...

Talk to Me: quando le cose ci parlano

by user

on
Category: Documents
19

views

Report

Comments

Transcript

Talk to Me: quando le cose ci parlano
10/28/2014
Talk to Me: quando le cose ci parlano
La bellezza dei confini: il progetto di Snøhetta è stato selezionato per le nuove banconote della Norvegia
English
Sign up / LogIn
Dal 1928
Search Domus...
Like Kyuree Kim, Paolo Patelli and
386,965 others like this.
Architettura / Design / Arte / Prodotti / Archivio Storico / Shop
Contenuti Notizie / Interviste / Opinioni / Portfolio / Speciali / Recensioni / Video / Dall'archivio / Competition
Rivista Questo mese / Edizioni locali
Network Il tuo profilo / RSS / facebook / twitter / instagram / pinterest / LOVES
Talk to Me: quando le cose
ci parlano
Diretto o subliminale, il processo di comunicazione tra persone e oggetti è al centro
della nuova mostra di Paola Antonelli al MoMA.
Design / Carlo Ratti
Author
Carlo Ratti
Sections
Design
Photography
Keywords
Scott Rudd
IDEO, MoMA, Paola Antonelli, Talk to me, Tony
Quan
Published
28 Luglio 2011
Network
Like on Facebook
Share on Twitter
Pin to Pinterest
Location
New York
http://www.domusweb.it/it/design/2011/07/28/talk-to-me-quando-le-cose-ci-parlano.html
1/10
10/28/2014
Talk to Me: quando le cose ci parlano
Parlami. In inglese: Talk To Me. Così, con fare vagamente
almodovariano, Paola Antonelli, curatore responsabile del
dipartimento di Architettura e Design del MoMA, aveva sillabato
in un'oscura trattoria bavarese nel gennaio 2009. Spiegava: "Non
so ancora che cosa selezionerò per la mia prossima mostra, ma
per adesso so quale sarà il titolo."
Puntualmente, due anni e mezzo dopo, Talk To Me apre nel
celebre museo newyorkese. In mostra oltre 200 pezzi – giocattoli,
installazioni, video, siti interattivi e oggetti di tutti i tipi – che
affollano la galleria del terzo piano, con numerosi rimandi nei
corridoi di accesso nonché all'interno e all'esterno dell'edificio.
L'idea è semplice: negli ultimi anni, a seguito della rivoluzione
digitale, un gran numero di dispositivi elettronici sono entrati a
far parte della nostra vita quotidiana. Grazie a essi i nostri
oggetti, le nostre case e persino le nostre città hanno acquisito la
capacità di 'parlare', ovvero di interagire con noi. Tutto ciò sta
cambiando radicalmente non solo la nostra vita ma anche la
professione del designer, che ormai deve essere in grado di
spaziare tra discipline molto diverse tra loro (dalla
programmazione alla sociologia) e ripensare criticamente la
propria missione.
http://www.domusweb.it/it/design/2011/07/28/talk-to-me-quando-le-cose-ci-parlano.html
2/10
10/28/2014
Talk to Me: quando le cose ci parlano
Masamichi Udagawa e Sigi Moeslinger di Antenna Design, e David Reinfurt, Kathleen Holman, e MTA New York City Transit, prodotto per MTA New York
City da Cubic Transportation Systems: MetroCard Vending Machine. 1999. Vista dell'installazione al Museum of Modern Art, 2011. Photo © Scott
Rudd.
Nel testo che accompagna il catalogo questi cambiamenti
vengono letti sull'onda lunga dell'opposizione al freddo
razionalismo novecentesco: "I cliché del ventesimo secolo, quali
'la forma segue la funzione' , motto modernista mutuato con
qualche variazione da Louis H. Sullivan, e 'design significa
risolvere problemi'… Sono stati i responsabili di progetti
architettonici e di design senz'anima, lobotomizzati." Al
contrario, le esperienze di Talk To Me vengono ricondotte ai
fecondi anni Sessanta e alle esperienze dei radicali, con le loro
prime idee di architetture cibernetiche, mobili e interattive. A noi
sembra che si potrebbe risalire più indietro, fin quasi alle origini
stesse dell'arte e a quell'anelito mai sopito verso la creazione di
mondi artificiali capaci di vivere di vita propria. Vengono in
mente la ben nota apostrofe michelangiolesca del "perché non
parli" o gli automates di Maria Antonietta, scene di vita
quotidiana che acquisivano una vaga parvenza di animazione
http://www.domusweb.it/it/design/2011/07/28/talk-to-me-quando-le-cose-ci-parlano.html
3/10
10/28/2014
Talk to Me: quando le cose ci parlano
grazie a sofisticatissimi sistemi meccanici.
Kacie Kinzer, Interactive Telecommunications
Program, Tisch School of the Arts, New York
University: Tweenbot, 2009. Cartone, carta,
inchiostro, batterie, motore e ruote. vista
dell'installazione al Museum of Modern Art,
2011. Photo © Scott Rudd.
Oggi, col digitale è tutto più semplice. Gli automates ci
perseguitano quando dobbiamo prelevare dei denaro (in mostra
al MoMA il nuovo, elegante Bancomat di BBVA, disegnato da
IDEO), comprare una smart card per gli spostamenti
metropolitani o monitorare in tempo reale i consumi di energia
delle nostre case. Ci aiutano quando non riusciamo più a svolgere
alcuni compiti, come nel progetto Eye-Writer, interfaccia basata
sul riconoscimento dei movimenti della pupilla di Tony Quan,
http://www.domusweb.it/it/design/2011/07/28/talk-to-me-quando-le-cose-ci-parlano.html
4/10
10/28/2014
Talk to Me: quando le cose ci parlano
graffiti artist americano ormai paralizzato che grazie a questo
sistema può continuare a lavorare.
Kate Hartman, Interactive Telecommunications Program, Tisch School of the Arts, New York University: Muttering Hat, 2006. poliestere, schiuma, casse
audio e registratore digitale. Vista dell'installazione al Museum of Modern Art, 2011. Photo © Scott Rudd.
In alcuni progetti esposti manca la parte di interazione
con il visitatore – come nelle suggestive visualizzazioni i tempo
reale di grandi quantità di dati urbani, siano essi il movimento
dei taxi di Lisbona piuttosto che le chiamate d'emergenza al 911
newyorkese. In altri casi si ha l'impressione di trovarsi di fronte a
progetti dell'ultimo anno di una scuola d'arte – come nella
Menstruation Machine, complesso meccanismo per simulare
l'effetto delle mestruazioni anche su persone di sesso maschile.
Si potrebbe sollevare anche qualche obiezione per quanto
riguarda grafica e allestimento, che sembrano basati su una
visione del digitale un po' troppo romantica e all'antica, fatta di
pixel e colori elementari. Nel complesso però il tema della mostra
emerge a chiare lettere e sembra essere di quelli destinati a
lasciare il segno.
http://www.domusweb.it/it/design/2011/07/28/talk-to-me-quando-le-cose-ci-parlano.html
5/10
10/28/2014
Talk to Me: quando le cose ci parlano
Vista della mostra Talk to Me: Design and the Communication between People and Objects al Museum of Modern Art, 2011. Photo © Scott Rudd.
Lasceranno il segno anche alcune delle questioni irrisolte
sollevate dai progetti esposti. Il fatto che sempre più artefatti
siano imbottiti di componenti elettronici significa creare
problemi per lo smaltimento dei rifiuti negli anni a venire: oggi
ad esempio in Europa e America i vecchi computer vengono
smaltiti in modo speciale; ma che cosa capiterà quando ciascun
oggetto sarà al suo interno come un mini computer? Un progetto
in cui sono coinvolto, chiamato Balk Talk e sviluppato proprio
per il MoMA, usa dei microchip tracciare in tempo reale molte
centinaia di componenti elettronici nei loro percorsi di riciclo o di
riuso dagli Stati Uniti a Paesi emergenti quali Ghana, India, Cina,
Nepal, Indonesia, Chile. Un'ultima questione interessante è poi la
cacofonia che potrebbe creare il 'parlare' continuo di tutti gli
oggetti che ci circondano. Un collega rientrato di recente da una
visita presso un elegantissimo hotel asiatico faceva notare come
l'uso estensivo di sensoristica e domotica creasse dei cortocircuiti curiosi: aprendo le tende si spegneva l'aria condizionata;
chiudendo il frigo si innescava automaticamente la doccia. Come
http://www.domusweb.it/it/design/2011/07/28/talk-to-me-quando-le-cose-ci-parlano.html
6/10
10/28/2014
Talk to Me: quando le cose ci parlano
a dire: Parlami sì, ma non straparlare. Carlo Ratti
http://www.domusweb.it/it/design/2011/07/28/talk-to-me-quando-le-cose-ci-parlano.html
7/10
10/28/2014
Talk to Me: quando le cose ci parlano
Marc Owens: Avatar Machine, 2008. Diversi materiali e pezzi elettronici. Vista dell'installazione al Museum of Modern Art, 2011. Photo © Scott Rudd.
24 luglio – 7 novembre 2011
Talk to Me: Design and the Communication between People
and Objects
MoMA, Special Exhibitions Gallery, terzo piano
Vista della mostra Talk to Me: Design and the Communication between People and Objects al Museum of Modern Art, 2011. Photo © Scott Rudd.
http://www.domusweb.it/it/design/2011/07/28/talk-to-me-quando-le-cose-ci-parlano.html
8/10
10/28/2014
Talk to Me: quando le cose ci parlano
Jaakko Tuomivaara, Communication Art and Design Department, Royal College of Art: Hide & See, 2010. Vista dell'installazione al Museum of Modern
Art, 2011. Photo © Scott Rudd.
Author
Carlo Ratti
Sections
Design
Photography
Scott Rudd
Keywords
IDEO, MoMA, Paola Antonelli, Talk to me, Tony
Quan
Network
Like on Facebook
Share on Twitter
Pin to Pinterest
Location
New York
http://www.domusweb.it/it/design/2011/07/28/talk-to-me-quando-le-cose-ci-parlano.html
9/10
Fly UP