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LIBRI - Ultimi arrivati n.6
BIBLIOTECA MULTIMEDIALE “L’isola del tesoro” P.zza Martiri – 41032 Cavezzo MO Tel. 0535 49830 - Fax 0535 49840 [email protected] ULTIMI ARRIVATI IN BIBLIOTECA… Newsletter SEGNALIBRO n. 6 NOVIT NOVITA’ VITA’ LETTERATURA NARRATIVA Fai bei sogni Gramellini Massimo, 2012, Longanesi "Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo. Se fosse per sempre Hudson Tara, 2012, Nord Chissà da quanti anni Amelia si aggira sull'argine del fiume, invisibile al mondo e sospesa in un eterno presente. Quand'è morta - proprio in quel fiume di anni ne aveva solo diciotto e, da allora, una specie di nebbia ha inghiottito ogni suo ricordo, dal volto della madre alle risate degli amici, dal profumo delle rose al sapore delle albicocche, condannandola a una cupa solitudine. Finché, un giorno, avviene una cosa incredibile: nelle stesse acque scure che hanno segnato il destino di Amelia, un ragazzo rischia di annegare. E lei riesce ad aiutarlo, a salvarlo, a farlo vivere. Perché quel ragazzo - unico al mondo? - può vedere Amelia, può sentire la sua voce, può accarezzare il suo viso. In quell'istante, lei capisce di non essere più sola, di aver trovato qualcuno pronto ad affrontare qualsiasi sfida, per lei. Ma, soprattutto, di aver trovato qualcuno in grado di far palpitare il suo cuore, quel cuore che ormai aveva cessato di battere. Se fosse per sempre, sarebbe un amore perfetto. Se fosse per sempre... Amore, zucchero e cannella Bratley Amy, 2012, Newton Compton Juliet aspetta da una vita questo momento. Finalmente una casa da dividere con Simon, un vero e proprio nido d'amore pieno di piante di cui prendersi cura e invaso da profumi di torte appena sfornate. Ma il sogno è destinato a svanire: la prima notte nel nuovo appartamento, Juliet scopre che Simon l'ha tradita con la sua migliore amica. Il suo cuore è a pezzi, il dolore insopportabile, quella casa tanto desiderata d'improvviso è ostile. Niente pare esserle d'aiuto. Finché un giorno, rovistando tra le scatole ancora da aprire, Juliet s'imbatte nei vecchi libri della dolce nonna Violet, con cui è cresciuta dopo che la madre l'ha abbandonata. In quelle pagine ingiallite, ricche di preziosi consigli e piene di appunti, Juliet sembra trovare il conforto di cui è in cerca: forse lì c'è quel che serve per tornare ad amare la sua nuova casa e a curarla come avrebbe fatto un tempo sua nonna, ricette segrete per dimenticare ai fornelli chi l'ha fatta soffrire, o tanti modelli di carta che attendono solo le sue mani, per trasformarsi in splendidi foulard, copricuscini, grembiuli pieni di pizzi. Ma un giorno, nascosta tra quelle pagine degli anni Sessanta, Juliet trova una lettera. Una lettera che parla di qualcuno di cui lei ignorava l'esistenza... Il passato sembra riaffiorare e portare con sé un alone di mistero. E se riviverlo fosse l'unico modo per ritrovare se stessa e lasciarsi andare a un nuovo amore? Tre volte all'alba Baricco Alessandro, 2012, Feltrinelli Tre storie. Tre incontri. Tre episodi in cui scivolano personaggi che si incrociano, per sfasature temporali, in età diverse, sullo sfondo della hall di un hotel. L’albeggiare che annuncia, per tre volte, l’insistenza di un sentimento. “Nell’ultimo romanzo che ho scritto, Mr Gwyn, si accenna, a un certo punto, a un piccolo libro scritto da un angloindiano, Akash Narayan, e intitolato Tre volte all’alba. Si tratta naturalmente di un libro immaginario, ma nelle immaginarie vicende là raccontate esso riveste un ruolo tutt’altro che secondario. Il fatto è che mentre scrivevo quelle pagine mi è venuta voglia di scrivere anche quel piccolo libro, un po’ per dare un lieve e lontano sequel a Mr Gwyn e un po’ per il piacere puro di inseguire una certa idea che avevo in testa. Così, finito Mr Gwyn, mi son messo a scrivere Tre volte all’alba, cosa che ho fatto con grande diletto. Adesso Tre volte all’alba è scritto e forse non è inutile chiarire che può essere letto da chiunque, anche da coloro che non hanno mai preso in mano Mr Gwyn, perché si tratta di una storia autonoma e compiuta. Ciò non toglie tuttavia che, nella sua prima parte, mantenga ciò che Mr Gwyn prometteva, cioè uno sguardo in più sulla curiosa vicenda di Jasper Gwyn e del suo singolare talento.” (Alessandro Baricco) L'attimo in cui siamo felici Millefoglie Valerio, 2012, Einaudi Per riprendersi dalla scomparsa del padre, l'autore ha un'idea: fare un'inchiesta sulla felicità degli altri e verificarne le proprietà terapeutiche. Per questo distribuisce in bar, chiese, carceri, manicomi, scuole, negozi, banche e supermercati di Milano e hinterland migliaia di questionari, chiedendo di descrivere e cronometrare i propri momenti di felicità nel corso di una settimana qualsiasi. Poi incontra e intervista tutti quelli che li hanno compilati. Il risultato è un'avventura in una normale metropoli alla scoperta delle sue allegrie quotidiane e della sua gioia nascosta. Pagina dopo pagina, scorre una serie di incontri che incantano per originalità e delicatezza. E alla fine riscaldano e, forse, un po' curano. Limbo Mazzucco Melania G., 2012, Einaudi La vigilia di Natale, Manuela Paris torna a casa, in una cittadina sul mare vicino Roma. Non ha ancora ventotto anni. È assente da tempo, da quando è andata via ancora ragazza per fare il soldato. In fuga da un'adolescenza sbandata, dalle frustrazioni di una madre che cerca attraverso di lei il proprio riscatto e dalle lacerazioni della sua famiglia. Con rabbia, determinazione e sacrificio, Manuela si è faticosamente costruita la vita che sognava, fino a diventare sottufficiale dell'esercito e comandante di plotone in una base avanzata del deserto afghano, responsabile della vita e della morte di trenta uomini. Ma il sanguinoso attentato in cui è rimasta gravemente ferita la costringe a una guerra molto diversa e non meno insidiosa: contro i ricordi, il disinganno e il dolore, ma anche contro il ruolo stereotipato di donna e vittima che la società tenta di imporle. L'incontro con il misterioso ospite dell'Hotel Bellavista, Mattia Rubino, un uomo apparentemente senza passato e, come lei, sospeso in un suo personale limbo di attesa e speranza, è l'occasione per fare i conti con la sua storia. E per scoprire che vale sempre la pena vivere perché nessuno, nemmeno lei, è ciò che sembra. Cronaca, affresco e diario, storia d'amore e di perdita, di morte e resistenza, spiazzante e catartico, "Limbo" si interroga anche, e ci interroga, su cosa significhi, oggi, essere italiani. Il paradosso terrestre Presta Marco, 2012, Einaudi Ventuno racconti umoristici che cercano di descrivere la rassicurante mostruosità dei nostri anni, l'abnorme e incredibile normalità del mondo che troviamo fuori della porta di casa, tutte le volte che usciamo. Piante d'appartamento che diventano star del piccolo schermo, uomini onesti che, per la loro rarità, si trasformano in fenomeni da circo, nuove forme virali fuori controllo che costringono le persone infettate a innamorarsi di continuo: tutto ciò probabilmente accadrà, o forse sta già accadendo. L'impressione è che l'evoluzione dell'essere umano stia proseguendo, e in una direzione non troppo rassicurante. L'Homo sapiens sapiens sta per cedere il campo all'Homo absurdus: quando l'avvicendamento sarà ufficiale e definitivo, questi racconti, forse, saranno considerati un modesto esempio di neorealismo. Con "Il paradosso terrestre" Marco Presta, voce del leggendario programma radiofonico "Il ruggito del coniglio", si fa testimone attonito della nostra epoca. Alla fine, solo l'umorismo come estrema tecnica di sopravvivenza ci potrà salvare. L'uomo con il sole in tasca De Marchi Cesare, 2012, Feltrinelli L'"uomo con il sole in tasca" è uomo che, pur avendo dominato l'immaginazione del nostro Paese, è diventato solo raramente un personaggio letterario a tutto tondo. Cosa che invece accade in questo romanzo di Cesare De Marchi. Ed è come se l'immaginazione disegnasse uno dei molti possibili esiti della vicenda umana e politica di tanto protagonista. Il presidente del Consiglio viene rapito dalle Nuove Brigate Rosse. Luigi Leandri, vecchio commissario di pubblica sicurezza a Milano ora trasferito alla Direzione centrale della polizia di prevenzione, si occupa del caso. Il presidente, nella sua angusta cella tra strette pareti insonorizzate, passa dalla crisi di claustrofobia alla lucidità analitica, dalla paura della morte all'impazienza. I tre sequestratori discutono animatamente: Cecilia, impulsiva e violenta, vorrebbe processare subito il rapito e ucciderlo; il giovane Mario sembra indeciso; Luca, il capo del gruppo, impone la calma. Si parla di democrazia, di mafia, di realtà virtuale e televisione, e il presidente risponde puntiglioso, a volte scherzoso. Anzi, dopo aver dato prova di abilità dialettica, il presidente è rincuorato, si sente sicuro e affronta l'interrogatorio con una sorta di leggerezza accademica, quasi salottiera, e si convince sempre più di potersi salvare. A Luca promette un diverso avvenire. Leandri è ormai vicino a scoprire il covo dei sequestratori, proprio quando fra questi ultimi si inaspriscono i conflitti. Che futuro ha l'uomo con il sole in tasca? Princess Kate Lauren, 2011, Rizzoli Natalie Hargrove ha tutto quello che una ragazza può desiderare: è bellissima, intelligente, ambiziosa, ha un fidanzato ricco che l'adora - Mike - e vive dalla parte giusta della città. C'è solo una cosa che ancora le manca: il titolo di Principessa della Palmetto High School. Per ottenerlo è disposta a tutto. E ora che lei e Mike, dopo pazienti e subdole manovre, sono a un passo dalla vittoria, nulla deve mettere a rischio la loro incoronazione. Tanto meno Justin Balmer - la cui semplice vista risveglia in Nat ricordi sgraditi e brucianti - e le sue mire allo scettro di Principe della scuola. Ma forse è venuto il momento per l'affascinante e misterioso Justin di saldare i suoi conti in sospeso con Nat. E quale occasione più adatta di una festa ad alto tasso alcolico per mettere in scena la vendetta a lungo attesa? Peccato che qualcosa, nei piani di Natalie, vada storto: quello che doveva essere uno scherzo ai danni del bulletto della scuola assume tutt'a un tratto i contorni della tragedia. Il mondo di Natalie crolla pezzo dopo pezzo, sfuggendo irrimediabilmente alle sue manie di controllo, e i suoi effimeri sogni di gloria di ragazza viziata si trasformano in una questione di vita o di morte. E ancora… SAGGISTICA Credere e conoscere Martini Carlo M., Marino Ignazio, cur. Cattoi A., 2012, Einaudi L'uomo di fede - una delle massime autorità spirituali del nostro tempo incontra l'uomo di scienza - un chirurgo di fama internazionale impegnato per la difesa dei diritti delle persone. Attraverso un dialogo sincero e aperto all'ascolto, essi ragionano intorno ad alcuni dei temi etici oggi più rilevanti, su cui esiste una divergenza apparentemente incolmabile tra il mondo cattolico e la comunità scientifica. Ne nasce una discussione proficua su temi che riguardano da vicino la realtà quotidiana di molte persone: l'inizio della vita e le sue implicazioni nella fecondazione artificiale e nella ricerca sulle cellule staminali embrionali, le posizioni della Chiesa sulla sessualità, sul celibato per i sacerdoti cattolici, sull'omosessualità e sui diritti civili. Il testo si conclude con un lungo approfondimento sulla fine della vita: partendo dal principio irrinunciabile che vada difesa la dignità della persona in ogni fase della sua esistenza, l'eutanasia può essere considerata ammissibile in alcune circostanze? Siate affamati. Siate folli. Steve Jobs in parole sue. cur. Beahm G., 2011, Rizzoli Etas Il 24 agosto 2011 Steve Jobs ha annunciato pubblicamente l'intenzione di abbandonare la carica di CEO di Apple: nonostante la sua riservatezza tutto il mondo sapeva che le sue condizioni di salute erano peggiorate; e tutti sono rimasti con il fiato sospeso in attesa degli sviluppi della malattia sino all'annuncio della sua morte. Dopo aver contribuito a fondare Apple nel 1976, Jobs è tornato alla direzione della sua creatura alla fine degli anni Novanta, traghettandola verso il nuovo millennio con una serie di innovazioni e prodotti che sono diventati un'icona e che hanno fatto di lui, per dirla con il Wall Street Journal, l'uomo più influente della prima decade del XXI secolo. Il suo segreto, ciò che lui chiamava la "vision thing": la sua abilità senza uguali di immaginare, e di portare con successo sul mercato, prodotti che i consumatori trovano semplicemente irresistibili. Composto da una raccolta delle sue parole, pronunciate in più di tre decenni, questo libro che sarà pubblicato in 19 paesi - offre il meglio del pensiero di Jobs: una lettura essenziale per tutti coloro che cercano soluzioni innovative da applicare al business e un omaggio alla memoria di un uomo che secondo Barack Obama può essere annoverato "tra i più grandi innovatori americani". Steve Jobs. La vita, le opere, le contraddizioni Bona Federico, 2012, Dalai Editore L'hanno dipinto come un genio, un pensatore, un mago del marketing, ma era anche egocentrico, nevrotico, vendicativo. Hanno cercato di spiegarne il carattere e le idee partendo dalla biografia l'adozione, la Silicon Valley, la scoperta dello zen - ma si è detto poco dei motivi per i quali i suoi prodotti hanno funzionato e quasi nulla di quelli che hanno fatto flop. Partendo dall'immensa mole di testimonianze, interviste, monografie e documenti che Steve Jobs e chi l'ha conosciuto e ha lavorato con lui hanno lasciato nel corso degli anni, questo libro ricostruisce, attraverso le parole dei protagonisti, pregi e difetti, idee ed eccessi dell'uomo che, morendo, ci ha fatto capire quanto tecnologica sia la nostra epoca. Tra controcultura, computer, amici, avversari, errori, insulti, effetti collaterali e tutti gli altri temi utili a sintetizzare un'avventura umana e imprenditoriale impareggiabile. Paranormale. Perché vediamo quello che non c'è Wiseman Richard, 2012, Ponte alle Grazie I fenomeni parapsicologici non esistono. Questo è l'incontrovertibile assunto da cui parte il divulgatore scientifico (e mago a sua volta, ma solo per il divertimento dei lettori!) Richard Wiseman per guidarci in questo viaggio nell'affascinante mondo del paranormale, alla scoperta dei trucchi nascosti dietro fenomeni apparentemente inspiegabili come la telepatia, la chiaroveggenza, lo spiritismo, le esperienze extracorporee... Eppure, nonostante la loro indubbia falsità, approfondire tutti questi fenomeni, analizzarli in maniera razionale, smascherare i trucchi usati da sedicenti maghi, medium, imbroglioni e ciarlatani può esserci di grande aiuto per conoscere meglio i meccanismi di funzionamento della nostra mente, che ha davvero delle qualità eccezionali, e ampliarne il potere. Seguiamo dunque il racconto di Wiseman, che miscela come sempre veridicità scientifica e abilità divulgativa, tra cani in grado di predire il futuro, galeotti dalle straordinarie capacità psicocinetiche e fantasmi rompiscatole alla scoperta del reale dietro il paranormale, del possibile dietro l'impossibile. E per finire, un regalo "magico", il kit istantaneo del supereroe: sei tecniche psicologiche per far colpo su amici e parenti con le vostre straordinarie, normalissime capacità... paranormali. Una vera e propria bibbia laica del pensiero razionale, scritta con il rigore dello scienziato e il divertimento dell'uomo di spettacolo. Uno strano silenzio. Siamo soli nell'universo? Davies Paul, 2012, Codice Dal 1960 il programma scientifico SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) scandaglia lo spazio siderale nella speranza di intercettare un segnale, un qualsiasi segnale, che ci confermi l'esistenza di una civiltà extraterrestre. Finora però ogni sforzo si è tradotto in uno strano, e un po' inquietante, silenzio. Significa che dobbiamo arrenderci all'idea che siamo davvero soli nell'universo, e che non esistono altre forme di vita? Non necessariamente, secondo Paul Davies. Il silenzio che ci circonda forse vuol dire che stiamo cercando la cosa sbagliata nel modo sbagliato, e che un buon inizio per affrontare la probabilità dell'esistenza di ET è affrontare l'eccezionalità nell'universo della presenza umana. "Uno strano silenzio" è un libro provocatorio e coraggioso, dove il rigore della scienza non ruba la scena ma anzi alimenta la riflessione sociale e filosofica su un tema capace di toccare le corde più profonde dell'inquietudine umana. L'istinto del piacere. Perché non sappiamo resistere al cioccolato, all'avventura e ai feromoni Wallenstein Gene, 2011, Dedalo C'è chi lo chiama entusiasmo, giubilo, o puro e semplice godimento, ma cos'è il piacere? Cosa ci spinge a investire tempo, denaro ed energia nella sua ricerca? Per secoli, filosofi e uomini di fede hanno cercato una risposta a queste e ad altre domande. Spesso hanno paragonato il piacere alla felicità: ma mentre quest'ultima è un'astrazione razionale dettata dalle nostre identità sociali e morali, il piacere è un impulso edonistico incontrollato, un puro imperativo biologico capace di spingerci a gesti straordinari. Wallenstein trova una risposta convincente là dove pochi, finora, avevano cercato, cioè nei meccanismi evolutivi: l'istinto del piacere, secondo l'autore, è uno dei primi strumenti utilizzati dall'evoluzione per guidarci verso il maggiore successo riproduttivo. Partendo dai cinque sensi, il libro esplora come e perché ricerchiamo il piacere attraverso domande la cui semplicità è solo apparente: perché andiamo matti per il cioccolato e ci lasciamo trascinare da un profumo in un turbine di ricordi? Perché la musica ha il potere di calmarci? L'autore ci svela che in ognuno di questi casi l'istinto del piacere stimola la corretta crescita del cervello, amplifica la nostra capacità di trarre beneficio dai nostri sensi e ci conferisce un netto vantaggio evolutivo. Il viaggio prosegue con un'analisi dell'impatto del piacere sulla nostra vita quotidiana, dalla scelta dei nostri partner al significato della risata, dal nostro ballo preferito ai gusti artistici... Pane nostro Matvejevic Predrag, 2012, Garzanti Libri "Pane nostro" è il frutto di vent'anni di lavoro. Quella del pane è una grande storia, ricca di sapienza e di poesia, d'arte e di fede. Abbraccia l'intera storia dell'umanità: dal giorno lontano in cui i nostri antenati si stupirono per la simmetria dei chicchi sulla spiga, fino a oggi, quando miliardi di esseri umani ancora soffrono la fame e sognano il pane, mentre altri lo consumano e lo sprecano nell'abbondanza. Sulle rive del Mediterraneo, dalla Mesopotamia alle tavole del mondo intero, il pane è stato il sigillo della cultura. Ha accompagnato, anche nella forma della galletta, della focaccia, del biscotto, viaggiatori, pellegrini, marinai. Si è ritrovato al centro di dispute sanguinose e interminabili: le guerre per procacciarsi il cibo, ma anche le lunghe controversie sul pane - lievitato oppure azzimo - da usare per la comunione. Perché il pane è anche un simbolo, al centro del rito eucaristico. E lo si ritrova, nelle sue mille varietà, in molte opere d'arte, dall'antico Egitto alla pop art. Raccontando questa saga sul pane, come nel suo "geniale, imprevedibile e fulmineo Breviario mediterraneo" (Claudio Magris), Matvejevic ci parla di Dio e degli uomini, della storia e dell'antropologia, della fame e della ricchezza, della guerra e della pace, della violenza e dell'amore. Una saggezza spesso temprata nel dolore, ma sempre piena di speranza. La bellezza e l'orrore. La grande guerra narrata in diciannove destini Englund Peter, 2012, Einaudi Nell'estate del 1914 furono in tanti a salutare con gioia l'inizio della Prima guerra mondiale; si pensava che non sarebbe durata a lungo, che sarebbe stata simile ai tanti altri conflitti che avevano coinvolto in passato il continente europeo, che avrebbe anzi avuto un effetto salvifico sulle coscienze: come non ricordare Marinetti che solo qualche anno prima aveva definito la guerra la "sola igiene del mondo"? Nessuno immaginava che alla fine avrebbe coinvolto quasi quaranta paesi, e pochi intuirono che i tempi erano ormai cambiati, che il conflitto sarebbe stato dominato dalla tecnica, da un impiego di mezzi mai visto prima. L'esaltazione fu però di breve durata, seguita ben presto dall'apatia, dall'insofferenza per la noia di lunghe giornate trascorse in trincea senza che nulla accadesse, dalla frustrazione per la "scoperta del vero volto della guerra" ma anche di se stessi. Ed è la parabola che seguono anche i diciannove protagonisti, tutti realmente esistiti, di questo affresco costruito sulla scorta di lettere, diari, articoli di giornale: alcuni di loro sono direttamente coinvolti nel conflitto, la morte li sorprende a Verdun, a Ypres, sulla Somme (è qui che fanno la loro prima apparizione i carri armati), in Russia, nei Dardanelli, sull'Altopiano di Asiago, oppure nell'Atlantico dove ad attenderli sono i micidiali sottomarini tedeschi. Altri invece - come il funzionario ministeriale francese o la giovane studentessa nella Prussia orientale - vivono lontano dalle carneficine ma non sono risparmiati. Le nuove vie della scoperta scientifica. Come l'intelligenza collettiva sta cambiando la scienza Nielsen Michael, 2012, Einaudi Sono molti i libri che descrivono come Internet stia cambiando l'economia, il lavoro o la vita politica del mondo. Questo saggio, che dalla sua uscita in America continua a suscitare vivacissimi dibattiti e discussioni, si occupa di un fenomeno altrettanto importante: di come Internet stia rivoluzionando la natura della nostra intelligenza collettiva e la nostra comprensione della realtà. La conoscenza scientifica non è più il frutto dell'avventura, eroica e solitaria, del grande uomo e dell'intelligenza singolare, o delle diverse convergenze fra industria, apparati militari, capitale finanziario e istituti di ricerca. La cultura scientifica contemporanea ha incorporato ormai come parte integrante degli stessi oggetti, obiettivi e protocolli della ricerca, fin dall'atto della loro primitiva elaborazione, il criterio della necessaria, e il più possibile ampia, condivisione di teorie, scoperte, modelli e paradigmi. Sono tanti gli esempi di condivisione, approfondimento o innovazione dei risultati di esperimenti e ricerche che spiccano nella ricostruzione di Nielsen: i fisici che mettono in Rete le loro ipotesi e ricerche; la formazione di database nei quali i genetisti stanno depositando le sequenze di Dna in corso di individuazione; i matematici che all'interno del Polymath Project, sempre online, collaborano e si confrontano per trovare in modo rapido soluzioni a problemi ancora irrisolti; o i 250000 astronomi dilettanti che per Galaxy Zoo stanno studiando la struttura dell'universo.