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Italia e Spagna insieme per contare di più

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Italia e Spagna insieme per contare di più
L’Ambasciatore
d’Italia a Madrid,
Pasquale Terracciano:
“Italia e Spagna
insieme per
contare di più”
Intervista al Rio Real
12/2008 Settimanale Gratuito
www.ilgiornaleitaliano.net
Pag. 2
12/2008
AMBASCIATORE TERRACCIANO: UN BIENNIO DI LAVORO E SODDISFAZIONI
Incontriamo l’Ambasciatore d’Italia
in Spagna, Pasquale Terracciano, a
Rio Real di Marbella, con la sua famiglia durante un breve soggiorno.
Facciamo un bilancio di questi anni
all’ambasciata a Madrid? Sono molto soddisfatto del mio primo biennio
in Spagna. Abbiamo avuto una collaborazione politica, economica e culturale molto intensa tra Italia e Spagna, che ha una vicinanza naturale di
interessi e di radici culturali e storiche.
Però ci si deve impegnare perché nella presunzione della reciproca conoscenza si trova un freno allo sviluppo
di cooperazione. Siamo due paesi che
presumono di conoscersi, ma non è
sempre così e questo nel passato ha
impedito di sfruttare tutte le occasioni
di cooperazione, che oggi diventa più
importante in una Europa a 27. Quindi c’è una dispersione nella capacità
decisionale e ci sono degli interessi
subregionali che competono tra di
loro: il nord d’Europa rispetto al sud,
l’Europa atlantica rispetto all’Europa
mediterranea. I paesi mediterranei
del sud d’Europa, che sono Italia e
Spagna, si devono coordinare meglio
per pesare insieme di più in Europa,
per far valere i propri interessi e far
prevalere le proprie priorità. In questi
due anni ho lavorato in questo senso
con successi significativi. Nel 2007
abbiamo fatto due vertici bilaterali ad
Ibiza e a Napoli, in autunno se ne farà
un’altro probabilmente a Segovia.
C’è comunque un buon contatto fra
i due governi, anche se non sono più
allineati politicamente, però le ragioni di fondo della cooperazione tra Italia e Spagna rimangono, esempio ne
è il contatto di oggi pomeriggio tra il
Presidente Berlusconi e il Presidente
Zapatero per preparare il Consiglio
Europeo di domani sulla crisi russogeorgiana. L’intenzione del Presidente Berlusconi è di arrivare a Bruxelles
con un nucleo di Paesi che hanno una
posizione simile, moderata, di condanna, ma anche che vuole lasciare
aperta la porta del dialogo della cooperazione con Mosca. In questi due
anni il Presidente del Consiglio è venuto due volte, il Ministro degli Esteri tre volte, quello della Economia
una volta, il Presidente della Repubblica ha ricevuto la Laurea Honoris
Causa dalla Università Complutense
di Madrid ed ha inaugurato al Prado
la mostra sul Tintoretto. La collaborazione culturale è particolarmente
vivace. Molte le iniziative italiane
in Spagna e spagnole in Italia. A dicembre organizzeremo a Madrid un
"Festival del Cinema Italiano", con i
film italiani che hanno partecipato ai
festival dell’anno, da Cannes a Venezia, Locarno e Roma, con un premio
per documentari e cortometraggi.
Voglio citare anche l’esibizione dei
Solisti Veneti e di Renzo Arbore a
Saragozza, durante il giorno in onore
dell’Italia all’Expo 2008. Poi ho portato i Solisti Veneti ad Andorra, come
omaggio per la Festa Nazionale del
Principato.
E la cooperazione economica?
Sono orgoglioso che durante il mio
mandato si sia conclusa la più grossa
operazione mai realizzata all'estero
da una impresa italiana, l’acquisto di
Endesa da parte di Enel. Un investimento di 28 miliardi di euro. Enel si è
valorizzata in borsa, i mercati hanno
riconosciuto la validità di questa operazione. Inoltre rimane la presenza
italiana tradizionale con Iveco, che
sta studiando un nuovo impianto da
realizzare nella Comunità di Madrid,
e la presenza di società di servizi
come Le Generali. Nella imprenditoria privata c’è una naturale tendenza
a collaborare fra italiani e spagnoli.
A livello governativo si sta cercando di creare dei gruppi di lavoro per
favorire l'interscambio di tecnologie,
a sostegno delle piccole e medie imprese che hanno meno risorse finanziarie da investire nella ricerca. Nella
logistica, si vogliono attirare verso il
Mediterraneo i flussi di merci provenienti dall’Asia diretti verso il nord
Europa. Nel settore dell’energia si sta
sviluppando una piattaforma energetica mediterranea, con scambi e interconnessioni. Da Algeciras è partita
una piattaforma di cemento, con il
terminale di rigassificazione che sarà
ormeggiato al largo del Veneto. Un
successo importante della Saipem, leader mondiale per la posa di gasdotti
sottomarini ed è significativo che sia
stato attribuito ad una industria italiana mettendola in una posizione di
vantaggio per i grandi gasdotti che si
devono fare nel Mar Nero, portando
il gas ed il petrolio dall’Asia centrale
verso l’Europa.
È cambiato il ruolo dell’ambasciatore negli ultimi anni? Ritengo di
sì, l’ambasciatore era una figura più
aulica, distaccata, concentrata sulle
grandi strategie politiche, i grandi
giochi della poltica estera, delle potenze. Oggi è un rappresentante a tutto tondo del proprio paese. Non più
solo politica, ma economia, cultura
ed attenzione ai problemi sociali. Dicono che sia una professione in crisi
perché i governanti si parlano direttamente, ma io non lo credo. Oggi
ho favorito il contatto tra Zapatero e
Berlusconi, in altri tempi sarei dovuto
andare dall’uno e poi riferire all’altro.
Devo essere in grado di organizzare
in qualsiasi momento un colloquio
fra i due capi di governo, poterlo
preparare, dare il back-ground. Ho
chiamato il Sottosegretario di Stato
per l’Europa perché lui poi chiamasse Zapatero e gli spiegasse quale era
la finalità della chiamata, quale era
la posizione italiana, cosa si doveva
aspettare, insomma tutti i contatti necessari anche se brevi, ma che devono
essere ben preparati per avere successo. L’ambasciatore deve continuare a
fare questo lavoro, classico, politico,
senza il quale il contatto rimane superficiale, effimero e senza risultati.
Bisogna curare molto il follow-up,
c’è il vertice una volta l’anno, ma poi
con il mio collega spagnolo a Roma
lavoriamo per un anno per attuare le
decisioni prese.
Come si pongono Italia e Spagna
nei confronti dell’Europa? Il rischio è quello che a Roma come a
Madrid si cerchi il contatto diretto
con i tre grandi: Francia, Germania
e Inghilterra, e che per voler fare il
"quarto" non si sfruttino le convergenze e quindi ci si presenti separati
e più deboli al confronto con i grandi
paesi del nord. Se invece a Parigi, a
Londra o a Berlino ci si presenta ben
coordinati si pesa di più. Tra "cugini"
a volte ci sono un po' di gelosie, rivalità. Noi siamo nel G8, e loro risentono di questo cercando il contatto con
Parigi. Alla fine ci si rende conto che
è nell’interesse dei due paesi collaborare. Quando si è decisa la creazione
dell’ Agenzia Frontex, che doveva
gestire le frontiere e l’immigrazione,
non ci fu nessun coordinamento fra
Madrid e Roma, per cui l’Agenzia è a
Varsavia con un direttore finlandese,
mentre il problema enorme dell’immigrazione è mediterraneo.
Quanto c’è di passione e quanto di
dovere in ciò che sta facendo? Come
lei mi diceva prima, "non tengo abuela". (Prima dell’intervista, ho spiegato all’ambasciatore il detto spagnolo
"non tengo abuela", nel senso di farsi
dei complimenti non avendo più la
nonna, la persona sempre prodiga di
complimenti verso il proprio nipote).
In realtà credo molto nel mio lavoro
e nella missione, non sono interessato allo status, ma a ciò che riesco a
realizzare assumendo seriamente gli
impegni. Quando sono stato nominato a Madrid, tra i primi punti della
lettera d’incarico c’era quello di aiutare l’industria energetica italiana a
conquistare uno spazio significativo
in Spagna. Mi ci sono applicato e il
risultato è arrivato. La grande soddisfazione di questo lavoro è di vederne
i risultati.
Quando ha deciso di fare il diplomatico? Avevo un vago interesse per
questo lavoro, ero convinto che fosse
difficile, ed effettivemente il concorso lo è. Non avevo un back-ground
famigliare, mio padre era ingegnere,
non avevo parenti nè amici in diplomazia. Ero un poco intimorito da
quest’ambiente che mi descrivevano
chiuso e impenetrabile. Poi è stato un
caso. Dopo la laurea mi sono "sfidanzato". Fui la vittima di questa rottura. La cosa mi traumatizzò e come
reazione, probabilmente per impressionare, non essendoci una legione
straniera dove arruolarmi decisi di
andare a Roma e fare il concorso in
diplomazia. L’ho vinto, ho trovato la
carriera che volevo e probabilmente
mi sono salvato da un matrimonio
sbagliato.
Cosa può dirmi degli italiani in Spagna? La collettività italiana in Spagna è molto interessante, è formata
non per necessità ma per scelta. La
Spagna non è mai stato per noi un paese di immigrazione. Gli italiani sono
venuti per amore della Spagna, non
per necessità. Oggi il paese è molto
dinamico, c’è una immigrazione
professionale di italiani che amano
la Spagna e trovano delle opportunità di lavoro interessanti. Comunque
rimane alto il livello della nostra collettività, essendo una emigrazione di
qualità. Un aspetto particolare è quello degli italo-argentini, che arrivano
spinti dalla crisi in America Latina.
Ovviamente li trattiamo da cittadini
In alto: l'Ambasciatore Terracciano (a
destra) con il Commissario Governativo
Moreno e il sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio Crimi inaugura il Padiglione
Italia all'EXPO 2008.
Al centro: l'Ambasciatore Terracciano con
la sua famiglia al Rio Real di Marbella.
Sopra: l'Ambasciatore con la Contessa Romanones, anche lei al Rio Real di Marbella.
italiani, perché sono cittadini italiani.
Questo ha portato dei disagi, la struttura consolare era disegnata per un sesto della collettività attuale. L'afflusso
ha intasato il servizio. A tal proposito
faccio un appello agli italiani affinché
siano puntuali nell’adempiere agli
obblighi di legge, registrandosi nel
comune spagnolo di residenza e poi
nel consolato. Senza di ciò i servizi
richiedono tempi lunghi e provocano
lamentele e una pressione ingiustificata sugli impiegati dei consolati. Chi
non è iscritto all’AIRE non può avere
la carta di identità. Agli italo-argentini che si lamentano perché ci vuole
un anno per avere il passaporto, ho
sempre detto che non avendo mai ricostruito la loro discendenza italiana,
non possono ottenere subito il documento. C’è un battuta che contiene
molta verità: se l’Italia ha aspettato
cent’anni prima che vi ricordaste di
essere italiani, potrete pure aspettare
un anno per ottenere il documento.
Quasi sempre le proteste pervengono in lingua spagnola, mentre in un
ufficio italiano si deve parlare italiano o quanto meno capirlo. Abbiamo
previsto delle giornate in cui si parla spagnolo, in modo che nel resto
della settimana gli italiani possano
accedere più rapidamente ai servizi
consolari. Dai consoli onorari non si
può pretendere di più e le risorse sono
quelle che sono.
Cosa cambierà nel Consolato Generale di Madrid? Da gennaio diventerà una Cancelleria Consolare
dell’Ambasciata. Cercherò di fare
delle economie, razionalizzando l’uso
del personale e aggregrando i servizi.
Avrei preferito che questa chiusura
non ci fosse stata. Ma le polemiche
non servono e bisogna essere concreti, vedendo cosa si può fare con quello
che abbiamo.Avrò un unico contabile,
un unico responsabile aministrativo e
chi faceva questo lavoro nel consolato
lo sposterò agli sportelli migliorando
i servizi. In questa riforma non vengono soppressi dei posti di lavoro, a
parte quello del Console Generale,
ma semplicemente si liberano delle
risorse umane. La seconda innovazione è un "call-center", che sono riuscito
ad attivare dopo grandi fatiche. Non
vuol dire che non si possa continuare
a chiamare telefonicamente il consolato, il quale continua ad operare
come sempre. Il "call-center" è un
servizio aggiuntivo che vale per tutta
la Spagna. Pagando solo la chiamata
si hanno le informazioni basilari su
passaporti, carta di identità, iscrizione all’AIRE e così via. Se il cittadino
vuole che si segua la sua pratica, scatta un ragionevole costo aggiuntivo,
con il quale il "call-center" lo informa
quando il documento è pronto e volendo glielo invia per posta. Un’altra
misura, per ora applicata solo a Barcellona, sono gli appuntamenti, con i
quali si evita ai connazionali di fare la
fila allo sportello.
Quali sono le sue impressioni sulla presenza italiana all’Expo di
Saragozza? È stato un successo.
A Saragozza abbiamo avuto un
incontro con i più significativi imprenditori italiani in Spagna, e di
questi con gli operatori economici
spagnoli. Una conferma della vitalità economica e creativa del nostro
paese, oltre che un punto di partenza per la grande sfida dell’Expo di
Milano del 2015. Oltre ai rapporti
già esistenti fra i nostri paesi, credo
che negli ultimi anni abbiamo dato
un impulso più strategico a questi
rapporti, affinché si utilizzino tutte
le potenzialità disponibili.
Paola Pacifici
12/2008
ITALIA E ITALIANI A MALAGA
a cura di Giulio Rosi
Pag. 3
IL CONSOLE GENERALE ITALIANO A MADRID IL PRESIDENTE ALMERINO FURLAN:
Il dottor Sergio Barbanti, sta ultimando il suo mandato di quattro
anni a Madrid. Lo abbiamo intervistato in occasione della "wine &
food emotions of Italy" alla quale ha
concesso il Patrocinio istituzionale
accanto a quelli dell’Ambasciata e
del Comites.
Quale è il lavoro del Consolato? La
ringrazio di questa domanda perché
mi permette di spiegare cosa avviene
al di là degli sportelli, dove si svolge
una attività molto intensa. L’orario
del personale va ben oltre quello
degli sportelli. Si vede il lavoro del
Consolato solo quando ci si iscrive
all’AIRE o si ha bisogno del passaporto o di un certificato. Ma è solo
la punta dell’iceberg. La parte sommersa è molto grande e molto importante. Mi riferisco a tutta l’assistenza
sociale, che il Consolato presta a chi
si trova in stato di bisogno, anziani,
persone disorientate, in difficoltà economiche; abbiamo 300 detenuti, è il
numero più alto dopo quello dei detenuti in Germania, e anche loro vanno
assistiti, anche se hanno commesso
degli errori e scontano delle pene. Li
assistiamo nella ricerca dell’avvocato,
delle cure sanitarie, intervenendo sui
direttori delle carceri. Poi ci sono le
disavventure che capitano ai turisti,
dai borseggi, agli incidenti stradali,
problemi con delle truffe, il tutto comporta un notevole lavoro. Poi c’è il
settore notarile all’interno del Conso-
lato, dei testamenti, quello della certificazione degli atti della navigazione,
settore molto tecnico, riguardante le
navi che approdano in Spagna. Poi
c’è la Scuola Italiana di Madrid, la
più grande esistente all’estero, con
1000 alunni e 120 professori, per la
quale il Consolato funge da Provveditore agli studi, con una complessa
gestione giuridico-amministrativa
e l’indirizzo strategico per la parte
educativa. Abbiamo poi la parte delle
targhe delle macchine, le nazionalizzazioni e il rilascio dei visti per i quali
è l’unico autorizzato a farlo.
Cosa cambierà dal 1° gennaio
2009? La Sezione Consolare, questa la nuova terminologia, rimarrà
esattamente dov’è, si faranno le
stesse cose, i dipendenti saranno gli
stessi e gli orari saranno uguali. La
differenza è di carattere giuridico.
Non ci sarà più la figura del Console
Generale, ma gli uffici non saranno
mandati alla deriva perché essendo inglobati nell’Ambasciata, sarà
l’Ambasciatore direttamente al vertice della stuttura.
Un bilancio di questi quattro
anni? Sono stati molto impegnativi e anche molto entusiasmanti.
Impegnativi sotto il profilo della
particolarità spagnola, cioè mentre
l’immigrazione italiana è in calo da
tanti anni in tutto il mondo, qui è in
brusco aumento. In dieci anni i connazionali sono aumentati del 550%.
Quando sono arrivato c’erano 43
mila italiani registrati in anagrafe,
oggi sono 64 mila. In quattro anni
abbiamo avuto 3 referendum e 2
consultazioni politiche. Personalmente ritengo che fare il Console
sia un’attività che ha dei risvolti, che
sono i più belli, di carattere quasi
pastorale. Essere vicino alla gente di
tutte le condizioni umane. Mi sono
impegnato molto sulla integrazione della nostra comunità. L’anima
spagnola non è uguale, ma complementare a quella italiana, il che rende questo Paese più interessante.
Grazie per l’intervista.
Grazie a lei e per quello che state
facendo attraverso il vostro giornale,
la vostra radio per mantenere informata e coesa la collettività italiana,
lo apprezzo molto.
MARCELLO SERA, uomo politico con esperienza di livello internazionale e conoscitore delle zone vinicole di Ladispoli e Cerveteri, ha collaborato con l’organizzazione di Raffaella Resca del Comites di Madrid, per
la presenza delle istituzioni e delle aziende italiane di quelle zone, nella
importante manifestazione di Malaga "wine & food: emotions of Italy"
creata dall’attivissima dirigente. La mostra, patrocinata dall’Ambasciata
d’Italia, dal Consolato Italiano e dal Comites di Madrid ha visto la partecipazione di importanti esportatori e importatori di vini italiani, e prodotti italiani. Erano rappresentati: De Vittori of Switzerland, Comune di
Benahavis, Partners, Masciarelli, Azienda Agricola Monacelli, Cenaja Pitti, Casa Tuliani, La Marchesa, La Piazzetta, Monte Pruno di Roscigno e
Laurino, Casale del Giglio, Berlucchi, BCC Aquara, Tosi, Negrini, A puro
vino, Cantina Cerveteri, Comune di Cento, Pitti Salumi, Comune di CerveSebastián Suárez con l'on. Marcello Sera teri, Comune di Ladispoli, Pasticceria Pietro Macellaro, Comune di Almuñecar, Comune di Valle dell’Angelo, Comune di Poggiodomo, Fibanc Mediolanum, Villa Tiberio, La Contadina, Gold Ristorante Italiano, Riedel, Associazioni Veneziani nel Mondo, UAES (union asociaciones españolas
summilleres), Vinacoteca Lacartuja, AEHCOS, Malaga Ciudad Genial, Gestoria Mendez Malaga, Agriturismo
i Trocchi, Dieta Mediterranea (scuola hosteleria Benahavis), Associazione Sumilleres Andalucia (Malaga Costa
del Sol) Federazione Asociaciones Summilleres Andalucia, Trattoria i Toscani, Valerio Baldassarre, Regione
Piemonte, Miguel Briones Vice sindaco di Malaga, Arturo Bernal Bergua direttore generale turismo Comune di
Malaga, Josè Roldan Grande presidente summilleres, ristorante La Luna, Juancho Asenjo.
IL COMITES CON I PRODOTTI ITALIANI
Intervista al dottor Almerino Furlan,
presidente del Intercomites di Spagna
e del Comites di Madrid.
Cosa pensi dell’importazione dei
prodotti italiani in Spagna? È una
cosa molto importante perché sta
aumentando notevolmente. C’erano
ristoranti italiani che usavano prodotti locali, ora i ristoranti italiani che si
rispettano, e sono molti di più, stanno
usando prodotti originali italiani. Lo
sforzo che sta facendo il Comites di
Madrid qui a Malaga in questa "wine
& food" permette di migliorare il
commercio tra l’Italia e la Spagna.
Il clima di concorrenza che esiste
verso i nostri prodotti si sta attenuando? Sì, il vino spagnolo, per
esempio, ha sempre cercato di avere
l’importanza del vino italiano. Avendo raggiunto un certo livello si sente
più tranquillo e quindi può lavorare
con una concorrenza molto serena
con il prodotto italiano.Noi siamo
qui ospitati a Malaga, in un ambiente
assolutamente cordiale e ricevuti in
modo eccezionale.
Il vino apre la strada ad altri prodotti?
La cucina italiana è conosciuta i tutto il
mondo. Dovunque si vada si trova un
ristorante italiano. Mia figlia, questa
estate è stata in Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria e il più delle
volte ha mangiato in ristoranti italiani
con prodotti italiani. Permettendo così
di sviluppare la cultura italiana, dobbiamo quindi favorire la circolazione, lo
sviluppo e la promozione dell’italiano.
Gli spaghetti sono diventati una parola
internazionale, entrando nei vocabolari francesi, inglesi.
Il Comites e la cultura? Tutti i Comites nel mondo diffondono la cultura
italiana, non è solo la musica, il cinema, la letteratura, l’arte e la gastronomia, ma anche la lingua. Ci sono
paesi importanti, come l’Argentina,
dove la seconda lingua è l’italiano.
In Brasile moltissime scuole hanno l’italiano come seconda lingua,
ci sono ministri di origine italiana e
almeno 10 milioni di persone potrebbero acquisire la cittadinanza italiana. Noi divulghiamo le iniziative
degli Istituti di Cultura di Madrid e
Barcellona, creando economia e promovendo il turismo spagnolo verso
l’Italia per visitare la nostra cultura
millenaria.
AL VICE SINDACO DI MALAGA, MIGUELBRIONES, abbiamo
chiesto: cosa pensa di questa manifestazione che vede unita l’Italia con
la sua città? Sono particolarmente
contento che queste occasioni ci vedano presenti ed uniti in un percorso non
solo economico ma anche culturale
delle nostre terre. La cultura del vino
italiano è conosciuta in tutto il mondo,
ma Malaga sta cercando di valorizzare
anche essa i suoi prodotti. La presenza
di tante autorità italiane ci onora e ci
conferma i buoni rapporti con il vostro Paese. Questi due giorni così ricchi di emozioni e di sapori, ci lasciano
un ricordo affettuoso ed un arrivederci
al prossimo anno.
RAFFAELLA RESCA: "HO PORTATO A MALAGA LE EMOZIONI D'ITALIA"
a sin.: Raffaella Resca presenta " wine & food: emotions of Italy"
a des.: Con Arturo Bernal Bergua, Direttore Generale del Turismo del Comune di Malaga
La dirigente del Comites Madrid,
responsabile esecutiva a Malaga,
ha organizzato per il secondo anno
la "wine & food: emotions of Italy"
che ha visto con grande successo la
presenza di grandi inportatori, produttori e rappresentanti delle istituzioni venute anche dall’Italia, delle
autorità spagnole, del nostro Console
Generale a Madrid e del Presidente
dell’Intercomites. Stanca, ma soddisfatta, ci ha concesso questa intervista
al termine della serata conclusiva.
"Effettivamente sono soddisfatta - ci
ha detto - ho parlato con tutti i partecipanti, con i rappresentanti delle
cantine, delle aziende e dei Comuni
sia italiani sia spagnoli, che sono venuti numerosi. Sono tutti dispiaciuti
di dover ripartire. In tre giorni, confortati dall’atmosfera cordiale, siamo
diventati amici, quasi famiglia, e ripeteremo l’anno prossimo, triplicando l’afflusso di presenze. La voce si
passa e tutti sanno che venendo qui
trovano la loro casa.
Il Ministro Scajola mi ha dichiarato che, nonostante il progresso
delle comunicazioni informatiche,
le esposizioni sono e rimarranno
sempre il mezzo umano più efficace e diretto per comunicare e mantenere le relazioni economiche e
commerciali fra i popoli. Anche qui
è avvenuto questo? Sono fondamentali, anzi il contatto informatico sta
facendo abbandonare quello umano,
con il quale si risolvono problemi an-
che molto importanti, sotto il profilo
economico, politico e strategico.
Quali prospettive per il prodotto
italiano in Spagna? Siamo molto
ottimisti, ogni volta diventa più ricercato anche dai buoni gourmet, con
il vice sindaco di Malaga parlavamo
di questo rimanendo piacevolmente
sorpresa quando mi ha detto che conosceva perfettamente il nostro aceto
balsamico ed i suoi vari utilizzi.
I futuri appuntamenti della dirigente del Comites? Saranno tra
poco tempo, con il dottor Allegri,
famoso cardiochirurgo e padre
del bambino violinista, parlavamo di un prossimo evento anche
con il vice sindaco di Malaga. Si
chiamerà "Vino e musica".
Pag. 4
ITALIA E ITALIANI A MALAGA
a cura di Giulio Rosi
UNA VACANZA
GIUSEPPE MORETTO PRESIDENTE
GRATIS A VALLE DEI VENEZIANI NEL MONDO
Bruno Giuseppe Moretto ci ha tati alle nostre consorelle venete,
DELL’ANGELO
Il dottor Salvatore Iannuzzi,
medico psichiatra, è il sindaco di Valle dell’Angelo,
in provincia di Salerno.Ci ha
parlato di una sua importante iniziativa. Accogliere - ha
detto - i visitatori ed aprire
il paese a quanti vogliono conoscere il Cilento. Abbiamo
creato una struttura dotata
di tutti i confort che viene
data gratuitamente ai turisti per una settimana. Valle
dell’Angelo offre moltissimo, un lato paesaggistico,
con la località medicale, caratterizzata da erbe medicali
indicate in pannelli didattici,
e la possibilità di visitare il
villaggio di Pruno con pastori in isolamento volontario.
Una realtà meravigliosa sotto
il profilo psicosociale, producendo il necessario per vivere. Pruno rappresenta il vero
villaggio rurale d’Europa.
A pochi chilometri abbiamo
Rossignolecca, uno stupendo
paese abbandonato, una vera
Pompei del ‘900, il ponte più
grande d’Italia, un comune
con circa 40 chiese, e a circa 30 km dalla meravigliosa
realtà dei templi di Paestum.
Sicuramente da noi il turista
non si annoia.
rilasciato queste dichiarazioni.
Parliamo dell’Associazione? È
nata per volontà della Provincia
di Venezia che cura i rapporti culturali, umani e sociali dei nostri
connazionali all’estero; la Camera di Commercio per il settore
economico e il Casinò di Venezia
che rappresenta l’Università e il
Comune. Ha una estensione globale, dove c’è l’immigrazione
veneziana e veneta, facciamo
nascere delle associazioni che
si richiamano alla venezialità
o alla veneticità per mantenere
quei legami che per molto tempo
sono stati abbandonati, mentre
ora le istituzioni si accorgono di
quanto possono fare, non solo
come vicinanza culturale, ma
anche come elemento di promozione economica. Riteniamo che
siano i nostri veri ambasciatori
del made in Italy. I veneziani nel
mondo non sono molti se rappor-
perché Venezia non ha avuto
grandi flussi migratori. Oggi li
troviamo affermati nel mondo.
Contiamo che siano circa 200
mila persone.
Venezia-Spagna, quali rapporti?
Venezia ha inaugurato un ponte
di Santiago Calatrava sul Canal
Grande, consolidando i nostri
rapporti, così come avviene oggi
con la nostra presenza qua a Malaga in questa mostra nel campo
enogastronomico.
LA CASA ZULIANI
FARRO E TARTUFI
Casa Zuliani, ha spiegato Federico Frumento durante il "wine &
food emotions of Italy" di Malaga,
si trova nelle zone DOC "Collio"
e "Isonzo del Friuli". Coltiva vitigni autoctoni, Tocai, Malvasia,
Merlot, e Cabernet Franc e vitigni
internazionali, Chardonnay, Pinot
Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon e
Cabernet Sauvignon. La produzione annua è di 100 mila bottiglie.
Noi siamo a Malaga perché in
Spagna abbiamo buone prospettive di ampliare le vendite.
Roberto Agrestini ci parla della sua
azienda agrituristica. Si trova a Poggiodomo, il comune più piccolo
d’Italia, in Alta Valnerina. Ha solo
80 abitanti. Siamo venuti a Malaga
per far conoscere la nostra azienda
e il nostro paese ma soprattutto il
nostro pezzo forte, "il tartufo nero
pregiato", che in Andalusia non è
conosciuto. Ci piacerebbe che anche gli spagnoli scoprissero questa
nostra terra e il mangiare naturale
delle nostre parti: abbacchio scottadito, zuppa di farro e tutto quello che cuciniamo per noi. I nostri
clienti possono partecipare alla ricerca del tubero nero. L’azienda, di
60 ettari, è coltivata a cereali, lenticchie, foraggi e patate. Il nostro
messaggio per gli spagnoli e per gli
italiani residenti in Spagna è: venite
a riposare, a mangiare bene, sano,
nel paese più piccolo d’Italia.
12/2008
IL SINDACO DI CERVETERI
Quali sono i legami fra Spagna
e Cerveteri? Cerveteri è gemellata da tantissimi anni con Almuñecar, a pochi chilometri da
Malaga. I legami con Cerveteri
sono storici, perché affondano le
radici nel periodo punico e successivamente romano. Le navi
che rifornivano Roma del garum
salpavano da Almuñecar e passavano per i porti, etruschi prima e
romani poi, di Pyrgi, Punicum e
Centumcellae, giungendo finalmente a Roma. Quindi ci sono
questi legami antichissimi che
oggi vengono rinsaldati da questa
nuova amicizia.
Progetti futuri? La città di Cerveteri ha una forte vocazione turistica. Dal 2004, insieme a Tarquinia, è stato dichiarato dall’Unesco
patrimonio dell’Umanità e sta
costruendo il proprio futuro sullo
sviluppo turistico, attraverso la
valorizzazione del territorio che è
ricchissimo di reperti archeologici e di qualità ambientale. È una
città sul mare ed anche questo
elemento la lega a Malaga ed a
questo lato della costa spagnola.
Quali sono i problemi da risolvere? Purtroppo la ricettività
alberghiera è praticamente nulla, anche se si è sviluppata una
buona rete agrituristica. Vorremmo favorire un turismo legato
all’attività crocieristica di Civitavecchia, nel cui porto sbarcano
1.800.000 passeggeri ogni anno.
Inoltre vorremmo creare una rete
di servizi molto più vasta e aumentare il numero delle scuole.
Come siete presenti in questa
occasione? Con i nostri vini, in
rappresentanza delle migliori
aziende vinicole e con gli altri
prodotti tipici del territorio. Vogliamo proporre agli spagnoli e
a tutta la penisola iberica queste
nostre qualità.
"LA LUNA" DI GIUSEPPINA A CALA DI MIJAS
Giuseppina Vescovile, che ha
offerto la degustazione di "tre
tipi di pasta", preparata dallo
chef Filippo Feccia, ci ha parlato della sua attività. Ho scelto la Cala di Mjias perché non
c’era nessun ristorante italiano
attrattivo per i turisti. Una grande terrazza sul mare con musica
per passare una serata piacevole
all’insegna della nostra cucina
italiana e del vino di qualità.
Vengo da esperienze nel settore,
i miei clienti sono inglesi che
apprezzano i nostri cibi e molto
i nostri vini. Le nostre specialità
sono le linguine ai frutti di mare
e il filetto alla Rossini.
VINI TARGATI PITTI DE VITTORI OF UN VINO GIOVANE PER L’AGRO PONTINO
do abbiamo scoperto, dopo aver
SWITZERLAND
Paolo Antonini, direttore commerciale di Torre a Cenaia ha dichiarato: "La tenuta è in una zona
favorevole ai nostri vitigni. È di
550 ettari, con una riserva faunistica dop, allevamenti di suini che
è tra i primi tre in Italia. Il marchio Pitti, famoso per la moda,
è ancora sconosciuto nel mondo
del vino. La nostra strategia è si
di rafforzarsi sul mercato italiano
ma la nostra presenza a Malaga
testimonia la volontà di aprire
sempre più mercati all’estero, con
un riscontro veramente positivo."
Giovanni Petronio, branch director
della Federico De Vittori. La De Vittori è una società internazionale per
la costituzione e gestione di società
in tutto il mondo ed è coadiuvata da
importanti specialisti in campo legale, successorio e fiscale. Oltre che a
Marbella, dispone di uffici a Lugano, Londra, Lussemburgo, Milano,
Roma, Shanghai, Sofia e Tangeri.
Elsa Ricchi, è la export- manager
della azienda vinicola Casale del
Giglio.
Parliamo dell’azienda? Siamo
vicino a Latina, siamo giovani dal
punto di vista vinicolo. L’azienda
è nata nel 1968, ma i nostri vini
sono nati nel 1985 con l’avvio di
un progetto di ricerca e sperimentazione per valorizzare l’Agro
Pontino. La sorpresa è stata quan-
coinvolto ricercatori come Attilio
Scenza e Angelo Custacurta, che
l’Agro Pntino come la Maremma è una zona molto vocata per
vini rossi. Dopo 20 anni di sperimentazione Casale del Giglio ha
capito che uve come il Merlot, il
Syrah e il Petit Verdot, utilizzate
per fare dei vini bordolesi si sono
adattate meglio in questa zona.
Per cui ci consideriamo il nuovo
mondo nel Lazio dove abbiamo
il nostro principale mercato, ma
ci espanderemo negli Stati Uniti,
in Germania, in Svizzera in Cina,
Giappone e Vietnam. Dalla Spagna trarremo un futuro Tempranillo
del Lazio. Vendiamo da due anni
vini i Spagna, speriamo di diffondere questi vini nella ristorazione
italiana.
L'Assessore Raffaele Autullo con il
riconoscimento per la partecipazione
del Comune di Ladispoli
12/2008
ITALIA E ITALIANI A MALAGA
a cura di Giulio Rosi
L’ASSESSORA DI LADISPOLI
Intervista a Daniela Ciarlantini, delegata municipale a turismo, cultura e
spettacolo.
Ladispoli a Malaga, perché? È il secondo anno che partecipiamo a questa iniziativa di Raffaella Resca. Noi
stiamo cercando di costruire qualcosa unendo realtà italiane e spagnole.
Questi interscambi sono fondamentali per crescere insieme. Abbiamo
portato materiale promozionale del
nostro territorio, che io chiamo isola
felice. All’epoca Ladispoli si chiamava "Pirgi e i suoi porti", al centro fra il
porto di Santa Severa e quello di Fiu-
micino. Di fronte abbiamo il mare,
alle spalle Tolfa e Alluniere. Siamo
accanto a Cerveteri, con la quale stiamo valorizzando i siti archeologici
che l’Unesco ha riconosciuto come
sito degli etruschi e le nostre ville
romane che, assieme alla Sovrintendenza, desideriamo proteggere. Siamo a 25 chilometri dall’aeroporto di
Fiumicino, 35 chilometri dal porto di
Civitavecchia, quindi siamo "facili"
da raggiungere. A 30 chilometri c’è
Roma, che per noi è un valore aggiunto. Sicuramente siamo ricettivi in
questo senso, però vogliamo crescere
anche attraverso queste manifestazioni assieme ai nostri vicini. Crediamo
molto nell’Europa e che l’Italia, la
Spagna, la Francia, la Germania e gli
altri stati debbano collaborare e crescere insieme. Con la Spagna abbiamo
tante cose in comune, come il clima,
per cui non è pensabile importare i
pomodori, ma a Ladispoli abbiamo
il carciofo romanesco "dop", di cui
facciamo una fantastica fiera nel
mese d’aprile invitando gli spagnoli
e spiegando le ricette tramandate per
generazioni. Inoltre stiamo facendo
conoscere i nostri tartufi, riscuotendo
molto successo.
IL "GRANDE" PRESIDENTE
DEI SOMMEILLER ANDALUSI
Josè Roldán Grande rappresenta i sommelier di Malaga e
dell’Andalusia. Ha presieduto
la "cata ciega" organizzata da
Nicoletta Negrini in occasione
della mostra "wine & food: emotions of Italy" di Malaga.
Come è cambiato il vino nel tempo?
Fortunatamente più nella qualità che
nella quantità. Dobbiamo rallegrarcene perché non solo in Italia, ma
anche in Spagna e in Francia la qualità è un elemento di priorità. Malaga
è una zona di vino dolce, non molto
conosciuto nel mondo, ma abbiamo
anche vino rosso e bianco di ottima
qualità. Considerando la grande
componente turistica internazionale,
tutti i buoni vini stranieri vengono
importati con successo.
Quanto è ancora valido l’abbinamento vino e cibo? Moltissimo,
anche se va dimenticato il classico
abbinamento bianco con il pesce e
LA SOPRANO
ITALIANA CANTA
A MALAGA
Dopo la sua brillante esecuzione,
accompagnata al piano dalla bravissima Sara Ruiz Canto, durante
la serata di gala del "wine & food:
emotions of Italy" alla soprano Letizia Calandra abbiamo domandato: La sua presenza a Malaga durante la "wine & food: emotions
of Italy" è un testimonial della
cultura canora italiana, quando
è iniziata questa passione? Molti
anni fa mi sono innamorata della
musica, del canto, della lirica, della
musica barocca e della canzone napoletana, generi che interpreto con
grande gioia. Sono figlia d’arte,
mio padre era chitarrista. Ho avuto
occasioni e soddisfazioni importanti. Adesso sono concentrata sul
nuovo disco di canzoni napoletane
intitolato "Classico Napoletano"
proponendo i temi tradizionali
in chiave più classica con risultati
molto originali. Il mio incontro con
Fausto Cigliano, ultimo grande interprete di questo genere dopo la
scomparsa di Murolo e Bruni, è
stato particolarmente significativo.
Per la lirica inizierò a Milano le
prove con il gruppo La Veneziana
per "L’incoronazione di Poppea" di
Monteverdi.
6 VINI ITALIANI E 6 SPAGNOLI
Nicoletta Negrini, importatrice di
prodotti enogastronomici italiani e
organizzatrice della cata ciega alla
"wine & food emotions of Italy" di
Malaga. La degustazione, denominata "Dialogo Sabroso", è stata diretta dal noto giornalista esperto di
vini italiani, Juancho Asenjo, ed ha
visto in gara sei grandi vini italiani
e sei grandi vini spagnoli. Le abbiamo chiesto un parere sull’esito della
prova e ci ha risposto: "Fare questi
incontri è sempre importante perché
ogni volta ci rendiamo conto che ci
sono ancora zone della Spagna, come
Malaga, dove c’è ancora tanto lavoro
da fare come education italiana sia
gastronomica sia enologica. La cata
ciega ha riscosso molto successo fra
i sommelier spagnoli locali, perché
hanno sempre voglia di conoscere nuovi vini italiani. Considerano
l’Italia come l’altra grande nazione
produttrice di vini di qualità, come la
Spagna, ma sanno che dell’Italia c’è
ancora tanto da apprendere. La cosa
più interessante di questa degustazione è stata che su una giuria di dieci
persone, di cui solo due italiane, otto
hanno votato principalmente i vini
che riconoscevano di più al gusto, e
quindi i vini spagnoli. Pertanto il primo classificato è stato il vino spagnolo San Román Toro del 2005, ma il
secondo, il terzo e il quarto sono stati
tre grandi vini italiani e precisamente
il Montepulciano di Valle Reale San
Calisto 2005, l’Amarone di Allegrini 2004 e il Turriga di Argiolas del
2003. Questo risultato conferma la
qualità dei nostri vini, collocandoli in
posizione di grande prestigio anche a
livello internazionale".
IL PICCOLO GRANDE
VIOLINISTA ITALIANO
Carlo Allegri, 9 anni, ha una grande
passione per il violino e si è esibito
durante la serata di gala con grande
successo.
Gli abbiamo chiesto da quando
suona e perché. Ho cominciato a
4 anni - ci ha detto - e da allora è
aumentata in me la voglia di diventare un grande violinista. Lo studio
in casa con una professoressa. Il
mio papà, che ha una collezione di
oltre 30 violini, mi ha incoraggiato
in questa vocazione. Attualmente
suono con un violino che è la copia
di un Pollastri, con un suono molto
buono e fra poco eseguirò il concerto in la minore di Vivaldi.
il rosso con la carne, in quanto esistono bianchi formidabili con le carni
e altrettanti rossi con il pesce. Circa
la temperatura esistono rossi che si
devono bere a una temperatura di 14
gradi. Il vino va tenuto in un luogo
fresco e a temperatura stabile, mai per
lungo tempo nel frigo. Se necessario
va raffredato prima di consumarlo.
Cristian Crippa, rappresentante del Gruppo Mediolanum
a Malaga, durante la "wine &
food: emotions of Italy", con
uno stand della Fibanc Mediolanum, la filiale spagnola del
Gruppo Italiano. Il motivo della
sua presenza era quello di offrire ai risparmiatori un modello
di consulenza finanziaria personalizzato per ogni cliente, indipendentemente dal suo patrimonio. Un Consulente Finanziario
Personale offerto dalla Banca
mediante il proprio sistema
multimediale (telefono, internet,
telefax) e disponibile sempre,
quando il cliente lo voglia, tutti i giorni dell’anno, facendo risparmiare
tempo e gaudagnare in comodità nei rapporti con la banca.
Pag. 5
Berlucchi a Malaga. il signor
Antonio La Vista, responsabile del
marketing all’estero, ha presentato
lo stile Berlucchi, che comprendono le classiche cuvée imperiali e la
pregiata cuvée storica. Non mancava la famosa "magnum"
1
1) Raffaella Resca con il Console Italiano a Madrid e il Presidente dell'Intercomites e Comites di Madrid
2) Raffaella Resca con Pietro Macellaro, che mostra il premio, e Massimo
Vittorini di "A puro vino"
3) Floriano D'Andrea, il pasticcere Pietro
Macellaro, Giuseppe Capo, Raffaella Resca e
il sindaco di Valle dell'Angelo Iannuzzi
2
3
Pag. 6
12/2008
DÍA DE LA HISPANIDAD: LA FESTA NAZIONALE SPAGNOLA
Reggente María Cristina di Asburgo
firmò un Decreto Reale nel quale si
stabilivano le basi per instituire il 12
di ottobre come festa nazionale. Il
12 ottobre del 1918, Alfonso XIII
istituì per legge la Festa della Razza
con questa formula: Don Alfonso
XIII, Re di Spagna per grazia di Dio
e per la Costituzione; i Parlamenti
hanno decretato e sancito quanto
segue: con un articolo unico si
dichiara festa nazionale, con la
denominazione di Festa della
Razza, il giorno 12 di Ottobre di
ogni anno. Pertanto comandiamo
a tutti i Tribunali, Giustizie, Capi,
Governatori ed altre Autorità,
tanto civili quanto militari ed
ecclesiastiche, di qualunque classe
e dignità, che conservino e facciano
conservare, compiere ed eseguire la
presente legge in tutte le sue parti.
Nel 1958, il governo spagnolo stabilì
che il 12 ottobre, oltre alla Festa
Nazionale della Spagna, si sarebbe
celebrato il "Día de la Hispanidad",
disponendo per decreto che: "Data
l’enorme importanza che il 12
ottobre significa per Spagna e per
tutti i paesi dell’Ibero America, il
12 ottobre sarà festa nazionale sotto
il nome di Día de la Hispanidad".
Il 12 ottobre, come sempre, si
celebra la Festa Nazionale della
Spagna e il "Día de la Hispanidad",
con il quale si ricorda l’arrivo di
Colombo nelle terre americane.
Appoggiato dai Re Cattolici, Isabel
e Fernando, Cristoforo Colombo
voleva dimostrare che la terra
era rotonda e che si potevano
raggiungere le Indie attraverso una
rotta marittima. Nell’agosto del 1492
le tre caravelle: La Niña, La Pinta e
La Santa María, salparono da Porto
Palos (Huelva). Il 12 ottobre di 1492,
dopo una lunga e dura traversata, il
marinaio Rodrigo di Triana avvistò
l’isola di Guanahaní, situata nei
Caraibi, alla quale venne dato il
nome di San Salvador. Colombo
non arrivò nelle Indie, ma mise
piede in un nuovo continente, finora
era completamente sconosciuto, e
da quel momento nacquero i legami
culturali e linguistici tra Spagna ed
America. In questa data si celebra
anche la festa della Vergine del
Pilar, patrona della Spagna e della
"Hispanidad". Narra la leggenda
che la Vergine apparve in persona
all’apostolo Sant'Iago mentre
predicava lungo le terre spagnole.
L’apparizione avvenne a Saragozza,
su un pilastro ubicato sulle sponde
del fiume Ebro. La Vergine chiese
all’apostolo di edificare in quel
luogo una chiesa, con l’altare
ubicato sul pilastro dove era apparsa.
Nacque così quella imponente
costruzione che conosciamo come
Basilica di Nostra Signora del Pilar.
Attualmente in questo giorno, che è
festivo in Spagna ed in molti paesi
sudamericani, si celebra la Festa
Nazionale della Spagna o "Día
de la Hispanidad", come sancito
dalla Legge n.18 del 1987. In altri
paesi il 12 ottobre assume altre
denominazioni: negli Stati Uniti,
per esempio, si chiama "Columbus
Day" o Giorno di Colombo, ed è
particolarmente festeggiato dagli
italiani d’America in onore del loro
connazionale Cristoforo Colombo;
in alcuni paesi sudamericani si
continua a denominare, come
anticamente, Festa della Razza.
Nell’ottobre del 1917, il presidente
dell’Argentina, Hipólito Irigoyen,
dichiarò nel suo paese il Giorno
della Razza ed instaurò quella data
come festa nazionale.
Altri paesi sudamericani si unirono
alla sua iniziativa. Il Giorno della
Razza si istituì per unire paesi con
caratteristiche comuni, come la
lingua, l’origine o la religione. In
Spagna, il "Día de la Hispanidad" ha
ricevuto diversi nomi, da quando nel
1892, quarto centenario dell’arrivo
di Colombo in America, la
Nel 1981, dopo la restaurazione
borbonica e l’entrata in vigore
della Costituzione spagnola del
1978, un Reale Decreto, edito nel
primo Bollettino Ufficiale dello
Stato dell’anno 1982, confermò
il dodici ottobre come data della
Festa Nazionale della Spagna
e "Día de la Hispanidad". Da
allora lo conosciamo con questa
denominazione ed è un giorno
festivo sia in Spagna sia in molti
paesi americani, dove si celebrano
vari atti culturali e commemorativi.
In particolare, in Spagna, ha luogo
la sfilata militare nella capitale
del regno, presieduta dal Re e da
tutta la famiglia reale, assieme
ai rappresentanti di tutti i poteri
dello Stato e dalla maggioranza
dei presidenti delle autonomie
spagnole. Anche quest’anno, come
nelle edizioni precedenti, la parata si
svolgerà lungo lo spettacolare Paseo
de la Castellana.
sin.: il Re saluta la bandiera - in alto: le bandiere dei paesi che partecipano alla
sfilata - la legione straniera sfila con la sua mascotte "Carnero" - Guardia Civile con
uniforme di gala - sotto: i regolari di Melilla e Ceuta
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12/2008
I MOTORI PER TERRA, ACQUA E ARIA
FIRMATO ACCORDO COMMERCIALE FRA GUARNIERI E DAIHATSU
Guido Guarnieri ha dichiarato:
la tendenza è andare verso le piccole macchine, perché funzionali,
maneggevoli e migliori in città per
traffico e parcheggio. Hanno una
tecnologia avanzata che riduce i
consumi e la manutenzione normale.Sono macchine piccole, ma
dotate di sistemi sofisticati, come
ABS, controllo di trazione e altri
accessori utili alla guida. I prezzi
sono relativamente bassi, soprattutto considerando la qualità. Nel
mercato stanno entrando bene. Nel
nostro Gruppo cerchiamo di avere
una vasta gamma di macchine secondo le esigenze di ogni cliente,
dalla macchina di gran lusso a quella più economica, ma sempre mantenendo un alto livello di qualità.
Presidente della Daihatsu, Masahiro Eda. Quali sono le caratteristiche principali dei vostri prodotti?
Siamo specializzati nella costruzione delle compact-car, con dimensioni esterne limitate, ma con grandi sviluppi negli spazi interni. Una
delle caratteristiche fondamentali è
quella di avere studiato nei minimi
particolari il comfort, per creare spazi grandi in dimensioni ridotte.
Quanto costano? Abbiamo
analizzato i prezzi del mercato
spagnolo, non sono molto bassi
perché sono prodotti di altissima
qualità. Stiamo in una media del
mercato spagnolo.
Perchè scegliere una vostra macchina? Daihatsu, è una delle fabbriche più antiche, nasce in Giappone nel 1907, prima di blasonati
concorrenti giapponesi. Lo scopo
era quello di costruire motori di
piccole dimensioni, ma di altissima
efficienza. Dopo più di 100 anni la
marca ha raggiunto un livello tecnologico incredibile, realizzando
automobili che richiedono pochissima manutenzione, con tecnologie
di avanguardia,
bassi consumi
e quindi basse
emissioni di
CO2. La Sirion è sotto ai
120 grammi
per chilometro
e la Terios è
in assoluto fra
gli sport-utility
quello che, oltre a consumare meno, inquina di meno.
Mario Guarnieri, titolare
del Gruppo.
Perchè la scelta di Daihatsu? Una scelta
di qualità, per
una macchina
economica, ma
con una componente tecnologica che, in
tempi di crisi
come questi, si rivela molto importante. In Spagna non esiste una
macchina con queste caratteristiche
e con questo prezzo. Sono realizzate completamente in Giappone. In
Italia sono state introdotte 15 anni
fa e attualmente vendono 15 mila
macchine. Questo risultato ci rende
sicuri che anche in Spagna avrà lo
stesso successo. In questo segmento Daihatsu è certamente il leader.
Direttore Generale della Daihatsu, Enrico Bertolini in Italia e
Spagna. La vostra stategia sul
mercato mondiale? L’obiettivo
principale è quello delle basse
emissioni.C’è un voluntary control
da parte dell’azienda dal 2009 per
stare nei limiti europei che ci sarnno nel 2012. I nostri motori sono
all’avanguardia e fino a pochi anni
fa impensabili. Le prestazioni sono
eccellenti, comprare Daihatsu vuol
dire risparmiare, aiutando l’ambiente e la natura. Siamo presenti in
Spagna con il Terius e la Sirion, ma
vogliamo sorprendere il mercato
spagnolo con un modello unico di
grande successo.
Cosa presentate al prossimo sa-
Il primo sottomarino ad energia solare è stato battezzato the
Goldfish e funziona esclusivamente ad energia solare accumulata
da 5 piattaforme flottanti laterali, le quali ricoprono una superficie
di 300 metri quadri con pannelli solari di ultima generazione. La
corrente prodotta viene accumulata in batterie di notevole capacità che poi alimenteranno il sottomarino. Gli ingegneri Martin
Pfisterer e Matthuas Zelweger sono le menti che hanno partorito questo progetto, costruito dalla società elettrica-BKW FMB e
dalla società di trasporti BLS SA. Il sommergibile è lungo quasi
30 metri e potrà ospitare fino a 30 passeggeri. Potrà immergersi
fino a 200 metri di profondità ed ha un consumo medio di 100
kW/ora. La prima immersione avverrà nel primo semestre del
2011 nel lago di Thun, sulle Alpi Svizzere.
lone dell’auto? Due sviluppi di
prototipi e poi la linea importata in
Europa: il Terius, la Sirion, la Materia, la Trevis e la Cooper, tutti specializzati nelle compact-car, motori
da 1000 e massimo da 1500.
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La Partenavia era nata a Napoli nei primi anni Cinquanta su iniziativa dei fratelli Pascale che costruirono il loro primo biposto in una
autorimessa di Mergellina nel 1951. La Partenavia era col tempo divenuta un'azienda importante del settore e nel 1970 aveva costruito
lo stabilimento di Casoria , nei pressi dell'aeroporto di Napoli collaborando tramite Aeritalia all'MD 80 ed al Boeing 747. Nel 1998 la
Partenavia viene acquisita dalla Vulcanair che riprende la produzione
nello stabilimento di Casoria da cui l'azienda ha accesso diretto alle
piste dell'Aeroporto di Capodichino.
12/2008
Pag. 9
a cura di Nicoletta Negrini
La "Cata Ciega" di Italia e Spagna a Malaga
"DIALOGO SABROSO" è il titolo dato alla Cata Ciega - cioè
degustazione "al buio", le bottiglie
vengono avvolte con carta stagnola per nasconderne l'etichetta - organizzata da Negrini fra 6 Grandi
Vini Italiani e 6 Grandi Vini Spagnoli, alcuni giorni fa a Malaga,
nell'ambito della manifestazione
WINE & FOOD EMOTIONS OF
ITALY. La degustazione, diretta dal
famoso giornalista Juancho Asenjo, ha avuto un grande successo e
la valutazione finale ha dato come
vincitore il vino VIÑA SAN ROMÁN D.O. de TORO 2005. Al
secondo posto si è classificato il
vino MONTEPULCIANO VALLE REALE di SAN CALISTO
2005, seguito dall'AMARONE di
ALLEGRINI 2004 e dal TURRIGA di ARGIOLAS 2003.
Questa la classifica finale
Evaluación final:
1. Viña San Román - D.O. Toro- 2005
2. Montepulciano Valle Reale
San Calisto – 2005
3. Amarone de Allegrini - 2004
4. Turriga de Argiolas 2003
5. Paixar – D.O. Bierzo- 2004
6. Pujanza Norte – D.O. CaRioja – 2005
7. Torrotja- D.O.- Priorat 2006
8. La Firma de Cantina del Notaio- 2005
9. Montecastros- D.O- Ribera
del Duero 2005
10.Brunello di Montalcino de
La Poderina- 2003 - Barolo
de Aldo Conterno Colonnello – 2001 (parimerito)
11.Finca Sandoval - D.O. Manchuela 2006
SEI GRANDI VINI ITALIANI E SEI GRANDI VINI SPAGNOLI
5.
6.
7.
8.
9.
Nicoletta Negrini mostra il Montepulciano Valle Reale di San Calisto2005, classificato secondo. Sin.: Giuseppe Moretto
(presidente veneziani nel mondo), José Roldán Grande (il presidente della federazione andaluza sommelier), Juancho Asenjo
e Giovanni Casoni.
Jurado Calificador (con voto):
1. Juancho Asenjo- Presidente
del Jurado
2. José Roldán Grande - Presidente de la Federación Andaluza de Sumilleres –
3. Yolanda Rubio Ruiz -Restaurante Kalima
4. Juan Miguel Rubio Márquez
Jurado Especial:
1. Paola Pacifici - Giornale
Italiano
2. Jose Carlos del Café de Paris
3. Rafael del Manducare
4. Gian Luca de La Palla d’Oro
(sumiller)
5. Juan Nalda del Restaurante
Montana
6. Tonino Galosi Consigliere
Comunale Delegato Gemellaggi Comune di Cerveteri
(Roma)
JUANCHO ASENJO: IL GIORNALISTA
ESPERTO DI VINI ITALIANI
Tre Sommelier e giudici durante la degustazione
Vinos Italianos:
1. Amarone de Allegrini - 2004
2. Brunello di Montalcino de
La Poderina- 2003
3. Barolo de Aldo Conterno
Colonnello – 2001
4. Turriga de Argiolas 2003
5. Monte Pulciano de Valle Reale San Calisto – 2005
6. La Firma de Cantina del Notaio- 2005
Vinos Españoles
1. Finca Sandoval - D.O. Manchuela 2006
2. Montecastros- D.O- Ribera
del Duero 2005
3. Viña San Román – D.O. –
Toro- 2005
4. Paixar – D.O. Bierzo- 2004
5. Pujanza Norte – D.O. CaRioja – 2005
6. Torrotja- D.O.- Priorat 2006
- Jefe de Redacción de la revista Mesa & Negocios
Enrique Bellver - Critico
Gastronómico del Diario Sur
Nicoletta Negrini- Negrini S.l
Sergio Barbanti – Consul de
Italia en Madrid
Sergio del Mesana (1 estrella Michelin dentro del Hotel
Guadalpin)
Angel Gonzalez – Marbella Club
Il Console Generale d'Italia, Sergio Barbanti, fra i giudici della cata ciega
Giurati con voto e giurati speciali in degustazione
Juancho Asenjo, giornalista
del "EL MUNDO", finalista
del primo Premio Veronelli,
grande esperto di vini italiani.
Cosa pensi di questi due
giorni del "wine & food:
emotions of Italy"? Questi
incontri sono sempre interessanti, la cultura italiana non è
molto conosciuta in Spagna,
dove molti professionisti pensano ancora che il vino italiano non abbia la qualità che
in effetti ha. Ho avuto molti
riconoscimenti professionali,
ma il primo riconoscimento è
la grande amicizia con i produttori vinicoli italiani. Da
oltre 15 anni vado al Vinitaly,
ho viaggiato con la mia macchina in tutte le zone vinicole
italiane e ogni anno vengo invitato a tutte le manifestazioni, come la anteprima toscana
a febbraio, al Chianti, al Vino
Nobile e al Brunello, all’Alba
Winess, per assaggiare il Barolo e il Barbaresco.
Perché questa passione per il
vino italiano? Tutto è cominciato perché mio padre gioiel-
liere mi mandava in Italia, a
Vicenza, Valenza ed Arezzo
per comprare l’oro. Per 10
anni poi ho fatto la guida turistica in Italia, insegnando agli
spagnoli le bellezze dell’Italia
così mi sono appassionato anche alla cultura vinicola.
Secondo te, quali sono le
più importanti zone vinicole
italiane? Sono tante. Sono un
fanatico del Nebbiolo. I produttori piemontesi ridono perché dicono che sono l’unica
persona con il gruppo sanguigno "nebbiolo positivo".
Sono un appassionato di vini
toscani, abruzzesi, dei bianchi
friulani, dell’Amarone e di
tanti vini che scopro di giorno
in giorno in Campania e Basilicata.
Quali sono stati i vini più
apprezzati nella "cata ciega" da te presieduta? In queste occasioni sono quelli che
sentiamo più vicini al nostro
palato, ma a volte quelli che
sentiamo più lontani. Normalmente vincono quelli più
facili da capire fin dall’inizio.
Il grande successo è che i sommellier spagnoli hanno capito
la grande qualità dei vini italiani, anche se ha vinto un vino
spagnolo, ma il secondo, il terzo e il quarto erano italiani.
Chi apprezza di più il vino,
le donne o gli uomini? Grazie alle donne il vino si vende
ogni giorno di più. Le donne
non sono più il futuro ma il
presente. In Spagna non c’è
fra i giovani, come in Italia,
la cultura del vino.È un fatto
culturale da sviluppare anche
in Spagna..
12/2008
Pag. 11
IL CALCIO DI TUTTO IL MONDO - IL CALCIO DI TUTTO IL MONDO
IL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA ARBITRI - SEZIONE ROMA
Abbiamo intervistato il Presidente Roberto Bonardo.
Che cosa è l’Associazione Italiana Arbitri sezione di Roma?
La sezione di Roma conta su 780
associati su una base di 33 mila
iscritti all'Associazione a livello nazionale, con 214 sezioni.
Io sono il Presidente di quella
più importante. È stata fondata
100 anni fa a margine della Federazione Italiana Gioco Calcio
reclutando, istruendo, dettando
le regole tecniche e comportametali a tutti gli associati che,
nelle varie categorie scendono in
campo tutte le domeniche. Del
gruppo fanno parte tutti quelli in
attività, quelli che l’hanno fatta,
i dirigenti, gli osservatori, gli
assistenti, insomma la grande famiglia arbitrale, il cui presidente
Cesare Gussoni è nel Consiglio
Federale. L’associazione nasce
per l’applicazione delle regole
da parte degli arbitri, che hanno
la stessa importanza del pallone
in una partita di calcio. Senza un
pallone e l’arbitro la partita non si
può giocare.
Come sono considerati gli arbitri
italiani all’estero? Molto bene, da
sempre i giornali dicono che sono
i migliori del mondo. Tanto è vero
che il nostro Pierluigi Collina è
stato per 6 anni nominato miglior
arbitro del mondo. Sicuramente
meglio che in Italia, dove l’arbitro
è spesso il capro espiatorio di molti
insuccessi delle società.
Ci vuole un carattere particolare per fare l’arbitro? Ci vuole
una buona dose di personalità,
perché si è soli contro 22 giocatori, più gli altri in panchina e il
pubblico di mamme, fidanzate,
fratelli, sorelle, mogli e amici,
che dalla tribuna inveiscono contro questa figura. Se non ha una
forte personalità soccombe.
Perchè si sceglie di fare l’arbitro
e non il calciatore? Per esperienza personale, nella mia sezione di
780 soci, posso dire che si arriva
qui per diversi motivi. Il primo è la
passione per il calcio, tanti hanno
cominciato con il calcio per passare
all’arbitraggio, altri per avere la tessera per assistere gratis alle partite,
qualcuno per pochi soldi di rimborso, tanti perché si sentono gratificati
ad indossare una divisa e a diventare giudici di una competizione.
Lei è stato arbitro? Assolutamente
sì, ho smesso nel 1994, dopo essere
stato assistente in serie A e B. Poi
ho fatto il corso da dirigente.
Che differenza c’è tra un arbitro
di serie A e gli altri? La scala dei
valori è come una piramide. Attraverso le predisposizioni tecniche,
atletiche e comportamentali gli arbitri vengono selezionati da osservatori e promossi di categoria.
Quanto dura la carriera
dell’arbitro? I corsi da qualche anno
sono aperti anche alle ragaz-ze, con
ottimi risultati. Possono partecipare
ai corsi dai 15 ai 33 anni. Chi prima
inizia ha più possibilità di fare carriera. A 45 anni, con le uniche due
eccezioni di Farina e di Collina, che
hanno avuto la proroga di un anno,
si conclude la carriera.
Le donne che scelgono questa
carriera hanno un carattere particolare? Sì, hanno una grande personalità, e a volte vanno in campo
meglio degli uomini. Quasi sempre
arbitrano partite di uomini che, sentendosi rimproverare da una donna,
provano un sentimento di vergogna. La personalità e un minimo di
caratteristiche atletiche sono i due
elementi fondamentali. Già ci sono
arbitri in serie B, C che sono donne
con caratteristiche che vorrebbero
avere molti uomini
Ci sarà una Collina donna? Arrivare al suo livello sarà difficile,
però c’è una assistente che è in
serie A, Cristina Cini, della sezione di Firenze, che è una ragazza in
gambissima, ha fatto i mondiali di
calcio femminile, adesso in Cina,
Da qui a qualche anno avremo un
arbitro donna in serie A.
Che differenza c’è tra un arbitro
di oggi e uno di 30 anni fa? Fra
gli arbitri di 30 anni fa nella nostra sezione abbiamo avuto dei veri
maestri. Erano i tempi di Concetto
Lo Bello, Antonio Sbardella e
Gianfranco Menegali, con gran-
di personalità, ma meno atleti di
adesso, meno veloci. Non c’erano
le televisioni ad inquadrarli per
scoprire gli sbagli che facevano,
c'era una sola telecamera che se
inquadrava il giocatore non poteva inquadrare l’arbitro. Adesso
gli arbitri sono vivisezionati dalle
immagini, capisci perfino il labiale. Allora erano liberi di sbagliare
senza andare sulle prime pagine.
Chi sono i migliori arbitri stranieri? Dopo di noi, i francesi, gli
inglesi, gli spagnoli, i tedeschi,
qualche olandese e poi quelli dei
paesi sudamericani, come il Brasile
e l’Argentina. Un po' meno quelli
dei paesi asiatici dove il calcio è
arrivato molto dopo.
La sua partita più bella? Essendo romano ho fatto un derby
Lazio-Roma, il 6 marzo 1994,
come assistente. Fu eccezionale
perché uno di Roma oggi non
può arbitrare nella propria città.
Tanti amici erano presenti allo
stadio Olimpico. Conservo un
ricordo stupendo. Poi il derby
Palermo-Catania, vissuto con
molta intensità per il clima calcistico della città.
Quanto le pesavano gli insulti?
Appena iniziai nel 1976, venne
a vedermi mia madre e sentendo
il classico epiteto che la riguardava, uscì dallo stadio e andò a
casa. Rientrando in casa mi disse che non sarebbe più andata a
vedere una partita. In campo non
si sente più niente, si pensa alle
regole e al gioco.
Quale partita le sarebbe piaciuto
arbitrare? Una partita di orfani,
senza genitori in tribuna. In realtà,
l’ambizione di ogni arbitro è la finale della Coppa del Mondo, quella
dei Campioni, il Campionato Europeo e a livello nazionale le partite di
vertice e i grandi derby.
Come sta andando il campionato? Secondo me molto bene, c’è
un gruppo di arbitri molto giovani
che stanno crescendo con Collina. Da noi non c’è la cultura della
sconfitta. Le società investono e
non vogliono perdere. Tutti parlano
di calcio tutti i giorni anche se non
conoscono le regole, e le assicuro
che sono in molti.
Come sarà l’arbitro del futuro?
Un atleta. Dovrà essere sempre
più vicino all’azione, al pallone, dove avviene l’impatto. Un
grande conoscitore di regole, con
modi giusti per rapportarsi con
delle persone che a volte sono
dei bambini viziati, guadagnano
tanti soldi e dovrebbero aiutare
l’arbitro nel suo compito invece
che rendergli la strada in salita.
Ci può dire quanto guadagna un
arbitro, o no? Si va dai pochi euro
di rimborso per le categorie minori
agli 8-9 mila euro a partita per la
serie A, che sono 36 su 33 mila,
ma si dedicano esclusivamente
all’arbitraggio. Un arbitro qui vicino casa, al campetto, prende 23
euro, con i quali deve mettere la
benzina al motorino, lavarsi la divisa e comprarsi le scarpe che sono
l’unica cosa che la Federazione non
fornisce. In serie B c’è una diaria di
80 euro a partita, in C di 130 euro.
Presidente, in questa intervista mi
ha trasmesso tutta la sua passione, la ringrazio. Per me è stato un
piacere, soprattutto far conoscere
il mondo arbitrale a tutti quelli che
non si rendono conto e magari non
pensano che dietro a quella figura
nera, a volte gialla - adesso ci hanno colorato - ci sono dei ragazzi
normalissimi che vanno a scuola,
al lavoro, al negozio, poi vanno a
casa si mettono i calzoncini con la
scritta AIA e scendono in campo
con la loro passione.
Alessandra Selvelli
In alto a sin.: Riunione pre-campionato:
Roberto Bonardo tra gli arbitri della
Sezione A.I.A. di Roma (accosciato al
centro).
a destra: 1989, Roberto Bonardo in
terna arbitrale (secondo da sinistra
con i baffi) - Un arbitro di altri tempi e
sua divisa - Una riunione tecnica precampionato
Pag. 12
ITALIA E ITALIANI
Per quattro giorni Foligno è stata
punto d’incontro di rinomati chef,
maestri pastai, produzioni tipiche e
regionali, industria alimentare, scuola, medicina, divulgazione scientifica intorno al tema dei Primi Piatti.
L’occasione è stata offerta dal X Festival Nazionale dei Primi Piatti, organizzato dall’EPTA Confcommercio con il patrocinio del Ministero
delle Politiche Agricole e Forestali.
Gli 85 Chef che hanno guidato i lavori delle cucine, tra cui Paolo Teverini, Ciccio Sultano, Marco Bistarelli, Mauro Uliassi, Fabio Campoli,
Beppe Sardi hanno rivelato i segreti
e le tecniche dell’alta cucina agli addetti ai lavori, ai curiosi o ai semplici
appassionati che hanno potuto approfondire le proprie conoscenze in
tema di pasta, riso, gnocchi, zuppe e
polenta attraverso incontri nelle varie
sezioni: I Primi, Incontri con lo Chef,
Le Accademie del Gusto, i Master in
Primi Piatti e A Tavola con le Stelle.
Particolarmente interessante è stata
la partecipazione dell’Associazione
nazionale "Il Circolo dei Buongustai di Fabio Campoli", sponsor e
fornitore ufficiale della trasmissione
12/2008
Da sinistra Lunetta Savino (sezione fiction), Fabio Testi (sezione televisione), Edoardo
Vianello (sezione spettacolo), Giampaolo Sodano(ospite) e Roberto Prosperi (Presidente dell'EPTA/ConfCommercio , comitato organizzatore del Festival
di RAIUNO "Sabato e domenica".
Le tante cucine del festival hanno
lavorato a pieno ritmo per cuocere
13 mila chili di pasta, 3 mila chili di
riso e 2 mila chili di gnocchi. Oltre
1000 bambini hanno preso parte
ai laboratori ludico-educativi de "I
Primi d’Italia Junior" e altrettanti
sono stati i partecipanti alle Scuole
di cucina. 630 le nuove ricette proposte dal Festival, 46 i pastifici della
migliore tradizione artigiana, 185
le aziende che a vario titolo hanno
partecipato alla sua riuscita. "Siamo
molto soddisfatti – ha dichiarato Roberto Prosperi, Presidente di Epta
Confcommercio - l’edizione 2008
de I Primi d’Italia si è distinta per
vivacità ed affluenza di pubblico".
Appuntamento al prossimo anno.
Ugo Raffa
Car sharing in crescita, Roma insegna
Il 'Car sharing' raggiunge i 1.000
iscritti, e 1.000 corse al mese ad
aprile. Il parco auto è aumentato a
39 vetture, tra cui nuovissime 500; i
parcheggi sono arrivati a 24.
Sono i dati dell'Atac e dell'Assessorato alla mobilità del Comune di Roma.
Il Car sharing è sostenuto anche da
due iniziative: incentivi per chi rottama la vecchia auto, e un'ordinanza
comunale che mette uno freno al
malcostume della sosta selvaggia nei
parcheggi riservati al servizio.
Il Car Sharing, finanziato con fondi
del Ministero dell'Ambiente e del
Comune di Roma, è un servizio di
mobilità innovativo, che permette di
accedere su richiesta a un parco macchine comune, dislocate in diverse
aree della città. Si tratta di un servizio
di autonoleggio self service che mette
a disposizione una flotta di autovetture che si possono utilizzare in ogni
ora del giorno e della notte. Il servizio
è disponibile su abbonamento. Attraverso una prenotazione telefonica si
richiede l'auto per il tempo desiderato, anche per una sola ora, pagando
l'uso effettivo del mezzo dal momento in cui si ritira al momento in cui si
riconsegna sempre allo stesso parcheggio. Si puo prenotare la vettura,
se disponibile, 15 minuti prima della
corsa. Si accettano prenotazioni da un
minimo di un'ora fino ad un massimo
di 72 ore. Si può annullare la prenotazione senza alcun costo aggiuntivo
fino a 24 ore prima. L'auto si apre e
si chiude attraverso una smart card e
si mette in moto digitando il proprio
codice pin sul computer di bordo.
Finora sono 116 i clienti che hanno
usufruito degli incentivi e delle agevolazioni tariffarie che il Ministero
dell'Ambiente ha prorogato fino alla
fine del 2008. Fra queste la possibilità di usufruire del car sharing per
chi rottama un'auto. La proroga è
prevista fino ad esaurimento fondi.
Due le agevolazioni disponibili: abbonamento gratis per il primo anno
con riduzione del 50 per cento per
il secondo anno di adesione al servizio; bonus di 800 euro valido per
il pagamento dei costi chilometrici
utilizzabile nell'arco di due anni. Per
ottenere gli incentivi bisogna avere la
residenza nel territorio provinciale di
Roma, aver rottamato un'auto in data
successiva al 5 luglio 2006 a patto
che sia stata immatricolata entro il 31
dicembre 2000, comprese le Euro 2,
benzina o diesel.
Le auto Car sharing possono sostare
gratuitamente nei parcheggi a sosta
tariffata e in quelli di scambio, accedere e circolare gratuitamente nelle
Ztl della città, entrare e circolare nelle
corsie preferenziali, così come regolamentato per il servizio taxi, e nei futuri corridoi della mobilità; circolare
nelle zone interdette, anche durante
le giornate di limitazione alla circolazione. Inoltre le auto di questo servizio hanno una polizza assicurativa
Kasko a franchigia zero. Il carburante
è compreso nel prezzo di noleggio.
Per il rifornimento non si paga nulla.
Prima di riconsegnare la vettura, se il
carburante è sotto un quarto di pieno,
il cliente effettua rifornimento presso distributori convenzionati e paga
con la carta carburante che si trova
a bordo. La ricevuta della stazione di
servizio si conserva insieme ai documenti presenti nel veicolo. Tutte le informazioni sul Car sharing si possono trovare sul sito www.atac.roma.it,
o chiamando il numero 0657003, che
risponde 24 ore su 24 inclusi giorni
festivi. Per il Car sharing si deve digitare l'opzione 1.
I dati dicono che il 'popolo' del Car
sharing comprende tutte le categorie
sociali. Il 77 per cento degli abbonamenti è effettuato da privati, il 18 per
cento da famiglie, e il 5 per cento da
aziende. I liberi professionisti sono
il 25 per cento, gli impiegati il 24, i
dirigenti-quadri-funzionari il 5 per
cento, gli operatori dell'istruzione
e della ricerca sono il 6 per cento, i
pensionati il 5, i giornalisti sono il 2
per cento, come gli imprenditori e i
commercianti, gli studenti l'1 per cento, al pari di casalinghe, membri della
polizia e delle forze armate, operai e
conducenti. Ad altre categorie appartiene il 25 per cento degli utenti del
servizio.
DAL 1 GENNAIO 2009 NON AVREMO
PIÙ IL CONSOLE GENERALE A MADRID
12/2008
ITALIA E ITALIANI
Pag. 13
RON, BRAVO CANTANTE, BRAVO MUSICO, BRAVO COMPOSITORE E BUON UOMO
Intervista a Ron.
Mi racconti la tua storia musicale?
Un attimo di silenzio e poi mi risponde: è tanto lunga. Non importa,
voglio che tu me la racconti, non la
voglio scrivere io.
Ho cominciato con i pantaloncini
corti cantando i 24mila baci di Celentano. Da allora la passione non mi ha
più lasciato, i miei erano contenti che
io cantassi. Continuando a fare concorsi, a 14 anni fui notato da un discografico che mi chiamò e mi mandò a
Roma, con mio padre, a provare una
canzone di un cantautore e se fosse
andata bene, sarei andato a Sanremo.
Era il 1969. Incontrai Lucio Dalla ingessato per un incidente, era lui che
mi doveva ascoltare. La canzone non
venne accettata. Nel 1970 feci il mio
primo 45 giri che era "Pa diglielo a
ma". Lucio e Sergio Bardotti diventarono i miei produttori. Nel 1971
Paola Pallottino, autrice del testo di
Dalla "4 marzo 1943", e Lucio mi
offrirono di cantare "Il gigante e la
bambina". Avevo 18 anni, andò molto bene, portandola anche al Disco
per l’estate. Una canzone particolare,
che la Pallottino prese da una storia
vera di violenza sui minori. Difficile per quei momenti, infatti venne
anche censurata. Poi feci un disco
molto importante per me e per i critici di allora, si chiamava "Dal nostro
livello", basato sui temi dei bambini
di una scuola di Cinisello Balsamo,
con i problemi dei figli di immigrati, messi in metrica da Baldazzi e da
me musicati. Qui si fermò la mia vita
musicale come dischi. Arrivarono
i cantautori, De Gregori, Venditti, e
assieme al momento politico-sociale
importante, tutti quelli che avevano
avuto a che fare con il commerciale,
la televisione, i sanremi e i dischi per
l’estate erano visti un po' malamente
da chi gestiva i concerti. Le canzoni
dovevano avere un contenuto sociale
o politico. Non avevo nessuna intenzione di usare la musica per fare
politica. Andai avanti facendo arrangiamenti con Lucio, imparai da lui,
ma anche da Venditti e da De Gregori. Si arrivò poi alla famosa tournée "Banana Republic" di Dalla -De
Gregori dove cantai "Noi Ragazzi
Italiani", scritta con loro, sulla nuova
generazione. Stavo facendo quello
che amavo fare: la musica. Sono un
falegname, così mi piace chiamarmi.
Il successo ritornò, seguivo la musica americana, e dal disco "Running
on empty" di Jackson Browne venne fuori "Una città per cantare" con
la musica adattata da Lucio in modo
magistrale, tanto che quando Jackson
la ascoltò in italiano durante un concerto insieme, disse che era molto più
bella. Fu l’inizio di una cosa importante, rappresentavo quello che era in
quel momento la musica, di nuovo e
da scoprire, l’uomo "on the road". Il
direttore della RCA, Ennio Melis, mi
mandò tre mesi in America. Incontrai
David Bowie, Lou Reed, Paul Anka,
arricchendomi professionalmente,
comprendendo che noi italiani abbiamo il grande vantaggio della "melodia" mentre loro sono dei bravi "confezionatori". In seguito ci fu "il Centro della Musica", "Anima" che vinse
il Festival Bar nel 1982 e "Calypso".
Non sono mai stato un grande venditore di dischi, pur vendendone tanti.
Per la gente stavo in un posto non
ben preciso, non capivano dove collocarmi, perché per me contava la
musica. Dal 1982, spronato da Lucio
e De Gregori, ho scritto i miei testi.
Nel 1984, "Joe Temerario", ispirata
al film di Redford. La mia casa discografica non la voleva, ma Pippo
Baudo la utilizzò per Domenica In.
Fu un successo. Dopo tre anni venne
"Il mondo avrà una grande anima",
ispirato a quel giovane svedese che,
eludendo i radar, atterrò nella Piazza
Rossa di Mosca, strabiliando il mondo. Nel 1992 scrissi "Le foglie e il
vento" che ha segnato la mia storia di
musicista e cantautore, nel ‘96 arrivò
"Vorrei incontrarti fra 100 anni", nata
da un film con Mel Gibson, con cui
in coppia con Tosca vinsi a Sanremo. Mi diede una grande popolarità
e un diverso modo di stare sul palco,
scendere senza scorte, parlare e cantare in mezzo al pubblico. Compresi
di avere una forza in più e di amare la
gente. Nel frattempo il mio migliore
amico Mario Melazzini, medico, si
ammalò di sclerosi laterale amiotrofica (SLA), che ha colpito anche giocatori come Signorini e Borgonovo.
Malattia tremenda che ti lascia senza
forza nei muscoli volontari e senza
speranza di vita. Decisi di non abbandonarlo. La mia vita è cambiata. In
meglio. Ha fondato l’Associazione
Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica di cui è il presidente. Adesso i
malati non sono più soli. Come testimonial sto facendo firmare a tutti
una petizione che si chiama "Liberi
di Vivere" per portarla al Presidente Napolitano. La filosofia di Mario
è contraria all’eutanasia, e chiede al
Presidente la possibilità di condurre
una esistenza dignitosa. Le istituzioni
si debbono muovere per aiutarli.
Per aiutare il mio amico Mario, ho
chiesto a Renato Zero, Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Jovanotti, Carmen Consoli, Elisa, Anggun, Samuele Bersani, Loredana Berté, Luca
Carboni, Mario Lavezzi, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, Raf e Tosca di fare un disco "Ma quando dici
amore" a favore dell’Associazione.
La mia casa discografica ha detto no,
l’ho fatto con il Corriere della Sera.
Ha avuto un garnde successo, ma
poco riscontro sui media. Se Vasco
Rossi facesse un disco così sarebe un
genio. Quindi la causa non interessa
a nessuno. Credo che sia il più bel
disco che ho fatto. Se non lo hai te lo
mando.
Termina la sua storia. Gli chiedo di
continuare l’intervista.
È più difficile oggi la carriera di
cantante o una volta? Oggi essere cantante significa accettare delle
condizioni. Ascoltare le canzoni che
trasmettono le radio e decidere se ti
va di fare quella roba. Ma se non la
fai sei escluso.
Come si fa a rimanere famoso? Credo che più si va a cercare di essere famosi e più si cerca di farsi male. Se
si fa un figlio sarai sempre su tutte le
copertine. Sto cercando di inoltrarmi
in una selva oscura, che è il teatro. Da
febbraio sarò solo sul palco. Reciterò,
canterò le mie canzoni, interpretando
5 personaggi che, di volta in volta,
andrò a svelare e interferirò con loro
dal palco.
La musica è cultura. Dovrebbero
insegnarne la storia nelle scuole?
Assolutamente. Il conservatorio di
Novara mi ha chiamato per parlare
agli allievi di musica. Vogliono dedicare un’ala alla musica leggera. È
cultura. Conosce tutto di tutti e alla
fine conosci te stesso.
A Sanremo ci si va o ci si deve andare? Sanremo per un giovane è molto
importante. Io sono nato così. Una
settimana prima andavo a scuola e
il giorno dopo non potevo più camminare per strada. Se sei uno che non
conta hai possibilità. Per i Big dipende. Oggi non è più importante come
allora. Bonolis ha fatto un grande festival, si fida di chi ha intorno, Baudo
invece è uno che "so tutto io, faccio
tutto io" e questo non è giusto.
Che cosa è per te un concerto? È
mettersi davanti ad uno specchio e
non aver paura di contare le proprie
rughe, i pochi capelli, notare quando sei cambiato, considerando tutte
le cose belle e brutte che hai senza
temere di metterle in piazza. Non
sono mai stato un’ icona musicale nè
intendo esserlo. Sono un uomo. Amo
il palco e disperatamente la musica.
Nei tuoi programmi futuri mi hai
detto che c’è il teatro ma sono sicura
che un giorno ti intervisterò come
autore di un libro dove racconti la
tua vita, perché la tua vita è vera-
mente bella. Sei una gran persona.
Dimmi di si... Dimmi di si!
Sìì! Una bella idea.
Sai che noi Italiani in Spagna siamo
più di 140 mila, nella Costa del Sol,
più di 12 mila, una comunità numerosa. Ci mandi un pensiero, un saluto, da quell’ uomo sensibile che oggi
ho scoperto in te? È un saluto fraterno. Gli italiani hanno dentro una vita
e una cultura. Li saluto con il cuore di
un uomo che sta cercando ancora se
stesso, dentre questo mondo difficile.
Ma sono sempre convinto che c’è un
uomo migliore di noi dentro di noi.
Ciao Paola, un abbraccio.
Paola Pacifici
Ron con il suo amico Mario Melazzini, Presidente dell'Aisla (Associazione Italiana
Sclerosi Laterale Amiotrofica), e con Vialli e Massimo Mauro, cofondatore con Luca
Vialli della fondazione "Vialli & Mauro" per la ricerca e lo sport.
"LIBERI DI VIVERE"
Appello al Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
La malattia, la sofferenza e la morte sono inevitabilmente parte della
vita di ogni essere umano.
Poiché nessuna condizione di salute toglie dignità alla vita umana,
in una società davvero libera, solidale e democratica, malattia e sofferenza non possono e non devono diventare motivo di solitudine,
abbandono, emarginazione e discriminazione sociale del malato e
della sua famiglia, come è indicato negli articoli 3 e 32 della nostra
Costituzione e in molte altre Dichiarazioni e Convenzioni internazionali, ultima delle quali la Convenzione dei diritti delle persone
con disabilità, promulgata dall’assemblea generale dell’ONU il 13
dicembre 2006 e firmata dall’Italia il 30 marzo 2007.
Pur nei limiti imposti dalla loro condizione, i malati e loro famiglie vogliono poter continuare la loro vita con dignità e in libertà.
Essi non sono un peso per la società, ma sono per tutti un esempio
di coraggio e di capacità di vivere, che le istituzioni a ogni livello,
nazionale e locale, devono sostenere e promuovere.
Per questo motivo, chiediamo al Presidente della Repubblica di esercitare l’autorevolezza che gli deriva dall’essere il Capo dello Stato e il
garante di tutti i cittadini affinché le istituzioni tutte, a ogni livello:
1. Pratichino un riconoscimento concreto, tramite investimenti di tipo economico e di promozione culturale, della dignità
dell'esistenza di ogni malato, con particolare attenzione ai malati di sclerosi laterale amiotrofica.
2. Intervengano con adeguate misure legislative e regolamentari
per dare ogni cura e sostegno utili a combattere il dolore e a
garantire che ogni malato possa ricevere cura sostegno.
3. Sostengano le associazioni di malati e più in generale le organizzazioni che si impegnano nello stare accanto ai malati e alle loro famiglie.
In questi ultimi anni il dibattito pubblico e la richiesta alle istituzioni
si è incentrata sulla richiesta della libertà di poter morire. Ciò che
noi chiediamo alle istituzioni è che i malati e le loro famiglie siano
finalmente messi nelle condizioni di essere liberi di vivere.
www.aisla.it
Pag. 14
12/2008
"Il Giornale Italiano de España" distribuito in Spagna e nella Costa del Sol lo trovi a:
ALMUÑECAR
Ristorante Italiano Pizzeria Il Subaqueo
P. Velilla 49 ed Sofia
MALAGA
Il Caffè di Roma
C/ A.Ponce de León,3 - Plaza Mayor
Asociación Empresarios de Hosteleria
C/Marín García 9-4º
Restaurante Adolfo
Paseo Pablo Picasso, 12
Grupo Guarnieri BMW e Mini
Av. de Velázquez, 468
Café Centrál
Plaza Constitución, 11
La Bodeguilla del Centrál
Pasaje de Chinitas, 1
Restaurante Marisqueria Jacinto
Av. Obisco H. Oria, 7
TORREMOLINOS
Ayuntamiento de Torremolinos
Plaza Blas Infante, 1
Pizzorante Italiano El Panaro
Av. Benyamina, 10
Ristorante Pizza Mare
Paseo Marítimo s/n (Fte. H. Melia)
Restaurante Roma
Av. P. del Mallorca, 5
Cafeteria Snack Bar Luca
Av. P. del Mallorca, s/n
Guanteria Costa del Sol
San Miguel, 2
BENALMADENA
Ayuntamiento de Benalmadena
Av. Juan Luis Peralta s/n
Restaurante Mar de Alboran
Av. Alay, 5 - Puerto Marina
Restaurante El Parador - Pizzeria
Av. Juan Luis Peralta, 47
Restaurante El Parador II
Ctra. de Cadiz Km. 217,5
Benalmadena Costa
FUENGIROLA
Oficina Turismo
Av. Jesús Santo Rein
Club de Padel "Los Boliches"
Paseo Maritimo, 92 – Edif..Ronda III
Papeleria Marfil
C/ San Pancracio s/n
Papeleria Iberia
Av. Ramón y Cajal, 2
Hotel Las Palmeras
C/ Martinez Catena,4
Pizzeria La Campesina
Av. Jesús Santo Rein,9
Clinica Veterinaria Andalucia
C/ Ruiz Vertedor, 3
Space Call
C/ Capitán, 3
Foto Rámos
C/ Jacinto Benavente, 1
Peluquería Sabrina
Av. Jesús Santos Rein, 9
Ristorante Portofino
Paseo Maritimo,29
Bar Cafè Kuik
Paseo Maritimo
Pizzería El Corte
Paseo Maritimo,27
Agencia de Viajes Maxy
Paseo maritimo,26
Heladeria Verdú
Paseo Maritimo,25
Pizzería Tricolore
Paseo Maritimo,18
Gala Boutique
Paseo Maritimo,17
Pub Bocaccio
Paseo Maritimo,15
Mia Concetta Pizzería
Paseo Maritimo,13
La Grotta - Pizzeria Ristorante
Paseo Maritimo,12
Dolce Vita Ristorante Italiano
Paseo Maritimo,10
Papeleria Elena
Frente al Ayuntamiento
Hostal Italia
C/ de la Cruz,1
Loteria y Apuestas de Estado
Paseo Jesús Santo Rein
Pizzeria Ristorante O Mammamia
C/ de la Cruz, 23
Ristorante Adriatico
Paseo Maritimo
Planofax
Paseo Jesús Santo Rein
Edicola Euterpe
Plaza Constitucion
La Tahona
Av. Jesús Santo Rein
Solbank
Avda.Clemente Diaz, 4
Peluqueria Nadeem
C/ Palangrero, 20
Joyeria Vasco
C/ Ramon y Cajal, 2
Pizzeria Pueblo
Paseo Maritimo, 45
Mundo Personalizados 2
C/ España, 31
Cafè Temperley
C/ Marbella, 13
Heladeria Gelatissimo
Paseo Maritimo - Edif. EL YATE
Hotel Florida
C/ Dct. G. Ginachero
Libreria Teseo
Av. J. G. Juanito 15
Casa de la Cultura
Av. J. G. Juanito
MIJAS
Ayuntamiento de Mijas
Plaza de Ayuntamiento
Restaurante - Asador
Caretera de Fuengirola - Mijas km. 4
CALA DE MIJAS
Vitania Residencial
Boulevard La Cala - Calasol B Loc. 15
MARBELLA
Oficina de Turismo
Glorieta de la Fontanilla -Paseo Maritimo
Rio Real Golf
Urbanización Río Real S/N
Pity Boutique Borse- Articoli di pelle
C/ Pedraza, 12 - Casco Antiguo
Restaurante Villa Tiberio
Carretera 340, Km 178,5
Ristorante Oasis Toni Dalli
Carretera de Cádiz, Km 176
Pizza Factory
Av. da Fontanilla
Restaurante La Barca
Paseo Marítimo
Restaurante Sol d’Europa
Paseo Marítimo
Restaurante El Bodegón
Paseo Marítimo
Pizzeria Mamma Rosa
Paseo Marítimo
Heladeria "La Valenciana"
Av.Duque de Ahumada- Edif.Eden Rock
Churreria Chocolateria Ramon
Paseo Marítimo
Cafetería Carte d’Or
Av. Puerta del Mar – Edif.Manila, 6
Bar Rocco
Paseo Marítimo, 8
Artigiana Gelati
Paseo Marítimo Edif. Hapimag
Heladerias La Jijonenca
Paseo Marítimo 7/8
Boutique L.Roberto
Terrazas Puerto Deportivo
Heladeria Fiúl
Av. Duque de Ahumada,16
Kiosco Arte
Terrazas Puerto Deportivo
Boutique L.Roberto
Edf. Eden Rock - Paseo Marítimo
Casa Pablo
C/ Ramon Gómez de la Serna,2
Cañas y Tapas
C/ Ramón Gómez de la Serna, 4
Cervecería Simón
C/ Pablo Casals,1
El Abuelo Melquiades
C/ Pablo Casals,1
Luigi’s Lucky Leprechaun
Av. Arias Maldonado s/n
Vitamina Lounge – "Da Ciccio"
C/ Peral, 15 - Casco Antiguo - Marbella
USP - Hospitales
Av. S. Ochoa,22
Ristorante da Pino
Av. Gregorio Marañón
Ristorante da Bruno sul Mare
Paseo Maritimo
Bar Ristorante Catering Italian Kitchen
Av. R. Soriano, 45
Restaurante La Axarquia
Av. Duque de Ahumada
Bar La Pergola
Zumos naturales- Frutas tropicales
Playa de la Fontanilla - Av. Duque de
Ahumada
Restaurante & Bar Blue Palm
Paseo Maritimo,7
Kiosco de Prensa
Parque Alameda
Restaurante El Platanero
Paseo Maritimo, 1
Churreria - Zumos Naturales
Plaza Africa
Areté Restaurante
C/ Mediterráneo, 1 - Paseo maritimo
Ristorante Italiano La Gioconda
Paseo Maritimo, 16
Ristorante Italiano I Mascalzoni
Paseo Maritimo, 10-11
Restaurante "La Red"
Playa La Fontanilla- Paseo Maritimo
Restaurante Italiano "Zafferano"
C/ Gloria 11- Casco Antiguo
Farina
C/ P. Francisco Echamendi, 2- Casco Antiguo
PUERTO BANUS
Pasta Factory
Restaurante Made in Sardinia
Centro Comercial Cristamar
SAN PEDRO ALCANTARA
Tenencia de Alcaldia
Heladeria Carte d’Or
C/ Dependiente, 6
ESTEPONA
Bar Gelateria "Il Colosseo"
Av. España
Heladeria Italiana Tadini
Av. España, 102 - C/ Real, 73
Pizzeria da Marco
C/ Real, 2
Pizzeria Di Più
C/ Mallorca
Centro Pilates & Care
Av. España, 28
Chiringuito Rossi
Av. España - Playa La Rada
Ristorante Italiano Pizzeria Soleluna
Av. España 22
12/2008
Pag. 15
Dalla Costa del Sol dove vivono 12 mila italiani
Cadice - Cadice - Cadice - Cadice - Cadice - Cadice - Cadice
La sindachessa di Cadice, Teófila Martínez, accompagnata dal vicesindaco, José Blas Fernández, ha ricevuto nel salone del Municipio i membri delle Giornate dei Giudici Decani della Spagna,
accompagnati dal presidente del Consiglio Generale del Potere
Giudiziario, Fernando de Rosa Torner, e dalla magistrata decano
di Cadice, Nuria Orellana. La riunione si è svolta in vista del Bicentenario della Costituzione.
Barbate (Cadice). José Manuel Batanero Rentero mostra con orgoglio la sua
ultima "magnifica preda", una Corvina di oltre 26 Kg pescata al largo del porto
Gaditano. Una dimensione impressionante e ci chiediamo quante persone potrebbero mangiare con un pesce così grande. "Sono stato bravo, ma anche fortunato - dice José Manuel - la pesca è la mia passione e le dedico il mio tempo
libero. Il nostro Mediterraneo è ricco di buoni pesci. Non è la prima volta che ne
prendo uno come questo e il prossimo sarà ancora più grande".
Fuengirola - Fuengirola - Fuengirola - Fuengirola - Fuengirola
Il discorso del fuengiroleño Pablo López, l’inaugurazione dell’illuminazione del Recinto Fieristico
a cura della sindachessa,
Esperanza Oña, e la Giunta
municipale hanno aperto in
forma ufficiale la Fiera del
Rosario di Fuengirola. La
festa è iniziata con la tradizionale messa flamenca in
Piazza della Costituzione.
La sindachessa di Fuengirola,
Esperanza Oña, accompagnata
dall’assessore ai Servizi Sociali,
Francisco José Martín, ha visitato
il futuro Day Center per anziani di
Fuengirola. Oña ha precisato che
la struttura è stata realizzata grazie alla iniziativa privata, poiché
la Giunta dell’Andalusia non ha
creato una sola unità di soggiorno
diurno nella provincia di Malaga
negli ultimi quattro anni.
INVES TIGAZIONI
Malaga
A Malaga, gli utenti dell'Impresa
Municipale di Trasporto potranno
utilizzare il proprio telefono mobile per il pagamento del biglietto
mediante un sistema di integrazione nel terminale con la tecnologia
Near Field Communication. Si
tratta di una novità a livello mondiale. La capitale andalusa è la
prima città spagnola ad adottarlo
e permette tanto il pagamento del
viaggio, come la convalida dello
stesso attraverso la targhetta SIM
del telefono. Il sindaco di Malaga,
Francisco de la Torre, ha presentato il progetto pilota, accompagnato
dall’assessore alla Mobilità, Juan
Ramón Casalingo, e dai rappresentanti di EMT, Orange, Oberthur,
Indra e Mobipay, con i quali è stato
firmato un accordo. Attualmente esistono già 50 telefoni mobili
adattati a questo sistema. Nei prossimi anni i cittadini che possiedano
un telefono mobile con tecnologia
NFC, potranno pagare il biglietto
di viaggio automaticamente utilizando questo sistema.
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Nei giorni 23 e 24 ottobre il Palazzo dei Congressi di Marbella accoAL CASINO DI MARBELLA
glierà l’IV Congresso dell’Avvocatura di Malaga, organizzato dalla
Scuola degli Avvocati di Malaga che si celebra per la prima volta
ORIENTE, RUSSIA E NATALE
a Marbella. La sindachessa Ángeles Muñoz, ha firmato un accordo
Intervista a Montse San Francisco, direttrice Marketing
del Casino di Marbella, che ci
parla dei programmi e iniziative per i prossimi tre mesi.
Quale è il programma? Con
ottobre inauguriamo la tradizione imperiale che incomincia con l’Oriente. Un Oriente
tematico con una scommessa sulla cucina epica con un
menù di degustazione riferito ai vari paesi orientali,
ma anche una degustazione
di tartine speciali nella zona
delle slot-machine ed una esposizione d’arte di Alejandro
Hermann, un apprezzato artista argentino pieno di talento e
sensibilità, con dei collage
di grande formato ispirati al
Mondo Orientale. La gastronomia offre differenti piatti,
cominciando dal Giappone
con makis variati, continuando con la Cina con insalata di alghe e cozze condite
all’orientale, passando per il
Vietnam con gamberi saltati
con verdure e salsa di ostriche
e la Tailandia con involtini
di anatra con salsa di prugne
e verdure piccanti per concludersi con l’Indonesia con
ananas con gelato di cocco.
Credo che la cucina orientale, che realizza il nostro chef
Borja, che è basco ma studioso delle tradizioni orientali e
internazionali, sia gradita alla
maggior parte del pubblico.
Naturalmente non manca il
divertimento,
sorseggiando
un tè o un calice di spumante,
passeggiando per la sala dei
giochi d’azzardo. Una notte
indimenticabile, se vuoi.
Il Bilancio Municipale per il 2009, elaborato dalla Giunta
di Governo di Marbella, è caratterizzato da un incremento
dello sforzo investitore nonostante che pagamento del
debito ereditato dai precedenti governi sfiorasse i 20
milioni di euro. Lo ha dichiarato la sindachessa, Ángeles
Muñoz, affermando che i conteggi "reali e seri" indicati nel
bilancio, permetteranno di dare risposta alle necessità della
città attraverso un aumento delle entrate ed una riduzione
della spesa corrente. Il preventivo del Municipio per il
prossimo esercizio è di 222.149.992 e suppone un aumento
del 16 percento rispetto ai 191.831.474 euro del 2008. La
sindachessa ha assicurato che questi dati, che si dibatteranno
nel prossimo Consiglio Comunale, hanno lo scopo di
"migliorare" la gestione municipale, garantendo i servizi
ai cittadini e "colmando" le deficienze che angosciano "da
anni" la città per la mancanza di investimenti.
di collaborazione col decano dell’istituzione forense, Manuel Camas,
per corsi di formazione per la Polizia Locale. La vice sindachessa,
María Francisca Caracuel, ha sottolineato l’importanza che la Scuola
degli Avvocati abbia scelto Marbella per celebrare per la prima volta
il suo congresso fuori da Malaga.
Il Municipio di Marbella continua a sviluppare il programma
di prevenzione dell’OAL Marbella Solidale, attraverso l’incorporazione di nuove attività
e la formazione di un maggiore
numero di agenti sociali. Lo ha
annunciato l’assessora comunale
del Benessere Sociale, Mariana Álvarez, che ha presentato
il calendario del corso 2008-09
assieme al direttore dell’OAL,
Francisco Rumbao, ed il responsabile dell’Area di Prevenzione,
José Martínez Peralta.
La Giunta Municipale di Marbella sottoporrà all'approvazione nel
Consiglio straordinario una vasta riforma delle ordinanze fiscali,
nell’ambito della politica di modernizzazione del Municipio. Il portavoce della Giunta di Governo, Félix Romero, ed il coordinatore generale del Personale e del Fisco, Carlos Rubio, hanno spiegato che si
segue la linea di Ángeles Muñoz, basata sul principìo che il contribuente non paghi più di quanto deve, ma che tutti paghino le tasse.
Mijas
Il presidente del Partito Popolare di Mijas, Angel Nozal,
definisce un inutile sperpero di
soldi pubblici l’acquisto di un
generatore elettrico per il Teatro,
ed accusa il sindaco di ignorare
le necessità reali dei cittadini.
Il Municipio giustifica questo
investimento sostenendo che in
caso di blackout il Teatro potrà
continuare la rappresentazione.
Angelo Nozal sostiene che, coi
tempi che corrono, spendere 35
mila euro per un generatore con
autonomia per 10 ore non ha
nessun senso, poiché non sono
molti gli atti od opere teatrali
che abbiano quella durata, ed
afferma che sarebbe meglio
investire questo denaro in cose
più necessarie. Per esempio
l’eliminazione di tutte le barriere
architettoniche ancora presenti
nelle vie pubbliche e negli edifici
pubblici del municipio.
Torremolinos
Feria Cofrade ha chiuso la
Seconda Edizione al Palazzo
di Congressi ed Esposizioni
di Torremolinos con un 12
percento in più di visitatori
rispetto al 2007, pari a un
totale di 11.857. Il bilancio
finale è stato positivo
registrando anche un aumento di imprese e aziende
partecipanti all’esposizione
commerciale, quella di arti
ed artigianati e quella di
bande, raggruppamenti, cappelle musicali, cantanti di
flamenco e poeti confratelli.
Organizzata dal Palazzo
dei Congressi e dal Municipio di Torremolinos, la Feria Cofrade ha
richiamato nelle tre giornate l’interesse generale del movimento
delle confraternite di gloria e di passione, non solo dell’Andalusia,
ma anche di altre provincie del territorio nazionale, fra cui Cordoba,
Siviglia, Valencia, Barcellona, Alicante, Murcia, Malaga, Albacete,
Madrid e Huelva per un totale di 16 province, considerando le località
e città spagnole rappresentate sia attraverso il concorso musicale
Torremolinos Cofrade, sia nel ciclo di proiezioni audiovisive di
promozione della Settimana Santa.
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IPA - International Police Association
NOTIZIARIO IPA - Marbella
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Servo Per Amikeco
Español
Servicio por Amistad
Italiano
Servo per amicizia
English
Service though friendship
ORIGINE E STORIA DELL'INTERNATIONAL POLICE ASSOCIATION
L’ I.P.A. - International Police Association - l'organizzazione poliziale più grande del mondo, fu fondata il 1 Gennaio di
1950 da un sergente di polizia di Lincolnshire, Inghilterra, chiamato Arthur Troop, che voleva creare un canale di amicizia
e cooperazione internazionale fra le polizie del mondo. Appena finita la Seconda Guerra Mondiale, Arthur iniziò l'enorme
compito di fondare una Organizzazione Mondiale di Amicizia per poliziotti. Aveva creduto sempre nel contatto tra le persone
più che nel confronto e la competizione, e credette sempre nelle qualità positive dell'amicizia. Da principio, tuttavia, fu
considerato un eccentrico e trovò notevole opposizione da parte dei suoi capi e del suo ambiente di lavoro. L’I.P.A. fu creata
con il motto in esperanto "Servo per Amikeco" ed Arthur Troop si trasformò nel primo Segretario Generale della Sezione
Britannica. Il suo sogno di dare vita ad una Associazione per lo sviluppo di legami sociali, culturali e professionali tra
i suoi membri, senza discriminazione di rango, sesso, colore,
lingua o religione, era appena diventato realtà. Con l'aiuto di
altri pionieri lavorò senza riposo per promuovere la creazione
di altre sezioni nazionali. Dai suoi semplici principi, il
Arthur Troop, fondatore
messaggio di IPA prese rapidamente forza e subito si formarono
dell’IPA
nuove sezioni in tutto il mondo. Presto ci furono sezioni nella
maggior parte dell'Europa Occidentale, in Africa, America del nord e del sud, Asia
ed Australia. Nel 1955, nel primo International Executive Commitee a Parigi, Arthur
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divenne il primo Segretario Generale Internazionale, un incarico che mantenne
fino al 1966, anno in cui rinunciò per motivi personali. Dopo il successo di Arthur
Sì, con MAGDA OLIVA
Troop nel creare quella che era diventata la maggiore organizzazione poliziale del
mondo, l'opinione delle autorità verso l'International Police Association cambiò.
agente generale della
Nella lista d’Onore per il Compleanno della Regina Elisabetta II del 1965, Arthur
Catalana Occidente la
Troop ricevette la Medaglia dell'Impero Britannico per il suo lavoro nella creazione
grande compagnia di
dell'IPA. Fu il primo dei molti premi che ricevette ovunque, incluso un Dottorato
assicurazioni
Onorario in Canada, la Croce d'Onore del Presidente dell'Austria, e l’inaugurazione
di un monumento a lui dedicato nel 1998 nella gran Pianura dell'Ungheria con la
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consegna della Spada d'Oro di Hungría. Arthur morì nel sonno il pomeriggio del
Magda Oliva
30 novembre del 2000. Arthur fu un poliziotto britannico ordinario con un sogno
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nel cuore, che raggiunse il suo obiettivo di fondare l'organizzazione poliziale più
grande del mondo. Per quanto riguarda la Spagna, il 15 maggio del 1961 si costituì
a Barcellona l'Associazione denominata International Police Association (IPA)
Sezione Spagnola - di cui è attualmente Presidente Alfonso Vidal - riconosciuta nel
Congresso Mondiale celebrato a Parigi nel marzo del 1962. Oggi l’ IPA mondiale ha
quasi 300.000 soci, sezioni nazionali in 57 paesi mantenedo il primato di maggiore
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I MIGLIORI RISTORANTI DELLA SETTIMANA
I giudizi sui migliori
ristoranti, secondo i
nostri lettori, verranno riportati settimanalmente in questo
spazio. I giudizi negativi e i nomi dei ristoranti ritenuti scadenti, non verranno pubblicati.
Sarai anche tu
fra i migliori
ristoranti?
QUESTA SETTIMANA I LETTORI CI CONSIGLIANO
BARCELLONA
Ristorante Murivecchi
Spaghetti con vongole, paccheri
con crostacei, la burrata, verdure sottolio, grappa.
Ristorante Gusto
Provola affumicata, cannelloni
al ragù, carpaccio di pesce,
sufflè di cioccolato
PALMA DE MALLORCA
Ristorante Il Grotto
Calamari e gamberi in padella,
filetto con patè, pasta capellini
del prete con sugo di pomodoro
Ristorante La Trattoria
Crostini con patè caldo, calzone
ripieno di prosciutto, salmone
con pesto, scaloppine al vino
bianco.
GRANADA
Ristorante Altamura
Spaghetti alla napoletana,
tagliolini neri al pomodoro,
crepotti alla valdostana, uova
alla fiorentina, saltinbocca.
MARBELLA
Ristorante Bruno Pasta
Linguine con aragosta, mozza-
rella caprese, lubina al forno,
gamberoni con verdure
Ristorante Moda di Roma
Tagliatelle quattro formaggi
con salsa di noci, lasagne
di spinaci, fettuccine alla
matriciana, profiterol con
cioccolato.
ALICANTE
Ristorante Pizzeria 222
Tortellini pasticciati, penne alla
puttanesca, spaghetti aglio olio
peperoncino, affettato misto
all’italiana
MURCIA
Pizzeria Daniele
Pizza Cardinale, pizza Biancaneve,
pizza vegetariana, pizza tricolore
BENIDORM
Ristorante Casa Nostra
Zuppa di pesce, pappardelle
ai porcini, tortellini in brodo,
parmigiana, spaghetti piccanti
aglio olio e peperoncino, ravioli
tacchino e tartufi
SIVIGLIA
Ristorante Maccheroni
Spaghetti alla carbonara, lasa-
gna al forno, tagliata con rucola
e parmigiano, scaloppina al
marsala, vino Sangiovese
Ristorante Pane e Vino
Selezione formaggi italiani,
spaghetti al pomodoro, melanzane alla parmigiana, filetto di
maiale al gorgonzola, mandarinetto di Amalfi
MIJAS
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Cappelloni ripieni, Medaglioni
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"Università della Cucina"
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Programmi delle interviste, dei notiziari,
delle letture e degli spazi culturali
Lunedi 13 ottobre:
9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Parlando di Siena - 11,30 Intervista Gruppo Guarnieri su Accordo Daihatsu - 13,30 Storia di Palma de Mayorca
- 15,00 Intervista a Francesca Taino, di Aquabag - 17,00 Intervista professor
Michele Carruba - 19,00 12 Ottobre Dia de la Hispanidad - 21,00 Intervista
On.Marcello Sera, per una Libera Scuola - 22,00 Intervista Raffaella Resca Dirigente del Comites di Madrid - 23,00 Notiziario - 24,00 Fine programmi (Inno
di Mameli)
Martedì 14 ottobre:
9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Intervista Mauro Rivoltella Presidente Harley Davidson Club Italia - 11,30 Associazione Consulenti Politici
- 13,30 Notizie Costa del Sol - 15,00 Intervista Elsa Ricchi Azienda Agricola
Casale del Giglio - 17,00 Intervista Daniela Ciarlantini Assessora Cultura Comune Ladispoli - 19,00 Intervista al picolo violinista Carlo Allegri - 21,00 Simone
Airoldi: quando giocai con Maradona - 22,00 Incontro con la scrittrice Curri
Valenzuela - 23,00 Notiziario - 24,00 Fine programmi (Inno di Mameli)
Mercoledì 15 ottobre:
9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Intervista Ambasciatore Moreno,
Commissario Governativo Expo 2008 - 11,30 Intervista Dr.Salvatore Iannuzzi
(Sindaco Valle dell’Angelo) - 15,00 Intervista con l’On.Claudio Scajola, Ministro dell’Economia - 17,00 La storia del Chupa Chus - 19,00 Anna Botella ama
l’Italia - 21,00 Juancho Asenjo, giornalista spagnolo e ambasciatore dei vini italiani - 22,00 La notte di San Giovanni - 23,00 Notiziario - 24,00 Fine programmi
(Inno di Mameli)
Giovedì 16 ottobre:
9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Piazza del Campo - 11,30 Incontro con Almerino Furlan, Presidente del Comites di Madrid - 13,00 Intervista
a Giuseppina Vescovile, Ristorante La Luna, Cala de Mijas - 15,00 Intervista
con Paolo Antonini, Direttore Commerciale Vinicola Pitti - 17,00 La Moschea
di Cordoba - 19,00 Notizie Costa del Sol - 21,00 Storia del Cuerpo de Policia
Nacional - 22,00 Valencia, città forte - 23,00 Notiziario - 24,00 Fine programmi
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Venerdì 17 ottobre:
9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Intervista a Santiago Dominguez: una importante Marisqueria - 11,30 Almeria - 13,00 Intervista con Marta
Viuncenzi, sindaco di Genova - 15,00 Incontro con Nicoletta Negrini, i prodotti
italiani fra storia e qualità - 17,00 Intervista con Dario Romito, industrale italiano
in Asturia - 19,00 Due Giugno, storia del Tricolore - 21,00 Intervista con l’Avv.
Terracciano, Ambasciatore d’Italia a Madrid - 22,00 Madrid - 23,00 Notiziario-24,00 Fine programmi (Inno di Mameli)
Sabato 18 ottobre:
9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Palazzo Pubblico - 11,30 La Lambrusqueria di Valenza - 13,00 Il Palau de la Musica di Barcellona - 15,00 Notizie
Costa del Sol - 17,00 Studiare all’estero - 19,00 Incontro con Marco Mascherpa,
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Domenica 19 ottobre:
9,30 Inizio programmi (Inno di Mameli) - 9,45 Intervista a Massimo Testa, Presidente del Ponte Milvio Calcio Club - 11,30 Le scuole e università in Spagna
Intervista alla Prof. Paz Ametller - 13,00 Giulio Rosi incontra l’Arcivescovo di
Corfù, Zante e Cefalonia - 15,00 Acque spagnole - 17,00 Calcio femminile 19,00 Che cos’è la FAES? - 21,00 Elcano, la nave scuola degli ufficiali spagnoli
- 22,00 La Rotta del Crimine, di Giulio Rosi - 23,00 Notiziario - 24,00 Fine dei
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