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Italia e Spagna insieme per contare di più
L’Ambasciatore d’Italia a Madrid, Pasquale Terracciano: “Italia e Spagna insieme per contare di più” Intervista al Rio Real 12/2008 Settimanale Gratuito www.ilgiornaleitaliano.net Pag. 2 12/2008 AMBASCIATORE TERRACCIANO: UN BIENNIO DI LAVORO E SODDISFAZIONI Incontriamo l’Ambasciatore d’Italia in Spagna, Pasquale Terracciano, a Rio Real di Marbella, con la sua famiglia durante un breve soggiorno. Facciamo un bilancio di questi anni all’ambasciata a Madrid? Sono molto soddisfatto del mio primo biennio in Spagna. Abbiamo avuto una collaborazione politica, economica e culturale molto intensa tra Italia e Spagna, che ha una vicinanza naturale di interessi e di radici culturali e storiche. Però ci si deve impegnare perché nella presunzione della reciproca conoscenza si trova un freno allo sviluppo di cooperazione. Siamo due paesi che presumono di conoscersi, ma non è sempre così e questo nel passato ha impedito di sfruttare tutte le occasioni di cooperazione, che oggi diventa più importante in una Europa a 27. Quindi c’è una dispersione nella capacità decisionale e ci sono degli interessi subregionali che competono tra di loro: il nord d’Europa rispetto al sud, l’Europa atlantica rispetto all’Europa mediterranea. I paesi mediterranei del sud d’Europa, che sono Italia e Spagna, si devono coordinare meglio per pesare insieme di più in Europa, per far valere i propri interessi e far prevalere le proprie priorità. In questi due anni ho lavorato in questo senso con successi significativi. Nel 2007 abbiamo fatto due vertici bilaterali ad Ibiza e a Napoli, in autunno se ne farà un’altro probabilmente a Segovia. C’è comunque un buon contatto fra i due governi, anche se non sono più allineati politicamente, però le ragioni di fondo della cooperazione tra Italia e Spagna rimangono, esempio ne è il contatto di oggi pomeriggio tra il Presidente Berlusconi e il Presidente Zapatero per preparare il Consiglio Europeo di domani sulla crisi russogeorgiana. L’intenzione del Presidente Berlusconi è di arrivare a Bruxelles con un nucleo di Paesi che hanno una posizione simile, moderata, di condanna, ma anche che vuole lasciare aperta la porta del dialogo della cooperazione con Mosca. In questi due anni il Presidente del Consiglio è venuto due volte, il Ministro degli Esteri tre volte, quello della Economia una volta, il Presidente della Repubblica ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dalla Università Complutense di Madrid ed ha inaugurato al Prado la mostra sul Tintoretto. La collaborazione culturale è particolarmente vivace. Molte le iniziative italiane in Spagna e spagnole in Italia. A dicembre organizzeremo a Madrid un "Festival del Cinema Italiano", con i film italiani che hanno partecipato ai festival dell’anno, da Cannes a Venezia, Locarno e Roma, con un premio per documentari e cortometraggi. Voglio citare anche l’esibizione dei Solisti Veneti e di Renzo Arbore a Saragozza, durante il giorno in onore dell’Italia all’Expo 2008. Poi ho portato i Solisti Veneti ad Andorra, come omaggio per la Festa Nazionale del Principato. E la cooperazione economica? Sono orgoglioso che durante il mio mandato si sia conclusa la più grossa operazione mai realizzata all'estero da una impresa italiana, l’acquisto di Endesa da parte di Enel. Un investimento di 28 miliardi di euro. Enel si è valorizzata in borsa, i mercati hanno riconosciuto la validità di questa operazione. Inoltre rimane la presenza italiana tradizionale con Iveco, che sta studiando un nuovo impianto da realizzare nella Comunità di Madrid, e la presenza di società di servizi come Le Generali. Nella imprenditoria privata c’è una naturale tendenza a collaborare fra italiani e spagnoli. A livello governativo si sta cercando di creare dei gruppi di lavoro per favorire l'interscambio di tecnologie, a sostegno delle piccole e medie imprese che hanno meno risorse finanziarie da investire nella ricerca. Nella logistica, si vogliono attirare verso il Mediterraneo i flussi di merci provenienti dall’Asia diretti verso il nord Europa. Nel settore dell’energia si sta sviluppando una piattaforma energetica mediterranea, con scambi e interconnessioni. Da Algeciras è partita una piattaforma di cemento, con il terminale di rigassificazione che sarà ormeggiato al largo del Veneto. Un successo importante della Saipem, leader mondiale per la posa di gasdotti sottomarini ed è significativo che sia stato attribuito ad una industria italiana mettendola in una posizione di vantaggio per i grandi gasdotti che si devono fare nel Mar Nero, portando il gas ed il petrolio dall’Asia centrale verso l’Europa. È cambiato il ruolo dell’ambasciatore negli ultimi anni? Ritengo di sì, l’ambasciatore era una figura più aulica, distaccata, concentrata sulle grandi strategie politiche, i grandi giochi della poltica estera, delle potenze. Oggi è un rappresentante a tutto tondo del proprio paese. Non più solo politica, ma economia, cultura ed attenzione ai problemi sociali. Dicono che sia una professione in crisi perché i governanti si parlano direttamente, ma io non lo credo. Oggi ho favorito il contatto tra Zapatero e Berlusconi, in altri tempi sarei dovuto andare dall’uno e poi riferire all’altro. Devo essere in grado di organizzare in qualsiasi momento un colloquio fra i due capi di governo, poterlo preparare, dare il back-ground. Ho chiamato il Sottosegretario di Stato per l’Europa perché lui poi chiamasse Zapatero e gli spiegasse quale era la finalità della chiamata, quale era la posizione italiana, cosa si doveva aspettare, insomma tutti i contatti necessari anche se brevi, ma che devono essere ben preparati per avere successo. L’ambasciatore deve continuare a fare questo lavoro, classico, politico, senza il quale il contatto rimane superficiale, effimero e senza risultati. Bisogna curare molto il follow-up, c’è il vertice una volta l’anno, ma poi con il mio collega spagnolo a Roma lavoriamo per un anno per attuare le decisioni prese. Come si pongono Italia e Spagna nei confronti dell’Europa? Il rischio è quello che a Roma come a Madrid si cerchi il contatto diretto con i tre grandi: Francia, Germania e Inghilterra, e che per voler fare il "quarto" non si sfruttino le convergenze e quindi ci si presenti separati e più deboli al confronto con i grandi paesi del nord. Se invece a Parigi, a Londra o a Berlino ci si presenta ben coordinati si pesa di più. Tra "cugini" a volte ci sono un po' di gelosie, rivalità. Noi siamo nel G8, e loro risentono di questo cercando il contatto con Parigi. Alla fine ci si rende conto che è nell’interesse dei due paesi collaborare. Quando si è decisa la creazione dell’ Agenzia Frontex, che doveva gestire le frontiere e l’immigrazione, non ci fu nessun coordinamento fra Madrid e Roma, per cui l’Agenzia è a Varsavia con un direttore finlandese, mentre il problema enorme dell’immigrazione è mediterraneo. Quanto c’è di passione e quanto di dovere in ciò che sta facendo? Come lei mi diceva prima, "non tengo abuela". (Prima dell’intervista, ho spiegato all’ambasciatore il detto spagnolo "non tengo abuela", nel senso di farsi dei complimenti non avendo più la nonna, la persona sempre prodiga di complimenti verso il proprio nipote). In realtà credo molto nel mio lavoro e nella missione, non sono interessato allo status, ma a ciò che riesco a realizzare assumendo seriamente gli impegni. Quando sono stato nominato a Madrid, tra i primi punti della lettera d’incarico c’era quello di aiutare l’industria energetica italiana a conquistare uno spazio significativo in Spagna. Mi ci sono applicato e il risultato è arrivato. La grande soddisfazione di questo lavoro è di vederne i risultati. Quando ha deciso di fare il diplomatico? Avevo un vago interesse per questo lavoro, ero convinto che fosse difficile, ed effettivemente il concorso lo è. Non avevo un back-ground famigliare, mio padre era ingegnere, non avevo parenti nè amici in diplomazia. Ero un poco intimorito da quest’ambiente che mi descrivevano chiuso e impenetrabile. Poi è stato un caso. Dopo la laurea mi sono "sfidanzato". Fui la vittima di questa rottura. La cosa mi traumatizzò e come reazione, probabilmente per impressionare, non essendoci una legione straniera dove arruolarmi decisi di andare a Roma e fare il concorso in diplomazia. L’ho vinto, ho trovato la carriera che volevo e probabilmente mi sono salvato da un matrimonio sbagliato. Cosa può dirmi degli italiani in Spagna? La collettività italiana in Spagna è molto interessante, è formata non per necessità ma per scelta. La Spagna non è mai stato per noi un paese di immigrazione. Gli italiani sono venuti per amore della Spagna, non per necessità. Oggi il paese è molto dinamico, c’è una immigrazione professionale di italiani che amano la Spagna e trovano delle opportunità di lavoro interessanti. Comunque rimane alto il livello della nostra collettività, essendo una emigrazione di qualità. Un aspetto particolare è quello degli italo-argentini, che arrivano spinti dalla crisi in America Latina. Ovviamente li trattiamo da cittadini In alto: l'Ambasciatore Terracciano (a destra) con il Commissario Governativo Moreno e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Crimi inaugura il Padiglione Italia all'EXPO 2008. Al centro: l'Ambasciatore Terracciano con la sua famiglia al Rio Real di Marbella. Sopra: l'Ambasciatore con la Contessa Romanones, anche lei al Rio Real di Marbella. italiani, perché sono cittadini italiani. Questo ha portato dei disagi, la struttura consolare era disegnata per un sesto della collettività attuale. L'afflusso ha intasato il servizio. A tal proposito faccio un appello agli italiani affinché siano puntuali nell’adempiere agli obblighi di legge, registrandosi nel comune spagnolo di residenza e poi nel consolato. Senza di ciò i servizi richiedono tempi lunghi e provocano lamentele e una pressione ingiustificata sugli impiegati dei consolati. Chi non è iscritto all’AIRE non può avere la carta di identità. Agli italo-argentini che si lamentano perché ci vuole un anno per avere il passaporto, ho sempre detto che non avendo mai ricostruito la loro discendenza italiana, non possono ottenere subito il documento. C’è un battuta che contiene molta verità: se l’Italia ha aspettato cent’anni prima che vi ricordaste di essere italiani, potrete pure aspettare un anno per ottenere il documento. Quasi sempre le proteste pervengono in lingua spagnola, mentre in un ufficio italiano si deve parlare italiano o quanto meno capirlo. Abbiamo previsto delle giornate in cui si parla spagnolo, in modo che nel resto della settimana gli italiani possano accedere più rapidamente ai servizi consolari. Dai consoli onorari non si può pretendere di più e le risorse sono quelle che sono. Cosa cambierà nel Consolato Generale di Madrid? Da gennaio diventerà una Cancelleria Consolare dell’Ambasciata. Cercherò di fare delle economie, razionalizzando l’uso del personale e aggregrando i servizi. Avrei preferito che questa chiusura non ci fosse stata. Ma le polemiche non servono e bisogna essere concreti, vedendo cosa si può fare con quello che abbiamo.Avrò un unico contabile, un unico responsabile aministrativo e chi faceva questo lavoro nel consolato lo sposterò agli sportelli migliorando i servizi. In questa riforma non vengono soppressi dei posti di lavoro, a parte quello del Console Generale, ma semplicemente si liberano delle risorse umane. La seconda innovazione è un "call-center", che sono riuscito ad attivare dopo grandi fatiche. Non vuol dire che non si possa continuare a chiamare telefonicamente il consolato, il quale continua ad operare come sempre. Il "call-center" è un servizio aggiuntivo che vale per tutta la Spagna. Pagando solo la chiamata si hanno le informazioni basilari su passaporti, carta di identità, iscrizione all’AIRE e così via. Se il cittadino vuole che si segua la sua pratica, scatta un ragionevole costo aggiuntivo, con il quale il "call-center" lo informa quando il documento è pronto e volendo glielo invia per posta. Un’altra misura, per ora applicata solo a Barcellona, sono gli appuntamenti, con i quali si evita ai connazionali di fare la fila allo sportello. Quali sono le sue impressioni sulla presenza italiana all’Expo di Saragozza? È stato un successo. A Saragozza abbiamo avuto un incontro con i più significativi imprenditori italiani in Spagna, e di questi con gli operatori economici spagnoli. Una conferma della vitalità economica e creativa del nostro paese, oltre che un punto di partenza per la grande sfida dell’Expo di Milano del 2015. Oltre ai rapporti già esistenti fra i nostri paesi, credo che negli ultimi anni abbiamo dato un impulso più strategico a questi rapporti, affinché si utilizzino tutte le potenzialità disponibili. Paola Pacifici 12/2008 ITALIA E ITALIANI A MALAGA a cura di Giulio Rosi Pag. 3 IL CONSOLE GENERALE ITALIANO A MADRID IL PRESIDENTE ALMERINO FURLAN: Il dottor Sergio Barbanti, sta ultimando il suo mandato di quattro anni a Madrid. Lo abbiamo intervistato in occasione della "wine & food emotions of Italy" alla quale ha concesso il Patrocinio istituzionale accanto a quelli dell’Ambasciata e del Comites. Quale è il lavoro del Consolato? La ringrazio di questa domanda perché mi permette di spiegare cosa avviene al di là degli sportelli, dove si svolge una attività molto intensa. L’orario del personale va ben oltre quello degli sportelli. Si vede il lavoro del Consolato solo quando ci si iscrive all’AIRE o si ha bisogno del passaporto o di un certificato. Ma è solo la punta dell’iceberg. La parte sommersa è molto grande e molto importante. Mi riferisco a tutta l’assistenza sociale, che il Consolato presta a chi si trova in stato di bisogno, anziani, persone disorientate, in difficoltà economiche; abbiamo 300 detenuti, è il numero più alto dopo quello dei detenuti in Germania, e anche loro vanno assistiti, anche se hanno commesso degli errori e scontano delle pene. Li assistiamo nella ricerca dell’avvocato, delle cure sanitarie, intervenendo sui direttori delle carceri. Poi ci sono le disavventure che capitano ai turisti, dai borseggi, agli incidenti stradali, problemi con delle truffe, il tutto comporta un notevole lavoro. Poi c’è il settore notarile all’interno del Conso- lato, dei testamenti, quello della certificazione degli atti della navigazione, settore molto tecnico, riguardante le navi che approdano in Spagna. Poi c’è la Scuola Italiana di Madrid, la più grande esistente all’estero, con 1000 alunni e 120 professori, per la quale il Consolato funge da Provveditore agli studi, con una complessa gestione giuridico-amministrativa e l’indirizzo strategico per la parte educativa. Abbiamo poi la parte delle targhe delle macchine, le nazionalizzazioni e il rilascio dei visti per i quali è l’unico autorizzato a farlo. Cosa cambierà dal 1° gennaio 2009? La Sezione Consolare, questa la nuova terminologia, rimarrà esattamente dov’è, si faranno le stesse cose, i dipendenti saranno gli stessi e gli orari saranno uguali. La differenza è di carattere giuridico. Non ci sarà più la figura del Console Generale, ma gli uffici non saranno mandati alla deriva perché essendo inglobati nell’Ambasciata, sarà l’Ambasciatore direttamente al vertice della stuttura. Un bilancio di questi quattro anni? Sono stati molto impegnativi e anche molto entusiasmanti. Impegnativi sotto il profilo della particolarità spagnola, cioè mentre l’immigrazione italiana è in calo da tanti anni in tutto il mondo, qui è in brusco aumento. In dieci anni i connazionali sono aumentati del 550%. Quando sono arrivato c’erano 43 mila italiani registrati in anagrafe, oggi sono 64 mila. In quattro anni abbiamo avuto 3 referendum e 2 consultazioni politiche. Personalmente ritengo che fare il Console sia un’attività che ha dei risvolti, che sono i più belli, di carattere quasi pastorale. Essere vicino alla gente di tutte le condizioni umane. Mi sono impegnato molto sulla integrazione della nostra comunità. L’anima spagnola non è uguale, ma complementare a quella italiana, il che rende questo Paese più interessante. Grazie per l’intervista. Grazie a lei e per quello che state facendo attraverso il vostro giornale, la vostra radio per mantenere informata e coesa la collettività italiana, lo apprezzo molto. MARCELLO SERA, uomo politico con esperienza di livello internazionale e conoscitore delle zone vinicole di Ladispoli e Cerveteri, ha collaborato con l’organizzazione di Raffaella Resca del Comites di Madrid, per la presenza delle istituzioni e delle aziende italiane di quelle zone, nella importante manifestazione di Malaga "wine & food: emotions of Italy" creata dall’attivissima dirigente. La mostra, patrocinata dall’Ambasciata d’Italia, dal Consolato Italiano e dal Comites di Madrid ha visto la partecipazione di importanti esportatori e importatori di vini italiani, e prodotti italiani. Erano rappresentati: De Vittori of Switzerland, Comune di Benahavis, Partners, Masciarelli, Azienda Agricola Monacelli, Cenaja Pitti, Casa Tuliani, La Marchesa, La Piazzetta, Monte Pruno di Roscigno e Laurino, Casale del Giglio, Berlucchi, BCC Aquara, Tosi, Negrini, A puro vino, Cantina Cerveteri, Comune di Cento, Pitti Salumi, Comune di CerveSebastián Suárez con l'on. Marcello Sera teri, Comune di Ladispoli, Pasticceria Pietro Macellaro, Comune di Almuñecar, Comune di Valle dell’Angelo, Comune di Poggiodomo, Fibanc Mediolanum, Villa Tiberio, La Contadina, Gold Ristorante Italiano, Riedel, Associazioni Veneziani nel Mondo, UAES (union asociaciones españolas summilleres), Vinacoteca Lacartuja, AEHCOS, Malaga Ciudad Genial, Gestoria Mendez Malaga, Agriturismo i Trocchi, Dieta Mediterranea (scuola hosteleria Benahavis), Associazione Sumilleres Andalucia (Malaga Costa del Sol) Federazione Asociaciones Summilleres Andalucia, Trattoria i Toscani, Valerio Baldassarre, Regione Piemonte, Miguel Briones Vice sindaco di Malaga, Arturo Bernal Bergua direttore generale turismo Comune di Malaga, Josè Roldan Grande presidente summilleres, ristorante La Luna, Juancho Asenjo. IL COMITES CON I PRODOTTI ITALIANI Intervista al dottor Almerino Furlan, presidente del Intercomites di Spagna e del Comites di Madrid. Cosa pensi dell’importazione dei prodotti italiani in Spagna? È una cosa molto importante perché sta aumentando notevolmente. C’erano ristoranti italiani che usavano prodotti locali, ora i ristoranti italiani che si rispettano, e sono molti di più, stanno usando prodotti originali italiani. Lo sforzo che sta facendo il Comites di Madrid qui a Malaga in questa "wine & food" permette di migliorare il commercio tra l’Italia e la Spagna. Il clima di concorrenza che esiste verso i nostri prodotti si sta attenuando? Sì, il vino spagnolo, per esempio, ha sempre cercato di avere l’importanza del vino italiano. Avendo raggiunto un certo livello si sente più tranquillo e quindi può lavorare con una concorrenza molto serena con il prodotto italiano.Noi siamo qui ospitati a Malaga, in un ambiente assolutamente cordiale e ricevuti in modo eccezionale. Il vino apre la strada ad altri prodotti? La cucina italiana è conosciuta i tutto il mondo. Dovunque si vada si trova un ristorante italiano. Mia figlia, questa estate è stata in Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria e il più delle volte ha mangiato in ristoranti italiani con prodotti italiani. Permettendo così di sviluppare la cultura italiana, dobbiamo quindi favorire la circolazione, lo sviluppo e la promozione dell’italiano. Gli spaghetti sono diventati una parola internazionale, entrando nei vocabolari francesi, inglesi. Il Comites e la cultura? Tutti i Comites nel mondo diffondono la cultura italiana, non è solo la musica, il cinema, la letteratura, l’arte e la gastronomia, ma anche la lingua. Ci sono paesi importanti, come l’Argentina, dove la seconda lingua è l’italiano. In Brasile moltissime scuole hanno l’italiano come seconda lingua, ci sono ministri di origine italiana e almeno 10 milioni di persone potrebbero acquisire la cittadinanza italiana. Noi divulghiamo le iniziative degli Istituti di Cultura di Madrid e Barcellona, creando economia e promovendo il turismo spagnolo verso l’Italia per visitare la nostra cultura millenaria. AL VICE SINDACO DI MALAGA, MIGUELBRIONES, abbiamo chiesto: cosa pensa di questa manifestazione che vede unita l’Italia con la sua città? Sono particolarmente contento che queste occasioni ci vedano presenti ed uniti in un percorso non solo economico ma anche culturale delle nostre terre. La cultura del vino italiano è conosciuta in tutto il mondo, ma Malaga sta cercando di valorizzare anche essa i suoi prodotti. La presenza di tante autorità italiane ci onora e ci conferma i buoni rapporti con il vostro Paese. Questi due giorni così ricchi di emozioni e di sapori, ci lasciano un ricordo affettuoso ed un arrivederci al prossimo anno. RAFFAELLA RESCA: "HO PORTATO A MALAGA LE EMOZIONI D'ITALIA" a sin.: Raffaella Resca presenta " wine & food: emotions of Italy" a des.: Con Arturo Bernal Bergua, Direttore Generale del Turismo del Comune di Malaga La dirigente del Comites Madrid, responsabile esecutiva a Malaga, ha organizzato per il secondo anno la "wine & food: emotions of Italy" che ha visto con grande successo la presenza di grandi inportatori, produttori e rappresentanti delle istituzioni venute anche dall’Italia, delle autorità spagnole, del nostro Console Generale a Madrid e del Presidente dell’Intercomites. Stanca, ma soddisfatta, ci ha concesso questa intervista al termine della serata conclusiva. "Effettivamente sono soddisfatta - ci ha detto - ho parlato con tutti i partecipanti, con i rappresentanti delle cantine, delle aziende e dei Comuni sia italiani sia spagnoli, che sono venuti numerosi. Sono tutti dispiaciuti di dover ripartire. In tre giorni, confortati dall’atmosfera cordiale, siamo diventati amici, quasi famiglia, e ripeteremo l’anno prossimo, triplicando l’afflusso di presenze. La voce si passa e tutti sanno che venendo qui trovano la loro casa. Il Ministro Scajola mi ha dichiarato che, nonostante il progresso delle comunicazioni informatiche, le esposizioni sono e rimarranno sempre il mezzo umano più efficace e diretto per comunicare e mantenere le relazioni economiche e commerciali fra i popoli. Anche qui è avvenuto questo? Sono fondamentali, anzi il contatto informatico sta facendo abbandonare quello umano, con il quale si risolvono problemi an- che molto importanti, sotto il profilo economico, politico e strategico. Quali prospettive per il prodotto italiano in Spagna? Siamo molto ottimisti, ogni volta diventa più ricercato anche dai buoni gourmet, con il vice sindaco di Malaga parlavamo di questo rimanendo piacevolmente sorpresa quando mi ha detto che conosceva perfettamente il nostro aceto balsamico ed i suoi vari utilizzi. I futuri appuntamenti della dirigente del Comites? Saranno tra poco tempo, con il dottor Allegri, famoso cardiochirurgo e padre del bambino violinista, parlavamo di un prossimo evento anche con il vice sindaco di Malaga. Si chiamerà "Vino e musica". Pag. 4 ITALIA E ITALIANI A MALAGA a cura di Giulio Rosi UNA VACANZA GIUSEPPE MORETTO PRESIDENTE GRATIS A VALLE DEI VENEZIANI NEL MONDO Bruno Giuseppe Moretto ci ha tati alle nostre consorelle venete, DELL’ANGELO Il dottor Salvatore Iannuzzi, medico psichiatra, è il sindaco di Valle dell’Angelo, in provincia di Salerno.Ci ha parlato di una sua importante iniziativa. Accogliere - ha detto - i visitatori ed aprire il paese a quanti vogliono conoscere il Cilento. Abbiamo creato una struttura dotata di tutti i confort che viene data gratuitamente ai turisti per una settimana. Valle dell’Angelo offre moltissimo, un lato paesaggistico, con la località medicale, caratterizzata da erbe medicali indicate in pannelli didattici, e la possibilità di visitare il villaggio di Pruno con pastori in isolamento volontario. Una realtà meravigliosa sotto il profilo psicosociale, producendo il necessario per vivere. Pruno rappresenta il vero villaggio rurale d’Europa. A pochi chilometri abbiamo Rossignolecca, uno stupendo paese abbandonato, una vera Pompei del ‘900, il ponte più grande d’Italia, un comune con circa 40 chiese, e a circa 30 km dalla meravigliosa realtà dei templi di Paestum. Sicuramente da noi il turista non si annoia. rilasciato queste dichiarazioni. Parliamo dell’Associazione? È nata per volontà della Provincia di Venezia che cura i rapporti culturali, umani e sociali dei nostri connazionali all’estero; la Camera di Commercio per il settore economico e il Casinò di Venezia che rappresenta l’Università e il Comune. Ha una estensione globale, dove c’è l’immigrazione veneziana e veneta, facciamo nascere delle associazioni che si richiamano alla venezialità o alla veneticità per mantenere quei legami che per molto tempo sono stati abbandonati, mentre ora le istituzioni si accorgono di quanto possono fare, non solo come vicinanza culturale, ma anche come elemento di promozione economica. Riteniamo che siano i nostri veri ambasciatori del made in Italy. I veneziani nel mondo non sono molti se rappor- perché Venezia non ha avuto grandi flussi migratori. Oggi li troviamo affermati nel mondo. Contiamo che siano circa 200 mila persone. Venezia-Spagna, quali rapporti? Venezia ha inaugurato un ponte di Santiago Calatrava sul Canal Grande, consolidando i nostri rapporti, così come avviene oggi con la nostra presenza qua a Malaga in questa mostra nel campo enogastronomico. LA CASA ZULIANI FARRO E TARTUFI Casa Zuliani, ha spiegato Federico Frumento durante il "wine & food emotions of Italy" di Malaga, si trova nelle zone DOC "Collio" e "Isonzo del Friuli". Coltiva vitigni autoctoni, Tocai, Malvasia, Merlot, e Cabernet Franc e vitigni internazionali, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon e Cabernet Sauvignon. La produzione annua è di 100 mila bottiglie. Noi siamo a Malaga perché in Spagna abbiamo buone prospettive di ampliare le vendite. Roberto Agrestini ci parla della sua azienda agrituristica. Si trova a Poggiodomo, il comune più piccolo d’Italia, in Alta Valnerina. Ha solo 80 abitanti. Siamo venuti a Malaga per far conoscere la nostra azienda e il nostro paese ma soprattutto il nostro pezzo forte, "il tartufo nero pregiato", che in Andalusia non è conosciuto. Ci piacerebbe che anche gli spagnoli scoprissero questa nostra terra e il mangiare naturale delle nostre parti: abbacchio scottadito, zuppa di farro e tutto quello che cuciniamo per noi. I nostri clienti possono partecipare alla ricerca del tubero nero. L’azienda, di 60 ettari, è coltivata a cereali, lenticchie, foraggi e patate. Il nostro messaggio per gli spagnoli e per gli italiani residenti in Spagna è: venite a riposare, a mangiare bene, sano, nel paese più piccolo d’Italia. 12/2008 IL SINDACO DI CERVETERI Quali sono i legami fra Spagna e Cerveteri? Cerveteri è gemellata da tantissimi anni con Almuñecar, a pochi chilometri da Malaga. I legami con Cerveteri sono storici, perché affondano le radici nel periodo punico e successivamente romano. Le navi che rifornivano Roma del garum salpavano da Almuñecar e passavano per i porti, etruschi prima e romani poi, di Pyrgi, Punicum e Centumcellae, giungendo finalmente a Roma. Quindi ci sono questi legami antichissimi che oggi vengono rinsaldati da questa nuova amicizia. Progetti futuri? La città di Cerveteri ha una forte vocazione turistica. Dal 2004, insieme a Tarquinia, è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità e sta costruendo il proprio futuro sullo sviluppo turistico, attraverso la valorizzazione del territorio che è ricchissimo di reperti archeologici e di qualità ambientale. È una città sul mare ed anche questo elemento la lega a Malaga ed a questo lato della costa spagnola. Quali sono i problemi da risolvere? Purtroppo la ricettività alberghiera è praticamente nulla, anche se si è sviluppata una buona rete agrituristica. Vorremmo favorire un turismo legato all’attività crocieristica di Civitavecchia, nel cui porto sbarcano 1.800.000 passeggeri ogni anno. Inoltre vorremmo creare una rete di servizi molto più vasta e aumentare il numero delle scuole. Come siete presenti in questa occasione? Con i nostri vini, in rappresentanza delle migliori aziende vinicole e con gli altri prodotti tipici del territorio. Vogliamo proporre agli spagnoli e a tutta la penisola iberica queste nostre qualità. "LA LUNA" DI GIUSEPPINA A CALA DI MIJAS Giuseppina Vescovile, che ha offerto la degustazione di "tre tipi di pasta", preparata dallo chef Filippo Feccia, ci ha parlato della sua attività. Ho scelto la Cala di Mjias perché non c’era nessun ristorante italiano attrattivo per i turisti. Una grande terrazza sul mare con musica per passare una serata piacevole all’insegna della nostra cucina italiana e del vino di qualità. Vengo da esperienze nel settore, i miei clienti sono inglesi che apprezzano i nostri cibi e molto i nostri vini. Le nostre specialità sono le linguine ai frutti di mare e il filetto alla Rossini. VINI TARGATI PITTI DE VITTORI OF UN VINO GIOVANE PER L’AGRO PONTINO do abbiamo scoperto, dopo aver SWITZERLAND Paolo Antonini, direttore commerciale di Torre a Cenaia ha dichiarato: "La tenuta è in una zona favorevole ai nostri vitigni. È di 550 ettari, con una riserva faunistica dop, allevamenti di suini che è tra i primi tre in Italia. Il marchio Pitti, famoso per la moda, è ancora sconosciuto nel mondo del vino. La nostra strategia è si di rafforzarsi sul mercato italiano ma la nostra presenza a Malaga testimonia la volontà di aprire sempre più mercati all’estero, con un riscontro veramente positivo." Giovanni Petronio, branch director della Federico De Vittori. La De Vittori è una società internazionale per la costituzione e gestione di società in tutto il mondo ed è coadiuvata da importanti specialisti in campo legale, successorio e fiscale. Oltre che a Marbella, dispone di uffici a Lugano, Londra, Lussemburgo, Milano, Roma, Shanghai, Sofia e Tangeri. Elsa Ricchi, è la export- manager della azienda vinicola Casale del Giglio. Parliamo dell’azienda? Siamo vicino a Latina, siamo giovani dal punto di vista vinicolo. L’azienda è nata nel 1968, ma i nostri vini sono nati nel 1985 con l’avvio di un progetto di ricerca e sperimentazione per valorizzare l’Agro Pontino. La sorpresa è stata quan- coinvolto ricercatori come Attilio Scenza e Angelo Custacurta, che l’Agro Pntino come la Maremma è una zona molto vocata per vini rossi. Dopo 20 anni di sperimentazione Casale del Giglio ha capito che uve come il Merlot, il Syrah e il Petit Verdot, utilizzate per fare dei vini bordolesi si sono adattate meglio in questa zona. Per cui ci consideriamo il nuovo mondo nel Lazio dove abbiamo il nostro principale mercato, ma ci espanderemo negli Stati Uniti, in Germania, in Svizzera in Cina, Giappone e Vietnam. Dalla Spagna trarremo un futuro Tempranillo del Lazio. Vendiamo da due anni vini i Spagna, speriamo di diffondere questi vini nella ristorazione italiana. L'Assessore Raffaele Autullo con il riconoscimento per la partecipazione del Comune di Ladispoli 12/2008 ITALIA E ITALIANI A MALAGA a cura di Giulio Rosi L’ASSESSORA DI LADISPOLI Intervista a Daniela Ciarlantini, delegata municipale a turismo, cultura e spettacolo. Ladispoli a Malaga, perché? È il secondo anno che partecipiamo a questa iniziativa di Raffaella Resca. Noi stiamo cercando di costruire qualcosa unendo realtà italiane e spagnole. Questi interscambi sono fondamentali per crescere insieme. Abbiamo portato materiale promozionale del nostro territorio, che io chiamo isola felice. All’epoca Ladispoli si chiamava "Pirgi e i suoi porti", al centro fra il porto di Santa Severa e quello di Fiu- micino. Di fronte abbiamo il mare, alle spalle Tolfa e Alluniere. Siamo accanto a Cerveteri, con la quale stiamo valorizzando i siti archeologici che l’Unesco ha riconosciuto come sito degli etruschi e le nostre ville romane che, assieme alla Sovrintendenza, desideriamo proteggere. Siamo a 25 chilometri dall’aeroporto di Fiumicino, 35 chilometri dal porto di Civitavecchia, quindi siamo "facili" da raggiungere. A 30 chilometri c’è Roma, che per noi è un valore aggiunto. Sicuramente siamo ricettivi in questo senso, però vogliamo crescere anche attraverso queste manifestazioni assieme ai nostri vicini. Crediamo molto nell’Europa e che l’Italia, la Spagna, la Francia, la Germania e gli altri stati debbano collaborare e crescere insieme. Con la Spagna abbiamo tante cose in comune, come il clima, per cui non è pensabile importare i pomodori, ma a Ladispoli abbiamo il carciofo romanesco "dop", di cui facciamo una fantastica fiera nel mese d’aprile invitando gli spagnoli e spiegando le ricette tramandate per generazioni. Inoltre stiamo facendo conoscere i nostri tartufi, riscuotendo molto successo. IL "GRANDE" PRESIDENTE DEI SOMMEILLER ANDALUSI Josè Roldán Grande rappresenta i sommelier di Malaga e dell’Andalusia. Ha presieduto la "cata ciega" organizzata da Nicoletta Negrini in occasione della mostra "wine & food: emotions of Italy" di Malaga. Come è cambiato il vino nel tempo? Fortunatamente più nella qualità che nella quantità. Dobbiamo rallegrarcene perché non solo in Italia, ma anche in Spagna e in Francia la qualità è un elemento di priorità. Malaga è una zona di vino dolce, non molto conosciuto nel mondo, ma abbiamo anche vino rosso e bianco di ottima qualità. Considerando la grande componente turistica internazionale, tutti i buoni vini stranieri vengono importati con successo. Quanto è ancora valido l’abbinamento vino e cibo? Moltissimo, anche se va dimenticato il classico abbinamento bianco con il pesce e LA SOPRANO ITALIANA CANTA A MALAGA Dopo la sua brillante esecuzione, accompagnata al piano dalla bravissima Sara Ruiz Canto, durante la serata di gala del "wine & food: emotions of Italy" alla soprano Letizia Calandra abbiamo domandato: La sua presenza a Malaga durante la "wine & food: emotions of Italy" è un testimonial della cultura canora italiana, quando è iniziata questa passione? Molti anni fa mi sono innamorata della musica, del canto, della lirica, della musica barocca e della canzone napoletana, generi che interpreto con grande gioia. Sono figlia d’arte, mio padre era chitarrista. Ho avuto occasioni e soddisfazioni importanti. Adesso sono concentrata sul nuovo disco di canzoni napoletane intitolato "Classico Napoletano" proponendo i temi tradizionali in chiave più classica con risultati molto originali. Il mio incontro con Fausto Cigliano, ultimo grande interprete di questo genere dopo la scomparsa di Murolo e Bruni, è stato particolarmente significativo. Per la lirica inizierò a Milano le prove con il gruppo La Veneziana per "L’incoronazione di Poppea" di Monteverdi. 6 VINI ITALIANI E 6 SPAGNOLI Nicoletta Negrini, importatrice di prodotti enogastronomici italiani e organizzatrice della cata ciega alla "wine & food emotions of Italy" di Malaga. La degustazione, denominata "Dialogo Sabroso", è stata diretta dal noto giornalista esperto di vini italiani, Juancho Asenjo, ed ha visto in gara sei grandi vini italiani e sei grandi vini spagnoli. Le abbiamo chiesto un parere sull’esito della prova e ci ha risposto: "Fare questi incontri è sempre importante perché ogni volta ci rendiamo conto che ci sono ancora zone della Spagna, come Malaga, dove c’è ancora tanto lavoro da fare come education italiana sia gastronomica sia enologica. La cata ciega ha riscosso molto successo fra i sommelier spagnoli locali, perché hanno sempre voglia di conoscere nuovi vini italiani. Considerano l’Italia come l’altra grande nazione produttrice di vini di qualità, come la Spagna, ma sanno che dell’Italia c’è ancora tanto da apprendere. La cosa più interessante di questa degustazione è stata che su una giuria di dieci persone, di cui solo due italiane, otto hanno votato principalmente i vini che riconoscevano di più al gusto, e quindi i vini spagnoli. Pertanto il primo classificato è stato il vino spagnolo San Román Toro del 2005, ma il secondo, il terzo e il quarto sono stati tre grandi vini italiani e precisamente il Montepulciano di Valle Reale San Calisto 2005, l’Amarone di Allegrini 2004 e il Turriga di Argiolas del 2003. Questo risultato conferma la qualità dei nostri vini, collocandoli in posizione di grande prestigio anche a livello internazionale". IL PICCOLO GRANDE VIOLINISTA ITALIANO Carlo Allegri, 9 anni, ha una grande passione per il violino e si è esibito durante la serata di gala con grande successo. Gli abbiamo chiesto da quando suona e perché. Ho cominciato a 4 anni - ci ha detto - e da allora è aumentata in me la voglia di diventare un grande violinista. Lo studio in casa con una professoressa. Il mio papà, che ha una collezione di oltre 30 violini, mi ha incoraggiato in questa vocazione. Attualmente suono con un violino che è la copia di un Pollastri, con un suono molto buono e fra poco eseguirò il concerto in la minore di Vivaldi. il rosso con la carne, in quanto esistono bianchi formidabili con le carni e altrettanti rossi con il pesce. Circa la temperatura esistono rossi che si devono bere a una temperatura di 14 gradi. Il vino va tenuto in un luogo fresco e a temperatura stabile, mai per lungo tempo nel frigo. Se necessario va raffredato prima di consumarlo. Cristian Crippa, rappresentante del Gruppo Mediolanum a Malaga, durante la "wine & food: emotions of Italy", con uno stand della Fibanc Mediolanum, la filiale spagnola del Gruppo Italiano. Il motivo della sua presenza era quello di offrire ai risparmiatori un modello di consulenza finanziaria personalizzato per ogni cliente, indipendentemente dal suo patrimonio. Un Consulente Finanziario Personale offerto dalla Banca mediante il proprio sistema multimediale (telefono, internet, telefax) e disponibile sempre, quando il cliente lo voglia, tutti i giorni dell’anno, facendo risparmiare tempo e gaudagnare in comodità nei rapporti con la banca. Pag. 5 Berlucchi a Malaga. il signor Antonio La Vista, responsabile del marketing all’estero, ha presentato lo stile Berlucchi, che comprendono le classiche cuvée imperiali e la pregiata cuvée storica. Non mancava la famosa "magnum" 1 1) Raffaella Resca con il Console Italiano a Madrid e il Presidente dell'Intercomites e Comites di Madrid 2) Raffaella Resca con Pietro Macellaro, che mostra il premio, e Massimo Vittorini di "A puro vino" 3) Floriano D'Andrea, il pasticcere Pietro Macellaro, Giuseppe Capo, Raffaella Resca e il sindaco di Valle dell'Angelo Iannuzzi 2 3 Pag. 6 12/2008 DÍA DE LA HISPANIDAD: LA FESTA NAZIONALE SPAGNOLA Reggente María Cristina di Asburgo firmò un Decreto Reale nel quale si stabilivano le basi per instituire il 12 di ottobre come festa nazionale. Il 12 ottobre del 1918, Alfonso XIII istituì per legge la Festa della Razza con questa formula: Don Alfonso XIII, Re di Spagna per grazia di Dio e per la Costituzione; i Parlamenti hanno decretato e sancito quanto segue: con un articolo unico si dichiara festa nazionale, con la denominazione di Festa della Razza, il giorno 12 di Ottobre di ogni anno. Pertanto comandiamo a tutti i Tribunali, Giustizie, Capi, Governatori ed altre Autorità, tanto civili quanto militari ed ecclesiastiche, di qualunque classe e dignità, che conservino e facciano conservare, compiere ed eseguire la presente legge in tutte le sue parti. Nel 1958, il governo spagnolo stabilì che il 12 ottobre, oltre alla Festa Nazionale della Spagna, si sarebbe celebrato il "Día de la Hispanidad", disponendo per decreto che: "Data l’enorme importanza che il 12 ottobre significa per Spagna e per tutti i paesi dell’Ibero America, il 12 ottobre sarà festa nazionale sotto il nome di Día de la Hispanidad". Il 12 ottobre, come sempre, si celebra la Festa Nazionale della Spagna e il "Día de la Hispanidad", con il quale si ricorda l’arrivo di Colombo nelle terre americane. Appoggiato dai Re Cattolici, Isabel e Fernando, Cristoforo Colombo voleva dimostrare che la terra era rotonda e che si potevano raggiungere le Indie attraverso una rotta marittima. Nell’agosto del 1492 le tre caravelle: La Niña, La Pinta e La Santa María, salparono da Porto Palos (Huelva). Il 12 ottobre di 1492, dopo una lunga e dura traversata, il marinaio Rodrigo di Triana avvistò l’isola di Guanahaní, situata nei Caraibi, alla quale venne dato il nome di San Salvador. Colombo non arrivò nelle Indie, ma mise piede in un nuovo continente, finora era completamente sconosciuto, e da quel momento nacquero i legami culturali e linguistici tra Spagna ed America. In questa data si celebra anche la festa della Vergine del Pilar, patrona della Spagna e della "Hispanidad". Narra la leggenda che la Vergine apparve in persona all’apostolo Sant'Iago mentre predicava lungo le terre spagnole. L’apparizione avvenne a Saragozza, su un pilastro ubicato sulle sponde del fiume Ebro. La Vergine chiese all’apostolo di edificare in quel luogo una chiesa, con l’altare ubicato sul pilastro dove era apparsa. Nacque così quella imponente costruzione che conosciamo come Basilica di Nostra Signora del Pilar. Attualmente in questo giorno, che è festivo in Spagna ed in molti paesi sudamericani, si celebra la Festa Nazionale della Spagna o "Día de la Hispanidad", come sancito dalla Legge n.18 del 1987. In altri paesi il 12 ottobre assume altre denominazioni: negli Stati Uniti, per esempio, si chiama "Columbus Day" o Giorno di Colombo, ed è particolarmente festeggiato dagli italiani d’America in onore del loro connazionale Cristoforo Colombo; in alcuni paesi sudamericani si continua a denominare, come anticamente, Festa della Razza. Nell’ottobre del 1917, il presidente dell’Argentina, Hipólito Irigoyen, dichiarò nel suo paese il Giorno della Razza ed instaurò quella data come festa nazionale. Altri paesi sudamericani si unirono alla sua iniziativa. Il Giorno della Razza si istituì per unire paesi con caratteristiche comuni, come la lingua, l’origine o la religione. In Spagna, il "Día de la Hispanidad" ha ricevuto diversi nomi, da quando nel 1892, quarto centenario dell’arrivo di Colombo in America, la Nel 1981, dopo la restaurazione borbonica e l’entrata in vigore della Costituzione spagnola del 1978, un Reale Decreto, edito nel primo Bollettino Ufficiale dello Stato dell’anno 1982, confermò il dodici ottobre come data della Festa Nazionale della Spagna e "Día de la Hispanidad". Da allora lo conosciamo con questa denominazione ed è un giorno festivo sia in Spagna sia in molti paesi americani, dove si celebrano vari atti culturali e commemorativi. In particolare, in Spagna, ha luogo la sfilata militare nella capitale del regno, presieduta dal Re e da tutta la famiglia reale, assieme ai rappresentanti di tutti i poteri dello Stato e dalla maggioranza dei presidenti delle autonomie spagnole. Anche quest’anno, come nelle edizioni precedenti, la parata si svolgerà lungo lo spettacolare Paseo de la Castellana. sin.: il Re saluta la bandiera - in alto: le bandiere dei paesi che partecipano alla sfilata - la legione straniera sfila con la sua mascotte "Carnero" - Guardia Civile con uniforme di gala - sotto: i regolari di Melilla e Ceuta Pag. 8 12/2008 I MOTORI PER TERRA, ACQUA E ARIA FIRMATO ACCORDO COMMERCIALE FRA GUARNIERI E DAIHATSU Guido Guarnieri ha dichiarato: la tendenza è andare verso le piccole macchine, perché funzionali, maneggevoli e migliori in città per traffico e parcheggio. Hanno una tecnologia avanzata che riduce i consumi e la manutenzione normale.Sono macchine piccole, ma dotate di sistemi sofisticati, come ABS, controllo di trazione e altri accessori utili alla guida. I prezzi sono relativamente bassi, soprattutto considerando la qualità. Nel mercato stanno entrando bene. Nel nostro Gruppo cerchiamo di avere una vasta gamma di macchine secondo le esigenze di ogni cliente, dalla macchina di gran lusso a quella più economica, ma sempre mantenendo un alto livello di qualità. Presidente della Daihatsu, Masahiro Eda. Quali sono le caratteristiche principali dei vostri prodotti? Siamo specializzati nella costruzione delle compact-car, con dimensioni esterne limitate, ma con grandi sviluppi negli spazi interni. Una delle caratteristiche fondamentali è quella di avere studiato nei minimi particolari il comfort, per creare spazi grandi in dimensioni ridotte. Quanto costano? Abbiamo analizzato i prezzi del mercato spagnolo, non sono molto bassi perché sono prodotti di altissima qualità. Stiamo in una media del mercato spagnolo. Perchè scegliere una vostra macchina? Daihatsu, è una delle fabbriche più antiche, nasce in Giappone nel 1907, prima di blasonati concorrenti giapponesi. Lo scopo era quello di costruire motori di piccole dimensioni, ma di altissima efficienza. Dopo più di 100 anni la marca ha raggiunto un livello tecnologico incredibile, realizzando automobili che richiedono pochissima manutenzione, con tecnologie di avanguardia, bassi consumi e quindi basse emissioni di CO2. La Sirion è sotto ai 120 grammi per chilometro e la Terios è in assoluto fra gli sport-utility quello che, oltre a consumare meno, inquina di meno. Mario Guarnieri, titolare del Gruppo. Perchè la scelta di Daihatsu? Una scelta di qualità, per una macchina economica, ma con una componente tecnologica che, in tempi di crisi come questi, si rivela molto importante. In Spagna non esiste una macchina con queste caratteristiche e con questo prezzo. Sono realizzate completamente in Giappone. In Italia sono state introdotte 15 anni fa e attualmente vendono 15 mila macchine. Questo risultato ci rende sicuri che anche in Spagna avrà lo stesso successo. In questo segmento Daihatsu è certamente il leader. Direttore Generale della Daihatsu, Enrico Bertolini in Italia e Spagna. La vostra stategia sul mercato mondiale? L’obiettivo principale è quello delle basse emissioni.C’è un voluntary control da parte dell’azienda dal 2009 per stare nei limiti europei che ci sarnno nel 2012. I nostri motori sono all’avanguardia e fino a pochi anni fa impensabili. Le prestazioni sono eccellenti, comprare Daihatsu vuol dire risparmiare, aiutando l’ambiente e la natura. Siamo presenti in Spagna con il Terius e la Sirion, ma vogliamo sorprendere il mercato spagnolo con un modello unico di grande successo. Cosa presentate al prossimo sa- Il primo sottomarino ad energia solare è stato battezzato the Goldfish e funziona esclusivamente ad energia solare accumulata da 5 piattaforme flottanti laterali, le quali ricoprono una superficie di 300 metri quadri con pannelli solari di ultima generazione. La corrente prodotta viene accumulata in batterie di notevole capacità che poi alimenteranno il sottomarino. Gli ingegneri Martin Pfisterer e Matthuas Zelweger sono le menti che hanno partorito questo progetto, costruito dalla società elettrica-BKW FMB e dalla società di trasporti BLS SA. Il sommergibile è lungo quasi 30 metri e potrà ospitare fino a 30 passeggeri. Potrà immergersi fino a 200 metri di profondità ed ha un consumo medio di 100 kW/ora. La prima immersione avverrà nel primo semestre del 2011 nel lago di Thun, sulle Alpi Svizzere. lone dell’auto? Due sviluppi di prototipi e poi la linea importata in Europa: il Terius, la Sirion, la Materia, la Trevis e la Cooper, tutti specializzati nelle compact-car, motori da 1000 e massimo da 1500. IN VENDITA UN OTTIMO AEREO DA TURISMO ITALIANO - SIGLA I-PAHH - Quadriposto Partenavia P-64 Oscar, A.C.1967 N.C.12, revisione generale anno 2000 (reintelato riverniciato tappezzeria), sempre angarato in perfette condizioni, scarponi, motore Lycoming 180HP 1650 ore, passo variabile, scadenza CN 08/06, pannello audio KA134, interfono, NAV/COM KX155, trasponder KT76A encoder C, ELT ACK, EGT. La Partenavia era nata a Napoli nei primi anni Cinquanta su iniziativa dei fratelli Pascale che costruirono il loro primo biposto in una autorimessa di Mergellina nel 1951. La Partenavia era col tempo divenuta un'azienda importante del settore e nel 1970 aveva costruito lo stabilimento di Casoria , nei pressi dell'aeroporto di Napoli collaborando tramite Aeritalia all'MD 80 ed al Boeing 747. Nel 1998 la Partenavia viene acquisita dalla Vulcanair che riprende la produzione nello stabilimento di Casoria da cui l'azienda ha accesso diretto alle piste dell'Aeroporto di Capodichino. 12/2008 Pag. 9 a cura di Nicoletta Negrini La "Cata Ciega" di Italia e Spagna a Malaga "DIALOGO SABROSO" è il titolo dato alla Cata Ciega - cioè degustazione "al buio", le bottiglie vengono avvolte con carta stagnola per nasconderne l'etichetta - organizzata da Negrini fra 6 Grandi Vini Italiani e 6 Grandi Vini Spagnoli, alcuni giorni fa a Malaga, nell'ambito della manifestazione WINE & FOOD EMOTIONS OF ITALY. La degustazione, diretta dal famoso giornalista Juancho Asenjo, ha avuto un grande successo e la valutazione finale ha dato come vincitore il vino VIÑA SAN ROMÁN D.O. de TORO 2005. Al secondo posto si è classificato il vino MONTEPULCIANO VALLE REALE di SAN CALISTO 2005, seguito dall'AMARONE di ALLEGRINI 2004 e dal TURRIGA di ARGIOLAS 2003. Questa la classifica finale Evaluación final: 1. Viña San Román - D.O. Toro- 2005 2. Montepulciano Valle Reale San Calisto – 2005 3. Amarone de Allegrini - 2004 4. Turriga de Argiolas 2003 5. Paixar – D.O. Bierzo- 2004 6. Pujanza Norte – D.O. CaRioja – 2005 7. Torrotja- D.O.- Priorat 2006 8. La Firma de Cantina del Notaio- 2005 9. Montecastros- D.O- Ribera del Duero 2005 10.Brunello di Montalcino de La Poderina- 2003 - Barolo de Aldo Conterno Colonnello – 2001 (parimerito) 11.Finca Sandoval - D.O. Manchuela 2006 SEI GRANDI VINI ITALIANI E SEI GRANDI VINI SPAGNOLI 5. 6. 7. 8. 9. Nicoletta Negrini mostra il Montepulciano Valle Reale di San Calisto2005, classificato secondo. Sin.: Giuseppe Moretto (presidente veneziani nel mondo), José Roldán Grande (il presidente della federazione andaluza sommelier), Juancho Asenjo e Giovanni Casoni. Jurado Calificador (con voto): 1. Juancho Asenjo- Presidente del Jurado 2. José Roldán Grande - Presidente de la Federación Andaluza de Sumilleres – 3. Yolanda Rubio Ruiz -Restaurante Kalima 4. Juan Miguel Rubio Márquez Jurado Especial: 1. Paola Pacifici - Giornale Italiano 2. Jose Carlos del Café de Paris 3. Rafael del Manducare 4. Gian Luca de La Palla d’Oro (sumiller) 5. Juan Nalda del Restaurante Montana 6. Tonino Galosi Consigliere Comunale Delegato Gemellaggi Comune di Cerveteri (Roma) JUANCHO ASENJO: IL GIORNALISTA ESPERTO DI VINI ITALIANI Tre Sommelier e giudici durante la degustazione Vinos Italianos: 1. Amarone de Allegrini - 2004 2. Brunello di Montalcino de La Poderina- 2003 3. Barolo de Aldo Conterno Colonnello – 2001 4. Turriga de Argiolas 2003 5. Monte Pulciano de Valle Reale San Calisto – 2005 6. La Firma de Cantina del Notaio- 2005 Vinos Españoles 1. Finca Sandoval - D.O. Manchuela 2006 2. Montecastros- D.O- Ribera del Duero 2005 3. Viña San Román – D.O. – Toro- 2005 4. Paixar – D.O. Bierzo- 2004 5. Pujanza Norte – D.O. CaRioja – 2005 6. Torrotja- D.O.- Priorat 2006 - Jefe de Redacción de la revista Mesa & Negocios Enrique Bellver - Critico Gastronómico del Diario Sur Nicoletta Negrini- Negrini S.l Sergio Barbanti – Consul de Italia en Madrid Sergio del Mesana (1 estrella Michelin dentro del Hotel Guadalpin) Angel Gonzalez – Marbella Club Il Console Generale d'Italia, Sergio Barbanti, fra i giudici della cata ciega Giurati con voto e giurati speciali in degustazione Juancho Asenjo, giornalista del "EL MUNDO", finalista del primo Premio Veronelli, grande esperto di vini italiani. Cosa pensi di questi due giorni del "wine & food: emotions of Italy"? Questi incontri sono sempre interessanti, la cultura italiana non è molto conosciuta in Spagna, dove molti professionisti pensano ancora che il vino italiano non abbia la qualità che in effetti ha. Ho avuto molti riconoscimenti professionali, ma il primo riconoscimento è la grande amicizia con i produttori vinicoli italiani. Da oltre 15 anni vado al Vinitaly, ho viaggiato con la mia macchina in tutte le zone vinicole italiane e ogni anno vengo invitato a tutte le manifestazioni, come la anteprima toscana a febbraio, al Chianti, al Vino Nobile e al Brunello, all’Alba Winess, per assaggiare il Barolo e il Barbaresco. Perché questa passione per il vino italiano? Tutto è cominciato perché mio padre gioiel- liere mi mandava in Italia, a Vicenza, Valenza ed Arezzo per comprare l’oro. Per 10 anni poi ho fatto la guida turistica in Italia, insegnando agli spagnoli le bellezze dell’Italia così mi sono appassionato anche alla cultura vinicola. Secondo te, quali sono le più importanti zone vinicole italiane? Sono tante. Sono un fanatico del Nebbiolo. I produttori piemontesi ridono perché dicono che sono l’unica persona con il gruppo sanguigno "nebbiolo positivo". Sono un appassionato di vini toscani, abruzzesi, dei bianchi friulani, dell’Amarone e di tanti vini che scopro di giorno in giorno in Campania e Basilicata. Quali sono stati i vini più apprezzati nella "cata ciega" da te presieduta? In queste occasioni sono quelli che sentiamo più vicini al nostro palato, ma a volte quelli che sentiamo più lontani. Normalmente vincono quelli più facili da capire fin dall’inizio. Il grande successo è che i sommellier spagnoli hanno capito la grande qualità dei vini italiani, anche se ha vinto un vino spagnolo, ma il secondo, il terzo e il quarto erano italiani. Chi apprezza di più il vino, le donne o gli uomini? Grazie alle donne il vino si vende ogni giorno di più. Le donne non sono più il futuro ma il presente. In Spagna non c’è fra i giovani, come in Italia, la cultura del vino.È un fatto culturale da sviluppare anche in Spagna.. 12/2008 Pag. 11 IL CALCIO DI TUTTO IL MONDO - IL CALCIO DI TUTTO IL MONDO IL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA ARBITRI - SEZIONE ROMA Abbiamo intervistato il Presidente Roberto Bonardo. Che cosa è l’Associazione Italiana Arbitri sezione di Roma? La sezione di Roma conta su 780 associati su una base di 33 mila iscritti all'Associazione a livello nazionale, con 214 sezioni. Io sono il Presidente di quella più importante. È stata fondata 100 anni fa a margine della Federazione Italiana Gioco Calcio reclutando, istruendo, dettando le regole tecniche e comportametali a tutti gli associati che, nelle varie categorie scendono in campo tutte le domeniche. Del gruppo fanno parte tutti quelli in attività, quelli che l’hanno fatta, i dirigenti, gli osservatori, gli assistenti, insomma la grande famiglia arbitrale, il cui presidente Cesare Gussoni è nel Consiglio Federale. L’associazione nasce per l’applicazione delle regole da parte degli arbitri, che hanno la stessa importanza del pallone in una partita di calcio. Senza un pallone e l’arbitro la partita non si può giocare. Come sono considerati gli arbitri italiani all’estero? Molto bene, da sempre i giornali dicono che sono i migliori del mondo. Tanto è vero che il nostro Pierluigi Collina è stato per 6 anni nominato miglior arbitro del mondo. Sicuramente meglio che in Italia, dove l’arbitro è spesso il capro espiatorio di molti insuccessi delle società. Ci vuole un carattere particolare per fare l’arbitro? Ci vuole una buona dose di personalità, perché si è soli contro 22 giocatori, più gli altri in panchina e il pubblico di mamme, fidanzate, fratelli, sorelle, mogli e amici, che dalla tribuna inveiscono contro questa figura. Se non ha una forte personalità soccombe. Perchè si sceglie di fare l’arbitro e non il calciatore? Per esperienza personale, nella mia sezione di 780 soci, posso dire che si arriva qui per diversi motivi. Il primo è la passione per il calcio, tanti hanno cominciato con il calcio per passare all’arbitraggio, altri per avere la tessera per assistere gratis alle partite, qualcuno per pochi soldi di rimborso, tanti perché si sentono gratificati ad indossare una divisa e a diventare giudici di una competizione. Lei è stato arbitro? Assolutamente sì, ho smesso nel 1994, dopo essere stato assistente in serie A e B. Poi ho fatto il corso da dirigente. Che differenza c’è tra un arbitro di serie A e gli altri? La scala dei valori è come una piramide. Attraverso le predisposizioni tecniche, atletiche e comportamentali gli arbitri vengono selezionati da osservatori e promossi di categoria. Quanto dura la carriera dell’arbitro? I corsi da qualche anno sono aperti anche alle ragaz-ze, con ottimi risultati. Possono partecipare ai corsi dai 15 ai 33 anni. Chi prima inizia ha più possibilità di fare carriera. A 45 anni, con le uniche due eccezioni di Farina e di Collina, che hanno avuto la proroga di un anno, si conclude la carriera. Le donne che scelgono questa carriera hanno un carattere particolare? Sì, hanno una grande personalità, e a volte vanno in campo meglio degli uomini. Quasi sempre arbitrano partite di uomini che, sentendosi rimproverare da una donna, provano un sentimento di vergogna. La personalità e un minimo di caratteristiche atletiche sono i due elementi fondamentali. Già ci sono arbitri in serie B, C che sono donne con caratteristiche che vorrebbero avere molti uomini Ci sarà una Collina donna? Arrivare al suo livello sarà difficile, però c’è una assistente che è in serie A, Cristina Cini, della sezione di Firenze, che è una ragazza in gambissima, ha fatto i mondiali di calcio femminile, adesso in Cina, Da qui a qualche anno avremo un arbitro donna in serie A. Che differenza c’è tra un arbitro di oggi e uno di 30 anni fa? Fra gli arbitri di 30 anni fa nella nostra sezione abbiamo avuto dei veri maestri. Erano i tempi di Concetto Lo Bello, Antonio Sbardella e Gianfranco Menegali, con gran- di personalità, ma meno atleti di adesso, meno veloci. Non c’erano le televisioni ad inquadrarli per scoprire gli sbagli che facevano, c'era una sola telecamera che se inquadrava il giocatore non poteva inquadrare l’arbitro. Adesso gli arbitri sono vivisezionati dalle immagini, capisci perfino il labiale. Allora erano liberi di sbagliare senza andare sulle prime pagine. Chi sono i migliori arbitri stranieri? Dopo di noi, i francesi, gli inglesi, gli spagnoli, i tedeschi, qualche olandese e poi quelli dei paesi sudamericani, come il Brasile e l’Argentina. Un po' meno quelli dei paesi asiatici dove il calcio è arrivato molto dopo. La sua partita più bella? Essendo romano ho fatto un derby Lazio-Roma, il 6 marzo 1994, come assistente. Fu eccezionale perché uno di Roma oggi non può arbitrare nella propria città. Tanti amici erano presenti allo stadio Olimpico. Conservo un ricordo stupendo. Poi il derby Palermo-Catania, vissuto con molta intensità per il clima calcistico della città. Quanto le pesavano gli insulti? Appena iniziai nel 1976, venne a vedermi mia madre e sentendo il classico epiteto che la riguardava, uscì dallo stadio e andò a casa. Rientrando in casa mi disse che non sarebbe più andata a vedere una partita. In campo non si sente più niente, si pensa alle regole e al gioco. Quale partita le sarebbe piaciuto arbitrare? Una partita di orfani, senza genitori in tribuna. In realtà, l’ambizione di ogni arbitro è la finale della Coppa del Mondo, quella dei Campioni, il Campionato Europeo e a livello nazionale le partite di vertice e i grandi derby. Come sta andando il campionato? Secondo me molto bene, c’è un gruppo di arbitri molto giovani che stanno crescendo con Collina. Da noi non c’è la cultura della sconfitta. Le società investono e non vogliono perdere. Tutti parlano di calcio tutti i giorni anche se non conoscono le regole, e le assicuro che sono in molti. Come sarà l’arbitro del futuro? Un atleta. Dovrà essere sempre più vicino all’azione, al pallone, dove avviene l’impatto. Un grande conoscitore di regole, con modi giusti per rapportarsi con delle persone che a volte sono dei bambini viziati, guadagnano tanti soldi e dovrebbero aiutare l’arbitro nel suo compito invece che rendergli la strada in salita. Ci può dire quanto guadagna un arbitro, o no? Si va dai pochi euro di rimborso per le categorie minori agli 8-9 mila euro a partita per la serie A, che sono 36 su 33 mila, ma si dedicano esclusivamente all’arbitraggio. Un arbitro qui vicino casa, al campetto, prende 23 euro, con i quali deve mettere la benzina al motorino, lavarsi la divisa e comprarsi le scarpe che sono l’unica cosa che la Federazione non fornisce. In serie B c’è una diaria di 80 euro a partita, in C di 130 euro. Presidente, in questa intervista mi ha trasmesso tutta la sua passione, la ringrazio. Per me è stato un piacere, soprattutto far conoscere il mondo arbitrale a tutti quelli che non si rendono conto e magari non pensano che dietro a quella figura nera, a volte gialla - adesso ci hanno colorato - ci sono dei ragazzi normalissimi che vanno a scuola, al lavoro, al negozio, poi vanno a casa si mettono i calzoncini con la scritta AIA e scendono in campo con la loro passione. Alessandra Selvelli In alto a sin.: Riunione pre-campionato: Roberto Bonardo tra gli arbitri della Sezione A.I.A. di Roma (accosciato al centro). a destra: 1989, Roberto Bonardo in terna arbitrale (secondo da sinistra con i baffi) - Un arbitro di altri tempi e sua divisa - Una riunione tecnica precampionato Pag. 12 ITALIA E ITALIANI Per quattro giorni Foligno è stata punto d’incontro di rinomati chef, maestri pastai, produzioni tipiche e regionali, industria alimentare, scuola, medicina, divulgazione scientifica intorno al tema dei Primi Piatti. L’occasione è stata offerta dal X Festival Nazionale dei Primi Piatti, organizzato dall’EPTA Confcommercio con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Gli 85 Chef che hanno guidato i lavori delle cucine, tra cui Paolo Teverini, Ciccio Sultano, Marco Bistarelli, Mauro Uliassi, Fabio Campoli, Beppe Sardi hanno rivelato i segreti e le tecniche dell’alta cucina agli addetti ai lavori, ai curiosi o ai semplici appassionati che hanno potuto approfondire le proprie conoscenze in tema di pasta, riso, gnocchi, zuppe e polenta attraverso incontri nelle varie sezioni: I Primi, Incontri con lo Chef, Le Accademie del Gusto, i Master in Primi Piatti e A Tavola con le Stelle. Particolarmente interessante è stata la partecipazione dell’Associazione nazionale "Il Circolo dei Buongustai di Fabio Campoli", sponsor e fornitore ufficiale della trasmissione 12/2008 Da sinistra Lunetta Savino (sezione fiction), Fabio Testi (sezione televisione), Edoardo Vianello (sezione spettacolo), Giampaolo Sodano(ospite) e Roberto Prosperi (Presidente dell'EPTA/ConfCommercio , comitato organizzatore del Festival di RAIUNO "Sabato e domenica". Le tante cucine del festival hanno lavorato a pieno ritmo per cuocere 13 mila chili di pasta, 3 mila chili di riso e 2 mila chili di gnocchi. Oltre 1000 bambini hanno preso parte ai laboratori ludico-educativi de "I Primi d’Italia Junior" e altrettanti sono stati i partecipanti alle Scuole di cucina. 630 le nuove ricette proposte dal Festival, 46 i pastifici della migliore tradizione artigiana, 185 le aziende che a vario titolo hanno partecipato alla sua riuscita. "Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Roberto Prosperi, Presidente di Epta Confcommercio - l’edizione 2008 de I Primi d’Italia si è distinta per vivacità ed affluenza di pubblico". Appuntamento al prossimo anno. Ugo Raffa Car sharing in crescita, Roma insegna Il 'Car sharing' raggiunge i 1.000 iscritti, e 1.000 corse al mese ad aprile. Il parco auto è aumentato a 39 vetture, tra cui nuovissime 500; i parcheggi sono arrivati a 24. Sono i dati dell'Atac e dell'Assessorato alla mobilità del Comune di Roma. Il Car sharing è sostenuto anche da due iniziative: incentivi per chi rottama la vecchia auto, e un'ordinanza comunale che mette uno freno al malcostume della sosta selvaggia nei parcheggi riservati al servizio. Il Car Sharing, finanziato con fondi del Ministero dell'Ambiente e del Comune di Roma, è un servizio di mobilità innovativo, che permette di accedere su richiesta a un parco macchine comune, dislocate in diverse aree della città. Si tratta di un servizio di autonoleggio self service che mette a disposizione una flotta di autovetture che si possono utilizzare in ogni ora del giorno e della notte. Il servizio è disponibile su abbonamento. Attraverso una prenotazione telefonica si richiede l'auto per il tempo desiderato, anche per una sola ora, pagando l'uso effettivo del mezzo dal momento in cui si ritira al momento in cui si riconsegna sempre allo stesso parcheggio. Si puo prenotare la vettura, se disponibile, 15 minuti prima della corsa. Si accettano prenotazioni da un minimo di un'ora fino ad un massimo di 72 ore. Si può annullare la prenotazione senza alcun costo aggiuntivo fino a 24 ore prima. L'auto si apre e si chiude attraverso una smart card e si mette in moto digitando il proprio codice pin sul computer di bordo. Finora sono 116 i clienti che hanno usufruito degli incentivi e delle agevolazioni tariffarie che il Ministero dell'Ambiente ha prorogato fino alla fine del 2008. Fra queste la possibilità di usufruire del car sharing per chi rottama un'auto. La proroga è prevista fino ad esaurimento fondi. Due le agevolazioni disponibili: abbonamento gratis per il primo anno con riduzione del 50 per cento per il secondo anno di adesione al servizio; bonus di 800 euro valido per il pagamento dei costi chilometrici utilizzabile nell'arco di due anni. Per ottenere gli incentivi bisogna avere la residenza nel territorio provinciale di Roma, aver rottamato un'auto in data successiva al 5 luglio 2006 a patto che sia stata immatricolata entro il 31 dicembre 2000, comprese le Euro 2, benzina o diesel. Le auto Car sharing possono sostare gratuitamente nei parcheggi a sosta tariffata e in quelli di scambio, accedere e circolare gratuitamente nelle Ztl della città, entrare e circolare nelle corsie preferenziali, così come regolamentato per il servizio taxi, e nei futuri corridoi della mobilità; circolare nelle zone interdette, anche durante le giornate di limitazione alla circolazione. Inoltre le auto di questo servizio hanno una polizza assicurativa Kasko a franchigia zero. Il carburante è compreso nel prezzo di noleggio. Per il rifornimento non si paga nulla. Prima di riconsegnare la vettura, se il carburante è sotto un quarto di pieno, il cliente effettua rifornimento presso distributori convenzionati e paga con la carta carburante che si trova a bordo. La ricevuta della stazione di servizio si conserva insieme ai documenti presenti nel veicolo. Tutte le informazioni sul Car sharing si possono trovare sul sito www.atac.roma.it, o chiamando il numero 0657003, che risponde 24 ore su 24 inclusi giorni festivi. Per il Car sharing si deve digitare l'opzione 1. I dati dicono che il 'popolo' del Car sharing comprende tutte le categorie sociali. Il 77 per cento degli abbonamenti è effettuato da privati, il 18 per cento da famiglie, e il 5 per cento da aziende. I liberi professionisti sono il 25 per cento, gli impiegati il 24, i dirigenti-quadri-funzionari il 5 per cento, gli operatori dell'istruzione e della ricerca sono il 6 per cento, i pensionati il 5, i giornalisti sono il 2 per cento, come gli imprenditori e i commercianti, gli studenti l'1 per cento, al pari di casalinghe, membri della polizia e delle forze armate, operai e conducenti. Ad altre categorie appartiene il 25 per cento degli utenti del servizio. DAL 1 GENNAIO 2009 NON AVREMO PIÙ IL CONSOLE GENERALE A MADRID 12/2008 ITALIA E ITALIANI Pag. 13 RON, BRAVO CANTANTE, BRAVO MUSICO, BRAVO COMPOSITORE E BUON UOMO Intervista a Ron. Mi racconti la tua storia musicale? Un attimo di silenzio e poi mi risponde: è tanto lunga. Non importa, voglio che tu me la racconti, non la voglio scrivere io. Ho cominciato con i pantaloncini corti cantando i 24mila baci di Celentano. Da allora la passione non mi ha più lasciato, i miei erano contenti che io cantassi. Continuando a fare concorsi, a 14 anni fui notato da un discografico che mi chiamò e mi mandò a Roma, con mio padre, a provare una canzone di un cantautore e se fosse andata bene, sarei andato a Sanremo. Era il 1969. Incontrai Lucio Dalla ingessato per un incidente, era lui che mi doveva ascoltare. La canzone non venne accettata. Nel 1970 feci il mio primo 45 giri che era "Pa diglielo a ma". Lucio e Sergio Bardotti diventarono i miei produttori. Nel 1971 Paola Pallottino, autrice del testo di Dalla "4 marzo 1943", e Lucio mi offrirono di cantare "Il gigante e la bambina". Avevo 18 anni, andò molto bene, portandola anche al Disco per l’estate. Una canzone particolare, che la Pallottino prese da una storia vera di violenza sui minori. Difficile per quei momenti, infatti venne anche censurata. Poi feci un disco molto importante per me e per i critici di allora, si chiamava "Dal nostro livello", basato sui temi dei bambini di una scuola di Cinisello Balsamo, con i problemi dei figli di immigrati, messi in metrica da Baldazzi e da me musicati. Qui si fermò la mia vita musicale come dischi. Arrivarono i cantautori, De Gregori, Venditti, e assieme al momento politico-sociale importante, tutti quelli che avevano avuto a che fare con il commerciale, la televisione, i sanremi e i dischi per l’estate erano visti un po' malamente da chi gestiva i concerti. Le canzoni dovevano avere un contenuto sociale o politico. Non avevo nessuna intenzione di usare la musica per fare politica. Andai avanti facendo arrangiamenti con Lucio, imparai da lui, ma anche da Venditti e da De Gregori. Si arrivò poi alla famosa tournée "Banana Republic" di Dalla -De Gregori dove cantai "Noi Ragazzi Italiani", scritta con loro, sulla nuova generazione. Stavo facendo quello che amavo fare: la musica. Sono un falegname, così mi piace chiamarmi. Il successo ritornò, seguivo la musica americana, e dal disco "Running on empty" di Jackson Browne venne fuori "Una città per cantare" con la musica adattata da Lucio in modo magistrale, tanto che quando Jackson la ascoltò in italiano durante un concerto insieme, disse che era molto più bella. Fu l’inizio di una cosa importante, rappresentavo quello che era in quel momento la musica, di nuovo e da scoprire, l’uomo "on the road". Il direttore della RCA, Ennio Melis, mi mandò tre mesi in America. Incontrai David Bowie, Lou Reed, Paul Anka, arricchendomi professionalmente, comprendendo che noi italiani abbiamo il grande vantaggio della "melodia" mentre loro sono dei bravi "confezionatori". In seguito ci fu "il Centro della Musica", "Anima" che vinse il Festival Bar nel 1982 e "Calypso". Non sono mai stato un grande venditore di dischi, pur vendendone tanti. Per la gente stavo in un posto non ben preciso, non capivano dove collocarmi, perché per me contava la musica. Dal 1982, spronato da Lucio e De Gregori, ho scritto i miei testi. Nel 1984, "Joe Temerario", ispirata al film di Redford. La mia casa discografica non la voleva, ma Pippo Baudo la utilizzò per Domenica In. Fu un successo. Dopo tre anni venne "Il mondo avrà una grande anima", ispirato a quel giovane svedese che, eludendo i radar, atterrò nella Piazza Rossa di Mosca, strabiliando il mondo. Nel 1992 scrissi "Le foglie e il vento" che ha segnato la mia storia di musicista e cantautore, nel ‘96 arrivò "Vorrei incontrarti fra 100 anni", nata da un film con Mel Gibson, con cui in coppia con Tosca vinsi a Sanremo. Mi diede una grande popolarità e un diverso modo di stare sul palco, scendere senza scorte, parlare e cantare in mezzo al pubblico. Compresi di avere una forza in più e di amare la gente. Nel frattempo il mio migliore amico Mario Melazzini, medico, si ammalò di sclerosi laterale amiotrofica (SLA), che ha colpito anche giocatori come Signorini e Borgonovo. Malattia tremenda che ti lascia senza forza nei muscoli volontari e senza speranza di vita. Decisi di non abbandonarlo. La mia vita è cambiata. In meglio. Ha fondato l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica di cui è il presidente. Adesso i malati non sono più soli. Come testimonial sto facendo firmare a tutti una petizione che si chiama "Liberi di Vivere" per portarla al Presidente Napolitano. La filosofia di Mario è contraria all’eutanasia, e chiede al Presidente la possibilità di condurre una esistenza dignitosa. Le istituzioni si debbono muovere per aiutarli. Per aiutare il mio amico Mario, ho chiesto a Renato Zero, Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Jovanotti, Carmen Consoli, Elisa, Anggun, Samuele Bersani, Loredana Berté, Luca Carboni, Mario Lavezzi, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, Raf e Tosca di fare un disco "Ma quando dici amore" a favore dell’Associazione. La mia casa discografica ha detto no, l’ho fatto con il Corriere della Sera. Ha avuto un garnde successo, ma poco riscontro sui media. Se Vasco Rossi facesse un disco così sarebe un genio. Quindi la causa non interessa a nessuno. Credo che sia il più bel disco che ho fatto. Se non lo hai te lo mando. Termina la sua storia. Gli chiedo di continuare l’intervista. È più difficile oggi la carriera di cantante o una volta? Oggi essere cantante significa accettare delle condizioni. Ascoltare le canzoni che trasmettono le radio e decidere se ti va di fare quella roba. Ma se non la fai sei escluso. Come si fa a rimanere famoso? Credo che più si va a cercare di essere famosi e più si cerca di farsi male. Se si fa un figlio sarai sempre su tutte le copertine. Sto cercando di inoltrarmi in una selva oscura, che è il teatro. Da febbraio sarò solo sul palco. Reciterò, canterò le mie canzoni, interpretando 5 personaggi che, di volta in volta, andrò a svelare e interferirò con loro dal palco. La musica è cultura. Dovrebbero insegnarne la storia nelle scuole? Assolutamente. Il conservatorio di Novara mi ha chiamato per parlare agli allievi di musica. Vogliono dedicare un’ala alla musica leggera. È cultura. Conosce tutto di tutti e alla fine conosci te stesso. A Sanremo ci si va o ci si deve andare? Sanremo per un giovane è molto importante. Io sono nato così. Una settimana prima andavo a scuola e il giorno dopo non potevo più camminare per strada. Se sei uno che non conta hai possibilità. Per i Big dipende. Oggi non è più importante come allora. Bonolis ha fatto un grande festival, si fida di chi ha intorno, Baudo invece è uno che "so tutto io, faccio tutto io" e questo non è giusto. Che cosa è per te un concerto? È mettersi davanti ad uno specchio e non aver paura di contare le proprie rughe, i pochi capelli, notare quando sei cambiato, considerando tutte le cose belle e brutte che hai senza temere di metterle in piazza. Non sono mai stato un’ icona musicale nè intendo esserlo. Sono un uomo. Amo il palco e disperatamente la musica. Nei tuoi programmi futuri mi hai detto che c’è il teatro ma sono sicura che un giorno ti intervisterò come autore di un libro dove racconti la tua vita, perché la tua vita è vera- mente bella. Sei una gran persona. Dimmi di si... Dimmi di si! Sìì! Una bella idea. Sai che noi Italiani in Spagna siamo più di 140 mila, nella Costa del Sol, più di 12 mila, una comunità numerosa. Ci mandi un pensiero, un saluto, da quell’ uomo sensibile che oggi ho scoperto in te? È un saluto fraterno. Gli italiani hanno dentro una vita e una cultura. Li saluto con il cuore di un uomo che sta cercando ancora se stesso, dentre questo mondo difficile. Ma sono sempre convinto che c’è un uomo migliore di noi dentro di noi. Ciao Paola, un abbraccio. Paola Pacifici Ron con il suo amico Mario Melazzini, Presidente dell'Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), e con Vialli e Massimo Mauro, cofondatore con Luca Vialli della fondazione "Vialli & Mauro" per la ricerca e lo sport. "LIBERI DI VIVERE" Appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano La malattia, la sofferenza e la morte sono inevitabilmente parte della vita di ogni essere umano. Poiché nessuna condizione di salute toglie dignità alla vita umana, in una società davvero libera, solidale e democratica, malattia e sofferenza non possono e non devono diventare motivo di solitudine, abbandono, emarginazione e discriminazione sociale del malato e della sua famiglia, come è indicato negli articoli 3 e 32 della nostra Costituzione e in molte altre Dichiarazioni e Convenzioni internazionali, ultima delle quali la Convenzione dei diritti delle persone con disabilità, promulgata dall’assemblea generale dell’ONU il 13 dicembre 2006 e firmata dall’Italia il 30 marzo 2007. Pur nei limiti imposti dalla loro condizione, i malati e loro famiglie vogliono poter continuare la loro vita con dignità e in libertà. Essi non sono un peso per la società, ma sono per tutti un esempio di coraggio e di capacità di vivere, che le istituzioni a ogni livello, nazionale e locale, devono sostenere e promuovere. Per questo motivo, chiediamo al Presidente della Repubblica di esercitare l’autorevolezza che gli deriva dall’essere il Capo dello Stato e il garante di tutti i cittadini affinché le istituzioni tutte, a ogni livello: 1. Pratichino un riconoscimento concreto, tramite investimenti di tipo economico e di promozione culturale, della dignità dell'esistenza di ogni malato, con particolare attenzione ai malati di sclerosi laterale amiotrofica. 2. Intervengano con adeguate misure legislative e regolamentari per dare ogni cura e sostegno utili a combattere il dolore e a garantire che ogni malato possa ricevere cura sostegno. 3. Sostengano le associazioni di malati e più in generale le organizzazioni che si impegnano nello stare accanto ai malati e alle loro famiglie. In questi ultimi anni il dibattito pubblico e la richiesta alle istituzioni si è incentrata sulla richiesta della libertà di poter morire. Ciò che noi chiediamo alle istituzioni è che i malati e le loro famiglie siano finalmente messi nelle condizioni di essere liberi di vivere. www.aisla.it Pag. 14 12/2008 "Il Giornale Italiano de España" distribuito in Spagna e nella Costa del Sol lo trovi a: ALMUÑECAR Ristorante Italiano Pizzeria Il Subaqueo P. Velilla 49 ed Sofia MALAGA Il Caffè di Roma C/ A.Ponce de León,3 - Plaza Mayor Asociación Empresarios de Hosteleria C/Marín García 9-4º Restaurante Adolfo Paseo Pablo Picasso, 12 Grupo Guarnieri BMW e Mini Av. de Velázquez, 468 Café Centrál Plaza Constitución, 11 La Bodeguilla del Centrál Pasaje de Chinitas, 1 Restaurante Marisqueria Jacinto Av. Obisco H. Oria, 7 TORREMOLINOS Ayuntamiento de Torremolinos Plaza Blas Infante, 1 Pizzorante Italiano El Panaro Av. Benyamina, 10 Ristorante Pizza Mare Paseo Marítimo s/n (Fte. H. Melia) Restaurante Roma Av. P. del Mallorca, 5 Cafeteria Snack Bar Luca Av. P. del Mallorca, s/n Guanteria Costa del Sol San Miguel, 2 BENALMADENA Ayuntamiento de Benalmadena Av. Juan Luis Peralta s/n Restaurante Mar de Alboran Av. Alay, 5 - Puerto Marina Restaurante El Parador - Pizzeria Av. Juan Luis Peralta, 47 Restaurante El Parador II Ctra. de Cadiz Km. 217,5 Benalmadena Costa FUENGIROLA Oficina Turismo Av. Jesús Santo Rein Club de Padel "Los Boliches" Paseo Maritimo, 92 – Edif..Ronda III Papeleria Marfil C/ San Pancracio s/n Papeleria Iberia Av. Ramón y Cajal, 2 Hotel Las Palmeras C/ Martinez Catena,4 Pizzeria La Campesina Av. Jesús Santo Rein,9 Clinica Veterinaria Andalucia C/ Ruiz Vertedor, 3 Space Call C/ Capitán, 3 Foto Rámos C/ Jacinto Benavente, 1 Peluquería Sabrina Av. Jesús Santos Rein, 9 Ristorante Portofino Paseo Maritimo,29 Bar Cafè Kuik Paseo Maritimo Pizzería El Corte Paseo Maritimo,27 Agencia de Viajes Maxy Paseo maritimo,26 Heladeria Verdú Paseo Maritimo,25 Pizzería Tricolore Paseo Maritimo,18 Gala Boutique Paseo Maritimo,17 Pub Bocaccio Paseo Maritimo,15 Mia Concetta Pizzería Paseo Maritimo,13 La Grotta - Pizzeria Ristorante Paseo Maritimo,12 Dolce Vita Ristorante Italiano Paseo Maritimo,10 Papeleria Elena Frente al Ayuntamiento Hostal Italia C/ de la Cruz,1 Loteria y Apuestas de Estado Paseo Jesús Santo Rein Pizzeria Ristorante O Mammamia C/ de la Cruz, 23 Ristorante Adriatico Paseo Maritimo Planofax Paseo Jesús Santo Rein Edicola Euterpe Plaza Constitucion La Tahona Av. Jesús Santo Rein Solbank Avda.Clemente Diaz, 4 Peluqueria Nadeem C/ Palangrero, 20 Joyeria Vasco C/ Ramon y Cajal, 2 Pizzeria Pueblo Paseo Maritimo, 45 Mundo Personalizados 2 C/ España, 31 Cafè Temperley C/ Marbella, 13 Heladeria Gelatissimo Paseo Maritimo - Edif. EL YATE Hotel Florida C/ Dct. G. Ginachero Libreria Teseo Av. J. G. Juanito 15 Casa de la Cultura Av. J. G. Juanito MIJAS Ayuntamiento de Mijas Plaza de Ayuntamiento Restaurante - Asador Caretera de Fuengirola - Mijas km. 4 CALA DE MIJAS Vitania Residencial Boulevard La Cala - Calasol B Loc. 15 MARBELLA Oficina de Turismo Glorieta de la Fontanilla -Paseo Maritimo Rio Real Golf Urbanización Río Real S/N Pity Boutique Borse- Articoli di pelle C/ Pedraza, 12 - Casco Antiguo Restaurante Villa Tiberio Carretera 340, Km 178,5 Ristorante Oasis Toni Dalli Carretera de Cádiz, Km 176 Pizza Factory Av. da Fontanilla Restaurante La Barca Paseo Marítimo Restaurante Sol d’Europa Paseo Marítimo Restaurante El Bodegón Paseo Marítimo Pizzeria Mamma Rosa Paseo Marítimo Heladeria "La Valenciana" Av.Duque de Ahumada- Edif.Eden Rock Churreria Chocolateria Ramon Paseo Marítimo Cafetería Carte d’Or Av. Puerta del Mar – Edif.Manila, 6 Bar Rocco Paseo Marítimo, 8 Artigiana Gelati Paseo Marítimo Edif. Hapimag Heladerias La Jijonenca Paseo Marítimo 7/8 Boutique L.Roberto Terrazas Puerto Deportivo Heladeria Fiúl Av. Duque de Ahumada,16 Kiosco Arte Terrazas Puerto Deportivo Boutique L.Roberto Edf. Eden Rock - Paseo Marítimo Casa Pablo C/ Ramon Gómez de la Serna,2 Cañas y Tapas C/ Ramón Gómez de la Serna, 4 Cervecería Simón C/ Pablo Casals,1 El Abuelo Melquiades C/ Pablo Casals,1 Luigi’s Lucky Leprechaun Av. Arias Maldonado s/n Vitamina Lounge – "Da Ciccio" C/ Peral, 15 - Casco Antiguo - Marbella USP - Hospitales Av. S. Ochoa,22 Ristorante da Pino Av. Gregorio Marañón Ristorante da Bruno sul Mare Paseo Maritimo Bar Ristorante Catering Italian Kitchen Av. R. Soriano, 45 Restaurante La Axarquia Av. Duque de Ahumada Bar La Pergola Zumos naturales- Frutas tropicales Playa de la Fontanilla - Av. Duque de Ahumada Restaurante & Bar Blue Palm Paseo Maritimo,7 Kiosco de Prensa Parque Alameda Restaurante El Platanero Paseo Maritimo, 1 Churreria - Zumos Naturales Plaza Africa Areté Restaurante C/ Mediterráneo, 1 - Paseo maritimo Ristorante Italiano La Gioconda Paseo Maritimo, 16 Ristorante Italiano I Mascalzoni Paseo Maritimo, 10-11 Restaurante "La Red" Playa La Fontanilla- Paseo Maritimo Restaurante Italiano "Zafferano" C/ Gloria 11- Casco Antiguo Farina C/ P. Francisco Echamendi, 2- Casco Antiguo PUERTO BANUS Pasta Factory Restaurante Made in Sardinia Centro Comercial Cristamar SAN PEDRO ALCANTARA Tenencia de Alcaldia Heladeria Carte d’Or C/ Dependiente, 6 ESTEPONA Bar Gelateria "Il Colosseo" Av. España Heladeria Italiana Tadini Av. España, 102 - C/ Real, 73 Pizzeria da Marco C/ Real, 2 Pizzeria Di Più C/ Mallorca Centro Pilates & Care Av. España, 28 Chiringuito Rossi Av. España - Playa La Rada Ristorante Italiano Pizzeria Soleluna Av. España 22 12/2008 Pag. 15 Dalla Costa del Sol dove vivono 12 mila italiani Cadice - Cadice - Cadice - Cadice - Cadice - Cadice - Cadice La sindachessa di Cadice, Teófila Martínez, accompagnata dal vicesindaco, José Blas Fernández, ha ricevuto nel salone del Municipio i membri delle Giornate dei Giudici Decani della Spagna, accompagnati dal presidente del Consiglio Generale del Potere Giudiziario, Fernando de Rosa Torner, e dalla magistrata decano di Cadice, Nuria Orellana. La riunione si è svolta in vista del Bicentenario della Costituzione. Barbate (Cadice). José Manuel Batanero Rentero mostra con orgoglio la sua ultima "magnifica preda", una Corvina di oltre 26 Kg pescata al largo del porto Gaditano. Una dimensione impressionante e ci chiediamo quante persone potrebbero mangiare con un pesce così grande. "Sono stato bravo, ma anche fortunato - dice José Manuel - la pesca è la mia passione e le dedico il mio tempo libero. Il nostro Mediterraneo è ricco di buoni pesci. Non è la prima volta che ne prendo uno come questo e il prossimo sarà ancora più grande". Fuengirola - Fuengirola - Fuengirola - Fuengirola - Fuengirola Il discorso del fuengiroleño Pablo López, l’inaugurazione dell’illuminazione del Recinto Fieristico a cura della sindachessa, Esperanza Oña, e la Giunta municipale hanno aperto in forma ufficiale la Fiera del Rosario di Fuengirola. La festa è iniziata con la tradizionale messa flamenca in Piazza della Costituzione. La sindachessa di Fuengirola, Esperanza Oña, accompagnata dall’assessore ai Servizi Sociali, Francisco José Martín, ha visitato il futuro Day Center per anziani di Fuengirola. Oña ha precisato che la struttura è stata realizzata grazie alla iniziativa privata, poiché la Giunta dell’Andalusia non ha creato una sola unità di soggiorno diurno nella provincia di Malaga negli ultimi quattro anni. INVES TIGAZIONI Malaga A Malaga, gli utenti dell'Impresa Municipale di Trasporto potranno utilizzare il proprio telefono mobile per il pagamento del biglietto mediante un sistema di integrazione nel terminale con la tecnologia Near Field Communication. Si tratta di una novità a livello mondiale. La capitale andalusa è la prima città spagnola ad adottarlo e permette tanto il pagamento del viaggio, come la convalida dello stesso attraverso la targhetta SIM del telefono. Il sindaco di Malaga, Francisco de la Torre, ha presentato il progetto pilota, accompagnato dall’assessore alla Mobilità, Juan Ramón Casalingo, e dai rappresentanti di EMT, Orange, Oberthur, Indra e Mobipay, con i quali è stato firmato un accordo. Attualmente esistono già 50 telefoni mobili adattati a questo sistema. Nei prossimi anni i cittadini che possiedano un telefono mobile con tecnologia NFC, potranno pagare il biglietto di viaggio automaticamente utilizando questo sistema. 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Peñalver, 21 - 29590 Málaga - Móvil +34 639413898 - Tel. +34 951010500 - Fax: +34 951010527 ITALIA: Via Cavalieri di Vittorio Veneto, 5 - 10098 Rivoli (TO) - Tel +39 0119533906 - Fax +39 0119516237 - Cell. +39 3270866691 www.sigurconsult.com - [email protected] Dalla Costa del Sol dove vivono 12 mila italiani Marbella - Marbella - Marbella - Marbella - Marbella - Marbella - Marbella Nei giorni 23 e 24 ottobre il Palazzo dei Congressi di Marbella accoAL CASINO DI MARBELLA glierà l’IV Congresso dell’Avvocatura di Malaga, organizzato dalla Scuola degli Avvocati di Malaga che si celebra per la prima volta ORIENTE, RUSSIA E NATALE a Marbella. La sindachessa Ángeles Muñoz, ha firmato un accordo Intervista a Montse San Francisco, direttrice Marketing del Casino di Marbella, che ci parla dei programmi e iniziative per i prossimi tre mesi. Quale è il programma? Con ottobre inauguriamo la tradizione imperiale che incomincia con l’Oriente. Un Oriente tematico con una scommessa sulla cucina epica con un menù di degustazione riferito ai vari paesi orientali, ma anche una degustazione di tartine speciali nella zona delle slot-machine ed una esposizione d’arte di Alejandro Hermann, un apprezzato artista argentino pieno di talento e sensibilità, con dei collage di grande formato ispirati al Mondo Orientale. La gastronomia offre differenti piatti, cominciando dal Giappone con makis variati, continuando con la Cina con insalata di alghe e cozze condite all’orientale, passando per il Vietnam con gamberi saltati con verdure e salsa di ostriche e la Tailandia con involtini di anatra con salsa di prugne e verdure piccanti per concludersi con l’Indonesia con ananas con gelato di cocco. Credo che la cucina orientale, che realizza il nostro chef Borja, che è basco ma studioso delle tradizioni orientali e internazionali, sia gradita alla maggior parte del pubblico. Naturalmente non manca il divertimento, sorseggiando un tè o un calice di spumante, passeggiando per la sala dei giochi d’azzardo. Una notte indimenticabile, se vuoi. Il Bilancio Municipale per il 2009, elaborato dalla Giunta di Governo di Marbella, è caratterizzato da un incremento dello sforzo investitore nonostante che pagamento del debito ereditato dai precedenti governi sfiorasse i 20 milioni di euro. Lo ha dichiarato la sindachessa, Ángeles Muñoz, affermando che i conteggi "reali e seri" indicati nel bilancio, permetteranno di dare risposta alle necessità della città attraverso un aumento delle entrate ed una riduzione della spesa corrente. Il preventivo del Municipio per il prossimo esercizio è di 222.149.992 e suppone un aumento del 16 percento rispetto ai 191.831.474 euro del 2008. La sindachessa ha assicurato che questi dati, che si dibatteranno nel prossimo Consiglio Comunale, hanno lo scopo di "migliorare" la gestione municipale, garantendo i servizi ai cittadini e "colmando" le deficienze che angosciano "da anni" la città per la mancanza di investimenti. di collaborazione col decano dell’istituzione forense, Manuel Camas, per corsi di formazione per la Polizia Locale. La vice sindachessa, María Francisca Caracuel, ha sottolineato l’importanza che la Scuola degli Avvocati abbia scelto Marbella per celebrare per la prima volta il suo congresso fuori da Malaga. Il Municipio di Marbella continua a sviluppare il programma di prevenzione dell’OAL Marbella Solidale, attraverso l’incorporazione di nuove attività e la formazione di un maggiore numero di agenti sociali. Lo ha annunciato l’assessora comunale del Benessere Sociale, Mariana Álvarez, che ha presentato il calendario del corso 2008-09 assieme al direttore dell’OAL, Francisco Rumbao, ed il responsabile dell’Area di Prevenzione, José Martínez Peralta. La Giunta Municipale di Marbella sottoporrà all'approvazione nel Consiglio straordinario una vasta riforma delle ordinanze fiscali, nell’ambito della politica di modernizzazione del Municipio. Il portavoce della Giunta di Governo, Félix Romero, ed il coordinatore generale del Personale e del Fisco, Carlos Rubio, hanno spiegato che si segue la linea di Ángeles Muñoz, basata sul principìo che il contribuente non paghi più di quanto deve, ma che tutti paghino le tasse. Mijas Il presidente del Partito Popolare di Mijas, Angel Nozal, definisce un inutile sperpero di soldi pubblici l’acquisto di un generatore elettrico per il Teatro, ed accusa il sindaco di ignorare le necessità reali dei cittadini. Il Municipio giustifica questo investimento sostenendo che in caso di blackout il Teatro potrà continuare la rappresentazione. Angelo Nozal sostiene che, coi tempi che corrono, spendere 35 mila euro per un generatore con autonomia per 10 ore non ha nessun senso, poiché non sono molti gli atti od opere teatrali che abbiano quella durata, ed afferma che sarebbe meglio investire questo denaro in cose più necessarie. Per esempio l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche ancora presenti nelle vie pubbliche e negli edifici pubblici del municipio. Torremolinos Feria Cofrade ha chiuso la Seconda Edizione al Palazzo di Congressi ed Esposizioni di Torremolinos con un 12 percento in più di visitatori rispetto al 2007, pari a un totale di 11.857. Il bilancio finale è stato positivo registrando anche un aumento di imprese e aziende partecipanti all’esposizione commerciale, quella di arti ed artigianati e quella di bande, raggruppamenti, cappelle musicali, cantanti di flamenco e poeti confratelli. Organizzata dal Palazzo dei Congressi e dal Municipio di Torremolinos, la Feria Cofrade ha richiamato nelle tre giornate l’interesse generale del movimento delle confraternite di gloria e di passione, non solo dell’Andalusia, ma anche di altre provincie del territorio nazionale, fra cui Cordoba, Siviglia, Valencia, Barcellona, Alicante, Murcia, Malaga, Albacete, Madrid e Huelva per un totale di 16 province, considerando le località e città spagnole rappresentate sia attraverso il concorso musicale Torremolinos Cofrade, sia nel ciclo di proiezioni audiovisive di promozione della Settimana Santa. DISTRIBUTORE UFFICIALE IN SPAGNA DI Acqua NATURIZZATA®. Cosa vuol dire? In pratica avere sempre a disposizione acqua incolore, inodore e insapore, ovvero senza impurità e batteriologicamente sicura. Ecco la tecnica brevettata da Sidea: la normale acqua proveniente dalla rete idrica entra nel NATURIZZATORE® e passa attraverso dei filtri a struttura composita dove subisce il primo trattamento in cui vengono eliminati sapori indesiderati, le impurità presenti nelle tubature e le sostanze chimiche che possono essere presenti. Da qui, l’acqua passa attraverso un sistema di disinfezione che abbatte definitivamente la carica batterica dell’acqua. Il sistema è un brevetto www.sideaitalia.com, denominato NANODISINFETTORE®. Questo brevetto rappresenta quanto di più avanzato esistente oggi sul mercato mondiale in grado di assicurare risultati ritenuti fino a ieri impossibili. Negli impianti di spillatura acqua della serie NATURIZZATORI®, l’acqua dopo essere passata attraverso il sistema di disinfezione si divide in tre diversi percorsi ed esce pronta per essere servita sul tavolo in eleganti bottiglie come: · NATURIZZATA a temperatura ambiente · NATURIZZATA fredda · NATURIZZATA fredda gassata L’acqua NATURIZZATA® ha quindi caratteristiche tali, per gusto e sicurezza batteriologica, da non poter essere paragonata a nessuna altra acqua ottenuta con apparecchiature diverse. IL SISTEMA SIDEA E' L' UNICO CHE POSSIEDE I CERTIFICATI: ISO 9001, ISO 14001, E IL CERTIFICATO EMAS BEVIACQUA - Polg. Ind. La Marina Nave n. 24 - C/ Catral - Finestrat (Alicante) - 966812571 BEVIACQUA CENTRO - delegazione di Madrid - Paseo Vergara, 9 - 28850 Torrelodones - 918590553 - 609268274 BRUMARI S.L. - delegazione di Malaga - C/ Remedios Tomas - bloque 2 - 3° D - Portal 11 - 29200 Antequera - 669636933 Pag. 18 12/2008 IPA - International Police Association NOTIZIARIO IPA - Marbella Esperanto Servo Per Amikeco Español Servicio por Amistad Italiano Servo per amicizia English Service though friendship ORIGINE E STORIA DELL'INTERNATIONAL POLICE ASSOCIATION L’ I.P.A. - International Police Association - l'organizzazione poliziale più grande del mondo, fu fondata il 1 Gennaio di 1950 da un sergente di polizia di Lincolnshire, Inghilterra, chiamato Arthur Troop, che voleva creare un canale di amicizia e cooperazione internazionale fra le polizie del mondo. Appena finita la Seconda Guerra Mondiale, Arthur iniziò l'enorme compito di fondare una Organizzazione Mondiale di Amicizia per poliziotti. Aveva creduto sempre nel contatto tra le persone più che nel confronto e la competizione, e credette sempre nelle qualità positive dell'amicizia. Da principio, tuttavia, fu considerato un eccentrico e trovò notevole opposizione da parte dei suoi capi e del suo ambiente di lavoro. L’I.P.A. fu creata con il motto in esperanto "Servo per Amikeco" ed Arthur Troop si trasformò nel primo Segretario Generale della Sezione Britannica. Il suo sogno di dare vita ad una Associazione per lo sviluppo di legami sociali, culturali e professionali tra i suoi membri, senza discriminazione di rango, sesso, colore, lingua o religione, era appena diventato realtà. Con l'aiuto di altri pionieri lavorò senza riposo per promuovere la creazione di altre sezioni nazionali. Dai suoi semplici principi, il Arthur Troop, fondatore messaggio di IPA prese rapidamente forza e subito si formarono dell’IPA nuove sezioni in tutto il mondo. Presto ci furono sezioni nella maggior parte dell'Europa Occidentale, in Africa, America del nord e del sud, Asia ed Australia. Nel 1955, nel primo International Executive Commitee a Parigi, Arthur TUTTO e TUTTI assicurati!!! divenne il primo Segretario Generale Internazionale, un incarico che mantenne fino al 1966, anno in cui rinunciò per motivi personali. Dopo il successo di Arthur Sì, con MAGDA OLIVA Troop nel creare quella che era diventata la maggiore organizzazione poliziale del mondo, l'opinione delle autorità verso l'International Police Association cambiò. agente generale della Nella lista d’Onore per il Compleanno della Regina Elisabetta II del 1965, Arthur Catalana Occidente la Troop ricevette la Medaglia dell'Impero Britannico per il suo lavoro nella creazione grande compagnia di dell'IPA. Fu il primo dei molti premi che ricevette ovunque, incluso un Dottorato assicurazioni Onorario in Canada, la Croce d'Onore del Presidente dell'Austria, e l’inaugurazione di un monumento a lui dedicato nel 1998 nella gran Pianura dell'Ungheria con la Chiama a nome del giornale consegna della Spada d'Oro di Hungría. Arthur morì nel sonno il pomeriggio del Magda Oliva 30 novembre del 2000. Arthur fu un poliziotto britannico ordinario con un sogno 610.245.962 - [email protected] nel cuore, che raggiunse il suo obiettivo di fondare l'organizzazione poliziale più grande del mondo. Per quanto riguarda la Spagna, il 15 maggio del 1961 si costituì a Barcellona l'Associazione denominata International Police Association (IPA) Sezione Spagnola - di cui è attualmente Presidente Alfonso Vidal - riconosciuta nel Congresso Mondiale celebrato a Parigi nel marzo del 1962. Oggi l’ IPA mondiale ha quasi 300.000 soci, sezioni nazionali in 57 paesi mantenedo il primato di maggiore Contatta la redazione organizzazione poliziale del mondo per numero, per influenza e notorietà. 670.030.227 - 647.952.382 Sebastián Suárez [email protected] [email protected] Per i nostri lettori Condizioni Speciali 12/2008 Pag. 19 Fiori di Napoli importa e commercializza prodotti tipici della gastronomia italiana di alta qualità Silhouette Lift: una grande novità in Chirurgia Plastica ed Estetica. Il "Silhouette Lift" è una tecnica chirurgica mini-invasiva per il ringiovanimento cervico-facciale. Questa tecnica si realizza mediante l’utilizzo di speciali fili chiamati Suture Silhouette, caratterizzate da particolari coni riassorbibili in acido poli-lattico, disegnate e realizzate da un bio ingegnere californiano e introdotte nel mondo della Chirurgia Plastica. La presenza di coni favorisce una forte e stabile trazione dei tessuti permettendo di conseguire un aspetto più giovane e rilassato, sollevando i tessuti del terzo medio del viso. Questa tecnica non può sostituire il lifting classico, ma rappresenta un procedimento chirurgico nuovo e minimamente invasivo in cui non residuano cicatrici visibili, indicato per pazienti con moderato rilassamento cutaneo. L’operazione si effettua in anestesia locale o con blanda sedazione e dura 45 minuti circa. Recentemente l’utilizzo di tali suture è stato esteso al lifting del sopracciglio, del collo e del gluteo. In particolare l’utilizzo delle Suture Silhouette per la gluteo-plastica rappresenta una valida alternativa ad altre tecniche come l’impianto di grasso o l’utilizzo di protesi. Il recupero post-operatorio è molto rapido, il dolore spesso assente e solitamente le complicanze rare. Non è solo il mondo dell’estetica che beneficia di questa innovativa sutura, ma anche il vasto campo della Chirurgia Ricostruttiva: sta riscuotendo un notevole interesse l’uso delle Suture Silhouette per la simmetrizzazione del viso nelle paralisi del nervo facciale. L’Università di Udine nel reparto di Chirurgia Plastica è stata la prima in Europa ad utilizzare questo sistema per le paralisi del viso, seguita poi da Padova, Siena e molti altri centri. All’estero ora anche il più grande ospedale di Parigi, Petie-Salpetriere, ha inserito questa metodica nelle procedure standard per il recupero di queste patologie. La Spagna e l’Italia sono stati i primi paesi dopo gli USA ad utilizzare e divulgare l’uso delle Suture Silhouette, in quanto il dr. Franco Perego di Monza ed il sottoscritto, dr. Roberto Pizzamiglio in Marbella, per anni abbiamo collaborato con il dr. Nicanor Isse di Newport Beach, California, che è il chirurgo che ha ottimizzato l’uso di queste suture in chirurgia estetica. Il ridotto traumatismo, la rapida guarigione dei pazienti e gli ottimi risultati ottenibili, fanno del Silhouette Lift il protagonista nelle innovazioni in Chirurgia Plastica ed Estetica. Dr. Roberto Pizzamiglio [email protected] Pag. 20 12/2008 12/2008 Pag. 21 Vuoi diventare "GIORNALISTA" de de España? LO PUOI TROVARE ANCHE A MADRID Se pubblicata riceverai una pergamena e una maglietta come quella delle nostre Miss Je Miss ssica I Italia s Spag chia na 20 08 2008 agna p S a a i c al a Mon iss It Ineslassificata M 2ª C CORDOBA ACLI C/Santa Engracia, 147 GIOIELLERIA ANGELES FARGA C/Ortega y Gasset, 55 MANGITALIA C/Galileo, 73 PRODOTTI ITALIANI "VINOS Y CONSERVAS" P. Empresarial Alcalá de Henares Heladeria Ricci C/ Huertas, 9 Heladeria Ricci Centro Comercial C/ Alcalá 414 Heladeria Ricci C/ Cristo s/n - Villanueva Cañada Heladeria Ricci C/ Dr. Ochoa, 8 - Coslada Heladeria Ricci – C/ Fuentes Bacanegra,7 VALENCIA Heladeria Ricci – C/ Pintor Maella,32 Massimo 1.000 battute (spazi compresi) con foto ad alta risoluzione e didascalie [email protected] - La pubblicazione avverrà a discrezione della Direzione I MIGLIORI RISTORANTI DELLA SETTIMANA I giudizi sui migliori ristoranti, secondo i nostri lettori, verranno riportati settimanalmente in questo spazio. I giudizi negativi e i nomi dei ristoranti ritenuti scadenti, non verranno pubblicati. Sarai anche tu fra i migliori ristoranti? QUESTA SETTIMANA I LETTORI CI CONSIGLIANO BARCELLONA Ristorante Murivecchi Spaghetti con vongole, paccheri con crostacei, la burrata, verdure sottolio, grappa. Ristorante Gusto Provola affumicata, cannelloni al ragù, carpaccio di pesce, sufflè di cioccolato PALMA DE MALLORCA Ristorante Il Grotto Calamari e gamberi in padella, filetto con patè, pasta capellini del prete con sugo di pomodoro Ristorante La Trattoria Crostini con patè caldo, calzone ripieno di prosciutto, salmone con pesto, scaloppine al vino bianco. GRANADA Ristorante Altamura Spaghetti alla napoletana, tagliolini neri al pomodoro, crepotti alla valdostana, uova alla fiorentina, saltinbocca. MARBELLA Ristorante Bruno Pasta Linguine con aragosta, mozza- rella caprese, lubina al forno, gamberoni con verdure Ristorante Moda di Roma Tagliatelle quattro formaggi con salsa di noci, lasagne di spinaci, fettuccine alla matriciana, profiterol con cioccolato. ALICANTE Ristorante Pizzeria 222 Tortellini pasticciati, penne alla puttanesca, spaghetti aglio olio peperoncino, affettato misto all’italiana MURCIA Pizzeria Daniele Pizza Cardinale, pizza Biancaneve, pizza vegetariana, pizza tricolore BENIDORM Ristorante Casa Nostra Zuppa di pesce, pappardelle ai porcini, tortellini in brodo, parmigiana, spaghetti piccanti aglio olio e peperoncino, ravioli tacchino e tartufi SIVIGLIA Ristorante Maccheroni Spaghetti alla carbonara, lasa- gna al forno, tagliata con rucola e parmigiano, scaloppina al marsala, vino Sangiovese Ristorante Pane e Vino Selezione formaggi italiani, spaghetti al pomodoro, melanzane alla parmigiana, filetto di maiale al gorgonzola, mandarinetto di Amalfi MIJAS Ristorante Valparaiso Cappelloni ripieni, Medaglioni di struzzo al pepe rosa, vino Chianti "Università della Cucina" apre i suoi "Ristoranti Italiani" finalmente la vera cucina italiana a Marbella - Puerto Banus - Estepona - Sotogrande 12/2008 Pag. 23 I Vostri Annunci - I Vostri Annunci in Spagna lavorano 13 mila autonomi italiani radioitalianadispagna www.radioitalianadispagna.it PRIVATO VENDE "ESTUDIO" - Avda Gamonal, Edificio Iris, Benalmadena Costa. 30 mq totalmente restaurato nel 2006. 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Tel. +34 685746576 - +34 685746242 Programmi delle interviste, dei notiziari, delle letture e degli spazi culturali Lunedi 13 ottobre: 9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Parlando di Siena - 11,30 Intervista Gruppo Guarnieri su Accordo Daihatsu - 13,30 Storia di Palma de Mayorca - 15,00 Intervista a Francesca Taino, di Aquabag - 17,00 Intervista professor Michele Carruba - 19,00 12 Ottobre Dia de la Hispanidad - 21,00 Intervista On.Marcello Sera, per una Libera Scuola - 22,00 Intervista Raffaella Resca Dirigente del Comites di Madrid - 23,00 Notiziario - 24,00 Fine programmi (Inno di Mameli) Martedì 14 ottobre: 9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Intervista Mauro Rivoltella Presidente Harley Davidson Club Italia - 11,30 Associazione Consulenti Politici - 13,30 Notizie Costa del Sol - 15,00 Intervista Elsa Ricchi Azienda Agricola Casale del Giglio - 17,00 Intervista Daniela Ciarlantini Assessora Cultura Comune Ladispoli - 19,00 Intervista al picolo violinista Carlo Allegri - 21,00 Simone Airoldi: quando giocai con Maradona - 22,00 Incontro con la scrittrice Curri Valenzuela - 23,00 Notiziario - 24,00 Fine programmi (Inno di Mameli) Mercoledì 15 ottobre: 9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Intervista Ambasciatore Moreno, Commissario Governativo Expo 2008 - 11,30 Intervista Dr.Salvatore Iannuzzi (Sindaco Valle dell’Angelo) - 15,00 Intervista con l’On.Claudio Scajola, Ministro dell’Economia - 17,00 La storia del Chupa Chus - 19,00 Anna Botella ama l’Italia - 21,00 Juancho Asenjo, giornalista spagnolo e ambasciatore dei vini italiani - 22,00 La notte di San Giovanni - 23,00 Notiziario - 24,00 Fine programmi (Inno di Mameli) Giovedì 16 ottobre: 9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Piazza del Campo - 11,30 Incontro con Almerino Furlan, Presidente del Comites di Madrid - 13,00 Intervista a Giuseppina Vescovile, Ristorante La Luna, Cala de Mijas - 15,00 Intervista con Paolo Antonini, Direttore Commerciale Vinicola Pitti - 17,00 La Moschea di Cordoba - 19,00 Notizie Costa del Sol - 21,00 Storia del Cuerpo de Policia Nacional - 22,00 Valencia, città forte - 23,00 Notiziario - 24,00 Fine programmi (Inno di Mameli) VENDO cassettiera italiana in noce fine '800 con 6 cassetti. Specchio con testa dorata di donna con velo ed alla base i piedi con una foglia al centro tipo filigrana dorata. Tutto restaurato da un restauratore romano. Chiamare il 685041475 Venerdì 17 ottobre: 9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Intervista a Santiago Dominguez: una importante Marisqueria - 11,30 Almeria - 13,00 Intervista con Marta Viuncenzi, sindaco di Genova - 15,00 Incontro con Nicoletta Negrini, i prodotti italiani fra storia e qualità - 17,00 Intervista con Dario Romito, industrale italiano in Asturia - 19,00 Due Giugno, storia del Tricolore - 21,00 Intervista con l’Avv. Terracciano, Ambasciatore d’Italia a Madrid - 22,00 Madrid - 23,00 Notiziario-24,00 Fine programmi (Inno di Mameli) Sabato 18 ottobre: 9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Palazzo Pubblico - 11,30 La Lambrusqueria di Valenza - 13,00 Il Palau de la Musica di Barcellona - 15,00 Notizie Costa del Sol - 17,00 Studiare all’estero - 19,00 Incontro con Marco Mascherpa, Università Cattolica di Milano - 21,00 I Giganti e i Capoccioni - 22,00 Granada 23,00 Notiziario - 24,00 Fine programmi (Inno di Mameli) CERCO COMPUTER Pentium 4 con monitor, in buone condizioni per l’Associazione Italiani in Spagna max 70 euro. [email protected] Domenica 19 ottobre: 9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Intervista a Massimo Testa, Presidente del Ponte Milvio Calcio Club - 11,30 Le scuole e università in Spagna Intervista alla Prof. Paz Ametller - 13,00 Giulio Rosi incontra l’Arcivescovo di Corfù, Zante e Cefalonia - 15,00 Acque spagnole - 17,00 Calcio femminile 19,00 Che cos’è la FAES? - 21,00 Elcano, la nave scuola degli ufficiali spagnoli - 22,00 La Rotta del Crimine, di Giulio Rosi - 23,00 Notiziario - 24,00 Fine dei programmi (Inno di Mameli) VENDO registratore professionale UHER 4400 - Report con microfono originale e bobine anni ‘60 perfettamente funzionante. 670030227 Bar Gelateria il Colosseo Estepona Av. España 168 C/ Real s.n. Estepona Tel. 952797427 Direttore: Giulio Rosi - Capo Redattore: Paola Pacifici - Grafica e impaginazione: Mauro Piergentili, Maria Giulia Nuti Roma (Italia) +39 06 916505410 - Gubbio (Italia) +39 329 6123628 - Fax +39 075 96731179 - Giornale "Mondoitaliano" - Rivista "Regioni" - Agenzia quotidiana "Press Italia" - www.pressitalia.net Il Giornale Italiano de España - Direzione e redazione - +34 647952382/670030227 - www.mondoitaliano.net - [email protected] Impreso por Corporación de Medios de Andalucia, S.A. D.L.: MA-884-2008