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Rassegna Stampa - Valdidentro Informa
MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 • EURO 1,30 ANNO 125 . NUMERO 141 • www.laprovinciadisondrio.it CARENZE DI ORGANICO Scuola, allarme per il nuovo anno Organico sottodimensionato a fronte di un continuo aumento di adempimenti, oltre all’ormai prossimo pensionamento del dirigente Nicola Montrone: è emergenza all’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio, che mette le mani avanti e non garantisce sin d’ora il regolare avvio del nuovo anno 2016-2017 LUCCHINI A PAGINA 13 RENZI E LA PARTITA DEL VOTO NELLE CITTÀ di ANDREA FERRARI a partita politica che Matteo Renzi sta giocando è scandita in due tempi ad ognuno dei quali viene assegnato un peso diverso. La prima puntata è naturalmente quella delle elezioni amministrative che si disputerà già il 5 giugno; la seconda arriverà addirittura in ottobre. Eppure sembra che sia proprio l’appuntamento autunnale quello più prossimo, il referendum sulle riforme costituzionali cui Renzi attribuisce il significato capitale, non solo per la sopravvivenza del governo ma addirittura della sua stessa carriera politica: «se perdo me ne vado» ha ripetuto incessantemente il L Vuole lasciarlo e lui l’accoltella Morbegno, la donna non è grave: «Ha cercato di uccidermi davanti ai figli». Arrestato Un nuovo caso di violenza in famiglia, un litigio che ha rischiato di finire in tragedia, con una donna colpita al volto e al petto da diverse coltellate. Attimi di terrore quelli vissuti da una giovane di origine marocchina residente a Morbegno domenica sera. Terrore per lei e per i suoi bambini - tutti minorenni - che hanno assistito all’esplosione di violenza da parte del loro padre nei confronti della madre. Ed è stato proprio uno dei figli a salvarle la vita, correndo a chia- mare i vicini di casa perché mettessero fine a quella furia. Sull’accaduto indagano ora i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Sondrio con i colleghi della Stazione di Morbegno, dove in piena notte - verso le 3 e mezza - si è costituito un trentottenne marocchino. SERVIZI A PAGINA 15 Filo di Seta Iveripartigianivotanosìal refererendum.DelrestoBella ciaol’hannoscrittaperlaBoschi. Boom in Valle Le navi da crociera chiedono i prodotti delle capre orobiche ROCCA A PAGINA 11 CONTINUA A PAGINA 9 LO SHOPPING TEDESCO DI AZIENDE DEGLI USA di PAOLO BIONDI ono almeno tre i punti che saltano agli occhi nell’offerta monstre della tedesca Bayer per la statunitense Monsanto. E una volta tanto la cosa più importante non è il valore, per quanto ragguardevole, un vero e proprio record nella storia dell’economia tedesca, di ben 62 miliardi di dollari (55 miliardi di euro) dell’offerta. A fare dell’annuncio una notizia fuori dal comune sono dunque tre diverse considerazioni. Il primo dato, il più evidente, è che l’economia S CONTINUA A PAGINA 9 Lo stabilimento Carcano, quasi pronto il nuovo polo di Andalo Calcio Allievi Pontese scatenata È campione provinciale Grande festa per la Pontese che si è laureata campione provinciale nella categoria Allievi per la stagione 2015/2016. Una stagione lunga, impegnativa e combattuta e culminata con la finalissima della fase primaverile per l’assegnazione del titolo provinciale: di fronte la Pontese e l’Alto Lario. Il match ha visto prevalere proprio la Pontese con il risultato di 1-0: successo che ha scatenato la festa di giocatori, dirigenti e staff tecnico. SERVIZIO A PAGINA 36 9 771590 588032 Morbegno Con “C’è una Valle” sfila il Terzo settore BORTOLOTTI A PAGINA 14 Martinelli: «La mia lista dà fastidio» «Sono sempre più convinto che fra le minacce ricevute e la mia candidatura nel consiglio di Promor ci sia un legame. Le forze dell’ordine stanno indagando e a loro spetterà ovviamente verificare i sospetti che non sono solamente i miei, mi auguro si trovi il colpevole e si metta fine a questa brutta situazione che ha colpito me e ferito la mia famiglia». Ieri per Giulio Martinelli, ex industriale preso di mira con scritte minatorie e una testa di capra trovata nel cortile di casa, è stata una giornata più tranquilla rispetto al fine settimana appena trascorso. Almeno sotto il profilo degli eventi esterni. «Quello che è successo non è certo piacevole, è logico che ci si pensa su ogni giorno - dice Martinelli -, ma prima di tutto voglio sia fatta chiarezza. Ho contatti continui con gli inquirenti e attendo l’esito delle indagini. In questi giorni si è parlato e sparlato di tutto quello che è successo, tirando in ballo anche miei presunti fatti personali. Chiacchiere che non reggono e non hanno senso». GHELFI A PAGINA 24 Confortola conquista il nono ottomila 60524 ACQUISTAPACE A PAGINA 12 «È stata molto dura, ma ce l’abbiamo fatta»: queste le prime parole pronunciate da Marco Confortola ieri dopo l’ennesima conquista sul tetto del mondo. L’alpinista di Valfurva ieri si è portato a casa il suo nono ottomila assieme all’amico valdostano Marco Camandona. Si tratta del Makalu, la quinta montagna più alta della terra, con i suoi 8.462 metri. La montagna appartiene alla catena dell’Himalaya ed è localizzata sul confine tra Nepal e Tibet, circa 22 km a est dell’Everest. Con Camandona, già in passato, Confortola ha compiuto rilevanti imprese su tutte la conquista, dieci anni fa, dell’Annapurna, vetta raggiunta il 12 ottobre. Sempre Camandona era con Confortola nel 2014 quando, per problemi ai piedi, il “Selvadek” di Valfurva ha dovuto rinunciare alla vetta a soli 200 metri dall’agognato traguardo. Lo scorso anno, purtroppo, un’altra rinuncia per Confortola, quella della conquista del Dhaulagiri. Quest’anno il riscatto, dopo tanti allenamenti e sacrifici. Confortola ieri sulla vetta del Makalu GURINI A PAGINA 23 Legambiente «Melloblocco da urlo Adesso basta accuse» ROCCA A PAGINA 25 Sport a Chiavenna Il campo è da rifare Si ragiona sui costi BARBUSCA A PAGINA 26 Dopo la sentenza Spaggiari, bomber e anche sindaco «Pronta la squadra» Parla il nuovo primo cittadino di Menaggio, calciatore e bomber del Sondrio, dopo la clamorosa sentenza del Consiglio di Stato. RIVA A PAGINA 31 Michele Spaggiari LA PROVINCIA 11 MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Economia Banca Popolare di Sondrio Giornata Iran cambia sede La “Giornata Iran” di oggi dalle 9.30 alle 13.30, avrà luogo nella “sala Morani” del Centro servizi di Berbenno e non al Servizio internazionale. [email protected] Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553 «La capra orobica sempre più richiesta Ma numeri scarsi» Il caso. Il vicepresidente dell’Associazione, Giovannoni «Non si riesce a esaudire le domande di latte e formaggi Proposte anche da una compagnia di navi da crociera» COSIO VALTELLINO DANILO ROCCA Un esemplare versatile e docile che si alleva e si tiene innanzitutto, per la “bellezza del capo in sé”, e che fa vivere una “piccola agricoltura” di montagna, ideale come reddito integrativo. Animale simbolo Portata avanti soprattutto da allevatori-hobbisti che hanno in stalla una quindicina di capi, li conducono nei prati più impervi, e li lasciano liberi, loro si arrampicano, pascolano, resistono al freddo e quindi possono pascolare allo stato brado in tutte le stagioni, e contengono l’avanzare del bosco. Ma anche un animale simbolo, che sta tornando nelle valli sondriesi, lecchesi e bergamasche a cavallo delle Orobie e i cui prodotti caseari hanno fatto nascere nel settembre dello scorso anno un nuovo presidio Slow food. Il piccolo indotto e l’attenzione crescente che la capra orobica sta suscitando stimola anche altri progetti, la lana del 1 «Si contano circa 2000 esemplari nelle provincie di Sondrio, Lecco e Bergamo» suo vello avrebbe caratteristiche simili alla fibra cashmere delle capre tibetane. Il filone tessile attrae, la lana pregiata vale oro, e nascono ulteriori idee ambiziose e nuove piccole pianificazioni produttive. «Di idee per dare stimolo alla produzione ce ne sono – precisa Giuseppe Giovannoni, allevatore di Cosio Valtellino, alpeggio sul Legnone, vicepresidente della Associazione tutela della Capra orobica – anche perché il latte di capra e i formaggi tradizionali a latte crudo sono sempre più richiesti. Li vogliono le famiglie, per una scelta salutistica, e il latte più magro rispetto al latte vaccino trova sempre nuovi consumatori. L’attenzione alla capra orobica è ancora maggiore come razza adatta alla vita d’alpeggio, e il suo latte serve per la produzione del Bitto. Il nostro problema è semmai che non riusciamo a stare dietro alla domanda: teniamo presente – spiega – che la capra orobica è una specie in via di estinzione se ne contano circa 2000 esemplari nelle provincie di Sondrio, Lecco e Bergamo, un numero che non aumenta e non diminuisce». Punto di riferimento Di recente, però, il sito www.capraorobica.it della Associazione tutela della Capra orobica è diventato un punto di riferi- mento per altri allevatori delle Alpi, alla ricerca di nuove specie da introdurre nelle terre alte. In Piemonte «Abbiamo portato di recente alcuni esemplari di orobica in Piemonte in una valle remota – precisano i responsabili sondriesi del sodalizio di tutela – ce le hanno chieste dei giovani allevatori, che vogliono recuperare terreni per alpeggio, e sono incuriositi all’idea di potere utilizzare il pelo lungo del manto come lana pregiata. Il sito – viene spiegato – è diventato un veicolo di promozione potente. Da quando nello scorso settembre i nostri formaggi sono tutelati e promossi da un presidio Slow food, per i nostri prodotti abbiamo richieste di ogni tipo. Persino una compagnia di navi da crociera ci ha proposto un contratto di fornitura, ma ci si scontra ancora una volta con i nostri limiti produttivi, la resa è stagionale, la orobica fa latte da maggio a settembre e per pochi allevatori che anche grazie al riconoscimento del presidio riescono a vivere del proprio lavoro, ci sono tanti che tengono questa razza per pura passione. Per i giovani casari soprattutto, l’animale sta diventando un simbolo, ma dobbiamo ancora crescere per dare solidità al progetto di tutela e reinserimento di questa specie». Giuseppe Giovannoni, allevatore di Cosio Valtellino Le eccellenze Il “Matuscin” gioiello del presidio Slow food Tra i formaggi di capra orobica che hanno ottenuto il presidio Slow food c’è in provincia di Sondrio il “Matuscin”, formag- gella la cui sagoma è a cilindro appiattito, del peso di due o tre chili, che può arrivare dai due ai sei mesi di stagionatura. Gli altri formaggi del presidio, a latte crudo tradizionali sono il “Formagìn” della Valsassina, piccolo cilindro dalla pasta leggermente acidificata che si consuma dopo tre giorni, e la “Roviola” della Val Brembana, formaggio a forma di parallelepipedo ottenuto mediante la tecnica dello stracchino. Il latte della capra orobica serve poi per la produzione del Bitto, il formaggio d’alpe riconosciuto tra i più pregiati al mondo, per la sua produzione si prevede l’utilizzo di una percentuale di questo latte. Della orobica si consuma anche la carne, utilizzando in particolare le capre a fine carriera per la produzione di salumi, tra cui il classico violino. D.ROC. L’animale è chiamato anche “Valgerola” Originario dei pascoli all’ombra di Pescegallo La capra orobica è stata la grande protagonista delle rassegne zootecniche di quest’anno in Bassa Valle. L’hanno proposta in ottobre alla mostra di Delebio gli Amici Allevatori della Val Lesina, in aprile a Talamona la locale associazione Allevatori Capra orobica, con decine di aziende che hanno portato i propri esemplari migliori. Operatori talamonesi del settore che sono molto organizzati, hanno magliette e gadget con il logo e il nome del loro sodalizio. Sempre la orobica è stata la regina indiscussa della 15ª Mostra interprovinciale che si è svolta a maggio a Gerola, nella “casa” di questo interessante caprino. La capra orobica si chiama anche “Valgerola”, l’origine di questa specie autoctona non è sicura, ma l’ipotesi più accreditata è che sia originaria dei pascoli all’ombra del Pescegallo. L’isolamento geografico ha favorito, nel tempo, la sua diversificazione rispetto ad altre razze e la sua rusticità le ha permesso di adattarsi bene ai pascoli impervi di quelle montagne. Allevata un tempo da ogni famiglia, oggi la capra orobica popola gli alpeggi delle Alpi orobiche e delle aree alpine e prealpine nelle provincie di Sondrio, Bergamo e Lecco, è presente in Valsassina, Valvarrone e Alto Lario orientale, e in Alta Val Brembana. Il capo si presenta con corna imponenti che si torcono verso i lati, pelo lungo e mantello di svariati colori, grigio, beige, ne- ro, marrone o pezzato. L’introduzione sul mercato di razze più produttive, sia di carne sia di latte ha drasticamente ridotto il numero dei capi di orobica. Oggi il suo rilancio attraverso un progetto di tutela che punta a far crescere il numero di allevatori, seguendo il metodo tradizionale che prevede il pascolo primaverile-autunnale, l’alpeggio estivo e la possibilità per gli animali di accedere a spazi aperti nel periodo invernale. D.Roc. L’isolamento ha favorito la sua diversificazione rispetto ad altre razze 12 Sondrio economia LA PROVINCIA MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Carcano, lavori ormai finiti ad Andalo Il terzo polo. In autunno l’avvio dell’attività, che poi entrerà a pieno regime produttivo nel prossimo anno si parla di un investimento di circa 15 milioni di euro e di una prospettiva occupazionale di circa 50 unità ANDALO VALTELLINO ANNALISA ACQUISTAPACE È previsto in autunno l’avvio dell’attività di Carcano negli spazi del terzo polo produttivo la cui realizzazione si sta portando a termine in queste settimane ad Andalo Valtellino. I lavori di rifacimento del capannone in località Pradun lungo la strada provinciale per Dubino, di proprietà di Zecca prefabbricati spa di Cosio Valtellino, sono praticamente terminati e nei prossimi mesi si avvieranno le opere per l’installazione del macchinario - che sarebbe già arrivato al porto di Genova - che servirà per la lavorazione di finitura dell’alluminio. Tecnologia all’avanguardia L’attività produttiva del nuovo polo di Andalo sarà in tutto simile a quella svolta dallo stabilimento di Mandello, avvalendosi però di un macchinario tecnologicamente all’avanguardia, così come previsto dal piano industriale che mira all’innovazione, e sarà destinato alle ultime fasi di lavorazione dell’alluminio 1 L’attività produttiva sarà in tutto simile a quella svolta a Mandello 1 Previsti inserimenti di manodopera, che verrà formata nella sede lariana per una produzione destinata in particolare al settore farmaceutico. Per il nuovo centro produttivo, che porterà a due gli stabilimenti Carcano in Bassa Valtellina, si parla di un investimento complessivo di circa 15 milioni di euro e di una prospettiva occupazionale di circa 50 unità. L’impiego di risorse nel nuovo centro di Andalo segue di pochi anni quello di circa 20 milioni di euro che Carcano ha investito nella realizzazione della nuova fonderia per lo stabilimento di Delebio. Avvio dell’attività Nel corso del 2017 è previsto per Andalo l’avvio dell’attività a pieno regime produttivo, con l’ausilio di professionalità già presenti nella sede Carcano di Mandello e di nuovi inserimenti di manodopera valtellinese che nel frattempo verrà formata nella sede lariana della società. L’intervento di demolizione e ricostruzione del fabbricato che ospiterà il terzo polo produttivo è oggetto di una convenzione tra Zecca prefabbricati e Comune di Andalo. Le condizioni dell’accordo hanno incluso la riqualificazione energetica, la rimozione dei circa 10mila metri quadrati di amianto della copertura del vecchio fabbricato, la sistemazione dell’area esterna. I termini della convenzione prevedono in sintesi la corresponsione al Comune di 152.500 euro, di cui 102.500 per oneri di urbanizzazione e 50mila euro da tradurre o in contributo economico o in opere pubbliche. Oltre agli spazi produttivi, il nuovo stabilimento di Andalo Valtellino ospiterà in futuro anche il settore logistico della Carca- Lo stabilimento di Delebio della Carcano no di Delebio, permettendo così di liberare l’area attualmente occupata a questo scopo nella fabbrica delebiese e rendendola disponibile per l’ampliamento degli spazi produttivi. Lo scorso anno Nella primavera dello scorso anno i vertici di Carcano spa avevano presentato il piano industriale triennale con il preciso obiettivo di «consolidare e migliorare la posizione competitiva dell’azienda, già ai vertici nella considerazione degli operatori del settore» al fine di «raggiungere i livelli di efficienza richiesti dalla concorrenza internazionale». Scontro sul consorzio forestale Continua il braccio di ferro Piuro Azioni legali e tentativi di mediazione: nuova puntata della lite tra Piuro e il sodalizio di Prata Nuova puntata dello scontro che vede da alcuni mesi su fronti contrapposti l’amministrazione comunale di Piuro e il Consorzio forestale di Prata Camportaccio. Due mesi fa il comune guidato dal sindaco Omar Iacomella decise di rescindere la convenzione che da anni la legava al consorzio del presidente Guido Pasini per la gestione del patrimonio boschivo. Un accordo che sarebbe dovuto scadere nel 2020 e che prevedeva come il consorzio si occupasse della manutenzione del bosco senza contropartite a favore del comune e la possibilità di scioglimento unilaterale in caso di mancato rispetto in toto o in parte degli accordi. A febbraio c’è stato uno scambio di documentazione, che a quanto pare non ha convinto troppo l’amministrazione comunale, tanto da spingerla a recedere per il mancato rispetto degli accordi. Troppo pochi interventi effettuati sul territorio, secondo il comune. Ne era seguito un aspro scontro, non ancora concluso, con strascichi polemici anche durante una seduta del consiglio comunale, senza dimenticare l’accesa discussione sul ruolo dei consorzi forestali sorta durante un convegno pubblico dedicato alla valorizzazione delle aree boscate organizzato dalla Comunità montana a Villa di Chiavenna. Nelle scorse settimane, in- Il sindaco Omar Iacomella fatti, è arrivata in comune una nota dell’avvocato incaricato dal consorzio con la quale si contestava il provvedimento di scioglimento. Un passaggio che potrebbe sfociare in un ricorso. Il comune ha, quindi, decido di rivolgersi a un legale per valutare la situazione. Non escludendo neppure di arrivare a una proposta di transazione con la controparte in modo Passaggio alla multinazionale Lavoratori della logistica Rispettati gli accordi dalle dipendenze di Carcano a quelle di Kuehne & Nagel è stato assicurato il mantenimento dello stesso reddito annuo lordo, insieme alla garanzia di mantenimento dell’impiego per quattro anni». Per quest’anno è stato inoltre concordato per i dipendenti del settore logistica lo stesso premio che sarà rivolto ai lavoratori di Carcano «mentre per il prossimo - afferma Fumagalli – sarà definito un contratto di secondo livello più calibrato, con un’apertura al dialogo in questo senso già riconosciuta dai referenti di Kuehne Nagel con i quali abbiamo avuto modo di incontrarci di recente». A.ACQ. Accordi rispettati, ad oggi, rispetto a quanto concordato per i lavoratori del settore spedizioni e logistica di Carcano spa. Da poche settimane circa 14 lavoratori dello stabilimento delebiese e altrettanti di quello di Mandello, sono passati ufficialmente alle dipendenze di Kuehne Nagel, la società multinazionale che opera nel settore della logistica che è stata scelta dai vertici di Carcano per gestire questo ramo dell’azienda. «Nonostante i timori iniziali dei lavoratori – afferma Davide Fumagalli di Fim Cisl – ad oggi possiamo dire di avere a che fare con una società in cui è evidente l’impronta multinazionale, la serietà e il pieno rispetto dell’accordo così come definito prima del passaggio. Anche dal punto di vista professionale, i lavoratori avranno sicuramente spazio di crescita data la vasta esperienza di questa società nel settore». Secondo gli accordi raggiunti, ai lavoratori passati tale da evitare di finire di fronte a un giudice. Due mesi fa il sindaco Iacomella aveva ribadito come la valorizzazione del patrimonio boschivo rientrasse nei fini dell’amministrazione annunciando iniziative. Iniziative che stanno per arrivare. L’amministrazione, infatti, ha annunciato di aver intenzione di varare un bando per la gestione di circa 160 ettari di aree boscate, comprese tra i 1000 e i 1800 metri di quota, sul territorio delle frazioni di Prosto, Santa Croce e Borgonuovo. Il tutto sulla sponda sinistra della Bregaglia italiana. Una fetta di territorio che si estende dal confine con i boschi di Uschione fino a Saranga, con la convinzione che ci siano aziende boschive, ma anche gli stessi consorzi, disposti a partecipare considerando la manutenzione potenzialmente redditizia. In questi giorni il comune ha dato incarico ai propri uffici per procedere all’affidamento della redazione del piano di assestamento forestale del territorio. A Fraciscio la giornata dedicata al taglio piante D.Pra. Campodolcino L’associazione cerca di superare le difficoltà dovute alla frammentazione delle proprietà Torna l’Assfo Fraciscio con una giornata di taglio piante in programma sabato 28 maggio. L’associazione fondiaria che si propone di superare le difficoltà rappresentate dalla frammentazione delle proprietà delle aree boscate per una migliore gestione del territorio, propone una giornata di taglio, esbosco e accatastamento della legna nella zona denominata “Tritec”. Un’area posta lungo la strada che porta alla frazione campodolcinese di Gualdera. Il lavoro sarà eseguito con taglio a raso di tute le piante e gli arbusti presenti nel lotto individuato. Le ramaglie saranno divise dai fusti e cippate. I tron- chi saranno accatastati sulla proprietà in ciocchi da 1,5 metri di lunghezza. La legna accatastata e rimarrà a disposizione dei proprietari dei fondi per un tempo di due mesi a partire dal taglio. Quindi fino a fine luglio. Scaduto il termine l’Assfo Fraciscio provvederà alla rimozione del materiale tramite asta pubblica per recuperare, almeno in parte, le spese sostenute durante la giornata. L’appuntamento è per tutti i soci e i simpatizzanti intenzionati a prestare una giornata di lavoro per il territorio. Il ritrovo è fissato alle 7 del mattino al parcheggio situato nei pressi del tornante in località Tritec. Bisogna munirsi di attrezzi, oltre che di buona volontà. L’associazione guidata da Stefano Della Morte offrirà il pranzo a metà giornata. In caso di maltempo il taglio sarà rimandato al sabato successivo. D.Pra. 13 LA PROVINCIA MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Sondrio [email protected] Tel. 0342 535511 Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected], Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected] Carenze di organico Allarme per l’avvio dell’anno scolastico Denuncia. Lettera del personale dell’ex Provveditorato «Personale dimezzato e adempimenti raddoppiati» Ancora incertezza sul successore del dirigente Montrone DANIELA LUCCHINI Organico sottodimensionato a fronte di un continuo aumento di adempimenti, oltre all’ormai prossimo pensionamento, dal primo di luglio, del dirigente Nicola Montrone: è emergenza all’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio (Ust – ex-provveditorato), che mette le mani avanti e non garantisce sin d’ora il regolare avvio del nuovo anno 2016-2017. La mobilitazione Una situazione quanto mai precaria e dall’equilibrio instabile, denunciata in una let- 12 1 Ci sentiamo travolti nello svolgimento del nostro lavoro quotidiano 1 Ad aggravare la situazione le operazioni per il concorso dei docenti tera, sottoscritta da tutti i dipendenti dell’Ust di via Donegani, inviata nei giorni scorsi al ministro della Funzione pubblica Marianna Madia, a Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, al capo di Gabinetto Alessandro Fusacchia, a Delia Campanelli, direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, allo stesso Montrone, oltre che alle forze sindacali nazionali. Si è pressoché dimezzato in cinque anni il numero dei dipendenti, «nel 2011 erano 25 le unità di personale in servizio» si legge nella missiva datata 17 maggio, «attualmente scese a 13», da settembre a 12, «poiché un’altra persona sarà collocata a riposo». Da 16 anni ai vertici dell’Ust «andrà in pensione anche il dirigente Montrone» si rimarca. Una figura, che esce di scena tra meno di due mesi, senza che ancora si sappia se e quando, tanto meno da chi, sarà sostituita. Una serie di incertezze, che hanno spinto «il personale dell’Ust ad associarsi ai colleghi degli altri ambiti territoriali nel rappresentare e denunciare la situazione di grave carenza d’organico, alla quale gli uffici devono costantemente far fronte anche nelle attività ordinarie». Ad aggravare ulteriormente il quadro, quest’anno «alle “normali” procedure di avvio dell’anno scolastico 20162017 si sono aggiunti - la sottolineatura del personale dell’Ust sondriese in stato di agitazione – gli adempimenti previsti dall’applicazione della legge 107 (la cosiddetta riforma della Buona scuola varata dal governo Renzi) e dal concorso ordinario del personale docente». Operazioni, queste, attualmente in corso con le prove scritte, che proseguiranno per tutta l’estate con quelle orali. In dubbio il regolare avvio dell’anno scolastico 2016-2017 «Gravi carenze» L’appuntamento «Ci sentiamo travolti nello svolgimento del nostro lavoro quotidiano - descrivono la situazione – che eseguiamo con responsabilità, abnegazione e senso di appartenenza, affrontando e risolvendo i problemi spesso derivanti da scadenze ravvicinate, da un sistema informatico non adeguato, da norme a volte contraddittorie, dall’impossibilità di fruire di indispensabili ed elementari diritti dei lavori per il riposo psicofisico (adeguato periodo di ferie e orario di servizio non gravato da eccessivo straordinario)». Insomma si sta facendo il possibile, ma «stante la situazione, il personale dell’Ust, pur assicurando il massimo impegno sul piano di lavoro, non potrà garantire il regolare avvio dell’anno scolastico 2016-2017». Secondo aperitivo artistico Nel segno dei ritrattisti Nuova iniziativa per l’associazione artistico culturale “CreArti” di Sondrio che giovedì 26 maggio incontra due giovani artisti valtellinesi, i ritrattisti Maicol Formolli e Samuel Droux. L’occasione è l’Apericontro alla Vineria Terra Vino, in piazza Cavour a Sondrio, a partire dalle 18,30. Maicol Formolli, 20 anni di Tresivio, autodidatta, frequenta l’ultimo anno dell’Istituto tecnico industriale Mattei di Sondrio. Ha partecipato all’esposizione “Scarpatetti arte” per due anni. Samuel Droux, 16 anni di Tirano, studia invece al Liceo artistico di Morbegno, terzo anno. Recentemente ha esposto alla collettiva di fine anno a Poschiavo e ha partecipato all’esposizione studentesca provinciale, la Mas. Nelle rispettive opere, i ragazzi si cimentano con la riproduzione dei volti noti dello spettacolo, della musica e della televisione. Lavori che si contraddistinguono per l’utilizzo della grafite, comune matita da disegno che, però, semplicemente alleggerendo il tratto e la pressione, consente di ottenere gradazioni e, quindi, effetti diversi: dai segni neri e decisi, alle sfumature. Francesco Racchetti e al coordinamento dei garanti, e alla direzione del carcere di Sondrio. L’iniziativa, spiegano i promotori nel testo, è nata dopo le dimissioni di Racchetti e dopo le segnalazioni delle associazioni di volontariato che prima svolgevano attività in carcere, legate - ricordano - al «mutato rapporto con la nuova direzione del carcere di Sondrio». Secondo i promotori della petizione, negli ultimi anni garante e volontari tramite le loro attività, dagli incontri pubblici ai progetti dedicati agli studenti, erano riusciti a coinvolgere cittadini, scuole, associazioni di categoria ed enti locali in un rapporto con il carcere, «che ha iniziato a diventare una realtà presen- Il caso del garante in carcere «Riprendere le attività» La petizione Iniziata sabato proseguirà domani la raccolta firme promossa da un gruppo di cittadini e volontari «Una lettera aperta per un problema aperto». È il motto scelto dai promotori per la raccolta firme sulla situazione del carcere e sulle dimissioni del garante dei detenuti Francesco Racchetti, una petizione rivolta alle autorità locali e nazionali che chiede un impegno «perché vengano ripristinate le condizioni per l’esercizio delle funzioni del garante, nella sua veste di espressione e di collegamento con la comunità», e perché all’interno del carcere continuino i progetti delle associazioni di volontariato, «condivisi, non subordinati all’autorità carceraria». Promossa da un gruppo di cittadini e volontari, la petizione è partita ufficialmente sabato mattina con un banchetto in piazzale Bertacchi e domani proseguirà con un altro appuntamento in piazza Campello, sempre in mattinata. La lettera aperta è indirizzata a Comune, Prefettura e Provincia, al ministro della Giustizia Orlando, al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, al garante nazionale dei detenuti Le mani di Maicol e Samuel utilizzano la stessa tecnica, ma la interpretano in modo del tutto personale ed unico. Il secondo Aperincontro 2016, progetto ormai collaudato ideato da “CreArti” e gestito in collaborazione con Terra Vino, sarà dunque dedicato alla presentazione e all’esposizione temporanea delle opere dei due giovani talenti. Nel corso dell’evento, gli artisti daranno prova della loro bravura. Sorseggiando del buon vino o della birra e assaporando gli stuzzichini preparati dal titolare del locale, Marco Vuono, si potranno osservare da vicino le opere esposte e, perché no, acquistarne qualcuna. Sarà la consueta chiacchierata con l’arte, in un clima rilassato e stimolante. C. CAS. te e parte della vita provinciale e non più corpo separato, invisibile e impenetrabile». Adesso, però, c’è «il rischio che un lavoro di tale valore e di tale impegno vada disperso», si legge nella lettera aperta, e che il carcere torni a “sparire” dall’attenzione della comunità locale: di qui l’appello alle autorità, in cui si sottolinea come sia «prioritario che vengano ristabilite le condizioni di rispetto, di dialogo e di collaborazione precedenti al cambiamento della direzione del carcere, sia per chiedere a Racchetti di riconsiderare le proprie dimissioni, sia nel caso si renda necessario indicare un nuovo garante dei detenuti». F.Bet. LA PROVINCIA 14 Sondrio MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Torna “C’è una valle” Festa a misura d’uomo per il Terzo settore Appuntamento. Sono 56 le realtà che hanno aderito La manifestazione è giunta alla sua quarta edizione Si terrà alla colonia fluviale di Morbegno il 4 e 5 giugno MONICA BORTOLOTTI Stand, spazi laboratorio, l’ormai tradizionale tenda beduina di pelli di capra, eventi musicali e momenti dedicati al benessere e, in generale, attività interattive durante tutta la durata dell’esposizione. Sono una sessantina (56 per l’esattezza) le adesioni a “C’è una valle...a misura d’uomo”, la manifestazione dedicata a quanto viene prodotto realizzato e offerto in provincia nel 1 Sono previste attività interattive durante tutta la durata dell’esposizione 1 Fondamentale per la riuscita della due giorni il ruolo attivo del volontariato terzo settore che si terrà alla colonia fluviale di Morbegno dove si tenne la prima edizione del 2011 - il 4 e 5 giugno, «in un luogo - dicono gli organizzatori - perfetto per la dimensione familiare». Riflettere e condividere Una due giorni di festa dell’ecologia, del commercio equo, della produzione biologica, delle realtà associative e cooperative di Valtellina e Valchiavenna che festeggia quest’anno i suoi primi quattro anni. «Il nostro scopo - ricorda Norberto Riva, presidente di “C’è una valle”- è proporre e condividere scelte di equità, solidarietà e rispetto sia dell’ambiente, sia delle persone». E di farlo seguendo un filo conduttore che, per questa quarta edizione, è “a misura d’uomo”. «Un tema di grande senso - dice Carlo Ruina, presidente di Lavops, contenitore all’interno del quale “C’è una valle” è nata e cresciuta, sottolineando il ruolo fondamentale del volontariato - in una realtà come la nostra caratterizzata dalla dismisura che si vede nella diseguaglianza sociale e nel rapporto tra l’uomo e la natura. Lavorare per recuperare la misura è molto difficile, noi proviamo a dare il nostro contributo partendo dal presupposto che quando si parla di qualcosa a misura d’uomo, questa misura deve essere presa su chi è più debole. Il benessere va misurato su chi ha meno». Riflessioni e contributi che Ruina, insieme a Fausto Gusmeroli (ricercatore della Fondazione Fojanini), don Andrea Del Giorgio (sacerdote della comunità pastorale della Valmalenco) e Francesca Lanfranconi (ricercatrice all’università Bicocca di Milano) affronteranno, moderati da Fabio Bevilacqua e Matteo Oreggioni, nella conferenza pubblica di domenica mattina alle 10, sempre alla colonia fluviale. Volontariato all’opera Per l’allestimento della ecofesta al parco fluviale sono già stati reclutati numerosi volontari, «ma -l’appello di Gino Pedrotti, uno dei soci fondatori Norberto Riva, Gino Pedrotti e Carlo Ruina di “C’è una valle” - chiunque volesse può venire ad aiutarci a partire da venerdì 3». Ed è sempre lui a ricordare alcuni degli eventi e delle presenze che caratterizzeranno la due giorni: dalle tende coi laboratori di produzione artigianale ai negozi di tessitura biologica passando per i produttori locali e il laboratorio di semina per il quale sarà allestita un’apposita grande aiuola. E poi la ciclo officina della Piastra piuttosto che i percorsi con gli asini all’interno del parco della Bosca. Tutte le informazioni e il programma dettagliato della due giorni, con tanto di orari precisi, saranno comunque reperibili sul sito ceunavalle.org. Donazione degli organi La Valmalenco si organizza e mobilita La serata Incontro molto partecipato al cinema Bernina per il neo costituito gruppo Aido locale Donazione e trapianto di organi sono stati i temi al centro della serata organizzata, venerdì, al cinema Bernina di Chiesa in Valmalenco, dalla sezione provinciale dell’Associazione italiana donatori organi (Aido) e dal neocostituito Gruppo Aido Valmalenco. Giorgio Nana, presidente di quest’ultimo, che vanta già 500 iscritti, ha voluto ringraziare Maurizio Leali, presidente di Aido provinciale, per aver scelto la Valmalenco quale luogo deputato ad ospitare la prima delle due uscite di Aido in provincia, ovvero il momento di raffronto con la comunità locale, cui seguirà l’interlocuzione diretta con il mondo della scuola. La riduzione dei rifiuti in un progetto Si chiama “Piccoli gesti - per cominciare a cambiare il mondo”, il progetto che si pone l’obiettivo di diffondere le buone pratiche di riduzione dei rifiuti nell’ambito delle numerose manifestazioni gastronomiche, ricreative, sportive e culturali che il territorio propone soprattutto con la bella stagione, sensibilizzando gli organizzatori, gli enti pubblici e le associazioni e i numerosi parteci- alta intensità emotiva - assicura Nana -, perché quando Annalisa Piccerillo, la nostra testimone, ha iniziato a raccontare la sua esperienza di trapiantata al fegato, cui ha anche dedicato il libro “Diario di un trapiantato”, la commozione è stata tanta. Lei era emozionatissima, ma anche noi, e tutta la sala. Quando, poi, concludendo il suo intervento, ci ha rivelato che, la sua grande vittoria, da trapiantata, è stata poter dare alla luce la sua bambina, beh, a tutti è venuto un nodo alla gola. Del resto, dobbiamo renderci conto che la donazione può far bene a tutti, anche a noi che diamo il consenso, perché, oggi, stiamo bene, ma, in futuro, chissà, potremmo anche trovarci nelle condizioni di necessitare dell’aiuto altrui». Azione capillare Il gruppo Aido Valmalenco conta già 500 iscritti Le testimonianze «Si è trattato di un incontro molto partecipato e, anche ad Piccoli gesti Molto partecipata la serata al cinema Bernina La comunità malenca ne è conscia, da tempo, perché già prima che si costituisse il Gruppo Aido Valmalenco, il 17 febbraio, i convalligiani erano vicini al mondo della donazione tanto come Aido Caspoggio, quanto come realtà di paese aderenti alla sezione provinciale. Oggi, però, la migliore strutturazione del Gruppo, «guidato da consiglieri che provengono da tutti i paesi della valle – dice Nana -, fa sì che possa essere più capillare ed efficace la nostra azione di raccolta del consenso alla donazione sul territorio. Peraltro, al termine dell’incontro, connotato dalle relazioni dei medici Valeria Sala panti. E, ovviamente, la due giorni alla colonia fluviale di Morbegno seguirà tutte le regole per diminuire i rifiuti indifferenziati e la loro corretta gestione. Un’opera di sensibilizzazione che interesserà anche i visitatori invitati a raggiungere il luogo della manifestazione a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici o, se non possibile, condividendo l’auto; a portare uno zaino o una borsa e un contenitore per gli avanzi; dotarsi di borraccia e comunque di quello che si porterebbe in caso di pic nici; di privilegiare i prodotti locali; porre attenzione alle proposte di laboratori ed animazione e facilitare il lavoro dello staff. e Giacomo Magnoni, e di don Mariano Margnelli, sacerdote a Lanzada, in parecchi hanno chiesto di poter aderire, ed altrettante richieste di informazioni ci sono giunte in questi giorni». Durante la serata, cui hanno partecipato anche Miriam Longhini, Marco Negrini e Danilo Bruseghini, sindaci di Chiesa, Lanzada e Caspoggio, alla testimonianza di mamma Annalisa, si è aggiunta anche quella di Cristian Bergomi, di Lanzada, il cui fratello Antonio, 28 anni, è stato sottoposto a trapianto di cuore al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. «Cristian ci ha raggiunti per annunciarci che Antonio era stato dimesso il giorno stesso - ricorda sempre Nana - . Una notizia accolta con immenso piacere dalla platea, perché tutti, in Valmalenco, conoscono la storia della famiglia Bergomi, che ha già perso Paolo, papà di Antonio, morto a 33 anni per lo stesso problema al cuore, e i suoi fratelli, Rinaldo e Arturo, morti a 20 anni, con la medesima diagnosi. Purtroppo, all’epoca, non c’era la possibilità di trapianto, quella che ha garantito, oggi, la sopravvivenza ad Antonio». Quest’ultimo non è ancora rientrato a Lanzada, perché deve tornare ogni giorno in ospedale per visite di controllo, per cui resta a Bergamo, però, da lì, lancia un appello alla donazione e un forte ringraziamento al donatore che gli ha salvato la vita. E.Del. LA PROVINCIA 15 MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Focus Delitti in famiglia Accoltella la moglie davanti ai figli Morbegno. Attimi di terrore domenica sera per una donna di origine marocchina residente in città: non è grave Il marito durante un litigio l’ha colpita al volto e al petto e poi è scappato - Si è costituito ai carabinieri nella notte MORBEGNO MARZIA COLOMBERA Un nuovo caso di violenza in famiglia, un litigio che ha rischiato di finire in tragedia, con una donna colpita al volto e al petto da diverse coltellate. Attimi di terrore quelli vissuti da una giovane di origine marocchina residente a Morbegno domenica sera. Terrore per lei e per i suoi bambini - tutti minorenni - che hanno assistito all’esplosione di violenza da parte del loro padre nei confronti della madre. Ed è stato proprio uno dei figli a salvarle la vita, correndo a chiamare i vicini di casa perché mettessero fine a quella furia. Sull’accaduto indagano ora i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Sondrio con i colleghi della Stazione di Morbegno, dove in piena notte - verso le 3 e mezza - si è costituito un trentottenne marocchino. L’uomo, del quale omettiamo le generalità per tutelare i figli minori, ora si trova in carcere a Sondrio ed è accusato di tentato omicidio, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Un litigio degenerato Il trentottenne - che non ha precedenti penali ed è in possesso di regolare permesso di soggiorno -, a quanto pare domenica verso le 18 si è presentato a casa dalla moglie, con la quale da tempo i rapporti erano difficili, dicendo che voleva vedere i figli, ma ben presto ha iniziato a litigare con lei e l’ha aggredita, prima prendendola a pugni e poi colpendola ripetutamente con un coltello preso in cucina. A scatenare la sua violenza secondo quanto ha poi riferito ai carabinieri - la decisione che lei aveva preso e gli aveva appena comunicato di volersi separare. La moglie, colpita più volte di striscio, se l’è cavata con ferite giudicate guaribili in 25 giorni, tanto che già ieri mattina è stata dimessa dall’ospedale di Morbegno e si trova ora coni suoi bambini in una struttura protetta. Di certo nè lei nè i figli, soprattutto i più grandicelli, potranno mai dimenticare l’accaduto. A salvarle la vita è stata a quanto pare proprio la prontezza di riflessi di un figlio, che è corso a chiedere aiuto ai vicini quando ha capito che la situazione stava degenerando. Al loro arrivo il trentottenne è corso via dall’appartamento dandosi alla fuga prima che intervenissero delle forze dell’ordine. In fuga per poche ore Una fuga che però non è durata a lungo. Mentre la moglie veniva soccorsa e portata in ospedale sono infatti scattate le ricerche nella zona, che hanno coinvolto diverse pattuglie dei carabinieri. E anche su Facebook si è subito scatenato il tam tam: un parente della vittima ha infatti postato la foto dell’uomo raccontando quel che era accaduto e invitando chiunque lo avesse visto ad avvisare le forze dell’ordine. Ma l’appello alla collaborazione di tutti non è servito perché poco dopo le 3 del mattino lui sentitosi braccato - ha deciso di costituirsi. La moglie ha formalizzato ieri la denuncia nei suoi confronti e l’appartamento in cui si è verificata l’aggressione è stato posto sotto sequestro, così come il coltello con il quale la donna è stata colpita. L’inchiesta su questa vicenda è coordinata dal sostituto procuratore Giacomo Puricelli e mercoledì davanti al gip si terrà l’udienza di convalida dell’arresto. Sul tentato omicidio indagano ora i carabinieri della Stazione di Morbegno, ai quali l’aggressore si è presentato in piena notte per costituirsi Poche settimane fa l’omicidio di Moira Ancora una donna vittima di violenza. Ancora un accoltellamento. Questa volta fortunatamente con esito meno tragico di quello registrato poco più di un mese fa, il 9 aprile, a Villa di Tirano. Anche in quel caso coltellate sferrate durante un violento litigio. Non da un marito, però, ma da un suocero, Enrico Ferrari, settantenne, che con incredibile violenza si era accanito contro la nuora, Moira Giacomelli, che di anni ne aveva 43. Anche in quel caso l’autore della violenza si era costituito poco dopo il fatto ai carabinieri, confessando l’omicidio. A Villa di Tirano nessun familiare ha assistito al delitto, ma ci sono comunque due bambini che porteranno per sempre su di sè le conseguenze della tragedia: già orfani di padre e privati della propria madre da un nonno. Rapporti molto tesi in famiglia, è emerso durante le indagini. E a scatenare la violenza Moira Giacomelli nel caso di Villa di Tirano era stata la decisione di Moira di andarsene dalla propria abitazione, perché non andava d’accordo con i suoceri. Da poco era tornata a Sant’Anna, la frazione di Sondrio dove abita sua madre, portando con sé i figli. Sarebbe stato proprio questo a scatenare l’ira cieca del suocero che, quel venerdì sera, al culmine dell’ennesimo litigio, aveva afferrato un coltello da cucina per colpire ripetutamente al torace la donna, tornata a Villa a prendere dei vestiti. Ferrari si trova ora in carcere e dovrà rispondere di omicidio aggravato. «Mi sono fidata, l’ho fatto entrare E lui ha tentato di uccidermi» La testimonianza «Mio marito ha tentato di uccidermi e lo ha fatto davanti ai nostri figli». Sono le parole pronunciate ieri dalla giovane donna di origini marocchine poco prima di essere dimessa dall’ospedale di Morbegno, città dove risiede, e dove è stata aggredita. Domenica la donna, che ora si trova ospite di una struttura protetta, aveva deciso di fare vedere i bambini (cinque in tutto, il più piccolo di pochi mesi e il più grande di 12 anni) al marito che da qualche tempo si era allontanato. «Da tempo intenzionata a separarmi - dice -. Ma mi sono fidata di lui, così con i bambini ci siamo incontrati in quella che era la nostra casa». Un momento che doveva essere familiare, da trascorrere con i piccoli, e che invece ha ri- schiato di finire in tragedia. «A un certo punto mi ha chiesto di spostarci da soli in un locale dell’appartamento per parlare continua la donna -, le cose sono precipitate, gli ho detto anche della separazione, sono seguite urla, minacce e botte, poi ha preso un coltello da cucina e ha cominciato a colpirmi». Il coltello è finito sul volto, quindi sul petto della ragazza. «Ho cercato di lottare il più possibile - racconta, evidentemente ancora molto provata dall’accaduto -. I miei figli erano lì che assistevano a quello spettacolo. Il più grande è scappato per chiedere aiuto ai vicini che hanno chiamato i carabinieri e due vicine sono entrate in casa cercando di fermarlo. Poi lui è scappato e io ho perso ogni forza». Finisce così il drammatico racconto della donna, che ieri è stata dimessa dall’ospedale con una prognosi di 25 giorni. Ha chiesto di poter tornare dai suoi figli, di stare accanto a loro, ancora sotto choc. Dopo essere fuggito dall’abitazione, l’aggressore invece ha vagato per qualche ora, poi, sentitosi braccato dalle forze dell’ordine, si è presentato nella caserma dei carabinieri di Morbegno, dove è stato arrestato. La giovane mamma vive in Valtellina da parecchi anni e il marito - attualmente disoccupato - è arrivato in provincia di Sondrio pochi anni dopo di lei. Sono sposati da diversi anni, ma da tempo le cose fra i due non andavano più bene. L’epilogo domenica sera, con l’aggressione fra le pareti di quella casa ora posta sotto sequestro, dove l’uomo risultava ancora domiciliato. Il caso per qualche ora ieri mattina è finito anche sulle pa- gine dei social network. Su un gruppo di Facebook un parente della vittima ha lanciato un appello disperato con delle foto: «Ha accoltellato la moglie davanti ai bambini ed è scappato. Chi vede quest’uomo avvisi polizia o carabinieri lo stanno cercando». Parole che hanno scatenato comprensibili reazioni di sdegno e di vicinanza alla famiglia. Qualcuno dei navigatori di Facebook ha conosciuto l’accoltellatore: «Una persona a modo, chi se l’aspettava», ha scritto qualcuno. «Per me era un fratello e invece è un mostro», ha scritto una parente. Una volta che l’uomo si è consegnato ai carabinieri, il post è stato eliminato, non così il dolore e la paura per la violenza subita che lascerà segni ben più indelebili di quelli inflitti dal coltello. Sabrina Ghelfi Dopo un ricovero di poche ore la donna aggredita è stata dimessa LA PROVINCIA 16 Sondrio MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Quel “legno” che piace Al Bosco dei Bordighi trecento in due giorni L’iniziativa. Comunità montana soddisfatta dei numeri Confermato anche per il 2017 il periodo primaverile Particolarmente apprezzata la biciclettata in musica DANIELA LUCCHINI “Legno da vivere” chiude con il segno più: oltre 300 i visitatori che nel fine settimana hanno accolto l’invito della Comunità montana di Sondrio e che hanno fatto tappa a Faedo, al centro visite del Bosco dei Bordighi, quartier generale dell’edizione numero tre promossa in collaborazione con Ersaf. Il bilancio «Siamo soddisfatti: la risposta del pubblico è stata positiva, complici il bel tempo, con circa 300 visitatori tra sabato e domenica, bambini e adulti - ha tracciato ieri un primo bilancio Cinzia Leusciatti, responsabile dell’area Agricoltura dell’ente montano -; convinti che si possa sempre migliorare, stiamo già predisponendo i prossimi incontri» per guardare all’edizione 2017 e alla sua organizzazione, riproponendo come periodo ancora «la primavera e il mese di maggio». Nel 2015 l’evento si era tenuto a settembre. «Molto apprezzate, indubbiamente, sono state le novità introdotte quest’anno» prosegue Leusciatti, citando ad esempio la biciclettata in musica ArteApedali in collaborazione con Ambria Jazz «che ci ha permesso di raggiungere e coinvolgere persone nuove, che prediligono lo sport e le sette note e che magari non avrebbero partecipato alla manifestazione». All’itinerario in musica, domenica pomeriggio, ha preso parte, in sella alla due ruote, anche il presidente dell’ente comprensoriale Tiziano Maffezzini, che domenica, assieme al sindaco di Faedo Franco Angelini, ha fatto gli onori di casa al centro visite, dove si è conclusa la manifestazione con uno spettacolo teatrale a cura del gruppo Amille. “Buona vacanza signor Allocco!” il titolo della pièce, applaudita da 170 spettatori. 1 Alto gradimento anche per la discesa di soft rafting organizzata lungo l’Adda «Si riconferma alto anche il gradimento per la discesa di soft rafting lungo l’Adda», in collaborazione con il gruppo AddAdventure, sezione degli sport fluviali della Polisportiva Albosaggia, cui hanno partecipato una sessantina di persone, «è un’esperienza che ha permesso di vivere l’ambiente e il bosco da un’altra prospettiva, diversa e nuova, che è quella vista dal fiume». I laboratori per i bambini dell’edizione 2016 di Legno da vivere FOTO GIANATTI L’accessibilità Altro dato, su cui pone l’accento, riguarda il servizio di joelette offerto con Valtellinaccessibile: «Felici di poter partecipare le persone disabili che hanno fatto visita al Bosco dei Bordighi, grazie alle guardie ecologiche della Comunità montana e ad alcuni dipendenti di Ersaf». Un ringraziamento particolare, oltre che a tutte le associazioni che hanno collaborato, Leusciatti lo rivolge «agli agricoltori dei prati attorno al centro visite che hanno lavorato instancabilmente nei giorni precedenti per far sì che i visitatori potessero trovare i campi in ordine e segati». Sono stati trecento i visitatori tra sabato e domenica FOTO GIANATTI Terrazzamenti danneggiati Sbloccati i fondi Il provvedimento Delibera della Regione che ha sbloccato 330mila euro a favore degli agricoltori Risorse sbloccate per il ripristino e la manutenzione dei terrazzamenti danneggiati dal maltempo nel novembre 2014. A stabilirlo la delibera della giunta regionale che ieri ha accolto la proposta della Provincia di Sondrio di utilizzare una parte del residuo a disposizione sul Fondo di Rotazione per interventi sul versante retico terrazzato della bassa e media Valtellina. La delibera prevede la possibilità di utilizzare 330.988 euro, risorse già a disposizione di palazzo Muzio e che serviranno per integrare i finanziamenti resi disponibili dal ministero dell’Agricoltura dopo gli eventi calamitosi, finora non sufficienti per garantire i lavori di ripristino delle aziende vitivinicole private, operative su centinaia di terrazze. All’approvazione della delibera, dovrà seguire il passaggio definitivo della Commissione europea per mettere a disposizione i fondi agli agricoltori, che potranno quindi utilizzarli per riparare i danni materiali. «Rendendo possibile l’utilizzo del fondo - commenta Ugo Parolo, sottosegretario regionale alle Politiche per la montagna - la Regione dimostra ancora una volta la sua attenzione verso il territorio montano e si schiera a fianco delle piccole e medie imprese valtellinesi che hanno subito danni materiali alla produzione e alla propria struttura». «L’impegno della Regione aggiunge Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo - è doveroso nei confronti di un patrimonio che rappresenta un biglietto da visita per la Valtellina ed è mantenuto vivo grazie all’impegno dei viticoltori che lavorano in condizioni davvero estreme e stra- Sciopero delle Poste Adesione del 40% La protesta Uno sportello su tre è rimasto chiuso e una delegazione è andata a Milano Nuove risorse per il ripristino dei terrazzamenti ordinarie». Particolarmente soddisfatti della decisione della giunta lombarda gli amministratori di palazzo Muzio. Il presidente della Provincia di Sondrio Luca Della Bitta e il suo vice Christian Borromini sottolineano infatti l’importante collaborazione venutasi a creare tra i due enti. «Questo atto, - spiegano - che consente di integrare il contributo regionale già a disposizione delle aziende, dà alle stesse una boccata d’ossigeno nello svolgimento della loro preziosa attività di mantenimento dei “terrazzamenti” valtellinesi, unici nel loro genere in un territorio interamente montano quale è quello della provincia di Sondrio». «Lo sblocco di queste ulteriori risorse, in un momento economico tanto difficile, - concludono Della Bitta e Borromini - è sicuramente un ottimo risultato a vantaggio della nostra terra. Ancora una volta il lavoro svolto dalla Provincia, in collaborazione con Regione Lombardia, ha portato ad un importante intervento sul territorio valtellinese». M. Bor. Quattro lavoratori su dieci hanno incrociato le braccia e uno sportello su tre è rimasto chiuso. E anche cinquanta valtellinesi hanno partecipato alla manifestazione regionale unitaria a Milano. Si è svolta ieri la protesta dei 20mila lavoratori dei duemila uffici lombardi di Poste Italiane, impegnati in un’astensione dal lavoro per l’intera giornata e in un corteo che si è concluso in piazza Affari, dove si è tenuto il comizio dei segretari regionali. Con questa iniziativa si è chiuso il primo mese di mobilitazione di tutta la categoria, indetto da Slp Cisl, Slc Cgil, Confasl, Failp Cisal e Uglcom regionali, iniziato con lo sciopero delle prestazioni straordinarie. In provincia di Sondrio, secondo i dati forniti dalle organizzazioni sindacali, circa il 40% dei dipendenti ha scioperato. «Una delegazione è scesa fino a piazza Affari, luogo simbolico nella fase della possibile cessione di un ulteriore 30% dell’azienda, che de- terminerebbe il passaggio di due terzi del capitale in mano ai privati – ha rilevato dalla Cgil Michela Turcatti -. Si punta sulla cessione di parte di un’azienda florida, che fa utili, e che garantisce un servizio essenziale in tutta la regione, comprese le nostre valli». Non ci sono pregiudizi nei confronti della riorganizzazione delle attività, a cominciare dal recapito. «Noi sappiamo che i tempi sono cambiati e servono nuove modalità - aggiunge la sindacalista -. Ma il bilancio della sperimentazione avviata in Alta Valtellina è assolutamente negativo. A livello nazionale, intanto, usare come un salvadanaio un’azienda che produce bilanci positivi, senza strategia e senza tenere conto dei risultati dello spezzettamento avvenuto in altri Paesi e in altre società italiane, è una mossa sbagliata». Secondo i sindacati la preoccupazione riguarda sia i lavoratori, sia la cittadinanza. «Perché come spesso accade, sono le fasce di cittadinanza più deboli quelle più colpite dai tagli dei servizi è l’amara conclusione -. Non si usano più le cartoline, questo è vero, ma la Pec non è molto diffusa nei nostri paesi». S.Bar. LA PROVINCIA Sondrio 17 MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Imparare a gestire le calamità Lezione per i cittadini del futuro Tresivio. Iniziativa del gruppo di protezione civile in collaborazione con scuola primaria Il sindaco Baruffi: «Coinvolti 80 ragazzi, speriamo che continuino l’opera di volontariato» CLARA CASTOLDI «C’è bisogno che le nuove generazioni imparino, fin da piccoli, cosa significa essere volontari, cosa significa scendere in campo per gli altri in caso di calamità ed emergenze». Parte da questo spirito l’iniziativa che il sindaco di Tresivio, Fernando Baruffi, in veste anche di responsabile operativo del gruppo di protezione civile di Tresivio convenzionato con il gruppo Ana, ha organizzato con la scuola primaria del paese. Una giornata di sensibilizzazione nei confronti degli studenti – un’ottantina in tutto – affinché, quando saranno un po’ più grandi, gli stessi decidano consapevolmente di dare una mano agli altri, ma anche affinché siano pronti in caso di grossi problemi che investano la comunità. E i terremoti, le alluvioni, le frane e altre emergenze avvenute negli anni dimostrano che occorre conoscere per prevenire. Il via alle 9 Le classi sono state coinvolte in una giornata intensa di attività sul campo, partita alla mattina alle 9 quando il sindaco ha dato l’allerta alla scuola per l’evacuazione. «Gli studenti, come ben sanno e come sono stati preparati, sono usciti mano nella mano, in ordine dal fabbricato scolastico - spiega Baruffi -. Nel frattempo avevo allertato anche la protezione civile, che ha atteso gli studenti fuori dalla scuola e li ha scortati al punto di raccolta nel piazzale di via Roma per l’appello. In quel caso l’esercitazione di 1 «Il nostro gruppo di protezione civile è uno dei più longevi della provincia» evacuazione per la scuola si sarebbe conclusa così. Invece – ed è qui la novità dell’iniziativa – abbiamo voluto far capire ai bambini che ci sono altri aspetti (più “da grandi”) per chi deve affrontare le calamità. Ci sono persone che possono restare senza la propria casa. La protezione civile ha allestito una tendopoli con la zona mensa per preparare i pasti caldi per eventuali sfollati e con la zona alloggio per la notte». Assolto dall’accusa di non aver versato quanto dovuto mensilmente alla ex moglie per estinguere un debito di 168mila euro. Condannato invece a 4 mesi di reclusione e al pagamento di 300 euro di multa per quanto riguardava l’accusa di non aver versato alla ex moglie l’assegno di 400 euro mensili a titolo di concorso nel mantenimento dei due figli. Così si è concluso ieri in tribunale a Sondrio il processo a carico di un uomo residente a Morbegno (del quale non riveliamo le generalità a tutela dei figli). L’uomo, in base a quanto stabilito dal giudice, dovrà provvedere anche al pagamento delle spese processuali. Un anno e 4 mesi per ricettazione Le classi sono state impegnate in una giornata intensa di attività sul campo Concorso in ricettazione. Con questa accusa era a processo ieri in tribunale a Sondrio Ruggero Mazzoni, classe 1968, di Morbegno. In particolare all’imputato veniva contestato di aver acquistato o comunque ricevuto al fine di trarne profitto - in concorso morale e materiale con un’altra persona giudicata separatamente - un’autovettura Ford Fiesta provento di un furto messo a segno ai danni di un morbegnese. Per quella vicenda - che risale al giugno 2011 - Mazzoni è stato condannato a un anno e 4 mesi di reclusione (concessi i benefici di rito) e al pagamento di una multa di 1.600 euro oltre che al pagamento delle spese processuali. IL CASO Una importante giornata di sensibilizzazione nei confronti degli studenti Paga con soldi falsi Finisce nei guai Aveva dato alla cassiera del negozio “Alimentari Baccomo Edoardo” di Delebio una banconota da 100 euro contraffatta per pagare gli acquisti che aveva appena fatto (una bottiglia di whiskey e sei chili di pasta), ma non l’ha fatta franca. Anna Giovanna Marotta, nata a Capaccio nel ’53 e residente a Castrovillari (in provincia di Cosenza) è stata condannata ieri mattina in tribunale a Sondrio a 7 mesi di reclusione e 100 euro di multa oltre che al pagamento delle spese processuali. Forze fresche «Ci teniamo molto a sensibilizzare i ragazzi in modo che, quando crescano, ci sia adesione alle protezione civile e all’attività in generale del volontariato, altrimenti le forze si perdono - aggiunge il sindaco -. Il nostro gruppo di protezione civile è uno dei più longevi della provincia, visto che è nato nell’87, e fra i più operativi, seppure formato da una ventina di volontari». Niente assegno alla ex: condannato LA CONDANNA Contesto diverso I bambini si sono calati in un contesto diverso: hanno capito innanzitutto che si potrebbe rimanere senza un tetto, ma che ci sono persone disposte ad aiutarli. Intanto i volontari del gruppo antincendio hanno spiegato ai bambini il loro ruolo e – giusto per rendere più divertente la giornata – hanno fatto provare a loro a sparare acqua con le lance. E poi la tendopoli è diventata veramente operativa, visto che i volontari hanno preparato un pasto caldo per la scolaresca a base di polenta e salsicce. Ma non è finita. Nel pomeriggio, dopo aver smontato il campo, ci si è spostati nella sala conferenze del municipio per la terza parte dell’intensa giornata: quella legata alla proiezione di filmati su Tresivio e, soprattutto, sulla “penna” degli alpini e, dunque, sul significato della loro missione sul territorio. IN TRIBUNALE La protezione civile ha anche allestito una tendopoli con la zona mensa 21 LA PROVINCIA MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Tirano e Alta Valle Il Comune compra il Giardino d’infanzia «Soluzione conveniente per entrambi» Tirano. La decisione annunciata dal vicesindaco Zucchetti. Accordo per 1,8 milioni di euro «La Fondazione deve ripianare i debiti e noi abbiamo bisogno di nuovi spazi per la scuola» TIRANO CLARA CASTOLDI L’amministrazione comunale di Tirano ha deciso: acquisterà dalla fondazione Giardino d’Infanzia di Tirano il fabbricato di proprietà della fondazione in via Fucine 3 a Madonna di Tirano, stabile che attualmente ospita le due scuole dell’infanzia: quella paritaria - che, dopo la vendita, sarà accorpata nella sede centrale di via Garibaldi in centro Tirano – e quella statale “Quadrifoglio”. La svolta era nell’aria L’annuncio della scelta, che era stata ventilata nel corso dell’ultimo consiglio comunale, viene dal vicesindaco e assessore all’Istruzione e ai Rapporti con le fondazioni, Francesca Zucchetti. «Come avevamo detto in consiglio - spiega Zucchetti il procedimento di acquisto dell’immobile richiede preliminarmente la redazione di una perizia in base alla quale abbiamo stimato un valore di 1.794.842 euro, di cui 1 milione e 200mila euro circa per lo stabile e la restante somma per il terreno e l’impianto fotovoltaico installato. La fondazione chie- deva 1 milione e 800mila euro solo per lo stabile, noi invece offriamo per quella cifra l’acquisto di tutto. La perizia è già stata valutata dal consiglio di amministrazione del Giardino d’Infanzia che ha accolto la nostra proposta. Va detto che, nella perizia, abbiamo inserito anche la modalità di pagamento che prevede una stanziamento iniziale, già presente nel bilancio di quest’anno, di 450mila euro e poi un pagamento di 100mila euro all’anno». A questo punto scatta il passaggio tecnico con la presentazione della perizia per l’attestazione di congruità all’Agenzia del Demanio. Inoltre l’amministrazione comunale sta valutando, come promesso alle minoranze alcune settimane fa, la convocazione di un consiglio comunale ad hoc sull’argomen- 1 Il pagamento prevede subito 450mila euro e poi rate da 100mila all’anno to con la presentazione del bilancio della fondazione. Oltre che politica, quella dell’amministrazione del sindaco Franco Spada, è una scelta economica, perché la scuola (statale) “Quadrifoglio” ha bisogno di spazi e, comunque, dal settembre 2016, la scuola paritaria si sposterà. L’ingresso del Giardino d’infanzia Gli studenti alla scoperta del bosco Grosotto Una giornata all’aperto per conoscere l’ambiente naturale delle nostre montagne Da sabato bambini e ragazzi dell’istituto comprensivo di Grosotto hanno un amico in più, il bosco. Gli alunni di elementari e medie hanno scoperto il territorio che li circonda grazie alla festa del bosco organizzata da Pro loco in collaborazione con Comune e varie associazioni: “Amici della Croce di Campiano”, settore antincendio della Protezione civile, vigili del fuoco, alpini, Soccorso alpino e Forestale. Gli studenti più grandi a Vedecc, Masaneta e Artigione hanno scoperto la seconda linea di difesa della Valtellina (linea difensiva Cadorna), trincee recuperate grazie al lavoro dei volontari grosottini lo scorso anno. Grazie alla presenza del gruppo alpini di Grosotto e del vice presidente della sezione Valtellina, il colonnello Gioacchino Gambetta si è respirata area di naja con l’alzabandiera ed il silenzio. In località Val Toff i bambini di prima e seconda della primaria hanno conosciuto erbe e piante, e grazie alla Forestale le api. Quelli di terza hanno scoperto le coppelle preistoriche. Il soccorso alpino ha mostrato con una simulazione il recupero di un ferito. I vigili del fuoco del distaccamento grosottino e il servizio antincendio della Protezione civile della Comunità montana hanno dato dimostrazione di come si spegne un incendio nel bosco. Grande soddisfazione da parte del sindaco Guido Patelli: «È stata una giornata nella quale tutte le associazioni del paese hanno dimostrato grande unità in favore dei nostri bambini che sono i cittadini di domani e oggi hanno avuto un importante esempio». Lodi anche dalla dirigente scolastica Elena Panizza: «Ho visto gli studenti entusiasti. Ringrazio tutti gli organizzatori. L’organizzazione è stata impeccabile, mi auguro che l’iniziativa sia ripetuta anche il prossimo anno». P. Ghi. Tirano Aveva 96 anni, insegnante della vecchia guardia per generazioni di tiranesi È stato celebrato ieri pomeriggio a Tirano il funerale di Andreina Gobetti, vedova Panella, conosciuta da generazioni di tiranesi per essere stata maestra alla scuola primaria Luigi Credaro, che ai tempi si chiamava semplicemente scuola elementare. Sono passati ormai tanti anni dal pensionamento della maestra Gobetti, che ora di anni ne aveva 96, ma in molti ricordano ancora il suo stile severo, ma incisivo, la sua grande passione per l’insegnamento e la sua indubbia professionalità e capacità. Una donna dinamica, un’insegnante della “vecchia guardia” che è riuscita ad incidere e formare tanti studenti di Tirano che, ieri, hanno voluto essere vicini ai figli: Costanza che vive fuori provincia e Marco, insegnante di ginnastica di Tirano. Da diversi anni Gobetti era ospite della casa di riposo, ma tanti ricordano che, anche con il brutto tempo, con il suo cappello e ben coperta, veniva accompagnata in una passeggiata. Amava anche la frazione tellina di Carona, dove trascorreva lunghi soggiorni al fresco. «Un modo per venirsi incontro» «Continuiamo a pagare l’affitto alla Fondazione, “buttando via” i soldi, o acquistiamo l’intero fabbricato? - domanda Zucchetti - È vero che ci sono altri immobili pubblici da sistemare, ma questa scuola è funzionante. Peraltro la mensa, di cui finora si occupava la Fondazione, rimane scoperta, per cui l’idea è quella di crearne una a Madonna che servirà anche le scuole primarie della città». Zucchetti conclude: «Il Comune non ha voluto con questo atto appianare i debiti della fondazione. Credo che questo provvedimento, di cui avremo tutto il tempo di parlare in consiglio con le opposizioni, è un modo per venirsi incontro vicendevolmente fra ente pubblico e fondazione Giardino d’Infanzia». I funerali della maestra Andreina Gobetti C. Cas. Torna “Paesaggi” Land Art in scena Tirano Due incontri stasera e il 31 maggio alla biblioteca Arcari sull’arte paesaggistica I bambini nel bosco Alla scoperta delle trincee della linea Cadorna Tirano location di land art e luogo di confronto e dibattito sul tema. Tornerà prossimamente in città, infatti, la seconda edizione di “Pa[E/S]saggi”. l’evento di arte contemporanea promosso dal Comune di Tirano, nato nel contesto del Distretto Culturale della Valtellina sostenuto da Fondazione Cariplo. “Pa[E/S]saggi” si ripete con cadenza biennale e il progetto artistico della seconda edizione 2016 si fonda sull’interazione fra lo spazio storico-architettonico urbano. In attesa delle residenze d’artista che produrranno installazioni in tutta la città, l’assessorato alla Cultura e al Turismo con la biblioteca civica Arcari promuove due incontri dedicati alla land art e incentrati su uno degli eventi d’arte contemporanea italiani più significativi dell’anno: l’installazione dell’artista Christo sul lago d’Iseo che verrà inagurata il 18 giugno a poca distanza da Tirano. “The Floating Piers. Il lago in passerella” è il titolo dei due incontri d’arte a cura dello storico e critico d’arte Paolo Sacchini che si terranno in biblioteca stasera e martedì 31 maggio alle 21. «Il primo sarà dedicato allo specifico linguaggio della land art offrendo una panoramica delle principali manifestazioni della land art su scala globale – spiega Vania Fasolo, direttrice della biblioteca -, analizzando il lavoro e le opere dei più importanti artisti del settore e mettendole in relazione con le altre fondamentali tendenze del secondo Novecento. Il secondo incontro si concentrerà su Christo e Jeanne-Claude, il progetto artistico dei coniugi statunitensi, fra i maggiori rappresentanti della land art e realizzatori di opere su grande scala». I due incontri costituiscono l’avvio di una ricca programmazione dedicata all’arte contemporanea che vedrà l’allestimento di opere d’arte negli spazi esterni, una mostra fotografica fra Italia e Polonia, una mostra d’arte contemporanea dedicata all’Orlando Furioso in questo periodo in fase di definizione. In questo modo anche Tirano darà il proprio contributo ai festeggiamenti per il 500enario della pubblicazione della prima edizione del poema di Ludovico Ariosto. C. Cas. LA PROVINCIA 22 Tirano MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Questione profughi L’escursione del buon gusto Le idee dei candidati In duecento alla gita golosa del Piccolo Tibet Livigno Tirano. Su e giù per la città per ammirare le bellezze architettoniche Le pause gastronomiche per gli assaggi delle specialità valtellinesi Ecco come intendono affrontare il problema dell'accoglienza i tre aspiranti sindaci TIRANO Da mesi la parrocchia di Livigno si sta interrogando sull’opportunità di ospitare dei profughi in paese. Un percorso di comprensione del problema che ha avuto anche la presenza della Caritas in paese. L’eventuale arrivo dei profughi era stato criticato dal vicesindaco leghista Narciso Zini, che aveva evidenziato priorità sociali più urgenti nella comunità e paventato difficoltà anche per gli stessi profughi, provocate dalla posizione decentrata di Livigno, come emerso dell’esperienza di qualche anno fa, quando l’amministrazione comunale su invito della Provincia ospitò in paese cinque profughi. In attesa della decisione della parrocchia, ora la gente di Livigno vuole sapere cosa ne pensano della problematica i candidati sindaco delle amministrative del 5 giugno, Damiano Bormolini “Punto Livigno”, Giuseppina Silvestri “La Prima Vera Livigno” e Barbara Silvestri “Progetto Livigno” . Solo quest’ultima è favorevole alla presenza dei profughi a Livigno. «La parrocchia sta facendo le proprie valutazioni. Ospitare profughi è una sfida alla comunità. Livigno ha tutto per creare un’accoglienza dignitosa. Livigno accoglie già extracomunitari, ma può fare meglio. I profughi facciamoli diventare una risorsa». Secondo Damiano Bormolini è fondamentale una distinzione: «Gli immigrati hanno un’integrazione perfetta, come dimostrano gli 800 presenti a Livigno che hanno la residenza e si sono integrati sia nel lavoro sia socialmente. Per quando riguarda i profughi, ab- CLARA CASTOLDI La carica dei 200 trekker del buon cibo nel week end a Tirano. La prima edizione della “Antant ca ’n gira ’n mangia”, la camminata gustosa promossa dalla Pro loco, è stata un vero successo di partecipazione e di bontà. Rimandata dal 1° maggio a causa del maltempo a domenica 22 maggio l’iniziativa ha contato, questa volta, sul bellissimo tempo e sulle temperature quasi estive che hanno incentivato la partecipazione. Semplice la formula: una passeggiata su e giù per Tirano con golose stazioni gastronomiche. Menù tipico «Il menù è piaciuto molto e il cibo era abbondante - dice il presidente della Pro loco, Davide Trestini -. Siamo partiti con la colazione a porta Bormina dove abbiamo offerto succhi, yogurt, pane e marmellata. Dunque il percorso, segnalato, ha condotto i visitatori fino a San Rocco dove si è tenuto l’aperitivo con bresaola e segale, con l’accompagnamento di un prosecco. A quel punto i partecipanti hanno affrontato una graduale salita per arrivare alla chiesa di Santa Perpetua, un terrazzo sulla città. Qui abbiamo servito il pranzo a base di polenta, salsiccia e vino di Valtellina». Gradevole il pasto consumato sull’erba di fianco alla chiesetta con panorama sulla cittadina. Quindi i trekker del buon gusto sono scesi per raggiungere piazza Unità d’Italia, nella zona nuova di Tirano, dove si è proseguito con formaggio stagionato giovane e vino Valtellina Superiore per concludere, dalla parte I partecipanti di fronte al campanile della chiesa di santa Perpetua La vista sulla città 1 Il pranzo consumato sull’erba di fianco alla chiesetta 7 Domande Affitto Case e Appartamenti COMO o vicinanze confine svizzero, cercasi un appartamento per coppia di frontalieri referenziati. Tel. 335.5212411. Offerte 12 Impiego BEE BEE Web SA, con sede a Chiasso (CH), ricerca: - caporedattore digitale esperienza CMS Wordpress - grafico web esperienza photoshop e CMS Wordpress - sales account esperienza CMS Wordpress - operatore telemarketing conoscenza lingua tedesca. 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Persino per molti tirane- si, che non l’avevano mai vista all’interno, è stata una scoperta. Fra i partecipanti anche molte persone provenienti da tutta la Valtellina. Quest’anno, per la festa del 1° maggio, avevamo voluto cambiare e devo dire che il riscontro c’è stato. Dunque si tratta sicuramente di un’esperienza da ripetere». nella gestione e programmazione delle manutenzioni impiantistiche. antipasti. Bevande gratis Giugno 39,00/42,00, Luglio 47,00. Agosto 50,00/60,00. Settembre 38,00/41,00. Sconto famiglie. OTM Srl cerca meccanici specializzati su manutenzione di macchine industriali, chiamare solo se veramente capaci Tel. 340.8448035. RINOMATO ristorante sul Lago di Como, zona primo bacino, cerca cuoco capo partita per stagione estiva. Preferibilmente automunito, possibilità di alloggio. Inviare C.V. con foto a: [email protected] RINOMATO ristorante sul Lago di Como, zona primo bacino, cerca cameriere e sommelier con esperienza per inquadramento annuale. 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Anche loro erano stufi di non conoscere il loro futuro. Da Livigno sono stati spostati in una comunità di Prata Camportaccio. Il problema non è l’accoglienza o meno, ma la distanza che Livigno ha per determinati servizi, visto che poi, come è successo in occasione dell’ospitalità degli altri profughi, i costi ricadono sul Comune». Non apre le porte di Livigno neppure Giuseppina Silvestri: «Il buonismo mi disgusta. Il governo deve dare indicazioni. Il problema va affrontato con fermezza e non con pietismo». Lorenzo Zini, candidato consigliere in “Progetto Livigno” di Baby Silvestri, fa parte del gruppo parrocchiale: «Ribadisco che la parrocchia si sta ancora interrogando sulla possibilità di ospitare i profughi, ma non fa scelte per buonismo. Per chi ha frequentato i profughi che erano presenti a Livigno alcuni anni fa, è stata una ricchezza. Cinque profughi che arrivano grazie alla Caritas non devono fare paura a Livigno». Paolo Ghilotti RIMINI Rivazzurra Hotel Tre Grazie *** Tel. 0541.375101. Vicinissimo mare. Camere ogni comfort. Buffet. Cucina casalinga. Speciale Ponte 2 giugno 3 giorni pensione completa compreso bevande Euro 100,00 a persona. ABRUZZO mare, Villarosa Hotel Corallo *** Tel. 0861.714126. Fronte mare, climatizzato, piscina, parcheggio. Spiaggia privata, ombrellone, lettini gratuiti. Scelta menù. Giugno pensione completa a partire da 58,00. Sconti bambini www.hotel coralloabruzzo.it Affitto 20 Località Turistiche RIMINI Residence Mimosa *** 0541.373223. Graziosi appartamenti, 80 metri mare. Parcheggio, cucina attrezzata, aria condizionata, biancheria, wifi. Parco acquatico gratis. 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Tirano 23 LA PROVINCIA MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Confortola in vetta, è il suo nono ottomila Sul Makalu. L’alpinista di Valfurva ha conquistato la cima che gli era sfuggita nel 2014 a causa di problemi ai piedi L’ascesa senza l’impiego dei respiratori e senza l’ausilio degli sherpa. La salita nel giorno del suo 45° compleanno VALFURVA DANIELA GURINI «È stata molto dura, ma ce l’abbiamo fatta»: queste le prime parole pronunciate da Marco Confortola ieri dopo l’ennesima conquista sul tetto del mondo. L’alpinista di Valfurva ieri si è portato a casa il suo nono ottomila assieme all’amico valdostano Marco Camandona che, con la vetta di ieri, ha raggiunto il suo settimo ottomila. Si tratta del Makalu, la quinta montagna più alta della terra, con i suoi 8.462 metri, vetta conquistata il 12 maggio scorso anche da Nives Meroi e Romano Benet. La montagna appartiene alla catena dell’Himalaya ed è localizzata sul confine tra Nepal e Tibet, circa 22 km a est dell’Everest. Con Camandona, già in passato, Confortola ha compiuto rilevanti imprese su tutte la conquista, dieci anni fa, dell’Annapurna, vetta raggiunta il 12 ottobre. Amici di lunga data Foto di Mauro Lanfranchi moma comunicazione_bg Sempre Camandona era con Confortola nel 2014 quando, per problemi ai piedi, il “Selvadek” di Valfurva ha dovuto rinunciare alla vetta a soli 200 metri dall’agognato traguardo. Lo scorso anno, purtroppo, un’altra rinuncia per Confortola, quella della conquista del Dhaulagiri, avventura abbandonata dopo aver raggiunto il campo base a causa del terre- moto che colpì il Nepal. Quest’anno il riscatto, dopo tanti allenamenti e sacrifici. Assieme ai due Marco, ieri sulla cima anche Ferran Latorre, che mette così nello zaino il suo dodicesimo 8000, i bulgari Skatov e Petrov, che avevano raggiunto lo scorso 30 aprile la vetta dell’Annapurna ed altri otto alpinisti. Partiti domenica, giorno del quarantacinquesimo compleanno di Confortola dal campo 2 (i due alpinisti avevano installato solo due campi), i compagni di avventura sono arrivati in vetta attorno alle 14 di ieri. Poco prima, per Confortola, un compleanno speciale a quota 7500 metri con Camandona che gli canticchiava tanti auguri. Non è stato per niente facile raggiungere quell’altitudine: 1 Ha festeggiato in quota i 45 anni, gran parte spesi a scalare 1 La difficoltà maggiore è stata la neve alta incontrata durante la salita numerosi gli alpinisti che, nei giorni scorsi, ci avevano rinunciato dato il forte vento. Ma i “due Marco” non si sono arresi e, nonostante il vento forte ed il freddo pungente, domenica hanno raggiunto Ferran La Torre che era partito un giorno prima rispetto a loro, per poi pianificare assieme la strategia da adottare. Diversi i cambi di programma, adeguati alle mutevoli condizioni meteorologiche e alle 21 di domenica sera (le 17 in Italia), è partito l’attacco alla cima. Una vetta raggiunta senza l’ausilio di ossigeno supplementare e senza l’utilizzo di portatori di alta quota: «È stata molto dura - questo il primo commento del “Selvadek” di Valfurva - ci siamo alternati a battere la pista su neve alta ed è stato veramente faticoso! Ma sono molto molto felice». Al campo base prima dell’attacco alla vetta La notizia su Facebook Una conquista con vicino sempre un grande amico di Confortola, Marco Simoncelli che di fatto è arrivato in vetta assieme a lui. Per Confortola nel cuore c’è sempre il 58 del suo amico Sic riprodotto sulla pettorina proprio vicino al cuore. Da “sei un mito” a “grandissimi”, “siete fantastici”, “fenomeni” e “superagazzi”: questi alcuni dei primi commenti a caldo registrati ieri sul profilo Facebook dell’alpinista che ha raggiunto quota 38.841 like. Confortola e Marco Camandona Marco Confortola OROBIE DI MAGGIO. A TU PER TU CON LA CIMA FONTANA. Orobie ha sempre qualcosa in più. Uno sguardo attento sul nostro territorio, il racconto delle persone che lo amano, i loro progetti più segreti. Schede dettagliate dedicate a itinerari di grande fascino, la scoperta delle nuove discipline sportive, e tutto quanto fa outdoor. ABBONAMENTI Annuale carta: € 49,00 Annuale digitale: € 39,99 Copia digitale: € 4,99 disponibile su Google play e Apple Store Edizioni Oros Viale Papa Giovanni XXIII, 124 24121 Bergamo tel. 035 358 899 fax 035 386 275 [email protected] www.orobie.it A TU PER TU CON LA MERAVIGLIA. LA PROVINCIA 24 MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Morbegno e Bassa Valle «La mia lista per Promor ha dato fastidio» Le intimidazioni. Minacce sui muri e una testa di capra in giardino: le ipotesi dell’ex industriale Giulio Martinelli «Tutte nei pressi del museo dove si sarebbe svolta l’assemblea, le scritte: chi le ha fatte voleva che si vedessero» MORBEGNO SABRINA GHELFI «Sono sempre più convinto che fra le minacce ricevute e la mia candidatura nel consiglio di Promor ci sia un legame. Le forze dell’ordine stanno indagando e a loro spetterà ovviamente verificare i sospetti che non sono solamente i miei, mi auguro si trovi il colpevole e si metta fine a questa brutta situazione che ha colpito me e ferito la mia famiglia». Ieri per Giulio Martinelli, ex industriale preso di mira con scritte minatorie e una testa di capra trovata nel cortile di casa, è stata una giornata più tranquilla rispetto al fine settimana appena trascorso. Almeno sotto il profilo degli eventi esterni. «Quello che è successo non è certo piacevole, è logico che ci si pensa su ogni giorno - dice Martinelli -, ma prima di tutto voglio sia fatta chiarezza. Ho contatti continui con gli inqui- 12 1 Abbiamo aperto un vaso di Pandora sconvolgendo il cliché delle nomine renti e attendo l’esito delle indagini. In questi giorni si è parlato e sparlato di tutto quello che è successo, tirando in ballo anche miei presunti fatti personali. Chiacchiere che non reggono e non hanno senso. Lasciando fare ai carabinieri il proprio lavoro, le mie ipotesi non si allontanano da quelle iniziali: il giorno in cui ho rinvenuto la testa dell’animale, sabato, e quello delle scritte coincidono. Non solo. Le scritte erano sui muri nei pressi del museo dove si sarebbe tenuta, la mattina stessa, l’assemblea di Promor. Insomma sono state messe proprio lì nei dintorni per farle vedere in quell’occasione». Lista alternativa L’ombra gettata da Martinelli si riferisce al legame con l’assemblea di sabato mattina della fondazione Promor al museo civico dove si è proceduto al rinnovo del consiglio e dove l’ex industriale ha proposto una lista alternativa a quella del cda uscente (che per consuetudine viene rieletta senza scossoni). Un fuori programma che ha tenuto banco nell’assemblea al museo, alzando un polverone. E gli episodi di natura minatoria sono stati rinvenuti la medesima mattina. «Ovviamente si sapeva della nostra candidatura e a qualcuno deve avere dato molto fastidio - conclude - abbiamo aperto un vaso di Pandora sconvolgendo il cliché delle nomine, situazione che pare non abbia provocato solamente discussioni». Sdegno e solidarietà Molti gli attestati di condanna dei gesti e di vicinanza espressa a Martinelli da parte di autorità e membri di Promor (per prima quella del presidente uscente Roberto Bordoni). Tutti hanno ritenuto deprecabili le scritte comparse sulla chiesetta di San Rocco che si trova sull’omonima via e sopra il palazzetto dello sport («Martinelli sei un pezzo di...») e quelle sulla parete di una palazzina poco distante dalla piscina e dai giardini di via Cortivacci e quindi dal museo (“Martinelli Giulio sei un uomo morto”). Condannato dall’opinione pubblica anche il ritrovamento della testa mozzata e scuoiata di una capra nel cortile della casa del proprietario dell’ex storica metallurgica morbegnese (la fabbrica chiusa nel 1993 dove oggi sorge il complesso Quadrio- Tirelli) ed ex presidente per un ventennio della fondazione Mattei. Giulio Martinelli Minacce pesanti e inequivocabili: le indagini sono in corso Poesia di Giulio Spini per sempre in classe L’omaggio a Sostila Scritta nel 1979 e dedicata al piccolo borgo: la famiglia dell’intellettuale ha voluto farne dono alla scuola Sostila ricorda Giulio Spini. Domenica scorsa l’amministrazione comunale di Forcola, insieme alle associazioni del paese, si è data appuntamento a Sostila insieme alla famiglia di Giulio Spini, «grande personaggio di cultura del nostro territorio molto legato a Sostila», dice Ivo Libera, dall’associazione culturale Amici della val Fabiolo. Per l’occasione i figli del noto storico morbegnese hanno donato alla scuola di Sostila una poesia scritta da loro padre nel dicembre 1979 e dedicata proprio al piccolo borgo della Val Fabiolo. Il testo incorniciato dello scritto è stato appeso all’interno di una piccola aula dell’istituto dove il sindaco di Forcola, Tiziano Bertolini, ha voluto ricordare la figura di Spini che «ha dato una grande impronta di Il testo di “Sostila nella neve” incorniciato e appeso nell’aula cultura al nostro comune come insegnante e anche per il suo forte legame con questo piccolo borgo». Spini è stato insegnante elementare dal 1941 al 1958, quindi direttore didattico. Lo si ricorda per il suo valore di storico, educatore, intellettuale i cui maestri politici sono stati Giuseppe Dossetti, Giuseppe Lazzati, Ezio Vanoni e quella triade di intellettuali morbegnesi – Sergio Paronetto, Pasquale Saraceno e lo stesso Vanoni – principali autori della piattaforma programmatica dei cattolici del dopoguerra nota come “Codice di Camaldoli”. S. Ghe. Le scritte sulla chiesetta MORBEGNO Rassegna di cori e premio Avis Aido Appuntamento il prossimo 28 maggio alle 21 all'auditorium S. Antonio di Morbegno. In questa occasione si terrà la nona rassegna di canto corale con la partecipazione del coro Novum cantucum di Tirano; il Coro Core alpino di Chiavenna e il coro Doppiavi di Valtellina e Valposchiavo. Durate la serata verrà conferito il premio Avis Aido “Sandra Caligari” assegnato per meriti in campo sociale .L'ingresso è libero. S.GHE. CINO Contributi per chi conferisce il latte ad AlpiBitto Albaredo Il Comune in un’ottica di sostegno dell’attività zootecnica locale ha scelto di confermare il fondo Sostegno rinnovato da parte dell’amministrazione comunale di Albaredo alle aziende agricole del paese che conferiscono il latte alla latteria locale. Il Comune ha scelto di confermare il fondo erogato alle aziende zootecniche con l’intento di «sostenere la preziosa e instancabile attività agricola montana di Albaredo» e ha valutato positivamente i risultati del settore agricolo decidendo di riproporre il contributo che è rapportato al volume di latte consegnato al caseificio AlpiBitto, pari a 28.548 chilogrammi, con un incremento di oltre il 4% rispetto all’esercizio precedente. La giunta comunale ha stabilito di riconoscere circa 1.250 euro che saranno liquidati al gestore della latteria e di seguito ripartito tra le piccole aziende agricole inferiori, ciascuna, a 5 vacche da latte in base al latte effettivamente prodotto e conferito. Il caseificio AlpiBitto, rea- lizzato dal Comune nel complesso in cui sono inseriti anche il panificio, un ristorante e il tele centro Alps Word, è stato inaugurato nel 2006 per raccogliere il latte delle due aziende maggiori e dei numerosi piccoli allevatori del paese. In occasione di Expo 2015, la giunta di Albaredo ha portato avanti un progetto per la realizzazione di un punto degustazione per arricchire la proposta del suo caseificio che ha tra i suoi obiettivi anche quello di conservare le tradizioni, valorizzando le produzioni tipiche. Sempre più latte “del posto” conferito alla latteria di Albaredo A. Acq. Verso il sabato di Vininfesta Si apre alle 9, 30 del 28 maggio nel polifunzionale di Cino Vininfesta, la manifestazione dedicata ai vini della Costiera dei Cech . La mattinata sarà dedicata al convegno, a cura della Fondazione Fojanini . Seguiranno le esperienze a confronto, locale, italiana e straniera, portate da Davide Tarca della cooperativa Terrazze dei Cech di Mello, da Walter Webber della cantina di Aldeno, in provincia di Trento e da un viticoltore della Savoia francese. La premiazione dei vini in concorso è alle 12. Al termine della premiazione il pranzo. S.GHE. LA PROVINCIA Morbegno e bassa valle 25 MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Turismo e “Porte” «Melloblocco opportunità» «Morbegno ritorni La difesa di Legambiente sui propri passi» matizzano la polemica «del tutto fuori luogo, con toni deNo del circolo Pd cisamente esagerati» che si è alla creazione da parte susseguita in queste settimadel Comune di un consorzio ne fra Comune e Porte di Valparallelo all’esistente tellina, ma contano su un cambio di scena. «Morbegno torni sui «Crediamo che ci siano luosuoi passi sul consorzio Porte ghi e tempi adeguati per risoldi Valtellina». L’appello arriva vere i problemi: ribaltare il tadal direttivo del circolo Pd volo e sedersi da soli in dispar“Giulio Spini” di Morbegno ed te non è certo uno di questi è rivolto alla giunta guidata dicono infatti dal circolo Pd -. dal sindaco Andrea Ruggeri, Porte di Valtellina è chiamato che ha deciso di creare un con- a un compito importante e sorzio parallelo a quello esi- centrale per tutta la Bassa Valstente - Porte di le, in un settore coValtellina - per ocme quello dell’ofcuparsi della proferta turistica e mozione e gestione culturale che negli turistico culturale ultimi anni ha vidella sola città . sto degli imporUna scelta che tanti aumenti in lascia «allibiti» i termini di numeri portavoce del cire indotto. Inoltre, colo cittadino perproprio in questi ché «spezza in momesi ha avviato un do pericoloso una Andrea Ruggeri interessante percooperazione che, sindaco di Morbegno corso di rinnovaseppur con alcune mento e ridefiniproblematicità, i Comuni del zione organizzativa, in cui tutmandamento stavano portan- ti i soggetti interessati possodo avanti sui temi turistici e no aver modo di contribuire culturali». per migliorare l’azione del A preoccupare è anche un consorzio. C’è un solo modo successivo «disimpegno dal per vincere la sfida della moConsorzio mandamentale, vi- dernità e superare le limitasto che nelle ipotesi prospet- tezze di ognuno: cooperare e tate il nuovo ente si occupe- mettere insieme le forze». E si rebbe di auditorium, polo fie- conclude quindi con il desideristico e Cantine. Il settore tu- rio di vedere ricomposto il ristico – dicono dal Giulio Spi- rapporto fra le parti. «Il nostro ni - era uno dei pochi servizi auspicio è che Morbegno, angestito in maniera collegiale che grazie a una mediazione e dai Comuni del mandamento. al dialogo con gli altri sindaci La creazione di un nuovo con- del mandamento, torni sui sorzio va nella direzione op- suoi passi e si rimetta al lavoro posta e crea un’ulteriore frat- per essere davvero capofila e tura tra il Comune di Morbe- punto di riferimento dei Cogno e gli altri centri della Bas- muni della Bassa Valle, senza sa Valle, marginalizzando an- chiudersi in una sorta di forticora di più quello che dovreb- no autarchico che non porta be invece essere il polo di at- da nessuna parte. E in un contrazione e progettazione con- testo serio la Comunità mondivisa dei servizi del territo- tana dovrebbe essere il luogo rio». dove trovare una quadra». I portavoce del partito stig- S. Ghe. L’appello Dopo le critiche. L’associazione ambientalista replica al sindaco Iobizzi «Criticità logistiche da superare, ma la bontà dell’evento non si discute» VALMASINO DANILO ROCCA Melloblocco, esiti numerici trionfali per l’edizione 2016, la piena soddisfazione dell’organizzazione, degli operatori ricettivi locali, che da anni tengono sulle spalle l’evento. Poi però a manifestazione che si stava chiudendo anche, inaspettate, tante critiche. “Anarchia e spinelli” Critiche che erano mancate nelle passate edizioni, quando Melloblocco si abbinava a perturbazioni meteo insistenti, e certo richiamava anche un po’ meno gente. Si è detto che c’era “anarchia” specie sui parcheggi e con l’anarchia erano arrivati anche gli “spinelli”. Dopo le critiche e una prima presa di posizione a difesa da parte degli operatori, ieri ha fatto sentire la propria voce anche Legambiente. La nota associazione verde, che organizza a sua volta in autunno un meeting di arrampicata sui massi in Val Masino, si schiera compatta con il raduno. Definito: «Un’opportunità per la valle, progetto bello, di aggregazione sportiva, da valorizzare e sostenere con piani organizzativi, e non da condannare». Nella presa di posizione trova replica soprattutto il malumore espresso a fine Melloblocco dal sindaco di Valmasino Domenico Iobizzi. «Legambiente – è stato affermato – è esterrefatta dalle critiche avanzate dal sindaco di Valmasino nei confronti della XIII edizione di Melloblocco. Le dichiarazioni del primo cittadino – si prosegue – appaiono retrograde e incapaci di cogliere le opportunità di sviluppo che un evento come questo può portare alla val- Parking e camping selvaggi durante il Melloblocco hanno fatto discutere, ma Legambiente difende l’evento le». 12 1 Progetto bello, da valorizzare e sostenere con piani organizzativi e non da condannare 12 1 Parcheggi prima di entrare in paese, sistema di navette e aree campeggio potenziate «Posizioni conservatrici» «Ancora una volta – si precisa – ci scontriamo con posizioni conservatrici che mettono la montagna al palo, da parte di un’amministrazione che si dimostra non in grado di valorizzare una manifestazione che apre a prospettive di promozione internazionali. Melloblocco rappresenta un’iniziativa organizzata da ragazzi che hanno fortemente voluto portare nella valle nella quale vivono, un bel progetto di accoglienza giovanile e di aggregazione legata ai valori dello sport. Una novità anche turistica che, giunta alla tredicesima edizione con numeri in crescita, ben dimostra l’entusiasmo con cui viene accolta». Tagliare piante e rami pericolosi C’è tempo fino a metà giugno Cercino Scaduto questo termine, interverrà il Comune addebitando ai proprietari il costo dei lavori Salvaguardia della circolazione stradale ma anche di decoro e salute pubblica sono gli obiettivi del provvedimento emesso dall’amministrazione comunale di Cercino che ordina ai cittadini la regolare manutenzione dei terreni. Il sindaco sottolinea «la necessità di garantire la regolare visibilità e viabilità delle strade comunali per evitare pericoli derivanti dalla caduta di rami e alberi secchi e dalla limitazione della visibilità causata da siepi e ramaglie» e ricorda che «in caso di incidenti dovuti ad incuria del fronte No al verde che sborda in strada strada, possono esservi responsabilità civili e penali per i proprietari di alberi pericolosi che dovessero cadere sulla sede stradale, siepi e piante invadenti e rami che si protendono sul suolo pubblico». Per questi motivi viene ordinato a tutti i proprietari confinanti con le strade comunali di Cercino di rimuovere qualsiasi ostacolo abbattendo piante pericolose e tagliando rami che si protendono oltre il confine stradale. Gli interventi dovranno essere eseguiti entro la metà del mese di giugno. Scaduto questo termine sarà l’amministrazione a provvedere in casi di particolare pericolosità ad effettuare gli interventi che saranno poi addebitati ai proprietari. Trascorso il termine dell’ordinanza, il Comune interverrà inoltre senza ulteriore avviso all’applicazione delle sanzioni amministrative previste dal codice della strada. A. Acq. «Seppur le criticità logistiche esistano – si dice poi – riteniamo sia compito dell’amministrazione locale provvedere a piani organizzativi, anche coordinati con la Provincia qualora siano troppo onerosi per il Comune, per far sì che la manifestazione possa svolgersi in maniera regolata. Prevedendo parcheggi prima dell’ingresso del paese, con un sistema di navette efficace e aree campeggio potenziate. Servizi che, a nostro avviso, aiuterebbero a rendere l’evento ordinato e sostenibile e porterebbero ulteriore indotto alla comunità. Sottolineando come aggregazione, convivialità, festa, sport a contatto con la natura, condivisione, vita all’aria aperta siano i veri valori promossi da Melloblocco». LA PROVINCIA 26 MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Valchiavenna «Us Chiavennese, il sintetico è un sogno da 400mila euro» Chiavenna. Il Comune: «Non abbiamo tutti quei soldi Ma faremo in modo che si possano reperire i fondi» Il campo è necessario per gli allenamenti settimanali CHIAVENNA STEFANO BARBUSCA Gli azzurri di mister Gibo Del Nero sono arrivati a sfiorare il sogno promozione dalla Seconda alla Prima categoria. Non è finita come si sperava e ci si riproverà da settembre, perché la “Prima” è un obiettivo da Chiavennese. Ma ora c’è un altro traguardo da raggiungere: trasformare il vecchio campo da calcio a undici utilizzato per gli allenamenti in un moderno sintetico. Ci vogliono 400mila euro e il Comune al momento non ce li ha. Ma la giunta assicura che farà tutto il possibile per tro- 1 I buoni risultati della stagione hanno riportato d’attualità l’argomento varli. Non si tratta di una richiesta formulata con insistenza, visto che le società sportive sono a conoscenza dei tempi di vacche magre che caratterizzano i bilanci degli enti locali. Ma alla fine della stagione agonistica questo desiderio viene espresso con chiarezza dalla dirigenza dell’Unione sportiva. Il sogno nel cassetto «Poterci allenare su un campo sintetico vorrebbe dire realizzare un sogno - dice Manuel Panzeri dalla dirigenza del team chiavennasco -. In provincia di Sondrio ci sono alcuni esempi di questo tipo e il bilancio, per le squadre che possono godere di queste strutture, è sempre molto positivo». Nella stagione invernale, in particolare, con la pioggia e la neve tutto si complica in occasione degli allenamenti. Non bisogna dimenticare che, proprio l’anno scorso, sono termi- nati i lavori di ampliamento e riqualificazione degli spogliatoi dello stadio. Una struttura utilizzata e gestita da due società – Us Chiavennese e Gruppo podistico Valchiavenna – con uno spirito di collaborazione reciproca. «Grazie a questa situazione c’è la possibilità di fare disputare ai nostri ragazzi e a quelli dell’Ac Mese più partite nello stesso pomeriggio, questa disponibilità è preziosa per le singole società e agevola il confronto e la collaborazione». Ma un tappeto verde da usare in settimana sarebbe un altro risultato importantissimo. La risposta del Comune Il Comune lo dice chiaramente: per il momento di soldi in cassa non ce ne sono. «E purtroppo di questi tempi non è facile trovarli - premette il vicesindaco Davide Trussoni -. Ma un progetto preliminare c’è già, a dimostrazione di co- Il campo di allenamento dell’Us Chiavennese me sia ritenuta importante questa richiesta. Per un tappeto sintetico su un campo delle dimensioni di quello usato per gli allenamenti servono 400mila euro». Una cifra decisamente elevata. «Ma questo non determina il venire meno dell’attenzione da parte nostra, visto che la domanda arriva da una società che stimiamo.Conosciamo bene il valore dei risultati sportivi ed educativi di quest’associazione sportiva, che tra le altre cose è molto importante anche a livello di numero di atleti coinvolti e ha saputo ricreare uno straordinario entusiasmo in città. Quindi valuteremo tutte le strade possibili per reperire questi fondi». In dettaglio «Grande attenzione per il vivaio» I tesserati sono 212, ma la passione della città per l’azzurro dell’«Uesse» va al di là dei numeri. Questo legame si è consolidato nell’arco dell’intera stagione. La società presieduta da Simone Sciuchetti, con il supporto dei due vice Massimiliano Scordamaglia e Tito Tognoni, del segretario Andrea Pighetti ha trovato la formula migliore per riportare il pallone al centro della città. «L’aspetto più significativo per noi è il coinvolgimento di ex-atleti nel ruolo di tecnici e dirigenti - spiega Manuel Panzeri -. L’attaccamento alla maglia, all’azzurro che si è portato sui campi della provincia di Sondrio e del resto della Lombardia per tanti anni, è senza dubbio un valore aggiunto. Abbiamo scelto di dedicare la massima attenzione al vivaio sia per offrire un’adeguata crescita calcistica e personale ai giovani, sia per garantire un futuro alla Prima squadra. Tra gli aspetti che vogliamo sottolineare c’è anche la collaborazione con gli amici dell’Ac Mese e più in generale con le altre società della provincia». S. BAR. Frane, monitoraggio hi-tech Al parco un albero dei valori Il radar per rilevare i cedimenti in ricordo di Loretta Ceni Chiavenna Verceia Convegno sull’impiego della tecnologia per tenere sotto controllo i movimenti delle montagne Festa di Primavera nel parco dedicato alla giovane uccisa nel 2001 Le frane della Valchiavenna sono monitorate con strumenti e sistemi di altissimo livello. Questo il responso del convegno tenutosi nei giorni scorsi a Chiavenna. Cento professionisti hanno partecipato durante il fine settimana al convegno “Metodi di rilievo di pareti rocciose per il monitoraggio e la progettazione di interventi” organizzato da Associazione georisorse e ambiente Geam, Ordine degli Ingegneri e dei Geologi della Lombardia e Università degli Studi di Milano dal titolo. Durante la giornata di sabato una quarantina di tecnici ha partecipato all’illustrazione sul campo delle due reti di monitoraggio geologico, con trasmissione dati in tempo reale, che il Centro Monitoraggio Geologico di Arpa ha progettato ed installato a controllo della frana di Val Genasca e della parete rocciosa di Gallivaggio. Il responsabile Luca Dei Cas ha illustrato le innovative metodologie come scansione to- L’albero dei valori in ricordo di Loretta Ceni. Il momento clou della Festa Primavera in Gioco tenutasi domenica nel parco inaugurato nel 2013 e dedicato alla giovane di Verceia barbaramente uccisa quindici anni fa è stato sicuramente quello dell’inaugurazione della quercia alla quale sono stati appesi venti fogli raffiguranti i valori. La foglia più grande è stata dedicata alla vita. Un piccolo esemplare che crescerà assumendo un forte valore simbolico. Presentato poi il lavoro del Consiglio Comunale dei Ragazzi intitolato ”Un grande passo per un piccolo paese: Vivi Verceia Pulita”. Giochi, gonfiabili, dolci e truccabimbi e l’apericena, con degustazione di piatti preparati dai volontari, dedicato ai più grandi hanno completato la giornata. Molto partecipata anche grazie al sole e alle temperature quasi La strada per Starleggia chiusa nel 2013 per una frana ARCHIVIO pografica in tempo reale, colonna inclinometrica multiparametrica, radar da terra, con cui Arpa tiene sotto controllo le due aree in dissesto, ricevendo largo consenso da parte dei colleghi partecipanti. La strumentazione utilizzata, che fornisce dati in tempo reale, è considerata il top del settore. La valle, insomma, può dormire sonni, relativamente, tranquilli. Sul convegno è intervenuto anche il presidente della Comunità Montana Cinzia Capelli: «Il tema tratto è stato importantissimo per le nostre zone e di strettissima attualità. Confidiamo che gli enti supe- riori riservino al territorio di montagna la concreta attenzione che merita in termini di regolamentazione e di risorse economiche dedicate. Per conto suo la Comunità Montana Valchiavenna contribuisce con risorse di bilancio ed ha attivato la convenzione per il servizio associato di difesa suolo legata al progetto Manumont approvata a fine 2015 e condivisa da tutti i comuni del mandamento. Nella prossima assemblea di Cm di venerdì all’ordine del giorno è prevista l’approvazione del piano di emergenza intercomunale». D. Pra. La festa di Primavera con l’albero dei valori 1 Giochi gonfiabili, dolci, truccabimbi e degustazione dei piatti preparati dai volontari estive: «La giornata - ha commentato il sindaco Flavio Oregioni - non ha previsto alcun accompagnamento musicale, poiché non c’è “musica” più soave delle risate dei bambini che si divertono in gioco». «Voglio aggiungere i miei ringraziamenti alla famiglia di Loretta - ha concluso il primo cittadino - per la grande forza e dignità che ha sempre dimostrato, e a tutti i volontari che hanno organizzato egregiamente, e in pochi giorni, una festa assai gradita». D. Pra. 33 LA PROVINCIA MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 CulturaeSpettacoli MASSIMARIOMINIMO FEDERICO RONCORONI Parlare d'amore fa bene all'amore Il miglior tonico esistente è l’amore Jorge Amado [email protected] Tel. 031 582311 Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti [email protected], Pietro Berra [email protected], Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna [email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta [email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara Baldini (Sondrio)[email protected] Segno e colore, la memoria del visibile La mostra. Il m.a.x. museo di Chiasso celebra la carriera di Simonetta Ferrante con una grande antologica Oltre duecento opere, una produzione dove la grafica dialoga con la storia dell’arte, la poesia, la musica tari per marchi che hanno scritto la storia dell’industria tra i quali Supermercati Esselunga, 3M-Minnesota e Rizzoli. Dalla metà degli anni Settanta, inoltre, Simonetta Ferrante amplia il raggio di sperimentazione, avvicinandosi ad acquerelli, incisioni, collage, cartelle grafiche, libri d’artista. GIULIO MASPERI Il segno e il colore declinati in progetti eterogenei, che negli anni toccano la grafica pubblicitaria e l’editoria, la pittura e la scultura con una costante esigenza di comunicare e insieme sperimentare. Il m.a.x. museo di Chiasso celebra la carriera di Simonetta Ferrante con la prima antologica mai dedicata all’artista nata a Milano nel 1930. S’intitola “La memoria del visibile: segno, colore, ritmo e calligrafie” e rimarrà aperta fino al 25 settembre. Il senso del divenire Un lungo viaggio Un corpus di oltre 200 opere è il supporto tangibile di un viaggio lungo oltre sessant’anni, che parte con il periodo della formazione e continua fino al 2016. Curata da Claudio Cerritelli, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Brera, e dalla direttrice del m.a.x. Nicoletta Ossanna Cavadini, la mostra consolida la tradizione del museo svizzero che negli ultimi anni ha inaugurato, in primavera, una grande esposizione di grafica contemporanea. Il percorso espositivo realizza al meglio l’intento di documentare, muovendosi sul duplice binario cronologico e tematico, la ricca, poliedrica, eppure costantemente armonica produzione di Simonetta Ferrante. Passeggiando per la mostra il visitatore coglie appieno la ricchezza di una produzione dove la grafica dialoga con la storia dell’arte, la poesia, la musica, sia del passato, sia della contemporaneità. Dal piano interrato (che ospita diversi manufatti grafici, disegni, carboncini, gessi) nel quale si affronta la formazione alla Central School of Arts and Un’opera di Simonetta Ferrante in mostra al m.a.x. museo di Chiasso Crafts di Londra (dove Ferrante si diploma in Graphic Design, Pittura e Designo nel 1958); al primo piano, dove tre sale accolgono lavori di graphic design, manifesti, locandine, inviti, bozzetti (con una sezione interamente dedicata a Giovanna Graf, grafica e illustratrice svizzera scomparsa nel 2012 che condivise lo studio con Ferrante), fino ai libri d’artista, le incisioni, le sculture, i dipinti a olio, i monotipi, i collage, le tecniche miste, le installazioni, e gli acquerelli. La vita di Simonetta Ferrante è profondamente ancorata alla città di Milano. Qui studia al Liceo Artistico, si diploma in pianoforte al Conservatorio “Verdi”, inizia l’apprendistato negli studi di Max Huber (creatore del logotipo de La Rinascente, di cui il nonno della Ferrante fu il primo direttore generale), e quindi di Pier Giacomo Castiglioni. La scheda Tante le attività di contorno alla mostra “Simonetta Ferrante. La memoria del visibile: segno, colo- re, ritmo e calligrafie” (m.a.x. museo, Chiasso, via Dante Alighieri 6; fino al 25 settembre, martedìdomenica 10-12 e 14-18, con chiusura estiva 1-22 agosto; intero 10 euro, ridotto 5, gratis under 7). Dall’iniziativa “Mamme e bebé al museo” (4 giugno, ore 10.30, visita guidata a misura di passeggini e neonati); alle conferenze pubbliche (Cerritelli il 7 giugno alle 20.30 al Cinema Teatro di Chiasso, Ferrante il 22 giugno alle 18 al Museo del Novecento di Milano); ai workshop di calligrafia tenuti da Gabriela Carbognani Hess il 3 settembre al m.a.x.); ai laboratori didattici . Info e prenotazioni: +41.916950888 e sul sito centroculturalechiasso.ch. G. MAS. “Jo va a nanna” scrittura del romanzo – spiega Dell’Acqua sorridendo – è stato il disastro di Fukushima. Partendo da lì, il libro prova ad affrontare altri temi importanti, spesso legati alla cronaca e all’attualità, e prova a farlo in modo ironico e sorprendente». Lo stile, a tratti volutamente sconclusionato e privo di sequenzialità logica, rimanda alla dimensione del sogno, lasciando il lettore con una sensazione simile a quella che si prova al risveglio: un insieme di immagini confuse nella mente a cui risulta spesso difficile dare un senso. «Certamente – continua – qua e là ci sono echi letterari, che il lettore potrà divertirsi a rintracciare, ma la tipologia della narrazione non è basata su un Progetto in “proprio” Dopo il periodo londinese citato, l’artista rientra a Milano a fine anni Cinquanta, entra in relazione con i principali artisti, fotografi e designer attivi nel capoluogo lombardo, e lavora con Bob Noorda prima, Bruno Munari poi. È ancora Milano (dal 1971) a ospitare il progetto in “proprio” di Ferrante, che apre uno studio con Graf, e si dedica alla comunicazione pubblicitaria, ideando campagne e supporti pubblici- Simonetta Ferrante Una mostra, conferenze e laboratori La cronaca e l’attualità attraverso gli occhi di Jo Il libro “Come se niente fosse” è l’ultimo lavoro di Pietro Dell’acqua matematico e scrittore È un susseguirsi vorticoso di eventi che vede come protagonista Jo, un moderno Alice nel Paese delle meraviglia, l’ultimo libro di Pietro Dell’Acqua. Dell’Acqua, comasco classe 1984, è un matematico con pas- sione letteraria: ancor prima di conseguire la Laurea in matematica e un dottorato in matematica computazionale aveva già pubblicato il romanzo “Come se niente fosse” (2006) e la raccolta di racconti “Zeropuntozero” (2008). Esce in questi giorni “Jo va a nanna” (Mincione Edizioni, 13 euro) un racconto che si presenta a tratti come un lungo flusso di coscienza, dove le azioni del protagonista sono sospese tra sogno e realtà, confini che all’interno del romanzo non paiono così netti. Nella prima parte del libro viviamo le avventure di Jo: in un’atmosfera onirica si avvicendano in modo disordinato eventi più o meno leciti a cui il protagonista va incontro. Nella seconda parte, accanto a Jo si inserisce Hanna, la nonna, un personaggio positivo che tenta di placare l’animo irrequieto del nipote senza però riuscirci. «L’impulso da cui è partita la «Emerge dall’allestimento il senso del laboratorio creativo e del fervore che anima il pensiero di un’arte mutevole, capace di percorrere più livelli di esecuzione tecnica, e di restituire il senso del divenire, che è la vera forza d’urto di queste immagini da metà anni ‘50 a oggi, e ci fa interrogare ancora sul senso del segno e del colore» spiega il curatore Cerritelli. Simonetta Ferrante «Conserva e ripropone la validità dell’atto manuale come lato fondante di ogni pensiero creativo, un’arte concreta, legata al fare, ma che ci conduce anche alla visionarietà, facendoci accedere a un piano di non conosciuto – continua Cerritelli -. Vi sono le radici storiche, gli artisti come Afro o Novelli a cui ha guardato, e la capacità che Simonetta ha di dialogare con i suoi contemporanei. Per non parlare delle sue suggestioni musicali e della poesia, come quella della Merini. Un’arte sinestetica, che congiunge il visivo all’olfattivo al senso del tatto, per il modo di usare i materiali, come insegnava il suo maestro Munari». Stupefacente la forza espressiva di tante opere esposte al museo di Chiasso. Dai grandi dipinti ai più minuti oggetti della comunicazione pubblicitaria, che, pur datati, sembrano al passo con le moderne tendenze. genere o su un libro in particolare». Anche la scrittura è irriverente, giocando col lessico e la punteggiatura, elementi che l’autore usa per destabilizzare il lettore, quasi a volerlo provocare: «Più che la volontà di provocare c’è la volontà di pungolare il lettore, lanciando degli spunti e delle suggestioni che stimolino la sua immaginazione e la sua riflessione». L’idea di chi scrive è quindi un’azione attiva, «la “macchina narrativa” per sua natura genera interrogativi e interpretazioni», dice Dell’Acqua. «Non è però un mio obiettivo diffondere un messaggio. Ci sono già abbastanza “profeti” al mondo che fanno già abbastanza danni». Marco Cambiaghi 34 Spettacoli LA PROVINCIA MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 Passerini e Cappello da standing ovation Borse di studio ed esibizioni di fine anno all’auditorium Tirano Appuntamento domani sera Luci sugli allievi della sede abduana della Civica Scuola di Musica della provincia Amici della Musica. Domenica sera al Teatro Sociale finale di stagione con sorpresa: cittadinanza onoraria ai “pilastri” Dagasso e Spagnoli SONDRIO SARA BALDINI Inizio con sorpresa per il gran finale della 53a stagione degli Amici della Musica di Sondalo, la prima nella storia dell’associazione nella cornice del Teatro Sociale di Sondrio. Prima che le luci si accendessero sullo strepitoso concertoomaggio a George Gershwin che ha visto sul palco l’orchestra Antonio Vivaldi diretta da un Maestro Lorenzo Passerini in assoluto stato di grazia e la “tecnica trascendentale” unita all’arte interpretativa a dir poco sbalordente di Roberto Cappello, la scena è stata dei “padroni di casa”, l’assessore alla Cultura del Comune Marina Cotelli e il sindaco Alcide Molteni. Con loro Sergio Dagasso e Roberto Spagnoli, rispettivamente storici presidente e segre- tario degli Amici. Nella sera degli arrivederci, Cotelli ha ricordato con gratitudine il momento in cui, lo scorso anno, dinnanzi alla sempre più imminente riapertura del Teatro Sociale i due “pilastri” fecero “la scelta delle scelte”: trasferirsi, nel vero senso del termine, da Sondalo a Sondrio.Una decisione-rivoluzione, come avrebbe reagito lo zoccolo duro degli abbonati, ad esempio? «Più che stupita, chiesi se fossero davvero convinti - ha raccontato Cotelli - e Dagasso mi rispose: “Quando un teatro apre, bisogna che viva, che sia vivo”». Il resto è storia, una splendida, armoniosa storia, con la stagione di grandi concerti e di grandi successi appena conclusa e quella nuova già in fase di definizione. Per la scommessa - vinta - per la vita, appunto, portata in questo Lorenzo Passerini ha dato prova del proprio eccezionale carisma PH PREVISDOMINI PER AMICI DELLA MUSICA L’annuncio del conferimento della cittadinanza onoraria Immenso Roberto Cappello contenitore di bellezza rivolto a gli spettatori di tutta la provincia che è il Teatro Sociale, dunque, ecco l’annuncio: la cittadinanza onoraria a Dagasso e Spagnoli. «È facoltà di un primo cittadi- no poter conferire il titolo a due persone per mandato - ha sottolineato Molteni - io lo sto facendo ora con voi». La cerimonia vera e propria in un consiglio comunale ad hoc il prossimo 24 giugno al quale il sindaco, sotto lo sguardo allarmato dei Vigili del Fuoco, ha invitato tutti i presenti (molti, molti di più di quanti ne possa ospitare la sala consiliare di palazzo Pretorio!). no ripagato il coro con applausi calorosi, sinceri e meritati. Già in apertura di serata, il Pomona College Singers ha dimostrato, con un’attenta esecuzione dell’Ascendit Deus di Giovanni Pierluigi da Palestrina, di conoscere bene la tecnica vocale italiana del Cinquecento. E questo a dimostrazione di come ormai anche i cori d’oltreoceano possono competere alla pari con i nostri cori per quanto riguarda fedeltà alle prassi esecutive della musica vocale antica europea. E questa è una cosa che fino a pochi decenni fa non era così scontata. In particolare, il Pomona College Singers è riuscito a far trasparire, nell’intensa pagina dell’inglese Thomas Tomkins “When David heard that Absalom was slain”, il dolore del re Davide per la morte del figlio, o quello che il compositore Carlo Gesualdo evoca nel suo “O vos omnes”: «Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore». I momenti vocalmente più emozionanti e intensi, il coro li ha però regalati con la musica del Novecento. Qui siamo rimasti letteralmente irretiti da un’interpretazione accurata e davvero emozionante del Magnificat di Arvo Pärt, il compositore estone legato al minimalismo sacro e ideatore di uno stile compositivo chiamato “il tintinnabuli” che lui stesso definisce come il risultato di un certo modo di lavorare: «Lavoro con pochissimi elementi (una voce, due voci), costruisco con i materiali più primitivi (l’accordo perfetto, con una specifica tonalità) e le tre note di un accordo sono come campane... titinnanti». Ebbene, è proprio questa semplicità, questa capacità di creare una sorta di illibatezza sonora semplicemente accostando e sovrapponendo lunghi suoni tenuti, a creare un rapporto immediato e privilegiato con l’ascoltatore, facendo di questa pagina un commovente e affascinante Magnificat. Altrettanto emozionanti si sono rivelate le esecuzioni che il coro ha offerto dell’Ave maris stella dell’argentino Ariel Quintana, dove lo stile antico si fonde perfettamente con moderne sonorità, e del “The Heart’s Reflection” di Daniel Erder, dove i suoni sembrano quasi arrivare da lontano e scaturire da un silenzio ancestrale. A conclusione del concerto due brani appartenenti alla cultura e alla storia americana: il famoso inno sacro “Amazing Grace” e lo spiritual “Way Over in Beulah Land”. Il prossimo degli otto appuntamenti è fissato per martedì 12 luglio a Inverigo, nella parrocchiale di Sant’Ambrogio, con il soprano canadese Emily Klassen e l’organista Luciano Zecca. Sempre s luglio (dal 5 al 10), Harmonia Gentium ha in programma la dodicesima edizione del Festival europeo cori giovanili Giuseppe Zelioli la cui messa cantata conclusiva (domenica 10 luglio ore 11), sarà teletrasmessa da RAI 1. Musica religiosa Aperta la rassegna di Harmonia Gentium Lecco In una Basilica insolitamente vuota il primo concerto Per il debutto il coro Pomona College Singers Nei giorni scorsi un concerto del coro californiano “Pomona College Singers” ha aperto, in una Basilica San Nicolò insolitamente vuota, la ventinovesima edizione della Rassegna internazionale Capolavori di musica religiosa organizzata dall’associazione musicale “Harmonia Gentium”. Peccato, perché il coro diretto da Donna Di Grazia, avrebbe meritato, per accuratezza nelle sonorità e nella dizione, per la capacità di muoversi con competenza attraverso un repertorio che ha spaziato dal Cinquecento ai giorni nostri, per la serietà la gioia e la verve interpretativa con le quali i giovani cantori hanno affrontato ogni brano, per la direzione sicura e “pulita” del maestro Donna, un pubblico delle grandi occasioni. Comunque, i “pochi ma buoni” che in Basilica c’erano, han- Il coro californiano Pomona College Singers R. Zam. Appuntamento di musica e di riconoscimento di un lavoro svolto e di impegno quello in programma, domani sera a Tirano. La Civica Scuola di Musica della provincia di Sondrio, sede di Tirano, in collaborazione con la biblioteca Arcari, la scuola musicale di Poschiavo, gli allievi della sede di Sondrio e la fondazione Pro Valtellina promuove il concerto degli allievi e, in concomitanza, la consegna della borse di studio grazie al contributo della fondazione Pro Valtellina. Il concerto si terrà alle 20,45 all’auditorium Trombini di Tirano e vedrà esibirsi gli studenti delle diverse classi di strumento della sede abduana tenute dagli insegnanti Davide Ambrosini per la chitarra, Luca Cometti per batteria, laboratorio percussioni, musica d’insieme insieme indirizzo moderno, Roberto De Campo per chitarra moderna, laboratorio jazz, musica d’insieme indirizzo moderno, Andrea Garbato per chitarra, Federica Nobili per laboratori di teoria e lettura, Amedeo Orio per pianoforte, laboratori di teoria e lettura, Ombretta Presotto per pianoforte ed Elia Senese per violino. C. Cas. Per il cinema sul lago tornano Alice e Crusoe Bellano-Dervio Prima visione al Nuovo cinema “Casa del popolo” di Bellano: esce domani “Alice attraverso lo specchio”, il nuovissimo sequel Disney di “Alice in wonderland”. Undici le proiezioni, da oggi a sabato alle 21, doppia domenica con il pomeridiano alle 17 e poi ancora l’1, il 2 e 4 giugno in serale e la doppia di domenica 5. Un nuovo mondo ed un complotto contro la “Regina di cuori” nel film di James Bobin con Johnny Depp e Mia Wasikowska nel 150° anniversario della pubblicazione del primo libro sul mondo incantato creato da Lewis Carroll. Alice ritorna a Londra, attraversa uno specchio e si ritrova nel sotto mondo dove incontra nuovamente i suoi amici Bianconiglio, Brucaliffo, Stregatto ed il Cappellaio Magico. Al Paradise di Dervio, invece, sabato alle 21 e domenica alle 17 c’è il film di animazione belga “Robinson Crusoe” di Vincent Kesteloot e Ben Stassen, La vera storia del naufrago raccontata dal pappagallo Venerdì che sull’isola è diventato il suo migliore amico. M. Vas. www. i l gi or no. i t / s ondr i o emai l :r edaz i one. s ondr i o@i l gi or no. net Sondr i o Martedì 24 maggio 2016 Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417 · Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected] La rassegna dei gatti si è svolta a Sondrio ECCO I GATTI PIÙ BELLI GARA DI SOLIDARIETÀ A FAVORE DEL CENTRO VIOLENZA A MORBEGNO DAVANTI AI FIGLI PICCOLI Quanti eventi per salvare Tremenda Accoltella la moglie: arrestato CARENA · All’interno BERGAMINI · All’interno L’«ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE FELINA» SVOLTASI AL PALASCIEGHI DI SONDRIO È STATA UN SUCCESSO: DIFFICILE PER LA GIURIA ASSEGNARE I PREMI BRESESTI · All’interno SEGUI CION LI NESUWWW. I LGI ORNO. I T/ SONDRI O •• II PRIMO PIANO MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 CHIAVENNA IL CONTRIBUTO A TUTTO SPORT L’ATTIVITÀ DI DON GIGI PINI NATA NEL 1999 PER PREVENIRE IL DISAGIO GIOVANILE IN VALLE PARALLELAMENTE SI È SVOLTA LA «NOTTURNA DELLA MERA» RISERVATA A CATEGORIE FIDAL La solidarietà corre in «notturna» Competizione benefica a sostegno del progetto Tremenda XXL di ROBERTO CARENA – CHIAVENNA – SI È SVOLTA sabato sera la 23esima edizione de la «Notturna della Mera» per le strade del centro storico di Chiavenna, manifestazione sportiva regionale, riservata alle categorie Fidal «Assoluti e Master». Contestualmente alla «notturna di sport», c’è stata la «notturna solidale». Prima delle gare, infatti si è tenuta una camminata aperta a tutti che, oltre a per- mettere a grandi e piccini di «misurarsi» sullo stesso percorso degli atleti, ha avuto un aspetto solidale, con le quote di iscrizione, dei circa 200 partecipanti, interamente destinate a Tremenda XXL, il centro di aggregazione giovanile fondato e gestito da don Gigi Pini che, negli ultimi tempi, ha segnalato alcune difficoltà economiche che, se non risolte, rischiano di portare alla chiusura. Un piccolo aiuto economico che, aggiunto a quello derivante da al- tre iniziative o dai contributi personali di molti valchiavennaschi (e non solo), fa crescere la speranza di proseguire un’attività nata nel 1999 e rivolta ai giovani di tutta la provincia, con l’obiettivo, grazie alle numerosi iniziative e attività promosse e organizzate, di prevenire il disagio giovanile. All’arrivo nessuna classifica ufficiale ma, quale premio dell’impegno dimostrato da decine di appassionati, coppe per i primi cinque, maschili e femminili e una INSIEME Alcuni degli atleti alla partenza della competizione che ormai è giunta alla sua 23esima edizione e che si è svolta sabato sera lungo il fiume Mera medaglia per tutti i bambini. AL TERMINE, la prima gara ufficiale dedicata alle categorie femminili e allievi. In un percorso di 4.350 metri complessivi i primi due posti li hanno conquistati Luca Molteni e Paolo del Re del gruppo podistico Valchiavenna, società organizzatrice della manifestazione. Terzo gradino per Cristian Menghi, del gruppo Valgerola. Tra le donne, dopo i primi due giri combattuti, l’atleta del gruppo Csi Morbegno, Cinzia Zugnoni, è riuscita a staccare, di una decina di secondi, la vincitrice dell’edizione 2015, Lorenza Combi, del gruppo Santi Nuova Olonio. Un folto gruppo di atleti ha partecipato alla gara senior, con un percorso di 7.200 metri. Su tutti, a contendersi la vittoria, due atleti provenienti da fuori provincia, che si sono dati battaglia sportiva, con risultato finale identico a quello della precedente edizione. Vincitore Nasef Ahmed, dell’Atletica Desio, e secondo posto per Elaloiani Abdelltif della Vigor Ligornetto (società ticinese). A completare il podio l’atleta del gruppo sportivo Santi Nuova Olonio, Graziano Zugnoni. MADESIMO La primavera che non c’è Ancora neve in quota – MADESIMO – DOPO le temperature estive di domenica, lunedì freddo e maltempo sono tornati protagonisti sia in Valtellina che in Valchiavenna. In particolare, a Madesimo, ieri la colonnina di mercurio è crollata fino a zero gradi. E in quota, le montagne sono tornate a tingersi leggermente di bianco per alcune precipitazioni nevose. Già nella giornata di oggi il sole dovrebbe però tornare a splendere e il clima potrebbe raggiungere i 14 gradi. Anche a Livigno ieri neve e clima invernale che ha persino sfiorato -3 gradi. Nondimeno Bormio dove, sempre nella giornata di ieri, il termometro ha raggiunto la temperatura di 1 grado e in quota si sono registrate alcune precipitazioni nevose. MORBEGNO IL CIRCOLO PD: «LA SOLUZIONE NON È SEDERSI IN DISPARTE MA COINVOLGERE TUTTI PER RISOLVERE I PROBLEMI» «Consorzio turistico, il Comune torni sui suoi passi» – MORBEGNO – «LA DECISIONE della Giunta di Morbegno ci lascia assolutamente allibiti, perché spezza in modo pericoloso una cooperazione che, seppur con alcune problematicità, i Comuni del mandamento stavano portando avanti sui temi turistici e culturali»: è questa la posizione del Circolo Pd “Giulio Spini” di Morbegno, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Ruggeri in merito alla costituzione di un nuovo Consorzio Turistico per la città morbegnese. La volontà del comune sarebbe quella di portare avanti un contestuale disimpegno dal Consorzio mandamentale visto che - nelle ipotesi prospettate - il nuovo ente si occuperebbe di Auditorium, Polo fieristico e Cantine. «Il settore turistico era uno dei pochi servizi geLA POLEMICA Il sindaco Andrea Ruggeri si consulta con i suoi consiglieri: il Comune vuole creare un nuovo Consorzio turistico focalizzato sulle iniziative e sulle attività direttamente riferibili alla città in campo turistico e culturale a iniziare dai grandi eventi come Morbegno in cantina, Mostra del Bitto e la promozione dell’Auditorium (National Press) stito in maniera collegiale dai Comuni del mandamento. La creazione di un nuovo Consorzio - spiega il Pd - va nella direzione opposta e crea un’ulteriore frattura tra il Comune di Morbegno e gli altri Comuni della Bassa Valle, marginalizzando ancora di più quello che dovrebbe invece essere il polo di attra- zione e progettazione condivisa dei servizi del territorio». «Abbiamo assistito in questi giorni a una polemica del tutto fuori luogo, con toni decisamente esagerati. Crediamo però che ci siano luoghi e tempi adeguati per risolvere i problemi: ribaltare il tavolo e sedersi da soli in disparte non è certo uno di questi». fanno notare i vertici Dem del capoluogo di mandamento. «Il Consorzio Porte di Valtellina è chiamato ad un compito importante e centrale in un settore come quello dell’offerta turistica e culturale che negli ultimi anni ha visto degli importanti aumenti in termini di numeri e indotto. Inoltre, proprio in questi mesi ha avviato un interessante percorso di rinnovamento e ridefinizione organizzativa, in cui tutti i soggetti interessati possono aver modo di contribuire per migliorare l’azione del Consorzio. Anche per questo motivo risulta ancora più incomprensibile la decisione di creare un nuovo consorzio, che racchiuderebbe solo il Comune di Morbegno e che andrebbe a costituire l’ennesimo doppione, frammentando ulteriormente gli sforzi per promuovere e organizzare l’offerta turistica mandamentale». Alessia Bergamini Focus La minoranza Paolo Ronconi: «Perché si vogliono alzare steccati isolando Morbegno? Sembra che si voglia scaricare il Consorzio per giustificare il fallimento della stagione culturale» PRIMO PIANO MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 MORBEGNO I SOCCORSI NEI GUAI UN QUARANTENNE NORDAFRICANO, DISOCCUPATO REGOLARE SUL TERRITORIO SUL POSTO SONO INTERVENUTI CARABINIERI E SANITARI DEL 118 ALLERTATI DA UN VICINO DI CASA L’episodio è avvenuto sotto lo sguardo atterrito dei figli piccoli di essere trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Morbegno. Qui è stata visitata e medicata, quindi, dopo alcune ore è stata dimessa con una prognosi di venticinque giorni, per trauma da percosse, trauma facciale, ferita lacero contusa regione orbitale e frontale sinistra, ferita lacero contusa polso bilaterale, contusione spalla destra, emitorace e sterno. di ALESSIA BERGAMINI – MORBEGNO – HA ACCOLTELLATO la moglie, sotto lo sguardo atterrito dei figli in tenera età, poi si è dato alla fuga. Braccato dai carabinieri, nella notte fra domenica e lunedì, si è costituito presentandosi ai militari della stazione di Morbegno, che lo hanno arrestato in flagranza di reato. In manette è finito un quarantenne nordafricano, Abdelhak Khalfi, disoccupato, regolarmente residente sul territorio nazionale. Pesanti le accuse che gli sono rivolte: tentato omicidio ag- Abdelhak Khalfi, quarantenne nordafricano (Nat.P.) gravato, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato accompagnato in carcere a Sondrio, dove si trova tuttora rinchiuso. ca quando, secondo quanto ricostruito dai militari, i due coniugi hanno iniziato a discutere animatamente, dopo che la donna aveva manifestato l’intenzione di chiedere la separazione. A quel punto il marito avrebbe afferrato un grosso coltello da cucina e inferto alcuni fendenti al volto e al petto della consorte, per poi darsi alla fuga, a piedi. Allertati da un vicino di casa, sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale del 118. LA VICENDA ha avuto inizio nel tardo pomeriggio di domeni- LA DONNA ha così potuto ricevere le prime cure del caso, prima LITIGIO FRA CONIUGI La discussione è iniziata dopo che la donna aveva accennato a una separazione I MILITARI, nell’appartamento teatro del grave episodio, che ora si trova sottoposto a sequestro, hanno rinvenuto e sequestrato il coltello utilizzato dall’aggressore. Per effettuare le ricerche sono state impiegate tutte le pattuglie in servizio, fatte confluire sul luogo anche dalle stazioni carabinieri vicine e dal Norm della Compagnia di Sondrio. Sono stati perlustrati i luoghi abitualmente frequentati dall’uomo e ispezionate anche le abitazioni di amici e connazionali, fatto, forse, che ha spinto l’aggressore, verso le 3.30, a costituirsi, presentandosi direttamente ai carabinieri di Morbegno. Nella speranza di rintracciare l’uomo era stato lanciato l’allarme anche su Facebook, fatto che ha suscitato grande preoccupazione in città dove la coppia al centro della brutta vicenda è piuttosto nota. Minacce a Martinelli, si indaga ancora Morbegno: altre scritte intimidatorie sui muri contro l’ex industriale – MORBEGNO – NUOVA SGRADEVOLE puntata nella vicenda che ha portato, suo malgrado, al centro dell’attenzione l’ex imprenditore morbegnese Giulio Martinelli. Mentre è ancora ignota la mano che sabato ha tracciato scritte minacciose nei suoi confronti e che ha gettato la testa mozzata di un capretto nel cortile della sua villetta, un’altra scritta è comparsa sui muri di Morbegno. Anche questa volta è indirizzata a Martinelli, ma le minacce hanno lasciato spazio alle ingiurie. A differenza di quanto accaduto sabato, quando l’autore delle minacce aveva «segnato» con la vernice spray il muro di un palazzo poco distante dal museo civico (dove si è poi tenuta l’assemblea di Promor, associazione alla presi- denza della quale si era candidato l’imprenditore minacciato), questa volta le scritte sono state realizzate, sempre a «colpi» di bomboletta, su una parete esterna della chiesetta di San Rocco. •• L’IDENTIKIT Lei lo vuole lasciare, lui la accoltella Scatta l’arresto per tentato omicidio Il capitano dei carabinieri, Claudio de Leporini III SEGNALATO IL FATTO ai carabinieri ed effettuati gli accertamenti di rito, la scritta è stata prontamente cancellata, così come fatto con quelle comparse sabato. La pulizia dei muri, però, non cancella lo sconcerto e l’amarezza generate dall’accaduto: fatti gravi sui quali i militari della stazione di Morbegno e i colleghi della Compagnia di Sondrio stanno effettuando indagini a tutto campo. Nessuna ipotesi viene esclusa, ma l’attenzione si concentra proprio sull’assemblea della Promor e sulle tensioni interne all’associazione. Non pare, infatti, causale che le ingiurie e i gesti intimidatori siano comparsi proprio in concomitanza con l’importante assemblea che si è tenuta sabato sera e che ha visto Martinelli uscire sconfitto dalla sfida delle urne, che ha riconfermato alla guida di Promor Roberto Bordoni. Intanto da più parti sono giunti messaggi di solidarietà a Martinelli finito al centro di un caso davvero sgradevole. Alessia Bergamini AGITAZIONE POSTE ITALIANE Lavoratori a rischio E il 40% sciopera – MORBEGNO – LE PROSPETTIVE di un’eventuale, ulteriore quotazione in borsa di Poste italiane spaventano i lavoratori che, ieri, hanno aderito allo sciopero regionale. «Il 40% del totale degli impiegati nei diversi settori in cui Poste è divisa (recapito e sportellisti cui si aggiungono i trasporti) ha incrociato le braccia e 30 uffici postali sono rimasti chiusi - spiega Antonio Rizzo, Segretario territoriale Slp Cisl Sondrio -. In gioco, qualora si concretizzasse la seconda tranche di privatizzazione (si parla del 35% dell’azienda, già quotata per il 35%), tanti posti di lavoro. L’azione, per ora oggetto di sole dichiarazioni, non farebbe altro che rendere ancor più precari gli occupati, soprattutto del ramo d’azienda più «debole e deficitario in termini di bilancio, quello del recapito». Ci lavorano, sul territorio, circa in 200 di persone, sui 450 addetti complessivi, il 40% delle quali potrebbe perdere il posto (ieri, infatti, il 60% di loro ha scioperato). Già un ridimensionamento del numero di portalettere è in atto sul territorio: si è partiti con Sondalo, per poi passare, il 30 di maggio, a Chiavenna e Tirano, a seguire, il 13 di giugno, a Morbegno e il 27 del mese prossimo a Sondrio. Se a questo si aggiunge il ridimensionamento delle sedi periferiche, con la chiusura a giorni alterni e conseguente aumento del carico di lavoro, il quadro appare ancora più grigio. «Non capiamo il motivo di un’ulteriore privatizzazione, visto che Poste italiane è l’unica realtà che porta utili ogni anno». I sindacati, dopo aver valutato gli effetti dello sciopero di ieri (l’80% di adesione in regione), decideranno se proseguire nella protesta con un ulteriore stop delle prestazioni aggiuntive, magari esteso a tutto il suolo nazionale. Camilla Martina PRIMO PIANO MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 VERCEIA L’ALBERO DELLA VITA ALLA GIORNATA NON È VOLUTO MANCARE IL SINDACO DI VERCEIA, FLAVIO OREGIONI ALL’ALBERO DELLA VITA SONO STATI APPESI DIVERSI MESSAGGI EDUCATIVI Una giornata nel ricordo della ragazza uccisa 15 anni fa a Dubino di ROBERTO CARENA – VERCEIA – SONO trascorsi quasi 15 anni dalla morte di Loretta Ceni, la giovane commessa di Verceia uccisa nel 2001 da un immigrato, il 23enne dominicano Juan Carlos Reyes Tineo, poi condannato all’ergastolo. Da allora l’importanza della vita nel ricordo di una persona che non c’è più, è rimasta invariata. Sopra alcuni dei partecipanti alla giornata e sotto due bimbe che si divertono. Sotto, a destra, Loretta Ceni so il sopravvento. «E’ MANCANZA di civiltà oppure scarsità di raccoglitori?», si sono chiesti. «Incontrando il sindaco Flavio Oregioni - ha dichiarato a nome dei propri compagni Federico Copes, consigliere uscente (a breve le nuove elezioni) - abbiamo proposto di mappare tutti i cestini sul territorio e se- •• I MESSAGGI DI PACE Il parco giochi dedicato a Loretta deve essere un esempio di pulizia A TAL PROPOSITO domenica pomeriggio genitori e figli si sono ritrovati al Parco giochi per trascorrere una giornata commemorativa nel luogo a lei dedicato. Gli studenti della scuola secondaria, appartenenti al Consiglio comunale dei ragazzi, che hanno fortemente voluto la realizzazione del parco dedicandolo alla compaesana scomparsa, si sono impegnati a prestare particolare attenzione alla pulizia del paese e nei luoghi di svago più significativi. Dopo aver effettuato alcune uscite sul territorio, per verificare le condizioni ambientali, hanno constatato che lo sporco nelle zone maggiormente frequentate, ha purtroppo pre- V gnalare eventuali criticità. Inoltre decorarli tutti per renderli più visibili aggiungendo un logo indicando anno e argomento trattato». IL PROGETTO, «Un grande passo per un piccolo paese: vivi Verceia pulita», è stato scelto in classe con votazione unanime coinvolgendo anche le primarie. «Primavera in gioco il tema odierno - ha detto il sindaco – riguarda la “Vita“ come valore talmente forte, da esser indelebile. Questo ed altro ci insegna l’Albero dei Valori, nel quale sono stati appesi messaggi educativi per i giovani, nella scelta del bene per lasciare a questo mondo una migliore eredità. Rispetto, pazienza, prudenza, responsabilità, ordine, sincerità, fiducia, dialogo, cooperazione, amicizia, giustizia, pace, gioia sono alcuni valori fondamentali per una giusta vita. Loretta continuerà a vivere nel sorriso e nelle lacrime, nelle urla e canti, nelle aspettative e desideri di tutti i bambini che giocano e giocheranno in questo parco». IN PARECCHI hanno partecipato all’iniziativa, esprimendo a distanza di quasi quindici anni dall’omicidio, la propria vicinanza alla famiglia Ceni. Per Michela Ceni, sorella di Loretta, non è stato facile trovare le parole per ringraziare i presenti. «Voglio rivolgere un unico e grande grazie a tutti, a cominciare dai miei familiari, che hanno sempre reagito con una grande forza». •• VI CRONACHE MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 SONDRIO LE VIRTÙ LA MISSION «RACCHETTI HA INNESCATO UN PROCESSO DI MATURAZIONE DELLA COSCIENZA CIVICA» LA RACCOLTA FIRME PROSEGUIRÀ IN PIÙ SEDI FINO AL MESE DI GIUGNO IL CASO INVIATA ANCHE UNA LETTERA A SINDACO E CONSIGLIO Raccolta firme per il garante «Non potevamo stare zitti» Iniziativa a sostegno di Racchetti dopo le sue dimissioni Focus La causa L’impossibilità per Racchetti di operare a seguito dell’insediamento della nuova direttrice Francesco Racchetti, l’ex garante del carcere di via Caimi (National Press) di CAMILLA MARTINA – SONDRIO – GIÀ UN CENTINAIO di firme raccolte e la lettera aperta consegnata al sindaco di Sondrio, Alcide Molteni, e al Consiglio comunale: prosegue con convinzione e tenacia l’azione di sensibilizzazione di cittadini e diverse associazioni del territorio, a sostegno di Francesco Racchetti, recentemente dimessosi dall’incarico di garante del carcere cittadino. Una decisione difficile cui Racchetti è arrivato per l’impossibilità di operare, a seguito dell’insediamento della nuova direttrice della casa circondariale di Sondrio, Stefania Mussio. «Riteniamo le dimissione del garante dei detenuti un episodio molto brutto per la vita cittadina e democratica. Noi cittadini abbiamo avuto la possibilità di ripensare al carcere come parte integrante dalla società, proprio grazie all’azione di sensibilizzazione di Racchetti. Pertanto, non potevamo restare in silenzio una volta letta la lettera in cui chiariva i motivi delle sue dimissioni», spiega Anna Fistolera, portavoce di quanti hanno preso a cuore la causa. «RACCHETTI ha innescato un processo di maturazione della coscienza civica generale e di quella degli studenti con i quali aveva avviato un lavoro veramente importante», prosegue Fistolera. Quanto sia fondamentale e irrinunciabile il suo contributo, i volontari l’hanno toccato con mano proprio durante il banchetto di sabato, ascoltando le reazioni più diverse, spesso basate su pregiudizi banali e scontati. Dopo il primo Conseguenza IN FESTA La cerimonia per la consegna del pullmino riservato al trasporto dei pazienti oncologici a Sondrio Racchetti si è dimesso dal suo incarico di garante nel corso di una seduta del Consiglio comunale VALDIDENTRO L’IMPEGNO DI INSIEME PER VINCERE appuntamento, la raccolta firme proseguirà in più sedi e circostanze, fino a giugno. La «Bottega della solidarietà», in via Piazzi, si è resa disponibile a fare da punto di raccolta stabile e domani in piazza Campello a Sondrio, i «militanti» distribuiranno materiale informativo che sintetizza il contenuto della lettera aperta. Agli altri indirizzi presenti sulla lettera - il prefetto di Sondrio, il presidente della Provincia, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il provveditorato regionale amministrazione penitenziaria della Lombardia, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, il garante nazionale, il coordinamento dei garanti territoriali e la direttrice del carcere di Sondrio - la missiva verrà inviata quando si sarà raggiunto un numero di firme più consistente. In breve Dalla Regione 330mila euro per terrazzamenti: soddisfatti Della Bitta e Borromini Sondrio Melloblocco, Legambiente contro il sindaco Val Masino «AGGREGAZIONE, festa e sport. Sono questi i valori promossi da Melloblocco». Legambiente ribatte alle critiche del sindaco Domenico Iobizzi che aveva esternato le sue perplessità sull’ultima edizione. Secondo Iobizzi troppi campeggi abusivi e sporcizia: «Le dichiarazioni del primo cittadino sono retrograde, non capisce l’evento» «REGIONE Lombardia sblocca nuove risorse per il ripristino e la manutenzione dei terrazzamenti in Valtellina»: lo dichiara l’assessore Viviana Beccalossi, nell’annunciare l’utilizzo di una quota del Fondo di rotazione destinato ai terrazzamenti per coprire parte delle spese dopo i danni subiti dal maltempo nel novembre 2014. Si tratta di circa 330.000 euro. «Siamo molto soddisfatti dell’ulteriore collaborazione Provincia e Regione» dichiarano il presidente della Provincia di Sondrio Luca Della Bitta e il vice presidente Christian Borromini. Nuova speranza per i malati Un pullmino per trasportare i pazienti oncologici a Sondrio – VALDIDENTRO – AL CENTRO polifunzionale di Rasin, a Valdidentro, è stato consegnato il pullmino che sarà utilizzato per il trasporto a Sondrio dei pazienti oncologici che necessitano di trattamenti di radioterapia. Un mezzo che di fatto simboleggia l’unione d’intenti e la volontà di regalare una speranza ai malati da parte di coloro che hanno fattivamente contribuito alla raccolta fondi. Il mezzo di trasporto è il concreto risultato dell’impegno della onlus Insieme per Vincere nell’ambito dell’omonimo evento benefico, kermesse sportiva che quest’anno ha raccolto oltre 80mila euro. Diverse le associazioni che si sono date da fare in primis Cancro primo aiuto, Run 4 di Bormio, Avis di Bormio e i «Marcin vistì de ros». Associazioni i cui loghi campeggiano ora sulla fiancata del mezzo insieme ai loghi del comune di Valdidentro, che ha contribuito all’acquisto del pullmino, e a quello della Cm Alta Valtellina. Per effettuare il servizio e garantire la manutenzione del mezzo la Cm si avvarrà della cooperativa «Stella Alpina» di Bormio, di Auser e di Anteas per coordinare i volontari. «RINGRAZIO tutti coloro che hanno collaborato e fattivamente contribuito alla raccolta fondi», ha dichiarato Ezio Trabucchi, sindaco di Valdidentro e presidente provinciale di Cancro primo aiuto. Alla cerimonia hanno presenziato i vertici dell’Asst della Valtellina e dell’Alto Lario, il presidente della Cm Alta Valtellina Raffaele Cola, diversi amministratori del mandamento e gli autisti senza i quali il servizio non sarebbe possibile. Gabriela Garbellini •• VIII CRONACHE MARTEDÌ 24 MAGGIO 2016 TRAONA CON LA COMUNITÀ MONTANA LA RASSEGNA DEI COSTUMI ORGANIZZATA DALLA CM VUOLE MANTENERE VIVE LE TRADIZIONI E RISCOPRIRE I CENTRI STORICI DELLA BASSA VALLE «Difendiamo le nostre tradizioni» di ALESSIA BERGAMINI – TRAONA – UN’OCCASIONE di festa e divertimento, ma soprattutto un modo per far rivivere le tradizioni locali. La rassegna dei costumi tipici, andata in scena domenica scorsa a Traona, è molto più che una colorata e allegra manifestazione. Lo rimarca Roberta Dugoni, assessore alla cultura della Comunità montana di Morbegno, ente che organizza l’evento, coinvolgendo tutti i venticinque comuni del mandamento. «Il punto forte, nonché la parola chiave della rassegna è tradizione - afferma La nostra Comunità montana da sempre è attenta alle tradizioni, alla tutela degli usi e dei costumi, intesi sia come abiti che come abitudini, tipici del territorio. Questa iniziativa dà la possibilità anche alle nuove generazioni di conoscere le abitudini di un tempo, contribuendo a tramandare le culture locali». La rassegna, che si tiene ogni anno, altenando lo svolgimento fra la sponda retica e quella orobica della valle, è giunta alla sua ottava edizione, richiamando un pubbli- IMPEGNO Roberta Dugoni, assessore alla Cultura della Comunità montana co numeroso. Sempre apprezzato il corteo dei gruppi in costume e l’intrattenimento a cura di gruppi folcloristici. «Anche in questo caso l’obiettivo è quello di far conoscere la nostra storia. Grazie a questi gruppi il viaggio va davvero molto indietro nel tempo e permette di non perdere il ricordo di ciò che è stato, di come hanno vissuto i nostri predecessori. Per noi è davvero molto importante tener vivo questo ricordo, perché le tradizioni non vadano perse: si trat- Roberta DUGONI Il punto forte nonché la parola chiave della rassegna è tradizione. La nostra Cm da sempre è infatti attenta alla tutela degli usi e dei costumi ta di un patrimonio culturale che deve continuare a esistere. Anzi, deve coesistere con la modernità». Archiviata con successo l’ottava edizione della rassegna il pensiero guarda avanti, al 2017, quando la manifestazione si terrà sul versante orobico. Anche se ancora non si è deciso quale comune ospiterà l’appuntamento, la macchina organizzativa si muove e si prepara a dar vita a un nuovo ed emozionante salto indietro nel tempo. I VESTITI TIPICI A destra i «Giaroi» di Gerola e a sinistra i «Barilocc» di Albaredo: sono solo due dei tanti gruppi con i costumi tipici che hanno partecipato alla giornata organizzata da Cm, Comune e Pro loco di Traona (National Press) Questa iniziativa dà la possibilità anche alle nuove generazioni di conoscere le abitudini di un tempo, contribuendo a tramandare le culture Archiviata con successo l’ottava edizione il pensiero guarda avanti, al 2017, quando la manifestazione si terrà sul versante orobico MA CI SONO ora altri appuntamenti a iniziare da Vininfesta, la manifestazione che celebra i vini prodotti in Bassa Valtellina, che verrà ospitata a Cino sabato. Un evento atteso dagli operatori, promosso dalla Cm di Morbegno in collaborazione con la Fondazione Fojanini, che propone il convegno, il concorso e la degustazione. La giornata si aprirà alle 9.30 e si svolgerà presso il Polifunzionale di Cino appositamente allestito e adattato negli spazi dal Comune. «Vininfesta assume un significato che va oltre l’appuntamento del 28 maggio - spiega il presidente della Comunità Montana di Morbegno Christian Borromini -: rappresenta un momento di incontro tra gli operatori, di confronto sul lavoro svolto, di sintesi sugli obiettivi futuri». Nel pomeriggio, l’area del convegno si trasformerà per ospitare la presentazione e la degustazione guidata, a cura di Adriano Cappelletti della Fondazione Fojanini, dei vini dell’annata 2015 delle cooperative Terrazze dei Cech e Bulium. Seguirà la degustazione dei vini non etichettati vincitori del concorso.