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PIRATERIA “Anche in Rete, lotta senza tregua” Intervista a Sabrina Castelluzzo, vice questore aggiunto della Polizia Postale. Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362/600464 - Fax 0362/600616 - E Mail: [email protected] - Periodico quindicinale - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI - Registrazione al Trib. di Milano n.536 del 12 agosto 1999 - Editore: Frimedia S.r.l. Direttore Responsabile: Angelo Frigerio - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’uff. post. di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. A pagina 16 ANNO 14 - N.10 - 31 LUGLIO 2012 - DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO PRIMO PIANO A pagina 12 Mi manda Picone... Siae: nell’occhio del ciclone le assunzioni di amici e parenti. FOCUS ON Rai Cinema rilancia il revenue sharing Sarà Alfabat, la società guidata da Piero Pisani, a monitorare il numero di noleggi. Il primo esperimento fissato per settembre. A pagina 14 LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE Mani in alto “Tex Willer” Grazie alla Guardia di Finanza, è stato chiuso il sito Italianshare. Contava oltre 300mila iscritti. E i cui dati erano sfruttati dal pirata che si nascondeva dietro la piattaforma. A pagina 6 L’EVENTO Alle pagine 10 e 11 AND THE WINNER IS... Grande successo per la settima edizione degli Home Entertainment Awards, i premi dell’eccellenza assegnati dal retail, e per la seconda edizione dei Retail Entertainment Awards, realizzati in collaborazione con Univideo. EDITORIALE Formidabili quegli anni di Angelo Frigerio Il ritorno del revenue sharing (vedi articolo a pagina 14) richiama alla memoria gli anni ruggenti del nostro settore. Eravamo nel 2003. Nel corso di una convention a Malta, l’allora amministratore delegato di Blockbuster, Paolo Penati presentò il progetto Revenue Sharing. La formula riprendeva un format già utilizzato negli States. In pratica le major cedevano alla catena le loro cassette e/o Dvd a un prezzo “politico”. Blockbuster poi, in funzione dei noleggi, ridistribuiva loro i guadagni. Un meccanismo ben congegnato. Che permetteva una profondità di copia non indifferente. Occorreva però una gestione informatizzata di tutto il business. In modo da monitorare con certezza tutte le transazioni. Fattore questo che toglieva ogni spazio alle videoteche indipendenti. Incapaci allora di gestire un servizio così complesso. Molte furono le prese di posizione contro questa formula. Gli indipendenti vedevano nel revenue sharing una forma di privilegio nei confronti di Blockbuster. Non solo, temevano la concorrenza parallela di alcu- ne strutture (leggi franchising) che avrebbero potuto utilizzare i benefici derivanti dalla loro appartenenza alla catena per “servire” in parallelo alcuni amici indipendenti. Cosa che puntualmente avvenne. Ma si trattava di casi isolati. E la polemica si smorzò in poco tempo. Erano anni d’oro. Con le vendite e i noleggi di Dvd che crescevano a doppia cifra di anno in anno. Oggi sappiamo tutti com’è la situazione. C’è ancora la doppia cifra. Ma davanti c’è il segno meno. Le vendite ristagnano e le chiusure delle videoteche ormai non si contano più. Ben venga dunque uno strumento per il rilancio del settore. Difficile dire quali saranno i risultati concreti di tale operazione. Rimane un dato: fra il piangersi addosso e il tentare nuove (o vecchie) soluzioni, meglio la seconda ipotesi. Un plauso dunque a Mauro Pezzali e al suo team di Rai Cinema. Tutto si può dire ma una cosa è certa: il coraggio e la passione per questo settore non gli mancano. [email protected] I NOSTRI SERVIZI ONLINE VIDEOCLUB DAY ONE BORSINO www.mediastoreitalia.it Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore Editoriale: RICCARDO COLLETTI Editore: Frimedia S.r.l. Ufficio di Roma: ANDREA MARINO 349/2554717 Stampa: Ingraph - Seregno (MB) pagina 2 Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23, 20821 Meda (MB) +Tel. 0362/600464 - Fax 0362/600616 [email protected] - www.mediastoreitalia.it Periodico quindicinale Anno 14 - n.10 - 31 Luglio 2012 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI Registrazione al Tribunale di Milano n. 536 del 12 agosto 1999. Una copia 1,00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge numero 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Frimedia srl. Responsabile dati: Riccardo Colletti, Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) La rivista è stata chiusa in redazione il 16 luglio Mediastore Italia – n°10 - 31 Luglio 2012 News Italia “Teletubbies” in uscita ad agosto per Dnc Entertainment Mario Vacca entra a far parte di Koch Media In Blu-ray otto classici horror targati Universal Pictures Univideo: due volti nuovi nel consiglio d’amministrazione In uscita per Dnc Entertainment i Dvd dei Teletubbies, i simpatici pupazzi amati dai bambini. Due i titoli proposti: I Teletubbies e il tubby budino e I Teletubbies e la palla. I Dvd, in vendita dal 24 ottobre, sono dedicati soprattutto ai bambini in età prescolare. Il programma, infatti, oltre ad offrire più di un’ora di divertimento, stimola le capacità di osservazione ed ascolto. Il primo titolo racconta la storia dei Teletubbies che scoprono tante cose sul numero 4. Nel secondo imparano a fare musica insieme ad alcuni bambini di Taiwan. Mario Vacca entra in Koch Media, azienda europea leader nella produzione e distribuzione di intrattenimento digitale, in qualità di Trade Marketing Coordinator. Mario Vacca ha lavorato, in precedenza, come product manager in Ea e in Leader. E anche, per diversi anni, in qualità di brand manager per diversi anni in Namco Bandai. Umberto Bettini, Country Manager di Koch Media ha commentato: “Mario è una persona di grande esperienza. E’ una risorsa fondamentale nell’evoluzione che la società sta vivendo e nella possibilità di offrire un approccio coordinato alle attività declinate sui punti vendita”. Per la prima volta in versione Blu-ray Disc otto classici dell’orrore. E’ la proposta di Universal Pictures per festeggiare il centesimo anniversario della major. Il box set, intitolato ‘Universal classic monster: the essential collection’ contiene: Dracula (del 1931), Frankenstein (1931), La Mummia (1932), L’Uomo Invisibile (1933), La Moglie di Frankenstein (1935), L’Uomo Lupo (1941), Il Fantasma dell’Opera (1943) e Il Mostro della Laguna Nera (1954). Non solo: il cofanetto offre 12 ore di contenuti speciali e un libretto da collezione con locandine e foto originali. Due nuovi ingressi nel consiglio direttivo di Univideo. Si tratta di Mauro Pezzali, Rai Cinema/01 Distribution e Eloisa Ghilardotti, di Mondadori. All’oggi, il consiglio è così composto: Roberto Guerrazzi, presidente, Gian Maria Donà delle Rose di 20th Century Fox e Luciana Migliavacca di Medusa Video come vice presidenti, Gianluca Curti (Minerva Pictures), Lorenzo Ferrari Ardicini (CGHV.); Stephen Foulser (Walt Disney I.); Eloisa Ghilardotti (Mondadori); David Moscato (Universal); Roberto Paris (Sony Pictures H.E.); Mauro Pezzali (Rai Cinema);Aldo Pozzoli (Pozzoli); Stefano Scauri (Warner Bros Ent. I.); Mario Tramontin (De Agostini); Egidio Viggiani (Eagle Pictures). Film gratis in streaming con “Panorama” “Red”: il nuovo format lanciato da Feltrinelli 20th Century Fox HE: “Io Robot” torna a rivivere in 3D Un film in streaming gratis. E’ questa la promozione che lancia dal 5 luglio Panorama, la rivista di Giorgio Mulé. Infatti, i lettori e gli abbonati alla rivista, potranno guardare un film online gratis, a scelta fra i seguenti titoli: Amarcord, Blood Diamond, Harry Potter e il Principe mezzosangue, Il curioso caso di Benjamin Button, La fabbrica di cioccolato, L’ultimo samurai, Ocean’s Eleven, Ogni maledetta domenica (Director’s Cut), Quei bravi ragazzi e Scrivimi una canzone. Per poter guardare il film occorre il codice su un tagliando all’interno del giornale. Questo consente l’accesso a una visione. Il film può essere riguardato nell’arco delle 48 ore seguenti. Il link su cui è possibile effettuare l’operazione è www.stream4you.panorama.it. Questa nuova proposta, si inserisce all’interno dell’iniziativa “Nuovo Cinema Panorama”. La rivista, infatti, è da sempre molto legata al mondo del cinema e ha sempre proposto molte novità per gli amanti del genere, promuovendo uscite di Dvd e Blu-ray in offerta. “Red: Read, Eat, Dream”. Si tratta del nuovo format lanciato da Feltrinelli nella capitale. E consiste in un punto vendita che abbina l’amore per la gastronomia a quello per la cultura. L’obiettivo è fare della libreria un luogo di incontro e socializzazione. Come ha dichiarato Stefano Sardo (foto), amministratore delegato di Feltrinelli, le parole d’ordine sono “selezione e coinvolgimento”. Il nuovo punto vendita, che si colloca nei locali che ospitavano lo storico negozio Ricordi di via del Corso, ha una superficie di 650 mq. Le prossime aperture sono previste, entro il 2013, a Parma, Milano, Firenze e Bologna. Il grande successo cinematografico del 2004, Io Robot, interpretato da Will Smith e Bridget Moynahan, sarà disponibile per la prima volta nel formato BD 3D, a partire dal 24 ottobre e distribuito da 20thCentury Fox HE. Per i fan più appassionati, questo nuovo e rivoluzionario Blu-ray 3D sarà inoltre disponibile nell’esclusiva Edizione Limitata “Testa di Sonny” che include, oltre al 3D, il Blu-ray 2D e un disco Dvd con moltissimi contenuti speciali. pagina 4 Mediastore Italia – n°10 - 31 Luglio 2012 News Italia Sony Pictures HE: arriva il terzo capitolo di “Men in Black” Le novità firmate CG Home Video Men in Black III, il terzo capitolo degli agenti spaziali J e K sarà disponibile in home video a partire dal 26 settembre per Sony Pictures HE. Il film sarà sul mercato in versione Dvd, Blu-ray e Blu-ray 3D. La pellicola, girata da Barry Sonnenfeld, racconta le avventure di J, interpretato da Will Smith, che deve salvare il collega K (Tommy Lee Jones) dalle mire dell’alieno boglodito Boris. L’extra terrestre, infatti, è fuggito da una prigione di massima sicurezza per vendicarsi dell’agente e conquistare la Terra. J dovrà tornare indietro nel tempo, nel 1969, e avere a che fare con un giovane agente K, interpretato da Josh Brolin. Questo viaggio nel passato gli permetterà di scoprire che molte celebrità dell’epoca sono monitorate in segreto dal quartier generale. Non solo: J capirà le ragioni della sua profonda amicizia con K. Il film, oltre a numerosi effetti speciali, vanta nomi d’eccezione con Emma Thompson che affianca i protagonisti e Steven Spielberg che firma la produzione esecutiva. Sarà Disponibile dal prossimo 25 settembre in Dvd e in alta definizione Blu- Ray Disc Fandango Home Entertainment Diaz di Daniele Vicari. Tra le altre novità firmate CG Home Video segnaliamo anche il film di Ann Hui A simple life e il francese 17 Ragazze di Delphine e Muriel Coulin. La programmazione dei film distribuiti da CG Home Video tra fine agosto e settembre si presenta ricca di grandi titoli novità e cult editati per la prima volta. La nuova etichetta Eye Divsion propone L’uomo di Londra di Bèla Tar e Agnes Hranitzky e Il vergine di Jerzy Skolimowski (per la prima volta in Italia). Tanti anche titoli proposti in Blu-ray, tra cui Cul de Sac di Roman Polanski e Il Barone Rosso di Roger Corman per l’etichetta Pulp Video. E ancora Underground di Emir Kusturica (Lucky Red), Zatoichi di Takeshi Kitano e Connected di Benny Chun (Far East Film), che vanno ad aggiungersi all’attesissimo recupero del capolavoro di Roberto Rossellini Germania anno zero. Tra le novità Fandango, oltre al BD di Diaz, anche Gli sfiorati di Matteo Rovere in alta definizione. Tutti i film in BD saranno disponibili anche in Dvd. Filcams – Cgil: “Preoccupati per la sorte incerta dei dipendenti Fnac” Guardia di Finanza: bilancio sulla pirateria Il Nuovo Imaie ad Arezzo Wave Futuro incerto per Fnac Italia. Così specifica una nota del sindacato Filcams – Cgil: “Il 6 luglio scorso una delegazione, composta dalle Organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Nazionali e territoriali e i rappresentanti sindacali aziendali, ha incontrato la direzione aziendale rappresentata da Elena Giordano, dell’ufficio risorse umane, e Christophe Deshayes, a.d. di Fnac Italia. L’azienda ha confermato di non avere nessuna novità in merito al futuro di Fnac in Italia: il gruppo sta investendo in tutta Europa per affrontare la crisi e pertanto non ha risorse per finanziare i Paesi in perdita, come l’Italia. Nel confermare la scadenza del 31 dicembre prossimo, come limite massimo entro cui prendere una decisione sul futuro di Fnac Italia, l’azienda auspica un’offerta commerciale che permetta il proseguimento dell’attività, in caso contrario si cercherà di minimizzare l’impatto sociale”. Il sindacato, inoltre, “esprime forte preoccupazione per l’incertezza di prospettive, che a più di 6 mesi dall’annuncio di Alexandre Bompard, direttore generale Fnac, non ha ancora trovato risposte. E si riserva di attivare iniziative volte alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e della Casa Madre sulla difficile situazione che stanno vivendo le lavoratrici e i lavoratori di Fnac Italia”. Cesare Forte, colonnello della Guardia di Finanza, espone il bilancio della lotta alla pirateria in occasione di un convegno durante il Global Music Summer Summit, l’evento organizzato dalla Mational Recording Academy e da Siae. Cesare Forte ha dichiarato che, lo scorso anno, sono stati sequestrati due milioni di Dvd, 60.700 pc e hard disk e 800mila file audio e video. Secondo il colonnello: “I primi sei mesi del 2012 hanno fatto registrare un significativo incremento dei sequestri nel settore dell’audiovideo, sia come film che come musica, e videogiochi, questi ultimi in fortissimo aumento.” All’interno del tour promosso per far conoscere l’ente, dopo Roma, Napoli, Bari e Milano, il Nuovo Imaie, l’istituto che rappresenta gli Artisti Interpreti o Esecutori, ha fatto tappa anche ad Arezzo Wave. Dove, in un incontro presso il bar Bistrò, sono state presentate tutte le attività svolte dall’Ente ai musicisti, ai gruppi e alle band interessate. All’incontro erano presenti anche il presidente del Nuovo Imaie, Andrea Micciché (foto), e il direttore generale, Maila Sansaini. Mediastore Italia – n°10 - 31 Luglio 2012 pagina 5 ZOOM CLASSIFICHE SCATTANO LE MANETTE PER IL PROPRIETARIO DI ITALIANSHARE Mani in alto “Tex Willer” Grazie alla Guardia di Finanza, è stato chiuso il sito illegale. Contava oltre 300 mila iscritti. E i cui dati erano sfruttati dal pirata che si nascondeva dietro la piattaforma. Scattano le manette per “Tex Willer”. Il proprietario del network di siti facente capo a Italianshare è stato infatti arrestato dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare disposta dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania (Salerno). Dietro al nickname ispirato dall’eroe dei fumetti si nascondeva P.G., quarantanovenne originario di Napoli e residente ad Agropoli, che controllava un sistema di cinque siti da cui transitavano i 300mila utenti iscritti, per una media mensile di 550mila accessi a 31.402 opere coperte da diritto d’autore poste illecitamente in condivisione. Già nel novembre del 2011 Italianshare era stato messo sotto sequestro. Sono scattate, allora, le indagini relative al modello di business perseguito da “Tex Willer”. Il quale, una volta acquisiti gli estremi degli utenti registrati, li girava a imprese operanti nel settore pubblicitario. Trasmetteva così senza aver alcun consenso ai fini del trattamento dati e della tutela della normativa sulla privacy i dati che gli venivano forniti in sede di registrazione dagli utenti, a partire da email e indirizzo IP. A chi accedeva a Italianshare metteva a disposizione download, streaming e collegamenti alle piattaforme di Peer to Peer di Film, serie Tv, cartoon, videogame, libri, riviste, musica, software. Il sistema gli aveva reso complessivamente 37 mila euro, pagati dalle imprese acquirenti dei dati, che poi inviavano ai nomi forniti comunicazioni, test e banner pubblicitari. Al contrario di altri siti pirata, Italianshare non sfruttava cioè il modello più semplice, quello della vendita di spazi pubblicitari. Il paradosso è che lo stesso “Tex”, alcune settimane dopo il sequestro della piattaforma che controllava, aveva scritto al magazine elettronico “Punto Informatico” per spiegare la sua posizione. A rileggerle alla luce dell’arresto, le sue dichiarazioni fanno riflettere, perché suonano come un falso costruito probabilmente per sviare gli inquirenti. Si legge, infatti, in un passo: “Permettetemi di ringra- pagina 6 ziare tutti i Finanzieri, con in testa il comandante della compagnia di Agropoli, che hanno svolto in maniera eccelsa il loro lavoro. Ma soprattutto, resisi conto che non avevano a che fare con un delinquente, si sono comportati veramente da amici”. Oggi, dopo la conclusione delle indagini, è emerso che Italianshare non si limitava a mettere a disposizione degli utenti indirizzi che rimandavano a file protetti dal diritto d’autore o a incassare piccoli proventi legati a qualche inserzione, ma utilizzava in maniera del tutto impropria e illegale le informazioni carpite agli utenti. E questo nonostante il suo titolare abbia raccontato delle due perquisizioni da parte della Finanza come di un atto discriminatorio rispetto a siti che opererebbero a suo dire con presupposti simili. “Perché Italianshare è considerata illegale? Risposta: perché indicizza file. Anche Google, Yahoo, Virgilio e altri motori di ricerca indicizzano file. Perché loro sono legali? Perché non lo fanno accuratamente, ma genericamente. Italianshare, invece, fornisce delle informazioni precise”. Queste e altre tesi farneticanti “Tex” dice di averle ricavate dalle conversazioni con gli agenti della Gdf che sono andati a prelevare i file incriminati dal suo computer. “Punto Informatico” poteva anche pubblicarle, anteponendovi però una nota redazionale in cui venisse ricordata la differenza tra Google e Italianshare. Ora che Tex probabilmente ha rivisto la sua posizione in merito agli “amici” dei finanzieri di Agropoli, sarebbe magari il caso che un magazine influente come “Punto Informatico”, ancorché portatore di posizioni eterodosse sul diritto d’autore, operasse un distinguo tra posizioni libertarie e aperture di credito a personaggi prima indagati e ora addirittura arrestati. Che non ci sembra incarnino gli opinion maker più credibili a cui affidare il dibattito in merito ai modelli di tutela della proprietà intellettuale in Rete: in casi come quello della lettera di Tex Willer, il falso ideologico è dietro l’angolo. Andrea Dusio home video noleggio Titolo in Dvd Casa di distribuzione Data di uscita 1 Safehouse - Nessuno è al sicuro Universal Pictures 20/06/2012 2 Benvenuti al Nord Medusa Film 06/06/2012 3 John Carter The Walt Disney C. Italia 06/06/2012 4 Underworld - Il risveglio Sony Pictures HE 25/05/2012 5 Viaggio nell’isola misteriosa Warner HV 08/06/2012 6 John Carter The Walt Disney C. Italia 06/06/2012 7 Posti in piedi in paradiso Filmauro 04/07/2012 8 The woman in black Eagle Pictures 04/07/2012 9 Sherlock Holmes - Gioco di ombre Warner HV 18/04/2012 10 Mission Impossible - Protocollo fantasma Universal Pictures 16/05/2012 11 Finalmente la felicità Medusa Film 27/04/2012 12 Jack & Jill Sony Pictures HE 20/06/2012 13 Immaturi-Il viaggio Medusa Film 23/05/2012 14 Knockout-Resa dei conti Moviemax 06/06/2012 15 Wrecked 01 Distribution 04/07/2012 16 L’altra faccia del diavolo Universal Pictures 04/07/2012 17 Hugo Cabret 01 Distribution 06/06/2012 18 La talpa Medusa Film 20/06/2012 19 Intruders Universal Pictures 13/06/2012 20 1921 - Il mistero di Rookford Eagle Pictures 28/03/2012 21 I spit on your grave Koch Media 18/04/2012 22 Millennium - Uomini che odiano le donne Sony Pictures HE 23/05/2012 23 La verità nascosta Moviemax 23/05/2012 24 Paradiso amaro 20th Century Fox HE 13/06/2012 25 Paranormal Experience Moviemax 25/07/2012 Fonte: Settimana dal 02.07.2012 al 08.07.2012 Titolo in Dvd home video vendita Casa di distribuzione Data di uscita 1 Underworld-Il risveglio Sony Pictures HE 04/07/2012 2 Safe House Universal Pictures 04/07/2012 3 Viaggio nell’isola misteriosa Warner HV 13/06/2012 4 John Carter The Walt Disney C. Italia 06/06/2012 5 Sherlock Holmes-Gioco di ombre Warner HV 09/05/2012 6 Acab 01 Distribution 04/07/2012 7 Mission Impossible - Protocollo Fantasma Universal Pictures 23/05/2012 8 Breaking Down-Parte 1 Eagle Pictures 01/03/2012 9 The iron lady 01 Distribution 04/07/2012 Eagle Pictures 04/07/2012 10 40 carati Classifica settimanale dei titoli più venduti a valore, relativa ai supporti (Dvd e Blu-ray) aggregati, elaborata dall’Ufficio Studi Univideo su dati GfK della settimana dal 2 all’8 luglio. Dna Eureka, un’opera firmata Aoyama Shinji Sarà disponibile da settembre il Dvd del film Eureka, un film diretto da Aoyama Shinji ed interpretato da Yakusho Kôji e Miyazaki Aoi, e distribuito in home video da Dna. Un autista di un pullman, Makoto, interpretato magistralmente da Koji Yakusho, noto attore di film samuraici, e due fratelli adolescenti, Kozue interpretata da una giovanissima Aoi Miyazaki, e Naoki sono gli unici sopravvissuti alle gesta di un folle che sequestra un autobus di linea. Vittime due volte, una prima a causa della sofferenza patita, un’altra per avere una vita per sempre segnata da questo evento, il film riesce in maniera magistrale a narrare i cambiamenti, le difficoltà d’integrazione e la sofferenza nell’accettare quello che è avvenuto. Shinji Aoyama è un regista di matrice underground estremamente apprezzato dai festival internazionali per la sua capacità di narrare l’intimità del dolore. Riscosse un notevole successo agli albori della sua carriera a Cannes grazie a questo film empaticamente forte sul post trauma causato da un evento violento. E’ entrato nel mondo del cinema molto giovane, appena terminata l’università. Successivamente ha lavorato come aiuto regista di Kurosawa Kiyoshi, Fridrik Thor Fridriksson e Daniel Schmid. Ha realizzato dodici lungometraggi presentati nei principali festival internazionali, ottenendo importanti riscontri di critica e premi prestigiosi a Cannes e Singapore. Quasi tutti i suoi lavori sono passati, in varie sezioni, al Torino Film Festival. Tra le sue opere di maggior rilievo: Tokyo Kouen, Sad Vacation e Eureka. Mediastore Italia – n°10 - 31 Luglio 2012 ZOOM News Esteri Usa: DreamWorks con Sony in America e Fox in Europa? Los Angeles. Secondo un’indiscrezione diffusa dal Los Angeles Times, DreamWorks Animation starebbe studiando la possibilità di affidare la propria distribuzione a Sony Pictures negli Stati Uniti e a 20th Century Fox HE negli altri territori. Ricordiamo in tal senso che l’accordo esistente con Paramount Pictures, che assegnava al “Gigante” una revenue dell’8% sia per quanto riguarda la distribuzione in sala che per quella in home video, giunge a termine quest’anno. Non è escluso che, a fronte di una rinegoziazione dell’accordo, Paramount riesca a strappare il rinnovo della partnership. Regno Unito: crescita modesta per l’Lcd nel 2012 Londra. Le vendite a livello mondiale di Tv Lcd cresceranno a ritmo rallentato nel 2012. Ad affermarlo è un forecast realizzato da Npd Group, secondo cui il totale mercato Tv potrebbe anche far segnare a fine anno una flessione rispetto al 2011. Le previsioni meno ottimiste parlano infatti di una flessione anno su anno dell’1,4%, mentre il segmento Lcd dovrebbe comunque crescere del 5%, un po’ meno dunque del 7% messo a segno nel 2011. Un elemento che contribuisce alla contrazione della crescita è la diminuzione del prezzo medio, che quest’ anno comunque è calato solo del 4%, contro il 6% del 2011 e addirittura il 10% di erosione del 2011. Le crescite più sensibili si registrano in territori quali Cina, America Latina, Europa dell’Est, Medio Oriente e Africa, che in media arriveranno a un tasso di crescita anno su anno dell’8%, comunque inferiore ai due digit. A fine 2012 i televisori Lcd rappresenteranno circa l’88% del parco Tv a livello mondiale, contro l’82% del 2011. La proiezione è di arrivare in tal senso al 97% entro il 2015. Il dato in questione è anche legato al declino dell’appeal del Plasma Tv, che ha subito nel 2011 perdite sensibili di fatturato, legate a un posizionamento prezzo non competitivo. Francia: Google, la vittoria dei produttori musicali Parigi. Snep, Syndicat National de l’edition phonograpique, l’associazione che raggruppa i produttori musicali nazionali, vince la causa contro Google Inc e Google Francia. La Corte di Cassazione, infatti, ha stabilito che la funzione Google Suggest violerebbe la legge, in quanto fornisce all’utente, in seguito alla ricerca di un brano o di un artista, elenchi di siti illegali. Da sempre Snep ha chiesto l’intervento dell’autorità giudiziaria per rimuovere i link a siti pirata. E la Corte di Cassazione ha ora ribadito la decisione dell’Appello, indicando un’effettiva violazione dei diritti dei produttori. pagina 8 MERCATO UK Il video, driver dell’entertainment Una ricerca, commissionata dalla British Video Association, afferma che la vendita di film e Tv show in BD, Dvd e file digitali, rappresenta oggi la più consistente fonte di ricavo per le produzioni nel Regno Unito. Il segmento video da solo vale il 47% del fatturato 2011 sviluppato dal prodotto filmico. di Andrea Dusio La vendita di film e Tv show in BD, Dvd e file digitali rappresenta oggi la più consistente fonte di ricavo per le produzioni audiovisive nel Regno Unito. Lo afferma una ricerca commissionata dalla British Video Association. Il segmento video da solo vale infatti ben il 47% del fatturato sviluppato nel 2011 dal prodotto filmico. Il box office invece pesa per il 24% e lo sfruttamento televisivo il 29%. Per quanto riguarda il prodotto Tv, le percentuali cambiano, con il 66% legato al primo sfruttamento e il rimanente 34% all’audiovisivo. Valori diversi si registrano anche nel segmento kids, dove il video vale il 19%, contro il 70% della Tv tradizionale e l’11% del theatrical. Il report, che è stato curato da Oxford Economics, analizza anche i rapporti di forza esistente tra il sell e il rental all’interno dell’home video. La vendita del prodotto fisico incide per il 75,8% sul volume d’affari totale, mentre il noleggio del supporto vale l’11,9%, il digital rental l’8,2% e il digital retail il 4,2%. Se rapportati ai dati 2010, il noleggio tradizionale tiene, mentre la piccola erosione messa a segno dal formato digitale è a danno della vendita del supporto fisico. Che ha perso complessivamente due punti percentuali, in un quadro di sostanziale tenuta numerica del mercato. Nonostante i servizi Vod di Netflix, Hulu Plus e Amazon Prime, BD e Dvd continuano così a essere di gran lunga le fonti di più alta marginalità nel più evoluto dei mercati europei. Il report prende in esame in tal senso una serie di case history, di cui forse la più emblematica è il film-documentario Senna. Vincitore dei Bafta, ha realizzato un sell-out di ben 750mila pezzi (la distribuzione era di Universal Pictures), generando il 62% del proprio ritorno economico grazie al supporto fisico, a fronte del 32% di revenue legata alla Tv e il 6% al box office. Un altro esempio è costituito da Paul (titolo anch’esso di Universal Pictures), che ha raccolto in home video il 60% del proprio volume d’affari, contro il 23% della Tv e il 17% del box office. Ma anche un top title assoluto come Sherlock Holmes (Warner) ha generato il 43% della revenue in home video. La ricerca ha infine dedicato uno sguardo prospettico allo scenario della distribuzione digitale. Il 60% dei consumatori britannici si dice entusiasta della migrazione al digitale, ma il 23% accetta il cambiamento di tecnologia ma non ne è entusiasta, e una significativa quota del 17% invece non ne vuole proprio sapere. Un’immagine tratta dal documentario Senna Ricavi dei film Ricavi del genere kids Ricavi delle serie Tv Video Tv Box Office Video Tv 24% 47% 66% 29% 11% 34% Video Tv Box Office 19% 70% Ricavi totali (Video, Tv e Cinema): 3.1 miliardi di sterline Ricavi totali (Video e Tv): 1.9 miliardi di sterline Ricavi totali (Video, Tv ecinema): 1.5 miliardi di sterline Fonte: Oxford Economics/More than a support act Fonte: Oxford Economics/More than a support act Fonte: Oxford Economics/More than a support act Un’immagine tratta dal film Sherlock Holmes Focus sul mercato europeo Digital Copy:questa sconosciuta Universal Pictures e Deluxe hanno commissionato uno studio a Futursource, fondato sull’idea di condurre dei focus group nei tre mercati europei di riferimento per il Bluray: Uk, Francia e Germania. Lo scopo della ricerca era mostrare quale dei nuovi modelli di business che intrecciano il supporto fisico e la distribuzione digitale fosse il favorito dai consumatori, con particolare riferimento ai contenuti in Alta Definizione. In tutti e dodici i gruppi-campione (quattro per ciascuna delle tre nazioni) la prima domanda andava a misurare la awareness della digital copy. Ma il risultato è stato sconcertante: solo il 5% sa di che cosa si tratta, e il 2% l’ha utilizzata. Il parere degli intervistati è inoltre che il termine “digital copy” crea grande confusione, perché, com’è stato riferito nelle risposte, “oggi tutto è digitale”. Un’alta percentuale del focus group ritiene che sarebbe bene scegliere in tal senso un nuovo nome. Nel Regno Unito (focus group realizzati a Londra e Manchester) è stato così proposto di chiamare il formato “Digital Download”. In Germania il campione, concentrato a Monaco e Amburgo, ha detto di non amare il termine inglese di Digital Copy, ma di essere persuaso che la traduzione in tedesco potrebbe essere comunque efficace. Altri hanno proposto “Copy to go”. In Francia (la ricerca qui è stata svolta a Parigi e Lilla) è emerso come nome “Copie Numérique” considerato molto più diretto di quello in uso. Dopo che il concetto di Digital Copy è stato spiegato nei dettagli, l’ interesse dei consumatori in ciascun territorio è stato comunque elevato. Il picco di attenzione si è registrato tra gli utenti più giovani, coloro che in manie- ra più frequente visionano video su dispositivi mobili quali tablet e telefoni cellulari. Un altro target evidenziato è rappresentato dalle famiglie con figli piccoli, le quali individuano con facilità i vantaggi di possedere una copia di servizio dall’utilizzo flessibile, in modo che gli adulti possano vedere il film in una stanza e i ragazzi in un’altra, o che sia più facile portare i titoli favoriti dai più piccoli in viaggio e vacanza. Un altro rilievo della ricerca riguarda la scarsa chiarezza dei pack. Stando a quanto dichiarano i consumatori, infatti, la Digital Copy è spiegata male e in maniera da non chiarire i dubbi sull’utilizzo. Qualcuno ha sottolineato anche come le spiegazioni siano riportate in un carattere troppo piccolo, non leggibile per chi ci vede poco e non ha gli occhiali a portata di mano. Andrea Dusio Mediastore Italia – n°10 - 31 Luglio 2012 L’EVENTO AND THE WINNER IS... A cura di Agnese Borghi Nell’elegante cornice dell’UNA Hotel di via Cusani a Milano, si è svolta, lo scorso 12 luglio, la cerimonia di premiazione degli Home Entertainment Awards organizzati da Mediastore Italia in collaborazione con Univideo. L’iniziativa, che ha lo scopo di premiare le società del settore home video che si sono distinte nell’ideazione e realizzazione di iniziative commerciali e di marketing nell’anno solare 2011, è ormai giunta alla settima edizione. Ecco i numeri di questa edizione. 12 le aziende del settore home video, 34 i buyer che hanno preso parte alla giuria, 19 le categorie in gara, 10 le società vincitrici. Mediastore Italia ha voluto, inoltre, consegnare due premi speciali: il premio speciale a CG Home Video per l’iniziativa “150 Film per l’Italia” e quello alla carriera vinto dalla famiglia Cepparo, che da molti anni ha fondato e segue Cinehollywood. Dato il grande successo della scorsa edizione, si sono riproposti anche i Retail Entertainment Awards. L’iniziativa intende valorizzare e premiare i retailer (catene di elettronica di consumo e di entertainment, Grande distribuzione e e-commerce) che si sono distinti nell’ideazione e realizzazione di iniziative per la valorizzazione del prodotto entertainment relative all’anno solare 2011. Mediamarket, La Feltrinelli, Esselunga, Ibs, The Village Store e Video Elite - Roma sono i vincitori decretati dalla giuria composta dai direttori commerciali e marketing delle società che hanno una loro distribuzione. Grande la partecipazione alla manifestazione. Sono intervenuti, infatti, i maggiori rappresentanti delle aziende vincitrici, i buyer di settore, Roberto Guerrazzi, presidente di Univideo, azienda sponsor dell’evento, e numerosi altri ospiti di prestigio. Tra questi Federico Bagnoli Rossi, segretario generale di Fapav e Davide Rossi di Aires. Ospite d’eccezione è stato Pierluigi Bernasconi, fondatore e attuale Ceo di Mediamarket. Home Entertainment Awards 2012 Miglior in-store promotion 2011 - Cattivissimo me Universal Pictures. Consegna il premio Stefano Tamburini di Video Delta, ritira il premio Michele Morchio. Miglior campagna stampa trade 2011 - Cars 2The Walt Disney C. Italia. Consegna il premio Matteo Colagrossi di Videostore, ritira il premio Gianpaolo Boschi. Miglior campagna stampa consumer 2011 - Il Re Leone The Walt Disney C. Italia. Consegna il premio Roberto Pedrazzini di Errepi Media, ritira il premio Gianpaolo Boschi. Miglior campagna new media 2011 - Harry Potter Blogger Day - Warner HV. Consegna il premio Elisa Martello di Mondadori, ritira il premio Pietro Cicala. M M C Miglior spot radio 2011 - Qualunquemente 01 Distribution. Consegna il premio Marcello Sironi di Tuttovideo, ritira il premio Alessandro Montico. Miglior edizione speciale 2011 - Star Wars la Saga Completa 20th Century Fox HE. Consegna il premio Alice Gallivanone di PMS Consulting & Partners, ritira il premio Luca Canichella. Miglior packaging 2011 - Cofanetto Ed. limitata Colazione da Tiffany - Universal Pictures. Consegna il premio Fernando Coppolecchia di Mondadori, ritira il premio Michele Morchio. Miglior iniziativa co-marketing 2011 - Benvenuti al Sud Pizzerie Fratelli La Bufala - Medusa Film. Consegna il premio Barbara Zezzo di Ibs, ritira il premio Luciana Migliavacca. M A O Miglior budget line 2011 - Disney Junior Compilation The Walt Disney C. Italia. Consegna il premio Stefano Tamburini di Video Delta, ritira il premio Gianpaolo Boschi. Miglior evento 2011- Fai il Pit Stop con Cars 2 -The Walt Disney C. Italia. Consegna il premio Fernando Coppolecchia di Mondadori, ritira il premio Gianpaolo Boschi. Miglior Dvd 2011 - Harry Potter e i Doni della Morte parte 2 - Warner HV. Consegna il premio Elena Cadelli di La Feltrinelli, ritira il premio Pietro Cicala. Miglior leaflet di presentazione 2011 - Star Wars La Saga Comple- M ta - 20th Century Fox HE. Consegna il premio Alice Gallivanone di C. do PMS Consulting & Partners, ritira il premio Gianguido Fusi. IL MECCANISMO DEL CONCORSO Verso la fine di febbraio, Mediastore Italia ha invitato tutte le società del settore home video a segnalare alla redazione i prodotti e le iniziative, realizzate nel corso del 2011, da scegliere per stilare le nomination di 19 diverse categorie. È stata poi presentata l’iniziativa a tutti i retailer del settore ed è stato chiesto loro di far parte della giuria. A tutti coloro che hanno risposto affermativamente è stata inviata la scheda di votazione e un Cd contenente le immagini relative ai prodotti in nomination. Una volta assegnati i premi, le società home video vincitrici sono state invitate alla cerimonia di premiazione. L’invito è stato rivolto anche ai giurati chiedendo loro di essere presenti all’evento per la consegna dei premi ai vincitori. Per i Retail Entertainment Awards i meccanismi si sono invertiti. Alle società dell’home video, che hanno una loro distribuzione, è stato chiesto di votare, su scelta libera, i retailer. pagina 10 Miglior evento 2011- Inception - Warner HV. Consegna il premio Fernando Coppolecchia di Mondadori, ritira il premio Pietro Cicala. Miglior Blu-ray Disc 2011 - Star Wars la Saga Completa 20th Century Fox HE. Consegna il premio Marcello Sironi di Tuttovideo, ritira il premio Alessandro Caccamo. La giuria Alessandro Berdin (Video Energy); Alessandro Rutili (Video Delta); Andrea Carlini (Conad); Andrea Dominoni (La Feltrinelli); Andrea Ronchini (Pr Video); Andrea Trombin (Videoqueen); Barbara Zezzo (Ibs); Claudio Gallo (Gallo Edizioni); Davide Cristallo (Game Stop Italia); Davide Polli (Videosound); Decio Buselli (Intervideo); Eloisa Ghilardotti (Mondadori); Fabio Bellerè (Conforama); Fabio Ferrari (Iperal); Fabrizio Narcisi (Discoteca Laziale); Federico Gambetti (Galimberti); Fernando Coppolecchia (Mondadori Direct); Francesco Fedele (Mediterranea Distribuzione); Francesco Mancini (Dvr); Graziano Pellegrini (Videonews); Marcello Sironi (Tuttovideo); Marco Ciabatti (Butali); Marco Lupo (Dream Entertainment); Maria Cristina Brandi (Expert Italy); Massimo Gallivanone (PMS Consulting & Partners); Matteo Colagrossi (Videostore);Mauro Codognotto (Ires); Michele Duzioni (Media World); Roberto Olivo (Video On Line Roberto); Roberto Pedrazzini (Errepi Media); Romano Dastice (Iperal); Simone Mainardi (Holding Project); Vanna Furlan (Terminal Video Italia); Angelo Frigerio (Tespi Mediagroup). Mediastore Italia – n°10 - 31 Luglio 2012 M U Z Grande successo per la settima edizione degli Home Entertainment Awards, i premi dell’eccellenza assegnati dal retail, e per la seconda edizione dei Retail Entertainment Awards, realizzati in collaborazione con Univideo. Retail Entertainment Awards 2012 I vincitori Miglior in-store promotion 2011 CATTIVISSIMO ME - Universal Pictures Miglior campagna stampa trade 2011 CARS 2 - The Walt Disney Company Italia Miglior campagna stampa consumer 2011 IL RE LEONE - The Walt Disney Company Italia Miglior campagna pr 2011 - Transformers: Dark of the Moon - Universal Pictures. Consegna il premio Elena Cadelli di La Feltrinelli, ritira il premio Michele Morchio. Miglior spot tv 2011 - Pirati dei Caraibi Oltre... - The Walt Disney C. Italia. Consegna il premio Andrea Dominoni di La Feltrinelli, ritira il premio Gianpaolo Boschi. Miglior campagna new media 2011 HARRY POTTER BLOGGER DAY - Warner HV Miglior campagna pr 2011 TRANSFORMERS: DARK OF THE MOON Universal Pictures Best italian retailer 2011 e Best retailer 2011 (elettronica di consumo) - Mediamarket. Consegna il premio Roberto Guerrazzi di Univideo, ritira il premio Pierluigi Bernasconi. Best retailer 2011 (catena entertainment) - La Feltrinelli. Consegna il premio Luciana Migliavacca di Medusa Film, ritira il premio Elena Cadelli. Best retailer 2011 (e-commerce) - Ibs. Consegna il premio Luciana Migliavacca di Medusa Film, ritira il premio Barbara Zezzo. Best retailer 2011 (rental) - The Village Store. Consegna il premio Luciana Migliavacca di Medusa Film, ritira il premio Omar Rossetto. Miglior spot tv 2011 PIRATI DEI CARAIBI OLTRE I CONFINI DEL MARE The Walt Disney Company Italia Miglior spot radio 2011 QUALUNQUEMENTE - 01 Distribution Miglior edizione speciale 2011 STAR WARS LA SAGA COMPLETA - 20th Century Fox HE Miglior iniziativa charity 2011. Ritirano il premio, da sinistra: Alessandro Montico (01 Distribution); Rossella Toti (20th Century Fox HE); Giovanni De Santis (Dna); Chiara Olivieri (Moviemax Media Group); Alessio Turazza (Medusa Film). Miglior packaging 2011 COFANETTO ED. LIMITATA COLAZIONE DA TIFFANY Universal Pictures Miglior iniziativa charity 2011 UNA SCONFINATA GIOVINEZZA – FEDERAZIONE ALZHEIMER ITALIA 01 Distribution I FANTASTICI VIAGGI DI GULLIVER – CESVI 20th Century Fox HE BILLO IL GRAND DAKHAAR – MEDICI SENZA FRONTIERE - Dna IL PARADISO PUÒ ATTENDERE – WWF Moviemax Media Group ple- Miglior materiale pop 2011 - Cars 2 - The Walt Disney e di C. Italia. Consegna il premio Elisa Martello di Mondadori, ritira il premio Gianpaolo Boschi. Miglior espositore da terra 2011 - Cattivissimo me Universal Pictures. Consegna il premio Matteo Colagrossi di Videostore, ritira il premio Michele Morchio. AMORE NERO – MEDIAFRIENDS ONLUS Medusa Film Miglior iniziativa co-marketing 2011 BENVENUTI AL SUD – PIZZERIE FRATELLI LA BUFALA - Medusa Film Miglior budget line 2011 DISNEY JUNIOR COMPILATION The Walt Disney Company Italia Miglior leaflet di presentazione 2011 STAR WARS LA SAGA COMPLETA - 20th Century Fox HE Miglior materiale pop 2011 CARS 2 - The Walt Disney Company Italia Miglior Blu-ray Disc 3D 2011 - Thor Universal Pictures. Consegna il premio Barbara Zezzo di Ibs, ritira il premio Michele Morchio. Premio speciale all’iniziativa “150 Film per l’Italia” CG Home Video. Consegna il premio Andrea Dominoni di La Feltrinelli, ritira il premio Jacopo Sgroi. Miglior espositore da terra 2011 CATTIVISSIMO ME- Universal Pictures Miglior evento 2011 Ex Aequo: FAI IL PIT STOP CON CARS 2 The Walt Disney Company Italia INCEPTION - Warner HV Miglior Dvd 2011 HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE PARTE 2 Warner HV Miglior Blu-ray Disc 2011 STAR WARS LA SAGA COMPLETA 20th Century Fox HE Premio speciale alla carriera - Famiglia Cepparo – Cinehollywood. Consegna il premio Angelo Frigerio (a sinistra), ritirano il premio Roberto (in basso), Emanuele, Andrea e Luca Cepparo. Mediastore Italia – n°10 - 31 Luglio 2012 Miglior Blu-ray Disc 3D 2011 THOR - Universal Pictures PREMIO SPECIALE ALL’INIZIATIVA “150 FILM PER L’ITALIA” - CG Home Video PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA Famiglia Cepparo – Cinehollywood La giuria Alessandro Caccamo (20th Century Fox HE); Gianfranco Iuculano (20th Century Fox HE); Sandra Gonzo (CG Home Video); Michela Caldarella (CG Home Video); Luciana Migliavacca (Medusa Film); Alessio Turazza (Medusa Film); Mauro Pezzali (01 Distribution); Gaelle Armentano (01 Distribution); Chiara Neri (Sony Pictures HE); Gianpaolo Boschi (The Walt Disney Company Italia); Laura Nuvoli (The Walt Disney Company Italia); Umberto Bettini (Koch Media); Giovanni Cogliati (Warner Bros Entertainment Italia); Michele Morchio (NBCUniversal); Alessandra Margaritelli (NBCUniversal). I vincitori - Best italian retailer 2011 MEDIAMARKET - Best retailer 2011 (elettronica di consumo) MEDIAMARKET - Best retailer 2011 (catena entertainment) LA FELTRINELLI - Best retailer 2011 (Grande distribuzione) ESSELUNGA - Best retailer 2011 (e-commerce) I.B.S. - Best retailer 2011 (rental) THE VILLAGE STORE - Miglior punto vendita/noleggio indipendente 2011 VIDEO ELITE – ROMA pagina 11 PRIMO PIANO A cura di Andrea Dusio Mi manda Picone… Siae: nell’occhio del ciclone le assunzioni di amici e parenti. Per la serie “Mi manda Picone”, nonostante il solleone estivo, la Siae torna nella bufera. Mentre in sede di Commissione Cultura della Camera le audizioni di ex presidenti, ex direttori generali ed ex commissari straordinari della Siae suscitano scalpore sul tema governance, un’altra inchiesta del Corriere della Sera si abbatte sull’ente. A firmarla è Sergio Rizzo, con un articolo pubblicato in data 26 giugno, nel quale torna a rimarcare le anomalie statutarie e gestionali di una realtà “familista” che garantiva ai propri dipendenti più che uno stipendio una vera e propria prebenda. Ma andiamo con ordine, e partiamo da un dato sconcertante: il 42% degli assunti a tempo indeterminato in Siae può vantare legami di parentela o di conoscenza con dipendenti, ex dipendenti o mandatari. 527 effettivi su 1.257 sono stati cooptati perché congiunti o amici non solo di chi timbra il cartellino negli uffici dell’associazione, ma anche ad esempio di un esattore, oppure di un socio (un musicista). Ma c’è un occhio di riguardo anche per chi in curriculum ha potuto provare di conoscere una delle guardie giurate a cui è affidato il servizio di vigilanza nella sede centrale. Per essere assunti, il percorso preferenziale è quello della chiamata diretta. E infatti è stato usato da 258 figli della grande famiglia Siae, su di un totale di 559 figure reclutate in questa maniera. Ma ci sono anche canali secondari. Il collocamento obbligatorio, usato 57 volte su 128 per i parenti. O le selezioni speciali, un po’ più “rigide”: “solo” 55 “cognomi attenzionati” le hanno superate. Su 154 assunti fa circa uno su tre. Certo, il collocamento obbligatorio, è evidentemente più sicuro - uno su due - ma ognuno fa quel che può. Infine, per le persone normali, che non tengono proprio santi in paradiso, c’è pur sempre il concorso. La dura selezione in cui non si guarda in faccia a nessuno. O quasi, perché 147 dei 416 assunti sono, anche in questo caso, parenti di qualcuno. Ma veniamo alla compensation. Esisterà un contratto standard, a cui bene o male, parenti o non parenti, ci si deve adeguare, dirà il lettore. Nemmeno per sogno, ognuno si regola come vuole e strappa l’accordo che riesce, come se si trattasse di calciatori rappresentati da un procuratore. I due vice commissari straordinari Domenico Luca Scordino e Mario Stella Richter rimarcano infatti come lo stipendio sia di 64mila euro in media per i dipendenti e 158mila euro per i dirigenti. Cifre davanti alle quali persino i 500mila euro del direttore generale Gaetano Blandini sembrano rientrare nella logica. Le buste paga inoltre sono ricaricate con una serie di automatismi che scattano con la puntualità di una chiamata interurbana: ogni biennio l’incremento è compreso tra il 7,5 e l’8,5%. Probabilmente è agganciato all’aumento del costo della vita moltiplicato per tre. Poi ci sono le voci che scadono nel puro folclore. Come il fatto che chi deve stare fuori sede per quattro giorni beneficia di un’indennità bucato in busta paga, pari a 10 euro e 91 centesimi. O all’indennità di penna – già evidenziata in un nostro precedente servizio - in virtù della qua- pagina 12 le viene compensato con un contributo mensile che va da 53 a 159 euro l’onere di dover migrare dalla stilografica alla complessa tecnologia del personal computer. Evidentemente però queste condizioni di lavoro non riscuotono la soddisfazione unanime del personale Siae, che negli ultimi cinque anni ha attivato ben 189 cause di lavoro, con un costo annuo medio per l’associazione di un milione e 469mila euro. Intendiamoci: la causa del disavanzo di viale della Letteratura non è da ricercarsi esclusivamente nel costo del personale. Ma è evidente che le perdite operative, costantemente sopra i 20 milioni di euro l’anno dal 2006 al 2010 (con punte di 34,6 milioni di euro nel 2007), hanno alla base anche un’allegria gestionale durata troppo a lungo. Per sanare la situazione occorrerebbe tagliare le spese, dimezzare i costi della dirigenza e abbattere sensibilmente gli stipendi medi. E questo senza andare a toccare la questione del fondo pensioni e del suo patrimonio immobiliare, che negli anni è servito, tra l’altro, a tener buone le parti sociali, se è vero che buona parte dei sindacalisti interni vive nelle case dell’ente, e qualcuno è addirittura il contabile del fondo pensioni stesso. Audizione alla Commissione Cultura della Camera con il Ministro Lorenzo Ornaghi “Non ci sono criticità in Siae. Ma restano profili da verificare” Il MiBac getta acqua sul fuoco. Ma volano accuse gravissime da alcuni parlamentari. Che chiedono si apra un’inchiesta su Blandini e i suoi collaboratori. Mercoledì 4 luglio, ore nove: la Commissione Cultura della Camera si riunisce per l’audizione del Ministro per i Beni e le Attività culturali, Lorenzo Ornaghi. Che relaziona in merito all’indagine conoscitiva sull’applicazione della legge n. 2 del 9 gennaio 2008. Legge che reca disposizioni concernenti la Siae, Società italiana degli autori ed editori. Il clima è piuttosto teso ma, grazie all’aplomb del Ministro, si mantiene la calma. La seduta è moderata dal nuovo presidente Manuela Ghizzoni (Pd). Il primo a intervenire è Francesco Colucci (Pdl), che attacca direttamente Blandini: “Le numerose audizioni svolte finora sulla delicata e intricata vicenda della Siae portano ad una sola conclusione: la necessità che in tempi rapidissimi siano azzerate le cariche del commissario Rondi, dei vice commissari Stella Richter e Scordino, e del direttore generale Blandini. Si tratta di un sentimento comune della Commissione, di cui mi sono fatto interprete in conseguenza delle numerose irregolarità perpetrate dall’attuale gestione”. Non solo: l’onorevole sottolinea quanto sia strano che: “Il direttore generale, sempre pronto a notare le criticità, non si sia accorto del presunto buco del fondo pensioni”. E prosegue con incalzanti domande al Ministro, in particolare rispetto alla posizione di Mario Blandini. Colucci, infatti, chiede che si verifichi: “Se risponde al vero che Scordino, subcommisario Siae e avvocato, prima della sua nomina sia stato legale di fiducia del direttore generale. Di cui, a più riprese, ha curato le predisposizioni del contratto con la Siae. E’ quantomeno atipico che, nella gestione di un ente pubblico, un sub commissario sia il legale del sottoposto direttore generale. Con evidente confusione di ruoli e di responsabilità”. Tale affermazione non fa che peggiorare la già difficile situazione di Blandini e dei suoi collaboratori. La parola passa al Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Che è partito dai dati per sviscerare i temi più caldi legati all’Ente. Il primo punto di Lorenzo Ornaghi è la bozza di bilancio consultivo 2011, presentato da Siae lo scorso 3 luglio: 900 milioni di euro di utile di gestione. Dato che, a detta del Ministro, è: “Un punto di partenza positivo e un significativo traguardo raggiunto dal commissariamento, che ha introdotto significativi elementi di risparmio ed efficienza”. Il ministro ricorda che lo sfondo di tutte le vicende Siae è il dibattito generale legato alla possibile privatizzazione di questa. Per quanto riguarda l’operazione fondo pensioni, il Ministro sottolinea anche che: “Il MiBac non ha rilevato allo stato attuale elementi di criticità tali da inficiare la validità dell’operazione”. Sebbene l’ex rettore dell’Università Cattolica ribadisca che “restano alcuni profili che vanno meglio chiariti”. Inoltre, per Lorenzo Ornaghi, la natura in parte pubblica della Siae esigerebbe una “garanzia di tipo pubblicistico, anche in un’ottica solidaristica, per non abbandonare le fasce più deboli degli autori ed editori”. Unico neo, secondo il Ministro sarebbero i costi gestionali e di agenzia piuttosto alti, di molto superiori alla media europea. Proprio questo ha contribuito, stando a quanto dichiara Ornaghi: “A generare taluni dissidi interni alla compagine associativa, fino al commissariamento”. L’ultima questione analizzata dal Ministro è la governance della società. La gestione commissariale di Siae, infatti, ha elaborato un progetto articolato di riforma dello statuto. Che comprende anche l’introduzione del voto ponderato, per dare maggior peso agli associati. Al via gli interventi degli onorevoli per mano del Presidente della Camera. La prima a prendere parola è Maria Grazia De Biasi (Pd). Che insiste sulla preoccupazione relativa allo statuto. “Dal mondo degli autori ed editori stesso. In quanto c’è un tratto di innovazione molto complicato”. E ribadisce al Ministro che, per quanto necessaria la dualità pub- blicistico-privatistica dell’Ente, bisogna capirne il contesto. “Mi preme di capire, quando si fa uno statuto, a quale punto di approdo si vuole arrivare. La dualità si configura come uno squilibrio tra autori ed editori. E questo sbilanciamento è molto grave, nonché più accentuato rispetto agli altri Enti europei”. E anche Pierfelice Zazzera, evidenzia che, con il nuovo statuto Siae “l’Italia diventerebbe un’anomalia europea, perché nella gestione dei diritti d’autore gli editori avrebbero due terzi della rappresentanza in assemblea”. L’esponente di Idv, nonché vice presidente alla Camera, conclude affermando che: “In Siae esiste un problema etico di cui il Ministro vigilante deve farsi carico. Ovvero che un ente così continui ad essere guidato da un direttore generale indagato per concorso in corruzione. Pertanto abbiamo ribadito la richiesta di dimissioni”. A questo punto, però, l’audizione viene interrotta perché gli onorevoli partecipino al voto per la sfiducia nei confronti del ministro del lavoro, Elsa Fornero. E rimandata, salvo variazioni, a mercoledì 18 luglio alle ore 14. Data in cui si spera che Lorenzo Ornaghi possa rispondere alle insistenti domande rivoltegli dagli onorevoli in merito alla sorte di Mario Blandini. Questione che merita la necessaria chiarezza. Silvia Bezzi FOCUS ON Sarà Alfabat, la società guidata da Piero Pisani, a monitorare il numero di noleggi. Il primo esperimento fissato per settembre. Rai Cinema rilancia il revenue sharing A cura di Andrea Dusio Piero Pisani Il revenue sharing, che ai tempi del boom del mercato home video (eravamo nel 2003) fece discutere a lungo per l’adozione che ne fece Blockbuster Italia, tornerà da settembre a essere applicato al canale del rental, con la speranza che possa risollevarne le sorti. A reintrodurlo sarà Rai Cinema, a partire dalla release del 12 settembre. Il servizio sarà garantito dalla certificazione effettuata da Alfabat. È Piero Pisani, direttore commerciale della società di Acqui Terme (Alessandria) a spiegarci come funzionerà il monitoraggio. “Certificheremo con la rendicontazione all’azienda e alla videoteca, il numero di noleggi che riguarderanno le referenze su cui verrà effettuato il revenue sharing. A seconda della connessione Internet della videoteca, procederemo a quest’operazione in tempo reale, ossia al momento dell’atto di noleggio o, per chi si connette con la chiavetta, quattro volte al giorno. Entrambi i soggetti con cui noi avremo stipulato il contratto di servizio relativo a questo tipo di reportistica saranno dunque sempre informati dell’andamento dei noleggi”. Il revenue (che negli Usa esiste sin dal 1986, e venne applicato per la prima volta da Rentrak alle catene indipendenti con la denominazione “PPT-pay per transaction), infatti, funziona con un prelievo fisso per ogni noleggio da parte dell’azienda a fronte della fornitura del titolo. In queste ore si sono moltiplicati sui forum frequentati dai gestori delle attività di videonoleggio i calcoli relativi alla convenienza di questa modalità. Ciascuno, a seconda del prezzo con cui ottiene al momento il prodotto, ha tratto le sue valutazioni. Mediastore Italia ha come policy quella di non entrare nel merito di prezzi e tariffe che intercorrono tra case di distribuzione e operatori del trade. Ma è certo che la videoteca grazie al revenue sharing smetterà di essere vessata dalla necessità di scegliere quali titoli comperare e quali invece non può permettersi. E verrà meno anche il problema della profondità di copia. Inoltre, il film rimane all’attività di videonoleggio, così come i ricavi relativi ai ritardi. Da rimarcare anche che le copie, secondo le informazioni in nostro possesso, non saranno in versione bulk ma verranno fornite con fascetta. Positivo è il giudizio espresso da Roberto Giamminuti, presidente di Anvi-Confesercenti (nonché titolare di uno dei più grandi videoshop di Roma, Videolite), che negli ultimi mesi si era mossa per trovare formule alternative alla modalità tradizionale, dal rilancio del Plurivision System alla piattaforma MOD. “Oggi per molti è diventato impossibile garantire titoli e copie con il vuoto del cassetto. Chi vorrà provare potrà vedere, senza investire, se cambiando il servizio si potrà migliorare la situazione. Qualcuno so già che è di parere diverso. Non giudico, avrà le sue ragioni. Ma dico solo che il sistema attuale si sta rivelando come fallimentare agli occhi di tutti ed è invece altrettanto chiaro che, chi riesce a mantenere un buon servizio, soffra meno”. Il videonoleggio, insomma, dal revenue sharing ha solo da ottenere vantaggi immediati. Per quanto riguarda le case di distribuzione, quella di legare la consistenza del proprio fatturato relativo al noleggio non al rent-in ma al rent-out è una grande scommessa, soprattutto se si pensa che non è applicata a un solo player, com’era nel caso del colosso del rentailer Blockbuster, ma anche a tutti gli indipendenti. Se insomma qualcuno si chiedeva a “Home Video Insieme” se qualcuno crede ancora nel noleggio, la risposta che arriva da Rai Cinema è forte e chiara. Non a caso sembra che già dalla prima ora più di cento videoteche abbiano aderito al progetto. E il numero continua a crescere… pagina 14 L’approfondimento Ritorno al futuro Rinasce il format proposto da Blockbuster. Molti i commenti positivi. Meglio, sicuramente, di quanto dichiaravano alcuni nel lontano 2003... A volte ritornano. Anche nel mercato home video. E’ il caso del revenue sharing. Lanciato in Italia, nel 2003, da Blockbuster, è un sistema di condivisione del business fra industria e trade. Il meccanismo era stato inventato anni prima negli Usa. E andava a favorire la profondità di copia. In pratica la società che distribuisce il film compartecipa con il distributore dei guadagni. Gli vende dunque, a un prezzo di favore, le copie e poi ci si dividono gli utili del noleggio. Causa le difficoltà di monitoraggio delle transazioni, il revenue sharing venne applicato solo con Blockbuster. Chiusa l’esperienza della catena, si chiuse anche quella del sistema di noleggio. Fino a una settimana fa, quando Roberto Giamminuti, titolare del punto vendita romano Video Elite di Roma - e presidente Anvi – ha anticipato sul forum dedicato alle videoteche F.O.H.E. il rilancio di questo format. Il primo esperimento vedrà la luce con la release Rai Cinema di settembre. Il sistema di monitoraggio, sempre stando a quanto dichiarato d Roberto Giamminuti, è stato affidato ad Alfabat, società di Aqui Terme. Dopo i risultati di Rai Cinema, altre società valuteranno se vale la pena scommetterci e dare una seconda possibilità al format. Secondo il presidente di Anvi, il mercato oggi ha bisogno di rinnovarsi e questa sarebbe una possibile e positiva soluzione alla fase di stallo in cui si trova l’home video. A confermare le sue parole ci pensano i fatti. Alcune catene, infatti, stanno già aderendo. E’ il caso di The Village Store, come si legge in un suo comunicato ufficiale: “Gli ex Roberto Giamminuti Blockbuster Franchising oggi riuniti sotto l’insegna Il Village Store comunicano ufficialmente che il nostro gruppo ha chiuso l’accordo con Rai Cinema per partire con la formula della revenue sharing sin da settembre 2012. Crediamo che questa sia la strada migliore per rilanciare il rental.” Sembra dunque, che le ipotesi di partenza siano positive. Molto meglio, sicuramente, di quanto dichiaravano alcuni nel lontano 2003. Al momento del lancio, molti si mostrarono contrari. E nacquero varie polemiche. E’ il caso della Dai – associazione che riuniva alcuni distributori e grossisti - che tagliò, a inizio ottobre 2003, gli acquisti della Warner. Gli aderenti all’associazione, infatti, lamentavano la politica vessatoria di alcune aziende nei confronti delle videoteche. In particolare la Warner si era dimostrata molto chiusa. Da qui una decisa presa di posizione: il taglio degli acquisti della major di oltre il 50%. Scelta che aveva comportato polemiche a non finire. Molte le prese di posizione. Riportate da Mediastore in una grande inchiesta uscita sul numero del 27 ottobre 2003. Così Rita Coscarella di Gruppo Veco Video dichiarava: “Ritengo che la resistenza contro lo strapotere delle case debba essere attivata non solo contro Warner, ma contro tutti coloro che mettono in atto iniziative poco trasparenti”. Ma non era la sola. Titubanze sul futuro delle videoteche e sul revenue sharing si ritrovano nelle parole di Filippo Cremascoli (Video Planet), che lamentava: “Le major che hanno stipulato accordi di revenue sharing con Blockbuster ci hanno assicu- Giuseppe Lemmi rato la loro disponibilità a studiare anche con noi formule commerciali analoghe. Si tratta di vedere se alle buone intenzioni seguiranno i fatti.” Giuseppe Lemmi di Videovip, invece, sottolineava un altro problema. Cioè che il format proposto da Bigblue non era sostenibile dai negozi tradizionali. “Solo Blockbuster possiede infatti una struttura organizzativa e informatica in grado di gestire una strategia commerciale di questo tipo. Dunque è inutile fingere di allargare l’offerta ad altri interlocutori.” Due sole, nove anni fa, le voci a favore del revenue sharing: Ermanno Pattaro di Pianeta Video e Alessandro Olivi di Primafila. Così dichiarava il primo: “La strategia di revenue sharing, mi risulta, non avrà come destinatario un solo protagonista del mercato, ma potrà interessare altri operatori. Noi, per esempio. A tutto ciò che può favorire l’incremento della profondità di copie noi diamo il benvenuto.” Alessandro Olivi, inoltre, evidenziava la serietà con cui aziende e punti vendita trattavano il mercato. Tra gli articoli del 2003, queste due opinioni, rimangono, però, mosche bianche. Sul numero del 12 novembre dello stesso anno, infatti, compare l’intervista a Riccardo Sacchi, direttore allora della divisione home video di Eagle Pictures, che si intitolava: “No al revenue sharing”. Che motivava così l’avversione al format: “Per logiche strutturali la realtà di Eagle non ritiene che attualmente sia quella la strada da percorrere”. Ma i tempi cambiano. E chissà che il revenue sharing non abbia la possibilità di riscattarsi. Silvia Bezzi Riccardo Sacchi PIRATERIA Sabrina Castelluzzo “Anche in Rete, lotta senza tregua” Intervista a Sabrina Castelluzzo, vice questore aggiunto della Polizia Postale. A cura di Andrea Dusio Sabrina Castelluzzo è vice questore aggiunto della Polizia Postale. Con lei parliamo dello stato dell’arte dell’azione di contrasto alla pirateria informatica. E, più in generale, dei rischi crescenti legati alla contraffazione nell’ambito delle attività che utilizzano la Rete Internet. Qual è oggi il perimetro d’intervento della Polizia Postale nell’ambito dei reati legati alle reti di telecomunicazione? È amplissimo. La Polizia Postale delle Comunicazione nasce come Polizia Informatica dall’intuizione dell’evoluzione della Rete Internet. Abbiamo dovuto adattarci e cambiare completamente tipo di contrasto, prepararci a quella che è l’evoluzione continua dei sistemi. Oggi si è passati dai reati commessi sullo strumento informatico ai cosiddetti “computer related crimes”, ossia ai crimini legati in qualche modo all’utilizzo del computer. Il raggio d’azione si è dunque molto allargato. Molti reati e infrazioni su Internet si effettuano con la presunzione di poter restare anonimi. E poi c’è la convinzione che, dal momento che la Rete è “libera”, sia consentito tutto. Naturalmente non è così, anzi in realtà i reati si stanno moltiplicando con l’utilizzo di Internet per molte delle attività che sino a pochi anni fa si facevano fuori dalla Rete. E non dimentichiamo il fatto che il Web.2 ha aumentato l’interattività. Anche un mero “mi piace” può configurarsi nei social network come la condivisione di una diffamazione. In cosa si differenzia in tal senso l’azione della polizia postale dal quella della Gdf? La Guardia di Finanza ha la tutela del marchio e chi l’ha registrato contro chi lo contraffà. Lo stesso fa quando agisce sulla rete Internet. La Polizia Postale invece si occupa di tutte le fattispecie di reato che avvengono in Rete. O perché è il luogo virtuale in cui questi reati avvengono, oppure perché si tratta di reati che potrebbero riscontrarsi anche al di fuori della Rete, ma nel caso specifico avvengono online. pagina 16 Qual è il reato più comune che viene effettuato in Rete? Il reato più comune è il furto d’identità e la sostituzione di persona, compiuto per motivi anche futili. Spesso a compiere questi reati sono persone che cercano d’interagire con una comunità, usando un’identità più appeal della propria. Molto spesso però il furto d’identità è effettuato a fini di truffa, come quando si tenta di vendere qualcosa su cui non si posseggono i diritti. Come individuate e contrastate i casi di upload di film più dannosi? Sui film che vengono uploadati in rete c’è una specie di marchio, che ci può aiutare a identificare chi li ha immessi illegalmente. È genericamente un logo, che viene pubblicato perché tra i pirati esiste una vera e propria competizione, volta a misurare chi di loro è il più “bravo”, ossia il più veloce a rendere disponibile in violazione del diritto d’autore un film dopo l’uscita in sala, naturalmente nella miglior qualità possibile. Dunque occorre arrivare a colpire questi “campioni” dell’uploading? E’ evidente che un sistema che riconosce e premia chi carica più film in Rete, dev’essere contrastato, soprattutto, partendo non dal fruitore ma da chi mette a disposizione i film a scopo di lucro. Siamo perfettamente consapevoli del fatto che la grande difficoltà è proprio dimostrare che questo lucro esista, e che dunque la finalità fa ricadere quell’upload in una fattispecie illecita. Dove ci sono banner pubblicitari e pop-up è già più facile. Teniamo presente che il numero di visite ricevute consente anche di alzare il prezzo delle inserzioni pubblicitarie. Quali sono le maggiori difficoltà che riscontrate nella vostra azione contro la pirateria informatica? Dal punto di vista investigativo una difficoltà è determinata dal fatto che il contrasto alla pirateria informatica non appartiene a quel tipo di reati per cui sono previste attività sotto copertura: dunque non possiamo fare intercettazioni, né andare a comperare un file piratato per risalire a chi l’ha immesso, perché compiremmo un illecito. Il livello di tecnologia utilizzato da chi effettua atti di pirateria è particolarmente elevato? Diciamo piuttosto che la tecnologia consente di effettuare violazioni gravi in maniera molto semplice. Penso per esempio alla nuova frontiera di reati legati al mercato della televisione satellitare. Oggi con un decoder configurato in una determinata maniera e con un preciso sistema operativo è possibile decrittare il segnale. I codici viaggiano in Rete, non c’è più bisogno di clonare le schede. I cosiddetti “pacchetti paralleli”, che vengono venduti sul mercato pirata a prezzi enormemente più bassi di quelli originali, recano una password che consente la condivisione dei codici. A quel punto il fruitore e il pirata sostanzialmente è come se facessero parte di una stessa rete Lan, in cui uno fa da server e l’altro da client. Abbiamo trovato anche bouquet con centinaia di canali condivisi tra migliaia di utenti, in cui però è molto difficile individuare il lucro e dunque il reato. E le transazioni in rete sono sicure? Le connessioni sono state rese relativamente più sicure, a partire dai filtri e dalle protezioni. Sui social network ci sono moltissimi virus che sono trojan. Digitare il proprio numero di carta di credito sulla tastiera di un computer e essere sicuri che questo sia “pulito” è sempre più difficile, in relazione al fatto che oggi la Rete contiene sempre più luoghi e occasioni per esporsi a violazioni della protezioni. I rischi del phishing, inoltre, non sono superati, per quanto siamo portati a dire che chi ci casca è un ingenuo. Registriamo sempre più spesso l’esistenza di siticlone, in tutto e per tutto identici a quelli originali, magari di banche, o di agenzie immobiliari, o di assicurazioni, che apparentemente hanno tutti i crismi della sicurezza. E invece hanno alle spalle nient’altro che truffatori. Come fare per non incorrere in truffe di questo genere? Occorre sempre fare tutte le verifiche del caso, quando si spende in rete, magari anche con una telefonata in più, oppure utilizzare le carte prepagate, che almeno limitano il danno. Ma attenzione anche in questo caso: spesso le carte prepagate fanno molto gola ai truffatori. Perché sono un ponte ideale per trasferire del denaro, senza che il possessore se ne accorga. Sarebbe bene controllare periodicamente i movimenti che vi vengono effettuati, per accertare che non vi sia qualcuno che ci sfrutta come “corrieri”. La pirateria su strada era diffusa soprattutto nel Sud Italia. E quella informatica? Attenzione a dire “era”. La pirateria su strada esiste ancora, soprattutto al Sud, ed è anche molto forte. Quanto alla pirateria informatica, non ha una localizzazione geografica, e il suo percorso di diffusione segue piuttosto le strade del comune sentire. Laddove si pensa che si possono fare impunemente determinate azioni, lì c’è la pirateria. E in merito a quel che si può fare e quel che non si può c’è ancora troppa confusione. Il livello di interazione con le autorità di polizia che effettuano il vostro stesso tipo di attività negli altri Paesi è buono? Più che agire di concerto con le autorità, che sono frenate dal punto di vista della possibile collaborazione dall’esistenza di molte differenze a livello legislativo, è possibile trovare un’efficace interazione con le parti coinvolte. Quando si va a chiedere per conto di una parte lesa di eliminare un contenuto a un soggetto che ha i server all’estero, spesso si ottengono risposte positive e un buon livello di cooperazione. È dunque quella la strada che conviene tentare per prima. Dal vostro punto di vista di “controllori”, la tutela dei minori in Rete è oggi adeguata ai rischi? No. Le tutele per i minori non sono efficaci. Si possono imporre i warning sui siti, ma poi non c’è nessun controllo su chi c’è dall’altra parte. Attraverso file sharing e chat passa di tutto, per tipologia di contenuti e provenienza. È difficilissimo fare restrizioni e anche il monitoraggio totale è un’utopia. Mediastore Italia – n°10 - 31 Luglio 2012 SPECIAL INTEREST Koch Media distribuisce in versione Dvd e Blu-ray il docu-movie dedicato a George Harrison, chitarrista dei Beatles. Uno spirito libero fra il mistico e il rock’n roll di Silvia Bezzi Un’uscita imperdibile per tutti i fan dei Fab Four. Si tratta di George Harrison, Living in the Material World, il docu-movie firmato dal regista Martin Scorsese, che racconta la storia del grande chitarrista dei Beatles. Personaggio contradditorio, spirito libero fra il mistico e il rock’n roll, George Harrison è stato anche molto attento alle cause umanitarie. Tutti questi aspetti vengono raccontati nel cofanetto, che contiene oltre quattro ore di riprese. Il film, distribuito in Italia da Koch Media, è disponibile sia in versione Dvd che Blu-ray. La storia di una vita Living in the Material World è stato girato da Scorsese in collaborazione con la moglie di George Harrison, Olivia Trinidad Arias. Che è apparsa con lui al Festival di Cannes nel 2010 e a New York nel 2011 per pubblicizzare il docu-film. Olivia Harrison ha deciso di collaborare con il regista di Taxi Driver dopo aver visto, nel 2005, No Direction Home, il documentario che Scorsese aveva dedicato a un altro grande della storia della musica, Bob Dylan. La moglie di Harrison ha inoltre permesso a Martin Scorsese di visionare oltre 600 ore di video privati, per rendere il documentario il più completo e fedele possibile. Grazie a questi preziosi contenuti, infatti, oltre a foto e video inediti, sono state rese note testimonianze di parenti e amici. Tra queste, oltre a quella del figlio Dhani, ci sono anche i racconti di Paul McCartney e Ringo Starr, colleghi e amici di George, quella del cantautore e chitarrista statunitense Eric Clapton e di Tom Petty, cantante e frontman della band Tom Petty and the Heartbreaks. Racconta della vita dell’ex Beatle anche Pattie Boyd, la modella inglese e prima moglie di Harrison, conosciuta dal musicista durante le riprese del film A hard day’s night. E ancora: la can- tante Jane Birkin, la moglie di John Lennon, Yoko Ono, il regista Terry Gilliam. Infine anche una delle ultime testimonianze del produttore Phil Spector, prima del terribile omicidio commesso nel 2003, che lo portò in carcere. Il tutto ha permesso di seguire passo a passo la vita di George Harrison. E di entrare nell’universo di uno dei musicisti più importanti di sempre, attraverso foto, filmati e, ovviamente, le sue indimenticabili canzoni. Il cofanetto Entrambe le versioni distribuite sul mercato, Dvd e BD, saranno divise in due parti. La prima racconta la storia di George Harrison con i Beatles, dalle strade di Liverpool fino allo scioglimento della band. Vere chicche per i fan del gruppo che ha fatto la storia della musica sono l’audizione di George con John e Paul, fatta sul secondo piano di un double decker (il tipico autobus doppio inglese) e l’intervista a McCarthy. Che ricorda, tra le altre cose, la nascita di alcune tra le più belle canzoni dei Beatles grazie a George Harrison. Alcuni noti titoli sono Here Comes the Sun, Something, Taxman, The Inner light, Within you without you e While my guitar gently weeps. La seconda parte, invece, si incentra sulla vita di George dopo l’epoca dei Beatles. Scorsese racconta il suo esordio da solista e le sue nuove esperienze. E tra queste non poteva mancare il viaggio in India e la successiva conversione all’induismo. Ma anche il forte impegno umanitario, che ha caratterizzato la vita post-Beatles dei componenti del gruppo. Gli aspetti più interessanti che vengono messi in luce, però, sono l’amicizia con Eric Clapton, il rapporto con Pattie Boyd e quello con la seconda moglie Olivia, che lo ha accompagnato fino alla sua prematura scomparsa nel novembre del 2001. Cinehollywood Tourist Trophy: un inno alla voglia di vincere 200 piloti. Oltre 60 km di tracciato a più di 250 km all’ora. Un percorso tra case, alberi e muretti su strade normalmente aperte al traffico. Location: l’isola di Man. Questo e molto altro è il Tourist Trophy, la più antica corsa motociclistica al mondo. Che va in scena dal 1907 ogni anno, fatta eccezione durante il periodo delle due guerre mondiali, coinvolgendo decine di migliaia di persone da tutto il mondo nei mesi di maggio e giugno. Tra i piloti più importanti che hanno partecipato al Tt si ricordano: Agostini, Duke, Hailwood, Ubbiali e Surtees. E, in tempi più recenti, Dunlop, Hyslop e Fogarty. Il primo vincitore della gara è stato Charles R. Collier su una Matchless, che ha impiegato poco più di quattro ore per completare il giro. Per il centenario dell’inizio del trofeo, nel 2007, si è organizzata una riproduzione storica della corsa del 1907. Che si è tenuta in Tyldon Hill il 28 maggio, insieme a una parata con 100 motociclette storiche. Tutto questo e molto altro è raccontato in Closer to the Edge, il primo film della collana Mondocorse sul Tourist Trophy, disponibile in versione Dvd e Blu-ray 3D distribuiti da Cinehollywood. Tra i protagonisti ci sono nomi del calibro di Guy Martin, John McGuinnes e Ian Hutchinson, oltre che i campioni del Tt. Il film si propone come inno alla scelta, alla forza dello spirito umano e alla voglia di vincere. Ma è anche un viaggio alla scoperta delle motivazioni che spingono un gruppo di piloti a rischiare ogni anno la vita per la vittoria. Inoltre Mondocorse, brand di Cinehollywood che da oltre vent’anni distribuisce i migliori programmi di moto, ha proposto un viaggio con volo diretto dall’Italia all’isola di Man per poter partecipare come spettatori al Tourist Trophy. Il pacchetto comprende otto giorni con accesso a tutte le gare in programma, il mitico Mad Sunday, la vita al Paddock, l’incontro con i piloti e una sorpresa finale. Mediastore Italia – n°10 - 31 Luglio 2012