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piano di evacuazione RODERO
PIANO DI EVACUAZIONE SCUOLA MATERNA RODERO FIOCCO DI NEVE Era un bel pomeriggio di ottobre quando Mamma Orsa capito’ dalle parti della scuola materna. Cercava un posto per la sua nuova tana: aveva tre begli orsacchiotti piccoli e paffuti da sistemare per l’inverno. Quello che le piacque subito fu il giardino: grande, ombreggiato e con tanti alberi sotto cui scavare un bel rifugio. C’era solo un problema: il giardino era pieno di bambini vocianti che correvano e si divertivano. Poi, ad un tratto, come per magia, una voce squillante li raduno’ tutti e piano piano il giardino si vuoto’. Mamma Orsa capi’ che se fosse rimasta nascosta durante le visite dei bambini in giardino poi avrebbe avuto per se e per i suoi piccoli tutto quello spazio tranquillo e sicuro. Decise allora di stabilire li’ la sua casa e raccolti i piccoli disse: “ Ci fermeremo qui, ma non dovremo assolutamente farci vedere dai bambini, perche’ potremmo spaventarli e temo che gli adulti ci caccerebbero via . E poi, se qualche umano adulto vi vedesse tutti soli, potrebbe provare a catturarvi e vi assicuro che avreste tutti e tre molta paura. Quindi non uscite MAI dalla tana da soli ! E soprattutto, quando siete in giardino NON cercate assolutamente di entrare nella scuola.” Tutti si abituarono presto alle regole e la loro vita nel giardino della scuola materna inizio’ a scorrere tranquilla e felice: c’erano begli alberi da frutta da cui assaggiare qualche delizia , funghi buoni e funghi cattivi, farfalle e fiori. Mamma Orsa insegnava cosa mangiare e cosa no ed i cuccioli imparavano tutto. Un mattino presto, pero’, il cucciolo FIOCCO DI NEVE, che era un po’ piu’ vivace dei suoi fratellini approfitto’ di un pisolino della sua mamma per uscire dalla tana da solo. Il giardino a quell’ora era silenzioso e deserto e la rugiada scintillava ancora su tutti i fili d’erba. Una leccatina qui ed una la’, si ritrovo’ sui gradini della scuola. Sapeva di dover ritornare, la mamma era stata chiara, ma una finestrella rimasta aperta lo incuriosi’ talmente che in attimo si ritrovo’ dentro l’edificio: anche li tutto era silenzioso, i bambini e le maestre non erano ancora arrivati. “ Solo un girettino…” si disse “.. faro’ solo un girettino e tornero’ subito nella tana”. La scuola era bellissima e grande, grandissima per lui. Tutto era cosi’ colorato e… profumato. Rimase cosi’ affascinato da tutte le cose nuove che stava incontrando che non si accorse che piano piano la scuola si stava risvegliando: arrivarono le maestre, arrivarono i bambini….. Quando se ne accorse ebbe molta paura, non ricordava piu’ la strada per ritornare alla finestrella e spaventato si infilo’ nel primo armadietto che incontro’. Conteneva tanti grembiulini colorati e per un po’ si senti’ al sicuro, ma le voci fuori aumentarono ed ormai davanti all’armadietto passavano tanti bimbi, mamme, papa’. “ Che paura…”penso’, “ Forse se gridassi e piangessi la mamma mi sentirebbe e verrebbe a prendermi “. Detto fatto comincio’ a piangere. Fece un verso lunghissimo UUUUUU UUUUUUUUU, sembrava una sirena, proprio una sirena degli allarmi e tutti nell’asilo si preoccuparono. Poi ad un tratto una maestra noto’ i segni lasciati dalle sue zampette sporche su tutti i pavimenti dell’asilo e capi’ cosa poteva essere accaduto. Occorreva trovarlo. UUUUUUUUUUUU UUUUUUUUU, come piangeva! I bimbi, per non spaventarlo, si misero tutti in fila, uno dietro l’altro e veloci veloci, seguirono le tracce dell’orsetto sul pavimento. Lo trovarono infine e lo riaccompagnarono immediatamente fuori dove Mamma Orso disperata cercava a sua volta di entrare nella scuola per liberare il suo piccolo. Finalmente la sirena cesso’, l’orsetto lecco’ il muso della sua mamma ed entrambi fecero ritorno alla tana. Da allora, ogni tanto, Mamma Orso riconoscente saluta i bambini dalla tana quando li vede in giardino. L’Orsetto FIOCCO DI NEVE non e’ piu’ entrato nella scuola perche’ ha imparato la lezione, ma tutti i bimbi ora sanno che quando a scuola si sente un suono che sembra una sirena e’ meglio mettersi in fretta a cercare le tracce dell’orso e seguirle fino in fondo. Attuare un piano d’emergenza per la scuola dell’infanzia non è sicuramente uno dei compiti più semplici. Il piano impostato dal nostro consulente esterno Signor Castelli ( parte cartacea conforme alla normativa attuale, predisposizione e istallazione della segnaletica, piantine con segnalazione vie di fuga, estintori ecc) è stato rielaborato ed adattato dalle insegnanti per essere compreso in modo non traumatico dai nostri bambini. Per quanto riguarda le scelte metodologiche, è fondamentale far apprendere ai bambini l’importanza della cooperazione, basilare in caso di esodo per pericolo. Nelle attività didattiche si deve cercare di privilegiare in tutte le occasioni possibili il lavoro di gruppo e la collaborazione. Più specificatamente, per l’evacuazione, essendo la sezione costituita da bambini di diversa età ( dai due anni e mezzo ai sei anni), si cerca di dare importanza a comportamenti semplici e quotidiani, quali darsi la mano tra bambini grandi e mezzani con bambini piccoli. Per il attuare il piano d’emergenza, si è pensato di sensibilizzare e rendere attori attivi i bambini attraverso la lettura e la successiva rielaborazione di una fiaba intitolata “ORSO DI NEVE”, tutto questo in due fasi. PRIMA FASE Preparazione Consiste nella lettura e ascolto della storia di “Orso di neve”, rivolta a tutti i bambini. Orsetto di neve esce per la prima volta dalla sua tana e va alla scoperta del mondo circostante, curiosando si allontana e si perde. Riesce a ritrovare la sua mamma grazie all’aiuto e alla collaborazione dei suoi amici. Rielaborazione Il racconto letto viene rielaborato coinvolgendo attivamente i bambini. I bambini vengono invitati a “ diventare” degli orsetti: escono dalla loro tana(=classe,sala giochi, bagno………), esplorano il mondo circostante( stanze, spazi vari, uscita d’emergenza…….), seguono un percorso prestabilito (= vie di fuga), per ritrovare mamma orsa che si trova all’esterno dell’edificio scolastico, in un punto del giardino (= punto di ritrovo e di massima sicurezza). SECONDA FASE Preparazione Preparazione e collocazione delle orme lasciate dall’orsetto che esplora il mondo e ricerca la mamma. Tali orme sono in materiale ad alta visibilità, altamente adesive e verranno collocate lungo il percorso da seguire in caso di evacuazione. Preparazione e sistemazione del cartellone con “mamma orso” da porre all’esterno dell’edificio, nel punto di massima sicurezza, ciò ha lo scopo di individuare il punto di ritrovo-raccolta affinchè i bambini e il personale si trovino in un luogo sicuro. Allarme acustico Far sentire ai bambini il suono della campanella di allarme da associarsi ad una situazione di pericolo per l’orsetto, che deve in modo ordinato raggiungere il prima possibile la sua mamma ( punto di ritrovo). Norme comportamentali Istruire i bambini sul comportamento da tenere dopo aver udito il suono d’allarme. Ogni orsetto grande ( bambino grande ), deve abituarsi ad aiutare e a guidare i suoi fratellini (=bambini mezzani e piccoli) verso mamma orso (= punto di raccolta), seguendo le impronte (= via di fuga). I bambini raccontano le attività scolastiche ai genitori ,noi in questa importante operazione speriamo di avere da loro un aiuto, in quanto la preparazione e le esercitazioni per questo importante piano, non sono attività che “SPAVENTANO” il bambino, ma bensì attività che lo possono solo aiutare . Perché siamo convinte che abituare i bambini già da piccoli, seppur attraverso il gioco, a tenere poche ma essenziali norme comportamentali in caso di pericolo, è fondamentale per le condotte future in caso d’emergenza e di calamità varie.