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Giancarlo Sacco
Principi e fondamentali del gioco in post basso
Post basso, ovvero ricezione e uno contro uno con spalle al canestro.
Non c’è altra situazione individuale così complicata e difficile. Spalle al canestro: visione
limitata, aggressione fisica, contatti, spinte, traffico (tagli dei compagni, rotazioni e
raddoppi della difesa).
Un vero manicomio!
Proprio per la complessità della situazione ho cercato di rendere il più semplice possibile la
“vita” a chi quella posizione la occupa abitualmente (i lunghi) e a chi vi si trova
occasionalmente in situazioni di miss match (gli esterni).
Semplificare. Poche regole, essenziali, chiare, uguali per tutti.
Iª regola (Posizione): prendere posizione sempre al di sopra della “tacca grande”
(normalmente è la posizione in allineamento con la palla e il canestro, diagramma 1)
cosi da poter attaccare sia verso il centro, sia verso il fondo, sia ricevere un passaggio
lob.(diagramma 2)
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IIª regola (Ricezione): non fare una “guerra continua” col proprio difensore nel tentativo
di conquistare la posizione ma, anzi, “congelare” la scelta fatta dalla difesa per dare un
bersaglio fermo e non in movimento al compagno che deve passare la palla. Sarà poi,
compito dei compagni leggere la situazione e agire di conseguenza (diagramma 3 e 4)
IIIª regola (Obbligo di uno contro uno): chi riceve in post basso (è la posizione più vicina
al canestro e quindi la più pericolosa) ha l’obbligo di attaccare immediatamente con
decisione il canestro. I compagni liberano subito lo spazio attorno al post (“clear out”)
diagramma 5.
Spesso accade che il post cerchi un passaggio d’uscita ancor prima d’attaccare. No!!!
Prima attaccare (obbligo di uno contro uno) poi, sulla reazione della difesa (flottaggio,
rotazione, raddoppio) cercare il passaggio di scarico (lettura) diagramma 6.
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Anche nell’applicazione pratica di queste regole cerco di mantenere il concetto di
semplicità lavorando su pochi e selezionati fondamentali.
Poche cose ma fatte molto bene danno sicurezza e fiducia.
-Taglio e taglia fuori offensivo:
la situazione più frequente per occupare come vantaggio lo spot di post basso si verifica
sul lato debole.
Essere pronti ad approfittare dell’attimo in cui il difensore guarda la palla o eccede nel
flottaggio è basilare per vincere la “guerra” di conquista del post basso.(diagramma 7,
8 e 9)
Per questo motivo insisto molto sull’importanza di guardare sempre il comportamento del
proprio difensore. Timing: quando “parte” il passaggio di reverse (la palla esce dalle
mani) non guardare la palla ma attaccare subito il difensore impedendogli di recuperare,
rubandogli la posizione più interna. Eseguire il taglia fuori offensivo, poi guardare e
chiamare la palla. Questa situazione si enfatizza se la difesa è schierata a zona e quindi
prevedibile negli adeguamenti. (diagramma 10, 11 e 12).
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Consiglio negli esercizi (che ripropongono sempre situazioni partita) di eseguire
inizialmente la circolazione della palla non con passaggi ma facendola rotolare per
evidenziare il tempo che l’attaccante ha a disposizione per tagliare, rubare la posizione,
tagliar fuori la difesa e poi guardare la palla e ricevere.
-Uso del piede perno:
giro frontale e dorsale, ma soprattutto percezione fisica dell’importanza del passaggio del
peso del corpo da un piede all’altro e dell’aiuto che ci offre la spalla con un movimento
tipo “pugilato” per effettuare il giro frontale o l’aiuto che offrono il tallone e il movimento
tipo “gomitata” per un giro dorsale veloce e in equilibrio.
-Movimenti spalle a canestro:
se la ricezione è avvenuta nella posizione esatta (sopra la tacca grande) e il post è
marcato di lato sul centro, basterà completare il taglia fuori offensivo, dare un bersaglio
con la mano, strappare il pallone (ricezione) e scivolare a canestro sul fondo. Con difesa
laterale sul fondo, attacco centrale utilizzando un baby hook.(diagramma 13).
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In questi casi l’errore più frequente è anticipare il movimento a canestro senza mantenere
il taglia fuori, permettendo al difensore di intercettare il passaggio. (diagramma 14)
Più frequente è il caso di marcamento dietro.
La regola, anche in questo caso la più semplice, fa riferimento alla “posizione fisica” del
difensore: A) se c’è contatto, spinta, attacco con un giro frontale “rotolando” attorno al
difensore verso il fondo;
B) se il difensore si stacca, fronteggiare con un giro dorsale e tiro, o partenza verso il
centro se il difensore avanza per recuperare e chiudere la distanza (diagramma 15).
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Possiamo insegnare tanti movimenti di uno contro uno in post basso, ma sono convinto
che concentrarsi su poche ed essenziali soluzioni permetta al nostro giocatore di reagire
velocemente ed efficacemente alla scelta del difensore (con contatto o senza). Troppe
opzioni, pensando a quale sia la più giusta tra tante, in una situazione difficile, sotto
pressione, nel cuore del gioco e del “traffico” possono confondere e quindi ritardare o
vanificare l’attacco a canestro.
A tal proposito propongo un semplice esercizio che può essere d’aiuto.(diagramma 16 e
17)
L’attaccante nell’area dei tre secondi, con difensore alle spalle, deve andare al miglior tiro,
senza palleggio. Ovviamente l’obbiettivo dell’esercizio è imparare a “sentire” la posizione
del difensore per andare a tirare dal lato più libero. In un secondo momento possiamo
concedere anche l’uso di un palleggio.
In queste situazioni di uno contro uno in post basso, il tipo di tiro che prediligo è il baby
hook, devastante vicino a canestro, permette un esecuzione molto protetta, anche in caso
di svantaggio fisico o di contatti duri.
Altrettanto importante è la conoscenza e l’abitudine all’uso dell’appoggio al tabellone che
come il baby hook ci permette di “alzare” il tiro e con un angolo “giusto” un margine di
errore più ampio.
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