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La moneta del Gran Khan

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La moneta del Gran Khan
Unità 5
Via dei Temi
Unità 5.1
Nella casa del viaggiatore
Nome .................................. Cognome .................................. Classe ........... Data ...........
1
N A R R AT I VA
Unità 5.1 Nella casa del viaggiatore
Marco Polo
Il Milione (1299) è uno dei più celebri
esempi di letteratura di viaggio, inteso come conoscenza e scoperta dei
luoghi lontani. Racconta il viaggio
compiuto in Oriente dai fratelli Niccolò
e Matteo Polo, insieme al figlio del
primo, Marco, tra il 1271 ed il 1295.
L’opera fu dettata successivamente
dallo stesso Marco (all’epoca prigioniero dei genovesi) ad un suo compagno di cella, il letterato Rustichello
da Pisa, rifacitore di poemi cavallereschi. Nel brano che ti proponiamo
Marco Polo parla dell’uso della carta
moneta in Cina, presso il Gran Khan,
soffermandosi su vari aspetti: la sua
creazione, la classificazione delle monete in base alla forma e al valore, il
suo utilizzo per i continui scambi tra
la banca e i mercanti. È da sottolineare lo stupore del grande navigatore per l’utilizzo delle banconote. La civiltà cinese, con secoli di anticipo rispetto all’Occidente, aveva smaterializzato il valore economico creando le banconote.
De la moneta del Grande Ka[ne]
Or sappiate ch’egli fa fare una cotal moneta com ‘io vi dirò. Egli fa prendere scorza d’un àlbore ch’à nome gelso – èe l’àlbore le cui foglie mangiano
li vermi che fanno la seta –, e cogliono la buccia sottile che è tra la buccia
grossa e ‘l legno dentro, e di quella buccia fa fare carte come di bambagia; e
sono tutte nere. Quando queste carte sono fatte cosí, egli ne fa de le piccole,
che vagliono una medaglia di tornesegli picculi, e l’altra vale uno tornesello,
e l’altra vale un grosso d’argento da Vinegia, e l’altra un mezzo, e l’altra 2
grossi, e l’altra 5, e l’altra 10, e l’altra un bisante d’oro, e l’altra 2, e l’altra 3;
e cosí va infino 10 bisanti. E tutte queste carte sono sugellate del sugello del
Grande Sire, e ànne fatte fare tante che tutto ‘l tesoro (del mondo) n’appagherebbe. E quando queste carte sono fatte, egli ne fa fare tutti li pagamenti e
spendere per tutte le province e regni e terre ov’egli à segnoria; e nesuno gli
osa refiutare, a pena della vita. E sí vi dico che tutte le genti e regioni che sono sotto sua segnoria si pagano di questa moneta d’ogne mercatantia di perle,
d’oro, d’ariento, di pietre preziose e generalemente d’ogni altra cosa. E sí vi
dico che la carta che si mette (per) diece bisanti, no ne pesa uno; e sí vi dico
che piú volte li mercatanti la cambiano questa moneta a perle e ad oro e a altre cose care. E molte volte è regato al Grande Sire, per li mercatanti che vale
400. 000 bisanti e ‘l Grande Sire fa tutto pagare di quelle carte, e li mercatanti le pigliano volentieri, perché le spe(n)dono per tutto il paese.
Pagina liberamente fotocopiabile per chi ha in adozione il volume di D. Cerrito - R. Messineo, Strade. Le vie dei testi
La moneta del Gran Khan
Testi di verifica - Unità 5 Via dei Temi
Pagina liberamente fotocopiabile per chi ha in adozione il volume di D. Cerrito - R. Messineo, Strade. Le vie dei testi
N A R R AT I VA
2
E molte volte fa bandire lo Gra(nde) Kane che ogni uomo ch’àe oro o ariento o perle o priete preziose o alcuna altra cara cosa, incontanente l’abbi a porta[r]e a la tavala del Grande Sire, e egli le fa pagare di queste carte; e tanta
gliene viene di questa mercatantia che è uno miracolo.
E quando ad alcuno si rompe e guastasi alcuna di queste carte e egli vae a
la tavola del Grande Sire, incontanente gliele cambia e (ègli) data bella e nuova, ma sí gliene lascia 3 per 100. Ancora sappiate che se alcuno vuole fare vasellamento d’ariento o cinture, e egli vae a la tavola del Grande Sire, dell’ariento del Grande Sire gliene dà tanto quanto vuole per queste carte, secondo che
si spendono. E questo è la ragione perché ‘l Grande Sire dé avere piú oro e piú
ariento che niuno signore del mondo; e sí vi dico che tra tutti li signori del mondo non ànno tanta ricchezza com ‘à ‘l Grande Kane solo.
Parafrasi
Ora dovete sapere che il Grande Sire (cioè il Gran Khan, l’impero cinese)
fa fare una moneta come io vi spiegherò. Egli fa prendere la corteccia di un
albero chiamato Gelso, che è l’albero le cui foglie sono mangiate dai bachi
da seta, e estraggono la pellicola interna che si trova tra corteccia e fusto dell’albero e da quella pellicola fa creare carte come il cotone, tutte nere. Quando queste carte sono pronte, egli le divide in parti più piccole che per valore sono comparabili a una moneta da un tornese piccolo, l’altra vale un tornese, e l’altra vale un grosso d’argento di Venezia, l’altra un mezzo, l’altra
due grossi, l’altra cinque, l’altra dieci e l’altra un bisante d’oro, l’alta due,
l’altra tre e così via fino a dieci bisanti. Tutte queste carte erano caratterizzate dal sigillo del Gran Khan, e ne hanno prodotte così tante da corrispondere al valore del tesoro imperiale. E quando queste carte sono pronte, egli
le fa usare in tutti i pagamenti e le spese in tutte le province e i regni e le
terre dove egli è il nostro sovrano; e nessuno osa rifiutarle, per paura della
morte. Io vi dico che tutti i popoli, tutte le genti e le regioni che sono sotto
il suo impero si avvalgono di questa moneta per pagare in ogni commercio
di perle, d’oro, d’argento e di pietre preziose e di ogni altra cosa in generale. Io vi dico che la carta moneta corrispondente a dieci bisanti non ne pesa
uno; e vi dico anche che il più delle volte i mercanti cambiano questa carta
moneta con perle, oro e altre cose care. E molte volte è recata al Grande Sire attraverso i mercanti che vale quattrocentomila bisanti, e il Gran Sire fa
pagare tutto con quelle carte ed i mercanti le prendono volentieri, perché le
spendono in tutto il paese.
E molte volte il Grande Khan ordina che ogni uomo che ha argento, perle
o pietre preziose o qualsiasi altra cosa cara le debba portare alla banca dell’imperatore ed egli ordina che ne ricevano in cambio questa moneta cartacea; e gli
arriva così tanta mercanzia che è un miracolo.
E quando a qualcuno si rompe o rovina una di queste carte egli va alla ban-
Unità 5.1 Nella casa del viaggiatore
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ca del Gran Sire che gliele cambia e gli viene data una nuova, ma prendendosi il tre per cento.
E sappiate ancora che se qualcuno vuole fare vasi d’argento o cinture o altri ornamenti egli va alla banca del Gran Sire, gli dà tanto argento quanto il valore delle carte. E questo è il motivo, per cui il Gran Sire è il signore che ha
più oro e argento di tutto il mondo, e vi dico che nessuno ha tanta ricchezza
come il Gran Khan.
3
Lavoriamo sul testo
Comprendere e analizzare
1. Quale albero era adoperato per produrre la carta moneta?
A
B
C
Pioppo
Acero
Gelso
2. Per quale ragione, commenta Marco
Polo, tutti utilizzavano la carta moneta prodotta dal Gran Khan?
A
B
C
Perché era comoda
Perché avevano paura
Perché aveva più valore
3. Quali ricchezze venivano acquistate
utilizzando la carta moneta imperiale? Sottolinea quelle presenti nel testo.
4. Cosa accadeva nel caso in cui una ‘banconota’ si rovinasse o strappasse?
Trasformare e creare
5. Immagina di fare un viaggio in un paese lontano e sconosciuto per lavoro.
Prova a descriverlo.
6. Come giudichi l’atteggiamento del
Gran Kahn?
7. Ritieni che sia ancora possible oggi
scoprire luoghi del tutto ignoti, oppure ritieni che il mondo sia del tutto conosciuto?
Pagina liberamente fotocopiabile per chi ha in adozione il volume di D. Cerrito - R. Messineo, Strade. Le vie dei testi
(M. Polo, Il Milione, Milano, Mursia, 1982)
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