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Il Resto del Carlino Carradori: «I 3 anni? Io non mi aspettavo

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Il Resto del Carlino Carradori: «I 3 anni? Io non mi aspettavo
17 marzo 2016
Il Resto del Carlino
Carradori: «I 3 anni? Io non mi aspettavo nemmeno il processo»
«COSA mi aspetto da questa sentenza? Sinceramente non mi aspettavo nemmeno
questo processo...». Sorride al telefono Tiziano Carradori mostrandosi «molto sereno»
davanti alla richiesta di condanna a 3 anni del pubblico ministero Morena Plazzi nel
processo che vede l‟oggi direttore generale dell‟Azienda Sant‟Anna imputato (falso e
concussione) per le presunte pressioni al gruppo Hesperia assieme a Bruna Baldassarri,
funzionaria dell‟assessorato alla Sanità della Regione (chiesti 2 anni e 8 mesi per la sola
concussione). La tesi della Procura felsinea, infatti, è che Lusenti, all‟epoca dei fatti
assessore regionale alla Sanità, l‟allora direttore generale dell‟assessorato Carradori e la
funzionaria Baldassarri avrebbero favorito, nelle procedure di accreditamento per l‟alta
specialità, alcune cliniche del gruppo Gvm Care&Research (Villa Torri a Bologna, Villa
Salus a Reggio e Villa Maria Cecilia a Ravenna) a scapito della clinica modenese
Hesperia Hospital. «Il mio comportamento – riprende il dg – è sempre stato nel pieno
rispetto della legge e nell‟interesse della funzione che ricoprivo all‟epoca. Minacce e
pressioni io? No comment. In questo processo con i miei avvocati abbiamo dimostrato
ampiamente quella che è la verità». L‟indagine nacque da un esposto del gruppo
Hesperia, che si riteneva penalizzato dai criteri di accreditamento per l‟alta specialità
cardiochirurgica di alcune case di cura private in regione, che avrebbero favorito la realtà
concorrente, il gruppo Sansavini. Nell‟udienza a porte aperte (rito abbreviato), con il
consenso delle parti, ieri l‟accusa ha ricostruito un «crescendo di pressioni minacciose» tra
febbraio e giugno 2013, quando poi la Regione e Hesperia firmarono l‟accordo. «Un
accordo – ha detto nella propria requisitoria il pm davanti al gup Rita Zaccariello – diverso
e punitivo rispetto a quello sottoscritto da altri privati». La contestazione a Baldassarri e
Carradori è di «aver abusato dei loro poteri, minacciando un danno economico ad
Hesperia», con lo scopo «di favorire un soggetto privato strettamente legato ai vertici
dell‟assessorato alla Sanità regionale». Nell‟inchiesta, si è appreso in aula, inizialmente fu
coinvolto anche l‟ex presidente della Regione Vasco Errani, poi uscito con richiesta di
archiviazione. Chiesta l‟assoluzione per Lusenti. Oggi la sentenza.
«Willy, oggi sappiamo la verità sull’omicidio»
«LA STORIA di Luca Varani (il giovane ucciso a Roma, ndr), forse, vista l‟antesignana
vicenda di Willy Branchi, poteva essere evitata? Purtroppo nulla è cambiato e tutto si
ripete». Se lo chiede Maria Rosa Gaudio, responsabile dell‟istituto di Medicina
necroscopica della nostra Università, nel corso del suo intervento ieri all‟Imbarcadero del
castello in occasione del convegno Cold case e investigazione privata organizzata dalla
Federpol. Una giornata di studio incentrata sugli omicidi irrisolti e con al centro la tragedia
del 1988 di Willy Branchi, riaperta il 10 novembre 2014 grazie alla collaborazione tra un
giornalista, un avvocato e un investigatore privato. E‟ dei giorni scorsi il responso della
riesumazione del corpo del diciottenne dalla quale è emerso un dna molto deteriorato,
visto il tempo trascorso, e la presenza di una traccia esterna ma talmente infinitesimale
che, ad oggi, non ha portato risultati. «Quando il professor Pierucci – ha continuato il
medico legale – è venuto da me per recuperare ciò che era rimasto del 1988, ho chiesto:
ma secondo lei è stato fatto tutto al‟epoca? La sua risposta è stata: non c‟era la Pcr,
ovvero l‟analisi del dna. E l‟inesistenza di macchinari così all‟avanguardia, purtroppo, porta
a lasciare per strada determinati elementi». L‟intervento della docente è stato preceduto
da quello dell‟avvocato della famiglia Branchi, Simone Bianchi: «Non è stata trovata la
prova scientifica – ha spiegato – ma ad oggi, con orgoglio, siamo riusciti ad arrivare alla
verità storica. Abbiamo portato alla famiglia esattamente ciò che è avvenuto quella
maledetta notte. Andiamo avanti. Pochi giorni fa il nostro consulente di parte ha depositato
le sue deduzioni al pubblico ministero le quali dimostrano che nell‟88, sotto le unghie di
Willy, poteva esserci un dna di terzi». Il legale e il vice caposervizio del Resto del Carlino,
Nicola Bianchi, non hanno nascosto il «clima di grande omertà che ancora oggi si respira
a Goro», dove alcuni vogliono «fare credere che Willy è morto per un incidente».
Sull‟importanza di fare luce sugli omicidi irrisolti ha parlato anche Marika Perli, la psicologa
e psicoterapeuta in ipnosi, esperta in psicologia investigativa in sostituzione di Roberta
Bruzzone, assente all‟ultimo per problemi di lavoro. Moltissime le autorità presenti, tra cui
Pinuccia Niglio, dirigente dell‟area Ordine e sicurezza pubblica e dell‟ufficio antimafia della
Prefettura, e il capo di Gabinetto della Questura Pietro Scroccarello. Grande la
soddisfazione espressa dal presidente Federpol Agatino Napoleone («onorati di aver
organizzato un evento così importante»), del presidente regionale Fabio Goldoni, del
presidente della Formazione Stefano Cimatti e dell‟organizzatore Davide Tuzzi.
Domani sciopero per sanità e trasporti Sabato ‘sit-in’ per Eni
GIORNATE „calde‟ non sotto il profilo del meteo ma sul versante delle proteste sindacali:
da domani infatti è in programma una serie di agitazioni e scioperi che interesseranno
varie categorie. Iniziamo con la sanità: per l‟intera giornata è stato indetto lo sciopero del
personale autonomo Cub, Si-Cobas e Usi-Ait. Saranno comunque garantiti i servizi
essenziali ed in particolare le urgenze. Disagi anche nel settore dei trasporti, sempre per
l‟agitazione indetta dal sindacato autonomo Cub: a Tper sarà garantita l‟effettuazione dei
servizi urbani ed extraurbani sino alle 8.30 e poi nella fascia oraria 16,30-19.30. Nelle altre
fasce orarie invece potrebbero verificarsi interruzioni e disservizi. Per quanto riguarda
l‟ambito ferroviario, garantiti i servizi essenziali dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.
SABATO invece giornata clou con la manifestazione legata allo sciopero Eni che prevede
comunque già domani un primo sciopero. Sabato alle 10 in piazza Municipale si
concentreranno le lavoratrici e i lavoratori Eni di tutte le regioni e dei siti del Centro-Nord
(Mantova, Novara, Ravenna, Ferrara, Porto Marghera, Milano). Alla manifestazione
saranno presenti i segretari generali dei chimici Cgil, Cisl e Uil Emilio Miceli, Angelo
Colombini, Paolo Pirani. Dopo tre scioperi nazionali nel giro di pochi mesi e la grande
manifestazione a Roma del 19 febbraio scorso, non si ferma la lotta dei sindacati per
contrastare la cessione di Versalis, il „braccio chimico‟ di Eni, al fondo di investimenti
americano SK Capital, «una delle operazioni industriali – dicono le tre sigle – più oscure e
incomprensibili degli ultimi anni».
Casa della Salute, ecco la guida dei servizi
«I CITTADINI non sono solo pazienti ma parte attiva e integrante dell‟ambiente sanitario»,
ha detto la direttrice Ausl del distretto Centro Nord Chiara Benvenuti dopo l‟incontro di
presentazione della Guida partecipata ai servizi della Casa della Salute. L‟evento, che si è
tenuto ieri presso la struttura, si inserisce nel percorso di condivisione che l‟azienda Ausl
ha messo in campo nei confronti dei cittadini nell‟Unione Terre e Fiumi. Hanno partecipato
l‟assessore alla sanità copparese Franco Miola, il vicesindaco di Berra Filippo Barbieri e il
sindaco di Ro Antonio Giannini. «La Guida diventa uno strumento importante di
conoscenza e comunicazione con il territorio, per renderlo consapevole dei servizi che la
struttura offre – prosegue Benvenuti – È stata redatta in questi mesi tra cittadini,
associazioni, comitati consuntivi e azienda. Verrà stampata e pubblicata online in aprile,
rendendola fruibile al pubblico». La struttura socio-sanitaria dell‟Unione Terre e Fiumi
nonostante le tante critiche negli anni è pronta ad uscire dai muri dell‟ambiente sanitario e
„parlare‟ alla cittadinanza. «Ci serve un feedback dell‟utente per rimanere aggiornati. Per
questo apriremo le porte a nuovi incontri, uno sarà il 20 aprile sul tema dei tempi d‟attesa».
La Nuova Ferrara
La procura: condannate Carradori
C‟è un‟altra inchiesta in corso al carico del direttore generale del Sant‟Anna Tiziano
Carradori. Il procedimento è stato aperto lo scorso autunno dalla procura di Ravenna, città
nella quale dal 2004 al 2012 Carradori ricoprì l‟incarico di dg dell‟Asl. Carradori è indagato
per abuso d‟ufficio in concorso con altri tre dirigenti (o ex dirigenti) dell‟azienda sanitaria.
Secondo l‟accusa avrebbe favorito tre medici specializzati da poco tempo, ai quali
sarebbero stati assegnati incarichi professionali quando invece c‟era già una figura interna
all‟azienda, e dotata di esperienza, disponibile ad assumere quelle funzioni. Quando,
nell‟ottobre scorso, venne informato dell‟inchiesta aperta a suo carico dalla procura
ravennate, Carradori aveva dichiarato alla “Nuova Ferrara” di non aver prodotto, semmai
subito un danno di immagine: «Già da quattro inchieste sono uscito prosciolto e assolto,
rifiutando anche la prescrizione e sono tranquillo». Oggi un‟altra inchiesta, la quinta,
sfociata nel processo in corso a Bologna, approda alla prima verità giudiziaria con la
sentenza di primo grado.Per il pubblico ministero di Bologna Morena Piazzi, il direttore
generale del Sant‟Anna di Ferrara, Tiziano Carradori deve essere condannato a tre anni
per falso e concussione Queste le richieste formulate ieri dall‟accusa al processo sulle
presunte pressioni al Gruppo Hesperia avvenute tra il febbraio e il giugno del 2013 quando
Carradori ricopriva l‟incarico di direttore generale dell‟assessorato alla Sanita della
Regione Emilia-Romagna. La procura ha anche chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi per
Bruna Baldassarri, funzionaria dell‟assessorato, accusata di falso, mentre ha chiesto
l‟assoluzione per l‟ex assessore Carlo Lusenti. La sentenza del processo, che si tiene con
rito abbreviato, è attesa per oggi. Hesperia, parte civile, ha chiesto un risarcimento di
quattro milioni tra danni materiali e morali subiti nella vicenda. L'indagine nacque da un
esposto del gruppo, che si riteneva penalizzato dai criteri di accreditamento per l'alta
specialità cardiochirurgica di alcune case di cura private in regione, che avrebbero favorito
la realtà concorrente, il gruppo Sansavini. In un'udienza a porte aperte, con il consenso
delle parti, l'accusa ha ricostruito un «crescendo di pressioni minacciose» tra febbraio e
giugno 2013, quando poi la Regione e Hesperia firmarono l'accordo. «Un accordo - ha
detto nella propria requisitoria il Pm - diverso e punitivo rispetto a quello sottoscritto da altri
privati». La contestazione a Baldassarri e Carradori è di «aver abusato dei loro poteri,
minacciando un danno economico ad Hesperia», con lo scopo «di favorire un soggetto
privato strettamente legato ai vertici dell'assessorato alla Sanità regionale». 'Se continuate
così perdete tutto il budget', è una frase che sarebbe stata detta al rappresentante del
gruppo in uno degli incontri. «Sono queste minacce? Io ritengo di sì», ha detto il Pm,
descrivendo «una condotta per spingere, costringere, mettere nell'angolo Hesperia». Che
in seguito fece denuncia: nell'inchiesta, si è appreso in aula, inizialmente fu coinvolto
anche l'ex presidente della Regione Vasco Errani, poi uscito con richiesta di archiviazione.
Quanto alla situazione di Lusenti, secondo la Procura, non c'è prova della sua
consapevolezza nel firmare l'atto ritenuto falso. Al termine della requisitoria del pubblico
ministero, ha preso la parola l‟avvocato Alessandro Diddi, che rappresenta il Gruppo
Hesperia costituito parte civile. La discussione è poi proseguita con le arringhe degli
avvocati difensori Alessandro Gamberini, Nicola Mazzacuva e Mariano Rossetti.
Sanità, domani sciopero. Garantite le emergenze
Anche a Ferrara vi saranno disagi nella sanità domani, visto lo sciopero generale
nazionale dei dipendenti pubblici e privati del personale della sanità. In una nota Asl e
S.Anna ricordano che lo sciopero è stato proclamato da Confederazione sindacale Cub,
Si-Cobas, Usi-Ait (con adesione di Sgb) e che comunque saranno garantiti i servizi di
assistenza sanitaria d‟urgenza: attività chirurgica solo d‟urgenza, le prestazioni di terapia
intensiva, i servizi di trasporto del 118, le unità coronariche, il Pronto Soccorso e tutto ciò
che è legato alle urgenze e l‟assistenza ordinaria solo per i pazienti ricoverati. Circostanza
importante riguarda tutta l‟attività programmata (specialista ambulatoriale prenotata tramite
Cup o dai reparti) che non è garantita ma è strettamente in correlazione all‟adesione allo
sciopero. Le direzioni di Azienda ospedaliera e azienda Usl si scusano per i disservizi che
potrebbero crearsi.
Negli ultimi anni si effettuano sempre più interventi di chirurgia estetica del volto, con particolare
riferimento alla chirurgia dello sguardo e con interesse alla distensione dei tessuti in modo sempre
più naturale. Affrontiamo quest’argomento col dottor Andrea Roncarati, noto specialista in
Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. “Ricordando che l'inesorabile invecchiamento dei
tegumenti, dovuto non solo dall'incalzare degli anni, ma anche dalla troppa esposizione al sole e
non ultima dalla caratteristica genetica che ci accompagna tutta la vita, ritengo sia normale cercare
di mettere in campo ogni arma possibile per contrastarlo e non ci si debba arrendere nemmeno di
fronte alle situazioni "più impegnative. Le persone, che da tempo sono afflitte da una "ptosi"o
"calasi" palpebrale ( abbassamento di una o di entrambe le palpebre ) e dalle rughe perioculari a
raggiera, con poca eleganza dette zampe di gallina, chiedono la risoluzione del problema dello
sguardo appesantito e delle borse sotto gli occhi. Naturalmente, la prima alternativa nella
maggioranza dei casi è rappresentata dall'intervento di blefaroplastica (plastica delle palpebre) e
più raramente dal lifting sopraciliare, che rappresenta un completamento chirurgico di casi
importanti. Le perioculari, quelle piccole rughette d'espressione del margine orbitario laterale, che
anche l'intervento chirurgico a volte non cancella, non mi sono mai state molto simpatiche, quindi
anche io le ho sempre trattate con i tipici dermal fillers (collagene, acido jaluronico, agarosio ecc.),
con risultati a volte buoni, a volte eccellenti ma, anche insoddisfacenti. Si è pensato quindi di
trovare la via meno invasiva e dolorosa possibile, per risolvere con piena soddisfazione soprattutto
dei pazienti, ma anche degli operatori, il problema dello sguardo appesantito e triste ed è sembrato
pertanto ottimale associare due particolari metodiche, una chirurgica come la blefaroplastica ed
una medica come il trattamento con la tossina botulinica. La blefaroplastica, da sempre
rappresenta l'approccio chirurgico elettivo per una rivalutazione estetica dello sguardo appesantito,
quando siamo in presenza di eccesso cutaneo (le palpebre superiori appoggiano sulle ciglia), o di
una protrusione delle masse adipose erniate sotto il muscolo orbicolare (le tipiche borse palpebrali
inferiori). È un intervento chirurgico che deve essere eseguito in Strutture Sanitarie Autorizzate, in
Day Surgery (dove si è dimessi in serata dopo una adeguata assistenza sanitaria), con la
presenza di una adeguata equipe (medici anestesisti, strumentisti, infermieri) di eccellenza, che
sicuramente rappresenta una parte importante dell'iter chirurgico. Il controllo dell'esito
dell'intervento ad un mese, rappresenta il momento opportuno per valutare, in pazienti selezionati,
la necessità del trattamento con la tossina botulinica nelle sedi di maggior impegno dei muscoli
mimici, quale la regione glabellare (fra le sopracciglia), la fronte e le famose zampe di gallina. In
ultima analisi credo, confortato anche dall'esperienza di molti colleghi, che effettivamente
l'associazione di queste due metodiche, medica e chirurgica, rappresenti un significativo approccio
per raggiungere risultati importanti in quei pazienti afflitti da uno sguardo stanco, non più fresco e
con quell’immagine di tristezza e preoccupazione perenne, che sicuramente non rappresenta il
modo migliore per una vita di relazione soddisfacente”. *Sezione di Gastroenterologia, epatologia
ed Endoscopia Digestiva di "Ferrara Day Surgery"
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