Forze che influenzano la struttura delle proteine: le forze deboli
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Forze che influenzano la struttura delle proteine: le forze deboli
CENNI SUL TIPO DI FORZE Forze deboli che influenzano la struttura delle proteine: le interazioni di van der Waals • repulsione • attrazione Forze attrattive dovute a interazioni istantanee che si generano a causa delle fluttuazioni nella distribuzione della carica elettronica di atomi adiacenti non legati tra loro. – L’ intenisita’ della forza attrattiva dipende dalla relativa grandezza degli atomi e dalla loro distanza Energia di stabilizzazione: 0.4 - 4 kJ/mol – Molte di queste interazioni intervengono in una proteina e rappresentano un significativo contributo alla sua stabilita’ Forze deboli che influenzano la struttura delle proteine: legami idrogeno • • Si formano tra un atomo di idrogeno legato covalentemente ad un atomo elettronegativo e un secondo atomo elettronegativo che serve da accettore – Gli atomi componenti lo scheletro peptidico formano legami idrogeno tra loro. Le catene laterali degli aminoacidi capaci di formare legami H sono di solito localizzati sulla superficie della proteina e formano questo tipo di legami con l’H2O Energia di stabilizzazione 12-30 kJ/mol: dipende dalla distanza tra gli atomi elettronegativi ! – Sono piu’ forti delle forze di van der Waals Forze deboli che influenzano la struttura delle proteine: interazioni elettrostatiche Possono riguardare ioni (specie che posseggono una carica discreta), dipoli permanenti (che hanno una separazione permanente tra cariche positive e negative) e dipoli indotti (che hanno una separazione temporanea tra cariche positive e negative) • • Possono essere attrattive (tra cariche di segno opposto) o repulsive (tra cariche dello stesso segno). – Le catene laterali degli aminoacidi possono avere residui carichi positivamente o negativamente. Inoltre i residui N e C- terminali di una proteina sono ionizzati e portano una carica positiva e negativa rispettivamente Energia di stabilizzazione: 20 kJ/mol – La forza dell’interazione elettrostatica dipende dalla natura delle specie interagenti e dalla distanza tra loro. Forze deboli che influenzano la struttura delle proteine: effetto idrofobico Le variazioni di energia (calore) e di entropia sono di grande importanza nel determinare la direzione dei processi termodinamicamente favoriti ΔG=ΔH-TΔS • • • Si formano perche’ la catena laterale non polare di aminoacidi “preferisce” ambienti non polari piuttosto che solventi polari come l’H2O. – L’olio e’ una sostanza che non forma legami H con l’H2O. Le molecole di H2O devono riarrangiare i loro legami H a formare una struttura ordinata che circonda l’olio come una gabbia Questo introduce ordine nel sistema. Se la superficie all’interfaccia olio-H2O e’ piccola meno ordine e’ introdotto nel sistema • Il raggruppamento delle molecole idrofobiche in un’unica goccia restituisce all’ambiente delle molecole di H2O che diventa disordinata e contribuisce ad aumentare l’entropia del sistema ( il termine ΔS diventa +) • L’effetto idrofobico, che minimizza le interazioni dei residui non polari con l’H2O e’ quindi guidato dall’aumento dell’entropia dell’H2O Le catene laterali degli aminoacidi all’interno della struttura proteica sono quasi esclusivamente idrofobiche. Energia di stabilizzazione <40 kJ/mol Tipi di legame ANGOLI TORSIONALI Angoli torsionali o diedri angolo compreso tra due semipiani PREMESSA Configurazione e conformazione NON sono sinonimi: le alternative configurazionali possono essere ottenute solo rompendo (e ristabilendo) i legami. Le alternative conformazionali derivano dalla libera rotazione attorno a un legame singolo Definizione degli Angoli torsionali Φ, Ψ, ω e χ Angolo φi: C’i-1—Ni—αCi—C’i Angolo ψi Ni—αCi—C’i—Ni+1 Angolo χ1i Ni—αCi—βCi—Xi Angolo ωi αCi-1—C’i-1—Ni—αCi • L’angolo OMEGA tende ad essere planare (0 o 180°) a causa dell’effetto di risonanza del legame peptidico • Trans è favorito rispetto al cis: • Solo 116 (0.36%) di 32539 angoli in 154 strutture X-ray sono state trovate in conformazione cis (Stewart et al. 1990). • Alcuni legami, comunque, sono tipicamente cis: Tyr-Pro (25%), Ser-Pro (11%), X-Pro (6.5%) TRANS CIS STABILITA’ ROTAMERI CATENA LATERALE Più stabile Le 20 catene laterali Il legame peptidico notare la consueta conformazione trans dell’ossigeno carbonilico e dell’azoto aminico. Le dimensioni degli angoli sono quelle osservate tramite cristallografia a raggi x Conseguenze della natura planare del legame amidico Nella catena peptidica ci sono due gradi di liberta’ per residuo • • • • L’energia di stabilizzazione di risonanza della struttura planare e’ di 88 kJ/mol. Una rotazione del legame C-N richiederebbe una sostanziale quantita’ di energia e non puo’ avvenire – Le rotazioni possono invece avvenire sui legami che legano i C α degli aminoacidi che partecipano al legame carboamidico agli atomi dello scheletro peptidico L’angolo che riguarda il legame C(alpha)N viene chiamato Φ L’angolo che riguarda il legame C(alpha)C viene chiamato Ψ La definizione di tutti gli angoli Φ e Ψ in una catena proteica comporta la conoscenza di tutti i tipi di ripiegamento dello scheletro proteico Restrizioni steriche degli angoli Φ & Ψ • • • • Le catene polipeptidiche sono flessibili ma presentano restrizioni conformazionali: la sovrapposizione sfavorevole di orbitali non permette alcune combinazioni di Φ e Ψ Alcuni valori di Φ e Ψ sono piu’ probabili di altri. phi = 0, psi = 180 non e’ favorevole phi = 180, psi = 0 non e’ favorevole phi = 0, psi = 0 non e’ favorevole