all’alunno di orientarsi nella complessità del mondo contemporaneo e di interagire coscientemente, assumendo atteggiamenti di apertura, flessibilità e disponibilità al cambiamento. La nostra scuola ha come obiettivi principali la centralità e la formazione della persona. A questo si arriva attraverso l’istruzione (“educare istruendo”) e l’acquisizione di un metodo di lavoro grazie al quale si possa “imparare a imparare”. Compito del docente è pertanto far sì che l’allievo apprenda un sapere che gli permetta di crescere e di affermarsi, sollecitandolo a: Saper essere, cioè acquisire coscienza di se stesso e dei valori della vita; Saper fare, cioè capire quali sono le sue attitudini ed essere capace di compiere, per sé e per gli altri, scelte consapevoli e responsabili; 17 Saper divenire, vale a dire conoscere la realtà e i modi per trasformarla, con la finalità di fargli raggiungere la produzione di un sapere critico, che gli consenta di affrontare positivamente le situazioni problematiche che gli si presentano e di superare con successo le difficoltà impreviste. Si ritiene, a questo proposito, di fare riferimento anche alla “Raccomandazione”, il documento del Consiglio dell’ U.E. del 18 Dicembre 2006 sulle competenze chiave che s’inquadra nel processo iniziato nel 2000 a Lisbona e conosciuto come “Strategia di Lisbona”, che ha come obiettivo finale quello di elaborare strategie d’intervento per lo sviluppo dell’istruzione e formazione perché “……l’Europa possa diventare un’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggior coesione sociale…”. Nel documento viene definito un quadro di riferimento europeo che ha lo scopo di: 1. identificare e definire le competenze necessarie per la realizzazione personale, la cittadinanza attiva, la coesione sociale e l’occupabilità in una società della conoscenza; 2. coadiuvare l’operato degli stati membri per assicurare che, al completamento dell’istruzione e formazione iniziale, i giovani abbiano sviluppato le competenze chiave a un livello che li renda pronti per la vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento, anche per la vita lavorativa e che gli adulti siano in grado di svilupparle ed aggiornarle per tutta la vita Il quadro di riferimento delinea 8 ambiti di competenze chiave che devono essere raggiunte dagli alunni: Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito d’iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale. 18 Il termine “competenza” è riferito ad una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, per una cittadinanza attiva, per l’inclusione sociale e l’occupazione. Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio d’istruzione o di formazione e servire come base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente. Esse si riferiscono dunque a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona: La realizzazione e la crescita personale (capitale culturale) La cittadinanza attiva e l’integrazione ( capitale sociale) La capacità di inserimento professionale (capitale umano). Il decreto ministeriale n°139 del 22 agosto 2007, regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, mutua dalla “Raccomandazione del Parlamento Europeo” le 8 competenze chiave di cittadinanza(C.C.C.): Imparare ad Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie imparare modalità di informazione e formazione, anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Comunicare Comprendere messaggi di diverso tipo e di complessità diversa, trasmessi mediante supporti cartacei, informatici o multimediali. Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, stati d’animo utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari. Collaborare e Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie partecipare e altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. 19 Agire in modo Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i autonomo e propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, responsabile le regole e le responsabilità. Risolvere Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le problemi risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni fra collegamenti e fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani relazioni nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso Interpretare diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti ed l’informazione opinioni. Le “indicazioni nazionali per il curricolo” in linea con il documento dell’obbligo, definiscono le competenze e gli obiettivi che gli alunni devono raggiungere al termine delle scuole del Primo Ciclo di Istruzione. Il nostro Istituto ha così attuato un adempimento non solo normativo ma ancor meglio di ricerca/azione che ha portato, attraverso una sperimentazione continua e condivisa, alla realizzazione di curricoli verticali (in allegato) relativi a Lettere e Scienze Matematiche per favorire una unitarietà dei saperi, per consegnare il patrimonio culturale ( il passato), preparare al futuro, accompagnare il presente e per educare alla sostenibilità, ovvero ad una cittadinanza piena e consapevole. 20 INCLUSIONE INTEGRAZIONE ossia reale partecipazione alla vita tra scuola, famiglia e territorio della comunità scolastica di ogni alunno, compresi i diversamente abili e gli alunni stranieri. DIVERSIFICAZIONE ossia la proposta di itinerari didattici pluralistici, capaci di rispettare le individualità e promuovere la diversità. EFFICIENZA-EFFICACIA nell’ottimizzazione delle risorse umane, strutturali e tecnologiche. FLESSIBILITA’ CONTINUITA’ intesa come gestione flessibile e nella realizzazione di un curricolo verticale tra autonoma dell’organizzazione interna di scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria di tempi , risorse didattiche e gruppi di 1°grado al fine di assicurare a tutti gli alunni da 3 a alunni. 14 anni una formazione unitaria attraverso interventi graduali e sistematici. 21 Sulla scorta dei bisogni rilevati si individuano i seguenti obiettivi relativi al graduale processo formativo degli alunni dei tre ordini scolastici: Riconoscere la propria identità rapportata alla differenza Relazionarsi con gli altri sulla base del rispetto e della collaborazione Vivere in modo equilibrato la propria affettività Sviluppare autostima e senso critico costruttivo Compiere scelte autonome Sviluppare autonomia di giudizio e libertà di pensiero Sostenere il proprio punto di vista nel rispetto delle opinioni divergenti Assumersi responsabilità e mantenere gli impegni 22 Consolidamento delle abilità cognitive e pratiche dei vari ambiti disciplinari Assimilazione di conoscenze teoriche e pratiche relative ai vari settori di studio Capacità di trovare soluzioni a situazioni problematiche Rispettare le regole, aver acquisito il senso della legalità Essere sensibile alla diversità, mostrare rispetto e solidarietà per gli altri Al termine della scuola secondaria di 1° grado, dunque a conclusione del primo ciclo di istruzione, l’alunno dovrà aver raggiunto i seguenti traguardi di sviluppo delle competenze rispetto a obiettivi di carattere educativo e disciplinare: AREA LINGUISTICO ARTISTICO-ESPRESSIVA Comprendere testi di tipo diverso e sintetizzarli ITALIANO Gestire diverse situazioni comunicative sostenendo le proprie idee Produrre testi diversi per scopi, argomenti e stili comunicativi LINGUE COMUNITARIE Comprendere i punti essenziali dei messaggi ed essere in grado di interagire in brevi conversazioni sulla vita quotidiana per descrivere esperienze Raccontare per iscritto usando correttamente le strutture grammaticali 23 MUSICA ARTE E IMMAGINE CORPO Riconoscere,comprendere e utilizzare i linguaggi musicali Conoscere e descrivere alcune opere del patrimonio artistico; utilizzare i linguaggi visuali per l’espressione personale e sperimentare tecniche e materiali diversi. Costruire la propria identità attraverso lo svolgimento di attività: MOVIMENTO SPORT ludiche, motorie e sportive. Sperimentare i corretti valori dello sport AREA STORICO GEOGRAFICA STORIA Conoscere gli eventi storici ;usare tali conoscenze per orientarsi nella complessità del presente e capirne i problemi fondamentali. Agire e muoversi orientandosi nello spazio. Osservare e analizzare sistemi territoriali, socio- GEOGRAFIA culturali, vicini e lontani. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Operare sugli insiemi numerici avendo consapevolezza dell’uso delle operazioni ed utilizzando gli strumenti più opportuni per interagire nella realtà; MATEMATICA e SCIENZE riconoscere, descrivere, riprodurre, classificare le figure geometriche e saper operare utilizzandone gli elementi costitutivi. Riconoscere situazioni problematiche, tradurle in termini matematici e saper utilizzare e confrontare varie strategie risolutive. Organizzare, rappresentare e interpretare dati. Formulare ipotesi e congetture. Acquisire consapevolezza della interdipendenza fra uomo e ambiente, adottare comportamenti rispettosi verso se stessi e verso la natura e atteggiamenti responsabili verso l’uso delle sue risorse. Conoscere i problemi legati all’uso delle scienza e del suo continuo divenire TECNOLOGIA Utilizzare processi per la realizzazione di oggetti fisici, grafici , virtuali Usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali RELIGIONE Individuare ed esplicitare le domande di senso, riguardanti l’ uomo; leggere ed interpretare i principali segni religiosi, imparare e conoscere la Bibbia ed i Testi Sacri 24 L’Istituto arricchisce l’offerta formativa attraverso la programmazione e l’attuazione di Progetti ed Attività di carattere formativo che scaturiscono dai bisogni educativi degli alunni, dalla disponibilità del territorio e costituiscono occasioni di apprendimento. I progetti programmati per questo anno scolastico sono coerenti con le finalità del piano e rappresentano vari aspetti di un unico progetto formativo, favoriscono la crescita e l’educazione dei valori, facilitano il passaggio tra i vari ordini di scuola dell’Istituto, sviluppano la cultura della legalità, della sicurezza, della solidarietà, promuovono il rispetto della persona e dell’ambiente. Il potenziamento dell’Offerta Formativa previsto per l’anno scolastico 2015-2016 prevede la realizzazione dei seguenti progetti: PROGETTO PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE E LA RIDUZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA* E’ realizzato sulle classi seconde e terze della scuola primaria e con i bambini più grandi della scuola dell’infanzia. Si prefigge di anticipare i tempi della diagnosi e del trattamento già nei primi anni della scuola primaria rispetto alle difficoltà di lettura. Mira inoltre ad aiutare tutti gli alunni con lettura difficoltosa ad acquisire quel livello di fluidità tale da renderla piacevole e funzionale alla comprensione. Il lavoro è svolto dalle docenti con il supporto di un esperto esterno. PROGETTO ALFABETIZZAZIONE ED INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI Il progetto d’Istituto elaborato e revisionato annualmente dalla Commissione Intercultura della scuola è finalizzato all’inserimento positivo degli alunni stranieri nella nostra scuola ed all’integrazione interculturale di tutti i nostri alunni. La corposa documentazione di riferimento è disponibile presso l’ufficio di dirigenza. PROGETTO ORIENTAMENTO E CONTINUITA’ Il Progetto Continuità favorisce, oltre alla coerenza tra i curricoli, il delicato momento di inserimento nei tre gradi d’istruzione dell’Istituto. Le attività proposte coinvolgono in momenti diversi alunni, docenti e genitori. La Continuità sfocia nel Progetto Orientamento atto a far acquisire agli alunni un’adeguata identità individuale e sociale, per costruire una scelta consapevole del percorso scolastico e favorirne la riuscita. Il momento conclusivo del percorso prevede la formulazione di un Consiglio orientativo da parte del Consiglio di Classe; si terranno in considerazione gli apprendimenti realizzati, le attitudini e gli interessi manifestati dall’alunna/o, i risultati delle attività di orientamento e ogni altro significativo aspetto dell’intero percorso educativo-formativo. 25 L’Istituto aderisce alla Commissione Orientamento del Distretto Franciacorta-Ovest Bresciano che coopera per migliorare l’inserimento degli allievi nel grado superiore di istruzione. PROGETTO SICUREZZA. L’educazione alla sicurezza rientra nella formazione globale dell’individuo perché sensibilizza gli allievi alla collaborazione e all’autocontrollo, stimola la formazione di una coscienza civica e sprona alla solidarietà. Il nostro Istituto, che all’interno dell’A.C. ha ottenuto il CPI(Certificato prevenzione incendi, ha redatto un esaustivo Documento di Valutazione dei rischi comprensivo dei Piani di Esodo e Primo Soccorso. Durante l’a.s., gli alunni dei tre ordini di scuola, edotti dai docenti responsabili, affronteranno prove di esodo dove sarà possibile valutare se i comportamenti adottati sono idonei alle norme previste per la tutela e la prevenzione della sicurezza. Come ulteriore attività di sensibilizzazione alla sicurezza, i Volontari dell’Associazione Ambulanza, che opera con interventi di soccorso sul territorio, proporranno agli alunni delle classi quinte della Primaria, e le classi seconde e terze della Secondaria alcune semplici ma fondamentali nozioni e simulazioni di primo intervento da adottare in caso di situazioni di emergenza. PROGETTO PER L’ACCOGLIENZA E L’INSERIMENTO ( bambini nuovi iscritti) Progetti riguardanti le attività didattiche col gruppo sezione e gruppo intersezione. Progetto nazionale “GUADAGNARE SALUTE” che comprende due percorsi di educazione alla salute finalizzati alla promozione di comportamenti salutari per prevenire l’insorgere di malattie di grande rilevanza. Promossi dall’ASL di Brescia sono : “I DENTI UN BENE PREZIOSO” e “ALIMENTAZIONE E SALUTE”che si propongono di stimolare e sensibilizzare i bambini e le famiglie ad una corretta alimentazione e ad una adeguata igiene orale; inoltre promuovono nei bambini un’ appropriata attività fisica per la riduzione dei comportamenti a rischio. PROGETTO GENITORI che prevede il loro coinvolgimento in alcune attività didattiche. PROGETTO CONTINUITÀ’ scuola dell’infanzia-scuola primaria. Progetto “CONOSCO IL MIO TERRITORIO” Offre l’opportunità a ciascun gruppo classe di partecipare ad un’uscita breve sul territorio, per finalità legate alla programmazione didattica. Progetto “EMOZIONI, ESPLORAZIONE, MOVIMENTO, ASCOLTO” : prevede l’intervento a scuola di un esperto che propone attività inerenti il tema scelto dalle insegnanti in linea con la programmazione. Progetti Festa dei Nonni, di Natale, di Carnevale e di Fine Anno con saluto ai bambini e alle bambine di cinque anni. 26 PROGETTO MUSICA Prevede l’intervento a scuola di un esperto del corpo bandistico Puccini di Adro, finalizzato all’apprendimento della lettura della notazione musicale e all’esecuzione di brani di graduale difficoltà con l’uso del flauto ed altri strumenti. Il lavoro culmina con uno spettacolo finale, volto alla presentazione dell’attività alle famiglie. Il progetto è rivolto alle classi terze, quarte e quinte. PROGETTO NUOTO* È rivolto agli alunni delle classi quarte. Prevede la frequenza di 10 lezioni di nuoto presso la piscina di Villongo in orario scolastico. PROGETTO EDUCAZIONE MOTORIA (TENNIS, PALLAMANO E PALLAVOLO) Prevede l’intervento di esperti delle discipline sportive durante l’attività di educazione motoria; in collaborazione con la Polisportiva Adrense per la parte concernente il minivolley. Per le rimanenti attività sono previste 10 ore per ciascuna classe finanziate dall’Associazione Genitori. PROGETTO OFFICINA CULTURALE Prevede l’arricchimento della biblioteca con nuovi testi di narrativa o saggistica per l’infanzia e la cura dello spazio della “sala lettura” accessibile liberamente a tutti i bambini durante la ricreazione attiva. PROGETTO BIBLIOTECA Prevede alcune iniziative articolate in forma ludica con l’obiettivo di proporre agli alunni libri nuovi ed accattivanti per avvicinare e stimolare gli alunni alla lettura. PROGETTO ESPLORANDO IL TERRITORIO Offre l’opportunità a ciascun gruppo classe di partecipare ad un’uscita breve sul territorio, per finalità legate alla programmazione didattica. PROGETTO CONNETTIAMOCI È finalizzato al buon funzionamento dei laboratori di informatica: prevede un contratto di manutenzione e assistenza tecnica, l’acquisto di toner e inchiostri per le stampanti, l’aggiornamento dei software e delle macchine del laboratorio. . * I progetti: Nuoto, Tennis –pallamano e Promozione del benessere e della dispersione scolastica sono stati finanziati, per l’anno scolastico 2014 e 2015, dall’Associazione Genitori . Ai genitori degli allievi che usufruiscono del progetto nuoto viene chiesto un contributo di 5 euro . Per i prossimi anni scolastici la loro realizzazione è subordinata alla disponibilità di una copertura finanziaria nel Programma annuale della Scuola. 27 PROGETTO EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA “IL CORPO E LE EMOZIONI”. L’educazione all’affettività è finalizzata finalizzati al miglioramento dei rapporti interpersonali attraverso la conoscenza di se e delle proprie emozioni. E’ rivolto agli alunni delle classi terze e prevede l’intervento di esperti esterni, operatori dell’ASL di Chiari, che affiancano i docenti nell’analisi delle problematiche dell’ adolescenza, con particolare attenzione dell’educazione affettiva e sessuale. Il progetto è finanziato dall’ASL stessa e non prevede costi aggiuntivi per l’istituto .gli esperti, uno psicologo ed una ostetrica, interverranno per 8 ore su ciascuna classe a partire da febbraio. PROGETTO SOLIDARIETÀ Rivolto alle classi seconde , intende promuovere la solidarietà facendo conoscere l’operato delle associazioni di volontariato presenti nel territorio quali: AVIS, AIDO e AMBULANZA. Verranno invitati a scuola volontari delle associazioni Avis Aido, Emergency PROGETTO LIFE SKILL TRAINING: ha valenza triennale. E’ condotto in tutte le classi prime e terze dalle docenti che, previa partecipazione ai corsi di formazione approntati dall’ASL di Brescia, propongono ai propri alunni le varie unità educative dopo corposi ed impegnativi autoaggiornamenti. E’ un progetto americano di comprovata validazione, messo in atto dallo psicologo Botvin, per la prevenzione nei confronti delle dipendenze e intende promuovere competenze di vita e sfavorire l’utilizzo di sostanze psicotrope. Pertanto LST è un programma di sviluppo che si focalizza sull’incremento: -delle abilità personali quali: problem - solving, decision – making, controllo dell’ansia, della rabbia e della frustrazione oltre che di resistenza nei confronti delle influenze esercitate dai mass-media. Gli alunni sono inoltre spronati a pianificare obiettivi da raggiungere( auto miglioramento), a gestire eventuali progressi o/e fallimenti ed adottare cambiamenti per incrementare l’autocontrollo e l’autostima; -delle abilità sociali attraverso lo sviluppo della capacità di superare la timidezza ed essere assertivi. LST prevede 15 unità di apprendimento nelle classi prime per 18 ore complessive, 10 unità nelle classi terze per 10/12 ore . PROGETTO SPORT IN RETE. Il progetto promuove incontri sportivi che rappresentano il momento finale di un percorso di preparazione atletica rivolto non solo ai partecipanti ma ai gruppi classe. In questo anno scolastico i nostri alunni si cimenteranno con quelli delle altre scuole nella corsa campestre. PROGETTO MUSICALE. Prevede la partecipazione degli alunni a manifestazioni di carattere musicale, realizzate a scuola o sul territorio, dove esibiscono le loro abilità strumentali e vocali. PROGETTO SPORTELLO D’ASCOLTO: prevede la presenza di una psicologa per dare la possibilità, agli alunni che lo richiedono, di avere un supporto per affrontare eventuali difficoltà evolutive o scolastiche nel loro percorso di crescita e di maturazione.. Lo spazio d’ascolto, sarà fruibile da parte degli alunni prenotazione. (il progetto è realizzato con l’apporto dellUffico di Piano zonale) 28 della Secondaria previa La scuola statale dell’Infanzia, nata nel 2002, è ubicata in uno stabile del nuovo polo scolastico di Via Nigoline n°16. La scuola si pone la finalità di promuovere, nei bambini, lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza avvalendosi di strategie educativo-didattiche che consentano percorsi di apprendimento per la crescita integrale della loro personalità. Orario settimanale: va dal lunedì al venerdì dalle ore 7,50 alle ore 16,00: L’accoglienza dei bambini avviene entro le ore 9,00 l’uscita si effettua dalle ore 15,45 alle ore 16,00 è possibile l’uscita intermedia dalle ore 12,45 alle ore 13,00 il pranzo inizia alle ore 11,40 e termina alle ore 12,15 il servizio di scuolabus è fornito dall’amministrazione comunale Sono presenti due insegnanti in ogni sezione e per un giorno alla settimana è presente l’insegnante di religione cattolica che svolge le sue ore su tutte e quattro le sezioni. I bambini diversamente abili sono seguiti dall’insegnante di sostegno. Giornata tipo ORARIO ATTIVITA’ PREVALENTE OBIETTIVO EDUCATIVO BISOGNO EMERGENTE ATTEGGIAMENTO DOCENTE Accoglienza e giochi Favorire un buon inizio Affettivo, Sensibilità ed attenzione rassicurazione Liberi nello spazio della giornata scolastica ed il distacco dei al distacco, ascolto di eventuali genitori 7.50/9.00 sezione bambini Ritrovo, “chi c’è chi non c’è”, aggiornamento dei calendari, 9.00/9.30 comunicazioni dei genitori riguardanti i Aiutare il bambino a percepire la scansione dei tempi scolastici tramite un Comunicare con i compagni e adulti Porsi come punto di riferimento affettivo, rassicurare, disponibilità rituale, ascoltare e comprendere liberamente, riconoscersi come all’ascolto e al dialogo comunicare il proprio vissuto 29 gruppo 9.30/10.30 Giochi spontanei o mirati ad esperienze specifiche negli spazi Sviluppare le capacità di autogestirsi, sviluppare le capacità cognitive, Esprimersi liberamente nel Sostenere l’attività spontanea dei bambini, promuovere l’evoluzione del organizzati in sezione o giochi in socializzare gioco, sperimentare, gioco, diversificare gli interessi, osservare comunicare, i comportamenti/atteggiamenti dei progettare bambini, attenzione alle proposte salone o palestra Giochi guidati con obiettivi mirati Sviluppare le capacità cognitive, motivare Esplorare, scoprire, Strutturare e sostenere, partecipare e all’età ad apprendere, favorire la socializzazione, effettuare esperienze coordinare, stimolare, osservare, fornire al bambino la possibilità di diverse, comunicare verificare esprimersi utilizzando diversi codici con i bambini di espressivi sezioni diverse Attività igieniche in preparazione Sviluppare l’autonomia, favorire Cura di sé al pranzo l’acquisizione di norme di vita pratica 10.30/11.20 Aiutare, rinforzare le regole, rassicurare 11.20/11.45 11.45/12.15 12.15/13.30 Sviluppare l’autonomia, educazione Recuperare abitudini alimentare riferite all’ambiente pranzo familiare, creare un clima rassicurante, sostenere Giochi spontanei negli angoli del salone o della sezione o del Favorire l’espressione positiva dell’aggressività, socializzare, acquisizione Scaricare l’aggressività, Contenere, controllare, osservare, partecipare ai giochi creando una giardino di regole comuni, utilizzare adeguatamente il materiale comunicare con il corpo e relazione verbalmente, inventare 13.30/15.30 15.30/15.45 Attività/gioco spontaneo o Sviluppare la capacità di autogestirsi, Rivestire un ruolo Partecipare ai giochi, osservare, guidato negli angoli organizzati in sezione o salone, giochi in palestra stimolare le capacità senso-percettive, sviluppare il senso di appartenenza affettivamente coinvolgente, stimolare esperienze o in giardino curiosare, proporre Risistemazione del materiale Sviluppare le capacità di ascoltare e di Ritrovarsi insieme, scolastico, giochi di gruppo, merenda comprensione, favorire l’espressione delle aspettative attesa dei genitori Tranquillità, proporre Tranquillità, richiesta di norme di comportamento 15.45/16.00 uscita Saper attendere il proprio turno Affettivo, attesa La scuola è formata da: quattro sezioni contraddistinte dai colori e ognuna con i bagni per i bambini, un ampio salone, un’aula adibita a palestra, una stanza adibita a segreteria, servizi igienici per il personale e un giardino, momentaneamente non fruibile, raggiungibile sia dal salone che dalle sezioni. La sala mensa è ubicata nell’ edificio attiguo a cui si accede tramite un breve corridoio coperto. Lo spazio sezione è articolato in angoli ludici che sono flessibilmente modulati e progettati secondo i bisogni e le esigenze dei gruppi sezione e ,come tutti gli altri angoli presenti nella scuola, sono stati organizzati per creare un contesto educativo ricco di stimoli per l’apprendimento del bambino attraverso il gioco. Negli angoli e in tutti gli altri spazi della scuola sono presenti: 30 materiali strutturati (puzzles, giochi da tavolo, bambole, giochi didattici, costruzioni, casette, tempere, pennelli, pennarelli, forbici, colla, sedie, tavoli,costruzioni giganti, libri, secchielli, palette, automobiline, computer ,giochi per il giardino…..) materiale non strutturato ( carta di vario tipo, legnetti, materiale da riciclare, stoffe, …) attrezzature per la psicomotricità (tricicli,cuscini, tappeti, scale, scivoli, cerchi, strumenti musicali, segnaletica stradale, bastoni, coni, corde…..). Il curricolo scolastico Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali, le insegnanti creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo, individuando nei campi di esperienza i traguardi per lo sviluppo delle competenze. I campi di esperienza: il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) il corpo in movimento (identità, autonomia, salute) linguaggi, creatività, espressione ( gestualità, arte, musica, multimedialità) i discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura) la conoscenza del mondo ( ordine, misura, spazio, tempo, natura) Per aiutare ad affrontare al meglio questa importante tappa della loro crescita, le insegnanti hanno predisposto un inserimento graduale per i bambini/e nuovi iscritti. Per loro la scuola inizierà con tempi differenti: nella prima settimana di scuola i bambini nuovi iscritti verranno accolti nelle sezioni in piccoli gruppi di 3 o 4 al giorno proprio per dare loro la possibilità di ricevere, individualmente, le attenzioni delle insegnanti e riuscire a contenere i loro pianti ed ansie, frequentando dalle ore 7,50/9,00 alle ore 11,00; la seconda settimana di scuola tutti i bambini/e nuovi iscritti frequenteranno dalle ore 7,50/9,00 alle ore 11,00; la terza settimana di scuola i bambini/e nuovi iscritti frequenteranno dalle 7,50/9,00 alle ore 12,45 comprendendo il pranzo; 31 la quarta settimana di scuola i bambini/e nuovi iscritti frequenteranno dalle ore 7,50/9,00 alle ore 16,00. Saranno le insegnanti di sezione, in base alle loro osservazioni, che consiglieranno i genitori qualora il bambino abbia bisogno di prolungare l’inserimento oppure si sia adeguato al ritmo della giornata scolastica, potendo fermarsi a scuola anche nell’orario pomeridiano. Si ricorda che i bambini, nel caso avessero bisogno del riposo pomeridiano, frequenteranno solo la mattina e gradualmente allungheranno il tempo di permanenza a scuola. La scuola Primaria, ubicata in via Nigoline n°16, ha una lunga storia di ricerca, sperimentazione e innovazione, iniziata nel 1972 con l’introduzione del tempo pieno a Adro e successivamente a Torbiato. La scuola ha introdotto e qualificato, nella didattica e nell’organizzazione, una numerosa serie di cambiamenti ed innovazioni, volti al miglioramento del servizio scolastico, che trovano nel quadro legislativo attuale dell’autonomia la sua conferma e la sua validità. La nostra scuola vuole essere un ambiente educativo di apprendimento dove il bambino sviluppa rapporti e relazioni interpersonali corretti e rispettosi, matura progressivamente le sue capacità di autonomia e di relazione logico-critica ed integra il curricolo con attività che promuovano la pratica di linguaggi diversificati. Orario settimanale:Il tempo pieno della Primaria è articolato in 40 ore che si sviluppano in 5 giorni settimanali, dal lunedì al venerdì con ingresso alle ore 8.10, uscita 16.10 e mensa e ricreazione attiva dalle 12.10. alle 14.10 . Nella prima settimana dell’anno scolastico la frequenza è su 6 giorni settimanali e solo al mattino per 4 ore giornaliere. L’ultimo giorno di scuola l’attività didattica sarà svolta solo nelle 4 ore antimeridiane ed è previsto il rientro serale per lo svolgimento della festa di fine anno scolastico. Ricreazione attiva : la scuola dispone di ampi spazi esterni e di spazi interni che consentono agli alunni di organizzarsi nell’attività ricreativa del dopo-mensa. L’orario di servizio degli insegnanti prevede la loro presenza nella gestione educativa di tali momenti.( rif. Regolamenti mensa in allegato) Il curricolo scolastico è articolato in tre grandi aree: Cl. 1^ Cl.2^ Cl.3^ Cl.4^ Cl.5^ ITALIANO 7 6 6 6 6 MUSICA 1 1 1 1 1 AREA LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA 32 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1 CORPO MOVIMENTO SPORT 2 2 1 1 1 LINGUA COMUNITARIA: INGLESE 1 2 3 3 3 IRC 2 2 2 2 2 STORIA 2 2 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 CITTADINANZA E COSTITUZIONE 1 1 1 1 1 MATEMATICA 6 6 6 6 6 SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI 2 2 2 2 2 LABORATORIO ARTE E PAROLA 1 1 1 1 1 LABORATORIO STAR BENE INSIEME 1 1 1 1 1 IL SUONO IL GESTO E LA MUSICA 1 1 1 1 1 30 30 30 30 30 AREA STORICO – GEOGRAFICA AREA MATEMATICO — SCIENTIFICO — TECNOLOGICA ATTIVITA’ OPZIONALI TOTALE ORE Tecnologia e informatica: attività trasversale alle diverse discipline e strumentale rispetto alle stesse. Accanto alle attività curricolari di base, vengono svolte attività di recupero e sviluppo (quando possibile, date le risorse disponibili) al fine di: raggiungere la massima formazione possibile di ciascuno in rapporto alle proprie specificità; elevare il tasso di scolarità superiore; 33 realizzare “ l’uguaglianza scolastica” con la valorizzazione delle risorse individuali, considerate anche la loro diversità. Più ampie e diversificate sono, infatti, le variabili percettive, motorie, conoscitive, operative, che vengono offerte ai ragazzi e più aumenta la probabilità che ognuno di loro trovi l’ambito più significativo per sentirsi accolto dalla scuola, entrare nel mondo della cultura e comprenderne il valore. Tali attività si svolgono in piccoli gruppi omogenei per abilità, formati o da alunni della stessa classe o da alunni di classi parallele. Estendere la possibilità di una graduale apertura degli studenti di una classe ad altre aggregazioni, finalizzate a percorsi definiti sulla base di interessi, livelli, bisogni, ipotesi di lavoro intenzionalmente progettate dai docenti, è ritenuto utile strumento per salvaguardare e non penalizzare le differenze. Ovviamente questa possibilità è subordinata alla disponibilità di risorse nell’organico dei docenti (compresenze didattiche). La possibilità di articolare il gruppo classe in piccoli gruppi dipende dalla presenza contemporanea di due o tre docenti e si giustifica per un particolare percorso di lavoro o di ricerca per i quali siano necessari competenza e ruolo specifici di ciascun docente. Ecco perché, trasformando la compresenza (in un’unica classe) in contemporaneità (su più gruppi) per necessità, bisogni e soprattutto per progetti, si ritiene di poter utilizzare razionalmente le risorse: i piccoli gruppi con un docente ciascuno diventano in tal modo il luogo privilegiato e facilitato per un lavoro mirato e approfondito, per una maggiore diversificazione degli approcci, quindi una personalizzazione degli interventi anche in funzione dei recuperi da programmare e gestire nell’ambito della didattica ordinaria. In questa ottica un forte ruolo diagnostico e orientativo sarà esercitato dai gruppi docenti / consigli di classe per favorire anche una sempre migliore integrazione degli alunni in situazioni di diversità culturale o cognitiva. (alunni in situazioni di disagio sociale, alunni stranieri, alunni in situazione di handicap). A tal proposito, per quanto riguarda la tematica del sostegno e dell’integrazione di alunni in situazione di handicap, connessa con l’articolazione flessibile del gruppo classe, si ritiene che questo tipo di organizzazione possa rispondere al principio , più volte sostenuto anche a livello legislativo, che contribuire a far conseguire loro un progresso, è compito di tutta la scuola. L’assegnazione dei docenti alle classi o ai gruppi docenti è competenza del Dirigente Scolastico che ne assicura la continuità. 34 Nella scuola primaria l’assegnazione dei docenti terrà inoltre conto delle competenze e delle attitudini, possibilmente riconosciute sul piano professionale (competenze documentate, opzioni dell’insegnante, opportunità organizzative, necessità di copertura dell’ambito). Nella scuola primaria gli ambiti disciplinari, ai sensi della C.M. n. 271, sono TRE: linguistico, matematico e antropologico La suddivisione e/o aggregazione degli ambiti viene definita sulla base delle risorse e delle competenze dei docenti. L’aggregazione di tutte le discipline affidate agli insegnanti in relazione alle competenze didattiche specifiche, comprese le attività opzionali, consente e prevede comunque di non unire in unico ambito lingua e matematica. L’orario settimanale di lezione e l’orario personale di servizio costituiscono il riferimento organizzativo e amministrativo secondo criteri di flessibilità ed efficienza, l’orario d’insegnamento può essere adeguato alle esigenze della programmazione didattica per la realizzazione di specifici progetti di insegnamento-apprendimento o recupero, con modelli organizzativi plurisettimanali o mensili. Le unità d’insegnamento possono essere costituite, secondo il tipo di progetto, da una o più ore continuative di lezione secondo le articolazioni più opportune rispetto alle esigenze dell’insegnamento. Questo criterio vale per tutte le discipline, compreso l’insegnamento della lingua straniera. Qualora l’orario fosse articolato settimanalmente, sia le attività di lingua che di matematica devono essere distribuite almeno su tre giorni. Il monte ore di ciascuna disciplina è calcolato su base plurisettimanale, adeguandolo alle esigenze della progettazione didattica. Ciascun insegnante deve prestare servizio mensa almeno una volta alla settimana, salvo progetti elaborati dai Gruppi Docenti. Gli orari personali e di classe, sono flessibili e possono essere adattati periodicamente dalla programmazione didattica alle esigenze di inserimento o alla realizzazione di progetti didattici, alle seguenti condizioni: ogni modificazione dell’orario di lezione e personale deve essere motivata da obiettivi educativi o da esigenze di apprendimento-insegnamento; modificazioni in corso del Progetto didattico devono sempre essere documentate nell’agenda di programmazione; l’orario settimanale può oscillare settimanalmente nel rispetto di quanto stabilito dal C.C.N.L./99 e C.C.N.I./99. 35 SPAZI, ATTREZZATURE e SUSSIDI Attualmente il plesso dispone di 20 aule, dotate di lavagne interattive multimediali, per le classi ( di cui una utilizzata per officina culturale) e di ulteriori spazi: un laboratorio linguistico per la lingua straniera; un laboratorio di musica; un laboratorio di informatica; una sala video(attualmente non attrezzata); un laboratorio di psicomotricità; un laboratorio di intercultura; un laboratorio per attività artistiche(creta); un laboratorio per le attività scientifiche attualmente non attrezzato; un laboratorio di lettura; un’aula insegnanti con biblioteca per i docenti con volumi di aggiornamento professionale, guide didattiche, testi operativi e vocabolari linguistici. una palestra d’Istituto, condivisa con la scuola Secondaria, attrezzata per attività sportiva (pallavolo, basket), dotata di grandi attrezzi sportivi ( corde, spalliere, tappetoni) e di piccoli attrezzi. Due ore di compresenza sono utilizzate per le attività di laboratorio; le restanti ore vengono utilizzate per coprire le supplenze brevi secondo la normativa vigente. In caso non ci fossero supplenze verranno utilizzate: per l’individualizzazione dell’apprendimento in semi-classe o in piccolo gruppo; per il recupero di alunni in difficoltà; per il potenziamento delle abilità individuali; per l’integrazione; Ogni intervento deve essere elaborato secondo progetti definiti in sede di Programmazione collegiale. 36 La Scuola Secondaria di Primo Grado è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio, al rafforzamento delle attitudini e all’interazione sociale. Organizza ed accresce le conoscenze e le abilità, nel rispetto della tradizione culturale e dell’ evoluzione sociale. Essa si basa sulla diversificazione didattica in relazione allo maturazione della personalità dell’allievo sviluppando le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e alle vocazioni degli alunni. Fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione degli studi promuovendo e sostenendo percorsi di orientamento per la successiva scelta di istruzione e formazione. Il tempo scuola delle classi della Secondaria pianificato in base al Regolamento relativo alla revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Il modulo orario delle classi prime, seconde e terze prevede la duplice possibilità di: 1. un curricolo di 30 ore a tempo normale articolato in 6 giorni di 5 ore dal lunedì al sabato. 2. un curricolo a tempo prolungato di 34 ore che prevede un ampliamento ed approfondimento delle materie letterarie e matematico-scientifiche ed è articolato in 6 giorni di 5 ore con due rientri pomeridiani: il lunedì ed il mercoledì dalle 14.00 alle 16.00. curricolo curricolo a tempo normale a tempo prolungato di 30 ore di 34 ore Disciplina ore ore Lettere 10 10+2 Matematica e Scienze 6 6+2 Tecnologia e Informatica 2 2 Lingua Inglese 3 3 Classi prime, seconde e terze 37 Seconda lingua comunitaria(francese) 2 2 Musica 2 2 Arte ed immagine 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 1 1 Religione cattolica o attività alternativa Attualmente la totalità degli alunni tempo prolungato. delle classi prime, seconde e terze ha optato per il curricolo a E’ possibile usufruire del servizio mensa scolastica organizzata dal Comune con assistenza e vigilanza dei docenti. Il costo del servizio è a carico delle famiglie. 38 La scuola secondaria è dotata di numerosi laboratori per rendere più efficace e dinamico l’insegnamento. Attualmente sono previsti: 10 aule, di cui 9 adibite a classi, dotate di lavagne interattive multimediali un laboratorio di Scienze in condivisione con Tecnologia un laboratorio di Informatica attrezzato con 12 PC un laboratorio linguistico momentaneamente non fruibile un laboratorio di Artistica due laboratori musicali un laboratorio di cucina per Educazione alimentare, ubicato in un ambiente ristretto per essere fruibile da un gruppo classe due piccole aule per il sostegno L’organico dell’istituto è complessivamente stabile e ciò permette, nell’arco del triennio, di attuare un progetto educativo e didattico armonioso e condiviso dai componenti dei vari Consigli di Classe. I Consigli di Classe rappresentano il momento di confronto, sintesi e valutazione collegiale della programmazione educativa e didattica. La presenza di insegnanti di sostegno e di educatori comunali permette alla scuola di attuare progetti di integrazione e di recupero nelle ore curricolari per alunni con difficoltà relazionali e/o cognitive. I Docenti sono coinvolti in aggiornamenti collegiali sistematici con esperti e si avvalgono del supporto di psicologi e neuropsichiatri; in particolare lavorano in sinergia con alcune agenzie del territorio quali l’ASL, le associazioni “il FARO” , “la FRATERNITA’”, AIDO, AVIS, AMBULANZA, L’UFFICIO DI PIANO per l’attuazione di progetti educativi di prevenzione che portino l’alunno ad acquisire stili di vita corretti ed ad interiorizzare i principi della sostenibilità e della cittadinanza attiva e solidale. 39 “L'integrazione non è un processo che prevede l'adattamento di una parte al tutto, ma in cui ciascuno possa giovarsi del tutto per rispondere ai suoi bisogni, per migliorare il suo livello di relazione con la realtà circostante.” La meta essenziale dell’azione educativa è quella di favorire lo sviluppo della personalità umana: mezzi e contenuti scolastici devono, pertanto, considerarsi sempre ed in ogni caso strumenti rispetto al fine che è la crescita dell’alunno, di ogni alunno. Ciò vale per il bambino normodotato, ma vale, a maggior ragione, per il bambino diversamente abile o svantaggiato che, più di ogni altro, ha diritto ad una scuola in cui siano assicurate le condizioni, culturali e psicologiche, per una crescita globale e armoniosa. L’obiettivo dell’apprendimento non può mai essere disatteso e tanto meno sostituito da una semplice socializzazione “in presenza”. La scuola deve essere in grado di cogliere tutte le difficoltà dei vari alunni, non soltanto quelle classificabili con un sistema diagnostico – clinico, senza però etichettare, medicalizzare. La vera integrazione è un processo aperto di adattamento reciproco correlato con il riconoscimento e l’assunzione delle identità. Per rispondere in modo davvero inclusivo a tutti i vari Bisogni Educativi Speciali (BES) la scuola deve attivare un ampio e ricco ventaglio di risorse in modo metodologicamente corretto. Deve creare una “speciale normalità”, una quotidianità fatta di formazione, di competenze, di sostegno; una normalità che sfrutta al meglio le risorse esterne, ma che punta necessariamente ad ottimizzare quelle interne. L’Istituto opera con particolare attenzione per l’integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, favorendo la socializzazione, l’acquisizione di autonomia rispetto alla gestione di sé e il miglioramento nella sfera cognitiva secondo le possibilità di ciascuno. In sintonia con le disposizioni legislative più recenti, i progetti educativi attivati tendono a favorire, valorizzare e sviluppare l’interazione tra scuola, la famiglia, il servizio ASL e le varie agenzie educative presenti sul territorio (oratorio, banda, associazioni sportive…) mediante una rete di interventi collegati. La finalità è quella di definire e sviluppare un progetto di vita che tenga conto sia dei bisogni speciali che ogni alunno ha e, soprattutto, dei sui talenti, intesi come potenzialità, interessi ed inclinazioni. Il Progetto d’integrazione dovrà individuare accuratamente i bisogni educativi esistenti, servendosi degli strumenti, delle competenze e della collaborazione previsti dall’Atto di Indirizzo Ministeriale che prevede: l’acquisizione della diagnosi funzionale, redatta dall’Unità Multidisciplinare dell’ASL; la definizione del Profilo Dinamico Funzionale, elaborato da operatori scolastici, specialisti ASL e dai genitori, per individuare il potenziale di sviluppo e le operazioni per promuoverlo; il Piano Educativo Individualizzato contenente l’itinerario educativo predisposto per ciascun alunno. I criteri pedagogici e organizzativi del Piano sono i seguenti: 40 Contitolarità dell’insegnante di sostegno: l’insegnante di sostegno partecipa a pieno titolo all’elaborazione e alla verifica di tutte le attività di competenza del Consiglio d’Interclasse e del Collegio dei Docenti. Tutti i docenti (anche quelli che se ne occupano indirettamente dal punto di vista istituzionale, come per esempio nel servizio mensa) sono coinvolti nella presa in carico dell’alunno con Bisogni Educativi Speciali e nell’attuazione del progetto educativo che lo riguarda. Ciò significa che non si deve e non si può delegare al solo insegnante di sostegno l’attuazione del progetto educativo individualizzato, poiché l’alunno verrebbe isolato, anziché integrato nel gruppo classe. L’insegnante di sostegno parteciperà alla programmazione didattica, garantendo almeno mensilmente la sua presenza in ciascun gruppo docente. In caso di necessità o di esigenze particolari di programmazione, coordinamento e valutazione, sarà autorizzato a prestazioni aggiuntive funzionali all’insegnamento. Per contitolarità si intende anche la possibilità dell’insegnante di sostegno di partecipare a progetti che prevedano il suo intervento nella gestione di attività rivolte all’intero gruppo classe. Flessibilità educativa: il progetto di integrazione attiverà un’organizzazione didattica flessibile, che deve tendere al superamento del riferimento rigido della classe, ma si apra a possibilità operative multiple: gruppi di attività, di potenziamento, di livello, semi-classi ecc. in classi parallele o di diverso grado. Il contesto educativo: per diventare autenticamente ambiente educativo di apprendimento, la scuola deve curare il clima di accoglienza verso l’alunno con Bisogni Educativi Speciali nella classe e fuori dalla classe, cercando di creare un clima collaborativo. Continuità educativa: l’alunno con Bisogni Educativi Speciali, proprio perchè pone alla scuola una domanda più complessa di aiuto, necessita più di ogni altro di una particolare attenzione, volta a realizzare un progetto individualizzato che consenta un’esperienza scolastica di ampio respiro anche nel passaggio da un grado all’altro d’istruzione, priva di fratture e sempre coerente con gli individuali bisogni e i personali ritmi di apprendimento. Per quanto sarà possibile, l’insegnante di sostegno dovrà garantire la continuità dell’intervento educativo sugli alunni affidati e annualmente il Gruppo Integrazione valuterà eventuali cambiamenti in dipendenza degli esiti educativi e delle potenziali risorse aggiuntive. Il progetto di vita, durante la crescita del ragazzo e la sua permanenza all’interno dell’Istituto, sarà rivisto e rivalutato da tutta l’equipe educativo – pedagogica, in modo da adattarsi ai cambiamenti che intervengono nel suo sviluppo personale, sociale e cognitivo. 41 L’educazione interculturale si esplica nell’attività quotidiana dei docenti, sulla base di una rinnovata professionalità e si sviluppa in un impegno progettuale ed organizzativo fondato sulla collaborazione e sulla partecipazione per favorire l’integrazione dell’alunno straniero o nomade e per promuovere l’incontro fra le diverse culture. Alla luce delle nuove problematiche è necessario rompere sempre più il gruppo classe e sperimentare nuovi gruppi di lavoro in orizzontale ed in verticale, che non si basino più unicamente sul criterio dell’omogeneità del gruppo come le classi aperte, programmate per il recupero strumentale. E’ necessario lavorare non solo sulle abilità strumentali, ma su un progetto inteso come esperienza più vasta e più rispondente alle esigenze cognitive, sociali ed emotive dei bambini. La finalità è di favorire le carriere scolastiche di chi è in svantaggio per ragioni riconducibili all’immigrazione. I principi su cui si fonda l’educazione interculturale sono: l’educazione dell’altro a partire dalla conoscenza del suo mondo, la ricerca delle differenze e degli aspetti comuni nelle diverse culture, l’adozione di stili educativi e didattici basati sull’interazione, l’ascolto e lo scambio per la formazione di mentalità aperte ai processi di cambiamento. Per realizzare a livello operativo questi principi, bisogna basare l’azione educativa su due punti fondamentali: l’atteggiamento dell’insegnante esplicitato attraverso: l’attenzione alla relazione (sensibilità e flessibilità), la consapevolezza di non essere l’unico trasmettitore di sapere (superamento della visione etnocentrica), la capacità di fornire stimoli e cogliere momenti per valorizzare le differenze (utilizzo della differenza come risorsa). la scelta e la programmazione di unità didattiche specifiche al fine di creare percorsi educativi orientati all’educazione interculturale. Individuate le finalità, i principi e le scelte educativo-pedagogiche, per realizzare l’integrazione si deve tener conto, sulla base delle esperienze condotte in questi anni, anche degli aspetti pratici posti dalla presenza di una popolazione scolastica così vari 42 La valutazione esplica principalmente una funzione regolativa dei processi di apprendimento/insegnamento a livello diagnostico, con l’accertamento della situazione iniziale degli alunni e, a livello formativo, in un’ ottica di valutazione autentica, come verifica continua degli apprendimenti per eventuali interventi di individualizzazione e di recupero. Essa rappresenta lo strumento fondamentale, insieme alla programmazione, per migliorare la qualità dell’intervento didattico e per garantire a tutti gli alunni, e a ciascuno, il miglior profitto scolastico possibile. Il processo della valutazione è articolato secondo tre fasi principali: I docenti delle classi, all'inizio dell'anno, verificano la situazione di partenza degli alunni attraverso prove d’ingresso ed osservazioni effettuate nei mesi di settembre-ottobre (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado); colloqui con i docenti della scuola precedente, per le classi prime e colloqui con i genitori. I docenti della scuola primaria e secondaria, durante il percorso di lavoro, analizzano in itinere la situazione, individuano bisogni, interessi e attitudini, carenze a cui rispondere adeguatamente e attivano iniziative di potenziamento (ampliamento, approfondimento dei contenuti per il raggiungimento di abilità più complesse), consolidamento (rinforzo per rendere più stabili e sicure conoscenze e competenze) e recupero (superamento o almeno riduzione delle difficoltà attraverso modalità di lavoro e contenuti più semplificati) secondo gli stili e i ritmi di apprendimento dei singoli alunni. Rileva, alla fine del primo e secondo quadrimestre, sia la maturazione complessiva nell’area socio-affettiva ed espressiva , sia i livelli e la qualità delle competenze acquisite nelle diverse discipline. 43 Prende in esame il possesso di conoscenze, abilità e competenze, registra il progresso maturato rispetto alla situazione di partenza e comporta una scelta, una decisione ed un margine di discrezionalità. In base alla legge n°169 del 30 ottobre 2008, la valutazione è espressa in decimi ed è concordata in sede collegiale di Consiglio di interclasse o di classe. Per la scuola d’infanzia: è prevista una documentazione del percorso formativo seguito dal bambino. In essa saranno riportate osservazioni e informazioni sull’alunno riguardanti gli aspetti dell’area psicologica, degli stili cognitivi, della relazionalità. Le informazioni e la documentazione, nelle fasi di passaggio tra i vari ordini di scuola, costituiranno una importante documentazione per assicurare la continuità dell’intervento formativo nel percorso scolastico successivamente VALUTAZIONE SULLE COMPETENZE ATTESE NEL PERCORSO FORMATIVO Nome alunno__________________________________ A= competenza raggiunta pienamente B= competenza raggiunta C= competenza parzialmente raggiunta D= competenza non ancora raggiunta Campo d’esperienza : IL SE’ E L’ALTRO A Riconosce di appartenere a un gruppo sezione dove esprimersi con fiducia in se stesso e autonomia Distingue e rispetta le diversità che vi sono nel gruppo formando l’idea che questo è un valore e una risorsa Percepisce le caratteristiche degli elementi e comunica le proprie sensazioni e preferenze rispettando quelle degli altri Diventa consapevole dei comportamenti che lo fanno star bene con se stesso e con gli altri Riflette insieme ai compagni sulla necessità di tutelare l’ambiente e mette in atto gesti per salvaguardarlo 44 B C D Collabora con gli altri per realizzare un lavoro comune Attraverso la rielaborazione simbolica e verbale delle storie esprime sentimenti ed emozioni provati nel proprio vissuto riconoscendo differenti modi di vedere e di vivere Condivide con i compagni l’importanza di mettere in atto atteggiamenti di accoglienza attraverso l’uso di gesti e parole che aiutano a costruire relazioni positive Campo d’esperienza: IL CORPO IN MOVIMENTO A B C D A B C D Dimostra autonomia nella cura di sé e usa modalità corrette nelle attività Riconosce i segnali del corpo e gli stati di malessere e benessere Si mette in relazione con il corpo, con lo spazio, i materiali e i compagni, coordinandosi nei giochi individuali e di gruppo Sperimenta e apprezza il movimento e partecipa a giochi individuali e di gruppo Si muove con destrezza con o senza l’uso di attrezzi, orientandosi all’interno della scuola e all’aperto Utilizza capacità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo Conosce le diverse parti del corpo, rappresenta il corpo e i vissuti motori Controlla e coordina i movimenti nelle situazioni di gioco motorio e nelle attività Campo d’esperienza: LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e usa diverse tecniche espressive Manipola e usa con creatività molteplici materiali Partecipa con piacere ad attività di ascolto 45 Utilizza il proprio corpo, la voce, oggetti e semplici strumenti musicali per la produzione di suoni e rumori Si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando i linguaggi del corpo Usa strategie d’azione da solo e in gruppo scegliendo materiale e strumenti adeguati al progetto da realizzare Campo d’esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE A B C D A B C D Usa il linguaggio verbale per esprimersi e comunicare, porre domande, chiedere chiarimenti, chiedere e dare aiuto-sostegno Usa il linguaggio verbale in modo pertinente e appropriato alle diverse situazioni e apprendimenti Dimostra fiducia nel proprio modo di esprimersi ed è motivato a farlo E’ interessato all’ascolto di poesie, storie, racconti Racconta, inventa, ascolta e comprende narrazioni Comprende le regole, partecipa alla discussione e interagisce con gli altri nella conversazione formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura Campo d’esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO ordine, misura Confronta e valuta quantità, cerca variabili, riflette sulla misura, sull’ordine e sulle relazioni Riconosce e usa il linguaggio matematico dei segni, simboli e codici, nei loro diversi significati Esplora, conosce, organizza lo spazio di gioco in modo autonomo, creativo e critico 46 Cerca e coglie variabili e regolarità Confronta la propria esperienza con quella degli altri, condividendo e collaborando Opera scelte autonome: prende iniziative, agisce e riflette motivando agli altri le sue azioni Trova indizi, similitudini, differenze, relazioni Dimostra curiosità e interesse per il contesto didattico, pone domande e cerca spiegazioni arricchisce il suo personale sapere organizzando le nuove conoscenze con ciò che già sa Campo d’esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO spazio, tempo, natura Esplora la realtà riconoscendo e organizzando le proprie esperienze quotidiane Osserva il proprio corpo, lo mette in relazione all’ambiente, ne osserva le trasformazioni e le possibilità Percepisce il mondo esterno e lo organizza per forma, movimento, luce, colore, mettendolo in relazione con il sè Osserva gli oggetti e si interroga sulle caratteristiche e funzionalità Confronta le proprie idee con le idee e dei coetanei e degli adulti Chiede spiegazioni, individua problemi, ipotizza soluzioni Conosce e struttura lo spazio, compie le prime rappresentazioni Si orienta nel tempo, in relazione alle proprie esperienze, fatti, fenomeni, eventi conosciuti Osserva, manipola, interpreta quanto osservato e lo rappresenta in modi differenti Descrive fenomeni e vicende 47 A B C D SCUOLA DELL’INFANZIA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015 GRIGLIA DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO DI TRE ANNI Cognome e nome ______________________________________________________ A= competenza raggiunta pienamente e con autonomia B= competenza raggiunta con l’aiuto dell’insegnante C= competenza parzialmente raggiunta e in evoluzione IL SE’ E L’ALTRO A B C A B C A B C Riconosce l’appartenenza ad un gruppo Vive positivamente esperienze insieme agli altri (adulti e compagni) Percepisce le diversità e le accetta positivamente Condivide lo spazio e gli oggetti Esprime le proprie emozioni Si separa serenamente dalla figura parentale IL CORPO IN MOVIMENTO Dimostra autonomia nella cura di sè Usa modalità corrette nelle attività di igiene quotidiana Conosce le principali parti del corpo su sé e sugli altri Utilizza le capacità sensoriali per esplorare e conoscere Si orienta nello spazio trovando strategie personali Sperimenta il controllo degli schemi dinamici e posturali Sperimenta ruoli diversi usando il corpo LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE Manipola materiali diversi 48 Sperimenta differenti tecniche espressive seguendo un progetto proprio o di gruppo Partecipa in modo coordinato a canti, danze, drammatizzazioni Utilizza in maniera autonoma diverse tecniche grafico-pittoriche I DISCORSI E LE PAROLE A B C A B C A B C Ascolta e comprende Esprime emozioni, racconta il proprio vissuto Utilizza un linguaggio verbale adeguato e appropriato alle situazioni LA CONOSCENZA DEL MONDO ordine, misura Riconosce le proprietà di un oggetto Riconosce differenze e uguaglianze Mette in relazione lo spazio con se stesso e gli oggetti Confronta, raggruppa e stabilisce relazioni LA CONOSCENZA DEL MONDO spazio, tempo, natura Sperimenta con tutti i sensi Osserva e descrive elementi naturali e le loro trasformazioni Osserva i cambiamenti e le trasformazioni dei materiali utilizzati Si orienta a livello logico-temporale, riconoscendo e raccontando le fasi di un’attività Confronta e mette in relazione Note …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. Adro, Le insegnanti della sezione 49 SCUOLA DELL’INFANZIA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015 GRIGLIA DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO DI QUATTRO ANNI Cognome e nome ______________________________________________________ A= competenza raggiunta pienamente e con autonomia B= competenza raggiunta con l’aiuto dell’insegnante C= competenza parzialmente raggiunta e in evoluzione IL SE’ E L’ALTRO A B C A B C A B C Dimostra autonomia nella quotidianità Riconosce e rispettare le regole di convivenza Sviluppa atteggiamenti positivi nei confronti degli altri Accetta di mettersi in gioco IL CORPO IN MOVIMENTO Coordina i movimenti mettendoli in relazione con lo spazio Riconosce la propria identità personale e corporea Conosce e percepisce le singole parti del corpo su di sé e sugli altri Conosce e rappresenta lo schema corporeo Riconosce ed esprime situazioni di benessere fisico LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE Si esprime e comunica attraverso il corpo e il movimento Utilizza varie tecniche espressive in modo libero e su consegna Esplora e sperimenta a livello senso-percettivo 50 Si esprime con la gestualità, col canto, con la drammatizzazione, con la grafica I DISCORSI E LE PAROLE A B C A B C A B C Usa un linguaggio verbale adeguato Sa parlare, raccontare interagendo ed esprimendo le sue idee Ricorda e rielabora le esperienze fatte LA CONOSCENZA DEL MONDO ordine, misura Ascolta e osserva comprendendo significati e connessioni Riconosce nel simbolo le caratteristiche concordate e lo usa per rappresentare Riconosce le caratteristiche di un oggetto Osserva, cerca, confronta differenze e similitudini Opera relazioni LA CONOSCENZA DEL MONDO spazio, tempo, natura Riconosce e utilizza varie modalità di movimento Riconosce e attua i concetti spaziali Osserva e descrive le trasformazioni Riconosce ed utilizza le percezioni sensoriali Riconosce, memorizza e descrive seguendo l’ordine temporale le esperienze Note …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 51 SCUOLA DELL’INFANZIA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015 GRIGLIA DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL’ALUNNO DI CINQUE ANNI Cognome e nome ______________________________________________________ A= competenza raggiunta pienamente e con autonomia B= competenza raggiunta con l’aiuto dell’insegnante C= competenza parzialmente raggiunta e in evoluzione IL SE’ E L’ALTRO A B C A B C A B C Mostra stima di sè Condivide e apprezza gesti di solidarietà Collabora per realizzare un lavoro in comune Sviluppa la riflessione e l’assunzione di comportamenti responsabili IL CORPO IN MOVIMENTO Dimostra fiducia nelle proprie capacità motorie ed espressive Organizza il movimento seguendo simboli e direzioni Scopre e rappresenta segmenti e funzioni del corpo e del movimento Condivide modalità di gioco e schemi di azioni Rielabora e rappresenta esperienze motorie LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE Sa usare diverse tecniche per costruire e rappresentare Sa esplorare e conoscere utilizzando le capacità sensoriali in modo adeguato e specifico Ha acquisito padronanza nel comunicare attraverso il corpo, il movimento e la musica 52 Sa scegliere strategie d’azione da solo e in gruppo scegliendo materiali e strumenti adeguati al progetto da realizzare I DISCORSI E LE PAROLE A B C A B C A B C Usa un linguaggio verbale per interagire e comunicare Sa partecipare al dialogo in modo pertinente Sa parlare di sé, esprimere emozioni e stati d’animo con parole LA CONOSCENZA DEL MONDO ordine, misura Sa commentare, individuare collegamenti Sa riconoscere e riprodurre in modo adeguato segni e simboli Sa compiere operazioni di divisione e raggruppamento Sa operare misurazioni e confronti Utilizza le capacità logiche, individua collegamenti, opera deduzioni LA CONOSCENZA DEL MONDO spazio, tempo, natura Sa ragionare su cause ed effetti Sa assumere atteggiamenti di indagine e ricerca Sa osservare, descrivere e rappresentare Sa strutturare lo spazio Si orienta nel tempo, in relazione alle proprie esperienze Sa trovare soluzioni e strategie di azione Note …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 53 VOTO PERCENTUALE GIUDIZIO DESCRIZIONE Obiettivo pienamente raggiunto con sicurezza ed autonomia 10 100 ECCELLENTE 9 90 – 99 OTTIMO Obiettivo pienamente raggiunto 8 80 – 89 DISTINTO Obiettivo raggiunto 7 70 – 79 BUONO 6 60 – 69 SUFFICIENTE 54 Obiettivo complessivamente raggiunto Obiettivo raggiunto nelle sue linee essenziali Scuola primaria e Scuola secondaria di 1°grado VALUTAZIONE SOMMATIVA INTERMEDIA E FINALE La valutazione, ultimo atto del controllo, prende in esame il possesso di conoscenze e di abilità, registra il progresso maturato rispetto alla situazione di partenza e comporta una scelta, una decisione ed un margine di discrezionalità. Si perviene alla formulazione della valutazione attraverso: Progressi nell’apprendimento in termini di “saper e saper fare” rispetto ai livelli di partenza e alle reali possibilità dell’alunno; Impegno, interesse e partecipazione alla vita scolastica; Crescita globale della personalità dell’alunno; Condizionamenti socio-ambientali e psicofisici; Valorizzazione degli aspetti positivi, anche se minimi. Osservazione sistematica degli alunni nel contesto dell'attività didattica; Conversazioni; Prove orali; Prove scritte di vario genere; Libere elaborazioni, ricerche, ecc. I risultati della misurazione delle prove sono riportati sul registro personale. Nella comunicazione agli alunni e alle famiglie si usano le indicazioni delle tabelle precedentemente riportate. 55 Scuola primaria e Scuola secondaria di 1°grado INDICATORI PER LA FORMULAZIONE DELLA VALUTAZIONE GLOBALE QUADRIMESTRALE Sono stati mantenuti gli indicatori proposti dalla Commissione valutazione e apportate le seguenti modifiche evidenziate in grassetto: aspetti relazionali: 10m: L'alunno si relaziona positivamente sia con i compagni sia con gli adulti; 10f: L'alunna si relaziona positivamente sia con i compagni sia con gli adulti; 9m : L'alunno si relaziona in modo generalmente positivo sia con i pari sia con gli adulti; 8m: L'alunno predilige relazionarsi con un gruppo ristretto di compagni; 8F: L'alunna predilige relazionarsi con un gruppo ristretto di compagni; 7m: L'alunno ricerca/predilige il rapporto con gli adulti; 7f: L'alunna ricerca/predilige il rapporto con gli adulti; 6m: L'alunno non sempre si relaziona positivamente con i compagni; 6f: L'alunna non sempre si relaziona positivamente con i compagni; 5m: L'alunno non sempre si relaziona positivamente con gli adulti; 5f: L'alunna non sempre si relaziona positivamente con gli adulti; 4m: L'alunno non sempre si relaziona positivamente sia con i compagni sia con gli adulti; 4f: L'alunna non sempre si relaziona positivamente sia con i compagni sia con gli adulti; 3m: L'alunno dimostra indifferenza verso alcuni/molti compagni; 3f: L'alunna dimostra indifferenza verso alcuni/molti compagni; 2m: L'alunno tende ad escludere alcuni compagni; 2f: L'alunna tende ad escludere alcuni compagni; 1mf: altro. Impegno e costanza: 10m=(l’alunno) dimostra impegno costante e produttivo nell’esecuzione delle attività, 10f =(l’alunna) dimostra impegno costante e produttivo nell’esecuzione delle attività, 9m = (l’alunno) dimostra impegno costante nell’esecuzione delle attività, 9f = (l’alunna) dimostra impegno costante nell’esecuzione delle attività, 8m = l’impegno dimostrato (dall’alunno) è generalmente costante, 8f = l’impegno dimostrato (dall'alunna) è generalmente costante, 56 7m = l’impegno dimostrato (dall’alunno) è quasi sempre costante, 7f = l’impegno dimostrato (dall’alunna) è quasi sempre costante 6m = l’impegno dimostrato (dall’alunno) è sufficiente ma necessita di rinforzi e sollecitazioni, 6f = l’impegno dimostrato (dall’alunna) è sufficiente ma necessita di rinforzi e sollecitazioni, 5 m = l’impegno e la costanza dimostrati (dall’alunno) sono discontinui, 5 f = l’impegno e la costanza dimostrati (dall’alunna) sono discontinui, 4 m = l’impegno nell’esecuzione delle attività dimostrato (dall’alunno) è scarso, 4 f = l’impegno nell’esecuzione delle attività dimostrato (dall’alunna) è scarso, 3m/f= altro, specificare Partecipazione ed interesse 10 = (l’alunno) opera con dinamismo, spontaneità, dimostra interesse costante e partecipazione costruttiva; 9 = (l’alunno) partecipa alle attività proposte e dimostra interesse costante,; 8 = la partecipazione alle attività e l’interesse sono discreti, 7 = l’interesse e la partecipazione sono adeguati/positivi, 6 = (l’alunno) segue generalmente le attività dimostrando interesse e partecipazione verso la maggior parte delle attività proposte, 5 = (l’alunno) si distrae, dimostra poca concentrazione ed interesse partecipando solo se sollecitato e nelle discipline a lui congeniali, 5f= (l’alunna) si distrae, dimostra poca concentrazione ed interesse partecipando solo se sollecitata e nelle discipline a lui congeniali, 4 = (l’alunno) si distrae continuamente, non dimostra interesse per le attività e si limita a rispondere solo se sollecitato. 3= altro, specificare Organizzazione del materiale ed autonomia 10 = (l’alunno) Lavora in modo pienamente autonomo, produttivo, ordinato e funzionale alle richieste, 9 = (l’alunno) Lavora in modo autonomo, ordinato e funzionale alle richieste, 8 = (l’alunno) Lavora in modo generalmente autonomo e ordinato, 7 = (l’alunno) Lavora in modo abbastanza autonomo e quasi sempre ordinato, 6 m = (l’alunno) E’ quasi sempre autonomo e/ma richiede sostegno per operare con funzionalità, 6f= E’ quasi sempre autonoma e/ma richiede sostegno per operare con funzionalità, 5 m= (l’alunno) Non sempre è autonomo, deve essere seguito nell’esecuzione delle 57 attività e non sempre cura l’ordine nel proprio lavoro, 5f=Non sempre è autonoma, deve essere seguita nell’esecuzione delle attività, non sempre cura l’ordine nel proprio lavoro, 4 m = (l’alunno) Non è autonomo, è disordinato e non sa organizzarsi nell’utilizzo del materiale scolastico, 4f= Non è autonoma, è disordinata enon sa organizzarsi nell’utilizzo del materiale scolastico, 3= altro, specificare Creatività, originalità e pensiero critico 10 = dimostra creatività, originalità di pensiero e capacità di rielaborazione critica. 9 = dimostra creatività e originalità di pensiero. 8 = esegue le procedure con sicurezza dimostrando discrete capacità creative. 7 = esegue le procedure dimostrando sufficiente originalità di pensiero. 6 = esegue le procedure correttamente ma in modo meccanico. 5 = esegue /le procedure solo in situazioni al lui note e/o con il sostegno dell’insegnante. 4 = non è in grado di eseguire le procedure in modo autonomo. 3 = altro, specificare. Percorso personale 10 = Ha fatto progressi rilevanti in tutti gli ambiti. 9 = Ha fatto apprezzabili progressi in quasi tutti gli ambiti. 8 = Ha fatto progressi più che accettabili in molte discipline. 7 = Ha fatto progressi accettabili in alcune discipline. 6 = Ha fatto progressi accettabili ma al di sotto delle sue potenzialità. 5 = Ha fatto pochi progressi. 4 = Non ha fatto progressi o ha fatto progressi scarsi. 3= altro, specificare. 58 INDICATORI PER LA FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO SUL COMPORTAMENTO. Per la valutazione del comportamento, sia è deciso di utilizzare l' aggettivazione partendo dall'ottimo e non dall'eccellente escludendo la mediocrità (5) perché quest'ultimo profilo si è ritenuto non adatto alla scuola primaria ma più vicino come profilo all'età e a dei comportamenti attuabili dagli alunni della scuola secondaria di primo grado. Si fa inoltre presente che, nel giudizio globale, sarà declinata l'aggettivazione utilizzata nel comportamento utilizzando i seguenti profili : OTTIMO/ 10: l’alunno/a assume con consapevolezza un comportamento rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica, dimostrando di avere interiorizzato tali regole praticandole in piena autonomia anche in situazioni non strutturate. Dimostra consapevolezza continua del proprio dovere in ordine alla precisione, all’autonomia ed alla puntualità richieste in tutti gli ambiti. DISTINTO /9: l’alunno/a assume un comportamento corretto e rispettoso delle norme che regolano la vita scolastica ma, non avendone pienamente interiorizzato il valore, percepisce tali regole come imposte. In situazioni meno strutturate può talvolta essere necessario il richiamo al quale non si sottrae. Dimostra con continuità il proprio dovere pur vivendolo senza la piena consapevolezza della sua necessità per lo svolgimento del proprio lavoro. BUONO/8 : l’alunno/a non avendo interiorizzato il significato e la necessità delle regole per la vita scolastica, non sempre assume un comportamento corretto verso persone e cose ma è sensibile al richiami sia verbali sia scritti e si impegna a modificare il suo atteggiamento. La mancata interiorizzazione del senso del dovere lo/a porta ad essere poco puntuale ed attento/a. Ciò comporta spesso distrazioni che determinano frequenti richiami anche scritti. DISCRETO/7 : l’alunno/a non sempre riconosce l’importanza delle regole della vita scolastica pertanto assume un comportamento poco rispettoso nei confronti di persone e cose. Non ha ancora maturato la consapevolezza del proprio dovere e spesso va richiamato/a allo svolgimento delle attività sia a scuola che a casa. SUFFICIENTE/6 : l’alunno/a non dà importanza alle norme della vita scolastica assumendo comportamenti irrispettosi nei confronti di persone e cose che si reiterano nonostante la comunicazione alla famiglia e i continui richiami scritti ai genitori. 59 Dimostra mancanza di impegno in molte attività e nello svolgimento del proprio dovere. NON SUFFICIENTE/ 5: (solo per la secondaria) l’alunno/a non dà importanza alle norme della vita scolastica assumendo comportamenti molto irrispettosi nei confronti di persone e cose che si reiterano nonostante la comunicazione alla famiglia e i continui richiami scritti ai genitori che vengono anche convocati dal cdc. I gesti gravi denunciano atteggiamenti di arroganza e l’alunno/a non dimostra rincrescimento/pentimento per i comportamenti assunti. Dimostra mancanza di impegno in molte attività e nello svolgimento del proprio dovere. 60 Il rapporto tra la scuola e la famiglia viene definito come “interazione formativa” per sottolineare il carattere di reciprocità: la scuola collabora con la famiglia, e la famiglia chiede continuità e armonia nell’opera educativa nell’ambito di un patto formativo in cui ognuno svolge la propria peculiare funzione. Infatti la scuola è consapevole di non esaurire tutte le funzioni educative in quanto riconosce il ruolo della famiglia ma è altrettanto consapevole del proprio compito, che è innanzitutto quello di offrire ad ogni bambino e ad ogni ragazzo conoscenze aperte perché possano riflettere sul proprio percorso di apprendimento e maturare una propria identità. Proprio in questa prospettiva e sulla base di questo reciproco riconoscimento, il nostro Istituto pone attenzione al dialogo con le famiglie e alla loro partecipazione, quali condizioni irrinunciabili per realizzare il processo formativo in cui i bambini ed i ragazzi possano trovare un ambiente positivo per la loro crescita. I momenti di incontro prevedono: La partecipazione agli organi collegiali- Consigli di Classe-Consiglio d’Istituto Assemblee di sezione/interclasse/di classe Colloqui individuali informativi Incontri su problematiche educative. Incontro iniziale con i genitori dei bambini, nuovi iscritti, per una prima rilevazione d’informazioni utili necessaria all’elaborazione di un’immagine relazionale del bambino al di fuori del contesto scolastico (anamnesi familiare) Tre incontri all’anno con i rappresentanti di sezione Tre assemblee con i genitori di sezione o di plesso Colloqui individuali per condividere con i genitori lo sviluppo della personalità del bambino e per costruire, con gli stessi, un possibile itinerario per il superamento delle difficoltà Collaborazione dei genitori in occasioni di ricorrenze significative della scuola o del territorio 61 Assemblee di Classe : Si svolgono tre volte all’anno generalmente a classi parallele; sono gestite dal gruppo docente ( le insegnante di I.R.C. e L2 ruotano nei vari gruppi di appartenenza) e sono aperte a tutti i genitori degli alunni. Si aprono generalmente con una esposizione – illustrazione da parte degli insegnanti delle linee programmatiche e organizzative, relative alla gestione delle classi. Si dà ampio spazio alle discussioni in cui insegnanti e genitori si confrontano su tematiche che emergono ogni volta e si ricercano eventuali scelte operative comuni per chiarire, attuare strategie condivise e risolvere difficoltà. Colloqui individuali : In media si svolgono bimestralmente: partecipano contemporaneamente tutti gli insegnanti di classe con ogni genitore. Per quanto riguarda l’insegnante di I.R.C. e di L2, vi sono modalità diverse: i suddetti insegnanti sono a disposizione di tutti i genitori nelle giornate di colloquio, presso un’aula a parte. In caso di grosse e urgenti problematiche, si fa una convocazione straordinaria in tempi da stabilire. Consigli di Classe: si svolgono di norma a cadenza mensile con la presenza dei docenti (i docenti delle educazioni, di lingua straniera e di tecnologia ruotano nei vari consigli), sono aperti a tutti i genitori ai quali viene illustrata la situazione didattico-comportamentale degli allievi e vengono fornite loro informazioni riguardanti le uscite o le visite di istruzione. Colloqui individuali: si svolgono previa prenotazione, quindicinalmente, in mattinata dal lunedì al sabato, secondo la disponibilità oraria fornita da ogni docente all’inizio dell’anno scolastico. Colloqui generali: si svolgono due volte all’anno: nei mesi di novembre/aprile e febbraio/giugno in concomitanza con la consegna del documento di valutazione. In caso di necessità, i genitori possono contattare i docenti ed il Dirigente Scolastico e viceversa, previo avviso/appuntamento. 62 Si realizzano: o Scuole in rete per progetti educativo-didattici di vario genere come : sport a Scuola; progetto adolescenti:fumo, alcol e dintorni e Progetto di un POF sostenibile ispirato alla Carta della Terra. o Continuità tra gli ordini di scuola: l’esigenza di una continuità educativa, pur nel rispetto delle diverse tipologie e dei diversi livelli di insegnamento, assume una valenza fondamentale all’interno di un Istituto Comprensivo perché può e deve implementare e valorizzare le competenze già acquisite. Molteplici sono gli strumenti attraversi i quali vengono attivate forme di raccordo pedagogico-curricolare ed organizzativo: - La stesura di curricoli verticali - la realizzazione di attività di formazione comune tra docenti; - La presenza di una Commissione di docenti dei tre ordini con compiti di elaborazione, promozione e coordinamento di interventi di continuità formativa; - Scambio di informazioni fra i docenti per l’acquisizione di tutte le informazioni necessarie a garantire la continuità educativo-didattica e per formazione di classi eterogenee ma equilibrate; - Visita alla scuola Primaria effettuata dai bambini di 5 anni dell’Infanzia( nel mese di maggio-giugno) per sperimentare nuove attività, tempi ed organizzazione. - Visita alla scuola Secondaria effettuata dagli alunni delle classi quinte ( nel mese di maggio-giugno) affiancati, in forma di tutoraggio, dagli allievi delle classi prime per assistere a lezioni interattive guidate da docenti della Secondaria; _ Svolgimento di attività esperienziali condivise tra i vari ordini di scuola. - Il coordinamento dei sistemi di valutazione e costante monitoraggio sulla loro validità ed attendibilità; - I docenti della Secondaria di primo Grado, al termine degli studi, compilano, per ciascun alunno, una scheda d’informazione che certifica il grado di competenza raggiunto nelle singole discipline; - La raccolta e l’analisi dei dati sugli esiti della Prima Superiore degli alunni che hanno superato l’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione nel precedente anno scolastico. - Interventi specifici per gli alunni diversamente abili che prevedono l’assistenza del docente di sostegno , incontri con l’equipe psico-medico-pedagogica, con i genitori e i docenti. 63 Molte attività didattiche dell’Istituto sono svolte in collaborazione con Enti, Associazioni e Istituzioni del territorio comunale e/o provinciale: si tratta di iniziative preziose che contribuiscono a far crescere negli studenti, il senso di appartenenza, e nella comunità, la conoscenza e la condivisione delle proposte della scuola. Le uscite didattiche sul territorio vengono scelte in base a precisi obiettivi didattico-educativi per favorire negli studenti la progressiva capacità di leggere la realtà nei suoi molteplici aspetti e per approfondire conoscenze, saperi e linguaggi. Il nostro Istituto intrattiene rapporti con: L’Amministrazione Comunale per quanto attiene al servizio mensa, trasporto degli alunni, acquisto di materiale, manutenzione degli edifici e attuazione del Piano di Diritto allo Studio; ASL di Palazzolo per servizi di consulenza relativi sia agli aspetti di carattere neuro-psicologico degli alunni con disabilità che agli aspetti di prevenzione e di promozione di stili di vita salubri; Gruppi di Associazioni di volontariato e solidarietà locali ( AVIS, AIDO, AMBULANZA….); La biblioteca comunale; Gli oratori. Le visite guidate ed i viaggi d’istruzione sono esperienze di apprendimento che rientrano tra le attività integrative della scuola, devono essere programmati dai gruppi docenti e dai Consigli di classe o di interclasse e approvati dal Consiglio d’Istituto. Sono pertinenti ai percorsi di apprendimento affrontati durante l’anno scolastico rispetto ai quali costituiscono una forma di integrazione e approfondimento dalla irrinunciabile valenza educativa dello stimolo all’aggregazione e alla relazione. Hanno inoltre lo scopo di sensibilizzare gli alunni alla conoscenza, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale e ambientale nelle sue diverse manifestazioni e di educare ad un corretto godimento del patrimonio di storia, arte e natura quale bene insostituibile da trasmettere alle generazioni future. 1. Viaggi d’istruzione o di integrazione culturale. Sono effettuati in località della comunità europea per promuovere una migliore conoscenza del nostro paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali, folcloristici e possono essere di 2 o più giorni. 2. Visite guidate. Si effettuano nell’arco di una sola giornata, o dell’orario delle lezioni, anche in comuni diversi, presso aziende, mostre, musei, gallerie, località d’interesse storico-artistico, parchi naturali. 64 3. Viaggi connessi ad attività sportive. Sono finalizzati a garantire esperienze differenziate di vita ed attività sportive. Vi rientrano le escursioni, i campeggi, le settimane bianche, i campi scuola, la partecipazione a manifestazioni sportive. Il Consiglio d’Istituto, sulla base delle indicazioni del Collegio dei Docenti definisce i seguenti criteri generali da osservare e le procedure da seguire per la programmazione di tali attività: 4. I Consigli di Classe / Interclasse che intendono effettuare viaggi di cui ai punti 1, 2, e 3 devono presentare al Consiglio di Istituto entro fine ottobre: programma, obiettivi educativi e culturali, i nominativi dei docenti accompagnatori, già deliberati nella seduta del Consiglio di classe / Interclasse/intersezione. 5. I docenti accompagnatori di norma, 1 ogni 15 alunni e fino a 2 in presenza di alunni portatori di handicap, indicati dal Consiglio di classe/interclasse/intersezione tra i suoi membri, devono essere delle materie attinenti alle finalità del viaggio e/o insegnanti del gruppo docente e che abbiano dato disponibilità. 6. Per l’ effettuazione del viaggio deve essere assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni della classe. 7. La quota di partecipazione è a carico delle famiglie. Al fine di contenere la spesa, il viaggio deve essere programmato per il tempo strettamente necessario. Le eventuali gratuità saranno assegnate ai docenti accompagnatori. Eventuali indennità di missione dei docenti accompagnatori sono a carico del bilancio della scuola 8. Tutti i partecipanti al viaggio devono essere muniti di documenti di identificazione rilasciati dalla Scuola. 65 INDICE Parte I^ Organigramma dell’Istituto Pag. 2 Premessa Pag. 3 L’Istituto Comprensivo Pag. 4 Struttura organizzativa dell’Istituto Pag. 5 Il Territorio Pag. 10 La nostra identità ed i valori di indirizzo Pag. 11 Finalità educative e strategie Pag. 13 Scelte metodologiche Pag. 16 Scelte curricolari Pag. 17 Competenze trasversali Pag. 22 Obiettivi disciplinari Pag. 24 I progetti Pag. 25 Organizzazione della Scuola dell’Infanzia Pag. 29 Organizzazione della Scuola Primaria Pag. 32 Organizzazione della Scuola Secondaria di primo Grado Pag. 37 Integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Pag. 40 L’educazione interculturale Pag. 42 Valutazione Pag. 43 Rapporti scuola - famiglia Pag. 61 Rapporti scuola - territorio Pag. 64 “Conoscere e pensare non è arrivare a una verità assolutamente certa, è dialogare con l’incertezza“. Edgar Morin 67