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Karma
Andrea Signorini KARMA Piccolo omaggio a: “ex Oblivione” di Lovecraft e “La sentinella” di F. Brown Era bagnato fradicio, coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano mille miglia da casa, in una fottuta terra mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato a difendere la sua dannata patria rossa. E adesso bisognava combattere, coi denti e con le unghie, contro il nemico nero. Era bagnato fradicio, coperto di fango e aveva fame e freddo, stando all'erta, il fucile pronto, ma lui a chiedersi se ce l'avrebbe fatta a sfangarla. Fu allora che qualcuno dei nemici prese la mira e fece fuoco. Lui emise un verso soffocato di dolore e stupore, poi il suo corpo non si mosse più. Fu il buio, poi come in un sogno l'uomo si trovò davanti a un cancello. Di là un mondo inesplorato coperto da un indistinto bagliore. Un cartello posto sul cancello avvertiva: “Oltre questo limite vi attende una terra che è insieme immensa meraviglia e delusione”. La curiosità e la tentazione fu più forte del timore e della precauzione e l'uomo attraversò il cancello. Si ritrovò bagnato fradicio, coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano mille miglia da casa, in una fottuta terra mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato a difendere la sua dannata patria nera. E adesso bisognava combattere, coi denti e con le unghie, contro il nemico rosso. Casalecchio di Reno – Porretta Terme, 05 novembre 2013