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Gli studi di meta
Gli studi di meta-analisi Premesse e nozioni principali Rossella Miglio Meta-analisi Analisi combinata di informazioni quantitative ottenunte in due o più studi indipendenti e selezionati – sulla base di definiti criteri – dall’insieme, possibilmente completo, di studi volti ad indagare uno stesso fenomeno di interesse. I risultati di una meta-analisi rafforzano la conoscenza al di là del contributo della molteplicità dei singoli studi, accumulando evidenze circa gli effetti di un trattamento o una procedura. E’ un’alternativa statistica e quindi quantitativa alla tradizionale rassegna di letteratura. The Evidence Pyramid LO STUDIO CLINICO CONTROLLATO POPOLAZIONE STUDIATA RANDOM TRATT. A ESITO TRATT.B ESITO CONFRONTO STATISTICO Le sperimentazioni cliniche controllate. (Randomized controlled Trial) Gold standard degli studi di efficacia di una terapia. Randomizzazione Doppio cieco Consenso informato Intention to Treat Descrizione della casistica e dei criteri di inclusione/esclusione Accuratezza ed affidabilità della valutazione diagnostica Descrizione dettagliata della procedura e dei risultati Problemi Molteplici studi con risultati contrastanti Studi di qualita’ non omogenea (falsi positivi e falsi negativi) Studi di dimensioni insufficienti (falsi negativi) Pubblication bias Le origini: - R. A. Fisher (1944) “When a number of quite independent tests of significance have been made, it sometimes happens that although few or none can be claimed individually as significant, yet the aggregate gives an impression that the probabilities are on the whole lower than would often have been obtained by chance” (p. 99). Source of the idea of cumulating probability values – W. G. Cochran (1953) Discusses a method of averaging means across independent studies Laid-out much of the statistical foundation that modern meta-analysis is built upon (e.g., inverse variance weighting and homogeneity testing) Logica di una meta analisi f ( βˆ ) Una media dei risultati tra campioni verosimilmente è più “vicina” al valore di popolazione βˆsampleA β βˆsampleB βˆsampleC Obiettivi di una meta-analisi Aumentare la potenza statistica Risolvere controversie quando gli studi mostrano risultati contrastanti Migliorare le stime Rispondere a quesiti non considerati nei singoli studi Fasi di una meta analisi Metodi di ricerca degli studi effettuati sul fenomeno di interesse (Medline, Index medicus, Data base specifici) Criteri di ammissione degli studi Variabili di risposta Disegno dello studio Risultati usati per la combinazione Metodi statistici Studio della eventuale eterogeneità Stime degli effetti Risk ratio, rate ratio, relative risk. Hazard ratio. Odds ratio. Standardized mortality ratio (SMR). Differenze tra rischi, NNT. Differenze tra medie (standardizzate). Dose-risposta (coeff di regress.). Sensibilità, specificità, curve ROC. Informazioni su cui applicare una metaanalisi Dati grezzi Risultati delle singole analisi (odds ratio, effetti di trattamento) Da S. T. Normand “Meta analysis, formulating, evaluating, combining, and reporting” Statistics in Medicine, 1999, 18, 321-359 S.T. Normand 1999. S.T. Normand 1999. S.T. Normand 1999. S.T. Normand 1999. Forest plot. Area proporzionale al peso dello studio. Effect of antihistamines on cold severity Standardised mean difference (95% CI) % Weight Study 1 0.57 (-0.22, 1.35) 2.5 2 0.21 (-0.03, 0.45) 26.0 3 0.20 (-0.15, 0.55) 12.5 4 0.01 (-0.58, 0.60) 4.4 5 0.24 (-0.47, 0.94) 3.0 6 -0.17 (-0.61, 0.27) 7.9 7 0.93 ( 0.30, 1.57) 3.7 8 0.59 (-0.31, 1.49) 1.9 9 0.26 ( 0.06, 0.46) 38.1 Overall 0.23 ( 0.11, 0.36) 100.0 -1.5 -1 -.5 0 .5 1 Standardised mean difference 1.5 Stima di sintesi e relativo IC. Metodi per combinare i risultati(1) Effetti fissi: l’interesse è circoscritto agli studi che sono stati inclusi nella metaanalisi. Effetti variabili: gli studi analizzati costituiscono un campione estratto da una popolazione più ampia di possibili studi. Metodi per combinare i risultati(2) Modello ad effetti fissi Ogni studio offre una stima di un medesimo parametro le differenze osservate sono dovute ad errori casuali Modello ad effetti variabili Le differenze nei risultati tratti da ciascuno studio sono sia casuali sia dovute a differenze tra le popolazioni studiate o legate alle caratteristiche dei singoli studi. Modello ad effetti fissi Modello ad effetti casuali S.T. Normand 1999. Stima dei valori di sintesi Effetti fissi: Mantel-Haenszel • preferibile se gli studi sono sbilanciati • Reciproco della varianza (Woolf) è il più usato adatto ad ogni outcome da evitare per dati sparsi • Metodi Bayesiani Effetti casuali: • DerSimonian & Laird • RML • Metodi Bayesiani Metodo di MantelHaenszel per OR: Amantadine No Amantadine Flu a b No flu c d a+c b+d Total Total ni MH OR: ai di ∑ i =1 ni = k bi ci ∑ i =1 ni k Weight for MH OR: WMH bi ci = ai + bi + ci + d i ORˆ MH Metodo di MantelHaenszel per RR: (incidenza cumulativa) Aspirin No aspirin Stroke a b No Stroke c d a+c b+d Total Total ni MH RR: bi + di ∑ ai ni i =1 = k ai + ci ∑ bi ni i =1 k pesi per MH RR: WMH (ai + ci )(bi + di ) = ai + bi + ci + di RRˆ MH Nella meta-analisi ad effetti fissi la misura di interesse (es. odds ratio, rischio relativo) è individuata mediante una stima ponderata dei risultati dei singoli studi. Per esempio il fattore di ponderazione di ciascuno studio è inversamente proporzionale alla varianza della misura di interesse. Risultati desunti da k studi Y1 n1 s1 Y2 n2 s2 Y3 n3 s3 2 sθ MLE = ∑ Wi i ...... Yk ...... Nk ....... sk −1 Sotto l’ipotesi che le stime dei coefficienti provengano da studi tra loro indipendenti e siano realizzazioni di variabili casuali normali con stessa media e varianza, la stima sintetica ad effetti fissi massimizza la verosimiglianza per il parametro di interesse , che rappresenta l’effetto unico sottostante il fenomeno osservato (Bohning, 1999). Test di eterogeneità Cochran’s Q ( Q = ∑ W i Yi − θˆ i Stima dell’effetto nel singolo studio ) 2 ~χ 2 k −1 Stima meta-analitica E’ un test da utilizzare con cautela poichè in letteratura è stato più volte mostrato che ha bassa potenza S.T. Normand 1999. Il modello ad effetti fissi pesa ogni studio con l’inversa della varianza. 1 wi = 2 sei Il modello ad effetti casuali pondera ogni studio con l’inversa della varianza campionaria più una costante che rappresenta una stima della variabilità tra gli effetti in popolazione wi = 1 sei2 + vˆθ Componente aggiuntiva. La stima è ottenuta con il metodo dei momenti (DerSimonian & Laird,1986) QT − ( K − 1) νˆθ = max 0, ∑ W i2 i Wi − ∑ i W i Nella meta-analisi ad effetti casuali, suggerita nell’ipotesi di eterogeneità degli studi, il fattore di ponderazione di ciascuno studio riflette non solo la variabilità del singolo studio ma anche il contributo di una misura della eterogeneità degli studi. Quanto più tale misura di eterogeneità predomina la componente singola di variabilità tanto più i pesi tenderanno ad essere simili. Nei modelli ad effetti casuali si possono determinare stime a posteriori per ciascun θi : y=(Y1; Y2; : : : ; Yk ), Bi= Tali stime sono un compromesso tra il valore di sintesi metaanalitico ed il valore stimato per il singolo studio Yi. Quando τ2 =0, il modello è equivalente ad un modello ad effetti fissi. Nella meta-analisi ad effetti casuali, suggerita nell’ipotesi di eterogeneità degli studi, il fattore di ponderazione di ciascuno studio riflette non solo la variabilità del singolo studio ma anche il contributo di una misura della eterogeneità tra gli studi. Quanto più tale misura di eterogeneità predomina la componente singola di variabilità tanto più i pesi tenderanno ad essere simili. Indice di eterogeneità di Higgins I2 Misura la proporzione di inconsistenze dei singoli studi che non può essere spiegata dall’errore di campionamento. Q − (df ) I = Q 2 I2 è una percentuale. Minimo: 0% Massimo: 100%. Valori negativi sono posti pari a 0. df = numero degli studi - 1 I2 consente il confronto tra metanalisi con outcome diversi e diverso numero di studi considerati Outcome # studies Q P value I2 (95% CI) Tamoxifen for breast cancer Mortality 55 55.9 0.40 3% (0 to 28) Streptokinase after MI Mortality 33 39.5 0.17 19% (0 to 48) Amantadine Prevent influenza 8 12.4 0.09 44% (0 to 75) BMJ 2003;327:557-60. Se vi è indicazione di eterogeneità Analisi esplorative Analisi per sottogruppi Analisi di influenza Meta-regressione Subgroup Analyses: Stratify by subgroup & calculate separate summary measures for each subgroup. Subgroup Analyses: Meta-regressione Esistono delle caratteristiche degli studi che permettono di spiegare l’eterogeneità? variabile dipendente la stima di effetto nel singolo studio. variabili indipendenti caratteristiche degli studi. Effetti fissi W Y ∑i=1 i i k ∑i=1Wi k con Wi 1 = 2 si Effetti casuali ∑i=1Wi (τ )Yi k ∑i=1Wi (τ ) k 1 con Wi (τ ) = 2 2 ˆ si + τ Meta-analisi Standard : I risultati sono combinati in un’unica analisi. Meta-analisi cumulativa: I risultati dei singoli studi vengono combinati sequenzialmente. Può evidenziare trend emergenti. Standard meta-analysis and cumulative meta-analysis. Risk ratios for progression to AIDS or death in a comparison of early therapy with zidovudine (treatment group) or deferred therapy with zidovudine (control group). Vioxx and Relative Risk of Myocardial Infarction Lancet 2004;364:2021-29. Vioxx and Relative Risk of Myocardial Infarction “our findings indicate that rofecoxib should have been withdrawn several years earlier.” Lancet 2004;364:2021-29. La meta-analisi di studi epidemiologici Nell'ambito degli studi di epidemiologia osservazionale l'impiego di tali metodologie di sintesi quantitativa è stato oggetto di acceso dibattito (Greenland, 1987). Infatti le differenze di protocollo tra studi nominalmente simili ha scoraggiato l’esecuzione di meta-analisi di studi già pubblicati, da un lato, mentre la necessità di valutare rischi di piccola entità ma importanti ai fini della salute pubblica ha spinto verso la pianificazione di meta-analisi sulla falsariga di protocolli multicentrici, dall’altro. Revisioni sistematiche di studi epidemiologici (Blettner et al., 1999): I) Revisioni narrative; II) Analisi statistiche eseguite sui risultati di studi pubblicati in letteratura (tradizionalmente classificate come metaanalisi); III)Le stime globali sono ottenute a partire dai dati individuali rianalizzati in una fase successiva; IV) Combinazione dei risultati degli studi individuali è parte integrante del protocollo dello studio. Il punto cruciale consiste nella standardizzazione delle procedure di raccolta e trattamento statistico dei dati in funzione della sintesi futura. Le meta-analisi di tipo IV offrono le migliori garanzie di comparabilità tra studi e si avvicinano come qualità alle meta-analisi di studi clinici controllati, anche se richiedono maggiori sforzi organizzativi. Gli studi osservazionali, mancando del requisito della assegnazione casuale del trattamento, richiedono un accurato controllo del confondimento in fase di analisi statistica o per mezzo di appropriati accorgimenti di disegno dello studio. Le potenziali distorsioni e le differenze di disegno dello studio sono particolarmente pronunciate e la reale comparabilità tra studi è difficile da assicurare e valutare (Stroup et al. 2000). Tuttavia la variabilità tra studi può offrire importanti ipotesi di ricerca e costituisce un obiettivo importante di un programma di meta-analisi. Il gruppo MOOSE (Meta-analysis Of Observational Studies in Epidemiology) ha fornito un Consensus Statement pubblicato sulla rivista della American Medical Association il 19 Aprile 2000 (Stroup et al. 2000). Questo Statement riguarda però soltanto le meta-analisi di studi pubblicati, dove più rilevanti appaiono i problemi di confrontabilità e generalizzabilità dei risultati. Qualora si vogliano sintetizzare a posteriori risultati di studi indipendenti dobbiamo assicurarci che siano stati considerati gli stessi fattori di confondimento, che i criteri di inclusione siano omogenei, così come il disegno dello studio e le metodologie di analisi, accanto ai tradizionali requisiti delle meta-analisi cliniche riguardanti il controllo della distorsione da pubblicazione selettiva dei piccoli studi con risultati positivi. Le meta-analisi di tipo III e IV, che si basano sulla ri-analisi dei dati individuali provenienti dai singoli studi o su studi pianificati per l’analisi congiunta, seguono un disegno comprendente due fasi: i)analisi degli studi singoli sulla base di un protocollo comune quanto a criteri di selezione, definizione delle variabili e controllo del confondimento; ii) sintesi quantitativa dei risultati ed allo studio dei fattori che potenzialmente possono spiegare l’eterogeneità tra studi. Possibili fonti di distorsione Effetto del ß-carotene ß-carotene intake shows considerable benefit in the prevention of cardiovascular mortality, in cohort studies … but not in RCTs, showing an increase risk of death Egger M et al. BMJ 1998 Accuratezza? Cappuccio FP et al. Am J Epid 1995 Interview bias? Nelemans PJ et al. J Clin Epid 1995 Boyd NF et al. B J Cancer 1993 Distorsione da pubblicazione. Errore sistematico introdotto in una meta-analisi dallo stato della letteratura, qualora vi sia una maggiore propensione ad accettare per la pubblicazione, studi con risultati positivi (relazioni significative o risultati favorevoli ad una terapia) rispetto a quelli negativi. Funnel Plot sulle ordinate la dimensione dello studio sulle ascisse la stima dell’effetto Publication bias : funnel plot Nb of subjects True RR RR Interpretazione e problemi La revisione sistematica (con l’eventuale meta-analisi) e’ uno studio epidemiologico con tutti i limiti e i possibili difetti Meta-analisi diverse sullo stesso argomento possono dare risultati diversi Il principale risultato e’ la stima quantitativa dell’effetto medio e del range di effetti ottenuti dal trattamento in tutti gli studi Il valore di una meta-analisi dipende dalla qualita’ degli studi che la compongono Limiti delle meta-analisi Non sono studi sperimentali Dipendono dalla esaustività della ricerca degli studi rilevanti Dipendono dalla qualità degli studi inclusi Possono sovrastimare l’effetto a causa del publication bias