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Risolvere Problemi
RISOLVERE PROBLEMI SVOLTI DAL PROF. GIANLUIGI TRIVIA ad uso degli studenti della scuola superiore Problemi di scelta Problem 1. Trovare due numeri, la cui somma è 2a, tali che la somma delle loro radici quadrate sia massima. Soluzione: Detto x un numero, il secondo sarà 2a − x. L’intervallo di definizione sarà 0 ≤ x ≤ 2a. I due numeri sono intesi come positivi, per dare significato alle loro radici quadrate. Indichiamo con y, la somma delle radici quadrate √ √ y = x + 2a − x Studiamo la condizione di massimo 0 1 1 y = √ − √ 2 x 2 2a − x studiamo il segno della derivata prima 0 y >0 N>0 D>0 √ √ 2a − x − x p >0 2 x (2a − x) √ √ 2a − x > x p x (2a − x) > 0 Il denominatore è sempre positivo nell’intervallo di definizione; il numeratore sarà positivo per 2a − 2x > 0 x<a Riassumendo si avrà la condizione massima quando i due numeri sono uguali, cioè x=a Problem 2. Tra i triangoli isosceli di dato perimetro 2p, determinare quello di area massima. Soluzione: Dato il triangolo isoscele ABC indichiamo con AC = x la misura di uno dei lati obliqui uguali. La base sarà espressa da AB = 2 (p − x). L’altezza CH si ottiene applicando il teorema di Pitagora al triangolo AHC, q p p p CH = AC2 − AH 2 = x2 − (p − x)2 = x2 − p2 + 2px − x2 = 2px − p2 L’area del triangolo sarà data allora da p p 1 AABC = 2 (p − x) · 2px − p2 · = (p − x) · 2px − p2 2 Per trovare la condizione di massimo calcoliamo la derivata prima della funzione A (x)e uguagliamola a zero p 2p A0 = − 2px − p2 + (p − x) · p =0 2 2px − p2 risolvendo p2 − 2px + p2 − px = 0 da cui 2p2 − 3px = 0 l’area sarà, quindi, massima per x = 23 p. 1 RISOLVERE PROBLEMI 2 Problem 3. Di tutti i triangoli rettangoli aventi costante la somma dei cateti, trovare quello in cui è massima l’altezza relativa all’ipotenusa. Soluzione: Indichiamo con x un cateto, con k − x l’altro e con y l’altezza relativa all’ipotenusa. Applicando il secondo teorema di Euclide (il quadrato sull’altezza relativa all’ipotenusa è equivalente al rettangolo avente come dimensioni i due cateti), si ha p y = x (k − x) Calcoliamo la derivata di questa funzione 0 k − 2x y = √ 2 kx − x2 studiamo il segno della derivata k − 2x √ >0 2 kx − x2 N>0 per D>0 per k 2 0<x<k x< La funzione risulta avere un massimo per x = 2k , cioè quando il triangolo rettangolo è isoscele. Problem 4. Di tutti i triangoli isosceli inscritti nella stessa circonferenza di raggio R, trovare quello in cui è massima la somma della base e dell’altezza. Soluzione: Indichiamo l’altezza AH = x. La base BC può essere ricavata applicando il secondo teorema di Euclide BH 2 = AH · HD da cui, essendo BC = 2BH BC = 2 p x (2R − x) con 0 < x < 2R. La somma dei due segmenti, y, vale p y = x + 2 x (2R − x) Calcoliamo la derivata prima 0 2R − 2x y = 1+ p = x (2R − x) p x (2R − x) + 2R − 2x p x (2R − x) Studiamo il segno della derivata N>0 D>0 per p x (2R − x) > 2x − 2R ∀x ∈ (0; 2R) Analizziamo quindi il solo numeratore, che si presenta 2x − 2R > 0 2Rx − x2 > 4x2 − 8Rx + 4R2 x>R 5x2 − 10Rx + 4R2 > 0 ( x>R √ √ 5 x < R 1 − 5 ∨ x > R 1 + 55 √ ! 5 R < x < R 1+ 5 come una disequazione irrazionale x<R ∪ −x2 + 2Rx > 0 x<R ∪ 0 < x < 2R ∪ 0<x<R ∪ 0<x<R RISOLVERE PROBLEMI 3 √ da cui si ottiene il massimo per x = R 1 + 55 e tale massimo vale v u √ ! √ √ ! u R 5 R 5 R 5 t R+ y = R+ +2 2R − R − 5 5 5 √ √ √ R 5 4R 5 + = R+R 5 = R+ 5 5 Problem 5. In un triangolo AOB rettangolo in O, inscrivere un rettangolo OPMQ (che abbia un angolo retto in O) per cui risulti minima la diagonale OM. (Siano OA = a e OB = b). Soluzione: Il rettangolo è caratterizzato dalla scelta di uno dei suoi punti, ad esempio P. Poniamo, pertanto, OP = x. I triangoli APM e MQB sono simili fra loro e simili al triangolo AOB, per le proprietà delle rette parallele tagliate da trasversali. Pertanto OB : QB = OA : MQ ma MQ = OP, per cui OB · OP bx = OA a ab−bx Il lato OQ = OB − QB = a . La diagonale, OM = y, può essere ottenuta applicando il teorema di Pitagora: s r 2 (a − x)2 b a2 x2 + a2 b2 + b2 x2 − 2ab2 x 1 p 2 2 a x + a2 b2 + b2 x2 − 2ab2 x = = y = x2 + 2 a a2 a La condizione di minimo viene calcolata tramite lo studio del segno della derivata prima. QB = (1) Derivata prima 0 a2 x + b2 x − ab2 y = √ a a2 x2 + a2 b2 + b2 x2 − 2ab2 x (2) segno della derivata: il denominatore, essendo la somma di due quadrati risulterà sempre positivo; il segno è dato quindi dal numeratore ab2 a2 + b2 La diagonale risulterà quindi minima per tale valore di x. N>0 x> Problem 6. Inscrivere in un settore circolare di raggio r e ampiezza 2α il rettangolo, avente due vertici sull’arco che limita il settore, di area massima. Soluzione: Il rettangolo inscritto deve avere i punti B, C, appartenenti all’arco del settore circolare, simmetrici rispetto alla bisettrice dell’angolo al centro. Possiamo porre BÔK = x. Per il teorema della corda BC = 2r sin x Ora, applicando il teorema di Eulero al triangolo OAB, si ottiene OB AB = sin (π − α) sin (α − x) da cui AB = r sin (α − x) sin α RISOLVERE PROBLEMI 4 L’area del rettangolo sarà r 2r2 sin (α − x) = sin (α − x) sin x sin α sin α Per individuare il valore massimo, calcoliamo la derivata prima della funzione che rappresenta l’area al variare dell’angolo x A = y = 2r sin x 2r2 2r2 2r2 [cos x sin (α − x) − cos x (α − x)] = sin [(α − x) − x] = sin (α − 2x) sin α sin α sin α Studiamo ora il segno della derivata prima 0 y = 0 sin (α − 2x) > 0 y >0 0 < (α − 2x) < π Si avrà quindi un minimo per x= α 2 Problem 7. Inscrivere in un triangolo isoscele, avente i lati uguali lunghi l e la base di lunghezza 2kl, un rettangolo di area massima e con due vertici sulla base. Studiare poi come varia l’area massima del rettangolo inscritto in funzione di k e determinare per quale valore di k assume il massimo valore. Soluzione: Poniamo AM =√x, con 0 ≤ √ x ≤ kl, avremo NH = kl − x. Applicando il teorema di Pitagora, possiamo ricavare CH = l 2 − kl 2 = l 1 − k2 . Osserviamo ora che i triangoli AMQ e AHC sono simili e tra i loro lati vale, di conseguenza, la relazione AM : MQ = AH : CH da cui √ √ lx 1 − k2 x 1 − k2 MQ = = kl k L’area del√rettangolo sarà quindi data dal prodotto delle lunghezze dei segmenti MN = 2NH = 2kl − 2x 2 e MQ = x 1−k k √ p x 1 − k2 2x2 p A = 2 (kl − x) · = 2lx 1 − k2 − 1 − k2 k k L’area massima si otterrà per i valori di x per i quali la derivata prima si annulla p 4x p A0 = 2l 1 − k2 − 1 − k2 = 0 k cioè per x = kl2 e il valore dell’area sarà p kl 2 p 1 p A = kl 2 1 − k2 − 1 − k2 = kl 2 1 − k2 2 2 Studiamo ora questa funzione A = f (k) per determinare il massimo, sempre calcolando i valori di k per i quali la sua derivata prima si annulla. Innanzitutto, essendo una funzione irrazionale, è necessario studiare il suo campo di esistenza C.E −1 ≤ k ≤ 1 che, tenendo conto che k concorre a definire la lunghezza di un segmento, sarà 0 ≤ k ≤ 1. La derivata prima è l 2 1 − 2k2 1 p 1 −2k f 0 (k) = l 2 1 − k2 + kl 2 · √ = √ 2 2 2 1 − k2 2 1 − k2 RISOLVERE PROBLEMI 5 la derivata si annulla quando il numeratore della frazione si annulla, cioè per k = solo valore compreso nel C:E.). √ 2 2 (considerando il b interseca Problem 8. Nel triangolo isoscele ABC i lati uguali AB, AC sono lunghi l e la bisettrice dell’angolo ABC b in D il lato AC. Determinare l’ampiezza dell’angolo BAC per cui risulta minima la somma dei quadrati dei segmenti AD, DC. Soluzione: In questo esercizio risulta evidente la necessità di porre come incognite l’ampiezza di un angolo b = 2x, onde avere BAH b = x. L’esercizio richiederà pertanto di determinare e, in particolare, porremo A 2 2 il valore di x affinché la somma AD +CD sia minima. Applicando i teoremi sui triangoli rettangoli al triangolo BHA, otteniamo BH = l sin x BC = 2l sin x b = DBC e = π − x . Di conseguenza avremo − x; ABD 4 2 3 x 3 π b BDA = π − 4 − 2 + 2x = 4 π − 2 x b = π − 3π − 3x = π + 3x CDB 4 2 4 2 Calcoliamo le ampiezze degli angoli. Bb = π 2 Applichiamo ora il teorema dei seni al triangolo ADB AD = sin π4 − 2x sin risolvendo si ottiene l AD = √ 2 2 cos 2x − √ 2 x sin 2 2 √ 2 3x 2 sin 2 l 3 3 4π − 2x l cos 2x − sin 2x = 3x cos 3x cos 3x 2 + sin 2 2 + In modo analogo calcoliamo la lunghezza del segmento DC √ 2 2 sin DC 2l sin x π x = π 3 − sin 4 2 4 + 2x da cui si ottiene DC = 2l sin x cos 2x − sin 2x 3x cos 3x 2 + sin 2 La relazione da minimizzare sarà 2 4l 2 sin2 x cos 2x − sin 2x + S (x) = 2 3x 3x 2 cos 3x cos 3x 2 + sin 2 2 + sin 2 l 2 cos 2x − sin 2x 2 ricordando le formule di duplicazione e la relazione fondamentale della goniometria, si ottiene 2 l 2 (1 − sin x) 1 + 4 sin2 x l 2 cos 2x − sin 2x l 2 (1 − sin x) 1 + 4 sin2 x 2 S= = 1 + 4 sin x = 3x 2 1 + sin 3x 1 + 3 sin x − 4 sin3 x cos 3x 2 + sin 2 il polinomio al denominatore di può scomporre mediante la regola di Ruffini l 2 (1 − sin x) 1 + 4 sin2 x l 2 1 + 4 sin2 x S= = (1 − sin x) 4 sin2 x + 4 sin x + 1 (1 + 2 sin x)2 Calcoliamo ora la derivata prima di S (x) e per cercare le condizioni di minimo la eguagliamo a zero 8l 2 sin x cos x (1 + 2 sin x)2 − 4l 2 (1 + 2 sin x) cos x 1 + 4 sin2 x 0 S = =0 (1 + 2 sin x)4 RISOLVERE PROBLEMI 6 la derivata si annulla quando il numeratore è nullo, per cui (1 + 2 sin x) 2 sin x cos x (1 + 2 sin x) − cos x 1 + 4 sin2 x = 0 Il primo fattore dà sin x = − 21 , da cui si ottiene un angolo maggiore di π e di conseguenza non accettabile. Il secondo fattore si può riscrivere come 2 sin x cos x − cos x = 0 cos x (2 sin x − 1) = 0 e si hanno le soluzioni cos x = 0 1 sin x = 2 la soluzione cercata è quindi x = π6 . x= π 2 2x = π π x= 6 Problem 9. Su di un segmento AC = 2r si costruiscono, da una parte, il triangolo rettangolo isoscele ABC di ipotenusa AC e, dalla parte opposta rispetto ad AC, la semicirconferenza di diametro AC. Determinare a quale distanza da AC si deve tracciare la corda DE parallela ad AC affinché sia massimo il perimetro del triangolo DBE. Soluzione: √ AB = √ Il triangolo ABC, per costruzione rettangolo isoscele, è la metà di un quadrato di lato BC = r 2√e l’altezza relativa all’ipotenusa OB = r. Poniamo OH = x, con 0 ≤ x ≤ r, avremo DH = r2 − x2 e DE = 2 r2 − x2 . Applicando il teorema di Pitagora al triangolo DHB, avremo p p BD = BE = r2 − x2 + r2 + x2 + 2rx = 2r2 + 2rx Il perimetro del triangolo sarà quindi 2pDBE = 2 p p 2r2 + 2rx + 2 r2 − x2 Cerchiamo la condizione di massimo, calcolando la derivata prima 2r −2x +2√ 2p0 = 2 √ 2 r 2 − x2 2 2r + 2rx razionalizzando √ √ 2r 2r2 + 2rx 2x r2 − x2 0 2p = − 2r2 + 2rx r 2 − x2 scomponendo i denominatori e semplificando si ha h√ i √ √ √ √ r + x 2r (r − x) − 2x r − x 2 + 2rx 2 − x2 2x 2r r 2p0 = − = r+x (r − x) (r + x) r2 − xı̀2 √ uguagliando a zero e considerando che r + x ≥ 0 per ogni valore di x, si ha √ √ 2r (r − x) − 2x r − x = 0 separando le radici ed elevando al quadrato (r − x) 2r (r − x) − 4x2 = 0 la soluzione x = r caratterizza un triangolo degenere nel diametro perpendicolare ad AC, mentre il polinomio di secondo grado in x dà come soluzioni −r ± 3r x= r cioè x = 2r , considerando la sola soluzione presente nell’intervallo di variazione dell’incognita (o considerando che la misura di un segmento deve essere positiva). RISOLVERE PROBLEMI 7 Problem 10. Nel piano xOy sono date due rette, r e s, rispettivamente di equazioni y = 4 e y = x. Sia P un punto di r ed H il piede della perpendicolare condotta da P alla retta s. Determinare il punto P per il quale è 2 2 minima la somma PD + PH . Il punto P, appartenendo alla retta di equazione y = 4, avrà coordinate P (x, 4). Troviamo PO con la formula q della distanza, d = (x1 − x2 )2 + (y1 − y2 )2 , e PH con la formula della distanza di un punto da una retta: |ax p +bx p +c| d = √ 2 2 , dove a, b, c sono i coefficienti dell’equazione della retta, rispetto alla quale si calcola la distanza, a +b scritta nella forma implicita. 2 x2 + 16 = PO |x − 4| PH = √ 2 da cui 2 PH = (x − 4)2 2 La relazione richiesta sarà x2 + 16 + x2 − 8x + 16 3 2 = x − 4x + 24 = f (x) 2 2 Per determinare l’eventuale punto di minimo, calcoliamo la derivata prima di tale funzione. f 0 (x) = 3x − 4 = 0 la derivata si annulla per x = 34 . Pertanto, questo valore corrisponde ad un punto stazionario; sarà di minimo se 4 f <0 3 4 f0 >0 3 0 4 4 −δ < x < 3 3 4 4 < x < +δ 3 3 per per Nel nostro caso le due condizioni sono rispettate. Infatti e il valore minimo si avrà per x = 43 . 3x − 4 > 0 per 3x − 4 < 0 per 4 3 4 x< 3 x> RISOLVERE PROBLEMI 8 Problem 11. Disegnata la parabola y = −x2 + 6x, determinare tra tutti i rettangoli inscritti nel segmento parabolico delimitato dall’asse delle x quello di area massima. Soluzione: Per disegnare la parabola individuiamo il suo vertice e le intersezioni con l’asse delle x. b b2 −4ac V − 2a ; − 4a ≡ (3; 9); le intersezioni si ottengono risolvendo l’equazione −x2 + 6x = 0; avremo x1 = 0 e x2 = 6. La parabola è mostrata in figura, dove il rettangolo è puramente rappresentativo. Poniamo OD = x, avremo OC = 6 − x. Le coordinate dei vertici del rettangolo saranno espresse, in funzione di x,: D (x; 0) A x; −x2 + 6x C (6 − x; 0) B 6 − x; −x2 + 6x appartenendo A, B alla parabola assegnata. Calcoliamo la lunghezza dei segmenti CD e AD: CD = |x − 6 + x| = |2x − 6| AD = −x2 + 6 L’area del rettangolo sarà A = |2x − 6| · −x2 + 6 = −2x3 + 18x2 − 36x dove i valori assoluti sono tolti per le condizioni del problema. Per trovare il valore di x affinché il rettangolo abbia area massima, calcoliamo la derivata e uguagliamola a zero A0 = −x2 + 6x − 6 = 0 √ le soluzioni saranno x1,2 = 3 ± 3. Studiamo ora il segno della derivata √ √ −x2 + 6x − 6 > 0 per 3 − 3 < x < 3 + 3 √ √ −x2 + 6x − 6 < 0 per x < 3 − 3 ∨ x > 3 + 3 √ Avremo l’area massima per x = 3 + 3. L’area massima vale i √ 3 √ 2 √ √ h √ √ √ A = −2 3 + 3 + 18 3 + 3 − 36 3 + 3 = −2 3 + 3 9 + 3 + 6 3 − 27 − 9 3 + 18 = 12 3 Problem 12. Determinare i punti P della parabola y2 = 6x per i quali è massimo il rapporto fuoco e O il vertice della parabola data. 2 PO 2, PF essendo F il RISOLVERE PROBLEMI 9 Soluzione: La parabola ha come asse di simmetria l’asse delle x, essendo l’equazione x = 61 y2 . Il vertice 1 ha coordinate O (0; 0) e il fuoco F 32 ; 0 . L’ascissa del fuoco è infatti xF = 4a = 1 1 = 32 . Un punto P 4× 6 qualsiasi avrà coordinate P 16 y2 ; y . Calcoliamo le due distanze 2 PO PF 2 1 2 y + y2 36 2 2 3 1 1 9 y − + y2 = y4 + y2 + = 6 2 36 2 4 = Il rapporto cercato sarà R= 1 2 2 36 y + y 1 4 1 2 9 36 y + 2 y + 4 Per trovare la condizione di massimo di tale rapporto, calcoliamo la derivata 1 2 3 2 1 2 3 1 4 1 3 2 0 9 y + 2y 6y + 2 − 3y 6y + 2 36 y + y R = 1 4 1 2 9 2 36 y + 2 y + 4 la derivata si annulla se si annulla il numeratore 1 2 3 1 3 1 2 3 2 1 4 2 y + y + 2y y + − y y +y =0 6 2 9 6 2 3 36 da cui, svolgendo 1 − y3 + 3y = 0 6 √ che ammette come soluzioni y = 0, y = ±3 √2. Il caso y = 0 pone il punto P ≡ O e il rapporto perde di significato; avremo le due soluzioni y = ±3 2 (il doppio segno rende conto della simmetria della curva rispetto all’asse delle x) Problem 13. Siano A e B i punti comuni alle parabole y = 8x − x2 , y = x2 − 6x; condurre una retta s parallela all’asse delle ordinate in modo che, dette M e N le intersezioni di s con l’arco AB rispettivamente della prima e della seconda parabola, sia massima la lunghezza del segmento MN. Soluzione: Le due parabole si intersecano nei punti 2 x − 6x = 8x − x2 y = 8x − x2 2 y = x2 − 6x y = x − 6x 2 x − 7x = 0 x=7 x=0 A B 2 y = 7 y=0 y = x − 6x Indichiamo l’equazione della retta parallela all’asse y con l’equazione x = h; si tratta di trovare h affinché la misura di MN sia massima. Troviamo le coordinate dei due punti: M h; 8h − h2 N h; h2 − 6h La lunghezza del segmento sarà MN = 8h − h2 − h2 + 6h = −3h2 + 14h = f (h) RISOLVERE PROBLEMI 10 Per trovare la condizione di massimo, calcoliamo la derivata prima f 0 (h) = |−4h + 14| La derivata si annulla per h = h > 0. 7 2 considerando che le intersezioni M, N si trovano nei quadranti per i quali Problem 14. Scrivere l’equazione della circonferenza passante per l’origine O e di centro A (4; 0). Determinare il punto P della semicirconferenza per il quale il rapporto circonferenza con l’asse x. 2 PA 2 PO è minimo, essendo A l’ulteriore intersezione della Soluzione: Troviamo l’equazione della circonferenza conoscendo il centro e il raggio. Avremo, nel modo più semplice, (x − 4)2 + y2 = 16 e l’equazione sarà x2 + y2 − 8x = 0. Il centro appartiene all’asse x, pertanto, tale asse sarà di simmetria rispetto alla circonferenza e il punto P potrà essere nel primo o quarto quadrante. Scegliamo come b Applicando il teorema della corda, avremo incognita l’ampiezza dell’angolo AOP. AP = 8 sin x OP = 8 cos x Il triangolo AOP è, infatti, rettangolo, essendo inscritto in una semicirconferenza. Il rapporto sarà R (x) = 64 sin2 x = tan2 x 64 cos2 x con 0 ≤ x ≤ π2 . La condizione di minimo nell’intervallo indicato si ha quando x = 0, cioè quando AP = 0 e OP = 8 Problem 15. Nel piano xOy la retta y = mx incontra la curva di equazione y = −x2 + 4x, oltre che nell’origine degli assi, in un punto A, mentre la retta simmetrica rispetto all’asse delle x incontra la curva oltre che in O in un punto a0 . Fra tutti i triangoli OAA0 si determini quello di area massima. Soluzione: La retta y = mx è passante per l’origine, cosı̀ come la sua simmetrica rispetto all’asse delle x, la cui equazione sarà y = −mx. Troviamo, pertanto, le coordinate dei loro punti di intersezione con la RISOLVERE PROBLEMI 11 parabola diversi da O, punto che soddisfa l’equazione della parabola data. y = mx y = −mx y = −x2 + 4x y = −x2 + 4x y = mx y = −mx mx = −x2 + 4x −mx = −x2 + 4x y = mx y = mx x2 + x (m − 4) = 0 x2 − x (m + 4) = 0 le soluzioni dei sistemi saranno A (m − 4; m (m − 4)) A0 (m + 4; −m (m + 4)) Troviamo la lunghezza del segmento AA0 q p 0 AA = (m − 4 − m − 4)2 + (m2 − 4m + m2 + 4m)2 = 2 m4 + 16 Troviamo ora l’equazione della retta AA0 per determinare poi la sua distanza dal punto O, applicando la formula della retta passante per due punti y − m (m − 4) −m (m + 4) − m (m − 4) −y + m2 − 4m 2m2 l’equazione nella forma implicita sarà pertanto = x−m+4 m+4−m+4 = x−m+4 8 m2 x + 4y − m3 + 16m = 0 la distanza di tale punto da O (0; 0) sarà 3 −m + 16m h= √ m4 + 16 L’area del triangolo AOA0 sarà allora 3 p −m + 16m 1 4 · = −m3 + 16m A = 2 m + 16 · √ 4 m + 16 2 L’area del triangolo sarà massima per i valori di x per i quali si annulla la derivata prima, cioè A0 = −3m2 + 16 = 0 da cui m = ± √43 . L’area di un tale triangolo (che deve risultare positiva) sarà √ 4 3 4 64 64 128 3 A=− √ + 16 √ =− √ +√ = 3 3 3 3 3 3 Problem 16. Data una funzione y = (k − 1) x2 + (k − 2) x + k − 3, determinare k in modo che il minimo assoluto sia uguale alla somma delle radici dell’equazione y = 0 Soluzione: La funzione data rappresenta un fascio di parabole. L’equazione y = 0 ha come radici (k − 1) x2 + (k − 2) x + k − 3 = 0 ricordando le proprietà delle radici di una equazione di secondo grado, cioè x1 + x2 = − ba , si ha 2−k k−1 Troviamo il minimo della funzione, calcolandone la derivata prima e uguagliandola a zero x1 + x2 = y0 = 2 (k − 1) x + k − 2 = 0 si ricava xmin = 2−k 2 (k − 1) il punto di minimo avrà ordinata ymin = (k − 1) (2 − k)2 4 (k − 1)2 − (k − 2)2 3k2 − 12k + 8 +k−3 = 2 (k − 1) 4 (k − 1) RISOLVERE PROBLEMI 12 eguagliando i due valori, si ottiene 3k2 − 12k + 8 2 − k = 4 (k − 1) k−1 risolvendo e uguagliando a zero il numeratore 3k2 − 8k = 0 k (3k − 8) = 0 8 k1 = 0 k2 = 3 la soluzione k = 0 determina una parabola che non ha minimo, avendo la concavità verso il basso. 2 Problem 17. Sono date la parabole di equazioni y = 4 − x2 e y = x4 − 1. Inscrivere, nella superficie racchiusa tra di esse, un rettangolo con i lati paralleli agli assi cartesiani ed avente un vertice di ascissa a (con 0 < a < 2). Determinare a in modo che il perimetro di tale rettangolo sia massimo. Soluzione: Diamo come prerequisito la conoscenza Indichiamo le nel2 piano cartesiano. delle2 parabole coordinate dei vertici del rettangolo inscritto. A −a; a4 − 1 , B a; a4 − 1 , C a; 4 − a2 , D −a; 4 − a2 . Calcoliamo la lunghezza dei lati del rettangolo. Essendo paralleli agli assi, basta sommare il valore assoluto delle rispettive ascisse o ordinate. AB = 2a BC = a2 3 − 1 + 4 − a2 = 3 − a2 4 4 Il perimetro sarà 3 2p = − a2 + 4a + 6 2 Si può osservare che il perimetro è espresso da un polinomio di secondo grado e la funzione del perimetro al variare di a, nell’intervallo indicato, è rappresentabile mediante una parabola. Per determinare il valore massimo basta, quindi, determinare l’ascissa del vertice di tale parabola avente concavità rivolta verso il basso. −4 4 = Vx = −3 3 2 Problem 18. Data l’ellisse di equazione x4 + y2 = 1, considerare il triangolo che ha due lati sugli assi cartesiani e il terzo sulla tangente all’ellisse nel punto del primo quadrante di ascissa a, 0 < a < 2. Determinare per quale valore di a è minima la sua area. RISOLVERE PROBLEMI 13 √ 2 Soluzione: Il triangolo è disegnato in figura. Esprimiamo l’equazione della tangente nel punto P a; 4−a , 2 le cui coordinate devono verificare le seguenti relazioni 0 < x < a e 0 < y < 1, utilizzando la formula di yy xx sdoppiamento a2p + b2p = 1. Nel nostro caso √ p ax 4 − a2 + y=1 ax + 2 4 − a2 y − 4 = 0 4 2 Troviamo la lunghezza del segmento AB individuando le coordinate dei punti A, B, cioè le intercette della tangente. ( x=0 x = 4a B A y= √2 y=0 4−a2 s r 4 2 16 − 3a2 16 + = AB = a2 4 − a2 a 4 − a2 Troviamo ora l’altezza del triangolo rettangolo AOB relativa all’ipotenusa, mediante la formula della distanza di un punto da una retta |−4| OH = √ 6 − 3a2 L’area del triangolo è espressa da s 2 16 − 3a2 4 1 4 A= ·√ · =√ a 4 − a2 6 − 3a2 2 4a2 − a4 Il valore minimo è ottenibile calcolando la derivata di A (a)e uguagliandola a zero 3 8a−4a −4 · √ 2 −8 2 − a2 √ = =0 A = a (4 − a2 ) 4a2 − a4 la frazione si annulla quando è nullo il suo numeratore √ 2 − a2 = 0 a=± 2 √ ma per le condizioni poste, la soluzione sarà unica a = 2. 0 4a −a4 a2 (4 − a2 ) 2 Problem 19. Date la parabola di equazione y = x2 + 1 e la circonferenza di equazione x2 + y2 = 1, considerare il triangolo avente un vertice di ascissa a (0 < a < 1) posto sulla circonferenza e gli altri due vertici, di ascisse rispettivamente a e −a , posti sulla parabola. Trovare a in modo che l’area del triangolo sia massima. Soluzione: la figura mostra la circonferenza e la parabola e il triangolo rettangolo (infatti, i punti sulla parabola sono simmetrici rispetto all’asse y e il segmento che li unisce è parallelo all’asse x). Determiniamo le coordinate dei punti p D a; 1 − a2 F a; a2 + 1 G −a; a2 + 1 Determiniamo la lunghezza dei segmenti che rappresentano i cateti del triangolo p DF = a2 + 1 − 1 − a2 FG = 2a L’area è quindi A= p p 1 · 2a · a2 + 1 − 1 − a2 = a3 + a − a 1 − a2 2 RISOLVERE PROBLEMI 14 Calcoliamo la derivata prima e uguagliamola a zero √ p 3a2 + 1 1 − a2 + 2a2 − 1 −2a 0 2 2 √ = =0 A = 3a + 1 − 1 − a − a · √ 2 1 − a2 1 − a2 Risolvendo avremo p p 3a2 + 1 1 − a2 + 2a2 − 1 = 0 3a2 + 1 1 − a2 = 1 − 2a2 −9a6 − a4 + 9a2 = 0 −a2 9a4 + a2 − 9 = 0 Con a 6= 0, per le condizioni del problema, avremo a2 = s √ 5 13 − 1 a= 18 √ −1±5 13 , 18 da cui Problem 20. È data una semicirconferenza di diametro AB = 2r e la tangente nel punto B. Una secante variabile ACD incontra la circonferenza in C e la tangente in D. Studiare la variazione della somma y = AC2 +CD2 Soluzione: Costruiamo dapprima la figura : Tracciamo il segmento CP perpendicolare al diametro AB e quindi parallelo alla tangente nel punto B. Poniamo, come indicato, il segmento PB = x; si avrà quindi AP = 2r − x. CP è anche l’altezza relativa all’ipotenusa del triangolo rettangolo APC. Applicando a questo rettangolo il 1° teorema di Euclide (ogni cateto è medio proporzionale tra la sua proiezione sull’ipotenusa e l’ipotenusa stessa) si ottiene: AC2 = AB · AP = 2r (2r − x) Per ricavare CD utilizziamo il teorema di Talete: AC : CD = AP : PB; da ciò segue che: p 2r (2r − x) · x CD = (2r − x) CD2 = 2r (2r − x) · x2 2 (2r − x) = 2rx2 (2r − x) Possiamo ora scrivere la relazione richiesta: 2 2rx2 +2rx2 y = 2r (2r − x) + = 2r(2r−x) = (2r−x) (2r − x) 2 2 2r 2x2 − 4rx + 4r2 4r(x2 −2rx+2r2 ) y= = (2r−x) (2r − x) 2r 4r2 + x2 − 4rx + x (2r − x) 2 2 +a Problem 21. Data la funzione y = xx+b determinare a e b in modo che la curva abbia un massimo nel punto di ascissa x = −2 e un minimo nel punto di ascissa x = 3. Soluzione: La funzione assegnata contiene due parametri a, b e per determinarli sono necessarie, pertanto, due relazioni che si possano tradurre in altrettante equazioni. Nel nostro caso, le relazioni riguardano i punti di max e min di ascissa nota. Calcoliamo pertanto la derivata prima della funzione e studiamone il segno 2x (x + b) − x2 + a x2 + 2bx − a y0 = = (x + b)2 (x + b)2 cioè x2 + 2bx − a ≥0 (x + b)2 RISOLVERE PROBLEMI 15 √ il polinomio al numeratore si annulla per x = −b ± b2 + a p p N≥0 x ≤ −b − b2 + a ∨ x ≥ −b + b2 + a ∀x 6= −b √ √ avremo un minimo per x = −b − b2 + a e un massimo per x = −b + b2 + a. Troviamo i due parametri risolvendo il sistema √ −b − 3√= b − 2 −b − √b2 + a = 3 −b + b2 + a = −2 −b + b2 + a = −2 b = − 21 a=6 D>0 la funzione avrà quindi la forma y = x2 +36 . x− 12 Problem 22. Un trapezio convesso, inscritto in un cerchio di raggio r, ha per base maggiore un diametro del cerchio. Sapendo che k è il rapporto alla base maggiore della somma degli altri tra lati, determinare questi. Discutere i risultati e mostrare che di tutti i trapezi convessi inscritti nel cerchio e aventi per base maggiore un diametro, quello di perimetro massimo è il semiesagono regolare, il quale soddisfa anche la condizione di avere area massima. Soluzione: Il trapezio è necessariamente isoscele essendo CD parallelo a AB e quindi i punti C, D sono simmetrici rispetto all’asse delle due basi. Poniamo HB = x, avremo CD = 2r − 2x e ricaviamo BC con il primo teorema di Euclide √ BC = AD = 2rx Il rapporto indicato sarà √ CD + 2BC 2r − 2x + 2 2rx = =k AB 2r svolgendo si ha √ r − x + 2rx − rk = 0 √ con 0 < x ≤ r. Poniamo ora y = 2rx, avremo il sistema ( ( x − y + r (k − 1) = 0 y = x + r (k − 1) 2 y2 x = 2r x = y2r la prima equazione rappresenta un fascio di rette parallele alla bisettrice del primo e terzo quadrante, la seconda equazione rappresenta una parabola avente l’asse x con asse di simmetria e vertice nell’origine. Retta passante per A (0; 0), k = 1 RISOLVERE PROBLEMI 16 √ √ √ Retta passante per C r; r 2 , avremo r − r 2 + kr − r = 0, da cui k = 2 Determiniamo le coordinate del punto di tangenza applicando la condizione che il discriminante dell’equazione √ r − x + 2rx − rk = 0 sia nullo √ 2rx = rk + x − r 2rx = r2 k2 + x2 + r2 + 2krx − 2r2 k − 2rx ∆ x2 − 2rx (k − 2) + r2 (k − 1)2 = 0 = r2 (k − 2)2 − r2 (k − 1)2 = 0 4 la condizione di tangenza determina k = 32 . Avremo quindi 1 soluz per 2 soluz per La base del trapezio è costante, per cui se k = quando k è massimo, cioè k = 32 . Quindi 2p−AB AB = √ 1≤k< 2 √ 3 2≤k≤ 2 2p AB − 1, da cui 2p = (k + 1) AB il perimetro sarà massimo 5 2p = AB = 5r 2 √ La somma dei tre lati sarà quindi 2r − 2x + 2 2rx = 3r, da cui, svolgendo, si ottiene x = 2r , che sostituito nella lunghezza dei segmenti mostra che i tre lati del trapezio sono tutti uguali a r, cioè al lato dell’esagono regolare inscritto. Lo stesso risultato è ottenibile anche con il metodo della derivata prima. Problem 23. Per un punto P interno ad una circonferenza di centro O e raggio r, si conducano due rette perpendicolari fra loro e che incontrano la circonferenza, la prima nei punti A, A0 , la seconda nei punti B, B0 . b = α, esprimere in funzione dei due parametri a e α l’area del quadrilatero convesso Posto OP = a e l’angolo OPA determinato dai quattro punti A, a0 , B, B0 . Inoltre, supposto prima costante a e variabile α e poi α costante e a variabile, determinare, nell’un caso e nell’altro, per quali valori del parametro variabile l’area del quadrilatero risulta uguale ad un numero dato k2 . Dire anche quando è che l’area in ciascuno dei due casi diventa massima o minima. Soluzione: Tracciamo da O le distanze dalle corde AA0 e BB0 che dividono le corde a metà, per i teoremi b = α, per ché alterni interni o complemetari di angolo uguale. b = POK relativi. Si avrà che l’angolo OPA Applicando i teoremi di trigonometria ai triangoli rettangoli PHO e POK, avremo OK = PH = a cos a PK = OH = a sin α p Applichiamo il teorema di Pitagora al triangolo rettangolo OHA, AH = r2 − a2 sin2 α, da cui AA0 = p √ 2 r2 − a2 sin2 α. Applichiamo il teorema di Pitagora al triangolo OKB0 , avremo KB0 = r2 − a2 cos2 α, √ da cui BB0 = 2 r2 − a2 cos2 α. Ora, l’area del quadrilatero inscritto è data dal semi prodotto delle due diagonali p √ q 2 r2 − a2 sin2 α · 2 r2 − a2 cos2 α = 2· A= r2 − a2 sin2 α (r2 − a2 cos2 α) 2 • Supponiamo α = costante. La lunghezza del segmento varia tra 0 ≤ a ≤ r q 2· r2 − a2 sin2 α (r2 − a2 cos2 α) = k2 4 r4 − a2 r2 cos2 α − a2 r2 sin2 α + a4 sin2 α cos2 α = k4 RISOLVERE PROBLEMI 17 svolgendo, appplicando le formule di bisezione 4a4 sin2 α cos2 α − 4a2 r2 cos2 α − 4a2 r2 sin2 α + 4r4 − k4 = 0 a4 sin2 2α − 2a2 r2 (1 − cos 2α + 1 + cos 2α) + 4r4 − k4 = 0 a4 sin2 2α − 4a2 r2 + 4r4 − k4 = 0 poniamo a2 = x e y = k4 , avremo il sistema y = x2 sin2 2α − 4r2 x + 4r4 y = k4 0 ≤ x ≤ r2 la prima equazione rappresenta una parabola con asse parallelo all’asse x e concavità verso l’alto, la seconda equazione un fascio improprio di rette parallele all’asse delle ascisse. per la retta passante per A 0; 4r4 : k4 = 4r4 , da cui k2 = 2r2 per la retta passante per B r2 ; r2 sin2 2α : k4 = r4 sin2 2α, da cui k2 = r2 sin 2α. Avremo quindi sempre una soluzione per r2 sin 2α ≤ k2 ≤ 2r2 . (r2 sin 2α < 2r2 , perché il valore massimo di sin 2α è = 1). • supponiamo ora a = cost e 0 ≤ α ≤ π. Riscriviamo l’equazione 4 r4 − a2 r2 cos2 α − a2 r2 sin2 α + a4 sin2 α cos2 α = k4 applicando la proprietà fondamentale della goniometria 4r4 − 4a2 r2 1 − sin2 α − 4a2 r2 sin2 α + 4a4 sin2 α 1 − sin2 α = k4 4a4 sin4 α − 4a4 sin2 α − 4r4 + 4a2 r2 + k4 = 0 0≤α ≤π 0 ≤ sin2 α ≤ 1 Poniamo sin2 α = x e y = k4 , si ottiene y = −4a4 x2 + 4a4 x + 4r4 − 4a2 r2 y = k4 0≤x≤1 avremo ancora una parabola, con concavità verso il basso, intersecata da un fascio di rette improprio parallelo all’asse delle ascisse √ per la retta passante per A 0; 4r2 r2 − a2 : k4 = −4a2 r2 + 4r4 = 4r2 r2 − a2 , da cui k2 = 2r r2 − a2 per la retta passante per il vertice della parabola V 12 ; 2r2 − a2 : k4 = −a4 +2a4 +4r4 −4a2 r2 = a4 −4a2 r2 +4r4 = √ 2 2r2 − a2 , da cui k2 = 2r2 − a2 . Avremo quindi sempre due soluzioni nell’intervallo 2r r2 − a2 ≤ k2 ≤ 2r2 − a2 . RISOLVERE PROBLEMI 18 Problemi di Trigonometria b ed un punto M ad esso interno che abbia da OY e da OX rispettivamente Problem 24. Dato l’angolo retto X OY le distanze a e b, condurre per M una retta tale che, detti A e B i punti di intersezione di essa con i lati dell’angolo retto, si abbia AM 2 + BM 2 = m2 , dove m p un numero reale assegnato. Discutere i risultati e dire come deve essere condotta la retta AB affinché sia minima la somma indicata. Soluzione: In questo caso il problema può essere risolto più facilmente assegnando l’incognita ad un b = H MA b = x con 0 ≤ x ≤ 90°. Applicando i teoremi dei triangoli angolo. In particolare, porremo OBM rettangoli avremo b a MB = AM = sin x cos x La relazione indicata sarà b2 a2 + = m2 sin2 x cos2 x Indichiamo ora cos12 x = X e sin12 x = Y con 1 ≤ X < +∞. Dalla proprietà fondamentale della gioniometria sin2 x + cos2 x = 1, dividendo per cos2 x sin2 x, si ottiene 1 1 1 = + cos2 x sin2 x cos2 x sin2 x cioè X X +Y = XY Y= X −1 basterà risolvere il sistema 2 a X + b2Y = m2 X Y = X−1 X dove Y = X−1 è una funzione omografica (un’iperbola traslata di una unità verso destra e in alto) di cui considereremo solo il ramo positivo e a2 X 2 + b2Y 2 = m2 è l’equazione di un fascio improprio di rette di 2 2 coefficiente angolare − ba2 < 0, con retta base Y = − ab2 X. Risolviamo il sistema per sostituzione b2 X = m2 a2 X 2 − X a2 − b2 + m2 + m2 = 0 X −1 Calcoliamo il discriminante per stabilire il numero delle soluzioni: due per ∆ ≥ 0 a2 X + ∆ = a4 + b4 + m4 − 2a2 b2 + 2a2 m2 − 2b2 m2 − 4a2 m2 = a4 + b4 + m4 − 2a2 b2 − 2a2 m2 − 2b2 m2 cioè, ordinando rispetto a m 2 m4 − 2m2 a2 + b2 + a2 − b2 ≥ 0 risolvendo questa equazione biquadratica si ha q q 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 m = a + b ± (a + b ) − (a − b ) = a + b ± (a2 + b2 + a2 − b2 ) (a2 + b2 − a2 + b2 ) √ m2 = a2 + b2 ± 4a2 b2 = a2 + b2 ± 2ab = (a ± b)2 Pertanto avremo due soluzioni m2 < (a − b)2 o m2 > (a + b)2 . 2 2 Troviamo ora la condizione di somma minima, calcolando la derivata prima della funzione y = sinb 2 x + cosa 2 x −2b2 sin x cos x 2a2 sin x cos x −2b2 cos x 2a2 sin x −2b2 cos4 x + 2a2 sin4 x + = + = cos4 x cos3 x sin4 x sin3 x sin3 x cos3 x Studiamo il segno della derivata y0 = RISOLVERE PROBLEMI Il valore di minimo corrisponde a x = arctan 19 q b a. Problem 25. Sopra l’arco AB, quarta parte della circonferenza di centro O e raggio 2r, determina un punto P tale che, detti M e N i punti situati rispettivamente sui raggi OA e OB alla distanza r da O, il quadrangolo √ 3+1 2 MONP abbia per area kr con k = 2 b = x, con 0 ≤ x ≤ π . Sappiamo Soluzione: I raggi OA = OB = OP = 2r, per cui OM = ON = r. Poniamo M OP 2 che l’area di un triangolo è ottenibile dal semiprodotto della lunghezza di due lati per il seno dell’angolo tra essi compreso, per cui APOM = r2 sin x APON = r2 cos x L’area del quadrilatero sarà espressa da √ 3+1 2 r (sin x + cos x) = r 2 2 da cui si ottiene la seguente equazione lineare √ 3+1 sin x + cos x = 2 risolviamo applicando le formule di addizione ! √ √ √ √ 2 2 3+1 2 sin x + cos x = 2 2 2 cioè √ √ √ π 3+1 6+ 2 √ = sin x + = 4 4 2 2 π 5 π x+ = π x= 4 12 6 π 7 π x+ = π x= 4 12 3 RISOLVERE PROBLEMI 20 Problem 26. Di un triangolo rettangolo BAC l’ipotenusa BC = 2a ed il cateto CA ≤ BA. Detto O il punto medio b di BC ed M il punto in cui la perpendicolare in O a BC √ incontra la retta AB, determinare l’angolo CBA sapendo 3 2 che l’area del rettangolo di lati CA e OM è uguale a 3 a . b = x, con 0 ≤ x ≤ Soluzione: Posta l’ampiezza dell’angolo CBA teoremi sui triangoli rettangoli otteniamo CA = 2a sin x AB = 2a cos x π 4 (dovendo essere CA ≤ BA), applicando i Consideriamo ora il triangolo rettangolo BOM, sempre per gli stessi teoremi, avremo OM = a tan x (o applicando i criteri di similitudine ai triangoli BAC e BOM). L’area del rettangolo sarà espressa in funzione di x come √ 2a2 sin2 x 3 2 Aret = 2a sin x · a tan x = = a cos x 3 Dovremo, pertanto, risolvere l’equazione (cos x 6= 0 per ogni x nell’intervallo indicato) √ √ 6 cos2 x + 3 cos x − 6 = 0 6 sin2 x − 3 cos x = 0 risolviamo l’equazione di secondo grado in coseno cos x = √ √ − 3± 3+144 12 = √ √ − 3±7 3 12 = √ 3 2√ −233 accettabile non accettabile b = π. La soluzione sarà CBA 6 √ Problem 27. É dato il triangolo isoscele ABC con l’angolo BÂC = 120◦ e AB = AC = 6 cm. Calcolare la base BC e l’altezza AH di questo triangolo. Deteminare la lunghezza dello spigolo AA0 di un prisma retto avente per base il triangolo ABC e il cui volume è 9 cm3 . Sia M un punto variabile sul segmento AA0 , ad una distanza 2 AM = x dal punto A. Calcolare in funzione di x, la misura S della superficie del triangolo BMC. si ponga y = 2S9 . Studiare infine le variazioni di y al variare di x e tracciare la curva corrispondente. Trovare la tangente a questa curva nel punto di ascissa x = 12 . Soluzione:: Tracciando l’altezza AH del triangolo, essa è anche bisettrice dell’angollo al vertice, per cui BĤA = CĤA = 60◦ ; ne segue che i triangoli BHA e CHA sono due metà di uno stesso triangolo equilatero di lato AB = AC. Pertanto √ √ √ AB 6 6 √ AH = = BC = 2BH = 2 · · 3=3 2 2 2 2 RISOLVERE PROBLEMI 21 Il volume del solido è dato da V = Abase · h, dove Abase è l’area del triangolo ABC e l’altezza è il segmento AA0 cercato. L’area del triangolo di base è √ √ √ 6 AABC = 3 2 · =3 3 2 L’altezza AA0 è quindi √ 9 = √ = 3 Abase 3 3 L’altezza del triangolo BMC è ottenibile mediante il teorema di Pitagora applicato al triangolo AHM, di cui questa altezza è l’ipotenusa: r q √ 2 2 2 MK = AH + AM = 18 + 3−x AA0 = V l’area è quindi ABMC = √ q √ 2 3 2 · 18 + 3 − x 2 √ p √ 3 2 · 21 + x2 − 2 3x = 2 Problem 28. Scritta l’equazione della circonferenza passante per l’origine O degli assi cartesiani, ivi tangente alla bisettrice x + y = 0 e il cui centro appartiene alla retta x + 4y − 5 = 0, considerare la semicirconferenza C1 posta nel semipiano x ≤ y. Determinare l’equazione della retta r passante per O che incontri C1 in P in modo che, detta H lz proiezione di P sul diametro di C1 , risulti massima la somma: S = OH + PH Soluzione (1) Ricaviamo dalle informazioni fornite l’equazione della circonferenza richiesta. L’equazione generale di una crf è x2 + y2 + ax + by + c = 0, per individuarne una è necessario conoscere i valori dei parametri a, b, c. Essendo tre i parametri, tre devono essere le relazioni costruibili tra di essi. (a) prima relazione: la crf passa per il centro. Considerando l’equazione generale si ricava c = 0 (b) la crf è tangente alla bisettrice del 2° e 4° quadrante y = −x nell’origine. Una retta è tangente ad una crf se la interseca un punto, cioè se un punto della retta si sovrappone ad uno della crf; dal punto di vista algebrico si traduce dicendo che il discriminante dell’equazione risolvente il sistema tra l’equazione della retta e della crf è nullo. Sistema risolvente: 2 2 x + y2 + ax + by + c = 0 2x + ax − bx + c = 0 y = −x y = −x 2 2x + x (a − b) + c = 0 4 = 0 (a − b)2 − 8c = 0 y = −x (c) il centro appartiene alla retta x + 4y − 5 = 0; vuol dire che le coordinate del centro soddisfano l’equazione della retta. Le coordinate del centro espresse in funzione di a, b, c sono C − a2 ; − b2 , per cui si ha a −b − +4· −5 = 0 2 2 −a − 4b − 10 = 0 riunendo a sistema le tre relazioni si ottiene: c=0 c=0 2 a=b sostituendo (a − b) − 8c = 0 5a = −10 −a − 4b − 10 = 0 l’equazione della circonferenza risulta pertanto: x2 + y2 − 2x − 2y = 0 √ la circonferenza avrà centro C(1; 1) e raggio r = 2. (2) trovare l’equazione della retta tale che OH + PH è massimo. Osserviamo la figura: RISOLVERE PROBLEMI 22 (1) La scelta migliore appare quella di assegnare l’incognita all’angolo ∠POC. Il triangolo OCP risulta isoscele. Pongo quindi ∠POC = x, con 0 < x < π2 ; poiché ogni angolo esterno è uguale alla somma dei due angoli interni non adiacenti, l’angolo ∠PCH = 2x. Pertanto applicando i th. relativi ai triangoli rettangoli, si ha: √ √ PH = 2 sin 2x CH = 2 cos 2x √ √ essendo OH = OC +CH = 2 + 2 cos 2x la relazione sarà √ √ √ S = 2 sin 2x + 2 + 2 cos 2x per studiarne le condizioni di massimo, calcoliamo il segno della sua derivata prima: √ √ 0 S = 2 2 cos 2x − 2 2 sin 2x √ 0 (a) S > 0 per cos 2x − sin 2x > 0, dividendo per 2 2. Possiamo risolvere confrontando direttamente le due funzioni elementari (a) La derivata prima è positiva (funzione crescente) per 0 < 2x < π4 ; si avrà quindi un max per x < π8 . Ricaviamo ora la retta. Passando per l’origine avrà equazione del tipo y = mx, ma m = tan ∠POx = √ tan π4 + π8 = tan 38 π = 1 + 2. La retta avrà equazione: √ y = 1+ 2 x Infine S π 8 √ √ √ √ √ √ 2 √ 2 π √ π √ = 2 sin + 2 + 2 cos = 2 · + 2− 2· = 2+ 2 4 4 2 2 Problem 29. Sia C la circonferenza avente per centro l’origine e raggio 1; considerata la tangente t nel punto A(1; 0) sia P l’intersezione di t con la retta generica r passante per O. Detta Q l’intersezione della bisettrice dell’angolo ∠AOP con la retta t, posti x = ∠AOQ e tan x = z, rispondere ai seguenti quesiti: (1) si studi la funzione y = f (t) che rappresenta la variazione della distanza PQ al variare di r e se ne tracci il grafico γ (2) determinare inoltre l’area A della regione piana limitata dalla curva γ, dalla retta y = t e dalla retta t = 12 . RISOLVERE PROBLEMI 23 Figure 0.1. Punto: (1): L’equazione della circonferenza è x2 + y2 = 1; l’equzione della retta t tangente è x = 1, mentre l’equazione della generica retta r passante per l’origine è y = mx. Come indicato poniamo ∠AOQ = x = ∠QOP e z = tan x. Applicando i teoremi trigonometrici relativi al triangolo rettangolo AOQ si ha: AQ = tan x OA essendo OA = 1 AQ =| tan x | Per ottenere PQ calcoliamo AP = tan 2x. Si avrà pertanto: PQ =| tan 2x − tan x |=| 2 tan x 1−tan2 x | = − tan x |=| 2z−z+z3 1−z2 |= 2z −z | 1 − z2 | z3 + z | 1 − z2 La funzione da studiare è quindi z3 + z | 1 − z2 per comodità studieremo la funzione priva del valore assoluto, determinando poi quest’ultima costruendo il simmetrico delle parti negative rispetto all’asse x. y =| • Campo di esistenza: il denominatore 1 − z2 = 0 si annulla per z = ±1; gli intervalli sono (−∞; −1) ∪ (−1; 1) ∪ (1; +∞) • intersezioni con gli assi: asse x asse y y(0) = z3 +z 1−z2 0 1 =0 =0 z3 + z = 0 z z2 + 1 = 0 • positività della funzione: N>0 z z2 + 1 > 0 ma essendo il fattore z2 + 1 sempre maggiore di zero, si avrà N>0 z>0 D>0 −1 < z < 1 la funzione sarà quindi positiva per 0 < z < 1. O(0; 0) O(0; 0) RISOLVERE PROBLEMI 24 Figure 0.2. Figure 0.3. • limiti agli estremi del campo di esistenza: lim y = −∞ lim y = +∞ z→−∞ −2 0− lim y = z→−1− lim y = z→1− 2 0+ z→+∞ = +∞ = +∞ lim y = z→−1+ lim y = z→1+ −2 0+ 2 0− = −∞ = −∞ si hanno quindi due asintoti verticali di equazione: x = −1 e x = 1 verifichiamo l’esistenza di asintoti obliqui z3 + z = −1 z→∞ z − z3 z3 + z z3 + z + z − z3 2z + z = = =0 z→∞ 1 − z2 1 − z2 1 − z2 lim lim l’asintoto obliquo avrà pertanto equazione: y = −x, la bisettrice del 2° e 4° quadrante. • crescenza, massimi e minimi relativi: 0 y = (3z2 +1)(1−z2 )+2z(z3 +z) 1−z2 = = 3z2 − 3z4 + 1 − z2 + 2z4 + 2z2 (1 − z2 )2 −z4 +4z2 +1 2 2 (1−z ) studiamo il segno della derivata N>0 z4 − 4z2 − 1 < 0 1◦ f att > 0 2◦ f att > 0 N>0 D>0 √ √ z2 − 2 − 5 z2 − 2 + 5 < 0 q q √ √ z < − 2+ 5 ∨ z > 2+ 5 ∀z ∈ C.E q q √ √ − 2+ 5 < z < 2+ 5 ∀z ∈ C.E p p √ √ pertanto avremo un minimo relativo per z = − 2 + 5 e un massimo per x = 2 + 5 RISOLVERE PROBLEMI 25 • grafico: • grafico del valore assoluto • Punto (2): si tratta di calcolare l’integrale definito relativo all’area mostrata in figura, cioè l’area sotto la curva meno l’area del triangolo di base e altezza 12 . • = = = = 1 2 z3 + z 1 dz − 2 8 0 1−z Z 1 3 Z 1 2 z −z 2 2z 1 dz + dz − 2 2 8 0 1−z 0 1−z Z 1 1 2 1 −zdz − ln | 1 − z2 |02 − 8 0 2 21 1 3 1 t 1 − − ln | 1 − z2 | − = − − ln − 2 8 8 4 8 0 4 1 ln − 3 4 Z A = RISOLVERE PROBLEMI 26 Exercise 30. Data la semicirconferenza di diamtero AB = 2r, condurre la semiretta di origine A che formi con AB un angolo uguale a π6 e incontri in C la semicirconferenza e in D la retta tangente in B alla semicirconferenza. Sull’arco AC determinare un punto P in modo che sia minima la somma: 2 2 AP + PD Soluzione: Pongo ∠PAB = x con π 6 ≤ x ≤ π2 ; si avrà di conseguenza ∠PAC = x − π6 . Il triangolo DAB è, per costruzione, la metà di un triangolo equilatero di lato AD e di altezza AB. per la nota AB = √4r3 . Il segmento DB sarà la metà relazione, derivante dall’applicazione del th. di Pitagora, si ha che DA = 2 √ 3 del lato di questo triangolo equilatero: DB = 2r √ . 3 Esprimiamo i segmenti indicati in funzione di x, utilizzando i teoremi sui triangoli della trigonometria. Per il teorema della corda PA = 2r cos x applicando il teorema di Carnot al triangolo PAD” PD2 = = = = PA2 + AD2 − 2 · PA · AD cos PÂD 16 2 2 √ r cos x − π6 cos x 4r2 cos2 x + 16 3 r − 3 √ 3 16 2 1 2− √ 4r2 cos2 x + 16 r r cos cos x + sin x cos x 3 2 2 3 8 16 2 2 2 2 √ 3 r − 4r cos x − 3 r sin x cos x Avremo quindi: 2 2 S = AP + PD = 4r2 cos2 x − 4r2 cos2 x + = = 16 2 8 r − √ r2 sin x cos x 3 3 8 16 2 r − √ r2 sin x cos x 3 3 16 2 4 2 r − √ r sin 2x 3 3 Per ottenere la condizione di minimo, calcoliamo la derivata prima: 0 8 S = − √ r2 cos 2x 3 π la derivata sarà positiva quando cos 2x < 0, nel 2◦ e 3◦ quadrante, cioè per π2 < 2x < 3π 2 ; quindi per 4 < x < π Essendo decrescente per x < π4 e crescente per π4 < 2x < 3π 4 la funzione avrà un minimo relativo per x = 4 . Calcoliamo quindi S π4 π 16 2 4 π = r − √ r2 sin S 4 3 2 3 16 2 4 2 = r −√ r 3 3 √ 2 4r 4 − 3 = 3 3π 4 . RISOLVERE PROBLEMI 27 Problem 31. Determinare i parametri reali λ e µ in modo che la funzione 2 x + 2x + 1 x ∈ [−2; 0] f :x→ λ x3 + µx + 1 x ∈ [0; 1] verifica le ipotesi del teorema di Rolle nell’intervallo [−2; 1]; in tal caso determinare i valori di x che soddisfano il teorema e: (1) disegnare il grafico γ della funzione cosı̀ ottenuta (2) determinare l’area A della regione piana limitata da γ, dalla retta t tangente a γ nel suo punto di ascissa nulla e dall’asse x. Soluzione Enunciato del teorema di Rolle: se una funzione è continua in un intevallo chiuso e limitato [a; b], è derivabile in ]a; b[ e assume valori uguali agli estremi f (a) = f (b) esiste almeno un punto x0 interno all’intervallo in cui la 0 sua derivata si annulla: f (x0 ) = 0. Verifichiamo tali condizioni: • continuità: lim f (x) = 1 = f (x0 ) per x ∈ [−2; 0]; lim f (x) = 1 = f (x0 ) per x ∈ [0; 1] x→0− x→0+ • derivabilità: 0 f (x) = 2x + 2 0 f (x) = 3λ x2 + µ 0 x ∈ [−2; 0] f (0) = 2 x ∈ [0; 1] f (0) = µ 0 affinché sia derivabile nell’intervallo aperto ]−2; 1[ è necessario che µ = 2 • f (a) = f (b) f (−2) = 4 − 4 + 1 = 1 f (1) = λ + µ + 1 sostituendo µ = 2 si ottiene λ + 3 = 1, cioè λ = −2 • valori che soddisfano il teorema x2 + 2x + 1 f (x) = −2x3 + 2x + 1 0 f (x) = 2x + 2 −6x2 + 2 [−2; 0] [0; 1] [−2; 0] =0 [0; 1] x = −1 √ x = 33 • studio della funzione f (x) = (x + 1)2 −2x3 + 2x + 1 [−2; 0] [0; 1] tale studio si riduce ad un tratto di parabola e di parabola cubica – il tratto di parabola ha vertice in (−1; −0), punto in cui è tangente all’asse x (l’equazione della parabola ha il discriminante uguale a zero) – per x = −2 si ha y = 1 e per x = 0 y = 1 (ovviamente il suo simmetrico rispetto all’asse di simmetria x = −1 – parabola cubica: per x = 0 y = 1, per la condizione di validità del th. di Rolle; per x = 1 y = 1. Sempre per il th. di Rolle la funzione ha un punto di max o minimo che possiamo determinare studiando il segno del polinomio di terzo grado 0 y [0; 1] = −6x2 + 2 > 0 − che si riduce a √ 3 3 < x< √ 3 0≤x< 3 √ 3 3 RISOLVERE PROBLEMI da cui si deduce che xmax = ottiene è il seguente √ 3 3 ymax = −2 · √ 3 3 3 +2· 28 √ 3 3 +1 = √ 4 3+9 9 ' 1, 77. Il grafico che si 0 • la retta t, tangente in (0; 1) ha coefficiente angolare m = f (0) = 2 e quindi equazione y = 2x + 1 l’integrale va pertanto calcolato tra x = −1,punto di ascissa nulla e x = 0 e sarà la differenza tra l’area sottesa dall’arco di parabola e l’area del triangolo rettagolo di base 1/2 e altezza 1 Z 0 A= −1 (x2 + 2x + 1)dx − 1 x3 1 1 = + x2 + x |0−1 − = 4 3 4 12 RISOLVERE PROBLEMI 29 Problem 32. Determinare le equazioni delle parabole con asse parallelo all’asse y, tangenti nell’origine O degli assi alla retta y = 5x e che incontrano la retta y = x nell’ulteriore punto A (oltre O) in modo che la differenza tra l’area della regione limitata da ogni parabola e dalla retta e l’area della regione limitata dalla retta, dalla parabola e dall’asse x sia uguale a 12 . Soluzione Iniziamo col ricordare che l’equazione di una parabola con asse parallelo all’asse y è y = ax2 + bx + c; tale parabola b b2 −4ac avrà vertice V − 2a ; − 4a Trovare l’equazione delle parabole vuol dire quindi ricavare i valori dei parametri a, b, c. Per fare ciò dobbiamo tradurre in linguaggio matematico le informazioni che il problema offre. (1) “tangenti nell’origine O degli assi alla retta y = 5x”; questa frase ci dà due informazioni: (a) le parabole passano per l’origine del piano cartesiano e quindi le coordinate del punto O(0; 0) devono soddisfare l’equazione delle parabole (sostituisco quindi x = 0 e y = 0): 0 = a · 02 + b · 0 + c da cui si ottiene c=0 (b) le parabole sono tangenti in tale punto alla retta y = 5x; una retta è tangente ad una parabola se condivide con essa un punto, quello di tangenza. Dal punto di vista matematico significa che il sistema tra l’equazione della retta e della parabola avrà un’equazione risolvente con discrimante nullo (due soluzioni coincidenti): = 5x 2 = ax + bx y y sostituendo si ottiene l’equazione risolvente ax2 + bx − 5x = 0 cioè ax2 + x (b − 5) = 0 il cui discrimante, posto uguale a zero, è (b − 5)2 = 0 b=5=0 (i) tale risultato si può ottenere più rapidamente ricordando che il coefficiente angolare della tangente è uguale alla derivata della parabola nel punto di tangenza: 0 y (0) = 2a · (0) + b = 5 da cui si ottiene immediatamente b = 5 (2) l’equazione delle parabole, alla luce di quanto ottenuto, sarà del tipo: y = ax2 + 5x. Essa incontrerà l’asse x nei punti ax2 + 5x = 0, cioè x(ax + 5) = 0, che saranno O(0; 0) e B(− 5a ; 0). ”Utilizziamo ora l’ultima e più complessa informazione: ”che incontrano la retta y = x nell’ulteriore punto A (oltre O) in modo che la differenza tra l’area della regione limitata da ogni parabola e dalla retta e l’area della regione limitata dalla retta, dalla parabola e dall’asse x sia uguale a 12 ” Le parabole interesecheranno la retta y = x nei punti y y = x = ax2 + 5x y 0 = x = ax2 + 4x O x y = 0 = 0 y x A = x = ax2 + 5x x y = − a4 = − 4a RISOLVERE PROBLEMI 30 Come si vede dalla figura, che rappresenta le rette e delle possibili parabole, il problema sarà simmetrico rispetto all’origine, e potremo avere pertanto una parabola con cocncavità verso l’alto (a > 0) e una con concavità verso il basso (a < 0). L’area limitata da ogni parabola e dalla retta è quella colorata di rosso, l’area delimiatata dalla parabola, dalla retta e dall’asse x è quella colorata di verde. Per calcolare la prima area è necessario sottrarre all’area sottesa dalla parabola tra i punti O e A, l’area del triangolo AHO che vale: AAHO = 12 · − 4a · − 4a = a82 . Il calcolo dell’area in verde può essere eseguito sommando all’area sottesa dalla parabola tra i punti H e B, l’area del solito triangolo. La richiesta si traduce in Z −4 a 0 8 ax + 5x dx − 2 a 2 ! − 8 + a2 Z −5 a − 4a ! 2 ax + 5x dx 3 − 4 − 5 ax 8 5x2 a 8 ax3 5x2 a 1 − + − − + = 3 2 0 a2 a2 3 2 − 4 2 a −64 24 61 45 1 + 2+ 2− 2= 3 3a a 3a 2a 2 3a2 = 3 da cui si ottiene a = ±1 le parabole cercate saranno quindi y = x2 + 5x y = −x2 + 5x = 1 2 RISOLVERE PROBLEMI 31 Exercise 33. Tracciare il grafico γ della funzione x f (x) = 4xe− 2 Quindi: (1) determinare l’area A (λ ) della regione finita di piano delimitata da γ, dall’asse x e dalle rette x = 0 e x = λ con (λ > 0); (2) calcolare il lim A (λ ) x→+∞ Soluzione: (1) studiamo la funzione secondo gli schemi consueti (a) campo di esistenza: essendo il prodotto di due fattori che ammettono un’immagine ∀x, esso sarà (−∞; +∞) (b) segno della funzione y > 0 x 4xe− 2 > 0 x in quesro caso si può considerare come il prodotto dei due fattori 4x e e− 2 . La funzione esponenziale risulta sempre positiva per ogni valore di x. Basta quindi studiare il segno del fattore polinomiale 4x > 0 x>0 per avremo quindi y > 0 per x > 0 y < 0 per x < 0 y = 0 per x = 0 (c) studiamo l’andamento della funzione per x → ±∞: x lim 4xe− 2 = x→−∞ lim 4xe − 2x x→+∞ = lim 4xx = x→−∞ e 2 lim 4xx = 0 x→+∞ e 2 −∞ asintoto orizzontale y=0 (d) studio della crescenza e decrescenza: calcoliamo la derivata prima e studiamo il suo segno. 0 0 0 La funzione è il prodotto di due fattori [ f (x) · g(x)] = f (x)g(x) + f (x)g (x) e quindi x x x x 0 1 −x y = 4e− 2 + 4x · − e 2 = 4e− 2 − 2xe− 2 = 2e− 2 (2 − x) 2 si ha pertanto x 2e− 2 (2 − x) > 0 che si studio analizzando il segno dei due fattori. x e− 2 > 0 2−x > 0 ∀x x<2 avremo quindi che 0 y > 0 per x < 2 0 y < 0 per x > 2 avremo quindi un massino in corrispondenza di x = 2; il punto di massimo sarà 8 −1 M 2; 8e M 2; ∼ 3 e (e) studiamo anche la concavità e le sue eventuali variazioni mediante la derivata seconda 00 x x x y = −e− 2 (2 − x) − 2e− 2 = −e− 2 (4 − x) la derivata seconda si annulla per x = 4 (come sempre l’esponenziale è sempre positivo). Avremo un punto di flesso per F(4; 16 ∼ 2.2) e2 (f) RISOLVERE PROBLEMI 2. Calcoliamo l’area A (λ ), integrando per parti Z Z λ x x λ A (λ ) = 4xe− 2 dx = 4 −2e− 2 + 0 0 λ 32 h iλ x x λ 2e− 2 dx = −8e− 2 (x + 2) = −8e− 2 (λ + 2) + 16 0 0 Exercise 34. Un prisma retto ha per base un trapezio rettangolo. Sapendo che l’altezza del prisma, l’altezza e la base minore del trapezio sono tutte uguali a un segmento di lunghezza 1, determinare: (1) l’ampiezza x dell’angolo che il lato obliquo forma con la base maggiore del trapezio in modo che il volume del prisma sia uguale a 32 del volume del cubo di spigolo 1; (2) determinare infine in funzione di x la superficie totale S(x) del prisma, tracciarne il grafico per x ∈ 0; π2 e verificare che il minimo di S(x) si ottiene quando il prisma diviene un cubo di lato l. Soluzione:: Disegnamo prima la figura che rappresenta il prisma (1) Per calcolare il volume del prisma è necessario conoscere l’area di base, che si può calcolare conoscendo la lunghezza della base maggiore. Pertanto. tracciando l’altezza CK si ha che ABCK è un quadrato di lato 1. Il segmento KD si può calcolare applicando i teoremi dei triangoli rettangoli al triangolo CKD: CK = tan x KD da cui KD = CK · cot x = cot x da cui AD = 1 + cot x Calcoliamo ora l’area di base Abase = (AD + BC) · AB (2 + cot x) · 1 = 2 2 Il volume del prisma sarà V= 2 + cot x 3 ·1 = 2 2 risolvendo l’equazione, si ottiene π 4 (2) La superficie laterale del prisma è data dal prodotto del perimetro per l’altezza. Serve quindi calcolare anche il lato obliquo del trapezio per ottenere appunto il trapezio. Sempre appplicando i teoremi della trigonometria al triangolo CKD, si ottiene cot x = 1 CD = x= 1 CK = sin x sin x L’area della superficie laterale sarà quindi 1 5 sin x + 2 cos x + 1 S(x) = ASl + 2AB = 3 + cot x + · 1 + (2 + cot x) · 1 = sin x sin x π (a) L’insieme di definizione è già indicato nel testo, cioè x ∈ 0; 2 RISOLVERE PROBLEMI 33 (b) positività della funzione: 5 sin x + 2 cos x + 1 >0 sin x studiamo il segno del numeratore e del denominatore S(x) > 0 N>0 D>0 5 sin x + 2 cos x + 1 > 0 sin x > 0 il denominatore è sempre positivo nel primo quadrante, cioè nell’insieme di definizione; studiamo il segno del numeratore 5 sin x + 2 cos x + 1 > 0 risolviamo utilizzando le formule parametriche, sin x = 2 tan 2x 1+tan2 2x e cos x = 1−tan2 1+tan2 x 2 x 2 : 10 tan 2x + 2 − tan2 2x + 1 + tan2 2x >0 1 + tan2 2x Sia il numeratore che il denominatore di questa frazione sono sempre positivi nel C.E. (c) calcoliamo i limiti negli estremi del C.E 5 sin x + 2 cos x + 1 3 = = +∞ sin x 0 π π per x → 2 , la funzione è definita e f 2 = 6 (d) andamento della funzione lim x→0 (5 cos x − 2 sin x) sin x − cos x (5 sin x + 2 cos x + 1) cos x + 2 =− sin2 x sin2 x il numeratore della derivata è sempre negativo, mentre il denominatore è sempre positivo; la funzione è quindi sempre decrescente nell’intervallo considerato e avrà min m π2 ; 6 . In questo caso il segmento KD = 0 e quindi il prisma si riduce a un cubo di spigolo 1. (3) Possiamo pertanto rappresentare graficamente la funzione (la linea intera è la parte relativa all’intervallo dato) 0 y = Exercise 35. In un sistema di coordinate cartesiane ortogonali si considerino i punti O (0; 0) , A (2; 2) e la circonferenza avente per diametro il segmento OA. Determinare i coefficienti dell’equazione y = ax2 + bx + c in modo che la parabola da essa rappresentata passi per i punti dati e sia tangente in A alla circonferenza. Calcolare poi le aree A1 e A2 delle due regioni finite di piano limitate dalle due curve. Soluzione:: Questo è un tipico esercizio di geometria analitica. Calcoliamo prima l’equazione della circonferenza, il cui centro sarà il punto medio del segmento OA: 0+2 =1 2 0+2 yc = =1 2 il raggio sarà dato dalla metà della lunghezza del segmento OA: √ OA 4+4 √ r= = = 2 2 2 xC = RISOLVERE PROBLEMI 34 Ricordando che l’equazione di una crf è espressa da x2 + y2 + ax + by + c = 0, dove a = −2xc = −2, b = −2yc = −2 e c = xc2 + y2c − r2 = 0, si ottiene x2 + y2 − 2x − 2y = 0 • determinare i coefficienti a, b, c vuol dire trovare l’equazione della parabola attraverso un sistema di tre equazioni nelle incognite a, b, c. Se la parabola passa per O e per A, vuol dire che le coordinate di questi punti soddisfano l’equazione della parabola cercata; se la parabola è tangente alla circonferenza nel punto A, vuol dire che condividono una retta tangente in questo punto. Tale retta è facilmente calcolabile per la crf, essendo perpendicolare al diametro OA e passando per A; il coefficiente angolare della retta OA è mOA = 1, per cui mtg = −1 e la retta è y − 2 = −1 (x − 2) cioè y = −x + 4 tale retta è tangente anche alla parabola y = −x + 4 sostituendo y = ax2 + bx + c ax2 + x (b + 1) + c − 4 = 0 passando per O, la parabola avrà c = 0 e l’equazione diventa y = ax2 + x (b + 1) − 4 = 0; affinché sia tangente, deve essere ∆ = 0, per cui ∆ = (b + 1)2 + 12a = 0 introducendo questa relazione con l’imposizione del passaggio 0=c per O 2 = 4a + 2b per A 2 tangenza b + 1 + 2b + 16a = 0 0=c 0=c a = 1−b a = 1−b 2 2 2 2 b + 1 + 2b + 8 − 8b = 0 b − 6b + 9 = 0 a = −1 b=3 c=0 la parabola avrà pertanto equazione y = −x2 + 3x per i due punti, si ha 0=c a = 1−b 2 2 b + 1 + 2b + 16a = 0 0=c a = 1−b 2 (b − 3)2 = 0