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LEGGERE PER CRESCERE ED OPERARE
LEGGERE PER CRESCERE ED OPERARE Si promuove e si favorisce la LETTURA come strumento per CRESCERE ED OPERARE. Riteniamo che la lettura sia un’attività centrale nel processo di formazione del bambino e del ragazzo e che la lettura a voce alta, nella sua apparente semplicità contenga valenze legate a modelli di comunicazione positivi e affettivi che influiscono in modo rilevante sullo sviluppo emotivo del bambino, del ragazzo, dell’uomo. Noi operatori della scuola ben sappiamo quanto sia importante la lettura e come sia difficile promuoverla sia in seno all’ist ituzione scuola che altrove. Eppure, se ci riflettiamo, l’immagine di un adulto, un genitore, un nonno, che legge ad alta voce una storia, una favola, appartiene ad ognuno di noi. Il nostro primo approccio a questa attività è infatti veicolato da un adulto che ci ha fatto vivere storie diverse e straordinarie uscite dalle pagine di un libro. La lettura di una storia ad un bambino, molte ricerche lo dimostrano, aiuta il piccolo a sviluppare la sua personalità dai diversi punti di vista: Emotivo perché consente al bambino di esplorare le sue emozioni più intime in compagnia dell’adulto che è lì a rassicurarlo e a fornirgli le dovute spiegazioni. Cognitivo perché la lettura consente al bambino di esplorare il suo universo stimolando la sua fantasia e la sua creatività e curiosità verso il mondo che lo circonda. Linguistico perché la lettura stimola lo sviluppo del linguaggio e consente al piccolo lettore di arricchire il suo vocabolario e migliorare il suo lessico. Ma la lettura ha anche una valenza sociale in quanto, e gli studi lo dimostrano, i bambini abituati sin da piccoli alla lettura presentano un migliore rendimento scolastico. E infine, su un piano prettamente culturale, la lettura di una storia dal genitore al bambino si può configurare come un passaggio, una trasmissione di valori, di usi e tradizioni. Seppure se ne comprende la grande importanza, è sempre più difficile trovare oggi bambini che scelgono di leggere in maniera spontanea, essi preferiscono di più passare il loro tempo davanti alla televisione o giocando ad un videogame. E allora tocca alla scuola, tocca a noi, promuovere la lettura. Con il nostro progetto che prevede la lettura ad alta voce in classe vogliamo far appassionare tutti alle storie contenute nelle pagine di un libro, a quelle storie che prendono forma nella nostra fantasia in maniera dinamica e sempre diversa. Ma poi anche la disponibilità di libri in classe, l’esempio dell’adulto (la maestra, il professore, il genitore) che legge, l’abitudine a raccontare ciò che si legge possono essere buone strategie per appassionare e promuovere tali attività. Se leggere è importante per il bambino della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria, ancora di più lo è per il ragazzo della Scuola Secondaria di Primo Grado. Mettendo in atto l’attività di leggere si alimenta e promuove la riflessione sulla lettura stessa e su cosa la lettura e la scrittura abbiano rappresentato per i “grandi” che hanno fatto la storia del mondo. La scoperta della lettura porta alla scoperta degli scrittori, quelli buoni che mirano alla qualità delle opere e non tanto al profitto come oggi spesso accade. La Scuola può e deve aiutare i ragazzi a scoprire l’attività di leggere e i nostri docenti ricercano e sperimentano nuove strategie per appassionare alla lettura dei testi narrativi che permettono agli studenti di acquisire una metodologia di indagine della vita reale. Se come lettori siamo pronti e preparati ad accettare la finzione del testo narrativo come vera, anche nel solo tempo della lettura, si viene a creare una sospensione della realtà che ci permette di vivere le vicende del testo come reali, senza per questo perdere la coscienza del mondo che ci circonda. Insegnare a leggere un testo letterario in maniera critica e attenta è senz’altro compito della scuola, deve esserne un obiettivo forte. Essa deve abituare alla lettura globale per la comprensione generale dell’argomento, ma anche alla lettura esplorativa per la ricerca di informazioni e alla lettura analitica per la comprensione dettagliata del testo. La scuola deve ricercare le migliori prassi per motivare gli studenti ad apprezzare quel momento di incontro tra il proprio mondo e il mondo creato dallo scrittore che sempre esiste. La Scuola ha il dovere di suscitare l’interesse e la curiosità degli studenti se vuole contribuire al loro sviluppo cognitivo. E la lettura, l’importanza e la bellezza della lettura, devono essere trasmesse non tanto e non solo come attività di semplice ricreazione passiva ma come sviluppo della capacità di decostruzione (decodifica) e ricostruzione del testo in tutti i suoi aspetti: linguistici, sintattici e contenutistici. Come scuola di base possiamo e dobbiamo fare molto. La padronanza degli apprendimenti nella scuola primaria è legata in maniera diretta alla capacità di lettura. E questa capacità aiuta a farsi strada nella vita. Nel secolo scorso un giovane poteva trovare lavoro anche senza essere capace di leggere. Oggi non è più così. Lo sviluppo scientifico e tecnologico richiedono una sempre maggiore capacità di comprensione di ciò che si legge perché è indispensabile potersi sempre riciclare per essere in grado di cambiare lavoro quando ciò si rende indispensabile. E dunque la lettura si configura anche come condizione necessaria, ma ahimè!, non sufficiente per diventare competitivi in questo mondo caratterizzato da una certa precarietà e fragilità del mondo del lavoro. Di certo il saper leggere è una attività che si costruisce nel tempo e la scuola di base, la scuola primaria non può pensare di portare a termine questo lavoro. Si continua ad imparare a leggere durante tutto l’arco della scolarità e anche oltre perché si può leggere sempre meglio e si possono sempre leggere testi diversi, diversi generi. La Scuola di base deve però sentire su di se e assumersi la grande responsabilità di iniziare i giovani ai comportamenti culturali che alcuni bambini non hanno e non avranno la possibilità di sviluppare in seno alla famiglia. I bambini, i ragazzi e anche gli adulti che non sono mai entrati in una biblioteca ne sono intimiditi perché non comprendono i codici culturali che in essa si praticano. La scuola ha il compito di iniziare a questo ambiente dapprima facendo conoscere la biblioteca di istituto e poi le biblioteche esterne. E’ per questo che abbiamo istituito le biblioteche di classe, è per far questo che le curiamo e vogliamo farle crescere nei numeri e nei generi letterali proposti. Come Scuola coltiviamo la passione di promuovere la lettura e ci proponiamo di aderire a tutte le iniziative e attività interne ed esterne che vanno nella direzione di offrire ai nostri studenti tutti i mezzi possibili per far diventare loro cittadini capaci di muoversi con autonomia e responsabilità in questo mondo denso di incognite.