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Come e per quanto tempo può essere stoccata una soluzione a

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Come e per quanto tempo può essere stoccata una soluzione a
Come e per quanto tempo può essere stoccata una
soluzione a base di acido ossalico e acqua zuccherata?
Stefan Bogdanov, Verena Kilchenmann, Jean-Daniel Charrière, Anton Imdorf
Centro di ricerche apicole, FAM Liebefeld, 3003 - Berna
Il concetto di lotta alternativa contro la Varroa destructor prevede un trattamento a base di acido
ossalico da eseguire in autunno inoltrato, non appena le colonie risultano prive di covata. L’acido
ossalico può essere applicato per spruzzatura (30 g di diidrato di acido ossalico per litro d’acqua)
[3] o per sgocciolamento (35 g di diidrato di acido ossalico per litro di acqua zuccherata, nella
proporzione 1:1) [2].
Numerosi apicoltori hanno constatato che in caso di stoccaggio prolungato a temperatura
ambiente la soluzione a base di acido ossalico e acqua zuccherata, utilizzata nell’ambito del
trattamento per sgocciolamento, assume un colore marrone. L’analisi della soluzione marrone ha
rivelato un notevole incremento del tenore di idrossimetilfurfurolo (IMF), ossia della medesima
sostanza che indica un calo della qualità del miele dovuto a surriscaldamento. Per le api l’acqua
zuccherata con un tenore elevato di IMF è tossica [4].
Nel quadro di un esperimento in laboratorio abbiamo analizzato l’influenza di diverse condizioni di
stoccaggio sull’incremento del tenore di IMF nella soluzione a base di acido ossalico e acqua
zuccherata.
Metodi di stoccaggio
•
•
•
•
•
stoccaggio a temperatura ambiente con luce naturale
stoccaggio a temperatura ambiente senza luce naturale
stoccaggio in cantina a 15oC
stoccaggio in frigorifero a 4oC
stoccaggio in congelatore a –20oC
Analisi
Le soluzioni testate erano composte di 60 g di diidrato di acido ossalico per litro di acqua
zuccherata (1:1). Il tenore di IMF è stato rilevato a scadenze regolari sull’arco di 57 settimane (fig.
1). L’analisi del tenore di IMF è stata effettuata con un metodo fotometrico secondo White [1] dopo
aver neutralizzato la soluzione (pH compreso fra 5 e 7).
Risultati e discussione
La temperatura di stoccaggio ha un’influenza decisiva sul tenore di IMF. Già dopo poche settimane
di stoccaggio a temperatura ambiente si registra un notevole incremento del tenore di IMF. La luce
naturale non esercita alcun influsso. Lo stoccaggio a 15oC consente di ridurre considerevolmente
la produzione di IMF. Per uno stoccaggio ideale si raccomandano temperature inferiori a 4°C. In
queste condizioni non è stata rilevata alcuna formazione di IMF.
Sotto l’influenza dell’acido non si forma soltanto l’IMF bensì tutta una serie di prodotti di
decomposizione dello zucchero che determinano la colorazione marrone. L’acido ossalico rimane
stabile durante l’intero periodo di osservazione. Non essendo stato riscontrato alcun calo della
concentrazione v’è da presumere che l’efficacia rimanga invariata.
Centro svizzero di ricerche apicole (2001)
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Non è invece dato di sapere se il tenore di IMF risultante da uno stoccaggio prolungato di una
soluzione a base di acido ossalico e acqua zuccherata abbia effetti negativi sulle api all’atto del
trattamento acaricida. A titolo precauzionale raccomandiamo di utilizzare esclusivamente soluzioni
preparate sul momento o conservate in frigorifero. A una temperatura di stoccaggio di 15oC la
soluzione può essere conservata al massimo 6 mesi.
2000
mg IMF/kg soluzione
1600
1200
800
400
0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 42 44 46 48 50 52 54 56 58
Settimane
Temp. Ambiente
con luce naturale
Fig. 1:
Temp. Ambiente
senza luce naturale
15°C
4°C
-20°C
Influenza dello stoccaggio sul tenore di IMF della soluzione a base di acido ossalico e
acqua zuccherata
Temperatura ambiente
con
senza
luce naturale
15°C
4°C
-20°C
Fig. 2: Variazioni del colore delle soluzioni di acido ossalico dopo uno stoccaggio di 57 settimane
in condizioni diverse.
Centro svizzero di ricerche apicole (2001)
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A cura di Patrizia Vanini
Bibliografia
[1]
Bogdanov S., Martin P., Lüllmann C., Harmonised methods of the European honey
commission, Apidologie (extra issue) (1997) 1-59.
[2]
Charriere J.D., Imdorf A., Träufelbehandlung mit Oxalsäure: Versuche 1999/2000 und
Andwendungsempfehlungen für Mitteleuropa, Schweiz Bienen-Zeitung 124 (1) (2001) 1822.
[3]
Imdorf A., Charrière J.D., Bachofen B. Wann ist die Oxalsäure als Varroazid geeignet?,
Schweiz Bienen-Zeitung 118 (7) (1995) 389-391.
[4]
Jachimowicz T., El S.G., Zur Problematik der Verwendung von Invertzucker für die
Bienenfütterung, Apidologie 6 (2) (1975) 121-143.
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