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Comune di Varese Ligure Nei nostri boschi arriva il lupo (un po

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Comune di Varese Ligure Nei nostri boschi arriva il lupo (un po
LA GAZZETTA DEL VARA
PAGINA 10
Comune di Varese Ligure
Uffici Comunali sono aperti al pubblico tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 12, Martedì anche il pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17 Tel 0187/84291 fax 842352. Il Sindaco e il Vicesindaco ricevono tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 Tel 0187/842939. Il Tecnico Comunale riceve il Martedì ed il Sabato dalle ore 9 alle ore 12 Tel 0187/842937. Associazione Turistica Pro Loco Tel 0187/842094 – 842397 Ambulatorio
ASL e Guardia Medica Tel 0187/842041 Medici Dr. Mazzotti Ciro Sp. mal. infettive Lun. Mart. Merc. Ven. Sab. 9.00-11.00, Giovedì 18.00-19.30, tel 0187/842345 cell 347 4437464 Dr. Bancalari Giancarlo Lun. Mart. Giov. Ven. 9-11/16-17.30 Merc. 7.30-8.30, Sab. 8-9.30 San Pietro Vara 16-17 tel 0187/842554 Pediatria Dr.ssa Molinari Lunedì-Giovedì dalle 11 alle 12 Martedì dalle 14 alle 16 Oculista
Prof. Franco Baldi tel 0187/842400 Dentista Prof. Domenico Baldi tel 0187/842400 Studio Dentistico Dr. Passarello Salvatore riceve su appuntamento tel 0187/891378 cell 340 7698393 Studio Odontoiatrico Associato Dr.ssa Colombo Fiorella tutti i giorni escluso il Sabato ore 8-18.30 e su appuntamento a domicilio tel 0187/842169 Dr.ssa B. Siemerink su appuntamento, chiuso il lunedì cell 335 8226351
P.A. San Pietro Vara tel 338 4593435-4 Croce Rossa Italiana Uffici e Pronto Iintervento ambulanze tel e fax 0187/842462 Biblioteca Civica Martedì ore 9-12.30/15-19 Giovedì e Venerdì ore 15-19 Farmacie Dr. Alinovi Camillo tel 0187/842182 Dr. Paganini Gian Carlo tel 0187/842104 Dietologo Dr. Simone De Vincenzi tutti i giorni su appuntamento cell 347 7434909 Patronati C.I.A. – Patronato
I.N.A.C. tutti i giorni ore 9-12.30 Patronato I.N.A.S. – C.I.S.L. – F.N.P. Martedi ore 9-12, E.P.A.C.A. Lunedì-Venerdì ore 8.30-12.30 , Lunedi e Giovedì ore 15-18, C.N.A. Martedì ore 8.30-12.30. Sindaco: Michela Marcone, Assessori:]Paolo Gallo, Adriano Pietronave,Consiglieri Comunali: Simona Armanino, Luigino De Paoli, Giovanni De Paoli, Antonio Figone, Bartolomeo Gagliardo, Paolo Gallo,
Alessio Gotelli, Federica Picetti, Adriano Pietronave, Fabrizio Podestà, Fabio Sabini,.
Lo studio della Regione Liguria nei parchi dell’ Antola e dell’ Aveto
Nei nostri boschi arriva il lupo (un po’ timido)
ecco come lo vedono i ragazzi della media Bobbio
Lo studio proposto dal docente di scienza Gabriele Caristi. La collaborazione del Comando del Corpo Forestale di
La Spezia, il vicequestore Pierluca Domenichini. La storia e la fine dopo 1000 km del lupo Ligabue.
classe I A (2007-2008) istituto comprensivo Varese Ligure - Sesta Godano,da destra verso sinistra: prof. Caristi G., Chiappe M., Figone F., Merlo S., Petronave L., Petronave N., Murgia F., Giosso M., Gotelli C., Moretti S., Ghiggeri D., Rebizzo
G., De Vincenzi I., Figone Mi., Conti F., Arbusto G., Gotelli A., Figone Ma., Cerveri S., Giannini D., Filippelli A., La preside prof Cinzia Caccone. Nella foto di fianco un cucciolo di pochi mesi uscito dalla tana
Sulla proposta di reintroduzione nell’
area dell’ alta Val di Vara del lupo
selvatico diamo voce anche alla
giovanissima generazione degli studenti
della scuola media statale “don
Giovanni Bobbio” di Varese Ligure.
Il progetto si articola su diversi punti, si
è ritenuto opportuno dare innanzi tutto
una informazione scientifica relativa
alla specie in questione, si è quindi
voluto analizzarne i rapporti con la
popolazione nel passato, i motivi che
hanno condotto alla quasi scomparsa
degli ultimi esemplari, le relazioni di
interdipendenza con le altre specie
presenti nell'area e quindi dare una
valutazione dell'impatto che la eventuale reintroduzione di un carnivoro
potrebbe avere su un climax privo di un
grande predatore
Questo lavoro viene da me proposto in
qualità di docente di scienze nell’
istituto, supportato dalla collaborazione
del collegio docenti della scuola. Si
ringrazia per la indispensabile collaborazione il comando del Corpo Forestale
di Stato della Spezia il vicequestore
aggiunto
Pierluca
Domenichini.
(Gabriele Caristi)
Inquadramento tassonomico: vertebrati
mammiferi, ord. Carnivori, fam. Canidi,
gen-Canis, specie canis lupus.
L'intesa firmata dall'assessore Zunino
prevede uno studio sulla presenza del
lupo nell'Appennino ligure, coordinato
dalla Regione Liguria con 55 mila euro e
realizzata dai parchi dell'Antola e
dell'Avete. Le attuali conoscenze non
permettono di tracciare una mappa
esauriente del numero di esemplari
presenti in Liguria se non per alcune
zone che in passato sono già state
indagate dalla provincia di Genova.
Oltre alla distribuzione ed alle caratteristiche genetiche del lupo ligure lo studio
indagherà le modalità di predazione e
stimerà i danni subiti dal bestiame. Il
primo riguarda interventi di salvaguardia delle specie. Il secondo indicherà
invece le misure protettive adeguate ad
ogni tipo di allevamento.
Il progetto prevede il coinvolgimento di
tutti gli enti che hanno competenza sul
tema. (Jacopo De Vincenzi)
L'antenato del cane - II lupo è
l'antenato selvatico del cane, è molto
simile ad un pastore tedesco.
Possiamo però distinguerlo da un cane
prestando attenzione ad alcuni particolari.
Presentano la punta della coda nera, le
orecchie corte ed arrotondate, la testa
schiacciata, i denti ferini molto sviluppati ed il mantello presenta una banda
scura sul dorso differente dal resto del
pelo che invece si presenta di colore
grigio marrone.
Il peso di un esemplare maschio di lupo
appenninico si aggira intorno ai 30-35
kg, mentre nell'esemplare femmina è di
circa 20-25 kg.
La lunghezza media è di circa 120 cm,
mentre l'altezza al garrese è di 50-70 cm;
vive dai 10 ai 17 anni. (Andrea Gotelli)
Etologia -1 lupi vivono in genere in
branchi che ospitano fino a un massimo
di 30 membri. Cacciano insieme e
uccidono piccoli e grandi animali come i
cervi.
Si nutrono di mammiferi(anche animali
domestici) e di carogne. Per questo il
lupo è uno dei mammiferi più intelligenti
dalla vita sociale complessa e adegua le
proprie abitudini all'ambiente nel quale
si trova. Il lupo è un animale sia
sedentario,percorrendo in un determinato territorio sempre gli stessi itinerari,
sia nomade spostandosi da un luogo
all'altro in cerca di cibo. Nel parco
nazionale d'Abruzzo vivono lupi che
godono di completa protezione nel
territorio del parco ma anche nelle zone
circostanti. (Sebastiano Moretti)
Alimentazione - Un lupo mangia mediamente due o tré kg di cibo al giorno.
L'alimentazione
è
strettamente
carnivora, di poco conto sono le
introduzioni di bacche, frutti, erbe, tutti
alimenti che svolgono una funzione
digestiva e depurativa, oltre a fornire
microelementi
fondamentali
all
'equilibrio della dieta. La vita media è di
circa dieci anni ed è strettamente legata
alla capacità di provvedere al proprio
sostentamento.
Il lupo è solito cacciare in branco; una
tecnica di caccia è quella dello
sfinimento durante la quale la preda,
dopo aver corso troppo con il branco alle
calcagna, stanca si ferma ed i lupi la
aggrediscono, anche se questo è molto
più grosso riescono comunque ad
ucciderlo e cibarsene. Ancora oggi
esistono tristi incidenze di mortalità
legate alla persecuzione dell'uomo.
(Francesca Murgia)
Cenni storici - II lupo nelle epoche
storiche era in gran parte dell'emisfero,
era ad esempio in Cina, e nella penisola
arabica, non è mi stato trovato in Africa
ed Oceania.
Tra il 1950 ed il 1970 la specie si stava
riducendo soprattutto negli Appennini.
Solo in poche zone il lupo non si era
estinto. Dal 1970 circa si è stabilita una
forma di protezione della specie. In
Svizzera non vige tale tutela per cui in
questa
nazione,
non
compresa
nell'anione europea i contadini continuano ancora oggi a cacciare i lupi.
I lupi sono aumentati di più nelle
montagne, nelle Alpi centrali e
dall'Appennino ligure- emiliano alle Alpi
marittime.
Oggi in condizioni di scarsa presenza di
prede ed in risposta ad un aumento del
numero, attirati dalla facile reperibilità
dei rifiuti, i lupi potrebbero lasciare i
monti e scendere a valle, riavvicinandosi
ai centri abitati. (Michele Figone)
Rapporti tra uomini e lupi - II lupo è un
carnivoro specializzato nella caccia di
grossi erbivori selvatici(cervo,capriolo)
L'antropofagia del lupo è considerata un
comportamento raro che può verificarsi
in condizioni ambientali particolarmente degradate.caratterizzate per
esempio da una cronica carenza di prede.
Il differente tipo di rapporto che si
instaura tra lupo ed uomo nelle diverse
regioni della Terra dipende dall'ecologia
delle popolazioni umane che con esso
condividono l'ambiente e le risorse.
Infatti dai popoli cacciatori viene
ammirato e ne vengono imitate le
tecniche, mentre i popoli di pastori e
allevatori ne riconoscono il maggior
pericolo è quindi un competitore da
eliminare.
Secoli di ostilità dal Medioevo in poi,
individuano
nel
lupo
elementi
negativi.sinonimo di ferocia e malvagità.
Questa fobia è tanto radicata che
permane tuttora ai nostri giorni pur non
avendoragione di essere infatti risulta un
evento eccezionale l'incontro con un lupo
in natura. (Danilo Giannini)
Presenza in Liguria - Qualche anno fa in
provincia di Genova sono stati censiti
sette "canis lupus":tre nell'area del
monte Penara, quattro sul monte
Antola.Tra il 1998 ed il 2005 c'è stato un
forte aumento di esemplari. La presenza
dell'animale viene tenuta sotto controllo
dalla Provincia attraverso diversi
metodi:la raccolta di informazioni, segni
lasciati dalle impronte sulla neve. I lupi
sono tornati a popolare l'Appennino
Ligure e si trovano spesso in zone
boscose, nel periodo autunnale. Incontrarlo è raro anche perché i lupi sono
notturni.
Nel 2001 sono stati trovati esemplari
nella zona del Passo della Spinerola, nel
comune di Borzonasca, erano tré cuccioli
piccoli e probabilmente la madre era
morta.
Tra gli anni'80 e'90 è aumentata la
comparsa di erbivori, domestici e
selvatici, mentre è diminuita quella di
invertebrati. (Matteo Lucchetti)
Areale spezzino ligure - II ritorno del
lupo è riconducibile all'abbandono della
montagna, ma anche alla tutela della
specie. Ci sono zone più facilmente
frequentate dal lupo in corrispondenza
della parte orientale del territorio: il
monte Aiona e Penna, i crinali della valle
d'Aveto, lo spartiacque fra – Val Graveglia e Val di Vara.
Altri posti frequentati sono lo
spartiacque tra Val d'Avete e Val
Trebbia, l'area del monte Antola i piani
di Proglia al confine con il parco delle
capanne di Morcorolo; nella zona
occidentale della provincia il passo del
Foiollo sul confine con Savona. Nel
periodo invernale i lupi stanno più
facilmente nei boschi mentre in primavera, attirati dal bestiame da pascolo si
spostano verso le aree di crinale. Incontrare i lupi tuttavia è raro anche perché
sono animali notturni. (Lara Petronave)
Reintroduzione della specie - Alla
domanda: il lupo è stato reintrodotto
artificialmente dall'uomo, la risposta è
negativa perché il lupo si arrangia molto
bene da solo.
A differenza di altre specie il lupo ha
realizzato un'espansione rapida, grazie
alle sue caratteristiche che lo rendono
adatto a colonizzare tenitori.
Il lupo appenninico compone un branco
con al massimo sei elementi ed è di solito
composto da una femmina ed un
maschio alfa alcuni elementi adulti
sottomessi, i cuccioli, l'elemento omega
ultimo per importanza sociale.
I cuccioli restano nel branco fino all'età
di circa dieci mesi, in seguito possono
restare nel nucleo d'origine oppure
abbandonare il branco e cercare una
compagna con cui formare una nuova
famiglia intesa come nuovo branco.
(Greta Arbusto)
II lupo ligabue - Ligabue è un lupo
trovato ferito dalla forestale nel febbraio
del 2003 nei pressi della tangenziale di
Parma.
Il lupo è stato curato quindi gli è stato
applicato un radio-collare satellitare ed
in seguito liberato nella zona montana
della provincia di Parma. Ligabue è
stato seguito tramite il radio-collare per
oltre un anno.
Si è potuto constatare quanto l'animale
si sia spostato in tutto quel tempo.
Ligabue è passato prima nell'Appennino
Emiliano, Abetone, passo della Cisa,
Monte
Gotterò,
arrivando
fino
all'entroterra genovese, spingendosi
quindi nel cuneese e da li fino alla
Francia meridionale, è rientrato in
seguito nella provincia di Cuneo dove è
stato trovato morto. Il lupo aveva
percorso circa 1000 km non considerando i piccoli spostamenti quotidiani
che non sono visibili da satellite
(Samanta Merlo)
Leggende locali - Esistono molte storie
riguardanti gli attacchi dei lupi, per
esempio quella di un prete noto come "U
preve de Picaja" che tornando a casa
vide il proprio cane che correva verso di
lui sporco di sangue, allora il buon
pastore corse a casa, entrò nella stalla e
trovo il suo gregge ucciso.
L'uomo, pensando che l'omicida delle
sue pecore fosse il cane, prese il fucile e
gli sparò. Quando tomo nella stalla per
togliere i corpi vi trovò in mezzo anche
un lupo senza vita; allora il prete si rese
conto di aver commesso uno sbaglio. Vi è
anche un'altra storia sulle fosse lupare:
"trappole per lupi", Si racconta, verso
Scurtabò, che una volta il "magnan"
(L'uomo che andava in giro a stagnare le
pentole) vi era caduto dentro e trovandosi in compagnia di un lupo fu
costretto a far scintille con l'acciarino
per tenerlo lontano e per tutta la notte
finché all'alba lo trovarono e lo
liberarono. (Silvia Cerveri)
Conclusioni - Dalla semplice presa
visione dei dati che siamo riusciti ad
avere grazie anche al contributo del
Corpo Forestale è possibile verificare
quindi che la presenza del lupo ha per
lungo tempo rappresentato un problema
molto sentito dalle popolazioni.
Sin dal Medio Evo i contadini-pastori
hanno contrastato con tutti i mezzi
possibili questo pericoloso antagonista.
In Appennino era quasi scomparso,
tuttavia il lento abbandono delle
campagne da parte dell'uomo ha reso a
questo fiero carnivoro il suo antico
territorio di caccia.
Oggi osserviamo il suo lento ritomo
nell'areale appenninico, ritorno del tutto
autonomo e comunque sufficientemente
lento da non sbilanciare troppo gli
attuali equilibri trofici ambientali.
Sembra quindi una posizione serena e
priva di forzature quella che ci porta a
suggerire alle autorità preposte la
semplice osservazione e una non
interferenza con un processo naturale
che, viene da se, non necessita di alcuna
gestione.
dott. Gabriele Caristi
Temono 1' uomo -1 lupi temono l'uomo e
non lo aggrediscono se non quando è in
difficoltà e quando sono in branco o se
spinti dalla fame. Le coppie di lupi
creano delle bande per affrontare la
caccia insieme. Per riconoscere un lupo
osserviamo che dovrebbe avere orecchie
corte e dritte,un possente avantreno.un
treno posteriore fuggente,la coda
bassa.le zampe robuste e le posteriori si
posano nelle impronte di quelle
anteriori,gli occhi a mandorla con la
pupilla piuttosto chiara.
I lupi in Italia sono presenti soprattutto
in Abruzzo ma anche in Liguria e si
stanno spingendo fino in Francia. I lupi
liguri sono grigi e feroci e ve ne sono
anche alcuni neri sulla schiena e
marrone chiaro sulle gambe. I lupi
mangiano agnelli, polli ecc.
Essi si accontentano anche di prede più
piccole e meno appetibili quali piccoli
roditori, rettili o anfibi.
(Katie Gambini)
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