...

il benessere animale

by user

on
Category: Documents
12

views

Report

Comments

Transcript

il benessere animale
IZSLER Brescia
THE WELFARE OF CATTLE KEPT
FOR BEEF PRODUCTION
S.I.V.A.R.
VERONA 2008
Dott. Luigi Bertocchi
Centro di referenza nazionale per il benessere animale
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna
Brescia
IL BENESSERE ANIMALE
Brambell Report (1965):
-rapporto sul benessere degli animali tenuti in sistemi
intensivi d’allevamento, realizzato per conto del
Governo Inglese
-introdotti, il concetto del ”benessere Mentale
Hughes (1976):
“stato di completa salute mentale e fisica nel quale
l'animale è in armonia con il proprio ambiente
Definizioni di benessere animale:
• Il benessere quindi è un ampio termine che include quindi sia
la condizione fisica che lo stato mentale
dell’animale.(Brambell, 1965)
• Andranno quindi valutati sia i disordini fisiologici provocati da
determinate situazioni, sia quelli generati dalla motivazione
dell’animale ad ottenere determinate componenti ambientali
(cibo, cuccette,..) e quelli dovuti al tentativo di sviluppare
determinati moduli comportamentali (interazioni sociali,
alimentazione,…) (Veissier et al., 2000)
IL BENESSERE ANIMALE
THE FIVE FREEDOMS
• Brambel report 1965, Webster 1987, FAWC 1992
• nel codice inglese sul benessere degli animali negli
allevamenti, elenca 5 nuove libertà:
-libertà dalla fame sete e malnutrizione
(nutrition)
-libertà di avere comfort e ripari
(enviroment)
-libertà da lesioni e malattie
(healt)
-libertà di esprimere i normali comportamenti (behaviour)
-libertà da paura e stress.
(management)
3(5& + (u ,/%(1 (66(5($ 1 ,0 $ /("
A) Lo ESIGE il management di contenimento dei costi contestuale
alla ottimizzazioini delle performances produttive
> benessere > reddito
B) Lo PRETENDE la comunità europea che con l’istituzione del
principio di condizionalità premia economicamente chi rispetta il
benessere animale (Reg. CE 1782)
benessere = contributi CE
C) Lo VUOLE il consumatore con la prospettiva che diverrà realtà
di una etichettatura (G.U. EE 13-07-2007 parere 2007/C 16/17)
benessere > qualità > prezzo di vendita
INTERESSE ECONOMICO
DELL’ALLEVATORE A PERSEGUIRE IL
MANTENIMENTO DEL BENESSERE:
• Interesse economico diretto
• Interesse gestionale sanitario e zootecnico
(economico indiretto)
BENESSERE ANIMALE E CONSUMATORI
David Byrne
Membro Commissione europea, responsabile per la salute e la tutela dei consumatori
“Il benessere animale è un argomento di enorme
interesse per i cittadini europei. Io ricevo più lettere
su questo tema che su qualunque altro”.
"Il benessere degli animale è una delle priorità
dell'UE e deve rimanere tale”.
libro bianco sulla sicurezza alimentare: cap 5
I rapporti sul benessere e la sanità animale
costituiranno parte integrante del controllo delle
filiere alimentari
Benessere animale: Direttive e Reg CEE
•
•
•
•
•
•
Vitello: Dir 1991/629 dir 1997/02
Suino: Dir 1991/630, dir 2001/88
Gallina ovaiola: Dir 1988/166, dir 1999/74
Broiler: Dir 2007 / 43
Allevamento animale: Dir 1998/58
Trasporto animale Dir 1991/628, dir 95/29,
reg. n.1225/1997, reg. 1/2005
• Macellazione animale Dir 1974/577, dir
1993/119
Programma d’azione comunitario per la
protezione ed il benessere degli animali
2006-2010
• Aggiornamento degli standard minimi attuali
nell’ambito della protezione e del benessere degli
animali
• Introduzione di indicatori standardizzati del benssere
degli animali con la conseguente introduzione di un
MARCHIO CE IN MATERIA DI BENESSERE
ANIMALE
con una
FORMA DI ETICHETTATURA VOLONTARIA
che certifichi il superamento di norme minime di
benessere animale
E PER IL BOVINO ADULTO ?
2009-2010?
•
•
•
•
•
•
Normativa ultima perché molto complessa
Allevamenti da latte, da carne, da rimonta
Animali liberi al pascolo
Allevamenti intensivi in recinti e box
Allevamenti con animali legati
Minore sensibilità del consumatore
COSA ESISTE OGGI CHE CI PUO’
AIUTARE NELLA VALUTAZIONE DEL
BENESSERE DEL BOVINO ADULTO?
• Le normative orizzontali (98/58)
• I sistemi di valutazione del benessere applicati
oggi in alcuni paesi europei
• Ricerche ed esperienze
• Linee guida :
EUROPEAN COMMISION
Healt e Consumer Protection Scientific Committee on
Animal healt and Animal Welfare :
THE WELFARE OF CATTLE KEPT FOR BEEF PRODUCTION
Sistemi di valutazione del benessere
animale in europa
•
•
•
•
•
Cow Quality Milk Quality
BWAP
Ethical account
TGI
KKM
Svezia (misto)
U.K. (diagnostico)
Danimarca (indice)
Austria (indice)
Olanda (indice)
Benessere animale in europa: la ricerca
Welfare Quality Improving Animal welfare
in the food quality chain
• avviata una ricerca sulla valutazione del
benessere dei bovini adulti, latte e carne costo
14.000.000
• 39 partners e 13 nazioni frà le quali Germania
Francia Italia Austria
UNIMI Milano
IZSLER Brescia
QUANDO SI VERIFICANO POSSIBILI
SITUAZIONIDI MALESSERE?
MOMENTI CRITICI:
•
•
•
•
Trasporto
Fase di adattamento
Ingrasso
Fasi pre-macellazione
Cioè:
GESTIONE E
MANAGEMENT
UNIMI Milano
IZSLER Brescia
INGRASSO
foto
AMBIENTE d’allevamento
L’insieme dei fattori che interagiscono con l’animale
influenzandone l’aspetto psico-fisico, il metabolismo, il
comportamento e la produzione.
STRUTTURE d’allevamento
Le strutture (ricoveri, impianti, attrezzature) utilizzate
per l’allevamento degli animali da reddito.
Nell’allevamento in regime stallino le strutture
condizionano in misura rilevante l’ambiente
d’allevamento e quindi il benessere animale.
UNIMI Milano
IZSLER Brescia
PUNTI CRITICI
DENSITA / DIMENSIONI DEL BOX
ACCESSO ALLA MANGIATOIA
TIPO DI FONDO
COLLOCAMENTO DELLE STRUTTURE
UNIMI Milano
IZSLER Brescia
GESTIONE E INCIDENZA DI PROBLEMATICHE SANITARIE
Azienda 1 Azienda 2 Azienda 3
Gestione
Numero di bovini
Bovini con patologia
respiratoria, %
Totale bovini con patologie
all’apparato locomotore, %
con patologie podali,%
con patologie articolari,%
Ottima
Buona
Mediocre
9844
2082
3403
6.50
14.20
28.40
1.85
3.53
6.03
0.24
0.88
3.46
1.61
2.65
2.57
OTTIMA: Densità >4.5 m2/capo, Lettiera quotidiana, abbeveratoi a livello, interazione uomo/animale ottima, >5 fasi alimentari
BUONA: Densità 3.5-4.5 m2/capo, Lettiera ogni 2 giorni, abbeveratoi a livello, interazione u/a ottima, tra 3 e 5 fasi alimentari
MEDIOCRE: Densità <3.5 m2/capo, Lettiera ogni 5 giorni, abbeveratoi a spinta, interazione u/a mediocre, 3 fasi alimentari
( Sgoifo Rossi, 2006 – dati personali)
Daensita’ e dimensioni del box
Superficie di stabulazione (m²) per capo
(Health and Consumer Protection Committee”, the
Welfare of Cattle Kept for Beef Production 05-2001)
• L’aumento della superficie a disposizione di ciascun capo
è necessario per migliorare il benessere degli animali.
• La superficie di stabulazione deve essere di almeno 3 m²
per animale del peso finale di 500 kg (più o meno 0.5 m ²
per ogni differenza di 100kg prevista fra I 40 e 800kg)
UNIMI Milano
IZSLER Brescia
DIMENSIONI RACCOMANDATE DEI BOX E
MANGIATOIE
Peso animale
Superficie box, m² /capo
Fronte mangiatoia/ capo, m
Profondità box
200
300
400
500
600
700
2
3
4
5
6
7
0.4
0.5
0.6
0.65
0.65
0.7
5
6
6.7
7.7
9.2
10
(Daelemans and Manton, 1987)
UNIMI Milano
IZSLER Brescia
INFLUENZA DELLA DENSITÀ SULLA
MORTALITÀ DA PATOLOGIA RESPIRATORIA
m2/capo
Mortalità (%)
<2.5
2.5-3
3-3.5
>3.5
1.98
1.08
0.53
0.55
(Béranger, 1982)
Health and Consumer Protection Committee”, 2001
almeno 3 m²/capo per animali di 500 kg
UNIMI Milano
IZSLER Brescia
LA PROBLEMATICA GRIGLIATO
Troppo scivoloso
• Limita locomozione dei
bovini e benessere (minor
assunzione)
• Rischio di lesioni aumenta
• Movimenti non più naturali
per alzarsi e coricarsi
Troppo abrasivo
• Eccessiva usura
unghioni
• Maggiore incidenza di
patologie plantari
UNIMI Milano
IZSLER Brescia
INFLUENZA DEL TIPO DI PAVIMENTAZIONE
SULLA MORTALITÀ E SULL’INCIDENZA DI
BOVINI PROBLEMA (ITEB, 1983)
Tipo di pavimentazione
Paglia
Fessurato
Inclinata
Numero di animali
728
1084
276
Soggetti problema (%)
0.70
1.47
1.80
Mortalità (%)
1.25
4.52
2.52
INFLUENZA DEL TIPO DI PAVIMENTAZIONE
SULLA MORTALITÀ E SULL’INCIDENZA DI
BOVINI PROBLEMA
UNIMI Milano
IZSLER Brescia
SPAZIO IN MANGIATOIA E INCREMENTO
• La diminuzione dell'efficienza di conversione
dell'alimento al diminuire dello spazio in mangiatoia è
dovuta ad un maggior dispendio energico connesso a
minor riposo (Fisher ed al, 1997).
• All’aumentare dello spazio disponibile in mangiatoia
aumenta l'ingestione di alimento e l’incremento in
ponderale medio giornaliero (Mossberg ed al., 1992; Pahl, 1997;
Fisher ed al., 1997; Andersen ed al., 1997; Ruis-Heutinck ed al., 1999)
UNIMI Milano
IZSLER Brescia
EFFETTO DEL TIPO DI INTERAZIONE
UOMO/ANIMALE SULLA QUALITÀ DELLA CARNE
DI VITELLI FRISONI
(208 kg di peso vivo medio alla macellazione)
Carcasse rosa/rosa scuro, %
Potenziale glicolitico mol/g
pH 48 ore postmortem
Luminosità, L*
Indice del rosso, a*
Indice del giallo, b*
Positiva
Negativa
14.5
172.6
5.56
58.7
11.2
8.5
23.0
154.1
5.63
58.4
12.5
8.9
(Lensink et al., 2001)
P
0.02
0.03
0.02
NS
0.006
NS
UN ESEMPIO DI VALUTAZIONE E
CERTIFICAZIONE DEL
BENESSERE ANIMALE
NELL’ALLEVAMENTO DEL
BOVINO DA CARNE:
Il consorzio AB-CARNI di Brescia
2002
AGROQUALITA’
L’ENTE DI
CERTIFICAZIONE
Quale cetificazione?
CONSORZIO ALLEVATORI CARNI BOVINE BRESCIANE
ETICHETTATURA
VOLONTARIA DELLA CARNE
(Reg. CE n. 1760/2000)
CERTIFICAZIONE DI:
PRODUZIONE DELLA CARNE
(en 45011)
Disciplinare di etichettatura AB-CARNI REG ce 1760/2000
Approvazione Ministero politiche Agricole codex IT025ET
We certfy that the labelling system
carried out by AB_CARNI is in
compliance with the technical
document
• …………tipo di animale
• …………proprietario
• Tempo di frollatura
• Informazioni riguardanti la
tecnica di allevamento
• Informazioni relative
all’alimentazione
• …………..sito web
CONSORZIO ALLEVATORI CARNI BOVINE BRESCIANE
CERTIFICATO DI PRODUZIONE DELLA
CARNE
CONSORZIO ALLEVATORI CARNI BOVINE BRESCIANE
AGROQUALITA’ (ente di certificazione accreditato SINCERT)
Con le modalità regolate dalle EN 45011 Certifica
CERTIFICA CHE
il prodotto carne è
ottenuto secondo
il disciplinare di produzione
CHE PREVEDE
1.1 il benessere animale
1.2 l’alimentazione
1.3 la carne
1.1 IL BENESSERE ANIMALE
(disciplinare di produzione AB-CARNI)
CONSORZIOALLEVATORI CARNI BOVINEBRESCIANE
• “ le condizioni di benessere degli animali sono
assicurate attraverso la verifica che i bovini
allevati godano delle 5 libertà
(UK Ministry of Agricolture Welfare codes)
• I veterinari effettuano visite biennali di
verifica, prelievo ed analisi di sangue e feci
per:
il
profilo metabolico,
il profilo immunitario,
la presenza di parassiti nelle feci.
Disciplinare di produzione AB-CARNI di BS. Cap 6
AUTOCONTROLLI DELLE CONDIZIONI
SANITARIE DI BENESSERE E DI GESTIONE
DELL’ALIMENTAZIONE
• 6: sopralluoghi, 2 all’anno per osservare
registrare e prelevare campioni
• 6.1. animali osservazione
prelievi
• 6.2.alimenti osservazione
formulazione
campioni
certificazione volontaria
CONSORZIO ALLEVATORI CARNI BOVINE BRESCIANE
L’ALLEVAMENTO E’:
CERTIFICATO
da AGROQUALITA’
CONTROLLATO dai veterinari e dai periti agrari del
Centro Miglioramento Latte e Carne di Brescia
SOTTOPOSTO A PRELIEVI ED ESAMI effettuati dall’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna
Gli esami sono effettuati su sangue, feci, carne ed alimenti per assicurare che gli
animali macellati siano in condizioni di benessere e che la qualità della carne
corrisponda ai caratteri pretesi dal consorzio AB-carni per la vendita ( vedi
disciplinare di produzione).
ANALISI DELLE FECI
Analisi effettuate
- analisi parassitarie*
- analisi
batteriologica
Materiale
impiegato
Fasciola
feci
Limiti
Assenti
Paranfistomum
“
“
Strongili
“
“
Coccidi
“
“
Salmonelle
feci
Assenti
BENESSERE ANIMALE
PROFILO IMMUNITARIO
> di
40
< di
90
0,048611
1
g/l
25
50
a - globuline
"
7
9
b - globuline
"
8
12
g - globuline
"
15
30
Complemento
C' H 50/150ml
> 30
Blastizzazione
cpm
> 750
x103/ml
4
12
Linfociti
%
50
75
Linfociti
x103/ml
2,5
7,5
%
> 90%
microgr/ml
0.4
Protidemia tot.
g/l
A/GAlbumine
WBC
Battericidia
Lisozima
38
PROFILO METABOLICO
Urea
Creatinina
Glucosio
Bilirub. totale
AST
GGT
LD-P (lattat-deidro.)
CK(creatinchinasi)
NEFA
millimoli/l
micromoli/l
millimoli/l
micromoli/l
U/l
U/l
U/l
U/l
millimoli/l
95%
Lim. Inf
4,32
59,9
3,04
2,5
45
23
2000
81
95%
Lim.Sup.
7,12
91,3
4,23
4,5
113
39
3500
209
Non conformità dei parametri di benessere
AB-carni
Campi di
n. Di non conformità registrate durante le
ispezione del visite ispettive bi annuali
benessere
anno
2003
2004
2005 2006 2007
comportamenti
3
2
1
2
1
strutture
2
1
0
0
0
Stato sanitario
3
2
3
2
1
ematoclinica
12
11
13
10
16
Animali esclusi
dalla vendita
8
7
11
8
18
campioni eseguiti dal 2002 al 2006 (IZS,centro benessere). dati relativi alla
blastizzazione (misura la capacità di risposta immunitaria verso agenti patogeni.
Maggiore è migliore è il benessere dell’animale
cpm
8000
7500
7000
6500
6000
5500
5000
4500
4000
3500
3000
2500
2000
1500
1000
750
500
Limite del
disciplinare di
produzione
(AB_CARNI)
0
0
100
200
300
400
500
600
N°campioni
2002
2003
2004
2005
2006
700
Dispersione campioni eseguiti dal 2002 al 2006 (IZS,centro
benessere). dati relativi alla battericidia
%
105
100
90 Limite del 95
disciplinare di
produzione 90
(AB_CARNI) 85
80
75
70
65
60
55
50
0
100
200
N° campioni
300
400
500
Dispersione campioni eseguiti dal 2002 al 2006 (IZS,centro
benessere). dati relativi all’aptoglobina (proteina emessa in stati
infiammatori)
minore è il contenuto ( inferiore a 10 mg ) maggiore è il benessere
Mg /dl
HbBC
170
160
150
140
130
120
110
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
10
Limite del
0
disciplinare di 0
produzione
(AB_CARNI
100
200
300
400
N° campioni
500
600
700
Aptoglobina ematica mg/dl HbBC
L.ite > 10
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Battericidia %
l.Ite >90
CONCLUSIONI
Noi sappiamo di
allevare animali
sani ed in condizioni
di benessere
Dimostriamolo e
Comunichiamolo
Al consumatore
Si ringraziano per la collaborazione i colleghi:
Amadori Dott Massimo R.le Centro di referenza Nazionale
per il benessere animale
Archetti D.ssa Ivonne Lab immunobiochimica Clinica
Tranquillo Dott Vito Centro Epidemiologico della
Lombardia
Fly UP