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Le Piccole storiedi Cordini «Il bouzouki che piaceva a Faber»

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Le Piccole storiedi Cordini «Il bouzouki che piaceva a Faber»
Codice cliente: 9259185
TEMPO LIBERO BERGAMO
Corriere della Sera Domenica 24 Maggio 2015
GUIDA
ai FILM
a cura di
Maurizio Porro
FANTASTICO
RR
Avengers age of Ultron
FANTASTICO
RRR
Adaline l’eterna giovinezza
La banda dei super eroi fumettari della Marvel riunita
per salvare la Terra da un perfido prodotto
dell’intelligenza artificiale. Tutti alleati in onore di un
kolossal ripieno fino all’inverosimile di effetti e di
rumori speciali che non aiutano mai un film di divi e
psicologie da cartapesta
Uci (Curno)
COMMEDIA
15
BG
RRRR
Forza maggiore
Vecchiaia superstar, ma senza una ruga: ossessione da
look. Per un miracolo, dopo un incidente, Adaline non
invecchia, neppure nel ritratto, e s’innamora. Non
rimane che la fuga. Sembra l’Affare Makropoulos:
fantagenetico, divertente con De Niro nel ruolo del
primo amore. Bisogna lasciarsi andare
Uci (Curno)
Una valanga sulle Alpi mette a rischio l’incolumità
morale della famigliola in settimana bianca ma umor
nero. Con una geniale intuizione l’autore usa la
catastrofe per indagare sulle menzogne di coppia,
aprendo a un finale in forse. Un film originale che
indaga, fa pensare, emoziona. Da vedere
San Marco
IL TRIO POWERDOVE
Arte e musica:
show a sorpresa
tra i quadri
dell’Accademia
Concerto folk psichedelico alla Carrara
Il debutto stamattina in una sala segreta
Avanguardia intima che incanta. Si potrebbe definire così
il concerto folk psichedelico
che trova spazio, per la prima
volta, all’Accademia Carrara,
coniugando arte pittorica e
sperimentazione musicale.
Stamattina, alle 11, la pinacoteca con le sue antiche tele fa da
cornice all’esibizione dei
Powerdove, trio franco-statunitense guidato da Annie
Lewandowski, cantante, fisarmonicista e pianista originaria
del Minnesota, ma che oggi vive a Ithaca, nello Stato di New
York. E se lo slogan della Carrara per la propria riapertura è
stato «vediamoci», il live mattutino sussurra «sentiamoci».
La sala che ospita l’evento è segreta. Nessun indizio è stato finora rivelato. Chi parteciperà
dovrà scoprirla da sé, lascian-
L’evento
Appuntamento
con Sunday
morning
stamattina
alle 11
all’Accademia
Carrara (nella
foto, Annie
Lewandowski)
Il personaggio
~
Il disco
è una
riflessione:
evidenzia
la stupidità
umana
~
Fabrizio
era un
ragazzo di
compagnia
Giorgio
Cordini
Ci sono anche racconti bergamaschi trasformati in canzoni in Piccole storie, il nuovo
album di Giorgio Cordini, chitarrista di Fabrizio De André.
La presentazione sarà al Maite
di Città Alta il 28 maggio.
Le parole del musicista veneziano, che oggi vive a Provaglio, nascono dalle testimonianze dei sopravvissuti agli
orrori della Seconda Guerra
Mondiale. Come quello che
successe il 5 novembre del
1944 sul Lago d’Iseo quando gli
aerei inglesi mitragliarono la
motonave partita da Tavernola
e diretta a Edolo e Lovere. Da
quell’episodio, che causò 42
morti e 80 feriti, nasce il brano
Il battello del Lago d’Iseo, simbolo delle stragi civili, spesso
considerate come effetti collaterali. Cordini e la moglie Luisa
Moleri, autrice dei testi, hanno
ascoltato i ricordi di Luigi Foresti e Giovanni Archetti.
Il primo era un bambino di
tre anni, in braccio alla mamma, che veniva da Clusane. Lei
morì, riuscendo a salvare il figlioletto. «Il piccolo era con-
dosi trasportare dalla melodia
durante la sua passeggiata tra
le opere d’arte. Proprio perché
la musica non è fine a se stessa,
ma parte del contesto dove viene eseguita. Anche la dimensione fisica del concerto in senso stretto è stravolta. Lo show
non prevede un palcoscenico,
poiché tutti, pubblico e artisti,
devono percepire il suono
stando allo stesso livello.
L’evento è un Sunday morning, format di concerti che
prende il nome dalla canzone
scritta da Lou Reed per l’album
d’esordio dei Velvet Underground, prodotto nel 1967 da
Andy Wharol. L’organizzazione
fa capo a Invisible show, gruppo impegnato nel promuovere
spettacoli dalle sonorità non
comuni e con artisti internazionali, dopo il calar del sole, in
Il gruppo
Accanto
alla cantante,
fisarmonicista
e pianista
Annie
Lewandowski,
ci sono
il francese
Thomas
Bonvalet
alias L’ocelle
Mare
e il chitarrista
Chad Popple,
che sostituisce
John Dieterich
per il tour
europeo
luoghi a sorpresa e su prenotazione on line. In passato si sono svolti all’ex oratorio San Lupo, in officine, scantinati e gallerie d’arte. Sono due le eccezioni per il live mattutino:
avviene alla luce del giorno e il
posto non è segreto. Il concerto
alla Carrara è il primo Sunday
morning del 2015 e fa seguito
alle esibizioni, tenute in autunno, dell’indiana Tritha alla libreria Incrocio Quarenghi e
dell’americana Orion Rigel
Dommisse nella redazione di
Ctrl Magazine, a Bergamo.
Aspetto etereo e sguardo
malinconico, la Lewandowski
fonda il suo gruppo otto anni
fa. Lo stile è particolare, si va
dal post prog-folk anni Settanta all’improvvisazione pura.
L’imperativo è la ricerca sonora, ma con arrangiamenti deli-
cati e un approccio genuino.
Con Annie suonano il francese
Thomas Bonvalet alias L’ocelle
Mare e il chitarrista Chad Popple, ex componente della rock
band Colossamite, che sostituisce John Dieterich per il tour
europeo. Il live in Accademia è
semiacustico con un set minimalista. Gli unici strumenti sono il piano, il banjo e il vibrafono. A incantare è la voce della
cantante, emozionante e intensa, romantica e tesa, che ben si
sposa con l’atmosfera della pinacoteca.
Con i Powerdove la Lewandowski ha realizzato sei lavori
discografici: un ep e Live at the
Maybeck house nel 2010, Be
mine del 2011, l’ep Powerdove
split’ 7 with Bob Corn l’anno
dopo e Do you burn? nel 2013.
Arrest è l’ultimo disco della
formazione, pubblicato lo
scorso settembre dall’etichetta
francese Murailles music. Le
grafiche sono curate dal cartoonist di culto americano Mark
Beyer. Il nuovo singolo è When
you’re near, ma nel disco spiccano anche la cover di You can
make me feel bad di Arthur
Russell, le suggestive Birdsong
e Ordinary e la ninna nanna Into the sea. Canzoni perfette per
l’atmosfera senza tempo della
Carrara.
Il biglietto per l’ingresso all’Accademia e la partecipazione al Sunday morning costa 10
euro (oltre i 25 anni), 8 quello
ridotto (dai 18 ai 25 anni), mentre sotto i 18 il ticket è gratuito.
Dai prezzi dei biglietti è escluso
il costo per la colazione.
Rosanna Scardi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le Piccole storie di Cordini
«Il bouzouki che piaceva a Faber»
Il disco
l La presentazione del
nuovo album
di Giorgio
Cordini (foto)
si terrà giovedì
28, alle 21.30,
al Maite
di Città Alta
l I brani
sono dedicati
al ricordo
di episodi che
hanno segnato
la vita
di persone
coinvolte
in vicende
di guerra
vinto che la mamma stesse
dormendo perché aveva il sorriso sul volto — dice il chitarrista —. Al contrario, Giovanni,
allora calciatore 18enne, in
viaggio per disputare una partita a Lovere, conserva il ricordo indelebile del fuoco».
Un altro episodio drammatico è avvenuto in Val di Scalve,
a Fondi, frazione di Schilpario,
sulla strada che porta in Valle
Camonica, il 28 aprile del 1945.
Un gruppo di valligiani stava
scendendo cantando. I fascisti
tesero loro un agguato, ucci-
dendone dodici. «Ho sentito
Elia Rizzi, allora un pastorello
che aveva assistito alla scena
dalla finestra di casa — dice
Cordini —: la canzone è un
dialogo immaginario tra un ragazzo ucciso insieme al fratello
e la madre, disperata, che li
cercava». Questo il contenuto
delle canzoni dell’album che
comprende anche Occhi nocciola, storia di una bambina su
un barcone di migranti, e la
strumentale Respiro di pace.
«Il disco è una riflessione, che
evidenzia la stupidità umana»,
spiega Cordini che mostra la
stessa sensibilità di De André.
A fare da ponte tra i due artisti è stato Mauro Pagani. Cordini ha partecipato ai tour per
Le nuvole, Anime salve e Mi
innamoravo di tutto. Con il
gruppo Mille Anni Ancora porta avanti i successi del cantautore genovese. «Fabrizio era
un “ragazzo” di compagnia,
stava allo scherzo», ricorda,
anche se all’inizio il rapporto
non è stato facile. «Era perplesso quando ha scoperto che
non suonavo il bouzouki, ma
l’ho accontentato e ho imparato — conclude —. Se oggi lo
vedete suonare lo strumento
greco, negli ultimi rari filmati
dal vivo, è perché gliel’ho insegnato io».
R.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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